#furto ad Alessandria
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pier-carlo-universe · 23 days ago
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Natale Sicuro – La risposta dei Carabinieri alle festività
Operazioni straordinarie tra arresti, denunce e sicurezza garantita.
Operazioni straordinarie tra arresti, denunce e sicurezza garantita. Il comunicato stampa diffuso dal Comando Provinciale dei Carabinieri di Alessandria, dal titolo “Natale Sicuro”, evidenzia l’impegno costante delle forze dell’ordine nel garantire serenità e sicurezza alla cittadinanza durante il periodo natalizio. Attraverso un linguaggio diretto e ricco di dettagli, il resoconto offre uno…
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nonleggerlo · 2 years ago
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Signor curato! Storia pazzesca, su @la_stampa: Aveva pubblicato un annuncio su Badoo, un social network utilizzato da chi cerca compagnia a pagamento. Un sacerdote di 83 anni di un paese dell’Ovadese, nel messaggio in chat del 2018 richiedeva un badante. Un astigiano di 40 anni, disoccupato, aveva risposto. Fin dai primi scambi a distanza si era intuito che il prete fosse interessato a una compagnia maschile, proponendo di fare insieme una vacanza al mare. L’astigiano, a corto di denaro, accettò. L’appuntamento fu alla stazione ferroviaria di Quattordio, dove il sacerdote giunse in auto a prendere l’accompagnatore. Stettero alcuni giorni in Liguria, poi il ritorno alle proprie abitazioni. Cosa sia accaduto in quella settimana di vacanza resta un mistero. È possibile che i due abbiano litigato, ma la circostanza non è emersa con certezza. Circa un mese dopo, però, l’escort astigiano si trovò in casa i carabinieri, con un decreto di perquisizione della procura di Alessandria. L’ex parroco lo aveva denunciato per il furto di un anello. L’accompagnatore spiegò di averlo ricevuto in sostituzione del pagamento in contanti della prestazione e di averlo venduto ad un «Compro oro» ricavandone 430 euro. Si è andati a processo e il giudice Andrea Amati ha assolto l’escort, accogliendo la tesi del suo avvocato, Jacopo Evangelista, secondo il quale la denuncia poteva essere una vendetta del prete dopo una discussione: «Siamo intenzionati a presentare una querela per calunnia contro l’accusatore» ha fatto sapere il legale. L’uomo è tornato a vivere in Calabria e ha una famiglia. Il sacerdote ovadese ha lasciato la Chiesa cattolica divenendo vescovo ortodosso (...) https://www.instagram.com/p/ChxKrBEt_k1/?igshid=NGJjMDIxMWI=
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FELIZZANO(AL). CARABINIERI-FURTO IN ABITAZIONE, UN ARRESTO.
FELIZZANO(AL). CARABINIERI-FURTO IN ABITAZIONE, UN ARRESTO.
Furto in abitazione, un arresto.
Comando Provinciale di Alessandria – Felizzano (AL), 25/07/2019
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I Carabinieri della Stazione di Felizzano hanno arrestato nella flagranza del reato di furto in abitazione giovane residente ad Asti e già noto alle Forze di Polizia. I Carabinieri in servizio perlustrativo sono stati allertati da alcuni cittadini della presenza di due soggetti ritenuti…
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gabrieleerre · 5 years ago
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Rubano auto ad un amico e poi vanno a sbattere contro un'altra vettura: nei guai tre minorenni - Alessandria Oggi
Rubano auto ad un amico e poi vanno a sbattere contro un’altra vettura: nei guai tre minorenni – Alessandria Oggi
Bosio – Dovrà rispondere di furto davanti alla Procura della Repubblica presso il Tribunale per i Minorenni di Torino, un quindicenne di Bosio che, insieme ad altri due coetanei, ha rubato un’auto ad un amico mettendosi poi al volante e percorrendo alcuni chilometri.
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paoloxl · 7 years ago
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La scorsa settimana, la cronaca ha riportato alla luce un episodio di razzismo avvenuto l’8 agosto. Si tratta di un’aggressione ai danni di un cittadino straniero ad Acqui Terme, in provincia di Alessandria. Due ragazzi di 17 anni hanno picchiato con violenza il richiedente asilo e hanno poi postato su Facebook il video dell’aggressione. Il filmato, dalla bacheca di uno degli aggressori, è passato alla pagina “Ipotesi Acqui”, un collettivo politico senza un partito di appartenenza, che ha deciso di denunciare l’accaduto pubblicamente. Il contenuto multimediale è stato rimosso, dal web, ma La Stampa TV è riuscita a salvare le immagini e a riproporle al pubblico dei lettori per informare su quanto successo, vista la gravità dell’atto, se pur a distanza di un mese circa. Shalid, richiedente asilo somalo, ospite della cooperativa Crescere Insieme Onlus, dopo il pestaggio, è stato trasportato in ospedale e poi dimesso con una prognosi di 5 giorni per un lieve trauma cranico. Nel video, che ha avuto una certadiffusione virale, si vede la vittima, un giovane nero (che, ovviamente, per la stampa mainstream, è “di colore”) mentre osserva i resti romani del sito archeologico vicino a Palazzo Levi, sede del Comune di Acqui, quando viene avvicinato da due ragazzi italiani. Uno di loro, incitato dall’altro, inizia ad offendere il migrante nell’evidente intenzione di provocarlo. Presto si arriva agli spintoni. “Levati dal c…”, si sente gridare uno dei ragazzi nel video, senza ottenere risposte violente dal migrante, che in inglese gli chiede di non toccarlo. “Don’t touch me“, ripete insistentemente la vittima, che nel giro di pochi secondi, con una mossa molto rapida simile ad una di karate o judo, viene sollevata e scaraventata con violenza al suolo, sbattendo sulla schiena. I ragazzi si allontanano velocemente, mentre la vittima è a terra, inerme. Un uomo la soccorre e dichiara: “Si sono avvicinati al ragazzo che non stava facendo assolutamente nulla e lo hanno preso di mira. Lo hanno fatto perché è straniero, ne sono convinto. Hanno continuato a provocarlo finché lui non ha reagito. Sono intervenuto — spiega— quando il ragazzo ha buttato a terra il profugo. A quel punto sono scappati tutti. Io ho chiamato l’ambulanza. Il ragazzino faticava ad alzarsi per la botta in testa». Le indagini hanno portato all’identificazione dell’aggressore, già noto alle forze dell’ordine per furto, tentata rapina, aggressione, minacce e lesioni, e del coetaneo che lo incitava. I due sono stati segnalati alla Procura per i minori di Torino e denunciati peristigazione a delinquere e lesioni personali, ma le indagini stanno andando avanti per identificare gli altri ragazzi presenti sul posto e coinvolti nell’aggressione. Pressoché unanime la condanna del mondo politico, che esprime anche preoccupazione per il coinvolgimento di minori e per i livelli di violenza razzista raggiunti.  L’aggressore alla fine ha provato a chiedere scusa. E continua a farlo ancora sui social (oramai stiamo perdendo il senso della socialità vera, e ogni tentativo di comunicare passa attraverso la rete, ndr). “Prima di tutto volevo chiedere scusa a tutti. So di aver fatto una cavolata e avete tutte le ragioni di avercela con me, però vi giuro che non succederà più perché so di aver fatto un grandissimo errore e vi prometto che non succederà più con nessuno, buon giornata a tutti”. Il post viene accompagnato di commenti e di offese, sebbene in pochi fanno rilevare anche la gravità di quest’ultima affermazione. Ancora una volta la violenza razzista viene banalizzata e sminuita, sino a diventare “una cavolata”. E come tale scivola addosso alla maggior parte delle persone. CrescereInsieme, la cooperativa sociale responsabile dell’accoglienza di Shalid, cerca di trovare comunque un risvolto positivo nella vicenda: «L’indifferenza però dilaga ma non vince – si legge in una nota – alla fine del video si vede chiaramente una persona intervenire per arrestare la violenza dell’aggressore. Ed è a lui che vogliamo dire grazie per aver trovato il coraggio di un gesto così importante».
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tmnotizie · 8 years ago
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ANCONA – Con quattro persone indagate per ricettazione e la restituzione di diversi beni d’arte ai legittimi proprietari, si chiude un’importante operazione di servizio dei Carabinieri del Nucleo Tutela Patrimonio Culturale di Ancona, che ha permesso il recupero di dipinti e sculture provenienti da furti perpetrati in Piemonte.  Questa mattina, nel corso di una conferenza stampa ad Ancona sono stati illustrati i dettagli del blitz.
L’attività è nata a seguito di controlli svolti a San Benedetto del Tronto presso il mercato dell’antiquariato “L’antico e le Palme” meta di numerosi espositori del settore dell’antiquariato provenienti da varie parti d’Italia. Di fondamentale importanza per il recupero è stato l’ausilio della“Banca dati dei beni culturali illecitamente sottratti”, mediante la quale i carabinieri sono riusciti a dimostrare che alcuni beni posti in vendita erano provenienti da furti.
In particolare sono stati recuperati un dipinto olio su tela raffigurante “volto di donna” e dipinto olio su tela raffigurante“marina”, risultati rubati in una abitazione di Torino nel mese di agosto del 2006. A seguito di approfondimento investigativo i carabinieri localizzavano nel negozio dell’antiquario, che aveva posto in vendita i due dipinti, altri due beni asportati nel corso del citato furto. Si tratta di un dipinto olio su tavola raffigurante “Scontro tra cavallerie”, dipinto olio su tela raffigurante “Battaglia”. Tutti i beni sono databili tra la fine del 600 e l’inizio del 700.
Nel prosieguo dell’attività investigativa, grazie al continuo lavoro dei militari, si addiveniva al recupero di quattro sculture, in possesso di un antiquario romano, in legno policromo del XVII secolo. Due raffiguranti “Putti” e due “teste di Angeli”, asportate da Chiese del Piemonte; precisamente i Putti rubati nel giugno 2015 presso la Chiesa Santa Lucia di Montescheno (località Zonca) invece le teste di Angeli erano state asportate nell’agosto 2015 dal Santuario Madonna delle Pietre Grosse di Piode (località Pietre Grosse).
Ulteriore attività di indagine permetteva di recuperare,  in provincia di Reggio Emilia , due dipinti olio su tela settecenteschi, raffiguranti “Notaio” e“Donna con ventaglio in mano”, risultati rubati in una privata dimora di Alessandria ad aprile 2001, beni in possesso di un collezionista.
I beni, per ostacolarne il riconoscimento, avevano subito delle modifiche. In particolare le sculture erano state ridipinte con colori più accesi, mentre ai dipinti erano state modificate le cornici. Espedienti risultati vani. Infatti i carabinieri del Tpc riconoscevano immediatamente i beni sottratti seppur modificati. Riconoscimento avvalorato in un primo momento dalle riproduzioni fotografiche presenti nella banca dati dei beni culturali illecitamente sottratti e riconfermato dai proprietari, alcuni dei quali avevano oramai poche speranze di rientrare in possesso delle loro opere che, oltre ad avere un notevole valore economico hanno un immenso valore devozionale (per quelli di provenienza ecclesiastica) e affettivo (per quelli asportati ai privati).
Le attività investigative sono state coordinate dalle Procure di Torino e Ascoli Piceno. Alle varie fasi investigative oltre ai Carabinieri del Tpc di Ancona hanno preso parte i  paritetici Nuclei di Torino, Bologna , Roma e Monza e Militari dei Comandi Provinciali Carabinieri di Ascoli Piceno, Macerata,  Torino, Alessandria, Vercelli, Mantova  e Reggio Emilia.
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Carrozzerie, officine e concessionarie nell'occhio della Polizia Stradale
La Polizia Stradale prosegue senza sosta l’attività di controllo amministrativo presso le concessionarie auto, officine meccaniche, carrozzerie, elettrauti, gommisti e centri revisione della provincia. Sotto il coordinamento della squadra di polizia giudiziaria della Sezione di Alessandria, il personale in forza ai Distaccamenti di Serravalle Scrivia, Tortona, Acqui Terme e Valenza compie il sistematico censimento delle attività connesse alla vendita e gestione dei veicoli al fine di prevenire e reprimere i reati di riciclaggio conseguenti al furto dei mezzi stradali. Nel contesto di tali controlli, viene inoltre vagliata l’osservanza delle norme sullo smaltimento dei rifiuti (olii esausti, vernici e pneumatici in particolare) nonché la regolarità di autorizzazioni e licenze tipiche delle attività commerciali. Dal mese di marzo, in particolare, sono in corso specifici controlli presso le officine meccaniche che forniscono anche servizi di pre-revisione e revisione periodica dei veicoli per scongiurare la messa in circolazione di veicoli potenzialmente pericolosi per la sicurezza stradale. Da inizio anno sono stati eseguiti 31 controlli ad attività commerciali, con verifiche su oltre 200 veicoli e rilevando 20 illeciti sia di natura penale che amministrativa, principalmente inerenti l’irregolare gestione dei rifiuti e l’inosservanza di norme di gestione d’impresa. http://dlvr.it/Nry7r7
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pier-carlo-universe · 3 months ago
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Alessandria, Rapinatore Minorenne Aggredisce la Direttrice del Negozio: Arrestato dai Carabinieri
Un tentativo di furto si trasforma in violenza ad Alessandria, con un giovane rapinatore fermato dalla prontezza delle forze dell’ordine. Un grave episodio di violenza si è verificato ad Alessandria, nel quartiere “Cristo”, dove un tentativo di furto è sfociato in un’aggressione fisica. La vicenda ha avuto luogo presso un esercizio commerciale, quando un giovane di 17 anni ha cercato di uscire…
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pier-carlo-universe · 3 months ago
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Il furto della Divina Commedia - Dario Crapanzano: Un’indagine di Fausto Lorenzi tra libri rari e misteri. Recensione di Alessandria today
Un giallo avvincente che mescola cultura, storia e intrighi nella Milano degli anni ’50
Un giallo avvincente che mescola cultura, storia e intrighi nella Milano degli anni ’50 Recensione: Dario Crapanzano torna con Il furto della Divina Commedia, un nuovo capitolo delle avventure di Fausto Lorenzi, un personaggio affascinante e ben delineato che si muove nella Milano degli anni ’50. Questa volta, l’ispettore Lorenzi si trova ad affrontare un caso singolare: la scomparsa di una…
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lamilanomagazine · 1 year ago
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Cuneo, furti in abitazione: eseguite cinque ordinanze di custodia cautelare
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Cuneo, furti in abitazione: eseguite cinque ordinanze di custodia cautelare. Cuneo: nella giornata di ieri, 13 settembre, i Carabinieri del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale Carabinieri di Cuneo di Cuneo hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere a carico di 5 persone, già tratte in arresto lo scorso 26 luglio perché accusate di associazione per delinquere finalizzata al furto in abitazione ed altro. Gli investigatori dell’Arma, come noto, avevano smantellato quella che, allo stato degli atti d’indagine, è da ritenersi un’associazione per delinquere finalizzata alla commissione di furti in abitazione, all’indebito utilizzo di strumenti di pagamento ed alla falsificazione di targhe. L’indagine, convenzionalmente denominata “pater familias”, era iniziata nel dicembre 2022, quando il Nucleo Investigativo era riuscito ad attribuire ad una stessa “batteria” tre furti avvenuti a Cherasco (CN). Il gruppo criminale aveva sede operativa in provincia di Cuneo e si muoveva agevolmente tra le province di Alessandria e Cuneo, con una non comune padronanza del territorio. Le indagini hanno ricostruito le dinamiche con cui gli indagati avevano costituito un’associazione strutturata, ove ognuno degli appartenenti aveva un ruolo e dei compiti ben definiti, con il proposito di commettere i furti e, allo stesso tempo, di eludere le investigazioni mediante la periodica bonifica da eventuali apparati d’intercettazione delle autovetture in uso e attraverso l’attribuzione di compiti più prettamente esecutivi quali la fittizia intestazione dei mezzi a proprio nome. Nella commissione dei furti, i ladri operavano in una “batteria” di tre, talvolta, quattro soggetti: questi raggiungevano l’abitazione da depredare a bordo di auto di grossa cilindrata con installate targhe clonate, e, in assenza dei proprietari, accedevano forzando porte e finestre, alla ricerca di denaro e preziosi. L’ordinanza di custodia cautelare in carcere eseguita ieri nei confronti di 5 appartenenti al sodalizio sotto indagine (al momento ancora ristretti in carcere), compendia le contestazioni relative ad ulteriori 34 furti in abitazione, che si aggiungono ai 32 contestati con il precedente provvedimento, commessi tra maggio e luglio di quest’anno, ovvero il tempo intercorso tra la richiesta di misura cautelare per quei fatti e l’esecuzione della stessa avvenuta il 26.07.2023. Il numero di reati contestati, considerato il breve lasso temporale, rende ancor più evidente la voracità e la spregiudicatezza dell’associazione nella commissione dei reati predatori. I comuni nei quali sono stati commessi i reati oggi contestati sono: Bagnaria e Varzi, in provincia di Pavia, Treiso, Cavallermaggiore, Diano d’Alba, Santo Stefano Belbo, Castiglione Tinella, Sommariva del Bosco, Saluzzo, in provincia di Cuneo, Canelli, Cassano Spinola in provincia di Asti, Pasturana, Morsasco, Orsara Bormida, Pontecurone, Frugarolo, Quargnento, Sant’Agata Fossili, Castellar Guidobono, Tortona, Villaromagnano, Casale Monferrato e Frassinello Monferrato. Ancora una volta occorre evidenziare come siano in corso ulteriori accertamenti finalizzati a reperire anche elementi a favore degli indagati, che devono essere considerati innocenti sino all’emissione di una sentenza definitiva di condanna.... #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda Read the full article
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lamilanomagazine · 2 years ago
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Ruba server e cassa acustica del valore di 1500 euro: arrestato 19enne nella provincia di Alessandria
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Ruba server e cassa acustica del valore di 1500 euro: arrestato 19enne nella provincia di Alessandria. Nel pomeriggio del 27 maggio 2023, i Carabinieri della Compagnia di Tortona hanno tratto in arresto un 19enne di origini marocchine per furto aggravato in abitazione. La vicenda trae origine da un sopralluogo di furto effettuato dai Carabinieri di Viguzzolo nel pomeriggio dello stesso giorno in un’abitazione di Villalvernia, dove erano stati asportati un server e una cassa acustica del valore di 1.500 euro. Dagli immediati accertamenti svolti sul posto, anche attraverso l’acquisizione delle immagini del sistema di videosorveglianza, i Carabinieri diramavano l’identikit dell’autore del furto a tutte le Centrali Operative della Provincia e, nel contempo, una pattuglia dei Carabinieri di Cassano Spinola, su segnalazione di un cittadino, procedeva al controllo di due soggetti che si aggiravano con fare sospetto in quel centro. Le successive indagini compiute dai Carabinieri di Villalvernia consentivano di accertare che uno dei due soggetti fermati dai colleghi era proprio l’autore del furto, che veniva pertanto condotto presso gli uffici della Stazione e sottoposto a perquisizione, risultando ancora in possesso di parte della refurtiva. A quel punto, davanti all’evidenza dei fatti, il giovane si vedeva costretto ad ammettere la propria responsabilità, facendo anche recuperare i restanti oggetti precedentemente asportati. Al termine delle operazioni, il 19enne veniva arrestato e condotto presso la Casa Circondariale di Alessandria. Il 29 maggio, il Tribunale di Alessandria convalidava l’arresto e applicava la misura cautelare della custodia cautelare in carcere nei confronti del giovane. Si tratta dell’ennesimo arresto operato dai Carabinieri di Tortona grazie al prezioso e indiscutibile contributo dei cittadini e delle loro segnalazioni all’utenza 112, elemento che certifica ancora una volta come la sinergia fra le forze di polizia e i cittadini possa imprimere maggiore efficacia alla quotidiana lotta alla criminalità.... #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda Read the full article
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lamilanomagazine · 2 years ago
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Alessandria, un incontro sulle buone prassi per vivere il territorio in sicurezza.
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Alessandria, un incontro sulle buone prassi per vivere il territorio in sicurezza.   L’appello lanciato dal Capitano dei Carabinieri Compagnia di Tortona Domenico Lavigna, di fronte agli imprenditori agricoli che hanno affollato la sala Multimediale della sede provinciale di Coldiretti durante l’Assemblea Pensionati, è stato chiaro. L’incontro è stata l’occasione per presentare il vademecum di buone prassi realizzato dall’Arma dei Carabinieri in collaborazione con Coldiretti Alessandria. Un momento informativo che ha coinvolto tutto il territorio della provincia di Alessandria, dal titolo “Campagna Sicura”, diventato ormai familiare, suscitando il grande interesse delle molte persone intervenute che hanno ringraziato per i consigli e le indicazioni fornite per evitare di rimanere vittime di truffe e furti. “Si tratta – come ha ribadito il Capitano Domenico Lavigna – di malviventi senza scrupoli che ricorrono ad espedienti e raggiri di ogni tipo per indurre in errore le ignare vittime in modo da procurarsi ingiusti profitti. Si fingono appartenenti alle Forze dell’Ordine, medici, avvocati, assicuratori o altro, chiedono telefonicamente denaro per i familiari a loro dire in difficoltà oppure simulano il pericolo di imminenti fughe di gas o, ancora, la consegna di finti pacchi postali commissionati da congiunti per farsi consegnare somme ingenti”. Ma non solo, si introducono nelle aziende, spesso magari situate in luoghi isolati e rubano i mezzi agricoli procurando un doppio danno: a quello economico va ad aggiungersi, infatti, il fatto che stiano rubando qualcosa che non ha prezzo, il “nostro sacrificio”, ossia le difficoltà affrontate per l’acquisto di quei trattori che permettono il lavoro nei campi e quindi il raccolto. “Come Comando dei Carabinieri abbiamo voluto intitolare questi incontri ‘Campagna Sicura’ per sottolineare l’impegno dell’Arma a salvaguardia della sicurezza di un territorio molto bello che però può essere vittima di episodi di furti, truffe e raggiri – ha affermato il Capitano Domenico Lavigna -. Sempre più furbi, i malviventi inventano di continuo nuovi trucchi per raggirare le persone, specie gli anziani. Le notizie di cronaca riportano notizie come queste, purtroppo, in costante aumento su tutto il territorio italiano e anche su quello della provincia alessandrina. Per questo motivo siamo impegnati nell’organizzazione di momenti informativi rivolti alla cittadinanza, soprattutto agli anziani ma anche attuando attività di prevenzione nelle scuole. Molte volte, infatti, la truffa, oltre al danno economico che comporta, rappresenta anche un vero e proprio motivo di caduta psicologica con il reale pericolo che le vittime possano chiudersi in sé stesse, compromettendo la propria autonomia e socializzazione”. Gli argomenti in scaletta hanno sottolineato l’importanza di incontri come questo poiché non sono rare le segnalazioni di sparizioni di attrezzature, materiali, prodotti fitosanitari, macchinari, trattori e furgoni, necessari per portare avanti l’attività aziendale. Denaro e monili, gasolio, macchine agricole e prodotti in campo sono le tipologie di furto ricorrenti in agricoltura, “per contrastarli serve un cambio di mentalità ed approccio al fenomeno e la segnalazione immediata in caso di sopralluoghi effettuati da persone sconosciute. Ci tengo a sottolineare che collegare il proprio sistema di allarme al numero di emergenza 112 è assolutamente gratuito e permette alle Forze dell’Ordine di agire in tempi più rapidi e efficaci”, ha continuato il Capitano Lavigna. Nel corso della riunione sono state messe a confrontate esperienze e sono state fornite indicazioni utili per evitare di incorrere in episodi di criminalità diffusa. “I furti nelle campagne sono un fenomeno che tende ad amplificarsi dove le condizioni di isolamento rendono più agevole la messa a segno dei colpi – ha sottolineato il Presidente Coldiretti Alessandria Mauro Bianco nel ringraziare l’Arma dei Carabinieri e il Capitano Lavigna per la professionalità e disponibilità dimostrata –.  Gli agricoltori sono spesso vittime di ogni genere di ruberia, dagli animali ai prodotti agricoli, dalle attrezzature ai macchinari. Un fenomeno che aggrava la situazione di crisi in cui si trova il settore. Bisogna anche tener presente che molti imprenditori non abitano nelle immediate vicinanze delle loro aziende. Per questo è necessario lavorare per il superamento della situazione di solitudine, invertendo la tendenza allo smantellamento dei presidi sociali e delle forze di sicurezza presenti sul territorio anche con l'ausilio delle nuove tecnologie". “Questi incontri informativi rappresentano un’importante occasione per parlare con gli anziani, e non solo, illustrare le modalità attraverso le quali le truffe vengono attuate e fornire loro consigli mirati affinché possano difendersi dalle subdole tecniche utilizzate dai malviventi. Spesso si tratta di vere e proprie spedizioni organizzate, dove i ladri vanno a colpo sicuro, portando via in pochi minuti, anche in pieno giorno, materiali e attrezzature la cui mancanza crea un grosso danno all’azienda, specie se di dimensioni medie o piccole. Non bisogna abbassare la guardia su questi fenomeni che mettono in difficoltà i piccoli imprenditori. Incontri informativi come questi, organizzati in sinergia con l’Arma dei Carabinieri, sono fondamentali”, ha concluso il Direttore Coldiretti Alessandria Roberto Bianco.... #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda Read the full article
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lamilanomagazine · 2 years ago
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Casale Monferrato, furti e rapine a prostitute: fermato un 28enne
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Casale Monferrato (Alessandria), furti e rapine a prostitute: fermato un 28enne. I Carabinieri di Casale Monferrato hanno sottoposto a fermo di indiziato di delitto un 28enne marocchino ritenuto gravemente indiziato di avere commesso una rapina ad una prostituta. L’indagine dell’aliquota operativa di Casale Monferrato, coordinata dalla Procura di Vercelli, ha consentito di ricostruire i fatti avvenuti nella notte del 2 febbraio scorso, quando, dopo avere concordato un appuntamento sul web per una prestazione sessuale, il marocchino si era recato presso l’abitazione della donna transessuale e, minacciandola con un coltello, le aveva sottratto la borsa contenente il telefono cellulare, 370 euro in denaro contante ed effetti personali. Il precedente L’uomo è ritenuto gravemente indiziato anche di un altro furto e di un’estorsione avvenuti il 10 febbraio, sempre a Casale Monferrato e in danno di un'altra donna transessuale. Come nella precedente circostanza, il 28enne aveva concordato un appuntamento e, una volta entrato nell’abitazione della vittima, le aveva sottratto il telefono cellulare, costringendola a pagare una somma di denaro per la restituzione. Arresto L’arrestato, in procinto di partire per il Marocco con volo da Malpensa nella giornata di domenica, è stato fermato dai Carabinieri a Casale Monferrato e tradotto presso la casa circondariale di Vercelli a disposizione dell’Autorità Giudiziaria. Read the full article
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