#romanzo Sellerio
Explore tagged Tumblr posts
Text
"La Magna Via" di Gaetano Savatteri: Un'avventura tra passato e presente sulla via dei ricordi
Un viaggio on the road nella Sicilia più autentica, tra comicità, mistero e riflessioni personali
Un viaggio on the road nella Sicilia più autentica, tra comicità, mistero e riflessioni personali. Nel romanzo “La Magna Via”, Gaetano Savatteri ci regala un viaggio straordinario lungo le antiche regie trazzere siciliane, in un’avventura che mescola comicità e mistero, e che vede il protagonista, Saverio Lamanna, inseguire suo padre in un pellegrinaggio dal sapore nostalgico. Costretto a…
#autore siciliano#avventura in Sicilia#comicità e mistero#dialoghi ironici#Gaetano Savatteri#infanzia e ricordi#La Magna Via#legame padre figlio#legami familiari#Memoria e nostalgia#narrativa italiana#narrativa on the road#paesaggi siciliani#Palermo Agrigento#Pellegrinaggio#Piccionello#recensione La Magna Via#regie trazzere#riflessione sulla vita.#romanzi di Gaetano Savatteri#romanzo con mistero#romanzo contemporaneo#Romanzo di Avventura#Romanzo divertente#romanzo Sellerio#romanzo siciliano#Saverio Lamanna#Sellerio Editore#Sicilia#Sicilia arcaica
0 notes
Text
International Booker Prize 2024: vince Jenny Erpenbeck con “Kairos”
International Booker Prize 2024: vince Jenny Erpenbeck con “Kairos”
View On WordPress
0 notes
Text
Bibliofobia
La forma più nota e forse diffusa di bibliofobia è quella che molti professori provocano nei loro allievi mediante la frequente incapacità di comunicare la bellezza di certe opere, semplicemente insistendo sul rilievo storico e letterario delle stesse. L’esempio classico della nostra Italia pedagogica sono I promessi sposi, grande romanzo che gli studenti, alla fine dei corsi liceali, di norma detestano perché educati a detestarlo. La patologia si supera per caso: in età matura, qualcuno si trova un giorno tra le mani quel romanzo, ne apre una pagina e resta avvinto. Bastano alcuni capitoli per ottenere una guarigione certa e solida. Purtroppo, sono pochi coloro che casualmente si salvano: i più continuano a disprezzare I promessi sposi per la vita intera.
A. Castronuovo, Dizionario del bibliomane, Palermo, Sellerio, 2021
Immagine: Don Abbondio, Renzo e Lucia dalla copertina del "Corriere dei Piccoli", 8 Gen. 1967
Vedi anche la mia nota QUI.
13 notes
·
View notes
Text
Novità (ma non solo...)
Il vostro affezionato staff delle Biblioteche di Milano vi imbandisce un piccolo antipasto letterario, prima delle pantagrueliche proposte natalizie.
Di Geoffrey Holiday Hall si sa soltanto che fu giornalista e scrittore. Elogiato da Leonardo Sciascia che lesse La fine è nota nel 1952, pubblicò solo due gialli e poi scomparve praticamente nel nulla. La fine è nota (uscito per la prima volta in Italia con il titolo La morte alla finestra) fu premiato in Francia nel 1953 come miglior poliziesco in lingua non francese. Il titolo originale (The end is known) deriva dal Giulio Cesare di Shakespeare: “Oh, se fosse dato all’uomo di conoscere la fine di questo giorno che incombe! Ma basta solo che il giorno trascorra e la sua fine è nota”. Un giallo di classe, strutturato come un viaggio a ritroso nella vita del protagonista di cui si ricostruisce la storia passo per passo, testimonianza per testimonianza, come un misterioso puzzle che si completa, ovviamente, solo nel finale. Molto godibile è anche il secondo titolo Qualcuno alla porta, dai toni più leggeri, nonostante gli omicidi e l’atmosfera della Vienna sotto l’occupazione sovietica nel secondo dopoguerra che non ricorda neppure lontanamente gli splendori dell’impero asburgico. “Sembra uno di quei soggetti che piacevano a Hitchcock (e non è detto che il pressoché ignoto Holiday Hall, scrivendo Qualcuno alla porta, non avesse in mente le figure di James Stewart e Doris Day, o di Cary Grant e Grace Kelly)”. La frizzante coppia americana che si trova, suo malgrado, a gestire le indagini ricorda anche il duo Tommy e Tuppence di Agatha Christie. Doppio colpo di scena sul finale: cosa chiedere di più a un libro giallo?
Ha un solo difetto Un volto nella folla di Budd Schulberg: è troppo breve. Parliamo ancora dell’autore di Perché corre Sammy? e I disincantati per questo racconto appena uscito e finora inedito in Italia, da cui Elia Kazan trasse il film omonimo con protagonista Andy Griffith (l’indimenticabile avvocato Matlock della fortunata serie televisiva, per intenderci). Il tema, fin troppo attuale, è quello della manipolazione del pensiero e dei comportamenti (e quindi del voto) delle masse da parte dei personaggi dello spettacolo: in questo caso si tratta di un finto sempliciotto proveniente da un paesino dell’Arkansas che, in virtù della sua sconcertante capacità di coinvolgimento, diventa il paradigma dell’America intera. Grazie alle sue canzoni folk, a vecchi luoghi comuni sulle tradizioni popolari e a un indubbio carisma, il nostro eroe riesce a condizionare il pubblico e ad arricchirsi con i lauti proventi della pubblicità. Cambia il tema negli altri due racconti della raccolta: i ‘dietro le quinte’ del mondo del cinema in Questa è Hollywood, che l’autore, sceneggiatore e figlio di un tycoon della Paramount, non solo conosceva bene, ma sapeva anche descrivere con agile penna, e L’imbonitore, sul mondo della boxe. Ricordiamo che per la sceneggiatura di Fronte del porto (che è anche un romanzo), celebre film con Marlon Brando, Schulberg si aggiudicò l’Oscar nel 1954.
Per la serie i grandi classici hanno sempre qualcosa da dire è stato ripubblicato da Mondadori e da Sellerio Brighton Rock di Graham Greene. Una lettura da consigliare sotto tutti i punti di vista: un giallo ben costruito con protagonisti tratti sia dalla malavita, sia dal caso che fa di un personaggio del tutto inaspettato un accanito segugio alla ricerca del colpevole, come fosse Porfirij Petrovic che insegue Raskolnikov o Javert che perseguita Jean Valjean, ma con uno spirito diverso, fresco e originale. “Nello specchio inclinato sopra il lavabo si poteva vedere riflesso, ma gli occhi si distolsero rapidamente da quell’immagine di guance livide e mal rasate, di capelli lisci e occhi da vecchio. Non lo interessava. Era troppo orgoglioso per preoccuparsi del suo aspetto”.
Nuova ristampa anche per Le vittime di Norwich (1935) uno dei gialli più famosi (insieme a The House of Dr. Edwardes che ispirò il film Io ti salverò diretto da Alfred Hitchcock) fra i 31 composti dalla coppia britannica John Leslie Palmer e Hilary Aidan St. George Saunders sotto lo pseudonimo di Francis Beeding.
Da La regina degli scacchi di Walter Tevis, lo scrittore di Lo spaccone e Il colore dei soldi, è stata tratta una miniserie televisiva di grande successo. Accade spesso che i geni abbiano avuto una vita difficile, siano dei disadattati, spesso asociali, in perenne conflitto con se stessi, il prossimo e il mondo che li circonda. È anche questo il caso della protagonista, la piccola Beth, cresciuta in orfanotrofio, che trova una riscossa alla sua grigia esistenza grazie alla passione per la scacchiera. Una curiosità sul ‘caso letterario’ di Tevis: dopo il successo dei primi libri, fu dimenticato anche a causa dei problemi con l’alcol. Quando decise di riprendere a scrivere, lo fece seguendo un corso di scrittura all’Università dove fu riconosciuto dal poeta Donald Justice che, stupito, gli chiese cosa ci facesse un grande autore come lui in mezzo agli studenti, quando avrebbe invece dovuto salire in cattedra. Breve fu purtroppo la sua seconda stagione creativa: Tevis morì a soli 56 anni per un tumore.
Il voyeurismo è il tema principale dell’ultimo romanzo di Simenon pubblicato da Adelphi, Delitto impunito: composto nel 1953 durante il soggiorno dello scrittore a Lakeville nel Connecticut, fu edito l’anno successivo in volume e a puntate sul settimanale «Les Nouvelles littéraires». Il secondo tema del libro è l’invidia, quella di chi non ha nulla, né bellezza né fascino nè denaro ed è stato defraudato perfino dell’affetto dei genitori, nei confronti di chi invece ha tutto questo e ne mena vanto, e gode nell’esibirlo senza ritegno. Una lotta accanita tra due personalità, che è la lotta atavica tra gli uomini per la supremazia. “A Élie non era mai successo di trovarsi davanti un uomo completamente felice, felice in tutto e per tutto, sempre e comunque, in ogni momento della giornata, e che approfittava con candore di tutto quel che lo circondava per accrescere il proprio piacere”.
Una nuova indagine per l’improbabile detective di Partanna Giovà, metronotte per caso, coinvolto in un duplice omicidio di stampo mafioso insieme a tutta la scombinata famiglia Di Dio. Sarà ancora una volta l’anziana madre, autentica virago arroccata alle salde tradizioni popolari e armata di un cervello dalla logica “acuminata”, ad avviare le indagini verso l’inevitabile conclusione. Ma cos’è La boffa allo scecco? Questo, almeno, ve lo possiamo svelare: si tratta di un gesto simil-apotropaico (in realtà un autentico sopruso) che a tutti è occorso di subire almeno una volta nella vita, ovvero lo schiaffo di rimando, come sfogo per un’ingiustizia patita che non si è in grado di vendicare altrimenti. Roberto Alajmo non delude le aspettative.
Per quanto riguarda Sarà assente l’autore di Giampaolo Simi, si può dire che, se esiste una sana via di mezzo tra assecondare a priori i gusti dei lettori meno esigenti e scrivere in modo che solo l’autore possa comprendere i propri contenuti, Simi l’ha sicuramente trovata e ce la propone in queste succulente paginette. Dedicato a chi ha la voglia, la necessità, l’urgenza di ridere a crepapelle.
Nell’ultimo nato della serie del BarLume di Marco Malvaldi, La morra cinese, gli inossidabili vecchietti sono alle prese con l’omicidio niente di meno che di un giovane filologo romanzo alle prese con un carteggio appartenente alla famiglia di un nobile “arci-decaduto” del luogo, in cui, pare, compariva addirittura un’epistola inedita di Giacomo Leopardi. Ma questo non è l’unico movente per un delitto che non resterà a lungo irrisolto.
#geoffrey holiday hall#budd schulberg#elia kazan#marlon brando#graham greene#roberto alajmo#francis beeding#alfred hitchcock#walter tevis#georges simenon#francesco recami#giampaolo simi#marco malvaldi
10 notes
·
View notes
Text
Ed eccoci di nuovo qui con la rubrica a cadenza mensile e precisamente l'ultimo giorno di ogni mese, curata dalla nostra utente e amica Valentina Pace
Questa rubrica nasce anche e soprattutto da una riflessione che ci accompagna da un po' di tempo: per una "piccola" biblioteca di un piccolo paese non è sempre facile stare al passo con le richieste, i suggerimenti, le necessità degli utenti e non. Per questo motivo, con l'aiuto di Valentina scopriremo nuovi autori e nuove letture, consigli e spunti di riflessione, insieme a curiosità e notizie sui nostri cari libri. E allora, diamo il benvenuto a questo nuovo spazio culturale dove si viaggerà alla scoperta delle case editrici indipendenti: ʟᴇᴛᴛᴜʀᴇɪɴᴅɪᴇ.
La casa editrice di questo mese è: Sellerio
Buona lettura a tutti!
PICNIC A HANGING ROCK di Joan Lindsay
“Se Picnic a Hanging Rock sia realtà o fantasia, i lettori dovranno deciderlo per conto proprio. Poiché quel fatidico picnic ebbe luogo nell'anno 1900 e tutti i personaggi sono morti da molto tempo, la cosa pare non abbia importanza”.
All’Appleyard College, una rinomata scuola per signorine di buona famiglia, situata in Australia a poca distanza da Melbourne, si respira un’atmosfera di profonda allegria e di grande trepidazione: è l’alba del 14 febbraio del 1900 e le ragazze, tutte vestite di bianco, si preparano per una scampagnata a Hanging Rock, un immenso gruppo roccioso di origine vulcanica che costituisce il simbolo del paese.
La direttrice, la severa e arcigna Mrs. Appleyard sovrintende ai preparativi, mentre le ragazze si scambiano i biglietti di San Valentino. Tra loro spiccano le tre allieve più grandi: Miranda, la più bella, la più riflessiva e la più amata del collegio, Irma, la più ricca e Marion, la più intelligente. L’attempata Miss Greta McCraw, insegnante di matematica con il naso perennemente infilato in un libro e Mademoiselle Dianne de Poitiers, insegnante di francese e di ballo, giovane, elegante e ricca di fascino, sono le accompagnatrici.
Quella che dovrebbe essere una giornata di festa si trasforma in tragedia: una volta arrivata a destinazione, l’allegra brigata si dispone a trascorrere la giornata oziando, ma Miss McCraw, Miranda, Irma e Marion, seguite dall'insulsa Edith, una ragazza lagnosissima, definita dal narratore l’asina del collegio, si avventurano sulla cima della Hanging Rock e non faranno più ritorno. Soltanto Edith e Irma, in momenti diversi, verranno ritrovate, ma non saranno in grado di spiegare cos’è accaduto alle altre. Nonostante le ricerche, neanche i corpi delle scomparse saranno rinvenuti, come se la montagna le avesse letteralmente inghiottite.
Picnic a Hanging Rock è un mystery d’atmosfera in cui le descrizioni di una natura lussureggiante e selvaggia si alternano agli eventi successivi alla scomparsa delle tre ragazze e della loro insegnante durante la gita organizzata dal collegio. Il romanzo è caratterizzato dal tema del perturbante: la normalità, ciò che ci è familiare, diventa estraneo e spaventoso, provocando ansia e disagio. Una tranquilla gita in montagna non si trasforma in una semplice tragedia, ma in qualcosa di ignoto e terribile con cui tutti i protagonisti del romanzo dovranno fare i conti. La Hanging Rock si erge in lontananza, quasi fosse una creatura senziente in grado di influire in modo determinante sulla vita (e la morte) di tutti i personaggi.
Il manoscritto originale del romanzo comprendeva un finale con la soluzione del mistero: il cosiddetto diciottesimo capitolo. Tuttavia, l’editore convinse la Lindsay a rimaneggiare il romanzo, lasciando il mistero senza soluzione. L’autrice affidò al suo agente il compito di pubblicare il capitolo mancante dopo la sua morte. Ciò è avvenuto nel 1987. L’edizione italiana non comprende il diciottesimo capitolo che, in ogni caso, può essere reperito facilmente online in lingua originale con il titolo The Secret of Hanging Rock.
COSA MI È PIACIUTO
Ho avuto la fortuna di leggere questo romanzo con il gruppo di lettura #oldbutgold gestito da Teresa, Bee Book a Lula e la sottoscritta, al quale si sono unite tante lettrici e alcuni lettori con i quali abbiamo discusso ed esaminato i vari aspetti del romanzo.
Personalmente ne ho amato ogni pagina, soprattutto perché il tema del perturbante, ampiamente trattato nel romanzo, mi ha ricordato L’incubo di Hill House di Shirley Jackson, uno dei miei romanzi prediletti. Inoltre, proprio quest’anno la casa editrice Sellerio ha deciso di ripubblicare una nuova edizione di Picnic a Hanging Rock dalla copertina estremamente evocativa e volevo assolutamente che questo splendido volume facesse parte della mia biblioteca.
COSA NON MI È PIACIUTO
Il romanzo ha pienamente soddisfatto le mie aspettative, ma non ne consiglio la lettura a chi non ama le pagine descrittive e ritiene che ogni mistero debba avere la sua soluzione.
L’AUTORE
Joan Lindsay (1896-1984), scrittrice e commediografa australiana, oltre a Picnic a Hanging Rock (1967), pubblicato per la prima volta da Sellerio nel 1993, oggetto di una celebre versione cinematografica di Peter Weir e di una serie TV nel 2018, ha pubblicato il libro di memorie Time Without Clocks (1962).
LA CASA EDITRICE
La Sellerio è nata nel 1969 a Palermo da Elvira Giorgianni e suo marito Enzo Sellerio su ispirazione di Leonardo Sciascia e dell’antropologo Antonino Buttitta. La casa editrice ottiene visibilità nazionale (e internazionale) con la pubblicazione nel 1978 de “L'affaire Moro” di Sciascia. Cresce il numero delle collane, a cominciare da “La Memoria”, oggi simbolo della produzione selleriana. Fra gli scrittori che hanno collaborato con la casa editrice: Gesualdo Bufalino, lanciato nel 1981, vincitore del Premio Campiello e del Premio Strega, e Andrea Camilleri ("padre" della serie TV Montalbano).
#indiebooks#lettureindie#rubricamensile#casaeditriceindipendente#sellerio#sellerioeditore#joanlindsay#edizionisellerio#picnicahangingrock#letturaperturbante#consiglilibreschi#consigliletterari#consigliolibri#consiglilibri#consiglibibliotecari#recensioniletterarie#bibliotecacomunale#bibliosanvale#indie#letteraturaindipendente#leggereindipendente#narrativacontemporanea#leggoindipendente#letteraturaaustraliana#narrativaaustraliana#mistero#romanzo#bibliotecasanvalentino#biblioteca#bibliosanvalentino
2 notes
·
View notes
Text
13esima: J. Erpenbeck, Kairos, Sellerio
Marco Grando ci segnala questa storia d’amore ambientata a Berlino Est poco prima della caduta del muro. A questo proposito Marco ci scrive: “Consiglio la lettura di Kairos di Jenny Erpenbeck Ed Sellerio. Siamo nella Berlino est del 1986 una relazione fra Hans 55 anni sposato e con figlio e Katharina studentessa di 19 anni. La bellezza del romanzo sta nella notevole abilità della scrittrice nel…
0 notes
Text
Il romanzo "Tempo fuori luogo", conosciuto anche come "Il tempo si è spezzato", "L'uomo dei giochi a premio" e "Tempo fuor di sesto" ("Time Out of Joint") di Philip K. Dick è stato pubblicato per la prima volta nel 1959. In Italia è stato pubblicato come "Il tempo si è spezzato" dal Corriere della Sera nel n. 59 de "I Romanzi del Corriere" nella traduzione di Pinuccia Rebora, da Mondadori come "L'uomo dei giochi a premio" nel n. 491 di "Urania", all'interno di "Millemondinverno 1975" e nel n. 72 dei "Classici Urania" nella traduzione di S.V., come "Tempo fuori luogo" da Sellerio Editore nel n. 9 di "Fantascienza" e nel n. 437 de "La Memoria" nella traduzione di Gianni Pannofino, come "Tempo fuor di sesto" da Fanucci nel n. 16 di "Collezione Dick" e nel n. 81 di "Tascabili Immaginario" nella traduzione di Anna Martini e come "Tempo fuori luogo" di nuovo da Mondadori negli "Oscar Fantastica Classics" nella traduzione di Gianni Pannofino.
Ragle Gumm è un reduce che non ha un lavoro regolare ma ha trovato una buona fonte di sostentamento nel gioco a premi di un quotidiano. Ciò perché è estremamente bravo nell'indovinare dove potrebbe atterrare un marziano nella mappa che viene pubblicata giornamente.
Nonostante la fama che deriva da questo suo successo, Ragle Gumm si sente un fallito che non ha neppure una casa sua dato che vive con la sorella Margo, il cognato Vic e il loro figlio Sammy. Il gioco richiede un notevole impegno mentale e a volte ha allucinazioni. Alcuni strani eventi sono condivisi da altri come il trovare un rivista che parla di Marilyn Monroe, un'attrice che sembra famosa ma nessuno in famiglia conosce.
0 notes
Text
Antonio Manzini "Il passato è un morto senza cadavere", presentazione
[…] In questa nuova avventura di Rocco Schiavone, Antonio Manzini alza il livello della riflessione sulla condizione umana, in una indagine fitta di tracce, figure e dettagli, movimentata, rigorosamente logica, che agita ombre e desideri, provoca luci e turbamenti, smuove il coraggio e la paura.(da Sellerio Editore) Il nuovo romanzo di Manzini è un testo ampio che ha come tema portante il…
View On WordPress
0 notes
Text
I sei libri finalisti al #PremioStrega2024, in ordine di classifica:
«L’età fragile» di Donatella Di Pietrantonio, Einaudi, con 248 voti.
«Invernale» di Dario Voltolini, La nave di Teseo, con 243 voti.
«Chi dice e chi tace» di Chiara Valerio, Sellerio, con 213 voti.
«Romanzo senza umani» di Paolo Di Paolo, Feltrinelli, con 195 voti.
«Aggiustare l’universo» di Raffaella Romagnolo, Mondadori, con 193 voti.
«Autobiogrammatica» di Tommaso Giartosio, minimum fax, con 126 voti.
Accedono alla seconda votazione sei libri anziché cinque secondo l’art. 7 del regolamento di votazione: “Se nella graduatoria dei primi cinque non è compreso almeno un libro pubblicato da un editore medio-piccolo(così definito secondo la classificazione delle associazioni di categoria e le conseguenti valutazioni del Comitato direttivo), accede alla seconda votazione quello con il punteggio maggiore, dando luogo a una finale a sei candidati”.
Credits/MUSA.
1 note
·
View note
Text
The Italian Library #9, all'IIC il premio Strega con Ornella Tarantola
Di Pietro Nigro Si terrà il 23 maggio prossimo alle 18.30 The Italian Library # 9: Premio Strega, incontro con Ornella Tarantola presso l'Istituto Italiano di Cultura di Londra. The Italian Library #9, all'IIC il premio Strega con Ornella Tarantola Si terrà il 23 maggio 2024 alle ore 18.30 ora locale all'Istituto Italiano di Cultua di Londra The Italian Library #9: Premio Strega. Con Ornella Tarantola. L'incontro è dedicato a 12 candidati al premio Strega i quest'anno che Ornella racconta ed insieme a Marco Gambino ne legge degli estratti. Quale di questi voi vorreste leggere per primo? Un po’ come tornare ai tempi della libreria quando tra una chiacchiera e l’altra si consigliavano quali romanzi leggere. Quello che sarà scelto da più persone sarà il vincitore di Italian Library. All'incontro si parlerà dunque e si leggeranno: - Sonia Aggio, Nella stanza dell’imperatore (Fazi), proposto da Simona Cives. - Adrián N. Bravi, Adelaida (Nutrimenti), proposto da Romana Petri. - Paolo Di Paolo, Romanzo senza umani (Feltrinelli), proposto da Gianni Amelio. - Donatella Di Pietrantonio, L’età fragile (Einaudi), proposto da Vittorio Lingiardi. - Tommaso Giartosio, Autobiogrammatica (minimum fax), proposto da Emanuele Trevi. - Antonella Lattanzi, Cose che non si raccontano (Einaudi), proposto da Valeria Parrella. - Valentina Mira, Dalla stessa parte mi troverai (SEM), proposto da Franco Di Mare. - Melissa Panarello, Storia dei miei soldi (Bompiani), proposto da Nadia Terranova. - Daniele Rielli, Il fuoco invisibile. Storia umana di un disastro naturale (Rizzoli), proposto da Antonio Pascale. - Raffaella Romagnolo, Aggiustare l’universo (Mondadori), proposto da Lia Levi. - Chiara Valerio, Chi dice e chi tace (Sellerio), proposto da Matteo Motolese. - Dario Voltolini, Invernale (La nave di Teseo), proposto da Sandro Veronesi. Per prenotare cliccare QUI ... Continua a leggere su Read the full article
0 notes
Text
[Un sabato, con gli amici][Andrea Camilleri]
Un sabato, con gli amici: viaggio senza ritorno nell’animo umano. Un thriller psicologico crudo e spietato di Andrea Camilleri Titolo: Un sabato, con gli amiciScritto da: Andrea CamilleriEdito da: Sellerio EditoreAnno: 2024Pagine: 192ISBN: 9788838946530 La trama di Un sabato, con gli amici di Andrea Camilleri Un sabato, con gli amici è il romanzo più sorprendente di Camilleri, pubblicato per…
View On WordPress
#2024#Andrea Camilleri#con gli amici#fiction#gay#Italia#LGBT#LGBTQ#libri gay#Montalbano#Narrativa#narrativa italiana#Nicola Lagioia#Sellerio#Sellerio Editore Palermo#Un sabato
1 note
·
View note
Text
La mala erba: Il Crudo Ritratto di un Paese e dei Suoi Segreti. Recensione di Alessandria today
Una fiaba nera di solitudini, oppressioni e vendette nella provincia italiana
Una fiaba nera di solitudini, oppressioni e vendette nella provincia italiana La mala erba di Antonio Manzini, pubblicato da Sellerio Editore il 27 settembre 2022, è un romanzo che scava nelle pieghe più oscure della provincia italiana. Ambientato nel piccolo paese di Colle San Martino, il libro racconta la storia di Samantha, una ragazza di 17 anni la cui vita è segnata dalla povertà, dalla…
#Alessandria today#Antonio Manzini#cicli di oppressione#condizione femminile#critica sociale#cupio dissolvi#destino segnato#dinamiche sociali#donna lupo#giustizia e vendetta#Google News#italianewsmedia.com#La mala erba#LETTERATURA CONTEMPORANEA#letteratura drammatica#narrativa di provincia#narrativa italiana#noir italiano#Pier Carlo Lava#potere e oppressione#provincia italiana#realismo crudo#realismo psicologico#Romanzo italiano#romanzo psicologico#romanzo sociale#romanzo sul riscatto#Samantha protagonista#Sellerio Editore#simbolo di ribellione
0 notes
Text
Giovanni Minoli è cittadino onorario di Napoli
Giovanni Minoli è cittadino onorario di Napoli Giovanni Minoli è ufficialmente cittadino di Napoli. La mattina del 10 aprile il sindaco Gaetano Manfredi ha conferito la cittadinanza onoraria al giornalista, autore e conduttore radiofonico e televisivo. La cerimonia – aperta per volonta del sindaco Manfredi con un minuto di silenzio per la tragedia di Suviana - si è svolta alla presenza della presidente del Consiglio comunale, Vincenza Amato, dell'assessora alle Attività produttive Teresa Armato e del consigliere comunale Sergio Colella. Come location è stato scelto l'Auditorium del Centro di produzione Rai di Napoli, luogo che racchiude in sé la motivazione della decisione dell'Amministrazione comunale. Circa trent'anni fa, da direttore di Rai Tre e della struttura Format, Minoli volle che proprio nella sede partenopea fosse prodotta la serie televisiva "Un posto al sole". Quella felice intuizione fu decisiva per scongiurare la chiusura del Centro di produzione di Napoli. Era il 1996 e da allora "Un posto al sole" ha contribuito a rafforzare l'immagine e il prestigio di Napoli e continua a farlo ancora oggi anche fuori dai confini nazionali. E, attraverso la fiction, Minoli "ha saputo snocciolare lo spirito dei tempi", come ha ricordato Pietrangelo Buttafuoco nella laudatio. Accogliendo anche la richiesta avanzata da artisti e intellettuali, nel febbraio scorso la Giunta comunale aveva deliberato all'unanimità, su proposta del sindaco, il conferimento della cittadinanza onoraria a Giovanni Minoli: un atto di gratitudine e riconoscenza per la capacità di promuovere la bellezza della città di Napoli e per la valorizzazione del Centro di produzione Rai e delle sue maestranze. LE DICHIARAZIONI SINDACO GAETANO MANFREDI "La cittadinanza onoraria a Giovanni Minoli nasce, da un lato, per la volontà - che ha trovato la piena condivisione mia e di tutta l'Amministrazione e del Consiglio Comunale - manifestata da tanti intellettuali, autori, artisti che hanno collaborato e che lavorano a "Un posto al sole", di sollecitare un riconoscimento per colui che ha avuto l'intuizione della prima grande fiction realizzata a Napoli e che ha rappresentato anche un'occasione di rilancio del Centro di produzione Rai, e poi ha anche avviato un percorso che oggi vede Napoli forse la capitale della fiction italiana. Quindi è un riconoscimento a Giovanni Minoli per questa intuizione, ma anche un riconoscimento del rapporto stretto e molto forte che c'è tra la città di Napoli, la RAI ed il Centro di produzione Rai che è una grande risorsa culturale della nostra città, ma anche un formidabile strumento di creazione di professionalità, di lavoro, di economia e quindi elemento fondamentale di una Napoli grande capitale culturale non solo italiana, ma internazionale". GIOVANNI MINOLI "Ricevere la cittadinanza onoraria per me significa tantissimo, io sono torinese, un torinese che è venuto a Napoli a restituire un po' del maltolto dei nostri avi. Questa è la prima considerazione vera che mi va di fare perché è esattamente lo spirito con il quale quando il Centro di Produzione di Napoli doveva essere chiuso e venduto, perché delle persone volevano chiuderlo e venderlo per fare cassa, una consigliera del Sud, un genio assoluto come Elvira Sellerio, una notte mi chiamò e mi disse "Giovanni, io non posso permettere che il Centro di Napoli venga venduto. Tu che hai sempre tante idee, portami delle idee per salvare la sede di Napoli". Io stavo studiando da tempo la lunga serialità, cioè il grande romanzo popolare, perché tutti voi parlate di soap opera, ma questa non è una soap opera, è un grande romanzo popolare che ha alle spalle tanti studi. Perché ho messo insieme i professori dell'università, tutti i ricercatori del CENSIS che ci davano le linee guida dello sviluppo del paese che trasmettevamo agli sceneggiatori per avere la certezza di avere un'aderenza sociale che si sviluppava. E' questa la ragione della vittoria, perché le cose come nascono arrivano. Questa struttura di pensiero profondo, sociale, di radicamento sociale dove lo vedi? Lo vedi nell'aumento delle esterne, perchè le esterne ti consentono di raccontare il paese e questa è stata una scelta strategica che ha vinto. Teniamo conto che gli italiani all'estero sono di più degli italiani in Italia, sono 65 milioni e tutte le comunità italiane guardano 'Un Posto Sole'. Questo è il programma italiano più visto al mondo e gli attori vi possono dire le avventure personali che hanno avuto andando fuori, trionfi da star di Hollywood. Abbiamo girato in 27 anni come se avessimo fatto 1500 o 1600 film, generando 2000-2500 posti di lavoro tra diretto ed indotto; è una macchina potente dove c'è il sud con il nord: io ho portato questa organizzazione tayloristica, che unita alla fantasia, alla creatività, al talento, al geniaccio napoletano ha prodotto il tutto. La realtà cambia sempre e con lei cambia anche questo grande romanzo popolare, non una soap opera, ma un grande romanzo popolare che si lega alla lunga tradizione dei Feuilleton francesi. Quando è nato "Un posto al sole" sembrava una scelta folle e i primi a non crederci erano gli stessi napoletani. Oggi Napoli è capitale della fiction italiana e io mi prendo il merito di aver creduto nelle mie idee, di averle sviluppate contro tutti, perché allora nessuno lo voleva. Non solo Napoli, non voleva nessuno perché comprare e meglio che produrre, per moltissime ragioni. Da cittadino napoletano mi sento che sto imparando, come uno che è alla conquista del far west. Adoro Napoli, sono un torinese che adora il sud. Ho anche casa a Filicudi, quindi immaginate quanto sud c'è nel mio cuore". ROBERTO SERGIO AMMINISTRATORE DELEGATO RAI: "Siamo qui per rendere onore ad un grande protagonista della Rai, ma anche al lavoro di tutti i dipendenti Rai che in questi anni hanno contribuito a rendere la sede di Napoli un luogo importante, un luogo grazie al quale si racconta la città a tutto il paese e Giovanni Minoli, con la sua scelta di portare proprio a Napoli la produzione di 'Un Posto al Sole', ha dato un contributo determinante alla crescita e allo sviluppo di questo luogo così importante. Oggi noi abbiamo una interlocuzione costante con il Sindaco Manfredi e con il Presidente De Luca, ed entrambi ci hanno dato ampia disponibilità per contribuire alla ristrutturazione ed al rilancio del Centro di Produzione e noi, come RAI, nel piano di investimenti immobiliari che abbiamo previsto, abbiamo tenuto conto di questo e vogliamo rendere Napoli un polo all'avanguardia nel paese". ENZA AMATO, PRESIDENTE DEL CONSIGLIO COMUNALE DI NAPOLI "Sono qui in rappresentanza del Consiglio Comunale di Napoli per dire grazie a Giovanni Minoli per il lavoro profuso in tutta la sua carriera al servizio della Rai e della nostra comunità. Grazie soprattutto per averci mostrato come si fa il giornalismo vero e come può essere utilizzato un mezzo così potente come la televisione per fare cultura, informazione e vera integrazione sociale. Per me è un privilegio ricordare il lavoro che il Consiglio Comunale ha fatto in questi anni a difesa del Centro di Produzione Rai di Napoli esprimendosi con una mozione di indirizzo, approvata da tutti i consiglieri, di maggioranza e di opposizione, a sua difesa, per la sua importanza strategica e a tutela di tutti i lavoratori che animano la sede di Napoli". ... #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda Read the full article
0 notes
Text
Premio Strega 2024: i 12 finalisti
La corsa al Premio Strega 2024 si fa più avvincente con l'annuncio dei 12 finalisti, scelti tra 82 candidati dai 400 "Amici della Domenica". La dozzina, come da tradizione, presenta una ricca varietà di generi e stili letterari, con 7 donne e 5 uomini a contendersi il prestigioso riconoscimento. Le autrici e i loro romanzi: - Sonia Aggio con Nella stanza dell'imperatore (Fazi): un romanzo storico che ripercorre la vita di Costanza Piccolomini, donna di grande cultura e amante di Federico II. - Donatella Di Pietrantonio con L'età fragile (Einaudi): un'intima esplorazione del rapporto tra madre e figlia, sullo sfondo di un Abruzzo rurale e suggestivo. - Antonella Lattanzi con Cose che non si raccontano (Einaudi): una storia di formazione che affronta temi delicati come l'abuso e la ricerca di sé. - Valentina Mira con Dalla stessa parte mi troverai (Sem): un romanzo che indaga le sfumature dell'amore e del tradimento, con una scrittura poetica e coinvolgente. - Melissa Panarello con Storia dei miei soldi (Bompiani): un memoir ironico e dissacrante sul rapporto con il denaro e le sue implicazioni nella vita di una donna. - Raffaella Romagnolo con Aggiustare l'universo (Mondadori): un romanzo corale che racconta le vite di quattro donne alle prese con le sfide del quotidiano. - Chiara Valerio con Chi dice e chi tace (Sellerio): un'intensa riflessione sul potere delle parole e del silenzio, in una storia che indaga i segreti di una famiglia. Gli autori e i loro romanzi: - Adrián N. Bravi con Adelaida (Nutrimenti): un romanzo di formazione che narra il viaggio di una giovane donna alla scoperta di sé e delle proprie radici. - Paolo Di Paolo con Romanzo senza umani (Feltrinelli): una distopia ambientata in un futuro in cui l'uomo ha ceduto il passo alla tecnologia. - Tommaso Giartosio con Autobiogrammatica (minimum fax): un'opera ironica e meta-letteraria che gioca con i generi e le convenzioni narrative. - Daniele Rielli con Il fuoco invisibile. Storia umana di un disastro naturale (Rizzoli): un romanzo storico che ripercorre la tragedia del Vajont, unendo la Storia alle storie individuali. - Dario Voltolini con Invernale (La nave di Teseo): un thriller psicologico che si snoda tra le atmosfere rarefatte di una montagna innevata. La sfida si preannuncia avvincente e il verdetto finale, che sarà emesso il 4 luglio 2024, è atteso con trepidante attesa da lettori e addetti ai lavori. Oltre ai finalisti, la "dozzina" del Premio Strega 2024 include anche altri nomi di rilievo: - Veronica Raimo con Niente di vero (Einaudi) - Emanuele Trevi con Due vite (Neri Pozza) - Helena Janeczek con La ragazza con la Leica (Guanda) - Giorgio Fontana con Il silenzio dell'alluvione (Sellerio) - Marco Balzano con Resto qui (Einaudi) La cinquina finalista sarà annunciata il 2 giugno 2024. Il Premio Strega, con la sua lunga e prestigiosa storia, rappresenta un punto di riferimento per la letteratura italiana e internazionale. La selezione dei 12 finalisti offre un'ampia panoramica sulla vitalità e la ricchezza del panorama letterario contemporaneo, invitandoci a scoprire nuove voci e a riflettere su temi di grande attualità.tunesharemore_vert Read the full article
0 notes
Text
Mattotti: "Conquistato da Zannoni. Le immagini sono nate leggendo"
Lorenzo Mattotti è l’ideatore del primo romanzo illustrato di Sellerio, perché ha disegnato le tavole per I miei stupidi intenti di Bernardo Zannoni, la storia della faina Archy, premio Campiello 2022. E l’ha fatto proponendosi, non su richiesta. Le sue 66 tavole a sanguigna, una tecnica di disegno che suggerisce il tratto dell’incisione, sono in mostra da lunedì 8 aprile alle 19 alla galleria…
View On WordPress
1 note
·
View note
Text
Inediti di Garcia Marquez e Grass tra libri 2024
Inediti di Nobel della letteratura come Gabriel Garcia Marquez e Gunther Grass, riscoperte e grandi ritorni come quello del Premio Pulitzer Michael Cunningham e di Elizabeth Strout. Torna anche la “regina” Alicia Giménez-Bartlett con un nuovo romanzo Sellerio che vede protagonista Petra Delicado e viene pubblicato per la prima volta in Italia il romanzo d’esordio di Marguerite Duras. Il 2024…
View On WordPress
0 notes