#Manzoni
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marginaliamagpie · 11 days ago
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some incunabula and editio princeps I saw in the flesh (and got absurdly excited over) last week:
Hypnerotomachia Poliphili, allegedly by Francesco Colonna (Aldus Manutius, Venice, 1499)
Il principe by Niccolò Machiavelli (Antonio Blado, Rome, 1532)
Inferno by Dante Alighieri
Le Terze rime by Dante Alighieri (Aldus Manutius, Venice, 1502)
Dialogo sopra i due massimi sistemi del mondo by Galileo Galilei (Giovan Batista Landini, Florence, 1832)
I promessi sposi by Alessandro Manzoni (Guglielmini e Redaelli, Milan, 1840)
Canti by Giacomo Leopardi (Guglielmo Piatti, Florence, 1831)
Le avventure di Pinocchio by Carlo Collodi (Felice Paggi, Florence, 1883)
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pietroleopoldo · 8 months ago
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libriaco · 8 months ago
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Bibliofobia
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La forma più nota e forse diffusa di bibliofobia è quella che molti professori provocano nei loro allievi mediante la frequente incapacità di comunicare la bellezza di certe opere, semplicemente insistendo sul rilievo storico e letterario delle stesse. L’esempio classico della nostra Italia pedagogica sono I promessi sposi, grande romanzo che gli studenti, alla fine dei corsi liceali, di norma detestano perché educati a detestarlo. La patologia si supera per caso: in età matura, qualcuno si trova un giorno tra le mani quel romanzo, ne apre una pagina e resta avvinto. Bastano alcuni capitoli per ottenere una guarigione certa e solida. Purtroppo, sono pochi coloro che casualmente si salvano: i più continuano a disprezzare I promessi sposi per la vita intera.
A. Castronuovo, Dizionario del bibliomane, Palermo, Sellerio, 2021
Immagine: Don Abbondio, Renzo e Lucia dalla copertina del "Corriere dei Piccoli", 8 Gen. 1967
Vedi anche la mia nota QUI.
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perennial-anxiety · 1 year ago
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Gli occhi non davan lacrime,
ma portavan segno d'averne sparse tante.
-Alessandro Manzoni.
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ladyofmelk · 5 months ago
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have you ever wanted to read about a character that's a mix between alyosha, katya and grushenka from the brothers karamazov? no? idc let me introduce you to Gertrude/the Nun of Monza from italian cult classic (unfortunately) The Betrothed !!
Her story only takes two chapters of the novel but it's so fascinating as a standalone.
To put it short, Gertrude's a young noblewoman tormented by love and passion that she can't freely express, and her family uses her guilt against her to make her abide to their wishes (punishments), ultimately resulting in her being forced to enter a monastery and having an affair in the dramatic pursuit of freedom and power. From her wiki page:
[she's] a tragic figure, a bitter, frustrated, sexually deprived and ambiguous woman.
You don't need to know much about the background info, just keep in mind that
It's a historical novel set in 17th century northern Italy under spanish occupation (to mirror the austrian occupation of the same areas occurring at the time the book was written - two centuries later)
Gertrude has to look after a peasant girl named Lucia (and her mother Agnese) as she's hiding from a local nobleman (don Rodrigo) who wants to kidnap/deflower her, and for this reason she's had to part ways with her fiancé Renzo
She's actually inspired by a real person, sister Virginia Maria (born Marianna de Leyva), a noblewoman who was forced to become a nun and had an illicit affair with a man + gave birth to his children in secret.
The man (count Osio) killed three people to hide the affair and was sentenced to death for starvation.
There was also trial against Virginia (ordered by archbishop Federico Borromeo, a historical character that actually appears in the book and saves everyone's ass) and she was sent to be basically buried alive in a monastery in Milan; she survived but decided to remain in the convent till the day she died.
Chapters in english:
(No idea why they translated their names, just know half of them are either spanish or italian)
Life of Marianna de Leyva:
(i suggest going to the italian page and using google translate for more info though)
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canterai · 7 months ago
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Quel bonheur pour moi de lui pouvoir ouvrir mon cœur et d'être sûre de trouver toujours en elle un écho à mes sentiments !
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syndeticart · 4 months ago
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How to hang art. 7-2024.
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nonsolodoncamillo · 7 months ago
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dk-thrive · 2 years ago
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Who are your favorite novelists and why?
I love Stendhal above all because only in him are individual moral tension, historical tension, life force a single thing, a linear novelistic tension. I love Pushkin because he is clarity, irony, and seriousness. I love Hemingway because he is matter-of-fact, understated, will to happiness, sadness. I love Stevenson because he seems to fly. I love Chekhov because he doesn’t go farther than where he’s going. I love Conrad because he navigates the abyss and doesn’t sink into it. I love Tolstoy because at times I seem to be about to understand how he does it and then I don’t. I love Manzoni because until a little while ago I hated him. I love Chesterton because he wanted to be the Catholic Voltaire and I wanted to be the Communist Chesterton. I love Flaubert because after him it’s unthinkable to do what he did. I love the Poe of “The Gold Bug.” I love the Twain of Huckleberry Finn. I love the Kipling of The Jungle Books. I love Nievo because I’ve reread him many times with as much pleasure as the first time. I love Jane Austen because I never read her but I’m glad she exists. I love Gogol because he distorts with clarity, meanness, and moderation. I love Dostoyevsky because he distorts with consistency, fury, and lack of moderation. I love Balzac because he’s a visionary. I love Kafka because he’s a realist. I love Maupassant because he’s superficial. I love Mansfield because she’s intelligent. I love Fitzgerald because he’s unsatisfied. I love Radiguet because we’ll never be young again. I love Svevo because we have to grow old. I love . . .
—  Italo Calvino, from “Answers to Nine Questions on the Novel” in “The Written World and the Unwritten World: Essays. Translated by Ann Goldstein. (Mariner Books Classics, January 17, 2023) 
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aengelai · 1 year ago
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Uovo scultura, Piero Manzoni (1960)
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primepaginequotidiani · 19 days ago
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PRIMA PAGINA Libero di Oggi sabato, 19 ottobre 2024
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libriaco · 9 months ago
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Son disgrazie!
[Perpetua:] – Mala cosa nascer povero, il mio caro Renzo.
A. Manzoni, I promessi sposi [1840], Cap II. Scaricabile da LiberLiber.
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weirdesplinder · 3 months ago
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 I seguiti dei Promessi sposi
Quest'anno, anzi quest'estate nella libreria italiane è uscito ad opera della scrittrice americana di origini italiane Ben Pastor un romanzo sequel de I PROMESSI SPOSI, tra l'altro un giallo.
NELLA FOSSA DEI LUPI o COME PROSEGUONO I PROMESSI SPOSI, di Ben Pastor
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Trama: Renzo, Lucia, Don Abbondio, l'Innominato sono i grandi e indimenticabili personaggi de I promessi sposi… Ma cosa succede quando ce li ritroviamo davanti a tre anni di distanza dall'inizio delle loro avventure nel novembre del 1628? Che sorpresa: economicamente sistemati, in attesa di un figlio, mentre Milano si rialza dopo i disastri della peste. Andrebbe tutto bene se il loro persecutore pentito, l'Innominato, al secolo Bernardino Visconti, non venisse assassinato nei monti sopra Lecco, in un luogo impervio dove si dà la caccia ai lupi. Perché? Qualcuno forse non gli ha perdonato le antiche malefatte? Tutto si complica nuovamente, e questa volta a causa di un'indagine affidata al giovane luogotenente di giustizia Diego Antonio de Olivares. Il sospetto aleggia dentro e fuori una Milano dai fetidi bassifondi, tra miracoli veri o falsi, attentati e vendette. Ben Pastor ci guida con mano sicura lungo le strade che portano al confine veneto, rispondendo a domande che forse avevamo fin dalla giovinezza: il pavido curato Don Abbondio ha imparato la sua lezione? Renzo è ancora impulsivo? Cosa può la giustizia dello Stato italo-spagnolo contro la violenza di un omicidio eccellente, che qualcuno forse non vuole far risolvere? Ci imbattiamo nei "bravi" restati senza impiego, nel caso criminale della Monaca di Monza, e in una signora elusiva e affascinante come Donna Polissena, in possesso di qualcosa che aiuterà un sempre più ammirato Olivares a sciogliere l'enigma.
L'ho subito messo nella mia lista dei libri da leggere anche perchè tutti ne parlano molto bene, e come sapete io adoro scoprire i sequel di romanzi classici della letteratura, come prova il mio tentativo di leggere tutti i sequel mai scritti di Orgoglio e pregiudizio.
Tra l'altro ho notato che molti sequel moderni di questi classici della letteratura si presentano in forma di giallo...chissà perchè....?
Comunque armata di pazienza ho iniziato delle ricerche per scoprire se esistono altro seguiti dei Promessi sposi, di cui non conoscevo l'esistenza e la risposta è sì, esistono.
Già un contemporaneo del Manzoni, Antonio Balbiani, scrisse nel 1872 un proseguo del romanzo, che intitolò I figli di Renzo Tramaglino e di Lucia Mondella
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Trama: Il romanzo torna indietro rispetto al finale dei Promessi sposi del Manzoni che nell’ultimo capitolo aveva già raccontato sia le nozze, che il trasloco, che la nascita della prima figlia di Renzo e Lucia, e parte di nuovo dal matrimonio raccontandolo con novizia di particolari, e ogni cosa viene poi raccontata con molti approfondimenti, pure troppi. Balbiani segue passo passo Renzo e Lucia nella loro vita assieme. La trama ci racconta dei loro figli: dopo Maria verranno Cristoforo, Nicola (nome del papà di Renzo), Agnesina ma anche un bimbo morto «a quattr'anni d'angina, dopo una filza di rimedi» e ancora una Perpetua e un Abbondio il quale - ma pensa un po' - si farà prete. Ad affollare il racconto compaiono numerosi altri personaggi, vecchie e nuove conoscenze. Compare, un cantastorie chiamato Tabularasa, ricompare quel Nibbio che comandava i bravi dell'Innominato ed è ormai pentito, e per lettera si fa vivo anche don Abbondio . Ricompare anche il Sarto, quello che ospitò Lucia una volta liberata dall'Innominato. O, meglio, ne compaiono i figli a salvare il giovane Cristoforo assalito dai briganti, che erano, naturalmente, i banditi della Malanotte. Anni dopo, Cristoforo sposerà proprio una figlia del Sarto. Il racconto arriva fino alla morte di Lucia, proprio alla vigilia della prima messa del "novello" don Abbondio (e in futuro pure Agnesina prenderà i voti). Come il Nibbio, anche Lucia in punto di morte ha da chieder perdono per un'ingiustizia commessa nei confronti di una giovanissima filandiera.
Renzo e Lucia, di M. Giovannetti, scritto nel 1905
Trama: La vicenda è ambientata nel 1640, quando Renzo e Lucia, sono ormai marito e moglie da nove anni e Renzo è padrone di un filatoio alle porte di Bergamo. Quell'anno entra nella loro casa Clara, la figlia del servo dell’ambasciatore di Venezia finito impiccato, che è rimasta senza tetto e senza un soldo e va quindi aiutata. Peccato che sia anche molto bella e Renzo se ne invaghisca, e seppur la decisione sia tribulata, ne fa la sua amante, facendola ospitare da una vecchia e avida megera, finanziando i capricci dell’una e dell’altra. Ed è una relazione che porta Renzo alla rovina. Per amore della giovane veneziana, infatti, arriva a vendere casa e filatoio, incurante di lasciare Lucia e figli sulla strada, pronto a fuggire chissà dove con l’amante. A raddrizzare la situazione ci pensa iò vecchio factotum del filatoio che Renzo aveva cacciato tempo prima nonostante l’avvertimento di Lucia che forse un giorno avrebbero avuto bisogno dei suoi servigi…. E all’improvviso, in quattro e quattr’otto, Renzo pentito se ne torna a casa dove viene accolto come se nulla fosse accaduto, trovando una Lucia sorridente e i figli più che sereni. Perché in fondo, l’animo di Renzo Tramaglino è quello d’un uomo buono e non di un malvagio. Come del resto decreta la stessa Agnese, la madre di Lucia, sul letto di morte, dove si trova proprio per le pene datele dallo sconsiderato e fedifrago genero.
Maria Tramaglino, di Bruno Civardi
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Trama: Questo romanzo scritto nel 2012 comincia là dove erano finiti i Promessi Sposi e la sua protagonista, Maria, è la primogenita di Lucia e Renzo. Vi compaiono molti dei personaggi presenti nel celebre romanzo del Manzoni, a partire da Renzo, Agnese, e poi il Nibbio, la monaca di Monza. Ma a questi  se ne affiancano di nuovi, . La giovane protagonista, personaggio alquanto moderno, portatrice di un segreto e alla ricerca di una verità, si spinge dal suo paesello fino a una Napoli scossa dalla rivoluzione.
Non ho trovato nelle mie ricerche altri seguiti de I promessi sposi, se voi ne conoscete segnalatemeli in commento, ma esistono delle farse o parodie uscite già a breve distanza dal romanzo originale e delle riscritture moderne molto ma molto lontane dall'opera manzoniana come ad esempio la duologia fantasy Engaged formata dai libri:
Il libro di Renzo, Engaged vol.1, di Beppe Rocari
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Trama: Da secoli impegnati in una partita senza esclusione di colpi tra Bene e Male, l'angelo Mumiah e il demone Belial stanno assistendo al rogo di Giordano Bruno, nella speranza di impossessarsi del famoso Libro segreto scritto dal filosofo nolano, custode di un grandissimo potere. Quando il volume, però, sparisce nel nulla, cominciano una ricerca forsennata che li conduce fino a Lecco e che si intreccia con la vita di due giovani: Renzo e Lucia. Promessi sposi in procinto di coronare il loro sogno d'amore, diventano pedine nella partita a scacchi tra l'angelo, che cerca in ogni modo di aiutarli, e il demone, che si serve di don Rodrigo e dei suoi bravi per impedirne le nozze. Chi dei due la spunterà? E soprattutto chi dei due riuscirà a mettere le mani sul Libro di Giordano Bruno? Beppe Roncari ci consegna una riscrittura audace e innovativa de I Promessi Sposi, nella quale, oltre ai personaggi tradizionali che tutti noi abbiamo studiato a scuola, compaiono angeli e demoni che, lottando tra loro su un piano temporale ulteriore e fantastico per la supremazia sul mondo terreno, vanno a intervenire nel destino dei protagonisti.
Questo libro ha anche un sequel intitolato La storia di Lucia Engaged vol.2
E poi esistono molto romanzi e saggi che prendono spunto da alcuni personaggi dei Promessi sposi, come Fra Cristoforo o La monaca di Monza.
Questo autunno con Rizzoli uscirà il romanzo storico Lodovico, di Francesco Musesti, che racconterà le origini di Fra Cristoforo, e si sa già che sarà lo spunto per una serie televisiva prequel alla storia narrata nei Promessi sposi che si intitolerà Provvidenza.
Numerosi anche i romanzi e i saggi ispirati alla figura della  monaca di Monza , a partire da  La monaca di Monza, di Giovanni Rosini scritto nel 1829. Opere più recenti e moderne sono:
Il segreto della monaca di Monza, di Marina Marazza
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Trama: Milano, XVII secolo. La città è sotto il dominio della cattolicissima Spagna, che punisce con inaudita ferocia ogni forma di eresia. Mentre nelle piazze si accendono i roghi, l'Inquisizione estorce confessioni sotto tortura e nessuno può ritenersi immune dal fanatismo religioso. Nemmeno tra le austere mura di un monastero. Del resto, persino lì si annida la più pericolosa delle eresie: l'amore, quello che accende i sensi, travolge la ragione e spinge a gesti folli. Marianna lo sa bene: costretta dal padre a monacarsi giovanissima, da anni vive prigioniera nel convento di clausura di Monza. Ma né le grigie celle né le ore trascorse in preghiera sono riuscite a spegnere i suoi sogni, i suoi desideri più inconfessati. Finché un giorno, al di là del muro del giardino, vede lui, Paolo. La passione tra i due è immediata, intensa, sfrontata. Si consuma ogni notte, tra la silenziosa complicità di alcune consorelle, l'invidia di altre, le voci maligne che cominciano a circolare fuori dal convento. Pur di farle tacere, i due amanti sono pronti a qualsiasi intrigo e sortilegio. Anche a versare sangue innocente. E mentre si stringe la morsa dell'Inquisitore, i sospetti si fanno pressanti e le verità più torbide.
Marianna. Io sono la monaca di Monza, di Matteo Strukul
Trama: Murata viva in una cella, una donna bellissima si consuma nel proprio tormento: è Marianna Virginia de Leyva, già monaca feudataria di Monza. ‘Cinque braccia per tre’ ripete a se stessa: tanto è lo spazio buio e angusto nel quale vivrà fino alla morte. La sua colpa? Aver amato di una passione infuocata Gian Paolo Osio quando era vicaria del monastero di Santa Margherita, costretta a prendere i voti da un padre assente e tiranno. Nella disperazione della prigionia, Virginia ripercorre la sua storia, in una girandola di immagini nere d’orrore e rosse di sangue. A partire dal giorno fatidico in cui lo vide per la prima volta, di là dal muro che separava il convento dalla sua abitazione. Ricorda quanto cupi e profondi fossero i suoi occhi e quanto i suoi sensi s’accesero d’un sentimento bruciante mentre la pelle pareva andarle a fuoco. Che cosa rimane ora di lei? Da quanto dura il suo castigo? E infine, come guadagnarsi il perdono, se un perdono esiste per un’anima come la sua?
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grazielladwan · 4 months ago
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MARIANNA DE LEYVA: LA MONACA DI MONZA
Immagine creata con IA La figura di Marianna de Leyva, meglio conosciuta come la Monaca di Monza, è una delle più affascinanti e controverse della storia italiana. Nata il 4 dicembre 1575 a Milano, Marianna era figlia di Martino de Leyva, un nobile spagnolo al servizio del re di Spagna, e di Virginia Maria Marino. Il suo destino fu segnato fin dall’infanzia da un rigido percorso di obbedienza e…
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oubliettederien · 8 months ago
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Iniziamo con le poesie di Pasqua? È nocivo giocarsi il Manzoni in anticipo?
“È risorto: or come a morte
La sua preda fu ritolta?
Come ha vinto l’atre porte,
Come è salvo un’altra volta
Quei che giacque in forza altrui?
Io lo giuro per Colui
Che da’ morti il suscit��. […]”
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pietroalviti · 10 months ago
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Innocenti, la strage continua, pensieri di fronte al quadro in S. Sebastiano a Ceccano
di Luigi Alici Quando la strage degli innocenti serve al potere…«Quando Erode si accorse che i Magi si erano presi gioco di lui, si infuriò e mandò a uccidere tutti i bambini che stavano a Betlemme e in tutto il suo territorio e che avevano da due anni in giù, secondo il tempo che aveva appreso con esattezza dai Magi. Allora si compì ciò che era stato detto per mezzo del profeta Geremia: Un…
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