#innovazione educativa
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Riapertura del Centro HPL ad Alessandria: Un Supporto Innovativo per i Bambini con Bisogni Educativi Speciali
Un approccio educativo mirato per il potenziamento cognitivo e l'inclusione scolastica
Un approccio educativo mirato per il potenziamento cognitivo e l’inclusione scolastica Il Centro HPL (High Performance Learning) di Alessandria riapre le sue attività per l’anno scolastico 2024/2025, offrendo un sostegno innovativo ai bambini dai 6 ai 10 anni con fragilità cognitive legate al Funzionamento Intellettivo Limite (FIL). Questo progetto, nato grazie alla Consulta per le Persone in…
#Abilitando Onlus#Alessandria#Alessandria today#apprendimento inclusivo#ASL Alessandria#bambini con BES#Bisogni Educativi Speciali#CENTRO HPL#Consulta per le Persone in Difficoltà#Cooperativa Azimut#educazione inclusiva#educazione personalizzata#educazione speciale#Fondazione Cassa di Risparmio di Alessandria#fragilità intellettiva#funzionamento intellettivo limite#Google News#inclusione scolastica#innovazione educativa#italianewsmedia.com#Laboratori didattici#neuropsichiatria infantile#pedagogia inclusiva#piano di potenziamento personalizzato#Piemonte#Pier Carlo Lava#potenziamento cognitivo#progetto educativo#robotica educativa#Scuole primarie
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Immaginate una scuola senza muri, senza aule, dove l'insegnamento si svolge lungo sentieri e strade che attraversano l'Italia. Questo è il progetto di “Strade Maestre”, la prima scuola itinerante che offre un anno scolastico in movimento, unendo l'educazione tradizionale all'esperienza diretta del viaggio. Questa avventura educativa coinvolge studenti di 17-18 anni, permettendo loro di imparare camminando e vivere un'esperienza unica e trasformativa.
#scuola itinerante#scuola itinerante in Italia#Strade Maestre#educazione in cammino#educazione all'aria aperta#educazione senza confini#innovazione educativa#veggie channel#Roberta Cortella#Massimo Leopardi
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SANNUO Tablet per bambini: il regalo perfetto
Il SANNUO Tablet per Bambini è ideale per i più piccoli. È pensato per l’apprendimento e il divertimento. Ha un display da 7 pollici e un sistema operativo Android 11. Il processore è potente, assicurando un uso fluido. La memoria interna si espande fino a 128GB. Questo offre spazio per molti contenuti multimediali. Lo schermo ha una alta risoluzione e protezione degli occhi. Questo rende…
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Digitale a scuola. Con Gabriele Gobbo e Luca Infante - 185
In questa puntata di FvgTech, Gabriele Gobbo e Luca Infante si immergono nella rivoluzione digitale che sta investendo il mondo dell’educazione. Esplorando l’integrazione delle materie informatiche nelle aule, evidenziano come lo studio della programmazione e delle scienze dell’informazione non sia soltanto un’abilità tecnica, ma un vero e proprio strumento di empowerment cognitivo. Per questo…
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#educazione digitale#FvgTech#Gabriele Gobbo#Innovazione educativa#Luca Infante#Materie informatiche#Pensiero computazionale#puntata video#Scuole e tecnologia
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youtube
#Nuevo Método Android 14 sin pc#Quitar cuenta de google acualquier xiaomi android 14 sin pc#xiaomi frp bypass android 14 without pc#ciencia y tecnología#innovazione tecnologica#tecnologia#tecnología digital#tecnología educativa#tecnología espacial#tecnologíaavanzada#tecnologíafinanciera#desbloquear un celular motorola con contraseña#Youtube
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Legge 15/2024: Cosa Cambia nell'educazione pedagogica con l'ordine professionale?
Il disegno di legge (DDL) 788, approvato il 9 aprile scorso, ha riconosciuto ed approvato la duplice istituzione dell’albo e dell’ordine professionale degli educatori e dei pedagogisti. Da esso è stata partorita la legge 15 aprile 2024, n.55 (in breve, Legge 15/2024 sull’educazione pedagogica): Disposizioni in materia di ordinamento delle professioni pedagogiche ed educative e istituzione dei…
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#Albi Professionali#Albo Educatori#Albo Pedagogista#Educazione Bambini#Educazione Futura#Educazione Pedagogica#Educazione Pedagogica Italia#educazione sanitaria#Educazione Superiore#Formazione Pedagogica#Innovazione Pedagogica#Legge 15 Aprile#Legge 15/2024#Legge Educativa 2024#Legge Innovativa#Legge Progressiva#Operatori Educativi#Ordine Professionale#Pedagogisti Italia#Pedagogisti Ordine#Pedagogisti Professionali#professioni educative#Professioni Pedagogiche#Professionisti Educativi#Professionisti Pedagogici#Progetti Educativi#Ricerca Pedagogica#Ruolo Educatori#Ruolo Pedagogista#Sfide Educativo-Pedagogiche
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Una bella notizia, cari, sputo il rospo tutto insieme. Non avevo ancora scritto niente su questa novità ma a questo punto il viaggio è cominciato e bisogna pur attirare le energie positive: SONO STATO NOMINATO CONSULENTE PER LO SVILUPPO DELLA NUOVA BIBLIOTECA DI BRINDISI, IL MEDIAPORTO. E il prossimo 22 marzo con un convegno si inaugurano i lavori per la creazione di un OSSERVATORIO DI INNOVAZIONE CULTURALE ED EDUCATIVA ATTRAVERSO LA "NARRAZIONE" E L'ARTE.
Voilà. Una piccola rivoluzione, sì. Una bellissima notizia: una biblioteca e un centro di ricerca sulla povertà culturale attraverso la narrazione. Tutto insieme. All’adrenalina del palco ora si affianca un’energia ancora diversa. E credo che mi toccherà cercare un nuovo centro di gravità "errante".
Il MediaPorto - Biblioteca di Brindisi è uno spazio multifunzionale ristrutturato con il progetto della Regione Puglia Community Library. Qualche anno fa il progetto vincitore lo scrisse Simonetta Dellomonaco e ora una cordata di istituzioni e persone speciali sono davanti a me a tirare la slitta, per dirla alla Zanna Bianca: Luigi De Luca per i #polibibliomuseali della Regione Puglia, Emilia Mannozzi, per il Polo di Brindisi, Toni Matarrelli per la Provincia di Brindisi, Giovanni Luca Aresta per #santateresaspa che di quella slitta ora tiene con energia nuova le redini in mano, il Teatro Pubblico Pugliese e un'infinità di persone laboriose che poco alla volta sto scoprendo dietro le quinte di questo luogo prezioso come l’ossigeno.
Il MediaPorto - Biblioteca di Brindisi comprende sale studio (già affollate dalla riapertura!), un auditorium, una biblioteca ragazzi, una caffetteria di prossima apertura, sale convegni, spazi di co-working e mille altri spazi fisici e immateriali che saranno dedicati ai nuovi media, al cinema, ai libri, alle mie tanto amate storie. Ma soprattutto, e qui batte il cuore, a creare uno spazio dove il potenziale creativo delle ragazze e dei ragazzi del territorio possa trovare nutrimento. Il più alto possibile. E nel massimo rispetto della sovranità e dei mondi intoccabili dei ragazzi. Chi mi conosce può capire a cosa mi riferisco.
Cominciamo il 22 marzo alle ore 17 in rete con le scuole di ogni ordine e grado della provincia, l’ufficio scolastico provinciale, le reti scolastiche più prossime, la ASL, il Comune di Brindisi (il cui sindaco Giuseppe Marchionna ha dato avvio a tutto questo prima di diventare primo cittadino), la consulta provinciale degli studenti, il consiglio comunale dei ragazzi, le reti più virtuose della città (guarda caso la nomina è arrivata da un bando dove come concorrenti eravamo tutti amici cari di mille progetti svolti in città e dintorni) e lo facciamo con un convegno che apre il percorso per la creazione di un OSSERVATORIO DI CONTRASTO ALLA POVERTA’ CULTURALE ED EDUCATIVA ATTRAVERSO LA NARRAZIONE LE ARTI. Il Convegno è aperto a tutti. Muove un primo passo significativo del progetto culturale che vorrei nascesse in questo luogo.
Ho piantato letteralmente migliaia di alberi (erano i tempi che dai miei spettacoli nascevano i progetti di forestazione partecipata) e ho ben chiaro che il bosco nasce solo quando arriva un’esplosione ormai irrefrenabile dalla Terra, dalla Pancia. Quando l’ego, colui che vuole piantare, “io”, ha fatto, forse, quello che doveva fare e poi si è tolto di mezzo. Qui voglio fare questo: ariamo un poco il terreno insieme e quando sarà il momento, se lo sarà, togliersi di mezzo e qualcosa nascerà da sola. E non sappiamo nemmeno che forma avrà.
Che dire? D’ora in poi vi racconterò anche di questo luogo che si chiama Mediaporto di Brindisi. Ovunque siate fra poco potrà valere la pena venire a trovarci. Ah, dimenticavo: l’Osservatorio che sta nascendo si chiama MINISTERO DEI SOGNI. Vi piace? <3 (In una foto io e Carolina in uno dei boschi, vero Antonio…)
Ecco il programma del convegno del 22 marzo, h 17, vi aspettiamo. Contattatemi. Cerchiamoci. ---
Mediaporto di Brindisi 22 marzo 2024, ore 17.00
MINISTERO DEI SOGNI Osservatorio d’innovazione culturale ed educativa Convegno d’apertura
Saluti istituzionali
Introduce Giovanni Luca Aresta, Amministratore Unico di Santa Teresa S.p.A. Loredana Capone, Presidente del Consiglio della Regione Puglia Toni Matarrelli, Presidente della Provincia di Brindisi Giuseppe Marchionna, Sindaco di Brindisi Emilia Mannozzi, Direttrice Polo-Biblio Museale Brindisi Angela Tiziana Di Noia, Dirigente Ufficio Scolastico Provinciale
Interventi e contributi
Luigi D’Elia, Consulente per lo Sviluppo del Mediaporto e coordinatore dell’Osservatorio Gaia D’Argenio, Presidente della consulta provinciale studentesca di Brindisi e Coordinatrice Regionale Luigi De Luca, Coordinatore Poli Biblio Museali della Regione Puglia Rosetta Carlino, Dirigente ICS “Cappuccini” Brindisi - Coordinatrice Rete delle Scuole che promuovono la Salute per la Provincia di Brindisi Mina Fabrizio, Dirigente ITT “Giorgi” Brindisi - Scuola Polo per la formazione Ambito PUGLIA BR 11 Diego Caianiello, Sindaco del CCR Brindisi Consiglio Comunale dei Ragazzi di Brindisi Maria Rita Greco, Dirigente ASL Settore psicologia clinica e pedagogia dell'età evolutiva Lucia Portolano, Dirigente scolastica Coordinatrice de Tavolo docenti per l’educazione ambientale e i “diversi” linguaggi Modera gli interventi Luigi D’Elia
Info: 0831 544301 - [email protected] Si raccomanda l’Iscrizione al link: https://docs.google.com/forms/d/e/1FAIpQLSeCQzKzUy5S_gjj5wzWxZCstD2nGm25fIiuBUgnHvvrN8k8yA/viewform?usp=sf
#luigidelia#narrazione#MediaportoBrindisi#PoloBiblioMusealeBrindisi#regionepuglia#brindisi#teatropubblicopugliese#provinciadibrindisi#santateresaspa#ministerodeisogni
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Considerazioni post conferenza
La speranza rappresenta l’anticipazione del non-ancora-dato, oltre a un atto politico, un dovere etico. Ed è un compito naturale, nonché dovere dell’educatore, avere un atteggiamento ottimistico-esistenziale prefigurando futuri possibili nell’esperienza educativa arrivando, nel più roseo dei casi ad un’educazione trasformativa tramite un nuovo contratto sociale per l’educazione.
Ma io, educatore non sono.
E presa consapevolezza della cronofrenia moderna (che ci spinge come cieche mosche a sbattere ancora più ciecamente verso una luce che arriverà a fracassarci l’esoscheletro), ecco che noi viviamo entro un movimento di frenesia senza meta, perseguendo produttività, innovazione e la volontà (cieca, come per altro la volontà stessa ma questo è schopenhauer e forse ne parlo un’altra volta) di moltiplicare.
Mi pare evidente che produttività e innovazione non corrispondano a una maggiore uguaglianza sociale ma soprattutto, ancor più evidente che maggiori informazioni e cultura non determinino una maggiore umanità. Solo un giovane su 5 ritiene che il futuro possa essere migliore del presente, io personalmente, rientro nei 4 pessimisti.
#pessimismo#ottimismo#cronofrenia#modernitá#decadenza#educazione#pedagogia#filosofia#bologna#conferenza
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Un Viaggio nella Storia e nella Cultura di Coimbra
Coimbra, antica capitale del Portogallo, è una città che affascina con il suo richiamo storico e culturale. Il suo legame con l'istruzione e la conoscenza è testimoniato dall'Università di Coimbra, una delle più antiche università d'Europa. Fondata nel 1290, l'università ha formato generazioni di studenti e ha contribuito notevolmente alla cultura e alla scienza portoghese. Questa rinomata istituzione ha reso Coimbra un centro di apprendimento e innovazione, attirando studenti e studiosi da tutto il mondo.
Camminando per le strade di Coimbra, i visitatori possono notare l'influenza dell'università in ogni angolo. Cafè, librerie e spazi pubblici sono animati da discussioni accademiche e da eventi culturali. La città è un luogo dove l'arte e la storia si intrecciano, con monumenti storici e musei che raccontano la ricca eredità di Coimbra. Insomma, Coimbra non è solo una città storica, ma un vero e proprio crocevia di idee e cultura.
Il Monastero di Santa Cruz
Il Monastero di Santa Cruz, situato nel cuore di Coimbra, è una delle gemme storiche più incantevoli del Portogallo. Fondato nel 1131 da monaci cistercensi, questo monastero ha servito non solo come luogo di culto, ma anche come centro culturale e educativo. Oggi, il Monastero di Santa Cruz è riconosciuto come un importante sito patrimoniale e attira visitatori da tutto il mondo. Questo blog post esplorerà la storia, l'architettura e l'importanza del monastero, offrendo uno sguardo più approfondito sulla sua eredità.
Coimbra, una delle città più antiche del Portogallo, è sede di numerosi monumenti storici, ma il Monastero di Santa Cruz si distingue per la sua bellezza architettonica e il suo significato culturale. Iniziamo a scoprire la storia di questo meraviglioso luogo, che ha visto passare secoli di vita spirituale, culturale e intellettuale. Il monastero ha avuto un ruolo cruciale nello sviluppo della città e continua a influenzare le generazioni future. I primi anni e la fondazione
Il Monastero di Santa Cruz fu fondato nel 1131 dai monaci cistercensi, in un periodo critico per la storia portoghese. All'epoca, il Portogallo stava ancora definendo la propria identità nazionale e religiosa. I monaci cistercensi, noti per la loro vita austera e per il lavoro agricolo, contribuirono notevolmente allo sviluppo della regione, introducendo nuove tecniche agricole e pratiche di gestione del suolo. Questa innovazione non solo migliorò l'economia locale, ma creò anche un legame profondo con la comunità circostante.
Fino al XVII secolo, il monastero divenne un centro di formazione per giovani religiosi, e la sua biblioteca raccolse numerosi testi preziosi. Durante il regno di San Ferdinando, il monastero si affermò come un’importante istituzione educativa, contribuendo alla crescita culturale di Coimbra. Questo periodo d'oro ha lasciato un'impronta duratura non solo sul monastero, ma anche sull’intera città. Ristrutturazioni e pacchetti architettonici
Nel corso dei secoli, il Monastero di Santa Cruz subì varie ristrutturazioni e ampliamenti, riflettendo i diversi stili architettonici e le influenze artistiche del momento. La transizione dal romanico al gotico si può osservare attraverso le magnifiche facciate e gli interni meravigliosamente decorati. Oggi, i visitatori possono ammirare le intricate decorazioni, i dettagli scolpiti e le imponenti colonne che caratterizzano il monastero. Un momento significativo nella storia architettonica del monastero si verificò nel XVII secolo, quando venne completata la ristrutturazione barocca. Questa trasformazione portò a interni splendidamente decorati, arricchiti da affreschi e stucchi. I diversi stili architettonici che si intrecciano nel monastero raccontano una storia di evoluzione che riflette non solo le tendenze artistiche del tempo, ma anche la resilienza della comunità religiosa.
L'architettura e le meraviglie visive
L'architettura del Monastero di Santa Cruz è un esempio preminente di come diversi stili possono coesistere in armonia. L’ingresso principale, con la sua facciata romanica, accoglie i visitatori con la sua imponenza. Le porte in legno massiccio e i dettagli decorativi incisi sono solo alcune delle caratteristiche che richiamano attenzione. Man mano che si entra, il chiostro offre un rifugio tranquillo, circondato da colonne eleganti e archi che incorniciano giardini ben curati. Inoltre, la chiesa del monastero è un vero gioiello. Il suo altare maggiore, riccamente decorato, è un esempio perfetto dell'arte barocca portoghese. Le opere d'arte all'interno della chiesa evidenziano la devozione dei monaci e il ricco patrimonio religioso di Coimbra. Ogni angolo del monastero racconta una storia, trasmettendo un senso di pace e contemplazione che affascina i visitatori.
Un patrimonio culturale Oltre alla bellezza architettonica, il Monastero di Santa Cruz custodisce una vasta collezione di opere d'arte e manufatti storici. La biblioteca monastica, rinomata per la sua collezione di manoscritti e libri antichi, è un tesoro per studiosi e appassionati di storia. Questa biblioteca rappresenta un pilastro fondamentale della comunità intellettuale di Coimbra, riflettendo l'importanza del sapere e della cultura nel corso dei secoli.
L'importanza del monastero va oltre l'aspetto religioso e culturale; esso racchiude il patrimonio collettivo della città di Coimbra. Ogni anno, il monastero ospita eventi culturali, mostre e concerti, dimostrando come passato e presente possano convivere in armonia. I visitatori non solo possono esplorare la storia del monastero, ma anche partecipare a una serie di attività che promuovono l'arte e la cultura locale.
L'Università di Coimbra: la Cappella di São Miguel e la Biblioteca Joanina
L'Università di Coimbra, fondata nel 1290, è una delle istituzioni accademiche più antiche e prestigiose del mondo. Situata nella storica città di Coimbra, in Portogallo, questa università non è solo un luogo di apprendimento, ma anche una testimonianza vivente della ricca storia culturale del paese. Ogni anno, migliaia di studenti e visitatori si recano a Coimbra per esplorare il suo campus, ricco di eleganti architetture, straordinarie biblioteche e importanti luoghi di culto.
In questo contesto, la Cappella di São Miguel e la Biblioteca Joanina spiccano come due gemme straordinarie. La Cappella di São Miguel, situata all'interno dell'Università, rappresenta una fusione di arte e spiritualità, mentre la Biblioteca Joanina, un autentico scrigno di conoscenza, è uno dei luoghi più iconici della vita accademica del Portogallo.
La Cappella di São Miguel: un faro di spiritualità e arte
La Cappella di São Miguel è una delle aree più significative dell'Università di Coimbra. Costruita nel XVIII secolo, questa cappella è dedicata a San Michele, l'arcangelo noto per la sua protezione e guida. La sua architettura barocca cattura immediatamente l'attenzione dei visitatori. L'interno è riccamente decorato con affreschi e opere d'arte che riflettono l'importanza religiosa e culturale del luogo.
Inizialmente, la cappella serviva come luogo di culto per gli studenti e il personale dell'università. Attraverso i secoli, ha mantenuto la sua funzione religiosa, divenendo anche un importante luogo di celebrazione degli eventi accademici. La sua bellezza architettonica e i dettagli artistici la rendono un punto di riferimento non solo per gli studenti ma anche per i turisti che desiderano approfondire la storia culturale di Coimbra.
Un luogo di celebrazione e rituale La Cappella di São Miguel non è solo un luogo di bellezza, ma anche uno spazio vivo di rituali e celebrazioni. Ogni anno, gli studenti dell'Università di Coimbra partecipano a diverse cerimonie religiose all'interno della cappella. Durante l'iniziazione e altre celebrazioni importanti, la cappella diventa un centro di socializzazione e spiritualità, unendo gli studenti in un'esperienza condivisa di fede e tradizione.
Inoltre, la cappella ospita concerti e altri eventi culturali, attirando artisti e musicisti da tutto il Portogallo. Questa vivacità contribuisce a creare un'atmosfera dinamica, in cui la storia e la modernità si intrecciano, rendendo la cappella un luogo di grande significato sia per gli studenti che per i visitatori.
La Biblioteca Joanina: un tesoro di conoscenza
La Biblioteca Joanina, costruita nel XVIII secolo, è uno dei tesori più preziosi dell'Università di Coimbra. Questa biblioteca non è solo un luogo di studio, ma è anche un capolavoro architettonico che affascina i visitatori con il suo design barocco. Il grande atrio, con soffitti decorati e scaffali in legno pregiato, trasmette un senso di grandezza e sacralità. Oltre ad essere una biblioteca, è un'opera d'arte a tutti gli effetti.
Inoltre, la Biblioteca Joanina ospita una vasta collezione di libri antichi e manoscritti rari, molti dei quali risalgono al periodo della fondazione dell'Università. Non sorprende che qui si trovi una delle più importanti raccolte di testi del Portogallo, un patrimonio inestimabile per gli studiosi e gli appassionati di storia.
Un centro di studio e ricerca La Biblioteca Joanina non è solo un luogo dove si conservano libri; è anche un attivo centro di studio e ricerca. Gli studenti e i ricercatori possono accedere a questo spazio per approfondire le loro ricerche, perstudiare libri rari e per interagire con esperti di vari settori. Le numerose iniziative promosse dalla biblioteca, tra cui conferenze, mostre e laboratori, hanno reso questo spazio un punto di riferimento per la cultura e l'istruzione a Coimbra.
In un'epoca in cui la digitalizzazione sta cambiando il modo in cui accediamo alla conoscenza, la Biblioteca Joanina si impegna a mantenere viva la tradizione del libro stampato. La bellezza dei suoi volumi antichi e la loro rara fragranza attirano ogni anno numerosi visitatori, desiderosi di immergersi in un'atmosfera di scoperta e meraviglia. Read the full article
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Pisa: inaugurato l'Hub per Innovazione, Ricerca e Formazione regionale
Pisa: inaugurato l'Hub per Innovazione, Ricerca e Formazione regionale. Un punto di incontro e confronto aperto ai docenti di tutta la Toscana per dare loro opportunità di formazione continua, supporto nella ricerca pedagogica, accesso alle risorse innovative, al fine arricchire l'esperienza di insegnamento e apprendimento. È il nuovo Hub per l'Innovazione, la Ricerca e la Formazione regionale, inaugurato presso l'Istituto di Istruzione Superiore "Da Vinci-Fascetti" di Pisa. Il progetto nasce da una collaborazione tra il Consiglio regionale della Toscana, l'Ufficio Scolastico Regionale, l'Istituto Nazionale Documentazione Innovazione Ricerca Educativa (INDIRE) e l'Università di Pisa ed è finanziato dal Consiglio regionale con un importo di 75mila euro per tre annualità (dal 2023 al 2025). L'obiettivo generale è quello di promuovere un'istruzione di qualità, orientata all'innovazione e alla ricerca, al fine di preparare al meglio gli studenti per le sfide del futuro, attraverso lo scambio di buone pratiche tra le scuole della regione. Il presidente del Consiglio regionale l'ha definito una vera e propria palestra per costruire le condizioni per formare in modo innovativo le studentesse e gli studenti non solo dell'ISS "Da-Vinci Fascetti" ma di tutta la Toscana, sottolineando come il progetto sia stato finanziato grazie ai risparmi sui costi della politica che il Consiglio regionale ha deciso di destinare a progetti per le scuole. Tra gli obiettivi specifici dell'hub il potenziamento delle competenze didattiche dei docenti, l'adozione delle nuove tecnologie nell'ambito dell'insegnamento e l'offerta di strumenti per l'analisi e il monitoraggio delle proprie competenze professionali. A tal scopo l'hub fornirà un'ampia gamma di attività formative mirate, tra cui corsi, laboratori, workshop e seminari, conferenze e progetti di ricerca. Lo spazio è dotato di arredi flessibili e tecnologie digitali che potranno anche essere utilizzate a scuola dagli studenti. Se il pomeriggio sarà aperto per la formazione dei docenti, la mattina sarà infatti a disposizione delle scuole del territorio. Il dirigente dell'Ufficio scolastico regionale della Toscana, Roberto Curtolo, ha spiegato come l'hub rappresenti un centro che guarda al futuro, dedicato alla formazione, dove studenti delle scuole superiori, dell'università e docenti possano sviluppare le competenze digitali in ambito didattico e di ricerca. Samuele Borri, dirigente tecnologo di INDIRE, ha evidenziato come l'ambiente dell'hub sia esso stesso uno strumento formativo, mentre il dirigente scolastico dell'IIS "Da Vinci-Fascetti", Federico Betti ha sottolineato come gli arredi e le tecnologie che potranno essere utilizzate dalle classi favoriscano una didattica innovativa. Mirko Maracci, vicecoordinatore del Centro Multidisciplinare per la formazione iniziale degli insegnanti di scuola secondaria dell'Università di Pisa ha spiegato come il ruolo dell'ateneo sia quello di impegnarsi nella formazione non solo degli studenti ma anche dei docenti, intesa in modo attivo e incentrata sulla discussione, sulla sperimentazione, sulla riflessione critica, in cui i formatori stessi si mettono in gioco. Presenti all'inaugurazione anche Andrea Simonetti, dirigente dell'Ufficio scolastico Provinciale di Pisa e il presidente della Provincia di Pisa che ha sottolineato come, grazie a questo hub, l'IIS "Da Vinci-Fascetti" si apre alla città e a tutta la Regione: una grande sfida dunque, non solo per la formazione, ma anche per la comunità.... #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda Read the full article
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Il Museo Etnografico e Laboratorio dell'Arte Tessile di Lanzo Torinese: Una Tela di Storia e Cultura
Il Museo Etnografico e Laboratorio dell'Arte Tessile di Lanzo Torinese: Una Tela di Storia e Cultura.
Nel cuore delle pittoresche Valli di Lanzo, un tesoro nascosto attende pazientemente di svelare le sue meraviglie tessili al mondo.
Il Museo Etnografico e Laboratorio dell'Arte Tessile, un'opera voluta con fervore da Ester Fornara Borla e resa possibile dall'impegno dell'Amministrazione Comunale, è una gemma culturale incastonata nel seicentesco ex istituto delle Suore Immacolatine, noto anche come Palazzo d’Este.
Inaugurato con gioia e fierezza il 20 giugno 2009, questo museo è molto più di una semplice raccolta di oggetti antichi; è un santuario che celebra la ricca storia tessile e il patrimonio artistico delle Valli di Lanzo.
Riscoperta delle Tradizioni Tessili
Una delle principali missioni del Museo Etnografico è quella di preservare e promuovere le tradizioni tessili tipiche del territorio.
L'esposizione è suddivisa in due sezioni distintive: la prima, dedicata alla filatura e alla tessitura, offre un'affascinante panoramica delle antiche tecniche utilizzate dalle donne nelle case rurali delle Valli di Lanzo.
Qui, visitatori di ogni età possono immergersi nel processo intricato e laborioso che portava alla creazione di tele grezze di canapa o cotone, utilizzate per la biancheria per la casa e quella personale.
Grazie al restauro di un antico telaio risalente al XIX secolo, esposto con orgoglio nella sezione, è possibile rivivere l'arte millenaria della tessitura e ammirare la perfezione dei dettagli delle tele prodotte.
La seconda sezione del museo è un omaggio all'Arte Popolana Lanzese, conosciuta anche come "Lavoro di Lanzo".
Questa tecnica di ricamo, nata nel cuore della città intorno al 1910 grazie all'iniziativa visionaria di Elena Mars Albert, ha plasmato un'intera generazione di donne lanzesi.
Attraverso la creazione di fiori, foglie e fettucce all'uncinetto, le giovani ragazze, spesso provenienti da famiglie contadine o svantaggiate, hanno imparato a trasformare semplici fili in opere d'arte.
I manufatti risultanti, spesso composti su tela grezza, erano venduti con orgoglio a Torino e oltre, portando un po' della bellezza delle Valli di Lanzo nel resto del mondo.
Una Ricostruzione Storica Vivente
Il Museo Etnografico non è solo una tappa turistica, ma un laboratorio vivente dove le tradizioni tessili prendono vita.
Grazie alla dedizione del Comitato Ponte del Diavolo di Lanzo, il museo ospita regolarmente sessioni pratiche e visite guidate per condividere le antiche tecniche e promuovere l'arte della tessitura e del ricamo.
Qui, i visitatori possono sperimentare di persona l'uso degli strumenti secolari, testimoni dell'ingegno e della maestria dei tessitori del passato.
Il Passato e il Presente Si Fondono
Oltre alla sua funzione educativa e culturale, il Museo Etnografico è anche un ponte tra il passato e il presente.
Le opere esposte, insieme alla documentazione fotografica originale e agli arazzi moderni creati dal laboratorio d’arte tessile “Ricamare a Lanzo”, raccontano una storia di continuità e innovazione.
Il Ricamo di Lanzo, inserito nel disciplinare di produzione “Tessitura, Arazzi, Ricamo e Abbigliamento” per l'Eccellenza Artigiana della Regione Piemonte, continua a ispirare anche la moda contemporanea, come dimostrato dal progetto di reinterpretazione stilistica del 2012, che ha dato vita a una collezione di gioielli contemporanei.
Un Palazzo Rico di Storia
Il palazzo che ospita il Museo Etnografico è più di un semplice edificio; è una testimonianza vivente della storia delle Valli di Lanzo.
Un tempo appartenuto alla potente famiglia Este di San Martino in Rio, il palazzo ha attraversato secoli di dominio e cambiamenti politici prima di diventare sede dell'Istituto delle Suore Immacolatine e, infine, del Museo Etnografico.
La sua storia intrisa di nobili gesta e passaggi di potere conferisce al museo un'aura di grandezza e maestosità che si fonde perfettamente con il suo intento di celebrare le arti tessili locali.
In conclusione, il Museo Etnografico e Laboratorio dell'Arte Tessile di Lanzo Torinese è molto più di una semplice attrazione turistica; è un luogo dove la storia prende vita, dove le tradizioni sono onorate e dove l'arte continua a fiorire. Con la sua vasta collezione di opere antiche e moderne, le sue sessioni pratiche e il suo impegno per la promozione della cultura tessile locale, questo museo rimane un faro di ispirazione per le generazioni presenti e future.
ragncampagnin
Esempi di Prodotto Tessile Italiano
Una Tela di Storia e Cultura
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NATURALmente al NIDO: Giochi ed Esperimenti per i Più Piccoli a Casale Monferrato
Laboratori per bambini 0-3 anni, uniti ai valori di sostenibilità e solidarietà, nel cuore del Festival della Virtù Civica.
Laboratori per bambini 0-3 anni, uniti ai valori di sostenibilità e solidarietà, nel cuore del Festival della Virtù Civica. Il prossimo 19 novembre alle ore 16:30, presso il Salone Tartar in Piazza Castello a Casale Monferrato, si terrà NATURALmente al NIDO, un’iniziativa dedicata ai bambini dai 0 ai 3 anni e alle loro famiglie. L’evento si inserisce nel calendario del Festival della Virtù…
#Alessandria today#bambini 0-3 anni#Casale Monferrato#comunità educante#Creatività#Educazione Ambientale#educazione comunitaria#educazione intergenerazionale#educazione nei Nidi#esperimenti creativi#eventi Casale Monferrato#famiglie Casale#Festival della Virtù Civica#Festival della Virtù Civica Casale#genitori e bambini#giochi naturali#giochi per bambini#gioco educativo#Google News#innovazione educativa#italianewsmedia.com#Laboratori per bambini#materiali di recupero#materiali naturali#Natura#natura e sostenibilità#NATURALmente al NIDO#Nidi Comunali#Oltreponte#Pedagogia
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Clarice Phelps
Clarice Phelps, chimica nucleare, è la prima donna afroamericana coinvolta nella scoperta di un elemento chimico, la tennessina o elemento 117.
Sostenitrice della diversità, importante è il suo contributo alla divulgazione scientifica e alla sensibilizzazione nelle nuove generazioni.
Nata col nome di Clarice Evone Salone nel 1981 a Minneapolis, nel Minnesota, è cresciuta, con tre sorelle e una madre single a Nashville, in Tennessee.
Ha iniziato a interessarsi alla scienza da bambina, guardando un programma televisivo sulle discipline STEM. Una passione sostenuta anche dai suoi insegnanti del Tennessee Aquatic Project and Development Group, organizzazione senza scopo di lucro per giovani a rischio.
Nel 2003 si è laureata in chimica all’Università di Nashville e, non riuscendo a trovare un’occupazione, si è arruolata nella Marina degli Stati Uniti dove ha prestato servizio come sottufficiale nel programma per l’energia nucleare.
Ha trascorso quattro anni a bordo della portaerei USS Ronald Reagan, dove ha gestito i controlli chimici del reattore nucleare e del generatore di vapore. Unica donna nera nella sua divisione sulla nave, per il suo lavoro si è aggiudicata il Military Excellence Award.
Dopo essersi congedata, nel 2009, ha iniziato a lavorare all’Oak Ridge National Laboratory, dapprima come tecnica per poi diventare ricercatrice associata, fino a diventare la responsabile dei programmi che hanno prodotto gli isotopi nichel-63 e selenio-75. È stato qui che ha scoperto un nuovo elemento, il 117.
Nel 2017 è stata premiata con il YWCA Tribute to Women di Knoxville nella categoria Tecnologia, ricerca e innovazione.
Nel 2019 è stata inclusa nella tavola periodica dei giovani chimici dell’Unione internazionale di chimica pura e applicata “per i suoi contributi alla ricerca e all’impegno pubblico come importante sostenitrice della diversità“.
Nel 2021 ha conseguito un Master in Ingegneria Meccanica presso l’Università di Austin in Texas e successivamente il dottorato in filosofia nel programma di ingegneria nucleare presso l’Università di Knoxville, inTennessee.
Fa parte dell’American Chemical Society, continua a gestire l’uso industriale degli isotopi per la divisione Isotope & Fuel Cycle Technology di Oak Ridge ed è nel comitato di sensibilizzazione educativa per le scuole della contea di Knox.
La sua carriera non è stata priva di mortificazioni, pur avendo avuto un ruolo importante nella scoperta della Tennessina, il suo nome è stato escluso dalla lista degli ospiti al gala di presentazione e dalla targa da appendere nel laboratorio. Ha dovuto imporsi affinché il suo nome venisse aggiunto insieme a quelli delle altre persone dello staff.
Nel settembre 2018, la fisica britannica Jessica Wade, che si occupa di scrivere le storie delle scienziate su Wikipedia, aveva pubblicato un articolo su di lei che è stato cancellato l’11 febbraio 2019.
Dopo varie sollecitazioni da parte di stampa e riviste del settore, nel 2020 la voce che riporta la sua storia e l’importante scoperta a cui ha contribuito è stata ripristinata e il suo nome appare finalmente nei media mainstream.
Ancora una volta bisogna ringraziare Jessica Wade, che col suo incessante lavoro, dona visibilità a scienziate a cui, ancora oggi, viene negata.
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Tre giorni per parlare di didattica, di innovazione, di sperimentazione, tre giorni per parlare di scuola, ma soprattutto per far parlare la scuola e i suoi protagonisti. Dal 14 al 16 novembre il consueto appuntamento “3 giorni per la scuola” promosso da Città della Scienza di Napoli e l’Assessorato Scuola - Politiche sociali - Politiche Giovanili della Regione Campania in collaborazione con l’Ufficio Scolastico Regionale per la Campania ed il sostengo della Regione Campania, affronterà diversi temi di attualità, per indagare con esperti, docenti, educatori di tutta Italia le trasformazioni, i punti d’arrivo e le nuove sfide con cui si confronta oggi il mondo della scuola. L’evento inaugurale, che si terrà il 14 novembre alle ore 10:00 in sala Newton prevede i saluti delle autorità e a seguire il Presidente di Città della Scienza Riccardo Villari e l’Assessore alla Scuola - Politiche Sociali - Politiche Giovanili della Regione Campania Lucia Fortini, inaugureranno la manifestazione che ospiterà l’intervista di Mauro Antonio Di Vito, Direttore - Osservatorio Vesuviano - INGV, di Ettore De Lorenzo, giornalista RAI, per comprendere il fenomeno naturale del bradisismo, che da diverso tempo, tiene tutti con il fiato sospeso, per cercare di conviverci in modo corretto. Il Presidente di Città della Scienza Riccardo Villari ha commentato: “La 3 Giorni per la Scuola è uno dei principali eventi nazionali dedicati al mondo della scuola, che sin dalla sua prima edizione ha messo al centro insegnanti e studenti. Città della Scienza dialoga, da sempre, con il mondo della scuola affiancandola nelle sue diverse sfide per far fronte, all’insegna della condivisione e dell’innovazione, alle rinnovate esigenze dettate dalla contemporaneità”. Tra gli eventi di punta della manifestazione quello dedicato all’iniziativa “ORIENTAlife – la scuola orienta per la vita”, promosso dall’Assessorato Scuola Politiche Sociali – Politiche Giovanili della Regione Campania in collaborazione con l’Ufficio Scolastico Regionale per la Campania: un percorso di orientamento e crescita per formare e informare, offrendo ai giovani gli strumenti necessari per individuare il proprio percorso di vita futuro e l’evento Le scuole promotrici di salute della Regione Campania AA.SS.LL. e l’Ufficio Scolastico Regionale per la Campania. Altro momento rappresentativo nel programma sarà l’approfondimento organizzato da Movimento di Cooperazione Educativa e Bottega della Comunicazione e della Didattica, dal titolo Per una scuola in un futuro di pace, costruiamolo insieme! che vede la partecipazione di Alex Zanotelli, uomo di Pace e di giustizia con l’intervento: Prepariamo la Pace insieme, tema di grande attualità e necessità in questo periodo a livello globale. E parlando di Arte e Scienza si evidenziano due appuntamenti: il primo con Pierluigi Paolucci, INFN Napoli che racconterà la scienza attraverso linguaggi alternativi ART & SCIENCE ACROSS ITALY per illustrarci che le materie STEM possono essere raccontate alle future generazioni usando linguaggi di comunicazione alternativi; il secondo con Francesco Valentini, Pio Capobianco, CTS (Centro Territoriale di Supporto) Bologna che illustreranno agli insegnanti come fare didattica inclusiva con le immagini, attraverso le funzionalità di alcuni software online di visual design.Anche questa edizione della manifestazione affronterà le grandi sfide che attraversano il mondo della scuola, mettendo in relazione insegnanti da tutta Italia impegnati nello scambio di buone pratiche, innovazione didattica e strumenti utili alla ri-generazione della scuola.
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Young Sparks Symposium: giovani faville illuminano Solomeo nel nome di Scienza, Umanesimo e Tecnologia Una festa dell'umanesimo prende vita a Solomeo, Umbria, con il "Young Sparks Symposium", un incontro unico di giovani menti provenienti da ogni parte ...
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