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Produzione Lenta: L'Innovativa Filosofia Slow Fashion
Nel cuore delle maestose vette del Monviso, una realtà sostenibile sta cambiando il modo in cui concepiamo l'abbigliamento. Lasciati affascinare dalla storia di Produzione Lenta, un marchio di slow fashion che ha conquistato il cuore di coloro che cercano stile, qualità e sostenibilità.
Slow Fashion:Un'Innovazione Radicata Nella Tradizione
Il progetto di Produzione Lenta nasce nel 2016 dall'ingegno di Michele Donalisio, un visionario con una passione per la sostenibilità e la qualità. Ispirato dalla filosofia slow food, Michele ha deciso di portare il concetto di "slow" anche nell'industria dell'abbigliamento. Il risultato? Un marchio che si distingue per la sua attenzione alla produzione sostenibile e al benessere delle persone.
Slow Fashion:La Visione di Michele Donalisio
Classe 1983, Michele Donalisio ha un background nel campo della comunicazione e ha trascorso anni nel giornalismo e nella radiofonia locale. Dopo esperienze significative all'estero, ha abbracciato la filosofia Slow Food, diventando parte del movimento per il lancio di prodotti a km zero sul mercato nazionale. Il suo desiderio di creare un impatto positivo lo ha portato a fondare Produzione Lenta, un progetto che fonde innovazione e tradizione per dare vita a un'esperienza di moda unica nel suo genere.
Slow Fashion:Una Produzione Su Misura
Ciò che rende Produzione Lenta unico è il suo approccio alla produzione: ogni capo viene creato solo quando viene ordinato, eliminando completamente gli sprechi. Questo significa che ogni pezzo è realizzato con cura e attenzione, senza compromessi sulla qualità. Il cotone biologico utilizzato è coltivato in India secondo metodi tradizionali che rispettano l'ambiente e i lavoratori. Da qui, il cotone viene trasportato in Bangladesh, dove viene filato da lavoratori adulti retribuiti in modo equo e trattati con dignità sul posto di lavoro.
Produzione Lenta si impegna a garantire condizioni di lavoro dignitose per gli agricoltori e i lavoratori in India e Bangladesh, contribuendo così allo sviluppo economico e sociale di queste comunità spesso sfruttate. In Piemonte, il cotone viene lavorato e rifinito per creare capi di abbigliamento di alta qualità che rispecchiano gli standard più elevati di sostenibilità e artigianalità.
Slow Fashion:Il Futuro della Moda Sostenibile
Con l'inaugurazione di uno store fisico presso Green Pea, a Torino, nel 2020, Produzione Lenta ha dimostrato il suo impegno a promuovere uno stile di vita sostenibile e consapevole. Il marchio continua a crescere e ad ispirare una nuova generazione di consumatori che desiderano indossare moda con un significato più profondo: moda che rispetta l'ambiente, i lavoratori e le comunità.
ragncampagnin
Esempi di Prodotto Tessile Italiano
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Un albero di Natale tessile: il simbolo di unità e solidarietà nel cuore di Chiusa Pesio
Un albero di Natale tessile: il simbolo di unità e solidarietà nel cuore di Chiusa Pesio.
Nel comune di Chiusa Pesio in provincia di Cuneo, le donne locali sono impegnate in un'attività creativa e solidale che sta portando nuova vita e colore alle strade e agli spazi pubblici. Il loro talento e la loro passione per l'artigianato tessile si manifestano attraverso un progetto unico e coinvolgente: l'allestimento dell'albero di Natale del paese.
Donne Creative e Solidali
Le donne del villaggio hanno trovato un modo originale per celebrare il Natale, mettendo in mostra il proprio ingegno e la propria abilità nel lavoro a maglia e all'uncinetto. Il risultato è sorprendente: un albero di Natale alto 4 metri e largo quasi 3, composto da 392 "granny square" o "quadrati della nonna", ciascuno realizzato con cura e dedizione.
Granny Square
Ma cosa sono esattamente questi "granny square"? Si tratta di piccoli quadrati di lana lavorati all'uncinetto, una tecnica tradizionale che ricorda le coperte fatte dalle nonne. Le donne del paese hanno impiegato diversi mesi per completare tutti i quadrati, sfruttando il loro tempo libero per creare qualcosa di davvero speciale per la comunità.
Storie Intrecciate
L'aspetto più affascinante di questo progetto è che ciascun "granny square" porta con sé una storia unica. Ogni donna ha scelto i colori e i motivi che meglio rappresentano la propria personalità e la propria esperienza di vita, conferendo all'albero una dimensione emotiva e narrativa.
Uniti per la Magia del Natale
Ma l'albero di "Natale tessile" non è solo una questione di estetica; è anche un simbolo di collaborazione e solidarietà nella comunità. Tutti, dall'amministrazione locale alla Pro Loco, dalle associazioni ai volontari e agli esercenti, si sono uniti per rendere possibile questo progetto, dimostrando che quando le persone lavorano insieme, possono creare qualcosa di veramente straordinario.
Unione e Gioia
L'inaugurazione dell'albero di "Natale tessile" , all'inizio di dicembre, è un momento di gioia e festa per tutta la comunità. I residenti si riuniscono per ammirare l'opera d'arte tessile che hanno contribuito a creare e per condividere insieme lo spirito del Natale. In definitiva, l'albero di Natale del paese non è solo una decorazione, ma un simbolo di unità e di orgoglio comunitario. È il risultato del lavoro di tante mani e del cuore di molte donne che hanno reso il loro paese un posto più bello e accogliente da vivere durante le festività natalizie.
ragncampagnin
Esempi di Prodotto Tessile Italiano
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Tra Storia e Tecnologia: Il Museo delle Macchine Tessili di Marzotto
Tra Storia e Tecnologia tessili: Il Museo delle Macchine Tessili di Marzotto.
Un Viaggio nel Tempo
Nel cuore dei Laboratori di filatura, preparazione e tessitura dell'Istituto Tecnico Industriale "V.E.Marzotto", si cela un tesoro storico e tecnologico: il Museo delle Macchine Tessili. Questo straordinario luogo, situato all'interno della "città sociale" voluta dal conte Gaetano Marzotto nel lontano 1936, rappresenta un viaggio nel tempo attraverso l'evoluzione dell'industria tessile.
Architettura Industriale e Tecnologia
La struttura che ospita il museo si presenta come un vero e proprio capannone industriale, con colonne e architravi in calcestruzzo armato, tipico del periodo di costruzione. La sua copertura con travi reticolari in calcestruzzo armato ricorda le architetture dei complessi del Lanificio Marzotto, rispecchiando lo spirito industriale dell'epoca. Al suo interno, spiccano tra gli impianti più caratteristici il montacarichi con il piano interrato e l’impianto di umidificazione a nebulizzazione, testimonianze viventi dell'attività tessile che ha animato questi spazi.
Crescita e Innovazione
La storia della lavorazione della lana nella vallata risale al XIV-XV secolo, ma è alla fine del '700 che conosce un notevole sviluppo, quando i lanaioli valdagnesi ottengono il permesso di fabbricare "panni alti". Nonostante la crisi dell'epoca napoleonica metta in ginocchio molte aziende tessili, sopravvive solo quella di Luigi Marzotto, che nel corso del 1800 si espande e introduce nuove tecnologie. Nascono scuole tecniche per formare operai e tecnici specializzati, e nel 1936 viene inaugurato l'Istituto Tecnico Industriale tessile, nel maestoso edificio costruito dal conte Gaetano Marzotto.
Una Tappa nel Progresso Tessile
Il Museo delle Macchine Tessili trova la sua dimora proprio in una porzione di questi laboratori. Avviato nel 1999, si è arricchito nel corso degli anni con l'obiettivo di documentare il progresso tecnologico del settore tessile che ha segnato profondamente la città e il territorio circostante.
Un'Immersione nell'Innovazione
La Sala della tessitura, destinata a restare di competenza della scuola per le attività didattiche, offre un'esperienza unica: telai dell'ultima generazione per tessuti lisci e operati sono in funzione, permettendo ai visitatori di confrontare metodi di progettazione e produzione.
Un Patrimonio da Scoprire
Integrato nella Rete Museale dell'Alto Vicentino, il Museo delle Macchine Tessili si rivela un valido strumento didattico per le scuole e un'opportunità di scoperta per coloro che sono interessati al progresso tecnologico e alla storia socio-economica di questa affascinante area geografica.
ragncampagnin
Esempi di Prodotto Tessile Italiano
Tra storia e tecnologia tessili
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Studio del Tessuto della Fondazione Antonio Ratti: Una Tappezzaria di Storie e Tradizioni
Studio del Tessuto della Fondazione Antonio Ratti: Una Tappezzaria di Storie e Tradizioni
Nel cuore della città di Como, patria della tradizione tessile italiana, si erge un monumento alla storia e alla bellezza del tessuto: il Museo Studio del Tessuto della Fondazione Antonio Ratti. Fondato nel 1998 grazie alla visione illuminata dell'imprenditore tessile Antonio Ratti, questo museo rappresenta un faro culturale nel mondo dell'arte tessile.
Tra le Trame del Tempo
Con oltre 3300 reperti tessili singoli e una collezione di oltre 2500 libri-campionario che spaziano dal III al XX secolo, il Museo Studio del Tessuto è molto più di una semplice esposizione di stoffe antiche. È un viaggio attraverso i secoli, un'immersione nella storia e nelle tradizioni che hanno plasmato il mondo del tessile.
Passione Tessile
L'origine di questo museo risale a una passione personale-professionale di Antonio Ratti, che ha saputo trasformare il suo interesse per il tessuto in un'imponente collezione. Ciò che iniziò come una raccolta privata è cresciuto fino a diventare una risorsa preziosa per la cultura tessile. Il museo, infatti, rappresenta il culmine di un percorso di raccolta, conservazione e catalogazione che ha riconosciuto il valore pubblico di ciò che è stato collezionato.
Viaggio nel Tempo
Visitare il Museo Studio del Tessuto è come fare un viaggio nel tempo, un'occasione per immergersi nelle trame della storia tessile. E fino al 18 giugno è stata prorogata la mostra "Mille e una storia… 10 anni di donazioni al Museo Studio del Tessuto", che celebra il contributo delle donazioni tessili e librarie degli ultimi dieci anni.
Cronache Tessili
Attraverso un percorso espositivo cronologico/tematico, la mostra intreccia le storie e i destini di oggetti straordinari. Questi reperti, di interesse storico e scientifico, sono stati conservati gelosamente tra le mura domestiche, ereditati da generazioni o selezionati e acquistati da esperti collezionisti e appassionati di tessile. Grazie alla generosità di privati, queste storie sono ora parte del patrimonio storico tessile nazionale, preservate e trasmesse per le generazioni future.
Oggetti Preziosi: Donazioni e Acquisizioni
La mostra include anche un nucleo specifico di oggetti acquistati dal 2012 al 2016 presso privati e case d’asta internazionali. Questi pezzi selezionati arricchiscono ulteriormente le collezioni del Museo Studio del Tessuto, valorizzando i risultati degli studi condotti dai curatori Margherita Rosina e Francina Chiara.
Creatività e Tradizione
In definitiva, il Museo Studio del Tessuto della Fondazione Antonio Ratti rappresenta un tributo alla creatività e all'ingegno umano nel campo del tessile. È un luogo dove storia e tradizione si intrecciano, offrendo un'esperienza indimenticabile a tutti coloro che si avventurano nelle sue sale ricche di storia e di bellezza.
ragncampagnin
Esempi di Prodotto Tessile Italiano
Una Tappezzaria di Storie e Tradizioni
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La Zucchi Collection: Un Tesoro dell'Arte Tessile
La Zucchi Collection: Un Tesoro dell'Arte Tessile
Nascosta tra le trame del tempo e delle generazioni, la Zucchi Collection sorge come un faro luminoso, guidando gli appassionati di arte tessile in un viaggio senza tempo. Questa straordinaria raccolta di blocchi per stampa a mano su tessuto è più di una semplice collezione: è un'epica cronaca dell'evoluzione dell'ornamento europeo attraverso i secoli.
Un'Enciclopedia Vivente dell'Arte Tessile
Con oltre 56.000 pezzi, che narrano circa 12.000 disegni distinti, la Zucchi Collection è una vera e propria enciclopedia dell'arte tessile. Dai motivi classici alle sperimentazioni audaci dell'Art Nouveau e dell'Art Deco, questa collezione abbraccia un vasto spettro di stili e tendenze che hanno plasmato la cultura dell'ornamento nel corso dei secoli.
Arte Tessile : Oltre i Blocchi
Ma dietro ogni blocco per stampa si cela una storia unica e affascinante. Nel 1997, il gruppo Zucchi è stato insignito del prestigioso 1° Premio Guggenheim per il suo straordinario impegno nel preservare e promuovere questo patrimonio culturale. Grazie alla loro dedizione, una preziosa collezione di antichi stampi per tessuti è stata salvata dall'oblio e trasformata in un museo aperto al pubblico, offrendo così una finestra sulla storia del tessuto europeo.
Arte Tessile : Esperienza Incantata
Il museo della Zucchi Collection è un luogo di meraviglia e scoperta. Qui, i visitatori possono immergersi nell'affascinante mondo dei blocchi per stampa, esplorando le diverse tecniche di realizzazione e ammirando la varietà dei disegni contenuti in questa straordinaria collezione. Ma l'esperienza non si limita alla sola osservazione: una dimostrazione di stampa a mano offre ai visitatori l'opportunità di vivere in prima persona la magia di questa antica tecnica artigianale.
Arte Tessile : Custodi delle Tradizioni
In un'epoca dominata dalla produzione industriale e dalla tecnologia digitale, la Zucchi Collection ci ricorda l'importanza di preservare le antiche tradizioni artigianali e celebrare la bellezza del fatto a mano. È un luogo dove passato e presente si fondono armoniosamente, offrendo un'ispirazione senza tempo e un'esperienza indimenticabile per tutti coloro che cercano la bellezza e la creatività nella storia tessile europea.
ragncampagnin
Esempi di Prodotto Tessile Italiano
La Zucchi Collection
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Alla Scoperta della Vita di Adelia: Una Storia di Lavoro e Sacrificio
Alla Scoperta della Vita di Adelia: Una Storia di Lavoro e Sacrificio
Nel cuore del XVIII secolo, nel tessuto urbano di Racconigi, fiorivano le filande, vitali nodi dell'industria serica che plasmavano la vita di intere comunità. E in questo scenario ricco di seta e sudore, si staglia la figura di Adelia, una bambina di soli 9 anni, ma già immersa nelle fatiche quotidiane di una filanda.
Un Viaggio nel Passato Industriale
La storia di lavoro di Adelia è un affresco vivido della vita quotidiana nelle filande di Racconigi. Giorno dopo giorno, lei e le altre lavoratrici, di tutte le età, si ritrovano nei bui e umidi stanzi, con le mani immersi in tinozze d'acqua calda, alacremente impegnate nelle operazioni di lavorazione della seta. È un'esistenza segnata dal duro lavoro e dalla sacrificio, una realtà che ci permette di comprendere le sfide e le privazioni affrontate dalle operaie dell'epoca.
Radici Profonde
Il legame di Adelia con il mondo della filanda è profondo e radicato nel tessuto stesso della sua famiglia. Da generazioni, le donne della sua famiglia hanno lavorato nelle filande di Racconigi, trasmettendo di madre in figlia le abilità e le tradizioni di questo mestiere antico. È un'eredità che si perde nei meandri del tempo, risalendo fino ai primi giorni di attività delle filande nel XVIII secolo. In quel periodo dorato, Racconigi era un centro pulsante dell'industria serica, con ben 33 filande che alimentavano l'economia locale e attiravano lavoratrici da ogni angolo dei dintorni.
La Voce di Adelia
In un frammento della sua storia di lavoro, Adelia ci offre uno sguardo intimo sulla sua vita e sulle sue esperienze nella filanda. Con la semplicità dei suoi nove anni, racconta delle lunghe ore passate a immersa nelle tinozze d'acqua calda, facendo il lavoro di sbattitrice. È un compito umile ma essenziale, una parte integrante del processo di lavorazione della seta che caratterizza la sua esistenza fin dall'infanzia.
Eredità e Continuità
La storia di Adelia è un riflesso della continuità e della persistenza delle tradizioni nell'ambiente industriale di Racconigi. Attraverso le generazioni, il lavoro nelle filande è stato un pilastro della vita delle famiglie locali, passando di madre in figlia come un'eredità preziosa. È un legame indissolubile con il passato, che ha plasmato le comunità e ha contribuito alla crescita e allo sviluppo dell'industria serica nella regione.
Conclusioni
La vita di Adelia con la sua storia di lavoro ci offre uno sguardo appassionato e toccante nel mondo affascinante ma arduo delle filande di Racconigi. È una storia di lavoro, sacrificio e continuità, che ci ricorda le radici profonde e l'importanza dell'industria serica nel tessuto sociale ed economico della città nel corso dei secoli. Attraverso le sue parole, ci immergiamo in un capitolo dimenticato della storia industriale italiana, celebrando le vite e le esperienze di coloro che hanno plasmato il nostro passato con le loro mani laboriose e i loro cuori coraggiosi.
ragncampagnin
Esempi di Prodotto Tessile Italiano
La vita di Adelia
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La fondazione FILA Museum: Custodi della Storia e dei Valori del Marchio Biellese
Fondazione FILA Museum
La Fondazione FILA Museum, istituita nel 2010 su iniziativa del Presidente di FILA, Gene Yoon, rappresenta un faro nella conservazione e promozione del patrimonio culturale legato al celebre marchio biellese. Dal suo esordio, la Fondazione si è dedicata con impegno alla missione di preservare e diffondere il valore storico e industriale di FILA, dalla sua umile origine locale fino alla sua rinomata fama internazionale nell'ambito dell'abbigliamento e delle calzature sportive. Con una visione incentrata sulla promozione della cultura d'impresa, la Fondazione ha trovato un'importante alleata in Museimpresa, l'Associazione Italiana Archivi e Musei d'Impresa, della quale è orgogliosamente parte dal 2014. Questa collaborazione riflette l'impegno della Fondazione nel condividere e diffondere i principi e i valori fondamentali che animano il mondo dell'impresa.
La Missione della Fondazione
La missione della Fondazione FILA Museum è profondamente radicata nel suo impegno a custodire e perpetuare i valori aziendali che hanno plasmato il marchio FILA nel corso del tempo. La cultura d'impresa è il pilastro su cui si fonda l'identità della Fondazione, poiché ritiene che la comprensione delle radici e dei valori di un'azienda sia cruciale per il suo sviluppo futuro. Attraverso una vasta gamma di attività, la Fondazione si impegna a preservare e promuovere la cultura d'impresa di FILA, offrendo al pubblico l'opportunità di esplorare il mondo affascinante di un marchio che ha lasciato un'impronta indelebile nel settore sportivo e della moda.
La Forza della Fondazione
La Fondazione FILA Museum si distingue per la sua duplice funzione di archivio e museo, che rappresenta la sua forza trainante. Consapevole dell'importanza di conservare accuratamente la storia di FILA, la Fondazione si impegna anche a garantire che questa storia sia accessibile a un pubblico ampio e diversificato. Con l'avanzamento della tecnologia, la Fondazione sta intraprendendo un percorso di digitalizzazione per rendere i suoi archivi e le sue collezioni accessibili attraverso modalità innovative.
L'Innovazione Tecnologica al Servizio della Storia
Attraverso l'uso di tecnologie all'avanguardia, la Fondazione FILA MUSEUM sta creando esperienze coinvolgenti che offrono al pubblico la possibilità di esplorare i contenuti in modi completamente nuovi. Grazie all'integrazione di bot conversazionali, l'esperienza diventa interattiva, consentendo al pubblico di immergersi dinamicamente nella storia e nel patrimonio di FILA attraverso una conversazione intelligente e coinvolgente.
Preservare l'Eredità di FILA per il Futuro
Questo percorso di digitalizzazione rappresenta un passo fondamentale verso il raggiungimento di un pubblico più vasto e la preservazione dell'eredità di FILA per le generazioni future. La Fondazione continuerà a impegnarsi nella ricerca, nella conservazione e nella promozione della cultura d'impresa, garantendo che la storia di FILA rimanga viva e ispiratrice nel tempo.
ragncampagnin
Esempi di Prodotto Tessile Italiano
La fondazione FILA Museum
Visita il Sito de "La fondazione FILA Museum"
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Il Filatoio di Caraglio: Un Tesoro di Storia e Innovazione
Il Filatoio di Caraglio: Un Tesoro di Storia e Innovazione
Nel cuore del Piemonte, tra le maestose terre del basso Piemonte, si erge un monumento che trasuda storia e innovazione: il Filatoio di Caraglio. Questo antico complesso manifatturiero non solo rappresenta un raro esempio di archeologia industriale, ma incarna anche il passato glorioso del settore serico piemontese e il fervore innovativo dei suoi protagonisti.
Un Patrimonio Unico
Il Filatoio di Caraglio, costruito nel 1676 per opera della famiglia Galleani, si erge come uno dei più antichi complessi manifatturieri serici d'Europa. La sua architettura imponente, caratterizzata da torri circolari bianche e una disposizione a corte, lo rende simile a un castello medievale, un vero gioiello nel panorama dell'architettura industriale.
L'Innovazione Piemontese
Ciò che rende il Filatoio di Caraglio ancora più straordinario è la sua importanza storica e tecnologica. È infatti il primo complesso manifatturiero in Europa a unire le operazioni di trattura e torcitura della seta, un'innovazione cruciale che ha permesso una maggiore qualità dell'organzino, il filato pregiato utilizzato nella produzione di tessuti di lusso. Questo approccio all'avanguardia anticipò il concetto di "sistema fabbrica", rappresentando un modello per le future industrie tessili europee.
Custode di una Tradizione Millenaria
Il Filatoio di Caraglio non è solo un monumento storico, ma un custode zelante delle antiche tradizioni seriche del Piemonte. Nel corso dei secoli, è stato testimone delle vicissitudini della famiglia Galleani, che ha guidato l'impresa con passione e dedizione. La sua lunga storia è intrecciata con quella del settore serico piemontese, segnando tappe fondamentali nella sua evoluzione e crescita.
Un Futuro di Restauro e Valorizzazione
Nonostante le sfide e le trasformazioni dei secoli, il Filatoio di Caraglio ha mantenuto la sua aura di grandezza e importanza. Oggi, grazie agli sforzi dell'ingegnere Luigi Galleani Conte d'Agliano e della Fondazione da lui presieduta, il Filatoio sta vivendo una nuova rinascita. Gli sforzi per il suo restauro e la sua valorizzazione sono testimonianza dell'impegno costante per preservare e tramandare questo prezioso patrimonio alle future generazioni.
Un Monumento alla Passione e all'Innovazione
Il Filatoio di Caraglio è molto più di un edificio storico; è un monumento alla passione, all'ingegno e all'innovazione che hanno plasmato il destino del Piemonte e del settore serico europeo. Attraverso i secoli, ha resistito alle prove del tempo, continuando a ispirare e affascinare coloro che lo visitano. Il suo futuro, luminoso e promettente, è una testimonianza della sua importanza duratura nella storia e nella cultura della regione.
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Il filatoio di Caraglio
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Il Tesoro dei Merletti di Cogne: Un'Eredità di Quattro Secoli
Il Tesoro dei Merletti di Cogne: Un'Eredità di Quattro Secoli.
Nei villaggi alpini di Cogne, tra i maestosi paesaggi della Valle d’Aosta, un'arte antica si perpetua attraverso sottili trame e abili mani: l'arte del pizzo al tombolo. Questo tesoro prezioso narra una storia che affonda le sue radici nell'anno 1665, quando monache benedettine, fuggite dal monastero di Cluny, trovarono rifugio in questa regione montuosa.
Ospitate in vari comuni della Valle d’Aosta, le monache condivisero il loro sapere con le donne locali, insegnando loro l'antica arte del pizzo al tombolo. Questa tradizione, trasmessa di generazione in generazione, ha resistito al passare dei secoli, mantenendo intatto il suo fascino e la sua bellezza unica. A differenza di altre produzioni europee, dove i disegni sono riprodotti da cartoni, il pizzo al tombolo di Cogne è frutto dell'insegnamento diretto e dell'esperienza pratica, tramandata di madre in figlia.
Oggi, grazie a questo legame fragile ma tenace con il passato, l'arte del pizzo al tombolo continua a prosperare a Cogne, testimoniando l'attaccamento della comunità valdostana alle sue radici tradizionali. Le abili artigiane di Cogne lavorano con maestria i loro fuselli sul cuscino circolare del tombolo, intrecciando motivi intricati e sofisticati. Questo antico strumento, il "coessein", è un cerchio imbottito con paglia e lana, sostenuto dal suo caratteristico "cavalot", un mobiletto in legno scolpito con motivi ornamentali e il nome della merlettaia.
Esempio di Tesoro di Merletti.
L'intreccio dei fili di lino, eseguito con numerosi fuselli, dà vita a splendide stilizzazioni di animali, fiori e oggetti, ciascuno con un nome arcaico e suggestivo nella lingua locale. Questi capolavori di rara bellezza erano considerati l'ornamento per eccellenza, aggiungendo una nota di raffinatezza e grazia agli abiti severi e austriaci indossati dalle donne di Cogne.
Oggi, Cogne vanta una cooperativa di 40 merlettaie, che producono circa 1.500 metri di pizzo all'anno. La qualità indiscussa di questo merletto risiede nella sua complessità di esecuzione, nella bellezza dei motivi e nella straordinaria robustezza e durata. Ogni pezzo racchiude in sé secoli di tradizione artigianale e la passione delle donne di Cogne per la loro arte.
In un mondo sempre più dominato dalla produzione industriale, il pizzo al tombolo di Cogne rimane un esempio prezioso di artigianato tradizionale, un simbolo del legame tra passato e presente, e una testimonianza vivente della ricca cultura delle Valli d’Aosta.
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Il tesoro dei Merletti di Cogne
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Il Museo Etnografico e Laboratorio dell'Arte Tessile di Lanzo Torinese: Una Tela di Storia e Cultura
Il Museo Etnografico e Laboratorio dell'Arte Tessile di Lanzo Torinese: Una Tela di Storia e Cultura.
Nel cuore delle pittoresche Valli di Lanzo, un tesoro nascosto attende pazientemente di svelare le sue meraviglie tessili al mondo.
Il Museo Etnografico e Laboratorio dell'Arte Tessile, un'opera voluta con fervore da Ester Fornara Borla e resa possibile dall'impegno dell'Amministrazione Comunale, è una gemma culturale incastonata nel seicentesco ex istituto delle Suore Immacolatine, noto anche come Palazzo d’Este.
Inaugurato con gioia e fierezza il 20 giugno 2009, questo museo è molto più di una semplice raccolta di oggetti antichi; è un santuario che celebra la ricca storia tessile e il patrimonio artistico delle Valli di Lanzo.
Riscoperta delle Tradizioni Tessili
Una delle principali missioni del Museo Etnografico è quella di preservare e promuovere le tradizioni tessili tipiche del territorio.
L'esposizione è suddivisa in due sezioni distintive: la prima, dedicata alla filatura e alla tessitura, offre un'affascinante panoramica delle antiche tecniche utilizzate dalle donne nelle case rurali delle Valli di Lanzo.
Qui, visitatori di ogni età possono immergersi nel processo intricato e laborioso che portava alla creazione di tele grezze di canapa o cotone, utilizzate per la biancheria per la casa e quella personale.
Grazie al restauro di un antico telaio risalente al XIX secolo, esposto con orgoglio nella sezione, è possibile rivivere l'arte millenaria della tessitura e ammirare la perfezione dei dettagli delle tele prodotte.
La seconda sezione del museo è un omaggio all'Arte Popolana Lanzese, conosciuta anche come "Lavoro di Lanzo".
Questa tecnica di ricamo, nata nel cuore della città intorno al 1910 grazie all'iniziativa visionaria di Elena Mars Albert, ha plasmato un'intera generazione di donne lanzesi.
Attraverso la creazione di fiori, foglie e fettucce all'uncinetto, le giovani ragazze, spesso provenienti da famiglie contadine o svantaggiate, hanno imparato a trasformare semplici fili in opere d'arte.
I manufatti risultanti, spesso composti su tela grezza, erano venduti con orgoglio a Torino e oltre, portando un po' della bellezza delle Valli di Lanzo nel resto del mondo.
Una Ricostruzione Storica Vivente
Il Museo Etnografico non è solo una tappa turistica, ma un laboratorio vivente dove le tradizioni tessili prendono vita.
Grazie alla dedizione del Comitato Ponte del Diavolo di Lanzo, il museo ospita regolarmente sessioni pratiche e visite guidate per condividere le antiche tecniche e promuovere l'arte della tessitura e del ricamo.
Qui, i visitatori possono sperimentare di persona l'uso degli strumenti secolari, testimoni dell'ingegno e della maestria dei tessitori del passato.
Il Passato e il Presente Si Fondono
Oltre alla sua funzione educativa e culturale, il Museo Etnografico è anche un ponte tra il passato e il presente.
Le opere esposte, insieme alla documentazione fotografica originale e agli arazzi moderni creati dal laboratorio d’arte tessile “Ricamare a Lanzo”, raccontano una storia di continuità e innovazione.
Il Ricamo di Lanzo, inserito nel disciplinare di produzione “Tessitura, Arazzi, Ricamo e Abbigliamento” per l'Eccellenza Artigiana della Regione Piemonte, continua a ispirare anche la moda contemporanea, come dimostrato dal progetto di reinterpretazione stilistica del 2012, che ha dato vita a una collezione di gioielli contemporanei.
Un Palazzo Rico di Storia
Il palazzo che ospita il Museo Etnografico è più di un semplice edificio; è una testimonianza vivente della storia delle Valli di Lanzo.
Un tempo appartenuto alla potente famiglia Este di San Martino in Rio, il palazzo ha attraversato secoli di dominio e cambiamenti politici prima di diventare sede dell'Istituto delle Suore Immacolatine e, infine, del Museo Etnografico.
La sua storia intrisa di nobili gesta e passaggi di potere conferisce al museo un'aura di grandezza e maestosità che si fonde perfettamente con il suo intento di celebrare le arti tessili locali.
In conclusione, il Museo Etnografico e Laboratorio dell'Arte Tessile di Lanzo Torinese è molto più di una semplice attrazione turistica; è un luogo dove la storia prende vita, dove le tradizioni sono onorate e dove l'arte continua a fiorire. Con la sua vasta collezione di opere antiche e moderne, le sue sessioni pratiche e il suo impegno per la promozione della cultura tessile locale, questo museo rimane un faro di ispirazione per le generazioni presenti e future.
ragncampagnin
Esempi di Prodotto Tessile Italiano
Una Tela di Storia e Cultura
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Lana Mediterranea: Il Cuore Sostenibile di Fibre Gentili per lo Knitting
Nella vibrante cornice dei festival del filato, si celano storie affascinanti di passione, innovazione e impegno per la sostenibilità.
È qui che Fibre Gentili ha iniziato il proprio viaggio, immersa nell'atmosfera energica e appassionata di coloro che condividono un amore profondo per la natura, gli animali e la conservazione delle tradizioni più care.
Il lavoro a maglia, antica pratica tessile che intreccia anelli di filo per creare tessuti unici, è il cuore pulsante di questa realtà.
Sia eseguito a mano o a macchina, il lavoro a maglia crea punti che si trasformano in capi d'abbigliamento di vario genere, ciascuno con la propria storia da raccontare.
I fili utilizzati per queste creazioni sono la vera essenza di Fibre Gentili per lo knitting, un'azienda che si impegna a promuovere la sostenibilità e la qualità attraverso la produzione di filati pregiati.
Ma cosa rende così speciale la lana utilizzata da Fibre Gentili? La risposta si trova nel cuore dell'Italia, nella regione della Lucania, dove pascolano le pecore della razza Gentile.
Conosciuta per la sua eccezionale qualità della lana, la Gentile della Lucania è una delle gemme nascoste del mondo tessile italiano. La sua storia risale all'epoca dei romani, quando era già ammirata per la morbidezza straordinaria della sua lana.
Attraverso i secoli, questa razza ha mantenuto la sua reputazione di eccellenza, superando i suoi omologhi della penisola italiana e diventando una fonte preziosa di lana, latte e carne di alta qualità.
Ma non è solo la qualità della lana a rendere la Gentile della Lucania così speciale.
È anche la sua triplice attitudine che la rende unica nel suo genere. Oltre a essere una fornitrice di lana pregiata, questa razza offre anche latte e carne pregiati, che occupano un posto significativo nel patrimonio culturale della regione.
Le sue origini affondano nel passato, ma il suo ruolo nel presente è altrettanto importante, poiché gli sforzi dedicati alla sua protezione e conservazione testimoniano il valore storico e culturale che questa razza rappresenta per la comunità locale e per il mondo tessile nel suo complesso.
Ed è proprio questa combinazione di storia, qualità e sostenibilità che ha ispirato Fibre Gentili nel suo impegno a creare una collezione unica di filati sostenibili. Attraverso una filiera controllata e rispettosa dell'ambiente, l'azienda si impegna a promuovere la conservazione della Gentile della Lucania e a garantire la sostenibilità dell'industria tessile nel lungo termine.
L'inclusione di questa razza nel progetto di produzione di filati sostenibili rappresenta un passo cruciale verso la sua conservazione e la promozione della sostenibilità all'interno dell'industria tessile.
Con ogni filo tessuto, Fibre Gentili celebra la bellezza e l'autenticità della lana mediterranea, offrendo agli amanti del lavoro a maglia l'opportunità di creare capi unici, arricchiti dalla storia e dal valore di una tradizione antica che vive ancora oggi.
ragncampagnin
Esempi di Prodotto Tessile Italiano
Il Cuore Sostenibile di Fibre Gentili per lo Knitting
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La Storia della Tessitura a Poirino: Un Viaggio Attraverso le Generazioni.
Poirino, un piccolo borgo nel cuore della campagna piemontese, ha un legame profondo con la tradizione tessile che si è tramandata di generazione in generazione. Le storie raccontate dai nostri genitori ci portano indietro nel tempo, rivelando un passato ricco di fatiche, imprese audaci e una comunità unita nel perseguire il sogno di creare tessuti di alta qualità per il mercato nazionale e oltre.
Le Radici della Tessitura a Poirino.
Gaspare Bertero, orgoglioso discendenti delle famiglie che hanno plasmato il tessuto sociale di Poirino, tramandò la storia delle loro radici tessili. Nel cuore del borgo, quasi ogni famiglia possedeva un telaio a mano, un prezioso strumento per far fronte alla potenziale mancanza di lavoro durante i mesi invernali. Era un periodo in cui la tessitura rappresentava un'opportunità per integrare i magri guadagni delle campagne o dell'edilizia, offrendo un sostentamento supplementare alle famiglie locali.
Le Ditte Tessili di Poirino.
All'inizio del Novecento, Poirino era punteggiato da diverse ditte tessili che prosperavano grazie alla maestria artigianale e alla determinazione imprenditoriale. Una di queste era la Ditta F.lli Poma, sita nell'odierno Consorzio Agrario in via Pralormo. La loro produzione comprendeva una vasta gamma di articoli di consumo nazionale, dall'abbigliamento all'arredamento, incluso un tessuto speciale utilizzato per la fabbricazione dei colorati e distintivi "barracani", ampiamente esportati nelle colonie italiane e soprattutto in Libia.
Negli stessi anni, nacque una tessitura più piccola gestita dai soci Dassano e Carasso, specializzata nella produzione di fustagno e tela blu destinati sia all'esportazione che al mercato interno.
La Crescita e le Sfide del Periodo Bellico.
Durante la prima guerra mondiale, il panorama tessile di Poirino si arricchì con l'insediamento della ditta Vastapane nel cosiddetto "fabbricone", un vasto edificio adibito alla tessitura. Quest'azienda chierese conobbe una crescita significativa grazie alle forniture al Regio Esercito, stabilendo un ciclo produttivo continuo che includeva persino la creazione di una banca con uffici sul fronte in via Indipendenza. Tuttavia, l'attività della ditta cessò intorno al 1930, lasciando spazio alla nascita di nuove imprese artigiane guidate da ex dipendenti e tecnici, desiderosi di preservare la tradizione tessile di Poirino.
L'Eredità Familiare e l'Innovazione.
Nel dopoguerra, Gaspare Bertero diede vita alla "Telerie e Mantilerie", un'azienda fondata sulla passione per la tessitura e il desiderio di innovare. Con l'aiuto di prestiti ottenuti da parenti e la collaborazione di un terzista locale, l'azienda si affermò nel panorama tessile piemontese, ampliando la gamma di prodotti e conquistando nuovi mercati in Toscana ed Emilia Romagna.
La Sfida della Modernizzazione e la Chiusura.
Gli anni Settanta portarono nuove sfide e opportunità per il settore tessile di Poirino. L'avvento di materiali più economici provenienti dal Sud America ebbe un impatto significativo sul mercato locale, mentre la concorrenza straniera iniziò a minare la produzione tradizionale. Nonostante gli sforzi per adattarsi ai cambiamenti del mercato, l'azienda di famiglia si trovò ad affrontare un declino irreversibile. Nel 1988, dopo decenni di attività, la "Telerie e Mantilerie" chiuse i battenti, segnando la fine di un'epoca per la tessitura poirinese.
Il Patrimonio Tessile di Poirino: Un'Eredità da Preservare.
Nonostante la chiusura delle antiche tessiture, il ricordo della loro importanza nella storia di Poirino vive nei racconti delle generazioni passate. Oggi, mentre la comunità si evolve e si adatta ai nuovi tempi, è importante preservare questo patrimonio tessile e onorare il lavoro dei nostri predecessori. La storia della tessitura a Poirino è una testimonianza del potere dell'ingegno umano, della resilienza e della determinazione nel perseguire i propri sogni, e continua a ispirare le future generazioni a mantenere viva la tradizione tessile di questo piccolo borgo piemontese.
ragncampagnin
Esempi di Prodotto Tessile Italiano
Esplorando la Storia Tessile Italiana
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L'Evolvere dell'Industria Tessile Italiana: Tra Sfide e Opportunità
L'Evolvere dell'Industria Tessile Italiana: Tra Sfide e Opportunità.
Negli anni Settanta, l'economia italiana si trovò ad affrontare un periodo di stagnazione in comune con la concorrenza globale, principalmente a causa dell'impennata dei prezzi del petrolio.
Questo evento provocò una brusca diminuzione della domanda e una significativa fluttuazione del mercato dell'abbigliamento, accanto all'aumento dei costi di produzione nelle economie avanzate. In questo contesto, nel mercato dei prodotti di bassa gamma, si assistette a uno spostamento significativo dei rapporti di forza all'interno della catena di produzione e vendita dell'abbigliamento.
Il potere d'acquisto delle aziende di grande distribuzione divenne predominante, consentendo loro di introdurre sul mercato elevate quantità di merci a prezzi sempre più convenienti.
Questa strategia si allineava perfettamente con il crescente mercato di massa dell'abbigliamento prêt-à-porter e con lo sviluppo del sistema moderno di grande distribuzione, che includeva una ricerca estesa dei canali di approvvigionamento a livello globale.
Il movimento di integrazione del mercato globale e la delocalizzazione dei centri di produzione comportarono la necessità di valutare attentamente i settori in cui concentrare le proprie risorse.
Nel segmento dell'alta moda, figure come Walter Albini e una nuova generazione di stilisti italiani realizzarono l'importanza dell'infrastruttura industriale e commerciale di Milano, trasformandola nel centro propulsore della moda italiana.
Questa innovazione nell'abbigliamento prêt-à-porter portò a un boom della moda italiana negli anni Ottanta, con un triplicarsi del fatturato nel settore tessile e dell'abbigliamento tra il 1981 e il 1991. Tuttavia, le imprese dell'industria tessile italiana si trovarono ad affrontare condizioni di commercio sempre più incerte. Il mercato dell'abbigliamento diventò più frammentato e con un ciclo di vita più breve, con una maggiore richiesta di prodotti casual.
Per sopravvivere a questa concorrenza, le imprese dovettero attuare un'efficace innovazione di prodotto. La fase di produzione che vide il maggior processo di innovazione fu la tessitura. I nuovi telai senza navetta, come il telaio a pinze, permisero un miglioramento significativo delle prestazioni dei tessitori, consentendo una maggiore varietà, qualità, e una riduzione dei costi e dei tempi di consegna. Le grandi imprese dell'industria tessile italiana adottarono diverse strategie di adeguamento.
Da un lato, alcune decentralizzarono alcune fasi del ciclo produttivo, mentre altre operarono un'ulteriore integrazione in senso verticale o orizzontale, investendo in nuovi impianti e acquisendo società affermate per ampliare la gamma dei prodotti. Le piccole e medie imprese, dotate di macchinari innovativi, si adattarono meglio alle mutevoli esigenze della moda.
Esponendo i loro prodotti alle fiere internazionali e promuovendo la ricerca e lo sviluppo, queste imprese migliorarono la competitività dell'industria locale. In sintesi, l'industria tessile italiana ha attraversato un percorso di trasformazione e adattamento, affrontando le sfide della globalizzazione e dell'innovazione per emergere come leader nel panorama mondiale della moda.
La continua ricerca di nuove tecnologie e strategie di produzione rappresenta la chiave per il mantenimento di un settore tessile italiano competitivo e dinamico.
ragncampagnin
Esempi di Prodotto Tessile Italiano
Esplorando la Storia Tessile Italiana
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Esplorando la Storia Tessile del Piemonte: Un Viaggio Attraverso il Tempo e lo Spazio
Il tessile nel Piemonte ha una storia ricca e affascinante che si estende per secoli, caratterizzata da un'importante produzione tessile che ha contribuito al patrimonio culturale e industriale della regione. In questo articolo, esploreremo le tappe salienti della storia tessile piemontese, dai fasti del Settecento fino ai giorni nostri.
Nel Settecento, Torino emerge come un centro di produzione tessile di rilievo, accanto a Napoli, producendo arazzi di grande valore artistico destinati a decorare il Palazzo Reale. Oggi, il percorso museale di Torino offre un'opportunità unica per ammirare questi arazzi, che raffigurano paesaggi rurali e scene tratte da opere letterarie celebri come il Don Chisciotte.
Appena fuori da Torino, a Chieri, si trova l'Ecomuseo del Tessile, che racconta la storia tessile locale dal Medioevo alla fine dell'Ottocento. Questo complesso offre una panoramica completa della storia tessile chierese, con collezioni e strutture che permettono ai visitatori di immergersi nell'arte e nella tecnica del tessile.
Le Biennali d'Arte di Chieri promuovono la Fiber Art, un'espressione artistica che si distacca dai canoni convenzionali, dando vita a opere originali e suggestive. Il Museo del Tessile, con il ciclo di conferenze "Ars et Industria", approfondisce gli aspetti tradizionali e contemporanei del settore, offrendo una prospettiva ampia e approfondita sulla storia tessile piemontese.
Biella, conosciuta come la "capitale del tessile", ha una storia tessile antica e gloriosa. Grazie alla sua posizione geografica ai piedi delle Alpi, Biella è stata un centro di produzione tessile fin dall'epoca pre-romana. Oggi, la provincia di Biella produce circa il 40% della stoffa pregiata nel mondo, confermandosi come un polo industriale di prim'ordine nel settore tessile.
Il DocBi e il Politecnico di Torino hanno creato l'itinerario "Strada della Lana", che porta i visitatori alla scoperta della nascita dell'industrializzazione tessile. Lungo questo percorso, è possibile visitare luoghi significativi come il lanificio fondato a Trivero nel 1910 da Ermenegildo Zegna. La Fondazione Zegna, erede di questo patrimonio tessile, promuove progetti artistici e ambientali che valorizzano il territorio e la sua storia.
Fino alla fine del 2021, Casa Zegna ospita l'installazione artistica di Laura Pugno "Fading Loss – Cronache dal Bosco", che esplora il rapporto tra uomo e natura. Tornati a Torino, consigliamo di esplorare Laborabilia, un atelier dedicato alla moda sostenibile, che rappresenta un ulteriore esempio di come la tradizione tessile si coniughi con l'innovazione e la sostenibilità.
In conclusione, la storia tessile del Piemonte è un viaggio affascinante attraverso il tempo e lo spazio, che testimonia la ricchezza e la diversità di questa regione e il suo contributo al patrimonio tessile mondiale.
ragncampagnin
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I Mercati Rionali dei Prodotti Tessili nella Provincia di Cuneo: Un'Esperienza Locale e Autentica
I Mercati Rionali dei Prodotti Tessili nella Provincia di Cuneo: Un'Esperienza Locale e Autentica.
Nella suggestiva provincia di Cuneo, immersa tra le splendide colline e le vette delle Alpi Marittime, fioriscono mercati rionali dedicati ai prodotti tessili, che incarnano l'autenticità e la ricchezza culturale del territorio.
Questi mercati non solo offrono una vasta gamma di tessuti di alta qualità, ma rappresentano anche un punto d'incontro sociale e culturale per la comunità locale. I mercati tessili presenti nella provincia di Cuneo si distinguono per la loro varietà di offerte e l'atmosfera vibrante che li contraddistingue.
Tra i più rinomati, spicca il mercato settimanale di Alba, celebre per i suoi prodotti tessili di eccellenza e l'atmosfera vivace che attira visitatori da ogni angolo della provincia e oltre. Uno dei tratti distintivi di questi mercati è la vasta selezione di tessuti locali, spesso realizzati con tecniche artigianali tramandate da generazioni.
I visitatori possono scoprire una vasta gamma di tessuti, dai pregiati filati di lana e cotone ai pregiati tessuti di seta, impreziositi da ricami e decorazioni tradizionali che ne esaltano la bellezza e l'unicità.
È un viaggio nella tradizione tessile locale, dove è possibile incontrare artigiani che lavorano al telaio e creano autentiche opere d'arte tessile sotto gli occhi dei visitatori.
Questo connubio tra passato e presente, tra maestria artigianale e innovazione, conferisce ai mercati tessili un fascino irresistibile. Inoltre, i mercati tessili della provincia di Cuneo offrono un'opportunità unica per sostenere l'economia locale e promuovere la filiera del tessile piemontese.
Acquistare tessuti dai produttori locali non solo garantisce la qualità e l'autenticità del prodotto, ma contribuisce anche alla valorizzazione delle tradizioni e delle competenze artigianali radicate nel territorio. I visitatori dei mercati tessili possono anche godere di un'esperienza culinaria unica, grazie alla presenza di bancarelle di prodotti gastronomici locali.
Le prelibatezze enogastronomiche della provincia di Cuneo, come i formaggi, i salumi e i vini delle Langhe, aggiungono un tocco di gusto e autenticità alla visita ai mercati tessili. L'atmosfera vivace e multiculturale dei mercati tessili della provincia di Cuneo li rende luoghi ideali non solo per fare acquisti, ma anche per socializzare e immergersi nella vita quotidiana della comunità locale.
Le bancarelle colorate, le voci allegre dei venditori e l'odore dei tessuti appena tessuti creano un'esperienza sensoriale indimenticabile per tutti i visitatori.
Infine, i mercati tessili rappresentano un'opportunità unica per scoprire la bellezza e la diversità della provincia di Cuneo, invitando i visitatori a esplorare le sue pittoresche città e i suggestivi paesaggi circostanti.
La visita ai mercati tessili diventa così non solo un'occasione per fare acquisti, ma anche per immergersi nella cultura e nella tradizione di questa affascinante regione italiana. In conclusione, i mercati tessili della provincia di Cuneo sono molto più di semplici luoghi di commercio. Sono luoghi di incontro, di scoperta e di condivisione, dove la bellezza dei tessuti si unisce alla ricchezza della tradizione locale.
Per chiunque desideri vivere un'esperienza autentica e unica, i mercati tessili della provincia di Cuneo sono una tappa imprescindibile nel proprio viaggio alla scoperta della bellezza del Piemonte.
ragncampagnin
Prodotti dei Mercati Rionali della Provincia di Cuneo
News sulla Biancheria
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Riscoprendo le Radici Tessili di Poirino: Storie di Passione e Tradizione
Nel tessuto delle storie di Poirino, un filo sottile ma resistente lega le generazioni passate alle odierne, intessendo le trame di un patrimonio tessile ricco di tradizione e passione. Le antiche attività tessili, che hanno segnato l'Ottocento e il Novecento, si ergono come pilastri di un'identità locale che continua a tessere la sua storia nel tempo.
L'affascinante viaggio nel passato tessile di Poirino è stato recentemente rivisitato attraverso due preziose relazioni. Alessandro Crivello, instancabile studioso, ha delucidato le vicende del celebre Fabbricone e delle famiglie Melano e Vastapane, autentiche colonne portanti di quest'epopea industriale. Parallelamente, Luciano Baravalle ha gettato luce sulla storia della Società dei Tessitori e Tessitrici, dedicata alla patrona S. Agata, che ha tessuto il destino di intere generazioni.
Le testimonianze vivide e coinvolgenti di Sergio Vastapane, erede di Giacomo artefice del completamento del "Fabbricone", e di Antonio Quattrocolo, artefice del rinomato marchio "Telerie di Poirino", hanno arricchito il tessuto narrativo di questa avvincente storia. Ma non è finita qui. Marianna Gambino Musso, ex operaia presso il Fabbricone, ha donato un prezioso ricamo di esperienza vissuta, mentre Mario Ghirardi, presidente della Fondazione Museo Tessile di Chieri, ha tessuto ulteriori fili di conoscenza nel contesto del dibattito.
L'evento, che ha raccolto un pubblico numeroso, è stato valorizzato dal sostegno tangibile del Comune di Poirino. Grazie all'intraprendenza del Sindaco Angelita Mollo e dell'assessore Antonio Curiale, è stato conferito un sentito riconoscimento agli imprenditori tessili che hanno segnato il periodo post-bellico con la loro tenacia e ingegno.
La conferenza ha costituito un trampolino di lancio per il "Progetto Tela", un'impresa coordinata dal Circolo Fotografico in sinergia con varie associazioni locali. Tale progetto ha preso forma attraverso una serie di eventi espositivi e culturali che hanno animato le vie della città durante la celebrazione della Fiera di Maggio.
In questa riscoperta delle radici tessili di Poirino, emerge un patrimonio di inestimabile valore che continua a tessere le sue trame nella trama della storia locale. Le storie di passione, impegno e tradizione si intrecciano con il presente, alimentando la fiamma dell'orgoglio e della identità locale, tessendo una narrazione che si perpetua attraverso il tempo.
ragncampagnin
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