#attività neuronale
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L'acido arachidonico, il suo metabolismo e la sua implicazione nel disturbo bipolare
Il disturbo bipolare è un disturbo dell’umore debilitante caratterizzato da episodi ricorrenti di mania e depressione. Sebbene la sua eziologia non sia ancora chiara, studi precedenti hanno dimostrato che la malattia bipolare è altamente ereditaria. Secondo un nuovo studio condotto nel 2017, una propensione genetica a livelli circolanti più elevati di lipidi contenenti acido arachidonico, un…
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#acido arachidonico#attività neuronale#canale ionico#disturbi psichici#disturbo bipolare#endocannabinoidi#fosfolipidi#membrane protein#Mendelian randomization#omega-3#omega-6#plasticità neuronale#prostaglandina E2
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Importante nutrire il cervello
Il cibo ed una corretta nutrizione sono essenziali per il mantenimento delle prestazioni cerebrali, infatti aiutano anche nella prevenzione e nel trattamento dei disturbi mentali e di malattie neurologiche. Non sorprende che l'adesione a una dieta di tipo occidentale ricca di grassi saturi, carboidrati raffinati e alta densità calorica combinata con un comportamento alimentare eccessivo, che porta a malattie legate allo stile di vita, sia anche un fattore di rischio per compromettere le prestazioni e la salute del cervello. In effetti, è stato dimostrato un effetto diretto di questo tipo di dieta sul cervello umano, soprattutto sul volume dell'ippocampo, importante regione deputata alla memoria ed alla cognizione. La dieta mediterranea, caratterizzata da un elevato apporto di grassi monoinsaturi, come ad esempio l'olio extravergine di oliva, verdure, frutta, proteine vegetali, cereali integrali e pesce, ed un basso apporto di carne rossa, cereali raffinati e dolci, è stata associata a una minore declino e deterioramento cognitivo ed ictus; mentre la dieta DASH ( a basso contenuto di sodio), ricca di frutta, verdura e noci, con latticini a basso contenuto di grassi, carni magre, pesce, pollame, cereali integrali e grassi polinsaturi è stata associata ad una migliore funzione cognitiva media. I lipidi costituiscono la metà del cervello umano in termini di peso secco e sono determinanti nel corretto funzionamento delle attività cerebrali. Circa il 50% degli acidi grassi nel cervello sono acidi grassi polinsaturi ed in particolare il DHA regola le funzioni legate alla plasticità e alle capacità cognitive, e migliora la differenziazione neuronale. Questi nutrienti si trovano principalmente in olio extravergine di oliva, nella frutta secca e nei semi oleosi, nel pesce (in modo particolare nel salmone, nello sgombro, nelle sardine, nelle aringhe, nel tonno e nelle alici). Molti micronutrienti, come vitamine e oligoelementi, sono di essenziale importanza durante le prime fasi dello sviluppo del cervello. Ad esempio la carenza di vitamina B è stata implicata in numerosi disturbi mentali. Il ferro e lo zinco sono micronutrienti essenziali per lo sviluppo neurologico, in particolare una grave carenza di zinco provoca gravi malformazioni strutturali del cervello. La carenza di iodio (cretinismo) porta a danni irreversibili al cervello, oltre che compromette la funzionalità tiroidea. Seguire un regime Mediterraneo mantenendo una alimentazione ricca e varia, e ridurre il contenuto calorico protegge il cervello dai danni ossidativi, in quanto questa scelta dietetica fornisce diversi cibi antiossidanti che hanno effetti positivi sulla funzione neurale, favorendo l'apprendimento e le prestazioni della memoria, e migliorando le funzioni cognitive. Read the full article
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la vita sociale dei primati monitorata con la registrazione neuronale wireless Monitoraggio della vita sociale dei primati tramite registrazione neuronale wireless I primati hanno una complessa vita sociale regolata da intricati circuiti cerebrali, ancora non del tutto compresi a causa della mancanza di studi condotti in condizioni naturali. Recentemente, l’introduzione di una tecnologia wireless per la registrazione dell’attività neuronale in scimmie libere ha permesso di analizzare più approfonditamente il modo in cui i neuroni rispondono alle interazioni sociali naturali, inclusi comportamenti come la reciprocità e il supporto sociale verso un partner. Approfondimento sullo studio delle interazioni sociali dei primati La sperimentazione delle attività neuronali in primati liberi rappresenta un’importante evoluzione nella
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L'IRCCS Eugenio Medea inaugura "AstroLab"
In Italia i giovani con difficoltà motorie e cognitive sono centinaia di migliaia, per conseguenze di traumi invalidanti, come ad esempio un incidente stradale, per malattie gravi, come ad esempio i tumori cerebrali, per patologie che vanno diffondendosi, come l’autismo, o anche per disabilità presenti fin dalla nascita. Per affrontare queste complesse sfide di riabilitazione e di cura, l'IRCCS Eugenio Medea ha ideato il laboratorio Astrolab: se vuoi saperne di più leggi questo articolo... Per la loro riabilitazione e per la ricerca di nuovi trattamenti, il Polo di Bosisio Parini "dell’IRCCS Eugenio Medea – La Nostra Famiglia", il 30 settembre 2019 inaugura AstroLab, il primo laboratorio italiano di riabilitazione hi-tech dedicato a bambini e ragazzi nel quale si utilizzano tecnologie all’avanguardia. “La riabilitazione dei pazienti in età pediatrica è un settore su cui vengono fatti pochi investimenti”, rileva il direttore scientifico dell’IRCCS Medea Maria Teresa Bassi: “i programmi di ricerca oggi sono prevalentemente focalizzati sull’anziano e le aziende non sviluppano tecnologie, perché questo segmento di mercato è troppo piccolo. L’apertura di un laboratorio di riabilitazione hi-tech per bambini e ragazzi è una grande sfida, sociale, etica ed economica”. Parliamo di 475 metri quadrati, sei locali che ospitano le attrezzature per la ricerca e la riabilitazione, un locale per la stampa 3D, quattro studi per una decina di ricercatori ingegneri: AstroLab di IRCCS Eugenio Medea è un laboratorio di ricerca e di cura che mette a disposizione dei piccoli pazienti spazi terapeutici dove le attività riabilitative assumono la forma di un gioco, grazie a tecnologie all’avanguardia e ad ambienti dall’aspetto futuristico. “La realtà virtuale e la robotica permettono di proporre esercizi per facilitare il controllo del movimento, l’equilibrio, la postura, il reclutamento muscolare, l’attenzione, la memoria, la coordinazione oculo - motoria, l’organizzazione visuo - spaziale e così via” sottolinea l’ingegner Gianluigi Reni, responsabile della ricerca in tecnologie applicate del Medea: “inoltre, le ricerche degli ultimi anni dimostrano che tali esercizi sono efficaci, migliorano le funzioni cognitive e motorie e probabilmente rimodellano perfino il nostro sistema neuronale”. Gli amienti hanno nomi e scenografie suggestive, ispirate allo spazio e alla tecnologia e sono: - L’Antro Magico: laboratorio di realtà virtuale immersiva e di analisi del movimento in tempo reale. Qui i giovani pazienti si trovano immersi in un locale che si trasforma via via in un bosco, un lago, una montagna innevata, un labirinto, un parco giochi, o in qualunque scenario sviluppato dal team dei ricercatori. - L’Officina dei Robot: laboratorio di robotica dotato di ampia strumentazione per la riabilitazione della mano, del polso, dell’arto superiore e dell’arto inferiore, dove gli esercizi assumono la dimensione di un videogioco, durante il quale paziente e macchina insieme camminano su un sentiero, spostano utensili, prendono oggetti. - La Camera della Tuta Spaziale: laboratorio di stampa 3D, attrezzato con sistema di scansione a infrarossi, stampanti 3D di diversa velocità e volumetria, software CAD - CAM specifici per orto protesisti, che permettono di produrre corsetti, splint, tutori e oggettistica per il supporto dell’autonomia personale con un processo rapido, non invasivo e completamente personalizzato. - La Finestra sullo Spazio: laboratorio di stimolazione multisensoriale immersiva, dove vengono proiettati a pavimento o a parete scenari di stimolo ed interazione, mentre sensori di movimento rilevano le azioni dei giovani pazienti. - La Passeggiata Spaziale: laboratorio di analisi del cammino che permette di studiare in modo quantitativo le modalità di cammino dei giovani pazienti. - Le Costellazioni Stellari: laboratorio di pletismografia optoelettronica per lo studio preciso e non invasivo delle variazioni del volume polmonare respiro per respiro. - Le Sale del Reattore: laboratorio di bioingegneria, luogo di lavoro di ricercatori ingegneri che, in sinergia con medici, terapisti e psicologi, sviluppano nuovi scenari terapeutici e nuove tecnologie riabilitative per il continuo miglioramento dei trattamenti proposti ai giovani pazienti. Realtà virtuale e realtà robotica creano un connubio, che consente ai piccoli pazienti di fare riabilitazione come se fosse un gioco. Un progetto ambizioso, quello voluto dalla Regione e dalle istituzioni locali. Astrolab è stato realizzato con il contributo del Ministero della Salute e grazie al sostegno di EMPATIA@Lecco, progetto emblematico per la Provincia di Lecco di Fondazione Cariplo e Regione Lombardia sul tema della riabilitazione coordinato da Univerlecco. Questo breve contributo di SkyTg24 https://video.sky.it/news/cronaca/video/astrolab-il-primo-laboratorio-di-riabilitazione-hi-tech-547609 dimostrano quanto questa struttura sia all'avanguardia. Per saperne di più riguardo la struttura vi rimandiamo ai seguenti link:https://emedea.it/medea/it/per-i-pazienti-it/attivita-e-servizi/27-istituto/polo-di-bosisio-parini/astrolab/293-astrolabhttps://emedea.it/medea/it/https://emedea.it/medea/it/news-it/295-con-astrolab-la-riabilitazione-e-un-gioco Immagine di copertina: https://emedea.it/medea/it/per-i-pazienti-it/attivita-e-servizi/27-istituto/polo-di-bosisio-parini/astrolab/293-astrolab Read the full article
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Kreppa effetti collaterali e benefici reali del farmaco contro le crisi epilettiche
Nuovo post pubblicato su https://wdonna.it/kreppa-effetti-collaterali-e-benefici-reali-del-farmaco-contro-le-crisi-epilettiche/116559?utm_source=TR&utm_medium=Tumblr&utm_campaign=116559
Kreppa effetti collaterali e benefici reali del farmaco contro le crisi epilettiche
Chi soffre di crisi epilettiche lo conosce molto bene.
Stiamo parlando del Keppra , farmaco antiepilettico usato per trattare appunto l’epilessia. Il principio attivo principale è la levetiracetam. Viene utilizzato sia negli adulti che nei bambini, e in alcuni casi anche nei neonati, per controllare gli attacchi epilettici.
Il Keppra agisce sul cervello per ridurre l’eccessiva attività elettrica che può causare crisi epilettiche. Viene prescritto in diversi dosaggi, a seconda della gravità dell’epilessia e della risposta individuale al farmaco.
Come con qualsiasi medicinale, l’uso del Keppra può comportare effetti collaterali, tra cui sonnolenza, vertigini, stanchezza e talvolta problemi gastrointestinali come nausea o vomito. Alcune persone potrebbero anche sperimentare umore alterato o comportamento insolito, ma è importante parlare con il medico riguardo a qualsiasi effetto collaterale o preoccupazione.
Keppra può essere usato come monoterapia o in combinazione con altri farmaci antiepilettici, e la sua efficacia varia da persona a persona. È essenziale seguire attentamente le indicazioni del medico per quanto riguarda dosaggio e regime terapeutico e informare il medico di qualsiasi cambiamento nei sintomi o negli effetti collaterali durante l’assunzione del farmaco.
Kreppa Farmaco per crisi epilettiche
La sua azione mira a controllare l’attività elettrica anormale nel cervello, riducendo così il rischio e la frequenza delle crisi epilettiche.
A cosa serve e dove comprarlo
Controllo dell’epilessia: Keppra viene prescritto per prevenire e ridurre il numero di crisi epilettiche negli adulti, nei bambini e in alcuni casi anche nei neonati.
Keppra è disponibile solo su prescrizione medica. Si può ottenere presso farmacie e punti vendita autorizzati, seguendo le indicazioni del medico curante o del neurologo.
Chi lo produce:
Il farmaco Keppra è prodotto da diverse aziende farmaceutiche, tra cui la casa farmaceutica UCB Pharma è una delle produttrici più conosciute.
Effetti collaterali:
Comuni: Sonnolenza, vertigini, stanchezza, debolezza, mal di testa, nausea, vomito, infezioni del tratto respiratorio superiore.
Meno comuni: Cambiamenti nell’umore o nel comportamento, irritabilità, agitazione, ansia, depressione, problemi gastrointestinali come diarrea o costipazione, rash cutaneo, perdita di appetito, aumento di peso.
È importante notare che non tutte le persone sperimentano gli stessi effetti collaterali e alcuni di essi possono essere temporanei e diminuire nel tempo.
È essenziale informare il medico riguardo a qualsiasi effetto collaterale o cambiamento nel proprio stato di salute durante l’assunzione del farmaco. Il medico determinerà il dosaggio appropriato e monitorerà attentamente la risposta individuale al trattamento.
Raccomando fortemente di seguire le indicazioni del medico e di non modificare il dosaggio o interrompere l’assunzione del farmaco senza consultarlo prima, in quanto potrebbe comportare rischi per la salute o un peggioramento dei sintomi.
Differenza tra Keppra e Deprakin
Keppra e Depakin sono entrambi farmaci utilizzati nel trattamento delle crisi epilettiche, ma contengono principi attivi diversi e hanno meccanismi d’azione differenti.
Keppra (levetiracetam): È un antiepilettico che agisce riducendo l’eccitabilità neuronale nel cervello. Viene prescritto per controllare e prevenire le crisi epilettiche negli adulti e nei bambini. Il principio attivo è la levetiracetam. I suoi effetti collaterali comuni includono sonnolenza, vertigini, stanchezza e talvolta problemi gastrointestinali come nausea o vomito.
Depakin (acido valproico o valproato di sodio): È un altro farmaco antiepilettico che agisce in modi diversi rispetto al Keppra. Il Depakin è usato per controllare vari tipi di crisi epilettiche e disturbi convulsivi. Il suo principio attivo è l’acido valproico o il valproato di sodio. Gli effetti collaterali comuni possono includere aumento di peso, tremori, sonnolenza, disturbi dell’umore e problemi gastrointestinali.
Le principali differenze tra Keppra e Depakin includono:
Principio attivo: Keppra contiene levetiracetam, mentre Depakin contiene acido valproico o valproato di sodio.
Meccanismo d’azione: Sebbene entrambi siano antiepilettici, agiscono in modi diversi nel cervello per controllare le crisi epilettiche.
Effetti collaterali: Mentre entrambi possono causare effetti collaterali come sonnolenza e problemi gastrointestinali, ci possono essere differenze nelle reazioni individuali e negli effetti collaterali specifici tra i due farmaci.
La scelta tra Keppra e Depakin dipende dalle condizioni cliniche specifiche del paziente, dalla tipologia di crisi epilettiche e dalle eventuali controindicazioni o altri farmaci assunti contemporaneamente.
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Stanotte ho sognato che volavo in groppa a una gigantesca vespa di metallo blu in un cielo psichedelico sopra delle colline estremamente dettagliate.
E niente, devo dire che tutta questa attività neuronale notturna mi fa svegliare un po’ confusa...
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29.30.31 marzo 2019
Scaligera citta'...hai bruciato i Catari, hai festeggiato la famiglia gia' con Giulietta e Romeo, non ti basta?
Una involuzione totale dell' umano, veniamo dalle stelle, potremmo amare anche un alieno ( con forma del corpo e attività neuronale certamente più interessante di tante presenti 😊 ).Potremmo essere famiglia di un gatto, di un sasso, di noi stessi.
Di tutto ciò che va accarezzato, difeso, contemplato come parte integrante di sé.
Stabilite confini...manifestate angoli di buio, vi ponete come legge.
Ma alla Causa Effetto, alla Risonanza, alla Legge dello specchio, al Magnetismo, ad ogni Legge di Corrispondenza che declina l' Amore come Centro risponderete.
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La mente meditante
La mente meditante: un progetto di ricerca che diventa una performance artistica. Un'iniziativa che unisce tre linguaggi universali come arte, scienza e meditazione e getta un ponte tra antiche pratiche millenarie e le più avanzate scoperte delle neuroscienze. È il progetto La mente meditante. Art, Science, and an Enlightened Mind, sperimentale e all’avanguardia, al MAXXI a Roma dal 20 al 24 settembre 2022, chenasce dall’inedita cordata tra MAXXI, Museo nazionale delle arti del XXI secolo guidato da Giovanna Melandri; Istituto di Neuroscienze del Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR), con il professor Giacomo Rizzolatti, scopritore dei neuroni specchio e il suo team di ricercatori; Daniel Lumera, biologo naturalista, autore di best seller e riferimento internazionale nelle scienze del benessere e nella pratica della meditazione. In collaborazione con Henesis Srl. Il progetto, unico nel panorama europeo, vedrà Daniel Lumera proporre una inconsueta performance, una meditazione di 7 ore al giorno per 5 giorni, di volta in volta con ospiti del mondo dell’arte, della musica, dello spettacolo, della scienza, ma anche con il pubblico del museo, ancora una volta protagonista. Grazie alla scienza e alle più avanzate tecnologie di monitoraggio neuronale, l’invisibile diventerà visibile: le attività neurali di un cervello meditante e gli aspetti neurofisiologici su cui la meditazione impatta si sveleranno, visualizzati in tempo reale su un grande schermo sottoforma di colori (dal blu al rosso, dal freddo al caldo) e divenendo essi stessi opera d’arte. Nel contempo, vedere che cosa succede al cervello durante la meditazione contribuisce a studiarne l’efficacia per il benessere fisico e mentale. Hanno collaborato al progetto i ricercatori di IN-CNR Pietro Avanzini, Maddalena Fabbri Destro e Giovanni Vecchiato, con Henesis Srl e il suo Chief Technology Officer Luca Ascari. Read the full article
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LA PIRAMIDE DEL MOVIMENTO Alla base di qualunque disciplina sportiva, vi è una corretta alimentazione unita ad uno stile di vita sano e un allenamento costante e quotidiano. . La piramide del movimento è un utile strumento che ognuno di noi dovrebbe tenere a mente e far sua, al fine di mantenere una fluidità di movimento e una mente allenata. . Alla base della piramide troviamo una sana camminata tutti i giorni: via libera a passeggiate all’aria aperta, qualora possibile, corse e passeggiate in bici, evitando ascensori e tragitti brevi. . A seguire, da 3 a 5 volte a settimana si consigliano esercizi aerobici più intensi, come nuoto, allenamento in bici, attività di calcetto, ecc. . Attività sportiva intensa, come esercizi di forza e di equilibrio, dovrebbero essere svolti dalle 2 alle 3 volte alla settimana,al fine di potenziare la muscolatura, ma senza esagerare nello sforzo e nel dispendio fisico. . In cima alla piramide troviamo l’utilizzo di smartphone, computer e tablet, tv e videogiochi, che ormai riempiono le ore e il tempo libero di molti di noi, causando uno stress a livello neuronale, disattenzione e nervosismo. Pertanto si consiglia di non superare l’ora giornaliera, puntando ai 30 minuti! . Conoscevi la piramide del movimento? Quanto la rispetti? Fammelo sapere nei commenti o in DM! A.S • • • 💪 #salute #fitness #fit #trani #aleskyfit #bodybuilding #allenamento #alimentazione #nutrizione #consigli #palestra #palestre #forza #resistenza #fitnessaddict #workout #training #motivazione #scienza #educazionefisica #scienzemotorie #functionaltraining #hiit https://www.instagram.com/p/CBXv27Bp1k0/?igshid=glp2piia3zyn
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Prendete una pallina da ping pong. Dividetela in due parti. Applicate le due sfere sugli occhi (tenendole attaccate al viso con del nastro adesivo). Poi servono delle cuffie (di quelle buone) che trasmettono rumore bianco e una luce rossa puntata addosso. A quel punto, nonostante la situazione possa sembrare ridicola, bisogna stare fermi e aspettare. Che cosa? Ma le allucinazioni, ovvio.
Il sistema, come viene spiegato in questo istruttivo video della Bbc, altro non è che l’applicazione del cosiddetto effetto Ganzfeld. Il cervello viene privato dei soliti stimoli esterni e, per sua abitudine, si trova a doverli creare sulla base dei pochi segnali che ha a disposizione. Addirittura, ricorre al cosiddetto “rumore neuronale”, cioè il brusio elettrico delle onde neuronali, e inventa forme e colori inesistenti.
Si può ottenere l’effetto Ganzfeld anche solo guardando a lungo una parete monocroma (in quel caso, addirittura, si ha la sensazione di perdere la vista, perché il cervello, di fronte allo stesso stimolo prolungato, lo elimina dalla sua attività di elaborazione). Mentre un esperimento come quello sopra raccontato, invece, provoca un effetto Ganzfeld multi-modale, dal momento che oscura non solo la vista, ma anche l’udito, dando origine a visioni e allucinazioni.
Del resto, non è niente di nuovo. Succedeva anche nell’antichità: i Pitagorici, in cerca di ispirazioni, erano cultori della pratica dell’incubatio, si isolavano cioè in grotte o caverne oscure, lontane dal mondo, per meditare. La visione prolungata dell’oscurità dava luogo, allora come oggi, a visioni misteriose che venivano interpretate come messaggi degli dèi, o di qualche entità sconosciuta.
Lo stesso fenomeno, del resto, si è ripresenta ogni volta in cui qualche minatore rimane in modo prolungato sottoterra: luci, fantasmi e colori indescrivibili si affollano di fronte ai suoi occhi. E – cosa che vale la pena ricordare – lo stesso avviene anche nei territori polari, in questo caso, però, a causa della visione prolungata di distese di neve uniformi.
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Trigonellina: l'alcaloide che agisce come tale ma anche come precursore di coenzimi enzimatici anti-aging
La sarcopenia è il declino correlato all’età del muscolo scheletrico dovuto al deperimento delle miofibre, con conseguente ridotta contrazione delle fibre muscolari, diminuzione della mobilità e disabilità. Le manifestazioni cliniche della sarcopenia comprendono la riduzione della massa muscolare e, di conseguenza, la diminuzione della velocità e della forza dell’andatura. Gli studi hanno…
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#anti-aging#antiossidante#atrofia muscolare#attività neuronale#biomarker#forza muscolare#ipoglicemia#nicotinammide#nicotinammide riboside#sarcopenia#stress ossidativo#trigonellina
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20 DIC 2019 13:07
L’OTTIMISMO È IL PROFUMO DELLA VITA. E ANCHE DELLA SALUTE - VEDERE IL BICCHIERE MEZZO PIENO, NONOSTANTE I PROBLEMI, AIUTA AD AVERE UNA VITA PIÙ LUNGA E IN MIGLIORI CONDIZIONI - LA RAGIONE? SI ELABORANO RISPOSTE EMOTIVE NEGATIVE DI SCALA RIDOTTA E TEMPI DI RECUPERO PIÙ BREVI - UN OTTIMISTA GODE DI PROFILI BIOLOGICI VANTAGGIOSI, CON BUONI LIVELLI DI SALUTE CARDIOVASCOLARE E POLMONARE E UN MIGLIOR FUNZIONAMENTO SIA DEL METABOLISMO SIA DEL SISTEMA IMMUNITARIO…
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Danilo Di Diodoro per “Salute - Corriere della Sera”
Non sempre la vita è tutta rose e fiori, ma è comunque meglio restare ottimisti, e chi non lo è di natura dovrebbe sforzarsi di diventarlo anche solo un po'. Infatti una ricerca pubblicata sui Proceedings of the National Academy of Sciences indica che chi è ottimista ha maggiori probabilità di superare l' ambita soglia degli 85 anni, arrivandoci anche in discreta salute.
Salute e longevità vanno infatti di pari passo, probabilmente attraverso un' azione della prima sulla seconda. La ricerca è stata realizzata da un gruppo di psichiatri ed epidemiologi di Boston guidati da Lewina Lee del Department of psychiatry della Boston University School of Medicine e ha preso in esame circa settantamila donne e 1500 uomini, rilevandone per decenni longevità, presenza o meno di ottimismo, più alcune variabili connesse allo stato di salute.
Individuati anche i meccanismi psicologici attraverso i quali chi è ottimista arriva a godere di migliore salute e vita più lunga. «Gli ottimisti tendono ad avere qualche obiettivo preciso da raggiungere e hanno fiducia che riusciranno» dicono i ricercatori. «Seguono uno stile di vita sano e sanno frenare impulsi verso comportamenti potenzialmente insalubri, proprio per continuare a perseguire i propri obiettivi. Ma hanno anche modalità migliori per affrontare e risolvere i problemi, e ridefiniscono gli obiettivi irraggiungibili».
E quando la vita presenta gli inevitabili eventi stressanti e le avversità, gli ottimisti se la cavano meglio di chi ottimista non è. Hanno risposte emotive negative di scala ridotta e tempi di recupero più brevi. «Di fronte alle difficoltà, gli ottimisti mostrano migliori abilità nel regolare le emozioni attraverso strategie cognitive, ad esempio riformulando potenziali minacce sotto forme di sfide» dicono ancora i ricercatori statunitensi. «Oppure, utilizzano strategie comportamentali, come saper resistere a soddisfazioni immediate a favore di obiettivi di lunga durata».
Queste strategie cognitivo comportamentali fanno sì che chi è ottimista possa godere di profili biologici vantaggiosi, contribuendo a mantenere buoni livelli di salute cardiovascolare e polmonare, e un miglior funzionamento sia del metabolismo sia del sistema immunitario. Proprio niente da fare per i pessimisti? Anzi, c' è molto da fare, dato che, come qualunque altra strategia cognitivo comportamentale, anche l' ottimismo si può imparare.
Probabilmente chi è pessimista di natura non avrà mai un approccio alla vita positivo quanto quello di chi è nato ottimista, ma diversi studi hanno dimostrato che è possibile imparare a vedere un po' più rosa. Una revisione sistematica, che ha messo insieme i risultati di una trentina di studi realizzati su circa tremila persone, è stata condotta da John Malouff e Nicola Schutte del Department of Psychology dell' University of New England di Armidale, in Australia.
Da questa disamina è emerso che diversi interventi psicoterapici a orientamento cognitivo comportamentale possono rendere un po' più ottimisti, con ricadute positive sulla propria salute. Un' altra ricerca, pubblicata sulla rivista General Hospital Psychiatry , realizzata su persone con malattia coronarica, ha mostrato che una psicoterapia di gruppo di otto settimane può migliorare la visione del futuro. Una ventina di anni fa è stata messa a punto da Giovanni Fava, docente di psichiatria alla State University di New York di Buffalo, la Well-Being Therapy , psicoterapia che invece di focalizzarsi sul malessere, si basa sul monitoraggio del benessere psicologico, che il paziente impara a incrementare con tecniche specifiche.
Ha una durata limitata, 8-10 sedute, finalizzate a individuare i fattori che impediscono lo sviluppo del benessere psicologico, provando nello stesso tempo a rimuoverli. «È una forma di autoterapia, in cui quello che conta è soprattutto quello che una persona fa tra una seduta e l' altra» dice Giovanni Fava, autore del libro Psicoterapia breve per il benessere psicologico (Cortina editore, 2017).
«L' efficacia si basa su studi controllati. Può essere impiegata con persone che hanno episodi ripetuti di depressione. Altri studi hanno confermato la sua utilità nel trattamento degli stati di ansia generalizzata e degli sbalzi di umore frequenti». Una ricerca pubblicata sulla rivista Human Brain Mapping indica anche che nel cervello degli ottimisti è presente un più basso livello di attività neuronale a riposo nella zona della corteccia cerebrale orbitofrontale destra.
Attività che risulta invece più alta in persone che soffrono di disturbi tipicamente accompagnati da una visione pessimistica della vita, come depressione, stati d' ansia e disturbo post-traumatico di stress. Ulteriori ricerche dovranno aiutare a capire quanto queste caratteristiche neurobiologiche di base possano cambiare in corso di trattamento e quanto rimangano stabili nel tempo, e quindi quale sia il rischio di ricadere in una visione più buia della vita.
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Le cinciallegre che nascondono i semi ribaltano le idee sulla memoria della posizione La straordinaria memoria delle cinciallegre Scoperta rivoluzionaria Un recente studio ha rivelato che le cinciallegre hanno capacità cognitive sorprendenti. Nei loro neuroni si trovano ricordi dettagliati di luoghi in cui hanno nascosto il cibo, una scoperta che sfida le teorie esistenti sulla memoria della posizione. Neuroni e ricordi I neuroni delle cinciallegre mostrano un’attività specifica legata alla posizione in cui hanno nascosto il cibo, denominati campi di luogo. Ciò dimostra una memoria dettagliata e precisa, non solo legata al cibo ma anche al contesto circostante. Indipendenza sorprendente Ciò che stupisce è che i modelli di attività neuronale legati alla posizione
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L'arte dello #storytelling è un’arma segreta che si può usare per catturare l'attenzione delle persone e costruire delle relazioni proficue e sostenibili. Il nostro cervello infatti ama i racconti e la nostra attività neuronale aumenta di cinque volte quando ascoltiamo delle storie. #consiglidilettura: "The storytelling edge" (Joe Lazauskas, Shane Snow) https://ift.tt/2U9Tkni
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Medicina Integrata in Geriatria
La medicina integrata, ovvero l’unione di pratiche e terapie di medicina convenzionale e medicina complementare alternativa, si presta a una precisa personalizzazione della cura e risponde all’esigenza sempre più pressante in medicina di recuperare la visione olistica del paziente,importante anche in ambito geriatrico.
Queste tecniche possono interagire con la mente e la capacità di quest’ultima di influenzare i sintomi e le funzioni corporee e sulle modalità con le quali fattori emozionali, spirituali e comportamentali influenzano la salute dell’individuo.
I vantaggi dell’approccio integrato nella cura geriatrica iniziano col migliorare la comunicazione tra il paziente e i suoi assistenti, aumentando le opzioni terapeutiche e promuovendo la consapevolezza del paziente. Inoltre, le terapie integrate aumentano gli approcci terapeutici, offrendo strategie di guarigione non disponibili nel repertorio medico convenzionale. Gli anziani, per via del naturale processo di invecchiamento, sono più suscettibili a contrarre condizioni di malattia cronica. Le tecniche olistiche hanno attirato l’attenzione di molti OSS e badanti così come di molti anziani, per la possibilità di offrire sia degli approcci più delicati e sicuri sia trattamenti che diminuiscano sensibilmente gli effetti secondari delle cure convenzionali, migliorandone la qualità di vita.
Alcune attività come il Tai Chi Chuan e il Qigong promuovono la socializzazione con altri individui, particolarmente importante dal momento che molti anziani hanno perso il coniuge o gli amici e sono quindi di supporto per evitare che i pazienti possano sentirsi isolati o depressi; altro fattore importante in queste terapie è il rafforzamento del sentimento di autosufficienza e dell'autostima, particolarmente cruciale per le persone anziane durante la perdita dell'indipendenza fisica. Ci sono molteplici applicazioni possibili per queste discipline nell’ambito geriatrico: dal sollievo di stati dolorosi al miglioramento della qualità della vita, trattamento e supporto nella tolleranza degli effetti secondari nelle terapie farmacologiche, prevenzione e miglioramento dello stato di salute generale, sia fisico che psichico e molti altri.
Patologie comuni in geriatria ed applicazioni
Condizioni muscolo-scheletriche
L’osteoartrite e il dolore cronico delle giunture colpisce circa l’80% delle persone sopra i 65 anni, con particolare frequenza nell’affezione delle giunture del ginocchio. Ci sono diversi studi che provano l’efficacia dell’agopuntura e dell’integrazione di Glucosamina Solfato o di ASU (estratti insaponificabili di avocado e soia) nell’alimentazione; i pazienti che combinano agopuntura e medicina convenzionale riscontrano miglioramenti più evidenti e duraturi rispetto ai pazienti che scelgono di approcciare la condizione con i soli trattamenti di medicina convenzionale, mentre invece gli integratori alimentari aiutano a mitigare gli stati infiammatori e dolorosi ed evitare l’abuso di farmaci antinfiammatori.
Disturbi e malattie cardiovascolari
L’integrazione alimentare di acidi grassi essenziali, ormai molto comune nel trattamento complementare per i disturbi vascolari, è sicuramente un ottimo supplemento alla terapia farmacologica. Si sono dimostrate molto efficaci anche esercizi di discipline orientali come il Qi Gong e la Meditazione, che riducendo lo stress e il rischio derivante dagli stati ipertensivi spesso associati allo stress riescono a rallentare o invertire gli stati fisiologici e patologici inerenti alle malattie cardiovascolari. La meditazione in special modo sembra addirittura essere efficace anche nel ridurre sostanzialmente il tasso di mortalità di queste patologie.
Dolori alla schiena
Ci sono forti evidenze che dimostrano l’efficacia degli esercizi di QiGong e meditazione combinate con esercizi motori, per la riduzione del dolore cronico alla schiena, senza escludere anche terapie di massaggio ed agopuntura.
Ictus
L’agopuntura è molto d’aiuto in questi casi, perché promuove un rapido ed effettivo recupero dopo l’ictus.
Degli studi hanno dimostrano che questo tipo di approccio integrato può bilanciare la funzionalità in pazienti affetti da ictus producendo un aumento dell’attività neuronale cerebrale ed aumentando anche la forza muscolare del ginocchio, sia in pazienti con paralisi che senza paralisi degli arti, e dell’anca in pazienti paralizzati. Sono stati inoltre dimostrati miglioramenti nella stimolazione sensoriale e nella funzione motoria post ictus.
Malattie degenerative geriatriche
L’integrazione alimentare di Ginkgo biloba (Gb) e acidi grassi omega-3 è utile per migliorare problemi come perdita della memoria, declino cognitivo e confusione ed anche depressione e ansia dovuti all'insufficienza cerebrale, tra i primi sintomi di demenza di tipo degenerativo o multiplo. Di recente è stato scoperto che una dose giornaliera di estratto di Gb EGb 761 risulta ed efficace nell'alleviare alcuni sintomi in pazienti con demenza da lieve a moderata e nel migliorare il benessere dei loro caregiver.
Disturbi del sonno e dell’umore, stati depressivi.
Gli anziani con sonno disturbato sono più suscettibili a conseguenze psicologiche quali depressione, affaticamento e scarsa qualità della vita. L'uso del prodotto a base di erbe Hypericum perforatum (Erba di San Giovanni) per la depressione, come comunemente osservato nei pazienti con malattie neurodegenerative (tra cui Alzheimer, morbo di Parkinson e post-ictus), non solo è risultato essere più efficace del placebo negli studi controllati con placebo, ma ha migliorato i sintomi depressivi anche in depressione lieve-moderata. Inoltre, gli interventi mente-corpo come l'esercizio del Tai Chi Chuan (TCC), lo yoga e il Qigong sono indicati come una fonte immediata di rilassamento e quiete mentale, che sono benefici per la depressione, l'ansia e disturbi legati allo stress, compresa l'insonnia. Inoltre, in un trial clinico sono stati riportati miglioramenti nella qualità del sonno, durata della latenza, disturbi e disfunzione in adulti di età superiore a 60 anni. L'agopuntura è d’aiuto anche per regolare funzioni come il sonno e i cambiamenti emotivi, così come la frequenza cardiaca, la temperatura corporea e la respirazione, esercitando effetti soggettivi e oggettivi positivi su umore e benessere. La meditazione influenza positivamente un ampio spettro di sintomi fisici e psicologici, tra cui riduzione dell'ansia, dolore e depressione, aumento dell'umore, autostima e diminuzione dello stress. La terapia di massaggio può anche essere utilizzata per trattare la depressione e lo stress correlati al trauma, oltre a ridurre la depressione e l'ansia nella demenza e nell'Alzheimer e a migliorare il sonno nei disturbi del sonno.
Trattamento del dolore
L’approccio integrativo è molto utile per trattare le condizioni croniche o ricorrenti del dolore, in particolare il mal di schiena, i dolori articolari e l'artrite.
Diverse terapie, incluse le pratiche manipolative e basate sul corpo (chiropratica e massoterapia), sono utili nella gestione del dolore negli anziani. I pazienti geriatrici che ricevono assistenza chiropratica a lungo termine in aggiunta ai servizi medici convenzionali hanno avuto meno ricoveri e hanno usato meno farmaci rispetto ai pazienti che ricevono solo cure mediche. L'agopuntura altresì è efficace per i disturbi del collo, mal di testa di tipo tensivo mal di schiena e osteoartrosi delle articolazioni periferiche.
Tai Chi Chuan, yoga e meditazione possono anche avere un'influenza positiva sul dolore cronico negli anziani: alcuni studi hanno mostrato una significativa riduzione dei dolori articolari, rigidità e miglioramento del funzionamento fisico. Inoltre, dopo un programma che includeva rilassamento e semplici esercizi di yoga, i pazienti con dolore cronico hanno mostrato una riduzione del dolore. Gli effetti della meditazione, in particolare la risposta di rilassamento e le tecniche di consapevolezza sull'auto-regolazione del dolore cronico possono essere utili, poiché i miglioramenti nelle valutazioni del dolore, dei disturbi dell'umore e dei relativi sintomi medici sono statisticamente significativi.
Osteoporosi
Prove epidemiologiche hanno dimostrato che il consumo di tè, in particolare il tè verde, è associato alla prevenzione della perdita ossea correlata all'età negli anziani. Il tè verde contiene componenti bioattivi, come le catechine o i polifenoli del tè, che possono favorire la salute delle ossa mantenendo una densità ossea media più alta e riducendo il rischio di fratture. I polifenoli del tè verde hanno dimostrato di mitigare la perdita ossea indotta dall'invecchiamento, la perdita ossea indotta da carenza di estrogeni e la perdita ossea indotta dall'infiammazione cronica attraverso le azioni antiossidanti e antinfiammatorie caratteristiche della bevanda. Inoltre, piccoli aumenti della densità minerale ossea della colonna vertebrale e di altre aree nelle donne in postmenopausa sono stati dimostrati con vitamina D e supplementazione di calcio. Anche un intervento di esercizi di Tai Chi Chuan (TCC) programmato è utile per ritardare la perdita ossea nelle donne in post-menopausa. Un'altra ricerca ha supportato questa scoperta riportando che le donne in post-menopausa precoce che eseguivano l'esercizio regolare del TCC a lungo termine hanno avuto una diminuzione significativamente più lenta della densità ossea rispetto ai soggetti non sottoposti all'esercizio di controllo dopo un follow-up di 12 mesi.
La costruzione di un modello di auto-cura e responsabilizzazione nei pazienti geriatrici, tramite un percorso in costante supporto ed affiancamento con dei professionisti dei vari settori (sia di tecniche di medicina integrata che di medicina convenzionale) è promosso e preferito qui da elle-di, tenendo sempre come obiettivo principale il raggiungimento di uno stato di salute utile ad una buona qualità di vita nei nostri pazienti.
Articolo tradotto e a cura di M. Zuddas
Fonte: https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC4127825/
Role of complementary and alternative medicine in geriatric care: A mini review • Di Mohammad Jamshed Siddiqui, Chan Sze Min, Rohit Kumar Verma, and Shazia Qasim Jamshed
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Di giorno Mi accendi il cuore come il sole
Di notte (ti)mi fissi come la luna
Grazie di esistere
Attività neuronale
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