#saga dei Giusti
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pier-carlo-universe · 1 month ago
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I quattro giusti di Edgar Wallace: Giustizia oltre la legge. Recensione di Alessandria today
La prima avventura della leggendaria saga dei Quattro Giusti, tra suspense e mistero, contro i potenti corrotti
La prima avventura della leggendaria saga dei Quattro Giusti, tra suspense e mistero, contro i potenti corrotti Recensione “I quattro giusti” è il primo romanzo della celebre saga di Edgar Wallace, pubblicato per la prima volta nel 1905. Questo romanzo rappresenta un’opera pionieristica nel genere del thriller e del poliziesco anglosassone. Al centro della trama ci sono i Quattro Giusti, un…
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multiverseofseries · 7 months ago
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Diabolik - Chi Sei?: il Re del Terrore saluta il cinema, senza infamia e senza lode
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È a malincuore che mi ritrovo a scrivere di Diabolik - Chi Sei?, il film che va a chiudere la trilogia dei Manetti Bros. Lo faccio con dispiacere perché si tratta di una saga che ha faticato molto a livello produttivo e il risultato ne ha risentito, tanto che siamo quasi più contenti di averlo salutato che tristi per dovergli dire addio, almeno sul grande schermo.
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Diabolik - Chi sei?: Giacomo Gianniotti in una scena
Ciò che era nata infatti inizialmente come una serie tv per Sky - che a livello di qualità produttiva ha riscritto la serialità italiana degli ultimi anni - poi è diventata una trilogia per il cinema a cura dei Manetti Bros. Ma poi Ci si sono messe di mezzo anche la pandemia e un cambio di cast dovuto agli impegni di Luca Marinelli nei panni del personaggio titolare, che non voleva firmare per una trilogia, passando la mano a Giacomo Gianniotti, et voilà: l'insuccesso è, purtroppo, servito.
La parola alle donne
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Diabolik - Chi sei?: Giacomo Gianniotti in una foto
Dopo la presentazione dei personaggi nel primo film e l'attacco da parte del Ginko di Valerio Mastandrea nel secondo, questo terzo capitolo conclusivo si concentra da un lato sull'origin story di Diabolik e dall'altro su un nemico comune esterno che potrebbe far collaborare proprio il Re del Terrore e l'Ispettore sua nemesi complementare. C'�� infatti una nuova e pericolosa banda di rapinatori in città, che non si fa problemi ad uccidere, e Diabolik e Ginko, lo yin e lo yang di questa storia, ne finiscono vittime.
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Diabolik - Chi sei?: Miriam Leone con Monica Bellucci in una scena
Spetterà allora alle donne della loro vita il compito di salvarli, rispettivamente la Eva Kant di Miriam Leone - sempre perfetta nel ruolo - e la Altea di Monica Bellucci - new entry del secondo film. Sono loro che muovono l'azione di questo canto del cigno cinematografico per il Re del Terrore, con sentimento, arguzia e maestria, mentre gli uomini sembrano perdersi in un bicchier d'acqua - non solo il poliziotto e il ladro, ma anche i membri della squinternata banda.
Spiegoni
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Diabolik - Chi sei?: Valerio Mastandrea in un'immagine
Il nuovo ed interessante punto di vista femminile - di cui in realtà erano già state gettate le basi nei capitoli precedenti ma che in Diabolik - Chi sei? viene approfondito ed acuito - purtroppo non impedisce alla pellicola di ricadere negli errori dei precedenti. Anche se bisogna lodare la coerenza dei Manetti Bros. mantenuta fino alla fine dello stile scelto, più fedele alla controparte cartacea e quindi più compassato. Ci troviamo quindi di fronte ad una serie di spiegoni che sembrano più indirizzati ad un target di spettatori da Rai Fiction, che hanno bisogno, anche quando si gioca con flashback e storyline ad incastro, che tutto sia il più chiaro possibile, a costo di essere allungato o esplicato più volte. Quello che doveva essere il grande saluto di Diabolik al cinema viene spogliato delle sue caratteristiche più avvincenti: dal ritmo che caratterizza una prima parte più dinamica si passa ad una seconda in cui si getta l'ancora e ci si dimentica di riaccendere il motore.
Cura formale
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Diabolik - Chi sei?: Giacomo Gianniotti con Carolina Crescentini in una foto
Non manca il ritorno, rispetto al secondo capitolo, alla cura formale che ha caratterizzato il Diabolik dei Manetti Bros., dalle scenografie e costumi che in questo caso dovevano ricreare gli anni '70, anche a livello di musiche sempre a cura di Pivio e Aldo De Scalzi, ma il risultato è davvero sottotono per un'uscita di scena che sarebbe potuta essere in grande stile per Giacomo Gianniotti, che continua ad avere gli occhi giusti, e per il suo Diabolik.
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Diabolik - Chi sei?: Miriam Leone e Giacomo Gianniotti in una scena
Il fascino di Miriam Leone e il suo incarnare perfettamente Eva Kant, gli split screen, le trovate di regia dei Manetti che però mancano di veri e propri guizzi, nonostante qualche omaggio qua e là al genere, non possono salvare un epilogo che risulta stanco proprio come tutta la trilogia. Non basta il ritorno alle origini proprio sul finale - con un Lorenzo Zurzolo che si ritrova sulle spalle la responsabilità di essere un giovane, ancora inesperto ma già glaciale Diabolik - se ciò a cui ci troviamo di fronte è una sceneggiatura troppo elementare, degli interpreti poco convincenti con una recitazione troppo teatrale e didascalica - come i membri della banda o l'accento surreale dell'Altea di Monica Bellucci. Tutti questi elementi chiudono il cerchio di motivi per i quali questa trilogia, forse, non s'aveva proprio da fare.
In conclusione Diabolik – Chi Sei? ancora dispiaciuta che il risultato di questo capitolo conclusivo, così come di tutta la trilogia cinematografica, non sia stato all’altezza delle aspettative. Si torna alla cura formale del film inaugurale ma il risultato non può renderci soddisfatti. Non sarebbe giusto nei confronti del fascino sempiterno di Diabolik, che sulle pagine di Astorina continua ad appassionare ancora oggi dopo 60 anni. Un film troppo didascalico, troppo lento nella parte centrale-finale, che indugia troppo sugli elementi che avrebbero reso il finale avvincente e appassionante, a favore di una coerenza con i due precedenti, che forse andava fatta virare su altri lidi, a costo di cambiare registro.
Perché ci piace 👍🏻
Il punto di vista femminile di Eva e Altea.
L’inserimento del nemico comune esterno a Diabolik e Ginko.
La cura formale a livello di scenografie, costumi e musiche.
L’origin story di Diabolik…
Cosa non va 👎🏻
…anche se forse arriva un po’ troppo tardi.
Tutta la parte centrale è troppo lenta e inutilmente allungata, facendo perdere mordente al finale.
Gli spiegoni.
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giancarlonicoli · 6 months ago
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2 giu 2024 08:25
SE NE È ANDATO ALLA BELLA ETÀ DI 93 ANNI PHILIPPE LEROY, ATTORE CON UNA CARRIERA DI 190 FILM E CON UN PASSATO AVVENTUROSO: PARACADUTISTA, LEGIONARIO, CONTRABBANDIERE E UNA SERIE DI MEDAGLIE IMPORTANTI - BELLO, ALTO, ELEGANTE, PER NOI ERA UNA SORTA DI FRANCESE ITALIANIZZATO, MA PER IL GRANDE PUBBLICO DELLA TV È STATO IL MIGLIORE DEGLI YANEZ A FIANCO DI KABIR BEDI NELLA LUNGA SAGA DEDICATA A SANDOKAN… - VIDEO
Marco Giusti per Dagospia
Con una carriera di 190 film, da “Il buco” di Jacques Becker nel 1960 a “Hotel Gagarin” di Simone Spada nel 2018, con ruoli che lo hanno reso popolarissimo, da Albert il Professore in “7 uomini d’oro” a Leonardo Da Vinci nella serie televisiva “La vita di Leonardo Da Vinci”, con un passato oltremodo avventuroso, paracadutista, legionario, contrabbandiere, combatte coi francesi in Vietnam a Bien Dien Phu, poi in Algeria, una serie di medaglie importanti, Légion d'honneur, La Croce al Valor Militare, Croix de guerre des théâtres d'opérations extérieures.
Philippe Leroy, che se ne è andato ieri alla bella età di 93 anni, ha affrontato la vita e i ruoli che ha interpretato al cinema con la stessa spavalderia. Ha recitato con qualsiasi regista da Fernando Di Leo in “Milano calibro 9” a Jean-Luc Godard in “Una donna sposata”, da Riccardo Freda in “Solo contro Roma” a Luc Besson in “Nikita”, attraversando in lungo e in largo sia il cinema italiano, dove è sempre vissuto dopo il 1961, a quello francese, dove ogni tanto tornava.
Per noi era una sorta di francese italianizzato, un duro da polar o da avventuroso, ma per il grande pubblico della tv è stato il migliore degli Yanez salgariani possibili a fianco di Kabir Bedi nella lunga saga dedicata a Sandokan.
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Poco adatto al peplum, e al western, anche se era stato il protagonista di “Yankee” di Tinto Brass, esperimento piuttosto bizzarro, è stato incredibilmente duttile sia nella commedia, lavorando con tutti, da Vittorio Caprioli in “Leoni al sole” a Giorgio Capitani in “Non fate la guerra fate l’amore” a Pasquale Festa Campanile in “le voci bianche”, sia nel cinema d’autore anni ’60, penso a “Senilità” di Mauro Bolognini a “Interno berlinese”, “Al di là del bene e del male” e “Il portiere di notte” di Liliana Cavani, alternando una certa ironia, come nella saga di “7 uomini d’oro” di Marco Vicario, a una recitazione più da duro, diventando negli anni ’60 un attore che faceva cassetta, pagato 40 milioni di lire a film (contro i 50 di Totò e i 30 di Salerno).
Bello, alto, elegante, all’occorrenza avventuriero, avrebbe potuto interpretare qualsiasi ruolo nel cinema italiano degli anni 60 e 70. Nato a Parigi nel 1930, considerato la pecora nera della famiglia, una famiglia importante, nonno capo della Scuola di Scienze Politiche di Parigi, padre deputato, madre economista, zio ambasciatore, a 16 anni scappa di casa e va in America senza una lira attraversandola tutta e finendo anche in prigione. Torna e fa un po’ di tutto prima di partire soldato per la guerra di Indocina, dove combatte a Bien Dien Phu, e poi in Algeria.
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 Ma lo troviamo, almeno così si legge sui giornali del tempo, in Tailandia, a Tahiti. Inizia a lavorare nel cinema un po’ per caso all’inizio del 1960 con un ruolo, quello di Manu Borrelli, in “Il buco” di Jacques Becker, dove troviamo anche una giovanissima Catherine Spaak, che ritroverà poi in Italia.  Venne anche nominato ai premi BAFTA, gli Oscar europei. Ma dal set di “La verité” con Brigitte Bardot viene cacciato dal regista, il grande Henri Georges Clozout ufficialmente per motivi artistici, ma secondo i pettegolezzi del tempo perché il fidanzato di B.B., gelosissimo, aveva fatto incredibile scenate dopo aver scoperto che c’era qualcosa tra lui e la Bardot.
 Fa altri film in Francia, come “piena luce sull’assassino” di Georges Franju con Pierre Brasseur, ma ben presto lo troviamo fisso in Italia, dove ha il ruolo di O Zelluso (lo zozzone) in “Briganti italiani” di Mario Camerini con Vittorio Gassman, Ernest Borgnine, Bernard Blier, in “Caccia all’uomo” di Riccardo Freda e in “Leoni al sole” di Vittorio Caprioli che lo lancia come uno dei flaneur della costa amalfitana, Mimì. Sui giornali americani si legge che il motivo dello spostamento dalla Francia all’Italia sia dovuto non a interessi artistici, ma al fatto che una soffiata degli amici gli ha fatto capire che a Parigi è sotto tiro da parte delle forze algerine dell’Oas, che non hanno molto gradito quello che ha fatto in Algeria.
Anche se il cinema italiano lo accoglierà a braccia aperte, in piena politica di coproduzioni, girerà “Senilità” di Bolognini con Claudia Cardinale a Trieste, “L’attico” di Gianni Puccini, “Il terrorista” di Gianfranco De Bosio, l’horror “Il castello dei morti vivi” di Warren Kiefer con Christopher Lee e un giovane Donald Sutherland, all’occorrenza si sposterà in Francia. Lo troviamo infatti nel polar “Grisbi da un miliardo” di Charles Gerard, “Una donna sposata” di Godard con Macha Meril, che gli darà una bella spinta internazionale e verrà presnetato al Festival di Venezia nel 1964.
Marco Vicario, che lo ha avuto già protagonista di “Le ore nude”, lo sceglie come protagonista assieme a Rossana Podestà di “7 uomini d’oro” e “Il grande colpo dei 7 uomini d’oro”, risposta italiana ai film di grandi colpi. Sono i suoi film di maggior successo popolare negli anni ’60 assieme alle commedie in costume, come “Una vergine per il principe” di Pasquale Festa Campanile e “La mandragola” di Alberto Lattuada.
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Seguita a alternare ruoli più seriosi, “Lo scandalo” di Anna Gobbi in coppia con Anouk Aimée, “L’occhio selvaggio” di Paolo Cavara dove interpreta un film-maker alla Gualtiero Jacopetti, a più tranquille commedie, “Che notte ragazzi!” con Marisa Mell o “La matriarca” di Pasquale Festa Campanile, dove incontra nuovamente Catherine Spaak. Fa di tutto, dal film politico, “Cuore di mamma” di Salvatore Samperi, al fantascientifico erotico di “Ecce Homo” di Bruno Gaburro dove recita con Irene Papas, all’erotico surreale di “Femina Ridens” di Piero Schivazappa con Dagmar Lassander, a “Come quando perché”, ultimo film di Antonio Pietrangeli.
Divide con Gabriele Ferzetti i ruoli da maschio adulto alto-borghese, anche per la figura fisica. Gira moltissimi film anche negli anni ’70, “Roma bene” di Carlo Lizzani, dove fa appunto il ricco marito di Virna Lisi, il buffo “Ettore lo fusto” di Enzo G. Castellari dove è Ettore, “Il soldato di ventura” di Pasquale Festa Campanile con Bud Spencer e “La vita di Leonardo Da Vinci” di Renato Castellani. Seguita a richiamarlo il cinema francese. Lo troviamo così in “Coraggio scappiamo” di Yves Robert con Jean Rochefort e Catherine Deneuve, “Un uomo una donna oggi” di Claude Lelouch, “Il ritorno di Casanova” con Alain Delon e France Luchini.
Negli ultimi vent’anni ha girato di tutto, un po’ casualmente, da “Don Gnocchi” a “L’ispettore Coliandro”, da “Elisa di Rivombrosa” a “Piazza delle cinque lune”, da “Il sangue die vinti” a “I Cesaroni”. Ripensando ai suoi film mi disse in una puntata di Stracult che non si ricordava quasi niente. Erano davvero troppi. Ma fino a 80 anni ha continuato a fare paracadutismo senza paura. Facendosi anche male.
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enkeynetwork · 2 years ago
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mikuhatsune91 · 2 years ago
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🦇🐺            ㅤㅤ. • °•★°• . °   Prima che qualcun altro potesse fare il curioso, Alex corse velocemente lì, dove si era diretto Max, e fu il suo odore a condurlo velocemente dall’amico. Nascosto in un vicolo buio, probabilmente dopo aver spostato prontamente il cadavere dal vero posto in cui si trovava prima – per non farlo notare ad altri –, Max era chino sul corpo esanime. L’espressione dannatamente seria, mentre Alex si chinava a sua volta a osservarlo. Non vi era alcuna traccia di sangue: «… è-». Max alzò il viso in direzione dell’amico nell’esatto momento in cui il corpo del malcapitato si tramutava in polvere. «Un vampiro. Uno dei nostri lo ha appena ucciso con un proiettile d’argento».            ㅤㅤ. • °•★°• . °   In questi giorni vi ho parlato di novità importanti per la saga di Dark and Light: ebbene, eccomi qui a parlarvene. Per l'anno corrente è in progetto il volume unico "Dark and Light - La Trilogia Completa", che comprenderà non solo tuffi e tre volumi insieme ma anche l'inserimento di nuove illustrazioni e la creazione di una Box Limited Edition davvero speciale. Per fine anno, invece, o entro i primi del 2024 dovremmo riuscire a fare uscire lo stesso volume anche in inglese. Ultima chicca, di proprio qualche giorno fa, a fine anno inizierà anche il progetto più importante: LA REALIZZAZIONE DE FUMETTO DELL SAGA! Ad occuparsene sarà Alessandra Modica ( @19arm92 ) e con i giusti tempi, speriamo di far uscire il primo volume già ne 2024. Insomma, questa saga mi dà sempre più soddisfazioni e solo grazie a voi 😭❤️ grazie di cuore. Non vedo l'ora di realizzare tutto!   ★Illustrazione color di Isabel e Alex by @emygraphics_booktrailer ★Gadgets by @showtimegadget e @jode_lab ★Illustrazioni sketch by @ elenart_illustrator ★Tavole manga interne by me ★Impaginazione by @gf_servizi_editoriali ★Grafiche @annedgraphic               𝐓𝐑𝐀𝐌𝐀:       ( poiché spoiler la trovate nei commenti )   (presso London, United Kingdom) https://www.instagram.com/p/Cn6fdpSrwez/?igshid=NGJjMDIxMWI=
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weirdesplinder · 3 years ago
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Johanna Lindsey
Johanna Lindsey è stata una delle scrittrici americane di romance più amate al mondo e la sua scomparsa nel 2019 ha colpito il mondo rosa, e non solo, in modo molto forte. Senza la sua voce e i suoi libri nulla sarà più lo stesso, ma almeno ci ha lasciato in eredità moltissimi romanzi, perché era veramente un’autrice molto prolifica.
Se la conoscete già e avete letto i suoi libri, non avete bisogno che cerchi di descrivere la sua scrittura, ma nel caso non abbiate mai letto nulla di suo (e vi invito a rimediare a questa mancanza) posso dirvi che la descriverei come una scrittrice romance classica ma estremamente chiara. Mi spiego meglio. La Lindsey ama le trame classiche, gli archetipi romance già usati da mille altri autori, ma li mette in pratica con estrema semplicità e chiarezza e questo dona loro freschezza. Potete ad esempio pensare che non volete leggere l’ennesimo romance su un vichingo che rapisce la figlia del capo di un clan nemico, o la solita debuttate londinese che deve trovare un marito nobile e ricco per sfuggire alla sua orribile. Ma scritti dalla Lindsay queste trame già lette e sentite diventano qualcosa di nuovo. Vi aggiunge particolari storici interessanti, i suoi personaggi principali sono sempre simpatici, i dialoghi verosimili, e soprattutto scrive in modo semplice e chiaro, non complica né la sintassi né le trame che restano essenziali e coinvolgenti.
I suoi romanzi storici sono molto chiari e facili da leggere, risultano freschi, pur non essendo per niente superficiali, infatti la parte storica è sempre molto curata, ma mai appesantita. E i suoi personaggi, pur cadendo a volte nello stereotipo (molte protagoniste femminile sono molto belle), sono sempre intriganti perché non sono mai perfetti. Hanno difetti, e caratteri molti vari e variegati. Non ho mai letto un suo personaggio che fosse blando, o senza sapore, tutti hanno caratteri ben definiti, con chiare caratteristiche che ce li rendono più realistici e umani. Inoltre mi piace anche il fatto che la sua produzione sia estremamente varia con romance storici medievali, regency, western e addirittura alcuni paranormal e romanzi rosa futuristici. Era una scrittrice eclettica, ma sempre all’interno del suo ambito romantico e sempre molto riconoscibile.
Credo si capisca che ve la consiglio caldamente.
E ora vediamo di presentavi in modo sintetico, ma abbastanza esaustivo le sue opere. Non sarà un elenco completo di tutti i suoi libri perché sarebbero veramente troppi, pensate che ha scritto più di 50 bestsellers, ma cercherò di presentarvi i più famosi e quelli che più la rappresentano e mostrano la sua ecletticità. Quasi tutti i suoi romanzi sono stati pubblicati anche in italiano, e io vi elencherò solo titoli in italiano, perciò non preoccupatevi potrete reperirli senza problemi sia nuovi che usati.
Iniziamo con la sua serie vichinga The Haardrad Family series (una trilogia adatta a chi ama il telefilm Vikings senza dubbio) formata dai libri:
  1. FUOCHI D’INVERNO (Fires of Winter)
Lady Breanna, un'audace e volitiva giovane celtica, viene fatta prigioniera da un gruppo di invasori vichinghi giunti dal mare. La donna però giura che mai un barbaro sarà il suo padrone, nemmeno il bello e brutale Garrick Haardrad. La determinazione di Brenna, tuttavia, poco potrà di fronte ai baci di Garrick e al fuoco della passione che arde e infiamma le notti nordiche.
  2. CUORI IN FIAMME (Hearts Aflame)
Wessex 873.La bella e ribelle Kristen Haardrad è prigioniera di Royce, barone di Wyndhurst, che vede rispecchiati in lei l’orgoglio, la forza, la ferocia e la passionalità che lo animano. Kristen, inconsapevolmente riporta alla memoria il tormento che divora l’anima di Royce: i fantasmi di un lontano passato dovranno essere sconfitti perchè i due possano stringersi in un’eterna promessa d’amore.
  3. CEDI AL MIO AMORE (Surrender My Love)
Scambiato per una spia,il tenebroso vichingo Lord Selig Haardrad viene torturato nei sotterranei del castello di Lady Erika di Gronwood. Tenuto in catene in condizioni disumane, un unico pensiero lo sostiene: la vendetta. Ma i suoi piani saranno imprevedibilmente stravolti da un sentimento ben più forte dell'odio: l'amore.
Passiamo poi alla serie più famosa della Lindsey, quella che l’ha consacrata al grande pubblico e l’ha portata al successo internazionale: la Malory Family series, un’avvincente saga familiare ambientata sullo sfondo della Londra ottocentesca. Personalmente io non adoro questa serie. A parte il primo e il decimo romanzo che mi sono piaciuti, gli altri li ho trovati un po’ troppo sopra le righe per quanto riguarda i protagonisti che sono tutti estremamente focosi e volitivi ed estremi nei loro sentimenti o nelle loro azioni. Ma i Malory sono fatti così, o li ami o li odi. La serie è formata da 12 libri di cui però solo 11 disponibili in italiano:
  1. Quell’unico amore (Love Only Once)
https://amzn.to/3xMUPb1
C’è un’ombra nel passato di Nicholas Eden, visconte di Montieth. Un’ombra che lo ha indotto a decidere di non innamorarsi mai, conducendo una vita da impenitente seduttore. Eppure, nell’attimo stesso in cui incontra la delicata, raffinata lady Regina Malory tutte le sue certezze vacillano. Riuscirà Nicholas a cedere a quei sentimenti che si possono provare una sola volta nella vita?
  2. Irresistibile ribelle (Tender Rebel)
Roslynn Chadwick, ricca ereditiera, lascia la Scozia per sfuggire a Geordie, un cugino senza scrupoli che per unico interesse ha il suo denaro. Trovato rifugio a Londra, incontra Anthony Malory, affascinante canaglia, e se ne innamora. Ma quando anche il cugino giunge in città, Roslynn comprende che l’unico modo per liberarsene davvero è convolare a nozze. E Anthony è disposto a portarla all’altare, anche se dice di non amarla…
  3. Oceano di Passione (Gentle Rogue)
Georgina Anderson, il cuore infranto per aver abbandonato la terra d’America, compie una scelta estrema: travestita da mozzo, si imbarca sulla Maiden Anne. Quello che non immagina neppure lontanamente è di ritrovarsi a fare i conti con James Malory, irrefrenabile e inflessibile capitano del vascello. Pecora nera di una famiglia potente e rispettabile, l’affascinante ex pirata ha giurato che non si farà mai convincere a sposarsi. Ma, in alto mare, la passione per una fanciulla spregiudicata e bellissima finisce con il far naufragare ogni sua certezza.
  4. Incantesimo del cuore (The Magic of You)
Ribelle e sconsiderata come i suoi incorreggibili cugini, Amy Malory ha sì raggiunto l’età per sposarsi ma ha anche messo gli occhi sul partito meno adatto: l’americano Warren Anderson, capitano tutto d’un pezzo e dai saldi principi morali. Come se non bastasse, lo zio di Amy ha cercato di farlo impiccare per pirateria. Warren rimane spiazzato dalle esplicite avance della giovane nipote del suo nemico ed è fermamente deciso a resisterle. Peccato che Amy abbia già fatto breccia nel suo cuore…
  5. Dimmi che mi ami (Say You Love Me)
Londra, XIX secolo L’innocente e bellissima Kelsey, per aiutare la famiglia ormai sul lastrico accetta di essere iniziata ai giochi proibiti della Casa dell’Eros, frequentata da numerosi aristocratici fra i quali i componenti dell’illustre casato dei Malory. E durante una singolare asta, l’inquieto e affascinante Derek Malory si aggiudica Kelsey, contesa anche dal suo acerrimo rivale David Ashford…
  6. Il dono (The Present)
Un misterioso pacchetto viene recapitato in casa Malory, mentre tutta la famiglia è riunita per celebrare il Natale. Esso nasconde una sconvolgente e segreta storia d'amore, che ha il potere di cambiare la vita dei Malory, da quella del capofamiglia Jason, in procinto di sposare Molly, la donna che lo ha reso padre, fino al ribelle James, la pecora nera della famiglia, in perenne guerra con la moglie Georgina…
  7. Le trasformazioni del cuore (A Loving Scoundrel)
Danny si veste come un maschio, parla come un maschio e vive per la strada, come gli altri piccoli ladruncoli con cui condivide un'esistenza di espedienti nella Londra ottocentesca, ma in realtà è una ragazza incantevole e a Jeremy Malory la cosa non è sfuggita. Lui, nobile e ricco, si è spinto in un alberghetto di quart'ordine perché sa che lì potrà reclutare qualcuno che faccia al caso suo.E quando Danny gli arriva a tiro, le propone l'affare: dovrà infilarsi nella casa di un nobile e recuperare dei preziosi gioielli di famiglia che un incauto amico ha perso al gioco.
  8. Sulla rotta del desiderio (Captive of My Desires)
Non si può certo dire che la giovane Gabrielle Brooks abbia avuto una vita tranquilla. Rimasta orfana della madre, ha deciso di lasciare Londra per andare in cerca del padre, che ha scoperto non essere il tranquillo commerciante che credeva, ma addirittura un pirata. È stato lui, infatti, a salvarla dalle grinfie di un altro pirata, il pericolosissimo Pierre Lacross, prima di portarla con sé nei Carabi, dove Gabby ha iniziato una nuova vita. Da quel giorno sono passati tre anni e ora per lei è giunto il momento di cercarsi un marito.
Non nel piccolo paradiso in mezzo al mare in cui vive, ma nel bel mondo della Londra ottocentesca, dove Georgina Malory e suo fratello Drew penseranno a introdurla nei salotti giusti e a presentarle i migliori partiti sulla piazza. Già, Drew. L´affascinante, tenebroso, irresistibile Drew, da cui Gabby si sente pericolosamente affascinata, sebbene conosca la sua fama di impenitente seduttore.
  9. Una moglie per finta (No Choice But Seduction)
Dopo aver trascorso tanti anni per mare, Boyd Anderson, affascinante e ricco armatore, sta pensando di mettere radici a Londra e di cercarsi una moglie. Ed ecco che, forse per caso, forse per destino, una giovane donna irrompe nella sua vita. Il suo nome è Katey Tyler e, dallo sperduto paesino nel Connecticut in cui è nata, ha deciso di prendere il largo e di vedere il mondo. Imbarcata sulla nave di Boyd Anderson, Katey non tarda ad accorgersi che l´uomo le ha messo gli occhi addosso e, siccome teme che un coinvolgimento sentimentale possa mettere fine al suo viaggio, decide di farsi passare per una giovane moglie in procinto di ricongiungersi al marito…
  10. Per non sposarti (That Perfect Someone)
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Sulla carta Julia e Richard potevano essere una coppia perfetta: ricchissima e priva di un titolo lei, nobile con esiguo patrimonio lui. Per questo le rispettive famiglie hanno deciso di farli fidanzare fin dalla più tenera età, non sapendo che tra i due sarebbe stato odio a prima vista. Così, non appena cresciuto, Richard abbandona la famiglia, scappa nei Caraibi e diventa un pirata. Julia, invece, accetta di buon grado la condizione di “zitella”, sperando che lui non si faccia più vivo per poter rescindere il contratto che li lega. Ma durante una festa in costume, la giovane s'imbatte in un affascinante straniero mascherato e tra i due si accende una scintilla…almeno finchè non si tolgono la maschera e si riconoscono. I due si odiano ancora, ma decidono di fare un patto, fingeranno di volersi sposare davvero e nel frattempo cecheranno il contratto stilato dai loro genitori per distruggerlo una volta per tutte.
  11. Un’adorabile debuttante (Stormy Persuasion)
Le cugine Judith e Jacqueline Malory salpano dall'Inghilterra alla volta degli Stati Uniti, dove festeggeranno insieme il debutto in società. A bordo del Maiden George fanno la conoscenza dell'affascinante Nathan Tremayne, un contrabbandiere sfuggito al patibolo con la promessa di consegnare alla giustizia una coppia di ladri che ruba navi inglesi da rivendere in America. Judith rimane di sasso nel riconoscere in Nathan il bellissimo “fantasma” che alcuni anni prima ha visto in una casa abbandonata confinante con la sua tenuta di campagna nello Hampshire. Ai due giovani basta uno sguardo per ritrovarsi in preda a un'attrazione irresistibile. E per abbandonarsi, notte dopo notte, a furtivi incontri che sfociano in una notte di passione poco prima dell'arrivo. Ma quando i gioielli delle ragazze scompaiono dalle loro cabine per riapparire sotto il materasso di Nathan, Judith si convince di essersi imbattuta in un truffatore.
Non potevo poi nominare almeno una delle serie western della Lindsey, che in questo genere mi piace molto (anche se è particolarmente tradizionale come trame in questo sottogenere) , e ho scelto la Straton Family series:
  1. Cuore selvaggio (A Heart So Wild)
Kansas, 1868
Edward Harte decide di trasferirsi in Texas con la nuova moglie e la figlia Courtney, ma durante il viaggio il gruppo viene assalito da una tribù indiana e l'uomo scompare. Courtney, convinta che il padre sia ancora vivo, cerca una guida che la aiuti a ritrovarlo. Il prescelto è il pistolero Chandos, selvaggio e imprevedibile.
  2. Prigionieri del desiderio (All I Need Is You)
La caparbia Casey Straton ha ereditato gli stupendi occhi della madre e il temperamento ostinato del padre. Così, quando le viene negata l'opportunità di gestire da sola il ranch lasciatole dal nonno (nonostante sappia sparare e cavalcare meglio di un uomo) la giovane ribelle lascia la famiglia, determinata a dimostrare di saper fare più che qualche lavoretto “da donna”.E diventa il cacciatore di taglie più famoso della zona. È lo spirito di vendetta, invece, ad aver portato all'Ovest il ricco uomo d'affari Damian Rutledge III che, sebbene possegga un fisico atletico e un innegabile coraggio, si trova spesso in difficoltà in quel mondo così diverso dal suo e finirebbe in guai seri senza il provvidenziale intervento di un piccolo e determinato cacciatore di taglie chiamato “Kid”.
A mio avviso la Lindsey dà il meglio di sé nei romanzi storici medievali (e vichinghi) e la sua serie medievale più famosa è la Shefford’s Knights series:
  1. Non sfidare il cuore (Defy Not the Heart)
Inghilterra, ultimo scorcio del XII secolo. Anche se è fragile come uno scricciolo, Reina ha l'anima di un leone e non si lascia intimorire dalla possanza di Ranulf, il cavaliere biondo come l'oro che l'ha in suo potere. Piuttosto che lasciarsi consegnare all'ambizioso e vile Lord Rothwell, Reina propone a Ranulf di diventare sua moglie: in cambio della sua protezione, farà di lui un gran signore. Il talamo nuziale, ovviamente, non fa parte dell'accordo, ma l'orgoglioso cavaliere d'oro, abituato a vedere le donne ai suoi piedi, non intende affatto accettare un mero matrimonio di convenienza…
  2. Il primo bacio (Joining)
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Milisant, nobile ereditiera, combatte da sempre contro i vincoli della sua classe sociale e del suo essere donna. Nell'Inghilterra del Duecento, in cui i matrimoni aristocratici vengono decisi in base a ricchezze e prestigio, Milisant e Wulfric sono promessi sposi fin da quando erano bambini. Ma Mili, che ha un lupo e un falco come animali domestici, è assolutamente contraria a diventare la docile mogliettina di qualcuno. Soprattutto se quel qualcuno è un guerriero come Wulfric de Thorpe, che non nasconde di trovare ben poco attraente quella diciottenne dal piglio mascolino. E questi non sono che i primi ostacoli all'unione. Al debole e infido re Giovanni senza Terra, infatti, la fusione di due fra i maggiori patrimoni del regno pare proprio inaccettabile. È dunque lui il mandante dei sicari che inseguono la ragazza per boschi e castelli? Ma se lo scopo è quello di impedire le nozze, perché solo Milisant diventa bersaglio degli agguati? Di chi potrà fidarsi, costretta com'è ad abbandonare l'amata dimora paterna di Dunburh per l'imponente fortezza di Shefford, residenza dei de Thorpe? A complicare la sua esistenza si aggiunge poi un sentimento che scaturisce, inaspettato, da un primo, sorprendente bacio…
Ma ho adorato anche la sua serie romance sci-fi, un sottogenere raro e sottovalutato purtroppo, di cui vi ho parlato spesso sul blog citando proprio la sua Trilogia  Ly-San-Ter:
1. L’amante del guerriero (Warrior’s woman)
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Trama: Tedra è una guardia di sicurezza di un pianeta altamente psicologico, forte e molto alta, non ha mai trovato uomini che sapessero batterla in una lotta e perciò non si è mai innamorata veramente. Quando il suo pianeta viene conquistato da un tiranno riesce a sfuggire insieme al suo computer super intelligente, che con voce di donna le da consigli non richiesti e crede sempre di sapere ciò che è meglio per lei. Il supercomputer trova il pianeta di origine dei soldati mercenari che hanno aiutato il tiranno. Su questo pianeta madre, gli uomini sono enormi, altissimi e muscolosissimi, molto più forti dei loro discendenti che unendosi ad altre razze si sono indeboliti. Tedra scende sul pianeta decisa ad ingaggiare dei guerrieri per salvare il suo pianeta ma viene sconfitta in combattimento e deve perciò assoggettarsi per un mese alla volontà di un guerriero…..
2. Il Custode del cuore (Keeper of the heart)
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Trama: Questo libro narra la storia della figlia di Tedra, Shanelle, che sua madre ha voluto educare come lei era stata educata e che perciò sente strette tutte le regole che il pianeta di suo padre impone alle donne, come il fatto che debba essere lui a scegliere il suo futuro marito…..cosa importa che Shanelle quando lo incontra se ne innamori subito? Lei è testarda e non intende cedere.
3. Cuore di guerriero (Heart of a warrior)
Trama: Questo libro narra la storia del fratello di Shanelle, lui deve scegliersi da solo una moglie e finisce per invaghirsi di una terrestre che rapisce e porta sul suo pianeta. La terrestre in questione per metà libro si rifiuta di credere di essere finita su un pianeta sconosciuto e crede di sognare…..ci vorrà la volitiva Tedra per svegliarla un pò e farle affrontare la realtà, che in fondo è che un uomo bellissimo alto biondo e muscoloso la vuole……
Vi nomino infine un’altra sua serie ambientata nell’Inghilterra di fine 800, la Sherring Cross serie, solo perché contiene il suo mio libro preferito Amore per sempre:
  1. L’uomo del mio desiderio (Man of My Dreams)
Per migliorare la sua condizione sociale, Megan, l'affascinante e orgoliosa figlia del giudice Penworthy, punta al matrimonio con un giovane, ricchissimo duca, del quale però non conosce nemmeno il viso.Ma inaspettatamente un misterioso quanto aitante stalliere compare dai Penworthy, scombinando giochi che sembrano ormai fatti…
  2. Amore per sempre (Love Me Forever)
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Il conte di Amburough, rimasto vedovo, decide di trovare un marito alla figlia ormai ultraventenne Kimberly e la costringe perciò a trascorrere un periodo nella residenza di nobili amici, disposti ad assecondare il suo progetto.Ed è propio lì che la giovane conosce Lachlan MacGregor, irruento e squattrinato rampollo di un antico clan scozzese. Tra i due è subito amore-odio: lei lo considera un arrogante cacciatore di dote; lui un insopportabile snob.Ma, si sa, prima o poi gli opposti si attraggono…
  3. Per amore di Melissa (The Pursuit)
Lincoln Ross ha alle spalle un'infanzia infelice: a soli dieci anni, subito dopo la morte del padre, è stato abbandonato dalla madre e mandato a vivere dagli zii. Una ferita che brucia e che lo tiene lontano dal suo paese natale, la Scozia. Ma gli basterà rimettervi piede, ormai uomo fatto, per restare folgorato dalla bellezza di Melissa. Da quella terra, però si leva solo il vento dell'amore: gli spettri del doloroso passato di Lincoln risorgono a impedire la felicità dei due amanti. Combatterli non sarà facile e lui dovrà dimostrare di esser davvero degno di Melissa…
E per concludere qualche suo romanzo singolo non facente parte di una serie per mostrarvi ancora una volta quanto spaziasse come generi:
Romance Esotico
LA SPOSA RAPITA (Captive Bride)
Londra, 1883.Christina Wakefield, orgogliosa e capricciosa erede di un'immensa fortuna, destinata dalla nascita a un tranquillo matrimonio, di nascosto alla famiglia lascia la capitale inglese per seguire il fratello al Cairo. Rapita da un misterioso berbero, si ritrova prigioniera in una tenda, isolata nel cuore del deserto, circondata da uomini per cui è solo una schiava del loro signore: ma presto scoprirà che la sua più grande schiavitù è quella della passione
Romance Piratesco
L’AMORE DI UN PIRATA (A Pirate’s Love)
Vincolata da una promessa fatta da suo padre, Bettina Verlaine parte per un viaggio verso i Caraibi dove è destinata ad un matrimonio combinato. Ma l’unione non verrà mai consacrata: Tristan, il capitano di una nave pirata, bello e sfrontato, rapisce Bettina che, nella calda carezza dei venti tropicali, cede all’affascinante mascalzone, odiandolo per averla fatta prigioniera e amandolo per aver saputo gettare un incantesimo di passione su di lei…
Romance Medievale
COSI’ PARLA IL CUORE (So Speaks the Heart)
Normandia, 972. Lady Brigitte de Louroux, erede di una nobile famiglia francese, viene rapita da Sir Rowland di Montville che non conosce la sua vera identità. L’invincibile guerriero sarà vinto dalla fanciulla che lo conquista con la sua innocenza spinta dal desiderio del suo cuore e gli dimostrerà che l’amore è la più potente delle armi.
Romance western genere Spose per corrispondenza
TENERA E’ LA TEMPESTA (Tender Is the Storm)
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Determinata a sottrarsi al gioco di matrimoni combinati dell’alta società newyorkese, l’ereditiera Sharisse Hammond parte per il selvaggio West come sposa per corrispondenza di Lucas Holt, allevatore dell’Arizona. Sharisse, che però non intende mantenere l’accordo, scopre che anche Lucas nasconde qualcosa: ha bisogno di una moglie qualsiasi per vendicare la morte del padre.Ma i piani di servirsi uno dell’altra si complicano quando la passione, imprevista e infuocata, li travolge…
Paranormal romance
LA SPADA DI THORN (Until Forever)
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La chiamano Maledizione del Bevitore di Sangue. Un nome suggestivo e quantomai appropriato per la bellissima e preziosa spada vichinga di cui Roseleen, giovane docente di storia medievale presso una piccola università statunitense, è riuscita a entrare in possesso. Un nome attribuito a ragion veduta, in virtù del misterioso potere che l'arma esercita: ogni volta che la giovane donna la impugna, un rombo di tuono annuncia l'improvvisa apparizione di un forte e splendido guerriero vichingo, che sostiene di chiamarsi Thorn, il Bevitore di Sangue. Vittima di un arcano maleficio, Thorn, ogni volta che la sua spada cade in mani femminili, è costretto a lasciare il Valhalla - il mitico paradiso vichingo - per trasformarsi in umile servitore delle nuove proprietarie. Ma con Roseleen la sua schiavitù è destinata ad assumere connotazioni piuttosto particolari. L'intraprendente professoressa è infatti assolutamente determinata a scoprire il più possibile sul mondo del suo accidentale servitore e lo costringe a un viaggio indietro nel tempo. Prende così il via un'avventura magica e indimenticabile nel cuore degli eventi medievali, un'avventura destinata a sbocciare in un grande amore che corre il rischio di modificare addirittura il corso della storia…
LA MIA TOP TEN dei ROMANZI DI JOHANNA LINDSEY
 1. Amore per sempre (Love Me Forever)
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2. L’amante del guerriero (Warrior’s woman)
https://amzn.to/3wThgeC
3. Il primo bacio (Joining)
https://amzn.to/3wUIbXl
4. Per non sposarti (That Perfect Someone)
https://amzn.to/2T0Y0gy
5. Titolo: Quell’unico amore (Love Only Once)
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6. Il Custode del cuore (Keeper of the heart)
https://amzn.to/3h1vMu4
7. Tenera è la tempesta (Tender Is the Storm)
https://amzn.to/3gXUL1u
8. Cuore selvaggio (A Heart So Wild)
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9.  La spada di Thorn (Until Forever)
https://amzn.to/2STib01
10. Marry me by sundown
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lonelydarkmountain · 4 years ago
Note
Fai una top 10 di libri che ti hanno colpito, 1 per ogni saga e oltre a questo scrivi due o tre universi dei libri nei quali vorresti vivere.
Madonna è difficile vediamo top dei libri
1) Il cavaliere d'inverno
2) Eleanor Oliphant sta benissimo
3) Cuore nero ( Amabile Giusti)
4) la maccanica del cuore
5) Anna Karenina
6) La trilogia delle origini shadowhunters
7) love her wild ( Atticus)
8) il principe crudele
9) chiamami col tuo nome
10) LOTR
Universi in cui viverei sicuramente la terra di mezzo, l'universo di Shadowhunters amerei stare in un istituto.
Penso basta :)
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eleanordahlia · 4 years ago
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     👑     —    𝐍𝐄𝐖 𝐑𝐎𝐋𝐄      𝐞𝐥𝐞𝐚𝐧𝐨𝐫 𝐝𝐚𝐡𝐥𝐢𝐚     &    𝐞𝐜𝐭𝐨𝐫      ❪    ↷↷     mini role ❫      beyond    the      lake      31.10.2020  —  #ravenfirerpg      #ravenfireevent  #spookyravenfire
Decorazioni spaventose facevano da padrone in quell'ambiente che doveva essere uno dei più raffinati in città, e non lo si poteva negare quando vi erano di mezzo i Maffei. Ma era quella oscurità insita dei dettagli ad affascinare la newyorchese che di feste di Halloween ne aveva visto a bizzeffe durante la sua prima vita. Già, perché considerava il suo trasferimento a Ravenfire come un nuovo inizio e tutto sommato non poteva dire il contrario visto quanto accaduto. Mancavano ormai pochi minuti a mezzanotte e un gran numero di persone sembrava agitarsi mente la giovane beveva un Bloody Mary che aveva decisamente visto giorni migliori. Era però l'uomo accanto a sé a guardarla con occhi stralunati. Probabilmente il tutto era dovuto ai loro abiti che non potevano essere più diversi, rappresentando due epoche beh completamente differenti: l'uno vestito da vichingo e la donna in pieno di stile fumettistico, da Joker.
« Sembrano tutti agitati... E non guardarmi così, è ottimo questo Bloody Mary. Tu probabilmente avresti necessità di un boccale, sarebbe più in tema... Però ehi, ti dona l'aria da guerriero sanguinario. »
Ector Kelley
La notte di Halloween era ormai diventata una scusa per ubriacarsi, un modo come un altro per rimorchiare, accontentare l’io bambino spaventando le persone con idee alquanto stupide e riempiendosi la bocca ( e la pancia ) di cioccolato e caramelle, vederci della droga anche in quelle. Ector si sentiva troppo cresciuto per partecipare a quel genere di evento, sapeva che Samhain voleva dire ben altro e che le tradizioni stavano man mano svanendo. Tuttavia si era travestito da vichingo – idea proposta da Simon – ed era andato al Resort, come aveva deciso di fare ogni dipendente del suo Garage, pur avendo un broncio impassibile sul volto e sentendosi poco partecipe al pensiero comune.   “Sei davvero sicura che quello sia un Bloody Mary?” disgustato dal drink di Eleanor che sembrava tutto fuorché il medesimo Bloody M. Ector deviò il ‘complimento’ di lei con un’esaustiva rotata d’occhi e rivolse l’attenzione al suo bicchiere di bourbon che arrivò al bancone. “Come te la passi, pagliaccio?”
Eleanor Dahlia H. Janssen
Ritmi assordarti continuavano a battere il tempo in quella pista da ballo che sembrava uscita da qualche video musicale. Ricordava perfino un video in particolare, dei Backstreet Boy, che in qualche modo rappresentavano perfettamente l'ambiente e il tema della serata. Sangue ed effetti speciali erano all'ordine del giorno, ma era il volto arcigno dell'uomo a solleticare l'ilarità dell'esperimento. Ridacchiò la giovane newyorchese che, diede una veloce occhiata al suo bicchiere, prima di replicare.
« Sei curioso di assaggiarlo, uomo del nord? »
Commentò offrendogli il bicchiere ma non prima di averne assaggiato ancora un sorso. Sentiva il sapore della vodka svicolare veloce e soprattutto darle quella carica che in fondo cercava quando aveva deciso di presenziare all'evento. Era ciò che lei chiamava comunemente coraggio liquido.
« E' ottimo, e dovresti davvero provarlo... Credimi che ti si addice il ruolo dell'uomo di Neanderthal, ti sei immedesimato alla perfezione. Hai lo sguardo di chi decapiterebbe chiunque ti rispondesse a tono. Rilassati, sei una festa e poi che cosa dovrebbe succedere? »
Ector Kelley
Fu inevitabile assumere un’espressione disgustata di fronte a quel suo invito. Ma dovette ammettere che farsi chiamare _uomo del nord_ era alquanto piacevole, da quel momento in poi avrebbe chiesto a chiunque di usare un epiteto tanto simile. “No, passo.” Lo disse con un’aria quasi confusa e interrogativa. Quel _passo_, era così che si diceva nel gergo giovanile, no? Si sentiva tremendamente vecchio a causa di ciò, tuttavia.. se qualcuno glielo avesse chiesto, no, non avrebbe preferito essere un bamboccio di vent’anni. La sua adolescenza era stata tutt’altro, di gran lunga preferibile a quella di Eleanor, e dei drink che ancora lei ostentava a chiamare tali quando all’apparenza erano nauseabondi – un insulto ai veri drink ch’erano passati nello stomaco del dooddrear. “Ti hanno mai detto che non bisogna dire quelle paroline magiche? ‘Cosa dovrebbe succedere’, la saga di ghostface insegna che può succedere di tutto. Spero che tu sia ancora vergine, perché se non lo fossi potresti anche morire stanotte.” Disse, bevendo dal / suo /, di bicchiere. Bourbon. Ottimo. “È stata un’idea di un mio dipendente, comunque. Per niente geniale. Il tuo invece?”
Eleanor Dahlia H. Janssen
Il ghigno che s'era dipinto sulle labbra della giovane newyorchese non si scalfì nemmeno di fronte a quell'espressione di puro disgusto, almeno apparente, che aleggiava sul di lui viso. Era impossibile, infatti, per Eleanor non rimanere colpita da quanto Ravenfire potesse avere i giusti assi nella manica per rendere quella semplice festa commerciale come un party all'ultimo grido. Quei piccoli particolari le ricordavano la sua infanzia, perfino la sua adolescenza tra il lusso e lo sfarzo di una vita che ormai non più le apparteneva ma anche in qualche modo era ancora lì. Un angolo si alzò in risposta a quelle parole, nonostante non potesse non dare ragione all'uomo. « Perché nel caso in cui lo fossi, ti staresti proponendo per violare la mia illibatezza? Ne sarei quasi onorata, uomo del nord... » Domandò con un sopracciglio alzato prima di scoppiare inevitabilmente a ridere. Tante cose si potevano dire infatti della Janssen, ma una cosa era certa le piacevano eccome i ragazzi e la sua verginità, beh era ormai affare lontano. « Ma abbassa lei ali, o forse dovrei dire abbassa l'elmo e la lancia per rimanere in tema... Non lo sono da tempo. Ad ogni modo, perché non avrei dovuto presenziare? Per quanto voglia tenere un profilo basso e credimi so di doverlo fare, non voglio limitarmi nelle mie scelte. »
Ector Kelley
Una vera fortuna, per Eleanor, che Ector non avesse la bocca piena di bourbon in quel momento. Di fronte a una battuta così pessima quel liquido dal colore ambrato gli sarebbe andato di traverso, di questo il dooddrear ne era certo, causando non solo una fastidiosa tosse, ma un vero e proprio maremoto – che avrebbe rovinato il bel costume da Joker di Eleanor. Ma ciò non accadde ed Ector si limitò semplicemente a inarcare un sopracciglio, guardando l’altra in modo confuso, come se di fronte a sé avesse un essere strano, quasi alieno, e desiderasse essere altrove. “Potresti essere mia figlia.” Commentò, portandosi nuovamente il bicchiere ( pieno, ma non per molto ancora ) alle labbra, bagnandole appena e ascoltando distrattamente la doodd coi suoi discorsi senza senso. “Non ho detto che non saresti dovuta venire,” scostò il bicchiere portandolo sotto al naso di lei, non per lasciarlo nelle sue mani, bensì per interrompere qualsiasi altro fiume di parole pronto a venir fuori dalle sue labbra pittate di rosso fuoco prima che lui potesse portare a termine il proprio discorso. “Quello che in realtà vorrei farti capire – è che dovresti stare più attenta, dovresti ormai sapere che in un posto come questo tutto è dato per scontato, soprattutto le cose brutte. Non è un male avere il mio sguardo.” - Quello che “decapiterebbe chiunque rispondesse a tono.” Ector era pronto a tutto, ormai. “Ad ogni modo, non potrei mai vietare a nessuno di divertirsi nel mentre. Ma cambia drink, perché il tuo fa cagare.”
❪ 𝑭𝒊𝒏𝒆 𝑹𝒐𝒍𝒆. ❫
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irenespaziani · 7 years ago
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"L'essere giusti è quell'equilibrio che si crea tra il sapersi coscienti delle proprie imperfezioni e la volontà di migliorarle" 🖤 {©Loving an Angel:Il Diario di Safira} ~~~~~~ "-Cosa si sarebbe scatenato se le regole che tengono uniti due mondi così simili e diversi al contempo, fossero state infrante?- Safira, una ragazza comune del nostro tempo, è pronta a riprendere la noiosa vita di sempre dopo le vacanze natalizie, quando il mistero comincia ad avvolgerla. Una strana sensazione si annida dentro di lei, allontanandola dal tranquillo scorrere dei giorni da diciottenne. Strani sogni, pensieri, dubbi la tormentano... E poi una voce nella testa. L'incontro con un misterioso individuo la catapulterà in un'esperienza appassionante e sconvolgente allo stesso tempo, che cambierà per sempre la sua vita... E il destino dell'intero universo." ~~~~~ -Primo volume di una saga fantasy che vi sorprenderà!- ~~~~~~~ -Disponibile in Cartaceo ed eBook, su Amazon!- ~~~~~~~~~ #lovinganangelildiariodisafira #lovinganangelsaga #irenespazianiautrice #mytalechallenge #librifantasy #romanzifantasy #fantasy #consiglidilettura #bookstagram #bookishfetures #booklover #bibliophile #libriilmiorifugio #libridaleggere #readingbooks #booksbooksbooks #bookworm #bookphotography #becauseofreading #pic #picoftheday #igbooks #instabooks
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giancarlonicoli · 5 years ago
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21 MAR 2020 17:44
“C’È CHI LA CHIAMA POESIA, IO LO CHIAMO GIANNI MURA” - CROSETTI: "LUI LE PAROLE LE CONOSCEVA TUTTE, AMANDO DI PIÙ QUELLE FRANCESI COSÌ COME AMAVA IL TOUR QUASI PIÙ DI OGNI COSA. DA GIANNI HO IMPARATO CHE IL RACCONTO È MOVIMENTO. LUI È IL PIÙ GRANDE GIORNALISTA ITALIANO DI TUTTI I TEMPI, È PIÙ GRANDE DI BRERA CHE GLI FU MAESTRO, PERCHÉ È PIÙ BUONO" – VERDELLI: “CHE LA TERRA TI SIA LIEVE”. SOTTO QUELLA TERRA ADESSO, INSIEME ALLA TUA BARBA RUVIDA, C’È UN PEZZO DI REPUBBLICA” – IL RICORDO DI MALAGO’ – LA CRONACA DEI FUNERALI DI DE ANDRE’ E QUELLE SIGARETTE PASSATE A MERCKX, VIDEO
-
CARLO VERDELLI per repubblica.it
Si è fermato proprio nei giorni in cui si è arreso anche lo sport. E’ sceso di bicicletta, è andato a sedersi in panchina, ha lasciato il campo di cui è stato l’ultimo campionissimo. Pochi giorni fa mi aveva detto: dai, diretur, che ce la facciamo.
Sì, dobbiamo proprio farcela, Gianni. Te lo dobbiamo: noi, tuoi allievi di Repubblica, la comunità grande dei nostri lettori, e chiunque si sia emozionato per le tue cronache dal Tour, per le migliaia di montagne che hai scalato con i tuoi ciclisti, per tutte le partite di calcio che ci hai fatto vivere come se fossimo lì, per il talento purissimo e brusco che hai sparso in ogni articolo, intervista, ritratto, per essere stato l’arbitro, volutamente di parte, nell’appuntamento imperdibile e perduto con i tuoi “Cattivi pensieri”, fino all’angolino in ultima pagina, “Spassaparola”, che oggi lasceremo bianco e magari anche domani e dopo.
Quando scrivevi l’addio a qualcuno, terminavi sempre con questa frase: “Che la terra ti sia lieve”. Sotto quella terra adesso, insieme alla tua barba ruvida, c’è un pezzo di Repubblica, che ti starà accanto per farti compagnia, come tu l’hai fatta a noi.
MALAGÒ: "CI HAI DONATO POESIA PURA"
GIOVANNI MALAGO' per repubblica.it
A nome personale e del Comitato Olimpico Nazionale Italiano, interpretando i sentimenti dell’intero mondo sportivo, mi stringo al dolore del Direttore Carlo Verdelli e di tutta la redazione di Repubblica nel ricordo di Gianni Mura, un gigante del giornalismo e un indimenticabile fine dicitore del nostro mondo, abbracciando idealmente la famiglia e tutti quelli che hanno voluto il privilegio di conoscerlo e di apprezzarlo.
Ci hai donato poesia pura, traslandola sul ‘tuo’, nostro mondo. Oggi hai voluto riservarci un dolore immenso, tanto difficile da raccontare che, forse, avresti fatica anche tu, caro Gianni. Tu che con le parole hai sempre disegnato arcobaleni e descritto sogni, riuscendo a decodificare con la scrittura anche quello che le sensazioni più intime raccontano solo al cuore.
Te ne sei andato in punta di piedi, in un attimo interminabile che ci lascia sgomenti. Non c’è un aneddoto, un momento per ricordarti. C’è una vita intera da celebrare, dedicata a quella passione travolgente chiamata sport, vissuta e raccontata con inimitabile maestria, grazie alla tua sapienza stilistica e alla tua visione illuminata.
Ci hai ‘accompagnato’ attraversando i decenni, ci hai regalato pagine indimenticabili, narrando le vittorie e le sconfitte del nostro mondo con lucida e mirabile capacità, senza risparmiare critiche, senza lesinare consigli, senza mai dimenticare di essere te stesso. Hai fatto la storia del movimento, raccontandolo nella sua accezione multidisciplinare, nella sua dimensione, universale come i messaggi che hai scolpito nel cuore di tutti noi. Hai meritato stima e credibilità, avvicinato i giovani e coinvolto gli appassionati, incantato i protagonisti. Hai scritto e descritto tanti fuoriclasse ma il vero campione eri tu e oggi tocca a noi ricordarlo. Con emozione e gratitudine, certi che il tuo esempio non verrà disperso. Ciao, Gianni. E grazie. A nome di quello sport che hai portato nel cuore. Lì, dove noi conserveremo il tuo ricordo intramontabile.
IL RICORDO DI GIANNI MURA
MAURIZIO CROSETTI per repubblica.it
Prima le persone e poi le parole, e lui le parole le aveva bellissime, le più belle di tutti. E andare, andare sempre a guardare. Parlare con gli altri, osservare i dettagli, gli oggetti, le forme e le tinte delle cose. Scrivere, quello viene dopo. Scrivere, diceva Gianni, è come cucinare, ma conta molto di più fare la spesa. Quando hai le cose giuste sul tavolo, quando al mercato hai scelto bene, poi i piatti vengono buoni per forza.
Gianni, mi spieghi come giocava Peirò? Gliel’ho chiesto l’altro ieri sera al telefono, quando Gianni mi disse che aveva ancora una discreta scorta di Settimana Enigmistica e Domenica Quiz, e poi sul comodino la saga familiare di Giorgio Fontana, “un bel Sellerio spesso così”, e un giallo di Robecchi. Com’è Robecchi?, gli ho chiesto. Non male, mi ha risposto Gianni.
E poi ha cominciato a parlarmi di Peirò, di come nell’Inter giocasse quasi solo in Coppa, di quel gol al Liverpool naturalmente. E poi mi ha parlato delle matite e dei pennarelli, mi ha detto che era stato giusto scriverne su Repubblica. Lui, le matite le usava per i cruciverba. Gianni Mura mi ha insegnato che scrivere è prima di tutto leggere, ed è ascoltare una canzone. E’ curiosità degli altri, altrimenti cosa scrivi a fare. Scrivere è ricordare, certo, ma anche immaginare. Gli piaceva quella cosa della nostalgia del futuro, quella malinconia che ci prende quando le cose non ancora accadute ci mancano già.
Da Gianni ho imparato che una coppa di pesche e spumante è formidabile contro la febbre alta. Lui mi curò così, una notte, nel nostro mondiale tedesco del 2006, tornati a Dusseldorf da Dortmund. Era la sera della semifinale vinta. Febbre a 39°, viaggio in treno in piedi, caldo torrido. Poi, nel bar deserto dell’albergo quell’insalatiera piena di pesche e spumante, lasciata lì chissà perché, come un sogno, un’invenzione. Ci sedemmo, bevemmo, mangiammo. Poi una dormita biblica, e la mattina freschi come rose.
Da Gianni ho imparato che in qualunque posto del mondo bisogna creare casa: la trattoria, il giornalaio, il fruttivendolo. Se ci torni ogni giorno, sei a casa. E bisogna mandare cartoline, non lettere ma cartoline, alle persone che amiamo. Lui alla sua Paola ne mandava sempre, da qualunque posto del mondo. Il fruttivendolo è molto importante. Bisogna comprare un po’ di frutta la mattina delle partite in notturna perché poi, tornati in albergo, è meglio mangiare quella piuttosto che le schifezze.
Da Gianni ho imparato che la cosa degli aggettivi da togliere è una scemenza. Bisogna metterli, invece, ma solo quelli giusti, Ma vale per tutto, i nomi, i predicati, i complementi, le virgole, i punti. Solo il punto e virgola non gli garbava: è come il vino rosé, diceva. E il vino o è rosso o e bianco, meglio naturalmente il rosso. A proposito: mica vero che si deve rinfrescare in frigo solo il bianco. Anche col rosso si può, anzi si deve. E poi l’altra stupidata: col pesce solo il bianco. Ma quando? Certo non un barolo, ma un buon barbera non troppo vecchio sì. Tutto questo mi ha insegnato Gianni.
Da Gianni ho imparato che le parole sono un gioco. Nella loro forma più intima, corporea, le assonanze, le sillabe, lo sposalizio tra vocali e consonanti, la rima, il ritmo, c’è già il loro destino nel mondo. Scivoleranno nella frase proprio dal modo in cui sono fatte. C’è chi la chiama poesia, io lo chiamo Gianni Mura. Lui le parole le conosceva tutte, amando di più quelle francesi così come amava il Tour quasi più di ogni cosa. Da Gianni ho imparato che il racconto è movimento: prima di noi stessi, poi delle nostre frasi. E mai fare le mnemoniche con lui (calciatori con la effe, scrittori con la erre): avresti sempre perso.
Da Gianni ho imparato che i maschi, quando si vogliono bene, si abbracciano come orsi. La sua guancia pungeva, la sua pancia arrivava prima di lui. E tu eri timido, sempre un po’ in soggezione di fronte al più grande giornalista italiano di tutti i tempi, non il più grande sportivo, il più grande e basta, non ci sono giornalisti sportivi, o sei giornalista o sei altro. Per me, Gianni Mura è più grande di Brera che gli fu maestro, perché è più buono.
Da Gianni ho imparato che le cose si dicono e si scrivono, costi quel che costi. E che la tenerezza è la migliore forma di forza. Lui era un mite duro, un romantico con la faccia da romanzo. Il bicchiere, diceva Gianni, sempre mezzo pieno. E il pezzo, sempre dieci righe in più che in meno: per chi lavora in redazione sarà più facile metterlo in pagina, tagliare si può sempre, aggiungere no.
Quando morì Brera, Gianni scrisse il suo articolo più commovente. Un flusso, come galleggiare da un’altra parte, in qualche spazio perduto nell’universo. Le parole vennero chissà come, in tutto quel dolore. Arrivavano dalla vita di prima, tutto arriva da lì. Ma io adesso non riesco a immaginare una vita di parole senza le sue parole.
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acidabionda · 7 years ago
Note
Ho letto moltissimi libri, come saga ho letto solamente Harry Potter e avevo voglio di iniziarne un altra.. Sai dove posso leggere i libri dal cellulare?
Ciao anon! E scusa scusa scusa se ti rispondo solo ora!
Allur, non ho ben capito se cerchi saghe da leggere SUL cellulare o se sono due domande distinte.
ANYWAY, dal cellulare puoi scaricarti, e aprirti un accout su WATTPAD, dove trovi libri veri e propri, o anche lavori amatoriali, semplici storie scritte da persone come noi (ma giuro che alcune mi hanno preso l’anima). Inoltre, e qua sta il bello di wattpad, puoi trovare delle fanfic dove i personaggi che ami (anche tipo di Harry Potter) agiscono diversamente dal libro, o più semplicemente vi sono storie in più (come delle novelle, ma scritte da fan)
Le saghe che ho letto e che consiglio VIVAMENTE, te le divido un poco per argomenti diciamo, poi al massimo dimmi tu:
-Percy Jackson è molto sulla falsariga di HP, e questo è assolutamente fantastico! Non ti annoi mai, le storie sugli Dei sono droga pura 
-la Trilogia delle gemme (red, blue e green), storia super scorrevole e incentrata sui viaggi nel tempo. MA soprattutto, adoro l’autrice, e ho letto anche altri suoi lavori (”In verità è meglio mentire” mi ha fatta sbellicare) e niente, i personaggi che delinea sono perfetti
-Odyssea è una saga di quattro libri per ora (belli lunghi, quindi non preoccuparti) di una delle autrici più brave del panorama italiano, Amabile Giusti. Io ho una crush spasmodica che Jacko che, Dei Boni!
-Eragon e il ciclo dell’eredità ammetto che è un poco lento in alcune parti, ma io ci sono cresciuta con questo, ho aspettato ogni uscita come se fosse aria per respirare, e nonostante tutti i difetti, non posso non considerarla una delle top
-Una grande e terribile bellezza e i libri a seguire, sono tipo, un altro dei miei must! L’autrice in italia è veramente poco conosciuta e SOPRATTUTTO poco tradotta e niente, sto cercando di imparare l’inglese solo per lei, perchè ho un amore sviscerale per come scrive e stranamente, visto che di solito io non sopporto metà delle protagoniste, Gemma è me. Completamente me. Comunque, ambientato nel fine ‘800, parla di un collegio femminile e dei misteri che lo avvolgono (non ti dico altro)
-streghe in una salem alternativa invece, è la trilogia di I segreti delle sorelle Cahill, carina e scorrevole anche questa
Bene. Ho citato solo pochissime saghe di diverso argomento, poi ovviamente per il Fantasy un qualsiasi libro della Troisi, per il Distopico le più famose meritano davvero (Hunger games, Divergent) e per il soprannaturale dimmi tu (Obsidian e tutta la saga, non so se l’hai mai sentita
Dopo questo post logorroico, in cui ho scritto un decimo delle saghe più belle, spero di esserti stata d’aiuto! 
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viaggiatricepigra · 7 years ago
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Release Party: Eleinda - Una Leggenda Dal Futuro
Oggi esce una nuova ristampa del primo volume di "Eleinda - Una Leggenda dal Futuro", serie urban fantasy/paranormal romance/sci-fi di Valentina Bellettini, con parti inedite!
Per festeggiare l'uscita, l'autrice ha realizzato questo Release Party,
dove ben 41 fantastici blog hanno deciso di partecipare!
Cliccando sulla Cover si va su Amazon
Titolo: Eleinda - Una Leggenda dal Futuro (Eleinda #1)
Autrice: Valentina Bellettini
Editore: Self-Publishing
Genere: Urban Fantasy/Paranormal Romance/Sci-fi
Data di pubblicazione: prima edizione 2014 - nuova edizione 5 Luglio 2017 Formato: cartaceo ed ebook Pagine: 230 ISBN: 978-1545285022 Prezzo: € 12,70 cartaceo / € 2,99 ebook
"Noi siamo l'uno nell'altra..."
Sinossi:
Eleonora Giusti è sempre stata una ragazza sola fino al giorno in cui un drago geneticamente modificato è piombato nella sua vita.
A lui basta guardarla per condurla in una dimensione parallela in cui entrambi percepiscono reciprocamente i pensieri più intimi; le basta sfiorarla perché la pelle della ragazza assuma lo stesso colore della sua. Ma è un'invasione che fa sentire Eleonora come mai si era sentita prima: capita, speciale. Amata. Non le importa se il drago è stato creato in un laboratorio della European Technology o se si tratta di un esperimento segreto il cui vero obiettivo ancora le sfugge. Lei vuole proteggerlo, proprio come ha fatto il drago quando sono fuggiti dalla sede della E.T. a Milano. Vuole stare con lui, perché da quando lo ha incontrato, la sua vita ha finalmente trovato un senso. Vuole amarlo, perché superati i vent'anni non credeva più all'esistenza di un sentimento così puro e incondizionato. È disposta a viaggiare per ogni continente, inseguire leggende, fuggire da una realtà opprimente, vivere sogni e incubi sulla sua pelle in nome di questa passione travolgente, a dispetto di ogni logica razionale. Ma non ha fatto i conti con il dottor Brandi: il creatore del drago è deciso a riprenderselo con ogni mezzo pur di portare a compimento i suoi eccentrici piani. Né uomini né draghi sono al sicuro. Altri volumi della serie: Alcune opinioni:
  "Perfetto connubio tra fantasy classico e fantascienza, Eleinda fonde favola e modernità, avventura e impegno sociale, mito e realtà, lasciando correre la nostra immaginazione su un doppio binario."
Il flauto di Pan
"Eleinda sembra voler raccontare del delirio di onnipotenza umano, dell'avanzamento scientifico senza freni, senza scrupoli, senza valori. In verità, Eleinda parla della solitudine."
Le mele del silenzio
    "Trama avvincente. Ottimi spunti di riflessione. Personaggi adorabili."
TrueFantasy
  "Il doppio fil rouge che lega i protagonisti del libro, con la loro approfondita introspezione, assieme all’interessante messaggio etico rimane il punto di forza ed il maggior pregio di questo libro."
Isola Illyon
  "Addentrarsi in questo futuro prossimo, zeppo di fantasia e avventuroso è stato straordinario. Tante sono le emozioni che arrivano al lettore durante la lettura: la rendono più vera e umana."
Un buon libro non finisce mai
    "L’atmosfera tra Indaco e Eleonora è... come dire... patinata, velata da quell’atmosfera privata e intima […] non fa altro che amplificare il forte legame che li unisce.”
Pagine a Merenda
“Consiglio la saga di Eleinda agli appassionati di fantasy, sia adolescenti che non, e a coloro che amano i mondi paralleli, i draghi, un pizzico di fantascienza e le creature meravigliose. 
A chi ama lasciarsi travolgere dalla fantasia dirompente di una giovane scrittrice.”
Rivista Fralerighe
  Estratto
L’ultimo tac e con entrambe le mani sollevò delicatamente il coperchio. Una nebbia densa, blu come la notte e che sapeva di zolfo, le avvolse il viso; la spazzò via facendosi aria con la mano. Poco alla volta, fu in grado di vedere e riconoscere i contorni del soggetto. In mezzo allo sfondo scuro della scatola, c’era un colore che brillava riflettendo la luce esterna: un pelo, un piumaggio, non seppe identificare subito cosa fosse, ma splendeva come un gioiello ed era di un azzurro violaceo, lo stesso colore che appare nell’arcobaleno quando il cielo è terso di nuvole; era di colore indaco.  
Il cucciolo era sdraiato in posizione fetale e non accennava un minimo movimento; Eleonora era ugualmente immobile.  
Davide, invece, era andato a sistemarsi, lavarsi i denti, profumarsi, e a truccarsi occhi e sopracciglia. 
Lui era frenetico mentre la ragazza fissava la creatura. 
Tanto tempo e ancora non aveva capito cosa fosse. Stava raggomitolato come una pallina: “Un gatto? No, direi proprio di no”, pensò. Lì vicino c’erano delle scorie, frammenti di un uovo che si era schiuso al momento della nascita. Per capirne di più, la ragazza allungò un dito per toccare lievemente il cucciolo: era umido nonostante il calore dell’incubatrice, e la sua pelle era dura e compatta, ma cedeva a tratti, squamosa. “Un pesce? Impossibile”, pensò. D’altronde non c’era acqua. 
Si decise ad accarezzarlo con tutta la mano, e fu allora che il piccolo accennò un pigro risveglio: alzandosi, rivelò il collo lungo che fino a poco prima cingeva il resto del corpo, poi voltò la testolina verso di lei lasciando scoprire una lunga coda che terminava nella punta con la forma di un cuore. 
A un tratto lui ricambiò lo sguardo e la fissò, come se la stesse studiando. Poi, i suoi occhi acquistarono una strana sicurezza.  
Sei tu. 
E di colpo, tutto cambiò. 
Fu come se il cuore le fosse uscito prepotentemente dal petto; era come se quel blu magnetico avesse attirato l’anima della ragazza, ora sospesa a galleggiare tra i loro due corpi. 
Gli occhi blu della creatura erano di un’espressività tale da sciogliere ogni curiosità, ogni dubbio, ogni rifiuto; erano affascinanti come nient’altro al mondo perché al suo confronto, i laghi erano aridi scavi, e le azzurrite dei sassi opachi. Guardandoli, sembrava come perdere il senso del tempo e dello spazio, si dimenticavano i come, i quando e i perché, e allo stesso tempo si apriva uno spazio infinito, oltre il corpo e l’esistenza stessa, come se ci fosse un intero mondo oltre quegli occhi; una dimensione infinita di onniscienza. Ogni emozione o sentimento si dissolveva perché non c’era mai stata un’estasi tale come in quell’istante. Ogni certezza svaniva perché non c’era mai stata cosa più consapevole dell’intensità di quegli occhi.  
Stava vivendo? Stava sognando? Non ricordava d’essersi mai sentita così, probabilmente era un’emozione nata nell'esatto istante in cui era comparsa quella creatura nell’universo.  
Si guardavano dolcemente, e un po’ alla volta, le pagliuzze verdi degli occhi della ragazza si mescolavano agli occhi blu del cucciolo, come se un pittore stesse prelevando da una semplice tavolozza per intingere un’opera d’arte già ricca e maestosa; il pittore aveva unito i due esseri con un legame invisibile ma percepibile a entrambi.  
Noi siamo l’uno nell’altra.
© Valentina Bellettini
  L'autrice: Valentina Bellettini è in eterno bilico tra sogno a occhi aperti e razionalità, caratteristica che si ripercuote in tutte le sue opere. Dopo otto anni di pubblicazioni con case editrici ha deciso di passare al self-publishing per esprimere meglio se stessa e per avere un contatto diretto con i lettori. Ama la vita, per lei mai noiosa e ordinaria, e lavora nei mercati in piazza dove cattura temi politici e sociali. Attenta ascoltatrice, spesso intreccia legami empatici con i suoi animali. E’ sposata e gestisce il blog Universi Incantati.
Gli altri volumi della serie:
  Link Utili: Blog Universi Incantati Twitter Facebook Pagina Facebook della Serie Google+ Instagram Youtube Goodreads
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Allora entra nella W.I.O.H.!
In questo gruppo segreto, ogni tanto appare la protagonista della serie.
Eleonora Giusti scrive articoli provocatori e risponde alle vostre domande!

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weirdesplinder · 5 years ago
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In memoria di Johanna Lindsey
Johanna Lindsey è stata una delle scrittrici americane di romance più amate al mondo e la sua scomparsa nel 2019 ha colpito il mondo rosa, e non solo, in modo molto forte. Senza la sua voce e i suoi libri nulla sarà più lo stesso, ma almeno ci ha lasciato in eredità moltissimi romanzi, perché era veramente un’autrice molto prolifica.
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Se la conoscete già e avete letto i suoi libri, non avete bisogno che cerchi di descrivere la sua scrittura, ma nel caso non abbiate mai letto nulla di suo (e vi invito a rimediare a questa mancanza) posso dirvi che la descriverei come una scrittrice romance classica ma estremamente chiara. Mi spiego meglio. La Lindsey ama le trame classiche, gli archetipi romance già usati da mille altri autori, ma li mette in pratica con estrema semplicità e chiarezza e questo dona loro freschezza. Potete ad esempio pensare che non volete leggere l’ennesimo romance su un vichingo che rapisce la figlia del capo di un clan nemico, o la solita debuttate londinese che deve trovare un marito nobile e ricco per sfuggire alla sua orribile. Ma scritti dalla Lindsay queste trame già lette e sentite diventano qualcosa di nuovo. Vi aggiunge particolari storici interessanti, i suoi personaggi principali sono sempre simpatici, i dialoghi verosimili, e soprattutto scrive in modo semplice e chiaro, non complica né la sintassi né le trame che restano essenziali e coinvolgenti.
I suoi romanzi storici sono molto chiari e facili da leggere, risultano freschi, pur non essendo per niente superficiali, infatti la parte storica è sempre molto curata, ma mai appesantita. E i suoi personaggi, pur cadendo a volte nello stereotipo (molte protagoniste femminile sono molto belle), sono sempre intriganti perché non sono mai perfetti. Hanno difetti, e caratteri molti vari e variegati. Non ho mai letto un suo personaggio che fosse blando, o senza sapore, tutti hanno caratteri ben definiti, con chiare caratteristiche che ce li rendono più realistici e umani. Inoltre mi piace anche il fatto che la sua produzione sia estremamente varia con romance storici medievali, regency, western e addirittura alcuni paranormal e romanzi rosa futuristici. Era una scrittrice eclettica, ma sempre all’interno del suo ambito romantico e sempre molto riconoscibile.
Credo si capisca che ve la consiglio caldamente.
E ora vediamo di presentavi in modo sintetico, ma abbastanza esaustivo le sue opere. Non sarà un elenco completo di tutti i suoi libri perché sarebbero veramente troppi, pensate che ha scritto più di 50 bestsellers, ma cercherò di presentarvi i più famosi e quelli che più la rappresentano e mostrano la sua ecletticità. Quasi tutti i suoi romanzi sono stati pubblicati anche in italiano, e io vi elencherò solo titoli in italiano, perciò non preoccupatevi potrete reperirli senza problemi sia nuovi che usati.
 Iniziamo con la sua serie vichinga The Haardrad Family series (una trilogia adatta a chi ama il telefilm Vikings senza dubbio) formata dai libri:
  1. FUOCHI D’INVERNO (Fires of Winter)
Lady Breanna, un'audace e volitiva giovane celtica, viene fatta prigioniera da un gruppo di invasori vichinghi giunti dal mare. La donna però giura che mai un barbaro sarà il suo padrone, nemmeno il bello e brutale Garrick Haardrad. La determinazione di Brenna, tuttavia, poco potrà di fronte ai baci di Garrick e al fuoco della passione che arde e infiamma le notti nordiche.
  2. CUORI IN FIAMME (Hearts Aflame)
Wessex 873.La bella e ribelle Kristen Haardrad è prigioniera di Royce, barone di Wyndhurst, che vede rispecchiati in lei l’orgoglio, la forza, la ferocia e la passionalità che lo animano. Kristen, inconsapevolmente riporta alla memoria il tormento che divora l’anima di Royce: i fantasmi di un lontano passato dovranno essere sconfitti perchè i due possano stringersi in un’eterna promessa d’amore.
  3. CEDI AL MIO AMORE (Surrender My Love)
Scambiato per una spia,il tenebroso vichingo Lord Selig Haardrad viene torturato nei sotterranei del castello di Lady Erika di Gronwood. Tenuto in catene in condizioni disumane, un unico pensiero lo sostiene: la vendetta. Ma i suoi piani saranno imprevedibilmente stravolti da un sentimento ben più forte dell'odio: l'amore.
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Passiamo poi alla serie più famosa della Lindsey, quella che l’ha consacrata al grande pubblico e l’ha portata al successo internazionale: la Malory Family series, un’avvincente saga familiare ambientata sullo sfondo della Londra ottocentesca. Personalmente io non adoro questa serie. A parte il primo e il decimo romanzo che mi sono piaciuti, gli altri li ho trovati un po’ troppo sopra le righe per quanto riguarda i protagonisti che sono tutti estremamente focosi e volitivi ed estremi nei loro sentimenti o nelle loro azioni. Ma i Malory sono fatti così, o li ami o li odi. La serie è formata da 12 libri di cui però solo 11 disponibili in italiano:
  1. Quell’unico amore (Love Only Once)
C’è un’ombra nel passato di Nicholas Eden, visconte di Montieth. Un’ombra che lo ha indotto a decidere di non innamorarsi mai, conducendo una vita da impenitente seduttore. Eppure, nell’attimo stesso in cui incontra la delicata, raffinata lady Regina Malory tutte le sue certezze vacillano. Riuscirà Nicholas a cedere a quei sentimenti che si possono provare una sola volta nella vita?
  2. Irresistibile ribelle (Tender Rebel)
Roslynn Chadwick, ricca ereditiera, lascia la Scozia per sfuggire a Geordie, un cugino senza scrupoli che per unico interesse ha il suo denaro. Trovato rifugio a Londra, incontra Anthony Malory, affascinante canaglia, e se ne innamora. Ma quando anche il cugino giunge in città, Roslynn comprende che l’unico modo per liberarsene davvero è convolare a nozze. E Anthony è disposto a portarla all’altare, anche se dice di non amarla...
  3. Oceano di Passione (Gentle Rogue)
Georgina Anderson, il cuore infranto per aver abbandonato la terra d’America, compie una scelta estrema: travestita da mozzo, si imbarca sulla Maiden Anne. Quello che non immagina neppure lontanamente è di ritrovarsi a fare i conti con James Malory, irrefrenabile e inflessibile capitano del vascello. Pecora nera di una famiglia potente e rispettabile, l’affascinante ex pirata ha giurato che non si farà mai convincere a sposarsi. Ma, in alto mare, la passione per una fanciulla spregiudicata e bellissima finisce con il far naufragare ogni sua certezza.
  4. Incantesimo del cuore (The Magic of You)
Ribelle e sconsiderata come i suoi incorreggibili cugini, Amy Malory ha sì raggiunto l’età per sposarsi ma ha anche messo gli occhi sul partito meno adatto: l’americano Warren Anderson, capitano tutto d’un pezzo e dai saldi principi morali. Come se non bastasse, lo zio di Amy ha cercato di farlo impiccare per pirateria. Warren rimane spiazzato dalle esplicite avance della giovane nipote del suo nemico ed è fermamente deciso a resisterle. Peccato che Amy abbia già fatto breccia nel suo cuore...
  5. Dimmi che mi ami (Say You Love Me)
Londra, XIX secolo L’innocente e bellissima Kelsey, per aiutare la famiglia ormai sul lastrico accetta di essere iniziata ai giochi proibiti della Casa dell’Eros, frequentata da numerosi aristocratici fra i quali i componenti dell’illustre casato dei Malory. E durante una singolare asta, l’inquieto e affascinante Derek Malory si aggiudica Kelsey, contesa anche dal suo acerrimo rivale David Ashford...
  6. Il dono (The Present)
Un misterioso pacchetto viene recapitato in casa Malory, mentre tutta la famiglia è riunita per celebrare il Natale. Esso nasconde una sconvolgente e segreta storia d'amore, che ha il potere di cambiare la vita dei Malory, da quella del capofamiglia Jason, in procinto di sposare Molly, la donna che lo ha reso padre, fino al ribelle James, la pecora nera della famiglia, in perenne guerra con la moglie Georgina...
  7. Le trasformazioni del cuore (A Loving Scoundrel)
Danny si veste come un maschio, parla come un maschio e vive per la strada, come gli altri piccoli ladruncoli con cui condivide un'esistenza di espedienti nella Londra ottocentesca, ma in realtà è una ragazza incantevole e a Jeremy Malory la cosa non è sfuggita. Lui, nobile e ricco, si è spinto in un alberghetto di quart'ordine perché sa che lì potrà reclutare qualcuno che faccia al caso suo.E quando Danny gli arriva a tiro, le propone l'affare: dovrà infilarsi nella casa di un nobile e recuperare dei preziosi gioielli di famiglia che un incauto amico ha perso al gioco.
  8. Sulla rotta del desiderio (Captive of My Desires)
Non si può certo dire che la giovane Gabrielle Brooks abbia avuto una vita tranquilla. Rimasta orfana della madre, ha deciso di lasciare Londra per andare in cerca del padre, che ha scoperto non essere il tranquillo commerciante che credeva, ma addirittura un pirata. È stato lui, infatti, a salvarla dalle grinfie di un altro pirata, il pericolosissimo Pierre Lacross, prima di portarla con sé nei Carabi, dove Gabby ha iniziato una nuova vita. Da quel giorno sono passati tre anni e ora per lei è giunto il momento di cercarsi un marito.
Non nel piccolo paradiso in mezzo al mare in cui vive, ma nel bel mondo della Londra ottocentesca, dove Georgina Malory e suo fratello Drew penseranno a introdurla nei salotti giusti e a presentarle i migliori partiti sulla piazza. Già, Drew. L´affascinante, tenebroso, irresistibile Drew, da cui Gabby si sente pericolosamente affascinata, sebbene conosca la sua fama di impenitente seduttore.
  9. Una moglie per finta (No Choice But Seduction)
Dopo aver trascorso tanti anni per mare, Boyd Anderson, affascinante e ricco armatore, sta pensando di mettere radici a Londra e di cercarsi una moglie. Ed ecco che, forse per caso, forse per destino, una giovane donna irrompe nella sua vita. Il suo nome è Katey Tyler e, dallo sperduto paesino nel Connecticut in cui è nata, ha deciso di prendere il largo e di vedere il mondo. Imbarcata sulla nave di Boyd Anderson, Katey non tarda ad accorgersi che l´uomo le ha messo gli occhi addosso e, siccome teme che un coinvolgimento sentimentale possa mettere fine al suo viaggio, decide di farsi passare per una giovane moglie in procinto di ricongiungersi al marito...
  10. Per non sposarti (That Perfect Someone)
Sulla carta Julia e Richard potevano essere una coppia perfetta: ricchissima e priva di un titolo lei, nobile con esiguo patrimonio lui. Per questo le rispettive famiglie hanno deciso di farli fidanzare fin dalla più tenera età, non sapendo che tra i due sarebbe stato odio a prima vista. Così, non appena cresciuto, Richard abbandona la famiglia, scappa nei Caraibi e diventa un pirata. Julia, invece, accetta di buon grado la condizione di "zitella", sperando che lui non si faccia più vivo per poter rescindere il contratto che li lega. Ma durante una festa in costume, la giovane s'imbatte in un affascinante straniero mascherato e tra i due si accende una scintilla...almeno finchè non si tolgono la maschera e si riconoscono. I due si odiano ancora, ma decidono di fare un patto, fingeranno di volersi sposare davvero e nel frattempo cecheranno il contratto stilato dai loro genitori per distruggerlo una volta per tutte.
  11. Un’adorabile debuttante (Stormy Persuasion)
Le cugine Judith e Jacqueline Malory salpano dall'Inghilterra alla volta degli Stati Uniti, dove festeggeranno insieme il debutto in società. A bordo del Maiden George fanno la conoscenza dell'affascinante Nathan Tremayne, un contrabbandiere sfuggito al patibolo con la promessa di consegnare alla giustizia una coppia di ladri che ruba navi inglesi da rivendere in America. Judith rimane di sasso nel riconoscere in Nathan il bellissimo "fantasma" che alcuni anni prima ha visto in una casa abbandonata confinante con la sua tenuta di campagna nello Hampshire. Ai due giovani basta uno sguardo per ritrovarsi in preda a un'attrazione irresistibile. E per abbandonarsi, notte dopo notte, a furtivi incontri che sfociano in una notte di passione poco prima dell'arrivo. Ma quando i gioielli delle ragazze scompaiono dalle loro cabine per riapparire sotto il materasso di Nathan, Judith si convince di essersi imbattuta in un truffatore.
 Non potevo poi nominare almeno una delle serie western della Lindsey, che in questo genere mi piace molto (anche se è particolarmente tradizionale come trame in questo sottogenere) , e ho scelto la Straton Family series:
  1. Cuore selvaggio (A Heart So Wild)
Kansas, 1868
Edward Harte decide di trasferirsi in Texas con la nuova moglie e la figlia Courtney, ma durante il viaggio il gruppo viene assalito da una tribù indiana e l'uomo scompare. Courtney, convinta che il padre sia ancora vivo, cerca una guida che la aiuti a ritrovarlo. Il prescelto è il pistolero Chandos, selvaggio e imprevedibile.
  2. Prigionieri del desiderio (All I Need Is You)
La caparbia Casey Straton ha ereditato gli stupendi occhi della madre e il temperamento ostinato del padre. Così, quando le viene negata l'opportunità di gestire da sola il ranch lasciatole dal nonno (nonostante sappia sparare e cavalcare meglio di un uomo) la giovane ribelle lascia la famiglia, determinata a dimostrare di saper fare più che qualche lavoretto "da donna".E diventa il cacciatore di taglie più famoso della zona. È lo spirito di vendetta, invece, ad aver portato all'Ovest il ricco uomo d'affari Damian Rutledge III che, sebbene possegga un fisico atletico e un innegabile coraggio, si trova spesso in difficoltà in quel mondo così diverso dal suo e finirebbe in guai seri senza il provvidenziale intervento di un piccolo e determinato cacciatore di taglie chiamato "Kid".
 A mio avviso la Lindsey dà il meglio di sé nei romanzi storici medievali (e vichinghi) e la sua serie medievale più famosa è la Shefford's Knights series:
  1. Non sfidare il cuore (Defy Not the Heart)
Inghilterra, ultimo scorcio del XII secolo. Anche se è fragile come uno scricciolo, Reina ha l'anima di un leone e non si lascia intimorire dalla possanza di Ranulf, il cavaliere biondo come l'oro che l'ha in suo potere. Piuttosto che lasciarsi consegnare all'ambizioso e vile Lord Rothwell, Reina propone a Ranulf di diventare sua moglie: in cambio della sua protezione, farà di lui un gran signore. Il talamo nuziale, ovviamente, non fa parte dell'accordo, ma l'orgoglioso cavaliere d'oro, abituato a vedere le donne ai suoi piedi, non intende affatto accettare un mero matrimonio di convenienza...
  2. Il primo bacio (Joining)
Milisant, nobile ereditiera, combatte da sempre contro i vincoli della sua classe sociale e del suo essere donna. Nell'Inghilterra del Duecento, in cui i matrimoni aristocratici vengono decisi in base a ricchezze e prestigio, Milisant e Wulfric sono promessi sposi fin da quando erano bambini. Ma Mili, che ha un lupo e un falco come animali domestici, è assolutamente contraria a diventare la docile mogliettina di qualcuno. Soprattutto se quel qualcuno è un guerriero come Wulfric de Thorpe, che non nasconde di trovare ben poco attraente quella diciottenne dal piglio mascolino. E questi non sono che i primi ostacoli all'unione. Al debole e infido re Giovanni senza Terra, infatti, la fusione di due fra i maggiori patrimoni del regno pare proprio inaccettabile. È dunque lui il mandante dei sicari che inseguono la ragazza per boschi e castelli? Ma se lo scopo è quello di impedire le nozze, perché solo Milisant diventa bersaglio degli agguati? Di chi potrà fidarsi, costretta com'è ad abbandonare l'amata dimora paterna di Dunburh per l'imponente fortezza di Shefford, residenza dei de Thorpe? A complicare la sua esistenza si aggiunge poi un sentimento che scaturisce, inaspettato, da un primo, sorprendente bacio...
 Ma ho adorato anche la sua serie romance sci-fi, un sottogenere raro e sottovalutato purtroppo, di cui vi ho parlato spesso sul blog citando proprio la sua Trilogia  Ly-San-Ter:
1. L’amante del guerriero
Titolo originale: Warrior’s woman
Trama: Tedra è una guardia di sicurezza di un pianeta altamente psicologico, forte e molto alta, non ha mai trovato uomini che sapessero batterla in una lotta e perciò non si è mai innamorata veramente. Quando il suo pianeta viene conquistato da un tiranno riesce a sfuggire insieme al suo computer super intelligente, che con voce di donna le da consigli non richiesti e crede sempre di sapere ciò che è meglio per lei. Il supercomputer trova il pianeta di origine dei soldati mercenari che hanno aiutato il tiranno. Su questo pianeta madre, gli uomini sono enormi, altissimi e muscolosissimi, molto più forti dei loro discendenti che unendosi ad altre razze si sono indeboliti. Tedra scende sul pianeta decisa ad ingaggiare dei guerrieri per salvare il suo pianeta ma viene sconfitta in combattimento e deve perciò assoggettarsi per un mese alla volontà di un guerriero…..
2. Il Custode del cuore
Titolo originale: Keeper of the heart
Trama: Questo libro narra la storia della figlia di Tedra, Shanelle, che sua madre ha voluto educare come lei era stata educata e che perciò sente strette tutte le regole che il pianeta di suo padre impone alle donne, come il fatto che debba essere lui a scegliere il suo futuro marito…..cosa importa che Shanelle quando lo incontra se ne innamori subito? Lei è testarda e non intende cedere.
3. Cuore di guerriero
Titolo originale: Heart of a warrior
Trama: Questo libro narra la storia del fratello di Shanelle, lui deve scegliersi da solo una moglie e finisce per invaghirsi di una terrestre che rapisce e porta sul suo pianeta. La terrestre in questione per metà libro si rifiuta di credere di essere finita su un pianeta sconosciuto e crede di sognare…..ci vorrà la volitiva Tedra per svegliarla un pò e farle affrontare la realtà, che in fondo è che un uomo bellissimo alto biondo e muscoloso la vuole……
 Vi nomino infine un’altra sua serie ambientata nell’Inghilterra di fine 800, la Sherring Cross serie, solo perché contiene il suo mio libro preferito Amore per sempre:
  1. L’uomo del mio desiderio (Man of My Dreams)
Per migliorare la sua condizione sociale, Megan, l'affascinante e orgoliosa figlia del giudice Penworthy, punta al matrimonio con un giovane, ricchissimo duca, del quale però non conosce nemmeno il viso.Ma inaspettatamente un misterioso quanto aitante stalliere compare dai Penworthy, scombinando giochi che sembrano ormai fatti...
  2. Amore per sempre (Love Me Forever)
Il conte di Amburough, rimasto vedovo, decide di trovare un marito alla figlia ormai ultraventenne Kimberly e la costringe perciò a trascorrere un periodo nella residenza di nobili amici, disposti ad assecondare il suo progetto.Ed è propio lì che la giovane conosce Lachlan MacGregor, irruento e squattrinato rampollo di un antico clan scozzese. Tra i due è subito amore-odio: lei lo considera un arrogante cacciatore di dote; lui un insopportabile snob.Ma, si sa, prima o poi gli opposti si attraggono...
  3. Per amore di Melissa (The Pursuit)
Lincoln Ross ha alle spalle un'infanzia infelice: a soli dieci anni, subito dopo la morte del padre, è stato abbandonato dalla madre e mandato a vivere dagli zii. Una ferita che brucia e che lo tiene lontano dal suo paese natale, la Scozia. Ma gli basterà rimettervi piede, ormai uomo fatto, per restare folgorato dalla bellezza di Melissa. Da quella terra, però si leva solo il vento dell'amore: gli spettri del doloroso passato di Lincoln risorgono a impedire la felicità dei due amanti. Combatterli non sarà facile e lui dovrà dimostrare di esser davvero degno di Melissa...
 E per concludere qualche suo romanzo singolo non facente parte di una serie per mostrarvi ancora una volta quanto spaziasse come generi:
Romance Esotico
LA SPOSA RAPITA (Captive Bride)
Londra, 1883.Christina Wakefield, orgogliosa e capricciosa erede di un'immensa fortuna, destinata dalla nascita a un tranquillo matrimonio, di nascosto alla famiglia lascia la capitale inglese per seguire il fratello al Cairo. Rapita da un misterioso berbero, si ritrova prigioniera in una tenda, isolata nel cuore del deserto, circondata da uomini per cui è solo una schiava del loro signore: ma presto scoprirà che la sua più grande schiavitù è quella della passione
 Romance Piratesco
L’AMORE DI UN PIRATA (A Pirate's Love)
Vincolata da una promessa fatta da suo padre, Bettina Verlaine parte per un viaggio verso i Caraibi dove è destinata ad un matrimonio combinato. Ma l’unione non verrà mai consacrata: Tristan, il capitano di una nave pirata, bello e sfrontato, rapisce Bettina che, nella calda carezza dei venti tropicali, cede all’affascinante mascalzone, odiandolo per averla fatta prigioniera e amandolo per aver saputo gettare un incantesimo di passione su di lei...
 Romance Medievale
COSI’ PARLA IL CUORE (So Speaks the Heart)
Normandia, 972. Lady Brigitte de Louroux, erede di una nobile famiglia francese, viene rapita da Sir Rowland di Montville che non conosce la sua vera identità. L’invincibile guerriero sarà vinto dalla fanciulla che lo conquista con la sua innocenza spinta dal desiderio del suo cuore e gli dimostrerà che l’amore è la più potente delle armi.
 Romance western genere Spose per corrispondenza
TENERA E’ LA TEMPESTA (Tender Is the Storm)
Determinata a sottrarsi al gioco di matrimoni combinati dell’alta società newyorkese, l’ereditiera Sharisse Hammond parte per il selvaggio West come sposa per corrispondenza di Lucas Holt, allevatore dell’Arizona. Sharisse, che però non intende mantenere l’accordo, scopre che anche Lucas nasconde qualcosa: ha bisogno di una moglie qualsiasi per vendicare la morte del padre.Ma i piani di servirsi uno dell’altra si complicano quando la passione, imprevista e infuocata, li travolge...
 Paranormal romance
LA SPADA DI THORN (Until Forever)
La chiamano Maledizione del Bevitore di Sangue. Un nome suggestivo e quantomai appropriato per la bellissima e preziosa spada vichinga di cui Roseleen, giovane docente di storia medievale presso una piccola università statunitense, è riuscita a entrare in possesso. Un nome attribuito a ragion veduta, in virtù del misterioso potere che l'arma esercita: ogni volta che la giovane donna la impugna, un rombo di tuono annuncia l'improvvisa apparizione di un forte e splendido guerriero vichingo, che sostiene di chiamarsi Thorn, il Bevitore di Sangue. Vittima di un arcano maleficio, Thorn, ogni volta che la sua spada cade in mani femminili, è costretto a lasciare il Valhalla - il mitico paradiso vichingo - per trasformarsi in umile servitore delle nuove proprietarie. Ma con Roseleen la sua schiavitù è destinata ad assumere connotazioni piuttosto particolari. L'intraprendente professoressa è infatti assolutamente determinata a scoprire il più possibile sul mondo del suo accidentale servitore e lo costringe a un viaggio indietro nel tempo. Prende così il via un'avventura magica e indimenticabile nel cuore degli eventi medievali, un'avventura destinata a sbocciare in un grande amore che corre il rischio di modificare addirittura il corso della storia...
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pleaseanotherbook · 8 years ago
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I Dare You Book Tag
Ci sono stati giorni e giorni tristi e piovosi, cosa che mi sta notevolmente irritando in questo maggio che dovrebbe essere fulgido, caldo e intense, ma che invece tradisce ogni scorcio di primavera. E questa è stata una settimana lunghissima, angosciante e terribile che mi ha distrutto fisicamente ed emotivamente. Maggio non è certo iniziato nel migliore dei modi, anzi, è tutto incredibilmente pesante e complicato e tragico, ma ce la farò. Tra una settimana è il mio compleanno, inizia il Salone del Libro e voglio solo pensare al positivo e non alle mille incertezze della mia vita lavorativa. Per farlo sfrutto il “I DARE YOU BOOK TAG” che ho scoperto sul canale youtube di Ilenia Zodiaco. Non so chi ha creato questo tag ma se qualcuno lo sa me lo comunichi pure, provvederò ad aggiungere i giusti credits.
Enjoy!
1. Qual è il libro che si trova sui tuoi scaffali da più tempo?
Sicuramente la mia copia di “Piccole donne” della Alcott che ho citato abbastanza spesso sul blog. Si tratta di un regalo di mio nonno in una edizione a copertina rigida degli anni settanta. Tra l’altro lo sapete che la britannica BBC e l'americana PBS hanno unito le forze con lo studio Playground, per uno sceneggiato da tre episodi tratto da questo romanzo? Io non so sto nella pelle. Laurie è pur sempre la mia prima cotta letteraria.
2. Che cosa stai leggendo, che cosa hai appena finito di leggere e cosa leggerai prossimamente?
Ho iniziato questo pomeriggio L'orologiaio di Filigree Street di Natasha Pulley edito da Bompiani e di cui si parlerà nella meravigliosa cornice di Mare di Libri (a Rimini il 17 giugno) e che mi intriga molto tra lo steampunk, le atmosfere da scienziato, i prodotti meccanici e l’intreccio di tre personaggi. Vi farò sapere presto che ne penso. Nel frattempo ho finito un libro MERAVIGLIOSO che ho adorato dall’inizio alla fine su una delle mie ossessioni del momento: La storia delle api di Maja Lunde edito da Marsilio e che è un’intensità pazzesca. Un grido disperato per salvaguardare la natura e le api, sentinelle del benessere del nostro ecosistema. Tre personaggi William, George e Tao collegati nello spazio e nel tempo da questi insetti meravigliosi, che intrecciano una famiglia matriarcale e in cui gli uomini hanno poco peso, per una società giusta e laboriosa. Vi scriverò presto una recensione. Appena finito il libro della Pulley mi butterò sicuramente su Gli anni di Annie Ernaux edito L’Orma Editore e che sarà presente al Salone del Libro qui a Torino e che non vedo l’ora di incontrare perché MERAVIGLIA!
3. Qual è un libro che è piaciuto a tutti ma che tu hai odiato?
Sempre queste domande estremamente complicate… credo però che uno tra questi sia November 9 di Colleen Hoover. Ho un rapporto complicato con Colleen Hoover è una di quelle autrici che adoravo ma per cui ho perso ogni stima quando ha iniziato a scrivere libri basati su storie sempre più tragiche, sempre più intrise di trame al limite dell’assurdo in cui la ricerca di attenzione si è trasformata per il gusto per l’orrido. Tra l’altro i suoi personaggi maschili sono diventati sempre più misogini e irrispettosi.E no... io passo.
4. Quale libro continui a dire che prima o poi leggerai e probabilmente non lo farai mai?
Il Dottor Faustus di Thomas Mann, è lì che mi dice “leggimi, leggimi, leggimi!” e ancora non l’ho fatto, ma prima o poi lo farò, perché io adoro Mann, lo ADORO!
5. Quale libro stai conservando per la pensione?
Guerra e pace di Tolstoj. Ebbene si, ne sono incredibilmente curiosa di leggerla, secondo me è uno di quei libri da affrontare, che hanno tanto da dire. E poi Tolstoj mi piace, sono sopravvissuta a Anna Karenina, eppure quel tomone lì... insomma semplicemente non è ancora arrivata la sua ora.
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6. Ultima pagina: la leggi prima  o aspetti la fine?
Per me non è mai stato un dilemma, io aspetto la fine, non voglio sapere dove va a parare il libro, non voglio neanche immaginare dove porti. Per me una storia segue un percorso, dall’inizio alla fine, e stop.
7. Ringraziamenti: spreco di carta e inchiostro o un interessante arricchimento?
Vi svelo un segreto: amo molto leggere i ringraziamenti, perché spesso si scoprono storie interessanti che altrimenti non avresti mai avuto modo di scoprire. Spesso gli autori raccontano di salvataggi, di aiuti imprevisti, di scene di vita che aggiungono tasselli alla comprensione di una storia. Insomma sono un arricchimento molto interessante.
8. Con quale personaggio vorresti far cambio di posto?
Con Eloise di Black Friars di Virginia de Winter… solo per Axel Vandemberg! Scherzi a parte (beh neanche così tanto scherzo) credo che vorrei essere Lilac la protagonista di Perfetto di Alessia Esse perché vorrei davvero vivere in un mondo in cui non ci sono uomini per scoprire cosa si prova. Sono in quel momento della mia vita in cui li odio, per il loro egoismo e la loro superficialità  e vorrei davvero scoprire se se ne possa fare a meno.
9. Hai un libri che ti ricorda qualcosa di specific nella tua vita? (un posto, un periodo, una persona?)
Decisamente molti, soprattutto Harry Potter della Rowling. Sarò scontata e banale, ma la saga del maghetto inglese ha decisamente segnato tutta la mia adolescenza, mi ha plasmato e rimane indissolubilmente legato a mia zia. È uno di quei libri che diventano simbolo e speranza, meraviglia e clamore.
10. Racconta di un libro che è venuto in tuo possesso in un modo interessante.
Ammetto di non avere storie da raccontare per questa domanda. Tutti i miei libri mi sono stati regalati o sono stati comprati.
11. Hai mai dato un libro per una ragione speciale a una persona speciale?
Lo scorso Natale ho regalato alla mia amica più cara Il giardino di Penelope di Elena Scigliuzzo, perché aveva bisogno di sentirsi dire certe cose. E leggerle e sentirle sulla propria pelle ha molto più effetto che ascoltarle.
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12. Quale libro è stato con te in più luoghi diversi?
Devo dire che non sono così fisica rispetto ai libri e che molto spesso leggo ebook per facilitarmi la lettura, quindi non ho un libro che mi segue fisicamente nei miei spostamenti. Ne compro tanti, ma poi periodicamente li riporto a casa con somma gioia di mia madre, che non ne può più delle pile e pile di volumi che infestano la mia camera da letto. Ma finché non avrò una casa tutta mia in pianta stabile non ha senso trasferirli con me.
13. Un libro da leggere obbligatoriamente al liceo che hai odiato e che alcuni anni dopo, rileggendolo, lo hai rivalutato.
Francamente i libri che ho letto al liceo come letture obbligatorie mi sono piaciuti tutti, perché ne discutevo in maniera approfondita con il mio mitico prof R. che mi manca terribilmente e che vorrei tanto tanto tanto rivedere. Un classico che invece non mi è mai andato giù invece e che naturalemente non ho mai mai mai più riletto, e che invece dovrei, è David Copperfield di Dickens. Tutto Dickens è un immenso buco nero.
14. Libri nuovi o usati?
Entrambi… francamente preferisco comprare libri nuovi anche per far girare l’economia del libro e mi sto davvero impegnando a comprarli anche dalle librerie indipendenti, ma se mi capita l’occasione non disdegno neanche l’acquisto di un libro usato. Libraccio docet. Uno degli ultimi che ho comprato usato è Cecità di José Saramago.
15. Hai mai letto un libro di Dan Brown?
Non ho idea di che domanda si ma per la cronaca si ho letto sia il tanto acclamato “Codice da Vinci” che “Angeli e Demoni” e poi mi sono fermata perché ho perso interesse. Ammetto di non aver capito il motivo per cui ci si è accaniti contro quel poveretto di Brown, ha scritto un libro più o meno godibile, ma francamente non è peggiore di tanti altri che ci sono in circolazione.
16. Hai mai visto un film che ti è piaciuto più del libro?
Non si tratta di un film, ma di una serie tv… e sto parlando di Confess di Colleen Hoover, che è davvero molto, molto, molto meglio del libro. Una trashata in fondo, ma di grande intrattenimento. Poi insomma il tizio che interpreta Owen merita molto.
17. Hai mai letto un libro che ti ha fatto venire fame, libri di cucina inclusi?
Una delle cose che più mi dona gioia al mondo è il cibo, davvero. Purtroppo sono di quelle che sconfigge l’ansia con il cibo. Leggere di cibo però non mi ha mai stimolato molto, anzi. Il cibo me lo gusto con gli occhi. Ma una delle scene più belle che abbia mai letto legate al cibo è un pranzo di Natale descritto nei Buddenbrook di Thomas Mann. È una di quelle scene indelebili e meravigliosamente descritte da leggere ancora e ancora.
18. Hai una persona che ti consiglia sempre libri da leggere?
Si decisamente Mirya. Non solo è un’amica eccezionale ma è una di quelle persone con cui riesco a condividere tutto, anche i consigli di lettura. Fino ad ora ci ha sempre preso, a parte in un caso, ma so che mi posso fidare ciecamente di lei.
19. C’è un libro fuori dalla tua confort zone che hai finito per amare?
Si sicuramente. Sapete che di solito leggo per lo più romance e distopie, ma ultimamente sto leggendo tantissima, tantissima narrativa. Quando ho preso in mano Senza Pelle di Nell Zink edito da Minimum Fax non avrei mai creduto che mi sarebbe piaciuto così tanto.
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E voi... provate a rispondere alle domande in un commento!
Sono molto curiosa di leggere le vostre risposte.
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italianaradio · 6 years ago
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Karen Gillan: 10 cose che non sai sull’attrice
Nuovo post su italianaradio http://www.italianaradio.it/index.php/karen-gillan-10-cose-che-non-sai-sullattrice/
Karen Gillan: 10 cose che non sai sull’attrice
Karen Gillan: 10 cose che non sai sull’attrice
Karen Gillan: 10 cose che non sai sull’attrice
Karen Gillan è una delle attrici più brillanti della sua generazione che ha saputo, in breve tempo, conquistare i fan di tutto il mondo con la sua bravura, con le sue capacità e con il suo fascino scozzese.
La sua carriera è iniziata poco più di una decina di anni fa, ed è stata capace di cogliere i progetti giusti e di dare ad ognuno un gran valore aggiunto.
Ecco, allora, dieci cose da sapere su Karen Gillan.
Karen Gillan film
1. Karen Gillan: i film e la carriera. La carriera di Karen Gillan è iniziata a nemmeno vent’anni quando ha cominciato ad apparire nelle serie Rebus (2006), Harley Street (2008) e Doctor Who (2008), oltre che nel film New Town Killers (2008). La sua carriera continua con i film Oculus – Il riflesso del male (2013), per raggiungere il successo con Guardiani della Galassia (2014) e La grande scommessa (2015), senza dimenticare il piccolo schermo e partecipando a 34 episodi di Doctor Who (2010-2013) e Doctor Who Confidential (2010-2011). In seguito, la Gillan continua a seguire la sua carriera cinematografica con Guardiani della Galassia Vol. 2 (2017), The Circle (2017), Jumanji – Benvenuti nella giungla (2017), Avengers: Infinity War (2018) e Avengers: Endgame (2019).
2. Non solo attrice, ma anche sceneggiatrice, regista e produttrice. La carriera di Karen Gillan non è sviluppata soltanto nell’ambito della recitazione. L’attrice, infatti, ha vestito di panni della regista e della produttrice per i corti Coward (2015, di cui è anche sceneggiatrice) e Conventional (2015), per il segmento Conventional del film Fun Size Horror: Volume Two (2015) e per il film The Party’s Just Beginning (2018).
Karen Gillan Jumanji
3. Si è allenata di più qui che nei film Marvel. Stando a quando rivelato dalla stessa Karen Gillan, pare che il suo ruolo in Jumanji: Benvenuti nella giungla abbia richiesto un training maggior che quello per il suo ruolo di Nebula per i Marvel Studios: “Ho fatto molto allenamento. Non l’ho mai fatto niente di simile per nessun film, per nessun film Marvel. Per questa [la scena di danza e combattimento] dovevo fare tutto in una singola scena. Ha richiesto molto lavoro e anche aiuto da parte delle mie stuntman”.
4. Ha difeso il suo costume. All’attrice è stato contestato il costume da lei indossato per dare vita al suo personaggio di Jumanji perché troppo sexy e succinto. Tuttavia, il costume non ha niente a che vedere con della sensualità gratuita: “Ho avuto un’esperienza simile con Doctor Who, quando c’è stato così tanto rumore per il mio costume quando vennero pubblicare le foto, quindi mi aspettavo che accadesse di nuovo. Ma devo dire che non ho mai scelto un ruolo che fosse gratuito. C’è un valido motivo per cui lei indossa quei vestiti, il mio personaggio non ne è affatto contenta”.
Karen Gillan fidanzata
5. Ha avuto una relazione durata sei anni. Di Karen Gillan non si è mai saputo molto circa la sua vita privata e soprattutto sentimentale. Ciò che è emerso è che l’attrice scozzese ha avuto una relazione durata sei anni, dal 2006 al 2012, con il fotografo Patrick Green. In seguito, si sa che l’attrice ha avuto una relazione con il produttore britannico Andrew Brooke, ma non è chiaro se i due siano ancora insieme.
6. Il presunto flirt con Matt Smith. La Gillan e Smith avevano lavorato insieme grazie alla serie Doctor Who e pare che tra i due ci sia una grande intesa che in tanti hanno voluto intendere come più di una semplice amicizia. Quegli che sembravano degli indizi, ovvero il fatto che i due si fossero lasciati con i rispettivi compagni nel 2012 e che poi, un paio di anni dopo, i due si sarebbero trovati a Los Angeles insieme, in realtà non lo erano, tanto che poi Matt Smith si è fidanzato con Lily James nel 2014.
Karen Gillan Nebula
7. Si è rasata la testa. Per poter interpretare il ruolo di Nebula in maniera realistica, Karen Gillan ha deciso di radersi completamente la testa prima di iniziare a girare Guardiani della Galassia. Per chi tende a portare i capelli lunghi come lei l’evento potrebbe essere traumatico, ma l’attrice pare che tutto sommato si sia anche divertita a sperimentare questo nuovo taglio. Tra l’altro, in rete esiste anche un video che mostra la Gillan durante la sua seduta di rasatura totale.
8. Si è divertita molto ad interpretarla. Al termine delle riprese di Avengers: Infinity War e Avengers: Endgame, Karen Gillan ha rivelato di essere stata molto contenta di aver interpretato Nebula e di essersi divertita molto anche insieme a tutto il cast degli Avengers: “Sono d’accordo con quanto detto da Sebastian [Stan]: un set caotico e a livello logistico deve essere una sfida per i Marvel Studios… per questo immagino quanto sia difficile organizzare tutto. Ma è così divertente, per l’atmosfera creatasi sul set, uno dei migliori mai vissuti. Sono riusciti ad impostare un tono davvero piacevole per l’ambiente, e io mi sto divertendo tantissimo!”.
Karen Gillan Instagram
9. Ha un profilo Instagram seguitissimo. Karen Gillan ha voluto aprire, come la maggior parte dei suoi colleghi, un proprio profilo Instagram ufficiale e il suo è seguito da qualcosa come 3,6 milioni di persone. Molto attiva sul social, il suo profilo la mostra intenta nei suoi progetti di lavoro, soprattutto quando protagonista di servizi fotografici e sei dei film in cui è protagonista. Ma non mancano anche i post dedicati ai cosplayer di Nebula, il suo personaggio Marvel.
Karen Gillan: Lily Evans
10. Sarebbe una perfetta Lily Evans. Forse lì per lì associare questi due nomi non sovviene subito il collegamento, ma in tanti vedrebbero in Karen Gillan una perfetta Lily Evans, cioè la madre di Harry Potter. Se è vero che la saga dedicata ad uno dei maghi più famosi del mondo si è conclusa da diverso tempo, le teorie e le immaginazioni dei fan rimangono ancora in vita, tanto da immaginarla al fianco di Aaron Taylor Johnson nei panni dei genitori di Harry.
Fonti: IMDb, dailymail, allstarbio, The Hollywood Reporter
Cinefilos.it – Da chi il cinema lo ama.
Karen Gillan: 10 cose che non sai sull’attrice
Karen Gillan è una delle attrici più brillanti della sua generazione che ha saputo, in breve tempo, conquistare i fan di tutto il mondo con la sua bravura, con le sue capacità e con il suo fascino scozzese. La sua carriera è iniziata poco più di una decina di anni fa, ed è stata capace […]
Cinefilos.it – Da chi il cinema lo ama.
Mara Siviero
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starwarsnewsit · 6 years ago
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Giuseppe Camuncoli - intervista al disegnatore di Star Wars: Darth Vader
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Giuseppe Camuncoli - intervista al disegnatore di Star Wars: Darth Vader
Giuseppe Camuncoli è una celebrità nel mondo del fumetto internazionale. Il disegnatore italiano (noto anche come Cammo) ha collaborato con le case editrici più importanti del settore (Sergio Bonelli Editore, Marvel Comics, Dc Comics). La Casa delle Idee lo ha scelto per il lancio della seconda serie a fumetti dedicata al Signore dei Sith Darth Vader. Insieme allo sceneggiatore Charles Soule ci sta raccontando gli eventi “canonici” ambientati dopo Star Wars Episodio III – La Vendetta dei Sith.
I fan di Guerre Stellari stanno adorando questo progetto, che si sta trasformando in uno dei capitoli più importanti della saga a fumetti di Star Wars. In Italia queste storie sono pubblicate da Panini Comics sul mensile spillato Darth Vader e raccolte in un apposito volume da fumetteria/libreria.
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Starwarsnews.it ha avuto l’onore di intervistare il fumettista italiano. Qui sotto potete leggere le sue risposte, che vi invitiamo a leggere, poiché ha ben spiegato cosa significa lavorare per Star Wars e Lucasfilm.
Giuseppe Camuncoli – Intervista di starwarsnews.it
1) L’attenzione di Lucasfilm per il canone rende più complesso il tuo lavoro su Darth Vader? E’ forte, rispetto al solito, la pressione da parte degli editor e del fandom?
Giuseppe Camuncoli: L’Universo di Star Wars è un affresco particolarmente maestoso e mastodontico. L’attenzione per i dettagli che viene richiesta nel momento in cui si porta acqua a quel mulino è assolutamente necessaria. Anzi, prima di lavorare effettivamente sulla serie di Darth Vader, pensavo davvero peggio. In realtà, dopo 19 numeri, posso dire che tutto fila piuttosto liscio. Gran parte del lavoro viene svolta a monte, a livello di sceneggiatura: quando mi viene fornita significa che le pagine scritte da Charles Soule sono già state passate al setaccio dalla Lucasfilm e quindi approvate per quel che riguarda i contenuti (magari dopo una seconda o una terza stesura/revisione). A me “resta” solamente da verificare che i veicoli, i costumi, i personaggi disegnati siano effettivamente centrati, e giusti per l’epoca in cui sono ambientate le storie. Già molte immagini mi vengono direttamente fornite da Charles, incorporate nel testo; quel che manca cerco sempre di verificarlo con gli editor Marvel e Lucasfilm, che in questo sono veramente efficaci. Dopo un anno e mezzo di lavoro continuativo, nonostante un cambio in corsa degli editor Marvel, direi che il meccanismo è oliato alla perfezione.
2) Quanto pensi durerà il tuo felice “matrimonio” con Darth Vader? Ti vedremo su altri progetti legati a Star Wars?
Giuseppe Camuncoli: Il mio “matrimonio” con l’Oscuro Signore, come da contratto prematrimoniale, durerà per 25 numeri (tante saranno le uscite previste fin dall’inizio da Marvel e Lucasfilm). Inizialmente l’idea era quella di farmi fare il lancio della serie e gli story-arc principali, affidando qualche numero ad altri disegnatori. In realtà, poi, abbiamo trovato questo compromesso perfetto: sono passato dal fare matite definite, per gli inchiostri di Cam Smith, al realizzare solo i layout (che richiedono meno tempo) da affidare successivamente a Daniele Orlandini, bravissimo disegnatore e brillante mio ex-studente della Scuola Internazionale di Comics, che le prende in mano e le completa rendendole tavole finite. In questo modo riusciremo a fare tutti i numeri della serie, cosa di cui sono particolarmente orgoglioso.
Per quanto riguarda il futuro, è ancora presto per parlarne, ma l’esperienza finora è stata ottima, e mi piacerebbe di sicuro continuare con altri progetti legati al mondo di Star Wars. Recentemente, ad esempio, ho disegnato una storia di backup per il N. 50 di Star Wars, sempre con protagonista Vader e per i testi di Kieron Gillen, e mi sono trovato benissimo, per cui la mia disponibilità e il mio entusiasmo ci sono sempre.
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3) Sei arrivato a lavorare per questa serie da fan di Star Wars? Cosa ne pensi del nuovo corso Lucasfilm/Disney?
Giuseppe Camuncoli: Sì, sono un fan della saga (prevalentemente per film e fumetti, a dire il vero) fin da quando ero piccolo, il che ha avuto il suo peso nell’accettare di corsa quando mi hanno proposto, tra le varie cose, di disegnare la seconda serie di Vader. Riguardo al nuovo corso della Disney, sono piuttosto soddisfatto. Non tutto è eccellente, ma al tempo stesso ci sono stati momenti davvero molto emozionanti e ben fatti, cosa che invece un po’ era mancata a mio parere nella trilogia di George Lucas degli Episodi I, II e III. Quindi sono sicuramente ottimista per il futuro.
Ad esempio, credo che i fumetti del rilancio Marvel siano veramente belli, e lo dico in maniera il più obiettiva possibile perché ogni volta che ricevo una nuova sceneggiatura di Vader mi esalto come un fanboy. E questo, di solito, è sempre un buon segnale.
4) C’è un personaggio della saga che ami particolarmente e vorresti disegnare?
Camuncoli: Ce ne sono tanti, a dire il vero. Il mio preferito, però, è sicuramente il buon Chewbacca e finora l’ho disegnato solamente in un paio di copertine. Altri personaggi che spero prima o poi di disegnare, sono sicuramente Boba Fett, Jabba the Hutt, Darth Maul, i Sabbipodi e i Java.
5) Hai visto Solo: A Star Wars Story? Cosa ne pensi? Cosa ti piacerebbe vedere in un terzo spin-off cinematografico?
Giuseppe Camuncoli: Sì, l’ho visto e mi è piaciuto. Visivamente è davvero sontuoso, ma anche storia, personaggi e recitazione alla fine sono di ottimo livello. Magari è un po’ veloce in alcuni passaggi e un po’ lento in altri. La storia forse non ha picchi emotivi ed emozionali estremi, ma il mio gradimento è stato molto alto. Ero piuttosto scettico sulla scelta di Alden Ehrenreich per la parte di Han (altro personaggio a cui sono molto affezionato), più che altro perché mi sembrava che somaticamente avesse poco a che vedere con Harrison Ford. Invece la sua performance è stata fantastica. Ma del resto, ogni film in cui appare Chewbe (a parte l’imperdonabile Episodio VIII, di cui NON sono un fan), è un film che mi piace a priori.
Per quel che riguarda l’eventuale terzo spin-off, mi piacerebbe tanto, ma proprio tanto, che fosse dedicato a Obi-Wan Kenobi e che avesse di nuovo Ewan McGregor come interprete. La sua interpretazione di Ben è stata una delle poche cose egregie della seconda trilogia di Lucas e ora si potrebbe raccontare magistralmente il periodo che va dall’Episodio III a “Una Nuova Speranza”. Staremo a vedere, ma spero che la Forza continui a scorrere potente in questi spin-off.
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Ringraziamo Giuseppe Camuncoli per averci concesso questa intervista, ricca di dettagli sul suo lavoro e delle sue sincere emozioni da fan.
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