#penna e taccuino
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pier-carlo-universe · 1 month ago
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Il potere terapeutico della scrittura: perché dovremmo avere sempre con noi un taccuino e una penna. Recensione di Alessandria today
La scrittura è molto più di un semplice strumento di comunicazione: può diventare una terapia, un mezzo per esplorare il nostro mondo interiore, elaborare emozioni e trasformare il caos in chiarezza.
“Scrivere è un modo per parlare senza essere interrotti.” – Jules Renard Questa frase evidenzia il potere della scrittura nel dare voce ai pensieri, permettendo di esprimersi liberamente e senza filtri. Perfetta per rafforzare il concetto dell’articolo! 😊✍️ La scrittura è molto più di un semplice strumento di comunicazione: può diventare una terapia, un mezzo per esplorare il nostro mondo…
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libero-de-mente · 4 months ago
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LA LETTERA DEL TRADIMENTO
Mi è difficile scrivere questo post, a dirla tutta non so neanche perché rendo pubblico questo mio sentimento, cosi grave e profondo che sto provando.
Forse una sorta di liberazione personale, di qualcosa che ho dentro e che fa tanto male. Un qualcosa che farà sicuramente sorridere con perfidia alcune persone che mi sono consanguinee. Se mi leggeranno, dai loro profili blindati e privatissimi.
Oggi sono passato da mia madre, semplicemente per scrivere la lista della spesa da farle domani. Quella settimanale del sabato a cui lei ci tiene tanto ancora. Oltre a sistemarle le medicine nei porta pillole.
Il taccuino su cui scrivevo, per poi strappare il foglio e mettermelo in tasca, è finito. Cerco nello scrittoio e trovo un quadernetto di quelli tascabili. Si la lista della spesa l'ho scritta, ma tra quello che mi sono messo in tasca con un cura, c'era anche una paginetta scritta. Tempo fa.
"Settembre 2015", così inizia la paginetta. La calligrafia è quella di mia madre, non ci si può sbagliare. Il tratto della penna più fluido e deciso, non tremante e pieno di pause come quando scrive oggi.
Sono passati nove anni da quella confessione scritta su quella paginetta. Uno sfogo che mia madre ha scritto, nello sconforto e nell'incredulità più totale. Un dolore, il suo, che penso sia riuscito a sconfiggere la sua resistenza mentale un anno fa. Facendola precipitare in un declino cerebrale senza ritorno.
Ho letto poche righe per capire il contenuto, l'ho messo in tasca e poi con calma me lo sono letto a casa. Il tradimento.
L'essere traditi porta a una condizione interiore di crollo delle tue certezze, un punto fermo e d'appoggio che viene a mancare. All'improvviso. La certezza dell'incertezza, comprendere che chiunque faccia parte della tua vita può farti volutamente del male.
Questo sentimento diventa devastante quando a tradirti, a pugnalarti alle spalle, è un figlio. Un essere umano che hai voluto, accudito e protetto. Ma che al momento di diventare un uomo ti violenta il cuore, depreda di tutto materialmente e sentimentalmente. Lasciandoti solo e completamente privo di ogni certezza, con la consapevolezza di quanto spietato possa diventare un essere umano.
Le sue parole lette tutte d'un fiato con il cuore in gola mi hanno lasciato una devastazione interiore, alzando lo sguardo dal foglio ho guardato i miei figli. Ho provato a immaginare se uno di loro, in futuro, si comportasse come mio fratello ha fatto con mia madre. E ancor prima con me.
Chi conosce la mia famiglia sa. Alcuni nonostante sentenze e giudizi definitivi ha scelto di seguirlo, di appoggiarlo, altri di trovare soddisfazione personale per quanto successo. Attestati di solidarietà, di conforto mai pervenuti. Un senso di pietà per le loro anime aride lo provo comunque, anche se da anni ho cercato di alzare muri a protezione. Per non sentire, per non vedere.
Faccio del mio meglio per far ricredere mia madre sul fatto che un figlio sa anche essere parte e sostegno, della vita di un genitore, fino alla fine. Lo farò anche quando la sua ragione, oramai compromessa, non ricorderà più neanche chi sarò io.
Oggi era felice che gli facessi la spesa, oggi aveva tanta voglia di dettarmi la lista della spesa, contenta di essersi ricordata tutto. Senza dovermi dire "c'era ancora qualcosa ma non me lo ricordo".
Se devi dimenticare qualcosa, madre, dimentica il dolore che ti ha provocato. Dimentica lui e continua serena con me.
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lady--vixen · 4 months ago
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madonna che bella la pubblica amministrazione quando ti sequestra e ti obbliga a stare ore seduta buona e tranquilla con sconosciuti, che piano piano iniziano a parlare e raccontarsi
mi ero portata libro, taccuino, penna, tablet, invece serviva solo il cellulare per registrarli
tre personaggi: ragazzo che doveva rinnovare la patente in scadenza, ragazzo con patente ritirata per 3 birre, signorotto normalissimo con patente ritirata per droga
oh che dialoghi, oh dove arriva la realtà, uh come lo trasformerò in qualcosa... non so ancora cosa
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ilsalvagocce · 4 months ago
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Quando sono triste disegno
ma pure
Quando sono triste non disegno
Quando non sono triste qualche volta disegno
Qualche volta sono occupata dalla vita felice, allora non disegno
quando mamma fu ricoverata per gli ultimi suoi, sapemmo dopo, 3 mesi, per 1 mese non toccai penna, per un altro mese non disegnai altro che fiori copiandoli dalle fotografie di Castor Fleuriste, in un quaderno mai più aperto, piegato e piagato d'acqua, e in quell'ultimo mese disegnai ovunque, in qualsiasi modo, moto, pure ai piedi del letto suo di tosse, tutto disegnavo, tutto e senza giudizio
quindi non lo so, e me lo chiedo spesso, in che anfratto di me, e tempo, m'assale il disegno che rugge
a new york non avevo mai voglia di disegnare, e mi pareva così strano
a parigi il taccuino per me è come la baguette, perché?
non ho risposta chiara, vorrei john berger a spiegarmi tutto, ma so, so, che quell'energia una volta innescata è come una preghiera. una volta che cominci, se il segno è iniziato - parola, forma, nota - c'è qualcosa che ricrea te, prima di te e prima che tu t'accorga. Stava dietro la fronte? Appoggiata sulle spalle? Attorcigliata sui polsi? prudevano ma sei sempre te, potenza-che-può, te ulivo, te fuoco, te ossigeno, fibra rinnovata
Ah, quindi eri qui? me lo dico ogni volta, e ogni volta lo dimentico.
(è un grazie, perché mi sono state fatte le mani, che salvano da tanto, tantissimo tempo).
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ideeperscrittori · 2 years ago
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PRIMA LEGGE DI ALAIN ELKANN
Le cazzate scritte con un'elegante penna stilografica, in bella calligrafia, su un prezioso taccuino, con un'espressione severa e malinconica che riflette un'incomprensibile nostalgia per l'aristocrazia sabauda, restano cazzate. [L'Ideota]
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princessofmistake · 10 months ago
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“Epicuro credeva che l’infelicità fosse colpa degli dei”. Il rabbino Bloom parlava a bassa voce, in modo diverso da come teneva di solito le sue conferenze, come se stesse ritornando alla propria vita prima della Kol Neshama. Eravamo seduti attorno al suo tavolo delle conferenze con le nostre copie del De rerum natura. “La divinità è qualcosa a cui noi umani per natura ci opponiamo. Qual è, per Epicuro, la radice centrale della nostra resistenza?”. “La paura”, dissi. “Temiamo l’ira di Dio”. Il rabbino Bloom annuì. “E possiamo essere biasimati per questo?Soffriamo disgrazie, tragedie e perdite, e tutto per mano del divino. Non è naturale avere paura? Da qui la missione di Epicuro: rimuovere la paura e quindi spazzare via l’infelicità umana. Per farlo, per convincerci che non abbiamo più bisogno di temere Dio, si propose di dimostrare che la divinità rimane del tutto indifferente alle nostre virtù e ai nostri peccati. Qual era la sua prova, signor Samson?”. “L’atomismo”, rispose Amir. “Vale a dire?”. “Vale a dire che l’universo come lo conosciamo”, disse Evan, intervenendo prima che Amir potesse rispondere, “la materia, i nostri sensi, tutto ciò che è tangibile, ha poco a che fare con Dio”. “Esattamente”. Era strano vedere Evan e Rabbi Bloom interagire in questo modo non contraddittorio, insegnante e studente. Era, immaginavo, ciò che doveva essere accaduto prima della morte della madre di Evan. “La mescolanza di particelle elementari ha creato il nostro mondo e non la volontà di Dio. Questa era la sua argomentazione, ed è qui che entra in gioco Lucrezio, per rendere questa idea – che esistiamo in virtù di leggi naturali, avulse dall’intervento di esseri supremi – abbastanza attraente da alleviare la nostra prodigiosa infelicità. Il suo scopo, in altre parole, era di liberarci”. Evan rosicchiava la sua penna. “Ma non è qui che sbaglia?”. Amir sbuffò. “Perché non lo chiedi a Lucrezio?”. “Dico sul serio”, disse Evan. “Riconoscere che temiamo Dio, che ci prefiggiamo di liberarci da Lui, penso che questa parte sia giusta. È una buona intuizione. Non possiamo liberarci rimuovendo Dio. Non funzionerebbe”. “Ma perché no?”, chiesi. “Se si credesse legittimamente che Dio non ha avuto alcun ruolo nella nostra evoluzione…”. “Perché non importa se Dio abbia partecipato alla creazione”. Evan si tolse la penna dalla bocca e iniziò a prendere appunti illeggibili sul suo taccuino. “Una volta che concedi anche la presenza periferica di qualche manifestazione divina, qualunque cosa ciò possa significare, è una fatica vana ignorarla. Sarebbe come chiudere gli occhi, allontanare il mondo e pensare che funzioni davvero, che tutto sia scomparso”. “Allora penso che abbia già compreso l’alternativa, signor Stark”, disse il rabbino Bloom. “Sì, lo so”, disse Evan. “Rivolgersi a Dio e non allontanarsene. Ma per farlo, ovviamente, bisogna prima crederci davvero”.
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verso-sera · 2 years ago
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Il chinotto lo preferisco, perché non é uguale a niente, é se stesso. Quasi a nessuno piace il chinotto, pure io non piaccio quasi a nessuno ma la verità é che quasi é un avverbio utile, proprio, a tenerci distanti da ogni autenticità. Il citrus myrtifolia é un agrume con una storia precisa: appartiene alla famiglia delle Rutacee e viene considerato come un’evoluzione genetica dell’arancio amaro frutto, pare, di anni di selezione spontanea. Originario della Cina Meridionale, il chinotto ha dei tempi di maturazione lentissimi, pure per questo lo preferisco. Un taccuino a quadri, una penna nera, nessun orologio e un chinotto in vetro é cosí che poi, seduti alle pendici di un antico monte, tutto torna: i luoghi, le memorie, la consapevolezza che l’amore che origina in noi ha potenza solo quando non ammette sottrazioni.
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daniela--anna · 2 months ago
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#TEST: "WHAT DO YOU KEEP INSIDE YOUR BAG?"
1. LIPSTICK 💄 (or other cosmetics)
You always carry body care and cosmetics in your bag because you know how important it is to look good, even though you may not feel that way.
Communicating with you is pleasant, you have many admirers, but there are also some who envy you.
2. BOOKS 📚
You are an introverted person.
You think that age doesn't matter and that you should always improve and develop.
You are very erudite, educated and can take part in any topic of conversation.
You also can't understand how people can waste their time on nonsense.
3. DIARY 📙✍️
You're smart.
People can count on you in every situation.
You like to plan, keep everything under control, and you don't like surprises.
The perfect gift for yourself is something practical.
4.NOTES 📝
You are a very creative person.
Your head is full of ideas and everyone envies your imagination.
It is always important for you to have a pen and a notebook at hand to write a poem or draw something.
5. FOOD, DRINKS 🧃🍏
You are a very caring person.
Think about every eventuality.
If you have children you will shower them with care and love.
You will be a good parent.
6. SMALL WASTE 🚮
(tissues, candy and chewing gum wrappers, receipts, etc.)
You care a lot about the environment, you don't understand why people pollute it.
Your bag is full of small waste because you feel responsible and don't want to throw it anywhere.
In general you are very clean and tidy, and you strive for perfection.
#psychology
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#TEST: "COSA TIENI DENTRO LA BORSA?"
1. ROSSETTO 💄 (o altri cosmetici)
Porti sempre in borsa la cura del corpo e i cosmetici perché sai quanto sia importante avere un bell'aspetto, anche se potresti non sentirti così.
Comunicare con te è piacevole, hai tanti ammiratori, ma ci sono anche alcuni che ti invidiano.
2. LIBRI 📚
Sei una persona introversa. Pensi che l'età non abbia importanza e che dovresti sempre migliorare e svilupparti. Sei molto erudito, istruito e puoi prendere parte a qualsiasi argomento di conversazione.
Inoltre non puoi capire come la gente possa perdere tempo in sciocchezze.
3. DIARIO 📙✍️
Sei intelligente. Le persone possono contare su di te in ogni situazione. Ti piace pianificare, tenere tutto sotto controllo, e non ti piacciono le sorprese.
Il regalo perfetto per te è qualcosa di pratico.
4.NOTE 📝
Sei una persona molto creativa. La tua testa è piena di idee e tutti invidiano la tua immaginazione.
Per te è sempre importante avere una penna e un taccuino a portata di mano per scrivere una poesia o disegnare qualcosa.
5. CIBO, BEVANDE 🧃🍏
Sei una persona molto premurosa.
Pensi a ogni evenienza.
Se avrai figli li ricoprirai di cure e amore. Sarai un bravo genitore.
6. PICCOLI RIFIUTI 🚮
(fazzoletti, carte di caramelle e gomme da masticare, scontrini, ecc.)
Ti preoccupi molto dell'ambiente, non capisci perché le persone lo inquinano.
La tua borsa è piena di piccoli rifiuti perché ti senti responsabile e non vuoi gettarli da nessuna parte.
In generale sei molto pulito e ordinato, e cerchi la perfezione.
#psicologia
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scotobiniao · 3 months ago
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Ieri sera, il figlio di un'amica mi ha regalato una penna natalizia molto carina di Legami Milano e siccome non uso carta e penna da anni, ho pensato di comprare un taccuino su cui annotare tutte le donne da cui prendo picche. Bonus: di recente, ho sognato di succhiare le tette a due donne di cui una con i piercing ai capezzoli.
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jetaime03 · 1 year ago
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Non ho niente da perdere, quindi ho messo la penna sul taccuino[...] guarda avanti e mai indietro. -Neffex, Make it
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seoul-italybts · 3 years ago
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[✎ TESTO ♫ ITA] PROOF - BTS⠸ ❛ Born Singer ❜⠸ 10.06.22
[✎ TESTO ♫ ITA] BTS ⟭⟬ PROOF
❛ Born Singer ❜ / Cantante nato
__Rilascio originale: 🎵 Soundcloud | YouTube , 11. 07. 2013
Spotify | Apple | Twitter
Scritta da: RM, SUGA, j-hope
Eseguita da: BTS
Traccia originale: J. Cole - Born Sinner
youtube
Sono un cantante nato, una confessione un po' tardiva (giuro)
Quel miraggio che è sempre stato così lontano,
ora è qui, di fronte a me (è qui)
Sono un cantante nato, forse è un po' presto per dirlo
Ma sono molto felice, mi sento bene
Il primo palco su cui sono salito sotto il nome Bangtan
Ripenso ora a come mi son sentito 3 anni fa, la prima volta nella mia vita
Sono ancora un rapper provincialotto di Daegu, ma
Ho coperto la parola 'dilettante' con 'professionista'
Rappare e ballare sul palco che tanto desideravo mi fa sentire vivo
Anche se andare e venire da lavoro è estenuante, lo sopporto perché la mia gente mi guarda e supporta
Anche se il mio corpo è distrutto, mi faccio forza
per tutte le grida ed il sostegno che ricevo
Che cosa è cambiato tra il prima ed il dopo debutto,
nonostante io viva al confine tra l'essere un idol ed un rapper,
il mio taccuino è ancora sempre pieno di appunti
Prendo la penna e butto giù testi nelle attese tra i camerini ed il palco
Sono ancora così, in che cosa sarei cambiato, ai vostri occhi?
Dannazione, merda. Sono sempre lo stesso
Sono cambiato, dite? (Che?) Andate un po' a dirlo in giro
La mia essenza è sempre la stessa, sono ancora un rapper
Continuo ancora a rappare e cantare come facevo 3 anni fa
Sono un cantante nato, una confessione un po' tardiva (giuro)
Quel miraggio che è sempre stato così lontano,
ora è qui, di fronte a me (è qui)
Sono un cantante nato, forse è un po' presto per dirlo
Ma sono molto felice, mi sento bene
Ad esser sincero, avevo paura di dimostrare quanto valgo,
dopo aver fatto il gradasso
[Avevo paura] Che io, che conoscevo solo penna e libri, avrei ora sorpreso il mondo
Non so, io e le aspettative di tuttə siamo troppo asimmetrici
Avevo paura di tradire la fiducia di coloro che credevano in me
Mi sgranchisco le spalle su cui grava questo peso e salgo sul mio primo palco
Un momento di silenzio, raccolgo il fiato
Le persone cui ho sempre guardato, ora stanno guardando me
La gente che ho sempre seguito in TV, ora è sotto di me
Senza neppure un momento per lasciarmi alle spalle il passato,
Questa singola rappresentazione va in scena
3 anni di sudore e lacrime evaporati in soli 3 minuti
Quella feroce tensione tra me ed il microfono
È stata questione di pochi secondi, ma ho dato tutto me stesso con sicurezza
Sono dannatamente serio
Hey, qual è il tuo sogno? Il mio è di diventare una star del rap
Non è evidente?
E quando siamo scesi dal palco, quelle grida
Già, posso quasi leggervi nella mente (oh, sì) immagino ciò che pensate
Solo sorrisi invece che interrogativi,
I membri mi danno delle pacche sulle spalle, senza dir niente
Mi sembra ancora l'altro ieri, ma son già passate 20 notti
E lascia che gli hater mi odino, è ciò che han sempre fatto
Mentre voi vi nascondevate dietro le vostre tastiere, io ho realizzato i miei sogni
Gli occhiali da sole, i capelli, so perché mi additate così
Ma io, appena 20enne, sono arrivato più in alto di voi
Ah ah
Sono un cantante nato, una confessione un po' tardiva (giuro)
Quel miraggio che è sempre stato così lontano,
ora è qui, di fronte a me (è qui)
Sono un cantante nato, forse è un po' presto per dirlo
Ma sono molto felice, mi sento bene
Quei giorni che abbiamo superato correndo, giorni che abbiamo affrontato insieme
In questi 3 anni, i nostri cuori son diventati una cosa sola
Sono fradicio del sudore e del sangue versato
A fine performance, ho gli occhi pieni di lacrime
Ogni istante ricordo a me stesso di non dimenticare il motivo per cui ho iniziato
Di rimanere sempre me stesso così da non dovermi poi vergognare di fronte
al me delle origini
E quindi andiamo, andiamo, andiamo
Sempre più in alto, alto, alto
Sono un cantante nato, una confessione un po' tardiva (giuro)
Quel miraggio che è sempre stato così lontano,
ora è qui, di fronte a me (è qui)
Sono un cantante nato, forse è un po' presto per dirlo
Ma sono molto felice, mi sento bene
⠸ ita : © Seoul_ItalyBTS | eng: © BTS_Trans ; © doolsetbangtan⠸
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ilsalvagocce · 2 years ago
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a settembre dello scorso anno fui invitata - io onorata e preoccupata, ma coraggio - a una serata maratona di lettura e disegno per Gramsci, guidati dalla voce di Marco Baliani, e le letture delle lettere di Gramsci in prigionia, che nino scrisse alla cognata, ai figli, alla moglie, alle lontane amate persone sue.
fu serata bellissima e per me difficilissima, io che vivrei perennemente nascosta, a disegnar da sola in torre d'avorio, ma pure di sabbia, invece lì davanti a tutti, di notte, fredda gelida notte, sotto voci e parole cariche e piene, al freddo vento che tirava come una spada in una piazza di Bologna, dio come tremo, i pennini pennelli le dita sporche d'inchiostro le mani emozionate, le ciglia emozionate, i miei polsi sotto controllo, andavano avanti, come sbrindellati, da soli, seguendo le lettere, le voci degli attori, vibrazioni vibrazioni, e correvo cercando di fermare tutto — ma che ti corri?, io correvo, era mezzanotte e da seduta correvo, tra le parole in diretta dipinte fermate, gira pagina, continua, ferma tutto, dì tutto!
e alla fine di tutto, maratona vera tra segni voci musiche e luci, ero dispiaciuta, ero storta di me. di non essere stata padrona di questa emotività canaglia che mi coglie come un raptus al contrario, tremo mi tremano i polsi, mi lascio andare ma non mi lascio andare, controllo ferreo del non essere senza controllo,
— eppure questo ti chiedono, mi dico.
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ho riaperto oggi quel taccuino carico, disegnato sotto la camera che mi riprendeva dallo zenit della sera, e oggi, solo oggi io placata, a ogni pagina m'è sembrato di ritrovarmi.
Guarda, sembra che l'abbia scritto io!, ma sono io. Sembrano parole che scriverei ora — o allora? — qualcun* l'ha scritto per me?,  io per mia mano ora pure trascriverei!
eppure son parole di Gramsci, parole d'amore da padre a figlio, di forza di tenacia, lotta dolce tremenda ispirazione.
mi trafiggono ora, mie mie davvero, che mi vedo da fuori a rileggerle - rileggermi riscrivere riscriverti, e ne sono così felice, sono così felice di essere così irriducibile corda di penna di valanga di violino, che vibra, proprio, e solamente, così come sa
Sono le mie cose molto serie, 
amate, amata.
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vefa321 · 3 years ago
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✒️Ho preso la penna con in mente l'idea di raccontare, la voglia di scrivere, una storia sulla Pace...
Ma nel mentre i pensieri si fanno strada tra le barricate e a gran voce urlano di scendere, di non comprendere, di non potere, di non volere assecondare la paura e peggio ancora ignorare chi della pace non conosce il sapore, il profumo, la musica, il tempo...
Che la pace non si può raccontare, non si può descrivere, non si può ipotizzare, non è un opzione, non è una scelta, è l'unica via.
Si deve vivere!!!!!
Allora, ho chiuso il mio taccuino come si chiude un cassetto lasciando libero il sogno, lasciando aperta una finestra sui desideri.
E scrivo solo, semplicemente,
Viviamo,
Vogliamo vivere la pace, in pace
E se in qualcosa voglio credere,
Oggi credo che la pace sia l'unica dimensione per vivere, vivere tutti.
E...tocca ad ognuno di noi scrivere una pagina in più, fosse solo una riga di speranza, solo una parola di pace.✒️☮️
Non esiste la demagogia dei buoni,
Non esiste la democrazia se esiste la dittatura
✒️Vivi di particolari, raccogli i dettagli.
J.D
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sorella-di-icaro · 2 years ago
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A scuola ero una frana nello sviluppo dei titoli dei temi che i miei professori di italiano mi assegnava
Ma ora sono qui a quasi 27 anni a scrive sui miei due blog pensieri, frasi, poesie, sfoghi, tutorial...
Cose che a prima vista potrbbero sembrare banali e insensate, ma che spero un giorno sia d'aiuto a qualcuno di voi
Ora, mi piacerebbe rincontrare uno dei miei insegnanti di italiano e di far leggere alcune delle cose che ho scritto solo per dimostrare loro quanto mi piace vedere la penna dell'inchiostro blu come il cielo di una intensa notte stellata correre tra le righe di un taccuino dalle pagine che profumano di nuovo e dal colorito della schiuma del caffè marittino che si forma subito dopo il caffè della macchinetta ha smesso di scendere.
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abatelunare · 3 years ago
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Taccuino e penna
Forse dovrei dormire tenendo vicino un taccuino e una penna. Così, ogni volta che mi sveglio dopo un sogno posso annotare quel che ne ricordo. Altrimenti quello svanisce nel giro di pochissime ore. E io continuo a ripetermi: peccato era una cosa divertente da raccontare.
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girodivita · 3 years ago
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Non ho sentito la necessità di scrivere in questi mesi. Ho un taccuino nero sempre con me e l’ultima data scritta a penna è del 12 Aprile. Ciò non significa che non abbia avuto nulla da raccontare, piuttosto ho fatto come gli struzzi, ho nascosto la testa sotto la sabbia per paura: solo che la mia sabbia è la palestra e la mia paura è per i miei stessi pensieri. 
È come se non volessi affrontare nemmeno con me stessa certi argomenti, perché esprimerli non farebbe altro che concretizzarli. 
Mi manca sentirmi parte di qualcosa. Mi manca sentirmi qualcosa. E invece ogni giorno lo vivo nella speranza di cambiare, repentinamente, che cominci a piacere alla gente.
Continuo a sentirmi invisibile in mezzo agli altri. E cosa ancora più brutta, penso che facciano bene. Che cosa ho da offrire? Cosa posso aggiungere alla vita degli altri se la mia è così vuota da poter essere paragonata a zero?
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