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Assemblea nazionale Cia: agricoltura italiana al bivio. Nove priorità per il futuro del settore presentate al Ministro Lollobrigida
Il 28 e 29 novembre 2024, si è tenuta a Roma l’Assemblea Nazionale della Cia – Agricoltori Italiani, con il tema “Agricoltura al bivio: più valore a chi produce”.
Il 28 e 29 novembre 2024, si è tenuta a Roma l’Assemblea Nazionale della Cia – Agricoltori Italiani, con il tema “Agricoltura al bivio: più valore a chi produce”. L’incontro ha visto la partecipazione di una delegazione di agricoltori e funzionari di Cia Alessandria e la presenza del Ministro dell’Agricoltura Francesco Lollobrigida, al quale è stato consegnato un documento con le principali…
#agricoltura familiare#agricoltura italiana#Agricoltura Sostenibile#Alessandria today#assemblea agricoltori italiani#Assemblea nazionale Cia#cambiamenti climatici agricoltura#Cia Agricoltori Italiani#Cia Alessandria#Cia nazionale 2024#documenti confederali Cia#eventi Cia 2024#fauna selvatica agricoltura#fiscalità agricoltura#Francesco Lollobrigida#gestione rischio agricolo#Google News#infrastrutture aree interne#Innovazione Agricola#innovazione rurale#italianewsmedia.com#lavoro agricolo#manutenzione suolo#Ministero Agricoltura Italia#osservatorio UE prezzi#PAC agricoltura#Pier Carlo Lava#politiche commerciali agricoltura#politiche comunitarie agricoltura#reddito agricolo.
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LA CINA RIESCE A BLOCCARE L’ESPANSIONE DEL SECONDO DESERTO DEL MONDO
La Grande Muraglia Verde è stata completata intorno al deserto del Taklimakan. La cintura di 30 milioni di ettari di alberi iniziata nel 1978 in Cina intorno al secondo deserto di sabbia più grande del mondo è stata portata a termine contribuendo a arrestare il processo di desertificazione e, in alcuni casi, ad invertirla riducendo la superficie complessiva del deserto del Gobi di 2.761 chilometri.
La piantumazione di alberi nell’arida zona nord-occidentale ha contribuito a portare la copertura forestale totale della Cina a oltre il 25%, rispetto al 10% circa del 1949, interrompendo l’inaridimento di estese aree e compensando quantità significative dell’impronta di carbonio del Paese. Il deserto del Taklimakan è il punto più lontano da un oceano sulla Terra ed è stato riforestato con alberi di pioppo del deserto, salice rosa, saxsaul e altre piante resistenti alla siccità. “Per adattarsi a diverse condizioni, durante il processo vengono impiegati tre metodi principali: controllo ingegneristico della sabbia, controllo fotovoltaico della sabbia e controllo biologico della sabbia”, ha affermato Deng Xiaobo, vicedirettore dell’ufficio forestale e dei pascoli di Hotan.
In alcune aree selezionate, grandi pannelli solari installati nelle zone desertiche generano elettricità, riducono la velocità del vento in superficie e diminuiscono l’erosione eolica stabilizzando il terreno. Il terreno sotto i pannelli solari è utilizzato per piantare colture resistenti alla siccità che aiutano a fissare la sabbia con il loro apparato radicale, ottenendo il triplice vantaggio di generare elettricità, aumentare il reddito agricolo e controllare la sabbia.
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Fonte: People’s Daily; foto di Julia Volk
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Abbiamo l'"emergenza lavoro agricolo" a seguito della morte di Satnam Singh a Latina. L'emergenza è la modalità tutta italiana per NON affrontare un problema che non è emergenziale ma è la tragica normalità. Funziona così: si sguinzagliano un po' di forze dell'ordine per qualche giorno, si fa un po' di ammuina, poi tutto rientra, basta aspettare. Il titolare dell'azienda di schiavisti che sfruttava Satnam Singh era indagato da anni per il reato di caporalato. Aspettavano. Aspettavano che un po' di polvere si accumulasse sui faldoni, che maturassero i termini per la prescrizione. Funziona così. Se volessero fare qualcosa dovrebbero impiegare tutti i giorni un esercito di ispettori del lavoro, centinaia di finanzieri, vigili, poliziotti, in tutti i campi dell'Agro, in tutte le aziende agricole, sulle vie d'accesso alle serre. A costo di bloccare la produzione. Avrebbero arrestato e condannato i caporali, i titolari, i campieri, sequestrato le aziende, confiscato le ricchezze prodotte, Avrebbero fatto ricorso al reato di riduzione in schiavitù, che prevede pene pesanti. Avrebbero dovuto. Non lo hanno mai fatto, chiunque sedesse nei ministeri competenti. Peter Freeman, Facebook
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In Italia si sono contate 577 morti sul lavoro nei primi sette mesi dell’anno, un numero in crescita del 3,2% rispetto allo scorso anno. I dati sono quelli di casa Istat, e raccontano che l’aumento riguarda principalmente i settori dell’Agricoltura e delle Costruzioni: dei 577 decessi complessivi, 430 sono avvenuti direttamente sul posto di lavoro, mentre 137 sono avvenuti in itinere. Vale poi la pena notare che la fascia d’età più colpita è quella dei 45-59enni (269 morti contro i 250 dello scorso anno), ma ci sono state anche denunce per infortunio con esito mortale per 2 under 15.
Dall'articolo "Il nostro virtuosissimo settore agricolo è quello in cui si muore di più" di Luca Venturino
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Ursula von der Leyen nomina Peter Strohschneider, professore di storia medioevale perché supervisioni un importante rapporto sull’agricoltura; il professore guadagnerà 973,79 € al giorno.
se credevate che l’amichettismo fosse un fenomeno solo italico, vi siete sbagliati, prima la Metsola nomina il cognato come capo di gabinetto (“La Meloni si e io no?”), adesso la Ursula che nomina Peter.
In molti hanno trovato esagerato il compenso per questo studioso, molto meno ha stupito che un medioevalista si interessi di agricoltura, noi per fortuna siamo abituati a gente che non c’entra niente con l’incarico che ottiene, Lollobrogida è “laureato” (Università Cusano) telematicamente in giurisprudenza ed è ministro dell’Agricoltura, della Sovranità Alimentare (qualunque cosa sia, Dio ci perdoni tutti) e delle Foreste (quelle che sono rimaste).
Molto probabilmente i contadini da ora in poi andranno al lavoro a piedi o su un carro di buoi, periodicamente metteremo una parte di terreno a maggese e faremo la rotazione delle colture, reintrodurremo l’aratro a versoio trainato da buoi o cavalli e ricorreremo al “debbio” (no a Paolo Del Debbio), cioè all’utilizzo delle ceneri delle erbacce estirpate come fertilizzante.
Un ritorno al medioevo insomma, pensate che io stia scherzando? Neanche per idea, Francesco Lollobrigida ha proposto il “servizio civile agricolo”, cioè l’idea di offrire ai giovani l’opportunità di poter lavorare quasi a titolo gratuito (i rimborsi previsti coprono appena le spese) nelle aziende agricole in cambio del 15% di posti riservati nei concorsi pubblici.
Insomma, stanno reintroducendo la servitù della gleba, dove il nobile proprietario delle terre obbligava i suoi contadini a prestare gratuitamente lavoro per le courvée che desiderava effettuare.
Prossimamente è prevista anche la reintroduzione dello jus primae noctis.
E allora, cosa state aspettando? Tirate fuori zappe, roncole e falcetti e iniziate ad affilarle.
#ursula von der leyen#francesco lollobrigida#metsola#servi della gleba#Peter Strohschneider#medioevo#jus primae noctis
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Grandinate
Ieri 27 Marzo 2023, l’entrata di una corrente di aria fredda sull’Italia centro meridionale, ha scatenato una serie di violente e spettacolari grandinate: Roma, molte zone della Campania, il Foggiano. Va detto subito che non è affatto raro che ciò capiti, e non è certo questo fenomeno sentinella del cambiamento climatico (si dovrà fare una volta un bel discorso su questo tema, siamo vittima di un rapporto con la meteorologia al limite del fanatico). C’è un video, drammaticamente commovente, di un floricoltore foggiano, Giuseppe Savino, che a Manfredonia ha un’azienda florovivaistica specializzata in tulipani: le spettacolari fioriture di inizio primavera erano una attrazione per migliaia di persone, e nel video un desolato Giuseppe piange, sotto la grandine, la totale distruzione dei preziosi fiori. Va detto che per quanto emozionante, e commovente, è uno dei rischi del lavoro agricolo, dove comanda sempre chi o cosa sta in cielo (qualsiasi cosa voglia significare per ognuno).
Nel mio post sulla gita a Ravenna, ho accennato ad un evento molto doloroso per me, e molti e molte delle persone che seguono il mio Tumblr mi hanno chiesto, con la gentilezza e l’educazione delle persone per bene. Anche io sono stato vittima di una grandinata metaforica, le parole di un messaggio mi hanno colpito con la stessa violenza dei chicchi di ghiaccio sui delicati petali dei tulipani di Giuseppe. E ogni parola che colpiva un petalo, era un ricordo di affetto, dedizione, disponibilità di anni caduto a terra, e reso in un attimo inutile. Mi sono sentito come Giuseppe con i suoi tulipani, disperato e angosciato.
Dopo la pubblicazione del video, centinaia di messaggi sono arrivati a Giuseppe: tutti chiedevano all’agricoltore di non rimborsare i biglietti già venduti, e di usare i soldi per ricominciare una nuova avventura. C’è addirittura chi vuole comperare un biglietto senza vedere nemmeno un fiore, solo per aiutarlo. Spero Giuseppe riesca a rialzarsi.
A differenza della sua grandinata, la mia ha un nome e cognome, un volto, una voce, che ho sentito per anni in ogni momento, soprattutto di conforto, di riso, di emozioni condivise. La mia grandinata era del tutto inaspettata, proprio per questo fa più male. Tra l’altro, per sottile beffa dei pensieri, i tulipani furono uno dei motivi del nostro volerci bene.
I tulipani anche se perdono i fiori, continuano a vivere: i bulbi se curati possono fiorire per decine di anni, e si moltiplicano ad ogni fioritura. Non cambierò il mio essere gentile, premuroso e affettuoso con gli altri per questa grandinata, nè cambierò mai idea sul voler bene comunque, che a rigor di logica è meno peggio che prendere a maleparole un’altra persona. Un abbraccio a Giuseppe, e se so qualche modo su come aiutarlo ve lo farò sapere.
Sii gentile quando possibile. È sempre possibile Dalai Lama
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C'ERA UNA VOLTA IL COTONIFICIO
Un evento che intende onorare un momento storico decisivo per l'evoluzione economico-sociale del nostro paese "...un novello stabilimento mosso dalle acque dell'Olona si vide sorgere in Solbiate, e tosto crebbe in guisa che fu il maggiore della Lombardia. E con la nuova del filare, aumentarono ancora l'avita arte del tessere, agli antichi telai a mano aggiungendone molti e molti meccanici" (Pasolini P.D., Memorie storiche della famiglia Ponti, Galeati, Imola 1876)
Il Comune di Solbiate Olona e la Commissione Biblioteca organizzano in collaborazione con il Gruppo Anziani Solbiatesi ...C'ERA UNA VOLTA IL COTONIFICIO... 23 Agosto 1823: inizia la storia di un avventura cotoniera che trasformerà la vita di un paese 21-22 ottobre 2023: Solbiate olona celebra il Bicentenario di fondazione del Cotonificio "Andrea Ponti" PROGRAMMA Sabato 21 Ottobre ore 16 presso il Centro Anziani di Solbiate Olona Inaugurazione della mostra documentaria allestita da Aldo Tronconi Presentazione del percorso narrativo "Storia di una industria e di un Paese" a cura di Ivan vaghi, Antonello Colombo, Annamaria Tomasini Domenica 22 Ottobre presso il Centro Socio-culturale di Solbiate Olona Vernissage della collettiva di pittori locali "Spazi e uomini di una industria cotoniera" Proiezione Video "Il Cotonificio di Solbiate 1823-2023" di Filippo D'Angelo con le interviste agli ex lavoratori ORARI DI APERTURA DELLA MOSTRA Domenica 22 ottobre dalle ore 10:00 alle ore 12:00 - dalle ore 15:00 alle ore 18:00 da Lunedì 23 a Venerdì 26 ottobre dalle ore 15:00 alle ore 18:00 Sabato 28 e domenica 29 ottobre dalle ore 10:00 alle ore 12:00 - dalle ore 15:00 alle ore 18:00 NOTE Il 23 agosto 1823 è una data importante per Solbiate Olona: "Si è principiato a lavorare il Cottone a Solbiate" scriveva il contabile della sede di Gallarate del Cotonificio di Solbiate. L'opificio sorse sull'area dei due mulini ad opera di Andrea Ponti, già industriale a Gallarate. La fabbrica occupò sin dall'inizio 153 operai di cui 12 donne. Ben presto la filatura si sviluppò: Cesare Cantù in "Illustrazione italiana del Lombardo-Veneto" del 1854 all'art. Solbiate Olona scrive: "Rimarchevole è la filatura della ditta Ponti, la più vasta che esista in lombardia e che occupa oltre 400 persone. Essa è illuminata a gas e contiene molti telai meccanici ed una vasta tintoria". Nel 1890 per interessamento di Andrea Ponti, la popolazione aumentata a 620 abitanti ebbe i primi servizi sociali: l'asilo e la scuola elementare fino alla terza classe. La lenta trasformazione del paese da eminentemente agricolo ad agricolo-industriale continuò. La popolazione aumentò sensibilmente tanto che nel 1913 a Solbiate gli abitanti erano 2350. Nel 2014 alla guida del Cotonificio ci furono uomini di grande valore come Federico ed Alfredo Tobler che sostituirono ettore Ponti, divenuto Senatore del regno: già da quel periodo i prodotti marca Gallo furono molto apprezzati. "In occasione del Centenario del Cotonificio fu iniziata la costruzione delle case operaie e donato al Comune il terreno per un nuovo e più grande Cimitero. Fu l'inizio di un periodo d'oro per il paese che, unico nella zona, aveva strade asfaltate, un centro sportivo ricreativo (il dopo-lavoro) con campi da tennis, gioco delle bocce, pista per corse, sala da ballo". (tratto da "Socio-Storia di Solbiate Olona", a cura delle insegnanti Sandra Sartori Colombo e Gianna Limido Bellancini delle classi 3^B e 3^C, Anno scolastico 1975/76)
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⚠️ "DIALETTICA ECONOMICA DELLA CINA", ANALISI DEI SISTEMI ECONOMICI DI CHENG ENFU, DALLA FASE PRIMARIA DEL SOCIALISMO AL COMUNISMO, COSTITUZIONE DELLA REPUBBLICA POPOLARE CINESE ⚠️
📄 Nel post precedente, sono stati introdotti i Tre Criteri di Analisi dei Sistemi Economici di Cheng Enfu - Presidente dell'Accademia di Marxismo presso la CASS:
➖ Sistema dei Diritti di Proprietà 🧾
➖ Sistema di Distribuzione 📊
➖ Sistema di Regolazione 🖌
🇨🇳 Per quanto riguarda i primi due Sistemi in Cina, che ricordiamo essere "Proprietà Pubblica in varie forme, principalmente tramite le Aziende di Stato e le Cooperative, Proprietà Privata secondaria, nei settori non-strategici", e "market-based distribution according to labor (distribution according to capital secondary)", si possono trovate le spiegazioni nei seguenti Articoli della Costituzione della Repubblica Popolare Cinese:
📄 Articolo 6, Costituzione: "Il fondamento del Sistema Economico Socialista della Repubblica Popolare Cinese è la Proprietà Pubblica Socialista dei Mezzi di Produzione, cioè la proprietà di tutto il popolo e la proprietà collettiva dei lavoratori. [...] Il Sistema della Proprietà Pubblica Socialista pratica il principio "da ciascuno secondo le sue capacità, a ciascuno secondo il suo lavoro" [...] 🚩
🟥 Tale Principio era presente nella Costituzione dell'Unione Sovietica del 1936, quando Iosif Stalin era Segretario Generale del PCUS:
📄 "Capitolo I, Articolo 12: "Nell’URSS si attua il principio del socialismo: «da ciascuno secondo le sue capacità, a ciascuno
secondo il suo lavoro»", Costituzione dell'URSS, 1936" - LINK 🧾
Continua l'Articolo 6 - "Nella Fase Primaria del Socialismo, lo Stato sosterrà un Sistema Economico in cui la Proprietà Pubblica è il Pilastro e le diverse forme di proprietà si sviluppano insieme, e sosterrà un Sistema di Distribuzione del Reddito in cui la distribuzione in base al lavoro è il Pilastro, mentre forme multiple di distribuzione esistono al suo fianco" 📊
📄 Articolo 7, Costituzione: "Il Settore Statale dell'Economia, cioè il Settore dell'Economia Socialista di Proprietà di tutto il Popolo, sarà la forza trainante dell'economia. Lo Stato assicura il consolidamento e lo sviluppo del settore statale dell'economia" - COMPLETAMENTE diverso dal Sistema Occidentale, dove lo Stato non è altro che garante di privatizzazioni e salvataggi di grandi aziende private 🚩
📄 L'Articolo 8 tratta la questione delle Cooperative nelle Zone Rurali - una porzione dell'Articolo: "Le varie Forme di Attività Economiche Cooperative nelle città e nei paesi, come quelle dell'artigianato, dell'industria, dell'edilizia, dei trasporti, del commercio e dei servizi, fanno tutte parte dell'Economia Socialista sotto la Proprietà Collettiva dei Lavoratori" 🌱
🌺 L'argomento delle Cooperative, soprattutto in ambito agricolo, verrà trattato in futuro in un post a parte 🔜
📄 L'Articolo 10 stabilisce che la terra è di proprietà dello Stato, e che lo Stato - per soddisfare le esigenze del Settore Pubblico - può espropriare qualsiasi terreno: "La terra nelle città è di proprietà dello Stato. La terra nelle Aree Rurali e Suburbane è di proprietà dei collettivi ad eccezione di quella che appartiene allo Stato come prescritto dalla Legge, [...] lo Stato può, per soddisfare esigenze di interesse pubblico e in conformità con le disposizioni di legge, espropriare o requisire terreni e fornire indennizzi" 🚩
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⚠️ "ECONOMIC DIALECTIC OF CHINA", ANALYSIS OF ECONOMIC SYSTEMS BY CHENG ENFU, FROM THE PRIMARY PHASE OF SOCIALISM TO COMMUNISM, CONSTITUTION OF THE PEOPLE'S REPUBLIC OF CHINA ⚠️
📄 In the previous post, the Three Criteria for Analysis of Economic Systems by Cheng Enfu - President of the Academy of Marxism at CASS were introduced:
➖ Property Rights System 🧾
➖ Distribution System 📊
➖ Adjustment System 🖌
🇨🇳 As for the first two Systems in China, which we remember to be "Public Property in various forms, mainly through State Companies and Cooperatives, Secondary Private Property, in non-strategic sectors", and "market-based distribution according to labor (distribution according to capital secondary)", explanations can be found in the following Articles of the Constitution of the People's Republic of China:
📄 Article 6, Constitution: "The foundation of the Socialist Economic System of the People's Republic of China is the Socialist Public Ownership of the Means of Production, i.e. the ownership of all the people and the collective ownership of the workers. [...] The Property System Public Socialist practices the principle "from each according to his ability, to each according to his work" [...] 🚩
🟥 This Principle was present in the Constitution of the Soviet Union of 1936, when Iosif Stalin was Secretary General of the CPSU:
📄 "Chapter I, Article 12:" In the USSR the principle of socialism is implemented: «from each according to his ability, to each
according to his work »", Constitution of the USSR, 1936 "-LINK 🧾
Article 6 continues - "In the Primary Phase of Socialism, the State will support an Economic System in which Public Property is the Pillar and the different forms of property develop together, and will support an Income Distribution System in which the distribution in basis of the work is the Pillar, while multiple forms of distribution exist alongside it" 📊
📄 Article 7, Constitution: "The State Sector of Economy, i.e. the Socialist Sector of Economy Owned by the Whole People, shall be the driving force of the economy. The State ensures the consolidation and development of the state sector of the economy " - COMPLETELY different from the Western System, where the state is nothing more than the guarantor of privatizations and bailouts of large private companies 🚩
📄 Article 8 deals with the issue of Cooperatives in Rural Areas - a portion of the Article: "The various Forms of Cooperative Economic Activities in cities and towns, such as crafts, industry, construction, transport , commerce and services, are all part of the Socialist Economy under the Collective Property of the Workers" 🌱
🌺 The topic of Cooperatives, especially in the agricultural sector, will be dealt with in a separate post in the future 🔜
📄 Article 10 establishes that land is owned by the State, and that the State - to meet the needs of the Public Sector - can expropriate any land: "Land in cities is owned by the State. Land in Rural Areas and Suburban is owned by the collectives except that which belongs to the State as prescribed by Law, [...] the State may, to satisfy needs of public interest and in accordance with the provisions of the law, expropriate or requisition land and provide compensation " 🚩
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di Antonio Bruno San Martino L’annata agraria nel Salento leccese va dal 12 Novembre all’11 novembre dell’anno successivo. Quindi per chi è stato abituato a vivere del lavoro di campagna l’11 novembre è l’ultimo dell’anno agricolo! In questa nota le tradizioni legate a questa ricorrenza. Continue reading Untitled
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Un Viaggio nella Storia e nella Cultura di Coimbra
Coimbra, antica capitale del Portogallo, è una città che affascina con il suo richiamo storico e culturale. Il suo legame con l'istruzione e la conoscenza è testimoniato dall'Università di Coimbra, una delle più antiche università d'Europa. Fondata nel 1290, l'università ha formato generazioni di studenti e ha contribuito notevolmente alla cultura e alla scienza portoghese. Questa rinomata istituzione ha reso Coimbra un centro di apprendimento e innovazione, attirando studenti e studiosi da tutto il mondo.
Camminando per le strade di Coimbra, i visitatori possono notare l'influenza dell'università in ogni angolo. Cafè, librerie e spazi pubblici sono animati da discussioni accademiche e da eventi culturali. La città è un luogo dove l'arte e la storia si intrecciano, con monumenti storici e musei che raccontano la ricca eredità di Coimbra. Insomma, Coimbra non è solo una città storica, ma un vero e proprio crocevia di idee e cultura.
Il Monastero di Santa Cruz
Il Monastero di Santa Cruz, situato nel cuore di Coimbra, è una delle gemme storiche più incantevoli del Portogallo. Fondato nel 1131 da monaci cistercensi, questo monastero ha servito non solo come luogo di culto, ma anche come centro culturale e educativo. Oggi, il Monastero di Santa Cruz è riconosciuto come un importante sito patrimoniale e attira visitatori da tutto il mondo. Questo blog post esplorerà la storia, l'architettura e l'importanza del monastero, offrendo uno sguardo più approfondito sulla sua eredità.
Coimbra, una delle città più antiche del Portogallo, è sede di numerosi monumenti storici, ma il Monastero di Santa Cruz si distingue per la sua bellezza architettonica e il suo significato culturale. Iniziamo a scoprire la storia di questo meraviglioso luogo, che ha visto passare secoli di vita spirituale, culturale e intellettuale. Il monastero ha avuto un ruolo cruciale nello sviluppo della città e continua a influenzare le generazioni future. I primi anni e la fondazione
Il Monastero di Santa Cruz fu fondato nel 1131 dai monaci cistercensi, in un periodo critico per la storia portoghese. All'epoca, il Portogallo stava ancora definendo la propria identità nazionale e religiosa. I monaci cistercensi, noti per la loro vita austera e per il lavoro agricolo, contribuirono notevolmente allo sviluppo della regione, introducendo nuove tecniche agricole e pratiche di gestione del suolo. Questa innovazione non solo migliorò l'economia locale, ma creò anche un legame profondo con la comunità circostante.
Fino al XVII secolo, il monastero divenne un centro di formazione per giovani religiosi, e la sua biblioteca raccolse numerosi testi preziosi. Durante il regno di San Ferdinando, il monastero si affermò come un’importante istituzione educativa, contribuendo alla crescita culturale di Coimbra. Questo periodo d'oro ha lasciato un'impronta duratura non solo sul monastero, ma anche sull’intera città. Ristrutturazioni e pacchetti architettonici
Nel corso dei secoli, il Monastero di Santa Cruz subì varie ristrutturazioni e ampliamenti, riflettendo i diversi stili architettonici e le influenze artistiche del momento. La transizione dal romanico al gotico si può osservare attraverso le magnifiche facciate e gli interni meravigliosamente decorati. Oggi, i visitatori possono ammirare le intricate decorazioni, i dettagli scolpiti e le imponenti colonne che caratterizzano il monastero. Un momento significativo nella storia architettonica del monastero si verificò nel XVII secolo, quando venne completata la ristrutturazione barocca. Questa trasformazione portò a interni splendidamente decorati, arricchiti da affreschi e stucchi. I diversi stili architettonici che si intrecciano nel monastero raccontano una storia di evoluzione che riflette non solo le tendenze artistiche del tempo, ma anche la resilienza della comunità religiosa.
L'architettura e le meraviglie visive
L'architettura del Monastero di Santa Cruz è un esempio preminente di come diversi stili possono coesistere in armonia. L’ingresso principale, con la sua facciata romanica, accoglie i visitatori con la sua imponenza. Le porte in legno massiccio e i dettagli decorativi incisi sono solo alcune delle caratteristiche che richiamano attenzione. Man mano che si entra, il chiostro offre un rifugio tranquillo, circondato da colonne eleganti e archi che incorniciano giardini ben curati. Inoltre, la chiesa del monastero è un vero gioiello. Il suo altare maggiore, riccamente decorato, è un esempio perfetto dell'arte barocca portoghese. Le opere d'arte all'interno della chiesa evidenziano la devozione dei monaci e il ricco patrimonio religioso di Coimbra. Ogni angolo del monastero racconta una storia, trasmettendo un senso di pace e contemplazione che affascina i visitatori.
Un patrimonio culturale Oltre alla bellezza architettonica, il Monastero di Santa Cruz custodisce una vasta collezione di opere d'arte e manufatti storici. La biblioteca monastica, rinomata per la sua collezione di manoscritti e libri antichi, è un tesoro per studiosi e appassionati di storia. Questa biblioteca rappresenta un pilastro fondamentale della comunità intellettuale di Coimbra, riflettendo l'importanza del sapere e della cultura nel corso dei secoli.
L'importanza del monastero va oltre l'aspetto religioso e culturale; esso racchiude il patrimonio collettivo della città di Coimbra. Ogni anno, il monastero ospita eventi culturali, mostre e concerti, dimostrando come passato e presente possano convivere in armonia. I visitatori non solo possono esplorare la storia del monastero, ma anche partecipare a una serie di attività che promuovono l'arte e la cultura locale.
L'Università di Coimbra: la Cappella di São Miguel e la Biblioteca Joanina
L'Università di Coimbra, fondata nel 1290, è una delle istituzioni accademiche più antiche e prestigiose del mondo. Situata nella storica città di Coimbra, in Portogallo, questa università non è solo un luogo di apprendimento, ma anche una testimonianza vivente della ricca storia culturale del paese. Ogni anno, migliaia di studenti e visitatori si recano a Coimbra per esplorare il suo campus, ricco di eleganti architetture, straordinarie biblioteche e importanti luoghi di culto.
In questo contesto, la Cappella di São Miguel e la Biblioteca Joanina spiccano come due gemme straordinarie. La Cappella di São Miguel, situata all'interno dell'Università, rappresenta una fusione di arte e spiritualità, mentre la Biblioteca Joanina, un autentico scrigno di conoscenza, è uno dei luoghi più iconici della vita accademica del Portogallo.
La Cappella di São Miguel: un faro di spiritualità e arte
La Cappella di São Miguel è una delle aree più significative dell'Università di Coimbra. Costruita nel XVIII secolo, questa cappella �� dedicata a San Michele, l'arcangelo noto per la sua protezione e guida. La sua architettura barocca cattura immediatamente l'attenzione dei visitatori. L'interno è riccamente decorato con affreschi e opere d'arte che riflettono l'importanza religiosa e culturale del luogo.
Inizialmente, la cappella serviva come luogo di culto per gli studenti e il personale dell'università. Attraverso i secoli, ha mantenuto la sua funzione religiosa, divenendo anche un importante luogo di celebrazione degli eventi accademici. La sua bellezza architettonica e i dettagli artistici la rendono un punto di riferimento non solo per gli studenti ma anche per i turisti che desiderano approfondire la storia culturale di Coimbra.
Un luogo di celebrazione e rituale La Cappella di São Miguel non è solo un luogo di bellezza, ma anche uno spazio vivo di rituali e celebrazioni. Ogni anno, gli studenti dell'Università di Coimbra partecipano a diverse cerimonie religiose all'interno della cappella. Durante l'iniziazione e altre celebrazioni importanti, la cappella diventa un centro di socializzazione e spiritualità, unendo gli studenti in un'esperienza condivisa di fede e tradizione.
Inoltre, la cappella ospita concerti e altri eventi culturali, attirando artisti e musicisti da tutto il Portogallo. Questa vivacità contribuisce a creare un'atmosfera dinamica, in cui la storia e la modernità si intrecciano, rendendo la cappella un luogo di grande significato sia per gli studenti che per i visitatori.
La Biblioteca Joanina: un tesoro di conoscenza
La Biblioteca Joanina, costruita nel XVIII secolo, è uno dei tesori più preziosi dell'Università di Coimbra. Questa biblioteca non è solo un luogo di studio, ma è anche un capolavoro architettonico che affascina i visitatori con il suo design barocco. Il grande atrio, con soffitti decorati e scaffali in legno pregiato, trasmette un senso di grandezza e sacralità. Oltre ad essere una biblioteca, è un'opera d'arte a tutti gli effetti.
Inoltre, la Biblioteca Joanina ospita una vasta collezione di libri antichi e manoscritti rari, molti dei quali risalgono al periodo della fondazione dell'Università. Non sorprende che qui si trovi una delle più importanti raccolte di testi del Portogallo, un patrimonio inestimabile per gli studiosi e gli appassionati di storia.
Un centro di studio e ricerca La Biblioteca Joanina non è solo un luogo dove si conservano libri; è anche un attivo centro di studio e ricerca. Gli studenti e i ricercatori possono accedere a questo spazio per approfondire le loro ricerche, perstudiare libri rari e per interagire con esperti di vari settori. Le numerose iniziative promosse dalla biblioteca, tra cui conferenze, mostre e laboratori, hanno reso questo spazio un punto di riferimento per la cultura e l'istruzione a Coimbra.
In un'epoca in cui la digitalizzazione sta cambiando il modo in cui accediamo alla conoscenza, la Biblioteca Joanina si impegna a mantenere viva la tradizione del libro stampato. La bellezza dei suoi volumi antichi e la loro rara fragranza attirano ogni anno numerosi visitatori, desiderosi di immergersi in un'atmosfera di scoperta e meraviglia. Read the full article
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Cantieri e aziende irregolari. I carabinieri denunciano due persone
FERMANO Due denunce e 50mila euro di sanzioni sono il risultato delle attività di controllo dei Carabinieri del comando provinciale di Fermo in collaborazione con i colleghi del Nucleo Ispettorato del Lavori di Ascoli. Le verifiche sono state compiute in aziende del settore edile, agricolo e calzaturiere per prevenire e reprimere il fenomeno dello sfruttamento sul lavoro e verificare il rispetto…
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Forlì-Cesena: intensificati i controlli nel settore agricolo. Quattro datori di lavoro deferiti all'Autorità Giudiziaria per varie irregolarità
Forlì-Cesena: intensificati i controlli nel settore agricolo.... Leggi articolo completo su La Milano Read the full article
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I robot agricoli: il futuro dell'agricoltura
La robotica, soprattutto attraverso i cosiddetti "robot agricoli", può offrire spunti preziosi e significativi in agricoltura, in tutte le sue fasi fondamentali che vanno dalla semina, alla rimozione degli infestanti, alla raccolta dei frutti.
Vortici.it vuole proporvi una panoramica sull’evoluzione avvenuta in questo settore, grazie alla ricerca.
L’intelligenza artificiale in agricoltura, chiamata anche “Agriculture Intelligence”, sta progressivamente emergendo, come parte della rivoluzione tecnologica del settore ed è un tema riconosciuto come strategico a livello mondiale. Le industrie agricole stanno cercando approcci innovativi, per migliorare la resa dei raccolti, visti i cambiamenti climatici imprevedibili, il rapido aumento della crescita della popolazione e le preoccupazioni riguardanti la sicurezza alimentare.
Nell’ottica, infatti, di uno sviluppo sempre più sostenibile, le nuove tecnologie 4.0 e 5.0, in prospettiva, rappresentano un fattore chiave per lo sviluppo e la trasformazione dell’agricoltura. Sappiamo come la crescente domanda di robot agricoli sia guidata da una serie di fattori da ricercare all’interno di un equilibrio economico, sociale e ambientale complesso. Tra i fattori coinvolti: la crescita della popolazione globale, il conseguente aumento della tensione sull’approvvigionamento alimentare, la diminuzione della disponibilità dei lavoratori agricoli, le sfide, i costi e le complessità del lavoro agricolo, il cambiamento dei terreni agricoli connesso a quello climatico, la crescita dell’agricoltura indoor (la coltivazione indoor, lo ricordiamo, è una tecnica che permette di coltivare essenze orticole, da fiore e frutto all’interno di un ambiente chiuso, come una serra o una stanza) e la più ampia automazione del settore agricolo. Tutto ciò ha motivato la nascita dell’agricoltura di precisione, termine con cui s’intende identificare un sistema integrato di gestione della produzione agricola e forestale che impiega strumenti e tecnologie, come ad esempio i robot agricoli, per fare la cosa giusta, nel posto giusto, al momento giusto. La scala di questo fenomeno è dunque planetaria e per questa ragione ha ricevuto e riceve la massima attenzione da un capo all’altro del mondo.
Uno dei contributi più rilevanti della robotica in agricoltura è l’automazione di compiti ripetitivi e fisicamente impegnativi. I robot agricoli possono essere programmati per eseguire attività come la semina, la concimazione, la potatura e la raccolta, liberando gli agricoltori da lavori manuali che richiedono tempo ed energia. Quest’automazione non solo aumenta l’efficienza del lavoro, ma consente anche di ridurre la dipendenza dalla manodopera umana, affrontando i problemi legati alla scarsità di personale nelle zone rurali. La precisione costituisce un ulteriore vantaggio chiave offerto dalla robotica in agricoltura. I robot possono essere dotati di sensori avanzati, telecamere e strumenti di rilevamento che consentono loro di analizzare il terreno, le piante e altri parametri ambientali con una precisione millimetrica. Questa capacità consente agli agricoltori di adottare approcci più mirati e sostenibili, ottimizzando l’uso di acqua, fertilizzanti e pesticidi. Riducendo gli sprechi e migliorando la gestione delle risorse, la robotica contribuisce a rendere l’agricoltura più sostenibile e rispettosa dell’ambiente. Un esempio di robot di precisione è Close (questo è il suo nome), in grado di estirpare le erbacce malate con una luce ultravioletta come mostra questo video cliccando il link: https://www.youtube.com/shorts/aG7DXyo5OO4 La gestione delle colture è ulteriormente migliorata grazie all’implementazione di sistemi di monitoraggio in tempo reale. I robot possono raccogliere dati costantemente e inviarli a piattaforme centrali per l’analisi. Questo fornisce agli agricoltori informazioni dettagliate sulla salute delle colture, sullo stato del terreno e su eventuali problemi emergenti. Con queste informazioni, gli agricoltori possono prendere decisioni più puntuali, intervenire tempestivamente per affrontare eventuali difficoltà e ottimizzare le pratiche colturali. La robotica in agricoltura non riguarda solo la produzione di colture, ma si estende anche all’allevamento e alla gestione degli animali.
Un aspetto cruciale della robotica in agricoltura è la sua capacità di operare in condizioni avverse o difficili. I robot possono essere progettati per affrontare terreni accidentati, condizioni meteorologiche estreme e ambienti ostili. Questa resistenza consente agli agricoltori di continuare le attività anche in condizioni in cui la manodopera potrebbe trovarsi in difficoltà. Tuttavia, nonostante i numerosi vantaggi, l’adozione diffusa della robotica in agricoltura presenta ancora alcune sfide. Il costo iniziale di acquisto e implementazione dei robot può essere elevato, limitando l’accesso a questa tecnologia per alcuni agricoltori. Inoltre, è necessario affrontare questioni legate alla sicurezza, alla privacy dei dati e all’interoperabilità dei sistemi. Un ultimo aspetto non meno importante da considerare riguarda l’applicazione dell’intelligenza artificiale (AI) in questo settore, che sintetizziamo nel seguente paragrafo: i robot agricoli: i progressi e i vantaggi della robotizzazione e dell’AI La robotizzazione e l’AI in agricoltura comprendono piattaforme software/digitali per il supporto alle colture basato sui dati, coltivazioni autonome, droni e vari tipi di robot per la raccolta e la selezione. Un robot dotato di software con AI può imparare dagli errori e quindi migliorare le prestazioni. Le tecniche comunemente utilizzate nella robotica agricola includono software di supporto alle colture, veicoli a guida automatica (AGV), pinze e tecniche di visione e rilevamento.Gli agricoltori di tutto il mondo devono affrontare sfide simili, come l’ottimizzazione dei raccolti, le difficoltà nel campo della sostenibilità e la riduzione dei costi, per le quali i robot e l’AI possono rappresentare una parte della soluzione. La robotizzazione da quando ha fatto la sua comparsa in agricoltura, ha molti vantaggi, come abbiamo visto. Per quanto riguarda il costo di acquisizione della robotica e dell’intelligenza artificiale, il costo di un robot sarà compreso tra 150.000 e 500.000 euro, a seconda delle attività che il robot dovrà svolgere. Tuttavia, il costo della manodopera continua a crescere e la raccolta può facilmente superare gli 80.000 euro per ettaro, il che significa che un robot per la raccolta si ripagherà da solo nel giro di pochi anni. Lo abbiamo già visto anche nel processo di selezione e confezionamento. Inoltre, i robot e l’intelligenza artificiale sono spesso disponibili tramite abbonamenti o tariffe a consumo, in quanto il “software come servizio” (SaaS) è già abbastanza comune. Per questi motivi, il mercato dei robot e dell’AI rappresenta un enorme valore potenziale. Una recente indagine di Rabobank (Istituto multinazionale olandese di servizi bancari e finanziari), ha evidenziato che le aziende impegnate nella digitalizzazione hanno avuto maggiori probabilità di ottenere una crescita dei ricavi negli ultimi tre anni, rispetto a quelle che non l’hanno fatto. Tuttavia, l’innovazione va oltre l’acquisizione e l’utilizzo della tecnologia. Competenze come le capacità analitiche, la creatività e la riprogettazione dei processi aziendali diventeranno sempre più importanti per le aziende agricole. Un'adeguata preparazione a livello d'istruzione, in questo settore tecnologico, creerebbe personale qualificato e nuovi posti di lavoro dando ossigeno a un'economia(la nostra) che arranca.Immagine di copertina e altre immagini : Pixabay Read the full article
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I Carabinieri controllano 109 aziende agricole, 62 non in regola
articolo: https://stream24.ilsole24ore.com/video/italia/i-carabinieri-controllano-109-aziende-agricole-62-non-regola/AFwc2w3C Roma, 25 luglio 2024 (askanews) Vasta operazione di vigilanza straordinaria nel settore agricolo del Comando Carabinieri per la Tutela del Lavoro insieme all’Ispettorato Nazionale del Lavoro e l’Istituto Nazionale Previdenza Sociale (Inps): l’operazione ha interessanto…
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