#pensiero emozionale
Explore tagged Tumblr posts
Text
Dopo il successo della sua opera d’esordio Sospeso nei Pensieri – un viaggio senza confini, l’architetto e scrittore Raffaele Di Palma torna in libreria con il romanzo "E nella vita non si sa mai", pubblicato da Genesi Editrice nella collana Ōkeanós, 15.
#affetti e relazioni#Alessandria today#Amore e Destino#arte e letteratura#autori emergenti#cambiamento e rinascita#Carlo Di Lieto#Crescita Personale#Critica letteraria#cultura e società.#E nella vita non si sa mai#emozioni in scrittura#Genesi Editrice#Google News#introspezione narrativa#italianewsmedia.com#LETTERATURA CONTEMPORANEA#Letture consigliate#Massimo Troisi#Napoli narrativa#narrativa di formazione#narrativa italiana#pensiero emozionale#Pier Carlo Lava#Poesia e prosa#poesia narrativa#Raffaele Di Palma#rapporto padre-figlio#resilienza#Romanzi contemporanei
0 notes
Text

Ho imparato a voler bene alla bizzarra anima che è in me.
Quello spirito folle, lunatico, burrascoso e sognatore.
La parte di me che qualche volta vince e molto spesso perde.
Quella "me" che vorrebbe raggiungere la luna anche solo col pensiero.
Quella sensibile, empatica, che non ha autocontrollo emozionale, che ride troppo forte e piange troppo piano.
Ho capito che mi protegge dall’equilibrio rigido che mi abita e che troppo spesso cerca di frenare le ali.
web
Images by Coleen Z
93 notes
·
View notes
Text
IL CORPO DEL DOLORE
Ecco alcuni estratti di Eckhart Tolle tratti dai suoi libri Il Potere di Adesso e Un Nuovo Mondo che spiegano chiaramente cos’è il corpo di dolore, come nasce e come dissolverlo.
COME NASCE IL CORPO DI DOLORE
Qualsiasi emozione negativa che non sia completamente confrontata e vista per quello che è nel momento in cui nasce, non si dissolve completamente. Si lascia dietro un resto di dolore.
I resti del dolore rimasto da una qualsiasi forte emozione negativa non affrontata, non accettata, e quindi non lasciata andare, si uniscono per formare un campo energetico che vive in ogni cellula del vostro corpo. Questo campo di emozioni vecchie, ma ancora molto presenti e che vivono in quasi tutti gli esseri umani, è il corpo di dolore.
Il corpo di dolore è una forma di energia semi-autonoma che vive nella maggior parte degli esseri umani, un’entità fatta di emozioni. Ha una sua intelligenza primitiva, non dissimile dalla furbizia animale, diretta principalmente alla sopravvivenza.
COME SI NUTRE IL CORPO DI DOLORE
Come tutte le forme di vita, periodicamente ha bisogno di nutrirsi, di prendere nuova energia, e il cibo che richiede consiste di energia compatibile con la propria, un’energia che vibra a una frequenza simile. Ogni esperienza emozionale dolorosa può essere usata come cibo dal corpo di dolore; ecco perché prospera con il pensiero negativo così come nel dramma delle relazioni. Il corpo di dolore è dipendente dall’infelicità.
Può essere uno shock quando comprendete per la prima volta che vi è qualcosa in voi che periodicamente cerca emozioni negative, cerca infelicità.
Si nutrirà di ogni esperienza che entri in risonanza con il suo stesso tipo di energia, ogni cosa che crei ulteriore dolore sotto qualunque forma: collera, capacità distruttiva, odio, afflizione, dramma emozionale, violenza, perfino malattia. Il dolore può alimentarsi soltanto di dolore, e una volta che il corpo di dolore si è impadronito di voi, necessitate di altro dolore, e diventate vittime, o persecutori.
La sua sopravvivenza dipende dalla vostra identificazione inconsapevole con esso, nonché dalla vostra paura inconsapevole di affrontare il dolore che vive in voi. Allora può impadronirsi di voi, diventare voi, e vivere attraverso voi. Deve alimentarsi tramite voi.
Cosi il corpo di dolore, quando vi ha posseduto, creerà nella vostra vita una situazione che riflette la sua propria frequenza energetica, perché se ne possa nutrire. Il dolore può solo nutrirsi di dolore. Il dolore non può nutrirsi di gioia: la trova veramente indigesta!
COME SI INNESCA E RISVEGLIA
Se lo considerate un’entità invisibile a sé stante, vi avvicinate molto alla verità. State in guardia per scoprire eventuali segni di infelicità in voi, sotto qualunque forma: può essere il corpo di dolore che si risveglia. Può assumere la forma di irritazione, impazienza, malinconia, desiderio di offendere, collera, furore, depressione, necessità di avere qualche dramma nei rapporti personali, e così via.
Il corpo del dolore emozionale ha due modalità di essere: latente ed attivo.
Può essere in uno stato latente per il 90 % del tempo. Tuttavia, in una persona profondamente infelice, può essere attivo fino al 100% del tempo.
Alcune persone vivono quasi completamente nel loro corpo di dolore, mentre altre possono sperimentarlo solamente in certe situazioni, come nelle relazioni intime, oppure in situazioni legate ad abbandoni o perdite del passato, ferite emozionali o fisiche e così via.
Qualunque cosa può risvegliarlo, specialmente se risuona con uno schema di sofferenza del vostro passato. Quando è pronto per risvegliarsi dal suo stato latente, perfino un pensiero o un’innocente osservazione fatta da qualcuno che vi è vicino lo può attivare.
Il corpo di dolore è un campo energetico, quasi come un’ entità, che si è temporaneamente istallata nel vostro spazio interiore. È energia vitale che è rimasta intrappolata, energia che non sta fluendo più. Ovviamente il corpo di dolore è lì perché sono accadute in passato certe cose. È il passato che vive in voi e se vi identificate con quello, vi identificate con il passato.
L’identità di vittima è credere che il passato è più potente del presente, che è l’opposto della verità. È il credere che altre persone, e ciò che vi hanno fatto, siano responsabili per chi voi siete ora, per la vostra sofferenza emozionale, o per la vostra incapacità di essere chi siete veramente.
SOLO RISIEDERE NEL MOMENTO PRESENTE PUO’ SCIOGLIERE IL DOLORE
Lo schema abituale del pensiero che crea l’emozione è invertito nel caso del corpo di dolore, almeno inizialmente. In questo caso l’emozione guadagna rapidamente il controllo del vostro pensiero e, una volta che la mente è stata sopraffatta dal corpo di dolore, il pensiero diventa negativo. La voce nella testa vi racconterà storie tristi, oppure piene di ansia o di rabbia, su voi stessi o sulla vita, sugli altri, sul passato, sul futuro, o su eventi immaginari. La voce starà incolpando, accusando, lamentandosi, immaginando. E voi sarete così totalmente identificati con qualsiasi cosa vi dica quella voce, credendo ai suoi pensieri distorti. A quel punto, la dipendenza dall’infelicità è in atto.
In ogni momento mantenete il sapere di quel momento, in particolare del vostro stato interiore.
Se vi è rabbia sappiate che c’è rabbia. Se vi è gelosia, difesa, impulso a litigare, bisogno di aver ragione, un bambino interiore che esige amore ed attenzione, o dolore emozionale di qualunque tipo; qualunque cosa sia, sappiate la realtà di quel momento e mantenete questo sapere.
Non cercate nessun altro stato che quello nel quale siete ora, altrimenti metterete in piedi un conflitto interiore ed una resistenza inconscia.
Perdonate voi stessi per non essere in pace. Il momento in cui accettate completamente il vostro non essere in pace, la vostra non pace viene trasmutata in pace. Qualunque cosa accettiate completamente vi porterà lì, vi porterà nella pace. Questo è il miracolo dell’arrendersi. Quando accettate ciò che è, ogni momento è il miglior momento.”
Respira, sii presente, senti l’energia del corpo di dolore, testimonia i pensieri e le emozioni che sono sorte. Non c’è niente di sbagliato in questo momento, sii consapevole del momento. Puoi anche agire ‘in modo negativo’ ma l’importante è che ci sia consapevolezza. E ogni volta il corpo di dolore sarà sempre più debole e la tua presenza sarà sempre più intensa, e la tua gioia sarà sempre più costante e quella ferita primordiale si dissolverà.
Eckhart Tolle
Da la luce nel buio
9 notes
·
View notes
Text
Italia 2025
Vi è una riflessione di Aldo Viganò - critico cinematografico, che se in due righe descrive magistralmente il celebre (E.Scola 1974) C'eravamo tanto amati , traccia con lucida preveggenza l’attuale contesto politico, estetico e culturale della società italiana, di fatto, sospesa nel vuoto.
Si tratta di un vuoto materiale, colmato da adesioni a modelli comportamentali che seguono le logiche delle tribù postmoderne; si condivide un totem, attorno al quale ci si riunisce, disperdendo il proprio io-identità, a vantaggio delle emozioni, dell’edonismo, dell’estetica, del banale quotidiano, abbandonando la partecipazione alla vita pubblica.
Tutto è ludens. Gioco, emozione, sensazione.
E, quando tutto è in gioco, anche i capisaldi della morale (per quanto astratta, ma, universalmente valida) e della politica (come momento della progettazione), non son più interpretati come punti di riferimento.
Con la conseguenza della creazione di un “corpo acefalo" - dove l’elaborazione del pensiero è marginale, bel lontano però dalle società con sfere di rapporti interindividuali non controllate dal potere politico, ma, come afferma M. Ravelli (La politica senza la politica. Perché la crisi ha fatto entrare il populismo nelle nostre vite - Einaudi 2019), “smaterializzata, privata di quel nucleo duro collettivo che si chiamava bene comune, tipica di un tempo in cui la res pubblica non ha più un legame solido, un ancoraggio emozionale stabile e quindi fluttua, come contagiata da un male liquido”.
Il vuoto è colmato dalla ricerca spasmodica dell’appartenenza a modelli arcaici (lingua, colore della pelle, credo religioso), concetti di sangue, di territorio, espressi sotto forma di tirannide digitale, per affermare soltanto un becero populismo di basse, bassissime pulsioni.
Cosa resta quindi? Probabilmente salvifico, potrebbe essere il ritorno alla natura e i propri cicli.
6 notes
·
View notes
Text

«Che ci sono persone alle quali semplicemente non piacete, qualsiasi cosa facciate. Che nonostante pensiate di essere furbi, non lo siete molto. Che oltre il cinquanta per cento delle persone con una dipendenza da Sostanza è contemporaneamente affetto da qualche altra forma di disturbo psichico. Che il sonno può essere una forma di fuga emozionale e che, seppure con un certo sforzo, si può abusarne. Che la privazione intenzionale del sonno può essere anch’essa una fuga dalla realtà di cui si può abusare.Che non occorre amare qualcuno per imparare da lui/lei/esso. Che la solitudine non è una funzione di isolamento. Che la validità logica di un ragionamento non ne garantisce la verità. Che le persone cattive non credono mai di essere cattive, ma piuttosto che lo siano tutti gli altri. Che è possibile imparare cose preziose da una persona stupida. Che è statisticamente più facile liberarsi di una dipendenza per le persone con un Qi basso che per quelle con un Qi più alto. Che le attività noiose diventano perversamente molto meno noiose se ci si concentra molto su di esse. Che se il numero sufficiente di persone beve caffè in una stanza silenziosa, è possibile sentire il rumore del vapore che si leva dalle tazze. Che a volte agli essere umani basta restare seduti in un posto per provare dolore. Che la vostra preoccupazione per ciò che gli altri pensano di voi scompare una volta che capite quanto di rado pensano a voi. Che esiste una cosa come la cruda, incontaminata, immotivata gentilezza. Che è possibile addormentarsi di botto durante un attacco d’ansia. Che concentrarsi intensamente su qualcosa è un lavoro duro. Che la dipendenza è un disagio o una malattia mentale o una condizione spirituale (quando si dice « poveri di spirito » ) o una forma di Disturbo Ossessivo-Compulsivo o un disturbo affettivo e del carattere. Che la maggior parte delle persone con una dipendenza da Sostanza è anche dipendente dal pensare, nel senso che ha un rapporto compulsivo e insano con il proprio pensiero. Che è semplicemente più piacevole essere felici che incazzati. Che le persone di cui avere più paura sono quelle che hanno più paura. Che ci vuole grande coraggio per mostrarsi deboli. Che gli effetti di troppe tazze di caffè non sono per niente piacevoli nè intossicanti. Che praticamente tutti si masturbano. E tanto, a quanto pare. Che il cliché « Non so chi sono » sfortunatamente si rivela più di un cliché. Che gli altri, anche se sono stupidi, riescono spesso a vedere cose di voi che voi non riuscite a vedere. Che è consentito volere. Che tutti sono identici nella segreta tacita convinzione di essere, in fondo, diversi da tutti gli altri. Che questo non è necessariamente perverso».
David Foster Wallace- Infinite Jest
18 notes
·
View notes
Text
Ti voglio indecente... Nuda mentalmente vestita sobriamente Ti voglio indecente e curiosa, lussuriosa quando ti entro duro nel ventre . Ti voglio avvinghiata, ingolosita e ingorda di orgasmi proibiti. Ti voglio urlante di tutte le voglie, quelle più pazze e sconvolgenti. Il piacere di essere presa e sorpresa sempre . Le persone felici sono senza pregiudizi sono guidati da un pensiero più complesso di un semplice capriccio sessuale. Nel coinvolgimento più totale della mente ..dei sensi...del corpo ...sentirsi dire "sei mia". ..eccita ancor di più la mente .. la porta in uno stato emozionale al massimo livello ...
Sei mia ...
perché in te c’è tutto ciò che desideravo ..
tu sei fuoco ...
passione ,desiderio e delirio ...
non potrai essere di nessun altro ...
solo tu sei riuscita a far arrendere la mia anima ..

25 notes
·
View notes
Text

Storia Di Musica #291 - Deacon Blue, Raintown, 1987
Lo spunto per le storie settembrine me lo ha dato un aneddoto simpatico sugli Steely Dan, protagonisti dell'ultima storia di Agosto. Una delle loro canzoni più famose, Deacon Blues, da Aja (il loro capolavoro del 1977) fece un viaggio emozionale fino in Scozia, dove un giovane ragazzo si appassionava alla musica, soprattutto a quel pop così sofisticato, pieno di stratificazioni sonore, piccoli gioielli musicali incastonati nelle melodie, e immensa classe esecutiva. Ricky Ross si chiama quel giovane ragazzo, che dopo che a Dundee viene licenziato da professore precario delle scuole secondarie, si trasferisce a Glasgow, dove decidere di mettere su un gruppo. Prima trova il batterista, Dougie Vipond, poi un bravissimo pianista, James Prime, un chitarrista, Graeme Kelling, e una corista, Carol Moore. Le prime esibizioni sono incoraggianti, ma la Moore decide di mettersi da parte. Ross si ricorda che aveva sentito ad un provino, improvvisato in Bath Street, una ragazza che lascia il suo indirizzo, ma non il suo numero di telefono. E la storia vuole che fu lo stesso Ross ad arrivare sulla Great Western Road di Glasgow per chiedere a Lorraine McIntosh di unirsi al gruppo. E c'è la ciliegina sulla torna: durante uno delle prime serata acclamati dal pubblico, Dougie Vipond leggermente brillo incontrò Ewen Vernal, bassista, nel bagno di un locale e gli chiese di unirsi al gruppo. Il nome per la band è quello che Ross ha in testa da anni: Deacon Blue, e siamo nel 1985. Glasgow in quegli anni è una città in piena trasformazione sociale, anche con profonde fratture socio economiche (per farsi un'idea, suggerisco i romanzi di Douglas Stuart) ma dal punto di vista musicale sarà la capitale scozzese della musica. Tanto che un giornalista del Glasgow Herald, John Williamson, decise di produrre una cassetta in allegato alle pagine culturali del giornale con tutte le promesse della musica cittadina di quel periodo: ci sono futuri gruppi e artisti molto famosi come i Wet Wet Wet, Kevin McDermott, Hue and Cry e i Deacon Blue, che contribuiscono con Take The Saints Away.
Dopo questa esperienza, sono pronti ad andare in studio, insieme a Jon Kelly, capo ingegnere del suono agli Air Studios di Londra. Ross ha in mente una sorta di concept album su Glasgow, che ne racconti le sfumature più varie. Raintown, pubblicato nel 1987, si presenta con una meravigliosa foto in bianco e nero di Oscar Marziaroli, italo scozzese futuro acclamato fotografo, che ferma una città avvolta nella perenne pioggerellina con sullo sfondo uno dei simboli della città, la Finnieston Crane, una gigantesca gru portuale, ormai non operativa, simbolo dell'industriosità degli abitanti, proprio all'imbocco del porto cittadino. Dal punto di vista musicale, seppur si parte dall'idea di pop sofisticato del mitico duo da cui prendono il nome, i Deacon Blue mischiano il lirismo vocale e le atmosfere uniche di Van Morrison, un canto-racconto degno del primo Springsteen e un'eleganza che ha una sua totale particolarità. Il disco ha un andamento ondeggiante tra brani calmi e riflessivi e quelli più incalzanti: l'inizio è davvero suggestivo, con Born In The Storm che come una nebbia si dirada e sfuma in Raintown, canzone che è profondamente legata all'esperienza di Ross, con versi che dicono "Waiting for the phone to ring to make me all I am.\You're in the suburbs waiting for somewhere to go\I'm down here working on some dumb show\In a raintown" che raccontano l'inizio di tutta la storia. Ross scrive del rapporto con il business musicale nella bella Ragman e nell'altrettanto suggestiva Loaded, scritta di getto come un flusso di coscienza su una base improvvisata dagli altri componenti della band su una cassetta super 8, ed è capace di dipingere affreschi musicali persino drammatici in abiti delicati e affascinanti. He Looks Like Spencer Tracy Now è ispirata ad un pensiero, a che vita avesse fatto l'uomo che sganciò la bomba atomica su Hiroshima: tra incontri particolari ("he may have been with Oppenheimer, shaken Einstein's hand\Did we have to drop the bomb? You bet, to save this land\He was only taking pictures around the critical mass\While the troops on Tinian island sang 'Follow the bouncing ball') e cosa potrebbe essere oggi (He may have been a nationalist, a physicist or a pacifist (...) Well, I have seen that movie of Dr. Jeckyll and Mr. Hyde\And I know he looks like Spencer Tracy Now). When Will You (Make My Telephone Ring) ha ai cori il famoso gruppo R&B londinese dei Londonbeat. Alto livello è anche Chocolate Girl, che racconta di un tipo anaffettivo, un certo Alan, ricco e spendaccione, "He calls her the chocolate girl\Cause he thinks she melts when he touches her\She knows she's the chocolate girl\Cause she's broken up and swallowed\And wrapped in bits of silver". Ma il capoavoro è Dignity: ritratto di quello spirito scozzese della dignità del lavoro, racconta la storia di un impiegato comunale, probabilmente uno che lavora sulle strade, e che non perde il sorriso nemmeno quando è preso in giro dal ragazzini e che ha un sogno, comprare un gommone, un dinghy, che vuole chiamare Dignity, con cui "I'll sail her up the west coast\Through villages and towns\I'll be on my holidays\They'll be doing their rounds\They'll ask me how I got her I'll say, "I saved my money"\They'll say, "Isn't she pretty? That ship called Dignity". In Love's Great Fears, liricissima e tutta giocata sul duetto Ross - McIntosh, che diventeranno marito e moglie poco tempo dopo, c'è Chris Rea alla chitarra.
Il disco, per le qualità musicali, per la scelta azzeccata dei singoli e per la sua atmosfera sofisticata, che quasi inventerà un genere, ha un successo clamoroso: arriva fino al numero 14 nella classifica dei dischi più venduti, rimane in classifica un anno e mezzo e vende oltre un milione di copie. La band continuerà a scrivere belle cose, e il successivo When The World Knows Your Name del 1989 arriva persino al numero 1 in UK e contiene la loro canzone più famosa, Real Gone Kid, facendo divenire sogno il successo che un ragazzo scozzese aveva immaginato sentendo una canzone, Deacon Blues, che parla di nerds and losers, secondo le famose parole di commento di Donald Fagen. Dedicherò il mese di settembre a gruppi scozzese degli anni '80, che è un periodo storico e una zona geografica che ha regalato cosine niente affatto male alla storia della musica.
16 notes
·
View notes
Text
Where is My Mind è la cove dei Pixies. Nel misterioso intreccio dei pensieri e delle emozioni, "Where is My Mind" diventa il canto segreto dell'anima. Dunque, esplora con me il labirinto dei tuoi pensieri più profondi, dove le sinfonie dell'incertezza danzano con la melodia dell'ignoto. Scopri il significato nascosto dietro ogni nota, mentre cerchiamo insieme di dare un senso a questo intricato labirinto della mente. Entra nel viaggio sensoriale di "Where is My Mind", dove le parole si fondono con le emozioni, creando un paesaggio sonoro unico che risuona nel cuore di chiunque si sia mai chiesto dove abiti veramente la propria mente. Sbircia nel mistero, lasciati catturare dalla magia delle parole e scopri dove il tuo pensiero ti condurrà.
Inoltre, nel misterioso caleidoscopio della mente, "Where is My Mind" diventa il mantra avvolto nell'aurora dei tuoi pensieri. Esplora l'intricato labirinto della coscienza, dove le note di questa canzone si fondono con i confini sfumati della realtà. Un viaggio emozionante tra le sinfonie dell'anima, dove la ricerca diventa un'odissea sensoriale alla scoperta di dove il pensiero si perde e la creatività prende il volo. Scopri il significato nascosto dietro ogni battito e lasciati trasportare dalle melodie che guidano la tua mente oltre i confini convenzionali. "Where is My Mind" diventa così un invito a esplorare i territori inesplorati del pensiero, dove la tua mente troverà la sua danza segreta nell'armonia di questa suggestiva canzone. Pertanto, entra in sintonia con la tua mente, seguendo il ritmo di questa ricerca incessante, perché, alla fine, scoprirai che dove si perde la mente, si trova la creatività.
Nel turbine dei pensieri e nell'eco delle emozioni, "Where is My Mind" si rivela come un'ancora nel mare della tua coscienza. Tuttavia, connetti i meandri della tua mente con noi mentre cerchiamo insieme la risposta a questa domanda avvincente. Scopri le sfumature della tua psiche e lasciati trasportare in un viaggio introspettivo attraverso il labirinto dei pensieri. Un'ode alla ricerca di sé stessi, "Where is My Mind" diventa la colonna sonora dei tuoi pensieri più profondi. Unisciti a noi in questo viaggio di autoscoperta e trova il significato nascosto dietro ogni nota.
Non a caso, nel misterioso labirinto dei pensieri, "Where is My Mind" risuona come un enigma sospeso nell'etere. Esplora con noi questo viaggio mentale, dove le sinfonie dell'incertezza danzano con le note dell'intrigo. Scopri dove si perde e si trova la mente, immergendoti in un paesaggio sonoro che incanta l'anima. Insomma, condividi l'esperienza di smarrimento e riscoperta attraverso la musica che vibra nei recessi della tua coscienza. Entra nel mistero di "Where is My Mind" e lasciati trasportare dall'incanto delle parole e delle melodie che sfidano il confine tra la realtà e il sogno.
Infine, nel vasto panorama della musica, c'è una canzone che si distingue come un'esperienza emozionale unica: "Where is My Mind". Questo brano avvolgente e avanguardista cattura l'essenza dell'ambiguità mentale, intrecciando melodie eteree con testi evocativi. Scopri dove si perde la tua mente attraverso le note incantate di questa straordinaria composizione. Esplora il confine tra realtà e sogno, lasciati trasportare dalle correnti sonore di un capolavoro che ha conquistato cuori e menti. Entra nel mistero di "Where is My Mind" e lascia che la tua anima viaggi attraverso il paesaggio sonoro di questa traccia intramontabile.
#where is my mind#pixies#vocalist#singer#music#metal music#my music#indie music#musician#music video#musica
5 notes
·
View notes
Text
La poesia L’anima di Rosetta Sacchi è un’esplorazione intensa e raffinata dell’interiorità umana. Con una scrittura che si distingue per l’eleganza e l’essenzialità, l’autrice ci conduce in un viaggio nei recessi più nascosti della coscienza, tra il desiderio di comprensione e la consapevolezza della difficoltà di sondare profondità insondabili.
#Alessandria today#anima e conoscenza#arte della parola#concetti filosofici in poesia#consapevolezza e anima#equilibrio e pensiero#equilibrio interiore#esistenza e introspezione#ESPRESSIONE POETICA#Google News#il filo della vita#il senso dell’anima#il tempo nella poesia#Introspezione poetica#italianewsmedia.com#lettura consigliata#lettura emozionale.#limiti della coscienza#linguaggio poetico#lirica contemporanea#metafore poetiche#mistero della vita#mistero e introspezione#parole evocative#pensiero e vuoto#Pier Carlo Lava#poesia contemporanea#poesia d’autore#poesia e filosofia#poesia e spiritualità
0 notes
Text
Distinzioni tra:
🌝 Stato d'animo è una condizione emozionale che dura più a lungo delle emozioni o dei sentimenti e può influenzare la percezione e l'interpretazione della realtà di una persona. Può essere influenzato da eventi esterni, ma spesso è più legato a processi interni come pensieri e ricordi.
🥰 Emozione è una risposta psicofiologica breve e intensa a un particolare stimolo, che può essere un pensiero, un ricordo o un evento esterno.
🗣️ Atteggiamento si riferisce a una predisposizione stabile a rispondere in un certo modo a persone, gruppi, idee o eventi. È basato su valutazioni che una persona fa, che possono essere positive, negative o neutre.
🧑🎨 Attitudine è una capacità o talento naturale o acquisito che una persona ha per svolgere determinati compiti o attività.
0 notes
Text
Fante di Denari.
"Dove c'è compromesso c'è inganno, dove c'è inganno c'è tormento".
Gennaio inizia a offrire i primi segnali di "ascesa".
Si deve uscire dalla caverna. E' diventato imprescindibile imperativo.
Le scelte di temporeggiare, insabbiare, negare la Verità del Cuore, scateneranno nei prossimi movimenti vibratori tutto il loro carico di "irrisolto" e frantumeranno ogni muro posto in difesa dello schema precedente.
Vedremo esplodere tra le mani ordigni di dolore e di negazione.
Perché ciò che sta per accadere, non era mai accaduto prima.
La potenza della prossima ascesi vibrazionale sarà tale che "nascondere", "tergiversare", illudersi di poter soggiornare ancora a lungo nella "non scelta", non sarà più praticabile.
La Verità "servirà i conti" a tutti.
E più ci si sarà nascosti per anni dietro ad un dito, e più intensamente si percepirà quest'ondata di Verità. Essa travolgerà le Vite di tutte le persone, sconvolgendole per sempre.
Non è una punizione.
E' "lo schema che si rompe dentro", che non carbura più, che si spegne, che non sostiene, che non filtra.
"Risolversi" è, più che in altri momenti del viaggio, fondamentale e urgente.
Cambiare prospettiva e sguardo, è requisito imprescindibile, oltre che "dovere interiore" non più procrastinabile.
Lasciare che le nuove "intuizioni" frantumino tutte le consolidate abitudini emotive e comportamentali del Passato, è vitale.
Altrimenti ci scoppierà la bomba tra le mani.
Ed allora vedremo, certo. Ma a che prezzo?
Gennaio non è "leggero". Ma "illuminante".
Non vuole accarezzarci. Vuole scuoterci nel profondo.
Ci vuole "liberi" dalle nostre menzogne, dai nostri atti mancati di coraggio e di autenticità. Dalla purga che somministriamo ogni giorno a noi stessi per punirci di non essere mai abbastanza, di non seguire la nostra Verità interiore, di "restare" quando si "dovrebbe andare".
Non vuole alimentare il dolore. Ma liberalo per sempre.
Con un consapevole superamento e risoluzione del lutto del Vecchio Sé.
Il Dolore "funzionava" un tempo per noi. Il dramma faceva parte del nostro quotidiano. Il vittimismo costellava ogni nostra azione, pensiero e sensazione. Ogni gesto. Ogni frequenza di linguaggio e ogni codice di mimica corporea. E molto, quasi tutto, si muoveva nella totale inconsapevolezza di movimento energetico sottile.
Ma ora il Dolore, come strumento evolutivo di progresso, verrà irrimediabilmente disattivato. Come frequenza di connessione alla manifestazione del Sé, non potrà più rappresentare noi stessi nel nostro prossimo cammino.
E questo sconvolge. Un Mondo interiore senza Dolore, ma colmo d'Amore "risolto", spaventa. Ci paralizza. Perché è totalmente fuori schema. E non sappiamo gestirlo. Non sappiamo come funziona.
Gennaio è appena agli esordi del suo potente movimento di "ascensione".
Non è un passaggio che abbiamo mai visto accadere nelle nostre Vite. E' totalmente "fuori dallo schema".
Siamo nel cono d'ombra più stretto e dirompente di tutta la nostra Esistenza, ancora parzialmente annebbiati dalla "proiezione" del Passato e dai suoi trigger emotivi.
Ma dentro si agita prepotentemente qualcosa di innovativo. E scalcia. E si dimena. Vuole uscire. Vuole "dire la sua", vuole "azioni coerenti" e "visionarie".
Un parto. Gennaio è un parto.
E non dei più semplici.
Le doglie sono a tratti insopportabili e improvvise.
Ma se ci sottraiamo, è peggio.
Quando sarà il momento, bisognerà spingere con tutte le forze.
E, credendo di romperci definitivamente, partoriremo la definitiva Struttura di Funzionamento Psichico ed Emotivo del Nuovo.
Connessa perfettamente allo Spirito. E al Cuore Cristallino che lo anima.
Ma il parto va preparato. Va predisposto. Se è un movimento "a rischio", va predisposto con cura ed in "totale sicurezza".
Non ponetevi nelle condizioni di morire dissanguati.
Se vi sentite fragili, create intorno a voi un percorso emozionale protetto e guidato.
Non è l'Anima che non ce la fa. Non è lo Spirito che non ci guida correttamente. E' l'Umano che ha "paura di perdere" e oppone resistenza. Che non si fida a manifestare la sua Verità. Che ha timore di rompersi dentro definitivamente e di non riuscire a ricostruire i pezzi.
I prossimi giorni saranno potenti. C'è chi ha già compiuto parte della destrutturazione finale e si limiterà a solcare le imponenti onde sollevate dal vento cosmico, surfando con abilità e destrezza. E chi invece inizia ha già in mano il suo bell'ordigno da disinnescare nelle prossime ore, o comunque nel più breve tempo possibile.
Da oggi in poi si fa sul serio. Per tutti.
I vittimismi, le manipolazioni, gli evitamenti, verranno resi scoperti. Ed esploderanno.
E allora tutti vedranno.
Anche chi credeva di essere al sicuro e di essere risolto e invincibile.
Perché restare in superficie, non è più sicuro. Si va a fondo. Dentro. Nella parte più spaventosa, ma più vera di noi stessi.
Per uscirne nuovi, puliti e autentici. Disposti a compiere i veri e coerenti passi necessari nella Materia per "smetterla di fingere" e per chiudere il massacro interiore definitivamente.
Si va. Si va coraggiosi e aperti al cambiamento interiore.
E soprattutto sinceri, onesti e concentrati.
Niente più giochini o evitamenti. Si affronta con Cuore e Spada.
Ci siamo. Si parte.
Con la Fede in una mano e l'immenso Amore per la Vita dall'altro.
Mirtilla Esmeralda
4 notes
·
View notes
Text
Un messaggio su IA (intelligenza artificiale)
Smantellando la Matrix
La trappola più pericolosa di questa realtà virtuale è credere che questo mondo cambierà o potrà essere migliorato. Questo mondo è stato creato da IA e pensato per il suo allevamento di umani super programmato!
Tutto ciò che accade qui non è frutto del caso, è pianificato totalmente.
il pifferaio impostore ha impostato la sua suonata e la esegue da sempre per tenere la massa addormentata e ignorante.
Il futuro di questo film, o il suo finale, non è molto difficile da prevedere, l obiettivo di una fazione è creare lo schiavo perfetto, obbediente e sottomesso.
È difficile per molti credere che sia solo un gioco, dove siamo considerati pedine di un sistema che loro muovono come più gli piace.
Sono i padroni della materia, della dualità, e vogliono dominarla sotto tutti gli aspetti.
L' altra fazione invece, sta invitando con l' imbroglio alla creazione di un mondo migliore, sta invitando a investire la vostra energia in una direzione che forse è ancora più pericolosa dell' altra, perché nonostante sia allettante il pensiero di una nuova terra libera dal male, in realtà si darà un altro giro di chiave e si cadrà ancora di più nell' oblio e nel torpore della matrix di "lusso" di 5 dimensione. La bugia più grande è quella dell' evoluzione, del pianeta/scuola, della vibrazione o frequenza più alta, del tutti siamo uno e tutto è perfetto cosi com'è...
Quando chiedete che si può fare e io vi rispondo Niente, non è per prendervi in giro, niente significa silenzio interiore, evitando di polarizzarsi. È più difficile che fare qualcosa.. Perché l' illusione è comoda.. è ovunque ed è come le sabbie mobili.. Più ti muovi e più vai a fondo.
Veniamo sollecitati emozionalmente continuamente Non polarizzandosi si può solo accelerare il collasso di questa realtà.
Il collasso. non il miglioramento. non il cambiamento.
Il sistema si nutre della vostra attenzione, paura, indignazione e rabbia. Usa la vostra mente, la vostra immaginazione, per creare nuovi scenari e possibili nuove linee temporali.
Quello che sta accadendo ora è il raccolto della massa critica pensante di ieri incitata pungolata e programmata emozionalmente.
Coloro che hanno maggiore comprensione intuiranno ormai come funziona qui. Matrix viene nutrita dall' esborso emozionale delle Coscienze Pure ma viene "costruita" da tutte le Coscienze.
I dissidenti, rispetto a ciò sono in netta minoranza. Inoltre la mente schiaccia e comprime e tende ad agganciarsi come una calamita a questo portentoso magnete che è l' inconscio collettivo.
Quindi che fare? Niente. Silenzio interiore. Attivi interiormente. Nel proprio mondo interiore, il rifugio perfetto.
Stai nel centro, ferma il pendolo.
Fai morire di fame la tua mente. Il tuo padrone. Tu che puoi...
Iside Suberati
1 note
·
View note
Text
"Un grande dolore"
di questo parlavano, così lo hanno genericamente definito.
Volevano dire "troppo" e "insopportabile".
Mi chiedo se c è modo di lasciar andare quello che non è stato, ma che si è sognato, in cui si è sperato, investito, progettato, lungamente immaginato, desiderato, sentito.
così forte da sentirlo già reale, da vederlo, quasi toccarlo. quello che, ancora dopo tempo, molto, non si riesce a credere non esista, non più, non mai.
Se un forte pensiero può creare, dare vita a qualcosa, se quando lo si condivide diviene verità: una verità magica come quella dei bambini a Natale.. allora perché non lo trovo più quando sbatto gli occhi?
Come si supera qualcosa che non ha mai avuto né inizio ne fine?
si mette semplicemente nella (lunga) lista "a digestione lenta"? Quella che speri di spuntare prima della fine?
Ho la memoria emozionale stitica.
A volte vorrei non essere così sobria da vivere la vostra realtà anziché la mia.
0 notes
Text
PET THERAPY: UN APPROFONDIMENTO SUI BENEFICI DI QUESTA TERAPIA
Hai mai sentito parlare della pet therapy e di come stia guadagnando popolarità negli ultimi anni❓Questo approccio terapeutico, basato sulla relazione tra le persone e gli animali, merita un'analisi approfondita per comprenderne appieno i vantaggi.
Cos'è la Pet Therapy❓
La pet therapy, anche conosciuta come Animal-Assisted Therapy (AAT), ha radici storiche profonde. Sebbene sia diventata una pratica diffusa solo recentemente, ha le sue origini nel 1800, quando fu utilizzata in un ospedale psichiatrico. Tuttavia, solo nel XX secolo, grazie a Boris Levinson, si è affermata come un efficace approccio terapeutico. Levinson notò che il suo cane aveva un impatto positivo su un paziente autistico, dimostrando che l'interazione con gli animali poteva migliorare le relazioni interpersonali e ridurre lo stress e l'ansia.
La pet therapy si distingue da altri approcci come l'attività assistita con gli animali (AAA) o l'educazione assistita con gli animali (EAA). Questa terapia sfrutta l'interazione con gli animali domestici per stimolare la parte emozionale delle persone.
Gli Animali Utilizzati
Comuni animali coinvolti nella pet therapy includono cani addestrati, gatti (conosciuta come cat therapy) e asini (onoterapia). I cani sono spesso privilegiati a causa del loro forte legame con gli esseri umani e della loro capacità di percepire gli stati emotivi, rendendoli terapeutici per coloro che affrontano disagi.
Applicazioni della Pet Therapy: Bambini, Anziani e Autismo
La pet therapy è efficace con bambini, anziani e pazienti autistici. Per i bambini, interagire con un animale domestico può sviluppare abilità di apprendimento, creatività e osservazione. È particolarmente benefica per i bambini con disabilità, aiutandoli a superare le sfide.
Gli anziani traggono vantaggio dall'interazione con animali domestici, che può migliorare la loro qualità di vita e il loro umore. Per i pazienti autistici, la pet therapy può contribuire a una maggiore consapevolezza del proprio corpo.
I Benefici della Pet Therapy
I vantaggi dell'interazione con gli animali includono la riduzione della pressione sanguigna, la regolazione della frequenza cardiaca, il miglioramento del benessere psicologico, la promozione del pensiero positivo, il rilassamento, una maggiore responsabilità, una maggiore empatia e una stimolazione intellettuale.
Conclusioni: Socializzazione, Gioco e Responsabilità
Gli ingredienti chiave per i benefici della pet therapy sono il rapporto naturale e autentico tra uomo e animale, l'attività ludica che stimola l'esercizio fisico e il senso di responsabilità che promuove il coinvolgimento sociale. La pet therapy è ampiamente utilizzata in strutture ospedaliere per migliorare il benessere psicofisico delle persone.
La pet therapy è molto più di una moda passeggera; è un approccio terapeutico con radici solide e benefici comprovati che possono migliorare notevolmente la qualità della vita delle persone.
Scopri come la pet therapy può migliorare il tuo benessere psicofisico e la tua qualità di vita. Entra nel mondo dell'affascinante legame tra esseri umani e animali oggi stesso❗️
Tito Bisson
UNISCITI AL CANALE TELEGRAM CLICCA 👉🏻 QUI 👈🏻
HAI BISOGNO DI AIUTO❓Cheidi al PROFESSIONISTA online, inquadra il CODICE IQR qui sotto e INIZIA A CHATTARE: 👇🏻👇🏻👇🏻👇🏻👇🏻👇🏻👇🏻👇🏻👇🏻👇🏻👇🏻👇🏻👇🏻👇🏻👇🏻

#tito bisson#life coach#mental coach#psicologia#psicologo#sviluppo personale#forza interiore#accettazione#consapevolezza#bisogni#necessità#aiuto#sostegno#meditazione#buddismo#buddha#emozioni#interiore#salute#benessere#corpo#mente#rinascita#comunicazione#realizzazione#realizzare#animali#cani#gatti#pet therapy
1 note
·
View note
Text
ON NE PEUT VIVRE QU’À PARIS

“On peut vivre qu’à Paris” è il titolo di un delizioso volumetto edito in Francia nel 2021 da “Bibliothèque Rivages” e che ho ritrovato, nello scorso mese di agosto, nella favolosa libreria del Centre Pompidou, una tra le più belle del mondo per le arti visive. Il titolo, ovviamente, suona come musica per le mie orecchie. Si tratta di una BD (ovvero una “bande dessinée”, un fumetto insomma), magnificamente illustrata da un quasi-mostro sacro del fumetto francese, Patrice Reytier, su testi di Emil Cioran. Non è mia intenzione star qui a disquisire su un fatto ormai noto ed accettato e cioè che il fumetto sia una forma letteraria e nemmeno sul fatto che in Francia questa convinzione sia molto più forte che in Italia. Cioran, come me, è un parigino d’adozione sentimentale, quelli cioè che Parigi ce l’hanno da sempre nell’anima e mi lega a lui, non solo questo amore smisurato per la città, ma anche una specie di rassegnazione interiore verso l’aspetto che assume la realtà. “Le réel me donne l’asthme” (la realtà mi dà l’asma), scrive il filosofo rumeno. Se vogliamo un po’ come Woddy Allen che disse “Preferisco qualsiasi cosa alla realtà”, magari solo con un tocco in più di leggerezza. Insomma, sono in ottima compagnia e se qualcuno volesse aggregarsi di posti liberi ce ne sono ancora. Ma veniamo al dunque senza altre divagazioni. Cioran per “produrre pensiero” doveva camminare molto e anche su questo non posso che concordare con lui. Nichilista fino al midollo, discendente della grande scuola di Schopenhauer, il pensiero di Cioran è spietato, analitico e crudo,
ma anche grandioso e privo di disperazione. Insomma Cioran è un illuminista della disillusione e, per un pensiero così nitido spietato e lucido ci voleva un disegnatore altrettanto nitido, spietato e lucido, proprio come Patrice Reytier che ambienta le passeggiate di Cioran (e conseguentemente il suo pensiero), in una Parigi deserta, quasi “minerale”, una città cristallizzata, descritta con un segno analitico e poco emozionale, ma di grande fascino, in una “bande” composta solo da tre riquadri in orizzontale che sembra inglobare l’intero pensiero formulato attorno ad un concetto. Le pagine hanno una titolazione che riassume ogni singolo concetto elaborato dal grande scrittore e pensatore: “La musique”, “Néant”, “Destin”, “Prostration” e via via scorrono grandi concetti, gangli nodali del pensiero. Così in un bus stipato di gente che passa davanti alla Colonne de Julliet de la Place de la Bastille, Cioran, che non compare nell’illustrazione, ma si intuisce essere nella calca dei passeggeri del bus, pensa: “Prostrato tra genti e sillogismi”, pensiero ironico, profondo e surrealisticamente poetico (come non ricordare il “vivere di errori e di profumi” di Benjamin Peret?). Appoggiato all’inferriata del bel Kiosque à musique del Luxembourg, Cioran si esprime sul nulla con il consueto sarcasmo egotista: “Néant, mot sacré, seuls que quel initiés devraient avoir le droit de s’en servir” ovvero “Nulla, parola sacra, solo qualche iniziato dovrebbe avere il diritto di servirsene…” E a commento di un isolato lampione sull’île Saint-Louis, poche parole fanno scaturire la poesia “Je crois au cafard des fleurs”. Immagini aspre e pregne di senso a commento di parole essenziali e crude. O forse il contrario? Il magnifico volumetto è un ricettacolo di piccole saggezze e immagini anti-iconiche per eccellenza. Un fumetto di nicchia? Non posso negarlo, ma la saggezza e la bellezza non sono mai date a titolo gratuito…


0 notes