#noir storico
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pier-carlo-universe · 5 months ago
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Nostra Signora dei Lupi di Thomas Gilbert: Una Storia di Misticismo e Terrore nel Medioevo. Recensione di Alessandria today
Il nuovo graphic novel di Thomas Gilbert, un noir storico che esplora la brutalità dell’uomo in un’Europa medievale immersa nella superstizione
Il nuovo graphic novel di Thomas Gilbert, un noir storico che esplora la brutalità dell’uomo in un’Europa medievale immersa nella superstizione. Nostra Signora dei Lupi è il più recente lavoro di Thomas Gilbert, un autore che ha già affascinato i lettori con Le figlie di Salem e Corpi alchemici. Questa graphic novel rappresenta l’ultimo capitolo di una trilogia dedicata alla violenza e…
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liber-what-ia · 4 months ago
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I'm not dead, just very sporadically active.
And busy creating aesthetics ✨
Story -> La Ruota degli Angeli
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I libri della renna
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Il regalo di Natale delle biblioteche di Milano consiste, naturalmente, nei nostri consigli di lettura, scelti per offrire al pubblico un’occasione per distrarsi in totale relax.
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È ambientata proprio in tempo di feste L’affittacamere di Valerio Varesi, appena ristampato da Mondadori, ma è un Natale un po’ cupo per il commissario Soneri, costretto a scavare anche nel proprio doloroso passato per venire a capo dell’omicidio di un���anziana affittacamere dalla vita piuttosto torbida: “La nostalgia è la sublimazione della paura che ci fa il tempo che passa”. Forse Varesi è riuscito a darci, una volta per tutte, la spiegazione della passione per i libri gialli: “La vita, dopotutto, non assomiglia tragicamente a un omicidio? Non si concludeva sempre con un morto? Non ci ammazzava il tempo logorandoci ogni giorno con un piccolo affronto fino al cedimento? E il tempo non ha bisogno di un alibi come non ce l’ha il boia: compie semplicemente il suo mestiere”. Scritto molto bene, sembra di passeggiare insieme al protagonista per le vie nebbiose di Parma, durante le festività natalizie.
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Antonio Manzini, nel titolo del suo ultimo libro della serie del vice questore Rocco Schiavone, Riusciranno i nostri eroi a ritrovare l’amico misteriosamente scomparso in Sud America?, fa il verso al noto film di Ettore Scola con Nino Manfredi e Alberto Sordi, ma l’amico, in questo caso, è misteriosamente scomparso in Sud America e non in Africa. Spassoso e divertente anche durante la trasferta, il coriaceo Rocco sembra ricordare la risposta che Aldo Fabrizi diede ai giornalisti che lo rimproveravano di parlare solo in romanesco: “Sono sicuro che se anche fossi nato altrove parlerei romanesco lo stesso”: è così anche per i nostri eroi, che si trovino a Roma, ad Aosta, a Buenos Aires o in Messico. Buon divertimento!
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Anche in La ricreazione è finita, recentissimo romanzo di Dario Ferrari, si respira aria di Natale, ma in questo caso il riferimento cinematografico non è a Scola bensì al Fellini dei Vitelloni, perché il protagonista gigioneggia in quel di Viareggio senza decidersi a dare una svolta, matrimoniale e professionale, alla sua tardo-fanciullesca esperienza personale. Egli riesce però, del tutto inaspettatamente, a vincere un dottorato di ricerca in università e viene incaricato di occuparsi degli scritti del compatriota Tito Sella, morto in carcere dove era stato rinchiuso per il reato di terrorismo. Diversi generi letterari e temi, il romanzo di formazione, il mondo accademico, le suggestioni cinematografiche, storiche e metaletterarie, si intrecciano in questo romanzo davvero accattivante.
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Feste decisamente spensierate per chi sceglierà Le imprudenze di Archie di Wodehouse, recentemente ripubblicato da Mursia. Inossidabile humour inglese di ottima lega, del suo stile l’autore diceva: “consiste nel costruire una specie di commedia musicale senza musica, ignorando del tutto la vita reale”. E proprio così, in assoluta leggerezza, vive Archie, il protagonista di questo romanzo che vi lascerà con il sorriso stampato durante tutta la lettura. “Mentre considerava la sua situazione alla fine del primo mese di vita matrimoniale, ad Archie pareva che andasse tutto per il meglio nel migliore di tutti i mondi possibili. … C’erano dei momenti in cui gli sembrava che New York fosse solo stata in attesa del suo arrivo prima di dare ufficialmente inizio ai bagordi”.
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Le festività natalizie sono l’occasione giusta anche per affrontare un bel romanzo storico, di quelli “cappa e spada”, soprattutto per chi ha amato I promessi sposi. Il conte Attilio di Claudio Paglieri è infatti il prequel del capolavoro manzoniano e ci offre un punto di vista diverso sulla personalità del famigerato cugino di Don Rodrigo, ma l’ambientazione è sempre la stessa: la nostra grande Milano e le meravigliose sponde del lago di Como.
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Ancora in tema con le feste vi proponiamo Un lungo capodanno in noir, in cui dieci autori contemporanei tra i più seguiti ci offrono la loro versione delle feste. Diversi sono anche gli scenari: Roma, Firenze e Milano “con i suoi quartieri e la sua gente; Milano che negli anni Venti ospitava Antonio Gramsci a San Vittore, uno che il Capodanno lo odiava proprio”. Poi un borgo del centro Italia, e infine Barcellona e la Svizzera: un ampio panorama per feste colorate di giallo!
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Chiudiamo questa breve rassegna con una garanzia assoluta, ovvero l’ultima raccolta di racconti gialli di Simenon pubblicata da Adelphi: I misteri del Grand-Saint-Georges, anch’essa, in qualche modo, in tema con il Natale perché ambientata nei paesaggi innevati della Lituania. Una tremenda vendetta è l'argomento della prima storia, un “racconto di Natale per grandi” è il sottotitolo della seconda, mentre l’ultima, Il piccolo sarto e il cappellaio, sarà poi sviluppata nel romanzo I fantasmi del cappellaio: basta un semplice pezzettino di carta per suscitare i più atroci sospetti e scatenare la tensione.
Di nuovo auguri di buone feste a tutti i nostri fedelissimi lettori!
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letteratitudine · 1 year ago
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33° NOIR IN FESTIVAL - il manifesto di MANUELE FIOR e l'invito alla CONFERENZA STAMPA - martedì 21 novembre, ore 10 - Palazzo Marino, MILANO
Fuggevole Milano
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Manuele Fior tinge di notte il manifesto del 33° Noir in Festival
Il Noir in Festival torna a Milano dal 1 al 7 dicembre 2023 con un programma poliedrico che attraversa secoli e generi, autori e visioni, finendo per specchiarsi nel cinema e nella letteratura contemporanei. Un’inquietudine di fondo risuona tra le pieghe della 33a edizione del festival, che trova il suo ideale baricentro a metà strada tra l’agitazione di un autore milanese doc come Andrea G. Pinketts, storico frequentatore del Noir scomparso esattamente cinque anni fa, e il manifesto malinconico e allo stesso tempo proiettato verso il futuro firmato da un maestro del fumetto nostrano, Manuele Fior.
Tra i più apprezzati artisti di graphic novel e illustratori, recentemente uscito in libreria con le graphic novel Celestia (Oblomov edizioni, 2019-2020) e Hypericon (Coconino Press, 2022), Fior ha all’attivo collaborazioni con i più importanti nomi dell’editoria italiana e internazionale: Coconino Press, Oblomov, La Repubblica, La Stampa, Internazionale, Einaudi, Feltrinelli, Mondadori, La nave di Teseo, Dargaud, Futuropolis, L’école des loisirs, Gallimard, Le Monde, The New Yorker, Dark Horse, etc. Negli anni la sua opera è stata premiata con alcuni tra i massimi riconoscimenti del settore: il Fauve d’or al festival di Angoulême, il Micheluzzi Award del Napoli Comicon, il Gran Guinigi e il Yellow Kid di Lucca Comics & Games e l’Inkpot award al San Diego Comic-Con. Il Noir in Festival l’ha scelto per firmare l’immagine della 33° edizione, unendosi alla galleria di artisti eccellenti che ha visto sfilare, dal 1991 ad oggi, nomi come Paolo Bacilieri, Gigi Cavenago, Lorenzo De Felici, Mario Alberti, Hugo Pratt, Lorenzo Mattotti, Bill Plympton, Charles Schultz, Mojmir Jezek e molti altri.
Una collaborazione, quella tra Manuele Fior e il Noir in Festival, che ha il sapore della predestinazione. Sue, infatti, sono le recenti copertine dei romanzi editi da La Nave di Teseo di Giorgio Scerbanenco, autore al quale il festival intesta dal 1997 il premio per la miglior opera di narrativa italiana dell’anno di genere noir. Il segno magico e onirico di Fior, sospeso tra il blu notte di Eyes Wide Shut e le fascinazioni cyberpunk di Ghost in the Shell, ci trasporta nello scenario misterioso di una Piazza Duomo insolita e immersa nel silenzio, dove si aggira una figura enigmatica: un detective ? Un assassino? O il riflesso delle angosce di cui è portatore sano l’uomo contemporaneo?
“L’essenza del genere noir”, dichiarano i direttori Giorgio Gosetti e Marina Fabbri, “è quella di rimescolare le carte in tavola, rifuggire lo status quo, evadere dalle consuetudini. E quale modo migliore di rappresentare la sua anima più moderna se non giocare sul contrasto che Manuele Fior, potentemente, rappresenta nell’immagine di quest’anno: la Milano del Duomo, quella da cartolina che tutti conosciamo, si scontra con la Milano del futuro, un groviglio di grattacieli luminescenti che rappresenta la finanza, il virtuale, le intelligenze artificiali. Da questo attrito tra vecchio e nuovo nascono non rovine ma dubbio, curiosità, dibattito e conoscenza. Questo è esattamente lo spirito che anima l’edizione 2023 e ringraziamo Manuele per averlo affrescato in modo così preciso e appassionato.”
Manuele Fior è uno dei più noti e apprezzati fumettisti e illustratori contemporanei. Con le sue graphic novel, tradotte in più di 10 lingue, si è aggiudicato i più importanti premi internazionali e prestigiose mostre. Quotidiani, riviste e case editrici gli commissionano regolarmente illustrazioni di articoli e copertine, in Italia e all'estero. Le sue indimenticabili gouache e la crescente notorietà gli hanno portato lavori come manifesti per il cinema e importanti manifestazioni culturali, uniform edition per le opere di Pavese, Scerbanenco, Ballard e Louise Penny.
Il Noir in Festival è diretto da: Giorgio Gosetti, Marina Fabbri e Gianni Canova (Delegato IULM). Una realizzazione: Studio Coop. Con il patrocinio di: Comune di Milano. Promosso da: DGCA - MiC. In collaborazione e con il sostegno di: IULM.
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carmelagabriele · 1 year ago
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L' Associazione culturale e teatrale “Luce dell'Arte” ETS di Roma indice ed organizza il Premio di Poesia, Narrativa, Teatro e Pittura "Luce dell'Arte" 6^ Edizione. Il premio, aperto ad Autori adulti con limite d’età minimo 18 anni e massimo nessuno, è diviso in 4 sezioni:
Sezione A) Poesia e/o Videopoesia: poesia e/o videopoesia a tema libero edita o inedita in lingua italiana o straniera o in vernacolo, con inclusa traduzione, senza limiti di lunghezza, riservata a tutti i poeti di nazionalità italiana o poeti stranieri di età adulta. Sono ammessi anche libri editi di poesia ed e-book. Per chi avesse creato videopoesia, può inviarla, ricordando di allegare file della poesia, oltre al video.
Sezione B) Narrativa: racconto, libro di racconti, saggio o romanzo a tema libero, inedito o edito in lingua italiana, anche tradotto da lingua straniera, riservata a tutti gli scrittori di nazionalità italiana e scrittori stranieri. Sono ammessi anche e-book. Generi letterari a partire da quello giallo, noir, horror, di fantascienza, storico, romantico, di attualità, avventura, fantasy, introspettivo - psicologico, fino a quello epico, comico/umoristico, allegorico e didattico - scientifico.
Sezione C) Teatro: monologo, corto, commedia o tragedia e sceneggiatura a tema libero in lingua italiana o straniera o in vernacolo, con inclusa traduzione; sezione aperta a scrittori, attori, registi e sceneggiatori. I testi possono essere editi o inediti. Sono ammessi anche libri con vari testi teatrali ed e-book.
Sezione D) Pittura e/o Fotografia con annesso Pensiero poetico o Racconto breve: opera d’arte fatta con qualsiasi tecnica (olio, acquerello, china, etc.) e/o fotografia, della quale inviare due riproduzioni a colori del formato cm 13x18, indicando per la Pittura tecnica adoperata e misura effettiva della stessa, insieme ad un pensiero poetico o racconto breve che ne esplichi il senso più profondo. Fondamentale dichiarare che l’opera è frutto del proprio ingegno, presentandola nel formato originale alla premiazione. Il testo annesso ad essa va scritto su un foglio formato A 4, che presenti come titolo lo stesso dell’opera d’arte figurativa.
Scadenza bando il 15 Maggio 2024. Per bando completo e scheda di adesione andare sul sito www.lucedellarte.altervista.org alla sezione "Premi". E-mail: [email protected] Tel 348 1184968 Quota base di partecipazione 10 euro per una sezione.
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carmy77 · 1 year ago
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L'Associazione culturale e teatrale “Luce dell'Arte” ETS di Roma indice ed organizza il Premio di Poesia, Narrativa, Teatro e Pittura "Luce dell'Arte" 6^ Edizione. Il premio, aperto ad Autori adulti con limite d’età minimo 18 anni e massimo nessuno, è diviso in 4 sezioni:
Sezione A) Poesia e/o Videopoesia: poesia e/o videopoesia a tema libero edita o inedita in lingua italiana o straniera o in vernacolo, con inclusa traduzione, senza limiti di lunghezza, riservata a tutti i poeti di nazionalità italiana o poeti stranieri di età adulta. Sono ammessi anche libri editi di poesia ed e-book. Per chi avesse creato videopoesia, può inviarla, ricordando di allegare file della poesia, oltre al video.
Sezione B) Narrativa: racconto, libro di racconti, saggio o romanzo a tema libero, inedito o edito in lingua italiana, anche tradotto da lingua straniera, riservata a tutti gli scrittori di nazionalità italiana e scrittori stranieri. Sono ammessi anche e-book. Generi letterari a partire da quello giallo, noir, horror, di fantascienza, storico, romantico, di attualità, avventura, fantasy, introspettivo - psicologico, fino a quello epico, comico/umoristico, allegorico e didattico - scientifico.
Sezione C) Teatro: monologo, corto, commedia o tragedia e sceneggiatura a tema libero in lingua italiana o straniera o in vernacolo, con inclusa traduzione; sezione aperta a scrittori, attori, registi e sceneggiatori. I testi possono essere editi o inediti. Sono ammessi anche libri con vari testi teatrali ed e-book.
Sezione D) Pittura e/o Fotografia con annesso Pensiero poetico o Racconto breve: opera d’arte fatta con qualsiasi tecnica (olio, acquerello, china, etc.) e/o fotografia, della quale inviare due riproduzioni a colori del formato cm 13x18, indicando per la Pittura tecnica adoperata e misura effettiva della stessa, insieme ad un pensiero poetico o racconto breve che ne esplichi il senso più profondo. Fondamentale dichiarare che l’opera è frutto del proprio ingegno, presentandola nel formato originale alla premiazione. Il testo annesso ad essa va scritto su un foglio formato A 4, che presenti come titolo lo stesso dell’opera d’arte figurativa.
Scadenza bando il 15 Maggio 2024. Per bando completo e scheda di adesione andare sul sito www.lucedellarte.altervista.org alla sezione "Premi". E-mail: [email protected] Tel 348 1184968 Quota base di partecipazione 10 euro per una sezione.
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tempi-dispari · 2 years ago
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IMO: la prendiamo dal verso sbagliato
Una aspetto che tante volte, per lo più, a dire il vero, non si tiene in giusta considerazione quando si parla degli artisti nostrani, è il paragone. Intendiamoci subito. Non sto parlando del classico, è meglio o peggio di. Anzi. Sto parlando del: mi ricordano i… Ecco, questo ‘mi ricordano’ è spesso visto in maniera errata. Ovvio, quando si tratta di plagio, nulla da eccepire. Ma quando invece è un richiamo per capacità, sonorità, intenzione, be, è un altro paio di maniche.
Rendiamoci conto che per accostare, forse è meglio di paragonare, la band x al gruppo y mainstream, non è cosa da poco. Insomma, riuscire ad utilizzare la tecnica di un gruppo che magari è sulla scena da decenni, farla propria e creare nuove trame, non è banale. Personalmente cerco sempre di dividere in due le band di questo tipo. Quelle che copiano spudoratamente, e quelle che si ispirano, ma riescono a conservare un proprio carattere.
Al di là del fatto in sé, ribadisco, riuscire ad eguagliare la tecnica di chi non fa altro nella vita, non è semplice. Già questo dovrebbe dare la tara delle capacità di un gruppo. Non stancherà mai il ripeterlo. Un conto è la derivatività, un altro l’ispirazione. Mi metto nei panni del gruppo xy. La recensione dice che non c’è nulla di nuovo perché suonano come il primo disco di pincopallino.
Ok, ma rendiamoci conto della correlazione. Si sta dicendo che la band di quartiere z suona come un gruppo non solo professionista, ma storico. Tanto di cappello. Il disco non aggiunge e non toglie nulla al panorama musica mondiale? Che problema c’è. Noi ascoltiamo moltissime band straniere che ricordano qualcun altro e le osanniamo proprio per questo. Ricordo ancora benissimo la prima volta che mi capitò di ascoltare Greta van fleet e gli Editors.
La mia reazione fu si repulsione. Che senso aveva suonare come qualcun altro? Il senso del marketing. È stato il solo modo per farsi notare. E io che dicevo di preferire infinitamente i Der Noir agli Editors e qualsiasi altro gruppo nostrano di hard rock. E non erano una decisione campata per aria. Le band underground avevano capito molto bene e molto prima come funzionano certe cose. Il problema è la condivisione. Se non si condivide la musica che si crea e che si ascolta, come può un estraneo essere attratto da quello che faccio.
Ecco che entra in gioco il marketing con la sue stupide regole sui social, che non servono a niente, che è inutile perdere tempo. E via sciorinando. Le band sopracitate, tuttavia, si sono accollate un altissimo rischio. E se fosse andata male? Sappiamo tutti come sia facile conquistare un pubblico, un attimo ci vuole a farsi odiare. I nostri lo hanno sempre saputo e si sono regolati di conseguenza. Quello di cui abbiamo timore è scoprire che possiamo divertirci e stare bene anche senza nulla di programmato e imposto. E si torna all’origine.
Se sentissi parlare di un gruppo che suona materiale originale ispirandosi agli Iron Maiden, non esiterei, andrei. Più he altro per la compagnia. Almeno così dovrebbe essere. Invece ogni sera si cerca qualcosa di sicuro. Eppure questo qualcosa di sicuro, lo abbiamo già. Si chiama underground ed è strapieno di tesori. Basta solo avere la voglia di osare, lo stesso passo che ha dato i natali alle tue band perfette.
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pier-carlo-universe · 5 months ago
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"La finestra sui tetti e altri racconti con Martin Bora" di Ben Pastor. Recensione di Alessandria today
Otto racconti tra giallo e guerra con l'eroe tormentato Martin Bora
Otto racconti tra giallo e guerra con l’eroe tormentato Martin Bora. La finestra sui tetti e altri racconti con Martin Bora è una raccolta di racconti che ruota attorno al personaggio di Martin Bora, ufficiale della Wehrmacht, investigatore solitario e tormentato protagonista delle opere di Ben Pastor. In questi otto racconti, Ben Pastor esplora ancora una volta i dilemmi morali del suo…
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chiaradamico1 · 6 years ago
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Nuovo suggerimento di lettura!
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darioabateeditore · 4 years ago
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Dario Abate Editore
Dario Abate Editore (acronimo DAE) è una casa editrice italiana attiva nel settore della narrativadi ogni genere.
Fondata da Dario Salvatore Abate a Milano nel 2016, è cresciuta negli anni grazie al lancio di un social contest letterario di successo, il Premio Letterario Internazionale Dario Abate Editore(alias Contest DAE), dedicato a valorizzare opere di narrativa inedite .
Storia
Dopo l'immediato successo della casa editrice HOW2 Edizioni, fondata nel 2013, nel 2016 Abate pensa a un nuovo progetto editoriale dedicato esclusivamente alla narrativa, di ogni genere. Il primo romanzo pubblicato dalla DAE è "Piccolo Principe, il viaggio continua", scritto da Ilenia Iadiciccio come sequel ideale dell'opera immortale di Antoine de Saint-Exupéry.
Nella prima fase di produzione della DAE, Abate si concentra sulla rielaborazione in formato di moderna narrativa di grandi classici del passato, come l'Iliade, l'Odissea e l'Eneide. Nascono così "La Guerra di Troia" di Francesca Radaelli, "Odysseus" di Angela Alessia Brugugnone,"Enea, il guerriero di Troia" di Camilla Volpi. Segue un particolare esempio di commistione di generi, con "Biancaneve Zombie" di Elena Mandolini e "Pinocchio rosso sangue" di NuelaCossati.
Dopo questa primissima fase sperimentale, Abate decide di esplorare il campo dei nuovi talenti con un social contest, la cui prima edizione vede la luce nel 2017. Al contest DAE vengono ammesse opere inedite di narrativa di ogni genere, tra cui fantasy, horror, giallo, noir, fantascienza, drammatico, romance, storico, biografico, ecc.La prima edizione del Contest DAE viene vinta daCamilla Stenti, con il romanzo drammaticoResta Viva, mentre la seconda edizione viene vinta dal romanzo psicologico "Il Cigno e la Ballerina", di Lucia Carluccio. Entrambe le opere vengono premiate dal Direttore Editoriale Daniele Corradi, presso il Festival Stranimondi di Milano.
Spin-off
Dal progetto editorialeDAE - Dario Abate Editore, Abate, nel 2021, lancia anche l'etichetta discografica DAE Music, analogamente, mediante il DAE Music Contest, a cui partecipano diversi giovani talenti della musica italiana. Anche DAE Music ha come logo un toro, da sempre simbolo dell'editore.
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marichatlenoir · 5 years ago
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Il misterioso Cavaliere Nero ~ Il dipinto
Il dipinto del misterioso Cavaliere Nero, Chevalier Noir, ritrae un antico custode del Miraculous del Gatto Nero. Il cavaliere indossa un'armatura a piastre di epoca tardomedievale al di sopra della maglia di ferro, secondo l'usanza diffusasi in Europa nel corso del XV secolo.
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315. Festin ~ Dipinto del Cavaliere Nero.
La testa e le spalle sono protette dal camaglio in maglia di ferro. Sulla corazza è riconoscibile il simbolo dell'Ordine dei Guardiani dei Miraculous. Il simbolo ricorda un labirinto e il carattere cinese 壽 shòu, longevità, una delle cinque benedizioni della tradizione cinese.
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A sinistra: Simbolo dell'Ordine dei Guardiani dei Miraculous. A destra: Carattere cinese 壽 shòu, longevità.
Al posto della spada, il Cavaliere Nero impugna il bastone su cui sventola la bandiera con l'emblema del casato del Gatto Nero. Sullo stendardo dal fondo bianco emerge il blasone viola, sormontato da una corona d'oro, sul quale sono rappresentate le teste di tre gatti neri.
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315. Festin ~ Emblema del casato del Gatto Nero.
Lo stemma del casato del Gatto Nero è una rielaborazione grafica dello stemma del Regno di Francia, utilizzato a partire dal 1376. Il blasone è azzurro, sormontato da una corona d'oro incastonata di pietre preziose, con la rappresentazione di tre gigli dorati, fleur de lys d'or.
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A destra: Stemma del Regno di Francia dal 1376.
Il casato del Gatto Nero è visibile anche all'interno del rombo dell'armatura. Il felino è rappresentato di profilo, con le zampe anteriori protese in avanti e la coda sollevata, nella posa che richiama lo stemma araldico del leone rampante, simbolo di forza, coraggio e nobiltà.
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A destra: Simbolo araldico del leone rampante.
La foggia dell'armatura e lo stile della bandiera permettono di delimitare un periodo storico preciso e di ipotizzare che l'antico custode del Miraculous del Gatto Nero possa essere stato uno dei compagni d'armi di Jeanne d'Arc, l'antica custode del Miraculous della Coccinella.
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315. Festin ~ Dipinto del Cavaliere Nero.
Il cavaliere non può essere identificato con certezza con un personaggio storico realmente esistito, poiché il dipinto è il risultato di una ricostruzione artistica. Il bellissimo viso del misterioso Cavaliere Nero è tratto dal dipinto Uomo dal guanto di Tiziano.
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A sinistra: Particolare del viso del Cavaliere Nero. A destra: Particolare del viso dell'Uomo dal guanto di Tiziano.
Ribaltando il dipinto di Tiziano e isolando il particolare del viso dell'Uomo dal guanto, è possibile riconoscervi la fonte di ispirazione per l'antico custode del Miraculous del Gatto Nero. Il viso del cavaliere è perfettamente identico, nonostante sia incorniciato dal camaglio.
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Confronto dei visi del Cavaliere Nero e dell’Uomo dal guanto di Tiziano.
Realizzato nel 1523, Uomo dal guanto è custodito nel museo del Louvre. Con un sapiente uso dei colori e della luce, Tiziano ritrae un gentiluomo italiano, ancora adolescente, dallo sguardo sognante e malinconico, il cui linguaggio del corpo suggerisce forza e gentilezza d'animo.
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Tiziano, Uomo dal guanto, olio su tela, 1523 circa, Museo del Louvre, Parigi.
Il giovane dai capelli scuri e dalla carnagione chiara ha un'eleganza discreta, indossa abiti raffinati senza ostentare la sua ricchezza; si è sfilato un guanto di pelle, lasciando scoperta la mano destra e mostrando un prezioso anello dorato con lo stemma.
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Particolare della mano destra con anello dell'Uomo dal guanto di Tiziano.
Per una curiosa coincidenza, proprio come il gentiluomo rappresentato nel dipinto, nell'Impostore, Adrien si sfila il guanto della divisa da scherma per trasformarsi in Chat Noir. L'inquadratura si sofferma sulla mano destra con l'anello del Gatto Nero.
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108. Impostore ~ Particolare della mano di Adrien con anello del Gatto Nero.
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fareastfilm · 5 years ago
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BETTER DAYS VINCE IL GELSO D’ORO 2020!
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25.000 voti e 3.000 accrediti da 45 paesi: ecco tutti i numeri dell’edizione digitale.
UDINE – 3000 accrediti da 45 paesi e 25.000 voti per stabilire i vincitori degli Audience Awards 2020: ecco l’edizione digitale del Far East Film Festival raccontata attraverso i numeri. E i numeri raccontano un grande successo. Sia quelli di partenza (46 titoli in line-up, tra cui 5 prime mondiali, corrispondono a decine di case di produzione che hanno accettato di puntare sul FEFF online), sia quelli finali, raccolti dopo 9 giorni di programmazione (non solo film: anche 45 dirette streaming, 38 videomessaggi dei registi, 10 conferenze stampa, senza contare tutte i meeting organizzati su Zoom dal FEFF Campus e da Focus Asia).
Il Gelso d’Oro è andato al potentissimo youth drama cinese Better Days di Derek Tsang (figlio del leggendario Eric Tsang): un’indimenticabile storia d’amore e di violenza sui banchi di scuola che si è aggiudicata anche il Gelso Nero degli accreditati Shogun. Il Gelso d'Argento è andato al debut film malaysiano Victim(s) della regista Layla Ji, presentato al FEFF 22 in prima mondiale (la Malaysia non era mai finita sul podio). Il Gelso di Cristallo è andato alla favola pop taiwanese I WeirDo di Liao Ming-yi (un’altra prima mondiale), che si è aggiudicata anche il Gelso Viola di Mymovies. Il Gelso Bianco per la migliore opera prima, deciso da una giuria internazionale (La Frances Hui, Leopoldo Santovincenzo, Mark Adams), è andato invece all’action-comedy sudcoreana Exit di Lee Sang-geun. Sudcoreana anche la menzione speciale, cioè il noir Beasts Clawing at Straws di Kim Young-hoon. Tutti i Gelsi, ricordiamo, sono realizzati da IdeaPrototipi.
«Abbiamo immaginato e poi costruito un festival vero e proprio – spiegano i responsabili, Sabrina Baracetti e Thomas Bertacche – anche se online. Siamo riusciti a realizzare un programma con titoli importanti, tante opere prime e molte registe donne. Abbiamo cercato di mantenere l'atmosfera che si crea solitamente a Udine, dove una comunità internazionale s’incontra per nove giorni da più di vent’anni. Una cosa è certa: molto di quello che abbiamo sperimentato quest'anno lo porteremo con noi al FEFF 2021. Questa volta live».
Il 90% degli spettatori ha scelto di vivere il Festival preferendo il calendario quotidiano alla semplice library on demand: questo significa che l’impervia scommessa degli organizzatori, cioè la riscrittura del modello originale, è stata ampiamente capita e condivisa. La rivoluzione del FEFF 22, d’altronde, non è consistita nel trasferimento sul web: è consistita nell’adattare ogni singola sezione, ogni singolo spazio operativo, alle leggi del web. Se il quartier generale si è trasferito “virtualmente” su MYmovies.it e “fisicamente” all’Hotel Clocchiatti Next di Udine, dove sono stati allestiti i vari set per le dirette, il Festival ha cambiato la propria sintassi ma non certo la propria anima, rimanendo una vivissima full immersion nel cuore del cinema pop asiatico (Cina, Hong Kong, Taiwan, Corea del Sud, Giappone, Filippine, Indonesia e Malaysia)! 
Ma il pubblico non è stato il solo a capire e condividere il progetto, le scelte e (diciamolo) i rischi degli organizzatori: il Far East Film Festival 22 ha potuto contare anche sulle istituzioni pubbliche e sugli sponsor privati, trovando ancora una volta sul territorio un aiuto essenziale per poter andare lontano. Per poter continuare un volo iniziato nel 1998 con Hong Kong Film, padre storico del FEFF.
 A fare simbolicamente da ponte tra l’avventurosa edizione “virtuale” del 2020 e la prossima, già programmata dal 23 aprile al 1° maggio 2021, un prezioso documento “fisico”: il catalogo bilingue del FEFF 22, che gli organizzatori hanno (appunto) voluto stampare. 255 pagine di schede, saggi e interviste per lasciare un ricordo tangibile di questo viaggio e non soltanto una colorata scia di pixel.
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hollandersecondo · 5 years ago
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Torino nelle canzoni
Alcune città sono grandi dive, fotografate, adulate, citate fino alla noia. Parigi, Roma, New York. Protagoniste di innumerevoli film, di romanzi, e di canzoni. E appunto di canzoni, volevo parlare, anzi di testi. I parolieri sono spesso abili artigiani capaci di adattare parole e rime alle capricciose esigenze delle note musicali. Creatori di frasi d'effetto, di assonanze magari semplici ma immediatamente evocative all'orecchio di un ascoltatore spesso distratto. Molti testi letti senza ascolto diventano insignificanti se non infantili senza una musica di supporto. A volte, più raramente, i parolieri sono poeti e allora i loro versi vivono di vita propria, belli anche se muti. In alcuni casi i testi delle canzoni sono vere storie, brevi racconti e cronache di un tempo, di un sentimento. Io sono nato e vivo in un luogo che non è appariscente. Torino non è una star, e fino a pochi anni fa era nota solo per essere sede di una fabbrica di automobili. Poi le cose sono cambiate, negli ultimi tempi sono arrivati i turisti  ed una certa notorietà internazionale. Non sono comunque tantissime le canzoni dedicate o ambientate a Torino. Tutte però sono in qualche modo significative e strettamente legate ad un ben preciso momento storico nella vita della città.  Esistono naturalmente antiche ballate e canzoni in dialetto torinese, canti popolari, canti di osteria, ma in questa sede  prendo in  esame solo testi in Italiano.
La più antica che mi viene alla mente è ��� Ciao Torino “ autori Lampo e Prato, anno 1949. A dire il vero, è leggermente controverso il fatto che il testo originale sia stato scritto in Italiano. Secondo alcune fonti era in Torinese, secondo altre fu tradotta in dialetto da quel Gipo Farassino di cui ci occuperemo tra poco. Testo estremamente semplice:
“Ciao Torino, io vado via, vado lontano a lavorare. Io non so che cosa sia, sento il cuore tremare.”
Semplice eppure rivelatore: ci fu un tempo, neppure troppo lontano, in cui anche Torino era terra di emigranti, di gente che doveva andarsene, per cercare condizioni di vita migliore.
Poi, il boom economico, il miraggio della Grande Fabbrica che offriva a tutti un posto di lavoro. Ecco  “ La mia città “ del 1969 .  Parole e musica di Gipo Farassino. Gipo, artista molto amato a livello locale, autore dialettale, attore, uomo politico, scrisse anche canzoni in italiano, raccolte in un album dal titolo “ Due soldi di coraggio “  Ne “La mia città “ crea un ritratto triste da Neorealismo, la città-fabbrica priva di gioia, dove gli operai in tuta blu sono soldatini in fila, quasi burattini mesti.
“Un mare di fredde ciminiere un fiume di soldatini blu un cielo scordato dalle fiabe un sole che non ti scalda mai. Questa mia città ti fa sentir nessuno ti strozza il canto in gola ti spinge ad andar via. Questa mia città che spegne le risate che sfugge a tanta gente resta la mia città “
Ma il boom è anche espansione urbana, periferie dove i prati con pecore al pascolo lasciano il posto ai palazzoni dell'edilizia speculativa. Ne “ L'auto targata Torino”  del 1973, musica di Lucio Dalla parole di Roberto Roversi, un vento contestatario dal sapore leggermente populista contrappone una Torino da cartolina alla cruda realtà di quei “ Terroni “ che erano i predecessori di una lunga serie di gente venuta da “ altrove” Le facce diverse in cerca di lavoro, non sempre amate da chi è ormai immemore di un tempo in cui i poveri nel mondo si chiamavano Italiani.
“Questo luogo del cielo è chiamato Torino lunghi e grandi viali, splendidi monti di neve sul cristallo verde del Valentino illuminate tutte le sponde del Po. Mattoni su mattoni sono condannati i terroni a costruire per gli altri appartamenti da cinquanta milioni “
Alla fine la Contestazione non genera solo figli innocui. Arrivano gli anni difficili della violenza, dello scontro duro. La città è spesso un campo di battaglia, una terra di nessuno dove anche il modo di vestire, il locale dove andare a bere un caffè, diventano etichetta politica. Il cantautore torinese Enzo Maolucci, nel suo album “ Barbari e Bar “ del 1978, con un linguaggio diretto ed efficace, dipinge un'immagine allo stesso tempo realistica e beffarda di una Torino che ha un tantino perso l'aplomb, di una città moderna che non ha la statura della grande metropoli, anche se una élite forse radical-chic vorrebbe fare sfoggio di inutile snobismo. E' centrale in questo racconto la presenza di bar e caffè, luoghi di ritrovo mondano, covi dissidenti, porti per rifugiarsi lontano dalla folla.
“ Il Gran Bar è fatto apposta per fascisti stravaganti. In cremeria adesso ci trovi i comunisti più osservanti. La Gran Madre è una gran piazza, il Po è li' vicino per chi si ammazza.
Si ammazzano a Torino, sai, Torino che non è Nuova York Si ammazzano a Torino, sai, Torino di Barbari e Bar.
Dal Bar Elena esco in via Po, vado col pensiero... Pugni in tasca, sbornia triste, palle in giostra, muri sporchi di ideali messi in mostra.
Adoro andarmene in vetrina, specchiarmi cinico e beffardo, finché un'edicola sirena seduce il mio sprezzante sguardo. Il compromesso storico, l'Amerika col Kappa, convergenze parallele, la crisi del romanzo e poi...”
Ma non tutti vanno al Bar Elena. Nella banlieue, qui come a Londra, ragazzi Punk strillano arrabbiati il loro “ No future “ Loro sono “Rough” band street punk molto locale e molto molto alternativa, che nel 1982 interpreta con  grinta giustamente ( Punkescamente ) sgangherata  “Torino è la mia città”
“Crescer nella noia senza sapere cosa fare Crescer nella noia senza un futuro in cui sperare In un città dove non succede mai niente Torino è la mia città “
La rabbia stanca. Ancora di più la rabbia senza soluzione, la violenza fine a se stessa. Finiscono gli anni della P38, torna la voglia di normalità. Il Privato non è più Politico. Siamo alla fine del secolo e del millennio. Anno 1999, un'altra Band torinese, molto nota, questa, molto amata, Subsonica, canta una città che riesce ancora ad ispirare l'amore, ne “ Il cielo su Torino “
“Per il tuo amore che è in tutto ciò che gira intorno acquista un senso questa città e il suo movimento fatto di vite vissute piano sullo sfondo Un altro giorno un'altra ora ed un momento dentro l'aria sporca il tuo sorriso controvento il cielo su Torino sembra muoversi al tuo fianco”
La città è un organismo vivente, e come tutto ciò che vive è in continuo divenire. Gli esami non finiscono mai, come diceva Eduardo. Si allontana lo scontro armato, eppure altri scontri, forse più subdoli, incombono. Torino diventa città multi etnica, dove ci si diverte, finalmente, ma dove le fabbriche chiudono, dove si spaccia e si consuma droga, e non tutti i nuovi arrivati sono buoni cittadini. “ Tanco del Murazzo “ di Vinicio Capossela, sempre sul finire del secolo, anno 1996, descrive un Noir deve ci si fa, e ci si pesta, con Slang duro e impietoso. Ed i Murazzi, lungo fiume di bar e locali per i giovani abitanti della notte, diventano terra di nessuno, frontiera pericolosa.
“Il fiume è giallo, lento fango d'Orinoco scorre tra i fuochi, gli spacci, i mangiafuoco scende il murazzo, c'è una macchina bruciata kebab arrosto e folla a grappoli in parata le ragazze aspettano di uscire fuori per ballare e intanto provano le scarpe nuove e ridono da sole dentro casa, lei lo guarda e resta lì senza parlare fuori tutto accade anche senza di noi nel grotto spingono e si bercian Patuan l'anfe che sale, caldo a fiotti, nervi tesi Envisia serve al banco acqua minerale ondeggiano sulle ginocchia tutti uguale guarda lo specchio e vede in fondo che per occhi adesso ci ha due buchi neri e nel riflesso dell'abisso vede il pozzo che era un tempo anima sua”
Ma voglio chiudere con una nota più tenera.
“Torino sulla luna “è una canzone scritta da Giuseppe Peveri in arte Dente con Fabio Barovero, per la colonna sonora del film “La luna su Torino” di Davide Ferrario, pellicola del 2014. Con voce poetica, l'autore coglie con un guizzo vincente quella che è forse  l'anima più vera di Torino:
“Linea d’orizzonte, vertici i punti piani e gli spazi paralleli, pendii abitudini inutili pressioni, altitudini inizia la fine tutte le cose si incontrano qui”
In questa città di geometrie e di grandi chiaroscuri, dove molte cose iniziarono in sordina, nel bene e nel male, per poi diffondersi ed allargarsi lontano, in questa città dove si cerca di non esagerare mai, andando spesso all'avanguardia quasi controvoglia, dove genti tanto diverse da apparire a prima vista incompatibili riescono a convivere nonostante tutto, in questa città che a volte non pare Italiana, è bello camminare, guardando ascoltando e pensando che davvero tutte le cose s'incontrano qui.
Di    BRUNO BRUNI
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vinotv · 5 years ago
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📝➡️ Scoprire al meglio la storia di questa Cuvée Vittorio Moretti di @bellavistawine , le sfumature di questa particolare annata 2013 e l’abbinamento suggerito al LINK IN BIO http://vino.tv/?p=8278 • • 🥂➡️ Questa bottiglia rappresenta senza dubbio una delle espressioni più ammirevoli della Franciacorta! • • 💡➡️ Frutto del fortunato incontro di Vittorio Moretti con Mattia Vezzola, diventato ormai l’enologo storico della maison, ha visto la sua prima annata prodotta con la vendemmia 1984. Da allora viene creata solo nelle annate di grande personalità, come quella che vuole avere questa particolare bottiglia, emblema del connubio di due grandi personaggi, e riflesso del carattere schietto ma esigente, autentico e creativo di Vittorio Moretti. In tutto sono state fatte solo 11 edizioni, con una tiratura di circa 30.000 bottiglie ciascuna. • • 🍇➡️ Creato con circa 60% di Chardonnay e 40% di Pinot Noir, proviene da un’attenta e minuziosa selezione derivante dai 198 ettari di proprietà suddivisi in 156 diverse vigne che contribuiscono ad accentuare la sua complessità e le sue sfumature. Il tutto viene poi fatto vinificare parte in acciaio e parte in barrique con una sosta sui lieviti di oltre 72 mesi. Quest’anno è uscita con la 2013. • • ———————————————— #followmywinepassion #vinotv #wine #winetime #winery #winelover #winetasting #wineoclock #vino #sommlife #winetravel #chiaragiannotti #franciacorta #vittoriomoretti #bellavista #bellavistawine (presso Bellavista) https://www.instagram.com/p/CBf62HhiAtt/?igshid=9oa21xaa3dk5
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wonderfulmonsterbook · 8 years ago
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Giugno 2017: anteprima Epistole Sporche di Sangue di Eilan Moon
Giugno 2017: anteprima Epistole Sporche di Sangue di Eilan Moon
Tra pochi giorni arriva in libreria Epistole sporche di Sangue di Eilan Moon (BookABook). Forse ricorderete che ne abbiamo parlato a lungo lo scorso anno (QUI trovate l’articolo) perché è nato grazie ad un progetto di crowdfunding e finalmente anche noi lettori ne vedremo la luce. Di cosa parla? Siamo nella Londra di fine ‘800 e assistiamo ad una delle più grandi caccia all’uomo che si ricordi:…
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newsintheshell · 5 years ago
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Lucca Comics & Games 2019, gli annunci di J-POP Manga
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Lo scorso mercoledì, come da tradizione in occasione della nuova edizione di Lucca Comics & Games, J-POP Manga ha dato via alle danze con gli annunci del suo J-POP Show, quest’anno per la prima volta al Teatro del Giglio con ospiti Clara Serina che ha aperto lo spettacolo cantando Kimba e Devilman, Massimo Corizza (doppiatore tra i moltissimi personaggi amati di Carletto il Principe dei Mostri), e Yudori, autrice coreana ospite della casa editrice milanese. Tra gli annunci gli attesissimi “Act-Age” e “Land of the Lustrous” passando per gli inediti di opere classiche, nuovi titoli per la Osamushi Collection, light novel, e manga per tutti i gusti. Di seguito la lista completa.
#weareOsamushi
La principessa Zaffiro di Osamu Tezuka
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“Nessuna terra può essere ereditata da una donna, ma tutta la terra spetta ai figli maschi!” recita così un articolo della lex salica che sembra aver ispirato questo capolavoro del manga. Considerato il primo manga sul tema di genere, La Principessa Zaffiro racconta la storia di una futura regina nata col corpo di una ragazza ma con l'animo di un ragazzo, in un mondo fiabesco rigido e severo, dove sarà necessario salvare la giustizia.
volumi 3 completa - uscita prevista, febbraio 2020
La principessa zaffiro - I cavalieri gemelli di Osamu Tezuka
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L’atteso e inedito sequel della saga di Zaffiro, diventata ormai regina e con due gemelli valorosi come eredi. La difesa del regno e della libertà sarà affidata a questi due ragazzi, un maschio e una femmina, guidati da un unico destino.
volume unico uscita prevista, luglio 2020
Il Bisturi e la Spada: l'incredibile storia di Ryoan Tezuka (Hidamari no ki) di Osamu Tezuka
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La memoria storica di Tezuka ripercorre gli anni di un suo antenato: Ryoan Tezuka, medico del 1800 che ha vissuto il forte periodo di isolamento del Giappone. Parallelamente, la vita del samurai Ibuya Manjiro, fedele allo shogunato, scorre nella paura per lo straniero e per l’apertura dei confini nazionali. Un racconto storico e drammatico che appartiene direttamente al passato del grande Osamushi.
volumi 6 completa - uscita prevista, marzo 2020
La fattoria degli umani e altre storie di fantascienza di Osamu Tezuka
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Una speciale raccolta di racconti, mai pubblicati in Italia, che raccoglie le storie brevi di fantascienza più intriganti dell’opera di Tezuka, realizzate negli anni ‘60.
volume unico - uscita prevista, settembre 2020
Black Jack di Osamu Tezuka
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Uno dei più famosi, oscuri e drammatici personaggi creati dal genio di Tezuka. Il sinistro medico Black Jack, con la sua aiutante Pinoko, torna a rivivere nelle pagine di questa edizione di lusso in 15 volumi completa di tutte le storie che hanno reso grande il noir di Osamushi.
volumi 15 completa - uscita prevista, settembre 2020
#wereFeels
Oltre le nuvole, il luogo promessoci (ROMANZO) di Makoto Shinkai
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Dopo il grande successo di Your Name e Weathering with You, la Makoto Shinkai collection si arricchisce degli altri romanzi che lo legano alle sue opere cinematografiche più famose. La novel di Oltre le Nuvole, il luogo promessoci racconta un esito diverso della Seconda Guerra Mondiale, dove il Giappone è diviso in due parti, una sotto il controllo degli Stati Uniti e una legata all'Unione Sovietica. Negli anni novanta il paese si riunisce e soltanto l’arcipelago dell’Hokkaido resta russo, dove una base segreta sta per essere costruita.
volume unico
Viaggio verso Agartha (ROMANZO) di Makoto Shinkai 
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Dopo 5 cm al Secondo, Makoto Shinkai realizza un’altra grande opera cinematografica che si concentra su un mondo fantastico e sull’avventura che due giovani esploratori dovranno affrontare per riportare a casa i propri cari. Questa è la novel scritta e ispirata durante la realizzazione del film.
volume unico
After Hours di Yuhta Nishio
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Amore, romanticismo e musica. Nel mondo dei club underground di Tokyo due ragazze si incontrano con la passione dei dischi, l’ossessione per il collezionismo e la voglia di sfondare come dj. La vita notturna di Tokyo le farà innamorare. Una splendida mini serie a tema yuri.
volumi 3 (in box set) uscita prevista: aprile 2020
#weareBrave
Demon Tune di Yuki Kodama
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Dall’autore di Blood Lad, una nuova miniserie che unisce l’action shonen con il fantasy. L’incontro tra un ninja e una fata sarà la scintilla per far nascere una nuova leggendaria avventura ricca di combattimenti sanguinari e mostri incredibili. Dalle pagine di Jump SQ, la rivista adrenaline di Shueisha!
volumi 4 (in box set) - uscita prevista: Giugno 2020 
009 Re:Cyborg di Gato Aso e Shotaro Ishinomori
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Dopo aver raccontato in una splendida edizione completa le avventure del team cyborg più famoso del manga, dopo aver completato la saga principale con l’epilogo God’s War, siamo pronti a tuffarci in questa splendida serie alternativa che ripercorre le vite degli eroi di Ishinomori, in un restyle moderno grazie al talento di Gato Aso!
volumi 6 completa - uscita prevista: Febbraio 2020
Gon di Masashi Tanaka
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Personaggio di Tekken, diabolica mascotte, re della giungla selvaggia! Prima ancora che gli umani popolassero questa terra, c’era un solo e unico spaccone… il suo nome è Gon! Torna finalmente in una edizione deluxe il mini dinosauro più amato del Giappone, realizzato dal geniale Masashi Tanaka: l’unico originale e inimitabile GON!
volumi 3 - uscita prevista: Primavera 2020
Final Fantasy VII: On the Way to a Smile (ROMANZO) di Kazushige Nojima
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Tokyo Ghoul Zakki:re (ARTBOOK) di Sui Ishida
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#weareGirls
Lettere a me stessa – La mia prima volta 2 di Kabi Nagata
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L’autrice di La Mia Prima Volta (manga vincitore della categoria “Miglior Serie Straniera” ai Premi Boscarato 2019 a Treviso) Kabi Nagata torna a parlare di se stessa con autoironia e grande forza emotiva. Il successo del libro precedente è una cosa di cui essere felici, ma presenta nella vita dell'autrice una serie di nuove sfide. In questo diario personale, Kabi Nagata le affronta una a una, cercando di trovare una risposta alla più grande domanda della sua generazione: Cosa significa essere adulti? Vivere da soli, gestire il successo, ma soprattutto, accettare se stessi e imparare ad amarsi sembrano missioni impossibili per una ragazza con la sua autostima, ma se c'è la volontà di cambiare, tutto è possibile!
volume unico - uscita prevista: Gennaio 2020
Sayonara Miniskirt di Aoi Makino
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“Non è per tipi come voi che le ragazze indossano la gonna!” Seppur pubblicato su una rivista shojo, Sayonara Miniskirt di Aoi Makino è un manga che affronta temi importanti e per diverse tipologie di lettori. La studentessa del liceo ed ex idol Nina Kamiyama è l'unica ragazza a scuola a indossare i pantaloni dell'uniforme maschile invece della gonna. Conduce una vita scolastica isolata e taciturna, fino a quando i professori diffondono l’avviso che una persona sospetta, probabilmente armata, si aggira nei dintorni della scuola mettendo in pericolo le studentesse. Nella mente di Nina riaffiora così il trauma che finalmente decide di affrontare, per poter tornare a essere libera di essere una ragazza, in qualsiasi forma lei desideri e fuori da qualsiasi schema le possa venire imposto. Da Ribon di Shueisha, un’opera contemporanea e necessaria.
volumi 2, in corso - uscita prevista: Autunno 2020
Metamorfosi BL (Metamorphoses to Engawa) di Kaori Tsurutani
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Vincitore del famoso premio Kono Manga Ga Sugoi, questa opera curiosa e particolare sbarca finalmente in Italia. L’amicizia tra due persone, anche molto diverse tra loro, può sbocciare per le ragioni più impensabili. Ed è questo il caso di una donna di settantacinque anni, che in un torrido giorno d'estate di ritrova in libreria davanti a uno scaffale pieno zeppo di fumetti di un genere che non aveva mai sentito nominare, e la commessa adolescente che la aiuterà a navigare in questa nuova passione condivisa: il Boy's Love. Una storia che distrugge qualsiasi barriera e pregiudizio, avvicinando due generazioni di donne in un mix commovente e delicato.
volumi 3 in corso - uscita prevista: Estate 2020
Kasane di Daruma Matsura
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Un manga di culto nominato all’ottavo Manga Taisho! Kasane è una ragazza dal volto deturpato e dalla vita ha ricevuto unicamente abusi e derisione. Solo sua madre le ha lasciato un regalo utile, prima di morire: un rossetto che le permette di rubare, letteralmente, la faccia alle persone che riuscirà a baciare, dando in cambio il suo volto sfigurato. Finalmente libera dal suo disgustoso aspetto e ansiosa di sfogare il rancore covato per anni, soprattutto nei confronti delle persone “belle”, Kasane comincia così la sua corsa alla vendetta, correndo sulla sottile linea che la separa dalla follia. Una storia inquietante, disegnata magistralmente da Daruma Matsura.
volumi 14 conclusa - uscita prevista: Maggio 2020
#weareLove
Love Stage di Eiki Eiki, Zaou Taishi
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Izumi sembra destinato, per nascita, a lavorare nello Show Business. Sua madre è una famosa attrice, suo padre un musicista, e addirittura suo fratello ha una band in cima alle classifiche. Lui erò è... diverso. Alle luci del palco, preferisce disegnare ragazze “moe” nella sua cameretta, nella speranza di sfondare come mangaka... Insomma, è un Otaku! La professione di famiglia però non perdona, ed è costretto a partecipare al remake di una pubblicità in cui aveva recitato da bambino. Lì, incontra Ryoma, il suo coprotagonista, che da allora non ha mai smesso di cercarlo! Unico dettaglio? Izumi era vestito da bambina in quella pubblicità. Sarà un problema per Ryoma scoprire che il suo primo amore era in realtà un ragazzo?!
7 volumi, serie completa - uscita prevista: Marzo 2020
Jackass! di Scarlet Berico
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Dal pennino di Scarlet Beriko, una delle autrici Boy’s Love più richieste, arriva una storia d’amore anticonvenzionale! Keisuke e Masayuki sono amici. Masayuki però è bello, ricco, popolare con le ragazze... insomma, a volte dà proprio sui nervi! Tra un litigio e l’altro, l’adolescenza dei due continua quasi indisturbata fino a quando Keisuke indossa per sbaglio un paio di collant neri, e scopre così il che per il suo migliore amico sono un vero e proprio punto debole! Riusciranno entrambi a rispettare la regola del “guardare e non toccare”?
volume unico - uscita prevista: Gennaio 
Escape Journey di Ogeretsu Tanaka
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All’università, Naoto rincontra Taichi, il suo fidanzato dei tempi del liceo, con cui aveva tagliato i rapporti dopo averlo sentito definire la loro relazione come “puramente sessuale". Nonostante covi da tempo rancore nei suoi confronti, si rende conto che Taichi è cresciuto da allora, e comincia pian piano a perdonarlo. Ritornare amici è semplice se una persona ti piace, ma l’amore, invece, è sempre terribilmente complicato… Il Boy’s Love romantico che tutti aspettavano!
uscita prevista: Gennaio 2020 
VOID di Zariya Ranmaru
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In un'era in cui gli umanoidi sono fatti su misura fino al più piccolo dettaglio del loro carattere, Maki ne riceve in dono uno molto speciale, oltre che estremamente illegale. Si chiama Arata e gli è stato dato l'aspetto di Ren, una persona estremamente importante nella vita di Maki, e non solo: l'androide riproduce alla perfezione carattere del ragazzo scomparso e, nonostante sia un tabù, gli sono stati impiantati i suoi ricordi. Riuscirà Maki a separare l'immagine sovrapposta di Arata e Ren? E che sentimenti risveglieranno in lui questo viso, questa voce, questi ricordi così familiari? Una attesissima attrice sbarca in Italia con questo volume unico dolce-amaro.
uscita prevista: Febbraio 2020
Il Gioco del Gatto e del Topo di Setona Mizushiro
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#weareGodsOfManga
Shutendoji – Il banchetto delle Tenebre di Go Nagai
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Dopo aver terminato la serie storica di Go Nagai, finalmente in Italia arriva l’antologia di storie inedite che hanno ispirato il grande Shutendoji!
volume unico   
Gekiman! – Devilman Story di Go Nagai 
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Com’è nata la saga di Devilman? Come Go Nagai ha realizzato la sua opera magistrale che lo ha reso famoso in tutto il mondo? Gekiman! È il manga autobiografico disegnato da Go Nagai in persona sul periodo in cui ha scritto e inchiostrato il possente Uomo-Diavolo, inedito in Italia e presentato in una maxi edizione completa in tre grossi tankobon.
volumi 3 (in box-set) uscita prevista: Primavera
Shin Violence Jack di Go Nagai
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Dopo aver assistito all’epico finale del possente Jack, nella sua saga principale completa, arriva ad arricchire la Go Nagai Collection un volume inedito di nuove storie brutali e violente. Violence Jack è tornato, più cattivo che mai.
volume unico
Seventeen di Baron Yoshimoto
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J-POP è orgogliosa e lieta di annunciare la prima antologia di storie del celebre mangaka Baron Yoshimoto, uno dei fumettisti che costruirono il boom del gekiga negli anni '60 e ’70. Disegnatore e avventuriero, artista e personaggio lui stesso, all’apice della sua popolarità, improvvisamente partì per gli Stati Uniti dove ha potuto ispirare il suo stile. Nel 1985, dopo il suo ritorno in Giappone oltre all’attività di mangaka si è dedicato anche alla pittura con uno stile nuovo e innovativo in collaborazione anche con il grande Katsuya Terada. Seventeen è un’opera degli anni ‘70, una fotografia di una gioventù ribelle e alle prese con conflitti, vergogne, circostanze difficili.
volume unico
Frankenstein e altre storie di Junji Ito
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Il grande Junji Ito è tornato questa volta con una nuova antologia arricchita dalla sua personale rilettura del classico di Mary Shelley: Frankenstein.
volume unico 
#wearetheBest
Wizdoms no Kemonotachi di Nagabe 
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L’opera con sfumature BL che farà felici tutti i fan di Nagabe, autore dell’amatissimo Girl from the other Side. Nel profondo della foresta si trova una misteriosa scuola di magia, frequentata da uomini bestia di ogni tipo. Queste creature fantasy vivono amori intensi, storie romantiche, delicate e ironiche come solo il tocco di Nagabe sa raccontare.
volume unico - uscita prevista: Primavera
Act-Age di Tatsuya Matsuki e Shiro Usazaki
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Emozionante, affascinante, comico e drammatico. Il fenomeno Act-Age è ora anche in Italia! Direttamente da Shonen Jump, la storia di Kei Yonagi, splendida aspirante attrice, povera in canna e con il i propri fratelli da badare. Quando arriva l'opportunità di inseguire il suo sogno di diventare attrice, Kei ci si butta a capofitto, catturando le attenzioni del regista Kuroyama. Ma il metodo così ricco di empatia che usa Kei per interpretare i suoi ruoli è potenzialmente distruttivo. Benvenuti sul palcoscenico moderno di questa splendida serie targata Shueisha.
volumi 8 in corso - uscita prevista: Febbraio 2020
Land of the Lustrous (Houseki no Kuni) di Haruko Ichikawa
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Su un pianeta popolato da “pietre preziose” dalle sembianze umane, l'unico pericolo è costituito dal Popolo della Luna, che fa delle vere e proprie battute di caccia per raccoglierle, farle a pezzi, e usarle come ornamenti. In questa società dove essere forti e saper combattere è tutto, Phos, la fosfofillite, non desidera altro che diventare forte, potersi difendere e guadagnare il rispetto dei suoi compagni, che la vedono ancora come un bambino. Ma quanti pezzi di te puoi perdere per guadagnare la forza che hai tanto desiderato? E quanto di te stesso puoi perdere, per considerarti ancora... te stesso? Haruko Ichikawa ridefinisce il concetto di “Empatia grafica” con queste gemme che vanno in pezzi allo stesso modo in cui si spezza un cuore. Quello del lettore.
volumi 10 in corso - uscita prevista: Aprile 2020
Che ne pensate dei titoli annunciati? Ce n’è qualcuno che vi interessa? Fatecelo sapere nei commenti!
Autore: SilenziO))) (@s1lenzi0)
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