Tumgik
#cellule T
kon-igi · 9 months
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COVID = AIDS?
@heresiae mi ha chiesto di commentare QUESTO POST (commentare non del tipo 'Maestro, illuminaci!' ma più tipo '???????') e mi tocca dire che nonostante alcuni punti siano meritevoli di approfondimento (perché, di massima, corretti) le informazioni vengono sparate in stecca con un tono allarmistico e, a mio avviso, esagerato.
In sintesi, nel post linkato si paragona il covid all'aids perché sono venute fuori evidenze (come leggerete, comuni ad altre infezioni virali) che la malattia da Sars-CoV2 abbia un effetto indebolente sul sistema immunitario... senza scendere in spiegazioni dettagliate su cosa siano i Linfociti T (T Cells nell'originale), in sostanza si correla l'infezione con un'aumentata APOPTOSI (morte cellulare programmata, utile al rinnovo) di queste cellule del nostro sistema immunitario, col risultato che dopo la malattia quest'ultimo diventerebbe più 'debole' e quindi più suscettibile ad altre infezioni nonché tumori.
Per amor di precisione, il paragone con l'aids è stato estrapolato da un'osservazione specifica che è stata posta fuori contesto, infatti HIV e il Sars-CoV2 sono due virus COMPLETAMENTE differenti e il Sars-CoV2 NON SI COMPORTA COME L'HIV che invece si aggancia e gemma all'interno dei linfociti CD4, inattivandone completamente la capacità immunitaria; inoltre sono stati riportati solo articoli scientifici che parlano dell'aumentata apoptosi cellulare senza specificare che:
SI TRATTA DI UN FENOMENO TEMPORANEO
E' PROPORZIONALE ALLA GRAVITA' DELL'INFEZIONE
Risultati: L’estesa linfopenia delle cellule T osservata in particolare nei pazienti con COVID-19 grave durante l’infezione acuta si era ripresa 6 mesi dopo l’infezione, accompagnata da una normalizzazione delle risposte funzionali delle cellule T agli antigeni virali comuni. Abbiamo rilevato un’attivazione persistente delle cellule T CD4+ e CD8+ fino a 12 mesi dopo l’infezione, in pazienti con COVID-19 lieve e grave, misurata dall’aumento dell’espressione di HLA-DR e CD38 su queste cellule. L’attivazione persistente delle cellule T dopo COVID-19 era indipendente dalla somministrazione di un vaccino COVID-19 post-infezione. Inoltre, abbiamo identificato un sottogruppo di pazienti con COVID-19 grave che presentava una conta di cellule T CD8+ persistentemente bassa al follow-up e mostrava un fenotipo distinto durante l’infezione acuta costituito da una risposta disfunzionale delle cellule T e segni di eccessivo processo pro-infiammatorio. produzione di citochine. Conclusione: il nostro studio suggerisce che il numero e la funzione delle cellule T si riprendono nella maggior parte dei pazienti dopo COVID-19. Tuttavia, troviamo prove di attivazione persistente delle cellule T fino a 12 mesi dopo l’infezione e descriviamo un sottogruppo di pazienti affetti da COVID-19 grave con conteggi di cellule T CD8+ persistentemente bassi che mostrano una risposta immunitaria disregolata durante l’infezione acuta.
Fonte: [X]
Questi fenomeni non sono dicotomici e irreparabili come nell'infezione da HIV e nell'AIDS (che ricordo essere due cose diverse: si può essere positivi all'HIV e non sviluppare l'aids) e anche se nessuno (che abbia un QI perlomeno a due cifre) nega che ci possano essere queste complicazioni, esse NON SONO LA NORMA e condensare molteplici studi e osservazioni ancora in fieri in un unico post dandogli un taglio così netto e allarmistico a me pare controproducente ed esagerato.
Come avevo accennato all'inizio, sono parecchie le infezioni - spesso ritenute 'innocue' - che nel breve e nel lungo periodo possono potenzialmente dare GROSSI problemi al nostro sistema immunitario e all'organismo più in genere, però non ve le dico tanto non ci potete fare nulla e vivreste in un costante stato di paura che davvero non merita.
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firewalker · 4 months
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Tanto per non farci mancare niente, ora ci mettiamo pure le malattie autoimmuni letali. Prima di tutto però voglio dire che è una condizione rara, quindi non andate subito in panico. Detto questo, spieghiamo - per come l'ho capita io - che cacchio hanno trovato. La prendo larga.
Esistono diversi meccanismi di difesa contro i patogeni, il più famoso è il sistema immunitario. Esiste anche un sistema di difesa sviluppato dalle singole cellule e quasi esclusivo della lotta contro i virus: l'interferone. Senza entrare nei dettagli dei vari tipi di interferone e di come agisca, il punto saliente è che viene stimolato dalla presenza di un doppio filamento di RNA nel citoplasma. Non è normale avere un doppio filamento di RNA nel citoplasma, generalmente è un filamento singolo che viene riconosciuto dai ribosomi e viene degradato subito dopo aver fatto da modello per la traduzione delle proteine. Molti virus - tra cui SARS-CoV-2 - nel loro ciclo vitale hanno un momento in cui producono un RNA a doppio filamento, e questo fa da trigger per la sintesi di interferone.
Come lo fa? Nella cellula esiste una famiglia di molecole chiamata RLRs che lega l'RNA estraneo (doppio filamento o singolo con alcune caratteristiche precise). Il legame di queste molecole con l'RNA estraneo scatena una cascata di segnale (una serie di reazioni chimiche) che porta alla sintesi di interferone.
Una delle RLRs è la MDA5, che è la protagonista della nostra storia. Esiste infatti una malattia rara, chiamata dermatomiosite, che è una malattia autoimmune in cui gli anticorpi del corpo se la prendono contro la MDA5. Il risultato è una malattia che può manifestarsi in diversi distretti corporei: spesso è cutanea, ma a volte può portare disturbi anche più fastidiosi come fatica e spossatezza ma senza danneggiamento dei muscoli: ecco perché si chiama anche dermatomiosite amiopatica.
Ecco, il punto è che si è scoperto che l'infezione da SARS-CoV-2 può portare, in rari casi, allo sviluppo di una malattia analoga alla dermatomiosite, ma che colpisce i polmoni e risulta essere quindi spesso fatale. L'hanno chiamata MIP-C: MDA5-autoimmunity and Interstitial Pneumonitis Contemporaneous with COVID-19 ovvero: una malattia autoimmune contro MDA5, la dermatomiosite di prima, localizzata nei polmoni e causata dalla CoViD-19.
SARS-CoV-2 stimola, con il suo RNA, MDA5, ma per qualche motivo stimola anche la creazione di anticorpi contro quella molecola. Non è una cosa nuova in generale, si chiama cross-reazione, e a volte succede di vedere che un patogeno stimola una risposta immunitaria contro di sé ma anche contro molecole simili ai suoi bersagli molecolari ma del tutto innocue, anzi utili all'organismo. È una delle cause dell'artrite reumatoide.
Perché? Nelle discussioni dell'articolo (qui il pdf) si fa riferimento al fatto che nei linfonodi l'attivazione di MDA5 può portare anche all'attivazione di alcuni tipi di linfociti, e questo può portare a reazioni autoimmuni. Dato che questi ricercatori hanno dimostrato che questa cosa è causata dall'RNA del virus, non possono escludere che sia anche un possibile - e finora sconosciuto - effetto collaterale anche dei vaccini.
Our finding incriminate MDA5 protein activation, whether linked to natural infection, or vaccination or potentially both as a trigger for MIP-C and that MDA5-mediated sensing (and mounting of an immunophenotype that is comprised of type 1 interferonopathy and antigen-specific CD8+ T cell responses; elaborated below) is a distinct trigger in MIP-C.
Staremo a vedere come si evolve la situazione. Al momento, non ci sono allarmi riguardanti la MIP-C legati alle vaccinazioni, anche perché - a logica - direi che è molto più facile trovare il virus nei linfonodi piuttosto che il vaccino inoculato per via intramuscolare.
Rimaniamo con le antenne dritte.
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devirnis · 1 year
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ooo if you do combos - 20 & 45 with some Buck h/c?
thank you for the prompts! I hope you enjoy :)
When Eddie walks into the loft and sees Buck in nothing but a towel at the top of the stairs, he nearly drops his groceries. 
But not in a fun way.
“Buck!” he scolds, hurrying to deposit the bags on the kitchen island. “What are you doing up? Why did you have a shower? You’re supposed to keep the stitches clean and dry!”
He catches Buck’s full-body eyeroll as he starts furiously putting things away in the fridge. This is exactly why Eddie dropped Chris off for an impromptu weekend with Pepa – he can’t leave Buck alone for twenty minutes before the man is already ignoring doctor’s orders.
“It’s been forty-eight hours,” Buck calls. “I’m allowed to get them wet now.”
“Forty-two hours!” Eddie shoots back.
Even from down in the kitchen, he can hear Buck’s scoff. “I don’t think six hours is going to make a huge difference, babe.”
Eddie scowls into the fridge as he places Buck’s oat milk on the shelf; he’ll be the judge of that, thank you very much.
It all started two days ago, when Eddie had roped Buck into helping him replace some rotting wood on Pepa’s front porch. The job itself had gone mostly smoothly – thanks in large part to Buck’s previous experience working construction – until the very end. Buck hadn’t been watching where he was walking, texting Bobby about something, and he’d stumbled right into the pile of old, rotten wood that they needed to dispose of. It had almost been hilarious, the cacophony of Buck swearing as the wooden planks bounced hollowly against each other, right up until Eddie had caught sight of the blood.
Buck had added a nasty cut to the collection of scars on his left leg. Eddie had cleaned it and dressed it as best he could in Pepa’s bathroom before taking Buck to the hospital for stitches, but he couldn’t shake the worry from the back of his mind about something nasty lurking on the decaying wood. His fears were proven warranted the next morning when Buck had gone to change the bandages and found the skin around the wound red and swollen.
After that, it was a trip to the doctor’s to confirm what Eddie already suspected: Buck had developed a mild case of cellulitis, because of course he had. Couldn’t just be a simple cut.
The doctor gave him a prescription for antibiotics to kick the infection and a list of at-home care instructions to prevent it from getting worse. Buck hadn’t been worried; Eddie, on the other hand… 
Well. There’s a reason he insisted on staying with Buck.
He finishes putting the groceries away just as Buck comes down the stairs in a pair of sweatshorts and a t-shirt – his slight limp not going unnoticed by Eddie. Buck ambles over to the couch while Eddie washes his hands and then gathers the supplies the doctor sent them home with before scuttling over to join him.
When he drops to his knees between Buck’s legs, Buck’s eyebrows shoot up to his hairline. “Well hello,” he drawls.
“Don’t get excited,” Eddie says. “I need to cover your stitches.”
Buck huffs and slouches further into the couch, but obediently props his injured leg up on the coffee table. Eddie knows how irritated Buck can get being fussed over, and the fact that he lets Eddie mother hen him without complaint (mostly) makes Eddie’s insides go all fluttery. But that fluttery feeling flies out the window when Eddie runs his hand over Buck’s shin and finds the skin warm to the touch.
Shit, does Buck have a fever? If he does, that’s bad. That’s really, really bad. Eddie really tries to stop himself spiralling, but his mind can’t help but leap to worst-case scenarios: if Buck has a fever, that could mean sepsis, which could mean septic shock, which could mean organ failure.
Buck must read the panic on his face because suddenly there’s a hand on Eddie’s chin, gently turning him to meet Buck’s gaze.
“Do you feel any body aches or chills?” he blurts.
“Eddie.” Buck smiles softly at him. “I had a hot shower. That’s why I feel warm.”
“Right.” He lets out a long, slow breath, willing his galloping heart to calm down. “Right, yeah, that makes sense. Okay, I’ll bandage your stitches now.”
“Hmm, in a minute.”
Buck leans down, and Eddie pushes up on his knees to meet him in the middle. Their lips slot together gently as Buck’s hand slides around to tangle his fingers in the hair at the back of Eddie’s head, sending shivers cascading down Eddie’s spine. He lets himself get lost in the kiss, relaxing for the first time since he took Buck to the doctor’s. 
Eventually, Buck pulls away, but not before planting a quick kiss on Eddie’s nose. “Thank you for taking care of me. But you seriously need to talk to Frank about your tendency to catastrophize.”
Eddie rolls his eyes, but doesn’t argue. Buck might have a point, given that it didn’t take much for Eddie to make the jump from warm skin to organ failure. He carefully covers Buck’s stitches with a new bandage before taping it in place to make sure nothing gets in to contaminate the wound.
“Thank you for letting me take care of you,” Eddie says, getting to his feet. “Now keep that leg elevated while I make us dinner.”
Buck shakes his head in fond disbelief, but reaches for the pillows without protest.
(also on ao3)
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bunnywip · 10 months
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𝘼-𝙕 𝙇𝙄𝙎𝙏 𝙊𝙁 𝘿𝙄𝙎𝙀𝘼𝙎𝙀𝙎/𝙄𝙇𝙇𝙉𝙀𝙎𝙎𝙀𝙎 𝙁𝙊𝙍 𝙎𝙄𝘾𝙆𝙁𝙄𝘾/𝙒𝙃𝙐𝙈𝙋
— A
Anemia.
Adenomyosis.
Asthma.
Arterial thrombosis.
Allergies.
Anxiety.
Angel toxicosis ( fictional ).
Acne.
Anorexia nervosa.
Anthrax.
Atma virus ( fictional ).
ADHD.
Agoraphobia.
Astrocytoma.
AIDS.
— B
Breast cancer.
Bunions.
Borderline personality disorder.
Botulism.
Barrett's esophagus.
Bowel polyps.
Brucellosis.
Bipolar disorder.
Bronchitis.
Bacterial vaginosis.
Binge eating disorder.
— C
Crohn's disease.
Conjunctivitis.
Coronavirus disease.
Coeliac disease.
Chronic migranes.
Coup.
Cushing syndrome.
Cystic fibrosis.
Cellulitis.
Coma.
Cooties  ( fictional ).
COPD.
Chickenpox.
Cholera.
Cerebral palsy.
Chlamydia.
Constipation.
Cancer.
Common cold.
Chronic pain.
— D
Diabetes.
Dyslexia.
Dissociative identify disorder.
Dengue fever.
Delirium.
Deep vein thrombosis.
Dementia.
Dysthimia.
Diphtheria.
Diarrhoea.
Disruptive mood dysregulation disorder.
Dyspraxia.
Dehydration.
— E
Ebola.
Endometriosis.
Epilepsy.
E-coli.
Ectopic pregnancy.
Enuresis.
Erectile dysfunction.
Exzema.
— F
Fusobacterium infection.
Filariasis.
Fibromyalgia.
Fascioliasis.
Fever.
Food poisoning.
Fatal familial insomnia.
— G
Gonorrhoea.
Ganser syndrome.
Gas gangrene.
Giardiasis.
Gastroesophageal reflux disease.
Gall stones.
Glandular fever.
Greyscale ( fictional ).
Glanders.
— H
Hookworm infection.
Hand, foot and mouth disease.
Hypoglycaemia.
Herpes.
Headache.
Hanahaki disease ( fictional ).
Hyperhidrosis.
Heat stroke.
Heat exhaustion.
Heart failure.
High blood pressure.
Human papillomavirus infection.
Hypersomnia.
HIV.
Heart failure.
Hay fever.
Hepatitis.
Hemorrhoids.
— I
Influenza.
Iron deficiency anemia.
Indigestion.
Inflammatory bowel disease.
Insomnia.
Irritable bowel syndrome.
Intercranial hypertension.
Impetigo.
— K
Keratitis.
Kidney stones.
Kidney infection.
Kawasaki disease.
Kaposi's sarcoma.
— L
Lyme disease.
Lassa fever.
Low blood pressure.
Lupus.
Lactose intolerance.
Lymphatic filariasis.
Leprosy.
— M
Measles.
Mad cow disease.
Mumps.
Major depressive disorder.
Malaria.
Malnutrition.
Motor neurone disease.
Mutism.
Mouth ulcer.
Monkeypox.
Multiple sclerosis.
Meningitis.
Menopause.
Mycetoma.
— N
Norovirus.
Nipah virus infection.
Narcolepsy.
Nosebleed.
Nocardiosis.
— O
Obsessive-compulsive disorder.
Osteoporosis.
Ovarian cyst.
Overactive thyroid.
Oral thrush.
Otitis externa.
— P
Pancreatic cancer.
Pneumonia.
Pelvic inflammatory disease.
PICA.
Premenstrual dysphoric disorder.
Psoriasis.
Parkinson's disease.
Panic disorder.
Polycystic ovarian syndrome.
Plague.
Postpartum depression.
Pediculosis capitis.
Psychosis.
Post-traumatic stress disorder.
— Q
Q fever.
Quintan fever.
— R
Rubella.
Rabbit fever.
Rotavirus infection.
Ringworm.
Restless legs syndrome.
Rhinovirus infection.
Rosacea.
Relapsing fever.
Rheumatoid arthritis.
Rabies.
— S
Shingles.
Sore throat.
Stutter.
Separation anxiety disorder.
Smallpox.
Scoliosis.
Septic shock.
Shigellosis.
Sepsis.
Social anxiety disorder.
Stroke.
Scarlet fever.
Schizophrenia.
Sleep apnea.
Sun burn.
Syphilis.
Sickle cell disease.
Scabies.
Selective mutism.
Salmonella.
Sensory processing disorder.
— T
Thyroid cancer.
Tuberculosis.
Thirst.
Trichuriasis.
Tinea pedis.
Tourette's syndrome.
Trachoma.
Tetanus.
Toxic shock syndrome.
Tinnitus.
Thyroid disease.
Typhus fever.
Tonsillitis.
Thrush.
— U
Urinary tract infection.
Underactive thyroid.
— V
Valley fever.
Vertigo.
Vomiting.
— W
White piedra.
Withdrawal.
Whooping cough.
West nile fever.
— X
Xerophthalmia.
— Y
Yersiniosis.
Yellow fever.
— Z
Zygomycosis.
Zika fever.
Zeaspora.
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Le rappel de Mai 68 fait remonter à ma mémoire d'autres mois de mai.
Mai 40. Mon père s'évanouit en apprenant les nouvelles terribles de l'avancée allemande. Les premiers réfugiés arrivent. La valse des voitures officielles commence. Le gouvernement se replie sur Bordeaux. C'est l'affolement. Le monde de nos parents s'effondre. Tout ce qui paraissait établi, solide, solennel, respectueux, implose en quelques semaines. Nous avons dix-huit ans et nous apprenons que le pouvoir est mortel et que les puissants sont fragiles !
Mai 45. Dans une baraque d'un camp de concentration, j'agonise parmi les cadavres. Une villageoise allemande entre, puis recule devant le spectacle du charnier. Des insultes l'accueillent. Elle me regarde avec pitié et peut-être une forme d'amour. Je sombre dans le coma. Trois semaines plus tard, je suis autorisé à sortir de l'hôpital pour la première fois. La ville de Magdebourg est défoncée par les bombardements. Cauchemar, étonnement… Sur notre convoi de mille déportés, nous sommes une poignée de rescapés. Où sont les mois de mai de notre enfance, insouciants et gorgés de sève ? Nous avons vingt ans et nous portons déjà trop de morts.
Mai 54. Avec mes camarades, nous suivons avec douleur et colère la chute de Diên Biên Phu. Derrière chaque article, nous voyons un visage, un ami, des souvenirs de parachutage ou d'embuscades à la frontière de la Chine. Je reviens au Tonkin. L'avion atterrit à Hanoï, le temps d'une escale. Je dois prendre le commandement de ce qui reste du 1er BEP. Je marche une soirée et une nuit dans cette ville tant aimée, suspendue entre deux mondes, plus belle encore que dans mon souvenir. C'est la nuit du Vietnam, envoûtante, bruissante, faite de frôlements et de chants murmurés. Une part de nous-mêmes restera là, toujours, je le sais.
Mai 58. Dans le palais du gouverneur à Alger mis à sac par les insurgés, je vois mon patron, le général Massu tenter de contenir la foule. La passion est palpable. La IVe République est à bout de souffle. L'armée est prise dans un terrible engrenage. Je suis inquiet. Le 16 mai, encouragée par les militaires, une manifestation de musulmans s'avance vers le Forum. Des pieds-noirs les attendent. Lorsque les deux cortèges se rencontrent, des clameurs s'élèvent, des accolades sont rendues. Les martinets volent haut dans le ciel pur d'Alger. Je pleure de bonheur. La Résistance, la déportation, trois séjours en Indochine, l'Algérie, Suez… Les épreuves de notre génération semblent soudain justifiées.
Mai 61. Dans une cellule de la prison de la Santé, je prépare mon procès. Lors du putsch d'Alger, j'ai suivi le général Challe et je suis devenu un officier rebelle. Dans les jours suivants, je peux être fusillé ou lourdement condamné. Je ne cesse de faire et refaire l'engrenage des événements, des rencontres et des engagements imbriqués qui m'ont conduit entre ces murs. Alors j'écris, je lis, je fixe des heures durant le mur lépreux, je pense à ces hommes que j'ai entraînés dans la révolte. C'est un mois de mai lourd et sombre. La beauté et le ciel appartiennent à d'autres.
Mai 68. Responsable du personnel de plusieurs usines dans la région lyonnaise, je porte un costume civil après cinq ans et demi de détention criminelle. L'usine est en grève. Comme à Alger dix ans plus tôt, l'esprit de révolution souffle sur les hommes. J'en connais les dangers et les illusions. Mais je comprends en partie cette jeunesse qui porte l'espérance d'un monde meilleur.
Les mois de mai se confondent désormais dans ma mémoire. Comme tous ceux qui ont eu vingt ans, il y a si longtemps, je vois chaque année à cette époque renaître les souvenirs entremêlés. Des ombres nous accompagnent : espérances fracassées, camarades oubliés, engagements incompris, souffrance du corps usé. Mais le chant du monde est là, étranger à la lâcheté et à la cruauté des hommes. La beauté est fragile et mystérieuse. Des enfants passent dans la rue, courent dans le jardin. Tout leur est offert. Qu'en restera-t-il ? Tout nous a été donné. Qu'en reste-t-il ? Peut-être simplement le besoin de la contemplation. C'est l'éblouissement et l'espérance des derniers mois de mai.
Hélie de Saint-Marc . Le Figaro (Mai 2008).
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Hateread de Tara Duncan tome 10 – Dragons contre démons - Chapitre 21
Ceci est un Hateread du tome 10 de la saga Tara Duncan, inspiré par le long travail de Patricklemorse. Pour plus d’explications ou d’introduction, référez vous au post « Hateread de Tara Duncan tome 10 – Dragons contre démons - 0 : Dans les épisodes précédents » !
L’ensemble des extraits cités entre guillemets et en italiques appartiennent à madame Sophie Audoin-Mamikonian, que j’appellerai Madame S.A.M par facilité.
Bonjour tout le monde,
La suite du Hateread a pris son temps, mais pour vous récompenser de votre patience, je vous livre la review de trois chapitres courts plutôt qu’un seul. J’espère que ça vous plaira ! Je vais aussi faire un petit sondage (voire plusieurs) pour récolter vos avis sur les articles à venir.
Dans le chapitre précédent, Archange arrivait sur Tadix avec sa suite, un échange de cadeaux s’opérait, Angelica suivait un démon vers une destination inconnue et Tara, au milieu de la nuit, se faisait réveiller par une voix familière.
Une voix dont l’identité n’est pas un mystère, car le chapitre d’aujourd’hui s’intitule « Robin, ou comment l’histoire du concombre prit tout son sens. »
Deux choses à dire sur ce titre :
1/ C’est peut-être la troisième fois dans ce tome qu’un cliffhanger perd sa tension, simplement car le titre du chapitre suivant spoile quel personnage est concerné/que ledit personnage est vivant. Je ne peux pas dire que c’est un défaut, peut-être que madame S.A.M. n’a pas particulièrement envie de laisser le suspense s’attarder. Mais bon, je le relève, vous en faites ce que vous voulez.
2/ Dans le tome précédent, Robin et Tara étaient en froid dans leur relation. En effet, dans le tome 8, Robin avait couché avec une démone qui s’était faite passer pour Tara, ce qui avait indigné notre héroïne quand elle l’avait appris. En discutant avec Cal pour savoir comment il pouvait reconquérir l’amour de sa dulcinée, Robin s’est vu recommander par le Voleur d’inventer un code pour s’assurer que Tara était bien elle-même. Le code en question était « concombre ». Voilà, et comme on a des histoires de changelins et d’apparence copiée dans ce tome, je suppose que c’est vers là que l’intrigue du chapitre se dirige.
« — Robin ?
Le demi-elfe ne lui sourit pas. Il avait l’air fatigué et angoissé.
— Tu cours un terrible danger, lui dit-il. Je dois t’avertir que…
Tara sauta au bas de son lit et se précipita sur lui, l’étreignant avec une force à la mesure de son inquiétude.
Elle faillit le carboniser au passage, parce qu’elle avait oublié d’éteindre sa magie.
Robin la serra brièvement contre lui puis recula. Tara reprit vite ses esprits, même si mille questions se bousculaient dans sa tête :
— Robin ! J’ai eu la peur de… mais comment as-tu fait pour… tu es toujours recherché !
Ça commençait à bien faire tous ses amis qui non seulement ne lui obéissaient pas alors qu’elle essayait de leur sauver la vie, mais en plus s’introduisaient partout comme dans un moulin. Même si, pour une fois, elle était très contente. Et soulagée. »
Je n’ai pas grand-chose à dire, à part que j’aime bien ce début de chapitre.
Robin lui parle ensuite de l’assassin qui est envoyé pour tuer Tara, et du complot qui se prépare contre elle, probablement orchestré par les démons. Il était dans la cellule voisine du type qui avait tenté d’assassiner Mourmur, qui apparemment a beaucoup bavardé sur les contrats les plus juteux du moment.
Mais au fil de la discussion, tout ça ne paraît pas naturel à Tara : Sourv, le Familier de Robin, n’est pas dans les parages, et Robin se comporte bizarrement. L’elfe l’embrasse, et elle décide d’utiliser le safe word, « concombre », dans une de ses phrases ; et comme Robin ne réagit pas, elle l’attaque en le plaquant au mur avec sa magie.
« — Je peux maintenir ma magie indéfiniment, mentionna-t-elle d’un ton détaché. Cela ne me demande aucun effort. Je peux même accentuer la pression, tout aussi indéfiniment.
La cage thoracique de Robin craqua soudain alors que la magie pesait de plus en plus lourd sur lui. Le demi-elfe croisa le regard de Tara. Elle était absolument sûre de ce qu’elle avançait. Il n’y avait aucune faille, rien qui puisse lui permettre de la tromper ou de la faire fléchir. Il s’affaissa un peu, dégoûté. Cela n’allait pas arranger ses affaires.
— Arrête ! cria-t-il, ça va ! Je me rends !
— Excusez-moi, persifla Tara, mais il est inutile de vous rendre, puisque vous êtes déjà mon prisonnier, Monsieur… ?
— Appelle-moi Monsieur X, grogna Robin d’un ton acariâtre. Et réduis ta foutue magie avant que mon corps ne craque. Bon sang, on ne devrait pas laisser autant de pouvoir entre les mains d’une gamine ! »
Donc un type inconnu, qui a pris l’apparence d’un jeune homme et a roulé une pelle à Tara sous cette apparence, la mentionne maintenant comme une « gamine ». Est-ce que le baiser était nécessaire ? Non. Déjà, qu’un inconnu embrasse Tara en déguisant son apparence était franchement dégueu, mais il y a la question de l’écart d’âge qui me débecte d’autant plus. Quand on ajoute ça à la scène avec Chem dans le chapitre 10, je me demande s’il n’y a pas un genre de kink sous-jacent. C’est la deuxième fois dans ce tome qu’un type nettement plus âgé vient sous l’apparence d’un jeune homme dans la suite de Tara quand elle est seule, pour la tromper et la manipuler, et qu’il tente de la séduire. Je ne sais pas vous, mais moi je trouve ça vraiment écœurant.
Le type explique qu’il l’a embrassée car il est télépathe et ça marche pas sur elle du coup peut-être qu’avec un contact physique- non.
Non, ça, c’est un prétexte de madame S.A.M. pour faire de la presse à scandale dans son bouquin. « Tara embrassée par un inconnu qui se faisait passer pour Robin ! Mais non, c’était un malentendu, il ne voulait que fouiller son esprit aha ! ». La plupart des auteurs de fanfictions que je connais sont mille fois plus inventifs pour rendre les kiss entre personnages crédibles. Ou au moins, ils savent assumer leur fétichisme comme tel et mettent des tags appropriés sur leurs histoires. Ou bien, troisième option, ils écrivent la scène comme cringe en assumant qu’elle l’est et en faisant quelque chose avec ça dans la narration.
D’ailleurs, Tara devrait manifester du dégoût à avoir été embrassée par un vieux type déguisé en son ex. Là, je ne parle pas de Tara en tant que personne, mais Tara en tant que personnage : Madame S.A.M. aurait dû lui donner une réaction dégoûtée, mais elle ne l’a pas fait. Je trouve ça frappant.
Monsieur X demande à Tara de le libérer de ses mouvements, en échange de quoi il répondra à ses questions. Elle garde sa magie autour de lui mais le laisse s’asseoir dans un fauteuil, suite à quoi il avoue être l’assassin envoyé pour la tuer. Donc c’est lui, le mec sugar daddied dans le prologue. Je retiens.
Monsieur X informe Tara que Robin est retenu prisonnier dans un lieu qui s’autodétruira d’ici trois jours, si l’assassin n’est pas revenu à temps pour le délivrer. Et comme ces deux passages font l’affront de s’enchaîner presque à la suite, je vais vous les offrir :
« Tara pâlit. Monsieur X n’était pas un idiot. Il venait de lui lier les mains. Que cela soit vrai ou pas, elle ne pouvait plus le tuer. Même si, contrairement aux sanguinaires AutreMondiens, en dépit de sa réputation, Tara ne tuait personne, du moins, pas si elle n’y était pas obligée, en général pour sauver sa vie d’ailleurs. (je relève cette dernière phrase, parce que six virgules c’est toujours trop + on ne comprend pas cette phrase tout de suite parce qu’elle devrait s’enchaîner avec la précédente plutôt que d’être coupée par un point)
Il lui restait une option, très « magisterienne ». Elle resserra le champ sur l’homme qui se figea, apeuré.
— Je ne peux peut-être pas vous tuer, fit la jeune fille d’une voix mortellement douce. Mais je peux vous faire mal. Vous faire tellement mal que vous me supplierez de vous écouter lorsque vous me direz exactement où se trouve Robin et comment le délivrer. Ce champ peut vous écorcher vif, très lentement. Je peux aussi le faire chauffer.
Elle joignit le geste à la parole et la peur envahit le visage de Monsieur X, lorsque, soudain, la température du champ augmenta, tandis qu’il devenait rugueux au point qu’en bougeant légèrement l’homme s’entailla la peau de la main. »
Uiui je suis une petite sainte qui ne tue personne et qui trouve le système carcéral de Tadix affreux, par contre la torture c’est okay uwu slay
La moralité de Tara dans ce tome et les précédents est un métronome qui va full vitesse. Elle est dans un entre-deux dont j’ai du mal à situer la cohérence : parfois on la décrit comme un portrait craché de Lisbeth, prête à tout pour affirmer sa posture d’Héritière quitte à se laisser corrompre par le pouvoir et abuser d’autrui, et puis d’un coup elle désapprouve des politiques dures et refuse de tuer, tout en admettant qu’une lente agonie est un choix moral. Et à aucun moment, ses contradictions internes ne sont l’objet d’une introspection. Ça rend le personnage plutôt dur à suivre, et très infantile.
« — Je ne suis pas votre ennemi, Tara Duncan, dit-il rapidement. Nous libérerons Robin, ensemble, là n’est pas la question. Et il est inutile de me torturer, parce que je suis venu ici pour vous aider. Et vous sauver tous les deux. Et AutreMonde aussi si possible !
Tara relâcha un peu le champ, lui rendit sa forme et sa consistance normales. Elle fixa Monsieur X et celui-ci lut dans le regard bleu impitoyable qui lui faisait face qu’elle n’hésiterait pas une seconde à recommencer si cela était nécessaire. Ignorant le sang qui coulait de sa main, il commença :
— Au début, j’ai cru que le commanditaire était un AutreMondien. Vous avez gêné les plans de nombreuses personnes, et toutes aussi nombreux sont les gens qui ont peur de vous et de votre pouvoir. Mais au fur et à mesure que le commanditaire m’expliquait ce qu’il voulait que je fasse, je commençais à me demander si je ne m’étais pas trompé, si tout ceci était bien plus vaste qu’un simple assassinat. J’ai pensé refuser, mais je ne suis pas le seul assassin sur AutreMonde. Il y en a d’autres. Je ne pouvais pas courir le risque qu’il engage quelqu’un de suffisamment compétent pour vous tuer. J’ai donc accepté le contrat. »
Comment dire… j’aurais parfaitement pu suivre ce retournement de situation, accepter l’espèce d’alliance avec semi méfiance entre Tara et Monsieur X, et même apprécier ce personnage d’assassin semblant jouer sur plusieurs tableaux… mais le baiser entre lui et Tara n’était réellement pas nécessaire. Ce choix de scène cheloue et dégoûtante, non traitée, rend tout investissement caduc de mon côté.
Monsieur X explique ce qu’on a déjà deviné, à savoir qu’il est un changelin. Il décrit le procédé de copie d’un corps, grâce à l’absorption d’un peu d’ADN (cheveux, morceau de peau ou autre). Il explique aussi que les changelins ne montrent jamais leur vrai visage, sauf en famille, et il mentionne qu’il a une femme et un bébé (pourquoi t’embrasses une gosse si tu as une femme espèce de porc putain je te déteste, je déteste que personne ne te mette en face de ça), qu’il a été scripte à une époque, qu’il est ensuite devenu un assassin de la Guilde. Bref, du lore qui serait intéressant si je ne haïssais pas déjà le personnage. Il parle ensuite de la façon dont il s’est évadé de prison, évoquant au passage que c’est un sangrave qui a tenté de récupérer Selenba, prouvant ce qu’on sait déjà : la sincérité de la vampyr quant au fait d’être réhabilitée.
On en vient ensuite à l’origine de la machination : les démons de deux factions n’appartenant pas tout à fait à Archange, et refusant les transactions avec AutreMonde. Bref, tout ce joyeux bordel nous explique enfin ce qu’on fout là, et je pense que le reste des chapitres dépliera lentement les autres questions qu’on se pose.
Tara contacte Lisbeth et lui explique tout ce qu’elle vient d’apprendre. Un concert va bientôt commencer, et elle missionne Monsieur X pour qu’il retrouve son commanditaire. Monsieur X l’avertit que s’il meurt, Robin mourrait dans les trois jours suivants ; bref, ils travaillent ensemble, pour mon plus grand déplaisir, et comme la fin du chapitre a apparemment besoin de me rappeler pourquoi je déteste leur dynamique :
« Tara ordonna à la changeline de lui créer une tenue de cérémonie. La changeline fit disparaître son armure et lui créa une magnifique robe noir et blanc qui lui dénudait le dos et les épaules, sculptant son corps, son ventre plat et ses cuisses fines comme une statue. Monsieur X écarquilla les yeux, siffla doucement, hommage respectueux à la beauté de la jeune fille (PFAHAHA va mourir), puis se transforma lui aussi. L’instant d’après, il était nettement plus petit et vert, s’étant changé en lutin P’abo. »
Allez, tg.
Le chapitre est fini ! Je suis très prise dans l’action, mais cette écriture dégueulasse ne m’avait pas manquée. Dans le prochain chapitre, on se concentrera sur Mara.
J’espère que son PDV sera plus palpitant que la dernière fois.
Portez vous bien et à bientôt !
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Rhizopus & Mucor
Both belong under the umbrella term, mucorales. These are bread moulds naturally on fruit and bread that we breathe in and out without much issue particularly if immunocompetent, but in some immunocompromised it causes rapidly fatal and progressive disease: mucormycosis. Due to the weakened immune system.
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Spores released either land on skin or into blood via open wounds, then deposit tehre, invading local vessels, thrombosing them and cutting off supply. this rapidly leads to ischaemia and necrosis. Dead tissue.
Now for a Case Report. This one in Frontiers of Medicine. A 35 yo man with diabetes presents with a facial rash, that rapidly progresses to an eschar and ulcer. To note, there are graphic images in the link of his face.
This was initially associated with nasal discharge and epistaxis. Diagnosis was initially a peridontal infection which did not resolve with standard antibiotics for this, similarly he was next diagnosed with uncomplicated, stock standard cellulitis (usually staph or strep pyogenes caused). Both treatments failed.
eventually he was diagnosed with mucormycosis, but by then he had extensive damage to his face, the subcut tissues, muscles and facial bones. He also had significant weight loss, fevers, splenomegaly and thrombosis.
To muddy the waters, he was concurrently diagnosed with a T cell lymphoma but the authors also picked up Rhizopus.
What is Rhizopus? (also related to mucor, another mucorales) It's a fungi, more specifically an opportunistic pathogen commonly associated with diabetics (esp poorly controlled) and the immunocompromised (in particular solid organ transplants, see further case report in resources below, HIV, malnutrition, haematological malignancies - eg leukaemias).
Also associated with steroid use, form of immunosuppression so has been seen in severe COVID patients requiring dexamethasone (Rare though).
As a mould it likes the acidotic states in DKA and iron, so any iron overload states as well.
Why poorly controlled diabetics - it becomes an immunocormposed state in and of itself. The sugars suppress local inflammatory responses like neutrophil chemotaxis or phagocytosis etc. You can however, get chronic forms too. So don't rule it out if it's not wildly acute. These occur over weeks, slowly. Considering it's a mould, it's particularly "prolific" in hot weather and warm/hot climates.
Classically it is an infection that affects the face, parasinuses, nose and even the brain. You'll often hear the term rhinocerebral with it.
Consider it if you see discolouration around the face and definitely if you see a necrotic eschar. Actually, any black spots, fevers, rash, call ID urgently. Unsurprisingly, it is also called the black fungus.
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Is also possible to have it affect the skin (particularly in IVDU and in burns), lungs and GI (more rare). IN lung involvement symptoms are typical for the organ - SOB, fevers, chest pain, haemoptysis. in GI: nausea/vomiting/GIB.
Thrombosis can occur as a complication as it invades the blood vessels.
In brain involvement from disseminated disease, expect confusion and altered state if not reduced GCS.
It's also been recently featured in the fungi podcast by the Curbsiders. Which is worth a listen.
It's filamentous and has hyphae.
You'll also hear the term mucormycosis = which just refers to the disease process that is rapidly fatal. Mortality is 30-70% of rhinocerebral cases, 90% in disseminated and 100% in AIDs --numbers from StatPearls. Survival improves with antifungals and surgery to 70%.
Early diagnosis and intervention is essential, as illustrated in the case report above. but is rare, so not infrequently missed.
It's also missed, as early symptoms are very non specific depending on how it affects the host. You can simply get lethargy, headache and eye pain. Blurry vision too, or simply epistaxis and rhinorrhoea.
Image from Wiki
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Now that you know the clinical presentation and the increased risk groups to think of this diagnosis in,
How do you confirm your suspicions?
investigations:
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It's associated with neutropaenic states and one hypothesis is acidosis in diabetics with poorly managed sugars (so really unwell). No serology (as compared to other bugs), would come up in fungal cultures and on tissue biopsy. key words on biopsy: Ribbon like hyphae branching at 90 degree angles.
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Also from wiki, that suggests it looks like Moose antlers.
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Pathologists will also note or look for necrosis and haemorrhage.
Blood cultures rarely pick up it, so consider it if they're unwell and culture negative.
On imaging - gold standard in rhino cerebral is MRI but CT is most accessible and fast. Looking for signs of blood vessel invasion and reverse halo or less specific halo sign.
Reverse halo per radiopaedia: ground glass within a consolidated crescent shape.
From radiopaedia:
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Okay, this sounds both difficult to pick up and investigate. No magical PCR or serology.
Pro tip from stat pearls: just maintain a high index of suspicion in anyone with increased risk or risk factors. Biopsy tissue quickly particularly if necrosis is apparent. Early detection method is unsurprisngly CT --> we all seem to have a low threshold for this, but looking for hyperdensity (mucosal thickening) and erosion of the facial bones.
Also essential is the age old adage that most clinicians follow --> empirical therapy for the most common organisms, close monitoring/observations. then failing that, broaden the differentials and keep investigating or altering treatment quickly.
Treatment:
The strong stuff. Liposomal Amphotericin B for 4-6 weeks (the long duration) as it is highly invasive/progressive. Alternatives; itraconazole.
You may also hear of hyperbaric O2 therapy, which aids the neutrophils to kill the fungi. Also in stat pearls
Surgical debridement after antifungal therapy with washout depending on extent of damage.
Sources used for post:
Case reports, wiki and radiopaedia as above And largely Statpearls --> there is much more further detail and more to read on differentials and complications.
I'll try to use free resources as much as possible.
Another Case Reports of interest include: NEJM - lengthy one reminding all to consider this diagnosis in an unexplained rash in an immunocompromised host.
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seoul-italybts · 6 months
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[✎ TESTO ♫ ITA] Hope on the Street Vol.1 - J-Hope⠸ ❛ NEURON ❜⠸ 29.03.2024
[✎ TESTO ♫ ITA] 
J-HOPE 📀 Hope On The Street Vol.1
 🌟🕺 ❛ NEURON (with Gaeko & Yoon Mirae ❜ 💃💫
~ NEURONE ~
__ 29. 03. 24 | Twitter __
SCRITTA DA: j-hope, Gaeko, Pdogg, Yoon Mirae
PRODOTTA DA: Pdogg
youtube
* Il titolo della canzone, "NEURON" è sì un rif. ai 'neuroni' – cellule specializzate nella ricezione, elaborazione e diffusione delle informazioni e stimoli ricevuti, attraverso segnali elettrici e chimici -, ma anche alla crew di ballo NEURON, di cui faceva parte j-hope prima di debuttare con i BTS, n.d.t.
Lasciate che ve lo ripeta
Non ci daremo mai e poi mai per vinti, per sempre
Lasciate che ve lo ripeta
Saremo eternamente vivi e in movimento
(il tuo/vostro movimento interiore ha radici profonde
non perderlo/perdetelo mai
perché è più prezioso di ogni altra cosa)
N-E-U-R-O-N, prestate attenzione¹ N-E-W-R-U-N, non è abbastanza Appello a tutti i miei neuroni In piedi, NEU In piedi, RON N-E-U-R-O-N, prestate attenzione N-E-W-R-U-N, non è abbastanza L'inizio di questa mia opportunità inestimabile Meglio NEW (*nuova) Meglio RUN (*corsa)
Neuron, una reazione ai miei pensieri Neuron, una reazione alla mia vita
New run, è di nuovo il mio momento
Uno stimolo per i miei nervi, come quando ero più giovane, mi lancio
Il mio corpo a stile libero, ancora freestyle
Il mio spirito è intramontabile, una cosa prima mai vista
Un albero ben radicato, come l'acqua sorgiva che fluisce in profondità
Perché questi neuroni sono le cellule che mi hanno risvegliato
Lasciate che ve lo ripeta Non ci daremo mai e poi mai per vinti, per sempre Lasciate che ve lo ripeta Saremo eternamente vivi e in movimento Lasciate che ve lo ripeta Non ci daremo mai e poi mai per vinti, per sempre Lasciate che ve lo ripeta Saremo eternamente vivi e in movimento
N-E-U-R-O-N, prestate attenzione N-E-W-R-U-N, non è abbastanza Appello a tutti i miei neuroni In piedi, NEU In piedi, RON N-E-U-R-O-N, prestate attenzione N-E-W-R-U-N, non è abbastanza L'inizio di questa mia opportunità inestimabile Meglio NEW Meglio RUN
La vita che ho vissuto mi si legge in viso
Mi guardo allo specchio e ciò che vedo non è niente male
Rilasso le spalle, per essere onesto
Ho dozzine di buone motivazioni
Al crocevia dove si incontrano i neuroni
Cerco con calma di comprendere il significato della vita, le ragioni
Quanto fulminea e distante sarà la traiettoria di lancio
Lunga o breve, dipenderà da ogni singola decisione
Mi sono liberato delle bombe [*dei pesi]
Ho passato la palla alla mia crew
Gioco a catch ball con mio figlio
Prendo la metro dalla periferia
Il metronomo ancora vicino al piano della mia infanzia
Tenere il tempo è diventato il mio lavoro ed i guadagni continuano a salire
Ma la mia vita è ancora precaria
L'ansia del futuro è sempre in agguato sotto-palco come uno spettro
Urlo, faccio casino e poi rientro
Per rilassarmi con un semplice pasto fatto in casa
Giusto per avere del rumore di fondo
Lasciate che ve lo ripeta Non ci daremo mai e poi mai per vinti, per sempre Lasciate che ve lo ripeta Saremo eternamente vivi e in movimento Lasciate che ve lo ripeta Non ci daremo mai e poi mai per vinti, per sempre Lasciate che ve lo ripeta Saremo eternamente vivi e in movimento
j-hope x Yoon Mirae, tutto un altro livello
Pace e amore sono le due parole che mi porto nel cuore
Solleva il tuo [segno] peace, due dita verso il cielo
Ma non aspettatevi un okei-doke [*okay], baby T ²è un angelo nero
Una piccola miss dal sorriso impetuoso (Oh no)
Ora j-hope le ha passato il beat drop
Ma guardatevi, lì che rodete, perché s'è presa la parte migliore
Sì, il flow lo puoi imparare
Ma l'ardore non può essere insegnato
Io ho passione per quest'arte
Adrenalina, non mi sono mai fermata
Musica e famiglia, son tutto ciò che conta
Mi danno la forza di continuare giorno dopo giorno
Musica e famiglia, le cose più importanti
La mia motivazioni nei giorni in qui detesto tutto quanto
Mi ricordano che Dio ha creato qualcosa di speciale
Guardatemi, io ce l'ho fatta
Lasciate che ve lo ripeta
Non ci daremo mai e poi mai per vinti, per sempre
Lasciate che ve lo ripeta
Saremo eternamente vivi e in movimento
Lasciate che ve lo ripeta
Non ci daremo mai e poi mai per vinti, per sempre
Lasciate che ve lo ripeta
Saremo eternamente vivi e in movimento
N-E-U-R-O-N, prestate attenzione
N-E-W-R-U-N, non è abbastanza
Appello a tutti i miei neuroni
In piedi, NEU
In piedi, RON
N-E-U-R-O-N, prestate attenzione
N-E-W-R-U-N, non è abbastanza
L'inizio di questa mia opportunità inestimabile
Meglio NEW
Meglio RUN
Lasciate che ve lo ripeta
Non ci daremo mai e poi mai per vinti, per sempre
Lasciate che ve lo ripeta
Saremo eternamente vivi e in movimento
Note:
¹gioco di parole con NEURON (neurone) e NEW RUN (nuova corsa/nuovo inizio/nuovo giro), la pronuncia è simile,
² Baby T: la T sta per Tasha (Natasha Shanta Reid), il nome americano di Yoon Mirae, n.d.t.
⠸ Ita : © Seoul_ItalyBTS⠸
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pedanther · 1 year
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The description of the Roman onlookers is rather more picturesque in Buss’s translation than in the older translation:
... une cinquantaine de badauds des États de Sa Sainteté, de ceux-là qui font des ronds en crachant dans le Tibre du haut du pont Saint-Ange, quand le Tibre a de l’eau.
... about fifty little vagabonds from the Papal States, who earned a pittance by diving into the Tiber at high water from the bridge of St. Angelo.
... some fifty idlers from the Papal States, of the sort who make rings in the water by spitting into the Tiber from the Ponte Sant’ Angelo, when there is water in the river.
During the conversation between Peppino and the bank clerk, the older translation skips part of their discussion of the Russian traveller who didn’t have as much money as expected:
—Vous aurez mal cherché. —C’est Luigi Vampa qui a fait la perquisition en personne. —En ce cas, il avait ou payé ses dettes... —Un Russe? —Ou dépensé son argent. —C’est possible, après tout.
“You must have searched badly.” “Luigi Vampa himself searched.”
“You probably didn’t look hard enough.” “Luigi Vampa did the search in person.” “In that case, either he had paid his debts...” “A Russian?” “Or spent the money.” “I suppose that’s possible.”
And also part of their reaction to the amount Danglars has:
—C’est bien lui... Cinq millions. Une jolie somme hein, Peppino? —Oui. —Nous n’en aurons jamais autant. —Au moins, répondit philosophiquement Peppino, en aurons-nous quelques bribes. —Chut! Voici notre homme.»
“Yes, it is indeed he. Five millions—a pretty sum, eh, Peppino?” “Hush—here is our man!”
“It’s him all right. Five million... A fine sum, eh, Peppino?” “Yes.” “We’ll never have as much for ourselves.” “At least we’ll get some crumbs of it,” Peppino said philosophically. “Hush! Here he comes.”
Danglars, when he realises he’s in trouble:
Ses yeux prirent dans les ténèbres ce degré de finesse que communiquent dans le premier moment les émotions fortes, et qui s’émousse plus tard pour avoir été trop exercé. Avant d’avoir peur, on voit juste; pendant qu’on a peur, on voit double, et après qu’on a eu peur, on voit trouble.
His eyes acquired that quality which in the first moment of strong emotion enables them to see distinctly, and which afterwards fails from being too much taxed. Before we are alarmed, we see correctly; when we are alarmed, we see double; and when we have been alarmed, we see nothing but trouble.
In the darkness his eyes took on that degree of acuity that strong emotions tend to give them at first, only for the effect to be reversed later through overuse. Berfore one is afraid, one sees clearly; while one is afraid, one sees double; and after being afraid, one sees dimly.
The older translation is continuing to trim out religious references, with this being one of the larger elisions:
Un lit fait d’herbes sèches, recouvert de peaux de chèvre, était, non pas dressé, mais étendu dans un coin de cette cellule. Danglars, en l’apercevant, crut voir le symbole radieux de son salut. «Oh! Dieu soit loué! murmura-t-il, c’est un vrai lit!» C’était la seconde fois, depuis une heure, qu’il invoquait le nom de Dieu; cela ne lui était pas arrivé depuis dix ans.
A bed of dried grass covered with goat–skins was placed in one corner. Danglars brightened up on beholding it, fancying that it gave some promise of safety. “Oh, God be praised,” he said; “it is a real bed!”
A bed of dry grass, covered with goatskins, was not standing, but spread out in a corner of this cell. Seeing it, Danglars thought he saw the glowing symbol of his salvation. “Oh, God be praised!” he murmured. “It’s a real bed!” This was the second time in the last hour that he had called on the name of God, something that had not happened to him for ten years.
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kon-igi · 1 year
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@cambiarerestareuguale​ ha chiesto:
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Ciao caro Kon,
Qualche tempo fa ti chiesi informazioni riguardo il buco che si era aperto, dopo la rimozione dei punti, in uno dei tagli che mi erano stati fatti per togliere l'appendice in laparoscopia. Ieri sono andata a ritirare il referto dell'esame istologico e la dottoressa che mi ha spiegato tutte le cose strane scritte lì sopra è stata molto gentile e chiara, ho capito che non è nulla di preoccupante e poco altro, perché il mio cervello, ovviamente, pensava solo T U M O R E 🤦
Mi ha prescritto una visita al Sant'Orsola ancora da calendarizzare, specificando che è una prassi e di stare tranquilla, ma senza dare dettagli ulteriori a riguardo (e io non ho pensato di chiedere).
In che cosa può consistere questa visita? Potrebbero essere necessari controlli periodici? È preoccupante che mi si sia formato un tumore di questo tipo, anche se innocuo, a neanche 30 anni? È raro o piuttosto comune trovare questi tumori nell'appendice?
So che potrei cercare alcune risposte su Google, ma so che finirei in un loop infinito di letture preoccupanti.
Grazie mille di nuovo, un abbraccio grande a tutti voi ❤️
-------------
L. sei un tesoro ma ho editato il submit perché si vedevano i tuoi dati e io non potevo nasconderli :)
Comunque, meno male che la tua dottoressa ti ha spiegato l’innocuità di quella neoformazione perché le sigle a un non addetto ai lavori possono sembrare davvero minacciose! 
Quel tipo di tumore è piuttosto raro (5 casi annui ogni 100.000 persone e il 70% interessa proprio il tratto gastro-enterico) e colpisce le cellule neuroendocrine presenti in molti organi addominali, la cui funzione è quella di far compiere azioni specifiche all’organo mediante la regolazione degli ormoni da parte dell’ipotalamo (nel caso dell’intestino, motilità e assorbimento). 
Come vedi l’Indice Proliferativo Ki67 (una proteina nucleare associata alla proliferazione e quindi utile come marker tumorale) è inferiore all’1% il che posiziona il tuo tumore al grado più basso di rischio perché localizzato a un solo organo (l’appendice... che ti è stata tolta!) senza interessamento di tessuti circostanti o metastasi.
La cosa interessante è che la diagnosi di queste forme tumorali sta crescendo progressivamente negli ultimi anni ma per un semplice motivo...
sono migliorate le tecniche diagnostiche e quindi vengono individuate neoplasie che prima uno si sarebbe portato nella tomba da vecchio
Nel tuo caso, se non avessi avuto una brutta appendicite acuta e non fosse stato fatto l’esame istologico di rito, non te ne saresti mai accorta.
Per rispondere alla tua domanda, probabilmente potresti dover fare ogni 6-12 mesi un esame del sangue per monitorare la CGA (cromogranina A) una glicoproteina che funge da marcatore bioumorale specifico per le neoplasie neuroendocrine e magari una TAC addominale, però non conosco i protocolli specifici e quindi dirti se vale il discorso generico ‘controllo ogni 6 mesi per 5 anni, ogni 12 mesi per altri 5 anni e poi sei considerata guarita’.
Sono sicuro, però, che al S.Orsola ti spiegheranno tutto nel dettaglio ❤️‍🩹❤️‍🩹❤️‍🩹
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flashbic · 7 months
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Chapters: 1/1 Fandom: Cartouche: Prince des faubourgs | Cartouche: Prince of the Streets (Cartoon) Rating: General Audiences Warnings: No Archive Warnings Apply Characters: Nero Falconi, Philippe II duc d'Orléans Summary:
Les duels étant interdits sur ordre du roi, Falconi paie chèrement son affrontement avec le Lorrain. Abandonné dans une étroite cellule du Grand Châtelet, il attend des jours meilleurs qui, semble-t-il, ne viendront pas. Alors que tout semble sans issue, quelqu'un lui tend la main.
________
Ça faisait un moment que je voulais écrire un machin qui se passerait un peu après le duel!
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Lo sapevi che tenere un diario, o scrivere giornalmente comporta dei benefici?
Le evidenze scientifiche affermano che tenere un diario aumenta il numero di particolari cellule immunitarie, chiamate Linfociti T, ed inoltre riduce i sintomi dell'asma e dell'artrite reumatoide.
Lo sapevi che scrivere permette al tuo emisfero cerebrale destro di attivarsi? Se non lo sapevi, l'emisfero destro è quello creativo, sensibile, intuitivo.
Scrivere aiuta a capire meglio te stesso, a comprendere l'intensità dei sentimenti che stai provando, utilizzando il tuo emisfero destro, inoltre, riesci a risolvere in modo più efficace le situazioni, oltre che a capire diversi punti di vista quando hai delle discussioni con qualcuno.
Io ho scoperto ufficialmente tutti questi, e molti altri, benefici da poco. Non ho mai tenuto un diario perché ho sempre creduto che fosse una perdita di tempo, che non mi sarebbe mai interessato rileggere i miei pensieri e i miei eventi.
Eppure mi rendo di come io in realtà abbia sempre utilizzato tumblr con questo scopo. Postare un immagine o scrivere, anche poco, anche in modo sporadico, soprattutto nei periodi negativi, per me è sempre stato catartico.
Mi rendo conto solo ora che io ho sempre avuto un diario segreto, che mi ha sempre aiutato ad alleggerire la mia mente quando i pensieri o il dolore erano troppo invadenti e persistenti. Grazie Tumblr, ti sono sempre stata grata, ma ora più del solito.
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aspho-dele · 2 years
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[…] La cellule d'investigation de Radio France a pu avoir accès à des éléments du dossier judiciaire et ils montrent clairement que les secours n'ont pas mesuré l'urgence de la situation. Ils ont laissé le bateau dériver vers les eaux anglaises, sauf que les Britanniques ne sont pas intervenus non plus.
A dix-huit reprises cette nuit-là, ces migrants en perdition ont appelé les secours français, le Cross, et même le Samu. A six reprises également, ils leur ont envoyé leur géolocalisation, via Whatsapp, comme le veut la procédure. Pourtant le Cross n'a pas dépêché de bâteau de sauvetage. Il a informé les secours anglais, pariant vraisemblablement sur le fait que les migrants n'allaient pas tarder à arriver dans les eaux britanniques. Voici le compte-rendu de l'appel de 2h28. Les échanges sont édifiants.
"Allo, aidez-moi, vous pouvez m'aider?
Je n'ai pas votre position.
Je vous l'ai déjà donné, vous m'avez dit que nous étions dans les eaux anglaises.
Alors vous pouvez appeler le 999
Oui j'ai appelé le 999 mais...
Quoi?
J'ai appelé le 999 mais
Pouvez-vous attendre, je vous passe les Anglais".
L'opératrice raccroche, on entend qu'elle dit en apparté à un collègue "Allez pschitt, votre migrant machin là". Le canot continue de dériver. Les migrants continuent d'appeler à l'aide. Mais le Cross considère que ce n'est plus son ressort. Voici le compte-rendu de l'appel de 3h31 :
"Allo
Oui
Au secours s'il vous plaît, je suis dans l'eau.
Oui mais vous êtes dans les eaux anglaises
Non non pas les eaux anglaises, les eaux françaises. S'il vous plaît pouvez-vous venir vite?
Non non vous êtes dans les eau anglaises, attendez, je vous confie à la garde côtière anglaise"
La communication coupe et on entend l'opératrice en apparté : "ah bah si t'entends pas, tu seras pas sauvé". Quant aux secours anglais, on ne sait pas encore à ce stade de l'enquête, pourquoi eux non plus ne sont pas intervenus.
"De façon délibérée, on ne leur a pas porté secours"
Maître Emmanuel Daoud est l'avocat de plusieurs familles de victimes. ll estime qu'il y a eu une grande négligence de la part des secours français : "De façon délibérée, on ne leur a pas porté secours, au motif que cette embarcation dérivait vers les eaux territoriales anglaises. Il y a une convention franco-britannique", affirme-t-il, "qui oblige chacune des parties à intervenir immédiatement lorsqu'il y a urgence, à porter secours".
"Des pleurs, des cris de détresse, des appels, des gens qui sont dans l'eau au moment où ils appellent, que faut-il de plus pour dire que leur vie est en danger", ajoute l'avocat…[…]
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mezzopieno-news · 2 years
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UNA NUOVA TERAPIA CURA IL TUMORE DEL SANGUE
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Ogni anno 5.800 persone sono colpite in Italia da mieloma multiplo, un tumore del sangue che ha origine nel midollo osseo. Negli ultimi venti anni la sopravvivenza media è passata da 36 mesi a 7 anni.
Una nuova terapia cellulare ha evidenziato un tasso di risposta completa nel 45,9% dei pazienti recidivanti con mieloma multiplo. Nel linfoma a grandi cellule B, liso-cel, la nuova CAR T, ide-cel ha dimostrato la scomparsa di tutti i segni di malattia nel 74% dei casi refrattari. Il nuovo immunomodulante orale, Iberdomide, ha permesso di raggiungere risposte globali del 36,8% nei pazienti pesantemente pretrattati aprendo anche prospettive importanti nel linfoma non-Hodgkin, con un miglior controllo della malattia. Nelle sindromi mielodisplastiche, il trattamento con Luspatercept, un nuovo meccanismo d’azione efficace contro l’anemia, ha evidenziato un miglioramento della sopravvivenza globale nei pazienti rispondenti. Questi risultati sono stati presentati al Congresso della Società Americana di Ematologia (American Society of Hematology) svolto a New Orleans. “Registriamo progressi entusiasmanti che danno uno sguardo all’incredibile ampiezza e portata delle indagini di ricerca per trovare trattamenti migliori e persino cure, specialmente per i pazienti che sono pesantemente pretrattati e che non avevano altre opzioni terapeutiche” ha dichiarato la moderatrice Stephanie Lee.
___________________
Fonte: American Society of Hematology
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dockcz · 2 years
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Chimiothérapie interstitielle 3
suite No 3: des essais concluants sur la souris. C'est efficace!!
Je reprends ici mes publications que personne ne lit sur la chimiothérapie sais-t-on jamais il suffirait d'un lecteur que çà intéresse et qui soit prêt à prendre le relais...
J'ai raconté précédemment comment m'est venue l'idée d'administrer la Chimio "localement", autour de la tumeur, en injectant le produit antimitotique dans les espaces intercellulaires dits espaces interstitiels afin d'avoir la concentration utile de produit actif autour des cellules ciblées, les cellules cancéreuses, et le moins possible de nocivité sur les autres cellules du corps, particulièrement celles qui font des divisions cellulaires pour produire les cellules du sang ou des parois digestives ou les cellules germinales chez l'homme. Chez l'homme, pas la femme! j'ai une anecdote à ce sujet que je raconterais plus tard.
Je parle de mon idée à un chirurgien de l'Institut Gustave-Roussy, L'IGR, le plus grand centre anti cancéreux d'Europe, paraît-il, et celui-ci me répond que çà a déjà été tenté et abandonné par ce que çà donne des nécroses. j'avais déjà cette notion et j'ai répliqué que c'est tout simplement parce que les dosages ont été trop élevés, on a tout simplement administré localement la dose entière donnée habituellement par voie générale. Voilà pourquoi il y a nécrose. En effet lorsque par accident une perfusion de chimiothérapie fuit autour du point d'entrée veineux, on a pu observer des nécroses. Ce n'est pas la dose totale administrée par voie générale qu'il faut utiliser localement, mais une dose calculée pour avoir localement la même concentration de molécules actives que lorsqu'elles atteignent leur cible par voie générale. Ce qui veut dire, chez un adulte de 70 Kg, pour 100 g de tissus que l'on voudrait inonder de chimiothérapie, une dose 700 fois moindre (70.000 g divisé par 100). Un peu incrédule, mon interlocuteur chirurgien de l'IGR, me dit qu'il va se documenter. A un rendez vous suivant, il convient que ce que je propose est logique, mais me dit qu'on ne peut en aucun cas en faire l'application clinique sans passer au préalable par un expérimentation animale. Je dis combien je suis surpris car il s'agit d'utiliser des médicament existants à des doses bien moins élevées que ce qui est fait quotidiennement à l'IGR, mais rien n'y fait. Bien, j'accepte, je veux bien, faisons!
Une réunion est organisée avec un têtu chenu chevronné chercheur du CNRS dont les laboratoires sont juxtaposés à l'IGR. Celui-ci accepte de faire des essais sur la souris. Je détaillerais plus tard comment il tenait têtu, mais très têtu, à y mêler ses propres recherches sur l'influence d'un courant électrique pour faciliter le passage des antimitotiques à travers la membrane cellulaire, ce qui aurait brouillé nos essais. Heureusement il accepte finalement un protocole qui compare, sur des souris toutes identiques, de vraies souris de laboratoire, des souris de la science, toutes avec les mêmes gênes, afin que les éléments de comparaison soient fiables, un lot de souris traitées par ma méthode à un lot traité conventionnellement.
Je me suis rendu à l'antenne du CNRS, régulièrement, suivre le travail délicat de mon collègue médecin chargé des manipulations. J'ai gardé les tableaux, les courbes, des photos, des vidéos en souvenir et preuves s'il le fallait!
Résultats inespérés!. Toutes les souris traitées par ma méthode sont guéries. Chez toutes les autres, la tumeur évolue et elles meurent.
Je suis sur un petit nuage. J'écris un mail très enthousiaste au chirurgien qui m'a permis de démontrer l'efficacité de ma méthode en me présentant à son collègue du CNRS. On peut passer à l'application chez l'homme!
Pas directement bien sûr! il faut faire des essais cliniques! Absurde! puisque je le répète les produits utilisés ne sont pas des molécules nouvelles et qu'on les utilise ici à des doses bien plus faibles.
Mais bon! va pour les essais cliniques! C'est un long protocole qu'il faut rédiger, très compliqué pour qui n'est pas habitué. Heureusement le chirurgien de l'IGR en a une grande habitude.
Ce protocole rédigé, il doit être soumis au "comité", sorte "d'organe des parties" pardon "organe du parti", qui se réunit à huis clos, en tous cas s'est réuni sans moi, sans me demander mon avis, et qui peut dire "oui" ou dire "non" et n'a aucune obligation de motiver sa décision. Et ce fut NON !!!
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L'ALPAGUEUR (1976)
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L'Alpagueur est un ancien traqueur de fauves devenu chasseur de primes. Il travaille en mercenaire pour des personnes haut placées en agissant dans l'ombre, incognito et au-delà de la routine policière. Tout à fait illégal, mais très efficace. Son intermédiaire, l'inspecteur de police Doumecq, le charge de démanteler un réseau de narcotiques à Rotterdam. Aussitôt a-t-il terminé sa mission, qu'il doit se faire passer pour un agent d'assurances, dénommé Roger Pilar pour piéger un flic corrompu, le commissaire Gavarni, qui est le gros bonnet d'un réseau de prostitution à l'échelle internationale. Après avoir maîtrisé Gavarni et ses complices, il est chargé par Doumecq de coincer l’Épervier, l'ennemi public no 1. Ce dernier recrute ses complices parmi de jeunes délinquants pour commettre ses forfaits tout en éliminant les témoins. Mais le criminel ne se contente pas de supprimer les témoins, il tue aussi ses jeunes complices, qu'il se plaît à appeler « Coco ». Son principe : tuer tous ceux qui pourraient le reconnaître. Seul Costa Valdes, que l’Épervier a engagé pour commettre un vol dans une bijouterie, survivra par miracle à la balle qui lui était destinée.
Or, Valdes se voit accusé des meurtres du bijoutier et des gardiens de la paix perpétrés par l'ennemi public no 1, et est placé en prison. Pour cette nouvelle mission, l’Alpagueur se fait passer pour un petit malfrat, Johnny Lafont, extradé canadien, emprisonné et placé dans la même cellule que Valdes. Il gagne la confiance du jeune homme et apprend que le criminel qu'il traque est un steward, que Valdes avait rencontré deux ans auparavant alors qu'il rentrait de son service militaire et voulait l'emmener chez lui à Juvisy. Fort de ces renseignements, le chasseur de primes décide de profiter du réseau d'évasion de la prison — quitte à le démanteler par la suite — pour s'enfuir avec Costa et retrouver l' Épervier. Cependant, le responsable de ce réseau, Spitzer, est également à la tête du réseau de narcotiques démantelé par l'Alpagueur à Rotterdam et l'identifie bientôt grâce à un élément qu'il est le seul à connaître.
Au cours d'une fusillade à l'auberge des Grands Fusils, l’Alpagueur feint d'être mort avant d'abattre Spitzer et ses hommes de main. Costa réussit à s'enfuir ; mais, désespéré, croyant l’Alpagueur mort, il décide de se rendre seul chez l’Épervier qui l'abat. L’Alpagueur retrouvera sans peine l’Épervier dans son avion-alibi et tue ce dernier après une bagarre entre les deux hommes. Le film se termine sur un gros plan du visage de l’Alpagueur et par une voix hors caméra disant : « Non, nous ne savons absolument pas qui est cet homme. »
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