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Natale Sicuro – La risposta dei Carabinieri alle festività
Operazioni straordinarie tra arresti, denunce e sicurezza garantita.
Operazioni straordinarie tra arresti, denunce e sicurezza garantita. Il comunicato stampa diffuso dal Comando Provinciale dei Carabinieri di Alessandria, dal titolo “Natale Sicuro”, evidenzia l’impegno costante delle forze dell’ordine nel garantire serenità e sicurezza alla cittadinanza durante il periodo natalizio. Attraverso un linguaggio diretto e ricco di dettagli, il resoconto offre uno…
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L’unica immagine che ha rispecchiato il mio sentire
è il nero,
il buio di questo inutile dolore.
La guerra ci colpisce come uno schiaffo per la vicinanza fisica, per la contiguità.
Per questo il primo pensiero, urgente e doloroso, va alle Donne .
Tante donne, che ci raggiungono per il loro dolore, per la loro forza, in fuga, resistenti, combattenti che siano.
Le donne a cui si affida la fuga per a cura dei piccoli, figli loro o altrui, degli anziani, della sopravvivenza.
Le donne che vogliono resistere, fare la differenza, anche se questo significa abbracciare un mitra, tirare una molotov, arruolarsi.
Le donne che nascono, come la piccola Mia, partorita nel tunnel della metropolitana, diventato bunker.
Le donne, ragazze, bimbe che muoiono.
Le donne che brillano per la loro assenza ai tavoli dove si negozia, dove si decide.
Non ci sono donne laddove si decide di guerra, di bombardamenti, di confini, di misure d’emergenza, ma che sono sempre presenti dove la guerra si subisce.
Le donne che prendono posizione, netta definitiva, anche rinunciando ad un pezzo della loro storia.
Mi attraversano le parole che cercano di descrivere, di fermare in un’unica forma ciò che vedo, che leggo, che sento. Che tengo, trattengo dentro di me, perché niente di questa immane, dolorosa forza vada perso: le lacrime, la forza, il dolore, il sorriso, lo sgomento, la determinazione, la paura, l’amore, la salvezza, la sconfitta, il sovvertimento di ogni sicurezza, l’annientamento, la perdita di futuro, la fame, a sete, la lotta, la resistenza.
Lo stupro.
Lo stupro, ancora e ancora. Non è in questa guerra. E’ la guerra per le donne. Sempre.
Ancora oggi, nelle guerre (si perché “conflitti”- “operazioni speciali” sono termini troppo edulcoranti, che lasciamo agli infingardi) ci sono uomini che vedono nel corpo delle donne un terreno di conquista, sul quale sfogare la radice della violenza e del modo di essere e sentirsi uomo.
Ed è tremendamente amaro il constatare che il corpo delle donne, di tutte le donne, è ancora considerato semplicemente una cosa di cui appropriarsi.
Non ha a che fare con la fame di energia, i territori da conquistare, i confini da ridisegnare: sono i confini della donna ad essere violati
E lo stupro di guerra ne è la forma più schifosa, come se nello stupro ci fosse una rivincita bestiale, un trofeo, una testa mozzata da appendere alla lancia.
Lo stupro e tutte le forme di violenza sessuale vengono usati come armi di guerra per sopraffare, annientare fisicamente e psicologicamente le donne e le ragazze. Sempre. Centinaia di loro , di NOI, sono sottoposte a trattamenti brutali allo scopo di degradarle e privarle della loro umanità. La gravità e la dimensione di questi reati sessuali sono spaventose, al punto da costituire crimini di guerra.
Ho ancora negli occhi il viso di una giovane che ho incontrato in un campo profughi durante la guerra. Non si può mettere su un foglio tutto l’ orrore che stava dietro quello sguardo pulito, profondamente disfatto e senza lacrime.
Ma nessuna di noi che l’ha incontrata ha il diritto di accantonarlo in un angolo buio dei ricordi difficili.
Il suo pianto silenzioso deve fare rumore attraverso di noi.
-Anna Maria Romano
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Gli #orsi impedirebbero l'azione del Soccorso Alpino in #Trentino La cialtroneria leghista al governo insinua che i soccorsi potrebbero venire meno. Dura reazione dei soccorritori: "Assurdo e ridicolo"
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due mesi fa ho stupidamente lasciato il mio bancomat dentro lo sportello automatico. siccome sapevo dov'era e non c'erano movimenti sospetti nella mia lista di operazioni, non l'ho disattivata ma ho attivato google pay e via andare (anche perché ero in vacanza e me ne sono accorta giusto al casello mentre andavo al mare...).
nel caso non lo sappiate, al momento gli sportelli della CanPaolo sono stati dati in gestione a DittaConosciuta di sicurezza, che quando passa a fare cose ritira anche le carte mangiate dagli sportelli. in "teoria", entro un mese avrebbero dovuto rispedire la carta alla mia filiale, peccato che non l'abbiano mai fatto (e non lo faranno mai probabilmente, visto che ormai siamo ai due mesi e mezzo che l'hanno in qualche cassetto dimenticato).
e voi direte "ma, Heresiae, perché non hai fatto che rifarlo al primo mese? che ci voleva?"
beh, perché quella carta aveva un codice di sicurezza fichissimo e ci tenevo a tenermelo: 883.
oggi mentre attivavo il nuovo e disattivavo il vecchio è pure passata una loro canzone alla radio diffusione della filiale,
e niente, sono cose stupide, ma a me piaceva il mio bancomat targato 883. quante volte capita di avere un codice di sicurezza fichissimo?
(e poi non volevo passare un'ora ad aggiornare tutti i miei metodi di pagamento online -.-)
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Mentre continuano le ricerche della quinta vittima nel cantiere Esselunga, Dario Salvetti spiega a cosa servono gli appalti: «a disumanizzare, renderci irriconoscibili tra di noi»
Nel cantiere nell’ex Panificio Militare, a Firenze, si mettono in sicurezza le travi di cemento crollate, dal peso di tonnellate, e si cerca ancora il quinto cadavere dentro il cantiere di via Mariti a Firenze, il marocchino Bouzekri Rachimi, 56 anni, l’ultimo disperso, giorno e notte, oltre 48 ore dopo il cedimento strutturale nella costruzione del supermercato Esselunga in un’area già demaniale che gli abitanti avrebbero desiderato adibita a tutt’altro. I vigili del fuoco agiscono con le gru – ne è arrivata una terza- fanno alzare un drone, operano con le Usar (dalla definizione inglese Urban Search and Rescue traducibile in “ricerca e soccorso in ambiente urbano” e definisce l’insieme delle pratiche utilizzate per le operazioni di ricerca e soccorso di persone sepolte da macerie in caso di crolli di edifici e strutture, esplosioni o di eventi sismici), rimuovono il cemento crollato, avanti così finché sarà necessario.
L’Ansa parla di inchiesta per omicidio plurimo colposo, ne magnifica l’approccio multidisciplinare, dagli aspetti tecnici alle condizioni dei lavoratori. In queste ore l’inchiesta starebbe prendendo forma con la distribuzione delle deleghe alla polizia giudiziaria. Viene fatto il censimento delle decine di ditte nel groviglio di subappalti che riportano al vertice della Aep di Pavia, l’impresa capofila, la stessa responsabile di un cantiere gemello, a Genova, nel quartiere di San Benigno teatro di incidenti avvenuti lo scorso anno. Aep, Attività Edilizie Pavesi, lavora per conto di La Villata Spa, immobiliare partecipata al 100% da Esselunga, presieduta – grazie ai buoni rapporti con Marina Sylvia Caprotti, la figlia del fondatore di Esselunga – dall’ex ministro Angelino Alfano. Esselunga ha acquisito l’intera società pochi mesi fa acquistando il 32,5% che era posseduto da Unicredit al prezzo di 435 milioni. Ex delfino di Silvio Berlusconi, Alfano è stato ministro della Giustizia nel governo Berlusconi IV e ministro dell’Interno dei governi Letta e Renzi.
Ma è davvero colposo un delitto che avviene nell’intrico di subappalti, contratti e lavoro nero? Ne scrive Dario Salvetti, del collettivo di fabbrica dei lavoratori ex Gkn, che è anche Rsu della Fiom:
Gli appalti sono una montagna di merda
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risposte interessanti al post di Boni
Mario_Acciaio -assolutamente falso: in caso di "Clear & Present Danger" il SS è autorizzatio ad effettuare "preemptive Strikes" (come ogni altra FFOO).
ALDO MASOTTI - poteva anche sparare vicino per fare capire che era stato individuato.
Lu Man -No, in quelle situazioni può sparare appena vede l’uomo armato
Μ Δ Ж -prima di dire che sia la prassi è la procedura Voglio vedere i documenti. Ed in quel caso non dovrebbe comunque aumentare il livello di sicurezza visto che decine di persone hanno avvisato la qualunque che c'era un tipo con un fucile sul tetto. Una visitina no?
Marque -1. Perché in strada la regola non vale? (è pieno di video che mostrano agenti fare fuoco anticipando il pericolo, anche se il malintenzionato non ha arma da fuoco) 2. Perché l’avvistamento di un sospetto cecchino non avvia copertura dei bodyguards e sospensione comizio?
Gianni - regole d'ingaggio in "operazioni di pace"
In questi casi non credo proprio. La minaccia viene neutralizzata immediatamente Gli uomini a disposizione di Trump sono la metà di quelli previsti e le richieste di adeguarne il numero non hanno avuto successo
Mac Proslo -forse prima erano curiosi di vedere se l'attentatore con gli occhiali sarebbe riuscito a prendere Trump in testa e poi, delusi, l'hanno eliminato prima che facesse fuori tutto il pubblico intorno a Trump
giorgio zaccarini -Effettivamente dai video si vede che lo sniper aveva già sotto mira l'attentatore e al rumore del colpo abbassa la testa e subito dopo spara
Giuda Fragile - qualcuno che avvisasse Trump, ancora più facile.
Sergio Senofonte - beh, vedi Boni, non è che sia facile conversare con uno che ha un fucile da tiro in mano appostato su un tetto, il problema vero è che una volta appurato l'estremo pericolo per Trump con le radio non sia scattata l'emergenza, a qualcuno quel messaggio di emergenza non piaceva?
Sottobosco - quindi SS è tecnicamente impossibilitato ad evitare che il soggetto da proteggere venga ucciso?
#hastatoPutinCheHaInvasol'ucrainahahah - ci prendono per il culo
Giovanni Venta -grottesco vero ? E dire che la polizia in America normalmente ti spara se tocchi una pistola davanti a loro. La vicenda è già chiarissima. Nessuno del secret service si è dimesso perché hanno correttamente eseguito gli ordini e perchè le coperture politiche sono assicurate.
darkman973 - vabbè qualcosa debbono pur dire, non possono dire abbiamo fatto sparare l'utile idiota per poi seppellirlo così non risponde a domande
C.MaxBotta - c'è stato max 3 / 4 minuti sul tetto. Molta responsabilità ricade sui poliziotti a cui i civili hanno segnalato il ragazzo che si arrampicava armato sul tetto. Poliziotti, imbranati, lenti a reagire o forse. . . peggio.
....supposizioni a confronto.....
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L'Unità 8200 (יחידת 8200, in ebraico Yehida Shmonae Matayim) è un'unità d'élite delle Forze di Difesa Israeliane (IDF), creata per condurre operazioni militari specializzate in guerra cibernetica. Gli obiettivi perseguiti dall’unità 8200, infatti, spaziano dalle operazioni di intelligence elettronica alle operazioni nel dominio cibernetico, sia difensive che di offensive, volte a contrastare le forze nemiche dello stato ebraico come Hezbollah e Hamas. L'Unità 8200 è considerata tra le strutture tecnologicamente più avanzate al mondo nell’ambito dell'intelligence e della guerra cibernetica.
Tenuto conto del contesto geopolitico nel quale è immerso Israele, l’operato dell'Unità 8200 è indubbiamente di elevato rilievo: tra tutti i compiti istituzionali assegnabili ad un'unità militare, l'unità 8200 svolge un ruolo essenziale nel monitorare le potenziali minacce contro lo stato ebraico, svolgendo tutte quelle azioni proattive per garantire una sorveglianza attiva (la cosiddetta early warning). In questo modo si cerca di intercettare e di conseguenza bloccare sul nascere azioni potenzialmente ostili dovute a gruppi estremisti, Stati ostili o reti terroristiche. In sostanza, quindi, le informazioni ottenute vengono analizzate ed utilizzate per prevenire possibili attacchi, identificando possibili minacce emergenti e garantire infine la sicurezza nazionale israeliana .Tra le azioni più eclatanti, intervento mirato contro Hezbollah che ha causato l’esplosione di radiotrasmittenti e cercapersone.
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Cinque di Denari
"L'Essere Umano di fronte allo specchio".
E' stata una traversata molto densa e faticosa.
Ce ne saranno altre.
Ma questa ce la ricorderemo forse come la più "strana", la più "enigmatica".
Nonostante si sia sentita prevalentemente nell'aspetto neurovegetativo e nonostante le condizioni di profonda trasmutazione colpissero la parte organica, qualcosa è cambiato anche a livello di "connessione".
Non siamo più gli stessi. Nuovamente.
Eccoci di fronte ad un'ennesima "versione rivisitata" della nostra identità terrestre.
Questo sconvolgente periodo ci sta trasformando pezzo per pezzo, senza che neppure possiamo fino in fondo coglierne i singoli passaggi, con un continuum di esperienza sensoriale che non ha paragoni.
Gran parte del lavoro che stiamo percependo a livello interiore, va a toccare i nodi degli automatismi del Passato, alla scoperta di ciò che li innesca, ciò che li rende vulnerabili a determinate stimolazioni ambientali.
Questo non è un tempo "buono" per "abbandonarsi alle nuove relazioni d'amore" per chi ha ancora tanto da ripulire nelle zone della Dipendenza e della Mancanza.
Non perché non ci sia "in potenza" la possibilità di esprimere un sottofondo musicale "nuovo". Ma perché è come se si stessero ancora assestando le corde di uno strumento e non si fossero ancora completate le operazioni di messa in sicurezza e di tensione delle stesse.
Il suono potrebbe uscire ancora piuttosto alterato e stonato, ben al di sotto delle potenzialità dello strumento stesso.
Per alcuni la fase di "luna di miele" nelle neo-relazioni, altresì detta "innamoramento", è un'apparentemente conferma della bontà della nuova struttura. Ma non così.
L'aspetto fusionale dell'innamoramento per chi ha sofferto di dipendenza affettiva o di altri deficit emotivi, rispecchia la fase in cui si materializzano le idealizzazioni, le illusioni, le credenze, le future giustificazioni al legame.
E' una realtà distopica dell'Amore.
Passarci attraverso senza lucidità, senza ancoramento, senza consapevolezza è davvero complesso e fuorviante.
Per molti sembrerà eccessivo porsi così tanti "paletti" di protezione intorno all'Amore.
Ma chi ha vissuto l'esperienza umana della "disregolazione del controllo" e della "manipolazione silente", sa cosa significa il "gancio emozionale".
E ne riconosce l'aspetto altamente inquinante e debilitante.
Pochi esseri umani "amano veramente" o sanno davvero cos'è l'Amore su questo piano terrestre.
Lo cercano disperatamente.
Ma non sono consapevoli nemmeno che le loro scarpe sono strette e infangate e che il loro Cuore è chiuso e ferito. Che sono ancora intossicati dalla paura dell'abbandono, dalla vendetta sopita, dalla rabbia mai espressa, dal bisogno compulsivo di trattenere, dalla manipolazione emotiva e affettiva, dal bisogno costante di riconoscimento e attenzioni.
Si possono contare sulle dita della mano le "coppie sacre" che consapevolmente stanno viaggiando insieme nella "lucidità" e nella "presenza". Sia dal punto di vista della Connessione, che del Radicamento. Che continuano a lavorare sull'aspetto umano della responsabilità, monitorando, condividendo e riaffermando con onestà le "condizioni di scambio reciproco".
Il resto è "schema antico".
E' frutto di millenni di distorsione, di eredità traumatica collettiva ed individuale, cristallizzati in ogni cellula del nostro Corpo.
Stiamo spurgando, è vero.
Ma ci vuole tempo e pazienza.
Non serve avere fretta di rientrare nella "dimensione di coppia".
Si può viaggiare "soli" per lunghi periodi. Si può scegliere di sperimentare la relazione d'Amore con noi stessi e scoprire con grande stupore quante volte riusciamo ad essere "tossici" e manipolatori anche nei nostri stessi confronti.
Non è da biasimare chi non riesce a staccarsi dall' "oggetto affettivo".
E' importante però che sappia che quello non è Amore. E' attaccamento patologico.
E ne soffriamo in tanti.
Solo che prima non lo sapevamo.
Perché solo ora l'Essere Umano "vede" per la prima volta. Tutto. Tutto il male che si è tramandato di generazione in generazione. Tutti gli insegnamenti distorti, le assenze, le ambivalenze, le manipolazioni, le "finte cure".
E può riabilitare.
Con sofferenza, fatica, sforzo. Se non è già "troppo tardi".
Ma un tentativo va fatto. Anzi due. Pure tre. Anche tutta la vita.
Perché la "disabilità emotiva" è molto più feroce di quella fisica.
Perché "Amare" è l'Essenza di chi siamo.
E l'Impotenza il suo esatto opposto.
Buon rilascio oggi. Si respira meglio. Ma è una tregua. Poi ci sarà il grande boato. E lì bisogna essere lucidi e presenti. Ma intanto...
Mirtilla Esmeralda
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non si può leggere quella roba tipo Israele avvisa la popolazione in certe zone di altri stati sovrani di spostarsi se non vogliono essere bombardati, cioè si può almeno scrivere che non hanno nessuna autorità per farlo.
Vorrei vedere questi giornalisti che fanno tanto i duri con la guerra e le brillanti operazioni antiterrorismo se domani la Svizzera gli ordinasse di non entrare in Brera per la loro sicurezza
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Sinergia fra Carabinieri e Polizia Locale per la sicurezza urbana. Alessandria: Controlli mirati e operazioni congiunte per garantire il rispetto delle normative
Alessandria – Un esempio di cooperazione per la sicurezza cittadina
Alessandria – Un esempio di cooperazione per la sicurezza cittadina Nel cuore di Alessandria, la collaborazione tra Carabinieri e Polizia Locale continua a rafforzarsi attraverso un’azione sinergica volta a garantire la sicurezza urbana. Nella giornata di ieri, il centro città è stato teatro di un’importante operazione congiunta che ha visto coinvolte quattro pattuglie dei Carabinieri e…
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Giorno 482
Ovviamente è di gran lunga troppo presto per commentare l’accaduto nelle ultime ore in Russia. È anche troppo presto per trarre conclusione da un’analisi che è appena cominciata. Ma qualcosa possiamo cominciare a dire, analizzando almeno le conseguenze militari dei pochi fatti noti e realmente accertati; le conseguenze politiche non mi competono, e le lascio ad altri.
Prigozhin ha da tempo intrapreso una via di crescente indipendenza dalle autorità centrali di Mosca, e in particolare non ha fatto mistero della sua ostilità nei confronti del Ministro della Difesa Shoygu e dei vertici militari per come hanno condotto la guerra (professionalmente non posso dargli torto). Così facendo non ha mostrato slealtà a Putin, e ha anzi ribadito velatamente il suo sostegno alla presidenza. Da ieri però ha cominciato a criticare duramente le motivazioni stesse della guerra, negando esplicitamente i famigerati “bombardamenti” ucraini nel Donbas e anche le intenzioni ostili del governo di Kyiv: in questo modo si è distaccato nettamente da Putin, sposando in pratica la narrativa occidentale e ponendosi in rotta di collisione con Mosca. Sempre ieri, ha inscenato un “attacco” missilistico governativo ai suoi campi vicino Bakhmut in coincidenza con l’arrivo a Rostov di Shoygu, presumibilmente intenzionato a farlo arrestare. Dopo la sceneggiata ha attivato le sue forze puntando a sud, e apparentemente sono scoppiati scontri fra le sue forze e quelle lealiste sul fronte di Bakhmut, rilevate dalle unità ucraine in prima schiera. Surovikin, Comandante operativo in Teatro e basato a Rostov, è apparso ambiguo sulla situazione; Shoygu ha lasciato precipitosamente la città e Surovikin è comparso in un breve filmato dove inviterebbe Prigozhin a tornare al fronte, ma l’atteggiamento sembrerebbe più quello di un prigioniero costretto a parlare che altro. Durante la notte, i Wagner hanno occupato dopo brevi scontri Rostov.
Rostov non è una città qualsiasi, anche se i media l’hanno ignorata quasi completamente durante tutta la guerra. Inizialmente era solo il Comando del Fronte Sud, emanazione operativa del Distretto Militare Meridionale, ma con l’avvento di Surovikin al Comando Operativo dell’intero Teatro ucraino, è diventata il centro nodale dell’organizzazione di Comando e Controllo russa per l’intera campagna contro Kyiv. Inoltre, data l’organizzazione e il tracciato delle ferrovie russe, è anche il centro logistico principale dello sforzo bellico dell’Armata di Putin, per tutte le forze a sud del Siversky Donets (quelle a nord dipendono da Belgorod). Il controllo di Rostov, oltre a recidere la catena di comando fra Mosca e il Teatro ucraino, blocca anche i rifornimenti alle unità in prima linea. È vero che Prigozhin ha anche affermato che le operazioni militari contro l’Ucraina non verranno interrotte, ma data la situazione tale dichiarazione appare sostanzialmente di facciata, in quanto oltre ad essere tecnicamente impossibile assicurare rifornimenti attraverso un fronte di guerra interno, a lui non conviene che forze militari potenzialmente a lui ostili operino alle sue spalle mentre marcia su Mosca. È interessante vedere come le truppe di confine (formalmente controllate dall’FSB) e quelle di sicurezza interna (la Rozgvardya) non abbiano opposto resistenza, o abbiano ceduto molto in fretta, e neppure i reparti regolari (soprattutto logistici o di supporto) presenti in città abbiano offerto lealtà al governo centrale. La posizione di Surovikin, che di queste ultime forze aveva il controllo diretto, appare sempre più opaca: un suo supporto a Prigozhin sancirebbe la natura di colpo di stato militare a quanto in atto, mentre un suo sostegno alle autorità centrali ridurrebbe il tutto ad un’iniziativa personale. Se invece risultasse ridotto all’impotenza (ipotesi più probabile al momento), sarebbe indice di uno sfaldamento drammatico dell’organizzazione militare russa, ancora più netto di quanto da noi preconizzato in precedenza.
Messa in sicurezza Rostov e assunto il controllo dei suoi centri di comando, dell’aeroporto e della stazione ferroviaria, la Wagner ha mosso verso nord durante la notte senza incontrare alcuna resistenza, e Prigozhin – che ricordiamo essere un maestro della propaganda oltre che il patron della “fabbrica dei troll” di san Pietroburgo – ha emanato una serie di proclami intimidatori durissimi rivolti alle forze di sicurezza, avvisando che i suoi uomini, da tutti riconosciuti in Russia come i combattenti più duri del paese, avrebbero schiacciato senza pietà qualsiasi ostacolo sulla loro strada verso la “giustizia”. Psicologicamente si tratta di un colpo fortissimo, perché fa leva su tutta la propaganda che i russi si sono visti rovesciare addosso in un anno e mezzo di guerra: i “musicisti” della Wagner per tutti sono i migliori soldati del mondo, e affrontarli è un suicidio.
Nel frattempo il regime ha reagito come un dinosauro; Putin ha aspettato molte ore a dire la sua; nel frattempo il Ministero della Difesa ha provveduto a smentire le sue accuse e a ordinare il suo arresto, mentre il Ministero della Giustizia lo ha dichiarato “agente straniero”. Alla fine Putin ha parlato di “tradimento”, ma senza attaccare direttamente il suo vecchio amico, che pare abbia il controllo dei suoi beni personali. Gli uffici della Wagner a san Pietroburgo sarebbero stati perquisiti, quelli vicino a Mosca semplicemente circondati, e la Rozgvardya sarebbe scesa in forze nelle strade di Mosca applicando le procedure di emergenza e allarmando seriamente per la prima volta i moscoviti. Nessuna reazione nota da parte dell’esercito di campagna.
Durante la notte le colonne della Wagner hanno mosso da Rostov verso nord, ma anche verso est e sud, occupando una serie di centri nodali delle comunicazioni federali, e in mattinata hanno preso il pieno controllo di Voronezh. Voronezh è un’altra località importantissima: rappresenta l’unico vero snodo logistico fra Mosca e Rostov; con questa città controllata da Prigozhin, non esistono più collegamenti terrestri fra Mosca e l’esercito regolare nel teatro ucraino. Pare che ci sia stato un attacco aereo contro le colonne di Wagner sull’autostrada, ma non si ha conto dell’esito di tale azione; per il resto, non risultano al momento azioni militari lealiste contro Prigozhin.
A questo punto non posso non tornare al mio punto centrale: quello che continuo ad essere il perno intorno a cui è ruotata finora la guerra e che spiega le incredibili difficoltà russe. La motivazione al combattimento. I mercenari della Wagner sono veterani induriti, hanno commesso numerose atrocità, hanno visto tantissimo sangue, e molti di loro sono anche imbevuti come il loro capo di una retorica ultra-nazionalista di spiccata matrice neo-nazista; non vanno assolutamente confusi con dei “combattenti per la libertà”. Ma sono soldati che si sentono traditi dal governo centrale per come la guerra è stata condotta, e al netto del loro patriottismo hanno ormai individuato in tale governo il loro nemico principale. Sono i soldati meglio armati e addestrati di tutta la Russia, e sono altamente motivati a combattere… Contro il governo russo. Ma sono al massimo 25 mila uomini. Contro di loro, le forze di sicurezza e l’esercito in via di mobilitazione (al netto delle forze ingaggiate in Ucraina e bloccate lì) ne avranno almeno dieci volte di più. Si tratta però di forze poco o punto addestrate, equipaggiate alla leggera, e… Quanto motivate? Il nazionalismo russo porta a sostenere seppure con scarso entusiasmo, la guerra contro l’Ucraina, e questo grazie ad una massiva propaganda nazionalista. Ma adesso il pericolo arriva proprio da quelli che finora sono stati dipinti proprio come eroi nazionalisti, e che per di più passano per i “soldati migliori del mondo”. I mobilitati dell’ultimo momento e i militi della Rozgvardya sapranno trovare la motivazione di affrontarli in combattimento? Lo faranno per difendere il regime, proprio quando Prigozhin ha detto loro chiaro e tondo che le motivazioni per la guerra all’Ucraina erano false? Lo vedremo anche troppo presto.
Nel frattempo, cosa faranno gli ucraini? L’occasione per sferrare l’attacco principale della controffensiva, scatenando la “massa di manovra”, è ghiotta: come abbiamo visto, l’esercito russo ha la catena di comando e quella logistica entrambe interrotte, il morale deve essere a pezzi e l’incertezza dei comandanti locali al massimo. D’altra parte, un’offensiva adesso pur se condotta in condizioni ormai molto favorevoli, porterebbe ad un elevato numero di morti, e l’Ucraina ne ha già avuti molti. Ma soprattutto, esiste la concreta possibilità di un coinvolgimento diretto dei Servizi ucraini in quanto sta accadendo: Budanov è scomparso per alcuni giorni (quando lo davano per morto), ed è noto per le sue iniziative più “creative”: tutto questo potrebbe essere parte dello “shaping” per la controffensiva, e Prigozhin potrebbe essere in coordinamento con Kyiv. Lo vedremo molto presto.
Troppo presto per dire come andrà a finire. “Prigo Pelato” (non è mia, ma è fantastica!) potrebbe avere le ore contate… Oppure potrebbe essere l’orso Vladimiro ad essere arrivato alla fine. Intanto i soldati ucraini sul tetto dei loro Leopard mangiano popcorn.
ORIO GIORGIO STIRPE
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L’affondamento dello yacht del magnate britannico Mike Lynch comincia a evidenziare alcuni dettagli che alimentano seri sospetti sui contorni della morte sua, del boss della Morgan Stanley, Johnatan Bloomer, del loro avvocato di fiducia e delle rispettive mogli nelle acque di Porticello a Palermo. Non è certo un dettaglio che ben sei agenti speciali britannici si siano precipitati sul posto per capire – o per coprire? – quello che è accaduto.
In primo luogo c’è la morte, appena quattro giorni fa, del numero due dell’azienda di Lynch, Stephen Chamberlain, investito mentre faceva jogging a Stretham, in Gran Bretagna. Chamberlain lavorava come direttore operativo per la società di sicurezza informatica Darktrace, legata al magnate Lynch.
In secondo luogo Lynch era uno squalo della finanza soprattutto nel settore sensibilissimo della cybersicurezza e dunque anche della cyberwar. E in questo settore i punti di contatto con il mondo dell’intelligence e del lavoro sporco sono innumerevoli.
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Darktrace, azienda di sicurezza informatica fondata dal magnate britannico Mike Lynch – una delle sei persone disperse nel naufragio avvenuto ieri a Porticello, nei pressi di Palermo – ha rapporti consolidati con l’intelligence israeliana. Darktrace è ben nota ai servizi segreti internazionali, italiani compresi, ma ha stretti rapporti, in particolare, con quelli israeliani che, secondo una fonte interpellata da “Agenzia Nova”, hanno utilizzato i sistemi dell’azienda britannica per individuare alcuni dei massimi dirigenti di Hamas.
Lynch, noto anche come il “Bill Gates britannico”, ha avuto un ruolo importante nella nascita di Darktrace. La società, infatti, è stata fondata nel 2013 a Cambridge, da matematici ed esperti di difesa informatica di Invoke Capital, altra impresa di proprietà proprio di Lynch.
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’estate scorsa Darktrace aveva presentato sul mercato Heal, il suo nuovo strumento che sfrutta l’intelligenza artificiale per facilitare la fase cosiddetta di “incident response”, ovvero la capacità di rilevare e gestire gli attacchi informatici in modo da ridurre al minimo i danni, i tempi di recupero e i costi totali.
Lo scorso primo marzo l’azienda ha annunciato la nascita di Darktrace Federal, una nuova divisione al servizio del Dipartimento della Difesa degli Stati Uniti, della comunità di intelligence, delle agenzie civili federali e delle infrastrutture critiche nazionali per rafforzare le loro capacità di proteggersi dagli attacchi cyber.
In Darktrace Federal lavorano esperti in materia di sicurezza ed ex membri dell’intelligence statunitense che hanno guidato le operazioni informatiche presso la Cia e fornito assistenza all’Agenzia per la sicurezza nazionale (Nsa) e al Pentagono. Un annuncio che non sorprende, ma che anzi conferma la stretta vicinanza fra l’azienda fondata da Lynch e la comunità internazionale dell’intelligence.
È notizia dello scorso 26 aprile, invece, l’acquisizione di Darktrace da parte del fondo d’investimento statunitense Thoma Bravo per 5,32 miliardi di dollari. La trattativa era iniziata nel 2022 ma aveva subito una battuta d’arresto a causa di una serie di difficoltà nei negoziati fra le dirigenze delle due aziende. Thoma Bravo ha visto l’acquisizione come un’opportunità per rafforzare la propria esposizione nel mercato della sicurezza informatica: d’altronde, il fondo Usa possiede già diverse aziende che operano nel comparto, come Sophos, Proofpoint, Ping Identity e SailPoint.
Per Darktrace, invece, l’acquisizione potrebbe rappresentare un’opportunità di crescita e innovazione: un’operazione “win-win” come si dice in questi casi. Non sempre, tuttavia, sono filati lisci i rapporti fra le società legate a Lynch e gli Stati Uniti. L’imprenditore britannico, infatti, lo scorso giugno era stato scagionato – non senza sorprese – da un tribunale di San Francisco dalle accuse di frode e falso in bilancio presentate da Hewlett Packard. Lynch, infatti, aveva venduto al colosso statunitense del settore high tech, Autonomy, altra società informatica da lui fondata ma era stato accusato di aver gonfiato il valore della società prima della transazione.
Una vicenda che durava da ben 13 anni, quella del contenzioso fra Lynch ed Hewlett Packard che, tuttavia, si era conclusa nel migliore dei modi per l’imprenditore britannico che in questi giorni si stava godendo una vacanza con la famiglia in Italia. La vacanza, però, ha assunto toni decisamente drammatici in seguito del naufragio in Sicilia dello yacht che ospitava, complessivamente, 22 persone.
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(...) Mosca ha iniziato a preoccuparsi del sostegno occidentale all’Ucraina già nel 2022. Il Cremlino, mal informato dai suoi servizi di sicurezza, non aveva colto la portata della solidarietà che Kyiv avrebbe potuto ottenere. Mosca non aveva colto neppure la simpatia che l’esercito ucraino, combattendo come Davide contro Golia, avrebbe suscitato nei primi mesi dell’invasione presso le opinioni pubbliche soprattutto europee. Più che le disfatte sul campo di battaglia, più che il crollo della certezza di catturare Kyiv in tre giorni, a preoccupare Mosca sarebbero stati la simpatia, l’aiuto e la solidarietà che l’Ucraina stava raccogliendo e che erano i principali avversari del tipo di guerra che il Cremlino, dopo aprile del 2022, ha iniziato a impostare: la guerra lunga, adatta a generare un senso di fatica e frustrazione nella politica e nelle opinioni pubbliche. Mentre studiava i suoi errori sul campo di battaglia, Mosca si rendeva conto che anche le sue operazione di disinformazione erano da rifare.
Gli organi come Sputnik e Rt, le testate russe propagandistiche destinate a un pubblico internazionale, così il 23 maggio del 2022, un ufficiale russo dell’Svr, i servizi di sicurezza esterni, preparò un documento intitolato “Propaganda” e tre giorni dopo lo portò con sé per esporlo al Senato. L’ufficiale si chiama Mikhail Kolesov, ha lavorato per la maggior parte della sua carriera a Kabul, in Afghanistan, ed è diventato l’architetto di una nuova campagna per iniettare forza rigenerata nella macchina di propaganda del Cremlino attraverso un approccio che nel suo documento definisce “sistematico, mirato e attivo, di natura offensiva”. Se il documento è noto è grazie a un’inchiesta realizzata dalla testata russa The Insider e dallo Spiegel. La proposta di Kolesov mira alla produzione di contenuti adatti a stimolare in modo crescente la paura di un conflitto sconfinato, e la rabbia nei confronti dei rifugiati ucraini. L’idea di Kolesov è stata condensata nel Progetto Kylo, che mescola guerra informatica e operazioni di destabilizzazione come manifestazioni e proteste soprattutto in Francia e Germania: pochi mesi fa tre uomini sono andati davanti alla Tour Eiffel a Parigi, hanno posizionato delle bare con sopra la scritta “soldati francesi in Ucraina”, per farlo sarebbero stati pagati circa quattrocento euro a testa, e l’azione era parte del progetto Kylo. L’attenzione di Kolesov nel formulare la nuova offensiva di propaganda si è concentrata anche sui dissidenti russi. Assieme a un altro ufficiale dell’Svr, Mikhail Kulemin, ha progettato un’operazione denominata Ledorub (piccozza) per screditare gli oppositori russi del Cremlino e spaventare chi li finanzia all’estero. Il nome dell’operazione è un riferimento all’arma usata per uccidere Lev Trotsky in Messico nel 1940 (...)
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AGGIORNAMENTO DELLA SETTIMANA
🔗Continua la repressione dei giornalisti impegnati nelle aree del sisma: Mahmut Altıntaş, giornalista dell'Agenzia Mezopotamya (MA), e Sema Çağlak, giornalista di JINNEWS, sono stati arrestati mercoledì mentre coprivano le conseguenze del terremoto a Birecik e a Urfa. I due cronisti stavano raccogliendo informazioni sui lavori di soccorso in corso in un edificio crollato dove erano stati trovati 21 morti, quando sono stati raggiunti dalla polizia che li ha aggrediti e arrestati e rilasciati dopo un interrogatorio. Al momento sono 63 i giornalisti trattenuti o denunciati, innumerevoli quelli allontanati dalle aree del sisma. Il leader del partito di governo MHP Devlet Behçeli ha affermato che coloro che si raccontano dell'incapacità dell'istituzione statale di fornire in tempo soccorso hanno "sangue corrotto", "mancano di carattere" e sono "miserabili collaborazionisti di potenze straniere posizionate all'interno della prima linea dell'occupazione interna".
‼️Nel frattempo le squadre di soccorritori di Austria, Germania, Israele e Spagna hanno interrotto le operazioni e lasceranno la Turchia. Le prime tre hanno dichiarato che per “ragioni di sicurezza” non ci sono le condizioni necessarie per operare nel paese; i soccorritori spagnoli invece hanno dichiarato il ritiro dalle operazione perché lo stato turco ha deciso di iniziare a rimuovere le macerie usando mezzi pesanti anche laddove ci sono ancora persone vive, il che equivale a condannare queste a morte.
❌Il convoglio di aiuti della Mezzaluna Rossa curda è ancora bloccato al confine informale tra la zona autonoma siriana nord-orientale e l'area del regime. Il governo di Damasco continua a negare all'organizzazione umanitaria l'accesso alla zona terremotata, anche se numerose persone sono in attesa di aiuto. Inizialmente, metà delle merci e almeno un'ambulanza dovevano essere consegnate al regime come condizione per proseguire il viaggio, ma Damasco ora chiede che l'intero convoglio sia consegnato alla Mezzaluna Rossa Araba Siriana (Sarc). "Questo è inaccettabile per noi", ha detto Fee Baumann, che coordina il convoglio di aiuti di Heyva Sor. "Sappiamo quanto la SARC lavori a stretto contatto con il regime e sappiamo anche che molto probabilmente i nostri aiuti non arriveranno dove devono andare se li consegniamo".
🗣️Dal 9 Febbraio Il Consiglio esecutivo del KCK ha deciso di interrompere tutte le azioni militari e ha annunciato un cessate il fuoco unilaterale a tutte le forze militari e all'opinione pubblica. La decisione è stata presa per sostenere la solidarietà reciproca dei popoli del Kurdistan e della Turchia nelle condizioni straordinarie causate dal terremoto, per salvare persone ancora vive sotto le macerie, e per facilitare il recupero dei corpi intrappolati. Nella dichiarazione il co-presidente del consiglio esecutivo del KCK ha detto: "Non intendiamo aggiungere dolore al dolore, abbiamo deciso di non agire a meno che lo Stato turco non ci attacchi. La nostra decisione sarà valida fino a quando il dolore della nostra gente non sarà alleviato e le loro ferite non saranno guarite”.
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🌟 Novità
Abbiamo aumentato il numero di tag in primo piano che tutti possono avere sui propri blog da 10 a 24.
Sul web, il layout mobile del sito ora utilizza pulsanti di dimensioni diverse nel riquadro di navigazione a scomparsa a seconda della precisione del dispositivo di puntamento principale. Se stai usando un mouse, saranno più piccoli in modo che più pulsanti possano stare sullo schermo contemporaneamente; se utilizzi un touchscreen, saranno più grandi e più facili da toccare.
Per le persone che hanno abilitato "Prima il meglio" nelle preferenze della dashboard, abbiamo implementato alcuni miglioramenti al ranking algoritmico del feed Seguiti.
Sul web, stiamo continuando a riordinare il cassetto di navigazione nel layout mobile del sito. L'aggiunta più recente è il sottomenu Account, dove ora troverai gli elementi per Mi piace, Seguiti e Aiuto, oltre a un pulsante "Novità" che apre proprio questo blog.
I blog ora riceveranno articoli di compleanno celebrativi nel loro feed delle attività! In precedenza questi venivano inviati solo tramite e-mail.
In alcuni casi stavamo sperimentando la pubblicazione di GIF come file video, per risparmiare larghezza di banda e ottimizzare l'esperienza, ma non siamo stati in grado di trovare un modo per farla sembrare abbastanza buona. Abbiamo annullato tutti questi esperimenti.
Abbiamo aggiunto il supporto per i timestamp iniziali quando inserisci un URL di YouTube nel tuo post.
Nell'editor di post sul Web, utilizzando Tab per navigare tra le opzioni di colore del testo ora verrà visualizzato correttamente un contorno di messa a fuoco. Allo stesso modo, è stato aggiunto il supporto Tab per il pulsante di riproduzione/pausa del blocco audio e video. Queste modifiche sono accompagnate anche da un migliore supporto per screen reader.
🛠 Correzioni
Abbiamo implementato alcune ottimizzazioni che rendono le operazioni relative ai sondaggi (come il caricamento dei risultati) su Tumblr molto più veloci.
Abbiamo risolto un problema visivo sul web che in alcuni casi causava lo spostamento un po' troppo a destra dei pulsanti "Segui" nella traccia del reblog.
Sul web, quando utilizzi il sito in un browser su un dispositivo mobile, vedrai di nuovo "Go Ad-Free" nel menu di navigazione principale, ma solo se non sei già un abbonato Ad-Free.
Sui temi del blog, le immagini nei post creati utilizzando il formato Neue Post verranno ora visualizzate con una qualità superiore e il limite sulla loro larghezza "naturale" (la loro larghezza prima che venga applicato loro qualsiasi CSS) è stato aumentato da 540 a 1280 pixel di larghezza.
Risolto un bug che poteva far sì che le persone venissero indirizzate alla versione linguistica errata dei nostri documenti di aiuto quando toccavano i collegamenti a loro su Tumblr.
Risolto un bug nell'editor di post sul web che impediva la corretta traduzione del segnaposto del sottotipo "chat" del blocco di testo in lingue diverse dall'inglese.
Risolto un bug che interrompeva la cronologia di annullamento/ripristino nell'editor di post sul web durante l'inserimento di un blocco audio o video.
Risolto un numero di piccoli bug con l'indicatore di sicurezza della password sul web, che viene mostrato quando si avvia un nuovo account o si modifica la password esistente.
🚧 In corso
Ieri le persone che seguono il blog Radar hanno riscontrato uno strano problema tecnico nel loro feed di seguito in cui il loro solito feed di post dai blog seguiti si è interrotto improvvisamente ed è stato sostituito da un feed di post consigliati. Stiamo ancora cercando di capire esattamente perché è successo e come assicurarci che non accada di nuovo, ci scusiamo per l'interruzione!
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