#ospedale e cultura
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pier-carlo-universe · 6 days ago
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Sant’Antonio Abate: le celebrazioni ad Alessandria tra fede, gratitudine e solidarietà
Una settimana di eventi per il patrono dell’AOU AL Il 17 gennaio 2025, in occasione della festività di Sant’Antonio Abate, Alessandria ha dato il via a una settimana di celebrazioni in onore del santo patrono dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Ales
Una settimana di eventi per il patrono dell’AOU ALIl 17 gennaio 2025, in occasione della festività di Sant’Antonio Abate, Alessandria ha dato il via a una settimana di celebrazioni in onore del santo patrono dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Alessandria (AOU AL). Una giornata che ha combinato momenti di raccoglimento religioso, riconoscimenti pubblici e partecipazione comunitaria. La…
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ambrenoir · 4 days ago
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Dalla dott. Erika Rocchi, un messaggio che mette i brividi!!
Buongiorno a tutti.
La vitamina C, il cui gene di sintesi negli esseri umani è knock-out, viene sintetizzata nel mondo animale in quantità proporzionali allo stato di gravità della condizione fisica in cui versa l'animale stesso in quel momento, a dimostrazione della sua importanza nello stress biologico di qualsiasi natura.
Tutti i pazienti ospedalizzati possono essere considerati in deplezione grave di Vitamina C, anche nota come scorbuto, del quale le piaghe da decubito, le alterazioni vascolari emorragiche e trombotiche, lo squilibrio corticosurrenalico e glicemico possono esserne considerati come la conseguente espressione.
Acido ascorbico è stato utilizzato da Klenner con megadosi in più di 20mila pazienti affetti da patologie infettive, oncologiche e non solo e dimostrò i suoi benefici in assenza di alcun effetto collaterale in ciascuno di questi pazienti.
Da dicembre ultimo scorso è iniziato uno studio della durata di un anno che permetterà di valutare i benefici di acido ascorbico nei pazienti oncologici usando somministrazione endovenosa.
Per favore Giandomenico Partipilo, rendici partecipi di notizie appena le avremo.
Nel frattempo nessun medico vi chiederà di effettuare un dosaggio del nostro livello di Vitamina C.
Intanto, negli ospedali si procede con uso di antibiotici ad ampio spettro e multiresistenti usati in prima battuta, farmaci antiretrovirali, anticorpi monoclonali in assenza di una diagnostica di laboratorio affidabile per porre diagnosi eziologica di patologia infettiva.
Le terapie disponibili hanno il fine dichiarato di attaccare il patogeno e la malattia come se fossero alieni da estirpare e non piuttosto parti integranti del nostro proteoma biologico ed energetico; non esiste cultura accademica né approfondimento del valore del microbiota di cui siamo tutti intimamente costituiti a tra noi connessi.
Le terapie del dolore propagandate dalla medicina come gli oppiacei, agendo sulle terminazioni dolorifiche e non neuropatiche, spesso non dimostrano beneficio nel controllo del dolore oncologico pertanto si mostra necessario, al fine di controllo della sintomatologia soggettiva nei pazienti oncologici, incrementare le dosi per superare la tolleranza causando infine comparsa di sintomi da overdose, ovvero arresto cardiorespiratorio.
Peraltro, i derivati della cannabis che agiscono sul sistema cannabinoide endogeno di recente scoperta non causano overdose e esplicano anche un reale effetto terapeutico antitumorale in sinergia con le terapie intraprese.
Sappiamo quanto sia essenziale in corso di scompenso cardiaco il reintegro di Vitamina B1, Carnitina e Coenzima Q10 e quanto possano essere invece controproducenti le statine che indirettamente determinano una deplezione dei suddetti nutrienti.
Ho parlato di questi argomenti nel mio ospedale con i colleghi del reparto dove è stata ricoverata la mia mamma, purtroppo deceduta.
A seguito di ciò ho ricevuto un provvedimento disciplinare che ha portato alla mia sospensione lavorativa senza stipendio per la durata di 6 mesi, fatto che non deve preoccupare perché a mio avviso del tutto ininfluente.
Ciò su cui vorrei porre la nostra attenzione sono gli argomenti trattati, perché di interesse sanitario e comune.
Vi lascio con la seguente domanda alla quale tutti voi, medici e no, potrete dare la Vostra risposta.
Stiamo morendo a causa delle malattie o stiamo morendo a causa dei Protocolli di cura delle malattie?
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crazy-so-na-sega · 11 months ago
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Uno dei motivi principali per cui l'autoimmolazione di Aaron Bushnell sta avendo un impatto così sconvolgente sulla nostra società è perché si tratta dell'atto di sincerità più profondo a cui ognuno di noi abbia mai assistito. In questa civiltà fraudolenta dove tutto è falso e stupido, non siamo abituati a tanta sincerità. Siamo abituati a un'insulsa cultura mainstream fabbricata a New York e Los Angeles, a celebrità svampite che non parlano mai di nulla di reale, ad attivismo autoesaltante su Instagram, a fazioni politiche sintetiche progettate per radunare il malcontento populista nel sostegno alla politica dello status quo, a merdose "I" ascolta, sono con te [ma in realtà non farò nulla]” atteggiamenti, propaganda infinita e diversione dai mass media e dai suoi equivalenti online che sono potenziati algoritmicamente dai plutocrati tecnologici della Silicon Valley, e una distopia controllata dalla mente dove quasi tutti sonnambuli attraversano la vita in una nebbia indotta dalla psicoterapia. Questo è il tipo di esperienza che siamo stati condizionati ad aspettarci qui, all’ombra dell’impero occidentale. E poi, dal nulla, arriva un ragazzo dell'Air Force e fa qualcosa di reale. Qualcosa di autentico e sincero come qualsiasi cosa potrebbe essere, con le intenzioni più nobili. Ha trasmesso in live streaming se stesso dandosi fuoco e bruciando vivo per attirare l'attenzione della gente su quanto siano effettivamente orribili le atrocità sostenute dagli Stati Uniti a Gaza. Sapendo benissimo quanto sarebbe stato doloroso. Non si è tirato indietro. Non è andato a casa a riempirsi la faccia di snack e pettegolezzi nella chat di gruppo per vedere quali tipi di evasione insensata sono disponibili su Netflix o Pornhub. Ha acceso la fiamma. Non c'è niente nella nostra società che possa prepararci a quel tipo di sincerità. Quel tipo di altruismo. Quel tipo di purezza di intenzioni. Ci blocca di colpo, come se il tessuto del nostro mondo fosse stato fatto a pezzi. E, in un certo senso, lo ha fatto.. È stato un atto fin troppo sincero, commesso nella città meno sincera del pianeta. Ma ancora più importante, questo sta scuotendo le cose nella società tradizionale e non solo all’interno della folla filo-palestinese. Un membro dell’esercito americano si dà fuoco mentre grida “Palestina libera” è assolutamente devastante per gli interessi informativi di Israele e degli Stati Uniti, perché scuote le persone come nessun’altra cosa potrebbe mai fare. In tutta la nostra finta distopia plastica le persone stanno ora aprendo gli occhi, dicendo “Aspetta, eh? Quell'uomo cosa ha fatto? Perché? Pensavo che niente contasse tranne il mio conforto, i miei sentimenti e la mia piccola cerchia di persone a cui tengo? Il mio Paese è complice di cosa succederà adesso? È possibile che mi sia sfuggito qualcosa di importante?" Con il suo profondo atto di sincerità, Aaron Bushnell ha esteso al mondo un invito a un modo molto diverso di vedere la vita. Un invito a squarciare il velo della superficialità e del narcisismo verso un'autenticità radicale e una profonda compassione per i nostri simili. A una nostra profonda sincerità, con la quale possiamo scuotere il mondo nel nostro modo unico. All'una del pomeriggio del 25 febbraio, Aaron Bushnell ha acceso più di un tipo di fuoco. Un fuoco che ci spinge ad agire. Un fuoco che illumina la strada. Un fuoco che ci ispira. . Un fuoco che ci mostra un altro modo di essere. Un fuoco che ci mostri un mondo migliore è possibile. Non dimenticheremo il suo messaggio. Non potremmo se ci provassimo. con cui possiamo scuotere il mondo nel nostro modo unico. All'una del pomeriggio del 25 febbraio, Aaron Bushnell ha acceso più di un tipo di fuoco. Un fuoco che ci spinge ad agire. Un fuoco che illumina la strada. Un fuoco che ci ispira. Un fuoco che ci mostra un altro modo di essere. Un fuoco che ci mostri un mondo migliore è possibile. Non dimenticheremo il suo messaggio. Non potremmo se ci provassimo.
-Caitlin Johnstone
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stickycreatordragon · 2 years ago
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La fede non è "una madre, che se qualcuno la offende ti devi sentire in 'diritto' di schiaffeggiare" (come sostiene Bergoglio); c'è ancora troppa violenza nella predicazione cattolica e ciò non ha nulla a che vedere con l'Amore per gli altri.
Non voglio odiare perché molti fedeli e gli sciamani della chiesa usano la 'scusa di dio' per opprimere e molestare; non voglio denigrare chi non abbia "gesù nel cuore" perché una fede mi impone di farlo. Io voglio amare e il cattolicesimo non lo permette; la Razionalità si.
Io non voglio andare in ospedale e trovarmi morti crocifissi appesi al muro, in un momento in cui ho bisogno di Serenità, di guarire e sentire che vale la pena vivere; non lo voglio per me e neanche per chi è attorno - e puntualmente li stacco e li chiudo in armadietto.
Io non voglio che suore e preti abbiamo accesso in quei luoghi, come gli ospedali, dove le persone fragili sono più propense, nella loro fragilità fisica e mentale, ad allungare a tali avvoltoi che girano lì apposta, soldi o testamenti a loro intestati. Questo schifo deve finire.
Un conto è la fede (credere in qualcosa che ti dà serenità); altro è essere circondati da una associazione a delinquere (la chiesa di Roma), che tenta di estorcere beni e denaro ai credenti e non credenti in ogni forma 'legalizzata'. Questo non è affatto Civile e tollerabile.
L'odio Necessario e Sano verso il cattolicesimo e il suo clero non nasce dal nulla, non è Irrazionale (come omofobia e misoginia); viene dal fare una Matura disamina, a 360 gradi, su una società cattolica che vive di espedienti, di truffe, di circonvenzione di incapaci.
Uno sciamano della chiesa cattolica non lavora, ma vive del denaro sottratto al welfare italiano; questo ignobile comportamento instilla nella gente comune l'idea che si possa vivere 'serenamente' truffando, rubando, commettendo Reati. E ciò accade.
Negli stessi sciamani della chiesa cattolica vige la contraddizione al 'comandamento' di non rubare e questa mancanza di autorevolezza è una 'manna' per chi, autorizzato da tale Inciviltà, vuole vivere truffando gli altri; in Italia la Disonestà è infatti diffusa come un cancro.
Con la morte degli anziani, di coloro che più hanno risentito e diffuso il bigottismo cattolico, il cattolicesimo andrà in totale crisi: verrà a mancare anche il sostegno politico di chi voleva che la moralità cattolica resistesse, e con essa rimanesse il 'diritto' di ledere.
Puoi lottare pure per cercare che le campane cristiane disturbino ancora: che la moralità Incivile cattolica resista; ma il futuro è già segnato: non c'è un ricambio generazionale; ai giovani, che sono pure pochi, non interessano le pretese degli sciamani della chiesa cattolica.
Grazie ad Internet, la Cultura arriva ovunque: anche nelle isolate capanne; anche sullo schermo d'un adolescente italiano che 'giochi' coi social a fare l'influencer. Ci sono decine di canali YouTube anticlericali, contro ogni dogma. Il Progresso non si può fermare.
Ratzinger chiese un'alleanza con l'islam per combattere la 'deriva atea'; Ratzinger, coi suoi scandali di pedofilia, chiese ad altra religione pedofila un aiuto... Questo ci dice che pur di non scomparire (loro e i capitalisti che mangiano con la 'fede'), sono disposti a tutto.
Nessun ateo ha mai ucciso; nessun ateo ha mai organizzato genocidi; nessun ateo ha mai mosso guerre e costruito ghetti per uccidere chi 'crede'. Non esistono dittature o filosofie atee che abbiano torto un capello a qualcuno o facciano apologie per opprimere i credenti.
Un dittatore può anche definirsi ateo, ma la sua fede, in Realtà, è la 'politica': l'ideologia organizzata con cui opprime i suoi sottoposti e il 'dio' che lo muove è la sete di potere. Essere Atei significa muoversi con Etica e non c'è Etica in chi moralizza, in chi opprime.
Etica e morale non sono la stessa cosa: la morale sono norme dettate dalla superstizione (religione, pregiudizio, creduloneria); l'Etica è il comportamento umano dettato da Cognizione di causa ed effetto, basato su dati e prove, NON su dogmi, su pretesti (come la moralità).
La Storia non è quella disciplina noiosa che devi per forza studiare a scuola: è il Principio su cui sviluppare una Coscienza. Senza Storia, senza capirla, si procede a singhiozzo, fra moralità e ubbidienza, riproponendo errori religiosi, in loop.
Capire il cristianesimo è capire come si muovono un po' tutte le sette religiose e una volta capito, puoi fare una Scelta consapevole: amare il Progresso Sociale, perché è l'unico in grado di offrire Qualità Totale alla Vita, smettendo di straparlare di 'radici cristiane'.
L'Italia non è la Palestina; l'Italia non è una regione collocata in un'area deprimente, desertica, dove è nata e sviluppata la cinica superstizione ebraica. L'Italia ha una Storia di culti greci e romani, e norme Civili che erano già superiori eticamente allora, quanto oggi.
Quella delle 'radici cristiane' europee, italiane, è una menzogna; prima che la superstizione cristiana ammorbasse Italia e resto d'Europa, eravamo al massimo apice, per quel tempo, per Cultura e Progresso. Il cristianesimo ha gravemente distrutto buona parte di quel progresso.
Il cristianesimo distrusse i progressi in campo medico fatti da Ippocrate; incenerì la promiscuità e l'omosessualità consentita in una Civiltà Romana che non li perseguitava; l'errore enorme di rendere ufficiale una religione aggressiva, costò la caduta di un Impero.
Progressivamente, col cristianesimo, l'Europa si riduce alle immagini descritte nel 'Il nome della Rosa'; la Scienza viene perseguitata; gli eretici uccisi in massa; spariscono lingue, villaggi, popolazione intere sotto il martello dell'inquisizione. Questo è il cristianesimo.
Per soggiogare popolazioni cresciute con gli ideali socratici, la figura di 'gesù' viene ritoccata da zelota sanguinario, sterminatore di soldati romani col suo gruppo, a mite uomo che parla con le stesse parole di Socrate (chi ha studiato filosofia si accorge della distorsione)
Il 'gesù' che oggi la gente invoca nelle sue preghiere è Socrate, non quello originale, che manda all'inferno chi non lo segue: è lui l'Uomo ucciso dallo Stato. Lui il 'dio', chiamato in ogni angolo del Mediterraneo per insegnare a discepoli a Ragionare ed essere miti.
La più bella ricostruzione della figura di Socrate la fece Max Eastman, nel suo "Socrate, Cardine della Civiltà' e sei hai avuto una educazione cattolica ti accorgi che il 'gesù' di cui si parla oggi è Socrate; un Socrate senza la ragione come argomento, ma Socrate negli eventi.
Chi legge i vangeli, si accorge che le parole di quel 'gesù' trasudano odio verso la cultura ellenistica e la Libertà degli individui; ma la figura proposta dagli sciamani, decantata a messa, è diversa. Perché Socrate era diverso da 'gesù': era colto e non odiava.
Non è una colpa il fatto che gli ebrei, nelle loro tristi guerre fratricide fra gruppi nomadi, spesso dominati da altri popoli, abbiano costruito una fede molesta - e cristianesimo, islam, poiché costole dell'ebraismo, ricalcano quella linea violenta di 'sangue e potere'.
Diventa una colpa voler continuare su una violenza e inciviltà dettata da eventi che si sono svolti oltre duemila anni fa; diventa una colpa seguire fantasie, miti che avevano un senso oltre duemila anni fa, ma non oggi. Oggi sappiamo cosa è la mitologia e a che serviva.
Non abbiamo bisogno di moralità che tengano unito un gruppo per guerreggiare, incrementare il numero figliando, condannando l'omosessualità; oggi sappiamo che la Pace è un Bene; che collaborare è meglio che opprimere, quanto lo sapevano già ad Atene e Roma millenni fa.
L'Italia è un Paese omofobo, misogino, maschilista, xenofobo, razzista; questa Inciviltà è direttamente collegata all'educazione cattolica, poiché essa fa apologia di tali Disvalori, producendo politicamente usi, costumi, norme che fomentano, volontariamente, attrito sociale.
Le persone mentalmente equilibrate NON 'sgranano rosari', NON vanno a santuari a caccia di vedere anche loro 'apparizioni di madonne' e NON parlano a divinità inesistenti, ma, infastidite da povertà e Reati, si interfacciano con le persone bisognose, non con le statue di coccio.
Non ci sono 'mondi nuovi' nei romanzi distopici; la distopia è un espediente letterario che serve a farti analizzare il presente che già vivi; il presente che ti opprime già con la dittatura della moralità (politica o religiosa che sia); la distopia racconta il Presente.
Se 'fermandosi la campana', facendola tacere, si fermerà l'Occidente, ben venga; e lo diceva Huxley stesso che sarebbe stato bene, visto che condannava gli imperialismi; era un umanista, Pacifista, anche se nel contempo, come Conan Doyle, si dedicava per hobby a temi paranormali.
I romanzi distopici non sono saghe di dietrologia e complottismo; li usano spesso, citati, i complottisti, ma lo fanno perché analfabeti funzionali o persone molto furbe, che vogliono guadagnare un sacco di soldi spacciando teorie-spazzatura, proprio come fanno le sette religiose
È corretto temere l'islam, ma non si può usare il cattolicesimo come 'scaccia chiodo', perché l'effetto che ottieni è di far ritornare il cattolicesimo ai livelli di com'era prima dell'Illuminismo: prima che l'ateismo smorzasse la violenza cattolica, moderandola.
Dobbiamo chiedere che tutte le religioni presenti sul suolo italiano rispettino i Diritti Umani (se vogliono esistere ancora o coesistere fra loro); una questione che la chiesa cattolica ancora non vuole fare, continuando con la sua apologia della misoginia e dell'omofobia.
Non si muore più per mano diretta del clero cattolico, di una Inquisizione, ma si muore ancora per mano dei fedeli di quella setta: i numerosi femminicidi, le persecuzioni contro omosessuali o 'diversi', che portano a omicidi e suicidi in Italia ne sono la dimostrazione.
Che sia islam o in partito di destra o una chiesa di Roma che fanno, tutti, apologia della misoginia e dell'omofobia, il risultato non cambia: essi sono i mandanti diretti da combattere di un discreto numero di femmicidi, di omicidi e suicidi perpetuati a nome di una ideologia.
Nello scritto omofobo di Elena Donazzan, reso pubblico sul suo social, in cui si lanciò contro Cloe Bianco, vediamo chi è il mandante e chi è il killer che si prestò a uccidere Cloe Bianco; eppure sono tutti a piede libero. Cloe, invece, è morta, dimenticata e senza Giustizia.
Nella lunga serie di femminicidi, di omicidi commessi 'poiché donne' appare chiaro il mandante: è colui che predica la virtù di una (ma)donna 'di coccio', priva di iniziativa, priva di Libertà; priva d'ogni tipo di personalità. Eppure sono tutti a piede libero gli sciamani.
Nemmeno un 'maschio' italiano cattolico è libero in Italia; colui che tratti bene la compagna viene bullizzato, schernito, poiché considerato debole; un 'debole' che non si adegua alle regole del patriarcato cattolico - che le donne le vuole zitte e serve, mica Persone libere.
Non c'è nulla di cui esser felici nell'avere un presidente del consiglio donna, perché lo è solo nell'aspetto esteriore. Per il resto, recita la parte del più gretto uomo dai disvalori patriarcali, e a fermarlo c'è la prospettiva d'un Paese pieno di vecchi, col piede in fossa.
I conservatori sono presenti in tutte le epoche e in tutti i tipi di civiltà (anche quelle più evolute): è una connotazione tipica di alcuni esseri umani voler prevaricare secondo dogmi, pregiudizi, superstizioni, perché da soli non sono in grado di provvedere a se stessi.
È stato triste vedere l'omofobo, misogino anziano difronte, malato, farsi accompagnare tutto felice per andare a votare un presidente omofobo, misogino; ma il rovescio è che ben presto 'la campana suonerà per loro'. E con quei vecchi morirà l'ultimo strato gretto, senza ricambio.
L'unico motivo valido per tenere ancora le campane cristiane attive sta in quel lento scandire dei funerali, in cui si annuncia la felice morte della gerontocrazia per consunzione - e il Progresso avanza, Inesorabile; non per presa di Coscienza, ma perché i conservatori muoiono.
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darktimemachinechaos · 2 months ago
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Trovo estremamente divertente che una donna scema, diventata madrina di una città veneta poiché "famosa tettona anni Ottanta-Novanta", pochi mesi dopo si ritrovi in ospedale a decidere se asportarsi o meno un seno 😂
C'è una forma poetica di Giustizia in questo avvenimento che mi risuona allegra in una Regione Veneto che non sa manco da che parte stiano impegno, serietà, onestà e Cultura.
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notiziariofinanziario · 3 months ago
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Il Professor Alessandro Campi è stato colpito da un malore
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Il Professor Alessandro Campi, direttore dell’Istituto per la storia del Risorgimento italiano è stato colpito da un malore mentre si trovava a Francoforte. Tutto è accaduto dopo l’inaugurazione di un padiglione su cui ha contribuito anche il noto editorialista e professore italiano, attraverso una mostra riguardante la figura di Niccolò Machiavelli. Dal Ministro della cultura Alessandro Giuli è arrivata subito la massima solidarietà nei confronti di Campi. stando a quanto raccontato da Alessandro Giuli, il professore: “E’ stato ricoverato in ospedale a Francoforte”. Il ministro della cultura ha poi continuato: “Auguro al professor Campi di poter superare rapidamente questo momento difficile e tornare presto a guidare con la passione che lo contraddistingue il prestigioso Istituto” augurandogli una guarigione all’insegna della: “Solidarietà e vicinanza personale e del ministero della Cultura”. L’impatto di Alessandro Campi nel panorama culturale italiano e occidentale Alessandro Campi è un docente associato di storia delle dottrine politiche presso l’Università di Perugia. Tra i suoi insegnamenti compaiono anche Storia delle istituzioni politiche e Sociologia dei fenomeni politici. Attualmente è direttore di Rivista politica e di Istituto di politica. Nel corso del tempo ha speso molto tempo nello studio del realismo politico, ma anche del fascismo e dei sistemi politici autoritari del novecento. Il Professore e giornalista ha scritto anche molti libri ed articoli, oltre ad aver curato antologie e volumi tradotti  in molti stati occidentali. Read the full article
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m2024a · 5 months ago
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Michelle Volpe morta nell'incidente in Smart, la mamma Anna Boscaglia denunciata: teneva in braccio la figlia nello schianto La scarcerazione un giorno prima, la festa con la compagna e le due figlie e l'incidente nel quale Michelle Volpe ha perso la vita. Una dinamica assurda quella che ha portato alla tragedia di Giugliano. Francesco D'Alterio, 47 anni, guidava senza patente un'auto non assicurata: è tornato subito in carcere con l'accusa di omicidio stradale. Stessa sorte potrebbe subire la madre della vittima, Anna Boscaglia di 37 anni, che viaggiava senza cintura di sicurezza e che sarebbe colpevole di non aver vigilato sulle figlie. È stata denunciata in stato di libertà per omicidio stradale. La Smart che si è ribaltata domenica, è omologata per due ma portava quattro persone. La piccola di 8 anni rimasta uccisa sul colpo viaggiava in braccio alla madre, mentre la sorellina stava nel cofano. Lei è ricoverata con fratture multiple, ma dovrebbe riuscire a cavarsela. La mamma denunciata La madre della bimba di 8 anni che ieri è morta nell'incidente stradale a Giugliano in Campania, dopo che l'auto sulla quale era a bordo si è ribaltata, è stata denunciata in stato di libertà per omicidio stradale. Ieri, per la morte della piccola, era stato arrestato il compagno della donna che era alla guida dell'auto senza patente. La bimba, secondo quanto ricostruito dai carabinieri, era in braccio alla mamma, sedute entrambe al lato passeggeri. A bordo della Smart Fortwo c'erano quattro persone: il conducente, la compagna, la bimba di 8 anni e la sorella di 16 anni stipata nel piccolo vano posteriore dell'auto. L'incidente a Giugliano L'auto dove si trovava la bambina si è ribaltata, poco dopo le 5 di mattina, a Giugliano in Campania, lungo la via Domitiana, all'altezza del numero 99. I carabinieri, intervenuti sul posto, fin da subito hanno riscontrato una serie di anomalie. A cominciare dal numero delle persone a bordo della Smart Fortwo: ben quattro, una mamma e le sue bimbe di 8 e 16 anni, ed al volante il compagno della donna. Chi guidava - Francesco D'Alterio, di 47 anni - non aveva la patente e la vettura non era nemmeno assicurata. Non solo. Dagli accertamenti svolti è risultato che l'uomo aveva finito di scontare il giorno precedente, in detenzione domiciliare, una condanna per furto. I quattro erano letteralmente stipati nella minuscola Smart. La bimba di 8 anni era in braccio alla mamma, entrambe sedute sul lato passeggero e nel piccolo bagagliaio, la parte posteriore dell'auto, c'era la ragazza di 16 anni. A non avere scampo è stata la più piccola dei passeggeri, morta nell'impatto. L'altra ragazzina di 16 anni è stata trasportata all'ospedale a Pozzuoli per probabili fratture. La madre delle bimbe è in osservazione in ospedale mentre il conducente ha avuto solo qualche escoriazione. I carabinieri della stazione di Varcaturo e quelli del Radiomobile di Giugliano - che stanno cercando di capire cosa ha potuto determinare il ribaltamento dell'auto, analizzando anche le ore precedenti all'impatto - hanno sottoposto l'uomo all'alcol test. Poi D'Alterio è stato arrestato per omicidio stradale. «C'è rabbia e dolore per l'ennesima tragedia, frutto di una serie di leggerezze alla guida e di gravi irresponsabilità, che con tutta probabilità poteva essere evitata», dice Severino Nappi, capogruppo della Lega nel Consiglio regionale della Campania, per il quale «il nuovo Codice della Strada contribuirà a fermare questa strage sulle nostre strade». Una tragedia, sottolinea Francesco Emilio Borrelli, deputato di Alleanza Verdi Sinistra, frutto di una «cultura malata che se ne frega della sicurezza stradale». E, a riprova, il deputato pubblica sui suoi social una rassegna di video che documentano svariati comportamenti sconsiderati, compreso quello di un uomo che guida la moto con un bambino disteso sul serbatoio, «ovviamente senza casco e senza qualsiasi tipo di protezione, tra le strade di Monteruscello», una frazione di Pozzuoli. Le vittime della strada in questo fine settimana Al di là delle condotte di guida, quel che è certo e che anche questo fine settimana è stato caratterizzato da un pesante bilancio di vittime sulle strade. Non solo della Campania (dove venerdì, in un incidente sull'A2 del Mediterraneo, ha perso la vita una bambina di sette anni), ma in tutta Italia. Molto spesso a perdere la vita sono giovani. Come nel Ragusano, dove ieri sera un'automobile si è scontrata con un monopattino lungo la strada provinciale che collega Scoglitti a Gela. Nell'impatto frontale sono morti due giovani tunisini di 22 e 25 anni. Ad investirli un ventitreenne di Gela, operaio in una fabbrica. Ed ancora, un giovane di 22 anni, residente in provincia di Reggio Emilia, è morto nelle prime ore della mattina, in un incidente avvenuto sulla via Emilia a San Prospero (Parma). La sua auto di grossa cilindrata, è finita a forte velocità sul marciapiede e si è schiantata contro un semaforo. Ieri, invece, un altro giovane di 22 anni ha perso la vita a Rimini, finendo fuori strada con una Bmw presa a noleggio. Stamani a Viareggio, in provincia di Lucca, una donna di 46 anni è stata travolta ed uccisa da un'auto condotta da un 28enne che non avrebbe rispettato lo stop. L'automobilista è risultato positivo all'alcotest.
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solobrividiecoraggio · 5 months ago
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Ho letto diversi post, ma mi chiedevo, oltre che studiare giapponese sei mai stato in Giappone?
Cosa ti affascina di questa cultura?
No, mai per ora. Studio giapponese per quella volta nella vita in cui ci andrò. Forse anche più volte ma minimo una.
Proprio oggi una compagna del corso di lingua è partita (lei viene da medicina), per un progetto dell'università, farà un tirocinio in ospedale in Giappone.
Ci voglio andare perché durante i miei 27 anni di vita sono stato influenzato molto dal lavoro di persone giapponesi, sono cresciuto con certe loro opere. Mi riferisco a vari anime, film d'animazione e videogiochi.
Non penso di conoscere molto la cultura giapponese in realtà, mi hai ricordato che devo ancora andare a una mostra sugli Yōkai a Firenze. Di sicuro il sistema di scrittura completamente diverso mi affascina.
A volte mi ritrovo in quelle che, per sentito dire, scopro essere loro buone maniere diciamo. Tipo la questione di portarsi a casa la spazzatura invece di buttarla per strada se non ci sono cestini, lo faccio da prima di sapere che in Giappone questa fosse la normalità. E allora penso: "sono giapponese dentro, devo visitare quel paese per forza". 😅 In realtà è semplicemente menefreghista comportarsi in una maniera diversa da questa, non dovrebbe essere una cosa esclusivamente giapponese.
Seguo MikeLeeRose su Twitch, in live in questo momento tra l'altro. Qui sopra c'è anche una persona il cui blog ho scoperto da poco che vive e lavora in Giappone. Non mi permetto di taggarla perché non mi segue. Da persone come loro raccolgo informazioni dall'interno del paese. Fino ad ora ho avuto la conferma che io non potrei viverci, nonostante questo il Giappone mi incuriosisce molto e so che può arricchirmi.
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newsnoshonline · 10 months ago
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Perché gli americani più anziani bevono così tanto? La cultura del bere degli anziani americani Doug Nordman riceve una chiamata di notte, suo padre è in ospedale a causa di una perforazione intestinale dovuta all’alcol. Il padre, 77enne, beveva tre o quattro drink al giorno, superando le linee guida dietetiche. Il consumo eccessivo tra gli anziani Dean Nordman, un ingegnere elettrico vedovo in pensione, mostrava sintomi di demenza e dipendenza dall’alcol. Numeri recenti mostrano un aumento dei decessi legati all’alcol tra gli anziani, superando le morti per overdose. Il mancato riconoscimento dei rischi George Koob, direttore dell’Istituto nazionale sull’abuso di alcol e l’alcolismo, sottolinea come gli anziani spesso
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Melotti rievoca Calvino a Santa Maria Scala, scrittore vi morì
Una mostra dedicata all’amicizia e al legame artistico tra lo scrittore Italo Calvino e il maestro di scultura Fausto Melotti sono al centro di una mostra che la Fondazione Antico Ospedale Santa Maria della Scala di Siena tributa allo stesso Calvino nel centenario della nascita. L’ex ospedale, oggi luogo di cultura, è dove lo scrittore scomparve nel settembre 1985. Da oggi ospita la rassegna…
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pier-carlo-universe · 6 days ago
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Sant’Antonio: celebrazioni e benemerenze all’AOU di Alessandria. Un sabato dedicato alla gratitudine e alla memoria.
Sabato 18 gennaio, il Salone di rappresentanza dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Alessandria (AOU AL) ha ospitato la Cerimonia delle Benemerenze, il secondo appuntamento della settimana di celebrazioni in onore di Sant’Antonio, patrono dell’AOU.
Sabato 18 gennaio, il Salone di rappresentanza dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Alessandria (AOU AL) ha ospitato la Cerimonia delle Benemerenze, il secondo appuntamento della settimana di celebrazioni in onore di Sant’Antonio, patrono dell’AOU. Questo evento rappresenta un momento importante per riconoscere il lavoro e l’impegno di chi ha contribuito alla crescita e al miglioramento dei…
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agrpress-blog · 1 year ago
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E’ stata un grande successo la terza edizione di Roma Breast Days - RemaRoma per la Vita, l’iniziativa nata da un’idea del professor Giovanni Dal Pra - Direttore dell’Unità Operativa Complessa di Chirurgia Plastica della ASL Roma1 - per promuovere salute, sport e solidarietà, con lo scopo di riunire le eccellenze mediche nel trattamento dei tumori della mammella e sensibilizzare sull’importanza della prevenzione delle patologie oncologiche e del ruolo dello sport nella riabilitazione delle pazienti operate. Lungo il fiume Tevere oltre 200 Donne si sono “sfidate” in una gara di canottaggio: 18 equipaggi formati da pazienti operate e dottoresse, in rappresentanza degli Ospedali di Roma, oltre a Donne del mondo delle Istituzioni, della politica, del giornalismo, della cultura e dello spettacolo. Un evento sportivo “amichevolmente competitivo”, che ha visto gareggiare le imbarcazioni delle varie squadre lungo uno bellissimo tratto del fiume Tevere, nel centro di Roma, tra Ponte Margherita e Ponte Cavour, dove gli spettatori hanno fatto il tifo seguendo una gara spettacolare, in cui ogni equipaggio ha ideato uno slogan per sensibilizzare sul tema della prevenzione del tumore della mammella. Messaggi pieni di forza, empatia e sostegno alle donne. La gara di canottaggio RemaRoma per la Vita si è svolta alla chiusura del Convegno Roma Breast Days (presso le antiche Corsie Sistine dell’Arcispedale di Santo Spirito in Saxia) che ha riunito medici, ricercatori, istituzioni, per fare il punto sulle nuove frontiere della cura del tumore al seno. “Dopo l'evento temporaneo della malattia, guaribile in oltre il 90% dei casi, la donna deve poter tornare a svolgere tutte le sue attività compresa quella sportiva. E' fondamentale che una patologia così importante come il Tumore della Mammella possa essere affrontata con successo da una donna informata, consapevole e protagonista delle proprie scelte", afferma Dal Pra, presidente di Roma Breast Days, che ha espresso grande soddisfazione “per il successo di RemaRoma per la Vita, una manifestazione che, giunta alla terza edizione, sta crescendo sempre più ed ha il merito di coinvolgere tante donne, tra cui ex pazienti oncologiche ma anche le dottoresse, ovvero chi in genere ha un ruolo molto diverso, quello di presa in carico e cura, che hanno deciso di impegnarsi anche oltre le corsie di un ospedale, accanto a chi è stato colpita dalla malattia, sostenendo l’importanza dello sport nella fase post-operatoria e riabilitativa. Un ringraziamento a tutte loro e alle personalità della Politica, Istituzioni, Cultura, Stampa, Spettacolo che hanno sostenuto la nostra iniziativa e partecipato a RemaRoma per la Vita e Roma Breast Days”. Tante le personalità presenti: la Senatrice Lavinia Mennuni, il Sottosegretario alla Cultura Vittorio Sgarbi, il Commissario Straordinario della ASL Roma 1, Dottor Giuseppe Quintavalle, l’Assessore alla Cultura della Regione Lazio Simona Baldassarre, la giornalista e conduttrice Rai Marzia Roncacci, il Vicepresidente della Federazione Italiana Canottaggio Michelangelo Crispi, Leonardo Raffaello (medaglia di bronzo alle Olimpiadi di Atene 2004 e argento alle Olimpiadi di Sidney 2000), Maria Spena Consigliere di SPORT E SALUTE. Presenti anche in qualità di “canottiere”, impegnate a “Remare per la Vita”, varie personalità della politica che hanno aderito con entusiasmo, oltre ogni divisione di partito, come Maria Elena Boschi, Paola Taverna, Marianna Madia, insieme nella barca delle Donne della Politica, accanto all’Assessore Simona Baldassarre alla guida dell’equipaggio della Regione Lazio con le Consigliere Regionali Emanuela Droghei, Chiara Iannarelli, Marika Rotondi. In gara personaggi dello spettacolo come le attrici e showgirl Livia Bonifazi e Antonella Salvucci. Madrina della manifestazione è l’attrice Rosanna Banfi: “Una bellissima manifestazione di donne per le donne. E’ fondamentale parlare di questo tema e porre l’attenzione sull’importanza della prevenzione
nella lotta al tumore al seno, perché oggi si può guarire, la medicina ha fatto tanti passi in avanti ma è fondamentale fare gli screening periodici. Tante donne, rematrici e non, si sono messe in gioco. Un bellissimo messaggio di unione, forza e speranza”. “Dobbiamo tutte remare insieme per vincere la sfida più importante – ha affermato l’ex ministro Maria Elena Boschi-. Cerco di fare la mia parte in Parlamento con norme che aiutino le donne lungo tutto il percorso, dalla diagnosi alla cura, fino alla riabilitazione e al ritorno ad una vita normale. Test genomici gratuiti per chi è in cura, richiesta di ulteriori risorse da destinare alla sanità per eliminare le lunghe liste d’attesa e alla ricerca per fare in modo che il tumore al seno sia sempre più curabile, ma anche una legge sull’oblio oncologico per garantire a chi è guarito di non essere discriminato”. Le parole della senatrice Lavinia Mennuni: “Il tumore è uno dei grandi mali che riguarda la donna, la sua famiglia. Per questo è fondamentale che tutte le istituzioni pongano sempre al centro il tema del tumore alla mammella. Lo stiamo facendo, stiamo portando avanti interventi legislativi importanti, come la legge sull’oblio oncologico, vogliamo promuovere sempre più il ruolo dello sport per la tutela della salute e la sua valenza preventiva, manterremo intatte le risorse per la spesa sanitaria che è uno dei pilastri a livello nazionale”. “Scienza e Sport uniti per le donne nella lotta contro il tumore al seno – afferma l’assessore alla cultura della Regione Lazio Simona Baldassarre -, eventi come RomaBreast Days - RemaRoma per la Vita sono fondamentali. Noi donne della politica della Regione Lazio abbiamo partecipato e abbiamo remato con convinzione per tutte le donne. Bisogna prevenire, è necessario fare tutti gli screening, i controlli periodici e tutti saremo in grado di affrontare questa malattia con forza, con convinzione. Lo sport ha un ruolo importante per la riabilitazione post-operatoria. Sport e salute vanno di pari passo, e anche la politica sta facendo e farà la sua parte”. “Il canottaggio è conosciuto come una disciplina olimpica - spiega Michelangelo Crispi, vicepresidente della Federazione Italiana Canottaggio -, una disciplina che porta risultati alle Olimpiadi, ai mondiali, agli europei: invece da qualche tempo abbiamo capito, grazie alla collaborazione con il professor Dal Pra, che il canottaggio è anche terapeutico, ha un grande valore soprattutto nella fase post-operatoria, in cui la paziente viene sollecitata a muoversi e a fare attività sportiva in modo da recuperare a pieno ciò che gli è stato tolto durante il periodo della malattia”. Il progetto Roma Breast Days - RemaRoma per la Vita è organizzato con il patrocinio di ASL Roma 1, CONI, Sport e Salute, Federazione Italiana Canottaggio, Roma Capitale, Società Italiana di Chirurgia Plastica (SICPRE), Reale Circolo Canottieri Tevere Remo, e la collaborazione di tutti i Circoli Canottieri di Roma. Questi gli Equipaggi in gara: Ospedale Santo Spirito in Saxia; Regione Lazio; Fondazione Telethon; Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea; Azienda Sanitaria San Giovanni Addolorata; Ospedale Fatebenefratelli Isola Tiberina; Policlinico Universitario Agostino Gemelli; Sapienza Università di Roma; Università Campus Biomedico di Roma; Ospedale San Filippo Neri; Policlinico Tor Vergata; Accademia Mauriziana; Donne della Giustizia; Donne della Politica; Donne della Stampa; Donne dello Spettacolo. La Marina Militare Italiana parteciperà con il suo Equipaggio Femminile di Allieve Ufficiali dell’Accademia Navale di Livorno.Roma Breast Days - RemaRoma per la Vita sono organizzate con il sostegno di Gruppo BNL - BNP Paribas.
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Nata per te [[2023]]
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:: Trama Nata per te :: Luca è single, gay, cattolico, dedito al volontariato e con un grande desiderio di paternità. Alba è una neonata con sindrome di Down che è stata abbandonata in ospedale subito dopo il parto. Mentre la sua infermiera le dedica ogni tipo di cura, il tribunale di Napoli è alla ricerca di una famiglia che possa occuparsi di lei. Luca si propone per ottenerne l'affidamento, ma è single ed è omosessuale. Ad aiutarlo ci penserà un'avvocata agguerrita, esperta tanto di legge quanto di umanità.
Un film (in Italiano anche pellicola) è una serie di immagini che, dopo essere state registrate su uno o più supporti cinematografici e una volta proiettate su uno schermo, creano l'illusione di un'immagine in movimento.[1] Questa illusione ottica permette a colui che guarda lo schermo, nonostante siano diverse immagini che scorrono in rapida successione, di percepire un movimento continuo.
Il processo di produzione cinematografica viene considerato ad oggi sia come arte che come un settore industriale. Un film viene materialmente creato in diversi metodi: riprendendo una scena con una macchina da presa, oppure fotografando diversi disegni o modelli in miniatura utilizzando le tecniche tradizionali dell'animazione, oppure ancora utilizzando tecnologie moderne come la CGI e l'animazione al computer, o infine grazie ad una combinazione di queste tecniche.
L'immagine in movimento può eventualmente essere accompagnata dal suono. In tale caso il suono può essere registrato sul supporto cinematografico, assieme all'immagine, oppure può essere registrato, separatamente dall'immagine, su uno o più supporti fonografici.
Con la parola cinema (abbreviazione del termine inglese cinematography, "cinematografia") ci si è spesso normalmente riferiti all'attività di produzione dei film o all'arte a cui si riferisce. Ad oggi con questo termine si definisce l'arte di stimolare delle esperienze per comunicare idee, storie, percezioni, sensazioni, il bello o l'atmosfera attraverso la registrazione o il movimento programmato di immagini insieme ad altre stimolazioni sensoriali.[2]
In origine i film venivano registrati su pellicole di materiale plastico attraverso un processo fotochimico che poi, grazie ad un proiettore, si rendevano visibili su un grande schermo. Attualmente i film sono spesso concepiti in formato digitale attraverso tutto l'intero processo di produzione, distribuzione e proiezione.
Il film è un artefatto culturale creato da una specifica cultura, riflettendola e, al tempo stesso, influenzandola. È per questo motivo che il film viene considerato come un'importante forma d'arte, una fonte di intrattenimento popolare ed un potente mezzo per educare (o indottrinare) la popolazione. Il fatto che sia fruibile attraverso la vista rende questa forma d'arte una potente forma di comunicazione universale. Alcuni film sono diventati popolari in tutto il mondo grazie all'uso del doppiaggio o dei sottotitoli per tradurre i dialoghi del film stesso in lingue diverse da quella (o quelle) utilizzata nella sua produzione.
Le singole immagini che formano il film sono chiamate "fotogrammi". Durante la proiezione delle tradizionali pellicole di celluloide, un otturatore rotante muove la pellicola per posizionare ogni fotogramma nella posizione giusta per essere proiettato. Durante il processo, fra un frammento e l'altro vengono creati degli intervalli scuri, di cui però lo spettatore non nota la loro presenza per via del cosiddetto effetto della persistenza della visione: per un breve periodo di tempo l'immagine permane a livello della retina. La percezione del movimento è dovuta ad un effetto psicologico definito come "fenomeno Phi".
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personal-reporter · 1 year ago
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Le Frecce Tricolori arrivano a Vercelli
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Saranno dodici minuti di evoluzioni delle Frecce Tricolori  nei cieli sopra Vercelli, il pomeriggio del 16 settembre, a coronamento di un Air Show che, per due ore, terrà il pubblico con lo sguardo incollato al cielo, degno epilogo di una serie di appuntamenti tra arte, cultura e spettacoli. Nell'infopoint allestito nell'ex edicola di piazza Cavour si possono ricevere i 4.250 ticket gratuiti per l'area dell'aeroporto Del Prete, al centro dell'evento di sabato 16 settembre,che  si possono  ritirare tutti i giorni, dalle 9 alle 12,30 eccetto mercoledì, quando la distribuzione avverrà dalle 15 alle 18,30 e sono tre a testa il numero massimo di tagliandi che verranno consegnati a ciascun appassionato. La giornata del 16 comincerà con l'apertura dei cancelli del Del Prete alle 12 e l'inizio dello spettacolo alle 15,30, dove ci saranno esibizioni di aeromobili, lanci di paracadutisti, esibizioni di velivoli acrobatici, la presentazione dei mezzi dell'Aeroclub e di quelli da diporto, una mostra di auto e mezzi storici. Oltre alla zone dell'Aeroclub sarà  garantita ottima visibilità dall'area industriale, dalla tangenziale fino alla Cascina Boschine, dove un ampio tratto verrà interdetto alla circolazione per la durata dello show,  e dalla zona di corso Salamano. Fino al 24 settembre, nel Foyer del Salone Dugentesco, è da vedere  la mostra Tricolore non solo una bandiera, a cura di Emilio Ingenito e il 14 settembre alle 10, al Teatro Civico,  è in programma la conferenza L'inizio di una meravigliosa avventura, dove lo storico Roberto Bassi e il comandante Giuseppe Liva ripercorreranno le grandi transvolate di inizio Novecento per arrivare poi alle Frecce. Il 15 settembre, all'aeroporto, gli studenti delle superiori potranno effettuare una simulazione di volo, mentre il 16, dalle 10, le porte della Fondazione Marazzato di Stroppiana si apriranno con la mostra dedicata alla pattuglia acrobatica nazionale e a Francis Lombardi e il  16 e il 17 settembre, a cura del Fai, sono previste salite alla Torre dell'Angelo. Su fronte sportivo, invece, fino al 17 settembre c’è il torneo di padel Città di Vercelli, il 16 per tutta la mattina in piazza Antico Ospedale Street mini 4WD Vintage Challange 2023 e dalle 18 alle 20 è prevista l’esibizione delle scuole di danza vercellesi, il 17 settembre ci sarà la festa dello sport tra piazza Cavour e piazza Massimo D'Azeglio e, in una data in definizione, il torneo Silvio Piola di calcio paralimpico a 7. Inoltre il 16 settembre, come epilogo di una giornata che resterà negli annali della città, ci sarà una Notte Tricolore a cura di Ascom tra musica, street food, shopping, dj set e distribuzione di duemila assaggi di risotto. Read the full article
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giancarlonicoli · 1 year ago
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3 ago 2023 11:18
L'IPOCRISIA DEI POTENTI IN IRAN: CENSURANO I GAY MA AMANO IL CAZZO – IN UN VIDEO DIFFUSO SU TELEGRAM SI VEDE UN RESPONSABILE PER I “VALORI ISLAMICI” DEL MINISTERO DELLA CULTURA IRANIANA AVERE UN RAPPORTO SESSUALE CON UN ALTRO UOMO – IL FILMATO È DIVENTATO UN CASO POLITICO IN UN PAESE NEL QUALE L’OMOSESSUALITÀ È VIETATA E PUNITA – E POCHI GIORNI PRIMA, UN ALTRO MULLAH ERA STATO RIMOSSO DALL'INCARICO SEMPRE PERCHÉ RIPRESO A FARE SESSO CON UN RAGAZZO… -
Estratto dell'articolo di Gabriella Colarusso per “la Repubblica”
Una serie di leak sulla vita sessuale di funzionari e mullah sta mettendo in imbarazzo le autorità iraniane. Cresce il numero di chi denuncia l’ipocrisia del sistema – in un Paese in cui l’omosessualità è vietata e punita […]
La storia inizia nella provincia di Gilan, nel Nord dell’Iran, dove Reza Tsaghati si occupava di far rispettare i “valori islamici” per conto del ministero della Cultura e dell’orientamento islamico e organizzava workshop su “hijab e castità”. Cinque giorni fa è stato sospeso dall’incarico dopo la diffusione online di un video che lo mostrerebbe mentre ha rapporti sessuali con un altro uomo.
Condiviso migliaia di volte, è stato pubblicato da un canale Telegram legato dell’opposizione in Germania, Radio Gilan.  Non è possibile verificare in modo certo e indipendente se la persona nel video sia Tsaghati, ma è stato lo stesso ministero della Cultura, indirettamente, a chiamarlo in causa sostenendo che non c’erano stati “rapporti negativi” sul suo conto prima di questo episodio.
L’ufficio di cui Gilan era responsabile ha rilasciato una dichiarazione parlando del «sospetto passo falso del direttore dell’orientamento islamico». […]
Pochi giorni prima un altro mullah dello stesso dipartimento “anti-vizio”, Mehdi Haghshenas, era stato messo da parte con discrezione per lo stesso motivo: immagini di un suo rapporto intimo con un altro uomo diffuse online.
[…]
I leak hanno suscitato un’ondata di indignazione. Sotto accusa non c’è, ovviamente, l’omosessualità. Tutt’altro. «Questi casi devono servire a denunciare l’ipocrisia del sistema, che reprime ogni libertà e impone con la forza la sua presunta morale, e a far fare un passo avanti sui diritti Lgbt+ in Iran», spiega Arash, attivista iraniano che vive in Europa.
L’Iran è uno dei Paesi al mondo con le leggi più severe contro l’omosessualità, punita nei casi più espliciti anche con la pena di morte. La comunità Lgbt+ deve affrontare discriminazioni quotidiane, pure esporre una bandiera arcobaleno può comportare un alto rischio.
[…]
L’affaire Tsaghati arriva a quasi un mese dall’anniversario della morte di Mahsa Amini, la 22enne arrestata un anno fa dalla polizia morale perché non indossava correttamente il velo e deceduta due giorni dopo in ospedale. Il movimento pro-democrazia nato dal quel lutto si è battuto per mesi chiedendo l’abolizione del velo obbligatorio e più diritti politici e civili. La disobbedienza civile ha contagiato diversi settori, e in molte parti del Paese le donne si rifiutano di indossare l’hijab. […]
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cinquecolonnemagazine · 2 years ago
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Giornata mondiale dell'Autismo: ragazzi più autonomi con realtà virtuale
In occasione della Giornata Mondiale della Consapevolezza dell’Autismo di oggi 2 aprile al Politecnico di Milano presentati i risultati del progetto 5A (Autonomie per l’Autismo Attraverso realtà virtuale, realtà Aumentata e Agenti conversazionali) realizzato dall’ateneo milanese con Fondazione Sacra Famiglia e IRCCS E. Medea - Associazione La Nostra Famiglia, grazie al contributo di Fondazione TIM. Giornata mondiale dell'autismo: un progetto mediante l’uso di Realtà Virtuale Il lavoro ha esplorato soluzioni tecnologiche innovative finalizzate a migliorare l’autonomia dei giovani con Disturbi dello Spettro Autistico, mediante l’uso di Realtà Virtuale, Realtà aumentata e Agenti Conversazionali, concentrandosi sulla mobilità cittadina come primo contesto da investigare. La Realtà Virtuale permette alla persona di esercitarsi nell’uso dei mezzi pubblici, “immergendosi”, attraverso un visore indossabile, in un ambiente digitale che simula spazi e attività tipiche dell’uso di treno e metropolitana. Le applicazioni 5A di Realtà Aumentata supportano gli utenti mentre usano i mezzi pubblici nel mondo reale, generando, su tablet o smartphone, informazioni visive che appaiono come sovrapposte alla visione dell’ambiente circostante e aiutano le persone a capire come muoversi e che cosa fare. Entrambi i tipi di applicazioni integrano un Agente Conversazionale che agisce da compagno virtuale e dialoga proattivamente con l’utente per guidarlo sia durante la simulazione dell’utilizzo dei mezzi pubblici sia durante l’esperienza nel mondo reale. Come si usano le 5A Le applicazioni 5A sono co-progettate da un team multidisciplinare composto da ingegneri e interaction designers del Politecnico di Milano, e specialisti di autismo dei due partners clinici - Fondazione Sacra Famiglia e IRCCS E. Medea - Associazione La Nostra Famiglia. Presso i centri di tali partners è stata svolta una rigorosa sperimentazione che ha coinvolti 27 adolescenti con Disturbi dello Spettro Autistico e 8 terapisti, per valutare empiricamente la usabilità e l’efficacia degli strumenti 5A. “L’obiettivo di 5A è rendere i giovani con ASD il più possibile autonomi nella vita quotidiana. Per ora, la tecnologia che abbiamo creato sembra aiutarli davvero a usare i mezzi pubblici in modo più sicuro e consapevole. In futuro vorremmo aiutare le persone con ASD ad affrontare la complessità anche in altri contesti, ad esempio l’accesso in ospedale, la visita ai musei, lo shopping in un grande centro commerciale – spiega Franca Garzotto, docente di Sistemi di Elaborazione delle Informazioni al Politecnico di Milano e Responsabile Scientifica di 5A - Un processo di apprendimento e aiuto che parte da un “training” nel mondo virtuale, da svolgere a casa, a scuola, o presso un centro terapeutico, e attraverso la realtà aumentata si estende un supporto contestualizzato nello spazio e nel tempo aiutando il soggetto in uno specifico momento e luogo”.  Chi ha realizzato il progetto? Questo progetto è in linea con l’impegno di Fondazione che da sempre sperimenta percorsi innovativi volti ad offrire alle persone autistiche le migliori opportunità di crescita e autonomia”. Il progetto è realizzato con il contributo di Fondazione TIM, presieduta da Salvatore Rossi e guidata dal Direttore Generale, Giorgia Floriani. In particolare, Fondazione TIM è espressione dell'impegno sociale del Gruppo TIM la cui missione è promuovere la cultura del cambiamento e dell'innovazione digitale, favorendo l’inclusione, la comunicazione, la crescita economica e sociale. Al termine di due anni di intenso e appassionante lavoro, l’evento finale del progetto 5A ha permesso di presentare e discutere i risultati raggiunti, e dimostrare le applicazioni 5A permettendo ai partecipanti di utilizzarle. Foto di Gerd Altmann da Pixabay Read the full article
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