#operazioni preventive
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pier-carlo-universe · 11 hours ago
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Prevenzione e sicurezza: controlli straordinari del Carabinieri nel fine settimana acquese.
Acqui Terme – Fine settimana all’insegna della prevenzione e della sicurezza. I Carabinieri della locale Stazione, con il supporto di personale del Comando Compagnia, hanno effettuato un servizio di controllo straordinario del territorio con l’impiego di numerose pattuglie lungo le vie del centro e delle aree periferiche
Acqui Terme – Fine settimana all’insegna della prevenzione e della sicurezza. I Carabinieri della locale Stazione, con il supporto di personale del Comando Compagnia, hanno effettuato un servizio di controllo straordinario del territorio con l’impiego di numerose pattuglie lungo le vie del centro e delle aree periferiche. L’attività di capillare monitoraggio ha visto la realizzazione di posti di…
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anchesetuttinoino · 7 months ago
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"MA QUESTO E' DEL MESTIERE?" cit.
La Commissione Ue ha cercato di mettere in atto uno delle più clamorose operazioni di interferenza in un processo elettorale straniero della storia tentando di applicare il DSA, la legge di repressione della libertà di espressione sui social media predisposta dalla Commissione stessa.
Il commissario Thierry breton ha mandato una lettera di avviso a Elon Musk proprio riferendosi direttamente all’intervista che ddoveva tenersi con Donald Trump.
Esplicitamente Thierry Breton ha chiesto quali misure preventive di censura siano state messe in atto per l’intervista elettorale, domandando quindi chiaramente che venga censurando un candidato. In caso di mancata applicazione di queste misure, sempre esplicitamente, e, francamente, con grande arroganza, si minacciano misure nei confronti della piattaforma.
Se questa non è interferenza con il processo elettorale, non so cosa possa esserlo. Una potenza straniera, perchè tale è la UE, chiede di censurare un discorso elettorale in un altro stato. Immaginate cosa sarebbe successo se Putin avesse inviato un messaggio simile.
Comunque si è preso un vaffanculo in risposta.
Tutta la documentazione in merito alla grottesca vicenda su 👉 Scenari Economici
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Ehhhh ma il pericolo è il ritorno del fassimoooo
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safetyandpromo · 11 months ago
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Alla Scoperta Di Antinfortunistica: Un Rifugio Sicuro A Verona
Verona, the enchanting city located in the heart of Veneto, Italy, is renowned for its rich history, captivating architecture and vibrant culture. But beyond its romantic charm lies a lesser-known but crucial aspect of the city's identity: its commitment to safety and security, embodied by the thriving industry of accident prevention, or safety equipment.
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A Verona la sicurezza non è solo una priorità; é un modo di vita. Dai cantieri agli impianti industriali, dai laboratori alle strutture sanitarie, garantire il benessere dei lavoratori e dei cittadini è fondamentale. E in prima linea in questo impegno ci sono le imprese e gli stabilimenti che si dedicano a fornire soluzioni antinfortunistica di alta qualità.
Al centro dell'industria antinfortunistica veronese c'è una cultura di innovazione ed eccellenza. Le aziende locali hanno avuto un ruolo determinante nello sviluppo di dispositivi e attrezzature di sicurezza all'avanguardia che non solo soddisfano ma superano gli standard internazionali. Dai robusti caschi alle robuste imbracature di sicurezza, dagli indumenti ad alta visibilità alla protezione respiratoria avanzata, i prodotti antinfortunistica di Verona sono progettati per salvaguardare la vita anche negli ambienti più difficili.
Ciò che distingue Antinfortunistica Verona non sono solo i suoi prodotti ma anche il suo costante impegno nel servizio e nella soddisfazione del cliente. Che tu sia un appaltatore di piccole dimensioni o una grande impresa industriale, puoi aspettarti un'attenzione personalizzata e una guida esperta per aiutarti a selezionare le giuste soluzioni di sicurezza per le tue esigenze specifiche. L'enfasi sulla costruzione di relazioni a lungo termine garantisce che i clienti non solo acquisiscano attrezzature di prim'ordine, ma ricevano anche supporto e assistenza continui.
Antinfortunistica Verona, inoltre, non è solo adempimento dei requisiti normativi; si tratta di promuovere una cultura di consapevolezza ed educazione alla sicurezza. Le aziende si impegnano attivamente in programmi di sensibilizzazione, workshop e sessioni di formazione per promuovere le migliori pratiche e fornire ai lavoratori le conoscenze e le competenze necessarie per proteggersi sul posto di lavoro. Investendo nell’istruzione e nell’empowerment, contribuiscono a creare ambienti di lavoro più sicuri e a ridurre gli incidenti e gli infortuni.
Al di là del suo impatto locale, Antinfortunistica Verona svolge anche un ruolo significativo sulla scena globale. Con le esportazioni che raggiungono numerosi paesi in tutto il mondo, i prodotti di sicurezza di Verona sono riconosciuti per la loro qualità, affidabilità e durata. Che si tratti di fornire attrezzature per grandi progetti di costruzione o di sostenere le operazioni di soccorso in caso di calamità, l'industria antinfortunistica di Verona estende la sua portata ben oltre i confini italiani, avendo un impatto positivo ovunque vada.
In sostanza, Antinfortunistica Verona è più di un semplice settore imprenditoriale; è una testimonianza dell'impegno duraturo di Verona per la sicurezza, l'innovazione e l'eccellenza. Mentre la città continua ad evolversi e a crescere, cresce anche il suo impegno nella protezione del benessere dei suoi cittadini e lavoratori. Quindi, la prossima volta che passeggerai per le pittoresche strade di Verona o ammirerai le sue meraviglie architettoniche, prenditi un momento per apprezzare gli eroi invisibili dietro le quinte: i guardiani della sicurezza che assicurano che Verona rimanga non solo una bellissima destinazione, ma anche un rifugio sicuro. per tutti coloro che la chiamano casa.
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notiziariofinanziario · 11 months ago
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Intraprendere azioni preventive per la sicurezza informatica
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Comprendere le prospettive per il 2024 e intraprendere azioni preventive per la sicurezza informatica può determinare una fondamentale distinzione tra riconoscere pubblicamente un’insufficiente preparazione aziendale – con conseguente perdita di denaro e reputazione – e mitigare tali rischi. Il settore manifatturiero, in particolare, deve sempre più fare i conti con la vulnerabilità della tecnologia operativa (OT). Di fatto, ogni macchina, tramite sensori IoT è collegata in rete e fornisce una possibile via per l’intrusione nel sistema IT. La mancanza sia di segmentazione tra ambienti IT e OT sia di consapevolezza dei rischi che questi sistemi comportano, fornisce ai cyber criminali occasioni per sferrare attacchi e causare interruzioni. Ne consegue che, oggigiorno, le organizzazioni devono mitigare il più possibile i rischi concentrandosi su backup di qualità non solo dei dati aziendali, ma anche delle configurazioni OT e dei dati necessari per ripristinare i sistemi, il tutto – ad esempio – con una crittografia sicura. Inoltre, con la crescente attenzione e l’aumento dei costi e delle sanzioni relative all’utilizzo di energia e alle emissioni di carbonio, le organizzazioni si rivolgeranno a una gestione più intelligente delle loro operazioni, che aumenterà l’implementazione e i controlli dei sensori basati su OT. Pertanto, assisteremo ad un considerevole incremento di dispositivi IoT e OT negli edifici intelligenti, nella gestione delle fabbriche e nei sistemi di gestione degli edifici che esporranno le organizzazioni a ulteriori rischi, in quanto espanderanno la superficie di attacco e collegheranno sempre più questi ambienti a Internet. Alla luce delle considerazioni precedenti, numerosi specialisti del settore prevedono che, nel 2024, sia i Chief Financial Officer (CFO) sia i Chief Information Security Officer (CISO) procederanno a una valutazione comparativa dell’efficacia degli investimenti in Information Technology (IT) rispetto a quelli in Operation Technology (OT). Inoltre, si ritiene che emergerà una preferenza per l’allocazione di risorse nell’ambito dell’OT piuttosto che in quello dell’IT, marcando un’inversione di tendenza rispetto alle attuali priorità. Questa prospettiva si basa sulla convinzione che ogni investimento in OT genererà benefici maggiori in termini di riduzione dei rischi rispetto a un corrispondente investimento in sicurezza IT. Ma, come afferma Gaetano Sanacore, direttore scientifico dell’Osservatorio Nazionale per la Cyber Security delle reti Energetiche, “altra cosa importante da fare è quella di rivalutare in un’ottica cyber-resiliente il concetto di convergenza IT/OT, tra i vari comparti di produzione aziendale (i.e.: energia, trasporti, catene di produzione di beni e servizi, ecc.) e loro relative architetture produttive; il rischio è quello che al confine dei due ambiti si installino interfacciate tecnologie e/o servizi più con un vero DNA IT anziché OT con l’effetto deleterio di ITizzare l’ambiente OT stesso”.  Risultato? “Si rischia di facilitare il lavoro degli hacker che, una volta entrati dall’infrastruttura IT, riescono a muoversi abbastanza indisturbati (sfruttando i più comuni CVE dell’IT) nell’infrastruttura OT, con maggiori effetti dirompenti sui processi OT bloccabili, come accaduto qualche mese fà con l’attacco ransomware perpetrato ai danni di una società energetica Slovena“. Le sfide dell’AI vs. OT L’adozione dell’intelligenza artificiale (IA) nei sistemi di OT porta con sé sia opportunità sia sfide, diventando essenziale, nel 2024, per l’industria manifatturiera assicurare la sicurezza delle crescenti applicazioni IA. Di fatto, l’IA apre nuovi fronti di vulnerabilità, particolarmente nel contesto dell’OT, dove gli attacchi ai sistemi IA possono estendersi oltre il virtuale, incidendo sul reale. Diventa quindi critico mantenere alta la guardia per proteggere l’integrazione dell’IA nei sistemi OT da un ampio spettro di minacce IA correlate. (i.e. prompt injection, adversarial attack, model inversion ecc.). Inoltre, i cybercriminali stanno sfruttando l’IA per sviluppare strumenti di ransomware, uno dei metodi più comuni impiegati per attaccare i produttori. Basti ricordare che, nel periodo compreso tra agosto 2022 e luglio 2023, si è osservato un raddoppio degli attacchi ransomware che utilizzano IA Generativa contro il settore sanitario, le amministrazioni locali e le istituzioni educative. È doveroso sottolineare che l’IA ha anche il potenziale per aiutare a proteggere i sistemi OT attraverso la sua integrazione nelle operazioni di sicurezza. Di fatto, l’IA è in grado di analizzare enormi quantità di dati di sicurezza e isolare gli avvisi ad alta priorità e convertirsi in una leva strategica per aumentare le capacità degli analisti nel monitoraggio dei sistemi, nella conduzione di indagini forensi e nella ricerca proattiva delle minacce. Inoltre, considerando che la probabilità che il ransomware basato sull’IA avrà un impatto su un numero molto più elevato di organizzazioni, sarà più importante che mai, nel 2024, che le organizzazioni dispongano di un solido piano di cyber resilience. La sicurezza nel cloud È importante riconoscere che l’utilizzo del cloud non esenta dalle sfide legate alla cyber security. Infatti, affidare i propri dati a un cloud non equivale a delegare al fornitore di servizi cloud la responsabilità di gestire le questioni di sicurezza correlate. I cloud, essendo depositari di volumi ingenti di dati di grande interesse per i cybercriminali, continueranno a essere dei bersagli privilegiati. La tendenza non mostra segni di rallentamento, come evidenziato dagli attacchi riusciti nel 2023 contro i server VMware e le infrastrutture del Pentagono. Di fronte a questa realtà, e con i team IT che intensificano gli sforzi per migrare e per custodire i dati in ambienti cloud, diventa essenziale per le organizzazioni impiegare i prossimi 12-24 mesi per effettuare un’attenta revisione, categorizzazione e archiviazione strategica dei dati, inclusi quelli immagazzinati nel cloud, esplorando di volta in volta le loro interrelazioni e valutandone l’importanza per le attività operative. In questo contesto, si raccomanda l’elaborazione di politiche di sicurezza specifiche che delineino chiaramente le modalità, i luoghi e i tempi di conservazione dei dati, considerando che, l’implementazione scrupolosa di tali politiche permetterà alle organizzazioni di proteggere i propri dati in maniera più efficace, fronteggiando così le sfide poste dalla crescente minaccia informatica nel panorama del cloud. AAA Cyber security proattiva cercasi Nell’ambito dell’evoluzione continua verso un contesto industriale altamente digitalizzato e innovativo – caratteristico dell’evoluzione dall’industria 4.0 a quella 5.0 – diventa essenziale che i team dedicati alla sicurezza lavorino in sinergia con i vertici organizzativi. L’obiettivo comune deve essere quello di trovare un giusto equilibrio che coniughi sicurezza, usabilità per l’utente finale e avanzamento tecnologico. Questa sinergia strategica è vitale, altresì, per assicurare che l’innovazione avvenga in modo sicuro, migliorando contemporaneamente l’esperienza dell’utente e la tutela dei dati e delle infrastrutture. Inoltre, è importante riconoscere che, nel settore manifatturiero, la cyber security non dovrebbe essere percepita meramente come una barriera difensiva, bensì come un veicolo proattivo per generare valore aggiunto. Di fatto, la cyber security – spesso considerata un “necessario male” orientato esclusivamente alla protezione informatica – può, di fatto, essere utilizzata per creare valore tangibile, coinvolgendo una gamma più ampia di portatori di interesse nelle strategie di cyber security. Inoltre, numerosi settori e impianti di produzione si trovano spesso bloccati nella fase di proof-of-concept perché la cyber security non è stata adeguatamente integrata nei progetti pilota sin dal loro inizio. Si tratta di comprendere che, dare priorità alla cyber security – considerando le dimensioni “persone, processi e tecnologia” fin dalle fasi iniziali di un’iniziativa di digitalizzazione – non solo facilita l’integrazione tra IT e OT, ma risponde anche all’esigenza crescente di adeguarsi a normative europee sempre più orientate verso un approccio risk-based e resilience-based (il Cyber security Act, il Cyber Resilience Act, l’AI Act e la NIS2). In questo modo non solo si garantirà la resilienza necessaria, ma si stabiliranno anche le basi culturali indispensabili per scalare le tecnologie digitali. Ciò è particolarmente importante nell’ambito della crescita esponenziale dei casi d’uso dell’AI, che potrebbe ampliare ulteriormente il divario digitale esistente a cui stiamo assistendo all’interno dell’industria manifatturiera. Sicurezza informatica IoT: le normative Il 2024 rappresenta un momento cruciale nell’evoluzione della cyber security relativa ai dispositivi IoT, testimoniando progressi notevoli nell’ambito legislativo e regolamentare in Europa e negli Stati Uniti. Di fatto, le vulnerabilità intrinseche ai dispositivi IoT, sempre più diffusi, costituiscono una seria minaccia sia per le infrastrutture critiche sia per la privacy degli individui. Nonostante si assista ad un impegno considerevole nella ricerca e nello sviluppo di dispositivi progettati con criteri di sicurezza integrata (security by design), la concretizzazione di tali principi in applicazioni reali rimane una sfida. Inoltre, negli ultimi anni si è assistito a un consolidamento del quadro normativo riguardante l’IoT, con i responsabili delle politiche che hanno perseguito principalmente due finalità: potenziare la cybersecurity dei dispositivi IoT, al fine di aumentarne la resilienza contro le minacce cyber; proteggere la privacy dei dati personali nell’ambiente IoT. Di seguito una panoramica schematica dei quadri normativi più recenti che hanno un impatto sull’IoT in Europa e negli Stati Uniti. Cyber security Act e Cyber Resilience Act: cosa ci attende Sia il Cyber security Act sia il Cyber Resilience Act mirano entrambi a migliorare la cybersecurity nell’UE. In particolare, il Cyber security Act si concentra principalmente sulla creazione di un quadro di certificazione e sul rafforzamento dell’ENISA. Al contrario, il Cyber Resilience Act introduce obblighi specifici per i prodotti con elementi digitali, con l’obiettivo di integrare la cyber security nell’intero ciclo di vita. Vediamo più in dettaglio i due regolamenti. - Cyber security Act – Il Cyber security Act (Regolamento UE 2019/881 del 17 aprile 2019) è entrato in vigore il 27 giugno 2019 ed è diventato legge nell’UE. Si concentra principalmente sul rafforzamento del quadro di cybersecurity dell’UE. Stabilisce un mandato permanente per ENISA (Agenzia dell’Unione Europea per la Sicurezza delle Reti e dell’Informazione) e introduce un quadro di certificazione della cyber security a livello dell’UE per prodotti, servizi e processi digitali. Inoltre, il Cyber security Act si rivolge a una gamma più ampia di prodotti e servizi digitali, concentrandosi sulle infrastrutture critiche e sui servizi essenziali. È doveroso evidenziare che il Cyber security Act introduce un quadro per i sistemi volontari di certificazione della cyber security, consentendo alle aziende di certificare i propri prodotti, servizi e processi ICT secondo gli standard dell’UE. - Cyber Resilience Act – Questa legge, proposta nel 2022 ed in approvazione per il 2024, mira a garantire un elevato livello comune di cyber security in tutta l’UE. Si concentra su prodotti con elementi digitali e cerca di migliorarne la sicurezza durante tutto il loro ciclo di vita. Ciò include tutto, dalla progettazione e sviluppo alla manutenzione e allo smaltimento. Inoltre, si rivolge specificamente ai prodotti con elementi digitali – tra cui software, hardware e dispositivi IoT – con l’obiettivo di affrontare la cyber security fin dalla fase di progettazione (security by design), oltre ad introdurre requisiti obbligatori per i produttori e i fornitori di questi prodotti per garantire la conformità agli standard di cyber security fin dall’inizio (security by design e security by default). Senza dimenticare l’introduzione di obblighi specifici per produttori, distributori e importatori, tra cui la segnalazione di vulnerabilità e incidenti, la garanzia di aggiornamenti software e la conformità ai requisiti essenziali. NIS2: sfide all’orizzonte Anche la Direttiva NIS2 è destinata ad impattare pesantemente sulle organizzazioni. Essa estende il campo di applicazione della precedente direttiva NIS, coprendo un maggior numero di settori e tipologie di enti, e richiede a un più ampio spettro di aziende di aderire a criteri più stringenti in termini di cyber security. Gli stati membri dell’UE devono implementare le disposizioni della direttiva nel proprio ordinamento giuridico entro il prossimo 17 ottobre 2024. La NIS2, a differenza della direttiva NIS originale, che lasciava agli stati membri una certa flessibilità nell’applicazione dei requisiti di sicurezza e di notifica degli incidenti, punta a standardizzare queste misure per minimizzare le differenze tra i Paesi e assicurare un alto livello di cybersecurity in tutta l’Unione Europea. Inoltre, la Direttiva NIS2 impone norme obbligatorie di cyber security per un’ampia varietà di settori, inclusi quelli considerati essenziali, che devono rispettare criteri severi di sicurezza. Ciò porta a un quadro di conformità più armonizzato all’interno dell’UE, oltre a stabilire infrastrutture e procedure per affrontare in modo più proattivo e coordinato le crisi informatiche a livello europeo. Di fatto, come ribadisce Gaetano Sanacore: “La NIS2 introduce requisiti di sicurezza informatica e gestione del rischio più rigorosi imponendo agli Stati membri di garantire che i soggetti Essenziali e i soggetti Importanti gestiscano il rischio mediante l’attuazione di sistemi, di politiche e di migliori pratiche attuative, che coprano una più ampia gamma di misure e discipline di sicurezza informatica, comprendendo: - Analisi dei rischi e sicurezza dei sistemi informatici - Gestione e segnalazione degli incidenti più rigorosi rispetto alla NIS1 - Continuità del Servizio aziendale, come la gestione dei backup e del ripristino di emergenza - Gestione della crisi - Più puntuale sicurezza della catena di fornitura - Acquisizione, sviluppo e manutenzione dei sistemi di sicurezza - Pratiche di base di cyber-igiene con formazione e awareness sulla sicurezza informatica-fisica - Crittografia e tecnologie per l’attuazione di tecniche crittografiche - Sicurezza verso le risorse umane con politiche di controllo degli accessi e gestione degli asset - Accesso Zero Trust (i.e.: autenticazione multi-fattore, autenticazione continua) A differenza della direttiva NIS1, i requisiti di sicurezza informatica NIS2 si applicano non solo alle organizzazioni che operano al suo interno, per definizione “soggetti critici” e “soggetti importanti” ma anche ai loro dipendenti diretti, come anche ai subappaltatori e ai fornitori di servizi, sostenendoli e valutando i loro processi per renderli più sicuri possibile. Tra l’altro, la NIS2 inserisce degli obblighi più severi di segnalazione incidenti verso i soggetti critici-importanti che adesso dovranno: - Fornire una notifica iniziale di un incidente di sicurezza significativo entro le 24 ore dal rilevamento. - Fornire una valutazione iniziale dell’incidente entro 72 ore dal rilevamento. - Presentare un rapporto finale dettagliato dell’incidente entro un mese dal rilevamento. La nuova direttiva promette sanzioni costose per i soggetti non rispettosi, infatti, gli Stati membri possono imporre sanzioni fino a 10 milioni di euro o al 2% del fatturato annuo (entrate) per determinate violazioni. Inoltre, gli organi di gestione dei soggetti critici-Importanti e loro relativi team operativi possono essere ritenuti personalmente responsabili di determinate infrazioni”. AI ACT: quali impatti sul manifatturiero L’impiego dell’IA sta trasformando radicalmente il campo della manifattura, con investimenti orientati a incrementare l’efficienza, la produttività e la qualità dei processi e dei prodotti, oltre a favorire l’introduzione di innovazioni in termini di prodotti e servizi. Il regolamento sull’IA dell’Unione Europea, denominato AI Act, riveste un’importanza fondamentale per l’industria manifatturiera poiché introduce regole specifiche per l’adozione dell’IA, considerando i diversi livelli di rischio ad essa associati. Questo regolamento suddivide i sistemi IA in tre categorie di rischio: elevato, moderato e basso – stabilendo un quadro normativo mirato per il loro impiego. E, precisamente: - Sistemi di IA ad alto rischio – Si tratta di sistemi che possono rappresentare una minaccia significativa per la sicurezza pubblica o la salute dei lavoratori. Tali sistemi devono soddisfare requisiti rigorosi, inclusi la valutazione dell’impatto sui diritti umani fondamentali, la designazione di un responsabile IA, e potenzialmente, possono essere soggetti a restrizioni o divieti da parte delle autorità. Nell’ambito manifatturiero, rientrano in questa categoria i sistemi usati per automatizzare compiti rischiosi, come la manutenzione preventiva attraverso l’analisi di dati di efficienza degli impianti, o per decisioni che influenzano la salute e la sicurezza dei lavoratori, come la prevenzione degli infortuni o la gestione dell’assegnazione di compiti. - Sistemi di IA di rischio moderato – Si tratta sistemi che presentano un potenziale pericolo per la sicurezza pubblica o la salute dei lavoratori e devono rispettare requisiti specifici, quali trasparenza e responsabilità. Nel settore manifatturiero, questi sistemi comprendono quelli impiegati per l’analisi dei dati di produzione, come la qualità o il consumo energetico, o per la personalizzazione di prodotti e servizi, come le raccomandazioni di prodotti o le campagne di marketing su misura. È importante che questi sistemi siano trasparenti, permettendo agli utenti di comprendere il loro funzionamento, e che vi sia responsabilità per le decisioni prese. - Sistemi di IA a basso rischio – Si tratta di sistemi che non costituiscono un pericolo significativo per la sicurezza pubblica o la salute dei lavoratori, non sono soggetti a ulteriori requisiti. In ambito manifatturiero, questi includono sistemi usati per automatizzare compiti monotoni, come l’imballaggio, o per migliorare l’efficienza dei processi produttivi, come la pianificazione della produzione o la gestione delle scorte. Di fatto, l’AI Act stabilisce che i sistemi di IA considerati ad alto rischio debbano essere sviluppati e implementati garantendo sicurezza, mentre quelli classificati come a rischio moderato dovrebbero essere caratterizzati da trasparenza e responsabilità. Inoltre, è cruciale sottolineare che il regolamento è pensato per essere un framework regolativo versatile, capace di adattarsi alle specificità di ciascun settore industriale. Ancora, affrontare la concorrenza di paesi dove l’IA non è soggetta a regolamentazione rappresenta un’ulteriore sfida nel contesto dell’applicazione di questa normativa. Analogamente, è fondamentale considerare le preoccupazioni relative al possibile freno all’innovazione che l’introduzione di tali regolamenti potrebbe comportare. Pertanto, le imprese manifatturiere dovranno essere in grado di comprendere a fondo i requisiti imposti dall’AI Act europeo e adottare le misure appropriate per allinearsi a tali norme. Si auspica che, nel futuro prossimo, ci sia una maggiore collaborazione tra le organizzazioni e le istituzioni regolatrici per trovare soluzioni che bilancino efficacemente innovazione, sicurezza e responsabilità nell’ambito dell’IA. Read the full article
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cinquecolonnemagazine · 1 year ago
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Mar Rosso: come cambierà la situazione con la missione Aspides?
Come cambierà la situazione nel Mar Rosso con l'avvio della Missione Aspides? Il mondo della politica assicura che sarà una missione difensiva che avrà lo scopo di proteggere la navigazione in una zona commercialmente sensibile a livello globale. Intanto, gli attacchi degli Houthi stanno minando non solo gli equilibri commerciali globali ma anche l'ecosistema della zona e le telecomunicazioni. Missione Aspides: cos'è e cosa prevede La Missione Aspides (scudi) è stata approvata dall'Unione europea lo scorso 19 febbraio durante il Consiglio Affari Esteri. Avrà lo scopo di contrastare gli attacchi degli Houthi ai natanti commerciali in transito nel Mar Rosso e nel Canale di Suez. Durerà un anno ma potrà essere rinnovata se il Consiglio Ue lo riterrà opportuno. La missione sarà di natura difensiva come si evince dalle regole d'ingaggio. Le navi militari scorteranno le imbarcazioni commerciali, potranno abbattere droni, missili e qualunque arma diretta contro di esse e non potranno condurre operazioni preventive e offensive. La partecipazione dell'Italia alla missione Con l'approvazione del governo italiano, anche il nostro Paese parteciperà all'operazione Aspides. L'accordo è stato raggiunto tra maggioranza e opposizione pochissimo primo la votazione. Come ribadito dal ministro degli Esteri Tajani, la strategia sarà quella dell'autodifesa estesa: la missione dovrà neutralizzare gli attacchi con risposte proporzionate in mare e nello spazio aereo. Non saranno mai condotte azioni sulla terraferma. Si farà, insomma, quanto necessario per assicurare la libertà e la sicurezza della navigazione. All'Italia toccherà il comando tattico della missione alla quale parteciperà con una nave dalla Marina. Il comando strategico, invece, sarà affidato alla Grecia. Gli altri Paesi partecipanti sono Francia, Germania, potrebbero esserci anche Portogallo, Danimarca, Paesi Bassi ed è attesa anche la partecipazione del Belgio. Mar Rosso: la situazione attuale Sono ormai mesi che gli Houthi conducono attacchi nella zona del Mar Rosso e del Golfo di Aden come risposta agli attacchi israeliani a Gaza. Le loro azioni hanno provocato una vera rivoluzione nel commercio internazionale. Il Mar Rosso e il canale di Suez rappresenta la rotta privilegiata per il commercio tra Asia ed Europa. Per evitare gli attacchi dei ribelli yemeniti, molte navi commerciali hanno dovuto cambiare rotta ripiegando su altre molto più lunghe con conseguenti aumenti dei costi di trasporto. Le loro azioni stanno avendo gravi conseguenze anche da un punto di vista ambientale. La scorsa settimana, infatti, è affondata una nave, attaccata dagli Houthi appunto, battente bandiera del Belize, di proprietà del Regno Unito che trasportava fertilizzanti a base di fosfato di ammonio e solfato. Il carico di 41.000 tonnellate si è riversato in mare insieme al carburante uscito dal serbatoio che ha causato una scia lunga 30 chilometri. Altro punto nevralgico sono le telecomunicazioni. Sui fondali del Mar Rosso passano i cavi che mettono in comunicazione Asia ed Europa e in passato più di una volta è capitato che siano stati tranciati da ancore. Stavolta un incidente molto simile sembra porti la firma dei ribelli yemeniti. Il provider di Hong Kong Hcg Global ha dichiarato che i cavi di quattro grandi reti di telecomunicazioni – Asia-Africa-Europe 1, Europe India Gateway, Seacom e Tgn-Gulf – sono stati tranciati. Si è così verificata un'importante interruzioni alle reti di comunicazione in Medio Oriente. Secondo Hgc sarebbe stato interrotto il 25% del traffico tra Asia ed Europa. In copertina foto di 652234 da Pixabay Read the full article
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tecnowiz · 1 year ago
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Come individuare se il tuo PC aziendale è stato violato
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La sicurezza informatica è una questione cruciale per le aziende di ogni dimensione e settore. Un PC aziendale violato può comportare gravi conseguenze, come la perdita di dati sensibili, il furto di identità, il danneggiamento della reputazione e il rischio di sanzioni legali. Per questo motivo, è fondamentale sapere come riconoscere i segni di un'eventuale intrusione e come agire in caso di sospetto.
Come icapire se il tuo PC aziendale è stato violato. Risorse e suggerimenti per rilevare segni di compromissione della sicurezza informatica
In questo articolo, ti spiegheremo come individuare se il tuo PC aziendale è stato violato e quali sono le buone pratiche da seguire per prevenire e contrastare gli attacchi informatici. Inoltre, ti daremo alcuni consigli su come scegliere il miglior PC aziendale per la tua attività, in termini di prestazioni e sicurezza.
Cos'è un PC aziendale e perché è importante proteggerlo
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Un PC aziendale è un computer utilizzato per svolgere le attività lavorative di un'impresa o di un professionista. Si tratta di uno strumento indispensabile per la gestione delle informazioni, la comunicazione, la produttività e la creatività. Un PC aziendale può essere fisso o portatile, a seconda delle esigenze e delle preferenze dell'utente. Un PC aziendale contiene spesso dati importanti e riservati, come documenti, contatti, password, fatture, contratti, progetti e così via. Questi dati possono essere oggetto di interesse da parte di hacker, criminali informatici o concorrenti sleali, che possono tentare di accedere al PC aziendale per rubarli, modificarli o distruggerli. Inoltre, un PC aziendale può essere usato come veicolo per diffondere virus, malware o ransomware ad altri dispositivi collegati alla stessa rete. Per questi motivi, è essenziale proteggere il PC aziendale da eventuali minacce informatiche, adottando misure preventive e reattive. Vediamo quali sono i principali segnali che indicano che il tuo PC aziendale è stato violato e cosa fare in caso di dubbio.
Come riconoscere i segni di un PC aziendale violato
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Esistono diversi indizi che possono farti capire se il tuo PC aziendale è stato violato da un attacco informatico. Alcuni sono più evidenti, altri più sottili. Ecco una lista dei più comuni: Il PC si comporta in modo anomalo: si blocca, si riavvia o si spegne da solo; apre o chiude finestre senza motivo; mostra messaggi di errore o avvisi insoliti; cambia le impostazioni di sistema o del browser; rallenta o impiega più tempo del solito a eseguire le operazioni. Il consumo di risorse è elevato: il processore, la memoria o il disco rigido sono sempre al massimo della capacità; la ventola gira a tutta velocità; la batteria si scarica rapidamente; la connessione internet è lenta o instabile. Il traffico di rete è sospetto: si notano attività in entrata o in uscita insolite o non autorizzate; si ricevono o si inviano email o messaggi strani o indesiderati; si accede a siti web o a servizi online senza il proprio consenso; si scaricano o si caricano file senza motivo. I dati sono alterati: si perdono o si cancellano file; si modificano o si corrompono documenti; si cambiano le password o i codici di accesso; si creano nuovi account o si eliminano quelli esistenti; si notano movimenti bancari o transazioni online non riconosciuti. Se noti uno o più di questi segni sul tuo PC aziendale, potrebbe significare che è stato violato da un attacco informatico. In tal caso, devi agire con prontezza e cautela per limitare i danni e ripristinare la sicurezza.
Cosa fare se il tuo PC aziendale è stato violato
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Se sospetti che il tuo PC aziendale sia stato violato da un attacco informatico, ecco alcuni passaggi che puoi seguire per cercare di risolvere il problema: Controlla la presenza di intrusi all’interno della rete Wi-Fi: I computer Windows e Mac sono dotati di strumenti che consentono di rilevare la presenza di dispositivi estranei connessi alla propria rete wireless. Inalternativa puoi usare un programma chiamato WireShark disponibile per Windows, macOS e Linux. Disconnetti il PC dalla rete: stacca il cavo ethernet o disattiva il Wi-Fi, per impedire che il PC comunichi con l'esterno o che contamini altri dispositivi connessi alla stessa rete. Esegui una scansione antivirus: avvia il programma antivirus installato sul PC e fai una scansione completa del sistema, per individuare e rimuovere eventuali virus, malware o ransomware presenti sul PC. Se non hai un antivirus, scaricane uno affidabile da un altro dispositivo e installalo sul PC infetto. Cambia le password: modifica le password di tutti i servizi online a cui accedi dal PC, come email, social network, banche, e-commerce e così via. Usa password lunghe, complesse e diverse per ogni servizio. Se possibile, attiva anche l'autenticazione a due fattori, per aumentare il livello di sicurezza. Contatta il supporto tecnico: se il PC è fornito dalla tua azienda o dal tuo cliente, avvisa il responsabile della sicurezza informatica o il servizio di assistenza tecnica, per comunicare l'accaduto e ricevere ulteriori istruzioni. Se il PC è tuo, puoi rivolgerti a un esperto di informatica di fiducia, per farti aiutare a riparare il PC e a recuperare i dati. Denuncia il fatto: se ritieni di aver subito un danno economico o una violazione della privacy a causa dell'attacco informatico, puoi presentare una denuncia alle autorità competenti, come la polizia postale o la guardia di finanza. Conserva tutte le prove possibili, come email, messaggi, screenshot, estratti conto e così via. Seguendo questi passaggi, potrai cercare di riprendere il controllo del tuo PC aziendale e di proteggere i tuoi dati e la tua attività.
Come prevenire gli attacchi informatici al tuo PC aziendale
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La migliore difesa contro gli attacchi informatici è la prevenzione. Ci sono alcune buone pratiche che puoi adottare per rendere il tuo PC aziendale più sicuro e resistente alle minacce informatiche. Ecco alcune delle più importanti: Aggiorna il sistema operativo e le applicazioni: assicurati che il tuo PC sia sempre aggiornato all'ultima versione disponibile del sistema operativo e delle applicazioni che usi. Gli aggiornamenti contengono spesso correzioni di bug e miglioramenti della sicurezza, che possono prevenire le vulnerabilità sfruttate dagli hacker. Installa un antivirus e un firewall: dotati di un programma antivirus affidabile e mantienilo sempre attivo e aggiornato. Il antivirus ti protegge da virus, malware e ransomware che possono infettare il tuo PC. Inoltre, attiva il firewall integrato nel sistema operativo o installane uno dedicato. Il firewall ti protegge dal traffico di rete indesiderato o sospetto che può provenire dall'esterno o dall'interno della rete. Fai backup regolari dei dati: crea copie di sicurezza dei dati importanti che hai sul PC, come documenti, foto, video, progetti e così via. Puoi usare dispositivi esterni come hard disk o chiavette USB, oppure servizi cloud come OneDrive o Google Drive. I backup ti permettono di recuperare i dati in caso di perdita o cancellazione accidentale o dovuta a un attacco informatico. Usa password forti e diverse: scegli password lunghe, complesse e diverse per ogni servizio online a cui accedi dal PC. Le password devono contenere lettere maiuscole e minuscole, numeri e simboli. Evita di usare parole comuni, nomi propri, date o sequenze facilmente indovinabili. Puoi usare un gestore di password come LastPass o Bitwarden per creare e memorizzare le password in modo sicuro. Evita i comportamenti rischiosi: non aprire email o allegati sconosciuti o sospetti, non cliccare su link dubbi o non richiesti, non scaricare o installare software da fonti non affidabili, non inserire dispositivi esterni non verificati nel PC; non navigare su siti web poco sicuri o illegali; non condividere le tue password o i tuoi dati personali con nessuno. Seguendo questi semplici accorgimenti potrai prevenire attacchi informatici e quindi avere una maggiore sicurezza per quanto riguarda il tuo PC aziendale.
Conclusione
Ricorda la sicurezza informatica è un processo continuo e richiede un monitoraggio costante. Se sospetti che il tuo PC aziendale sia stato compromesso, potrebbe essere utile consultare un professionista della sicurezza informatica. Riconoscere i segnali di un PC aziendale violato è il primo passo per proteggere le tue informazioni aziendali. Ricorda, la prevenzione è la migliore difesa contro le violazioni della sicurezza informatic
Note finali
E siamo arrivati alle note finali di questa guida. Come individuare se il tuo PC aziendale è stato violato. Ma prima di salutare volevo informarti che mi trovi anche sui Social Network, Per entrarci clicca sulle icone appropriate che trovi nella Home di questo blog, inoltre se la guida ti è piaciuta condividila pure attraverso i pulsanti social di Facebook, Twitter, Pinterest e Tumblr, per far conoscere il blog anche ai tuoi amici, ecco con questo è tutto Wiz ti saluta. Read the full article
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kneedeepincynade · 2 years ago
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China will collapse any moment guys,just trust me
~quote associated with any western media ever
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Translation is at the bottom
The collective is on telegram
🇨🇳 Il Compagno Fu Linghui, Portavoce dell'Ufficio Nazionale di Statistica, ha mostrato indici che rivelano come l'Economia Cinese, anche nel mese di luglio, sia in ripresa. Dopo un +4,5% nel Q1 e un +6,3% nel Q2, è importante mantenere una corretta gestione economica per raggiungere l'obiettivo prefissato dall'Assemblea Nazionale del Popolo per il 2023: +5% 🚩
🤔 Come mostrato da Fu Linghui, il settore dei servizi in Cina mostra una rapida ripresa a luglio. Alloggio e ristorazione, software e servizi IT in rapida crescita 📈
😍 Produzione industriale in settori importanti come le celle solari? In crescita del 65,1% su base annua. Vendite al dettaglio di beni di consumo? Aumentate del 2,5% su base annua. Aumento tra gennaio - luglio del 7,3% 📊
📈 Gli investimenti nell'industria high-tech sono aumentati dell'11,5% su base annua:
💬 «A luglio, l'Economia Cinese ha continuato a riprendersi e lo Sviluppo di Alta Qualità sta avanzando costantemente. Nella fase successiva, faremo passi più decisi nell'attuazione delle nostre politiche macro-economiche e nell'espansione della domanda interna, e ci impegneremo per rafforzare la fiducia e prevenire i rischi, quindi per promuovere il miglioramento continuo delle operazioni economiche» 🤧
🤔 Ci sono ancora diverse sfide da superare per l'Economia Cinese, ma 冰冻三尺,非一日之寒 | per non tradurla letteralmente, si può dire che un blocco di ghiaccio non si forma in una sola giornata gelida. Cosa significa? Ci vuole tempo per raggiungere grandi risultati. Se si continua a lavorare con impegno, si raggiungerà il proprio obiettivo 🤧
😂 Per gli "esperti di Cina", quelli che non sanno neanche contare da uno a cinque in Cinese, ma che amano sputare sentenze sulla Cina, la risposta alle affermazioni del Compagno Li Funghui sarà: MA A QUALE PREZZO? 😂
😂 "Ma a quale prezzo?" - Il mantra anti-Cinese degli "esperti di Cina" Occidentali che non sanno niente della Cina ♨️
🔍 Per chi volesse realmente approfondire queste tematiche, può rifarsi a:
⭐️ 求是: "Attuare la Nuova Filosofia dello Sviluppo per comporre un Nuovo Capitolo nella Modernizzazione Socialista" 🇨🇳
⭐️ Il Principio "以人为本" per la gestione corretta della Nuova Filosofia di Sviluppo 🚩
📊 L'Economia Cinese cresce del 6,3% nel Q2 📈
📊 La crescita dell'Economia Cinese nel Q1 del 2023 supera ogni aspettativa 🥳
📈 La Cina sarà il motore della crescita dell'Economia del Mondo nel 2023 😍
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🇨🇳 Comrade Fu Linghui, Spokesman of the National Bureau of Statistics, showed indicators that reveal that the Chinese economy, even in July, is recovering. After +4.5% in Q1 and +6.3% in Q2, it is important to maintain proper economic management to achieve the target set by the National People's Congress for 2023: +5% 🚩
🤔 As shown by Fu Linghui, China's service sector shows a rapid recovery in July. Fast growing accommodation and catering, software and IT services 📈
😍 Industrial production in important sectors like solar cells? Up 65.1% year over year. Retail sales of consumer goods? Increased 2.5% year over year. Increase between January - July of 7.3% 📊
📈 Investments in high-tech industry increased by 11.5% year-on-year:
💬 «In July, the Chinese economy continued to recover and High Quality Development is advancing steadily. In the next stage, we will take more decisive steps in implementing our macro-economic policies and expanding domestic demand, and we will strive to build confidence and prevent risks, and then to promote the continuous improvement of economic operations" 🤧
🤔 There are still several challenges for the Chinese economy to overcome, but 冰冻三尺,非一日之寒 | not to translate it literally, it can be said that a block of ice does not form in a single freezing day. What does it mean? It takes time to achieve great results. If you keep working hard, you will reach your goal 🤧
😂 For the "China experts", those who can't even count from one to five in Chinese, but who love to spit judgments about China, the answer to Comrade Li Funghui's statements will be: BUT AT WHAT COST? 😂
😂 "But at what cost?" - The anti-Chinese mantra of Western "China experts" who know nothing about China ♨️
🔍 For those who really want to deepen these issues, they can refer to:
⭐️ 求是: "Implementing the New Development Philosophy to Compose a New Chapter in Socialist Modernization" 🇨🇳
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📊 Chinese Economy Grows 6.3% in Q2 📈
📊 The growth of the Chinese economy in Q1 2023 exceeds all expectations 🥳
📈 China will be the growth engine of the world economy in 2023 😍
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paoloxl · 5 years ago
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Il 22 Gennaio 1980 a Roma la polizia, su mandato del giudice Priore, procedette alla chiusura della sede di “Radio Onda Rossa” in Via dei Volsci 56 e all’arresto di Claudio Rotondi, Vincenzo Miliucci, Giorgio Trentin e Osvaldo Miniero, tutti redattori dell’emittente.
22 Gennaio 1980 - Radio Onda Rossa
Tra gli obiettivi della magistratura figuravano anche i nomi di Riccardo Tavani e Giorgio Ferrari, i qual riuscirono però a sfuggire all’operazione rendendosi latitanti.
Durante gli anni precedenti l’emittente, fondata nel Maggio del ’77 su iniziativa di un gruppo di militanti di Autonomia Operaia, era già incorsa in altre operazioni repressive che si traducevano in arresti e chiusure preventive che miravano a contenere il diffondersi di una voce da molti ritenuta scomoda e pericolosa in quanto voce di riferimento per il movimento di quegli anni.
L’intervento del 22 Gennaio fu conseguenza dello sviluppo del cosiddetto teorema Calogero (dal nome dell’allora sostituto procuratore che lo formulò), secondo cui l’Autonomia Operaia rappresentava la testa pensante delle Brigate Rosse; le accuse a carico degli arrestati furono infatti di ‘istigazione a disobbedire alle leggi dello Stato’ e di ‘apologia di delitti’, reati commessi, stando agli atti della magistratura, diffondendo radiofonicamente comunicati delle BR e diffamando continuamente lo stato, la magistratura e le forze di polizia.
Il giorno successivo l’operazione venne salutata con favore da molti quotidiani nazionali che, con ingenuo entusiasmo, credevano di ravvisare in essa la fine del movimento del ’77 (L’Unità titolò in prima pagina “Chiusa l’ultima voce dell’Autonomia”).
La chiusura e gli arresti, tuttavia, non rappresentarono la fine dell’esperienza di Radio Onda Rossa; nei giorni successivi all’operazione un ascoltatore scrisse: ”..per me ascoltare Onda Rossa era come sentire la mia voce più forte, come un megafono...ecco il megafono del movimento! Adesso che è stata chiusa, il movimento deve essere la voce di Onda Rossa, perché si continui a sentire nelle case e nei posti di lavoro”.
In un comunicato diffuso dai Comitati Autonomi Operai si legge inoltre: “Con la chiusura di Radio Onda Rossa e l’arresto dei compagni Trentin, Miniero, Rotondi e Miliucci, in troppi credono di aver quadrato il cerchio e di essersi tolti dallo stomaco la scomoda preoccupazione dell’Autonomia Operaia. [...] L’intera operazione costituisce, per il momento, l’ultimo episodio di un processo iniziato da tempo...; essa chiarisce perfettamente bene che, democraticamente parlando, un regime dominato da una legislazione speciale totalizzante e universalmente repressiva può tranquillamente convivere con la partecipazione sempre più organica di partiti come il Pci e il Psi e dei sindacati alla gestione della dittatura capitalistica. Abbiamo sempre ribadito che ai proletari e a noi la clandestinità non piace e che non offriremo comunque questo regalo ai padroni e al loro stato; oggi, di fronte a questa sbracata operazione, non solo riconfermiamo questa linea di condotta, ma valutiamo che la partita non è affatto conclusa, che anzi, esistono le condizioni per un’ampia mobilitazione di tutti i settori del fronte di classe”.
Ed infatti il sostegno di chi fino a quel momento aveva trovato nell’emittente un mezzo per dar forza alla propria voce si concretizzò in una grande assemblea pubblica cittadina il 25 Maggio, al teatro Centrale di Roma, che determinò la riapertura della radio e la liberazione degli arrestati nel mese di Agosto.
Con la scarcerazione dei quattro redattori si palesò dunque l’infondatezza e la natura unicamente repressiva dell’operazione giudiziaria nei confronti di Radio Onda Rossa, così come di quelle che si erano susseguite negli anni precedenti, conclusesi tutte con l’assoluzione degli imputati.
Nonostante i numerosi attacchi subiti e i tentativi di oscuramento del segnale da parte di Radio Vaticana, la voce di Radio Onda Rossa non si è mai spenta e continua ancora oggi a rappresentare “un segnale che disturba”.
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italian-malmostoso · 6 years ago
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Il testo, composto da 12 articoli, prevede multe per ogni migrante soccorso illegalmente. Previsto anche il trasferimento di poteri dal dicastero di Toninelli a quello di Salvini. Sul divieto di transito in acque italiane decide il Viminale        
Che cosa prevede il decreto sicurezza
Nel giorno in cui si riaccende la polemica sui migranti, il ministro dell’Interno Matteo Salvini completa un decreto sicurezza bis che si concentra in gran parte sulla lotta all’immigrazione clandestina. Il testo, diviso in 12 articoli, introduce nuove norme che chiariscono le competenze dei vari dicasteri a proposito di sbarchi, inasprisce le misure contro i trafficanti di esseri umani e prevede il potenziamento delle operazioni sotto copertura per contrastare l'immigrazione clandestina.
Multa per ogni migrante soccorso illegalmente
L’articolo 1 prevede che a chi, nello svolgimento di operazioni di soccorso in acque internazionali, non rispetta gli obblighi previsti dalle Convenzioni internazionali - con particolare riferimento alle istruzioni operative delle autorità SAR competenti o di quelle dello Stato di bandiera - sarà applicata "la sanzione amministrativa del pagamento di una somma da 3.500 a 5.500 euro per ciascuno degli stranieri trasportati". Nei casi "più gravi o reiterati è disposta la sospensione da 1 a 12 mesi, ovvero la revoca della licenza, autorizzazione o concessione rilasciata dall'autorità amministrativa italiana inerente all'attività svolta e al mezzo di trasporto utilizzato".
Divieto di transito in acque italiane, decide Viminale
L'articolo 2 del decreto introduce invece alcune modifiche al Codice della Navigazione, in particolare al "Divieto di transito e di sosta" di navi mercantili nel mare territoriale. Le competenze del ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti vengono limitate alle sole finalità di sicurezza della navigazione e di protezione dell'ambiente marino. Mentre viene attribuito al ministro dell'Interno il potere di "limitare o vietare il transito e la sosta di navi mercantili o unità da diporto o di pesca nel mare territoriale per motivi di ordine e sicurezza pubblica e comunque in caso di violazione" di alcune delle disposizioni della Convenzione di Montego Bay.
Traffico migranti, 3 mln euro per 007 stranieri
Con l'articolo 3 vengono invece estese ai reati associativi di favoreggiamento dell'immigrazione clandestina, anche nelle ipotesi non aggravate, sia la competenza delle procure distrettuali sia la disciplina delle intercettazioni preventive. L'obiettivo è quello di contrastare "a monte" l'organizzazione dei trasporti di migranti irregolari. Previsto anche lo stanziamento di 3 milioni di euro nel triennio 2019-2021 per il finanziamento degli "oneri conseguenti al concorso di operatori di polizia di Stati con i quali siano stati stipulati appositi accordi" per lo svolgimento di operazioni sotto copertura. Questo "anche con riferimento alle attività di contrasto del delitto di favoreggiamento dell'immigrazione clandestina".
Fino a 4 anni per chi provoca incidenti in cortei
Inasprite anche le misure per chi aggredisce operatori delle forze dell'ordine. Inoltre, “chiunque nel corso di manifestazioni..per opporsi a pubblico ufficiale o all'incaricato di pubblico servizio.. utilizza scudi o altri oggetti di protezione passiva ovvero materiali imbrattanti o inquinanti è punito con la reclusione da 1 a 3 anni". E ”chiunque lancia o utilizza illegittimamente" razzi, bengala, fuochi artificiali, petardi, strumenti per l'emissione di fumo o di gas visibile "è punito con la reclusione da 1 a 4 anni". Intervento anche sul Tulps, il Testo unico delle leggi di pubblica sicurezza: inasprite le sanzioni per i reati di devastazione, saccheggio e danneggiamento, commessi nel corso di riunioni effettuate in luogo pubblico o aperto al pubblico.
Le altre novità del dl sicurezza bis
Il decreto si concentra anche sul l'istituzione di un commissario straordinario e l'assunzione di 800 persone con impegno di spesa per oltre 25 milioni di euro: permetterà di notificare sentenze ai condannati attualmente in libertà e garantire così l'effettività della pena. Previste inoltre modifiche al Codice Penale che introducono nuove circostanze aggravanti e inaspriscono le sanzioni. E tra le novità compare anche l'arrivo di 500 militari in più a Napoli in vista delle Universiadi 2019.
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pier-carlo-universe · 3 months ago
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Obiettivo indecifrabile di Riccardo Forte: un thriller internazionale che lascia senza fiato. Recensione di Alessandria today
Un intreccio complesso di spionaggio, cospirazioni e una corsa contro il tempo
Un intreccio complesso di spionaggio, cospirazioni e una corsa contro il tempo Riccardo Forte, con il suo romanzo “Obiettivo indecifrabile”, ci regala un’avvincente storia di spionaggio internazionale che tiene il lettore con il fiato sospeso dalla prima all’ultima pagina. Attraverso un raffinato intreccio di colpi di scena, depistaggi e azioni drammatiche, il libro si colloca tra i migliori…
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pelisflashseries · 4 years ago
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Descrizione : La serie segue le vicende di un'unità d'élite dei Navy SEAL. La squadra è impegnata in operazioni militari non solo sul suolo statunitense, ma soprattutto in giro per il mondo dove affrontano terroristi, aiutano innocenti, e combattono in nome del loro Paese.
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>>>>>> One World: Together At Home <<<<<< Basic protective measures against the new coronavirus Stay aware of the latest information on the COVID-19 outbreak, available on the WHO website and through your national and local public health authority. Most people who become infected experience mild illness and recover, but it can be more severe for others. Take care of your health and protect others by doing the following: Wash your hands frequently Regularly and thoroughly clean your hands with an alcohol-based hand rub or wash them with soap and water. Why? Washing your hands with soap and water or using alcohol-based hand rub kills viruses that may be on your hands. Maintain social distancing Maintain at least 1 metre (9 feet) distance between yourself and anyone who is coughing or sneezing. Why? When someone coughs or sneezes they spray small liquid droplets from their nose or mouth which may contain virus. If you are too close, you can breathe in the droplets, including the COVID-19 virus if the person coughing has the disease. Avoid touching eyes, nose and mouth Why? Hands touch many surfaces and can pick up viruses. Once contaminated, hands can transfer the virus to your eyes, nose or mouth. From there, the virus can enter your body and can make you sick. Practice respiratory hygiene Make sure you, and the people around you, follow good respiratory hygiene. This means covering your mouth and nose with your bent elbow or tissue when you cough or sneeze. Then dispose of the used tissue immediately. Why? Droplets spread virus. By following good respiratory hygiene you protect the people around you from viruses such as cold, flu and COVID-19.
If you have fever, cough and difficulty breathing, seek medical care early Stay home if you feel unwell. If you have a fever, cough and difficulty breathing, seek medical attention and call in advance. Follow the directions of your local health authority. Why? National and local authorities will have the most up to date information on the situation in your area. Calling in advance will allow your health care provider to quickly direct you to the right health facility. This will also protect you and help prevent spread of viruses and other infections. Stay informed and follow advice given by your healthcare provider Stay informed on the latest developments about COVID-19. Follow advice given by your healthcare provider, your national and local public health authority or your employer on how to protect yourself and others from COVID-19. Why? National and local authorities will have the most up to date information on whether COVID-19 is spreading in your area. They are best placed to advise on what people in your area should be doing to protect
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notiziariofinanziario · 2 years ago
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Il 23 gennaio 2023 è entrato in vigore in Germania l’Act on Corporate Due Diligence to Prevent Human Rights Violations in Supply Chains
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Nuovi obblighi di verifica a carico delle società tedesche per quel che concerne le violazioni dei diritti umani. Ambito di applicazione Le nuove norme si applicheranno con tempistiche diverse a tutte le società, a prescindere dalla loro forma giuridica, che superino i seguenti limiti dimensionali: - 3000 dipendenti con effetto immediato (coinvolgendo così circa 700 società); - 1000 dipendenti in media per anno fiscale, a partire dal 2024 (circa 2.9000 società). Tuttavia, tali obblighi riguarderanno indirettamente anche le piccole e medie imprese che non rientrino nei suddetti limiti quantitativi che dovranno assicurare una efficace ed effettiva protezione dei diritti umani sulla base dei rapporti contrattuali. Diritti tutelati e obblighi di due diligence I diritti tutelati dalla normativa sono definiti nel § 2 dove vi è un esplicito riferimento ai trattati internazionali sulla protezione dei diritti umani, in gran parte ratificati a livello universale ed elencati nell’allegato alla legge. Oltre a tale generico riferimento il § 2 contiene un catalogo specifico dei rischi legati ai diritti umani che hanno un legame tipico e diretto con il diritto del lavoro. Vi rientrano, a titolo esemplificativo, il lavoro minorile, il lavoro forzato e gli aspetti tradizionali legati alla salute e alla sicurezza sul lavoro. Per quel che concerne la tutela dell’ambiente la stessa è, invece, tutelata solo indirettamente laddove il danno ambientale si ripercuota sui diritti umani. Il successivo § 3 delinea gli obblighi e, in particolare, impone alle società un’analisi dei rischi al fine di identificare i rischi potenziali ed effettivi per i diritti umani e per l’ambiente nella loro supply chain, nelle loro operazioni commerciali e nelle supply chain dei loro fornitori diretti. Nello specifico, alle imprese è richiesto di implementare un sistema di gestione dei rischi legati ai diritti umani, al fine ultimo di prevenire o porre rimedio a qualsiasi rischio o violazione ritenuta prioritaria. Oltre a ciò, le nuove norme richiedono la delineazione di un “regime di responsabilità” all’interno dell’impresa per la violazione dei diritti umani (tramite l’individuazione, a titolo esemplificativo, di un responsabile per la tutela dei diritti umani) e l’introduzione di un meccanismo di reclamo. Infine, le società dovranno periodicamente adempiere a stringenti obblighi di rendicontazione e documentazione. Sanzioni L’autorità competente deputata alla verifica dell’adempimento delle obbligazioni delineate dalla normativa è stata individuata nel German Federal Office for Economic Affairs and Export Control (“BAFA”), la quale potrà citare in giudizio persone fisiche, effettuare ispezioni nelle società e/o richiedere alle stesse di intraprendere azioni specifiche per adempiere ai propri obblighi. In caso di mancata adozione delle misure richieste, Il BAFA potrà imporre una sanzione sino a 50.000 euro. Laddove il BAFA riscontri violazioni intenzionali o per negligenza degli obblighi di due diligence, la sanzione comminata potrebbe raggiungere un importo pari a 8 milioni di euro. Infine, qualora la società abbia un fatturato medio annuo superiore a 400 milioni di euro, la sanzione potrebbe raggiungere il 2% del fatturato medio annuo. Al fine di individuare le violazioni del Supply Chain Due Diligence Act, il BAFA ha predisposto un modulo di reclamo onlineattraverso cui possono essere segnalate, ove necessario anche in forma anonima, le violazioni degli obblighi di due diligence in corso o già verificatesi. Conclusioni Il Supply Chain Due Diligence Act anticipa contenuti e tempistiche della proposta di Corporate Sustainability Due Diligence Directive, pubblicata il 23 febbraio 2022 dalla Commissione europea e attualmente in fase di approvazione. Il campo di applicazione di tale direttiva va oltre il perimetro delineato dalla legge tedesca. La direttiva, infatti, nella sua versione attuale, non solo prevede limiti dimensionali più bassi rispetto alla legge tedesca, ma richiede anche un’analisi del rischio più ampia che ricomprenderà l’intera catena di fornitura, compresi i fornitori indiretti. La proposta di direttiva prevede, inoltre, che gli Stati membri garantiscano alle vittime di violazioni dei diritti umani il risarcimento dei danni derivanti dal mancato rispetto degli obblighi di due diligence. Read the full article
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TRAMA The Mauritanian, il film diretto da Kevin Macdonald, racconta la vera storia di Mohamedou Ould Slahi (Tahar Rahim), un uomo musulmano proveniente dalla Mauritania, che contro la sua volontà viene catturato dal governo Americano insieme a molti altri stranieri, quando dopo gli attacchi dell'11 settembre del 2001, gli Stati Uniti fecero partire una serie di operazioni militari con lo scopo d'individuare tutti coloro che fossero coinvolti con il terrorismo anti-americano. Mohamedou fu trattenuto nella prigione di Guantanamo per quattordici lunghi anni, sebbene non fosse mai stata presentata alcuna accusa contro di lui.
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sealteam4x10serietvsubita · 4 years ago
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>>>>>> One World: Together At Home <<<<<< Basic protective measures against the new coronavirus Stay aware of the latest information on the COVID-19 outbreak, available on the WHO website and through your national and local public health authority. Most people who become infected experience mild illness and recover, but it can be more severe for others. Take care of your health and protect others by doing the following: Wash your hands frequently Regularly and thoroughly clean your hands with an alcohol-based hand rub or wash them with soap and water. Why? Washing your hands with soap and water or using alcohol-based hand rub kills viruses that may be on your hands. Maintain social distancing Maintain at least 1 metre (9 feet) distance between yourself and anyone who is coughing or sneezing. Why? When someone coughs or sneezes they spray small liquid droplets from their nose or mouth which may contain virus. If you are too close, you can breathe in the droplets, including the COVID-19 virus if the person coughing has the disease. Avoid touching eyes, nose and mouth Why? Hands touch many surfaces and can pick up viruses. Once contaminated, hands can transfer the virus to your eyes, nose or mouth. From there, the virus can enter your body and can make you sick. Practice respiratory hygiene Make sure you, and the people around you, follow good respiratory hygiene. This means covering your mouth and nose with your bent elbow or tissue when you cough or sneeze. Then dispose of the used tissue immediately. Why? Droplets spread virus. By following good respiratory hygiene you protect the people around you from viruses such as cold, flu and COVID-19.
If you have fever, cough and difficulty breathing, seek medical care early Stay home if you feel unwell. If you have a fever, cough and difficulty breathing, seek medical attention and call in advance. Follow the directions of your local health authority. Why? National and local authorities will have the most up to date information on the situation in your area. Calling in advance will allow your health care provider to quickly direct you to the right health facility. This will also protect you and help prevent spread of viruses and other infections. Stay informed and follow advice given by your healthcare provider Stay informed on the latest developments about COVID-19. Follow advice given by your healthcare provider, your national and local public health authority or your employer on how to protect yourself and others from COVID-19. Why? National and local authorities will have the most up to date information on whether COVID-19 is spreading in your area. They are best placed to advise on what people in your area should be doing to protect
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womenclimateart · 4 years ago
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La partnership di Petfinder porta al traguardo del raggiungimento di oltre un milione di animali domestici adottati
Grazie a una partnership unica tra più di una mezza dozzina di aziende e organizzazioni e al centro di risorse per l'adozione di animali online e alla rete educativa Petfinder.com, più di un milione di animali orfani hanno trovato case amorevoli. Secondo il presidente di Petfinder.com Betsy Saul, che ha avviato il sito web di adozione nel 1996, 1.174.698 animali domestici sono tornati a casa lo scorso anno a seguito della sponsorizzazione e del supporto di aziende e organizzazioni tra cui Purina, PETCO Animal Supplies, Inc. (Nasdaq: PETC), PetHealth, Inc., la PETCO Foundation, Merial, Bissell Homecare, Inc. e ASPCA.
"È l'unione di questi partner alleati ma diversi nell'interesse di salvare vite umane che spiega questi numeri drammatici", ha detto Saul. "I loro contributi sono stati fondamentali per il nostro successo e ciascuno di loro continua a svolgere un ruolo significativo nella nostra crescita e sviluppo."
Petfinder.com fornisce servizi online per 5.528 rifugi negli Stati Uniti e in Canada, creando un database consultabile quotidianamente di 109.743 animali domestici adottabili. I rifugi forniscono foto e descrizioni di animali adottabili, che i potenziali adottanti possono individuare attraverso ricerche generali nell'area o query specifiche su razza o specie. Il servizio è gratuito sia per i rifugi che per gli adottanti, grazie agli sponsor di Petfinder.com.
"Petfinder.com ha portato una rivoluzione nel benessere degli animali", ha detto Saul. "Ma non potremmo fare quello che stiamo facendo senza il supporto di queste aziende e organizzazioni".
Petfinder ha fatto il suo primo grande balzo in avanti per diventare nazionale nel 1998, quando ha collaborato con l'American Society for Prevention of Cruelty to Animals (ASPCA). "Fin dal suo inizio, abbiamo visto Petfinder.com come un servizio straordinario per aiutare a posizionare gli animali senzatetto. Il nostro team di esperti in rifugi ha promosso con entusiasmo questo prezioso strumento gratuito alle organizzazioni di tutto il paese ", ha spiegato Julie Morris, Vicepresidente senior del programma ASPCA National Shelter Outreach (NSO). Sul sito è inoltre disponibile una vasta libreria che include centinaia di articoli sulla cura degli animali domestici e sui consigli sulle operazioni di ricovero sviluppati da NSO.
Purina si è iscritta come principale sponsor del sito Web ". La sponsorizzazione di Petfinder.com da parte di Purina è in linea con la nostra missione di promuovere la vita degli animali domestici. Siamo entusiasti di aiutare Petfinder.com a unire i rifugi con gli animali domestici ", ha affermato Michael Moore, Direttore marketing interattivo di Purina.
Altri sponsor esclusivi sono BISSELL Homecare, Inc., un produttore di prodotti per la pulizia della casa e la cura dei pavimenti, e Merial, produttore del numero uno raccomandato dai veterinari per la prevenzione di pulci e zecche FRONTLINE®, e HEARTGARD® per la prevenzione della filaria.
"BISSELL ammira la visione e la passione di Petfinder per la comunità degli animali domestici", ha affermato Jim Krzeminski, vicepresidente senior di sviluppo prodotto, vendite e marketing di BISSELL. "Data la loro dedizione, non siamo sorpresi di questo incredibile risultato e siamo orgogliosi di far parte del loro successo". Petfinder.com si è anche alleato con Pethealth, Inc., per offrire in regalo due mesi di ShelterCare Pet Insurance , pagato da Petfinder.com, a ogni cane o gatto adottato da un membro di Petfinder.com negli stati e nelle province approvati. Pethealth, Inc. è il secondo più grande fornitore di assicurazioni per animali domestici in Nord America e il programma ShelterCare è il primo del suo genere per animali domestici.
"La distribuzione efficace della nostra assicurazione Shelter Care non sarebbe stata possibile senza Petfinder", ha affermato Mark Warren, Presidente e CEO di Pethealth. "I loro instancabili sforzi e la loro generosità diretti verso la comunità del benessere degli animali in tutto il Nord America hanno portato a oltre 2.000 rifugi e gruppi di soccorso che utilizzano il programma ShelterCare, che ad oggi ha significato che oltre 120.000 cani e gatti adottati sono stati assicurati attraverso di noi".
PETCO è un rivenditore specializzato leader di alimenti, forniture e servizi per animali domestici di alta qualità, con un impegno per la cura e l'istruzione degli animali di qualità. Gestisce più di 610 negozi di quartiere in 43 stati e nel distretto di Columbia, nonché una delle principali destinazioni per alimenti e forniture per animali in linea su http://www.petco.com.
"PETCO ha sempre sostenuto le adozioni e la Fondazione PETCO continua a svolgere un ruolo fondamentale nelle partnership aziendali con le organizzazioni per il benessere degli animali nelle nostre comunità di negozi", ha affermato Paul Jolly, Direttore della Fondazione PETCO. "Il nostro rapporto con Petfinder.com ci ha permesso di aiutare gli animali in tutto il Nord America, comprese le aree in cui attualmente non abbiamo negozi".
La Fondazione PETCO, l'organizzazione senza scopo di lucro di PETCO, ha raccolto più di 12 milioni di dollari per il benessere degli animali dall'inizio nel 1999. Più di 1.500 organizzazioni di base per il benessere degli animali senza scopo di lucro da tutta la nazione hanno ricevuto il sostegno della Fondazione.
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hudsonespie · 4 years ago
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Major Warehouse Fire at the Port of Ancona
A large fire broke out in the early hours of Wednesday morning at the port of Ancona, Italy. The blaze originated in a warehouse and spread, and firefighters worked on containment for 30 hours before finally extinguishing it on the 17th. 
Aerial survey video from Wednesday showed extensive damage to two long rows of shed warehouses. The fire was substantially extinguished Thursday, and firefighting teams mopped up by applying a blanket of firefighting foam over the rubble inside the structures. 
The origin of the fire is not yet known and investigations are under way. Local media reports indicate that pressurized gas cylinders exploded during the blaze, throwing debris far from the site. 
According to Ancona Mayor Valeria Mancinelli, no one was injured in the fire and it was contained by 1300 hours Wednesday. A dozen teams of firefighters from around the region converged for the response operation, and they were successful in preventing its spread to the many other nearby businesses and structures. 
???? #Ancona, vasto #incendio divampato alle 00:30 nella zona del porto, interessati diversi capannoni di cantieristica navale. Al lavoro 16 squadre #vigilidelfuoco provenienti anche dai comandi delle Marche. Impiegati per l’estinzione mezzi aeroportuali #16settembre 6:30 pic.twitter.com/qRcatjCCE0
— Vigili del Fuoco (@emergenzavvf) September 16, 2020
???? #Ancona, circoscritto ma non domato l’#incendio che da stanotte sta interessando i capannoni nell’area portuale. Squadre dei #vigilidelfuoco al lavoro senza sosta, per un’operazione che si presenta lunga e complessa [#16settembre 13:00] pic.twitter.com/15flF8UAh6
— Vigili del Fuoco (@emergenzavvf) September 16, 2020
???? #Ancona, spento l’#incendio nel porto: dopo 30 ore di lavoro i #vigilidelfuoco hanno avviato le operazioni di bonifica e messa in sicurezza dell'area coinvolta [#17settembre 11:00] pic.twitter.com/W6eDGmKZ7I
— Vigili del Fuoco (@emergenzavvf) September 17, 2020
???? #Ancona, #vigilidelfuoco al lavoro dalla notte di ieri per l’#incendio nel porto, attivi residui focolai all’interno dei capannoni incendiati e pericolanti, diminuita l’emissione dei fumi [#17settembre 8:30] pic.twitter.com/7PHhjCfw5n
— Vigili del Fuoco (@emergenzavvf) September 17, 2020
Due to the smoke, the city declared a shelter-in-place order for the elderly and for young children, and schools have been temporarily closed as a precautionary measure. All city facilities will reopen Friday. The exact composition and toxity of the emissions is not currently known, but Mancinelli advised residents to be cautious about eating locally-grown produce (which may have been contaminated by particulate matter) until the lab test results are completed.
She identified the site of the fire as the former warehouse of Tubimar Ancona SPA. The section of the site involved in the fire was used for storing paints and solvents, and it was slated for future conversion into a customs inspection facility, according to the port's public records.
The Port System Authority of the Central Adriatic Sea - which governs the Port of Ancona - reported Thursday that it understands that there were no toxic or dangerous materials stored at the site, based on information received from the leaseholders.
from Storage Containers https://maritime-executive.com/article/major-warehouse-fire-at-the-port-of-ancona via http://www.rssmix.com/
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