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#puntiamo
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PRIMA PAGINA La Nuova Sardegna di Oggi mercoledì, 14 agosto 2024
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gelatinatremolante · 9 months
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Dopo il successo di un anno fa anche oggi siamo qui per dire ai basta ai recap dell'anno in cui le persone mostrano tutti i loro grandi successi e i loro grandi traguardi facendoti sentire inutile e dire sì soltanto ai recap di dolci, cagnolini e gattini:
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taetaespeaks · 6 months
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Ferrari Friends [CL16]
yourusername
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yourusername after the best golf date ever with my lovelies, we are on our way to Italia !!!
Tagged : lilymhe, landonorris and maxfewtrell
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landonorris i look so good and he’s there @/maxfewtrell
maxfewtrell try to look good on a podium and then dare speak my name
user1 ouch
landonorris tf you mean 🤬
user2 yayyy y/n in italy !!
user3 will you be in the paddock y/n ?
yourusername yes !!!
user3 omg yes !!!
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charles_leclerc started following you
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charles_leclerc
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charles_leclerc Italia, stiamo arrivando ! Puntiamo al primo posto e a nient'altro !
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user 1 Charlie Vamos !!!! ❤️❤️
user2 manifesting a double podium for ferrari this weekend !!!
user3 Let’s teach Redbull a lesson man
user4 who are the most delusional fans, kpop stans or Charles Leclerc at Ferrari supporters ?
landonorris NOT THE QUADRUPLE THIRST TRAPS ????!
georgerussell63 Why you’re doing all of that for ?
charles_leclerc wdym
pierregasly he saved me and 6 of my family members from a burning building
carlossainz55 He apparently saved a pregnant woman from drowning 😱
arthur_leclerc i wouldn’t be racing today if Charles didn’t build from his own hands my first racing car back in the days… thanks bro’!
user5 who’s Charles trying to get with ?
user6 probably a friend of his ex idk
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masterlist - part 2(you’re here) - next
taglist @a-beaverhausen @sltwins @imsiriuslyreal @taygrls @mahii7
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angelap3 · 3 months
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“Cosa ce ne facciamo dei ragazzi che prendono 10, 9, 8 a scuola se non sono in grado di intervenire quando viene fatto del male ad un compagno, quando hanno delle prestazioni eccezionali ma non hanno strumenti per aiutare un loro amico e riconoscere un bisogno.
Si punta troppo sulle prestazioni e troppo poco sui sentimenti, troppo egoismo e impoverimento emotivo. Un figlio prima deve diventare un uomo inteso ‘persona con valori’. Non puntiamo solo sulle prestazioni.”
Piero Angela
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abr · 5 months
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Lo statalista sociale ogni tanto paragona il liberismo al suo primo cuggino, lo statalista bolscevico. Come i figli del cuggino, i sessantottini, comparano ancor oggi liberismo ("selvaggio") e fascismo. Tra parenti prima di parlare mettetevi d'accordo, su.
Diamo un servizio:
a) le ideologie social stataliste nazi o mao differiscono nella teoria e nelle prassi assassine, quanto il dna di gemelli omozigoti;
b) storicamente, nazional-socialismo o fascismo e internazional-socialismo o (bene-)comunismo, son mostri fatti sgravare nel reale dai gas iprite della "inutile strage" (cit.), la I Guerra Mondiale, evento che ha annichilito l'Europa ma per fortuna non solo nostra, di tutto il mondo, non il suo refugium che come tutti i bambini sani che han giocato ai cowboy sanno, è l'America;
c) i perdenti ce l'hanno col liberismo perché li ha sconfitti, a loro e ai cugini loro, trattandoli per quel che sono: carcinomi degenerati;
d) l'Occidente è tornato a salvare se stesso dalle metastasi più e più volte - la citata I guerra, la II, la Guerra Fredda; oggi l'Occidente difende se stesso dalle degenerazioni woke e Dems, così come da bravi fradei difende gli Avamposti di Civiltà come Israele contro le superstizioni barbariche circostanti (i veri liberisti come i veri Cristiani non forzano nessuno ad adottare la Civiltà: puntiamo sulle Best Practices e sul parlar dolcemente ma con un grosso bastone a portata di mano); ben diverso è il discorso Ucraina, dove il più pulito ci ha la rogna;
e) Dulcis in fundo, dalla nuda cronaca alla pars construens: il liberismo è l'unico autentico erede di quel grande filo storico filosofico che parte dall'antica Grecia e dall'ebraismo e si radica a Roma, assieme si fanno Cristianesimo, poi Scienza, Rinascimento mercantilista e capitalismo: la Civiltà, ovvero le radici dell'Occidente Cristiano, dominante e vincente su ogni idealismo degenere, su ogni statalismo sia esso satrapia, caciccato, ortodossia, fondamentalismo, dittatura del proletariato o confucianesimo. Spiaze.
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intotheclash · 2 months
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Puntiamo lo sguardo oltre l’infamia, per indovinare un altro mondo possibile: l’aria sarà pulita da tutto il veleno che non venga dalla paure umane e dalle umane passioni; nelle strade, le automobili saranno schiacciate dai cani; la gente non sarà guidata dalla automobile, non sarà programmata dai calcolatori, né sarà comprata dal supermercato, né osservata dalla televisione; la televisione cesserà d’essere il membro più importante della famiglia e sarà trattato come una lavatrice o un ferro da stiro; la gente lavorerà per vivere, invece di vivere per lavorare; ai codici penali si aggiungerà il delitto di stupidità che commettono coloro che vivono per avere e guadagnare, invece di vivere unicamente per vivere, come il passero che canta senza saper di cantare e come il bimbo che gioca senza saper di giocare; in nessun paese verranno arrestati i ragazzi che rifiutano di compiere il servizio militare; gli economisti non paragoneranno il livello di vita a quello di consumo, né paragoneranno la qualità della vita alla quantità delle cose; i cuochi non crederanno che alle aragoste piaccia essere cucinate vive; gli storici non crederanno che ai paesi piaccia essere invasi; i politici non crederanno che ai poveri piaccia mangiare promesse; la solennità non sarà piu' una virtu', e nessuno prenderà sul serio chiunque non sia capace di prendersi in giro; la morte e il denaro perderanno i loro magici poteri, e né per fortuna né per sfortuna, la canaglia si trasformerà in virtuoso cavaliere; nessuno sarà considerato eroe o tonto perché fa quel che crede giusto invece di fare ciò che più gli conviene; il mondo non sarà più in guerra contro i poveri, ma contro la povertà, e l’industria militare sarà costretta a dichiararsi in fallimento; il cibo non sarà una mercanzia, né sarà la comunicazione un’affare, perché cibo e comunicazione sono diritti umani; nessuno morirà di fame, perché nessuno morirà d’indigestione; i bambini di strada non saranno trattati come spazzatura, perché non ci saranno bambini di strada; i bambini ricchi non saranno trattati come fossero denaro, perché non ci saranno bambini ricchi; l’educazione non sarà il privilegio di chi può pagarla; la polizia non sarà la maledizione di chi non può comprarla; la giustizia e la libertà, gemelli siamesi condannati alla separazione, torneranno a congiungersi, ben aderenti, schiena contro schiena; una donna nera, sara' presidente del Brasile e un’altra donna nera, sara' presidente degli Stati Uniti d’America; una donna india governerà il Guatemala e un’altra il Perù; in Argentina, le pazze di Plaza de Mayo saranno un esempio di salute mentale, poiché rifiutarono di dimenticare nei tempi dell’amnesia obbligatoria; la Santa Chiesa correggerà gli errori delle tavole di Mosè, e il sesto comandamento ordinerà di festeggiare il corpo; la Chiesa stessa detterà un altro comandamento dimenticato da Dio: “Amerai la natura in ogni sua forma”; saranno riforestati i deserti del mondo e i deserti dell’anima; i disperati diverranno speranzosi e i perduti saranno incontrati, poiché costoro sono quelli che si disperarono per il tanto sperare e si persero per il tanto cercare; saremo compatrioti e contemporanei di tutti coloro che possiedono desiderio di giustizia e desiderio di bellezza, non importa dove siano nati o quando abbiano vissuto, giacche' le frontiere del mondo e del tempo non conteranno più nulla; la perfezione continuerà ad essere il noioso privilegio degli dei; però, in questo mondo semplice e fottuto ogni notte sarà vissuta come se fosse l’ultima e ogni giorno come se fosse il primo.
(Eduardo Galeano)
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ricorditempestosi · 1 year
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gli errori sono per i principianti
noi esperti puntiamo al disastro
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clo-rofilla · 6 months
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Raga sono in palestra, io e un ragazzino puntiamo entrambi la lat machine e arriviamo in contemporanea alla macchina, io gli faccio: easy dai, se vuoi ci alterniamo ;)
E lui: va bene, ANCHE LEI LO UTILIZZA CON QUELLA PRESA?
LEI.... LO UTILIZZA..... LEI..... LO UTILIZZA.....
lui: (indica timidamente la presa col dito scambiando il mio panico per confusione)
RAGAZZI IO NON LA SUPERO OGGI VE LO DICO CHE NON LA SUPERO
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raffaeleitlodeo · 9 months
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Io da ieri continuo a pensare a quei disgraziati del team marketing Balocco. Quelli che in una riunione di brainstorming, svariati mesi prima del Natale, hanno avuto la brillante idea di fare questa operazione commerciale in collaborazione col top di gamma delle influencer, il non plus ultra, massì, puntiamo in alto, successo assicurato! E così hanno pagato un cachet esorbitante, si sono ritrovati con il 20% di prodotto invenduto (costi per realizzarlo, costi per distribuirlo, costi per smaltirlo), e alla fine si sono pure beccati circa mezzo milione di multa per pubblicità ingannevole. E sì che se ne erano anche preoccupati: non volevano esplicitare una relazione diretta tra vendite e donazione, perché non sussisteva. E perché va bene che la charity rende tutto più notiziabile (viceversa chi se lo caga un pandoro industriale che costa 10 euro), ma non si può proprio dichiarare il falso, speculare sull’equivoco, strumentalizzare la beneficienza e intestarsi meriti e donazioni che non ci sono, no? E invece sì. La comunicazione che ne è derivata (comunicazione che, per chi non lo sapesse, parte sempre da un comunicato stampa congiuntamente redatto e approvato dalle parti), era ingannevole per i consumatori. Tutto in buona fede, s’intende. Mi chiedo se quei disgraziati abbiano ancora un impiego o se, come succede nel mondo dei comuni mortali plebei alle dipendenze di qualcuno, non sia saltata qualche testa. Mi chiedo se quelle teste sappiano ancora come pagare le rate del mutuo a tasso variabile oppure no. Mi chiedo soprattutto se questa vicenda possa diventare una bella case history di insuccesso, di quelle raccontate ai corsi di alta formazione, di lauree in digital-cose, insomma una parabola che serva a formare i futuri manager e a ricordare alle aziende che i soldi possono essere investiti diversamente: in beneficenza a chi ne ha bisogno, certo, ma pure distribuendo premi di produzione ai dipendenti, offrendo benefit aziendali ai lavoratori, retribuendo gli straordinari (ove non retribuiti); assumendo le persone invece di fare tagli sistemici all’organico da anni; investendo sulla formazione del personale; aumentando gli stipendi che sono fermi da decenni e sono tra i più bassi in Europa mentre il costo della vita è alle stelle. Avete letto che per circa la metà dei 40enni che percepiscono la tredicesima, essa va destinata in toto al pagamento delle spese arretrate? No, per dire, cosa accade in questa privilegiata fetta del mondo occidentale. Qualche volta, in qualche corso, qualcuno disse: non esiste pubblicità migliore per un’azienda di quella che fanno i dipendenti soddisfatti. In quel caso, non vi arrivano nemmeno le multe dell’Antitrust, pensate un po’. Con cordialità, dalla mia anima ingenua, populista e sindacalista. Memorie Di Una Vagina, Facebook
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PRIMA PAGINA Gazzetta Dello Sport di Oggi giovedì, 08 agosto 2024
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Gli errori soni per i principianti.
Noi esperti puntiamo al disastro.
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falcemartello · 2 years
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Buona Domenica
Oggi risveglio pimpante discutendo con chi equipara il parmigiano reggiano col cibo sintetico perché “in natura non esiste”, oppure con chi dice che non è vero che il problema di Ischia è l’abusivismo perché Conte gli abusi li ha tutti condonati.
Poi quando accade un disastro il rito nazionale è affrettarsi a trovare un colpevole.
Almeno puntiamo a quello vero: a Ischia si chiama illegalità, è tra i territori con il maggior tasso di abusivismo edilizio del nostro paese.
@maurorizzi_mr
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cole-palmer · 1 month
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Orgogliosa del percorso del l’italvolley comunque. Avrei preferito uscire due giorni fa contro un grande Giappone. Ma va bene lo stesso. C’è il mondiale l’anno prossimo, puntiamo a vincere quello ❤️
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umi-no-onnanoko · 2 months
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Small things
Mi piacciono le cose che gli altri nemmeno notano, quelle che appaiono come piccole, imperfette e spesso banali.
Le venature delle foglie, per esempio, che tracciano righe via via più sottili, mano a mano che si allontanano dal centro verso le estremità della foglia come tante minuscole vene che irrorano la pianta trasportando il nutrimento nel suo sangue verde di crolofilla al pari del lavoro svolto dal nostro sangue; mi piace come ogni pianta abbia le sue foglie, diverse da quelle altrui e persino difformi tra loro poiché non ve ne sarà mai una in tutto e per tutto identica ad un'altra.
I fiori ed il muschio che crescono tra i ricami di cemento spezzando il nero con i loro colori brillanti e festosi, svettando mossi dal vento a suggello della loro vittoria sul catrame dell'asfalto e della loro resilienza.
Le differenti tipologie di cinguettii emessi dagli uccellini, incasellati uno dietro all'altro per avvertire di un pericolo, per corteggiare, per ammaliare o semplicemente per cantare al mondo intero la loro esistenza mentre eleganti e leggeri prendono il volo librandosi nel cielo di frasca in frasca.
Le sfumature che la flora e la fauna acquatiche conferiscono all'acqua rendendola viva e pulsante e permettendole di cangiare a proprio piacimento dal blu, al verde, al celeste o al nero pece a seconda del mondo che va ad accogliere e delle stagioni che andranno a susseguirsi, creando specchi più o meno cristallini in cui riflettersi e dove riflettere.
Le "consistenze" difformi delle nuvole, più o meno dense, soffici, sfibrate che conferiscono alle stesse quel magico gioco di mutare forma e solleticare la nostra fantasia ad associarvene una per ciascuna o viceversa ad associarle alla panna, allo zucchero filato e via discorrendo mentre puntiamo in su i nostri nasi.
L'odore che permea la carta dei libri a seconda della cellulosa scelta per creare il foglio, dell'inchiostro che vi è stato intriso, delle mani delle persone che lo hanno stretto, assume quando aperto se ne respira la storia, la realizzazione nel frattempo che si leggono mirabolanti avventura, si studiano nuove informazioni, si notano i piccoli dettagli delle figure o le finiture che ne rilegano le pagine alla copertina stessa.
Il sapore dolce e zuccherino della frutta appena raccolta, leggermente calda per via della temperatura, ma così soddisfacente da addentare durante l'estate quando è accatastata nelle ceste in vimini costruite a mano da chissà che artigiano esperto e che profumano di frutta, d'estate, di sole e di terra; che vengono riportate nelle case per realizzare deliziose confetture e marmellate da conservare per l'inverno.
Il profumo persistente del legno che scricchiola nel camino e che riscalda la casa diffondendo la sensazione di coccola emanata dal cedro, dal pino, dal ciliegio e che ti si appiccica addosso come un profumato scudo contro il gelo.
La morbidezza della pelle dei neonati quando solamente gli sfiori e con la forza di quelle manine tanto piccole ti stringono il dito e tu senti tutta la vita e la sua forza in un piccolo esserino morbido e profumato, che seppur fragile all'esterno è spesso molto più forte di noi all'interno.
La laboriosità delle formiche che in fila indiana trasportano le briciole di pane e si muovono come un piccolo esercito minuscolo, ma compatto formando a volte anche curiosi "disegni" durante il tragitto.
Mi piacciono i nei, quelli piccoli o dalle forme particolari, quelli che se uniti creano quasi delle forme o delle costellazioni sulla pelle delle persone,come se seguissero il loro personale schema.
Le sfumature di colore, le pagliuzze più o meno dorate, le punte più accese di una sfumatura quando guardando una persona negli occhi sotto diverse luci, secondo diverse angolazioni o altresì a seconda dell'umore animano la persona da dentro, accendendo ora una sfumatura, ora un'altra permettendo di cogliere nel suo complesso quest'opera d'arte straordinaria.
Sono belle le rughe in un viso, in un punto preciso, le fossette, le voglie o le lentiggini, sono preziosi i riflessi tra le ciocche di capelli, i vari particolari che danno senso al tutto; come pennellate di colore su una tela che sigillano la composizione.
L'andatura di coloro che mi trovo ad osservare mentre passeggiano, il modo di adagiare il piede al suolo o viceversa di sollevarlo dal terreno per spostarsi, l'ampiezza della falcata, il punto esatto in cui si possono il tacco o la punta della scarpa, il movimento oscillatorio o assente delle mani, composte o sbarazzine.
Sentire il mare dentro una conchiglia, il ticchettio della pioggia, la neve posarsi sulle superfici ricoprendole, il suono del mare, del vento.
Il timbro di una voce, il suo tono, l'incriminazione di una parola, il sentimento in un'altra, l'accento utilizzato o la sua assenza, le vocali chiuse e quelle aperte, la scelta delle parole in un discorso o l'assenza del suono stesso; l'intensità del silenzio.
Contare i puntini sul dorso delle coccinelle o i cerchi nei tronchi degli alberi per calcolarne l'età; il cambio di "casa" di un paguro che lascia una conchiglia per sceglierne un'altra con chi adornarsi.
Le impronte lasciate dalla farina sui vestiti quando si prepara un dolce e che sembra di farci uscire dal forno del Mulino Bianco talmente abbiamo gli indumenti cosparsi.
Le filastrocche, i giochi e le ninnnananne di quando ero bambina e che ancora ricordo e canticchio di tanto in tanto come svagare la mente o per addormentarmi la notte.
Saltare nelle pozzanghere formate dopo i temporali, camminare nei cumuli di foglie secche in autunno e sentirle scricchiolare sotto le suole delle scarpe, stendersi sulla coltre bianca e fare gli angeli di neve rabbrividendo per via del freddo, ma ridendo per il divertimento dato dal gioco.
Potrei proseguire ancora, ma non mi basterebbe una vita intera, perché troppo belle e straordinarie sono le piccole cose ed io le amo tutte.
-umi-no-onnanoko ( @umi-no-onnanoko )
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avereunsogno-62 · 4 months
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Ma la sera, quando vengono le tempeste,
in mortale angoscia noi ci chiniamo,mesti,
puntiamo le radici e aspettiamo tremanti
se la morte ci colga oppure passi avanti
Hermann Hesse - I cipressi di San Clemente
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gregor-samsung · 1 year
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“ Abito in una piccola città del Sud: per questo dimentico gli ombrelli. Li dimenticavo anzi, perché ora non li uso più. Nelle città del Sud non piove spesso, e ci sono periodi in cui si può dire: quasi mai; così manca una certa dimestichezza con ombrelli, copricapo, impermeabili. Basta guardarsi intorno quando piove: ci vedi correre da un riparo all’altro con il giornale o la borsa sulla testa incavata nel collo intanto che da un portico puntiamo veloci verso un portone. Per molti di noi, da anni quella è l’unica occasione per provare ancora l’ebbrezza di correre. Si vede dai movimenti impacciati e dal respiro subito affannato. Alcuni hanno scarpe con i tacchi o mocassini dalla suola liscia, e fanno passi brevi e veloci in punta di piedi poggiando tutto il peso lì dove è impresso il numero delle scarpe o la sigla «vero cuoio»; e pure scivolano, scivolano appena e si sostengono con movimenti a scatto e con impaccio a un muro o al tetto di un’auto in sosta, graffiandosi le mani. Serrano le mascelle e sentono un piccolo colpo allo stomaco. Se fossi caduto, pensano. E si guardano intorno per vedere se qualcuno ha notato quel cedimento. Sperano nessuno. Poi ripartono. Stanno più attenti, puntano i piedi, alternano corsa e saltelli e rovinano per sempre le scarpe quando le immergono in pozzanghere non più evitabili. Altri, li vedi fermi al riparo e lasciano passare dieci minuti e poi altri dieci e dieci ancora, non sanno cosa fare, non sanno se aspettare che spiova un po’ o provarci ora che non è così brutto - dopo potrebbe venire giù peggio. Si preparano a ripartire, si dicono: ora!, studiano con cura le tappe da fare, cercano intorno sguardi complici, qualcun altro che vada, e se qualcuno va lo invidiano, si dicono: allora vado anch’io, ora!, ora!, poi però non lo fanno, restano, aspettano ancora un po’, magari spiove. Altri dieci minuti; poi dieci ancora, e intanto pensano: dovevo andare anch’io prima, a quest’ora sarei già a casa. Poi alla fine vanno, scegliendo il momento peggiore, la pioggia li bombarda con gocce asfissianti, vorrebbero gridare ma non lo fanno, o meglio lo fanno ma senza emettere suoni. Quelli che abitano nelle città del Sud, si sorprendono quando piove. Non hanno dimestichezza, insomma. Ammetto che tra non avere dimestichezza con gli ombrelli e dimenticarli puntualmente ne passa. Ma non è che potessi farci molto. Quando si dimentica qualcosa, si dimentica pure che non bisognerebbe dimenticarla. Ma questo a mia madre non riuscivo a farlo capire. “
Francesco Piccolo, Storie di primogeniti e figli unici, Feltrinelli (collana Universale Economica n° 1483), 1998; pp. 77-78.
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