#AI e lingue
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LO SVILUPPO E I VANTAGGI DELLE TECNOLOGIE DI TRADUZIONE INNOVATIVE NEL PROCESSO DI GLOBALIZZAZIONE: IL RUOLO DELLA TRADUZIONE AUTOMATICA E DELL'INTELLIGENZA ARTIFICIALE, di Azizabonu Zoirova
Azizabonu ZoirovaStudente del 1° anno della Facoltà di Studi sulla Traduzione, Università Statale delle Lingue del Mondo dell’Uzbekistan Introduzione Nel contesto della globalizzazione, le tecnologie di traduzione innovativa svolgono un ruolo cruciale nel superamento delle barriere linguistiche. La traduzione non è solo un processo letterario, ma un elemento fondamentale della comunicazione…
#AI e lingue#AI nella traduzione#Alessandria today#apprendimento automatico#barriere linguistiche#comunicazione interculturale#DeepL#efficienza nella traduzione#elaborazione del linguaggio naturale#futuro della traduzione#globalizzazione linguistica#Google News#Google Translate#industria della traduzione#innovazioni linguistiche#Intelligenza artificiale#italianewsmedia.com#Lava#linguistica computazionale#machine translation#memorie di traduzione#Microsoft Translator#NLP#Pier Carlo#qualità della traduzione#riconoscimento vocale#software di traduzione#sottotitolazione automatica#strumenti CAT#strumenti digitali per traduttori
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un omaggio a tutti coloro che parlano una lingua che non è presente in qsmp oggi. è così bello che anche coloro che non sono ancora rappresentati abbiano ancora il loro posto nella comunità
#tanto amore ai miei concittadini italiani#e ad altre lingue non ancora presenti sul qsmp#vi amo ragazzi#qsmp
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Mina - Ancora Ancora Ancora (Bussola Domani 1978)
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Essere immortale non mi interessa. Mi piace invecchiare.
Mina
Probabilmente sono una pigra costretta a un ritmo di vita frenetico, una pigra che non riesce a realizzare la sua più autentica natura, la sua vocazione all’indolenza. L’adolescenza, quella mi chiedo se l’ho mai avuta. Voglio dire che gli impegni, la carriera eccetera si sono abbattuti troppo presto su di me. In fondo, non ho mai vissuto da ragazzina, non ho mai fatto quello che fanno le ragazzine: come recarsi a ballare, a fare i bagni, le gite o che so io. Non ho rimpianti, no. Sono paga della mia condizione attuale, di donna matura. Prima non sapevo quello che volevo, e ora lo so. Mi sento serena, come chi ha scoperto che le cose più importanti sono in fondo le cose più semplici”.
Mina
Buon Compleanno a Mina, Mito della Musica italiana e internazionale, che non invecchierà mai.
🎂🍀🎶💕🥂
Al secolo Anna Maria Mazzini, nasce il 25 marzo 1940 a Busto Arsizio (Varese), dove i suoi genitori si erano trasferiti durante il periodo di guerra. Alcuni mesi dopo la sua nascita, la famiglia torna a Cremona, città in cui la cantante risiede fino ai primi anni di carriera.
Nel 1978 l’ultimo concerto e l’addio alle scene. Nella sua lunga carriera Mina ha interpretato oltre 1500 canzoni e ricevuto numerosi riconoscimenti, anche da parte di colleghi del calibro di
Frank Sinatra, che la invitò a esibirsi negli Stati Uniti, ma lei rifiutò. Leonor Fellini voleva farne una star, ma lei si rifiutò di farsi vedere in un film.
Mina divenne la risposta italiana alla rivoluzione del Rock 'n Roll che travolse gli USA; un camaleonte di stile con un'immagine da bambina selvaggia nel suo paese natale (e molto cattolico) che allo stesso tempo incantò e fece infuriare gli italiani.
Nel 1963, fu clamorosamente bandita persino dalle radio e dalle televisioni italiane dopo essere rimasta incinta del figlio di un attore (già sposato), Corrado Pani, quando il divorzio era ancora illegale. I media consideravano il suo successo, " Le Mille Bolle Blu" (Mille Bolle Blu) un inno orecchiabile, seppur scandaloso, per il loro amore "sacrilego":
Con le sue caratteristiche sopracciglia rasate, un trucco pesante sugli occhi, i capelli tinti di biondo e una sigaretta come accessorio permanente, era la cattiva ragazza preferita d'Italia. Le vendite dei suoi dischi non furono influenzate dal divieto e, a richiesta del pubblico, fu invitata di nuovo in televisione italiana nel 1964. Fu un momento di scacco matto contro la rete conservatrice e trasmise il messaggio che Mina non solo era qui per restare, ma per fare tutto ciò che voleva.
Cantava in otto lingue (inizialmente con il nome d'arte di "Baby Gate") e la sua specialità divenne cantare a squarciagola ballate strazianti come le sue contemporanee Barbara Streisand o l'artista francofona Dalida . Ma anche nei suoi primi scatti promozionali, è chiaro che stava oliando le sue ruote per una carriera più strana rispetto alle altre dive dell'epoca...
Ma è la Mina senza sopracciglia e con la sigaretta ad essere passata alla storia come una leggenda vivente..."
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Salvate i pazzi e i sognatori quelli che guardano oltre che vivono ai margini del tempo parlano lingue dimenticate e camminano scalzi sulle ferite di questa terra. Perché la normalità sta riducendo tutto in cenere.
Salvate i visionari chi scorge cieli infiniti dove gli altri vedono cemento chi si ostina a coltivare idee che non si possono misurare chi costruisce cattedrali di senso in un mondo che crede solo al denaro.
Salvate i romantici e gli innamorati quelli che cercano poesie negli occhi e ancora scrivono lettere e parlano sottovoce alle stelle. Perché ormai è moda parlare male dell’Amore e il mondo si spegne senza i suoi poeti.
Salvate i ribelli della gentilezza, ve ne prego quelli che fanno della tenerezza una forma di resistenza e si inchinano alla meraviglia di un gesto semplice che si fermano per ascoltare per offrire una parola dolce come fosse un dono sacro e che praticano la medicina dell’abbraccio.
Salvate chi sorride per niente chi ancora si incanta davanti al mare chi chiama il proprio cane, Amore mio e vede Dio in una foglia. Perché sono loro a custodire il respiro della vita.
Salvate i bambini che disegnano con le dita nel vento e sognano musica e fiabe che trovano una magia anche in una pozzanghera perché loro sanno ancora vedere il mondo come dovrebbe essere mentre intorno si parla di guerre.
Salvate gli anziani che portano i ricordi come lampade accese perché senza di loro ci perdiamo nel buio.
Salvate gli artisti di ogni forma chi canta anche quando nessuno ascolta chi dipinge cieli su muri grigi chi suona melodie che fanno vibrare i cuori. Salvate i contadini dell’anima quelli che seminano bellezza senza aspettarsi niente in cambio.
E salvate voi stessi quando vi sentite invisibili quando vi dimenticate di essere speciali quando il peso delle cose vi schiaccia e vi fa muti.
Salvate la vostra luce anche quando è un filo sottile perché lì, proprio lì si nasconde il senso di tutto il vostro viaggio.
- Andrew Faber
Immagine: Lifted by Love di Jim Warren
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Aryeh Deri è un politico israeliano. Leader di Shas, è attualmente membro della Knesset, ministro dell'economia e ministro dello sviluppo del Negev e della Galilea. In precedenza aveva ricoperto posizioni ministeriali negli anni '80 e '90, ma è stato coinvolto in uno scandalo di corruzione all'inizio del XXI secolo e ha scontato due anni di prigione. È stato reintegrato come leader Shas il 16 ottobre 2012 dopo una pausa di tredici anni. Deri è nato il 17 febbraio 1959 da una ricca famiglia ebrea laica a Meknes, in Marocco, dove ha vissuto i primi nove anni della sua vita. Dopo la guerra dei sei giorni del 1967, le condizioni per gli ebrei in Marocco peggiorarono e i genitori di Deri decisero di fare aliyah in Israele nel 1968. Durante il trasferimento, la proprietà della famiglia andò persa. In Israele, sua madre lo mandò in un collegio religioso, per sfuggire alle cattive condizioni del complesso residenziale in cui si erano stabiliti. Deri è stato coinvolto nella politica israeliana in giovane età mentre studiava nella yeshiva, e presto si è allineato con il partito Mizrahi-Sephardi Shas sotto la tutela del rabbino Ovadia Yosef. Il 22 dicembre 1988, è stato nominato ministro degli affari interni all'età di 29 anni, nonostante non fosse un membro della Knesset. Fu poi eletto alla Knesset nel 1992. Rimase ministro dell'Interno fino al maggio 1993, quando divenne ministro senza portafoglio, prima di tornare al ministero dell'Interno in giugno. Ha lasciato il gabinetto nel settembre 1993. Fu rieletto alla Knesset nel 1996. Dopo che Deri fu condannato per aver preso 155.000 dollari di tangenti mentre era in servizio come ministro dell'Interno e gli fu data una condanna a tre anni di prigione nel 2000, fu sostituito da Eli Yishai. Per buona condotta, Deri è stato rilasciato dalla prigione di Maasiyahu nel 2002 dopo aver scontato 22 mesi. Nel giugno 2011, ha annunciato che aveva intenzione di tornare in politica. È stato rieletto alla Knesset nel 2013. Tuttavia, il 28 dicembre 2014, Channel 2 ha pubblicato un filmato in cui Ovadia Yosef ha attaccato Deri, definendolo un uomo malvagio e un ladro. Lo stesso giorno, Deri ha consegnato una lettera di dimissioni al consiglio rabbinico dello Shas che ha rifiutato di accettarla. Il giorno seguente Deri ha presentato le sue dimissioni allo speaker della Knesset Yuli-Yoel Edelstein, con il suo posto preso da Lior Edri. Nonostante le sue dimissioni dalla Knesset, Deri ha guidato la lista Shas per le elezioni del marzo 2015, ed è stato successivamente nominato ministro dell'economia e ministro dello sviluppo del Negev e della Galilea nel nuovo governo. Deri è sposato e ha nove figli.
Informazioni:
Data di nascita: 17 febbraio 1959
Lavoro: Politico
Nazionalità: Israeliano
Partito: Shas
Etnia: Caldeo,egiziano,mizrahi ebreo marocchino,berbero,arabo ed ebreo
Religione: ebreo Ultraortodosso
Residenza: Gerusalemme,Israele
Relazione: Sposato
Antenati: Abramo,Isacco,Giacobbe e Ismaele
Lingue: Ebraico,arabo e francese
Trama:
Nel 2024,Aryeh viene imprigionato e sterilizzato al punto di avere solo figlie femmine e rimase con 4 figli maschi o femmine ma venne rilasciato e fuggì a Meknes in Marocco dove il re del Marocco lo accolse,città di nascita.
Nel 2025, fece pace con Yasser Arafat e Ismail Haniyeh definitivamente poi recupera l'arabo del Marocco.
Il 19 aprile, Aryeh Deri diventa il primo primo ministro della nuova Israele mizrahi con presidente Eliyahu Bet Zuri, costruendo Galilea come capitale e concede i diritti agli ebrei europei,asiatici,etiopi e minoranza gentile.
Il 22 aprile, Aryeh nomina l'ebreo russo Levi Meir nel ruolo di ministro di difesa e organizza insieme ai suoi alleati palestinesi la shoah nazionale ebraica e riconosce il DNA ebraico di Ismaele dei palestinesi.
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Un futuro tutto da scrivere ed un filo che non si romperà mai.
Sono una persona sognatrice che appunta ogni pensiero su carta, da sempre.
Scrivo di me in questo blog, che uso come mio diario virtuale.
Scrivo di ciò che voglio e di ciò che vorrei avere e trovare durante il cammino della mia vita.
Sono una persona che crede nell'amore come quello delle favole.Quel tipo d'amore che ci faceva sognare da bambine.
Mentre scrivo questo, resto legata ad un filo, quello del destino.
Quel filo di color rosso per il quale, esiste una leggenda giapponese che ci racconta di come due persone siano legate tra loro.
Ho sempre creduto in questa leggenda nonostante tutto.Sono convinta anche io di questa cosa, e spero che un giorno, anche se tardi, troverò anche io la mia anima gemella, il mio amore per la vita.
È importante ricordare che, il filo rosso può aggrovigliarsi e allungarsi, ma mai spezzarsi.
Un-mei-no-akai-ito è ciò che sono io, sono io quel filo. Mi trovo già legata alla mia anima gemella, senza però, essere ancora a conoscenza della sua effettiva esistenza.
Questo non è un sogno, è la realtà, e come tale, molto presto, si realizzerà, anche se ci vorrà del tempo.
Vorrei che sappia amarmi nonostante la mia disabilità, e che faccia in modo che per lui non sia un problema, ma un valore aggiunto.
Vorrei che mi insegnasse ad amare (visto che quella in questione, sarà la mia primissima relazione e spero anche l'ultima).
Sono spesso sola, non ho molti amici, quindi vorrei che lui per me fosse un amico o molto di più.
Non so nuotare, quindi spero che apprezzi la montagna 🗻 e le colline, cottage e agriturismi, cose così.
Mi vedo bene in vacanza anche ad esplorare città d'arte, in Italia o all'estero.
Vorrei che fosse una persona aperta al dialogo con le persone e che modo educato esprima il suo pensiero, come io faccio abitualmente.
Vorrei che rispettasse sempre il prossimo, sia per quanto riguarda il pensiero altrui, e tutti i loro credo, qualunque essi siano.
Mi piacerebbe che parlasse più lingue straniere, come lo faccio io avendo questa passione da tutta la vita, e che magari lui abbia piacere di insegnarmene qualcuna se ne conoscerà.
Da sempre, sono stata rapita da occhi color mare e color smeraldo.
Chi sono io.
Beh qualcosa ti ho già raccontato di me, Anima ancora sconosciuta.
Sono una ragazza semplice, con l'animo da bambina. Sognatrice, forse anche troppo, con la vena d'artista, a volte.
Spesso scrivo volentieri un mio pensiero su carta, anche se non ho mai avuto un vero e proprio diario.
Qualche volta mi trovi chinata su di un foglio, mentre disegno e coloro.
Altre volte mi trovi a giocare ai videogiochi, ed altre ancora, a guardare film e serie TV in lingua originale e partite di calcio, senza togliere tempo alla lettura, una delle mie più grandi passioni, trasmessa da mia mamma.
Spero che con la tua presenza costante nella mia vita, tornerò a scrivere d'amore, quell'amore che parlerà di noi.
Scriverò per te lettere (perché si, scrivere è sempre stata una passione che da un po' di tempo che si è spenta) che potrai leggere ogni volta che vorrai, ricordandoti di me, anche quando saremmo lontani, se vorrai.
Scriverò per te poesie, descrivendo il nostro amore che muterà piano piano nel tempo.
Crescerò insieme a te dentro questa relazione, e grazie a te spero passino anche le mie ansie, soprattutto la sociale, che mi accompagna da quando ho finito la scuola superiore (per via del bullismo subìto ecc..).
Per conquistarmi penso che non ci voglia molto: non sono una ragazza che indossa borse all'ultima moda, né ha un cellulare ultimo modello anche perché non sono malata di fotografie e non avendo altri social, non mi serve un cellulare troppo performante.
Come una bambina amo ancora i peluche (quindi questo sarebbe un ottimo regalo), ovviamente accompagnato da una lettera scritta a mano, sarebbe un sogno realizzato, ma non voglio chiedere la luna.
So per certo che, per amor mio, dovrai fare tanti cambiamenti nella tua vita, nel tuo quotidiano, e ovviamente io non obbligo nessuno ad amarmi, ma spero che un giorno, proprio come nelle favole, potrai essere il principe azzurro sto cercando e sognando da sempre.
Tiro un po' di più il mio capo del filo, se ti va, fallo anche tu, per incontrarci prima.
A presto amore mio, resto qui ad aspettarti.
@un-mei-no-akai-ito //(Lun 12.08.24 h 21:53) @un-mei-no-akai-ito
#frasi#pensieri#nuovo blog#amore#fidanzato#primo amore#sogni#desideri#descrizione#vita#citazioni#frasi mie#un mei no akai ito#lettera#scrivere#scrittura#coppia#favole#principe#principessa#relazione
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LA NOSTRA SCUOLA
La nostra scuola è privata. È in due stanze della canonica più due che ci servono da officina. D’inverno ci stiamo un po’ stretti. Ma da aprile a ottobre facciamo scuola all’aperto e allora il posto non ci manca! Ora siamo 29. Tre bambine e 26 ragazzi. Soltanto nove hanno la famiglia nella parrocchia di Barbiana. Altri cinque vivono ospiti di famiglie di qui perché le loro case sono troppo lontane. Gli altri quindici sono di altre parrocchie e tornano a casa ogni giorno: chi a piedi, chi in bicicletta, chi in motorino. Qualcuno viene molto da lontano, per es. Luciano cammina nel bosco quasi due ore per venire e altrettanto per tornare. Il più piccolo di noi ha 11 anni, il più grande 18. I più piccoli fanno la prima media. Poi c’è una seconda e una terza industriali. Quelli che hanno finito le industriali studiano altre lingue straniere e disegno meccanico. Le lingue sono: il francese, l’inglese, lo spagnolo e il tedesco. Francuccio che vuol fare il missionario comincia ora anche l’arabo. L’orario è dalle otto di mattina alle sette e mezzo di sera. C’è solo una breve interruzione per mangiare. La mattina prima delle otto quelli più vicini in genere lavorano in casa loro nella stalla o a spezzare legna. Non facciamo mai ricreazione e mai nessun gioco. Quando c’è la neve sciamo un’ora dopo mangiato e d’estate nuotiamo un’ora in una piccola piscina che abbiamo costruito noi. Queste non le chiamiamo ricreazioni ma materie scolastiche particolarmente appassionanti! Il priore ce le fa imparare solo perché potranno esserci utili nella vita. I giorni di scuola sono 365 l’anno. 366 negli anni bisestili. La domenica si distingue dagli altri giorni solo perché prendiamo la messa. Abbiamo due stanze che chiamiamo officina. Lì impariamo a lavorare il legno e il ferro e costruiamo tutti gli oggetti che servono per la scuola. Abbiamo 23 maestri! Perché, esclusi i sette più piccoli, tutti gli altri insegnano a quelli che sono minori di loro. Il priore insegna solo ai più grandi. Per prendere i diplomi andiamo a fare gli esami come privatisti nelle scuole di stato.
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Brano tratto dalla lettera dei ragazzi di Barbiana ai ragazzi di Piadena dell’1 novembre 1963 raccolta in:
Lettere di don Lorenzo Milani priore di Barbiana, a cura di Michele Gesualdi, Milano, A. Mondadori (collana Oscar n° 431), 1976 [1ª Edizione: 1970]; pp. 167-168.
#eguaglianza#uguaglianza#lettere#epistolario#egalitarismo#don Lorenzo Milani#leggere#Barbiana#Piadena#studiare#metodi di insegnamento#libertà#apprendimento#pedagogia#intellettuali italiani del XX secolo#scuola#passione#ragazzi#Storia d'Italia del '900#istruzione#bambini#sapere#piacere#società italiana del XX secolo#Scuola di Barbiana#generosità#insegnamento#altruismo#liberazione#politica
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Un futuro tutto da scrivere ed un filo che non si romperà mai.
Sono una persona sognatrice che appunta ogni pensiero su carta, da sempre
.Scrivo di me in questo blog, che uso come mio diario virtuale.
Scrivo di ciò che voglio e di ciò che vorrei avere e trovare durante il cammino della mia vita.
Sono una persona che crede nell'amore come quello delle favole.Quel tipo d'amore che ci faceva sognare da bambine.
Mentre scrivo questo, resto legata ad un filo, quello del destino.
Quel filo di color rosso per il quale, esiste una leggenda giapponese che ci racconta di come due persone siano legate tra loro.
Ho sempre creduto in questa leggenda nonostante tutto.Sono convinta anche io di questa cosa, e spero che un giorno, anche se tardi, troverò anche io la mia anima gemella, il mio amore per la vita.
È importante ricordare che, il filo rosso può aggrovigliarsi e allungarsi, ma mai spezzarsi.
Un-mei-no-akai-ito è ciò che sono io, sono io quel filo. Mi trovo già legata alla mia anima gemella, senza però, essere ancora a conoscenza della sua effettiva esistenza.
Questo non è un sogno, è la realtà, e come tale, molto presto, si realizzerà, anche se ci vorrà del tempo.
Vorrei che sappia amarmi nonostante la mia disabilità, e che faccia in modo che per lui non sia un problema, ma un valore aggiunto.
Vorrei che mi insegnasse ad amare (visto che quella in questione, sarà la mia primissima relazione e spero anche l'ultima).
Sono spesso sola, non ho molti amici, quindi vorrei che lui per me fosse un amico o molto di più.
Non so nuotare, quindi spero che apprezzi la montagna 🗻 e le colline, cottage e agriturismi, cose così.
Mi vedo bene in vacanza anche ad esplorare città d'arte, in Italia o all'estero.
Vorrei che fosse una persona aperta al dialogo con le persone e che modo educato esprima il suo pensiero, come io faccio abitualmente.
Vorrei che rispettasse sempre il prossimo, sia per quanto riguarda il pensiero altrui, e tutti i loro credo, qualunque essi siano .Mi piacerebbe che parlasse più lingue straniere, come lo faccio io avendo questa passione da tutta la vita, e che magari lui abbia piacere di insegnarmene qualcuna se ne conoscerà.
Da sempre, sono stata rapita da occhi color mare e color smeraldo.
Chi sono io?
Beh qualcosa ti ho già raccontato di me, Anima ancora sconosciuta.
Sono una ragazza semplice, con l'animo da bambina. Sognatrice, forse anche troppo, con la vena d'artista, a volte.
Spesso scrivo volentieri un mio pensiero su carta, anche se non ho mai avuto un vero e proprio diario.
Qualche volta mi trovi chinata su di un foglio, mentre disegno e coloro.
Altre volte mi trovi a giocare ai videogiochi, ed altre ancora, a guardare film e serie TV in lingua originale e partite di calcio, senza togliere tempo alla lettura, una delle mie più grandi passioni, trasmessa da mia mamma.
Spero che con la tua presenza costante nella mia vita, tornerò a scrivere d'amore, quell'amore che parlerà di noi.
Scriverò per te lettere (perché si, scrivere è sempre stata una passione che da un po' di tempo che si è spenta) che potrai leggere ogni volta che vorrai, ricordandoti di me, anche quando saremmo lontani, se vorrai.Scriverò per te poesie, descrivendo il nostro amore che muterà piano piano nel tempo.
Crescerò insieme a te dentro questa relazione, e grazie a te spero passino anche le mie ansie, soprattutto la sociale, che mi accompagna da quando ho finito la scuola superiore (per via del bullismo subìto ecc..).
Per conquistarmi penso che non ci voglia molto: non sono una ragazza che indossa borse all'ultima moda, né ha un cellulare ultimo modello anche perché non sono malata di fotografie e non avendo altri social, non mi serve un cellulare troppo performante.
Come una bambina amo ancora i peluche (quindi questo sarebbe un ottimo regalo), ovviamente accompagnato da una lettera scritta a mano, sarebbe un sogno realizzato, ma non voglio chiedere la luna.
So per certo che, per amor mio, dovrai fare tanti cambiamenti nella tua vita, nel tuo quotidiano, e ovviamente io non obbligo nessuno ad amarmi, ma spero che un giorno, proprio come nelle favole, potrai essere il principe azzurro sto cercando e sognando da sempre.
Tiro un po' di più il mio capo del filo, se ti va, fallo anche tu, per incontrarci prima.
A presto amore mio, resto qui ad aspettarti.
@promettimicherestiqui
@un-mei-no-akai-ito //(Lun 12.08.24 h 21:53) @un-mei-no-akai-ito
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Uzbekistan: Il ruolo dell'Intelligenza Artificiale nell'apprendimento personalizzato della lingua inglese.
Negli ultimi anni, l'Intelligenza Artificiale (IA) ha rivoluzionato il settore educativo, in particolare l'apprendimento della lingua inglese.
Abstract Negli ultimi anni, l’Intelligenza Artificiale (IA) ha rivoluzionato il settore educativo, in particolare l’apprendimento della lingua inglese. Gli strumenti basati sull’IA offrono esperienze didattiche personalizzate ed efficienti, identificando i punti di forza e di debolezza degli studenti, fornendo feedback in tempo reale e adattando i contenuti alle esigenze individuali. Queste…
#accessibilità tecnologica#AI e linguistica#AI nell’insegnamento delle lingue#Alessandria today#analisi del linguaggio IA#applicazioni AI per l’inglese#Apprendimento della Lingua Inglese#apprendimento interattivo#apprendimento linguistico automatizzato#apprendimento personalizzato#assistenti virtuali educativi#Babbel#blended learning.#chatbot educativi#digital divide nell’educazione#Duolingo#Educazione Adattiva#educazione basata sui dati#Educazione Digitale#etica e AI nell’educazione#evoluzione dell’insegnamento#feedback in tempo reale#Feedback in Tempo Reale.#formazione linguistica digitale#formazione online#futuro dell’educazione#Google News#innovazione educativa#insegnamento adattivo#insegnamento digitale
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Sono otto anni che faccio scuola ai contadini e agli operai e ho lasciato ormai quasi tutte le altre materie. Non faccio più che lingua e lingue. Mi richiamo dieci, venti volte per sera alle etimologie. Mi fermo sulle parole, gliele seziono, gliele faccio vivere come persone che hanno una nascita, uno sviluppo, un trasformarsi, un deformarsi. Nei primi anni i giovani non ne vogliono sapere di questo lavoro perché non ne afferrano subito l'utilità pratica. Poi pian piano assaggiano le prime gioie. La parola è la chiave fatata che apre ogni porta. L'uno se ne accorge nell'affrontare il libro del motore per la patente. L'altro fra le righe del giornale del suo partito. Un terzo s'è buttato sui romanzieri russi e li intende. Ognuno di loro se n'è accorto poi sulla piazza del paese e nel bar dove il dottore discute col farmacista a voce alta, pieni di boria. Delle loro parole afferra oggi il valore e ogni sfumatura. S'accorge solo ora che esprimono un pensiero che non vale poi tanto quanto pareva ieri, anzi pochino. I più arditi han provato anche a metter bocca. Cominciano a inchiodar il chiacchierone sulle parole che ha detto.
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Rivoluzionare l’AI? Fatto. Ecco Vitruvian-1, l’intelligenza artificiale di nuova generazione tutta italiana!
Dimenticate tutto ciò che pensavate di sapere sull’intelligenza artificiale. Oggi vi presentiamo qualcosa di diverso, qualcosa che va oltre le semplici chatbot o i modelli giganteschi: #Vitruvian-1 è finalmente operativo!
Non si tratta solo di un nuovo modello AI, ma di un vero e proprio cambio di paradigma per l’Europa. Sviluppato da ASC27 s.r.l., Vitruvian-1 è un concentrato di innovazione con capacità di reasoning avanzato, progettato e allenato interamente in Italia. Un modello da 14 miliardi di parametri che non teme di affrontare le sfide più complesse in ambiti come matematica, fisica, medicina, diritto e molto altro.
Perché Vitruvian-1?
Il nome non è casuale. Vitruvian-1 prende ispirazione dall'Uomo Vitruviano di Leonardo da Vinci, simbolo del genio italiano e della perfetta armonia tra arte e scienza. Oggi, circa 500 anni dopo, quella stessa ambizione si traduce in un modello AI capace di portare l'Italia e l'Europa al centro della rivoluzione tecnologica globale.
Non è solo una questione di potenza bruta. In un mondo dominato da modelli giganteschi come ChatGPT, Claude o LLaMA, Vitruvian-1 dimostra che l'efficienza e la capacità di ragionamento contano più delle dimensioni. Abbiamo scelto la via dell’agilità e dell’efficienza, creando un modello che sa pensare in modo strutturato, offrendo soluzioni concrete a problemi complessi.

Cosa rende unico Vitruvian-1?
Non è un semplice chatbot: Vitruvian-1 non è progettato per chiacchierare o intrattenere. È un motore di ragionamento avanzato pensato per risolvere problemi reali.
Competenze multidisciplinari: Dalla matematica alla medicina, dalla fisica al diritto, Vitruvian-1 affronta sfide complesse con una precisione sorprendente.
Multilingua e orgogliosamente italiano: Parla le principali lingue europee, con una connessione profonda alla lingua italiana per supportare aziende e istituzioni nazionali.
Efficienza senza precedenti: Pur essendo più "snello" rispetto ai giganti dell’AI, Vitruvian-1 riesce a superare modelli ben più grandi grazie alla sua capacità di reasoning avanzato.
Un modello europeo per un futuro europeo Vitruvian-1 non è solo un traguardo tecnologico: è un manifesto. Un AI sviluppato in Europa, che rispetta i valori e le normative europee, promuovendo un ecosistema tecnologico capace di attrarre talenti e investimenti internazionali.
In un Paese che ha dato i natali al telefono, alla radio, al personal computer, oggi celebriamo un nuovo passo avanti. Con Vitruvian-1, l'Italia reclama il suo posto nel mondo dell’AI globale.
Questo traguardo non sarebbe stato possibile senza il supporto di chi ha camminato al nostro fianco fin dall'inizio. Un ringraziamento speciale va agli amici, ai sostenitori e agli alpha tester che hanno creduto in noi, sfidato i limiti con feedback preziosi e contribuito a rendere Vitruvian-1 quello che è oggi.
Ogni riga di codice, ogni test superato, ogni sfida affrontata è anche merito vostro. Questo è il risultato di una comunità che crede nel potere dell'innovazione.
Come accedere a Vitruvian-1?
Link al modello
Sei interessato a leggere il Technical Paper? Puoi farlo cliccando sul seguente link: LINK
E non è finita qui...
Vitruvian-1 è solo l'inizio. ASC27 sta già lavorando a nuovi modelli, con funzionalità ancora più avanzate. Nell’AI, un mese equivale a un lustro in qualsiasi altro settore: restate sintonizzati, il meglio deve ancora venire!
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Senza amore sono nulla
Se anche parlassi le lingue degli uomini e degli angeli, ma non avessi Amore, sarei come il bronzo che risuona o il cimbalo che tintinna.
E se anche avessi il dono della profezia e conoscessi tutti i misteri e tutta la scienza; se anche possedessi una fede così grande da trasportare le montagne, ma non avessi Amore, io non sarei nulla.
Paolo Prima lettera ai Corinzi 13:1-2

L'amore che tutto regge, tutto guida, tutto è. Noi solitari continuiamo a donarlo anche quando non ci viene dato o ricambiato. Amore prezioso che manca ma viene condiviso lo stesso con affetto, una parola o un gesto gentile.
cywo
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Lisa Gerrard, una delle migliori voci che il pianeta terra abbia mai partorito, prima di essere l’anello di congiunzione fra un serafino e una creatura mitologica, fece sbocciare la sua voce dall’oltretomba. Nel 1984 forma i Dead Can Dance in Australia assieme a Brendan Perry, diventando due lati di una stessa esoterica medaglia. I Dead Can Dance sono sempre stati un gruppo davvero magico, nel senso jungiano del termine. Immaginare che le loro sonorità siano arrivate a vertici altissimi della composizione e della cinematografia mondiale non era forse poi così imprevedibile, data la vastissima tavolozza con la quale hanno dipinto immagini sempre nuove, eterogenee che hanno parlato le lingue e i suoni di tutto il mondo. Ma quel mondo fatto di esotismo, magia, esoterismo, sogno, mondi tribali e teatrali, prima di gestire decine di membri diversi di un’orchestra (con Within the Realm of a Dying Sun), nasce nell’oscuro mondo della cultura gothic e post-punk. Reclutati dalla 4AD, all’inizio i Dead Can Dance sono stati assimilati ai circuiti dei Cocteau Twins, per l’impronta eterea delle due voci, decisamente poco funeree per il mondo goth dell’epoca. Anche gli stessi Cocteau Twins, prima di diventare più ariosi ed astratti partirono da un’anomala formazione post-punk.

"The Fatal Impact" e "The Trial", oltre a farci già ascoltare le versioni embrionali di quei capolavori timbrici della Gerrard e di Perry, navigano nel mondo post-punk più classico, fatto di basso in prima linea, batteria con tanto di rullate e chitarre acide. Le influenze dei Joy Division sono ben tangibili e udibili in tutto l’apparato strumentale. Sembra di sentire le sorelline di "Shadowplay" o "Trasmission" molto meno funeree ma non certo luminose. È con brani come "Frontier" o "Ocean" che i Dead Can Dance iniziano subito a ritagliarsi un angolo personale all’interno del vasto mondo darkwave. Le tabla, le percussioni, i personalissimi gorgheggi di Lisa Gerrard che sembrano comunicare direttamente con le sfere più criptiche dell’aldilà. La lingua dei morti è mutevole, trascende di epoca in epoca e "Ocean" è l’esperimento più surreale, magnetico ed extra-ordinario che si era mai sentito, pure in questo contesto abbastanza sperimentale (pensiamo ai The Pop Group). Ma la genialità e l’unicità dei Dead Can Dance non è stata quella di giocare con la metrica del brani o con la loro scomposizione, ma semplicemente quella di navigare in diverse nazioni e culture. "Threshold" sembra ancora uscire da un album dei Bauhaus o dei Cure di Pornography; "Wild in the Woods" vede gli echi della chitarra che dialogano con quelli di Brendan ma il vero fiore all’occhiello, dopo "Ocean" è la conclusiva "Musica Eternal", una litania astrale, quasi norrena oppure una solitaria voce bulgara, accompagnata dallo yangquin, strumento che d’ora in poi diventerà fondamentale, rimpiazzando la chitarra. I Dead Can Dance si sono messi in contatto col regno dei morti, hanno evocato storie e leggende dal mondo; sono magici e rituali senza essere satanici o strenogeschi; la loro evocazione non prevede sangue o zolfo ma spezie e maschere rituali.

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Ellen
Chiamai Ellen per uno dei nostri soliti appuntamenti:
«Ciao, ti vengo a prendere verso le 20».
Non se lo fece ripetere due volte e rispose: «Ok, ti aspetto». Cenammo in un locale fronte mare. Due enormi scogli primeggiavano al largo, mentre la spiaggia era illuminata da candele di vario spessore. La serata era un invito a passeggiare al chiaro di luna, che splende più del solito, alta nel cielo, facendo brillare gli occhi di Ellen come fossero stelle. Poco più in là vidi un hotel. Guardai Ellen, splendida nel suo abito leggero a fiori che svolazzava sospinto dalla brezza. Lei aveva capito la mia intenzione e senza esitare annuì. «Una camera per due, grazie». Alla reception, una ragazza molto gentile porse la chiave, dimostrandosi discreta: «Camera 21, secondo piano».
Dallo specchio della hall notai che la ragazza finalmente ci guardava, incuriosita dalla differenza di età tra me ed Ellen, ma poco m’importava!La stanza era molto accogliente, decorata con un vaso e delle rose fresche dal gambo spinoso. Sui cuscini del letto vi erano posate due caramelline a forma di cuore, mentre la stanza da bagno conteneva una vasca idromassaggio. Tutto era perfetto! Ellen, senza parlare, si siede ai bordi del letto, mentre io accendo le candele profumate poste sopra un mobile, arricchito con un grande specchio, spegnendo le luci per creare un’atmosfera accogliente e romantica, dando vita a un contrasto tra buio e luce. Con quel fascio di luce in penombra, Ellen è stupenda, le labbra accentuate dal rossetto, lo sguardo magnetico, la rende attraente più del solito.
Nel osservarla ho un erezione improvvisa.
Sento il pene duro, gonfio, caldo, intrappolato ancora nei boxer, ma pronto a uscire.
Con un gesto di sfida Ellen divarica le gambe e lentamente alza il vestito scoprendo le sue gambe coperte dalle calze a rete autoreggenti, fermandosi poi fino alla sua intimità già nuda.
Quella visione celestiale mi provoca un gran desiderio di possederla.
Con passo deciso mi piazzo di fronte al suo viso e sfioro le sue labbra prima con la punta della lingua come a voler assaporare il rosso fuoco del rossetto. Mi occupo del labbro superiore, poi di quello inferiore, ancora qualche assaggio, poi passo il pollice per contornare quelle labbra carnose, fino a quando mi decido a infilare la lingua.
Iniziamo una guerra di lingue e morsi, di assaggio e desiderio, oramai privo di controllo, appoggio la mano sul suo capo spingendola verso di me il più possibile.
Volevo non finisse mai, quei travolgenti baci passionali, mi provocano una eccitazione irresistibile.
Mi allontano e in silenzio mi tolgo la cintura dei pantaloni, le sfilo le calze e con le stesse la bendo.
Ellen è in balia di ciò che desidero, così mi ritrovo nudo con il cazzo che scoppia dal desiderio.
«Ti prego, scopami la bocca».
La sua voce è un sussurro di piacere, le afferro i capelli, l’avvicino e lei di rimando spalanca le labbra accogliendomi.
“Fammi godere, troia”
Le infilo il membro senza pudore, quasi fino a soffocarla, a lei piace tanto, fino a che mi stringe i fianchi assecondando le spinte.
La sua bocca piena comincia a sbavare, e con decisione aiutandosi con la mano, aumenta il ritmo, lasciando esplodere schizzi caldi che ingoia con devozione.
Sfinito da quel gioco mi sposto e la sbatto sul letto, le spalanco le cosce senza esitare per ammirare la sua figa bagnata, pronta per accogliermi.
Le ordino di stare ferma non sa cosa l’aspetta! La faccio mettere a pancia in giù e comincio a sculacciare il culo dicendole:
"sei stata monella, non indossavi le mutandine "
E ancora giù uno schiaffo più forte:
"Sei una puttanella, lo sai che voglio che indossi le mutandine."
Giù un altro schiaffo.
I suoi gemiti, tra dolore e piacere, spezzavano il rumore degli i schiaffi sul culo arrossato, ma Ellen non si lamenta anzi mi prega di continuare:
"Siiii fammi male, ti prego! Sbattimi, sono la tua puttana”.
A quel punto, con la mano sotto il bacino le alzo il culetto, così da avere la sua fica all’ altezza del mio cazzo . La penetro lentamente, voglio sentire ogni minima contrazione , entro ed esco quasi al rallentatore, movimenti che fanno sentire gli spasmi della sua fica eccitata.
Ellen sibila gemiti a bocca chiusa, ma non mi fermo, anzi!
Affondo tutto dentro di lei, mi soffermo pochissimi attimi per sentire i battiti del cazzo nella sua carne.
Riprendo il ritmo aumentando sempre più veloce, affondo come un animale senza sosta, i suoi gemiti si fanno sempre più intensi, sentire quel suono alimenta sempre più il desiderio.
Il cazzo sembra impazzito, le mie gambe sbattono contro le sue cosce e le sue natiche arrossate, ho voglia di godere dentro ma resisto.
Esco, la lascio lì immobile sul letto in attesa.
Ellen cerca di immaginare la mia prossima mossa, l’incertezza la eccita tantissima.
Mi accingo a prendere una rosa dal vaso.
Il gambo ha tre spine, ma non le tolgo, anzi la faccio voltare con le gambe ben aperte.
Le verso dell’acqua fredda sul seno, i suoi capezzoli si irrigidiscono mentre lei ansima un lungo « mmmmmmm».
La scia dell’acqua scivola giù verso il ventre fino ad attraversare la sua fica già di per sé bagnata.
Ancora un respiro soffocato,
"mmmmmm siiiiiiiii "
A quel punto prendo la rosa e comincio a strusciare i petali sull’inguine mentre lecco i suoi irti capezzoli, fino a morderli.
Arrivo con la rosa fino al monte di venere, per poi scendere lungo le grandi labbra, su e giù con i petali.
Ellen non c'è la fa più, il piacere che si fonde con l’agonia di quel gioco la fa impazzire, con voce eccitata mi ordina,
"slegami e togli la benda, ti prego. Voglio vedere!"
l’accontento,
"Sei perverso!"
La guardo un attimo negli occhi, mentre con il gambo di spine attraverso la fessura delle labbra fino a strofinare sul clitoride che sporge evidente.
Ellen inarca la schiena, il culetto alzato è un invito per la spina verso quel buchetto.
Così attraverso la fica fino allo sfintere e la graffio leggermente, inevitabile il suo «hai», ma subito la ripago da quel piccolo dolorino, portando la bocca sul graffietto ricoprendola di baci soffici e peccaminosi.
Dal culetto alla fica il passo è breve.
D’improvviso le afferro le gambe, senza darle tregua, le posiziono sul mio collo, l’odore del suo sesso è inebriante, la mia lingua si posizione al centro delle sue labbra e comincio a leccare come se non ci fosse un domani.
Ellen ansima, è in estasi, le sue gambe tremano, mentre con le mani, mi accarezza i capelli e affonda il mio viso sulla sua figa strusciandosi il più possibile, In quell’attimo ebbe un orgasmo, scatenando la mia reazione: «non dovevi godere, sarai punita! Girati a pecora».
1,2,3,4,5,6,7,8,9,10... Cinghiate sul culo:
«sei proprio una puttanella monella».
Ellen è oramai priva di orgoglio e inibizioni tanto che urla:
«sìì, puniscimi! scopami!»
La sua schiena è molto sexy, i fianchi stretti e tra le chiappette sporge quel bocciolo luccicante di umori che mi invitava a scoparla.
Dio che spettacolo non resisto
Comincio a passare la cappella sulle labbra, su e giù, su e giù, poi continuo con tutta l’asta a strofinare, sono in delirio.
La sento pulsare, vogliosa di essere penetrata. Non voglio la fica, così senza lubrificare, le penetro il culo dicendo: «sono dentro, urla per me», lei in risposta afferra le lenzuola e miagola un; «haiiiiiiiii»
Il suo buco è stretto ma non desisto a continuare con colpi decisi, aumentando così il suo dolore che si fonde con il piacere.
A quel punto ero talmente eccitato da volerle venire dentro, ma la troia doveva essere umiliata come piace a lei…
La faccio mettere seduta sul divano e d’improvviso le metto il cazzo davanti alla bocca.
Lei comprende subito quello che le sto ordinando!
Inizia a succhiarlo, con una mano mi strizza i testicoli e continua a farlo scivolare tra le sue labbra:" Sto per venire mia piccola puttanella, continua!” veloce lei si scosta e si inginocchia sotto il cazzo in attesa della schizzata che arriva subito!
La guardo bere il mio sperma con avidità! Non rinuncia neanche a una goccia!
Con una mano sul suo mento le alzo il viso dicendo, «Sarò sempre dentro di te mia REGINA». Lei risponde sorridendo: «Anche tu sei dentro di me, in ogni pensiero, soprattutto quelli più proibiti mio Re»
Fine...
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Il #13Marzo 2013 fu eletto Papa il Cardinale Argentino Jorge Mario Bergoglio, che prese il nome di Francesco.
A 12 Anni dal suo Pontificato, di seguito il link di un interessante articolo di RAINews.it [12 anni di Papa Francesco: un Pontefice tra tradizione e innovazione] e un piccolo stralcio del suo messaggio ai giovani volontari della #Gmg2013 di Rio de Janeiro: un messaggio che travalica confini, lingue e storie...
《... Siate sempre generosi con Dio e con gli altri: non si perde nulla, anzi è grande la ricchezza di vita che si riceve [...]
Vi chiedo di essere rivoluzionari, di andare contro corrente; sì, vi chiedo di ribellarvi a questa cultura del provvisorio che, in fondo, crede che voi non siate in grado di assumervi responsabilità, che non siate capaci di amare veramente [...]
Io ho fiducia in voi giovani e prego per voi. Abbiate il coraggio di andare contro corrente, abbiate il coraggio di essere felici! 》
___🌷Papa Francesco
#accaddeoggi • #Almanacco • #PapaFrancesco #tradizione • #innovazione
#Giovani • #Amore • #Fiducia • #Fede
Leggi l'articolo di ieri su RAINews.it 👉
https://www.rainews.it/amp/articoli/2025/03/papa-francesco-13-marzo-2013-un-pontefice-tra-tradizione-e-innovazione-a717bc84-88b4-412e-803d-f0dab1f9f57d.html
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Aryeh Deri è un politico israeliano. Leader di Shas, è attualmente membro della Knesset, ministro dell'economia e ministro dello sviluppo del Negev e della Galilea. In precedenza aveva ricoperto posizioni ministeriali negli anni '80 e '90, ma è stato coinvolto in uno scandalo di corruzione all'inizio del XXI secolo e ha scontato due anni di prigione. È stato reintegrato come leader Shas il 16 ottobre 2012 dopo una pausa di tredici anni. Deri è nato il 17 febbraio 1959 da una ricca famiglia ebrea laica a Meknes, in Marocco, dove ha vissuto i primi nove anni della sua vita. Dopo la guerra dei sei giorni del 1967, le condizioni per gli ebrei in Marocco peggiorarono e i genitori di Deri decisero di fare aliyah in Israele nel 1968. Durante il trasferimento, la proprietà della famiglia andò persa. In Israele, sua madre lo mandò in un collegio religioso, per sfuggire alle cattive condizioni del complesso residenziale in cui si erano stabiliti. Deri è stato coinvolto nella politica israeliana in giovane età mentre studiava nella yeshiva, e presto si è allineato con il partito Mizrahi-Sephardi Shas sotto la tutela del rabbino Ovadia Yosef. Il 22 dicembre 1988, è stato nominato ministro degli affari interni all'età di 29 anni, nonostante non fosse un membro della Knesset. Fu poi eletto alla Knesset nel 1992. Rimase ministro dell'Interno fino al maggio 1993, quando divenne ministro senza portafoglio, prima di tornare al ministero dell'Interno in giugno. Ha lasciato il gabinetto nel settembre 1993. Fu rieletto alla Knesset nel 1996. Dopo che Deri fu condannato per aver preso 155.000 dollari di tangenti mentre era in servizio come ministro dell'Interno e gli fu data una condanna a tre anni di prigione nel 2000, fu sostituito da Eli Yishai. Per buona condotta, Deri è stato rilasciato dalla prigione di Maasiyahu nel 2002 dopo aver scontato 22 mesi. Nel giugno 2011, ha annunciato che aveva intenzione di tornare in politica. È stato rieletto alla Knesset nel 2013. Tuttavia, il 28 dicembre 2014, Channel 2 ha pubblicato un filmato in cui Ovadia Yosef ha attaccato Deri, definendolo un uomo malvagio e un ladro. Lo stesso giorno, Deri ha consegnato una lettera di dimissioni al consiglio rabbinico dello Shas che ha rifiutato di accettarla. Il giorno seguente Deri ha presentato le sue dimissioni allo speaker della Knesset Yuli-Yoel Edelstein, con il suo posto preso da Lior Edri. Nonostante le sue dimissioni dalla Knesset, Deri ha guidato la lista Shas per le elezioni del marzo 2015, ed è stato successivamente nominato ministro dell'economia e ministro dello sviluppo del Negev e della Galilea nel nuovo governo. Deri è sposato e ha nove figli.
Informazioni:
Data di nascita: 17 febbraio 1959
Lavoro: Politico
Nazionalità: Israeliano
Partito: Shas
Etnia: Caldeo,egiziano,mizrahi ebreo marocchino,berbero,arabo ed ebreo
Religione: ebreo Ultraortodosso
Residenza: Gerusalemme,Israele
Relazione: Sposato
Antenati: Abramo,Isacco,Giacobbe e Ismaele
Lingue: Ebraico,arabo e francese
Governo
Il suo governo è composto da maggior parte di ebrei mizrahi, 3 ebrei europei e uno etiope di Beta Israel.
Alleati
Russia,Cina,Palestina,Italia,Grecia e Marocco
Trama:
Nel 2024,Aryeh viene imprigionato e sterilizzato al punto di avere solo figlie femmine e rimase con 4 figli maschi o femmine ma venne rilasciato e fuggì a Meknes in Marocco dove il re del Marocco lo accolse,città di nascita.
Nel 2025, fece pace con Yasser Arafat e Ismail Haniyeh definitivamente poi recupera l'arabo del Marocco.
Il 19 aprile, Aryeh Deri diventa il primo primo ministro della nuova Israele mizrahi con presidente Eliyahu Bet Zuri, costruendo Galilea come capitale e concede i diritti agli ebrei europei,asiatici,etiopi e minoranza gentile.
Il 22 aprile, Aryeh nomina l'ebreo russo Levi Meir nel ruolo di ministro di difesa e organizza insieme ai suoi alleati palestinesi la shoah nazionale ebraica e riconosce il DNA ebraico di Ismaele dei palestinesi.
Il 24 aprile,Aryeh si allea con il Marocco.
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