#locali per bambini
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rocksidepub · 2 years ago
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Rock Side Una cena diversa ?Puoi averla solo da noi !
ANCHE PER I TUOI BAMBINI ! CENA +  GIOCO DA TAVOLO = DIVERTIMENTO ASSICURATO !
Cibo Genuino ,Bio ,Fresco e Goloso,E piu di 100 giochi a tua disposizione
E se i nostri non sono abbastanza , porta il tuo Gioco da Casa  !
Bistrot con Cucina Bio  - Aperitivi-Cocktails Bar   -BirreriaLudoPub- -Giochi da tavolo- Tornei-Sala Biliardo Eventi e Feste Sports & Calcio in Tv 
Prenotazioni 06 64764436 
Prenotazioni Whatsapp o Cel+39 366 458 7003 
Siamo in Via Veio 54 Roma Zona San Giovanni - dopo Coin
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pier-carlo-universe · 22 hours ago
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Alessandria: Incontro per Marzo Donna al Quartiere Cristo
Importante riunione per la pianificazione degli eventi di Marzo Donna al Quartiere Cristo
Importante riunione per la pianificazione degli eventi di Marzo Donna al Quartiere Cristo Un’importante riunione si è svolta al Quartiere Cristo di Alessandria per organizzare gli eventi dedicati a Marzo Donna, un mese ricco di iniziative volte a celebrare le donne, la loro forza e il loro ruolo nella società. L’incontro ha coinvolto una pluralità di attori, tra cui i rappresentanti della…
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carmenvicinanza · 4 months ago
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Avril Lavigne
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Avril Lavigne è la cantautrice canadese diventata una star internazionale all’inizio del millennio.
Icona del pop punk, ha venduto più di 50 milioni di album e oltre 50 milioni di singoli. 
Le sue canzoni hanno fatto parte di diverse colonne sonore, soprattutto per film d’animazione, ha prestato la voce a diversi personaggi dei cartoni e ispirato un’eroina dei videogiochi.
Si è esibita in quasi tutto il globo e vinto un’infinità di premi.
Ha ricevuto otto candidature ai Grammy Award, tre ai Brit Award e si è aggiudicata un Mtv Video Music Awards, due Mtv Europe Music Awards, sette Radio Disney Music Awards e nove Juno Award.
Nata a Belleville, in Ontario, il 27 settembre 1984 in una famiglia umile e molto religiosa, da bambina le è stato diagnosticata la sindrome da deficit di attenzione e iperattività.
A 11 anni ha ricevuto in regalo la sua prima chitarra con la quale, suonando da autodidatta ha iniziato a scrivere le sue canzoni e a esibirsi in festival e spettacoli locali.
A soli 16 anni ha lasciato la scuola e si è trasferita prima a New York e poi a Los Angeles dove, nel 2002, ha pubblicato il suo primo disco Let go, che ha venduto oltre venti milioni di copie nel mondo, le ha portato un’enormità di premi e nomination e l’ha fatta entrare nel Guinness dei Primati come la cantante più giovane ad arrivare al primo posto della classifica britannica con un album.
Il singolo di esordio Complicated, immediatamente diventato una hit internazionale, ha raggiunto la prima posizione nelle classifiche di diversi paesi e battuto ogni record di passaggi radiofonici, consacrandola una nuova icona delle giovani generazioni a cui ha dedicato anche una linea d’abbigliamento, la Abbey Dawn.
La sua reinterpretazione di Knockin’ on Heaven’s Door, di Bob Dylan, è stata inclusa nella compilation Peace Song per contrastare il fenomeno dei bambini soldato.
Il suo secondo lavoro Under my skin uscito nel 2004, ha venduto più di 7 milioni di copie.
Nell’autunno 2005 ha realizzato una reinterpretazione di Imagine di John Lennon per un’iniziativa a favore di Amnesty International.
Nello stesso anno ha contribuito alla colonna sonora del film d’animazione Spongebob e dato la voce a Heather, un personaggio del film Over the Hedge.
Il terzo album, The Best Damn Thing, del 2007 primo in classifica in ben 12 paesi, ha venduto oltre 8 milioni di copie.
Nel 2010, mentre scriveva il suo terzo disco, ha sfornato il brano Alice per la colonna sonora del film Alice in Wonderland della Disney, collaborato alla canzone Wavin’ Flag for Haiti per raccogliere fondi da destinare alle persone terremotate di Haiti e fondato The Avril Lavigne Foundation a favore di giovani con disabilità e malattie gravi.
Goodbye Lullaby, messo in commercio nel marzo 2011 è stato seguito, due anni dopo, dall’omonimo Avril Lavigne.
Nel marzo 2015 ha parlato pubblicamente, attraverso la rivista People Magazine, della malattia di Lyme che l’ha costretta a un lungo periodo di riposo.
Nel 2019 ha sfornato Head Above Water e, nel 2022, ha visto la luce il settimo album in studio dal titolo Love Sux e ricevuto una stella sulla Walk of Fame per i suoi vent’anni di carriera.
La sua prima raccolta di successi Avril Lavigne: Greatest Hits è del 2024.
È partita con testi che contenevano messaggi d’autostima e di energia, parlato di argomenti personali, ha fatto ballare e emozionare la gioventù di mezzo pianeta.
È stata una ribelle, una bad girl e una delle prime artiste che ha mostrato come essere ragazze forti in abiti larghi.
Sebbene potesse sembrare un fenomeno passeggero, da oltre vent’anni continua a ispirazione le giovani generazioni col suo look, gli argomenti che tocca e la sua carica travolgente.
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anchesetuttinoino · 2 months ago
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Trieste, i rom sfruttano i bambini per rubare i barattoli delle mance destinate ai camerieri nei locali
Via francesca totolo
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A quali livelli si è giunti...ma il dramma è che c'è chi difende sto aguzzini sfruttatori. Le solite zecche
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pettirosso1959 · 1 year ago
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AUMENTI....
da oggi aumentano:
i pedaggi autostradali+2,3%
rca auto +52 euro
servizi bancari +18 euro
tariffe locali +60 euro
iva su beni infanzia tariffe luce e gas telefonia +10%
I seggiolini auto per bambini Iva dal 5%, ritorna al 22%
Grazie GIOGGGGIA......a te e famigli!
G.V. & IoMe
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turuin · 5 months ago
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Day 24
Giorno 24 - ieri.
Totale caffè bevuti: sempre due!
Ieri è stata una giornata lunghissima: siamo andati a trovare mio suocero al mare verso l'ora di pranzo, abbiamo pranzato insieme e siamo stati in spiaggia / in acqua fino alle sei circa; poi siamo andati da altri amici e abbiamo passato la serata a cena fuori a Soverato (con immancabile area giochi per bambini con i gonfiabili giganti dopocena: ho ancora il PTSD) .
A pranzo: panini (buonissimi) conditi con prodotti locali. A cena: pizza buonissima. Bonus: fuori dalla pizzeria, in un'area recintata con palco ma comunque udibile alla perfezione, c'era nientemeno che Massimo Ranieri. Ora, io naturalmente non sono un fan di Massimo Ranieri, non musicalmente almeno: ma ha le qualità dell'essere mitologico ed alla sua veneranda età ha una voce che straccia diversi contemporanei. Incantevole.
Side note: indovina chi stava dicendo da giorni a sorella e fratello "fate fare i tamponi ai vostri figli" (spoiler: io) e si è ritrovato con due nipoti + sorella col Covid? Ora la speranza è che non siamo stati contagiati (ma faccio fare un giro di tamponi a tutti oggi per sicurezza) e che non insorgano sintomi prima o durante il viaggio di rientro. Se succede dopo, ormai sticazzi, sappiamo come affrontarlo.
I due matti (fratello e sorella) mi hanno chiesto entrambi se fosse il caso che venissero a salutarci prima della partenza, ed io ero tipo WTF - ragà abbiamo una madre ottantenne e non vaccinata in casa. Vedete di stare lontano da qui fin quando non siete puliti al 100%, ché se lo prendiamo noi tanto via... con lei potrebbe essere tutt'altra faccenda. Non so come facciano a non arrivarci.
Ed ecco le "preoccupazioni" preannunciate dal mio sogno dell'altra notte, che consisteva nel consumare carne macinata poco cotta. Ma finché son queste, amen; speriamo non ve ne siano altre.
Ora vado in farmacia a munirmi di un paio di cose just in case.
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mezzopieno-news · 7 months ago
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3000 EURO AI DIPENDENTI CHE FANNO UN FIGLIO: L’AZIENDA PREMIA LA VITA
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Un’azienda con oltre 1.700 dipendenti in provincia di Torino e in diversi stabilimenti nel mondo, ha deciso per tutto il 2024 di regalare 3.000 euro per ogni lavoratore che ha figli o che li adotta. Una scelta in controtendenza con la prassi che vede avere bambini come un ostacolo alla produttività o alla presenza al lavoro, soprattutto per le donne.
L’incentivo è parte della politica dell’azienda per migliorare il benessere dei propri dipendenti e, più in generale, per creare meccanismi virtuosi con il territorio e le realtà locali ove essa opera, oltre a contrastare la sindrome delle culle vuote e della denatalità che si sta verificando anche in Italia. “Siamo un’azienda molto giovane con un’età media dei dipendenti sotto i 40 anni e il 60% donne” spiega Niccolò Bellazzini della Sparco, azienda multinazionale che produce abbigliamento tecnico per gli sport motoristici e per le competizioni auto e motociclistiche. “Anche nel management abbiamo un numero elevato di donne, molte sono responsabili di prima linea in posti strategici come il commerciale, il legale, il motorsport, le risorse umane. Ho preso spunto da aziende grandi come la Prysmian che ha fatto un’operazione analoga a luglio garantendo 5.000 euro ai suoi dipendenti che faranno un figlio” dichiara il manager piemontese che crede nel valore della famiglia come elemento di forza per i suoi collaboratori e di ricchezza per la società. “Le imprese hanno una responsabilità sociale prevista anche dalla nostra carta istituzionale e solamente restituendo ricchezza soddisfiamo il nostro dettato costituzionale” ricorda Bellazzini.
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Fonte: Sparco; foto di Carlos Santiago
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gregor-samsung · 11 months ago
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“ Il rapporto di Joyce [Lussu] con i compagni dei partiti, con le sezioni, con i circoli, con le camere del lavoro, non è rose e fiori. Certo non è limitato ai garofani rossi che Joyce trova ad accoglierla sui palchi accanto alle bandiere e ai microfoni pronti per lei. Joyce lo racconta allegramente: arrivava magari dopo dieci ore di treno verso sud o verso nord, nelle piazze e nelle sale, e le trovava stipate di uomini. Volenterosi giovanotti che avevano montato il palco, ex partigiani che volevano abbracciarla, segretari locali imbarazzati davanti alla richiesta di Joyce: «Dove sono le donne?». Le donne sono a casa, balbettavano quelli, non vengono in sezione, non si intendono di politica, non vogliono stare tra gli uomini, devono preparare il pranzo domenicale, badare ai bambini piccoli, andare a messa. Ma sono tesserate, eh! E allora Joyce prendeva a urlare «Ah sì? Restano a casa perché sono donne oneste! E io che giro con voi per le piazze e le osterie, che cosa sono? Il vostro atteggiamento è una critica che non accetto, per me come donna. Vado a prendere il treno». Per placarla tirano fuori la solita scusa (già di Croce) per cui Joyce sarebbe un «caso eccezionale», pezza al buco che la fa infuriare ancora di più. «Eccezionale un corno!», tuonava. «Siete voi che chiudete in casa le vostre donne, che impedite loro di fare quello che faccio io. Adesso glielo vado a chiedere, se non preferirebbero essere qui!» E minacciava di far saltare il comizio se non fossero arrivate due donne da mettere sul palco assieme a lei, una a destra una a sinistra, se necessario con bambini al seguito. Joyce racconta che il giorno dopo aver fatto queste scenate, i partiti dovevano mandare dei dirigenti a rassicurare i capifamiglia che «mai e poi mai le sinistre avrebbero messo il dito tra moglie e marito». “
Silvia Ballestra, La Sibilla. Vita di Joyce Lussu, Laterza (collana I Robinson / Letture), 2022¹; pp. 169-170.
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eleonoramilner · 2 years ago
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SOT GLAS
Installazione sonora e luminosa di Ana Shametaj e Giuditta Vendrame, Trieste, Kleine Berlin.
Parte di "Spaziale. Ognuno appartiene a tutigli altri", Padiglione Italia alla 18. Mostra Internazionale di Architettura La Biennale di Venezia @labiennale-blog, promosso dalla Direzione Generale Creatività Contemporanea del Ministero della Cultura curato da Fosbury Architecture.
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spaziale2023.it
"Per la prima volta il Padiglione Italia è stato interpretato dai curatori come l'occasione per realizzare nuovi progetti-attivatori di azioni concrete a beneficio di territori e comunità locali. Fosbury Architecture ha individuato 9 stazioni, siti  rappresentativi di condizioni di fragilità o trasformazione del nostro Paese, dove ciascun gruppo transdisciplinare è stato chiamato a intervenire.
La terza delle nove stazioni è Trieste dove il tema della coesistenza multiculturale viene analizzata lungo il confine italo-sloveno da Giudita Vendrame con Ana Shametaj.
SOT GLAS (sot dal friulano 'sotto' e glas dallo sloveno voce') è un'installazione sonora e luminosa che riattiva cinquecento metri di tunnel sotterraneo Kleine Berlin a Trieste: un rifugio antiaereo costruito durante la Seconda guerra mondiale (1943), luogo difensivo, oscuro come l'inconscio della storia collettiva delle comunità che hanno vissuto in questa regione di confine. Oggi la frontiera italo-slovena si manifesta per le comunità di migranti che in auto o a piedi lo attraversano come ultima tappa della rotta balcanica.
Sot Glas affronta e interroga la nozione di confine politico guardando alla musica come ad uno sconfinamento e ad un paesaggio. In questa regione di confine c'è una particolare ricchezza linguistica, che comprende le lingue ufficiali come l'italiano, lo sloveno, il tedesco, il friulano, ma anche molti dialetti, vernacoli e "nuove lingue" (arrivate anche attraverso la migrazione contemporanea). Dobbiamo ricordare come durante il periodo fascista, ci siano stati atti molto violenti verso la lingua e conseguentemente verso il canto, infatti durante questi anni era vietato parlare e cantare in sloveno. La nozione di confine politico viene qui messa in discussione attraverso l'utilizzo di canti popolari, in particolar modo quei canti di due più lingue intrecciate, che non sono stati storicamente archiviati perché considerati pratiche incoerenti, che sfuggono alla moderna costruzione dello Stato-nazione. I canti selezionati sono stati reinterpretati da un quartetto di voci femminili del territorio che ha performato in chiave contemporanea il repertorio popolare individuato. Nel soundscape sono presenti anche una tessitura di voci con impostazioni canore di provenienza diverse: Stu Ledi, gruppo vocale femminile della minoranza slovena dì Trieste, un coro di bambini e singole voci Pashto intonano landavs, brevi poesie di resistenza solitamente cantate dalle donne afghane, e una dolce ninnananna.
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rocksidepub · 3 months ago
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Rock Side ..Anche per i più piccoli ! "Divertimento in famiglia al Rock Side Cari genitori, al Rock Side non ci dimentichiamo dei più piccoli! Portate i vostri bambini per un'esperienza deliziosa e giochi divertenti. Giochi per bambini per tutte le età! Menu speciale per i più piccoli. Godetevi un pasto rilassante mentre i vostri bambini si divertono con giochi di società pensate appositamente per loro. Un luogo perfetto per riunire la famiglia e creare ricordi indimenticabili! Unisciti a noi al Rock Side per un'esperienza culinaria e familiare unica. Aspettiamo con ansia di darvi il benvenuto! Prenotazioni 06 64764436 Prenotazioni Whatsapp o Cel 366 458 7003 Siamo in Via Veio 54 Roma Zona San Giovanni
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pier-carlo-universe · 1 month ago
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C'era una volta… I mestieri del passato in scena a Casalnoceto (Alessandria)
Un tuffo nella tradizione tra mestieri antichi, artigianato e sapori tipici
Un tuffo nella tradizione tra mestieri antichi, artigianato e sapori tipici La Pro Loco di Casalnoceto invita tutti gli appassionati di tradizione e cultura locale a partecipare all’evento “C’era una volta… I mestieri del passato in scena”. L’appuntamento è fissato per domenica 22 dicembre nella suggestiva Piazza Dante Alighieri a Casalnoceto. Una giornata pensata per far rivivere l’atmosfera di…
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carmenvicinanza · 2 years ago
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Sônia Braga
https://www.unadonnalgiorno.it/sonia-braga/
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Sônia Braga è l’attrice brasiliana più famosa al mondo.
Grazie a eclettismo, tenacia e grandi doti recitative ha compiuto un’impresa che pareva impensabile, passare con naturalezza dalle telenovelas a Hollywood.
Il suo nome completo è Sônia Maria Campos Braga ed è nata Maringá, l’8 giugno 1950.
Quinta di sette figli, perse il padre quando aveva solo otto anni. La passione per la recitazione era nata quando era giovanissima. Il suo debutto è stato in un programma TV per bambini, poi, nel 1969 partecipò al musical Hair.
In Brasile ha raggiunto la popolarità nel 1975, con la trasposizione televisiva e poi cinematografica del romanzo Gabriella, garofano e cannella di Jorge Amado.
Mentre il paese era in pieno regime dittatoriale si producevano drammi sentimentali, che volevano essere una distrazione dalle tragedie che la politica attuava impunemente.
La fama mondiale è arrivata con la sua interpretazione di Giulia in Dancin’ Days, arrivata sulle tv locali italiane nei primi anni ottanta e subito diventata un fenomeno molto seguito tanto da scalzare le serie statunitensi.
L’attenzione di Hollywood è arrivata col suo ruolo di protagonista del film Dona Flor e i suoi due mariti sempre tratto da un romanzo di Amado.Pur all’interno di uno stereotipo culturale che la voleva come icona sexy latina, Sônia Braga è riuscita a imprimere la sua unicità. Tanti e diversi i ruoli interpretati in film e serie tv, da Il bacio della donna ragno a Milagro, diretta dal compagno dell’epoca Robert Redford.Di lei, il celebre fotografo Steve McCurry disse che è stata la modella più interessante che abbia fotografato.Nel 2016, è riuscita a riconquistare un nuovo interesse globale grazie al film brasiliano Aquarius, presentato a Cannes. Il ruolo più bello e a tutto tondo della sua carriera, in cui veste i panni di una donna che rivendica il diritto di esprimere la sua identità culturale, politica e sessuale, il diritto di essere sola e libera in un’opera che ha i colori della controcultura e delle rivendicazioni femminili.
Molto amato dal pubblico, è diventato un vero e proprio manifesto di libertà e resistenza, dando il via a una discussione politica in Brasile sullo sviluppo incontrollato e sui costi umani per il boom edilizio.
Impegnata anche in temi di giustizia sociale e ambientale, ha contribuito a fondare la National Hispanic Foundation for the Arts, per promuovere la presenza delle persone latine nei media e nelle comunicazioni.
È stata vista con le mani dipinte di rosso a simboleggiare il sangue, durante le proteste in difesa dell’Amazonia e in altre battaglie civili, ha anche conosciuto e appoggiato le battaglie di Marielle Franco, l’attivista delle favelas, uccisa dal regime di Bolsonaro. L’aveva incontrata mentre stava girando Bacurau in cui interpreta Domingas, personaggio complesso e conflittuale con modi burberi e il vizio dell’alcol.
Un film corale composto da professionisti e persone native di un villaggio nell’entroterra brasiliano, la storia di una comunità assediata da politici corrotti e mancanza di risorse che riesce a unirsi per combattere contro le avversità.
Sônia Braga è una donna che non teme il passare del tempo, le rughe e le esperienza vissute senza rincorrere il mito dell’eterna giovinezza.
E rivendica la tanta televisione fatta, perché in Brasile, sostiene, la gente va poco al cinema, non ha i soldi per permetterselo. Non disdegna i social come amplificatori di notizie che certi regimi politici vorrebbero tacitare.
Il suo percorso artistico e culturale ha vissuto tappe intense e controverse per i ruoli interpretati e per l’opinione che la critica e il pubblico, di volta in volta, si facevano di lei. È stata sempre se stessa, in tutti gli step della sua vita, una donna libera che ha sempre osato e non si è mai tirata indietro di fronte alle sfide.
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impossiblefanwombat · 2 years ago
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Tutto ciò che alteri le nostre percezioni può essere definito 'droga'.
L'alcool non è un alimento: non ha alcuna proprietà salutare, nemmeno in piccole quantità; esso è causa di danni diretti alle cellule di molti organi - soprattutto fegato, sistema nervoso centrale e in particolare alle cellule cerebrali. 
L'alcool interferisce con le vie di comunicazione cerebrali e compromette il funzionamento del cervello; queste interferenze cambiano l'umore e il comportamento, rendendo difficile ragionare lucidamente e alterando la coordinazione motoria. L'alcool è una droga, una sostanza tossica.
Il fumo da tabacco causa danni irreversibili al cervello: l'assottigliamento dello strato più esterno della materia grigia cerebrale; anche nel caso in cui si smetta di fumare, per poterlo recuperare si impiegano diversi anni.
I locali pubblici sono luoghi dove la gente, anche davanti a bambini, si droga, cioè fuma tabacco e beve alcool. Il primo posto dove i bambini vengono a contatto con droghe (alcool, tabacco) è la famiglia.
Bar, cantine, supermercati, sono luoghi di 'spaccio droga', dove si vende alcool e va considerato che chiunque anche solo sponsorizzi il consumo di alcool (usato pure durante cerimonie religiose) può essere definito 'spacciatore', così quanto per il tabacco.
L'acrilammide, sostanza presente nel caffè, è cancerogena; il caffè causa palpitazioni e disturbi del ritmo cardiaco; porta a tremori, insonnia, acidità di stomaco e ipereccitabilità, nonché a stati depressivi e ipertensione. Il caffè è una droga, una sostanza tossica.
Deve essere ordinario che la politica non sponsorizzi il consumo di sostanze tossiche; per l'alcool, che causa innumerevoli morti sulla strada, malattie, violenza domestica e su minori, risse da bar, vengono fatte eccezioni. Per il business del vino italiano, tutto è lecito.
La pubblicità sull'alcool afferma che l'alcool faccia bene, perché lo vuole vendere; la scienza, no.
Il medico che dica 'un bicchiere di vino fa bene', non è un medico, non è un uomo che segua la scienza, ed è bene cambiarlo, perché potrebbe fare danni anche in altri frangenti.
Se esistono medici che consiglino di bere alcool in ogni quantità, vanno segnalati al loro ordine competente e per opportuna conoscenza alla FNOMCeO per gli eventuali provvedimenti disciplinari del caso. Esiste per essi la radiazione.
Ogni persona ha diritto ad autodeterminarsi, a trattare il proprio corpo come meglio sente, come meglio lo fa stare bene.
Una persona può liberamente bere caffè e alcool, evadere attraverso droghe, ma deve farlo consapevolmente, sapendo le conseguenze a cui va incontro.
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nuttypoetryzombie · 2 years ago
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Tutto ciò che alteri le nostre percezioni può essere definito 'droga'.
L'alcool non è un alimento: non ha alcuna proprietà salutare, nemmeno in piccole quantità; esso è causa di danni diretti alle cellule di molti organi - soprattutto fegato, sistema nervoso centrale e in particolare alle cellule cerebrali. 
L'alcool interferisce con le vie di comunicazione cerebrali e compromette il funzionamento del cervello; queste interferenze cambiano l'umore e il comportamento, rendendo difficile ragionare lucidamente e alterando la coordinazione motoria. L'alcool è una droga, una sostanza tossica.
Il fumo da tabacco causa danni irreversibili al cervello: l'assottigliamento dello strato più esterno della materia grigia cerebrale; anche nel caso in cui si smetta di fumare, per poterlo recuperare si impiegano diversi anni.
I locali pubblici sono luoghi dove la gente, anche davanti a bambini, si droga, cioè fuma tabacco e beve alcool. Il primo posto dove i bambini vengono a contatto con droghe (alcool, tabacco) è la famiglia.
Bar, cantine, supermercati, sono luoghi di 'spaccio droga', dove si vende alcool e va considerato che chiunque anche solo sponsorizzi il consumo di alcool (usato pure durante cerimonie religiose) può essere definito 'spacciatore', così quanto per il tabacco.
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gcorvetti · 2 years ago
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I problemi no.
Vedo che c'è una tendenza a evitare i problemi, non solo in casa mia, tipo spostare i problemi perché non si vuole affrontarli, perché siamo inondati di merda e quindi la nostra è altra merda buttata sopra alla merda che ci sorbiamo ogni giorno al lavoro, nei rapporti sociali che spesso sono tutti rose e cioccolatini ma che realmente sono spine e merda, appunto. Facendo così però si accumulano montagne che difficilmente si possono smaltire, se vado a cagare poi tiro l'acqua non aspetto che qualcuno lo faccia al posto mio anche perché potrebbero passare ore e l'odore si potrebbe espandere per la casa. Vedo che c'è il rifiuto di risolvere i problemi, questo perché si pensa che il tempo sistemi tutto ma proprio tutto, non è sempre così, le responsabilità delle nostre azioni sono un nostro dovere, se ho un problema cerco di risolverlo il prima possibile ed al meglio in modo da non doverlo più vedere anche perché crea tensione nella mia vita. Questo perché, sempre per quello che vedo io, c'è la tendenza a vivere in un mondo dove tutto deve essere stile film hollywoodiano tutto perfetto e tutto allegro e felice, ma la vita non è così, la vita è dionisiaca è un casino, un gomitolo ingarbugliato a più livelli, sbrogli la matassa e invece ti giri seguendo un filo e ne trovi un'altra più grande e così via.
Oggi mi sono alzato tardi, avevo forse bisogno di dormire, mi è venuto in mente un pensiero che può essere buono o no, il fatto che non riesco ad uscire sia artisticamente che nel campo lavorativo è perché sono troppo sofisticato, non nel senso 'sofistopuzzasottoilnaso', ma troppo cervellotico per un posto mediocre come questo, si lo so già questa cosa sembra da puzza sotto il naso, per esempio, quando vedo i menù dei ristoranti pseudo italiani e ci sono piatti tipo "pasta con pollo e crema" che non ho mai visto in un ristorante italiano e che è spesso una portata per bambini in questo paese, quindi basta la pasta per dire ho un ristorante italiano. Quando poi mando il CV e non rispondono neanche mi intristisco, nella lettera di presentazione scrivo sempre il punto che ho un ricettario di piatti tradizionali italiani che propongo sempre nei posti dove vado, la caponata era diventato il contorno forte, clienti che mi dicevano che è la cosa più buona che avessero mai mangiato, oppure gnocchi gorgonzola e speck semplici e rapidi si leccavano il piatto, e tanto altro ancora. Ma mi sembra che c'è la tendenza a sminuire la nostra cucina prendendola come specchietto per le allodole, una macchina del caffè italica quattro foto di italiani famosi alle pareti e hai fatto il ristorante italiano, che però propone piatti locali, che è anche facile per le persone che sono abituate a quello, la cosa difficile è fare della vera cucina italiana e fare capire cosa è. Spero che mi sono spiegato in qualche modo, quindi la mediocrità loro è prendere tutto con leggerezza, ovvio siamo noi che abbiamo centinaia di anni di tradizione culinaria. Ma questo l'ho notato in tutto quello che fanno, nell'arte, nella musica soprattutto, il minimo sindacale, tanto è perfetto per un popolo mediocre, il problema è quando si trovano davanti una persona che fa più del minimo sindacale, spesso sono spaesati, avvolte spaventati, per lo più non capiscono perché non ci arrivano culturalmente; con questo non voglio dire che sono il più eccelso cuoco del mondo o il musicista più bravo dai tempi di Mozart, ma in quello che faccio ci metto sempre il mio occhio critico e cerco di uscire dagli schemi canonici dei conformisti, vado oltre.
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bibliotecasanvalentino · 9 days ago
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Lunedì 20 Gennaio 2025 alle ore 20.30 il GdL "Chiave di Lettura", presso i locali della Biblioteca San Valentino, si incontrerà per discutere insieme del libro “Oliva Denaro” di Viola Ardone proposto dalla nostra Mariassunta Di Pierdomenico.
È il 1960, Oliva Denaro ha quindici anni, abita in un paesino della Sicilia e fin da piccola sa - glielo ripete ossessivamente la madre - che «la femmina è una brocca, chi la rompe se la piglia». Le piace studiare e imparare parole difficili, correre «a scattafiato», copiare di nascosto su un quaderno i volti delle stelle del cinema (anche se i film non può andare a vederli, perché «fanno venire i grilli per la testa»), cercare le lumache con il padre, tirare pietre con la fionda a chi schernisce il suo amico Saro. Non le piace invece l'idea di avere «il marchese», perché da quel momento in poi queste cose non potrà piú farle, e dovrà difendersi dai maschi per arrivare intatta al matrimonio. Quando il tacito sistema di oppressione femminile in cui vive la costringe ad accettare un abuso, Oliva si ribella e oppone il proprio diritto di scelta, pagando il prezzo di quel no.
Viola Ardone sa trasformare magnificamente la Storia in storia raccontando le contraddizioni dell'amore, tra padri e figlie, tra madri e figlie, e l'ambiguità del desiderio, che lusinga e spaventa, soprattutto se è imposto con la forza. La sua scrittura scandaglia la violenza dei ruoli sociali, che riguarda tutti, uomini compresi. Se Oliva Denaro è un personaggio indimenticabile, quel suo padre silenzioso, che la lascia decidere, con tutto lo smarrimento che dover decidere implica per lei, è una delle figure maschili piú toccanti della recente narrativa italiana.
Viola Ardone (1974) è una scrittrice italiana, nata a Napoli che ha trascorso i primissimi anni in Sardegna, a causa del lavoro dei genitori, entrambi insegnanti. Dopo la laurea in Lettere ha lavorato per l'editoria, curando molti manuali per la scuola e per esami e concorsi. È poi passata all'insegnamento di italiano e latino. Ha scritto fin da bambina, ma l'esordio come autrice è avvenuto nel 2012 con il romanzo “La ricetta del cuore in subbuglio”, nel 2019 ha pubblicato il romanzo “Il treno dei bambini”, caso editoriale, e nel 2021 “Oliva Denaro”.
Il romanzo Oliva Denaro, ispirato alla figura di Franca Viola è anche stato portato a teatro nel 2024 da Ambra Angiolini.
Se volete partecipare, contattateci all'indirizzo mail: [email protected] oppure all'indirizzo, sempre mail, [email protected] e riceverete, in prossimità dell’incontro, il link di riferimento.
Vi aspettiamo per confrontarci insieme su questa autrice italiana e scoprire il suo libro, non mancate!!!
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