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Lunedì 23 Settembre 2024 alle ore 20.30 il GdL "Chiave di Lettura", presso i locali della Biblioteca San Valentino, si incontrerà per discutere insieme del libro “Oltre l’inverno” di Isabel Allende proposto dalla nostra Arianna Pascetta
Lucía, cilena espatriata in Canada negli anni del brutale insediamento di Pinochet, ha una storia segnata da profonde cicatrici: la sparizione del fratello all’inizio del regime, un matrimonio fallito, una battaglia contro il cancro, ma ha anche una figlia indipendente e vitale e molta voglia di lasciarsi alle spalle l’inverno. E quando arriva a Brooklyn per un semestre come visiting professor si predispone con saggezza a godere della vita. Richard è un professore universitario spigoloso e appartato. Anche a lui la vita ha lasciato profonde ferite, inutilmente annegate nell’alcol e ora lenite solo dal ferreo autocontrollo con cui gestisce la sua solitudine; la morte di due figli e il suicidio della moglie l’hanno anestetizzato, ma la scossa che gli darà la fresca e spontanea vitalità di Lucía restituirà un senso alla sua esistenza. La giovanissima Evelyn è dovuta fuggire dal Guatemala dove era diventata l’obiettivo di pericolose gang criminali. Arrivata avventurosamente negli Stati Uniti, trova impiego presso una facoltosa famiglia dagli equilibri particolarmente violenti: un figlio disabile rifiutato dal padre, una madre vittima di abusi da parte del marito e alcolizzata, un padre coinvolto in loschi traffici. Un incidente d’auto e il ritrovamento di un cadavere nel bagagliaio della macchina che saranno costretti a far sparire uniranno i destini dei tre protagonisti per alcuni lunghi giorni in cui si scatena una memorabile tempesta di neve che li terrà sotto assedio.
Isabel Allende (1942) è una scrittrice e giornalista cilena naturalizzata statunitense. Considerata una delle scrittrici più famose dell'America Latina, “La casa degli spiriti” è il suo romanzo più famoso. Ha partecipato a molti tour mondiali per promuovere i suoi libri e ha anche insegnato letteratura in vari college statunitensi. Vive in California dal 1989 e ha ottenuto la cittadinanza statunitense nel 2003. Nel settembre 2010 è stata insignita del Premio Nazionale di Letteratura del Cile. Ha scritto romanzi basati sulle sue esperienze di vita, ma ha anche parlato delle vite di altre donne, unendo mito e realismo, ha scritto anche romanzi storici, come “Inés dell'anima mia”, basato sulla vita di Ines Suarez, la prima spagnola ad aver raggiunto il Perù, oltre a “L'isola sotto il mare” che racconta la vita di una schiava di nome Zarité a Santo Domingo, ora Haiti, alla fine del XVIII secolo. La sua opera viene accostata al movimento letterario conosciuto come posboom, anche se alcuni studiosi preferiscono il termine novisima literatura. Questa corrente è caratterizzata dal ritorno al realismo e da una prosa più facile da leggere. Si abbandona il tentativo di creare nuovi modelli di scrittura (metaletteratura), e si pone l'accento sulla storia e la cultura locale.
Se volete partecipare, contattateci all'indirizzo mail: [email protected] oppure all'indirizzo, sempre mail, [email protected] e riceverete, in prossimità dell’incontro, il link di riferimento.
Vi aspettiamo per confrontarci insieme su questa autrice e scoprire il suo libro, non mancate!!!
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Una chiave per .. Non tutte le chiavi sono uguali. Alcune aprono porte, alcune tesori, altre cassaforti e altre che non servono più. Ci sono poi chiavi per giungere al cuore di qualcuno o qualcuna, chiavi per aprire o chiudere il proprio cuore. Ci sono poi le chiavi di lettura che ci consentono di interpretare la realtà, di mappare un territorio invisibile alla vista, di rappresentarla in modo semplificato. C’è anche la chiave di Sol, quel simbolo posto all'inizio del pentagramma musicale e che fissa la posizione delle note e l'altezza dei relativi suoni. Una chiave per te insignificante può nascondere profondi significati per un’altra persona. Trova la tua chiave, trova quella che apre il tesoro della Felicità, quella che apre le porte che vorresti non trovare chiuse. Interpreta la melodia della tua Vita con la chiave di Sol più adeguata al tuo essere. #chiavedisol #chiave #chiavi #chiavedilettura #cuore #lechiavidelcuore #peaceandlove #vale (Brescia) https://www.instagram.com/p/CGKQMwOFnat/?igshid=1puc4jbtpjcji
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Lunedì 22 Gennaio 2024 alle ore 20.30 il GdL "Chiave di Lettura", presso i locali della Biblioteca San Valentino, si incontrerà per discutere insieme del libro di Carmelo Samonà “Fratelli”.
"Fratelli" venne pubblicato nel 1978 e diventò subito un caso editoriale. L'autore, noto ispanista, era alla sua prima prova narrativa e le 30.000 copie della tiratura andarono immediatamente esaurite mentre critici come Giorgio Manganelli, Natalia Ginzburg, Alfredo Giuliani lo accolsero come un capolavoro.
"Vivo, ormai sono anni, in un vecchio appartamento nel cuore della città, con un fratello ammalato". In una vasta casa di una città imprecisata vivono due fratelli. È il più grande a raccontare, l'altro è affetto da disturbi che riguardano "l'attività del pensiero" che non vengono comunque mai precisati, il ricovero in ospedale, predisposto da anni, "sembra di là da venire". Il rapporto tra i due è tormentato, la comunicazione è difficile, fatta di poche parole, di molti sguardi, silenzi, contatti fisici - il fratello maggiore accudisce l'infermo, lo lava, lo veste, lo segue da una stanza all'altra del grande appartamento, semivuoto di mobili, colmo comunque di ricordi, "arnesi dall'uso incerto" che "interrompono, di tanto in tanto, la sequenza dei vuoti", residui di una intimità familiare ormai perduta.
Carmelo Samonà (1926 – 1990) è stato un ispanista e scrittore italiano. Proveniente dalla famiglia aristocratica siciliana Samonà, era figlio dell'architetto Giuseppe Samonà. Si stabilì a Roma nel 1936 e si laureò in lettere, alla Sapienza, nel 1948. Dal 1961 insegnò letteratura spagnola all'Università "La Sapienza" di Roma al Magistero, e dal 1978 a Lettere, dedicandosi in particolare a quella del Seicento. Come ispanista, si ricorda, fra le altre, l'opera La letteratura spagnola dal Cid ai Re Cattolici (con Alberto Varvaro, 1972). Nel 1973 promosse la costituzione dell’Associazione ispanisti italiani. Dal 1976 collaborò con il quotidiano la Repubblica con articoli sulla letteratura moderna spagnola e ispanoamericana. Accademico dei Lincei dal 1987, ottenne il premio Juan Carlos dell'Accademia spagnola (1984).
Viene ricordato anche come scrittore (il suo esordio nel 1978), in particolare per due romanzi di successo, pubblicati da Einaudi: “Fratelli” (prima opera, parzialmente autobiografica) e “Il custode” (1983). “Fratelli” racconta il rapporto della voce narrante con il fratello affetto da una malattia mentale (nella realtà, si tratta del rapporto di Samonà con il figlio); è stato vincitore del Premio Mondello e finalista del Premio Strega nel 1978, finalista nel 1985 al Premio Bergamo e vincitore nel 2002 del Premio Pozzale Luigi Russo. Oltre ai due romanzi, Samonà scrisse il racconto Casa Landau (Garzanti, 1990) e il testo teatrale “Ultimo seminario”.
Contattateci all'indirizzo mail: [email protected] oppure all'indirizzo, sempre mail, [email protected] e riceverete, in prossimità dell’incontro, il link di riferimento. Vi aspettiamo per confrontarci insieme su questa lettura e scoprire un romanzo basato su una storia vera che non lascerà per nulla indifferenti, non mancate!!!
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Lunedì 28 Ottobre 2024 alle ore 20.30 il GdL "Chiave di Lettura", presso i locali della Biblioteca San Valentino, si incontrerà per discutere insieme del libro “La solitudine dei numeri primi” di Paolo Giordano proposto dalle nostre amiche dell’Argentina – Club di Lettura Società “Dante Alighieri” de La Plata.
Nella serie infinita dei numeri naturali, esistono alcuni numeri speciali, i numeri primi, divisibili solo per se stessi e per uno. Se ne stanno come tutti gli altri schiacciati tra due numeri, ma hanno qualcosa di strano, si distinguono dagli altri e conservano un alone di seducente mistero che ha catturato l'interesse di generazioni di matematici. Fra questi, esistono poi dei numeri ancora più particolari e affascinanti, gli studiosi li hanno definiti "primi gemelli": sono due numeri primi separati da un unico numero. L'11 e il 13, il 17 e il 19, il 41 e il 43… A mano a mano che si va avanti questi numeri compaiono sempre con minore frequenza, ma, gli studiosi assicurano, anche quando ci si sta per arrendere, quando non si ha più voglia di contare, ecco che ci si imbatterà in altri due gemelli, stretti l'uno all'altro nella loro solitudine.
Mattia e Alice, i protagonisti di questo romanzo, sono così, due persone speciali che viaggiano sullo stesso binario ma destinati a non incontrarsi mai. Sono due universi implosi, incapaci di aprirsi al mondo che li circonda, di comunicare i pensieri e i sentimenti che affollano i loro abissi. Due storie difficili, due infanzie compromesse da un pesante macigno che si trascina nel tempo affollando le loro fragili esistenze fino alla maturità. Tra gli amici, in famiglia, sul lavoro, Alice e Mattia, portano dentro e fuori di sé i segni di un passato terribile. La consapevolezza di essere diversi dagli altri non fa che accrescere le barriere che li separano dal mondo fino a portarli a un isolamento atrocemente arreso.
Paolo Giordano descrive la parabola di queste due giovani esistenze attraverso parole commosse eppure lucidissime. Il tono del romanzo cresce non appena ci si inoltra nel racconto e nelle vite dei protagonisti. Anche la sintassi e la complessità della frase si evolvono a mano a mano che i due ragazzi crescono, guidandoci in un percorso che conduce lentamente verso significati più acuti. Le descrizioni quasi elementari dei primi capitoli, quando le vite di Mattia e Alice devono ancora incrociarsi, lasciano il posto a una profondità di pensiero imprevedibile e inaspettata. Il linguaggio si affina, le frasi si intrecciano, i pensieri si complicano.
Paolo Giordano è nato a Torino nel 1982. Ha un dottorato in fisica ed è autore di cinque romanzi: La solitudine dei numeri primi (Mondadori 2008, Premio Strega e Premio Campiello Opera Prima), Il corpo umano (Mondadori 2012), Il nero e l'argento (Einaudi 2014 e 2017), Divorare il cielo (Einaudi 2018 e 2019) e Tasmania (Einaudi 2022 e 2024). Per Einaudi ha pubblicato anche Nel contagio (2020), Le cose he non voglio dimenticare (2021) e Il corpo umano (2024). Ha scritto per il teatro (Galois e Fine pena: ora) e collabora con il «Corriere della Sera».
Se volete partecipare, contattateci all'indirizzo mail: [email protected] oppure all'indirizzo, sempre mail, [email protected] e riceverete, in prossimità dell’incontro, il link di riferimento.
Vi aspettiamo per confrontarci insieme su questa autrice e scoprire il suo libro, non mancate!!!
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Lunedì 24 Giugno 2024 alle ore 20.30 il GdL "Chiave di Lettura", presso i locali della Biblioteca San Valentino, si incontrerà per discutere insieme del libro di Valérie Perrin “Il quaderno dell’amore perduto”.
La vita di Justine è un libro le cui pagine sono l’una uguale all’altra. Segnata dalla morte dei genitori, ha scelto di vivere a Milly – un paesino di cinquecento anime nel cuore della Francia – e di rifugiarsi in un lavoro sicuro come assistente in una casa di riposo. Ed è proprio lì, alle Ortensie, che Justine conosce Hélène. Arrivata al capitolo conclusivo di un’esistenza affrontata con passione e coraggio, Hélène racconta a Justine la storia del suo grande amore, un amore spezzato dalla furia della guerra e nutrito dalla forza della speranza. Per Justine, salvare quei ricordi – quell’amore – dalle nebbie del tempo diventa quasi una missione. Così compra un quaderno azzurro in cui riporta ogni parola di Hélène e, mentre le pagine si riempiono del passato, Justine inizia a guardare al presente con occhi diversi. Forse il tempo di ascoltare i racconti degli altri è finito, ed è ora di sperimentare l’amore sulla propria pelle. Ma troverà il coraggio d’impugnare la penna per scrivere il proprio destino? Valérie Perrin (1967) è una scrittrice, fotografa e sceneggiatrice francese. Ha lavorato anche come fotografa di scena e sceneggiatrice con il compagno Claude Lelouch. Nel 2015 esce il suo primo romanzo, “Il quaderno dell'amore perduto” (Les Oubliés du dimanche), che ha ricevuto 13 premi, tra cui Prix du premier roman de Chambéry 2016, le prix Chronos 2016, le Choix des libraires 2018 ed è stato tradotto in Italia nel 2016. Anche il suo secondo romanzo “Cambiare l'acqua ai fiori” (Changer l'eau des fleurs), pubblicato nel 2018, ha ricevuto diversi premi tra cui il prix Maison de la Presse che premia un'opera scritta in francese per il vasto pubblico; per la giuria è "un romanzo sensibile, un libro che fa passare dalle risate alle lacrime con personaggi divertenti e accattivanti". Nel 2022 ha ricevuto il Premio Super Flaiano di Narrativa. Se volete partecipare, contattateci all'indirizzo mail: [email protected] oppure all'indirizzo, sempre mail, [email protected] e riceverete, in prossimità dell’incontro, il link di riferimento. Vi aspettiamo per confrontarci insieme su questa autrice e scoprire il suo romanzo, non mancate!!!
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Lunedì 27 Maggio 2024 alle ore 20.30 il GdL "Chiave di Lettura", presso i locali della Biblioteca San Valentino, si incontrerà per discutere insieme del libro di Marcela Serrano “Dieci Donne”.
Nove donne più una. Nove donne radunate nello studio della loro psicoterapeuta raccontano la propria storia e le ragioni per le quali sono andate in terapia. Lupe, adolescente lesbica, alla ricerca della propria identità tra feste, sesso, droghe e passioni non proprio convenzionali; Luisa, vedova di un desaparecido, che per trent'anni aspetta il ritorno del suo unico amore; Andrea, giornalista di successo che si rifugia nella solitudine di Atacama, il deserto più arido del pianeta, sono alcune delle protagoniste di questo vivace romanzo che parla di donne e di sentimenti. Seppur profondamente diverse per età, estrazione sociale e ideologia politica, scopriamo che le loro esperienze si richiamano e che la vera protagonista del romanzo è la femminilità.
Marcela Serrano (1951) è una scrittrice cilena, figlia della romanziera Elisa Pérez Walker e del saggista Horacio Serrano, ed è la quarta di cinque sorelle, con due delle quali trascorre un anno a Parigi per studiare alla "Maison des Amériques". Nel 1973, a causa del golpe militare, lascia il Cile e si trasferisce in Italia a Roma. Nel 1977 rientra definitivamente in Cile. Si iscrive alla facoltà di Belle Arti della Pontificia Università Cattolica del Cile, ottenendo il diploma in incisione nel 1983. In seguito lavora in diversi ambiti delle arti visive, vincendo anche un premio del Museo delle Belle Arti per un lavoro sulle donne del sud del Cile, ma presto abbandona queste attività. Sebbene cominci a scrivere molto presto, pubblica il suo primo romanzo, “Noi che ci vogliamo così bene”, nel 1991. Il romanzo è la rivelazione dell'anno e vince nel 1994 il Premio Sor Juana Inés de la Cruz, il Premio Feria del Libro de Guadalajara e nel 1996 il premio della casa editrice francese Coté des Femmes, come miglior romanzo ispanoamericano scritto da una donna. Nel 1993 pubblica “Para que no me olvides”, che ottiene il Premio Municipal de Literatura , a Santiago del Cile. Nel 1995 scrive in Guatemala “Antigua, Vita Mia” e nel 1997 “L'albergo delle donne tristi”. Marcela Serrano è una delle figure più rinomate e significative della nuova narrativa del suo paese e dell'America Latina. Ha vissuto in Messico col marito, Luis Maira Aguirre, e le loro due figlie, Elisa e Margarita, poiché il marito è stato ambasciatore del Cile in Messico e Belize fino al 2003 e dal 2004 al 2010 ambasciatore in Argentina.
Se volete partecipare, contattateci all'indirizzo mail: [email protected] oppure all'indirizzo, sempre mail, [email protected] e riceverete, in prossimità dell’incontro, il link di riferimento.
Vi aspettiamo per confrontarci insieme su questa autrice e scoprire il suo romanzo, non mancate!!!
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#bibliotecasanvalentino
Ultimo giorno dell'anno, tempo di bilanci, momento di riflessione, speranze e desideri... Ma è anche il tempo delle previsioni astrologiche! Per chi ci crede, per chi storce il naso, per chi sorride dietro alle stelle e alle lune, per tutti, ma proprio per tutti, la Biblioteca San Valentino propone - anche quest'anno - il bellissimo "Oroscopo Letterario". I protagonisti indiscussi sono, immancabilmente, gli amici libri e, in particolare, ad ogni segno dello Zodiaco è associato un romanzo tra quelli letti dal nostro GdL "Chiave di Lettura"...
E allora, buona consultazione del vostro oroscopo, con questi primi 6 segni zodiacali: il resto a domani!
Stay tuned.
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Lunedì 19 settembre 2022 alle ore 20.30 il GdL "Chiave di Lettura", presso i locali della Biblioteca San Valentino si incontrerà per parlare del libro “Passaggio in ombra” di Mariateresa Di Lascia.
Solitario come un'autobiografia e corale come una saga familiare, questo vigoroso e insieme delicato romanzo intreccia le storie di una comunità e i destini dei suoi componenti attraverso lo sguardo di una donna che, per scongiurare la follia sprigionata dal dolore, si affida al potere rasserenante della memoria. Riemergono allora, in un accorato fluire di ricordi, la madre Anita, il padre Francesco, la zia Peppina, il cugino Saverio... Sullo sfondo di un Sud tanto avvolgente e aspro quanto vitale e dolce, Chiara guida, da una vecchiaia vissuta fuori dal tempo nel turbinare dei suoi fantasmi, lungo gli aspri sentieri della sua esistenza.
"Passaggio in ombra" fu pubblicato postumo nel gennaio 1995 (l'autrice morì l'anno prima, nel 1994, all'età di 40 anni, a Roma per un tumore) da Feltrinelli e nello stesso anno vinse il Premio Strega.
Per chi volesse connettersi con noi su piattaforma Google Meet ci contatti all'indirizzo mail: [email protected] oppure all'indirizzo [email protected] e nel pomeriggio di lunedì riceverà il link di riferimento.
Vi aspettiamo numerosi per confrontarci insieme, non mancate!!!
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CINISMO PER CENA
Questo mese la recensione del GdL "Chiave di Lettura" spetta a me, pertanto mi piacerebbe cominciare questa recensione con la lettera di un padre... Un padre che si è trovato coinvolto suo malgrado in un gesto di bullismo compiuto da suo figlio e che racchiude tutto ciò di cui si parla all’interno del libro letto e condiviso: “La cena” di Herman Koch.
«Da poche ore abbiamo appreso, da nostro figlio, che è lui l’autore dell’aggressione al giovane di xxxxx. E, da quello stesso istante, il mondo ci è crollato addosso, con una sola certezza: quella di dover informare le Forze dell’Ordine. Il fatto, da qualunque angolazione lo si guardi, è di gravità inaudita. È grave per la giovane vittima, è grave per la sua famiglia, è grave per nostro figlio, è grave per nostra figlia che, frequentando quella stessa Scuola, rischia di portare il peso di comportamenti non suoi e, se possibile, è ancora più grave per me e mia moglie, che stiamo vivendo il dramma di un fallimento. Perché in questo momento ci troviamo a sperimentare che quello del genitore è veramente il mestiere più difficile al mondo. Non facciamo altro che chiederci dove abbiamo sbagliato, dopo aver vissuto tutta la vita, e il nostro essere famiglia, guidati dai valori dell’accoglienza, della correttezza e del senso di responsabilità: valori lontani anni luce da queste azioni. Non so se avremo mai risposta a questa domanda, ma, proprio sulla base dei valori che ci guidano, riteniamo giusto che nostro figlio impari ad assumersi le sue responsabilità ed a rispondere delle sue scelte e delle sue azioni, sebbene ancora minorenne. Alla madre ed al padre della giovane vittima giunga il senso più profondo del nostro dolore per l’accaduto, che è solo l’altra faccia di una stessa medaglia.»
Parole sofferte e sentite quelle di questo genitore che portano tutte a una serie di riflessioni, personali e legate al nostro essere umani e al nostro sentire. Riflessioni ampiamente discusse e analizzate anche nel corso del nostro incontro dello scorso 21 febbraio. Riflessioni scaturite proprio dalla lettura di Koch che ci ha indotto a interrogarci su cosa potrebbe accadere se all’interno delle nostre famiglie si scoprisse che il proprio figlio, ancora adolescente, si è macchiato di un gesto così brutale (come l’uccisione di una clochard). Quali implicazioni personali, affettive, genitoriali, etiche e legali avrebbe tale scoperta sulla vita nostra e altrui? E quali sarebbero le reazioni, ciò che ci muoverebbe? I principi etici e di giustizia o, piuttosto, la sfera affettivo-sentimentale?
Il romanzo lascia molte domande irrisolte, temi appena accennati in modo tale da permettere all’autore di smuovere pensieri, coscienze, riflessioni e giudizi. Anche per questo il testo è sviluppato schematicamente, i capitoli seguono il menù di un ristorante e cominciano con l’introduzione di uno o più piatti scelti dai protagonisti e solo in seguito ci si concentra sulle osservazioni della voce narrante. Quest’ordine apparente viene a mancare man mano che si procede nella lettura che, sempre più spesso, è intervallata da flashback che accompagnano il lettore all’interno di un “caos” quasi inspiegabile che gli fa mettere in dubbio l’attendibilità della voce narrante, inducendolo a distaccarsi dal suo modo di vedere la realtà.
Koch inserisce in questo romanzo molte tematiche, forse anche troppe: il ruolo dei genitori nell'educazione dei figli, la responsabilità dei giovani (anche se minorenni) nel compiere le loro azioni, il rapporto tra fratelli (invidie, gelosie, risentimenti) e tra parenti in generale, il perbenismo sociale, il diritto ad avere un futuro, magari anche il successo, nonostante tutto e tutti, la percezione della diversità, il compito delle istituzioni (come la scuola) nella prevenzione della devianza e, ultimo ma non meno importante, il peso che una malattia mentale può avere nel giustificare un atto criminale. Tematiche che emergono dalla lettura, ma sulle quali, come accennavo poco fa, l'autore non si esprime mai in modo esplicito; anzi, sceglie di spiazzare il lettore con la tecnica dello straniamento data da un punto di vista, quello della coppia dei genitori di Michael, che non solo non condanna l'operato del figlio, ma anzi lo sostiene e lo incoraggia a farsi giustizia da sé per potersi garantire un futuro.
Ciò che più sconvolge in questo romanzo non sono dunque i fatti, bensì i pensieri dei personaggi, le loro coscienze; nessuno si salva, nemmeno i genitori apparentemente disposti a sacrificarsi in nome della giustizia che si dimostrano più preoccupati di salvaguardare la reputazione, anziché interrogarsi sugli errori commessi. Ogni personaggio fa trapelare, oltre la facciata, un retroscena fatto di meschinità ed egoismi che non lasciano speranza di redenzione.
La cosa che più ha "sconvolto" i partecipanti del nostro Gruppo di Lettura è stata la facilità con la quale si è fatto ricorso ad una dose abbondante di cinismo per zittire la propria coscienza, i propri codici morali, sottomettendoli e post-ponendoli egoisticamente ai propri interessi. Perché se è vero che davanti a dilemmi del genere le nostre coscienze sono scosse, esse saprebbero sicuramente reagire seguendo la logica morale del cuore riflettendo su quanto sia inutile giustificare i “nostri ragazzi” rischiando di perdere il vero senso della misura.
Quindi mi chiedo e vi chiedo: quanta verità c’è nelle parole di quel padre di cui vi ho proposto la lettera?
Con questa riflessione vi lascio e vi do appuntamento a lunedì 21 marzo alle 20:30 in Biblioteca San Valentino, dove finalmente torneremo a riunirci e a guardarci negli occhi, per commentare insieme il libro “La vita davanti a sé” di Émile Ajar (pseudonimo dello scrittore francese Romain Gary) scelto dalla nostra Valentina Pace.
Vi aspettiamo, non mancate!!
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Proseguono con successo gli incontri del GdL "Chiave di lettura" in #Biblioteca San Valentino. Prossimo appuntamento lunedì 8 aprile alle ore 20.30 con il libro "Il tunnel" di Abraham B. Yehoshua. Mi raccomando non mancate.
Vi aspettiamo numerosi ☺
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#bibliotecasanvalentino
Primo giorno dell'anno, tempo di bilanci, momento di riflessione, speranze e desideri... Ma è anche il tempo delle previsioni astrologiche! Per chi ci crede, per chi storce il naso, per chi sorride dietro alle stelle e alle lune, per tutti, ma proprio per tutti, la Biblioteca San Valentino propone - anche quest'anno - il bellissimo "Oroscopo Letterario". I protagonisti indiscussi sono, immancabilmente, gli amici libri e, in particolare, ad ogni segno dello Zodiaco è associato un romanzo tra quelli letti dal nostro GdL "Chiave di Lettura"...
E allora, buona consultazione del vostro oroscopo, con gli ultimi 6 segni zodiacali.
Buon 2021 a tutti e grazie a chi ci segue e speriamo che continui a farlo.
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