#problemi di coppia
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elizabethwill · 5 months ago
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Lasciamo scegliere Elizabeth: risposta alle obiezioni più frequenti di chi tifa per la coppia Jack-Elizabeth (J/E)
Premessa: se pensi che Jack Sparrow sia il miglior partner per Elizabeth Swann e sei particolarmente sensibile alle critiche rivolte alla tua coppia ideale, anche se argomentate, ti sconsiglio di leggere questo post. Non offendo le persone né giudico i loro gusti e non m’interessa prendere parte alle “guerre tra fan”; inoltre, mi ritengo capace di esprimere la mia opinione in maniera civile e rispettosa. Tuttavia, so anche quanto possa diventare suscettibile e “protettiva” la gente nei confronti del proprio personaggio preferito e delle proprie coppie del cuore. 🙂
In sintesi: no agli insulti gratuiti, sì alle critiche costruttive. Se la vedi così anche tu, allora leggi pure il resto del post, indipendentemente da ciò che pensi della coppia J/E. Se, invece, tendi a evitare qualsiasi tipo di critica alle tue coppie del cuore, ti suggerisco di fermarti qui e non proseguire la lettura. Fan avvisato, mezzo salvato! 😉
Post molto lungo ⚠️ 🚧
Parte 1: La libertà di Elizabeth e la libertà di Jack
Uno degli aspetti essenziali del personaggio di Elizabeth Swann è il suo desiderio di libertà. Sin dal primo film di “Pirati dei Caraibi”, Elizabeth ci viene presentata come una giovane donna intraprendente, audace e volitiva: protesta con il Commodoro perché lui arresta Jack Sparrow; si appella al Parlay per negoziare con Barbossa, nel tentativo di proteggere l’intera città di Port Royal; brucia il rum per richiamare l’attenzione della Marina Britannica, affinché recuperi lei e Jack intrappolati sull’isola; fugge dalla Dauntless per andare a combattere nella grotta dell’Isla de Muerta. Insomma, Elizabeth pensa con la propria testa e agisce di conseguenza, mettendo anche in discussione le convenzioni sociali e il decoro.
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Nel secondo episodio della saga assistiamo a una sorta di suo “flirt” con Jack Sparrow, il quale, nel corso del film, dimostra di essersi quantomeno invaghito di lei, se non addirittura innamorato. I due hanno una conversazione interessante, che mette a nudo una debolezza di Elizabeth (gli impulsi egoistici). In un certo senso, si riconoscono simili e ammettono di avere delle affinità, mentre un’innegabile tensione sessuale aleggia fra loro. Da qui l’attrazione di Elizabeth nei confronti di lui (forse rafforzata dall’entusiasmo che una giovane attrice deve aver provato recitando al fianco di Johnny Depp, all’epoca considerato un mito e non ancora gravato dal peso degli scandali che l’hanno colpito negli anni recenti).
Il personaggio di Jack incarna la libertà del tipo più assoluto, che non conosce regole, schemi o confini. Come Elizabeth, anche lui agisce sempre di testa propria, ma è ancor più spregiudicato: mente, manipola le persone per i propri scopi personali, cerca di rigirare ogni situazione a proprio vantaggio. È una sorta di prestigiatore che trasforma la vita in un trucco e può contare su una lingua svelta, una mente acuta e un sorriso carismatico. Cosa potrebbe fare Elizabeth, che fin dall’inizio ha una visione “romanticizzata” dei pirati, se non scoprirsi attratta da lui?
Ora, che tale attrazione non sia sfociata in amore è, a mio avviso, palese: Elizabeth non è mai stata innamorata di Jack. Essere affascinati da qualcuno e provare desiderio sessuale nei suoi confronti non equivale ad amarlo. Non c’è dubbio, tuttavia, che fra i due si fosse stabilita una certa complicità che invitava il pubblico a riflettere sul loro rapporto.
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L’argomentazione preferita dei sostenitori di quest’ipotetica coppia (dico “ipotetica” perché i personaggi non si sono mai messi insieme e ciò va riconosciuto per ragioni di onestà intellettuale) sembra essere la seguente: Jack è un pirata e un uomo libero, Elizabeth desidera la libertà e l’avventura, perciò stando con lui potrebbe avere e fare tutto ciò che vuole, lontano dalle costrizioni della società. Talvolta, nel tentativo di portare avanti questa tesi, si menziona la scena del primo film in cui Jack salva Elizabeth dall’annegamento, strappandole il corsetto per impedirle di soffocare; il corsetto rappresenta le convenzioni sociali che limitano la libertà di lei, e Jack viene considerato l’unico uomo in grado di offrirle una via di fuga da esse.
In tale ottica, Jack viene inquadrato come portatore di libertà, mentre Will Turner – l’amico e amore d’infanzia, il giovane che a lungo ha detestato i pirati – diventa l’emblema del conformismo che manterrebbe Elizabeth legata alle restrizioni della società, spingendola ad accettare il ruolo di moglie e madre tradizionale. Inoltre, è un dato di fatto che alcuni tra i più fieri sostenitori della coppia J/E vedono la relazione fra Will ed Elizabeth come una “favoletta” irrealistica, la cui unica ragione d’esistere risiederebbe nell’abitudine della Disney di proporre coppie e lieti fini inverosimili. Secondo queste persone, far finire insieme Elizabeth e Jack sarebbe stata la soluzione più credibile, auspicabile e coerente con i caratteri dei personaggi.
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A ciascuno le sue convinzioni: personalmente non credo affatto che Elizabeth sarebbe stata meglio con Jack che con Will. Soprattutto, però, non ho mai creduto, nemmeno per un istante, che il tipo di libertà che Jack avrebbe potuto offrirle fosse ciò che lei desiderava veramente, nel profondo.
Quella di Jack è una libertà che non ammette relazioni stabili e durature, né assunzioni di responsabilità. È la libertà a cui potrebbe anelare un ragazzino, una sorta di eterno Peter Pan che rifugge dagli impegni e dai sacrifici. È la libertà di chi è capace di perseverare per sé stesso e non per amore degli altri.
Elizabeth, che persevera nel suo amore per Will quando ancora lui non si è dichiarato e non c’è garanzia che, un giorno, loro due possano stare insieme – anzi, è molto più probabile che non possano perché sono di classi sociali diverse; Elizabeth, che per salvare la vita di Will accetta la proposta di matrimonio di un uomo che non ama – un brav’uomo, certo, ma pur sempre uno di cui non è innamorata; Elizabeth, che per un anno intero, dopo che suo padre ha dato la propria benedizione a lei e a Will, ha modo di riflettere sulle difficoltà che le causerebbe sposarsi con qualcuno privo di ricchezze e di titoli nobiliari, ed è comunque decisa a sposarlo; Elizabeth, che dà Jack in pasto al Kraken perché sa che, sacrificando il Capitano, potrà salvare il resto della ciurma, ma poi si sente in colpa per quel gesto estremo; Elizabeth, che nella cella dell’Olandese comprende il desiderio di Will di aiutare il padre e capisce il peso che lui porta sulle spalle; Elizabeth, che nel ruolo di Re dei Pirati parla di sudore, forza e coraggio, lasciando chiaramente intendere che non c’è libertà più grande di quella che viene difesa combattendo, anche a prezzo della vita, e trova il suo primo alleato proprio in Will; Elizabeth, la cui gioia nel pronunciare il suo “sì” durante il matrimonio rocambolesco (ma romanticissimo!) sulla Perla Nera è quasi palpabile… Davvero il destino di questa donna, mi chiedo, è stare con qualcuno che la cosa che sa fare meglio – a parte servirsi della propria intelligenza e capacità di portare gli altri dove vuole lui – è scappare?  
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Con questo non intendo sminuire Jack, che in più di un’occasione si dimostra capace di atti di coraggio e di altruismo non indifferenti. Sia Will che la stessa Elizabeth lo definiscono “un brav’uomo” – e penso che abbiano ragione. Ciò non toglie che la vita di Jack sia paragonabile a un continuo girovagare senza una meta precisa, con i desideri e gli impulsi momentanei come principale guida (non per niente la sua bussola cambia direzione proprio in base ai desideri!). Sinceramente credo che Elizabeth meriti qualcosa di diverso: la possibilità, oltre che di viaggiare per mare, di avere una casa, un saldo approdo a terra. La possibilità di uscire dai rigidi confini del ruolo di figlia del Governatore senza finire col condurre una vita randagia, che include giusto qualche sosta occasionale a Tortuga e in altri posti simili. La possibilità di trovare una sua via per costruirsi un futuro, senza rischiare di vivere all’ombra di un Capitano tanto affascinante e carismatico quanto in balìa del vento dei propri desideri. Perché mai Elizabeth dovrebbe seguire lui e stare con lui, quando nel corso del terzo film ottiene una sua nave e un suo equipaggio?
Alla fine della storia, Elizabeth non ha bisogno della libertà che potrebbe offrirle Jack. È già una donna libera – e lo è soprattutto grazie alle proprie scelte, in relazione alle quali si comporterà di conseguenza, senza sottrarsi agli impegni e alle responsabilità. Ha scelto di opporsi alla Compagnia delle Indie Orientali e di combattere contro Beckett? Dovrà guardarsi le spalle e tenersi preparata ad affrontare eventuali rappresaglie. Ha scelto di sposare Will? Lo aspetterà e custodirà il suo cuore. Non è una prigioniera, è una donna adulta che ha preso delle decisioni consapevoli. Nei dieci anni che separano la partenza di Will dal suo ritorno potrà andare dove riterrà più sicuro, per mare o per terra, e avrà tutto il tempo di costruirsi una vita, una casa e una nuova routine. Nessuno le sta chiedendo di confinarsi su un’isola… tanto meno l’uomo che ha sposato.
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Fine Parte 1 🚧 [continua…]
Immagini tratte da: buffysummers, Sparrabeth Dead Mans Chest GIF Tenor, mylovewithdamon, G Lee Pinterest, rikrgif, ceeyoutea, lady-arryn, Google Immagini.
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edoardozolloitalian · 5 months ago
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themhac · 2 years ago
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il personaggio più buono del mondo è proprio ryan atwood ve lo giuro
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occhietti · 3 months ago
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Sono rari gli uomini che scelgono donne profonde al proprio fianco, perché quelle superficiali e, perlopiù, concentrate sull'apparenza, danno meno problemi e sono più facilmente gestibili.
Una donna profonda, invece, cerca dialoghi costruttivi e confronti, vuole e crea intimità, ha consapevolezza di sé e conosce i propri limiti e le proprie forze. Una donna profonda detesta la superficialità, la volgarità. Non vuole piacere a tutti, non si accontenta ma cerca, sa che il suo valore non risiede nell'aspetto ma nella tenacia del cuore.
Le donne profonde sono come uragani. Non si fermano davanti a nulla. Ridono e piangono senza vergognarsi e se ne hanno voglia si siedono per terra o camminano scalze come se fosse la cosa più normale del mondo. Non hanno paura delle sfide per trovare ciò che hanno nel cuore, né di soffrire per inseguire i loro ideali. Non cercano nella coppia un leader da seguire, né un figlio da salvare. Ma un compagno con il quale camminare.
Le donne, tutte le donne, devono sempre ricordarsi chi sono e di cosa sono capaci. Non devono temere di mostrarsi intelligenti, di rimanere sospese sulle stelle, di notte, appoggiate al balcone del cielo! Essere donna è così affascinante. È un’avventura che richiede coraggio… una sfida che non annoia mai.
- Oriana Fallaci
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vecchiorovere · 21 days ago
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“Sono rari gli uomini che scelgono donne profonde al proprio fianco, perché quelle superficiali e, perlopiù, concentrate sull'apparenza, danno meno problemi e sono più facilmente gestibili.
Una donna profonda, invece, cerca dialoghi costruttivi e confronti, vuole e crea intimità, ha consapevolezza di sé e conosce i propri limiti e le proprie forze. Una donna profonda detesta la superficialità, la volgarità. Non vuole piacere a tutti, non si accontenta ma cerca, sa che il suo valore non risiede nell'aspetto ma nella tenacia del cuore.
Le donne profonde sono come uragani. Non si fermano davanti a nulla. Ridono e piangono senza vergognarsi e se ne hanno voglia si siedono per terra o camminano scalze come se fosse la cosa più normale del mondo. Non hanno paura delle sfide per trovare ciò che hanno nel cuore, né di soffrire per inseguire i loro ideali. Non cercano nella coppia un leader da seguire, né un figlio da salvare. Ma un compagno con il quale camminare.
Le donne, tutte le donne, devono sempre ricordarsi chi sono e di cosa sono capaci. Non devono temere di mostrarsi intelligenti, di rimanere sospese sulle stelle, di notte, appoggiate al balcone del cielo! Essere donna è così affascinante. È un’avventura che richiede coraggio, una sfida che non annoia mai.”
Oriana Fallaci
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ossicodone · 1 month ago
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"Che enorme problema le ragazze con i capelli rossi per me o con il corpo cosparso di tatuaggi"
Dio burlone:
"Ciao Elia sono una ragazza con i capelli rossi e tatuata anche sul clitoride, con problemi relazionali e disfunzionali di coppia, con diversi disturbi psichiatrici diagnosticati, posso sedermi vicino a te o é occupato il posto?"
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angelap3 · 6 months ago
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“Sono rari gli uomini che scelgono donne profonde al proprio fianco, perché quelle superficiali e, perlopiù, concentrate sull'apparenza, danno meno problemi e sono più facilmente gestibili.
Una donna profonda, invece, cerca dialoghi costruttivi e confronti, vuole e crea intimità, ha consapevolezza di sé e conosce i propri limiti e le proprie forze. Una donna profonda detesta la superficialità, la volgarità. Non vuole piacere a tutti, non si accontenta ma cerca, sa che il suo valore non risiede nell'aspetto ma nella tenacia del cuore.
Le donne profonde sono come uragani. Non si fermano davanti a nulla. Ridono e piangono senza vergognarsi e se ne hanno voglia si siedono per terra o camminano scalze come se fosse la cosa più normale del mondo. Non hanno paura delle sfide per trovare ciò che hanno nel cuore, né di soffrire per inseguire i loro ideali. Non cercano nella coppia un leader da seguire, né un figlio da salvare. Ma un compagno con il quale camminare.
Le donne, tutte le donne, devono sempre ricordarsi chi sono e di cosa sono capaci. Non devono temere di mostrarsi intelligenti, di rimanere sospese sulle stelle, di notte, appoggiate al balcone del cielo! Essere donna è così affascinante. È un’avventura che richiede coraggio, una sfida che non annoia mai.”
Oriana Fallaci
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archosmidas · 4 months ago
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Frase: "La fantasia abbandonata dalla ragione genera mostri impossibili: unita a lei è madre delle arti e origine delle meraviglie"
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⠀⠀⠀⠀⠀⠀⠀⠀⠀⠀⠀✧ ⠀⠀ ⠀⠀ ⠀⠀
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⠀⠀⠀⠀⠀⠀⠀⠀⠀ׂׂ✧.ೃ⠀⠀⠀⠀𝐍𝐎𝐌𝐄 𝐂𝐎𝐆𝐍𝐎𝐌𝐄
⠀⠀⠀⠀⠀⠀⠀⠀⠀──────── ⠀⠀:classical_building:️ ⠀⠀. ˊ-
⠀⠀# FC: Taylor Launter ⌵ ⠀⠀⠀⠀⠀˚·. ⠀⠀
⌗ ex ғᴄ : Mahmood⠀⌵
⠀⠀⠀⠀⠀⠀⠀⠀⠀:classical_building:. 𝐝𝐞𝐦𝐢𝐠𝐨𝐝 /ˈdɛmɪɡɒd/
⠀⠀⠀⠀⠀⠀⠀⠀⠀𝘯𝘰𝘶𝘯. a being with partial or lesser
⠀⠀⠀⠀⠀⠀⠀⠀⠀divine status, such as a minor deity,
⠀⠀⠀⠀⠀⠀⠀⠀⠀the offspring of a god and a mortal,
⠀⠀⠀⠀⠀⠀⠀⠀⠀or a mortal raised to divine rank.
⠀⠀⠀⠀⠀⠀⠀⠀⠀⠀⠀⠀⠀⠀⠀⠀⠀⠀⠀⌵
⠀⠀⠀⠀⠀⠀⠀⠀⠀:amphora:⠀⠀───⠀⠀✧.ೃ ⌗ 𝐁𝐀𝐒𝐈𝐂 𝐈𝐍𝐅𝐎𝐒
⠀⠀⠀✧.*⠀𝐧𝐨𝐦𝐞 𝐜𝐨𝐦𝐩𝐥𝐞𝐭𝐨 : Archos Midas
⠀⠀⠀✧.*⠀𝐝𝐚𝐭𝐚 𝐝𝐢 𝐧𝐚𝐬𝐜𝐢𝐭𝐚 : 17 marzo 2004
⠀⠀⠀✧.*⠀𝐚𝐧𝐧𝐨 𝐬𝐜𝐨𝐥𝐚𝐬��𝐢𝐜𝐨 : Nessuno
⠀⠀⠀✧.*⠀𝐬𝐜𝐡𝐢𝐞𝐫𝐚𝐦𝐞𝐧𝐭𝐨 : (bene )
⠀⠀⠀✧.*⠀𝐜𝐨𝐧𝐟𝐫𝐚𝐭𝐞𝐫𝐧𝐢𝐭𝐚 : Omero
⠀⠀⠀✧.⠀𝐛𝐨𝐧𝐮𝐬 : / nessuno
⠀⠀⠀✧.⠀𝐚𝐭𝐭𝐢𝐯𝐢𝐭𝐚̀ 𝐞𝐱𝐭𝐫𝐚𝐬𝐜𝐨𝐥𝐚𝐬𝐭𝐢𝐜𝐡𝐞 : (arena di duello e disegnare l'arte)
⠀⠀⠀⠀⠀⠀⠀⠀⠀:owl:⠀⠀───⠀⠀✧.ೃ ⌗ 𝐃𝐈𝐕𝐈𝐍𝐄 𝐃𝐀𝐓𝐀
⠀⠀⠀✧.⠀𝐠𝐞𝐧𝐢 : questo personaggio è un discendente del re Mida .
⠀⠀⠀✧.⠀𝐚𝐛𝐢𝐥𝐢𝐭𝐚̀ 𝐬𝐩𝐞𝐜𝐢𝐚𝐥𝐢 : ( tipi di poteri: tocco d'oro e guarigione, teletrasporto )
⠀⠀⠀✧.⠀𝐨𝐠𝐠𝐞𝐭𝐭𝐨 𝐦𝐚𝐠𝐢𝐜𝐨 : nessuno
⠀  :scroll:⠀⠀───⠀⠀✧.ೃ⌗ 𝐆𝐔𝐈𝐃𝐄𝐋𝐈𝐍𝐄
Biografia: Archos Midas nasce il 17 marzo 2024 a Frigia in Turchia da una coppia turca musulmana con i nomi Ercel (discedente di re Mida con i quali gli antenati si sono mischiati con i turchi nel corso delle generazioni) e Timur (discedente di Priamo attraverso Ettore mischiato con i turchi).
Archos ebbe un'infanzia e una vita normale e felice senza avere problemi crescendo come i coetanei.
Da adulto, Archos ebbe in eredità il tesoro del suo antenato re Mida, il tocco d'oro (diverso da quello dell'antenato) e successe un evento in cui Zeus (antenato del re Mida) si innamorò di una donna araba bellissima immigrata ad Atene in cui Era,moglie di Zeus si arrabbia moltissimo in cui inviò un serpente avvelenando tutte le acque uccidendo l'intera famiglia di questa donna bellissima che Zeus vorrebbe ricambiare e Zeus chiama Archos a soccorrere questa bellissima donna decidendo allora di prendere delle formiche e le trasforma in esseri umani in cui sostituiscono i parenti morti di questa donna e Archos come eroe mortale e discendente di Zeus e del re Mida uccise il serpente con una spada d'oro e Zeus concepisce due figli dalla donna araba bellissima: Aisha Calliope e Amir Adonis con origini arabe e semidivine.
In seguito, Archos si trasferisce a Micene in Grecia dove visita l'antica città del suo antenato Agamennone attraverso la figlia Eolia,moglie del re Mida e madre di Ancuro che è nipote del re Menelao ovvero fratello minore di Agamennone e re di Sparta.
In seguito, Archos si trasferisce a Sparta città in Grecia per visitare la città dove abitava il fratello del suo antenato Agamennone ovvero re Menelao che era re di Sparta e marito di Elena,rapita da Paride della città di Troia.
Poteri: Tocco d'oro per uccidere i nemici a differenza del suo antenato re Mida che ha avuto un brutto potere che tramontò ogni cosa in oro al punto di morire di fame e finire in disgrazia
Armi: Spada d'oro
Religione: Islam
Antenati: Zeus,re Mida,re Agamennone,Eolia,Ancuro,
re Priamo ed Ettore
:pen_fountain:⠀⠀───⠀⠀✧.ೃ ⌗ 𝐀𝐁𝐎𝐔𝐓
Carattere:
Uomo pieno di forza, imbattibile ma possiede solo un punto debole che non può essere toccato: la pianta del piede.
Uomo indipendente,forte e testardo.
Segno zodiacale: pesci ascedente bilancia
Lavoro:
Artista e mercante
Ex Lavoro:
Contrattore
Amici:
Ismail Haniyeh,Yasser Arafat,Alex Gonzalez Jr,Miles Morales,Yahya Sinwar,Will Spencer e Muhammad al-Muttalib (profeta Islamico)
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orotrasparente · 10 months ago
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io amo i miei (pochi) amici ma santo il signore sono tutti fidanzati e tutti perennemente impegnati con le rispettive fidanzate, ormai ascolto solo di storie di coppia, problemi di coppia, vita di coppia, vorrei avere un amico con cui spalleggiarmi nella vita quotidiana e che non abbia da parlarmi solo di queste cose
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marquise-justine-de-sade · 4 months ago
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“Sono rari gli uomini che scelgono donne profonde al proprio fianco, perché quelle superficiali e, perlopiù, concentrate sull'apparenza, danno meno problemi e sono più facilmente gestibili.
Una donna profonda, invece, cerca dialoghi costruttivi e confronti, vuole e crea intimità, ha consapevolezza di sé e conosce i propri limiti e le proprie forze. Una donna profonda detesta la superficialità, la volgarità. Non vuole piacere a tutti, non si accontenta ma cerca, sa che il suo valore non risiede nell'aspetto ma nella tenacia del cuore.
Le donne profonde sono come uragani. Non si fermano davanti a nulla. Ridono e piangono senza vergognarsi e se ne hanno voglia si siedono per terra o camminano scalze come se fosse la cosa più normale del mondo. Non hanno paura delle sfide per trovare ciò che hanno nel cuore, né di soffrire per inseguire i loro ideali. Non cercano nella coppia un leader da seguire, né un figlio da salvare. Ma un compagno con il quale camminare.
Le donne, tutte le donne, devono sempre ricordarsi chi sono e di cosa sono capaci. Non devono temere di mostrarsi intelligenti, di rimanere sospese sulle stelle, di notte, appoggiate al balcone del cielo! Essere donna è così affascinante. È un’avventura che richiede coraggio, una sfida che non annoia mai.”
Oriana Fallaci
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junjourt · 1 year ago
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Davvero invidio chi riesce a scendere dalla barca dei simuel perché io mi sto solo disperando.
Tra l'altro più tempo passa più i mimmone non mi piacciono. Simone è mio figlio, Mimmo mi piace, ma insieme non riesco a vederli. La loro storia è sempre di più una copia fatta male della trama della prima stagione per Manuel e Simone. Accetterò queste scopiazzature solo se non sono una coincidenza e Simone arriverà a capire che cercava in Mimmo quello che ha avuto con Manuel, perché altrimenti è una presa in giro. Perché se le scopiazzature sono nate per farci dire "oh la coppia che ci piaceva nella stagione 1 faceva le stesse cose, allora ci piace anche questa coppia nuova" vi assicuro che non funziona, anzi mi renderebbero i mimmone solo più indigesti. E se chi segue la serie occasionalmente o l'ha vista solo una volta potrebbe non farci caso (anzi, mi rendo conto che tanti che shippano i mimmone la prima stagione non l'hanno vista, quindi ci sta che non capiscano tanti nostri ragionamenti), noi che siamo così affezionati ai personaggi e alla storia e in 2 anni abbiamo fatto 1000 rewatch lo notiamo eccome e se tutto non avrà un senso darà solo fastidio. Tra l'altro ulteriore motivo per cui non mi piacciono i mimmone è che Simone sta perdendo parte della sua personalità e rilevanza, pare ridotto a un cagnolino su cui Mimmo scarica i suoi problemi e che coinvolge in prima persona nei suoi giri loschi dopo avergli già fatto prendere una sospensione per l'aggressione a Ernesto (non con cattiveria e capisco che ha paura, ma comunque non è una cosa sana e anzi è pericolosissimo e non da romanticizzare), invece con Manuel era diverso perché Simone era sì un sottone, ma allo stesso tempo litigavano, facevano pace, costruivano un rapporto di fiducia e amore passo dopo passo e soprattutto erano entrambi sullo stesso piano anche narrativamente parlando. Certo, ogni tanto Simone accompagnava Manuel quando lui aveva da fare i suoi impicci, ma Manuel non ha MAI permesso che si esponesse e che venisse coinvolto direttamente (quando è successo è perché Simone ha fatto tutto da solo, senza che Manuel lo sapesse e quando quest'ultimo l'ha scoperto ha fatto di tutto per fermarlo).
Forse siamo esagerati, ma per molti di noi questa fiction è stata una luce in un periodo buio ed è normale che ci teniamo. Inoltre avere i Simuel non significa solo avere Manuel e Simone insieme, ma anche una rappresentazione della bisessualità che ora pare essere stata completamente accantonata.
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elizabethwill · 4 months ago
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Lasciamo scegliere Elizabeth: risposta alle obiezioni più frequenti di chi tifa per la coppia Jack-Elizabeth (J/E)
Premessa: se pensi che Jack Sparrow sia il miglior partner per Elizabeth Swann e sei particolarmente sensibile alle critiche rivolte alla tua coppia ideale, anche se argomentate, ti sconsiglio di leggere questo post. Non offendo le persone né giudico i loro gusti e non m’interessa prendere parte alle “guerre tra fan”; inoltre, mi ritengo capace di esprimere la mia opinione in maniera civile e rispettosa. Tuttavia, so anche quanto possa diventare suscettibile e “protettiva” la gente nei confronti del proprio personaggio preferito e delle proprie coppie del cuore. 🙂
In sintesi: no agli insulti gratuiti, sì alle critiche costruttive. Se la vedi così anche tu, allora leggi pure il resto del post, indipendentemente da ciò che pensi della coppia J/E. Se, invece, tendi a evitare qualsiasi tipo di critica alle tue coppie del cuore, ti suggerisco di fermarti qui e non proseguire la lettura. Fan avvisato, mezzo salvato! 😉
Post molto lungo ⚠️ 🚧
[Parte 1 qui]
Parte 2: Il rapporto fra libertà e amore
C’è un messaggio fondamentale contenuto nella saga “Pirati dei Caraibi”, o perlomeno nei primi tre film (ovvero quelli che ci mostrano l’evoluzione del personaggio di Elizabeth), e si può riassumere così: amare una persona significa volerla libera. Ciò implica combattere per la sua libertà e, se necessario per garantirla, rinunciare a una parte della propria.
La relazione fra Elizabeth e Will esemplifica questo concetto ed è chiaramente improntata alla reciprocità. Ad esempio, quando Elizabeth viene fatta prigioniera nel primo film, Will si dimostra disposto a tutto per liberarla, rischiando come minimo il carcere; ma è altrettanto vero che, nel momento in cui tocca a lui essere tenuto prigioniero, è grazie a Elizabeth che diventa possibile la sua liberazione, dopo che lei riesce a convincere il Commodoro a cambiare rotta accettandone la proposta di matrimonio.
Faccio notare, inoltre, che Will ed Elizabeth, benché sperimentino problemi di comprensione (il che è realistico in una coppia… Com’era quel discorso sulla “favoletta”?), non si manipolano mai a vicenda. Il peggio che fanno è nascondersi delle cose (Elizabeth non dice a Will che ha baciato Jack per darlo il pasto al Kraken, Will non dice a Elizabeth che ha intenzione di tradire gli altri pirati per impadronirsi della Perla e tentare di liberare il padre). Sbagliano? Certamente. Eppure nessuno dei due inganna deliberatamente l’altro per perseguire scopi egoistici: il silenzio di Elizabeth è causato dalla vergogna e dal senso di colpa, quello di Will dall’idea errata che lei non lo ami più e gli preferisca Jack. Al contrario, Jack manipola Elizabeth per indurla a “orientare” la bussola verso il Forziere di Davy Jones e non sembra mai pentirsene.
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Ma non era su questo che volevo soffermarmi, bensì sul ruolo del personaggio di Will nella questione della libertà di Elizabeth.
Ho già menzionato qualcosa che accade del primo film. Nel secondo Will è nuovamente impegnato a cercare di liberare Elizabeth, questa volta dalla prigione in cui l’ha fatta rinchiudere Beckett. In seguito, quando sospetta che lei stia soffrendo per la morte di Jack e provi qualcosa per lui (a causa del bacio che li ha visti scambiarsi), chiede se sia possibile far tornare Jack ed è probabile che sia un tentativo di consolarla.
Nel terzo film non solo le salva letteralmente la vita due volte, a Singapore e quando Davy Jones la disarma, ma si schiera senza esitazione al suo fianco nel momento in cui lei ribadisce di voler affrontare Beckett in uno scontro aperto.
In generale è quasi sempre attento ai suoi desideri e alle sue necessità: le insegna a tirare di scherma e rispetta eventuali confini da lei posti. Nel primo film, nel corso del tête-à-tête nella stiva dell’Interceptor, rinuncia a baciarla (benché i loro volti siano vicinissimi!) allorché lei si ferma; nel terzo film, durante il confronto che segue al salvataggio di Jack dallo Scrigno di Davy Jones, prova a trattenerla perché ha bisogno di spiegazioni, eppure la lascia andare quasi subito, dimostrando di comprendere e rispettare la sua volontà di allontanarsi da lui, malgrado la cosa non gli faccia per nulla piacere.
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Will ed Elizabeth, inoltre, collaborano sempre durante le battaglie, a cominciare da quella fra Interceptor e Perla Nera  – durante la quale coordinano insieme la difesa, con il supporto di Anamaria e Mastro Gibbs – per finire con la leggendaria danza-combattimento che contraddistingue la Battaglia del Maelstrom.
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Jack salva la vita di Elizabeth nel primo film, mentre nel terzo dà prova di altruismo aiutando Will morente a pugnalare il cuore di Davy Jones, per poi allontanare la stessa Elizabeth dall’Olandese che sta affondando. Una persona vendicativa le avrebbe reso pan per focaccia, dato che lei l’aveva consegnato al Kraken, ma Jack agisce nel modo più giusto e sceglie di proteggerla e soccorrerla. Tuttavia, al di là di queste rispettabili operazioni di salvataggio, dei flirt maliziosi e dell’astuta manipolazione, si può dire che non c’è altro.
Non riesco a trovare nemmeno una scena, in nessuno dei tre film, in cui Jack si espone per garantire la libertà di Elizabeth.
Il suo gesto più eroico potrebbe essere la decisione di tornare sulla Perla dopo aver tentato di sfuggire al Kraken a bordo di una scialuppa, ma non si tratta di un’azione il cui scopo diretto è assicurare a lei la libertà, quanto di una dimostrazione che anche Jack ha una propria coscienza e moralità, e che abbandonare nave e ciurma in un momento di massimo pericolo lo porta a confrontarsi con la parte meno coraggiosa e più egoista di sé.
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Lui torna indietro perché sente che è uno sbaglio scappare tanto vigliaccamente, perciò sceglie di agire come un vero Capitano (e un brav’uomo), ricongiungendosi all’equipaggio che sta rischiando la vita. L’ha fatto anche per Elizabeth? Certo, se non altro perché lei era su quella nave. La sua presenza potrebbe averlo motivato, ma basta questo per dedurre che la libertà di Elizabeth è una priorità per lui? Non credo.
La propria libertà è una priorità assoluta per Jack. Non quella di qualcun altro.
E non c’è nulla di male, perché il personaggio è caratterizzato in questa maniera. Il suo essere così libero, spregiudicato, non tagliato per le relazioni serie che richiedono un impegno reciproco, incapace di restare fuori da guai e al tempo stesso abbastanza furbo da tirarsene fuori… fa parte del suo fascino. È ciò che lo rende iconico e divertente.
Quanto al conformismo che Will rappresenterebbe… sinceramente non capisco questa critica. È conformista un uomo che libera un pirata rinchiuso in prigione e ruba una nave con lui per lanciarsi in un’operazione di salvataggio, in barba alle autorità che gli hanno ordinato di starsene al suo posto? È conformista un uomo che nel XVIII secolo dà lezioni di scherma a una donna aristocratica che è anche la sua fidanzata? (E le lezioni sono state piuttosto efficaci, a giudicare dai risultati…)
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Fine Parte 2 🚧 [continua…]
Immagini tratte da: moony-clo, owenhcrper, daeneryssansa, PoTC - Jack Sparrow Imagines, frodo-sam, Google Immagini.
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gcorvetti · 5 months ago
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E' finita.
Lo so sono stato poco presente in questo periodo perché mi sono concentrato a risolvere il problema inter coppia che si è venuto a creare da, diciamo, almeno un anno. Ma Domenica la doccia fredda è arrivata comunque. "Non voglio stare più con te". Già, l'ha detta. Non sto a scrivere motivazioni e tentativi potrei essere ancora qua per capodanno, ma nella sua bontà e visto che la casa è la sua, non mi sta sbattendo fuori di casa, oggi completo la sistemazione della stanza degli ospiti, aka ex ufficio twitter, c'è un divano che ho faticato 77 camicie per portarlo sopra e rimontarlo in quello spazio così stretto, ma va bè è già stato utile una volta a quanto pare abbiamo un destino incrociato.
Un paio di settimane fa ho parlato con mio cugino lo psicologo, mi aveva rassicurato, è il suo lavoro, ma ora ho scritto ad uno locale che mi è stato fornito dalla dottoressa e che non è a pagamento, attendo risposta. Spock aveva già intuito tutto quello che stava accadendo dai miei racconti, giustamente lui ha un punto di vista esterno, mi aveva già fatto un audio di diversi minuti dove mi diceva che per lui, o per come la vedeva lui, il rapporto è finito, l'amico vero si vede anche in questo.
Come sto? Dopo 25 anni di tribolazione, rinuncie, dedizione a lei alla famiglia al nostro cercare di vivere la vita ecc ecc, mi sento malissimo. Oggi ho bigiato il lavoro, è successo la settimana scorsa che per lo stress accumulato a casa e a lavoro mi è venuto un attacco di panico e ho iniziato a piange a fare cose sconnesse, sti poveri cristi che non mi conoscono non sapevano che pesci prendere, allora gli ho spiegato la situazione. Ad oggi non mi va di andare al lavoro, spesso in questa settimana ho finito il turno anzi tempo, fondamentalmente mi basta lo stress di questa situazione, andrei a lavoro per stare sereno non per aggiungere altro stress, mi serve un'altra tipologia di lavoro, innanzitutto meno ore 12/13 ( all'impiedi ) non riesco a farle più, quindi se mi mettono parttime mi fanno un favore, però guadagnerei di meno. Stando ad oggi Maarja, adesso posso scrivere il suo nome dopo anni che l'ho sempre mensionata come "lei", Maarja, visto anche il mio ruolo nella sua vita, mi concede un pò di tempo per riprendermi. Qua mi viene in mente una frase che mi ha ripetuto spesso in questi mesi dopo il mio ritorno dalla Trinacria "Io ti voglio aiutare", la capisco. Mi ha ripetuto anche un concetto che mi disse quando stavo a Londra, che io qua ho sempre un posto e che lei mi vorrà bene sempre qualsiasi cosa succeda, mi rincuora anche perché in questo esatto momento della mia vita oltre a Spock non ho amici con cui mi relaziono giornalmente, e Maarja è l'altra amica, quindi totale 2, i colleghi di lavoro non sono amici sono colleghi, appunto.
Per concludere vi riporto una battuta che mi ha fatto mentre parlavamo della mia carriera musicale, a lei piacerebbe molto che ritornassi sul palco, le piace quello che mi sta venendo adesso, anche se io lo trovo a tratti melodrammatico, mi ha detto "Vedi ora che stai male stai scrivendo bella musica", non è il mio modus operandi fare il chitarrista con problemi per creare, preferisco di gran lunga un equilibrio e una stabilità che mi aiutano a pensare, aspetti che in questo momento non ho. Finisco con il barlume di speranza, un pò lo stesso che mi ha riportato qua dalla Trinacria, che se le cose cambiano è possibile che lei, Maarja, ci ripensi e magari chissà, ma so che è un'illusione e lei me l'ha confermato con l'espressione del viso, la conosco non sa mentire. Spock mi dice che non mi posso rimproverare nulla ho fatto il mio dovere fino in fondo e che ora mi meriterei di vivere la mia vita serenamente, suonare, viaggiare, conoscere persone nuove ecc ecc, ma questo potrei anche farlo benissimo stando con lei.
Dal baratro in cui sono caduto è tutto ci sentiamo prossimamente.
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ambrenoir · 2 months ago
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LA SEPARAZIONE DEFINITIVA tra partner, dopo una lunga relazione è difficile, non solo dal punto di vista dell'anima, ma anche fisiologicamente, perché nel corso di un rapporto, anche uno con problemi, le due persone attivano solidamente le reti nervose che producono neurotrasmettitori chimici e peptidi, che danno le loro esperienze a su una certa nota emotiva, gli stati d'animo che riaffermano la personalità di tutti
I due si abituano così tanto al rapporto che, pur decidendo di romperlo, non riescono a rompere le connessioni nervose (reti neurali) e gli attaccamenti della natura chimica tra di loro. Dopo la separazione, i ricordi delle esperienze di ciascuna riportano alla memoria del corpo il fatto che gli manca la solita stimolazione chimica.
La sofferenza di una relazione che va a pezzi può essere causata dalla fine di un'abitudine neurologica.
Considerando la chimica della dipendenza affettiva non ci sorprende quando tante coppie si lasciano e poi si riuniscono, per poi ricominciare il ciclo.
Possiamo separarci l'uno dall'altro, ma restiamo chimicamente dipendenti dalle condizioni emotive generate dalla rispettiva relazione almeno per un po'.
Quando proviamo una sorta di attrazione verso un partner, siamo convinti che lui/lei sia la giusta coppia.
Ma il più delle volte, la persona da cui siamo attratti è lo specchio dei drammi emotivi che dobbiamo risolvere.
Spesso, quando sentiamo una forte attrazione per qualcuno, non è solo il gioco ormonale, siamo intuitivamente attratti dai partner, perché crediamo che ci aiuteranno a risolvere problemi emotivi, di cui non siamo nemmeno consapevoli.
Più ci sentiamo abbandonati, più siamo attratti dalle persone che abbandonano coloro a cui tengono.
Autore sconosciuto
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dottssapatrizia · 1 year ago
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Caro Babbo Natale,
sono momenti nei quali vorrei tornare bambina e avere l’illusione di credere in qualcosa che magicamente possa risolvere tutti i problemi. Vorrei che tu dessi agli uomini e alle donne in coppia la capacità di comunicare e di confrontarsi guardandosi negli occhi, senza mentire, senza nascondersi, senza dividersi in due solitudini che non si incontrano mai.Vorrei tu dessi ai genitori la capacità di fermarsi per capire cosa è bene per i loro figli e di cosa hanno realmente bisogno. Porta come regalo a questi figli il tempo dei loro genitori, sotto forma di gioco, per i bambini, e di ascolto e chiacchiere, per i più grandi. Vorrei tu portassi ai miei pazienti la consapevolezza di potercela fare… ad attraversare le proprie crisi, a sconfiggere i propri ostacoli. Vorrei tu donassi a loro il coraggio di vedere le proprie fragilità e di sentire di possedere la forza per lavorarci, per piangerci sopra, per arrabbiarsi… e per riuscire a superarle. Questo Natale porta senso di appartenenza a chi, dietro una corazza ormai stanca, finge ancora di “non avere bisogno di nessuno”. Ai miei pazienti che piangono per situazioni familiari di lutti, malattia e difficoltà che non dipendono da loro, porta come regalo delle batterie cariche per andare avanti quando sembra loro di crollare e regala a tutti i ragazzi un pacchetto di sani limiti, che loro odiano ma che sono come le braccia invisibili di una mamma: ti proteggono dal rischio di fare a te stesso troppo male.
E se posso chiedere un’ultima cosa (concedimelo, Natale viene una volta l’anno): spazza via tutte quelle barriere che impediscono la mia LIBERTÀ
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susieporta · 6 months ago
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PIÙ O MENO RELAZIONI?
Crescendo lungo l’asse verticale il “bisogno” compulsivo di relazionarsi, diminuisce.
Rimane un desiderio sano di condividere alcune esperienze, visioni, pensieri, progetti con qualcuno, ma non qualcuno a caso, qualcuno che stia nel tuo stesso cammino, che parli la tua stessa “lingua”.
Non è che non si puó relazionare con tutti: si può e si può anche meglio di prima, ma non se ne ha molta voglia.
Un tempo, cercavo di riempire il mio tempo libero con chiacchiere inutili, incontri a caso, gli altri erano come “riempitivi”: non importava tanto chi fosse, doveva solo adempire al ruolo di contenitore/ ascoltatore/ intrattenitore.
Crescendo si diventa più avvezzi alla solitudine e si impara ad apprezzarla: oggi come oggi non riuscirei a non avere almeno una o due ore di totale silenzio e solitudine ( ma in realtà ne ho molte di più…)
Ho piacere di coltivare quelle 3,4 relazioni significative dove gli scambi sono nutrienti e se mi annoio posso guardare dei film, dei video, leggere, o anche non fare nulla.
È altresì vero che potrei intrattenermi a parlare con chiunque senza avere problemi, ma non ne ho molta voglia, ma se capita, lo accolgo.
Non credo che tutti siano maestri, come dice qualcuno: la vita è un film e nei film ci sono anche le comparse, non solo gli attori principali.
Qual è la vostra esperienza in merito al rapporto tra evoluzione personale e relazioni? ( non parlo di coppia )
ClaudiaCrispolti
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