#neuroinfiammazione
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medicomunicare · 4 days ago
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Le tetracicline: vecchi antibatterici potenzialmente utili in altre condizioni cliniche umane
Introduzione Le tetracicline sono una vecchia classe di antibiotici che sono stati utilizzati per le infezioni particolari quali brucellosi, malattia di Lyme, rickettsiosi (es. febbre delle Montagne Rocciose), infezioni genitali e oculari da Clamidia), acne volgare severa (causata da Propionibacterium acnes), diarrea da Vibrio (colera) e polmoniti da Mycoplasma pneumoniae e Chlamydophila…
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rassegnanotizie · 1 month ago
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Secondo l'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), la depressione potrebbe diventare la principale causa di morbilità a livello globale, colpendo più di un uomo su dieci e fino a una donna su quattro durante la vita. In Italia, i dati mostrano un'andamento particolare rispetto all'Europa, con una minore diffusione della depressione tra i giovani e gli adulti dai 15 ai 44 anni, mentre aumenta significativamente negli anziani, soprattutto oltre i 65 anni. La depressione negli anziani si distingue per un elevato malessere fisico, rallentamento e sintomi cognitivi, spesso associati a un'infiammazione cronica di basso grado, definita "inflammaging", che corrisponde all'interazione tra infiammazione e invecchiamento. L'infiammazione è un processo biologico naturale che si attiva in risposta a lesioni o infezioni, ma l'infiammazione cronica di basso grado può portare a danni nel breve e lungo termine. Questo tipo di infiammazione è stato collegato a una serie di malattie, tra cui diabete, malattie cardiovascolari e cancro. Influisce anche sulla salute mentale, alterando la barriera emato-encefalica e contribuendo a condizioni come la depressione e il deterioramento cognitivo. Le citochine, molecole segnale del sistema immunitario, possono influenzare la chimica cerebrale, incideando su neurotrasmettitori come serotonina e dopamina, legati al benessere emotivo. Le cause dell'infiammazione cronica spesso derivano da stili di vita poco salutari, come diete ricche di zuccheri e grassi saturi, sedentarietà, stress cronico e esposizione a tossine. Anche un sonno insufficiente impedisce la riparazione cellulare e aumenta il rischio di infiammazione. Secondo esperti, adottare uno stile di vita sano è cruciale: ciò include l'attività fisica regolare, la gestione dello stress attraverso tecniche come meditazione e respirazione profonda, un sonno di qualità e una dieta equilibrata ricca di antiossidanti. Infine, la ricerca suggerisce di utilizzare molecole sicure che possano mirare al sistema immunitario nella neuro-infiammazione di basso grado. L'integrazione di alimenti a fini medici, come la palmitoiletanolamide ultramicronizzata, potrebbe supportare il sistema e prevenire malattie fisiche e mentali, migliorando così la qualità della vita negli anziani e riducendo il rischio di depressione.
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originalempathplaidfreak · 4 years ago
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Ma il vomito (bulimia) può causare amenorrea?
Credo che la Bulimia sia associata in parte all’anoressia, perche entrambe patologie (come potrai leggere in seguito) comportano carenze di sostanze nutritive fondamentali. (Scusa il ritardo della risposta, ma ho avuto dei BUG a lungo con l’app di tumblr e solo adesso ho risolto).
(Scusa la lunghezza del messaggio, ma è un argomento troppo importante per tralasciare qualcosa. Non so se posso pubblicarlo o meno, in tal caso mi contatti in privato e lo elimino, l’importante è che ti abbia schiarito le idee.)
Anoressia e bulimia sono entrambe caratterizzate da un rapporto distorto con l’alimentazione. La persona bulimica si “abbuffa” di cibo, per poi eliminarlo attraverso episodi di vomito auto-provocato e/o con i lassativi. L’anoressia è il disturbo opposto: il rifiuto quasi totale del cibo, che riduce il corpo a uno stato di magrezza estrema.
Bulimia e anoressia costituiscono un forte stress biologico per il corpo. Si accompagnano ad aumentata produzione di molecole infiammatorie che inondano il cervello causando neuroinfiammazione e depressione.
La carenza di sostanze nutritive essenziali colpisce la salute, causando tra l’altro problemi:
- ginecologici: alterazioni del ciclo mestruale, irregolarità del ciclo e dell’ovulazione, fino alla lesione delle ovaie, con infertilità e rischio di menopausa precoce;
- gastrointestinali: danni causati dall’abuso di lassativi e vomito auto-indotto, con progressiva infiammazione della parete intestinale, peggioramento della sindrome dell’intestino irritabile, dolore e malassorbimento di principi nutritivi;
- odontoiatrici: i denti si rovinano. La bulimia (con abbuffate e vomito) facilita la carie e la caduta dei denti, a causa degli acidi gastrici che erodono lo smalto; l’anoressia provoca osteopenia/osteoporosi e questa danneggia le ossa e la struttura ossea di sostegno dei denti, per la riduzione di nutrienti come proteine, calcio e magnesio;
- dermatologici: le ragazze anoressiche hanno spesso la pelle danneggiata e secca; gli squilibri ormonali provocati dalla malnutrizione possono indurre ipertricosi;- cerebrali: l’anoressia cronica riduce anche i neuroni (sostanza grigia) e la glia (sostanza bianca), peggiorando le basi biologiche dei problemi psichici che l’accompagnano.
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loveflipout4ms-blog · 7 years ago
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#MSParis2017 - Anzianità, cellule staminali, cellule B vs cellule T: eccovi le ultime notizie
#MSParis2017 – Anzianità, cellule staminali, cellule B vs cellule T: eccovi le ultime notizie
Cari lettori, ho preparato un articolo un po’ lungo ma che vale la pena soffermarsi a leggere: eccovi quattro notizie interessanti che ci arrivano dalla conferenza ECTRIMS-ACTRIMS, Parigi 2017. #MSParis2017 – Verrà eseguito un trial per appurare se le terapie DMT sono davvero necessarie nei pazienti SM più anziani
Un nuovo studio stabilirà se le terapie DMTsono davvero utili nei pazienti SM dopo…
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gdsradio7 · 2 years ago
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 Recuperare memoria, gusto e olfatto persi con il virus
 Recuperare memoria, gusto e olfatto persi con il virus
Un nuovo trattamento contro il long Covid, per recuperare memoria, gusto e olfatto, persi da donne e uomini di tutto il mondo che in questi ultimi due anni hanno contratto il virus. E’ il protocollo ‘Di Stadio’, dal nome della scienziata italiana che lo ha inventato, una terapia che combina la riabilitazione olfattiva con una molecola anti-neuroinfiammazione, PEA-LUT, in grado di agire sul…
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tifatait · 2 years ago
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Benevento - Convegno sul tema Neuroinfiammazione e autismo | www.ilvaglio.it
Benevento – Convegno sul tema Neuroinfiammazione e autismo | www.ilvaglio.it
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gaetaniu · 8 years ago
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Glaucoma oculare: si studia un nuovo approccio terapeutico
Glaucoma oculare: si studia un nuovo approccio terapeutico
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Il glaucoma porta le cellule ganglionari a morte precoce tramite alcuni meccanismi tra cui lo stress ossidativo, la neuroinfiammazione e la disfunzione mitocondriale.  Sono circa cinquemila gli italiani che perdono la vista ogni anno a causa del glaucoma, una malattia cronica che porta al progressivo danneggiamento del nervo ottico, con la conseguente alterazione irreversibile del campo visivo.…
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federicobaranzini · 5 years ago
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Alzheimer, allo studio la pillola della memoria
Molteplici sono gli studiosi che, nelle diverse Università  e Centri di ricerca in tutto il mondo, si occupano di demenze, cercano di comprenderne i meccanismi, le cause e di mettere a punto degli interventi mirati. E' possibile menzionarne qui solo una piccola parte.
  Ad esempio, alcuni studiosi dell'Università di Copenhagen e di Oslo hanno focalizzato l'attenzione sull'accumulo della proteina tau e beta amiloide che induce le cellule alla morte ed hanno sottolineato l'importanza dell'azione di ripulitura.
  Altri ricercatori come quelli di Toronto hanno parlato di una pillola che interverrebbe per rallentare il processo degenerativo, utile anche nella schizofrenia e nella depressione. I topi di laboratorio, ai test di memoria, hanno risposto con miglioramenti dopo mezz'ora dalla somministrazione della pillola, ma quest'ultima avrebbe effetto su topi anziani e non su quelli giovani.
  Altri studiosi, ad esempio quelli dell'University of Virginia School of Medicine, hanno parlato di mosaicismo genetico ovvero una variazione genetica che potrebbe spiegare perchè i neuroni nel lobo temporale sono i primi a morire nell'Alzheimer e perchè quelli dopaminergici sono i primi a morire nel Parkinson.
  Infine, è possibile menzionare ad esempio i ricercatori della Boston University School of Medicine i quali hanno focalizzato l'attenzione su un enzima che permetterebbe l'inibizione della produzione di proteina beta amiloide e quelli dell'Università di Barcellona che si sono interessati di un tipo di cellule colpite tra le prime dalla neuroinfiammazione.
  A cura del dott Federico Baranzini - Psichiatra per l'Anziano Psicogeriatra a Milano
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purpleavenuecupcake · 7 years ago
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Continua al Fatebenefratelli la caccia alla proteina che curerà l’Alzheimer
Continua la caccia da parte dei giovani ricercatori dell'Irccs Fatebenefratelli di Brescia delle proteine come potenziali target farmacologici per curare la malattia di Alzheimer e di Parkinson. Questa volta ad essere analizzata è la proteina LRRK2. Lo studio cercherà di capire se e come possa essere associata alla neuroinfiammazione, caratteristica presente in entrambe le malattie neurodegenerative. L'associazione tra la proteina LRRK2 e la neuroinfiammazione è già stata studiata in modelli cellulari e animali che riproducono la malattia di Parkinson, ora si vuole capire se LRRK2 possa essere associata anche alla malattia di Alzheimer, spiega Isabella Russo, che coordinerà due giovani ricercatori presso l'unità di Genetica dell'IRCCS Fatebenefratelli nel progetto di ricerca “LRRK2 come nuovo target farmacologico per la cura delle malattie neurodegenerative” (costo 410.000 euro). L'obiettivo è scoprire il meccanismo d'azione della proteina in queste patologie, a scopo terapeutico. “Diversi studi in letteratura indicano eventi neuropatologici in comune tra la malattia di Alzheimer e di Parkinson. Questo progetto si pone l'obiettivo di investigare se la neuroinfiammazione mediata dalla proteina LRRK2 possa rappresentare un pathway comune alle due patologie. LRRK2 è un gene mutato nelle forme genetiche di Parkinson e, di interesse, varianti genetiche nel gene LRRK2 sono state associate ad un rischio maggiore di insorgenza di entrambe le malattie. Questo progetto ha la potenzialità in futuro di identificare LRRK2 come un target farmacologico per rallentare la progressione delle due malattie neurodegenerative”. Read the full article
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beautyscenario · 8 years ago
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La nuova collezione di skincare dedicata alla pelle sensibile firmata [ comfort zone ]
Si chiama Remedy ed é una nuova collezione di skincare creata dall’azienda italiana di culto [ comfort zone ] che ha pensato questa volta alle problematiche della pelle sensibile e sensibilizzata con una serie di prodotti che contengono principi attivi naturali (fino al 98%), priva di profumo, siliconi, oli minerali, tensioattivi, Mit, Sles.
Sensibilizzazione cutanea che è un fenomeno diffuso e in crescita e può essere determinata da cause endogene, dallo stile di vita o da fattori esogeni quali sole, inquinamento urbano, trattamenti troppo intensi o prodotti cosmetici aggressivi. La pelle sensibile tende ad essere contraddistinta da calore, rossore, pizzicore, bruciore, prurito e dolore ed è iper-reattiva a fattori ambientali e sostanze (vento, scarsa umidità, e addirittura l’acqua) che di norma non dovrebbero provocare queste reazioni.
Queste reazioni sono dovute ad un processo neuroinfiammatorio in corso dovuto a condizioni non ottimali della barriera cutanea, per calmare l’irritazione bisogna agire sul microbiota, l’ecosistema di microorganismi buoni presenti sulla cute, garantendone un equilibrio ottimale, ed é quello che ha fatto [ comfort zone ] studiando la linea Remedy caratterizzata da formule ultra delicate che riducono e calmano la neuroinfiammazione, incrementando la capacità difensiva della barriera cutanea, merito del mix tra due estratti botanici: meraviglia del Perù ed Issopo Messicano, l’olio di marula, ricco in omega 9, ripara la barriera lesa e la protegge, e un prebiotico naturale, che rafforza il microbiota della pelle, fondamentale per la difesa immunitaria della cute.
Cinque i prodotti che vanno dalla detersione al soin che rispettano la naturale struttura cutanea senza occludere i pori.
Remedy Cream to Oil: detergente ultra delicato che da crema si trasforma in olio, per le pelli sensibili, sensibilizzate e tendenti a rossori. rimuove le impurità senza l’uso di tensioattivi. Remedy Toner : tonico lenitivo rinfrescante in spray, raccomandato per pelli sensibili, sensibilizzate e soggette ad arrossamenti. Rinfresca, idrata, e dona sollievo, è ideale anche durante l’esposizione al sole e in ambienti chiusi soggetti a riscaldamento o ad aria condizionata. Remedy Serum: siero lenitivo e fortificante per pelli sensibili, sensibilizzate, soggette a rossori diffusi e localizzati, che si può usare sia dopo l’esposizione al sole d’estate, che d’inverno abbinato alla crema per combattere la secchezza. Agisce sulle sensibilizzazioni endogene, legate allo stress, ed esogene, dovute a fattori ambientali o allo stile di vita. Remedy Cream : crema idratante lenitiva dalla texture leggera per pelli fragili e facilmente reattive, perfetta per la stagione più calda o in primavera. Remedy Defense Cream – crema lenitiva nutriente per le pelli sensibili molto secche, disidratate e in presenza di climi rigidi da utilizzare mattino e sera.
        Pelle sensibile: Remedy la nuova linea di [ comfort zone ] La nuova collezione di skincare dedicata alla pelle sensibile firmata [ comfort zone ] Si chiama Remedy ed é una nuova collezione di skincare creata dall'azienda italiana di culto [ comfort zone ] che ha pensato questa volta alle problematiche della pelle sensibile e sensibilizzata con una serie di prodotti che contengono principi attivi naturali (fino al 98%), priva di profumo, siliconi, oli minerali, tensioattivi, Mit, Sles.
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medicomunicare · 4 days ago
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Aglaia edulis: un albero esotico che promette di essere un potente antinfiammatorio ed antitumorale
L’Aglaia edulis o albero neem indiano è un albero sempreverde di medie dimensioni appartenente alla famiglia delle Meliaceae. Originario delle foreste tropicali dell’Asia, è diffuso in paesi come Cina, India, Indonesia, Malesia, Myanmar, Thailandia e Vietnam. In natura, può raggiungere altezze comprese tra 20 e 30 metri, con foglie composte pinnate e fiori giallo-arancio che sbocciano in…
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ricercamix · 6 years ago
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Il fuoco della neuroinfiammazione
I molteplici studi accumulati negli anni hanno permesso di capire che la degenerazione del sistema nervoso centrale che accompagna le malattie neurodegenerative e neurologiche ha una componente di tipo immunologico e infiammatorio. In un precedente post abbiamo già accennato all’importante contributo della risposta immunitaria sostenuta dalla microglia, le sentinelle del tessuto cerebrale che…
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loveflipout4ms-blog · 8 years ago
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Infiammazione cerebrale, nuovo studio sui topi - ma che cos'è un modello murino di SM?
Infiammazione cerebrale, nuovo studio sui topi – ma che cos’è un modello murino di SM?
Cari lettori, buon inizio settimana. Oggi parliamo di neuroinfiammazione, un processo essenziale nello sviluppo e nella progressione di diverse malattie neurodegenerative, tra cui la sclerosi multipla, l’Alzheimer e il Parkinson. La neuroinfiammazione è un processo infiammatorio “citochina-mediato” che può essere provocato da un danno tissutale sistemico, ma che è più spesso associato ad un danno…
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medicomunicare · 7 days ago
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Quando le vitamine incontrano la genetica (II): gli effetti delle vitamine B oltre il semplice controllo metabolico
Introduzione Nell’articolo precedente, pubblicato in data 11 Novembre, intitolato “Quando le vitamine incontrano la genetica: gli effetti delle vitamine B oltre il semplice controllo metabolico (parte 1)”, sono stati descritti alcuni aspetti dei meccanismi d’azione non convenzionali di certe vitamine del gruppo B. Tutti conoscono le vitamine del gruppo B, la loro importanza nel metabolismo dei…
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medicomunicare · 29 days ago
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Il ruolo del testosterone nella biologia del cervello: implicazioni per la demenza di Alzheimer e gli interventi terapeutici
Gli ormoni androgeni, in particolare il testosterone, giocano un ruolo significativo in vari aspetti della salute neurologica, inclusa la neuroprotezione e la neurodegenerazione. Analizziamo ciascuno di questi aspetti in dettaglio. Ruolo del Testosterone nella Neuroprotezione Il testosterone è stato associato a effetti neuroprotettivi in diverse condizioni. Gli studi indicano che il testosterone…
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medicomunicare · 2 months ago
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Lesione renale acuta e aumento del rischio di alcune forme di demenza: un legame preoccupante
Panoramica sulla lesione renale acuta La lesione renale acuta (AKI, dall’inglese Acute Kidney Injury) è una condizione medica caratterizzata da un’improvvisa riduzione della funzione renale, che porta a un accumulo di prodotti di scarto nel sangue e a uno squilibrio nei liquidi corporei. Negli ultimi anni, la ricerca scientifica ha evidenziato un possibile legame tra l’AKI e un aumento del…
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