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Il Ladro di Venezia, 1950
"Il Ladro di Venezia" is a 1950 Italian film directed by John Brahm. The US title was "The Thief of Venice".
It was released in the US two years after being made.
Plot (it may contain spoilers)
In 1575 Venice, the Doge has just died and Scarpa the Grand Inquisitor leads a plot to seize control of Venice.
Disani, a popular admiral works to stop the Grand Inquisitor's power grab with the help of Lorenzo, one of his officers. They manage to get back to Venice in record time by promising the galley slaves their freedom. When they arrive back Disani is killed and Lorenzo goes into hiding.
Lorenzo continues the fight against Scarpa, who plans to marry Disani's daughter Francesca. Lorenzo and Francesca fall in love even though Lorenzo is also loved by tavern girl Tina.
Lorenzo's rebellion against Scarpa is successful.
Cast
Maria Montez - Tina
Paul Christian - Alfiere Lorenzo Contarini
Massimo Serato - Scarpa the Inquisitor
Faye Marlowe - Francesca Disani
Aldo Silvani - Capt. von Sturm
Luigi Saltamerenda - Alfredo
Guido Celano - Polo
Umberto Sacripante - Durro
Camillo Pilotto - Adm. Disani
Ferdinando Tamberlani - Lombardi
Liana Del Balzo - Duenna
Paolo Stoppa - Marco
Mario Tosi - Mario
Vinicio Sofia - Grazzi
Leonardo Scavino - Sharp Eye
Shooting
Filming started November 1949 and went until February. Then it resumed in June. The movie was shot on location in Italy with studio work done at Scalera Studios. Filming finished by March 1950.
While filming a scene in the canal, Maria Montez almost drown herself, that's why when the filming ended, she decided to write her will.
It was released in Rome on the 22nd December 1950 and Maria's character was highly praised by the press & critics.
Here you can watch part 1, part 2, part 3 & part 4
Scans from "María Montez: La Reina del Technicolor", book written by Antonio Pérez Arnay & ebay.
#María Montez#Maria Montez#1950 Maria#Il Ladro di Venezia#1950 Il Ladro di Venezia#The Thief of Venice#1950The Thief of Venice#John Brahm#Paul Christian#Faye Marlowe#María Montez: La Reina del Technicolor#María Montez La Reina del Technicolor#Antonio Pérez Arnay#actress#The Queen of Technicolor#La Reina del Tecnicolor#on this day#OTD#youtube
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I think the huge chain of bad events Sacripante goes through in the first-second cantos needs to be talked about more because of how cartoonishly outlandish it is... Guy gets thrown off his horse by Bradamante in front of Angelica, gets almost kicked in the face by Rinaldo's horse (which he then manages to mount, thanks to Angelica), then gets badmouthed and challenged to a duel by Rinaldo upon seeing him with Angelica and saddled on his horse (and the fact that Sacripante doesn't even have the upper hand in the duel despite being on a horse because it's Rinaldo's, therefore it just moves in the opposite direction to where Sacripante wants to charge in order to not get its owner harmed...), and does not even get a goodbye from Rinaldo after their fight is interrupted, leaving him maidenless, horseless, and with a soiled ego in just a few pages. 😭
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Torta sacripantina (Recipe in Italian | Recipe in English)
Torta sacripantina (Sacripantina cake) was invented in 1851 in the city of Genoa, Liguria, northwestern Italy and was named after Sacripante, the Circassian king from Ludovico Ariosto’s Orlando Furioso.
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“ Con un concerto di stoviglie e di pentole, e in sottofondo le canzoni della radio e le scoperte della piccola Nanette Vitamine nella trasmissione sponsorizzata dal cacao Banania, la mattina mi sveglio e scendo in cucina. È lui che trovo, intento a lavare i piatti della sera prima. Mi prepara la colazione. Mi accompagna a scuola. Cucinerà anche il pranzo. Nel pomeriggio spaccherà la legna in cortile o filerà in giardino con la vanga in spalla. Per me non cambia nulla, ai miei occhi è sempre lo stesso uomo, tranquillo, svagato, sia quando è impegnato a pelar patate facendosi volteggiare tra le dita le lunghe spirali delle bucce, sia quando affumica i «gendarmi» sulla brace e il fumo ci irrita gli occhi, o ancora quando mi insegna a fischiare mentre pianta i porri nell’orto. Una presenza costante, serena e affidabile. Rispetto agli operai del quartiere, ai commessi viaggiatori che trascorrevano tutta la giornata lontani da casa, avevo la sensazione che mio padre fosse sempre in vacanza, e a me stava più che bene. Quando le mie compagne si indispettivano perché era troppo freddo per giocare a campana in cortile io potevo starmene con lui dentro il bar a fare partite a domino o al gioco dei cavallini. In primavera gli faccio compagnia nell’orto, la sua passione. Lui mi insegna i nomi buffi delle verdure, la cipolla a tunica gialla di Vertus e la lattuga cappuccio bionda ballerina, io lo aiuto a tendere le corde sopra il terreno dissodato. Insieme facciamo merenda con salumi e ravanelli neri, e alla fine capovolgiamo il piatto per mangiarci una mela cotta. Di sabato lo guardo ammazzare il coniglio, svuotargli la vescica premendogli sul ventre ancora morbido, e poi scuoiarlo con il rumore secco che fa la stoffa vecchia quando si strappa. Papà-chioccia che accorre preoccupato se mi sbuccio un ginocchio, che mi va a comprare le medicine e che, per la varicella, la rosolia, la pertosse, passerà ore al mio capezzale leggendomi Piccole donne o giocando all’impiccato. Papà-bambino, «sei più scemo tu di lei», dice mia madre. Sempre pronto a portarmi alla fiera, a vedere i film di Fernandel, a fabbricarmi trampoli e a farmi sbellicare insegnandomi le espressioni popolari di prima della guerra, sacripante, culaccino, e altre che ho dimenticato. Papà indispensabile per portarmi a scuola e venirmi a prendere a pranzo e nel pomeriggio, in piedi accanto alla bici, un po’ in disparte rispetto alla folla di madri in attesa, l’orlo dei pantaloni stretto da una molletta. In pensiero al minimo ritardo. In seguito, quando sarò abbastanza grande per andare in giro da sola, lo troverò a sbirciare fuori dalla finestra aspettando il mio ritorno. Un padre già in là con gli anni, meravigliato di avere una figlia. Nella luce ocra dei ricordi, lo vedo attraversare il cortile, il capo chino per ripararsi dal sole, un cestino tra le braccia. Ho quattro anni, è lui che mi insegna a infilarmi il cappotto tenendo le maniche del maglione strette nel pugno per evitare che mi si arrotolino fino alle spalle. Sono tutte immagini di dolcezza e premura. Non ne so nulla di capifamiglia distaccati e solenni, la cui parola è legge, irascibili tiranni domestici, eroi di guerra o del lavoro: io sono la figlia di quell’uomo là. E di Edipo non so che farmene. “
Annie Ernaux, La donna gelata, traduzione di Lorenzo Flabbi, Roma, L'Orma editore (collana Kreuzville Aleph), 2021¹; pp. 17-19.
[1ª Edizione originale: La Femme gelée, Paris, Éditions Gallimard, 1981]
#Annie Ernaux#La donna gelata#letture#leggere#paternità#letteratura francese contemporanea#autobiografie#XX secolo#Annie Thérèse Blanche Ernaux#Annie Duchesne#femminismo#letteratura europea del '900#citazioni letterarie#scrittrici#libri#racconto di formazione#anticonformismo#genitori#bambini#famiglie non convenzionali#ricordi d'infanzia#Francia#lavoro#Premio Nobel per la Letteratura#famiglia#matrimonio#padri#romanzi autobiografici#monologo interiore#passato
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Presso Teatro Studio Brogna dell’Auditorium Parco della Musica “Ennio Morricone” di Roma si è tenuto il talk della FIGC-Lega Nazionale Dilettanti intitolato "Il calcio virtuale come strumento di inclusione sociale”. L'evento rientra all'interno della sesta edizione del Rome Video Game Lab, il festival dedicato ai videogiochi. Il dibattito ha visto mettere in risalto i temi dell'inclusione, integrazione, socialità, opportunità uniche e nuove prospettive del gioco online. Al talk hanno partecipato Santino Lo Presti (Presidente della Commissione LND eSport), Giovanni Zannola (Consigliere Assemblea di Roma Capitale - Psicologo e docente presso Unicusano), Giampaolo Nicolasi (Capo struttura di Comunità Incontro Onlus), Giovanni Sacripante (direttore Divisione Paralimpica & Sperimentale della FIGC), Luigi Botti (Area Revenue FIGC- Sales Licensing, Merchandising & eSports), Marco Vigelini (fondatore di Maker Camp) e Luigi Caputo (Presidente di OIES - Osservatorio Italiano Esports) e Aldo Grauso (Coordinatore Tavolo Tecnico sul Bullismo e Cyberbullismo di Roma Capitale e Advisory Board della LND). Grauso nel suo intervento ha sottolineato: “Progetti come quello del Dipartimento ESport della LND sono funzionali alla crescita dei ragazzi, fungono da filtro per educare al digitale esattamente come stiamo progettando con le scuole di Roma in sinergia con Ministero dell’Istruzione del Merito per quanto riguarda aspetti di educazione emotiva”.
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IMPRONTE - Sacripante Art Gallery - Roma (IT)
Solo exhibition
https://www.laplatea.it/index.php/arte/5960-impronte-di-maria-donata-papadia-la-caducita-e-messa-in-mostra.html
http://www.justkidsmagazine.it/2022/07/14/live-report-impronte-sacripante-art-gallery-rm-07-07-2022/
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Una scena di Un’Avventura di Salvator Rosa (1940) con, da sinistra, Umberto Sacripante, Mario Mazza, Gino Cervi, Paolo Stoppa.
‘Il successo del Salvator Rosa io lo debbo dondamentalmente al chiaro cervello, al gusto e alla sensibilità di Corrado Pavolini, alla fantasia sorprendente del mio vuovo collaboratore Renato Castellani e alla ormai antica collaborazione dell'autore di Vecchia Guardia : Giuseppe Zucca. La loro collaborazione alla sceneggiatura che io avevo ideato fu fondamentale e decisiva. Il punto di flessione che il soggetto denuncia nel suo penultimo quarto è evidente. Le difficoltà che la realizzazione comportava erano cospicue; ma scritto quel soggetto e scelti quegli interpreti, il successo non poteva mancare. Per quanto il mio lavoro sia stato ,ungo, duro, appassionato, poichè il pubblico e la stampa all'Estero e in Italia hanno accolto il film con lieto favore, esso è fra tutti i miei quello che mi sembra appartenermi di meno, è quello al quale mi sento meno legato. Forse perchè amandolo gli altri, non c'è più bisogno che gli voglia bene io.’ Alessandro Blasetti, 1952
#un'avventura di salvator rosa#Gino Cervi#paolo stoppa#umberto sacripante#cinema italiano#citazioni#my scans
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Get ready..The Uppertones live next week at the Sacripante Club; beautiful Piemontese alps country Feb 10 2017 @theuppertones #theweeknd #theuppertones #bluebeat #sacripante #italy #think #face #piano #boogie #50sjamaican #fashion #plaid #plaidshirt #menswear #ska #blues #theuppertonesitaly 2017 #peter #look #igaddict (at Il Sacripante)
#plaidshirt#igaddict#fashion#italy#50sjamaican#menswear#theuppertones#blues#boogie#face#look#theweeknd#plaid#ska#sacripante#bluebeat#piano#peter#think#theuppertonesitaly
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Given the amount of love that Shakespeare and classical authors get I simply have to make a little advertising for a Renaissance masterpiece that, despite eveyhing, is deeply underappreciated and of which I've NEVER seen content here on this hellsite. Before revealing the title of the work I'll list a few points that maybe will interest you.
A huge cast of PoC. Their names don't give it away, I admit it, but their homeland is explicitly stated. And, better yet, a lot of them are direct protagonists and not just background characters.
Tridimensional women. They are in minority, true, but at least they act like a real person would and not just the damsel in distress. In fact, I don't think there even is a damsel in distress.
A really tangled plot, in which however most things make actual sense.
The reason for which everything goes down is a very dumb decision concerning a very smart girl, who manages to turn the events in her favor.
A love story, but not the love story you'd expect. Definitely not the love story you'd expect.
The biggest middle finger a man of the time could give to the whole "girl-as-a-prize" thing.
A badass lady in armour. Lesbians, this is for you.
Irony. So, so much irony.
At least according to my teacher, this is the first appearance of the hippogriff. Whose role is to carry a guy to the moon, nonetheless.
Magic. But you could already imagine that.
Lots of shipping available
The whole work is literally a fanfiction, that starts straight up after the end of the original one, and ended up being more famous.
If you're still with me you would want to know the name of this masterpiece, right? Well, is the
Orlando furioso
(Furious Orlando) by Ludovico Ariosto, direct sequel of the Orlando Innamorato (Orlando in love) by Baiardo.
Why did I wrote all of this?
Mostly, because I kept finding it way more entertaining that you'd expect a Renaissance work to be, and way less sexist and racist than most (as for the queerness... counting on you, Tumblr. I know you can do it).
And because I heard one too much person calling Angelica a bitch.
So let's go. Tell me what you think. If you think that Angelica was right, if you think that Orlando deserved all of this, if Sacripante is your poor little meow meow, if you just want Bradamante to stomp on you. I want all of your ships and headcanons.
#literature#orlando furioso#ariosto#italia#italy#renaissance#light academia#dark academia#books#reading#what else do i put in here#please i'm sure you'll enjoy it#you clutched on the Divina Commedia ffs#and tell me what do you think please#also Angelica did nothing wrong
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GRABS YOU BY THE SHOULDERS AND SHAAAAAKE Angelica's entire arc is about escaping a narrative that wants to force her into the role of a "princess to be saved," but the way she finally manage to dodge her fate isn't by #girlbossing her way into saving herself, it's by saving another. Angelica breaks the cycle of her life not by ressorting to violence (as Roland does, as Sacripante does, as every bitch who wants to fuck her regardless of her own wishe does) but by saving another.
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Louis De Rougemont
(1847 - 1921)
Maggiordomo, medico, cantante, inventore, e gran fanfarone più che altro
Venditore di scafandri, fotografo di poltergeist, finto esploratore e bugiardo compulsivo
Nel 1898 narrò sul Wide World Magazine (mensile illustrato britannico) alquante belle storie, e dilettevoli
Lungo ebbe a raccontare, dei 30 anni passati tra gli indigeni dell’Oceania, e delle alte avventure ed esplorazioni scientifiche in Nuova Guinea, e in principal luogo:
Di essere diventato Re degli aborigeni dell'Outback Australiano
Di essere considerato un Dio (tramite il sapiente uso di miccette, candele romane e fontane pirotecniche) da una tribù del lago Mungo
Di aver trovato giacimenti di perle ed oro difesi da un criptozoo di animali fantastici (tra cui stormi di koala volanti)
Di essere aduso, per diletto, a cavalcar le tartarughe
Di aver incontrato i ripugnanti uomini rettile della terribile isola di Mai Mai
Di aver sconfitto ad ombrellate un pesce sega
E ancora vicende di cannibali, scimmie ipertrofiche a sei braccia, piovre giganti e mostri marini baffuti
Preso per vero, il dire suo, crebbe in popolarità in tutto il mondo
Professori, notabili e dignitari caddero colpiti dal suo fascino e fu invitato dalla Royal Geographical Society a tener lezioni in ogni angolo della credulona Europa vittoriana
Dopo aver gettato nel panico per anni la comunità accademica, aver guadagnato danari per le informazioni sui giacimenti e per gli articoli scientifici grandemente pagati dai mensili di divulgazione
Ebbe a definirsi:
"L'uomo più bugiardo sulla terra"
E scappò in Sud Africa a fare spettacoli in cui, effettivamente, cavalcava le tartarughe
**
Scrisse di lui il Wide World Magazine:
"La verità è più strana della finzione, ma De Rougemont è più strano di entrambe"
**
Guascone sacripante, e un pò sbruffone
Con tante arti, e maestrevoli artifici
veste il mondo di novel colore
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AHA
Carlo, Brandimarte, tutto l’esercito cristiano:
Orlando:
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This is so beautiful- architect Giorgia Cerulli turned an old convent in Italy, into an art gallery & bar. The Sacripante Gallery features interior spaces of uncovered plastered walls, exposed cement flooring, and oak beamed ceilings.
A focal point of the design is a small bar influenced by old pharmacies.
The space exists in deliberate contrast to the prevalent spread of white cube galleries.
The gallery is dedicated to the lowbrow art movement.
Intimate spaces are occupied with furniture dating from the 1940s.
A secluded area of the renovation. This is just gorgeous.
https://www.designboom.com
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buffone tricocciuto e sacripante di un lombrico
sembra una storia di rodolfo cimino
parlate come dio comanda
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Dal 21 al 23 ottobre torna Open Gallery, un evento di tre giorni dedicato all’arte contemporanea, che quest’anno diventa Digital. Attraverso l’arte digitale, infatti, Open Gallery Digital Edition punta a valorizzare spazi e gallerie conosciute e meno conosciute di Roma e del Lazio. Vi iniziamo a svelare le prime gallerie che parteciperanno al progetto ospitando nelle loro interessantissime collezioni anche le opere degli artisti scelti. Sinestetica Rossocinabro Sala 1 centro internazionale d'arte contemporanea Sacripante Giardino di Pianamola - Nature and Art Project Fornace77 Sculture in Campo - Parco di Scultura Contemporanea Galleria Cervo Volante di Tommaso Cascella Bottega della fotografia di Marco Paolini Nero Gallery Andrea Festa Fine Art La Serpara Basile Contemporary Zanon Gallery Museo di Palazzo Doebbing Pronti ad immergervi nell’arte digitale con noi? Open Gallery Digital Edition è uno dei progetti speciali della #BiennaleMArteLive, appuntamento biennale multiartistico a carattere internazionale che si svolgerà dal 15 al 23 ottobre 2022. Maggiori info sul sito https://opengallery.it Link in bio #opengallery #digital #digitalart #artecontemporanea #videoarte #artedigitale #roma #lazio #artlovers #artgallery #gallerieartecontemporanea #igersroma #igerslazio https://www.instagram.com/p/CjoY0YrN9px/?igshid=NGJjMDIxMWI=
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