#meno molto meno
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oubliettemagazine · 2 years ago
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Meno, molto meno poesia di Moniza Alvi: il dolce canto del commiato
-“Il traduttore scioglie i nodi coi denti. Tradurre è intrecciare fili seguendo nuovi patterns, è giocare con i fili mettendosi in gioco.” ‒ Nasi 18 Moniza Alvi – poetry – Photo from Ilkley Literature Festival “Meno, molto meno” della poetessa inglese Moniza Alvi, qui proposta in esclusiva per gentile concessione dell’autrice nella traduzione inedita del poeta friulano Federico Ielusich, è stata…
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pgfone · 3 months ago
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Mercoledì del cavolo.
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cignomalefico · 1 year ago
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Do you think they ever explored each other’s bodies
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kachoobu · 24 days ago
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sinnettini · 3 months ago
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heyy nico! qual è la tua canzone di the weeknd preferita (se ne hai una)? - 💌
ottomila anni dopo ma arrivo. oddio una sola difficile dirla, te ne dico tre lmao the morning, often e faith!
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ross-nekochan · 11 months ago
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La stagione più bella da vivere in questo paese è finalmente iniziata~ 🌸
千鳥ヶ淵公園と靖国神社での花見散歩🌸✨
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limbel · 8 days ago
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io con cisco mangio direttamente il vetro a pacchi comunque. cioè max e mauro sono a milano a vivere il sogno e farsi gli occhioni dolci a ogni piè sospinto e lui stronzissimo da solo a pavia a attraversare una crisi mistico-esistenziale che mezza basterebbe. e nessuno dico NESSUNO se lo incula. pronto??? a nessuno frega un cazzo di cisco. cioè io non so se mi spiego: questo idiota sta talmente tanto nella merda che lascia un lavoro assicurato in fabbrica per rilevare una sala giochi letteralmente fallita perché il suo migliore amico se n'è andato e non se lo caga più e ha bisogno di avere qualcosa per sé pure lui. ma come devo fare io
MA POI lui sempre pronto scattante a fare millemila chilometri a ogni mezza chiamata di max per le richieste più assurde nel cuore della notte per essere inculato zero in favore di qualsiasi cosa quei due rincoglioniti abbiano in ballo in quel momento
io totale sfigata perenne personaggio secondario nella vita di tutti i miei amici IO TI VEDO CISCO. IO TI CAPISCO
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papesatan · 1 year ago
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La mia formazione di critico e traduttore letterario m'insegue fin nella vita, quando la cieca menzogna di un'espressione apparentemente innocente m'assale di fango le narici, costringendomi a tapparmi i sensi per quieto vivere.
Mi riferisco a docili espressioni come: "mi spiace", dove invece è ben chiaro che non te ne frega un cazzo (come si evince dal tuo far gretta economia di lettere e fiato, quando invece vorresti solo chiudere la conversazione al più presto). Ho usato un solo "mi spiace" nella vita, quando a ottobre una cliente morosa di parecchie mensilità è riapparsa dal nulla in cui sembrava esser svanita per chiedermi un posto per suo figlio, disperata. Megatronfio, le ho risposto: "Mi spiace, ma sono già al completo¯\_(ツ)_/¯ ". Credo di averlo speso con buon giudizio, ma odio le ipocrite affettazioni linguistiche e preferisco mandarti a fanculo, se devo. Così come adoro augurare il BUONgiorno e la BUONAnotte, ché se devi spendere fiato per dire "Giorno" o "Notte", allora tanto vale rispettare il silenzio.
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sebruciasselacitta · 8 months ago
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[Melina urla DONATO! dalla finestra]
Nino: Ma chi è?
Elena: È Melina, non te la ricordi?
Nino: Ma ce l'ha con me?
Elena: Non lo so...
[Melina urla ancora DONATO!]
Nino: Ma perché dice Donato a me?! Pare che assomiglio a mio padre io?
Elena: No...
Nino: Sicura?
Elena: Sì...
Melina: Aspiettame Donà!
Nino: Vabbuò Lenù forse è meglio ca me ne vac
Elena: No, aspetta
[Melina grida Donato, sbracciandosi]
Nino: No no Lenù, m'n vac
Melina, urlando: Sto venendo Donà!
Elena: Sì, forse è meglio che vai
Nino: Promettimi che vieni a Ischia
[Melina chiama ancora Donato dalla finestra]
Nino: *SCAPPA VIA CAMMINANDO ESATTAMENTE COME SUO PADRE*
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antanasias · 1 year ago
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Sai tu sei il mio "menomale" Non è negativo anzi direi super positivo. È come dire: Menomale che esiste. Menomale che mi ama. Menomale che la vita accanto a lui fa meno paura. Menomale che mi protegge e mi sopporta. Menomale che rende tutto perfetto anche quado non lo è. Tu sei il mio menomale, perché fa tutto meno male da quando ho te. - Anonimo
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lumioluna · 3 months ago
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ieri uno dei miei migliori amici mi ha detto una cosa a cui continuo a ripensare, ossia che secondo lui l'approccio "dating" con me non funzionerà mai perché io sono il tipo di persona che ha bisogno di conoscere le persone molto bene su un piano intellettivo/valoriale/platonico prima di sentirsi a proprio agio abbastanza per farsi avvicinare o "toccare" emotivamente e poi fisicamente. un po' come se il motivo per cui continuo a sbattere la testa contro un muro per quanto riguarda il mondo del dating sia che imbocco il sentiero opposto rispetto a quello che mi verrebbe naturale ed è per questo che mi sento sempre un po' a disagio quando gli uomini che incontro vanno "dritti al punto" (dove il punto è un rapporto romantico/sessuale), perché io il punto proprio non lo riesco a vedere a meno che non conosca e sia completamente a mio agio (oltre che in sintonia e connessa) con la persona. insomma secondo lui la mia persona sarà prima un amico, un compagno di vita, un complice e solo poi diventerà naturalmente un amante, un partner romantico, un fidanzato. e devo dire che questo si sposa bene anche con il fatto che io prendo le mie amicizie molto seriamente, tutti i miei amici sono persone cui io dedico tempo, cura, attenzioni, che conosco approfonditamente...in effetti il passo da lì a qualcosa di più è puramente una questione di connessione e compatibilità. e non è improbabile che io prima o poi possa stringere un rapporto d'amicizia con una persona che invece è compatibile con me anche da un punto di vista romantico/sessuale, con il quale c'è una connessione più che platonica e che la relazione fiorisca spontaneamente in quella direzione...
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janniksnr · 7 months ago
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theoldgaylion · 11 months ago
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Just when im chilling being ace, I dream about Tananai fucking me on a sofa
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labalenottera · 6 months ago
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la mia vita è una barzelletta (una di quelle che non fanno ridere, però)
in questo post scrivevo scherzosamente del fatto che io e il Tizio (non so mai come chiamarlo, userò la T maiuscola da ora in poi; per i nuovi lettori, e per chi non fosse stato attento: è un ragazzo con cui mi sono vista brevemente e senza impegno, andando contro ogni mia etica e abitudine, tra dicembre e gennaio) ci stavamo riavvicinando. permettetemi di approfondire la cosa. da qualche settimana ci sentiamo in effetti quasi tutti i giorni. in amicizia. perché lui è spassoso, gentile, completamente detonato nella testa e quando usciamo tutti insieme anche con altre persone ci divertiamo come dei deficienti. a partire da febbraio abbiamo passato un po' di mesi quasi ad ignorarci, cosa che mi ha mandato in bestia, e ora che riusciamo ad essere amici sereni in mezzo ad altre persone sono molto più contenta. il problema: nonostante i titanici sforzi che pratico da mesi per autoconvincermi del contrario, lui non mi è per niente indifferente. comincio a pensare che non lo sarà mai. ma ho imparato a conoscerlo, e a conoscerci, e so che ogni secondo speso nei suoi confronti per provare a costruire qualcosa di più di un'amicizia è tempo buttato nel cesso. ne ho preso atto e lo terrò presente sempre.
ora, cosa si fa quando un pensiero sembra monopolizzare le tue giornate? "lo si analizza, lo si sviscera, lo si decostruisce per arrivare alla radice del problema", dirà qualcuno di voi. "si cerca una distrazione!" rispondo io.
ora. io nella vita le app di dating le ho usate poco e male. non so voi, ma io non ho mai concluso niente. mai un'uscita, niente. il massimo che ho ottenuto sono state tre settimane di messaggi con uno che, dopo averlo smascherato, ha voluto negare fino all'ultimo di essere già fidanzato (seguo ancora oggi la sua morosa, al 100% ignara di tutto, su instagram); anche questa è una storia tutto sommato divertente che forse un giorno racconterò in un altro post. insomma, non mi aspettavo niente di che, ma pensavo di distrarmi con un paio di conversazioni noiose e magari qualche tentativo di uscita. come non detto: faccio match con un ragazzo con cui riesco a trovare tanti argomenti di conversazione (incredibile!) e, contro ogni mia previsione, nel giro di poche ore si organizza un'uscita tranquilla per questo sabato.
bene! perfetto! fantastico.
oggi mi scrive il Tizio, come ci scriviamo ormai spesso. a sorpresa, e per sua subdola volontà (perché io lo conosco, ma anche lui mi conosce, e sa bene dove colpire), arriviamo a parlare di noi due. oggi. OGGI. ci tengo a farvi notare che abbiamo avuto tantissime occasioni per parlare da soli e di persona nelle settimane scorse, e non lo abbiamo mai fatto. io non ho più avuto interesse a entrare in argomento, per i motivi di cui sopra (perdita di tempo). ma lui? ne voleva parlare? perché proprio OGGI? durante il mio vero tentativo di mettere una pietra sopra la faccenda?
va beh inutile dire che ci sono cascata come una pera cotta. ci vediamo domenica.
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deathshallbenomore · 1 year ago
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oddio alla fine mi sa che riesco a piazzare anche la gita a new york signora mia mi sta venendo l’agorafobia
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campanauz · 9 months ago
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E chiaramente stasera in un impulso folle ho comprato un biglietto per andare a Genova domani (il mio giorno libero) per cui naturalmente sono le due e mezza e non riesco a dormire manco col sonnifero
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