#libri che passione blog
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Domande.
Come ti chiami
Percentuale batteria del telefono?
Ti piace leggere?
Ti piace scrivere?
Cosa che tutti amano fare ma a te non piace?
Cosa tutti odiano fare ma tu ami?
Hai amicizie a distanza?
Hai tanti amici?
Hai mai letto libri in inglese?
Guardi mai film in inglese?
Pratichi qualche sport?
Se no, che sport ti piacerebbe?
A casa hai il calendario dell'avvento?
Ami fare le foto?
Ami farti le foto?
Hai tanti amici, o sei più una persona solitaria?
Ti piace cucinare?
Sei ordinat* o meno?
Che cellulare hai?
Hai mai scritto una lettera?
Pregi e difetti del posto in cui vivi?
Vivi lì da tutta la vita?
Che lavoro fai?
Ti piace il tuo lavoro?
Se non ti piace, quale vorresti fare?
Frequenti l'università?
Se studi all'università cosa studi?
Hai conoscenti all'estero?
Hai mai pensato di lasciare il tuo paese/città?
Cosa ne pensi della frase "gli amici sono una seconda famiglia?"
Che rapporto hai con la tua famiglia?
Guardi mai film in streaming?
Ti reputi una persona tecnologica?
Preferisci thè o caffè
Preferisci dolce o salato?
Preferisci fare allenamenti a casa o in palestra?
Stagione preferita?
Cosa diresti a te stess* di 10 anni fa?
Vai spesso in discoteca?
Ti hanno mai ricoverato in ospedale?
Descrivi il tuo stile d'abbigliamento abituale.
Colore preferito?
Di che colore è la tua camera da letto?
Descrivi la tua camera da letto
Parli ancora con le stesse persone che hai conosciuto 5 anni fa?
Perché hai deciso di aprire un blog di Tumblr?
Da quanto tempo hai Tumblr?
Come sei venut* a conoscenza di questo social?
Ti reputi una persona molto social?
Sei fidanzat*
Se non sei fidanzat* quali caratteristiche la tua persona del cuore dovrebbe assolutamente avere?
Film Disney preferito?
Preferisci comprare online o in negozio?
Quale regalo di Natale vorresti ricevere?
Sei molto unit* alla tua famiglia?
Vivi nella regione in cui sei nat*
Cosa ami di più delle festività natalizie?
Cosa odi di più delle festività natalizie?
Cibo che tutti amano, ma tu odi?
Cibo che tutti odiano ma tu ami?
Vorresti dei figli?
Se si, che nomi daresti a loro?
Hai animali?
Se si, come si chiamano?
Se non possiedi animali, li vorresti?
Numero fortunato?
Hai qualche brutto vizio?
Cosa ami di te stess*
Cosa odi di te stess*
Programma preferito?
Serie TV preferita?
Hai un paese/nazione nel cuore?
Intraprenderesti mai un viaggio da sol*?
Un gioco che hai sempre voluto da piccol* e che poi è finalmente arrivato?
C'è una lingua straniera che vorresti assolutamente imparare?
Ascolti molto i consigli degli altri?
Ti piacciono i giochi da tavolo?
Come trascorri la giornata di natale?
Vivi da sol*
Sito che visiti più spesso durante la giornata.
Che effetto ha su di te il giudizio altrui?
Hai degli hobby?
Esci tutti i sabati sera?
Ultimo posto in cui sei andat* in vacanza?
Ultima volta che sei andat* al cinema? Che film hai visto?
Pesce o carne?
Segui una dieta particolare?
Senti di avere difetti particolari?
Fai amicizia subito con le persone?
Ti piacciono le leggende?
Paese che hai sempre voluto vedere?
Hai i buchi alle orecchie?
Hai tatuaggi?
Se si, hai in programma di farne altri?
Canzone preferita?
Consiglia 4 canzoni
Consiglia 4 film
Consiglia 4 serie TV
Dove pensi incontrerai l'amore della tua vita?
Sei sposat*
Sei mai stat* in campeggio?
Film che tutti amano ma tu non capisci perché?
Film che tutti odiano e ma tu non capisci perché?
Hai mai fatto un falò?
Festeggerai Capodanno?
Hai dei buoni propositi per il nuovo anno?
Hai mai inviato un SMS alla persona sbagliata?
Sei brav* a dare consigli?
Sai dipingere?
Qualcosa che hai sempre voluto fare, ma che non hai mai fatto per paura?
La tua più grande paura?
La tua più grande passione?
Porti gli occhiali o le lenti a contatto?
Porti l'apparecchio ai denti?
Descrivi la tua casa dei sogni
Hai mai pensato di aprire un canale YouTube?
Oggetto che ti ricorda la tua infanzia?
Cibo che ti ricorda la tua infanzia?
Ultimo messaggio inviato?
Ultimo messaggio ricevuto?
Cosa stai facendo adesso?
Cosa stai aspettando adesso?
Ti piace il sushi?
Un piatto tipico della tua regione?
Che ore sono adesso?
Vivi in una regione dove c'è il mare?
La tua colazione tipo?
Ti piace stare in pigiama a casa?
Usi pantofole o calzini a casa?
Hai un animo infantile?
Ti senti soddisfatt* di ciò che hai ottenuto dalla vita fino a ora?
Che cosa cambieresti della tua vita ora?
Che cosa diresti al te adolescente?
@tqngled (Mar 12.12.23 h 01:00)
#tqngled#ask#domande#domande frequenti#noia#compagnia#numeri#inviate un numero#ask box#ask game#personal#me#io#tumblr italia#italia
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I ricordi li costruiamo noi. Prendiamo dalla nostra vita eventi importanti, col tempo li spogliamo di alcuni orpelli e li arricchiamo di altri che ci fanno comodo, dettagli che aiutano a sottolineare un determinato sentimento che vogliamo enfatizzare. Se il ricordo è bello, è probabile che lo descriveremo riportando sensazioni che in quel momento magari non abbiamo neanche provato: sono suggestioni successive, che rafforzano l'amore, la gioia, la passione. Il ricordo negativo, al contrario, viene rivalutato. Rimane l'evento avverso, ma stranamente non appare cosí ostile come lo è stato all'epoca. Una storia d'amore tossica e imbevuta di liti furiose verrà ricordata come quella di una coppia che non andava troppo d'accordo, e il relativo malessere verrà accantonato in nome di un revisionismo che alleggerisce il dramma. Il dolore di un lutto percorre il sistema linfatico del nostro corpo per sempre, ma pensare a chi si è perso dopo che la vita ha ripreso il sopravvento genera solo un triste sorriso di commozione.
Tutto passa e viene riscritto dalla nostra mente, che ripulisce di inutili elementi l'essenza della memoria.
Paolo Genovese - Il rumore delle cose nuove
Antonio Mora Artist
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Era il 14 ottobre 2018 alle 14:33 nasceva "La ragazza dal cuore nero♡".
Dopo un po' di tempo a decidere cosa farne di quel profilo con un nome che gli avevo dato perché un anno prima il mio cuore si era rotto in mille pezzi per aver perso la prima persona che mi aveva amato con il vero amore.
Ho sempre avuto la passione per la scrittura e nei miei tanti sogni del cuore,si del cuore perché nel cassetto ci sono tutti quei brutti ricordi che un po' vorrei riuscire a dimenticare mentre nel cuore voglio portare tutte le cose belle,c'è(ra) anche fare la scrittrice.La lettura mi ha sempre fatto compagnia e nonostante non sia amante dei libri di poesia a me piace scriverle,o almeno ci provo.
La scrittura mi è sempre servita per tirare fuori tutto quello che ho dentro;nonostante sembri una tempesta sempre in piena molto spesso preferisco nascondere tutto dietro un bel sorriso e far finta che sia sempre forte.
In questi anni qui su questo blog ho reso pubblico un po' tutti i miei pensieri,la mia rabbia,i miei dubbi,le mie storie assurde e tutte le cose che mi rendo me stessa.Qui ho trovato chi,in questi anni,mi ha dato tanto bene;persone che mi hanno regalato tanti sorrisi,tanti momenti belli e anche tanti momenti di vera emozione,persone che hanno conosciuto pezzi di me anche solo tramite uno schermo.
Però in questo ultimo periodo sento un po' di voler tornare "dietro le quinte",sento un po' il bisogno di restare in disparte nonostante abbia un vulcano dentro che vorrebbe esplodere.Sento un po' il bisogno di trovare un po' di tranquillità,calma,riflessione in me stessa e trovare un posto "vero" per tutto quello che ho dentro.
Non sto dicendo che ti abbandono Tumblr.Sei e resterai il mio "posto segreto" dove posso essere la versione triste e anche un po' bambina di me.Sarai solo un po' in pausa ma presto ritornerò con tutti i miei sfoghi,pensieri e tutto ciò di cui ti voglio raccontare.
-la ragazza dal cuore nero♡
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Oggi 23/04/2024 è la GIORNATA MONDIALE DEL LIBRO E DEL DIRITTO D AUTORE 😍😍😍
E voi lo sapevate???🥰🤞
Fine settembre 2021 inizia a leggere il primo romanzo e fu proprio il famosissimo ormai THE TRUTH UNTOLD , subito ne fui innamorata così tanto da convincermi ad acquistarne un altro sempre di quel genere fino a scoprire altri generi simili fino ad oggi che è diventata una bellissima passione.
Leggo almeno 4 libri al mese e li finisco massimo 8/9 giorni , mi piace leggere fuori scuola prima delle lezioni qualche capitolo , poi leggo il pomeriggio e la sera qualche altro ... insomma ricavo sempre dei momenti per loro 😍📖❤
Ora mi mancano davvero pochissimo capitoli e finisco il libro che sto leggendo attualmente ( nell altro blog l ho detto qual è) e non vedo l ora di parlarne con voi 🥰📖🥰📖💭
Buonanotte miei sognatori a domanii😍💭
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Appunti di genere I: Wraeththu
(Sì, il blog vive ancora. Il ritmo è calato molto per un mix di mancanza di cose da segnalare e vicende nella vita vera.)
Come ho già segnalato in altri post, sono una grande appassionata di New Weird. È stata in effetti questa passione piuttosto precoce che mi ha convinto a dare una chance alla lettura in inglese durante i primi anni delle superiori, visto che la probabilità di trovare qualche libro appartenente ad un sottogenere del fantasy diverso dagli high fantasy di stampo tolkeniano (stampo di qualità perlomeno altalenante, mi tocca aggiungere) in una qualunque libreria in Italia era molto bassa: il primo libro che lessi così fu The Year of Our War di Swainston, che cementò la sicurezza che questo genere fosse stato pensato proprio per chi come me era ossessionata dal leggere di cose che non avrebbe mai potuto immaginare da sola e vederle prendere vita con una minuzia e una precisione straordinarie. Poi Swainston scrisse, ahimè, anche altri libri, ma ormai lanciatissima iniziai a leggere quasi tutta la narrativa fantastica che mi interessava in inglese.
Vabbè, momento nostalgia a parte, anche se tra la Trilogia dell’Area X e qualche libro del Bas-Lag di Miéville qualcosa si è mosso, ci sono ancora tantissimi autori recenti che rimangono lontani dal fare il loro debutto sugli scaffali delle librerie nostrane, ma per il consiglio di oggi ci tenevo a segnalare la serie di un’autrice che è a tutti gli effetti una delle madrine (se non LA madrina) di questo sottogenere e che ha ancora meno chance di altri di arrivare anche qua in Italia: la trilogia Wraeththu di Storm Constantine, pubblicata tra il 1987 e il 1989 e tutt’ora inedita in Italia. Nonostante non mi informi spesso sul background di un autore prima di dargli una chance, qualche notizia su Storm Constantine mi ha convinto che si trattava di un tipo interessante: intanto perché quello è il suo vero nome, cambiato all’anagrafe dopo anni di pubblicazioni sotto pseudonimo, e poi perché da tutto quello che ha fatto in vita, dal sostegno alle fanfiction delle sue opere alla gestione di siti e wiki dedicati ai suoi mondi fantastici, traspare un genuino amore per i fan e un’idea della scrittura come atto comunitario che è relativamente peculiare tra gli autori che leggo. La stessa premessa della serie di cui volevo scrivere oggi – che una razza priva di genere, bellissima e letale, rimpiazzi a poco a poco gli umani – deriva dai look androgini delle band che frequentava in gioventù; senza ulteriori indugi, dunque, le mie impressioni su una serie che fa tante cose in modo mediocre o addirittura pessimo, ma che ne fa almeno altrettante in maniera interessante.
Come specificavo appena sopra, la trilogia di Wraeththu parte dall’idea che alle periferie di una civiltà umana ormai in lento declino si sviluppi una mutazione, inizialmente circoscritta a pochi individui, che ne modifichi il corpo e i sensi in maniera talmente radicale da creare una nuova specie: i Wraeththu, persone dotate di organi femminili e maschili, androgini d’aspetto e incredibilmente forti e resistenti, con abilità magiche e occulte che permettono loro di utilizzare telepatia, piromanzia e altri incantesimi molto più oscuri; l’intera trilogia è incentrata sul lento percorso che i Wraeththu compiono per ereditare la Terra – dai rapimenti di adolescenti dalle famiglie nelle periferie per trasformarli, alle guerre brutali condotte sotto il segno della conquista, fino ai tentativi di convivenza con quegli umani che si ostinano a non voler cedere il passo a questa razza che è chiaramente migliore di loro sotto tutti gli aspetti. Giusto?
La copertina della raccolta di tutti e tre i libri. L’influenza punk è piuttosto evidente.
È rimarchevole il fatto che tutti e tre i libri si svolgano in momenti dell’avanzata molto diversi tra loro, e che lascino impressioni assai differenti sui Wraeththu coinvolti nelle vicende raccontate: il primo libro, The Enchantments of Flesh and Spirit, segue i viaggi di Pellaz, ragazzo fuggito assieme al Wraeththu Cal e iniziato rapidamente in un mondo fatto di piccole tribù sparse, che sono tutte più o meno apertamente ostili agli uomini ma che raramente hanno la forza di opporsi alle città più grandi e ben organizzate; sopravvivono grazie a fragili reti commerciali, furti e saccheggi e l’occasionale zuffa con gli abitanti delle zone isolate in cui gli uomini stanno iniziando a temere questa massa di guerrieri che hanno al loro fianco sciamani con strani poteri e una resistenza sovrumana. L’ultimo libro, che ha per protagonista Cal e il suo compagno di viaggi Panthera, dettaglia invece grandi insediamenti con culti, tradizioni e strutture sociali proprie e una società largamente abituata a considerare normalità tutte quelle caratteristiche Wraeththu che erano aliene o disturbanti ai Wraeththu stessi durante i primi anni delle loro trasformazioni; il risultato è effettivamente una cronaca dell’ascesa al potere di una nuova specie, che si trova a confrontarsi con due quesiti fondamentali che ne segnano l’intero percorso: che cosa dobbiamo fare dei nostri corpi ora che non esiste più alcuna differenza tra uomini e donne? E se siamo davvero così superiori agli uomini, saremo in grado di costruire qualcosa di meglio di quello che hanno fatto loro?
La risposta – anzi, le risposte – alla prima domanda è sicuramente uno dei motivi per cui ho deciso di parlare sul blog di questa trilogia, nonostante i suoi numerosi difetti. I Wraeththu sono a tutti gli effetti descritti come una razza che nasce dall’unione di aspetti maschili e femminili: senza peli, privi di seno e con genitali sia maschili che femminili (espressione imprecisa ma comprensibile, data l’età del testo), sono il ritratto di una bellezza androgina, a tratti anche un po’ patinata e occasionalmente perfino un filo ridicola, considerando quanto tempo i personaggi indugiano ad ammirarsi allo specchio e reciprocamente. Ma se si scrosta un po’ la patina da belli maledetti che evoca il minaccioso spettro di Twilight è evidente che l’interesse di Constantine è ben distante da quello di creare una nuova specie di Gary Stu (si dice ancora Gary Stu? Mi sento anziana) su cui far beare inesistenti schiere di fangirl, ma è piuttosto un modo di esplorare la psiche di un mucchio di giovani adolescenti che si trovano di punto in bianco in un corpo che è molto lontano dalla mascolinità che avrebbero dovuto raggiungere con la fine della pubertà.
Sì, perché la particolarità della mutazione che tramuta gli umani in Wraeththu è che sembra essere una mutazione esclusivamente maschile: i tentativi di trasmutare le donne falliscono tutti, e non incontriamo un solo Wraeththu che dichiari di essere stata una ragazza; il risultato è che, sebbene i Wraeththu siano a tutti gli effetti “l’unione di principi maschili e femminili”, il risultato della trasformazione che inizia a infettare le periferie è quello di un branco di giovani confusi che ragionano esattamente come ragionavano da ragazzi e faticano a lasciar andare quelle dinamiche di genere che caratterizzavano tutti i loro rapporti, compresi quelli sessuali. L’esempio più evidente fin dal primo libro è quello di Cal: un ragazzo gay spaventato dalle donne che da Wraeththu non riesce a scrollarsi di dosso quei rigidi ruoli che avevano caratterizzato le sue relazioni fino al momento della trasformazione e che ripropone in tutte le sue relazioni le stesse dinamiche di sottomissione e dominazione che aveva vissuto durante la sua vita umana.
C’è anche un ttrpg! Non l’ho provato, anche perché credo sia quasi impossibile da reperire, ma giocare con quest’ambientazione dev’essere molto divertente.
Alcune delle pagine più belle sono dedicate ai rapporti tra i Wraeththu e le donne. Alcune di loro, affascinate dai Wraeththu e spesso un po’ invidiose di quella trasformazione che ha cambiato gli uomini da loro signori e padroni nella società maschilista in cui avevano vissuto fino a quel momento a entità a cui riconoscono una sorellanza precaria, vivono affiancando i Wraeththu aspettando che l’umanità sparisca lentamente dalla terra, convinte di rinascere nel principio femminile che costituisce la metà della nuova specie; altre però sperimentano subito la brutalità di alcune tribù Wraeththu, che non appare affatto diversa da quella umana: le donne nelle zone raggiunte dalla tribù dei Varr vengono uccise o schiavizzate, considerate poco più che animali incapaci di ascendere allo stadio successivo dell’evoluzione dell’umanità, e trattate con modalità per nulla diverse, se non peggiori, da quelle della società patriarcale in cui avevano vissuto fino a quel momento. È anche e soprattutto da questi scorci di inaspettata violenza e crudeltà che l’immagine perfetta dei Wraeththu inizia ad incrinarsi e qualche crepa inizia ad insinuare il sospetto che per essere una razza perfetta, al di sopra di ogni meschinità umana, molti Wraeththu si stiano comportando come tutti i conquistatori umani prima di loro.
L’incapacità Wraeththu di lasciar andare le emozioni, le passioni e i temperamenti umani ancora e ancora produce società, costumi e dinamiche identiche a quelle che avevano giurato di lasciarsi alle spalle: queste ipocrisie sono descritte molto bene da Constantine, ed è dunque sorprendente che non sia capace di risolverle in maniera soddisfacente. Il terzo libro della trilogia è sicuramente il più debole per tanti motivi (vedi i paragrafi successivi), ma uno di essi è la mancanza di una costruzione coerente che leghi assieme tutti questi momenti molto belli in cui il percorso dei Wraeththu per diventare qualcosa di più degli umani viene sfidato dalla loro incapacità di far funzionare in armonia quel loro nuovo corpo intriso di magia e nuove potenzialità e la loro mente ancora saldamente ancorata agli schemi del vecchio mondo. Forse uno degli esempi più lampanti in questo senso è l’utilizzo dei pronomi in questa serie: tutti i Wraeththu parlano di sé al maschile, ma pionieristicamente una donna di nome Kate suggerisce a Pellaz che non sembra il modo giusto di parlare di una creatura che non è né uomo né donna; questa idea viene ripresa ancora un paio di volte e avrebbe potuto avere conseguenze interessanti all’interno delle dinamiche di genere della storia, ma viene poi persa definitivamente con il passare delle pagine e nel terzo libro non viene mai più menzionata.
Insomma, la trilogia è al suo meglio quando i suoi personaggi si immergono a fondo nelle contraddizioni di una specie che dovrebbe esistere al di là di tutto ciò che è umano ma che continua a vivere come se fosse tale – anzi, a ben vedere, spesso e volentieri (ma non sempre) come se fosse ancora maschio. Non c’è dubbio, dunque, che i personaggi migliori siano quelli in cui tali contraddizioni brillano particolarmente: la maggior parte del secondo libro, cioè The Bewitchments of Love and Hate, è dedicata alla famiglia della nobiltà Varr da cui Pellaz e Cal avevano soggiornato brevemente durante il libro precedente; è composta da Terzian, il capo della tribù, il suo compagno Cobweb, salvato da Pellaz e Cal da una ferita mortale e riportato alla corte dei Varr, e il figlio Swift, uno dei primi Wraeththu di seconda generazione. Ma la relazione tra i primi due personaggi, che dovrebbe essere uno dei fulgidi esempi di perfezione Wraeththu, immune da gelosie, dinamiche di potere patriarcali o debolezze umane che privano i rapporti della loro bellezza e li trasformano in catene con cui legarsi a vicenda, sono invece l’esempio perfetto di come questi ex-uomini fatichino a lasciar andare la binarietà che ha caratterizzato tutta la loro vita precedente: Cobweb, dai capelli fluenti alla “maternità” imposta, è in una posizione sociale e politica che fatichiamo a distinguere da quella di tutte le donne del “vecchio mondo” e nel momento in cui cerca di ricavare a corte un potere e una posizione al di là del proprio ruolo i sussurri dei Varr lo bollano come un mistico – anzi, come una strega. In maniera del tutto speculare, Terzian è l’archetipo perfetto del barbaro conquistatore: virile al massimo grado, con capelli corti e fisico scolpito, incapace anche solo di considerare la gravidanza o anche solo il ruolo di soume (chi utilizza le parti “femminili” durante il sesso), si comporta esattamente come farebbe un qualsiasi signore di un feudo con sudditi da da sfamare, terre da conquistare e popoli da sottomettere. Il lento ma inesorabile disfacimento di queste dinamiche di potere, grazie alle scelte di Swift e agli influssi destabilizzanti di Cal, di cui Terzian si innamora perdutamente, costituisce forse le pagine più belle dell’intera trilogia e un altro motivo per cui, se non tutti e tre i libri, almeno i primi due meritano l’attenzione di chiunque sia interessato alle tematiche appena descritte.
Storm Constantine in the flesh. Specifico che questa è una delle sue foto più sobrie, ma purtroppo le altre avevano una pessima risoluzione.
Purtroppo, come ripetutamente accennato, la trilogia è ben lontana dall’essere perfetta. Non mi soffermerò troppo sullo stile di scrittura, che pur cadendo troppo spesso in un lirismo fine a sé stesso e a tratti anche un po’ patetico, mostra quello che deve mostrare e non ostacola attivamente la lettura – non un gran complimento, me ne rendo conto, ma non mi sento di dire nulla di più positivo; tuttavia, i veri problemi che squalificano questa trilogia dall’essere godibile per una fetta non indifferente degli appassionati di fantasy sono quelli di worldbuilding e di scelte narrative della seconda metà dell’ultimo libro, The Fulfilments of Fate and Desire. È evidente che Storm Constantine ha scritto delle vicende dei Wraeththu per parlare di sesso, di relazioni e d’amore, non certo per dettagliare con cura minuziosa una mappa di una civiltà perfettamente coerente, e sono dunque disposta a perdonare una certa quantità di vaghezza e di imprecisione relativamente alle modalità con cui avviene la conquista Wraeththu. Tuttavia, questa quantità viene ampiamente superata in molte parti della trilogia, in cui non è affatto chiaro a che livello di avanzamento tecnologico siano gli esseri umani per non resistere all’avanzata Wraeththu, quanto della tecnologia del vecchio mondo venga perso con la loro presa di potere (e soprattutto perché), o anche solo in che modo funzioni la magia Wraeththu in modalità più specifiche di “perché la trama vuole così”, che spesso conduce ad apparenti incoerenze circa quello che i personaggi sono in grado di fare in qualsiasi momento della storia. Oltretutto, quando Constantine entra più nello specifico circa i dettagli dell’ambientazione fornisce elementi spesso poco coerenti con quello che abbiamo visto fino a quel momento (vedi: le armi nucleari), problema che stride molto con la minuzia con cui è invece in grado di creare religioni, mitologie e usanze, nelle poche occasioni in cui sceglie di focalizzarsi su di esse.
A questi problemi si aggiunge un terzo libro – incentrato sul viaggio di Cal verso un destino mistico che sembra chiaramente fondamentale per l’ascesa dell’intera specie ad un livello superiore di esistenza – che si conclude con una risoluzione anticlimatica e colma di una spiritualità vuota di contenuto che viene invece spacciata come una trasformazione epocale, come se fosse cambiato tutto quando a conti fatti non è cambiato proprio un bel niente; nemmeno le interessanti (seppur limitate nello spazio che occupano) descrizioni delle tribù dello Jaddayoth formatesi a seguito della caduta dei vecchi insediamenti Wraeththu, che alludono a nuove modalità di comprendere l’unione Wraeththu dei principi maschili e femminili, o la ripresa di punti di vista femminili in una chiave assai promettente bastano a salvare quest’ultimo libro dalla mediocrità.
La conclusione inevitabile di questo mio consiglio è quella che ormai accompagna buona parte dei miei post: se il New Weird vi appassiona e volete scoprire uno tra i libri fondanti di questo genere, o se vi affascina l’idea di leggere una delle prime storie fantasy che racconta di genere e di sesso in maniera meno binaria rispetto alla norma del tempo (peggio di LeGuin, d’accordo, ma il confronto è crudele) buttatevi! Magari vi interesseranno solo i primi due libri, che sono comunque abbastanza completi da non lasciare l’amaro in bocca anche se deciderete di fermarvi lì: anche così, buona lettura.
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però i libri aperti bisogna anche saperli leggere, altrimenti è inutile.
l'associo a te perché leggendo un po' il tuo blog, le cose che posti, sembri una persona che sta un po' sempre sulla difensiva o comunque con la guardia alta per non farsi fregare. però allo stesso tempo cerchi una persona con cui "slacciarti le corazze", perché quella è casa tua ed è sicura
diciamo che bisogna avere una vera passione a leggere libri.
diciamo che per metà ci hai capito..
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Il blog presenta "Un editor per amarti" di Malia Delrai, Delrai edizioni. Da non perdere!
Giulia spera di riuscire a lavorare nel settore dell’editoria. Da sempre, il suo sogno nel cassetto è potersi occupare di libri; ha una grande passione per la lettura che l’accompagna fin da piccola.Leonardo è l’editor affermato di una grande casa editrice italiana, sempre alla ricerca di nuovi talenti da poter pubblicare. Le strade dei due protagonisti si incontrano un giorno d’autunno, in…
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Mario Ferrari: "Scrivere è, oggi, la mia passione principale" #Intervista
Buongiorno lettori, oggi torno con per condividere con voi un’intervista. L’autore Mario Ferrari che ormai conoscete per le recensioni che ho fatto dei suoi libri sul blog, ci racconta del dietro le quinte del suo lavoro di scrittore. Spero che la lettura vi appassioni quanto lo ha fatto con me. Pagina dell’autore su muatyland.com -> Per professione manager, consulente, formatore. Da qualche…
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Benvenuti, questo è il mio Blog, pensato per creare una community di giovani imprenditori.
Buongiorno, mi presento sono Jacopo, ho 25 anni e da circa un anno ho deciso di cambiare la mia vita.
Dopo aver studiato giurisprudenza e iniziato il percorso da Notaio ho incontrato una persona che mi ha cambiato la vita.
Non avevo mai incotrato un ragazzo come lui, me lo ricordo ancora la prima volta che ci siamo incontrati.
Fuori dalla biblioteca, io in tuta con le palle girate per l'ennesima giornata passata a studiare per prepararmi al concorso, e lui, tutto tatuato che non aveva ancora finito le superiori.
Sembrava l'inizio di una barzelletta.
Fu grazie ad una delle prime chiacchierate con lui che decisi di mollare tutto quello che stavo facendo ed iniziare a inseguire la mia vera passione: la costruzione di una mia azienda.
Mi consigliò di leggere una cinquantina di libri che lessi in circa un mese e mezzo, iniziammo a vederci una sera la settimana e a confrontarci su quello che ci accadeva, su quello che leggevamo e su cosa volevamo dalla nostra vita.
Nel frattempo ho provato a fare un paio di lavori ma non mi sono piaciuti, mi sono iscritto a un master in Digital marketing e ho deciso di aprire questo blog.
L'idea nasce dalla solitudine che vivo quotidianamente nell'affrontare un sistema lavorativo che non mi appartiene.
A volte mi soffermo a pensare che lavoriamo per circa un terzo della nostra vita e mi domando:
Come è possibile passare un terzo della nostra vita a fare qualcosa per cui non ci sentiamo soddisfatti?
Come è possibile andare a letto la sera e non essere contenti di ciò che ci è successo durante la giornata?
Come è possibile alzarsi la mattina e sperare che arrivi presto la sera per tornare a dormire?
Come è possibile che le persone si lascino sfuggire i loro sogni per vivere una vita che non vogliono?
Quando pongo queste domande a chi mi è vicino, mi viene risposto in maniera frustrata che in qualche modo "la pagnotta deve essere portata a casa".
Da un lato hanno ragione, e anche molta, ma dall'altro il solo pensiero di vivere per la cosiddetta pagnotta, mi porta un malessere e un senso di vuoto che non riesco a colmare.
Inizio a riflettere su quello che potrebbe essere il mio scopo di vita, tiro fuori idee ma la sindrome dell'impostore mi blocca, mi paralizza, inizio a non sentirmi all'altezza, distruggo tutte le idee che mi vengono in mente e parte un loop negativo da cui è difficile uscirne fuori.
Ho deciso di aprire questo Blog per trovare giovani sognatori come me, per non sentirmi solo, per cercare un confronto e opportunità di crescita.
Mi piacerebbe incontrare persone che non hanno paura di sognare e che amano parlare di libri.
Per il momento mi fermo qui, tornerò a scrivere il prima possibile, cercando di raccontarvi un pò più di me.
Un abbraccio e a presto.
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Pennellate di bugie di Pamela Luidelli
La realtà supera la fantasia Pennellate di bugie di Pamela Luidelli edito da Horti di Giano è il quarto romanzo dell’autrice dopo Un caffè per la vittima (2021), Un caffè per l’assassino (2022), e Diretto all’inferno (2023). Il libro è ricco di intrighi e mistero, situazioni pericolose e segreti da non svelare. L’autrice è riuscita a dare a questa storia il giusto pathos con una sapiente miscela di mistero e sensibilitàche coinvolgono il lettore fino all’ultima pagina. Una storia come tante, che si apre con un lutto che cambia la vita e che a sua volta verrà trasformata da un evento che metterà a dura prova la protagonista. Siamo negli Stati Uniti e la signora Müller è una nota scrittrice. L’arrivo forzato della nipote Felicia la costringerà a superare il torpore in cui è caduta, riacuendo i suoi sensi e sprigionando le sue forze vitali. Pamela Luidelli è un’appassionata viaggiatrice. Ama la scrittura e la lettura e quando può scappa alla ricerca dei suoi amati castelli con fantasmi. Gestisce l’interessante canale YouTube PAMLive in cui intervista artisti di vario genere e il blog www.iviaggilowcostdipamela.com, in cui parla di città visitate ma anche di fantasmi, leggende, libri e cucina. Ringraziamo Pamela per questa bella intervista e ne approfittiamo per parlare con lei non solo del suo libro ma anche di scrittura e lettura. Pennellate di bugie di Pamela Luidelli Salve Pamela, lei è nuova ai lettori di Cinquecolonne Magazine. Ci racconta brevemente cosa fa nella vita, di cosa si occupa? Desidero esprimere la mia gratitudine a Cinquecolonne Magazine per avermi concesso la possibilità di presentarmi. Risiedo insieme alla mia famiglia sul Lago Maggiore, sorgente d'ispirazione per i miei romanzi. Nonostante gli imprevisti che la vita riserva, trovo comunque il tempo di viaggiare alla ricerca di castelli europei e dei fantasmi che li abitano. Peccato che non mi accada mai di incontrarli, ma pazienza: la speranza è l'ultima a morire! La routine quotidiana invece prevede lunghe ore trascorse nello studio, in compagnia del fedele amico a quattro zampe Artù, immersa tra le pagine dei libri, sorseggiando talvolta davvero troppe tazze di latte e tè, alla continua ricerca di una nuova storia da raccontare. Pennellate di bugie è la sua ultima fatica letteraria. Rispetto ai suoi romanzi precedenti questo non è un vero e proprio giallo. Cosa l’ha spinta a cambiare genere? Come accennato in precedenza, questo è il quarto mio romanzo pubblicato. Tuttavia, desidero sottolineare che si tratta del mio primogenito, quello che ho voluto sottoporre ad una maturazione accurata. Il genere di appartenenza è il romanzo giallo e per la prima volta ho deciso di adottare un approccio soft nell'ambito investigativo, pur preservando intatta l'emozione tipica del genere. La complessità delle relazioni familiari tra madre, figlia e nipote è stata affrontata con realistica sensibilità, sottolineando la crudele realtà della violenza sulle donne. In questo modo, il mio lavoro si differenzia nettamente dai miei scritti precedenti, mettendo in luce uno stile nascosto che mi appartiene. Soffermiamoci sul titolo del romanzo. Perché lo ha scelto? Che ruolo hanno le bugie nella storia della protagonista? Inizialmente il titolo era diverso: "La vita è un viaggio". Tuttavia, alla luce della trama, ho preferito optare per un nome diverso, in grado di catturare l'essenza delle bugie, quelle raccontate per il bene degli altri, quelle per evitare conflitti e, soprattutto, quelle che raccontiamo a noi stessi per allontanare la realtà. Ma, come ben sappiamo, le bugie sono e rimangono bugie: la verità finisce sempre per emergere, apportando una torrenziale quantità di problemi. Non scordiamoci mai di questo. Alla fine la protagonista e tutta la sua famiglia attingerà da questa saggezza, conservandola come un gioiello prezioso. Quando è entrata la scrittura nella sua vita? Potrei redigere un saggio sulla mia passione per la scrittura, tuttavia mi preme confessare che è giunta in ritardo nella mia vita, solo sei anni fa. Devo ringraziare mio marito che mi ha spinto a provare. Prima di cimentarmi in questo campo, mi sono dedicata alla lettura, divenendo presto una lettrice accanita. A tal punto che non esiterei a leggere anche venti libri al mese per la soddisfazione delle mie ricerche. In effetti, la mia mente è costantemente in fermento. Quando si dedica alla scrittura dei romanzi? Durante i suoi viaggi oppure ha bisogno di momenti di tranquillità e solitudine per dare vita al suo processo creativo? Sono convinta che lo scrittore debba essere considerato un artista a tutti gli effetti, in grado di sperimentare, studiare e commettere errori. In passato, scrivevo solo nel tempo libero, ma ho presto capito che non era abbastanza: necessitavo di dedicarmici a tempo pieno e così ho fatto. Ci sono giorni in cui leggo di più e scrivo meno, ma ciò fa parte del processo creativo. Ogni volta che mi è concesso di viaggiare, devo ammettere che l'effetto benefico è impareggiabile. L'esperienza di scoprire nuovi luoghi e culture mi eleva anima e spirito, offrendomi un nutrimento emotivo senza eguali. Mi è stata donata la fortuna di avere il mio studio personale dove poter trovare rifugio e concentrazione, accanto alla mia amata collezione di libri. La tranquillità che tanto desidero mi attende tra quelle pareti. Ringrazio di cuore per questa opportunità Read the full article
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CRONACHE DEL REGNO
Sono entusiasta di darvi il benvenuto nel mio reame fantastico, dove la magia si intreccia con le storie epiche e creature straordinarie popolano ogni angolo di questo mondo immaginario. Sono Equinox, creatore di mondi e autore del misterioso "Segreto di Ankali" – un tomo incantato nato dalla mia profonda passione per il fantasy.
L'Origine della Passione
Fin dall'infanzia, il fantasy è stato il mio rifugio, un portale che mi ha trasportato in terre inesplorate attraverso le pagine di libri incantati. La magia di queste storie ha nutrito la mia creatività, spingendomi a dare vita a mondi mai visti prima, plasmati dalla fantasia incontenibile che scorre nelle pagine del mio libro.
"Il Segreto di Ankali": Un Viaggio Straordinario
Il Segreto di Ankali non è solo un libro, è un viaggio. Le sue pagine svelano mondi in cui la realtà si fonde con l'immaginazione, dove eroi intraprendenti sfidano creature leggendarie e il destino stesso è scritto nelle stelle. Attraverso questo libro magico, condividerò con voi le storie, i personaggi e le avventure che hanno preso vita nella mia mente.
Cosa Aspettarvi su Cronache del Regno
"Cronache del Regno" è il mio angolo digitale dedicato a tutti gli amanti del fantasy. Troverete storie avvincenti, recensioni di opere straordinarie, e approfondimenti su creature magiche. Le immagini, create con l'ausilio dell'intelligenza artificiale, daranno vita a mondi vibranti e personaggi incantevoli.
Un Invito all'Avventura
Questo blog non è solo mio; è un invito aperto a tutti voi, viaggiatori di mondi fantastici. Condividete i vostri pensieri nei commenti, suggerite nuove strade da esplorare e unitevi a me nell'entusiasmante viaggio attraverso i mondi e anche nella regione di Ankali!
Siete pronti a sprofondare nelle profondità del fantasy? Allora preparatevi per un'avventura che vi condurrà oltre i confini della realtà ordinaria, verso terre incantate e storie che solcano il cielo stellato.
Che l'incantesimo abbia inizio!
Equinox, il Narratore Creatore di Mondi e Autore del "Segreto di Ankali"
"La città di Nerubia nella provincia di Ankali"
TUTTE LE IMMAGINI E I CONTENUTI TESTUALI SONO DI PROPIETA' DI EQUINOX, IL NARRATORE; NON RIUTILIZZABILI PER USO COMMERCIALE O PER USO PROPRIO. LA STORIA DI ANKALI E' STATA IDEATA, CREATA E GENERATA DA EQUINOX, IL NARRATORE.
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Ascoltatemi, voi due: non bisogna mai sposarsi finché si è in preda alla passione, perché dovete sapere che è qualcosa di diverso dall'amore; la passione è la vertigine della scoperta, l’ansia costante del possesso, l’ostinato desiderio di conoscere le forme e i segreti nascosti dell’essere verso il quale ci si sente inesorabilmente calamitati. L’amore invece richiede tempo, pacate conversazioni che consolidano l’amicizia. È qualcosa che sedimenta solo dopo che si sono superati determinati confini intimità, quando si sono imparati per bene i difetti e i limiti dell’altro. Insomma quando sulla bilancia gli aspetti positivi superano indiscutibilmente quelli negativi.
Marcela Serrano - L’ albergo delle donne tristi
Ph Bill Ray
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Main pg? La by chat fatta anche io ed anche narrativa divisa su blog.
Si, anche su blog mi è capitato di farlo!
In estrema sintesi: Octavia, una ladra/assassina, con la passione (ossessione) per le bambole di porcellana! (Bambole su cui c'è più lore che sul personaggio ahaha) Il tuo invece?
(Mi è capitato anche di "prendere in prestito" personaggi di alcuni libri, rivisitarli e giocarli andando oltre la storia dei libri).
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Ciao sono Elena, ma sul web ho un sacco di soprannomi presi da tutti i miei fandom preferiti 🐇
Sono una piccola nerd, io adoro i videogiochi, l'abbigliamento comodo è diventato il mio migliore amico durante i periodi caldi e freddi, i film, gli anime, le serie tv, parlare della tecnologia.
Il caffè è la mia droga preferita da sempre, ovvero da quando lo scoperto e da lì non me ne sono distaccata, ci son giorni in cui ne bevo almeno due al giorno e la stessa cosa vale per le tisane in quei freddi e tardi pomeriggi di ottobre.
A volte leggo... I romance sono la mia passione più grande! Non solo per quanto riguardano i libri, ma anche i fumetti o i film.
Sono una nerd timida che cerca sempre di nascondere i propri sentimenti, ma che se riesci a tirarla fuori dal guscio forse ti parlerà dei suoi sogni e delle proprie passioni.
Sono gran appassionata di animali, mi piacciono tutti da quelli marini a quelli terrestri ma i cani di piccola taglia sono di gran lunga i miei preferiti.
Adoro la fotografia e spero che un giorno potrò approfondire questa mia passione, ma per ora mi limito a tenerla come hobby e condividere i miei scatti più belli su tutti i miei social e/o blog.
I videogiochi son diventati i miei migliori amici durante il periodo dell'infanzia che mi hanno accompagnata per tutta l'adolescenza fino ai miei attuali 26 perché nessuno come loro non mi capivano, potevi fare ciò che volevi senza essere criticata da nessuno... un mondo in cui a gente come me piace celarsi in un mondo dove tutto è possibile senza che tu venga giudicato.
Batman è uno dei miei supereroi preferiti che spero di approfondire un po' di più con i fumetti e non solo con i videogiochi o i film, praticamente adoro questo supereroe e tutte le sue gesta che compie con l'aiuto di Alfred il suo maggiordono di fiducia ed il suo braccio destro Robin che aiutano questo fantastico supereroe a tenere la loro città del cuore pulita da criminali come Joker, Harley Quinn o Poison Ivy che sono alcuni dei supercattivi di Gotham.
Sono un'amante delle schifezze, non ne mangio spesso ma quando le mangio mi metto sempre a guardare un buon film o una buona serie sul mio (g)old pc.
La mia bevanda preferita è l'Estathé al limone 🍋 in bottiglia di vetro e la birra fredda nei caldi periodi estivi.
Sono un'amante dei Dramma Asiatici, me ne sono vista un paio e, se anche sono tutti uguali o quasi, non riesco a farne a meno 🙈
Mi piace scrivere, non che mi consideri una scrittrice ai livelli dell Rowling, ma mi è sempre piaciuto mettere i miei pensieri e i miei piccoli sfoghi su carta per poi scoprire, all'età di 13 anni che si possono scrivere anche online grazie ai blog.
Ho iniziato a creare spazi web all'età di 13 anni e da lì non mi sono più fermata.
Dopo aver creato il mio primo blog con Blogger sono passata a Tumblr piatta forma molto più interessante di quella di Google perché puoi anche interagire con gli altri blogger.
Sono una fissata con i taccuini 🙈 ne ho così tanti che ne vorrei degli altri ma non so che farmene visto che non sono mai stata in grado di scrivere su quelle pagine per la paura di rovinarle o addirittura bucarle con la punta della penna 🤡 (I KNOW THIS IS TOTALLY INSANE)
Sono un'amante dei social media, mi piace creare profili e postare le mie passioni praticamente ovunque sul ma non per essere apprezzata per ciò che posto dagli altri ma bensì per aumentare le mie conoscenze informatiche 💻
Come altre passioni ho quello del viaggio... Un giorno mi piacerebbe viaggiare verso l'Oriente e scattare un sacco di belle fotografie da postare ovunque sui miei social
Sono una sognatrice, e rimarrò tale affinché uno dei miei tanti sogni che ho custodito nel mio preziosissimo scrigno non si avvererà.
Questo è il mio piccolo mondo, un mondo fatto di piccole cose come scatti fotografici fatti alla rinfusa, vestiti comodi, sogni, pizza, paranoie h24 e una gran dose di voglia di vivere che non vi immaginate.
Se tutto questo non vi garba... Non è un mio problema 🤍
Source image: @cassandracalin
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Benvenuti sul mio nuovo blog: La biblioteca di Afrodite.
Per anni ho letto libri su libri.
Pagine che mi hanno permesso di visitare posti esotici, approdare su terre sconosciute e viaggiare con la fantasia.
Leggere mi aiuta a trovare un mio posto nella realtà, ad allenare l’empatia e a conoscere la storia degli altri. Solo conoscendo la storia di altri posso trovare la mia.
In questo blog parlerò della mia passione.
Spero di trovare altri lettori come me.
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