#risorse nazionali
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pier-carlo-universe · 3 months ago
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Inizio in Salita per il Rinnovo del CCNL Anaste: La Posizione della CSE Sanità
Difficoltà economiche e necessità di risorse adeguate al centro delle trattative per il rinnovo del contratto collettivo nazionale del settore socio-sanitario.
Difficoltà economiche e necessità di risorse adeguate al centro delle trattative per il rinnovo del contratto collettivo nazionale del settore socio-sanitario. Il 25 settembre 2024 si è tenuta la prima riunione per il rinnovo del Contratto Collettivo Nazionale (CCNL) Anaste, che riguarda il personale delle strutture socio-sanitarie private e convenzionate. La trattativa ha coinvolto diverse…
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primepaginequotidiani · 5 months ago
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PRIMA PAGINA Giornale Di Sicilia di Oggi venerdì, 23 agosto 2024
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abr · 8 months ago
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 (I)n Italia (...) il fenomeno Fleximan sta mettendo in crisi le casse dei Sindaci del nord Italia. I giornalisti ci dicono che saranno dispiegate centinaia di pattuglie e che saranno usate tutte le risorse a disposizione della macchina statale: videosorveglianza, analisi dei dati del targa system e task-force di investigatori.
Purtroppo per loro, non basteranno tutte le pattuglie e risorse del mondo. Ormai dovrebbero aver capito che Fleximan non esiste. O meglio: esistono diverse persone che agiscono spinte dall’idea che i giornalisti chiamano Fleximan.
L’autovelox è l'oggetto prescelto su cui sfogare, in modo violento e istintivo, una frustrazione che scaturisce da una necessità esistenziale che inizia a farsi spazio tra le persone, e non solo in Italia. Le stesse frustrazioni sono condivise dai Blade Runner londinesi; il braccio armato (di flessibile) e anonimo di un vero e proprio movimento che si chiama Action Against ULEZ (Ultra Low Emission Zones).
Il canovaccio è lo stesso di Fleximan, anche se l’oggetto-simbolo è leggermente diverso: in Italia l’autovelox; a Londra la telecamera ZTL. Soggiogate da centinaia di telecamere, oggi più di 60.000 persone sono costrette a pagare £12.50 al giorno per il privilegio transitare nella loro stessa città. Sembra però che il movimento Anti-ULEZ conti ormai un seguito di più di 35.000 persone, cioè quasi la metà di tutti coloro che ogni giorno subiscono le angherie di questa nuova forma di tecnocrazia.(...)
Fleximan, i Blade Runner e perfino i Texani vogliono la stessa cosa, anche se ancora non lo sanno. Tutti loro vogliono riappropriarsi dei territori e al tempo stesso negare l’autorità di politici e governi nazionali e sovranazionali che rispondono a tiranniche logiche globaliste sempre più distanti dalle vite delle persone.
via https://www.privacychronicles.it/p/da-fleximan-al-ritorno-delle-citta
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curiositasmundi · 3 months ago
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In un’era in cui il potere economico sembra spesso eclissare quello politico emergono inquietanti verità sul ruolo delle grandi aziende nel plasmare – e talvolta minare – i fondamenti stessi della democrazia globale. Un recente rapporto dell’International Trade Union Confederation (Ituc) getta luce su pratiche di cui forse la politica dovrebbe occuparsi con più coraggio. 
Al centro di questa rete di influenza troviamo nomi che quotidianamente entrano nelle nostre vite: Amazon, Tesla, Meta, ExxonMobil, Blackstone, Vanguard e Glencore. Giganti dell’economia mondiale che, secondo l’ITUC, non si limitano a dominare i mercati ma estendono i loro tentacoli fino a toccare le corde più sensibili della politica e della società.
Multinazionali e regole democratiche
Amazon, il colosso dell’e-commerce guidato da Jeff Bezos, si distingue non solo per la sua posizione dominante nel mercato ma anche per le sue pratiche aggressive nei confronti dei sindacati. L’azienda, quinta maggiore datore di lavoro al mondo, è stata accusata di violare i diritti dei lavoratori su più continenti, di eludere le tasse e di esercitare una pressione lobbistica senza precedenti a livello nazionale e internazionale. La sua influenza si estende fino al punto di sfidare la costituzionalità del National Labor Relations Board negli Stati Uniti e di tentare di sovvertire le leggi sul lavoro in Canada.
Non meno controverso è il ruolo di Tesla e del suo eccentrico fondatore, Elon Musk. L’azienda automobilistica, simbolo dell’innovazione tecnologica, si trova al centro di accuse di violazioni dei diritti umani nella sua catena di approvvigionamento e di feroci opposizioni alle organizzazioni sindacali in Stati Uniti, Germania e Svezia. Musk stesso è finito sotto i riflettori per il suo sostegno a figure politiche controverse come Donald Trump, Javier Milei in Argentina e Narendra Modi in India, sollevando interrogativi sul ruolo dei magnati tech nella formazione dell’opinione pubblica e nelle dinamiche politiche globali.
Meta, l’impero dei social media di Mark Zuckerberg, si trova al centro di un ciclone di critiche per il suo ruolo nell’amplificare la propaganda dell’estrema destra e nel facilitare la crescita di movimenti antidemocratici. La piattaforma, che raggiunge miliardi di utenti in tutto il mondo, è accusata di essere un veicolo per la diffusione di disinformazione e odio, minando le basi stesse del dibattito democratico in numerosi paesi.
Multinazionali della finanza e dell’energia
Il rapporto dell’ITUC non risparmia nemmeno i giganti della finanza e dell’energia. Blackstone, guidata dal miliardario Stephen Schwarzman, noto sostenitore di Donald Trump, è accusata di finanziare movimenti politici di estrema destra e di investire in progetti fossili e di deforestazione nell’Amazzonia. ExxonMobil, dal canto suo, è citata per il suo ruolo nel finanziare ricerche anti-climatiche e per le sue aggressive attività di lobbying contro le regolamentazioni ambientali.
Le aziende, con le loro vaste risorse finanziarie e la loro influenza capillare, sembrano in grado di plasmare l’agenda politica globale a loro vantaggio, spesso a discapito dei diritti dei lavoratori, dell’ambiente e della stessa sovranità degli Stati nazionali.
La sfida che si presenta è titanica. Come sottolinea Todd Brogan, direttore delle campagne e dell’organizzazione dell’ITUC, “si tratta di potere, di chi ce l’ha e di chi stabilisce l’agenda”. In un mondo in cui le corporazioni multinazionali spesso superano il potere degli Stati, e in cui non esiste alcuna responsabilità democratica, è fondamentale che i lavoratori e i cittadini si organizzino per contrastare questa deriva.
Il 2024 si preannuncia come un anno cruciale, con 4 miliardi di persone chiamate alle urne in tutto il mondo. In questo contesto, l’ITUC sta spingendo per un trattato internazionale vincolante che possa finalmente rendere le corporazioni transnazionali responsabili ai sensi del diritto internazionale sui diritti umani. Anche da noi Meloni aveva promesso di fare “la guerra alle multinazionali”. Per ora l’abbiamo solo ricevere un premio da Musk. 
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falcemartello · 1 year ago
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Per avere un’idea sui veri obiettivi che stanno dietro alla cosiddetta emergenza climatica, è necessario aprire uno squarcio sulla finanza internazionale. La Green Economy, secondo quanto aveva già scritto nel 2019 l’IIF è “il nuovo oro”.
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Di conseguenza la preoccupazione più grande è verso il debito mondiale dovuto ai governi. Il problema per l’IIF è che questo debito elevato, con oneri molto pesanti, potrebbe indebolire gli sforzi internazionali per mitigare i cambiamenti climatici.
La soluzione dell’IIS è: “ridimensionare i flussi di finanza pubblica e privata”. Cita, a tal proposito, la stima dell’IPCC del 2010 secondo cui sono necessari 3,5 trilioni di dollari ogni anno per evitare che le temperature globali aumentino di 1,5 °C entro il 2050.
Insomma l’IIF è preoccupato perché il debito degli Stati nazionali potrebbe ridurre gli investimenti per l’emergenza climatica (IIF 2019b). Perciò, l’enorme debito pubblico mondiale, non preoccupa l’IIF per le conseguenze negative sui diritti sociali, come la diminuzione della spesa sulla sanità, l’istruzione, la previdenza o per la mancata fornitura di energia elettrica a due miliardi di persone nei paesi più poveri etc.
L’IIF si preoccupa invece per la diminuzione di disponibilità di risorse destinate a prevenire presunti rischi climatici. Insomma si preoccupa di non perdere “il nuovo oro”. Secondo voi Greta &Co non lo sanno, o fanno finta di non saperlo?
Critica Climatica
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mezzopieno-news · 8 months ago
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AUMENTANO GLI HABITAT PROTETTI IN NORDAMERICA
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Il 2 maggio 2024 il presidente degli Stati Uniti d’America Biden ha ampliato l’area del San Gabriel Mountains National Monument: 105mila acri in più per proteggerne la storia culturale, le caratteristiche geologiche e la diversità ecologica. San Gabriel Mountains è infatti stato designato monumento nel 2014 dall’allora Presidente Obama per preservarne l’ecosistema minacciato dal turismo di massa. L’espansione proteggerà Bear Divide, un canyon su una cresta in California che viene utilizzato dagli uccelli migratori mentre si dirigono dall’America Centrale verso l’Artico. Preserverà l’habitat per gli orsi neri, i leoni di montagna, i coyote e i cervi muli, insieme a specie rare e in via di estinzione, tra cui la pecora bighorn di Nelson, le rane di montagna dalle zampe gialle.
Negli Stati Uniti i Monumenti nazionali vengono istituiti direttamente dal presidente degli Stati Uniti d’America; il primo monumento nazionale dichiarato fu la Torre del Diavolo per opera di Theodore Roosevelt nel 1906 attraverso l’Antiquities Act, la legge che fornisce una protezione giuridica per le risorse culturali e naturali di interesse storico o scientifico sui terreni federali. L’area di San Gabriel Mountain non è solo importante dal punto di vista della biodiversità ma è anche patria di diverse culture indigene. Per migliaia di anni popoli come i Kizh, i Tongva, i Chumash Kitanemuk, Serrano e i Tataviam hanno vissuto in questa zona. Oggi i loro discendenti continuano a utilizzare l’area per scopi cerimoniali e per la raccolta di piante tradizionali importanti per la lavorazione del vimini, il cibo e la medicina.
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Fonte: US Forest Service; foto di Pexels
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italiavivadelchierese · 11 months ago
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Migliorare il Servizio Sanitario Piemontese è possibile secondo ITALIA VIVA
Venerdì 16 febbraio, a Chieri, si è tenuto un interessante evento sul quadro attuale, problemi e prospettive del servizio sanitario piemontese. La qualità dei relatori coinvolti è stata di prim’ordine: manager di grande esperienza e professionisti del settore.  L’incontro è stato aperto dal sindaco Sicchiero e si è arricchito della presenza di due esponenti nazionali di Italia Viva: la sen. Silvia Fregolent, presidente di IV Piemonte, è l’on. Luigi Marattin, responsabile economico del partito, che ha tratto le conclusioni finali. All’evento durato oltre 3 ore hanno assistito circa 130 persone.
Il quadro che è emerso è quello di un servizio sanitario piemontese poco efficace e poco efficiente, certamente non all’altezza di quelli delle altre regioni del Centro-Nord Italia (non a caso il Piemonte è stato definito “Il Sud del Nord”). La Regione è interessata da un flusso migratorio in uscita, di pazienti che cercano altrove migliori cure. Tale “fuga” non è attribuibile alla qualità del nostro personale, anzi, ma alla mancata disponibilità di servizi in Regione. Questo fenomeno, oltre a creare disagio ai cittadini interessati, determina una grave perdita di risorse economiche che escono dalle casse del nostro Servizio Sanitario a beneficio di altre regioni (soprattutto la Lombardia) alle quali i nostri concittadini si rivolgono. È necessario un cambio di passo. Se è vero che il servizio sanitario pubblico, con i suoi oltre 9 miliardi di giro d’affari, i suoi 55.000 dipendenti diretti oltre all’indotto, è la prima realtà produttiva della Regione, la sua gestione non sembra improntata a criteri manageriali. L’ultimo piano sanitario triennale risale al 2012 e aveva effetto fino al 2015. Da allora si naviga a vista!
Si paventa, per l’esercizio 2023, un possibile disavanzo di oltre 400 milioni di euro. Il rischio è di un nuovo commissariamento con l’imposizione di un piano di rientro. Non sarebbe la prima volta, avendo già vissuto questa esperienza in passato, per ben due trienni: dal 2010 al 2015. Questo renderebbe ancora più arduo l’adeguamento del nostro servizio sanitario agli standard delle regioni a noi vicine.
Ciò nonostante, migliorare è ancora possibile. Italia Viva Piemonte ha lanciato diverse proposte, in grado di contemperare il miglioramento della qualità del servizio e la riduzione dei costi.
La nostra città di Chieri è stata teatro di una interessante pagina politica. Vedremo se ci sarà un seguito, ma oggi abbiamo una certezza in più: chi si candida a governare il Piemonte deve avere una ricetta pronta per far funzionare il Sistema sanitario piemontese oggi clamorosamente inefficace ed inefficiente a danno di tutti noi utenti.
Chieri, 19 Febbraio 2024
Pier Antonio Pasquero
Presidente Italia Viva Chierese-Carmagnolese
Mariangela Ferrero
Presidente Italia Viva Provincia Torino
Davide Neku
Presidente Italia Viva Torino
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colonna-durruti · 1 year ago
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Potere al popolo
🔴PERCHE' POTERE AL POPOLO NON ERA IN PIAZZA IERI ALLA MANIFESTAZIONE "CONTRO L'ANTISEMITISMO" A PIAZZA DEL POPOLO? PER NOI RIFIUTARE L'ANTISEMITISMO OGGI VUOL DIRE ESSERE AL FIANCO DEL POPOLO PALESTINESE.
Vogliamo essere chiari. Rifiutare, oggi, concretamente, l'antisemitismo, vuol dire essere solidali con il popolo palestinese.
E chi, come Salvini, Tajani e La Russa, ma anche Schlein e Conte, ha manifestato ieri spalla a spalla "contro l'antisemitismo" sotto la bandiera di uno stato genocida come Israele, sta in realtà fomentando l'odio razziale nelle nostre società.
Partiamo dalla definizione più semplice, quella di antisemitismo. Essa è "l'avversione nei confronti dell'ebraismo, maturatasi in forme di persecuzione o addirittura di mania collettiva di sterminio da una base essenzialmente propagandistica, dovuta a degenerazione di pseudoconcetti storico-religiosi o a ricerca di un capro espiatorio da parte di classi politiche impotenti". E' l'odio per gli ebrei in quanto ebrei.
Se una lezione ci ha lasciato l'Olocausto, è quella di non ripetere la disumanizzazione di una etnia o di una religione in quanto tali, facendone un capro espiatorio da abbattere e sterminare. Tanto Zygmunt Bauman, quanto Hannah Arendt (autrice quest'ultima non a caso per lungo tempo osteggiata dalla stessa cultura israeliana) hanno dimostrato che lo sterminio degli ebrei ad opera dei nazifascisti non sia stata una parentesi diabolica della nostra modernità burocratica, ma una sua conseguenza diretta, che rischia di ripetersi in forme diverse.
La sostanza di ciò che è avvenuto agli ebrei nel corso del Novecento, si sta riproducendo oggi in forme diverse in quel fazzoletto di terra che è la Palestina ai danni degli arabo-palestinesi, e ciò da almeno 75 anni. Il sionismo, alla base della fondazione dello Stato di Israele, è infatti una corrente politica dell'ebraismo europeo che nasce alla fine dell’800 in piena epoca coloniale e che teorizza la fondazione di uno stato ebraico, Israele appunto, nella regione della Palestina storica.
Il sionismo non solo immagina, ma pratica questo processo, a partire dagli inizi del 900, intensificandolo mentre la Palestina era sotto controllo britannico. Nei fatti, quello che il movimento sionista ha realizzato in Palestina in alcuni decenni - precedenti alla seconda guerra mondiale e all’Olocausto - è la colonizzazione di una terra che gli scritti sionisti pretendono “vuota”, o abitata da rozzi e inferiori arabi (come sempre accade nel contesto di una colonizzazione).
E' su questa base che è nato lo Stato di Israele. Un progetto che da prima della sua nascita ha goduto dell'assenso del colonialismo occidentale e in particolare anglosassone, il quale, mentre in Europa non muoveva un dito per contrastare le pericolosissime ondate antisemite che vi prendevano piede, aveva bisogno di un alleato in Medio Oriente per contrastare le legittime aspirazioni nazionali e anticoloniali delle masse arabe.
Scrive Ilan Pappe che “Il concetto di “transfer” era ed è profondamente radicato nel pensiero politico sionista” così come la “connessione tra sionismo e colonialismo” e “ l'idea di un'economia esclusivamente ebraica". Dal 1948 in poi l'espansione israeliana è esplosa, dell’esproprio di terre e risorse a danni dei palestinesi, della cacciata di 800.000 arabi dalla regione (oggi sono 6 milioni i profughi palestinesi che non hanno diritto a tornare nella propria terra, alle proprie case).
Il sionismo è anche l’ideologia che copre e legittima questo movimento - ormai vecchio di quasi un secolo - di espulsione ed espropriazione fatto sulla pelle dei palestinesi, lo stato di apartheid di fatto in cui vivono gli arabi palestinesi e la pulizia etnica che continua imperterrita nel tentativo di sterminare la popolazione autoctona.
Esso si basa sulla continua vittimizzazione del carnefice: mentre occupa le terre palestinesi, uccide a sangue freddo in Cisgiordania, Israele ha bisogno di raccontare a sé e agli altri come la legittima resistenza del popolo palestinese, che è anche resistenza armata all'occupazione, sia guidata dall'odio "degli ebrei in quanto ebrei", cioè da antisemitismo, e non dal diritto all'autodeterminazione del popolo palestinese che ne è esattamente l'opposto in quanto principio che riconosce a tutti i popoli pari dignità.
Israele ha bisogno di disumanizzare gli arabi e di equipararli ai nazisti, in un gioco di specchi pericoloso, che ha effetti devastanti nelle società occidentali dove vivono milioni di stranieri e cittadini arabi o di origine araba.
L'illusione ottica che la propaganda israeliana spaccia per verità da decenni, e che era alla base della manifestazione di ieri, consiste appunto nel far coincidere il progetto sionista di colonizzazione della Palestina con l'essere ebrei tout court, e dunque di far coincidere la critica alla colonizzazione, ossia l'antisionismo, con l'odio per gli ebrei, ossia l'antisemitismo.
Noi invece vogliamo dirlo forte e chiaro. Chi oggi in Italia è più ferocemente a sostegno della politica coloniale e razzista di Israele, sono non a caso gli stessi à la Ignazio La Russa che hanno il busto di Mussolini in casa, ossia di colui che ieri ha contribuito a deportare e sterminare milioni di ebrei in tutta Europa. Sono gli stessi personaggi che ancora oggi covano o mantengono relazioni nemmeno tanto velate con personalità, correnti e gruppi apertamente antisemiti.
Le immagini di Schlein e Conte a braccetto con questa gente ci dicono solo di quanto il centrosinistra italiano sia succube dell'ultradestra e della politica estera USA, e di come ci sia un maledetto bisogno di far crescere una vera sinistra oggi, concretamente antirazzista e senza se e senza ma per il diritto all'esistenza, all'autodeterminazione e alla resistenza del popolo palestinese.
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kneedeepincynade · 1 year ago
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Remember this declaration,today the most powerful nation in the world declared that it opposes the presence of illegal armies on the soil of Syria and as we know China always backs its words with facts,the days of the illegal occupation are counted.
The post is machine translated
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The collective is on telegram
😘 DICHIARAZIONE CONGIUNTA SINO-SIRIANA: NO ALLE SANZIONI, NO ALLA PRESENZA MILITARE ILLEGALE IN SIRIA, E LAVORO CONGIUNTO PER COSTRUIRE UN FUTURO CONDIVISO 🥰
😍 Ieri, 22/09, è stato pubblicato la Dichiarazione Congiunta tra la Repubblica Popolare Cinese e la Repubblica Arabia di Siria sull'Istituzione di un Partenariato Strategico 🤝
❤️ Ecco i punti fondamentali:
一 Cina e Siria godono di un'Amicizia Tradizionale (传统友谊) forgiata nella Cooperazione e nel Reciproco Sostegno 💕
二 Cina e Siria continueranno a sostenersi a vicenda su questioni che coinvolgono i reciproci interessi fondamentali 🤝
🇸🇾 La Siria aderisce e sostiene con fermezza il Principio dell'Unica Cina, sostiene la Riunificazione Cinese e si oppone a qualsiasi forza che interferisca nei suoi Affari Interni ❤️
🇸🇾 La Siria sostiene fermamente le corrette politiche della Cina riguardanti Hong Kong, tramite il Principio 一国两制 - Un Paese, Due Sistemi, e ribadisce il proprio sostegno alla Politica di De-Radicalizzazione del jihadismo salafita nello Xinjiang, ricordando che la Questione dello Xinjiang non è legata ai "diritti umani", ma alla Lotta contro il terrorismo violento, proprio come in Siria 💕
🇨🇳 La Cina sostiene fermamente la Siria nella salvaguardia della propria Indipendenza, Sovranità, Unità e Integrità Territoriale, e si oppone alla presenza militare illegale in Siria, atta a saccheggiare le risorse naturali della Nazione ⭐️
🇨🇳 La Cina sollecita tutti i Paesi interessati a revocare immediatamente le sanzioni illegali e unilaterali contro la Siria, e sostiene la Repubblica Araba nel perseguimento di un proprio percorso di sviluppo, adatto alle proprie condizioni materiali e nazionali ⭐️
三 La Siria apprezza e sostiene le Iniziative Cinesi per la Riforma dell'Ordine Internazionale, ed è pronta a promuovere la Cooperazione a Mutuo Vantaggio (合作共赢) nell'ambito della Nuova Via della Seta, per raggiungere la Prosperità Comune (共同富裕) e costruire una Comunità dal Futuro Condiviso (人类命运共同体) 💕
四 Cina e Siria sono disposte ad approfondire gli scambi ad ogni livello, non solo Stato-Stato, ma anche tra partiti politici, costruendo una Cooperazione tra il Partito Comunista Cinese e il Partito Ba'th Socialista Arabo
五 La Cina continuera a fornire assistenza alla Siria per la Ricostruzione della Nazione, e rafforzerà la Cooperazione in ambito economico e commerciale 💕
六 Cina e Siria rafforzeranno la Cooperazione nella Lotta al terrorismo, data la presenza di gruppi jihadisti salafiti in Siria e le minacce anti-Cinesi e anti-CPC costituite dal Partito Islamico del Turkistan, alleato di Al-Qaida e gruppo terrorista nello Xinjiang
七 La Cina sostiene e accoglie con favore il Ritorno della Siria nella Lega degli Stati Arabi, e la Repubblica Araba apprezza la Diplomazia Cinese, che ha permesso il ripristino delle Relazioni tra Arabia Saudita e Iran 💕
八 Cina e Siria sono pronte a rafforzare il Coordinamento negli Affari Regionali e Internazionali, anche negli Eventi Multilaterali, come il Forum di Cooperazione Sino-Arabo, per costruire un Futuro Condiviso tra il Popolo Cinese e i Popoli Arabi 💕
九 Cina e Siria promuovono congiuntamente la Pace, lo Sviluppo, il Principio d'Uguaglianza nelle Relazioni, la Giustizia, la Democrazia e la Libertà, e rispettano i Popoli di tutti i Paesi nella scelta indipendente di un proprio percorso di sviluppo e sistema sociale 💕
十 Cina e Siria si oppongono alla politicizzazione e alla strumentalizzazione delle questioni relative ai "diritti umani", condannando le azioni di quei Paesi che utilizzano la "democrazia", la "libertà" e i "diritti umani" come pretesto per interferire negli affari interni di Paesi sovrani ⭐️
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😘 SINO-SYRIAN JOINT STATEMENT: NO TO SANCTIONS, NO TO ILLEGAL MILITARY PRESENCE IN SYRIA, AND JOINT WORK TO BUILD A SHARED FUTURE 🥰
😍 Yesterday, 22/09, the Joint Declaration between the People's Republic of China and the Arab Republic of Syria on the Establishment of a Strategic Partnership was published 🤝
❤️ Here are the key points:
一 China and Syria enjoy a Traditional Friendship (传统友谊) forged in Cooperation and Mutual Support 💕
二China and Syria will continue to support each other on issues involving each other's core interests🤝
🇸🇾 Syria firmly adheres to and upholds the One China Principle, supports Chinese Reunification, and opposes any force interfering in its Internal Affairs ❤️
🇸🇾 Syria firmly supports China's correct policies regarding Hong Kong, through the 一国两制 Principle - One Country, Two Systems, and reiterates its support for the Policy of De-Radicalization of Salafi Jihadism in Xinjiang, recalling that the Xinjiang Issue is not it is linked to "human rights", but to the fight against violent terrorism, just like in Syria 💕
🇨🇳 China firmly supports Syria in safeguarding its Independence, Sovereignty, Unity and Territorial Integrity, and opposes the illegal military presence in Syria, aimed at plundering the nation's natural resources ⭐️
🇨🇳 China urges all interested countries to immediately lift the illegal and unilateral sanctions against Syria, and supports the Arab Republic in pursuing its own development path, suited to its material and national conditions ⭐️
三 Syria appreciates and supports China's Initiatives for Reforming the International Order, and is ready to promote Mutual Benefit Cooperation (合作共赢) under the New Silk Road, to achieve Common Prosperity (共同富裕) and build a Community with a Shared Future (人类命运共同体) 💕
四 China and Syria are willing to deepen exchanges at all levels, not only state-to-state, but also between political parties, building cooperation between the Chinese Communist Party and the Arab Socialist Ba'th Party
五 China will continue to provide assistance to Syria for Nation Reconstruction, and strengthen economic and trade cooperation 💕
六 China and Syria will strengthen cooperation in the fight against terrorism, given the presence of Salafi jihadist groups in Syria and the anti-Chinese and anti-CPC threats posed by the Turkistan Islamic Party, an ally of Al-Qaida and a terrorist group in Xinjiang
七 China supports and welcomes the return of Syria to the League of Arab States, and the Arab Republic appreciates Chinese diplomacy, which has enabled the restoration of relations between Saudi Arabia and Iran 💕
八 China and Syria are ready to strengthen coordination in regional and international affairs, including in multilateral events, such as the Sino-Arab Cooperation Forum, to build a shared future between the Chinese people and the Arab peoples 💕
九 China and Syria jointly promote Peace, Development, the Principle of Equality in Relationships, Justice, Democracy and Freedom, and respect the Peoples of all countries in the independent choice of their own development path and social system 💕
十 China and Syria oppose the politicization and exploitation of "human rights" issues, condemning the actions of those countries that use "democracy", "freedom" and "human rights" as a pretext to interfere in the internal affairs of Sovereign countries ⭐️
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visionairemagazine · 2 years ago
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The International Day of Zero Tolerance for Female Genital Mutilation (FGM)
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Illustrazione di Virginia Cabras alias Alagon
I l6 febbraio è la Giornata Internazionale contro le Mutilazioni Genitali Femminili (MGF).
Le Mutilazioni Genitali Femminili sono una forma di violenza che calpesta i diritti di bambine e giovani donne, mettendo a rischio la loro salute fisica e psicologica e che deve vedere tutti quanti noi impegnati in una battaglia che non riguarda solo le donne ma ha a che fare con lo sviluppo dell’intero genere umano.
Almeno 200 milioni di ragazze e donne vivono oggi nel mondo con le cicatrici di qualche forma di mutilazione genitale subita nel corso della propria vita. Le mutilazioni genitali vengono praticate principalmente su bambine tra i 4 e i 14 anni di età.
Tuttavia, in alcuni Paesi vengono operate bambine con meno di un anno di vita, come accade nel 44% dei casi in Eritrea e nel 29% dei casi nel Mali, o persino neonate di pochi giorni come nello Yemen.
La pratica può causare complicanze a breve, medio e lungo termine, tra cui dolore cronico, infezioni, aumento del rischio di trasmissione dell’HIV, ansia e depressione, complicazioni al momento del parto, infertilità e, nei casi peggiori, la morte.
L’UNICEF ha stimato che altri 68 milioni di ragazze subiranno mutilazioni genitali da qui al 2030 se non vi sarà una forte accelerazione nell'impegno per porre fine a questa pratica aberrante. In Italia, dove è in vigore la legge 7/2006 per prevenire e contrastare le pratiche di mutilazione genitali femminili, il numero di donne che hanno già subito una mutilazione genitale si stima sia compreso tra 61.000 e 81.000.
Ad eseguire le mutilazioni sono essenzialmente donne: levatrici tradizionali o le stesse madri. Ma è impressionante rilevare che oltre 20 milioni in 7 Stati (Egitto, Sudan, Guinea, Gibuti, Kenya, Yemen e Nigeria) sono state sottoposte a questa pratica per mano di un operatore sanitario. Una Risoluzione del Parlamento europeo del 2018 invita a vietare esplicitamente la medicalizzazione".
I governi degli Stati in cui le Mutilazioni Genitali Femminili sono ancora diffuse devono sviluppare Piani di azione nazionali per porre fine a questa pratica. Ma per essere efficaci, questi piani devono prevedere risorse di bilancio dedicate ai servizi per la salute sessuale e riproduttiva, all’istruzione femminile, al welfare e ai servizi legali.
Oltre al contrasto della pratica delle mutilazioni genitali femminili e alla realizzazione di un'attività di prevenzione, assistenza e riabilitazione delle donne e delle bambine già sottoposte a tali pratiche, la Legge 7/2006 prevede lo stanziamento di fondi per la formazione del personale sanitario. Fino al 2009 lo stanziamento era pari a 2,5 milioni di euro annui, scesi fino a circa 174.463 euro nel 2018. Un'integrazione delle risorse ha consentito di riportare lo stanziamento annuale a 500.000 euro. L'impegno come Ministero della Salute dovrebbe essere però quello di prevedere maggiori risorse dedicate nelle prossime leggi di bilancio.
Per eradicare questa efferata forma di violenza sulle donne bisogna agire senza sosta se si vuole che questo impegno si traduca in risultati concreti, duraturi e irreversibili.
Si tratta di un percorso ancora lungo e non lineare, ma è la sfida cui siamo tutti chiamati a concorrere.
Bisogna creare una vera alleanza tra politica, istituzioni pubbliche, associazioni nazionali e internazionali promuovendo condivisione, momenti formativi, intensificando azioni sanitarie e sviluppando solidarietà tra donne di diversi paesi di provenienza nel Paese di approdo. Solo così si potrà vincere questa battaglia.
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avvloscerbo · 15 days ago
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Ricongiungimento Familiare: Condanna per l’Ambasciata e Obbligo di Agire Tempestivamente
Ricongiungimento Familiare: Condanna per l’Ambasciata e Obbligo di Agire Tempestivamente
Un nuovo pronunciamento rafforza i diritti sul ricongiungimento familiare
In un recente pronunciamento giudiziario, è stata condannata un’Ambasciata italiana per inefficienze amministrative nella gestione delle richieste di ricongiungimento familiare. La decisione impone l’obbligo di fissare un appuntamento entro 45 giorni dalla richiesta, riaffermando il diritto all’unità familiare e richiamando le autorità a un maggiore rispetto degli obblighi normativi.
Il Caso
Il caso riguarda una cittadina straniera che, avendo ottenuto un nulla osta per il ricongiungimento familiare, ha incontrato difficoltà significative nel prenotare un appuntamento per la formalizzazione della domanda di visto. A causa di inefficienze burocratiche, non è stato possibile completare la procedura entro i termini previsti. La richiedente ha quindi fatto ricorso, chiedendo un intervento che obbligasse l’Ambasciata a rispettare i termini di legge.
Il giudice, intervenendo sulla questione, ha ordinato di fissare un appuntamento entro 45 giorni e ha sottolineato l’importanza del diritto all’unità familiare, sancito dalla normativa italiana e internazionale.
I Principi Riaffermati dalla Sentenza
Diritto all’unità familiare Il ricongiungimento familiare è un diritto fondamentale, garantito dagli articoli 28 e seguenti del Testo Unico Immigrazione, nonché dalla Carta dei Diritti Fondamentali dell’Unione Europea e da altre convenzioni internazionali.
Obbligo di efficienza amministrativa La sentenza sottolinea che i ritardi amministrativi o le inefficienze organizzative non possono ostacolare il diritto del cittadino straniero al ricongiungimento familiare. Le ambasciate hanno l’obbligo di adottare misure che garantiscano l’efficacia dei procedimenti.
Tempi certi per la fissazione degli appuntamenti La decisione del giudice di imporre un termine perentorio di 45 giorni rappresenta un passo concreto verso la tutela del diritto al ricongiungimento familiare, evitando che le inefficienze burocratiche possano ledere i diritti fondamentali dei richiedenti.
Implicazioni della Sentenza
Questo pronunciamento ha un impatto significativo sulla gestione futura delle richieste di ricongiungimento familiare. Le autorità diplomatiche sono chiamate a garantire un accesso equo e tempestivo ai servizi. I richiedenti, dal canto loro, possono utilizzare questa decisione come precedente per tutelare i propri diritti.
Conclusioni
La sentenza rappresenta un importante riconoscimento del diritto all’unità familiare e un monito per le amministrazioni affinché adottino misure strutturali per evitare inefficienze. Il rispetto dei tempi e delle procedure diventa essenziale per garantire l’effettività dei diritti sanciti dalle leggi nazionali e internazionali.
Avv. Fabio Loscerbo
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pier-carlo-universe · 5 hours ago
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La crisi del trasporto pubblico in Italia: un ostacolo alla mobilità sostenibile di Pier Carlo Lava. Alessandria today
Un’analisi sullo stato del trasporto pubblico in Italia, tra carenze strutturali, disservizi e necessità di un rinnovamento urgente.
Un’analisi sullo stato del trasporto pubblico in Italia, tra carenze strutturali, disservizi e necessità di un rinnovamento urgente. Un sistema inefficiente e frammentato Il trasporto pubblico italiano si trova in una situazione di forte criticità, con un sistema spesso inefficiente, frammentato e incapace di rispondere alle esigenze della popolazione. Dalle grandi città ai piccoli centri, gli…
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scienza-magia · 26 days ago
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430 milioni per il quantum computing a servizio di imprese e ricerca
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Arriva la prima AI Factory, a Bologna il più grande investimento Ue. Delle sette AI factory deliberate ieri dalla Commissione Ue, «questa è la prima in Europa per dimensioni, per capacità di calcolo e per investimento (430 milioni di euro). L’infrastruttura di supercalcolo che sarà operativa entro il 2026 al Tecnopolo di Bologna sarà la bandiera del modello strategico che l’Europa ha scelto per la sfida del digitale e dell’intelligenza artificiale: una rete pubblica a disposizione di tutti, dalle start-up e i piccoli imprenditori ai ricercatori pubblici e privati». Così l’assessore allo Sviluppo economico della Regione Emilia-Romagna, Vincenzo Colla, commenta la notizia arrivata dalla Commissione europea, che ha selezionato anche l’Italia, tra i sette Paesi che contribuiranno a raddoppiare la potenza di calcolo della rete Euro HPC (l'impresa comune europea per il calcolo ad alte prestazioni), con le prime sette fabbriche di AI e un investimento di 1,5 miliardi di euro, tra fondi UE (programmi Digital Europe e Horizon Europe) e cofinanziamenti nazionali e regionali. I sette “cervelloni” a rete in Europa Il via alle “fabbriche di intelligenza artificiale” rappresenta una pietra miliare per l’Europa nella costruzione di un ecosistema efficiente per l'addestramento di modelli avanzati di AI a servizio del mondo imprenditoriale e accademico, una scommessa su una rete pubblica a uso collettivo, che si contrappone al paradigma della Silicon valley in mano ai grandi capitali privati e, all’estremo opposto, all’egemonia del Governo centrale in Cina.
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Il nuovo supercomputer avanzato, ottimizzato per l’AI in arrivo nella data valley emiliana, è il cuore del progetto IT4LIA AI Factory (cofinanziato dal Mur che coinvolge diversi istituti di ricerca) e sarà gestito dal Cineca (il Consorzio interuniversitario nato nel 1967 proprio per mettere a fattor comune la capacità di calcolo degli atenei) e sfrutterà il calcolo quantistico per accelerare innovazione e competitività di tutto il Paese. Gli altri sei progetti cofinanziati sono in Spagna (“BSC AIF” presso il Centro di supercalcolo di Barcellona), in Finlandia “LUMI AIF” preso il CSCn a Kajaani, in Lussemburgo (“Meluxina-AI” presso LuxProvide a Bissen, in Svezia (“MIMER” presso l'Università di Linköping), in Germania (“HammerHAI” presso l'Università di Stoccarda) e in Grecia (“Pharos” presso GRNET ad Atene).  Investimento senza precedenti sul quantum computing tricolore La AI Factory in arrivo nella data valley - lì dove negli ultimi otto anni ha preso forma la più grande concentrazione di supercalcolo del Paese, tra il data center del Centro meteo europeo ECMWF e il supercomputer Leonardo da 250 miliardi di operazioni al secondo - consolida definitivamente il ruolo di Bologna come crocevia non solo geografico ma digitale del Paese. La nuova infrastruttura «porta a circa un miliardo di euro la cifra complessiva che il nostro Paese ha stanziato negli ultimi anni per l’acquisizione e sviluppo di risorse di calcolo all’avanguardia, investimenti che non hanno precedenti nella nostra storia recente. Ed è un riconoscimento anche del lavoro finora svolto dal Centro Nazionale ICSC, artefice della creazione di un ecosistema di supercalcolo competitivo e attrattivo, che risponderà alle esigenze della ricerca, del settore produttivo e della pubblica amministrazione», sottolinea Antonio Zoccoli, presidente INFN (Istituto nazionale fisica nucleare) e Fondazione ICSC (il Centro nazionale di ricerca in High Performance Computing, Big Data e Quantum Computing, uno dei cinque Centri nazionali istituiti dal Pnrr dedicati a settori strategici per lo sviluppo del Paese). Gli fa eco Fabio Pammolli, presidente AI4I (l’Istituito italiano per l’intelligenza artificiale per l’industria, fondato in autunno dal Governo per accelerare la ricerca applicata e trasformativa nel campo dell’AI), il soggetto attuatore della AI Factory : «La sfida è mettere rapidamente a sistema i diversi attori della filiera, creando un collegamento virtuoso e veloce tra le Pmi del manifatturiero italiano, le start-up e le aziende che sviluppano soluzioni AI, le nostre unità di R&S e la nuova Infrastruttura di super calcolo». In arrivo a Bologna anche il primo supercalcolatore industriale
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Solo pochi giorni fa è arrivata un’altra notizia che premia il Tecnopolo di Bologna: il consorzio italiano Innovate si è aggiudicato il primo supercalcolatore industry-grade promosso sempre dall’impresa comune EuroHPC, frutto del gioco di squadra tra il Cineca, Almawave (Gruppo Almaviva), Autostrade per l’Italia, BI-REX, Fondazione ICSC, Fondazione IFAB, Snam, UnipolSai. Un progetto da16,9 milioni di euro, coperto per il 35% dall'EuroHPC Joint Undertaking e per il 65% dai partner del consorzio per creare un supercomputer dedicato e disegnato a misura dell’industria, combinando potenza di calcolo e cloud. Supporterà applicazioni come manutenzione predittiva, ottimizzazione dei processi industriali, simulazioni ingegneristiche, sviluppo di algoritmi. «Innovate allarga per la prima volta l’infrastruttura di supercalcolo europea al sistema industriale, grazie allo sforzo congiunto di alcune imprese – rimarca Francesco Ubertini, presidente di Cineca - promuovendo l'accesso a tecnologie avanzate anche per le Pmi. Il futuro dipenderà dalla capacità delle nostre imprese di adottare tecnologie digitali avanzate e Innovate è un esempio che spero apra la strada a molti altri casi in futuro». Un bel biglietto da visita per la via Emilia che si prepara a ospitare, oggi e domani, la seconda edizione della S3 Conference 2024, l'evento di punta sulle Smart Specialisation Strategies che raccoglierà a Rimini rappresentanti, politici e tecnici di tutte le regioni degli Stati membri dell’UE per riflettere di innovazione e competitività europea.  Read the full article
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europeansafetycouncill · 3 months ago
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Turismo e infrastrutture in Italia: sviluppi chiave da seguire
L'Italia continua ad essere una delle mete turistiche più ambite a livello globale, accogliendo milioni di visitatori ogni anno. Oltre al suo patrimonio culturale, storico e gastronomico di fama mondiale, le recenti notizie sul turismo in Italia mostrano un’attenzione crescente verso nuove iniziative che stanno cambiando il modo in cui i turisti vivono il Paese. Contemporaneamente, le infrastrutture italiane sono in fase di ammodernamento per supportare la crescita del turismo e migliorare la vita quotidiana, potenziando i trasporti, gli alloggi e l’accessibilità per tutti.
  Una rinascita del turismo: la strategia italiana per la crescita
L'Italia sta puntando sul rilancio del settore turistico dopo la crisi pandemica. Con la riapertura dei confini e la ripresa dei viaggi internazionali, le notizie sul turismo in Italia mettono in luce gli sforzi del governo per rilanciare l'economia con campagne che promuovono mete meno conosciute e fuori dai circuiti turistici più affollati. Sebbene città iconiche come Roma, Firenze e Venezia continuino a essere grandi attrazioni, regioni come la Basilicata, l’Umbria e i laghi del nord stanno guadagnando popolarità, offrendo esperienze uniche ai visitatori. Inoltre, il turismo sostenibile sta diventando una priorità. Strutture ricettive eco-friendly e viaggi responsabili sono sempre più diffusi, fornendo alternative ai tradizionali modelli di turismo di massa. Questi sforzi mirano a ridurre l'affollamento nelle città principali e a preservare le risorse naturali e culturali, in linea con le richieste di un pubblico sempre più attento all’ambiente.
  Progetti infrastrutturali che stanno ridisegnando il futuro dell'Italia
La base dell'industria turistica italiana è costituita da infrastrutture solide e moderne. Le ultime notizie sulle infrastrutture in Italia mostrano una serie di miglioramenti, in particolare l’espansione delle reti ferroviarie ad alta velocità con i servizi Frecciarossa e Italo, che collegano le principali città italiane. Questi collegamenti non solo rendono i viaggi più rapidi, ma offrono un’alternativa ecologica ai voli interni. Oltre ai treni, l’Italia sta investendo nei suoi aeroporti, strade e porti. La modernizzazione degli scali principali come Roma Fiumicino e Milano Malpensa mira ad aumentare la capacità di gestione dei passeggeri, migliorando al contempo l’esperienza grazie a procedure di sicurezza più efficienti, una maggiore offerta commerciale e check-in automatizzati. Anche le nuove autostrade intelligenti, dotate di stazioni di ricarica per veicoli elettrici, riflettono l’impegno del Paese nella riduzione delle emissioni e nella promozione di modalità di viaggio sostenibili.
  Gli sforzi per promuovere il turismo sostenibile in Italia
Nell’ambito della ripresa turistica, l’Italia non si limita a promuovere nuove destinazioni, ma incoraggia anche pratiche di viaggio sostenibili. Le notizie sul turismo in Italia riportano che il governo sta offrendo incentivi per chi esplora il Paese in modo responsabile, ad esempio in treno, in bicicletta o a piedi, soprattutto nelle aree rurali e nei parchi nazionali. Questa strategia mira a ridurre l’impatto ambientale del turismo di massa e allo stesso tempo supportare le economie locali. Le città costiere e le località di montagna stanno vedendo benefici concreti grazie a progetti infrastrutturali che migliorano l'accessibilità. L'introduzione di autobus elettrici e navette ecologiche consente ai turisti di scoprire le meraviglie naturali dell'Italia senza aumentare il traffico e l'inquinamento. Questi interventi sono particolarmente cruciali per località molto visitate come la Costiera Amalfitana, dove il sovraffollamento è diventato un problema crescente.
  Infrastrutture e turismo: una relazione simbiotica
Il legame tra infrastrutture e turismo è cruciale. La capacità dell’Italia di accogliere un numero sempre maggiore di turisti dipende dagli investimenti in trasporti, alloggi e accessibilità. Le recenti notizie sulle infrastrutture in Italia evidenziano l’importanza di progetti come la modernizzazione delle stazioni ferroviarie e l’adozione di sistemi di trasporto intelligenti, che rendono più agevoli gli spostamenti per residenti e visitatori. Questi interventi garantiscono che l’Italia possa soddisfare le esigenze dei turisti moderni, senza compromettere il suo patrimonio storico e culturale. Allo stesso tempo, il Paese sta investendo nella creazione di nuovi hub culturali, restaurando siti storici e musei, aggiungendo così nuovi motivi per visitare l’Italia oltre le destinazioni tradizionali.
  Conclusione
Con un impegno continuo sia nel turismo che nelle infrastrutture, l’Italia sta diventando una destinazione sempre più attraente e sostenibile per i visitatori. Che si tratti dell'espansione della rete ferroviaria, delle opzioni di viaggio ecologiche o degli aeroporti rinnovati, tutti questi sforzi mirano a migliorare l’esperienza dei viaggiatori. Per rimanere aggiornati su tutte le novità del turismo e delle infrastrutture in Italia, visita stradenuove.net e scopri come questi sviluppi stanno trasformando il futuro del Paese.
Per maggiori informazioni:-
Notizie sul turismo in Italia
Notizie sui trasporti in Italia
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magliacal · 3 months ago
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TSG 1899 Hoffenheim: Un Modello di Crescita e Sostenibilità nel Calcio
Il TSG 1899 Hoffenheim, club calcistico tedesco fondato nel 1899, ha compiuto un percorso straordinario dalla sua umile origine a una delle formazioni più rispettate della Bundesliga. Questa evoluzione è stata guidata da un perfetto equilibrio tra innovazione e tradizione.
1. Radici Storiche
Il TSG 1899 Hoffenheim ha origini che risalgono al 1899, quando fu fondato come club di calcio amatoriale da un gruppo di appassionati. La storia del club è intrinsecamente legata alla comunità di Hoffenheim, un piccolo paese nel Baden-Württemberg. Negli anni, il club ha vissuto un'evoluzione significativa, passando dalle competizioni locali a palcoscenici nazionali.
Negli anni 2000, con l’arrivo di Dietmar Hopp, il cofondatore di SAP, Hoffenheim ha intrapreso un percorso di crescita senza precedenti. Hopp ha investito risorse significative, portando innovazioni sia infrastrutturali che tecnologiche. La costruzione di un moderno centro di allenamento e di uno stadio all’avanguardia ha segnato un cambio di paradigma, trasformando Hoffenheim in una realtà competitiva.
Il club ha mantenuto un forte legame con le sue radici, continuando a promuovere valori comunitari e sportivi. Questo equilibrio tra la tradizione e la nuova visione ha permesso al TSG 1899 di emergere come uno dei club più innovativi e rispettati del calcio tedesco, creando una base solida per il suo futuro.
2. Innovazione Tecnologica
L'innovazione tecnologica è stata un pilastro fondamentale nel percorso di crescita del TSG 1899 Hoffenheim, permettendo al club di distinguersi nel panorama calcistico tedesco. Con l'ingresso di Dietmar Hopp, il club ha abbracciato un approccio scientifico e analitico che ha rivoluzionato la preparazione atletica e la gestione delle performance.
Uno dei principali investimenti è stato nel settore della scienza dello sport. Hoffenheim ha integrato tecnologie avanzate per il monitoraggio delle prestazioni dei giocatori, utilizzando sistemi di analisi dei dati che consentono di valutare in tempo reale aspetti come la resistenza, la velocità e la fatica. Questo approccio consente agli allenatori di personalizzare i programmi di allenamento e ottimizzare il rendimento di ogni singolo atleta.
Inoltre, il club ha adottato software di analisi video che permette di studiare le partite sia dal punto di vista tattico che tecnico. Grazie a queste tecnologie, i tecnici possono analizzare le strategie avversarie e adattare il proprio gioco, migliorando la preparazione per ogni incontro.
Un aspetto distintivo del TSG 1899 Hoffenheim è il suo impegno per la sostenibilità, che si riflette anche nella produzione della maglia TSG 1899 Hoffenheim. Realizzata con materiali ecologici e tecnologie innovative, la maglia non solo rappresenta il club in campo, ma simboleggia anche l’impegno verso un futuro più sostenibile.
Hoffenheim ha anche investito in tecnologie per la salute e il benessere dei giocatori, come sistemi di monitoraggio della nutrizione e della fisioterapia. Questi strumenti aiutano a prevenire infortuni e a garantire che gli atleti siano sempre al massimo della forma fisica.
Infine, l’innovazione non si limita al campo, ma si estende anche all'infrastruttura del club. Lo stadio PreZero Arena, inaugurato nel 2019, è dotato di tecnologie moderne che migliorano l'esperienza dei tifosi, con servizi all'avanguardia per la sicurezza e il comfort.
In sintesi, il completini calcio ha saputo integrare in modo efficace innovazione tecnologica e cultura sportiva, creando un ambiente di lavoro altamente professionale. Questo focus sull'innovazione ha contribuito non solo a migliorare le prestazioni della squadra, ma ha anche posizionato il club come un modello da seguire nel calcio contemporaneo.
3. Un Accademia Focalizzata sul Futuro
L'accademia del TSG 1899 Hoffenheim rappresenta un elemento chiave nel modello di successo del club, fungendo da fulcro per lo sviluppo di giovani talenti. Sin dalla sua fondazione, il club ha compreso l'importanza di investire nelle nuove generazioni, creando un ambiente in cui i giovani calciatori possono crescere sia sul piano tecnico che umano.
L'Accademia del TSG si distingue per la sua struttura all'avanguardia e per l'approccio scientifico alla formazione. Gli allenatori dell'accademia sono altamente qualificati e seguono metodi moderni, integrando tecniche di allenamento innovativo che si adattano alle esigenze specifiche di ogni atleta. Questo non solo migliora le abilità calcistiche, ma sviluppa anche la mentalità vincente e la resilienza necessarie per competere ai massimi livelli.
Uno degli aspetti più significativi dell'accademia è il suo impegno per l'inclusività e la diversità. Hoffenheim si sforza di attrarre talenti da diverse aree e background, assicurandosi che il club rappresenti una comunità ampia e variegata. Inoltre, il programma di scouting è attivo e ben strutturato, permettendo al club di individuare e coltivare giovani promesse fin dalle prime fasi della loro carriera.
Un ulteriore punto di forza è la sinergia tra l'accademia e la prima squadra. I giocatori più promettenti hanno l'opportunità di allenarsi con i professionisti e di partecipare a partite di campionato, aumentando così la loro esperienza e esponendoli a un ambiente competitivo. Questa strategia ha portato alla promozione di numerosi talenti nell'elite del calcio tedesco, confermando l'efficacia del sistema di sviluppo del club.
Il TSG 1899 Hoffenheim non si limita a formare calciatori, ma investe anche nella loro formazione personale. Programmi di educazione e supporto psicologico sono integrati nel percorso di crescita, preparando i giovani a gestire le pressioni del calcio professionistico e della vita al di fuori del campo.
In conclusione, l'accademia del TSG 1899 Hoffenheim è un modello di eccellenza nella formazione giovanile. Con un approccio innovativo e inclusivo, il club non solo contribuisce al futuro del calcio, ma costruisce anche una base solida per il suo successo a lungo termine, garantendo che la tradizione di Hoffenheim continui a prosperare.
4. Successo in Campo
Il successo del TSG 1899 Hoffenheim in campo è il risultato di una combinazione vincente di innovazione, investimenti strategici e un forte spirito di squadra. Dalla sua promozione in Bundesliga nel 2008, il club ha continuato a dimostrare la sua capacità di competere ad alti livelli, conquistando il rispetto non solo in Germania, ma anche a livello internazionale.
Uno degli aspetti chiave del successo di Hoffenheim è stato il suo stile di gioco dinamico e offensivo. Gli allenatori che si sono succeduti hanno implementato un gioco basato sul possesso palla, la velocità e il pressing alto, rendendo la squadra una delle più temute nel campionato. Questa filosofia di gioco attraente ha contribuito a creare una solida identità per il club, attirando tifosi e appassionati.
In campo, il TSG ha saputo sfruttare al massimo le sue risorse, puntando su una rosa di giocatori talentuosi e diversificati. Molti di loro, provenienti dall'accademia del club, hanno avuto un impatto immediato nella prima squadra, dimostrando che il lavoro svolto in fase di formazione sta dando i suoi frutti. La combinazione di giovani promesse e giocatori esperti ha permesso al TSG di costruire una squadra equilibrata, in grado di affrontare qualsiasi avversario.
I risultati parlano chiaro: Hoffenheim ha raggiunto posizioni di vertice in Bundesliga, qualificandosi per le competizioni europee in diverse occasioni. La partecipazione all'Europa League e alla Champions League ha rappresentato un traguardo significativo, evidenziando la crescita del club e la sua capacità di competere con le migliori squadre del continente.
Nonostante i successi, il TSG 1899 Hoffenheim ha affrontato anche sfide, come la gestione delle aspettative e le pressioni derivanti dal successo. Tuttavia, il club ha dimostrato resilienza, continuando a puntare su un approccio sostenibile e a lungo termine.
In sintesi, il successo a campo del TSG 1899 Hoffenheim è il risultato di una visione chiara e di un forte impegno in tutte le aree del club. Con un mix di innovazione, talento e tradizione, Hoffenheim si è affermato come un protagonista nel panorama calcistico, preparando il terreno per un futuro promettente.
5. Conclusione
Il TSG 1899 Hoffenheim rappresenta un modello esemplare di come innovazione e tradizione possano coesistere e contribuire al successo nel calcio moderno. Dalle sue radici storiche come club amatoriale fino a diventare una delle squadre più rispettate della Bundesliga, Hoffenheim ha dimostrato che è possibile raggiungere l'eccellenza mantenendo un forte legame con la comunità e i valori fondanti.
L'adozione di tecnologie all'avanguardia e un approccio scientifico alla preparazione atletica hanno rivoluzionato il modo in cui il club opera, permettendo di massimizzare le prestazioni dei giocatori e migliorare continuamente la qualità del gioco. Inoltre, l'accento posto sull'educazione e sulla crescita dei giovani talenti attraverso un'accademia ben strutturata ha assicurato una continuità di talento e una solidità per il futuro.
Il successo a campo, evidenziato da risultati significativi e da una filosofia di gioco affascinante, ha trasformato Hoffenheim in una squadra temuta e rispettata, capace di competere ai massimi livelli. Questo equilibrio tra ambizione sportiva e responsabilità sociale ha reso il TSG 1899 Hoffenheim un modello da seguire nel calcio europeo.
Guardando al futuro, il club è ben posizionato per continuare a scrivere la propria storia, mantenendo salde le sue radici mentre si spinge verso nuove sfide. Con una visione chiara e un impegno costante, il TSG 1899 Hoffenheim non solo continuerà a prosperare, ma servirà anche da ispirazione per altri club che aspirano a coniugare tradizione e innovazione nel mondo del calcio.
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greenmax-it · 3 months ago
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In Europa, con politiche ambientali sempre più severe e la promozione di un'economia circolare, le aziende stanno diventando più esigenti in termini di smaltimento dei rifiuti e utilizzo delle risorse. Ad esempio, l'“European Green Deal” dell'Unione Europea e le leggi nazionali sulla tassazione degli imballaggi in plastica spingono le imprese a trovare soluzioni di produzione e smaltimento dei rifiuti più rispettose dell'ambiente. Allo stesso tempo, molte aziende devono sostenere costi elevati di discarica o incenerimento a causa dell'insufficiente capacità di trattamento dei rifiuti di schiuma.
Introducendo prodotti personalizzati per il riciclaggio della schiuma di INTCO, le aziende europee possono affrontare efficacemente queste sfide. Da un lato, i rifiuti di schiuma possono essere riciclati e riutilizzati in modo efficiente per risparmiare sui costi di smaltimento dei rifiuti; dall'altro, i granuli di plastica riciclati possono essere reintrodotti nel processo produttivo per migliorare l'utilizzo delle risorse dell'azienda. 
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