#musica popolare
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ANIMANTIGA
(oghje e dumane)
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Il destino, il destino pirata di cui canta Roberta Alloisio nel brano che apre e intitola questo Animantiga, davvero a volte si diverte a sparigliare le carte con ferocia.
Queste canzoni sono state fissate trentasei ore prima che Roberta, una delle grandi voci di donna del Mediterraneo, se ne andasse all'improvviso nel marzo del 2017. Lasciando un vuoto che assomiglia a una voragine, nella musica d’autore genovese che sa rivendicare, anche, le ragioni delle note tradizionali. Portare a termine questo progetto che mette in dialogo Genova e quell’Isola scontrosa e gentile assieme che da Genova si riesce a intravvedere, quando l’aria è limpida, la Corsica, è stata al contempo, per un pugno di persone coinvolte, una fatica, una gioia liberatrice, un’esperienza traumatica e entusiasmante assieme, come abbiamo raccolto dalle stesse parole dei protagonisti.
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#Roberta Alloisio#musica di Genova#musica#canzoni italiane#musica popolare#le radici della canzone popolare#Youtube
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Nino Manfredi
Me Pizzica Me Mozzica
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So' pizzichi d'amore, lascialo pizzica'...
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Da domani lo spot UNPLI sul censimento del patrimonio immateriale in onda su Rai e Mediaset. Roma. Maria Grazia Cucinotta dà voce al progetto per salvaguardare la cultura intangibile italiana
Roma ha ospitato oggi la presentazione del nuovo spot della campagna di comunicazione dell'UNPLI (Unione Nazionale Pro Loco d'Italia), dedicata al Primo Censimento Nazionale del Patrimonio Immateriale Culturale.
Roma ha ospitato oggi la presentazione del nuovo spot della campagna di comunicazione dell’UNPLI (Unione Nazionale Pro Loco d’Italia), dedicata al Primo Censimento Nazionale del Patrimonio Immateriale Culturale. Lo spot, realizzato con la regia di Francesco Apolloni e narrato dalla voce inconfondibile di Maria Grazia Cucinotta, sarà trasmesso dal 7 dicembre al 4 gennaio sulle reti Rai e…
#Alessandria today#ANCI#arti artigianali#bellezze italiane.#censimento nazionale#censimento patrimonio immateriale#cinema italiano#comunità locali#Cultura e identità#cultura immateriale#Cultura italiana#cultura nei piccoli comuni#Cultura Popolare#Feste popolari#Francesco Apolloni#gastronomia tradizionale#Google News#ICPI#identità italiana#italianewsmedia.com#Maria Grazia Cucinotta#Memoria storica#mestieri antichi#Ministero della Cultura#musica popolare#patrimonio culturale#patrimonio intangibile#patrimonio UNESCO#Pier Carlo Lava#Pro loco
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Sam Smith: Cantante Soul e Star Internazionale
Sam Smith è uno dei nomi più amati nel mondo della musica. È noto come cantante soul e ha conquistato il cuore di molti con la sua voce unica. È diventato una star internazionale grazie a successi che toccano l’emozione umana. Originario di Londra, Sam ha trasformato le sue esperienze personali in canzoni. Queste canzoni risuonano con molti in tutto il mondo. Punti chiave Sam Smith è un cantante…
#Artista R&B#Cantante Inglese#Musica Popolare#Sam Smith#Soul#Star Internazionale#Successi Musicali
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Il Bruscello
Montepulciano 2022.Il Bruscello.Il Decamerone. —
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#Alessandro gaziano#Blog#bruscello#colori#costumi#foto#fotografia#montepulciano#Musica#piazza#teatro#teatro popolare#toscana#visioni
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Non voglio prendere lezioni di canto perchè non mi piace, mi frustra e mi imbarazza e sono completamente negata a sentire gli attacchi, però spero davvero che l'idea di fare il coro degli insegnanti vada avanti, perchè da quando mi sono trasferita canto molto molto meno e mi manca tantissimo. È una sensazione che ha più a che fare con il corpo che con la cosa che canti in sè, la carica che senti quando riesci davvero a far uscire la voce è una cosa unica e insostituibile con altre attività.
#canto#cose mie#io faccio tutto a cazzo di cane e non riesco a metterci troppa intenzionalità#ma in un coro dovrei funzionare#ho una consolidata abitudine alla musica popolare e quella che cazzo è se non coro#come solista a volte mi escono delle cose bellissime ma il problema è sempre la mancanza di controllo#che non ho voglia di imparare a sviluppare
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oggi, 17 dicembre: "radici future", 1990-2023, trentatre anni di villaggio globale
RADICI FUTURE 1990 → 2023: 33 anni di Villaggio Globale Roma – Villaggio Globale, OGGI, domenica 17 dicembre 2023 ore 11>22 Lungotevere Testaccio 1 17 dicembre, Federico Raponi: ● ore 18:30 Villaggio Globale e la Musica Per anni il Villaggio Globale è stato un punto di riferimento per concerti di artisti affermati e presentazione di nuove proposte. Incontro con alcuni dei protagonisti di quella…
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Questa è l'ennesima volta in dieci anni che tento di gestire un blog qui su tumbrl promettendo sempre che non lo chiuderò di nuovo.
Perché Tumblr? Avevo bisogno di uno spazio più sereno, un angolino tranquillo senza occhi indiscreti di gente che mi conosce. Instagram è troppo popolare, su thread c'è troppa confusione e becco gente che non osavo aggiungere nemmeno ai tempi di facebook!
Qui dentro sembra di stare in un angolino di una calda e accogliente libreria, una tazza di thè fumante e alle orecchie la propria musica preferita. Il mio rifugio ideale!
Chi sono io? Una ragazza imbranata, sempre con la testa fra le nuvole che prova a capire come si faccia a vivere su questo pianeta. Non mi hanno dato un copione quindi sto improvvisando! Se avete qualche idea suggerite pure che i consigli sono ben accetti ahah
Chiunque leggerà questo blog siete benvenuti 🤍
Piccolo suggerimento ma importante: ho aperto questo blog in maniera anonima perché è come un diario per me. Se avessi voluto mettere in mostra me stessa e la mia identità lo avrei già fatto quindi astenetevi dall'invadenza riguardo spiegazioni e domande personali su ciò che scrivo. Non sono neanche alla ricerca di situazioni sentimentali e flirt di varia natura. Grazie ☺️
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Ninco Nanco
Eugenio Bennato Live in Kaulonia
Tarantella Festival
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Il fenomeno del Brigantaggio
nel Meridione italiano
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#eugenio bennato#musica#canzoni italiane#Musica popolare#Briganti nel Meridione#il brigantaggio a livello storico
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Storia Di Musica #343 - Alice In Chains, Jar Of Flies, 1994
Le storie musicali ottobrine avranno come protagonista un formato musicale, perchè ho scelto 4 EP come protagonisti delle quattro domeniche di questo mese. Cos'è un EP? Un Extended Play è un supporto fonografico (in vinile, CD, musicassetta, download digitale o altro) che contiene più tracce rispetto ad un singolo, ma che, similmente al mini LP, non può essere classificato come album discografico. La definizione è alquanto vaga e non esiste un limite preciso che stabilisca quando un EP non è più tale e diviene un album vero e proprio: per convenzione, si concorda che un disco con pochi brani e una durata di 25-30 minuti sia un EP ma, per esempio, le regole della Recording Academy per i Grammy stabiliscono che ogni pubblicazione con cinque o più tracce sopra i 15 minuti di durata dev'essere considerata "album", senza menzionare gli EP. Tuttavia nelle classifiche ufficiali di vendita sono sempre segnalati quando vengono commercializzati come tali, e la storia della musica popolare occidentale ci fa scoprire che è una forma di registrazione niente affatto secondaria: nasce addirittura negli anni '20 del 1900 come supporto che conteneva non una solo brano per lato, ma due o due più tre sull'altro lato. Nelle prossime storie ne racconteremo un po' la storia, anche inteso come mezzo di espressione alternativo, soprattutto in certi momenti specifici della storia musicale.
Quello di oggi, per partire, è uno degli EP più famosi della storia. Fu il primo EP a svettare tra i dischi più venduti di Billboard. Questo EP si intitola Jar of Flies e fu pubblicato dagli Alice in Chains il 25 gennaio del 1994. Gruppo formidabile, dell’ala hard rock del grunge di Seattle (anche se tentarono sempre di non apparire grunge), gli Alice in Chains (un omaggio sadomaso ad Alice nel Paese delle Meraviglie) si fondano nel 1987 quando Layne Staley incontra Jerry Cantrell. Ispirandosi più verso l’heavy metal che la psichedelia acida dei coetanei gruppi grunge, nel 1990 pubblicano il primo disco, Facelift, che li proietta alla ribalta delle cronache musicali. Subito dopo, con Sap, il primo di una coppia meravigliosa di fortunati EP, iniziano a suonare sonorità acustiche, lontano dal suono potente, distorto ed elettrico dei dischi “interi”, come Dirt del 1992, che a metà tra speed metal e Black Sabbath li fa diventare superstar. Ma come sempre nelle migliori storie rock arrivano i guai. Staley inizia una dipendenza pesantissima da alcol ed eroina, e per oltre un anno la band non si esibisce. Appena però sta meglio, in una settimana nel 1994, la band, in tenuta acustica con Mike Inez al basso e Sean Kinney alla batteria, sfoggia in 7 giorni, a detta degli stessi pieni di fumo, depressione ed alcol, questo capolavoro. Il titolo, Jar of Flies, prende spunto da un esperimento che Cantrell fece al liceo: in due vasi venivano poste due comunità di mosche, uno con molto cibo, l’altro con meno. Quella con più cibo prosperava molto più forte di quella con meno cibo, ma alla fine il sovrappopolamento finì per esaurire presto le risorse e la comunità morì, mentre l’altra continuò a vivere. Rotten Apple è una struggente ballata fatta apposta per la voce straziante di Staley, e vola per oltre 6 minuti. Nutshell, con scie sonora da pelle d’oca, è tanto favolosa quanto tetra e devastante nel testo (inizia così: Inseguiamo promesse mal stampate, affrontiamo il sentiero del tempo). I Stay Away è una traccia acida e psichedelica e che forse faceva capire i progetti futuri della band. Cantrell scrive No Excuses, che diventerà uno dei loro brani icona e canta con Staley la bellissima Don’t Follow. Whale & Wasp è strumentale, Swing Of This è una melodia diversa, quasi staccata al resto dell’album, così compatto sia musicalmente che emozionalmente. Nel 1995 la band scrive ancora un capolavoro, Alice in Chains, conosciuto come Tripod per la foto del cane a tre zampe in copertina, ancora numero 1 in classifica. Ma il tour che segue sarà di sole 7 date, per le condizioni sempre più disastrose di Staley, che comparirà per un ultimo concerto, la registrazione di un toccante MTV Unplugged del 1996, uscito anche come disco, e con una Nutshell da brividi. Morirà, isolato, depresso e distrutto, il 5 aprile del 2002, precisamente 8 anni dopo Kurt Cobain. La band si è riunita sotto l’egida di Cantrell nel 2005 e nel 2009 ha pubblicato Black Gives Way To Blue con un nuovo cantante, William DuVall, dai suoni iper heavy come i bei tempi ed è ancora in attività (Rainier Fog ultimo disco del 2018 e è da tempo annunciato un settimo album). Ascoltatene la malinconica bellezza.
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Gran Gala d’Inverno al Teatro Marenco di Novi Ligure. Un concerto straordinario per concludere il 2024 con eleganza e musica d’eccellenza
Il Gran Gala d’Inverno, evento musicale di grande prestigio, si terrà per la prima volta al Teatro Romualdo Marenco di Novi Ligure, lunedì 23 dicembre 2024, in occasione dell'antivigilia di Natale
Il Gran Gala d’Inverno, evento musicale di grande prestigio, si terrà per la prima volta al Teatro Romualdo Marenco di Novi Ligure, lunedì 23 dicembre 2024, in occasione dell’antivigilia di Natale. Organizzato dall’Associazione Novi Musica e Cultura, il gala rappresenta la quinta edizione di un appuntamento ormai atteso e consolidato, nato nel 2020 durante il periodo della pandemia, quando la…
#accessibilità eventi#Aldo Caputo#Alessandria today#Ambasciata di Spagna#Associazione NOVI MUSICA E CULTURA#biglietti Teatro Marenco#Carlo Romano#Centro Danza Roberta Borello#collaborazione culturale#Comune di Novi Ligure#concerti di Natale#concerto natalizio#Cultura Musicale#direttore Maurizio Billi#eventi dicembre 2024#eventi Novi Ligure#Excelsior d’Oro#Excelsior Musica Ensemble#Federica Balucani#festival musicale#Fondazione Banca Popolare di Novara#Fondazione CRAL#Fondazione CRT#gioielleria Megazzini#Google News#Gran Gala d’Inverno#Inclusione disabili#italianewsmedia.com#Maurizio Billi#Musica Classica
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"Io ho una cosa grande, lotto per la libertà".
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Oggi il cantautore Pierangelo Bertoli
avrebbe compiuto 82 anni.
(Sassuolo, 5 novembre 1942 – Modena, 7 ottobre 2002),
PIERANGELO BERTOLI
cantautore e interprete unico della musica popolare italiana. Uomo straordinario dentro e fuori dal palco, ha sempre raccontato nelle sue canzoni gli ultimi, gli emarginati, i lavoratori e i ribelli di ogni sorta.
Sempre in prima linea nell'impegno civile, sociale e politico, resta un punto di riferimento per tutti coloro che vogliono fare della musica uno strumento di lotta e di emancipazione collettiva.
Atlantide
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La parola del giorno è
Trallallero
Le parole della musica
tral-lal-lé-ro
SIGNIFICATO Canto popolare polifonico tipico di Genova; testo fittizio per canticchiare
ETIMOLOGIA dal ritornello trallallero, sequenza sillabica che imita la dizione di un testo indefinito.
«Trallallero trallallà, un funghetto eccolo qua…»
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mito->poesia->tragedia->metodo scientifico: uno sviluppo straordinario
Il genere tragico in Grecia: riproposizione ed evoluzione del mito arcaico.
La forma della tragedia classica greca è il punto di arrivo di un processo sviluppato a partire da un primitivo nucleo del coro, progressivamente ridimensionato a favore di uno spazio sempre maggiore riservato al dialogo dei personaggi. La tragedia ripropone e riplasma del materiale mitico ereditato dal mondo arcaico. Il suo appellativo si collega etimologicamente alla parola tragos con riferimento al capro, riferimento che è stato interpretato in vari modi quali: a) il sacrificio rituale celebrato alla fine della rappresentazione; b) la maschera indossata dal coreuta, c) il premio dato al vincitore. In ogni caso, si tratta di un riferimento a qualcosa di animalesco, ferino, primitivo, selvaggio (si veda ciò come traccia dell’animalesco selvaggio dionisiaco rispetto all’olimpico armonioso compositore delle passioni rappresentato da Apollo).
La struttura era articolata in un prologo sugli antefatti dell’azione, un parodo, canto di ingresso del coro, gli episodi costituiti da dialoghi con gli stasimi, i canti di stacco tra gli episodi, e l’esodo, canto di uscita. Il coro (12 coreuti ai tempi di Eschilo con uno di loro, il corifeo, dialogante a nome degli altri con gli attori) cantava in armonia con la musica e la danza ( infatti il verbo koreuein significa danzare). Gli attori, tutti di sesso maschile, indossavano maschere, coturni, ovvero alti calzari per essere più visibili agli spettatori e la scena era dotata di macchine teatrali. In genere le rappresentazioni avvenivano in occasioni di feste in onore di Dioniso, dio rurale patrono della fertilità. Erano dei veri e propri festival in cui gareggiavano i poeti tragici con la loro tetralogia (3 tragedie ed un dramma satiresco). C’era una commissione selezionatrice fatta da un arconte ed altri due membri che sceglieva i tre concorrenti per la gara finale, ogni tetralogia veniva rappresentata in una giornata intera e quindi il concorso durava 3 giorni. La giuria per assegnare la vittoria della corona di edera era formata da 1 rappresentante per tribù estratto a sorte da una lista fornita da ognuna delle 10 tribù, che dava una classifica dei concorrenti su una tavoletta, delle 10 poi ne venivano estratte 5 a sorte per avere il vincitore. I contenuti delle opere attingevano ad un patrimonio di racconti mitici tradizionali e la rappresentazione drammatica era fondata sul contrasto, la lacerazione tragica tra protagonista umano e divino e degli uomini tra loro. Tutto il popolo partecipava, lo stato finanziava i poveri con due oboli per indennizzo delle ore di lavoro perdute ed i costi degli spettacolo (scenografia, costumi, attori, coreuti, musicisti) che erano in parte sostenuti anche dalle famiglie ricche, c’era anche un servizio d’ordine dotato di robusti manganelli contro eventuali disturbatori. La partecipazione popolare al "RITO COLLETTIVO" funzionava da presa di coscienza, grazie a questa esteriorizzazione del dramma tragico reso nello spettacolo teatrale, che determinava una presa di distanza, una assunzione di responsabilità collettiva di fronte alle tensioni tremende dell’esistenza umana secondo una visione che affondava le sue radici nei sanguinosi rituali del mondo pre-greco. In questo consiste la CATARSI di cui parla Aristotele: LA RAPPRESENTAZIONE HA UN EFFETTO LIBERATORIO DALLE PASSIONI (i patemata = patemi di animo).
La tragedia si differenzia dal mito per un tratto sostanziale: se nel mito lo scontro è nel mondo divino, qui il piano si sposta sulla violenza tra dei e uomini e degli uomini tra di loro. Questo è testimoniato dal lessico tragico. Sono fondamentali alcune parole chiave ricorrenti nei dialoghi, che mostrano la inconciliabilità nella tragedia di polarità opposte di comportamento: parole da un lato come collera (che però è anche invidia!) (ϕθόνος),e accecamento divino (΄Άτη) , tracotanza (ύβρις), e violenza brutale (βία) , dall’altro legge (νόμος), diritto (δίκη), autorità legale (κράτος), timore (ϕóβος), e pietà (ʹΈλ��ος), parole che segnano nella loro opposizione il contrasto inconciliabile che caratterizza la tragedia. Viene bollata la tracotanza, si esibiscono i valori morali e le norme etico-sociali cui conformare i comportamenti dei cittadini della polis ed il ricorso al mito serve a rinsaldare il tessuto connettivo della convivenza. Nella trilogia più famosa, l’Orestea, formata da Agamennone, Coefore, Eumenidi, la tragedia si risolve con Oreste portato nella sede suprema della istituzione della polis, l’Areopago, dove Oreste è alla fine assolto e le furiose persecutrici Erinni si trasformano nelle benigne Eumenidi. Si impone la Giustizia, la DIKE, che si esplica nel NOMOS, nella Legge della città, a fronteggiare la violenza, ma ciò non sarà sufficiente se nell’Antigone la legge del cuore e degli affetti si scontrerà con la legge ufficiale della città stessa, che tuttavia prevarrà alla fine. Ma a questo punto, gli Dei c’entrano poco, il conflitto è tra gli uomini, gli Dei sono solo spettatori. I drammi umani riportano le scorie dei drammi divini. Più i conflitti "si umanizzano", più si perde la carica istintiva, travolgente dell’eros e della violenza primitiva e questo porta alla famosa tesi di Nietzsche che ne La nascita della tragedia (1871) vede nelle prime tragedie un equilibrio tra le parti del coro che rappresentano la potenza dionisiaca degli istinti e le parti del dialogo degli attori che moderano con la razionalità apollinea lo scatenamento degli istinti, fino ad arrivare ad Euripide che descrivendo con realismo delle vicende umane fa prevalere il distacco dello spirito superiore ed equilibrato apollineo in contemporanea all’avvento del razionalismo di Socrate in filosofia e la definitiva eclissi del dionisiaco, evento che il filosofo tedesco denuncia come la più grande perdita per tutta la cultura occidentale.
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Più i miti perdono valore di Verità, staccati dal culto dionisiaco, più i paragoni e le similitudini linguistiche, da "strati intermedi" tra il mondo degli dei e quello umano subiranno una trasformazione che costituirà i primi gradini delle deduzioni analogiche di cui il metodo empirico si servirà più tardi.
-Franco Sarcinelli (WeSchool)
-Bruno Snell (le origini del pensiero europeo)
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"radici future": 1990-2023, trentatre anni di villaggio globale
RADICI FUTURE 1990 → 2023: 33 anni di Villaggio Globale Roma – Villaggio Globale, domenica 17 dicembre 2023 ore 11>22 Lungotevere Testaccio 1 17 dicembre, Federico Raponi: ● ore 18:30 Villaggio Globale e la Musica Per anni il Villaggio Globale è stato un punto di riferimento per concerti di artisti affermati e presentazione di nuove proposte. Incontro con alcuni dei protagonisti di quella…
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#Alfonso Perrotta#art#arte#artisti#DJ Vortex#DJs & band#Enrico Colaiocco#Etno Trance#Federico Raponi#Francesco Regina#genocidio#Gridalo Forte Records#incontro#Luciano Leprone#Luzy L. Toretta Stile#Marco Paolo Pierucci#music#musica#musica popolare salentina#Palestina#Palestine#produzione musicale dal basso#Puzzle Sound System#Quando il fumo si dirada#Roma#Stefano Strina#Toretta Stile#Villaggio Globale#VillaggioGlobale
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