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La crisi del trasporto pubblico in Italia: un ostacolo alla mobilità sostenibile di Pier Carlo Lava. Alessandria today
Un’analisi sullo stato del trasporto pubblico in Italia, tra carenze strutturali, disservizi e necessità di un rinnovamento urgente.
Un’analisi sullo stato del trasporto pubblico in Italia, tra carenze strutturali, disservizi e necessità di un rinnovamento urgente. Un sistema inefficiente e frammentato Il trasporto pubblico italiano si trova in una situazione di forte criticità, con un sistema spesso inefficiente, frammentato e incapace di rispondere alle esigenze della popolazione. Dalle grandi città ai piccoli centri, gli…
#agevolazioni fiscali#Alessandria today#aree rurali#Autobus elettrici#Burocrazia#Collegamenti#crisi trasporti#Digitalizzazione#digitalizzazione trasporti#Disuguaglianze territoriali#Futuro sostenibile#gestione risorse#Google News#infrastrutture obsolete#infrastrutture trasporto#innovazione trasporti#Inquinamento#Investimenti#Italia#italianewsmedia.com#mezzi elettrici#Mezzi pubblici#mobilità ecologica#mobilità integrata#Mobilità sostenibile#modernizzazione flotte#Pendolari#piani nazionali#pianificazione trasporti#Pier Carlo Lava
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Ho chiesto a Chat GPT come la tirannide dovrebbe eliminare il veicolo privato . La risposta
Se fossi una tirannide e volessi eliminare il veicolo privato senza far accorgere le persone del piano,
dovrei procedere in modo sottile e graduale, in modo che le persone non si sentano minacciate e non si ribellino. Ecco come potrei agire:
### 1. Introduzione di politiche che sembrano vantaggiose - Migliorare i mezzi pubblici: Investire in infrastrutture di trasporto pubblico come metropolitane, tram e autobus, facendole sembrare più convenienti e moderne rispetto al veicolo privato. L'idea sarebbe quella di rendere i mezzi pubblici più efficienti, economici e accessibili, creando un'alternativa apparentemente vantaggiosa. - Progetti ecologici e "green": Promuovere la sostenibilità e l'uso di veicoli pubblici elettrici come parte di un impegno per l'ambiente, facendo credere che l'eliminazione delle auto private sia una necessità per il bene del pianeta.
### 2. Manipolazione economica - Tasse e tariffe elevate: Introdurre imposte indirette sulle auto, come aumenti nelle tasse di registrazione, assicurazioni e carburante. Iniziare con incrementi piccoli e graduali, in modo che le persone non si ribellino immediatamente. - ZTL e restrizioni di traffico: Imposizione di zone a traffico limitato nelle città, dove è difficile per i veicoli privati accedere. Questo potrebbe essere giustificato da motivi ambientali, ma alla lunga sarebbe una misura che spingerebbe le persone a non voler usare più il loro veicolo.
### 3. Tecnologia e monitoraggio - Incentivare la tecnologia per il controllo del traffico: Installare telecamere e sistemi di monitoraggio per la gestione del traffico in modo che sembri una questione di sicurezza. I dati raccolti potrebbero essere utilizzati per limitare l'accesso delle auto private in determinate aree o per multare comportamenti considerati non conformi, come l'inquinamento. - Sistemi di pagamento elettronico e tracciamento: Creare sistemi di pagamento che siano obbligatori e che incentivino le persone a usare solo i mezzi pubblici (per esempio, "carte del trasporto pubblico" che monitorano il movimento dei cittadini).
### 4. Modificare la mentalità pubblica - Educazione e propaganda: Usare i media e la cultura popolare per far passare il messaggio che l'auto privata è ormai obsoleta, inquinante e poco efficiente. Potrei promuovere l'idea che il trasporto pubblico è la scelta più intelligente e responsabile. - Glamorizzare alternative: Creare una narrazione che dipinge l'auto privata come qualcosa di antiquato o addirittura egoistico, mentre il trasporto pubblico o condiviso viene descritto come una scelta più moderna, altruista e civile.
### 5. Sostituire l'auto privata con alternative controllabili - Promozione di veicoli condivisi e a noleggio: Offrire incentivi per utilizzare car-sharing, bici e scooter elettrici, che possono essere monitorati e controllati, rendendo l'auto privata meno necessaria. Anche il trasporto pubblico potrebbe essere incentivato con soluzioni digitali, come app di mobilità integrata. - Rendere l'auto privata meno conveniente: Introdurre tecnologie che rendano più difficile possedere o utilizzare un'auto privata, come l'obbligo di dispositivi elettronici che tracciano i veicoli o costringono a pagare in modo dinamico per l'uso di strade e parcheggi.
### 6. Manipolare l'offerta di auto - Restrizione nell'offerta di nuove auto private: Utilizzare leggi e regolamenti che rendano difficile o costoso l'acquisto di nuove auto private, limitando le vendite di auto tradizionali a favore di modelli elettrici che possano essere meglio controllati o monitorati. - Controllo sulla produzione e distribuzione: Creare incentivi per le case automobilistiche affinché sviluppino solo determinati tipi di veicoli, come veicoli elettrici o condivisi, limitando la scelta dell'utente.
### 7. Controllo dei tempi di utilizzo - Limitazione dell'uso durante determinati orari: Implementare sistemi che limitano l'uso di auto private durante le ore notturne.
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31 dicembre, perché sia un anno nuovo, non solo il nuovo anno
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Sono loro a dover temere l'ora x, non noi.
PROGRAMMA IN DEFINIZIONE, EVENTO FACEBOOK: https://fb.me/e/4FICkBye7
1. L'ora x è quella dei licenziamenti definitivi, quando Gkn verrà trasformata in una pura operazione immobiliare. E' il completamento della delocalizzazione.
2. L'ora x ad oggi arriva il primo gennaio 2024. Sono così cinici da licenziare il primo gennaio. Questo ci obbliga all'ennesimo miracolo: un atto di lotta, veglia, analisi, raduno di fronte ai cancelli della fabbrica il 31 dicembre. Per affermare che: siamo tutti Gkn e che l'ora più buia e più fredda va passata insieme.
Il contesto è proibitivo: stupiamoli. Continuiamo a scrivere la storia
3. Faremo di tutto per respingere i licenziamenti, ma comunque il 31 dicembre sarà un crocevia fondamentale. Perché - licenziamenti o no - il nostro tempo sta scadendo. O la lotta per Gkn diventa una lotta per la fabbrica socialmente integrata, per la reindustrializzazione dal basso, o presto o tardi la speculazione finirà per avere il sopravvento.
4. Un territorio esondato e alluvionato non può permettersi di non sapere cosa sarà di 80mila metri quadri. Contro la cementificazione e il cambiamento climatico, per una fabbrica che sia polo delle rinnovabili e della mobilità leggera.
5. Da anni gli operai sono gli unici a tenere la discussione sulla progettualità industriale. Probabilmente perchè da anni le diverse proprietà hanno avuto ben chiaro che lì vogliono distruggere una storia industriale, sindacale, territoriale. Abbiamo un progetto industriale, ma senza intervento pubblico questo progetto rischia di rimanere sulla carta. Chiediamo che Regione e Comune intervengano sullo stabilimento.
6. Il Governo ha dato soldi pubblici a un'azienda in liquidazione, senza fare ritirare la liquidazione e senza nemmeno dire una parola sui licenziamenti. Il Governo ha chiarito da che parte sta.
7. Portate tutto, voce, gazebi, robe da bere e mangiare da distribuire, chiedete alle vostre realtà organizzate di concentrare la propria presenza il 31, aiutateci con il servizio di volontariato, diffondete la voce. Che l'ora x ci faccia trovare insieme come una barricata festosa, come "geniali dilettanti in selvaggia parata".
Form volontari. https://forms.gle/Ubp54M8FYYXAtjTc7
8. 13 dicembre, h 19, presso presidio ex Gkn, riunione operativa delle realtà solidali, gruppo di supporto verso i successivi giorni di lotta e verso il 31 dicembre.
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CURARE LA SANITA’ - indicazioni emerse dall'incontro del 18 febbraio a Moncalieri
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CURARE LA SANITA’
Il seminario “SOS Sanità Piemonte” promosso da Italia Viva Provincia di Torino, sabato 18 febbraio a Moncalieri, ha evidenziato molti dei problemi del Sistema Sanitario Regionale ed ha posto le basi per risposte mirate e concrete a sostegno dei cittadini.
Quattro ore di intenso lavoro, che hanno messo in luce le criticità e le sfide a cui andrà incontro il territorio piemontese, sotto diversi punti di vista: medico, infermieristico, farmaceutico, architettonico, gestionale, finanziario, psico sociale e di copertura territoriale, anche alla luce del crescente invecchiamento della popolazione e dell’aumento della domanda di cure.
Il Piemonte, a differenza di altre regioni:
● non ha un Piano Socio-Sanitario Regionale aggiornato (l’ultimo è scaduto nel 2015);
● negli ultimi 10 anni denuncia un passivo di 379.000.000,00 di euro, come saldo netto tra quanto incassato per i pazienti che dal resto d’Italia hanno scelto di curarsi in Piemonte e quanto pagato per i piemontesi che sono ricorsi a strutture di altre Regioni per ricevere cure adeguate (nella stessa decade la Lombardia ha registrato un saldo netto positivo di oltre 6/mld);
● dispone di ospedali di età media avanzata, non adeguatamente manutenuti e spesso superati dal punto di vista dell'impostazione architettonica.
Anche i progetti previsti dal PNRR accresceranno alcune differenze territoriali lasciando interi bacini senza ospedali e case di comunità (nuove strutture che dovranno potenziare la rete di medicina territoriale): tra gli altri spiccano i casi di Moncalieri e Chieri.
Urge l’adozione di un nuovo PIANO SANITARIO REGIONALE, poiché gli interventi tampone, non coordinati da una strategia integrata, rischiano di essere poco utili e dispendiosi.
Da dove partire?
● analisi dei servizi sul territorio in base ai bacini di utenza;
● analisi della mobilità interregionale;
● potenziamento della rete di medicina territoriale per evitare l’intasamento dei Pronto Soccorso;
● digitalizzazione e razionalizzazione dei processi clinici, logistici ed amministrativi;
● valorizzazione degli immobili dismessi;
● partnership pubblico-privato innovative che permettano di ottenere vantaggi competitivi e che creino opportunità di crescita per i soggetti regionali del settore;
Un ringraziamento va a tutti i professionisti, che sono intervenuti con contenuti e proposte di alto profilo specialistico e che, grazie alla contemporanea presenza di tutti gli operatori coinvolti, hanno saputo porre le basi per una risposta sistemica ai molteplici problemi della sanità regionale.
Un grazie, in particolare, alla Senatrice di Azione/Italia Viva Daniela Sbrollini, che ha dimostrato grande capacità di ascolto e partecipazione.
Italia Viva Tavolo tematico Salute e territorio
#reneweurope#terzopolo#terzo polo#italiavivadelchierese#italiaviva#italia viva#sanitàpiemonte#sanitàpiemontese#sanità#chierisulserio#italiasulserio
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Lenovo V15 G4 IRU: Notebook di Ultima Generazione 2024 con Intel i5-13420H, Recensione Completa
Recensione del Lenovo V15 G4 IRU: Il Powerhouse di 13ª Generazione
Il Lenovo V15 G4 IRU rappresenta un significativo salto generazionale nel campo dei notebook, con il suo nuovo processore Intel Core i5-13420H di tredicesima generazione.
Questo modello, destinato sia al mondo business che agli utenti più esigenti, combina potenza, velocità e versatilità.
Prestazioni e Hardware
Al centro del Lenovo V15 G4 IRU troviamo il processore Intel Core i5-13420H, una CPU di ultima generazione che offre otto core e dodici thread, garantendo elevate prestazioni multitasking.
Con una RAM da 16 GB DDR4-3200MHz e un SSD NVMe da 512 GB, il V15 G4 IRU è ottimizzato per un'avvio rapido delle applicazioni e un'eccellente risposta del sistema.
Display e Grafica
Il display da 15,6 pollici Full HD (1920x1080) del Lenovo V15 G4 IRU offre immagini chiare e dettagliate, ideali per lavorare con applicazioni grafiche o per godersi contenuti multimediali.
La scheda grafica integrata Intel UHD Graphics supporta sia il lavoro creativo che l'intrattenimento leggero, rendendo questo notebook versatile per diverse esigenze.
Caratteristiche Aggiuntive
Windows 11 Pro è preinstallato, fornendo funzionalità avanzate per la sicurezza e la produttività. Il notebook include anche audio ad alta definizione con codec Realtek ALC3287, altoparlanti stereo da 1.5W con Dolby Audio e una webcam HD con Privacy Shutter, che garantisce sicurezza e privacy durante le videochiamate.
Design e Mobilità
Il design "Business Black" del Lenovo V15 G4 IRU è sobrio ed elegante, adatto per un ambiente professionale. La sua leggerezza e dimensioni contenute lo rendono facile da trasportare, ideale per professionisti in movimento.
Conclusione
Il Lenovo V15 G4 IRU è una scelta eccellente per chi cerca un laptop performante e affidabile.
Perfetto per professionisti e studenti, questo notebook si adatta a una vasta gamma di esigenze, dal lavoro d'ufficio al divertimento multimediale.
Se interessato, puoi acquistare il Lenovo V15 G4 IRU tramite il nostro link di affiliazione qui e approfittare delle migliori offerte disponibili.
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Eni: La nuova energia di oggi e di domani in mostra alla MFR23
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E’ tornata dal 20 al 22 ottobre nella Capitale “Maker Faire Rome – The European Edition”, la più grande e importante fiera dell’innovazione realizzata in Europa. L’evento, promosso e organizzato dalla Camera di Commercio di Roma, accoglie ogni famiglie, giovani, appassionati, aziende e innovatori di professione per mostrare nuovi trend tecnologici e le ultime frontiere del progresso. Un appuntamento a cui non poteva manca Eni, energy tech company da sempre impegnata ad investire nel futuro e nell’innovazione. Nata originariamente come compagnia petrolifera e del gas, la società si è evoluta in un gruppo energetico integrato che oggi svolge un ruolo di primo piano nel garantire la sicurezza e la transizione energetica.
Ed è proprio questa visione integrata, concreta ed orientata alla neutralità carbonica il principio su cui Eni ha allestito i propri spazi all’interno della MFR2023.
Il gruppo, che per il decimo anno consecutivo è Main Partner della manifestazione, ha organizzato uno speciale percorso espositivo, “Forme di Energia”, che attraverso soluzioni immersive e interattive racconterà ai visitatori le proprie soluzioni innovative e le tecnologie, attuali e del futuro.
Un’idea trasformativa che guarda in più direzioni e che mette gli utenti al centro di strategie funzionali al raggiungimento della neutralità carbonica. Un approccio che Eni riassume nel principio “To Zero Together”. Prodotti, servizi e tecnologie pensati per i clienti, complementari tra loro e orientati al futuro e alla decarbonizzazione, ma in grado di ottenere già oggi risultati visibili. Tutti questi elementi sono essenziali per creare valore nel processo di transizione energetica e sono affidati ad una serie di società satellite che oggi sono l’emblema del cambiamento in atto.
Per questa Maker Faire Rome 2023 Eni ha deciso di portare in fiera tutto il suo impegno verso la transizione energetica, e trasformare il proprio approccio “To Zero Together” in un percorso di installazioni esperienziali. Attraverso isole dedicate alle sue principali unità di business, la società accompagnerà i visitatori a sperimentare in prima persona l’innovazione tecnologica e ad esplorare le “forme di energia”.
Ogni isola metterà al centro il potenziale di una serie di soluzioni per la decarbonizzazione. All’interno dell’area espositiva Plenitude, ad esempio, sarà possibile osservare e interagire con la forza che muove le turbine eoliche.
L’area Enilive racconterà al pubblico una nuova mobilità resa possibile anche dal biocarburante HVO (olio vegetale idrogenato) grazie a un modello di economia circolare, mentre all’isola Versalis i visitatori potranno scoprire di più sul riciclo meccanico e chimico delle plastiche e le differenze tra i due approcci, attraverso un’esperienza interattiva diretta.
Nello spazio di Eni R&D invece, il pubblico potrà visitare virtualmente, grazie al metaverso, i laboratori e centri di eccellenza del Gruppo.
Infine l’isola dedicata all’energia del futuro ospiterà una grande installazione rappresentante in pianta la struttura di confinamento magnetico, con al centro un modellino del Tokamak.
Al centro di tutto, un’installazione interattiva: un ledfloor circolare che permetterà di passeggiare tra le nuvole create dal movimento stesso degli ospiti e che inviterà tutti i visitatori a “guardare le cose da un’altra prospettiva”. Diventando parte attiva del cambiamento.
Link: https://www.rinnovabili.it/innovazione/mfr23-eni-percorso-esperienziale-energia-nuova/
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Il futuro degli aeroporti all’insegna dell’innovazione tecnologica e digitale per semplificare i processi e migliorare la sicurezza, la qualità del servizio e la passenger experience. È stato questo l’argomento principale al centro del convegno: “Aeroporti e digitale”, organizzato da Aeroporti 2030 in Senato. Lo scenario del trasporto aereo è in piena evoluzione e occorre una riflessione attenta sul ruolo che le società aeroportuali dovranno assumere nel prossimo futuro. Il seminario è stato l’occasione per affrontare queste tematiche e rilanciare il dibattito sulla transizione digitale degli aeroporti, promuovendo un confronto tra il mondo imprenditoriale, quello accademico e il decisore politico e istituzionale. Gli scali sono chiamati ad investire sempre di più nello sviluppo di progetti e di tecnologie innovative per realizzare una rete di trasporto moderna ed efficiente ed una mobilità sempre più integrata. In questa logica, il riconoscimento biometrico dei passeggeri, il controllo centralizzato delle operazioni e dei flussi di merci e persone, la digitalizzazione delle torri di controllo, lo sviluppo della Urban air mobility e dell’intermodalità treno-aereo sono alcuni esempi della spinta innovativa ed evolutiva dovuta alla transizione digitale. Per il Ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso: “Il Convegno ‘Aeroporti e digitale’ è l’occasione per avviare un dialogo costruttivo tra i numerosi attori del settore che coinvolge imprenditori, Università, istituzioni e Amministrazioni chiamati allo sforzo congiunto di disegnare insieme soluzioni in grado di rispondere all’attuale scenario in pieno cambiamento. Il Governo guarda con attenzione al comparto e anche per questo nel DL Asset ha elaborato una serie di misure coinvolgendo l’Autorità Garante della concorrenza e del mercato per garantire concorrenza e trasparenza così da tutelare i viaggiatori. Vogliamo creare le condizioni affinché gli scali italiani, che per loro natura vivono una competizione globale, siano ulteriormente valorizzati con il ricorso a soluzioni innovative così da traguardare il comparto verso standard sempre più efficienti in termini di sostenibilità e avanzamento tecnologico”. Secondo Galeazzo Bignami, Viceministro delle Infrastrutture e dei Trasporti: “Dobbiamo saper cogliere le opportunità derivanti dal Pnrr per rilanciare il settore, ridurre tempi di attesa e burocrazia, garantendo al contempo i massimi livelli di sicurezza. È importante, dunque, il dialogo fra i diversi operatori. Come Governo stiamo portando avanti il tavolo sul trasporto aereo per sviluppare politiche unitarie a sostegno delle reti aeroportuali e rafforzare le sinergie a tutela dell’interesse complessivo”. “In un mondo sempre più globalizzato la sicurezza, la qualità dei servizi e l’accessibilità ai collegamenti - ha dichiarato Alfonso Celotto, Presidente di Aeroporti 2030 - sono pre-requisiti che il comparto aereo è impegnato a garantire, oggi anche in un’ottica di transizione green e di innovazione tecnologica. La mobilità del futuro è digitale e interconnessa e lo sviluppo sostenibile dei mezzi di trasporto rappresenta una delle principali sfide dei prossimi anni. Ma in un futuro connesso, collegato e veloce, aeroporti, vertiporti e logistica integrata devono poter assumere un ruolo sempre più strategico e decisivo, sia per la mobilità delle persone che delle merci. Per favorire questo percorso, anche attraverso il lavoro che può svolgere Aeroporti 2030, è essenziale un forte coordinamento tra i soggetti pubblici e privati e la consapevolezza comune che investire sul settore significa favorire lo sviluppo economico e sociale del Paese”. Il Presidente Enac Pierluigi Di Palma ha commentato: “L’aeroporto non è più un non luogo, un posto solo di transito. Negli ultimi anni si è trasformato anche in opportunità economica per gli operatori del settore. Gli aeroporti devono essere pronti a raccogliere la sfida adeguandosi alla richiesta di servizi all’avanguardia.
Questo è il percorso che segue l’Enac per una transizione verso un comparto green e resiliente, con un processo trasversale che interessi le tecnologie degli aeromobili, l’aumento della produzione di carburanti alternativi sostenibili – di cui si parlerà a novembre nella Conferenza ICAO di Dubai - le procedure operative e l’efficienza delle infrastrutture aeroportuali. Sul fronte della Mobilità Aerea Avanzata, l’Enac sta investendo conoscenze e progettualità in una nuova visione di mobilità inclusiva e diffusa, che superi la singola tratta del volo commerciale, aprendosi all’impiego dei velivoli sostenibili di nuova generazione e creando quindi un “ecosistema intermodale”, accessibile, affidabile, efficiente e sicuro. E gli aeroporti sono i luoghi dove questa trasformazione diventerà realtà”. Per Davide Bordoni, Consigliere del Vicepresidente del Consiglio, Senatore Matteo Salvini: “Il processo di innovazione tecnologica e di transizione digitale degli aeroporti è in continuo avanzamento. In tale contesto, è anche necessario investire sempre più risorse nella cybersecurity, innalzando gli standard di sicurezza e di protezione da attacchi e minacce informatici, connessi alla digitalizzazione dei processi operativi e all’ammodernamento tecnologico delle infrastrutture. In un mondo sempre più in rapida evoluzione, il sistema aeroportuale è chiamato a trasformarsi e ad innovarsi, anche al fine di raggiungere gli obiettivi che l’Europa ha fissato in termini di decarbonizzazione e sostenibilità, oltre che per continuare ad essere sempre più attrattivo per la movimentazione di merci e persone, rispetto ai competitor europei e del vicino Oriente. La digitalizzazione delle infrastrutture e dei processi riveste, dunque, un’importanza essenziale, non solo per continuare ad offrire un servizio di qualità, efficiente e sicuro, ma anche per competere, o meglio per integrarsi sempre di più, con le altre forme di trasporto”. Come rilevato da Alessandra Bruni, Presidente Enav: “Enav gestisce lo spazio e il traffico aereo civile in Italia, e da tempo è considerata tra i "big five" europei per performance operative ed innovazione tecnologica. L’evoluzione del trasporto aereo crea benessere diretto e indiretto. Ovviamente per far crescere un ecosistema ad alta complessità occorre obbligatoriamente puntare sulla digitalizzazione. Enav ritiene di particolare rilevanza il processo di innovazione ed evoluzione delle infrastrutture tecnologiche e crede fermamente che c’è innovazione quando si riesce a migliorare la vita di ciascuno grazie alla possibilità di anticipare i bisogni delle persone, offrendo nuovi servizi e soluzioni alternative più efficienti”. Per Marco Troncone, Amministratore Delegato Aeroporti di Roma: “Gli aeroporti possono essere straordinari laboratori di innovazione. Il settore è sano, in crescita e in continuo sviluppo. Si tratta di un contesto in costante rinnovamento. Dalla gestione operativa alla realizzazione di nuove infrastrutture e servizi commerciali, sono tante le opportunità per creare innovazione. Attraverso ingenti investimenti nello sviluppo digitale e tecnologico puntiamo a offrire standard sempre più elevati ai nostri passeggeri”. L’Ingegnere Alberto Torresan, Chief Executive Officer di NAITEC Srl e Chief Information Officer del Delegato Gruppo SAVE ha osservato che: “È prioritario offrire valore aggiunto ai nostri stakeholders offrendo servizi sempre più innovativi. La sfida è la costruzione di ecosistemi digitali in grado di mettere a fattore comune dati e informazioni per favorire l’efficienza del sistema. In tal senso abbiamo adottato un piano strategico che punta a investire su tecnologie di frontiera come i sistemi biometrici e l'intelligenza artificiale”. Al convegno è intervenuto il Vice Presidente del Senato della Repubblica Maurizio Gasparri.
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Buone notizie! Il 2025 sarà un anno pieno di intelligenza artificiale. Una rivoluzione digitale pronta a trasformare il nostro futuro
Una rivoluzione digitale pronta a trasformare il nostro futuro.
L’anno 2025 si preannuncia come un periodo chiave per l’intelligenza artificiale (IA), con sviluppi che promettono di cambiare il mondo in cui viviamo, lavoriamo e interagiamo. Innovazioni in settori come la sanità, l’educazione, la mobilità e l’industria stanno per concretizzarsi, rendendo la tecnologia sempre più integrata nella nostra quotidianità. Dove vedremo l’intelligenza artificiale nel…
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Quali sono i gadget hi-tech più desiderati dell’estate 2023?
La tecnologia è sempre più integrata nella nostra vita quotidiana e grazie alla possibilità di indossarla e portarla sempre con sé, ci accompagna anche in estate, nel corso delle tanto attese vacanze. Nel corso degli ultimi 12 mesi, gli smartwatch sono stati i i gadget hi-tech più cercati in ambito elettronica outdoor, protagonisti del 27% di tutte le ricerche legate alla categoria. Ma quali sono le tendenze specifiche per l’estate 2023? Gadget hi-tech: quali i più ricercati? Secondo l’ultima indagine di idealo – portale internazionale di comparazione prezzi leader in Europa - il vero boom di questa estate è quello delle radio portatili, +45% di ricerche nel corso dell’ultimo mese rispetto allo stesso periodo di un anno fa. Un trend un po’ vintage ma in linea con le esigenze del periodo estivo: godere di musica in piena libertà, grazie anche alle funzionalità bluetooth ormai incluse in tutte le principali radio digitali. Portabilità, grande amore per chi viaggi Tra le tendenze di questa estate, un grande ritorno è quello delle console portatili (+27% di ricerche rispetto alla scorsa estate), che stanno godendo di una nuova vita e sono pronti a far tornare la mobilità protagonista anche nel mondo del gaming. Tra gli altri dati emersi dall’indagine, interessante il boom legato all’acquisto di power bank, +22% rispetto all’estate 2022, sintomo che le batterie dei nostri smartphone non reggono più i ritmi a cui li sottoponiamo ed in estate avere sempre sottomano un power bank risulta quanto mai essenziale. Interessante, ancora il dato legato agli e-book reader: questa estate, a quanto pare, si leggerà di più. Le ricerche di questi dispositivi sono infatti salite del 13% rispetto allo scorso anno. Buoni risultati in questo periodo dell’anno anche per gli smartwatch, che fanno registrare una crescita di interesse dell’11% rispetto alla scorsa estate. Passione fotografica I dispositivi tech che, invece, in questo frangente fanno registrare un calo di preferenze sono le fotocamere. L’interesse nei confronti delle reflex è diminuito del 30% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Ma i dati non sono particolarmente positivi neanche per gli obiettivi fotografici (-19%), le fotocamere istantanee (-16%), le fotocamere compatte e le fotocamere digitali mirrorless (-8%). Dati poco rosei anche per i droni (-22%) e per i tablet (-2%). Non è un caso che il comparto fotografico sia uno di quelli che registra costi molto più alti questa estate rispetto alla scorsa, basti pensare che una reflex rispetto ad un anno fa è arrivata a costare anche il 32% in più, con un aumento di oltre 500 euro. Lo stesso dicasi per le fotocamere compatte, che hanno registrato aumenti di circa il 30% e le fotocamere digitali mirrorless (+18%). L'inflazione non va in vacanza L’inflazione ha comunque colpito anche altre tipologie di prodotto dell’elettronica outdoor: i droni questa estate sono arrivati a costare il 21% in più, i power bank +18%, i tablet +14%, gli e-book reader +13% e le console portatili +8%. Ciononostante, comprare online dispositivi elettronici conviene particolarmente. Nonostante i rincari, infatti, chi è attento alle fluttuazioni dei prezzi online o si affida a un comparatore prezzi che lo fa professionalmente ha potuto risparmiare ingenti somme: acquistare una fotocamera compatta al momento giusto può far risparmiare fino al 39% rispetto al suo prezzo massimo. Allo stesso modo, comparando i prezzi, si può risparmiare oltre il 30% su droni e lettori MP3, oltre il 20% su e-book reader, power bank ed action cam ed oltre il 10% su reflex, tablet, console portatli e power bank. Read the full article
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⚒️️ Prima tappa dell'azionariato popolare di Gff
📣 Campagna 100 per 10.000. Che siano 100 soci finanziatori da 10.000 euro, 10.000 da 100, che sia quel che sia, l'obiettivo è un milione. Presto info su www.insorgiamo.org, chiedere call o info via whatsapp o telegram al 3478646481
💥Rendimento solidale: 0,25 in più rispetto ai buoni fruttiferi postali a 3 anni
👺 No, non rinunciamo all'intervento pubblico. La stessa cifra pretenderemo come base di partenza dell'investimento pubblico : un dito puntato contro uno Stato complice, impotente, assente
🛠️ Non cerchiamo soldi per i soldi. Cerchiamo organizzazione e consapevolezza. I soci finanziatori potranno controllare fino a un terzo della cooperativa: cittadinanza locale, movimento climatico internazionale, gruppi di lavoratrici e lavoratori, associazionismo, le competenze solidali = controllo sociale unito al controllo operaio nella produzione
🔴 No, non si può costruire una isola felice in un sistema così. Non è quello che ci sentirete mai dire. Ma questo viaggio complicato continua. Ci meritiamo questo precedente: polo della mobilità leggera e delle rinnovabili
🌎 Il territorio ha difeso la fabbrica. Deve riavere i posti di lavoro bruciati da delocalizzazione e speculazione, dall'assenteismo di questa proprietà
⚡ La fabbrica produceva semiassi. E potrebbe tornare a produrli. Ma avete giocato con il concetto di reindustrializzazione per cuocerci a fuoco lento e confondere tutta la popolazione. Sapete cosa? Ora decidiamo noi come reindustrializzare. La vogliamo socialmente ed ecologicamente avanzata.
E ogni pannello solare, ogni cargo bike prodotto da questa fabbrica, sarà il segno tangibile, inequivocabile che qua "loro" hanno perso
🚫 Per questo faranno di tutto per fermarci.
⌛ Ogni giorno diventa più difficile. Spicchiamo il volo ora o cadiamo: diffondete la notizia, pubblicizzate la vostra scelta di aderire.
⭕ Il primo finanziatore è la stessa Società Operaia di Mutuo Soccorso Insorgiamo: convergenza culturale, dopolavoro, mutualismo conflittuale
💥 Fabbrica socialmente integrata 💥 Mutualismo 💥 Posti di lavoro 💥 Controllo sociale 💥 Transizione ecologica ora 💥 Intervento pubblico #insorgiamo
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PIC “Percorsi culturali nel tempo”
ll territorio del PIC “Percorsi culturali nel tempo” è situato nel centro nord della provincia di Varese e copre l'ambito del Piambello, del Parco Campo dei Fiori e del Parco Pineta Appiano-Gentile Tradate, con particolare riferimento all'alto e medio corso del fiume Olona. Il confine nord ed est è con la Svizzera-Cantone Ticino e con la provincia di Como mentre a sud lo sbocco è verso le aree più densamente popolate della provincia di Varese.In quest'ambito, di forte connotazione naturalistica e paesaggistica, insistono ben tre siti riconosciuti da UNESCO quale Patrimonio Mondiale dell'Umanità: il sito del Monte San Giorgio, Il Sacro Monte di Varese e l’Area archeologica di Castelseprio-Torba, accanto ad una serie diffusa di beni di interesse culturale che ben rappresentano l’evoluzione della storia dalle prime formazioni geologiche, le diverse ere della preistoria, nonché la storia dell’uomo nel corso del tempo.La Mobilità dolce nell’area del PIC rappresenta un punto di sicura forza poiché tutta l’area è attraversata dalle dorsali ciclopedonali costituite dalla PCIR n. 1 (Pista Ciclabile Interesse regionale) del “Ticino” e n. 16 della Valle Olona che connette Lavena Ponte Tresa con le aree più a sud su percorsi quasi completamente in sede protetta e interdetta al traffico veicolare e che in buona parte corrisponde allo storico tracciato della via Francisca del Lucomagno.Cosa può trasformare un insieme di elementi puntuali, in un programma integrato e strutturato di valorizzazione territoriale? L’idea forza e la strategia del piano è quello di integrare luoghi ed interventi previsti nel progetto mediante azioni di sistema e di governance in grado di connettere i beni e di innescare un percorso di crescita della impresa culturale sul territorio.Il Risultato atteso dal Piano è la creazione di un sistema integrato locale per i beni culturali che possa assicurare in modo duraturo la governance dei soggetti culturali del territorio, occuparsi del collegamento tra patrimonio materiale e immateriale, arti e spettacolo, promuoverne la fruizione integrata in chiave di attrattività territoriale, costituire volano di crescita economica, attrazione di investimenti e contributi derivanti da sponsorizzazioni.
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Il modello di sviluppo basato sulla città come unica cellula di crescita economica del pianeta non mi ha mai convinto. (...)Si aprono capitoli su sicurezza, inquinamento, esclusione e qualità della vita. Un modello di sviluppo basato su città di medie dimensioni (...), a distretti delocalizzati in una rete iperconnessa di mobilità integrata e digitale, potrebbe ispirare un piano industriale nazionale innovativo ed esemplare per il resto del mondo.
Manfredi Catello Ceo di Coima, quello che (almeno sinora) investe solo su Milano, adesso canta anche lui il de profundis per le megalopoli assorbi tutto (potenza del denaro, quando ce lo rimetti) via https://www.ilsole24ore.com/art/catella-altri-due-miliardi-milano-nuova-archistar-porta-nuova-ADzMIpi
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Pasta ai sughi siciliani - Pasta al sugo di bracioline messinesi, spaghetti al ragù di triglia, casarecce al sugo di salsiccia, pasta al ragu di pescespada, maccheroni al sugo di maiale, pasta al sugo di polpette, cinquebuchi al sugo di maiale, spaghetti al sugo di seppia, spaghetti al sugo di frutti di mare, busiate al sugo di coniglio.
LA NONNA E L’INDAGINE DEMUSCUPAI
N - Prontu o Prontu, M - Si signora buongiorno sono Massimo della Technologic Services, posso farle alcune domande per un indagine demoscopica? N - No no io non compro niente, scusassi ma hai fari u zugu chi veni me niputi a manciari e jo sta signura Demuscopai na canusciu M - No signora, non le devo vendere niente signora è un’indagine sulla mobilità territoriale integrata dedicate alle persone della terza età con limitazioni deambulanti N - Scusassi, ci pozzu parrari comi parru a me niputi? Ci pozzu dari u tu? M - Si mi dica signora N - Ma chi minchia dicisti? Non capii un caddu di chiddu chi dicisti! M - Signura ca u comuni voli sapiri se per andare in centro pigghia l’autobuss o u tram! N - Ah, e no putia dire prima? M - Signora al corso di formazione mi hanno detto di parlarle cosi N - Ma lei figghiu beddu deve parrari in Italianu, se no na capisci nuddu, non è che tutti possono essiri saputi. Comunque al comuni chi cinni futti che cosa prendo per andare in centro? Non è che poi aumenta u bigliettu? M - Ma no signura è che se lei prende l’autobus mettono più autobus e meno tram se no fanno viceversa N - Ah u capii ma se jo pigghiu l’autobus e Anciulina prende il tram, se le levono il tram lei come fa? Già ha la disgrazia di avere un maritu che non ci duna na manu in nenti, neanche per fare la spesa, u cielu u ittoi e a terra u paroi (il cielo lo ha buttato e la terra l’ha raccolto, non ha nessuna iniziativa)!! se poi poverazza lei ci leva u tram la rovina? Lo vede che il comune fa sempre cose stotti! M - E allora scrivo che anche lei prende il tram N - Si accussi, scusassi, a pigghiu nto culu jo e mi levanu l’autobusse! Scrivesse invece che i giorni pari prendo l’autobusse e i giorni dispari il tram M - Ma signora non mi sembra logico… N - Ma a lei che ce ne futti scusassi? Scrivesse accussi! Siamu in un paese libbiru? Pozzu fari come vogghiu jo o no? M - Va bene, va bene signora. Le faccio ora delle domande personali N - Si sbrigasse che unnè che arriva mio nipote e staiu già frijennu a cipudda pu zugu M - Va bene : età? Quanti anni ha signora? N - Abbastanza M - Come Abbastanza signora? Quanti anni ha 40,50, 60 ? N - Eh su abbastanza, lei quante me ne dugna? M - Ma non lo so cinquanta? Cinquantacinque? N - Ecco si, si, bravu scrivesse cinquantacinque tanto tutti dicono che dimostro meno anni di quanti ne ho. M - Va bene. Titolo di studio? N – Comu? chi titulu? e chi sugnu nu libbru? M - Di studio signora, che scuole ha fatto N - Tutte quelle che dovevo fare! In classe sono sempre stata la prima! Entrando sulla sinistra ero nel primo banco dove c’era chiù cauddiceddu (tepore) M - Ma no signora, ha fatto il liceo, l’università… N - No chidda prima del liceo M - Le scuole medie? N - Ecco si quelle poi sono stata autodidattica, mi sono inzegnata da sola M - Sposata ? N - No veduva inconsolabile sugnu!! M - Ha figli N - Ne ho quattro ma sola me figghia Rosa è ca gli altri lavorano dui nto Noddi e unu in Francia. M - Benissimo signora l’ultima domanda lei quanto spende per i trasporti al mese? quanti biglietti compra? N - Vaddassi, se faccio bene i conti almeno uno a settimana massimo ogni quindici giorni. M - Ma come signora se prende un mezzo ogni giorno N - E chi boli dire? Non è che devo pagare ogni volta che prendo l’autobusse, se no che mezzo pubblico saria? M - Ma veramente signora…. N - Ma quali veramenti e veramenti: l’autobus passa quando vuole lui? e io lo pago quando voglio io! M - Va bene va bene signora, la ringrazio per la collaborazione N - Prego prego, chiamasse pure quando vuole che jo sempre ca sugnu (chiude la telefonata) e chi scassaminchia chi sunnu chisti da signora Demoscopai, sempre i cazzi ill’autri si devono fare…..
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