#prevenzione in famiglia
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pier-carlo-universe · 1 month ago
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Ustioni: i principali rischi sono in casa. Cause, tipologie e prevenzione
La maggior parte delle ustioni si verifica tra le mura domestiche. Scopri quali sono le principali cause, le tipologie più comuni e come comportarsi in caso di emergenza. Articolo:Le ustioni rappresentano uno degli incidenti domestici più frequenti, con un impatto significativo sulla salute e sulla qualità della vita. Secondo i dati riportati, la maggior parte degli episodi avviene in ambienti…
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ritroviamocida · 1 year ago
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Allergie stagionali e antistaminici in gravidanza: come affrontare la fioritura senza starnuti
La primavera, con il suo carico di colori e profumi, porta con sé anche per molte donne in gravidanza il fastidioso ritorno delle allergie stagionali. I pollini, infatti, possono scatenare una serie di sintomi come starnuti, naso chiuso, prurito agli occhi e lacrimazione, che possono influenzare negativamente la qualità della vita della futura mamma. Ma è possibile tenere sotto controllo le…
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divulgatoriseriali · 1 year ago
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Sindrome di Medea: analisi dei labirinti dell'Amore Distorto
L’esperienza stante al diventare genitori si rivela da sempre uno choc emotivo e psicologico. I poli dualistici di amore e odio generati da questo trauma si rivelano spesso compromettenti per la salute mentale dei genitori, specie per le madri. In questo articolo si analizzeranno i fattori scatenanti la così detta Sindrome di Medea, la malattia labirintica dell’amore distorto, e delle possibili…
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shadyqueeneagle · 5 months ago
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In Italia, negli anni migliaia di madri, nonne, zie hanno cresciuto uomini totalmente disadattati incapaci di avere una relazione sana con se stessi, con gli altri, con le donne in particolare: a pagare le conseguenze di questa realtà fatta da una grande presenza di maschi tossici sono le donne più intelligenti, non di certo le donne "che si accontentano" di rimanere prive di dignità al lazzo di uomo che le mantiene e le opprime nel contempo.
L'Irresponsabilità di alcune è l'inferno di altre.
Io non devo fare appello a supposizioni riguardo alla profonda responsabilità materna della massiccia presenza di maschi tossici nella società italiana: è qualcosa che vivo e vedo ogni giorno nelle vite delle donne molestate; so per certo che c'è un solo tipo di madre che riesce a crescere uomini sani: quella che ha voluto quel figlio "per amore" e non per uso e costume, non perché "tutti fanno figli allora li faccio anche io"; non perché l'album di famiglia è più bello se c'è anche un figlio.
" Maschio tossico " significa anche "famiglia di origine disfunzionale": la relazione non è casuale, ma diretta; pertanto quando scrivo qui o in altri contesti online, io non mi rivolgo solo alle donne che hanno bisogno di trovare conforto, comprensione e motivi validi per uscire, subito!, e non domani!, dalle relazioni sbagliate che le fanno soffrire, ma anche e soprattutto alle donne che hanno cresciuto e stanno crescendo uomini tossici: alle DIRETTE Responsabili di questo macello sociale.
Nel nostro Paese esiste una larga presenza di madri tossiche che crescono i figli maschi non come figli ma come compagni, come ulteriori mariti, instillando fin da piccoli la "responsabilità irrinunciabile" di doverle accudire una volta diventate anziane: è in questa dinamica femminile deviante che si sviluppano i maschi tossici - uomini che "non hanno il cordone ombelicale tagliato", come si usa dire nel linguaggio comune, che pretendono una simbiosi con le compagne sulla stessa linea malata.
A qualsiasi amica o sconosciuta che mi parli del suo rapporto con un "lui" senza ancora aver conosciuto i suoi genitori, chiedo sempre la stessa cosa: "E' legato alla madre? Ti parla spesso di lei?"; quando è un "si" non ho dubbi e replico: "Taglia la corda! Non andare oltre!"; quello che sembra un uomo gentile (tattica preferita illusoria) non lo è affatto: è un uomo tossico che non è abituato causa madre tossica al fatto che una donna gli dica "no" e non va atteso mai che ce lo dimostri.
Noi non viviamo in un "Paese per donne" e i principi azzurri non esistono in Italia; qui c'è solo una realtà patriarcale che si trascina da secoli in un connubio anomalo fra Chiesa Cattolica (istituzione fortemente misogina e maschilista) e Stato Italiano patriarcale nelle norme stesse costituzionali, pertanto il maggior lavoro di tutela per se stessa, di prevenzione da abusi di ogni sorta, lo deve fare ogni donna mettendo i giusti paletti nella sua vita senza alcun indugio anche per le figlie.
Nel nostro Paese, ogni tragedia si trasforma in business, pertanto anche il problema femminicidi ha attirato gli interessi di chi vuole guadagnarci economicamente (famiglie comprese colpite da femminicidi): se siete donne in difficoltà o anche solo persone generose, non prendete in considerazione in alcun modo Onlus o associazioni di altro genere che chiedano donazioni o si rivolgano allo Stato/Regioni per ottenere fondi, perché stanno solo lucrando sui diritti delle donne e nulla di più.
La Regione Veneto che "sponsorizza" il business sul problema femminicidi in Italia messo in piedi dalla famiglia Cecchettin è la stessa Regione che ha permesso all'ex assessore all'Istruzione Elena Donazzan di molestare pubblicamente e indurre al suicidio pubblicamente un insegnante (Cloe Bianco) senza muovere un dito!; nemmeno gli esponenti del PD in Regione Veneto mossero un dito a riguardo.
State alla larga da questa TRUFFA.
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smokingago · 1 year ago
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Il discorso integrale di Gino Cecchettin al termine dei funerali della figlia Giulia, 22enne uccisa dall'ex fidanzato.
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«Carissimi tutti, abbiamo vissuto un tempo di profonda angoscia: ci ha travolto una tempesta terribile e anche adesso questa pioggia di dolore sembra non finire mai. Ci siamo bagnati, infreddoliti, ma ringrazio le tante persone che si sono strette attorno a noi per portarci il calore del loro abbraccio. Mi scuso per l'impossibilità di dare riscontro personalmente, ma ancora grazie per il vostro sostegno di cui avevamo bisogno in queste settimane terribili. La mia riconoscenza giunga anche a tutte le forze dell’ordine, al vescovo e ai monaci che ci ospitano, al presidente della Regione Zaia e al ministro Nordio e alle istituzioni che congiuntamente hanno aiutato la mia famiglia.
Mia figlia Giulia, era proprio come l’avete conosciuta, una giovane donna straordinaria. Allegra, vivace, mai sazia di imparare. Ha abbracciato la responsabilità della gestione familiare dopo la prematura perdita della sua amata mamma. Oltre alla laurea che si è meritata e che ci sarà consegnata tra pochi giorni, Giulia si è guadagnata ad honorem anche il titolo di mamma. Nonostante la sua giovane età era già diventata una combattente,
un’oplita, come gli antichi soldati greci, tenace nei momenti di difficoltà:
il suo spirito indomito ci ha ispirato tutti. Il femminicidio è spesso il risultato di una cultura che svaluta la vita delle donne, vittime proprio di coloro avrebbero dovuto amarle e invece sono state vessate, costrette a lunghi periodi di abusi fino a perdere completamente la loro libertà
prima di perdere anche la vita. Come può accadere tutto questo? Come è potuto accadere a Giulia? Ci sono tante responsabilità, ma quella educativa ci coinvolge tutti: famiglie, scuola, società civile, mondo dell’informazione
Mi rivolgo per primo agli uomini, perché noi per primi dovremmo dimostrare di essere agenti di cambiamento contro la violenza di genere. Parliamo agli altri maschi che conosciamo, sfidando la cultura che tende a minimizzare la violenza da parte di uomini apparentemente normali.
Dovremmo essere attivamente coinvolti, sfidando la diffusione di responsabilità, ascoltando le donne e non girando la testa di fronte ai segnali di violenza anche i più lievi. La nostra azione personale è cruciale per rompere il ciclo e creare una cultura di responsabilità e supporto.
A chi è genitore come me, parlo con il cuore: insegniamo ai nostri figli il valore del sacrificio e dell’impegno e aiutiamoli anche ad accettare le sconfitte. Creiamo nelle nostre famiglie quel clima che favorisce un dialogo sereno perché diventi possibile educare i nostri figli al rispetto della sacralità di ogni persona, ad una sessualità libera da ogni possesso
e all’amore vero che cerca solo il bene dell’altro. Viviamo in un'epoca in cui la tecnologia ci connette in modi straordinari, ma spesso, purtroppo, ci isola e ci priva del contatto umano reale.
È essenziale che i giovani imparino a comunicare autenticamente,
a guardare negli occhi degli altri, ad aprirsi all'esperienza di chi è più anziano di loro. La mancanza di connessione umana autentica può portare a incomprensioni e a decisioni tragiche. Abbiamo bisogno di ritrovare la capacità di ascoltare e di essere ascoltati, di comunicare realmente con empatia e rispetto.
La scuola ha un ruolo fondamentale nella formazione dei nostri figli.
Dobbiamo investire in programmi educativi che insegnino il rispetto reciproco, l'importanza delle relazioni sane e la capacità di gestire i conflitti in modo costruttivo per imparare ad affrontare le difficoltà senza ricorrere alla violenza. La prevenzione della violenza inizia nelle famiglie,
ma continua nelle aule scolastiche, e dobbiamo assicurarci che le scuole siano luoghi sicuri e inclusivi per tutti.
Anche i media giocano un ruolo cruciale da svolgere in modo responsabile. La diffusione di notizie distorte e sensazionalistiche non solo alimenta un’atmosfera morbosa, dando spazio a sciacalli e complottisti, ma può anche contribuire a perpetuare comportamenti violenti. Chiamarsi fuori, cercare giustificazioni, difendere il patriarcato quando qualcuno ha la forza e la disperazione per chiamarlo col suo nome, trasformare le vittime in bersagli solo perché dicono qualcosa con cui magari non siamo d’accordo, non aiuta ad abbattere le barriere. Perché da questo tipo di violenza che è solo apparentemente personale e insensata si esce soltanto sentendoci tutti coinvolti. Anche quando sarebbe facile sentirsi assolti.
Alle istituzioni politiche chiedo di mettere da parte le differenze ideologiche per affrontare unitariamente il flagello della violenza di genere. Abbiamo bisogno di leggi e programmi educativi mirati a prevenire la violenza, a proteggere le vittime e a garantire che i colpevoli siano chiamati a rispondere delle loro azioni. Le forze dell’ordine devono essere dotate delle risorse necessarie per combattere attivamente questa piaga e degli strumenti per riconoscere il pericolo. Ma in questo momento di dolore e tristezza, dobbiamo trovare la forza di reagire, di trasformare questa tragedia in una spinta per il cambiamento. La vita di Giulia, la mia Giulia, ci è stata sottratta in modo crudele, ma la sua morte, può anzi deve essere il punto di svolta per porre fine alla terribile piaga della violenza sulle donne. Grazie a tutti per essere qui oggi: che la memoria di Giulia ci ispiri a lavorare insieme
per creare un mondo in cui nessuno debba mai temere per la propria vita.
Vi voglio leggere una poesia di Gibran che credo possa dare una reale rappresentazione di come bisognerebbe imparare a vivere.
«Il vero amore non è ne fisico ne romantico.
Il vero amore è l'accettazione di tutto ciò che è,
è stato, sarà e non sarà.
Le persone più felici non sono necessariamente
coloro che hanno il meglio di tutto,
ma coloro che traggono il meglio da ciò che hanno.
La vita non è una questione di come sopravvivere alla tempesta,
ma di come danzare nella pioggia…»
Cara Giulia, è giunto il momento di lasciarti andare. Salutaci la mamma. Ti penso abbracciata a lei e ho la speranza che, strette insieme, il vostro amore sia così forte da aiutare Elena, Davide e anche me non solo a sopravvivere a questa tempesta di dolore che ci ha travolto, ma anche ad imparare a danzare sotto la pioggia. Sì, noi tre che siamo rimasti vi promettiamo che, un po’ alla volta, impareremo a muovere passi di danza sotto questa pioggia.
Cara Giulia, grazie, per questi 22 anni che abbiamo vissuto insieme e per l’immensa tenerezza che ci hai donato. Anch’io ti amo tanto e anche Elena e Davide ti adorano. Io non so pregare, ma so sperare: ecco voglio sperare insieme a te e alla mamma, voglio sperare insieme a Elena e Davide e voglio sperare insieme a tutti voi qui presenti: voglio sperare che tutta questa pioggia di dolore fecondi il terreno delle nostre vite e voglio sperare che un giorno possa germogliare. E voglio sperare che produca il suo frutto d’amore, di perdono e di pace.
Addio Giulia, amore mio.
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gcorvetti · 1 year ago
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Che dire.
Oggi ho fatto un giro delle cose che vengono scritte online, non le chiamo notizie perché il giornalismo è bello che deceduto come lavoro, a parte qualcuno che ancora fa come insegnano nella scuola di giornalismo cioè va sul posto e fa domande o si reca nei luoghi appositi e prende informazioni. Si parla ancora dell'ultimo femminicidio (termine che per quanto non concordo oramai è nel vocabolario) anche se a quanto ho capito dopo ce n'è stato un altro, passato quasi inosservato avvenuto a Fano due giorni dopo quello di Giulia, questioni mediatiche. Leggo che il tipo che l'ha uccisa è stato prelevato in aeroporto da uno stuolo di forze dell'ordine, peccato che quando la vittima ha chiamato non c'era un poliziotto, un carabiniere o un finanziere disponibile ad accertarsi che nulla accadesse, perché viviamo nella società che cerca la cura e non la prevenzione, infatti leggo anche che il tizio verrà messo in un carcere speciale isolato dai malviventi comuni, perché un assassino non lo è? Però lui è di buona famiglia, quel coglione di salvini (come fate a sopportare così tale ignoranza e stupidità lo sapete voi) scrive "SE" è colpevole, cioè scusa mattè fammi capire, cosa non ti è chiaro del fatto che ha ucciso la sua ex? A propaganda live giustamente ci ridono nel rispetto del caso e mostrano un tweet di un pò di tempo fa dove l'assassino era uno di colore e per il ministro (che a chiamarlo così è un insulto alla politica) è colpevole al 100%, quindi poi hanno mostrato il meme di Peter Griffin con il pantone del colore della pelle, come per dire c'è del razzismo tra le istituzioni ma non è grave, non poco direi. Poi va bè ognuno dice la sua, ma in un trafiletto leggo che le bollette aumenteranno da dicembre, quindi tutto per sviare da uno dei problemi attuali, non tanto le bollette in se, ma il fatto che oramai ci si è dimenticati della guerra in ucraina, eh già, che fine hanno fatto i cattivoni russi, che naturalmente spariscono davanti ai buoni israeliani che massacrano i palestinesi, anche questo è distrazione di massa? Che quella ucraina era una guerra per punire l'europa si sapeva, e che a nessuno è venuto in mente di dire no per evitare crisi economiche e rincari vari, mancu ppo cazz. Dopo aver letto il libro di Mark Fisher devo dire che tutto ha assunto più che una direzione e chiarezza, anche se naturalmente ci sono svariate zone d'ombra che non è compito mio indagare ma che mi fanno pensare a quello che stiamo vivendo, dalle tensioni spesso create ad hoc mediaticamente a quelle reali per via di un sistema oramai collaudato dove a finire sul tritacarne non sono i colpevoli materiali ma il sistema stesso, vedere la crisi 2008/2009 delle banche dove nessun banchiere ha pagato e il tutto è ricaduto come sempre sulle persone attraverso l'aumento delle tasse perché per salvare le banche private sono stati usati soldi pubblici, nessuno ha chiesto di fare un referendum per vedere cosa ne pensano le persone direttamente interessate, chissenefrega delle persone, al dolore ci si abitua, come ad una droga e ci vuole più dolore, come se bastonando un cane ripetutamente e tutti i giorni quel cane per quanto buono un giorno ti sbranerà.
Andiamo oltre che la situazione è già una merda e non ci vuole l'apporto del Corvaccio per puntualizzare che siamo nella merda, ma secondo me si può uscire dalla merda in cui ci troviamo, semplicemente combattendo il sistema dove gli fa più male, il denaro, sarebbe bello vedere almeno la metà della popolazione mondiale non acquistare più niente, non usare più l'automobile, non comprare più nessuno tipo di droga legale (alcol, sigarette e farmaci), non andare più a spendere i pochi soldi che restano in tasca pagati i conti regalandoli alle multinazionali che per fare profitto distruggono il pianeta, così facciamo anche contenta Greta. Utopia, il mio mondo ideale è utopico, dove tutti hanno il posto che si meritano per quello che sanno fare, senza distinzione di sesso, religione anzi nel mio mondo non ci sarebbero religioni, colore, nazionalità ecc ecc, un mondo dove tutti si prendono cura del prossimo perché siamo tutti nella stessa barca e se uno va a fondo si tira dietro tutti, dove nessuno resti senza cibo o un posto dove dormire al caldo, dove tutti sono allo stesso livello e nessuno percepisce stipendi da nababbi solo perché è tal dei tali messo li da pinco pallino. Penso che solo così possiamo salvaguardare il genere umano, si forse un pò troppo apocalittico, ma stando all'andazzo del periodo storico che viviamo si può benissimo dire "A me che me frega, io tanto fra 20 anni vi saluto se mi va bene, se mi va male anche prima e per quello che mi resta vi vengo in Q", l'egoismo odierno è diventato un arma contro le bugie e le ingiustizie del sistema, girarsi dall'altra parte ti fa solo aggirare l'ostacolo, prima o poi il problema ti si rinfaccia e non avendo una cultura della responsabilità ti si ritorcerà contro perché non hai gli strumenti per risolvere il problema, e il sistema non è da meno, Fisher dice che non ha nessuna importanza cambiare tutte le persone che lavorano in un dato settore, perché anche quelle nuove saranno infettate dal sistema e di conseguenza agirebbero come quelle precedenti. Concludo, che mi sono allungato, con la frase di inizio del libro "E' più facile pensare alla fine del mondo che a quella del capitalismo".
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piusolbiate · 11 months ago
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Letizia Valerio con Più Solbiate
 Buongiorno, sono Letizia Valerio, classe 1968, sposata. Solbiate è il paese in cui sono cresciuta e dove vive ancora parte della mia famiglia. Nel tempo libero mi dedico all’arte pittorica.
Svolgo la professione di infermiera da 33 anni e mi sono presa cura delle persone e dei loro familiari sia in ambito ospedaliero che territoriale. In questi anni mi sono resa conto che per svolgere il mio lavoro al meglio occorreva incidere anche sull’organizzazione e sulla formazione dei professionisti. 
Per questo motivo ho conseguito una laurea in Sociologia e una laurea Magistrale in Programmazione e Gestione delle Politiche e dei Servizi Sociali, sono componente della Commissione formazione dell’Ordine delle Professioni infermieristiche di Varese e docente al Corso di Laurea in Infermieristica.
Da tre anni collaboro con la Direzione Generale Welfare di Regione Lombardia per sviluppare la prossimità, garantire la continuità delle cure e la presa in carico delle persone con fragilità. Per raggiungere questi obiettivi, nel rispetto della centralità della persona e della sua famiglia, bisogna creare una rete tra ospedale, territorio, servizi sociali del Comune e associazioni di volontariato. 
È inoltre fondamentale il ruolo dell’Ente locale all’interno della rete sia nella prevenzione, attraverso campagne di educazione, che nella promozione di corretti stili di vita.
Mi candido con Più Solbiate perché vorrei mettere a disposizione la mia professionalità e la mia passione per migliorare il buon vivere della nostra Comunità.
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lunamagicablu · 1 year ago
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Acerola Malpighia punicifolia o Malpighia glabra L. FAMIGLIA: Malpighiaceae NOMI POPOLARI: Ciliegia delle Barbados, Ciliegia delle Indie Occidentali, Manzanita, Semeruto. Arbusto o piccolo albero che può raggiungere fino i 5 metri di altezza. Foglie: dalla forma ovale-lanceolata, opposte, con un picciolo molto corto e con dei piccoli peli che possono irritare. Fiori: con 5 petali dal colore che varia dal rosa pallido al rosso vivo. Frutto: sono delle drupe rosse, somiglianti alle nostre ciliegie. Molto succose e dal gusto acidulo, divise internamente in spicchi. Il frutto della pianta di Acerola è conosciuto anche con il nome di "ciliegia delle Indie Occidentali" o "ciliegia di Barbados". PARTE UTILIZZATA: frutto PRINCIPALI COMPONENTI Vitamina C Vitamine del gruppo B Provitamina A Sali minerali Flavonoidi Tannini Carotenoidi PROPRIETA’ SALUTISTICHE PRINCIPALI Antiossidante Vitaminizzante Favorisce le naturali difese del corpo Ricostituente Favorisce l’assorbimento del ferro. Utile come rimedio naturale da erboristeria in caso di: Astenia Convalescenza Carenza di vitamine e ferro Prevenzione dei disturbi da raffreddamento. CONTROINDICAZIONI: il frutto dell’Acerola non presenta particolari effetti collaterali, se non in casi di ipersensibilità individuale. Per la sua elevata acidità è controindicata in caso di acidità gastrica e gastrite, mentre un uso eccessivo può provocare la formazione di calcoli renali. Non utilizzare insieme ad Uva ursina, Corbezzolo ed altre piante ad idrochinoni in quanto può ridurne l’effetto purificante sulle vie urinarie. https://www.erbecedario.it ******************************** Acerola Malpighia Punicifolia or Malpighia glabra L. FAMILY: Malpighiaceae POPULAR NAMES: Barbados Cherry, West Indian Cherry, Manzanita, Semeruto. Shrub or small tree that can reach up to 5 meters in height. Leaves: oval-lanceolate in shape, opposite, with a very short petiole and small hairs that can irritate. Flowers: with 5 petals whose color varies from pale pink to bright red. Fruit: they are red drupes, similar to our cherries. Very juicy and with a sour taste, divided internally into segments. The fruit of the Acerola plant is also known as the "West Indian cherry" or "Barbados cherry". PART USED: fruit MAIN COMPONENTS C vitamin B vitamins Provitamin A Mineral salts Flavonoids Tannins Carotenoids MAIN HEALTHY PROPERTIES Antioxidant Vitaminising Promotes the body's natural defenses Restorative Promotes the absorption of iron. Useful as a natural herbal remedy in case of: Asthenia Convalescence Vitamin and iron deficiency Prevention of cooling disorders. CONTRAINDICATIONS: the Acerola fruit does not present particular side effects, except in cases of individual hypersensitivity. Due to its high acidity it is contraindicated in cases of gastric acidity and gastritis, while excessive use can cause the formation of kidney stones. Do not use together with bearberry, strawberry tree and other hydroquinone plants as it may reduce their purifying effect on the urinary tract. https://www.erbecedario.it 
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empreinte0 · 1 year ago
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“Riposa in potere” scrive Elena la sorella di Giulia Cecchettin. Noi lo sapevamo che sarebbe finita così. Queste sono morti di stato, quelle delle ragazze e delle donne, morte per mano di un uomo, un amico, un fidanzato, un marito.
Riposa in potere Giulia, che frase potente, perchè tutte le volte che riproviamo a riprenderci il diritto al No, non ti desidero più, non ti amo più, veniamo uccise a mani nude con crudeltà. Si dirà di lui che era un bravo ragazzo, no non lo era, era un prevaricatore ed ha potuto agire in nome di una società e di mille governi che non si occupano abbastanza della disuguaglianza di genere, di questo si tratta. Anzi la ampliano, rendendoci sempre più povere, impossibilitate a reagire. E se facciamo sentire la nostra voce ecco che siamo streghe o isteriche. E nessuna ragazza vuole esserlo. Siamo vittime dei governi che non fanno prevenzione a scuola, anzi le scuole le impoveriscono. Che non si parli di questo e di quello, di educazione sessuale e sentimentale, c’è la famiglia. Ma la famiglia a quanto pare non basta, non bastano i pochi fondi ai centri Antiviolenza, non bastano le pene severe- quando ci sono- il codice rosso, serve di più, serve che si riconosca lo stato patriarcale in cui le bambine, le ragazze e le donne vengono uccise.
Ciao Giulia, riposa in potere. Mai ci sono state parole più giuste. ♥️
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crazy-so-na-sega · 2 years ago
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la neolingua e il pensiero semplice
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Caravaggio -Narciso
La Merda d’artista di Piero Manzoni è considerata arte, siccome il liberalismo è considerato ideologia;
i social, libertà di espressione;
le elezioni, libertà di scelta;
la tecnica, progresso;
l’utero in affitto, maternità;
due padri; genitorialità,
la masturbazione tramite pornografia virtuale, sessualità;
l’ingestione di schifezze, nutrizione;
la lettura di giornali, informazione;
l’indottrinamento, istruzione;
l’americanizzazione, cultura;
i tatuaggi, ornamenti,
il femminismo, emancipazione;
il non vaccino sperimentale, prevenzione;
la resilienza, virtù;
l’economicismo, scienza;
il crollo dell’UE, panacea per tutti i mali;
la scienza, atto di fede;
il maschilismo, soluzione;
il comunismo e il fascismo, attualità;
la pedofilia, opzione;
gli scribacchini, intellettuali;
Barbero, storico;
la repubblica fondata sul lavoro, valore;
il covid, pandemia;
 il covid, raffreddore;
i medici, eroi;
i novax, supereroi;
la lotta di classe, argomentazione;
le manifestazioni, soluzione;
il settarismo, espressione;
il movimentismo, politica;
il consumismo, necessità;
i sentimenti, superflui;
la famiglia; perfezione;
la famiglia, inutile;
lo Stato, realtà;
la Costituzione, la più bella del mondo;
l’efficientismo, virtù;
Stakanov, valoroso; 
i governi, sovrani;
Piero Angela, scienziato;
Burioni, clinico;
Pasolini, pensatore;
Moravia, scrittore;
Cacciari, filosofo;
la Fallaci, scrittrice;
Piano, architetto geniale,
Guttuso, pittore;
il gender, teoria;
 gli “antisistema”,  guerrieri;
le élite finanziarie, demoni;
gli americani, alleati;
i partigiani, liberatori;
Putin, katechon;
la Meloni, destra;
la Schlein, sinistra;
Biden, democratico;
Draghi, statista;
Grillo comico;
il personale, politico;
la sfera privata, interessanteper gli altri;
l’opinione, fondamentale;
la psicanalisi, cur;,
il cane di Mustafà, beneficenza;
il meticciato, arricchimento;
la bellezza, inutile;
l’immigrazione, necessaria;
la mondializzazione, inevitabile;
i termini inglesi italianizzati, figata;
l’educazione, obsoleta;
la presunzione, forza;
la gentilezza, superata;
l’intelligenza, presunzione;
la conoscenza, ostentazione;
l’ignoranza, umiltà;
il gregariato, attività;
l’umiltà, pregio;
Il livore, punto di vista;
l’assenza di visione politica, strategia;
l’agire scomposto, prassi;
l’adeguamento, carriera;
la propaganda, notizia;
la degenerazione, etica;
la fantasmaticità, realtà…
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pier-carlo-universe · 17 days ago
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Perché oggi molti ragazzi sono violenti? di Giuseppina De Biase – Un'analisi approfondita delle cause e delle responsabilità. Recensione di Alessandria today
Autore: Giuseppina De BiaseData di pubblicazione: 6 aprile 2025Genere: Articolo di attualità e analisi socialeValutazione: ★★★★☆​ Nell’articolo intitolato “Perché oggi molti ragazzi sono violenti?”, Giuseppina De Biase, autrice di Alessandria today, affronta con lucidità e preoccupazione il crescente fenomeno della violenza giovanile. L’autrice evidenzia come i mezzi di comunicazione riportino…
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siciliatv · 22 days ago
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L'Istituto Comprensivo "V. Brancati" di Favara è la base operativa della "Campagna regionale di sensibilizzazione e prevenzione del bullismo nella scuola dell’infanzia", un'iniziativa promossa dalla consigliera regionale di parità Angela Galvano e sostenuta dall’assessora alla Famiglia, Politiche Sociali e Lavoro, Nuccia Albano. La dirigente scolastica Carmelina Broccia ha aderito con entusiasmo al progetto, riconoscendo l'importanza di affrontare il fenomeno già nei primi anni di vita scolastica dei bambini. Ci sarà un incontro in due sedi dell'Istituto Brancati, venerdì prossimo 4 aprile. L'iniziativa è rivolta ai piccoli alunni dai 3 ai 5 anni e punta a educarli al rispetto e alla convivenza civile attraverso attività mirate che li aiutino a sviluppare competenze relazionali e sociali. La scuola "Brancati", grazie al coinvolgimento del personale educativo, rappresenta un punto di riferimento per la sensibilizzazione su un tema sempre più attuale e preoccupante. Al progetto partecipa attivamente anche l’Associazione ASD e APS SOLE di Favara, guidata da Raffaella Vinciguerra, che ha messo a disposizione la propria esperienza e sensibilità per supportare le attività previste. La collaborazione tra istituzioni scolastiche, enti territoriali e associazioni del terzo settore è fondamentale per contrastare il bullismo in maniera efficace e strutturata. Attraverso questa campagna regionale, si rafforza l’impegno per una scuola inclusiva e accogliente, dove il rispetto e la tutela dei più piccoli sono al centro della formazione educativa. L'iniziativa rappresenta un passo significativo per costruire una società più consapevole e attenta alle dinamiche relazionali fin dall'infanzia. Read the full article
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sbircialanotiziamagazine · 1 month ago
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paoloferrario · 1 month ago
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Adolescenti e gioco d’azzardo: i genitori contano più degli amici, di Alice Guerra e Antonello Eugenio Scorcu, in LaVoce.info
Adolescenti e gioco d’azzardo: i genitori contano più degli amici Alice Guerra e Antonello Eugenio Scorcu Il gioco d’azzardo è molto diffuso tra gli adolescenti italiani, spesso di nascosto dai genitori. Ma chi lo rende accettabile, la famiglia o gli amici? È una questione cruciale per la prevenzione della ludopatia giovanile e delle sue conseguenze sociali.
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sinapsimagazine · 2 months ago
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Imparo ciò che vivo, fra istruzione e formazione
Imparo ciò che vivo, progetto con finalità di educazione, formazione, istruzione e prevenzione, promosso dalla Form.it associazione di promozione sociale con il contributo del Ministero per la famiglia, la natalità e le pari opportunità realizzato presso la scuola Gesù di Nazareth, sita a Santa Maria La Bruna, frazione di Torre del Greco (NA) dell’Associazione Padre Pio. Iniziativa volta alla…
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freesmi · 3 months ago
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