#libri di viaggio interiore
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Hotel Silence di Auður Ava Ólafsdóttir: un viaggio nella solitudine e nella rinascita. Recensione di Alessandria today
Un romanzo che esplora il senso della vita, la bellezza del silenzio e il potere della ricostruzione personale.
Un romanzo che esplora il senso della vita, la bellezza del silenzio e il potere della ricostruzione personale. Recensione di “Hotel Silence” “Hotel Silence” di Auður Ava Ólafsdóttir è un romanzo intenso e delicato, che affronta temi universali come la solitudine, la perdita e la rinascita. La storia ruota attorno a Jónas, un uomo che, schiacciato dal peso delle sue delusioni e dall’assenza di…
#Alessandria today#Auður Ava Ólafsdóttir#Auður Ava Ólafsdóttir biografia#Auður Ava Ólafsdóttir libri#connessione umana#Google News#Guerra e pace#Hotel Silence#Hotel Silence recensione#introspezione#italianewsmedia.com#Jónas#Letteratura Islandese#letteratura nordica#letteratura scandinava#lettura per l’anima.#libri di viaggio interiore#metafore#Minimalismo#narrativa contemporanea#narrativa emozionante#narrativa intimista#Natura#Nordic Council Literature Prize#Pier Carlo Lava#resilienza#resilienza umana#riflessione esistenziale#Rinascita#Romanzi di introspezione
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La Forza.
"Il viaggio si apre alle destinazioni più insospettabili"
Potenti energie attraversano il Pianeta.
Febbraio, già sapevamo, avrebbe amplificato le frequenze vibratorie.
E già eravamo preparati ad assistere ad una ulteriore scissione delle Coscienze, con la distinzione oramai netta tra chi sta affrontando con consapevolezza la trasformazione in atto e chi invece brancola nel buio, ignorando il processo in corso.
La Salute psichica è sotto pressione.
Ed è per questo che ridurre le zavorre, alleggerire i pesi, elaborare i traumi e giungere all'oggi più risolti e radicati, avrebbe aiutato ad affrontare con relativa serenità ciò che sta accadendo.
L'impatto sul Corpo emotivo è altissimo. Per chi ha già un solido percorso alle spalle risulta faticoso, ma affrontabile.
Avvertire una continua pressione sugli organi interiori, perdere il controllo sulla realtà percepita, lasciarsi attraversare dalle notizie allarmistiche del Sistema, essere costantemente circondati da persone che si lamentano o si arrendono alla paura, è davvero una prova impegnativa per qualsiasi tipo di struttura umana, figuriamoci per quelle più vulnerabili e sensibili.
Il sistema nervoso è sottoposto ad uno stress evolutivo davvero impegnativo.
Ad ogni passo di maturazione ulteriore che ci viene proposto, il viaggio si rende più impegnativo e le prove da affrontare più imponenti.
Ma, rispetto al Passato, queste sono prove a cui ci prestiamo volentieri, che profumano di novità.
A volte risultano imprevedibili, impensabili, inaspettate. Innovative nei contenuti, nei risvolti pratici, nella sensazione che veicolano di profonda familiarità.
Per affrontarle occorre continuare ad investire quotidianamente sulla propria crescita e maturazione, sulla cura del corpo, sul silenzio interiore.
Questo movimento, a tratti, può risultare "troppo". Eccessivamente compresso e impegnativo.
Non lo sarà per sempre. Nulla è per sempre.
Sono cicli.
E vanno accompagnati con fiducia e coraggio.
In questa fase è probabile che molte Anime stiano scegliendo la solitudine per affrontare questo passaggio così stretto.
Per non distrarsi, per concentrare tutte le attenzioni su ciò che sta accadendo dentro di loro.
E nonostante le pressioni esterne lo portino comunque a frequentare attivamente il "mondo esterno", il nucleo di progresso al momento rimane ancora relativamente concentrato nell'integrazione della nuova strumentazione interiore installata.
Creare nella Materia si rivelerà sempre di più un atto meraviglioso e avvincente, ma presuppone una approfondita e diretta connessione con il nucleo centrale di se stessi, con l'Essenza profonda di chi siamo.
Perciò, nonostante molte Anime, già a Marzo, daranno avvio al loro viaggio innovativo nella Materia, è pur sempre vero che il 2024 continuerà per mesi nel suo intento di svelare l'autentica forza del Cuore, resettando costantemente parti di noi ancora piuttosto arrugginite, nascoste, impaurite o accartocciate in qualche angolo recondito della nostra Coscienza.
Non è una punizione ciò che sta accadendo, e nemmeno una tortura senza fine. E' un passaggio. Stretto. Ma necessario.
Se ci guardiamo indietro, non vorremmo mai e poi mai ritornare nell'ignoranza di noi stessi.
Non è vero che "stavamo meglio".
Eravamo totalmente succubi di dinamiche disfunzionali, proiettati dentro ad una realtà immaginata, immersi in relazioni finte e recitate, privati dell'autenticità e del radicamento interiore.
Ma soprattutto, non eravamo coscienti dei nostri bisogni, dei nostri desideri più profondi, della voce dell'Anima.
Eravamo ignari "analfabeti d'Amore".
Pensate alla straordinaria versione di noi stessi che riusciremo a manifestare liberamente dopo questa mostruosa ascensione vibrazionale?
Ma ci pensate che opportunità meravigliosa ci viene offerta?
Siate grati all'Universo.
Non giudicate i libri dalla copertina.
E' fuorviante.
Concedetevi di leggere tutta la storia, la vostra Storia, la Storia di un' intera umanità che, attraverso il dolore, la fatica e la paura, sta ritrovando se stessa e il suo posto nell'Universo.
Abbiate Fede.
Nulla avviene per nuocere. Ma solo per trasformare ciò che chiede Verità.
Buon sabato a tutti. Di cuore.
Mirtilla Esmeralda
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Gli effetti terapeutici dei giardini giapponesi
I giardini giapponesi sono luoghi caratterizzati da una straordinaria bellezza, famosi in tutto il mondo per il potente effetto terapeutico che portano con sé. Ciò che salta subito all'occhio visitando tali luoghi è una cura certosina in ogni dettaglio, così come la rappresentazione della filosofia zen della natura come strumento per raggiungere la pace interiore e l'armonia.
I giardini giapponesi, dunque, hanno una straordinaria capacità di calmare l'animo e ridurre lo stress. La loro bellezza austera e, al tempo stesso, contenuta, agisce come una potente ancora che ci tiene saldi al momento presente, ci svuota la mente dal turbinio di pensieri frenetici permettendoci di raggiungere quella zona silenziosa di luce che alberga dentro di noi. Questi spazi di natura ci insegnano così a rallentare il passo, a percepire le piccole meraviglie che ci circondano ogni giorno e a ritrovare noi stessi.
Costituiscono degli spaccati di infinità, ritagliati nel tempo come preziose gemme a facce multiple. La loro bellezza è profonda, stratificata, come un sasso dalle mille sfaccettature. Le pietre sono lì, come testimoni antichi e immobili, a ricordare le infinite trasformazioni della Terra. Disposte con sapienza, quasi a comporre poemi visivi, restituiscono visioni eleganti e rarefatte. I ciottoli sono le labbra di questi giardini, che articolano il proprio canto silente ed evocativo ad ogni passo.
Alberi nani come bambù e rododendri si elevano come braccia esili tese a toccare il cielo, mentre l’erba dei prati scorre simile ad un’onda flessuosa o un respiro. I ponti gettano passerelle tra gli spazi, consentendo riflessioni in movimento. L’acqua che fluisce incessante è vita e rinascita, ricordandoci del trascorrere impietoso del tempo con il suo murmure. Le rocce si fanno sue compagne di viaggio, con le quali intrattengono un eterno e silenzioso dialogo. Per finire, gli alberi piegati a semicerchio vegliano sul percorso come figure guardiane, mentre il vento tra i rami sussurra misteriose confidenze. Si ha l'impressione che la natura si risvegli da un lungo sonno, per rivelarci le sue sembianze più pure e ancestrali. Non ci resta che visitare un giardino giapponese e smarrirci tra le linee essenziali di questi luoghi, lasciando che la nostra mente si espanda e il nostro spirito si libri. E voi, avete mai visitato un giardino zen?
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Lista di libri che possono cambiarti la vita o il tuo punto di vista sul mondo
Esistono molti libri che credo possano creare un vero cambiamento interiore nel lettore, ma è qualcosa di molto soggettivo. Per me e per la mia crescita magari sono risultati importanti dei romanzi che ad altri non hanno trasmesso le stesse cose. Però se dovessi dirvi qualche titolo che secondo me può veramente se non altro cambiare il punto di vista del lettore su alcune cose vi potrei elencare questi:
- Il mondo di Sofia, di Jostein Gaarder
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Trama: Questo è il romanzo di Sofia Amundsen, una ragazzina come tante altre. Tutto comincia dalle strane domande che spuntano dalla sua cassetta delle lettere, passa attraverso le intriganti risposte dell'eccentrico filosofo Alberto Knox e approda a una bislacca festa di compleanno nel giardino degli Amundsen... Ma è anche il romanzo di Hilde Moller Knag, e per lei comincia proprio nel giorno del suo compleanno, passa attraverso l'insolito regalo che suo padre, il maggiore Albert Knag, le ha inviato dal Libano e approda a una notte stellata nel giardino della famiglia Knag a Lillesand... Ma è anche il romanzo appassionante della storia della filosofia, e per tutti noi comincia dagli atomi di Democrito e dalle idee di Platone, passa attraverso le geniali intuizioni di Galileo e il complesso sistema di Hegel e approda all'esistenzialismo di Sartre e al multiforme panorama del pensiero contemporaneo.
La mia opinione: questo libro non è altro che un piccolo compendio dei principali filosofi della storia sottoforma di romanzo per ragazzi, ma il bello è che non lo sembra. Non c’è alcun nozionismo, bensì le domande filosofiche che si pone la protagonista spinta da un misterioso qulacuno, sono semplicemente le domande che ogni essere umano si è posto prima o poi nella vita. Niente di più e niente di meno, e questo libro fa sopratutto capire come la filosofia non sia qualcosa di lontano da noi, una materia da studiare e imparare, ma scaturisce da noi stessi, dal nostro bisogno di risposte per poter vivere. La trama è semplice e al tempo stesso non lo è, ma ti pare letteralmente un mondo. Ricordo che lo lessi alla fine delle scuole medie perchè poi avrei iniziato il liceo classico e una delle materia che avrei dovuto studiare per la prima volta lì era appunto la filosofia. Ora inutile dirvi che questo romanzo non mi ha certo aiutato poi nello studio di quella materia, studiare filosofia vuol dire anche studiarne la storia ed è una cosa più seria, ma mi ha cetamente aperto la mente a domande che non mi ero mai posta e mi ha permesso di capire meglio da cosa nasce la filosofia e che i fiolosofi sono persone esattamente come noi che hanno semplicemente cercato delle risposte a quesiti universali.
- I Miserabili, di Victor Hugo
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Teama: E’ la storia di Jean Valjean, ex carcerato, ancora ricercato che vive sotto mentite spoglie cercando redenzione e di Javert, il poliziotto che lo insegue. Ma è anche la storia di Cosetta, la bambina salvata e adottata da Valjean, e Mario, il giovane che si innamorerà di lei. Ed infine è la storia dell’immensa folla dei miserabili che popolano i bassifondi di Parigi in fondo quasi indifferenti ai grandi avvenimenti della storia che stanno vivendo.
La mia opinione: Se tralasciamo la trama centrale di questo romanzo che altro non è che un dramma, un tipico romanzo dell’ottocento con un personaggio principale che deve vivere un viaggio interiore di redenzione e che contine molti dei temi comuni a tutti i romanzi dell’epoca, ciò che veramente colpisce di questo libro, o almeno che ha colpito me, è tutto ciò che è stato costruito intorno alla trama. L’ambientazione storica e sociale è estremamente dettagliata e curata sembra quasi di poter respirare l’aria della Parigi dell’Ottocento quasi. I grandi avvenimenti storici vengono descritti sia da un punto di vista esterno, che da quello interno del popolo francese e delle classi indigenti che sono praticamente un altro personaggio molto importante del romanzo. La folla, il popolo quasi come mente collettiva come sentimento unico permea le pagine, e le descrizioni della vita quotidiana di così tante persone con vite e mestieri diversi è veramente affascinante. Questo non è semplicemente un romanzo che racconta una storia, è un romanzo che racconta La Storia con la S maiuscola. Usi, costumi, credenze religiose e supersistizioni, peccati e virtù di kigliaia di persone sono decritti minuziosamente in questa pagine in modo così particolareggiato da quasi travolgere il lettore. Queste parti corali, questi affreschi storici sono ciò che ricordo di I Miserabili e che porto con me, non tanto la storia di Cosetta. E certamente questo libro ha ampliato il mio amore per la storia.
- Ka, di Roberto Calasso
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Trama: «Chi è Ka?» si domanda l’immenso uccello Garuda, sprofondato tra le fronde dell’albero Rauhina, quando incontra questo nome alla fine di un inno dei Veda. Ka è il nome segreto di Prajapati, il Progenitore, colui che ha dato origine ai trentatré dèi e agli innumerevoli uomini. Presto gli dèi e gli uomini lo avrebbero trascurato, sino quasi a dimenticarlo. Ka significa «Chi?», ed è l’ultima domanda, che si pone quando tutte le altre sono state poste. Ma prima dovranno scorrere molti eoni, sorgere e dissolversi molti mondi, in una sequenza di vortici il cui occhio è Ka stesso. Così appaiono i Deva, gli dèi che si battono contro altri dèi, gli Asura, per conquistare il succo inebriante del soma; i Sette Veggenti, che osservano il corso del mondo dagli astri dell’Orsa Maggiore – e talvolta intervengono; Siva, Brahma, Visnu, con le loro vicende intrecciate, variate, riverberate di èra in èra; manifestazioni della Dea, come Sati e Parvati, congiunte a Siva in amori interminabili; il giovane Krsna e il suo corteo erotico di mandriane, le gopi; Krsna maturo, che sovranamente regge le sorti della funesta guerra fra cugini tramandata dal Mahabharata; e infine, già in mezzo al kaliyuga, l’«età del colpo perdente» in cui viviamo, si fa avanti un principe che abbandona la casa del padre e scopre una via della liberazione mai prima calcata: il Buddha. Nella mente si compie ciò che nella mente aveva avuto inizio – e che forse innanzitutto nella mente era avvenuto, per chi sa che «il mondo è come l’impressione che lascia il racconto di una storia», secondo le parole di un antico testo indiano. Per rispondere all’ultima domanda occorre attraversare tutte le storie. E per attraversare tutte le storie occorre porsi, come accadde a Garuda, la domanda su chi silenziosamente le ospita: Ka.
La mia opinione: Ho citato questo libro di Calasso, ma avrei potuto citare anche Le nozze di Cadmo e Armonia come libro che spalanca la mente del lettore, però siccome quest’ultimo si basa sulla mitologia greca e quindi occidentale, per me non è stato così scioccante poichè la conoscevo già approfonditamente grazie ai miei studi classici, mentre Ka essendo incentrato sulla mitologia indiana e asiatica mi ha certamente introdotto a qualcosa che non conoscevo e che quindi mi ha stupito di più. Ka è un libro senza trama o logica narrativa, è un lungo viaggio, circolare e convoluto all’interno della mitologia indiana e asiatica, un piccolo caleidoscopio di storie personaggi collegati e legati tra di loro da mille fili colorati. Certamnte se volete studiare la mitologia in modo serio questo non vi servirà molto saranno altri i libri da leggere, questta è solo una sgargiante introduzione, per niente chiara , ma senza dubbio affascinante a qualcosa che è lontano da noi occidentali. Mi ha affascinato come libro, sì, mi ha spitnto a studiare la filosofia e mitologia siatica più approfonditamente, no. io preferisco i libri più chiari e più logici per conoscere materie nuove. Ma senza dubbio mi ha colpito e non l’ho mai dimenticato.
- La città della gioia, di Dominique Lapierre
Link: https://amzn.to/3Yyl9Dr
Trama: Deluso e amareggiato sotto il profilo professionale, un giovane medico statunitense lascia il suo paese e si trasferisce in India alla ricerca di qualcosa che gli restituisca il senso dell’esistenza, intraprendendo un lungo viaggio dalla ricca America alle bidonville di Calcutta. Ma proprio qui, nelle allucinanti colonie di lebbrosi della «Città della gioia», in mezzo a inondazioni, fame e malattie, il protagonista riuscirà a ritrovare la forza di riscattarsi. Un romanzo sconvolgente, l’epica della speranza e dell’amore, una straordinaria lezione di coraggio.
La mia opinione: mi spiace che questo libro non sia più stato ripubblicato in tempi recenti perchè è veramente secondo me un romanzo molto ma molto importante per capire il concetto di volontariato o aiuti umanitari, o semplimente di altruismo e redenzione. Anche qui la trama non è niente di sconvolgente o nuovo, ho letto altri libri ancora più commoventi riguardanti i lebbrosi come ad esempio Moloka'i di Alan Brennert (pubblicato in italiano col titolo L’ISOLA DEI FIORI ROSSI link: https://amzn.to/3jZw8XH), e in materia di redenzione/rinascita/altruismo sarebbe senz’altro da nominare SIDDHARTHA di Herman Hesse, ma sapete che io non scelgo mai la via più comune. A mio avviso o almeno per me La città della gioia racchiude in sè tutti questi importanti insegnamenti che è possibile ritrovare in latri libri, come un piccolo e prezioso compendio sottoforma di una storia semplice e chiara senza troppa filosofia, anzi a tratti fin troppo cruda e sintetica. Ma è questo suo essere così sintetica e vera che me l’ha fatta apprezzare di più. Non è senza dubbio un libro piacevole, ma insegna qualcosa in modo diretto senza fronzoli. Ne è stato tratto anche un film dallo stesso titolo che vi consiglio. E vi voglio citare anche un altro libro basato più o meno sugli stessi argomenti per me molto importante:The small woman, di Alan Burgess. Non so se sia disponibile in italiano, ma è la storia di una missionaria inglese di umili origini in Cina. La vita di una piccola e modesta donna, che non ha grandi sogni aiuta solo un piccolo villaggio e poi akcuni bambini, ma sono le piccole cose e le piccole vite che alla fine contano, no? Anche da questo è stato tratto un film che amo molto intitolato La locanda della sesta felicità.
- Amabili resti, di Alice Sebold
Link: https://amzn.to/3ItCM1K
Trama: Susie, quattordicenne, è stata assassinata da un serial killer che abita a due passi da casa sua. È stata adescata da quest’uomo dall’aria perbene, che la stupra, poi fa a pezzi il suo cadavere e nasconde i resti in cantina. E a raccontare la sua storia è lei stessa che come fantasma assiste al dolore dei suoi genitori e all’indagine sul suo omicidio.
La mia opinione: Sicuramente è la scelta narrativa di far parlare la vittima del suo omicidio e di farla assistere a tutte le conseguenze che ne seguono a rendere così emotivamente toccante questo libro. E ciò che lo fa funzionare così bene è nache che non è mai drammatico o troppo sentimentale, è realistico asciutto e chiama le cose col loro nome senza ingigantirle o minimixzzarle. Stupr e, omicidio, sono parole grosse, importnati che quin vengono utilizzate nel modo giusto e migliore per colpire il lettore. Non per niente la’utrice è stata vittima vittima lei stessa di uno stupro che l’ha cambiata per sempre, come racconta nel libro LUCKY. E quando ha parlare è una vera vittima fa tutta la differenza. Ora non so se questo libro mi ha colpito tanto perchè sono una donna, non ve lo so dire, e non so dirvi se anche da un uomo può fare lo stesso effeto, ma di certo è un libro importante.
- Linea rosa, di Dina Silver
Link: https://amzn.to/3ItE6BS
Trama: Sydney Shephard è una ragazza sveglia, determinata e piena di vitalità. Frequenta l'università e ha un fidanzato straordinario, Ethan, che ama tantissimo e con il quale progetta di sposarsi. Un giorno però una doppia linea rosa su un test di gravidanza cambia per sempre i suoi programmi per il futuro: Sydney, infatti, scopre di aspettare un figlio... Grace è una bambina troppo alta per la sua età e ha una nonna che manda regali solo a lei e non al suo fratellino: quando, durante una lezione di scienze, scopre di essere nata anni prima del matrimonio dei suoi genitori, rimane turbata e comincia a farsi mille domande. Chi è davvero suo padre? Perché la madre l'ha tenuta all'oscuro di tutto?
La mia opinione: Dubito che questo libro sia ritenuto fondamentale o cambia vita da altre persone a parte me, molti neppure lo conosceranno, ma per quanto mi riguarda è un romanzo che pure nella sua semplicità affronta l’argomento di una gravidanza giovanile in modo semplice diretto e duplice, dal punto di vista sia della madre che della figlia. Quindi la storia si dipana tra passato e presente mostrando le conseguenze di ogni decisione passata. Non è niente di sconvolgente, nè un capolavoro della letteratura, ma trovo affronti questo tema e indirettamente anche il tema aborto, in modo molto diretto senza giudizio. Forse sorvola su alcune problematica, forse semplicizza troppo alcune cose, probabilmente esistono romanzi molto più forti diretti e importanti su questi stessi argomenti, ne sono più cvhe certa. Ma per quanto mi riguarda io ho leto questo e mi ricordo questo come una lettura che ha cambiato il mio punto di vista su alcune cose.
#dina silver#alice sebold#dominique lapierre#alan burgess#hermann hesse#alan brennert#roberto calasso#jostein gaarder#victor hugo
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Giuseppe Cangiano - Il nuovo romanzo “Anagogia Di Un Esteta”
Il bilancio della vita di Ilario Gremas
Lo scrittore Giuseppe Cangiano pubblica il nuovo romanzo “Anagogia Di Un Esteta” con Youcanprint, disponibile per l’acquisto dal 14 gennaio 2024. Gli eccessi della vita di Ilario Gremas possono, forse, bilanciarsi con il suo ultimo giorno di vita; la storia è ambientata a San Scibile, una città modesta e squallida, lo scenario estremo di un’anima che sta per andare via. Sull'altare della liturgia, si trovano la sorella Silvia e lo strascico di un amore distrutto. L'ultima missione, l'ultimo viaggio di un uomo bruciato dal suo stesso fuoco interiore. La morte e la felicità, su un tavolo di lacrime amare, cantano per l'ultima volta l'inno della vita.
"Quando bruci tutto, per un po' resta lo strascico di calore poi, se tutto va bene, ti resta la cenere. A me non restò neanche più quella” Giuseppe Cangiano
Il romanzo “Anagogia Di Un Esteta” è stato vincitore di 5 concorsi:
- Cefalù Concorso Internazionale Premio Giuria;
- Premio Galiano Sicilia Premio Giuria;
- Premio Vitruvio Le Muse Lecce;
- Premio Argentario Caravaggio;
- Golden Books Awards Sorrento.
Acquista il libro
Storia dello scrittore
Giuseppe Cangiano nasce a Caserta il 2 marzo 1991. Docente di lettere, consegue la laurea magistrale in scienze storiche presso l’Università degli studi di Napoli “Federico II”. Saggista, scrittore e appassionato di storia del Cinema, pubblica la sua prima opera “Una strana chiacchierata sul Cinema” nel 2021. Giocatore di poker, milita nel mondo del betting in qualità di tipster dal 2006.
Scopri di più: https://www.giuseppecangiano.it
Instagram: https://www.instagram.com/giuseppecangianoscrittore/Facebook:https://www.facebook.com/giuseppe.cangiano.33
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Il Viaggio di Paulo Coelho verso l’Icona Letteraria Globale
Paulo Coelho è diventato uno dei più celebri scrittori contemporanei grazie alla sua capacità di toccare corde universali con le sue storie spirituali e ricche di saggezza. Nato in Brasile, la sua vita è stata un percorso straordinario che lo ha portato da esperienze difficili a un successo globale come autore. Il suo cammino, nonostante le numerose sfide, ha ispirato milioni di lettori in tutto il mondo, e attraverso piattaforme come z.library Coelho ha visto le sue opere diffondersi tra coloro che amano la lettura digitale.
Le Origini di Coelho: Ribellione e Sogni Infranti
Il viaggio di Coelho inizia con una giovinezza turbolenta caratterizzata da una ricerca costante di libertà e comprensione. Cresciuto in una famiglia conservatrice, trovava spesso rifugio nei libri e nei sogni di diventare uno scrittore. Tuttavia, il suo spirito ribelle portò anche a difficoltà personali. Fu mandato in istituti psichiatrici dai genitori preoccupati per il suo comportamento anticonformista ma non si lasciò abbattere e usò queste esperienze come fonte d’ispirazione.
Un insegnamento nascosto nella sua esperienza adolescenziale è l’importanza della perseveranza e della ricerca di sé, valori che traspaiono in molti dei suoi scritti. È come se ogni libro fosse una parte di lui stesso riflessa tra le pagine.
Il Momento di Cambiamento: Santiago e il Pellegrinaggio
Uno dei momenti più significativi nella vita di Coelho avvenne quando decise di intraprendere il famoso cammino di Santiago de Compostela. Questo pellegrinaggio fu un’esperienza di trasformazione profonda che segnò una svolta spirituale e letteraria nella sua vita. Al termine del cammino, Coelho sentì il bisogno di condividere questa scoperta interiore attraverso la scrittura.
Il Pellegrinaggio divenne il primo romanzo in cui Coelho esplora il concetto di ricerca personale e realizzazione, un tema che sarebbe poi diventato centrale in tutta la sua opera. Per lui, scrivere non era solo raccontare una storia, ma offrire ai lettori una guida alla scoperta di sé.
L'Alchimista: Il Successo Mondiale
Con la pubblicazione de L’Alchimista, Paulo Coelho raggiunse il successo planetario. Questo romanzo, incentrato sulla ricerca del proprio destino, ha conquistato lettori di ogni età e cultura per la sua semplicità e profondità. L’alchimista ha venduto milioni di copie e ha trasformato Coelho in una figura iconica nella letteratura moderna.
La sua popolarità si basa su alcuni punti distintivi che fanno di lui un autore unico:
Storie dal linguaggio semplice e diretto
Temi universali come l’amore e la realizzazione personale
Spiritualità e filosofia accessibili a tutti
Utilizzo di personaggi che riflettono il viaggio interiore dell’autore
Inoltre, la presenza delle sue opere nelle biblioteche digitali ha permesso a sempre più persone di scoprire il suo mondo letterario senza dover andare in una libreria fisica.
Il Messaggio di Coelho: Trasformare il Dolore in Crescita
I libri di Paulo Coelho non sono solo romanzi ma veri e propri strumenti di riflessione per affrontare le sfide della vita. Coelho invita i lettori a considerare le difficoltà non come ostacoli, ma come opportunità di crescita e trasformazione. La sua filosofia si rivolge a chiunque cerchi uno scopo più profondo nella propria esistenza e riconosce che la vita è una continua evoluzione.
Riflessioni Spirituali nei Romanzi di Coelho
Le riflessioni spirituali sono il cuore della narrativa di Coelho. Nei suoi romanzi, ogni esperienza è vista come un tassello essenziale del viaggio umano. Tra visioni mistiche e insegnamenti antichi, Coelho invita ciascun lettore a esplorare la propria anima e a trovare risposte dentro di sé.
Un Esempio di Perseveranza per Scrittori Emergenti
Paulo Coelho è oggi una fonte di ispirazione non solo per i lettori, ma anche per molti scrittori emergenti che vedono nel suo percorso una prova che, nonostante le difficoltà, il successo è possibile.
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Racconti di Mare e Tradizioni: Il Nuovo Libro di Beppe Convertini
Beppe Convertini, noto conduttore di "Uno Mattina In Famiglia", programma del weekend che ottiene ascolti da record su Rai 1 e attore di fiction, spettacoli teatrali, programmi tv, radio e cinema, ha scritto il suo quarto libro.
Il suo nuovo libro "Il Paese Azzurro" è appena stato pubblicato da RAI Libri, e ci invita a scoprire le coste italiane e il nostro affascinante mare.
Cosa racconti in questo libro?
«"Il Paese Azzurro" è la narrazione dei luoghi che ho visitato viaggiando per l'Italia da nord a sud. Un viaggio nelle tradizioni, usi e costumi, riscoprendo mestieri antichi e tradizioni secolari, assaporando le eccellenze enogastronomiche e ammirando le bellezze paesaggistiche, artistiche, culturali e storiche del nostro Paese, il più bello al mondo. È un viaggio speciale lungo le nostre coste, in cui racconto anche la ricchezza umana delle Italiane e degli Italiani, con la loro generosità, ospitalità e amore per la nostra patria! Visito soprattutto i borghi marinari che non rientrano negli itinerari turistici classici, autentici gioielli preziosi da scoprire».
È una dedica al mare?
«Certamente, perché è l'elemento che mi dona pace interiore. Immergere la testa nell'acqua per me significa allontanare i cattivi pensieri, solo vedere e sentire le onde che si infrangono mi rilassa! Racconti, aneddoti, consigli per scoprire o riscoprire Gaeta e Taranto, Maratea e la Versilia, le Cinque Terre, la Laguna veneta e altre splendide località. Un'esplorazione nel segno dell'azzurro, di quel mare che è una risorsa inesauribile per il nostro Paese. Mi sono immerso in molti mari, scoprendo fondali incredibilmente belli e unici. Il mare è davvero essenziale per noi esseri umani e per il nostro pianeta».
Qual è il luogo di mare che ti ha colpito di più?
«È impossibile elencare tutti i luoghi affascinanti che ho visitato in Italia, ma tra questi, la baia di San Fruttuoso, in Liguria, è una vera perla con un mare spettacolare. Alicudi, gioiello delle Eolie in Sicilia, la più selvaggia tra le sette sorelle, dove la vita scorre lentamente, a contatto con la natura, come se il tempo si fosse fermato. Palmarola, nel Lazio, con il suo contrasto tra il verde del mare, l'azzurro del cielo e i colori delle rocce vulcaniche, un piccolo lembo di terra frequentato soprattutto d'estate, perlopiù dai Ponzesi che vi si rifugiano quando la loro isola viene invasa dai turisti. L'isola più selvaggia ed esotica dell'arcipelago Pontino. Infine, in Campania, Ischia, l'isola verde dove racconto la festa del mare agli scogli di Sant'Anna, la più importante dell'isola, molto sentita da tutti gli ischitani. Organizzata dai pescatori, si tiene ogni anno il 26 luglio nella baia di Cartaromana e inizia con una sfilata di imbarcazioni allegoriche, tutte decorate a festa, sulle quali viene portata in processione la statua della Santa. E Procida, piccola gemma del Mediterraneo, che ha ispirato quadri, libri, il più famoso "L'Isola di Arturo" di Elsa Morante, e film come "Il Postino" capolavoro di Massimo Troisi, di cui sarà celebrato il trentennale a settembre, al Procida Film Fest 2024».
Cosa si può fare per sensibilizzare sul rispetto per il mare?
«Il mare è una risorsa preziosa. Gli elementi inquinanti prodotti dall'uomo che finiscono in mare sono pesticidi, erbicidi, concimi, detersivi, petrolio, prodotti chimici industriali e acque reflue. Bisognerebbe coinvolgere tutti su tematiche fondamentali e farli partecipi nella pratica quotidiana: non gettare per terra i mozziconi di sigaretta, limitare il consumo e riciclare la plastica, preferire imballaggi di carta e materiale ecologico, avere un regime alimentare sano, ridurre le emissioni di anidride carbonica e sempre pulire le spiagge. Il mare è fonte di cibo, regola il clima, produce ossigeno».
Da molti anni sei un volto noto della tv. C'è un programma che vorresti condurre?
«Sono molto soddisfatto di condurre ogni fine settimana "Uno Mattina In Famiglia" su Rai 1, sotto la guida del Maestro Michele Guardì. Ringrazio la Rai e il direttore del daytime Angelo Mellone, che mi ha dato la possibilità di condurre programmi legati al territorio. Viaggiando, ho avuto modo di visitare tanti posti meravigliosi in ogni angolo di questa penisola. Il mio desiderio è continuare a scoprire il nostro Belpaese, raccontandone emozioni e suggestioni nei miei libri "Paesi Miei" e "Il Paese Azzurro", edizioni Rai Libri».
Sei sempre in viaggio. Cosa consigli per un viaggio perfetto?
«Non esiste il viaggio perfetto, esiste il viaggio fatto con il cuore. Con il mio libro "Il Paese Azzurro" potete prendere spunto per una bella gita fuori porta nel fine settimana o per una vacanza in alcuni dei luoghi più belli al mondo rimanendo nel nostro meraviglioso Paese».
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Profondità d’Anima: Alla Ricerca del Vero AmoreIn un mondo in cui la superficialità regna sovrana,Dove l'apparenza spesso seduce e inganna,Io cerco qualcosa di più profondo, di più vero,Un legame che nell'anima trovi il suo sfavillio sincero.Mi attraggono le relazioni che non si limitano alla pelle,Ma che penetrano nell'essenza, senza veli.Quelle in cui le parole sono carezze dell'anima,Dove il cuore batte all'unisono, senza enigmi né brama.Non mi interessano le maschere che si indossano all'esterno,Le pose studiate, gli atteggiamenti da quaderno.Mi piace invece la semplicità di uno sguardo sincero,Il conforto di un abbraccio che riscalda dentro, senza pensiero.Nelle relazioni che valorizzo, la bellezza è interiore,Risplende nell'empatia, nell'amore senza fine, senza timore.Non sono gli occhi che rapiscono il mio cuore in un istante,Ma la profondità di un legame che si nutre costante.Insieme, scopriamo il piacere delle conversazioni senza fine,I sorrisi che illuminano l'anima, senza confine.Siamo due anime in viaggio, l'una accanto all'altra,Esplorando mondi interiori senza timore, senza colpa.Così, nel vortice dei giorni e delle notti che si susseguono,Custodiamo il segreto di una vera connessione,Fatta di rispetto, fiducia e reciproca comprensione,Dove l'amore vero si nutre, senza pretese né distrazioni.E così, nel calore delle nostre emozioni e dei nostri sogni,Ci avvolgiamo l'un l'altro, come due fiamme che ardono,Nell'eterna danza dell'amore, che non teme il tempo né la distanza,Ma si rinnova costantemente, in ogni dolce attimo di speranza.Ti amo, N......... R. #raccontidamoreepoesie #pensieri #letteratura #libri #leggere #frasi #aforismi #citazioni #frase #aforisma #citazione #poesia #parole #filosofia #scrittori #leggerefabene #frasibelle #frasivita #frasiamore #frasiamicizia #frasimania #followers
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Rinnova la Tua Vita: Strategie per il Benessere Mentale e lo Sviluppo Personale
Introduzione In un mondo frenetico, trovare il tempo e le strategie per il benessere mentale e lo sviluppo personale può essere una sfida. Ma è una sfida che merita di essere affrontata. In questo articolo, scopriremo tecniche e consigli pratici per migliorare la qualità della vita, gestire lo stress e promuovere una crescita personale continua. Per approfondire questi argomenti e scoprire come trasformare la tua vita, visita Studio New Life, un punto di riferimento nel campo del benessere e dello sviluppo personale.
1. Meditazione: Il Potere della Mente La meditazione è uno strumento potente per il benessere mentale. Aiuta a ridurre lo stress, migliorare la concentrazione e promuovere un senso di pace interiore. Dedicare anche solo 10 minuti al giorno alla meditazione può avere effetti significativi sulla tua salute mentale. Inizia con tecniche di respirazione profonda, concentrati sul momento presente e lascia andare i pensieri stressanti. Per approfondire il mondo della meditazione e trovare tecniche specifiche, visita Studio New Life.
2. Esercizio Fisico: Un Alleato per la Mente L'esercizio fisico non è solo benefico per il corpo, ma anche per la mente. Attività come yoga, pilates o anche una semplice camminata all'aria aperta possono aumentare i livelli di endorfine, migliorando l'umore e riducendo l'ansia. L'attività fisica regolare aiuta anche a migliorare la qualità del sonno e a gestire lo stress. Per trovare il tipo di esercizio più adatto a te e scoprire come integrarlo nella tua routine quotidiana, consulta le risorse disponibili su Studio New Life.
3. Alimentazione Consapevole: Nutrire la Mente Quello che mangiamo influisce non solo sul nostro corpo, ma anche sulla nostra mente. Un'alimentazione equilibrata, ricca di nutrienti essenziali, può migliorare la funzione cerebrale, l'umore e l'energia generale. Incorpora nella tua dieta frutta, verdura, cereali integrali e proteine magre. Evita zuccheri raffinati e cibi ultra-processati che possono causare sbalzi di umore e stanchezza. Per consigli su come adottare un'alimentazione che supporti il tuo benessere mentale, esplora le guide su Studio New Life per trovare il miglior nutrizionista a Bologna
4. Gestione dello Stress: Tecniche e Strumenti Imparare a gestire lo stress è fondamentale per il benessere mentale. Tecniche come la mindfulness, la scrittura riflessiva e la gestione del tempo possono aiutare a ridurre l'ansia e migliorare la tua capacità di affrontare le sfide quotidiane. Dedica tempo a te stesso per rilassarti e riflettere. Per saperne di più su come gestire efficacemente lo stress, consulta le risorse e gli articoli su Studio New Life.
5. Sviluppo Personale: Crescere Ogni Giorno Lo sviluppo personale è un viaggio continuo. Si tratta di imparare nuove abilità, esplorare passioni e superare i propri limiti. Che si tratti di leggere libri motivazionali, partecipare a workshop o semplicemente dedicare tempo a riflettere sui propri obiettivi, ogni passo è importante. Per ispirazione e guide pratiche sullo sviluppo personale, visita Studio New Life per il tuo nutrizionista a Bologna
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Camminando fra i boschi e l’acqua: Un viaggio a piedi in Europa sulle tracce di Patrick Leigh Fermor. Recensione di Alessandria today
Da Hoek van Holland al Corno d'Oro, un cammino alla scoperta dell'Europa e della sua anima profonda, narrato da Nick Hunt
Da Hoek van Holland al Corno d’Oro, un cammino alla scoperta dell’Europa e della sua anima profonda, narrato da Nick Hunt. Camminando fra i boschi e l’acqua di Nick Hunt è un libro di viaggio che rievoca l’impresa del leggendario viaggiatore Patrick Leigh Fermor, il quale attraversò l’Europa negli anni ’30. Settant’anni dopo, Hunt decide di ripercorrere lo stesso itinerario, partendo da Hoek van…
#Viaggio interiore#Camminando fra i boschi e l’acqua#cammino attraverso l’Europa#Corno d&039;Oro#cultura europea#Esperienze di viaggio#esplorazione a piedi#esplorazione culturale#Europa orientale#Hoek van Holland#identità europea#Incontri culturali#Istanbul#itinerario storico#leggende di viaggio#Libri di Viaggio#libro su Patrick Leigh Fermor#libro sul viaggio a piedi#libro sulla cultura europea#narrativa di esplorazione#narrativa di viaggio#natura e avventura#Neri Pozza#Nick Hunt#paesaggi europei#Patrick Leigh Fermor#riflessioni personali.#riflessioni sul viaggio#Stile poetico#storie di viaggio
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Da sempre, in letteratura, l’immersione nel cuore di tenebra e nelle pulsioni più inconfessabili dell’animo umano, oltre a rappresentare un viaggio interiore alla ricerca della propria ombra, consente allo scrittore una sublimazione estetica del male.
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Serenella Mariani intervista Sara Trevisan
Si parla di Nuda errante, Argentodorato editore. Romanzo d'esordio di Sara Trevisan, Serenella Mariani a Libri Web su AntennaRadio.
Si parla di Nuda errante, Argentodorato editore. Romanzo d’esordio di Sara Trevisan, Serenella Mariani a Libri Web su AntennaRadio. La storia di un viaggio e di due amici: un gatto e una ragazza. Di città in città, incontro dopo incontro, la penna di Sara Trevisan spoglia, scalfisce l’inessenziale. Davanti agli occhi di chi legge, si mostra – nitida, con note di fantasia – la geografia interiore…
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7 ago 2023 18:45
DAGONOTA – PECCATO CHE JOHANN JOACHIM WINCKELMANN NON ABBIA AVUTO ANCH’EGLI UN PADRE BOIARDO DI STATO COME CHIARA GAMBERALE, CHE POTESSE SPEDIRE UNA LETTERA IN LATINO AL RE DELLE DUE SICILIE PER CHIEDERGLI DI CONSENTIRE AL FIGLIO DI IMBARCARSI SU UN VELIERO PER L’AMATA GRECIA – ADESSO ATTENDIAMO FREMENTI DA CHIARA UN “REISE NACH GRIECHENLAND” SU “SETTE” – CERTO, COME RACCONTO DELL’ESTATE IL VIAGGIO DELLA FIGLIA DI PAPÀ DOVRÀ SFIDARE L’INSUPERABILE “VIAGGIO A FOGGIA” DI ALAIN ELKAN… -
DAGONOTA
Peccato che Johann Joachim Winckelmann non abbia avuto anch’egli un padre boiardo di Stato come Chiara Gamberale, almeno un padre alto funzionario di corte che potesse spedire una lettera in latino al re delle Due Sicilie o a un barone inglese per chiedergli di consentire al figlio di imbarcarsi su un veliero per l’amata Grecia.
Rien à faire, malheureusement, faceva di mestiere il ciabattino a Stendal e non aveva neanche potuto far studiare il figlio che, grazie ai preti e al suo talento divenne l’erudito più colto dei suoi tempi e il fondatore della storia dell’arte antica e il cantore del primato della cultura greca a partire dai “Gedanken über die Nachahmung der griechischen Werke”.
Ma nessun problema: a distanza di due secoli e mezzo ci potrà pensare la “scrittrice e giornalista” dalla carta d’identità strappata, Chiara Gamberale, a colmare la lacuna sulla conoscenza dell’antichità dovuta al mancato viaggio dello studioso tedesco.
Potendo godere di un papà ex boiardo che chiama per chiedere lumi sul mancato decollo della figlia causa ritardo del volo (una novità mai sentita), Chiara senza la figlia (ndr dopo averci smammolato nei precedenti libri sulla maternità) ha raggiunto l’amata Grecia e adesso attendiamo frementi un “Reise nach Griechenland” su “Sette”, il supplemento del “Corriere della Sera” diretto dalla femminista in borsetta Prada Barbara Stefanelli.
Certo, come racconto dell’estate il viaggio della figlia di papà dovrà sfidare niente po' po' di meno che l’insuperabile “Viaggio a Foggia” di Alain Elkan, pubblicato sul giornale del figlio. Insomma, siamo ai massimi sistemi dell’itinerario familistico, una periegesi tra cognomi e portafogli, un viaggio in treno o in aereo come allegoria del viaggio interiore o, meglio, anteriore, cioè ringraziando il papà boiardo o il papà rabbino. Solo il figlio del ciabattino non è riuscito a salpare… e poi non dite che i tempi sono cambiati.
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Libri per l’estate
Non potevamo certo lasciarvi accaldati per l’afa estiva e assetati di libri da gustare in vacanza! Ecco dunque una puntata fresca fresca di questa ormai consolidata rubrica di consigli letterari.
Iniziamo con due classici.
Processi verbali di Federico De Roberto: estremamente interessante l’esperimento di realismo verista di queste novelline (come le chiama l’autore nella sua concisa e lucidissima prefazione), che ricordano il Verga del ciclo dei vinti (folgorante in questo senso Il rosario), con il ricorso ai proverbi popolari (tanto va la secchia al pozzo, finché si rompe; carcere, malattia, necessità, si conosce l’amistà), con squarci di storia (il ’48 a Napoli e la rivolta di Bronte ne I vecchi), ma anche Pirandello e Guy de Maupassant, per non parlare di Lupetto, che sembra addirittura anticipare Raymond Carver. Esilarante e boccaccesco, un autentico gioiellino, il racconto di chiusura Il viaggio a San Vito.
Il denaro di Émile Zola: un’analisi acuta e quanto mai attuale del mondo degli affari e della Borsa. Imperi economici acquisiti e persi in un sol giorno, i re della finanza ossequiati e riveriti, i falliti derisi e respinti. In una sorta di eterno ritorno le azioni umane si riproducono ciclicamente senza lasciare l’insegnamento necessario a evitare il ripetersi degli errori. Così questo affresco della Borsa francese durante il Secondo impero ricorda le recenti bolle finanziarie che hanno causato la rovina di migliaia di piccoli risparmiatori e il crollo dei mutui fondiari. A manovrare i movimenti di una banca fantasma nata grazie alla complicità di diversi prestanome è il visionario Saccard, a cui il lettore (e con lui diverse figure femminili e un’infinita serie di dipendenti del gioco) si affeziona nonostante tutto e di cui segue le mosse con apprensione e ininterrotta curiosità per quasi 600 pagine che scorrono veloci come un fiume in piena, il fiume del denaro (l’argent del titolo) che passa per le mani di affaristi e speculatori, ma spesso solo in forma virtuale. La cosa più sorprendente è che lo spunto per la trama è tratto da un episodio realmente accaduto: la parabola del banchiere Paul Eugène Bontoux e della banca Union Générale fallita nel 1882. Se il denaro è il tema principale, questo romanzo appartiene pur sempre al ciclo dei Rougon-Macquart ed esplora le tare genetiche che, nella visione deterministica del naturalismo francese, minano la famiglia e ne spiegano i comportamenti. Victor, il figlio perverso e deforme del protagonista, ricorda ‘Coniglio mannaro’, uno degli ultimi discententi dell’indimenticabile famiglia Scacerni de Il mulino del Po di Riccardo Bacchelli. E non poteva mancare neppure il tema dell’antisemimitismo, caro all’autore del J’accuse. Insomma un piatto completo, per gli amanti della buona letteratura.
Non possiamo tralasciare l’ultimo Simenon pubblicato da Adelphi, Il dottor Bergelon: “Qualcosa si era guastato, senza che lui riuscisse a capire cosa”. La verità è che un fatto increscioso, una malaugurata deviazione dalla consueta routine ha avvelenato la pace interiore del protagonista al punto da fargli mettere in discussione l’intera sua esistenza. Affrontare Simenon è sempre come scendere negli abissi più profondi dell’animo umano.
Per chi avesse la fortuna di non aver mai letto Manuel Vázquez Montalbán, sono stati appena ristampati Le terme e Il labirinto greco in cui l’investigatore Pepe Carvalho esprime al meglio le sue doti culinarie e il suo fiuto per le indagini, il tutto in uno stile degno del grande Chandler.
Uno degli autori prediletti di Andrea G. Pinketts, Stuart Kaminsky, professore di storia e critica cinematografica alla Northwestern University di Evanstone, Illinois, farcisce con le proprie competenze letterarie e cinematografiche i suoi gialli hard boiled, per cui Bela Lugosi e William Faulkner diventano clienti del detective privato Toby Peters (“affettuosa parodia dell’investigatore della scuola dei duri”, da Hardboiled blues di Gian Franco Orsi) in due casi che si intrecciano in Never cross a Vampire. Gli amanti del noir potranno cogliere in queste pagine spunti per rivedere vecchi film o scoprirne di nuovi e introvabili. Così anche per Una pallottola per Errol Flynn, Il caso Howard Hughes e Follie di Hollywood, ma nei suoi gialli troviamo molte altre star, come Mae West, Gary Cooper, Clark Gable, Buster Keaton, Judy Garland e Raymond Chandler: pare proprio che il mondo del cinema sia una inesauribile fonte di ispirazione.
Fedele all’idea che uno scrittore dovrebbe trattare di ciò che conosce, nel creare i personaggi Kaminsky non esita a inserire cenni autobiografici, come le radici russe per l’ispettore Rostnikov (Morte di un dissidente: “Le sue armi: una falce, un martello e una bottiglia di vodka”), e la fede ebraica per il poliziotto Abe Lieberman, che opera in una Chicago quanto mai violenta e movimentata (La follia di Lieberman), città d’origine dello scrittore. Infine il detective Lew Fonesca, trasferitosi da Chicago (Midnight Pass) nell’atmosfera assolata e apparentemente pacifica della Florida, specializzato nella ricerca di persone scomparse (Cattive intenzioni, Parole al vento). Notevoli le collaborazioni con il regista Don Siegel per Ispettore Callaghan, il caso Scorpio è tuo, e con Sergio Leone per i dialoghi di C’era una volta in America. Insomma uno scrittore prolifico (possiamo contare una sessantina di titoli) per amanti del cinema, della letteratura e di uno stile ironico e versatile.
Un altro libro ambientato nella Hollywood degli anni d’oro: Perché corre Sammy?, di Budd Schulberg, Oscar alla migliore sceneggiatura originale per Fronte del porto, sceneggiatore di Il paradiso dei barbari con un esordiente Peter Falk e soggettista di Un volto nella folla di Elia Kazan e di Il colosso d’argilla con Humphrey Bogart.
“Quello che mi faceva infuriare era che Sammy era la persona più scaltra e più ottusa che avessi mai conosciuto. Era dotato di un’intelligenza che era in grado di impiegare unicamente a vantaggio di Sammy Glick. È un tipo di intelligenza che comporta una certa ottusità: una specie di sterminata zona d’ombra con un solo raggio di luce diritto davanti a se stessi”.
Ma chi è Sammy? Un arrivista, un arrampicatore sociale, con meno scrupoli che talento, di un cinismo disarmante, egoista e avido, anche le sue apparenti qualità sono solo difetti astutamente mascherati: “un piccolo fattorino ebreo sempre di corsa che diventa un potente produttore, sacrificando ogni cosa d’umano alla sua assetata ambizione”. Consigliato da Kurt Vonnegut (a sua volta scrittore ammirato da Umberto Eco), che addirittura lo paragona a Francis Scott Fitzgerald, è una lettura scorrevole e moderna che ci lascia agganciati al mistero di questo personaggio odioso e intraprendente fino all’ultima pagina. C’è, naturalmente, molto di autobiografico nelle opere di Schulberg: “Figlio del tycoon della Paramount, e lui stesso, per un certo tempo, prediletto di Hollywood... ma anche comunista inciampato nelle reti del Mccarthismo, spesso e volentieri elesse il mondo di Hollywood quale osservatorio ideale... I disincantati si concentra su come muore, in America, una leggenda. Uno scrittore grande e dimenticato, che ha avuto tutto, ed è stato travolto assieme a un mondo lussureggiante dalla crisi del ’29, si lascia umiliare e consumare nel corpo e nella dignità in un ultimo infimo lavoro da sceneggiatore di filmetti”. In questo caso l’episodio autobiografico si riferisce all’incontro di Schulberg con Scott Fitzgerald, chiamato dagli studios a collaborare alla revisione di una sua sceneggiatura.
Il 22 giugno 2022 potrete assistere alla presentazione del romanzo di Manuela Cattaneo della Volta e Livio Sposito, Un cuore al buio: Kafka, che si terrà presso la biblioteca Valvassori Peroni. Il libro racconta la “storia e la vita delle cinque donne che hanno amato Franz Kafka”.
Buone vacanze da tutto lo staff delle biblioteche di Milano!
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Per la rubrica “libri della vita” dopo tanto tempo che non scrivevo (per me perché in realtà non ho molte visualizzazioni) inserisco LE COORDINATE DELLA FELICITÀ di GIANLUCA GOTTO.
Libro che credo di aver letto in totale in 24 ore, ma in realtà in 3 giorni dove ho dovuto dormire e lavorare anche.
Ti prende subito e cerca di farti cambiare idea, o almeno così è stato per me. Non mi ha fatto emozionare particolarmente, voglio dire non ci sono momenti alti nella storia o critici, è semplicemente la sua autobiografia, racconta i suoi viaggi, o meglio dire il suo viaggio che è la sua vita.
Comunque per me, è stato il libro giusto al momento giusto. In un periodo di incertezze, non so mai se quello che faccio sia giusto o sbaglio, voglio cambiare ma ho paura. Be, questo libro mi ha dato la spinta che mi serviva per iniziare un nuovo percorso.
Lo consiglio a tutti quelli che si trovano in bilico in questo momento, a quelli che come fa intendere lui sono viaggiatori che ancora non si sono scoperti.
Chiudo questa recensione di una non professionista (mi piace specificarlo per evitare fraintendimenti), con delle citazioni prese dal libro.
“La vita non ti succede, siamo noi che dobbiamo farla accadere”
“Ero convinto che tutti i miei problemi derivassero da fattori esterni, ma forse la soluzione era interiore”
“La vita è una sola ed è troppo breve per viverla secondo schemi che ti deprimono”
A presto.
-F
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“Sono nato con un microchip incorporato, che mi indirizza verso la spiritualità. All’età di otto anni scrissi, andando clamorosamente fuori tema, ‘Io chi sono?’. Una domanda particolare per un bambino nato in una famiglia dove non si avevano libri da leggere, ma nella quale sono stato felice di nascere”.
“Io chi sono?” è certamente una domanda particolare per un bambino di otto anni quale era Franco Battiato quando scrisse quelle parole, ma è “la domanda” che è insita in ogni essere umano. Che Battiato se la ponesse già a quell’età, è evidentemente segno di una grandezza d’animo che pochi hanno. Quel “microchip incorporato” come lo definisce lui è la natura dell’uomo, altrimenti detta senso religioso, che è inestirpabile dal nostro cuore, benché si faccia di tutto per renderla anestetizzata.
La domanda del senso religioso «che senso ha tutto?» è un dato oggettivo e diffuso nell’attività dell’uomo di ogni tempo e investe, coinvolge tutta l’attività umana. Sono le esigenze elementari (esigenza di felicità, di verità, di giustizia, ecc.) scintilla dell’azione umana.
Per tutta la vita Franco Battiato ha cercato di placare quel “microchip” che lo ha reso ansioso ma allo stesso tempo pacificato: “L’Ispirazione e di conseguenza l’Arte, sono cellule, tracce del divino. È chiaro che una società consumistica e nichilista sta all’opposto. Non ci può essere vero progresso – intendo un progresso consapevole e spirituale, i cui valori sono i valori umani che più elevano l’uomo – se aboliamo la voce del poeta, il momento dell’incanto e della riflessione; se non coltiviamo l’intuizione, l’Arte e il desiderio per il Mistero. Credo che sia questa la strada, per questo coltivo tali “abitudini”. Anche il peggiore degli esseri è destinato a evolversi. Dobbiamo sforzarci di combattere il male con pietà cristiana, facendoci prossimi e solidali: il bruco, per sua natura, è destinato a diventare farfalla” avrebbe detto Franco Battiato in età avanzata, spiegando perfettamente il suo percorso.
Un percorso affascinante, di chi si è abbandonato completamente nelle braccia del Mistero, senza negare nessuno dei suoi aspetti, senza precludere ogni modo con cui si è presentato a lui, curioso ricercatore, avventuriero della realtà: “Mi sono progressivamente arricchito di insegnamenti che non posso considerare casuali. Ho scoperto la meditazione quando ero sopraffatto dalle nevrosi, i mistici quando la necessità di una sfera spirituale diventò urgente e i tibetani da una decina di anni studiandoli dal 1100 ad oggi. Praticamente, non leggo altro”.
Ma ci vuole disciplina e impegno, come gli antichi monaci di clausura, o i monaci buddisti: “Non amo il conflitto e soprattutto non amo il confronto rissoso e giudicante con la gente, con l’esterno invadente e distruttivo. Quando dico esterno dico televisione, ad esempio, cioè l’universo principe della volgarità e dell’idiozia, e dico corruzione, mancanza di legalità, di senso civico. Invece il rilassamento lo raggiungi e lo conservi da solo. E’ un privilegio ma è anche disciplina interiore, sobrietà di pensieri e di gesti. Rilassamento è pace, immobilità del sentimento, consapevolezza massima, fermezza”.
Non era uomo di appartenenza Franco Battiato, ma spirito libero: “Non sono cattolico. Ho amicizie molto forti nella Chiesa cattolica e soprattutto in alcuni monasteri di clausura, dove ho sempre trovato una toccante liturgia. Ho una mia spiritualità, una mia ricerca dell’ascesi, sono un uomo religioso, ma non ho una parrocchia” aveva detto. Allo stesso tempo, era un uomo rispettoso anche verso istituzioni di cui non si sentiva parte. Come disse parlando del suo film Niente è come sembra, “ho fatto una grande fatica a far dire cose intelligenti da parte dell’ateo. Di solito un ateo attacca il Vaticano come rappresentante di Dio in terra, ma è una posizione di basso livello”.
Centinaia di canzoni bellissime, dove si ritrovano tracce del suo percorso: “E ti vengo a cercare anche solo per vederti o parlare perché ho bisogno della tua presenza per capire meglio la mia essenza… questo mio sentimento popolare nasce da meccaniche divine … E ti vengo a cercare perché sto bene con te perché ho bisogno della tua Presenza”. Poi una mattina tutto finisce, con serenità, con l’amata solitudine perseguita per tutta la vita, anche nella canzone omonima: “Così è finita, mi stacco da te, da solo continuo il viaggio. Rivedo daccapo il cielo colorato di sole, di nuovo vivo”.
Alla fine dii tutto, forse in modo ancor più commovente, resta una canzone fra le meno note, dimenticata dai più, cantata nel dialetto della sua amata Sicilia, Stranizza d′amuri, la stranezza dell’amore. Quella cosa strana, quell’amore che ci viene messo nel cuore come un oggetto sconosciuto e ci smuove tutto, ci apre allo sconosciuto infinito desiderio di bene. E’ lo sguardo di un altro o di un’altra, è il mistero che non sappiamo definire, l’indicibile a cui il cuore anela. E’ una febbre che entra nelle ossa, anche se intorno c’è la guerra, quando ti incontro per la strada e vedo te. E anche se fuori si muore non muore questa stranezza d’amore.
′Ndo vadduni da Scammacca
Nel vallone di Scammacca
I carritteri ogni tantu
I carrettieri ogni tanto
Lassaunu i loru bisogni
Lasciavano i loro bisogni
E i muscuni ciabbulaunu supra
E i mosconi ci volavano sopra
Jeumu a caccia di lucettuli …
Andavamo a caccia di lucertole
A litturina da CiccumEtnea
Il vagone della Circumetnea
I saggi ginnici ‘u Nabuccu
I saggi ginnici, il Nabucco
A scola sta finennu.
La scuola sta finendo.
Man manu ca passunu i jonna
Man mano che passano i giorni
Sta frevi mi trasi ′nda ll’ossa
Questa febbre mi entra nelle ossa
Ccu tuttu ca fora c’è a guerra
Anche se fuori c’è la guerra
Mi sentu stranizza d′amuri … l′amuri
Mi sento una stranezza d’amore… L’amore
E quannu t’ancontru ′nda strata
E quando ti incontro per strada
Mi veni ‘na scossa ′ndo cori
Mi viene una scossa nel cuore
Ccu tuttu ca fora si mori
E anche se fuori si muore
Na mori stranizza d’amuri … l′amuri.
Non muore questa stranezza d’amore…L’amore.
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