#psicoterapia di coppia
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Psicologo On Line: Terapia Professionale con Psicoterapeuta-Online
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Gli effetti del poli trauma o del poli abuso come dicevo, possono essere i più disparati.
Diciamo che :
La persona traumatizzata ha difficoltà ad investire sull’ ambiente esterno che è costantemente percepito come minaccioso, persecutorio, pericoloso.
L’ energia interna- Freud la chiama Libido- rimane gravemente bloccata senza poter essere investita sul fuori, sull’ambiente esterno.
Ecco da dove nascono tutti i dolori, i sintomi che vagano, si spostano come se dentro aveste un blob che si muove facendovi male.
Detto questo sappiate che so per certo che il dolore è reale
Il malessere è reale
E a lungo andare ci si può ammalare anche seriamente se non si da qualcosa.
Vi elenco quindi alcuni provvedimenti salutari da prendere nel caso vi riconosciate nelle PPT ( persone poli traumatizzate)
- evitare assolutamente lavori usuranti o stressanti soprattutto se relazionali
- Ridurre le ore di lavoro ( si può fare, io l’ ho fatto)
- Praticare molto sport
- Concedersi massaggi che aumentano il livello di ossitocina che contrasta il cortisolo
- Ritagliarsi spazi propri anche se avete mariti / mogli e figli e rispettarli
- Il silenzio è FONDAMENTALE, se potete andatevene in campagna
- Alimentazione priva di qualsiasi stimolante
- Psicoterapia o percorsi di crescita personali
- Imparare a rispettare i propri limiti e comunicarli ai propri amici e parenti stretti ( se ci tenete al rapporto ovviamente)
- Prendersi del tempo per RIELABORARE gli eventi significativi ( rotture, cambiamenti, traslochi, viaggi, nuove relazioni)
- Lavorare sulla respirazione soprattutto emettendo lunghe ESPIRAzioni
- Imparare ad ascoltarsi e a dire NO
- Ma soprattutto creare un ambiente di vita calmo, rilassante e armonico evitando di ricreare l’humus familiare.
- Ultimo ma non meno importante: siete dei sopravvissuti. Non tutto vi capiranno. Non sono tenuti a farlo. Solo voi sapete come siete arrivati fino a qui, quindi non esitate ad essere un tantino egoisti se qualcuno pretende che facciate finta di nulla. NON dovete!
_ClaudiaCrispolti
24 Marzo lavoro sul trauma psico fisico emotivo,
Ultimi posti.
13/19:30 dal vivo a Perugia
MetodØZero Experience
Staff di professionisti della salute.
Pratiche individuali
Di coppia e di gruppo
Tecniche di respiro
Bioenergetica
Gestalt theory
Teoria Polivagale
Danze libere e molto altro
Con me e Omar Montecchiani
E lo staff MetodØZero
Prenotazione obbligatoria 320 259 9693
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La mensa e la vigna celesti
Il mio inconscio e mia madre, in stretta collaborazione, mi fanno vivere dei sogni inaspettatamente belli.
Dovete sapere che soffro di fobia sociale. Ho paura della gente, tutta. Posso andare in panico al solo pensiero di dover incontrare persone o rispondere a una telefonata. Ho fatto psicoterapia e prendo pillole da quando avevo 18 anni.
Stanotte ho sognato una tavolata lunghissima, che distinguevo nitidamente fino a una distanza che la miopia, pur attraverso gli occhiali, non potrebbe mai farmi mettere a fuoco. A questa tavolata, imbandita di frutti gialli e arancioni e coppe con bevande che sembravano succo di melograno e di altri frutti, era seduta mia madre, insieme a decine, centinaia di altre persone, fra cui, a notevole distanza, riconoscevo una coppia di miei zii con un'altra persona tra loro.
Vedevo che il tavolo era ricoperto di una tovaglia di tela bianca, ma contemporaneamente percepivo la solidità e le venature del legno di noce sottostante. Vedevo lontano e attraverso tutto, con inesplicabile naturalezza. Assiepate dietro i commensali, in piedi, ma senza intenzione di sedersi, vi erano altrettante centinaia di persone, vicinissime fra loro, e potrei dire che ve ne fossero a perdita d'occhio, se non che in realtà il mio occhio ne aveva una completa visione d'insieme, per quanto essa fosse ampia. Queste persone stavano vicine fra loro, e vicine a me, fino a sovrapporsi e compenetrarsi, ma senza che avvenisse alcun urto o mescolamento di identità. Erano, senza dubbio, persone, ma era come se fossero anche aria e spazio: io infatti le respiravo e mi muovevo attraverso loro senza disagio; avevo una sensazione di sazietà e sicurezza; pur senza toccare le bevande e i frutti sulla tavola, di cui non sentivo desiderio, sapevo che mi stavo nutrendo, attraverso il respiro, attraverso il mio semplice esserci, di quelle persone, di tutte loro insieme.
Alzando gli occhi al cielo, al di sopra della tavolata, vedevo a grande distanza ampie foglie di vite pendenti da un pergolato, attraverso le quali si distinguevano l'azzurro e le nuvole bianche di una giornata estiva o primaverile.
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Alcuni articoli, di Stefano Ligorio, su: Psicologia, Psichiatria, Psicofarmaci, Ansia e Depressione…
Medicina – La dipendenza da benzodiazepine.
Medicina – Le benzodiazepine non servono a curare l’ansia, anzi la cronicizzano.
Medicina – No agli ansiolitici per curare l’ansia.
Medicina – Gli antidepressivi e la psicoterapia nella cura dell’ansia e della depressione. Facciamo un po’ di chiarezza…
Medicina – La comprensione, il più delle volte, non c’è per l’ansioso/depresso…
Medicina – Una vita di coppia conflittuale aumenta il rischio, per entrambi, di insorgenza di malattie psicofisiche.
Medicina – L’importanza della psicologia applicata…
Medicina – Vittimismo cronico e sindrome del deresponsabilizzato…
Medicina – La necessità di una maggiore obiettività in ambito psichiatrico/psicoterapeutico in tema di malattie come ansia e depressione.
Medicina – I disturbi della vista nel soggetto ansioso-depresso.
Medicina – Il tinnito (acufene) all’orecchio e/o all’interno della testa causato da un uso cronico di benzodiazepine.
(Medicina in breve) – Quando la predisposizione familiare alla malattia dell’ansia e/o della depressione è biologicamente accentuata…
(Medicina in breve) – La fame ‘nervosa’…
(Medicina in breve) – Un pensiero verso chi soffre di ansia e/o depressione…
(Medicina in breve) – L’ansioso e/o depresso deve rimodularsi emotivamente…
(Medicina in breve) – Consigli per chi soffre di ansia e/o depressione…
(Medicina in breve) – Un incoraggiamento per chi soffre di ansia e/o depressione…
(Medicina in breve) – Felicità e malattie…
(Medicina in breve) – Un augurio a chi soffre di ansia e/o depressione.
(Medicina in breve) – L’ipersensibilità dei recettori serotoninergici alla base dei sintomi di ansia e/o depressione.
(Medicina in breve) – Buonumore e attività fisica…
(Medicina in breve) – I pensieri di suicidio nel depresso…
(Medicina in breve) – Ansia e depressione rappresentano un importante fattore di rischio verso l’insorgenza di malattie cardiovascolari.
(Medicina in breve) – Un errore comune tra chi soffre di ansia e/o depressione…
(Medicina in breve) – Attenzione alla valutazione dei sintomi ansioso e/o depressivi in corso di terapia…
(Medicina in breve) – Non bisogna avere ‘paura’ di curarsi per malattie come ansia e/o depressione…
(Medicina in breve) – Riflessioni su ansia e depressione…
(Medicina in breve) – Psicoterapia, ansia, e depressione.
(Medicina in breve) – Depressione indotta da farmaci…
(Medicina in breve) – La frequente inutilità dell’integrazione di sostanze naturali in malattie come ansia e/o depressione…
(Medicina in breve) – Gli ansiolitici trattano solo il ‘sintomo’…
(Medicina in breve) – Riflessioni sul tema ansia e depressione…
(Medicina in breve) – Ansia e stress cronico incidono negativamente anche sull’intero apparato endocrino.
(Medicina in breve) – Benzodiazepine – dipendenza.
(Medicina in breve) – La misconosciuta utilità della colina come coadiuvante nella terapia antidepressiva…
(Medicina in breve) – I più comuni sintomi dell’ansia (ansia sociale, ansia generalizzata, e ansia somatizzata), e della depressione (depressione maggiore, depressione cronica e/o distimia).
(Medicina in breve) – Verità scientifiche per combattere il pregiudizio verso malattie come ansia e depressione.
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Rinuncio alla psicoterapia individuale per fare quella di coppia?
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Capire i sentimenti
Questa volta, Vortici.it vuole invitarvi a scoprire o riscoprire il libro: Capire i sentimenti - Per conoscere meglio se stessi e gli altri (Mondadori) di Vera Slepoj, venuta a mancare recentemente.
Sentimenti, affetti, emozioni lo sappiamo, accompagnano la nostra esistenza influenzandone il percorso verso sviluppi più o meno felici. Eppure li abbiamo sempre vissuti come ineluttabili. Tale è il loro impatto sull'esistenza umana che, per comprenderne il senso, la natura, le dinamiche, sono state coinvolte le scienze umane e sociali, la medicina e perfino la biologia e la chimica del corpo. Da qualche decennio, invece, la psicologia ci ha insegnato a conoscerli, più che a dominarli come si voleva in passato. Nel bel mezzo di una miriade d'informazioni, tuttavia, ci siamo sentiti dire tutto e il contrario di tutto a causa di un’informazione farraginosa, imprecisa, spesso fuorviante. Mettere un po’ d’ordine nella conoscenza dei sentimenti appare ormai indispensabile a molti di noi: ed è ciò che offre questo libro, ricco di esperienze maturate nel diretto contatto con chi si rivolge allo psicologo per sbrogliare la matassa ingarbugliata del proprio mondo emotivo. Tentarne un'analisi descrittiva è lo scopo di questo libro, frutto di una vasta esperienza maturata in anni di studio e di pratica terapeutica. Vera Slepoj come psicologa, ha approfondito negli anni lo studio e la pratica dei sentimenti traendone appunto il libro "Capire i sentimenti", uno strumento importante per capire noi stessi e chi ci sta intorno. Ed ecco dunque una rassegna completa di sentimenti positivi (l’amicizia, l’amore, la simpatia, la socialità, la felicità) e negativi (l’angoscia, l’aggressività, la cattiveria, la gelosia, l’invidia, il narcisismo, o la paura, il senso di colpa, l’odio e la violenza). L'autrice ci invita a prestare una particolare attenzione ai sentimenti nelle età evolutive (l’adolescenza, la vecchiaia), quando l’identità di ciascuno elabora mutamenti essenziali. Esprime una sintesi dei sentimenti che travagliano la coppia e la famiglia. E introduce nella sua analisi una categoria di sentimenti spesso trascurati, eppure determinanti nella formazione dell’individuo, soprattutto oggi che la comunicazione di massa e la disgregazione delle culture ideologiche, etniche o religiose impongono sradicamenti e scelte che affondano troppo spesso nell’irrazionale: i sentimenti collettivi, come l’idea di civiltà e di progresso, il pensiero conservatore e rivoluzionario, l'integralismo e il fondamentalismo, che ci costringono a complesse mediazioni tra passato, presente, futuro. “Sui sentimenti si è costruita l’arte di ogni tempo, dalla musica alla poesia, dalla letteratura alla pittura. E i sentimenti sono qui, in noi, e lì, fuori di noi, e con i sentimenti dobbiamo confrontarci per conoscere chi siamo, da dove veniamo e dove stiamo andando”. Leggi qui un estratto...
Vera Slepoj (1954 Portogruaro - 2024) è stata una psicologa e scrittrice italiana. Si è laureata in Psicologia presso l'Università di Padova nel 1977, si è poi specializzata in psicoterapia individuale e di gruppo e oggi è psicologa psicoanalista con diploma in sofrologia medica. Ha vissuto e lavorato tra Padova, Milano e Londra. Molte le attività che l’hanno impegnata negli anni: tra le altre, l’insegnamento presso l’Università di Siena, la presidenza della Federazione Italiana Psicologi dal 1989 e dell’International Health Observatory, la direzione di importanti scuole di formazione in psicologia. Autrice di pubblicazioni scientifiche e divulgative, partecipa a programmi televisivi e collabora con diverse testate, tra cui «Diva e donna». Alcuni dei suoi libri sono stati tradotti da case editrici internazionali, tra cui Payot. Ha pubblicato Capire i sentimenti (Mondadori 1996), Cara TV con te non ci sto più (insieme a Marco Lodi, Alberto Pellai che voi lettori avete conosciuto attraverso le nostre pagine e Franco Angeli 1997), Legami di famiglia (Mondadori 1998), Le ferite delle donne (Mondadori 2002), Le ferite degli uomini (Mondadori 2004), L'età dell'incertezza. Capire l'adolescenza per capire i nostri ragazzi (Mondadori 2008), La psicologia dell'amore (Mondadori 2015). Vera Slepoj si è spenta il 21 giugno 2024 a Padova. «Ci mancheranno il suo entusiasmo e la sua simpatia, così come la sua capacità di trattare in modo chiaro e divulgativo temi importanti come le relazioni affettive e altre complesse problematiche sociali.» così l'ha ricordata il sindaco di Padova Sergio Giordani su Repubblica. Scoprite la nostra rubrica Libri Consigliati Foto: https://www.lafeltrinelli.it/Immagine di copertina: freepik.com Read the full article
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“Parlami d’amore” di Giovanna M. Gatti
L’Amore prima di tutto Parlami d’amore” di Giovanna M. Gatti edito da VandA Edizioni è un libro interessantissimo, una lettura che affronta la tematica dell’amore a tutto tondo con consigli, analisi ed esercizi. Giovanna M. Gatti è medico psicoterapeuta e da lungo tempo tratta temi di cura e autocura. Nel suo libro l’autrice conduce le lettrici in un viaggio nelle parole e nei silenzi che possono spalancare abissi oppure risanarli, ricostruire o creare distanze irreparabili. “Parlami d’amore” di Giovanna M. Gatti è un viaggio dell’anima, un percorso che ognuno di noi almeno una volta nella vita ha affrontato quando si è trovato faccia a faccia con una crisi amorosa. Una crisi nella relazione d’amore può destabilizzare mente e corpo, a volte, non si ha neanche più voglia di affrontare la vita. Con una scrittura fluida e un linguaggio chiaro, il libro cattura immediatamente l’attenzione del lettore che troverà certamente spunti utili e di riflessione. In questa bella intervista l’autrice ci parla tanto della sua esperienza come psicoterapeuta, del modo in cui ogni persona affronta la crisi amorosa, del perché è importante chiedere un supporto specialistico e qualche consiglio utile. “Parlami d’amore” di Giovanna M. Gatti Salve Giovanna, lei è nuova ai lettori di CinqueColonne Magazine. Ci può dire brevemente cosa fa nella vita? E’ bello essere nuova, è una specie di rinascita. Nella vita faccio il medico psicoterapeuta e scrivo libri: all’Istituto Europeo di Oncologia di Milano (IEO) mantengo un piccolo ruolo come senologa, ho compiuto 30 anni di attività lì perché sono arrivata in istituto quando ha aperto i battenti nel 1994 e non ero ancora laureata. IEO è stato e sarà sempre un’energia fondamentale per la mia formazione e le modalità di aiuto. La mia attività principale ormai è però quella di medico psicoterapeuta e di scrittrice: mi occupo di tante problematiche psichiche e psicofisiche, che quasi sempre hanno a che fare con l’amore. Nel suo libro lei affronta una tematica molto importante: la crisi nella relazione di coppia. Secondo lei c’è differenza tra uomo e donna nell’affrontare questo accadimento? C’è differenza da persona a persona, e perfino nella medesima persona esiste una differenza legata al momento della vita. Reagiamo alle difficoltà e ai traumi in modo diverso in epoche differenti della nostra esistenza, e il caos sentimentale è un trauma pesante. Se vogliamo concentrarci sulla differenza tra uomini e donne possiamo dire che l’energia maschile abbia alcune prerogative e quella femminile ne abbia altre: possedendole entrambe, le esprimiamo in quantità variabili. Incontro donne con reazioni tipicamente maschili (energia maschile iper-espressa) e uomini con reazioni da energia femminile. Non amo le generalizzazioni che vorrebbero gli uomini meno sensibili o attenti e meno colpiti da una difficoltà sentimentale: non funziona così. Nel suo libro lei fornisce anche degli esercizi utili. Ci può anticipare qualcosa? Di cosa si tratta? I miei libri più recenti (“La via della cura” e “Parla come ami”, editi da Mondadori, e questo libro edito da VandA edizioni) hanno alcuni esercizi pratici che servono per accompagnare nella via dell’autoguarigione e dell’evoluzione costruttiva. Voglio che siano esercizi semplici ma radicali nel risveglio dell’amore di sé: se impariamo ad amarci riusciamo ad affrontare ogni difficoltà. Non mi piace la teoria fine a se stessa: chi mi conosce da psicoterapeuta sa che mantengo il piglio concreto della chirurga e non mi limito ad ascoltare, voglio che la relazione terapeutica abbia risvolti utili e rapidi nell’accompagnare la persona verso un maggiore benessere. Metto insieme i lunghi anni di frequentazione dei seminari di Alejandro Jodorowsky, la specializzazione in psicoterapia psicosomatica e i decenni da donna dedita alla cura e creo esperienze che definisco “esercizi” perché chi legge i libri possa sentire dentro di sé l’energia del cambiamento, l’aiuto vero e concreto che parte dalla Voce dell’inconscio. In Parlami d’amore lei parla anche di cura e autocura. E’ sempre necessario rivolgersi a uno specialista? La parola “sempre” assomiglia alla parola “mai”: niente nella vita è così assoluto. Credo che un aiuto esterno e competente serva nella maggioranza delle crisi legate all’amore: l’amore è per noi la forza fondamentale, dirompente, costruttiva o destrutturante, che dona il senso a ciò che siamo, facciamo, pensiamo. Quando va in crisi l’esperienza emotiva è profondissima e intensa: difficile avere gli strumenti per risanarsi senza aiuto. Cura e autocura vanno insieme. Credo nella cooperazione tra terapeuta e paziente: nessuna guarigione è possibile senza l’impegno vero da parte del/della paziente. Potreste pensare che la richiesta di aiuto coincida automaticamente con un impegno: non è così. Spesso ricevo persone che chiedono aiuto con la bocca, ma non con il cuore e la mente. Danno per scontato che in terapia si verifichi qualche magia strana che non richiede impegno da parte loro. Non è così: le crisi d’amore portano a un’evoluzione costruttiva molto positiva se insieme si cammina per renderla possibile. In base alla sua esperienza lavorativa, c’è un consiglio che può dare a tutte le donne che si trovano ad affrontare una crisi nella relazione d’amore? Il consiglio migliore che posso dare è di ascoltarsi: evitare di chiedere consigli alle amiche “che conoscono benissimo la situazione”, parlare della crisi il meno possibile, fuggire dal vittimismo e chiedere aiuto seguendo i chiarissimi segnali che l’istinto manda in ogni istante. 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QUANDO LA TERAPIA DI COPPIA È LA SOLUZIONE: 5 SEGNALI DA NON SOTTOVALUTARE
Psicoterapia di Coppia: Scopri Quando È Necessaria
Nel corso di una relazione di coppia, è comune sperimentare periodi di difficoltà. Le sfide fanno parte della naturale evoluzione di un rapporto di coppia. Tuttavia, ci sono momenti in cui le difficoltà possono diventare così insormontabili che richiedono un intervento terapeutico. Come possiamo capire quando è il momento giusto per intraprendere una psicoterapia di coppia❓
Sintomi di una Relazione in Crisi
Ci sono segnali che indicano che una coppia potrebbe non funzionare come dovrebbe, e questi segnali possono preludere a una rottura se non affrontati tempestivamente. Alcuni di questi sintomi includono:
Critiche Costanti: Quando i partner iniziano a criticarsi a vicenda più spesso che a complimentarsi, è un campanello d'allarme. Le critiche possono riguardare gusti e preferenze personali, ma è essenziale accettare e valorizzare le differenze nelle coppie sane.
Disprezzo: Un comportamento sprezzante verso il partner, manifestato attraverso attacchi verbali o non verbali, è un altro segnale allarmante. Il disprezzo può derivare da emozioni negative non affrontate e può erodere la relazione.
Essere Sulla Difensiva: In una coppia che critica e disprezza, è comune che entrambi i partner si mettano sulla difensiva. Questo comporta un isolamento emotivo, con entrambi i partner concentrati solo sulle proprie prospettive e incapaci di comunicare efficacemente.
Ostruzionismo: Quando uno dei partner ignora completamente l'altro durante le discussioni, si instaura un ulteriore segnale negativo. Questo avviene dopo che le critiche e il disprezzo hanno eroso la comunicazione, portando a un blocco emotivo.
Declino nell'Attività Sessuale: I problemi di comunicazione e relazionali possono influire sulla vita sessuale della coppia, portando a un calo dell'intimità.
Quando una coppia presenta questi sintomi in modo frequente, è importante intervenire prima che la relazione si sgretoli completamente. La frequenza di tali comportamenti deve essere valutata, ma riconoscere il problema è il primo passo per risolverlo.
Benefici della Terapia di Coppia
La terapia di coppia, sia online che in persona, offre un ambiente protetto in cui i partner possono esplorare le loro emozioni più profonde. In questo contesto, possono riconoscere i bisogni insoddisfatti che potrebbero essere alla radice dei loro problemi. La terapia aiuta anche a sviluppare nuove modalità di comunicazione e cura reciproca.
Le relazioni sono dinamiche e naturalmente cambiano nel tempo. Quando i cambiamenti causano squilibri significativi, è il momento di considerare la terapia di coppia. La terapia può aiutare le coppie a superare le sfide e a rafforzare la loro connessione invece di arrendersi alla rottura.
Tito Bisson
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Milano: Musica e psicoterapia dal vivo al Teatro San Babila, va in scena il Formoso Therapy Show
Milano: Musica e psicoterapia dal vivo al Teatro San Babila, va in scena il Formoso Therapy Show. Il Formoso Therapy Show è un evento musicale ispirato al mondo della psicologia e della psicoterapia. Un momento d’incontro in cui la musica dal vivo facilita risposte collettive amplificando le emozioni e rendendo l’evento formativo e terapeutico, allegro e energizzante. Lo psicologo ricercatore, psicoterapeuta e cantautore Adriano Formoso, tratterà temi fondamentali della psicologia offrendo agli spettatori delle conoscenze per potenziare il proprio benessere psicologico e fisico attraverso spiegazioni, immagini e canzoni da lui composte con musiche derivate dagli assunti di base della Neuropsicofonia® che è lo studio degli effetti di determinate stimolazioni acustiche sul cervello e sul corpo umano. Rappresenta una modalità di approccio alla persona che utilizza particolari suoni, frequenze acustiche e toni binaurali come strumento di stimolazione delle cellule nervose e del sistema endocrino e rappresenta un modello di sviluppo della musicoterapia ricettiva. Questo originale evento teatrale dall’approccio didattico e artistico innovativo riflette su tematiche e concetti propri che si affrontano nell’esperienza della psicoterapia. Il risultato? Un aumento della consapevolezza degli spettatori che vengono guidati verso la lettura e la rielaborazione di argomenti relativi al loro vissuto. Adriano Formoso fornisce una serie di strumenti utili per la famiglia, la coppia e la comprensione e gestione delle relazioni. Soprattutto con gli attuali adolescenti e i giovani dell’era digitale e post-covid. Da questa esperienza si acquisiscono conoscenze che potenziano il proprio benessere fisico e mentale, migliorando la relazione con sé e con gli altri all’insegna dei valori importanti della vita. È un evento scientifico e artistico nel quale lo spettatore diventa protagonista e lo psicoterapeuta diventa anche artista musicale. Per l’occasione verrà presentato anche il nuovo singolo di recente pubblicazione “Di Vento -Adolescenza e Bowlby 432 Hz”, un piacevole canzone in stile cantautorale ma anche una "canzoneterapia a tempo di rock" per informare come gli stili di attaccamento dell'infanzia condizionino lo sviluppo di ogni persona.... #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda Read the full article
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MondoSole ha integrato in equipe una collaboratrice (psicologa psicoterapeuta) con svariate formazioni in grado di aiutare molteplici problematiche come ad esempio:
- Percorsi di Psicoterapia individuale
- Psicoterapia di coppia
- Sostegno alla genitorialitá
- Consulenza peritale in materia di valutazione delle capacità genitoriali/affidamento e collocamento di minore
- Sostengo alla genitorialità nella gestione di fasi critiche dei figli (es. comparsa DCA, ecc.)
- e tanto altro....
Riceviamo tante richieste di aiuto e desideriamo accogliere sempre di più la grande sofferenza che ognuno prova.
Per informazioni ed, eventuale contatto diretto, prego scrivere alla mia mail [email protected] o contattare il numero di telefono +393280823574 (anche via WhatsApp).
Lo studio della Dott.ssa si trova in sede a MondoSole: via Sigismondo 38 - 47921 Rimini - 1° Piano
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Psicologi Online: La Tua Guida Completa al Supporto Digitale
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Terapia Coppia Online
La terapia coppia online è la più recente forma di terapia introdotta sul mercato. È un tipo di psicoterapia in cui lo psicologo e il paziente comunicano attraverso i media digitali. La terapia di coppia online è più efficace perché fornisce privacy, comodità e accessibilità alle persone che non possono viaggiare o permettersi sessioni di persona.
I vantaggi della terapia di coppia online sono molti sia per gli individui che per le loro relazioni. Ad esempio, può essere fatto a distanza, il che significa che un partner può farlo senza dover lasciare il lavoro o la scuola. Aiuta anche con la privacy in quanto non ci sono altre persone presenti quando parli con il tuo terapeuta. Fornisce anche l'anonimato in quanto non devi condividere le tue informazioni personali con nessun altro oltre al tuo terapeuta e puoi scegliere quando e quanto tempo vuoi che queste sessioni durino.
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Questo lavoro scientifico oltre ad essere una review delle cause familiari di Minority Stress ed effetti sulla salute delle persone LGBTI spiega anche quanto sia efficace una Psicoterapia Affermativa ai Genitori di persone LGBTI:
https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC9325072/#!po=43.6709
In questo lavoro i padri sono quelli che hanno mostrato maggiore difficoltà ed ambivalenza nonostante l'accettazione arrivasse in 36 settimane di Psicoterapia Affermativa superare la Repulsione verso i propri figli LGBTI.
Nel caso delle madri, tutti i parametri migliorano nettamente dopo 36 settimane di Psicoterapia Affermativa con la caratteristica di mostrare nella fase centrale del percorso una maggiore Ansia da Separazione.
Il nostro meme vuole ricordare quanto sia grave il comportamento omo-transfobico dei genitori ma anche la varietà di possibili emozioni negative e positive, che possono anche essere presenti insieme nella coppia genitoriale ma anche nella stessa persona, madre o padre, perché sono comuni le contraddizioni emotive di fronte al Coming Out o alla scoperta di avere un/a figli@ LGBTI.
Bisogna anche ricordare che qualunque sia la reazione iniziale, negativa, positiva o mista, questa andrà incontro a contrattazione come accade per il lutto, soprattutto se corrisponde ad una delle fasi di negazione, rabbia o paura, tipiche del lutto.
Anche l'articolo spiega come i genitori di persone LGBTI debbano di fatto fare a loro volta Coming Out come Genitori di persone LGBTI con altri parenti, vicini, negozianti, amicizie, sul lavoro e perfino nei luoghi di culto. Questo è un ulteriore percorso da affrontare da soli o con il supporto di una Psicoterapia Affermativa.
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“Un bambino cerca un padre e una madre ma non li trova. Da adulto vuole scoprirli in una moglie o in un marito, ma prima ancora di cominciare è arrabbiato perché sa che non incontrerà donne o uomini perfetti. Si aspetta un fallimento, ma pretende il successo. Chiede qualcosa che non si aspetta, esigendo un amore da chi ritiene che non saprà soddisfarlo.”
Questo scritto di Paolo Menghi mette in luce la difficoltà di alcune coppie in cui uno o entrambi i membri tendono a ricercare una figura materna o paterna idealizzata, che possa sia riparare a ciò è mancato nell’infanzia, sia avere caratteristiche di “perfezione” che proteggono dall’angoscia di ciò che è mancato e di ciò di cui si pensa non si possa fare a meno, pena il crollare e sentire le risonanze di ferite lontane.
Il punto è che nessuno può essere perfetto, né diventare quella madre o quel padre idealizzato, nessuno può mettere totalmente al riparo l’altro dalle sue ferite, dai suoi timori, dall’angoscia. Le relazioni possono di certo “fare del bene”, ma non riparare tutto. Quella richiesta che si fa inconsciamente all’altro genera difficoltà nei membri della coppia e spesso nel corso del tempo, quando le distanze tra i partner aumentano, fa anche sì che poi chi ha avanzato quella richiesta si convinca ancora di più che non potrà vivere una relazione in cui ci sia benessere, che ogni figura con cui si interfaccerà sarà deludente. Il tutto diventa una sorta di “profezia che si autoavvera”, con un copione già scritto (copione in cui addirittura a volte senza rendersene conto si sceglie di avere a fianco proprio persone evitanti sul piano emotivo-relazionale).
Questo per�� non è un destino da ripetere per sempre. Si può tornare indietro, al fine di andare avanti. Si può cercare di capire cosa è successo, cosa si cerca, cosa quel bambino poi divenuto adulto ha pensato fosse l’amore, cosa è mancato, che direzione prendere per “riparare” e trasformare per vivere un presente diverso.
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Hai l' ansia quando stai con il tuo partner? E se fosse la persona giusta?
Hai trovato finalmente un compagno/a che sembra perfetto per te: ha molte qualità e come se non bastasse, ti adora. Ma anche se non potresti immaginare di poter stare con una persona migliore, quando sei in sua compagnia ti annoi, ti viene l' ansia o provi altre sensazioni spiacevoli.
Cominci a pensare che se ti senti così, è il segno che qualcosa non va e che forse non è la persona per te. E se invece fosse proprio quello/a giusto?
https://www.ilmiopsicologo.it/2021/04/18/se-hai-lansia-forse-e-la-persona-giusta-per-te/
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