#politiche comunitarie agricoltura
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pier-carlo-universe · 2 months ago
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Assemblea nazionale Cia: agricoltura italiana al bivio. Nove priorità per il futuro del settore presentate al Ministro Lollobrigida
Il 28 e 29 novembre 2024, si è tenuta a Roma l’Assemblea Nazionale della Cia – Agricoltori Italiani, con il tema “Agricoltura al bivio: più valore a chi produce”.
Il 28 e 29 novembre 2024, si è tenuta a Roma l’Assemblea Nazionale della Cia – Agricoltori Italiani, con il tema “Agricoltura al bivio: più valore a chi produce”. L’incontro ha visto la partecipazione di una delegazione di agricoltori e funzionari di Cia Alessandria e la presenza del Ministro dell’Agricoltura Francesco Lollobrigida, al quale è stato consegnato un documento con le principali…
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manifestocarnivoro · 8 months ago
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I PODCAST DI PAOLO DE CASTRO
Eurodeputato del Gruppo S&D, Commissione Agricoltura e Sviluppo Rurale, Paolo De Castro è il super tecnico di riferimento da anni per il comparto zootecnico e per quello delle carni. Stimatissimo dagli operatori e molto apprezzato per la sua capacità di raccontare in modo chiaro e accessibile a tutti gli stati di avanzamento delle politiche comunitarie in materia carne. Segnaliamo il suo sito web paolodecastro.eu con i link ai suoi podcast (photo © instagram.com/decastro_pdc).
Fonte: “Social meat”di Elena Benedetti, Eurocarni 3/24
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grifo80 · 2 years ago
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⭐INCENTIVI PER IL RICAMBIO GENERAZIONALE CON INVESTIMENTI DEDICATI AI GIOVANI AGRICOLTORI Nel 2020, secondo il primo rapporto sui Giovani in Agricoltura, sono nate in media ogni giorno 236 aziende condotte da under 35 per un complessivo di oltre 86mila aziende. Circa un’azienda su dieci di quelle esistenti sono guidate da giovani. Questo trend, in crescita, dimostra quanto sia necessario sviluppare politiche nel settore primario. Alle misure di agevolazione fiscale e contributiva in essere, vanno affiancati ulteriori strumenti specifici per sostenere la fase di avvio e di crescita delle attività . Nel nostro programma prevediamo non solo un’attenta gestione e coordinamento degli strumenti comunitari del PSR per l’imprenditoria giovanile, ma intendiamo anche sottolineare il ruolo centrale di ISMEA per i servizi che facilitano l’accesso alla terra e al credito bancario, il ricambio generazionale e gli investimenti. #DallaParteGiusta (presso Rome, Italy) https://www.instagram.com/p/CiQcK79uUU6/?igshid=NGJjMDIxMWI=
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italiavivadelchierese · 3 years ago
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E’ nato il Coordinamento di Italia Viva Provincia di Torino - in squadra un rappresentante del Chierese e Carmagnolese -
Domenica 20 marzo 2022, alla presenza dei coordinatori provinciali di Torino è nato il Gruppo di Coordinamento di Italia Viva Provincia di Torino: fra i componenti un rappresentante del Chierese e Carmagnolese.
Questo gruppo costituisce l’embrione organizzativo per far conoscere e crescere Italia Viva sul territorio torinese perché la politica oggi non può fare assolutamente a meno del lavoro di squadra.
Noi di Italia Viva fin dalla nascita, Leopolda del 2019, abbiamo dato ininterrottamente il nostro contributo alla società, in tutti i momenti più importanti (Governo Draghi…)
Oggi, per essere ancora più incisivi, abbiamo deciso di dar vita ad un primo gruppo di coordinamento, puntando sulle nostre idee, sui nostri progetti, sulle nostre competenze.
Questa è la nostra squadra di partenza, che si arricchirà via via con altri iscritti di Italia Viva per lavorare attivamente sul territorio in forte sinergia con i coordinatori provinciali.
Ecco la squadra:
Mariangela Ferrero e Roberto Gentile – Coordinatori Provinciali, Responsabili della gestione dei Referenti di zona e dei rapporti con gli Enti Locali;3
Caterina Manzi – Responsabile Sicurezza, Giustizia e Diritti, Tutela Animali
Fabia Flavia Magi – Responsabile Digitale, Comunicazione e Social
Giancarlo Roberto – Responsabile Leggi, Decreti e Normative
Giuseppe Lozito – Responsabile Politiche Comunitarie e Coordinamento Amministratori Locali
Lucrezia Bono – Responsabile Politiche Giovanili, Tav e Trasporti
Massimo Calafiore – Responsabile Ambiente, Infrastrutture
Mauro Turri – Responsabile Sport e Associazioni
Pier Antonio Pasquero – Tesoriere e Responsabile Politiche Economiche (Industria, Commercio, Artigianato e Agricoltura)
Ornella Picciau – Responsabile Family Act, Politiche Sociali, Pari opportunità
Rodolfo Brun – Responsabile Sanità
Valter D’Apice – Responsabile Lavoro e Formazione
Valeria Asteggiano – Responsabile Istruzione e Cultura
Lavoreremo per ascoltare, approfondire, proporre e comunicare.
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giancarlonicoli · 4 years ago
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2 mar 2021 16:54 1. SIETE CURIOSI DI CONOSCERE IL NOME DEL RESPONSABILE DEL RITARDO NELL’ACQUISTO DEI VACCINI IN EUROPA? LO SPIFFERA ROBERTO BURIONI: “SANDRA GALLINA”. E AGGIUNGE: “LA DIRETTRICE GENERALE ALLA SALUTE DELLA COMMISSIONE UE, CHE HA CONDOTTO LA TRATTATIVA DELL'EU PER I VACCINI, È LAUREATA ALLA SCUOLA INTERPRETI E HA AVUTO A CHE FARE PER LA PRIMA VOLTA CON LA SANITÀ NEL LUGLIO 2020. PRIMA SI OCCUPAVA DI AGRICOLTURA E PESCA..." 2. ECCO COME SI È ARRIVATI A NOMINARE UNA TRADUTTRICE DIRETTORE GENERALE DELLA  SALUTE DURANTE UN'EMERGENZA SANITARIA SENZA PRECEDENTI NELLA STORIA MODERNA…
Da www.repubblica.it
Due curricula a confronto. A sinistra quello di Sandra Gallina, negoziatrice per i vaccini in Europa. A destra quello di Kate Bingham, negoziatrice per il governo britannico. È così che il virologo Roberto Burioni attacca il ruolo della direttrice generale alla Salute della Commissione nella Ue: pubblicando sui social i cv di entrambe e puntando il dito sul primo: "Trova le differenze", scrive in un tweet.
Sandra Gallina, friulana, l'autunno scorso è stata chiamata d'urgenza da Ursula von der Leyen, presidente della commissione Ue, per negoziare i contratti dei vaccini con le case farmaceutiche. Ciò è accaduto dopo aver avuto un ruolo di primo piano nel portare a termine il trattato di libero scambio con l'America Latina (Mercosur).
In un post Burioni sostiene che "la funzionaria che ha condotto la trattativa dell'Eu per i vaccini è laureata alla scuola interpreti e ha avuto a che fare per la prima volta con la sanità nel luglio 2020. Prima si occupava di agricoltura e pesca".
Dal profilo twitter di Roberto Burioni (25 febbraio 2021)
A sinistra la persona che ha trattato per l'acquisto dei vaccini per l'UE.
A destra la persona che ha trattato per l'acquisto dei vaccini in UK.
Trova le differenze.
https://twitter.com/RobertoBurioni/status/1364934330284470274
Dal profilo twitter di Roberto Burioni (26 febbraio 2021)
Niente di personale contro  @SandraGallina  ma vista l'oggettiva catastrofe vaccinale in EU, è legittimo chiedersi se una persona con la sua formazione (Scuola Interpreti) sia stata la migliore scelta per condurre la trattativa dalla quale dipendono decine di migliaia di vite.
la scelta della Dott.ssa Gallina è stata una scelta politica, messa in atto da un organismo politico e non stiamo parlando di un esperimento in laboratorio. Le questioni politiche hanno rilevanza pubblica e io ho il diritto di esprimere le mie opinioni politiche
https://twitter.com/RobertoBurioni/status/1365260520790634499
DAGONEWS
Come si è arrivati a nominare una traduttrice direttore generale della DG Salute durante un'emergenza sanitaria senza precedenti nella storia moderna? La carica le è stata assegnata ad ottobre 2020, non prima, la crisi Covid era dunque già scoppiata e conclamata. Ma quali sono le logiche e le dietrologie che portano i vertici comunitari a compiere scelte diciamo un filino avventate?
Le nomine di alti livelli alla Commissioni Europea devono rispondere a determinati criteri, in un mondo in cui il finto politicamente corretto la fa un pochino da padrone. Ed è cosi' che il posto vacante di direttore generale doveva andare ad una donna, per rispettare il principio della parità di genere.
Doveva essere un'italiana, perché in posizioni apicali dopo l'abbuffata tedesca dell'ultima presidenza ne sono rimasti troppo pochi, di Italiani. E il candidato doveva avere un grado abbastanza alto per sedersi su quella poltrona.
Si è arrivati a Sandra Gallina, brava donna e ottimo funzionario con zero esperienza in materia di salute pubblica. E così preparazione e competenza anche a Bruxelles cedono il passo ad altri criteri di valutazione, una specie di manuale Cencelli internazionalizzato dove sesso e nazionalità vengono di gran lunga preferiti alla competenza.
Tutto giustissimo sul piano concettuale, ci mancherebbe. Ma ora l'Europa intera si ritrova a far gestire un'emergenza sanitaria da una traduttrice con laurea in interpretazione cum summa lode.
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infosannio · 8 years ago
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Educazione alimentare nelle scuole, Mortaruolo: “Si investa su innovazione, qualità e valorizzazione” Il Consigliere regionale e Vicepresidente della Commissione Agricoltura della Campania, on.le Erasmo Mortaruolo prenderà parte domani mattina, a partire dalle ore 11, alla seduta congiunta delle commissioni VI “Istruzione e Cultura, Ricerca scientifica, Politiche sociali” e VIII “Agricoltura, Caccia, Pesca, Risorse comunitarie e statali per lo sviluppo”.
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tmnotizie · 5 years ago
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di Stefania Mezzina
CONTROGUERRA – Le iniziative organizzate dall’amministrazione comunale di Controguerra nel mese di dicembre, proseguono, compatibilmente alle tradizioni del territorio, con particolare riguardo ai temi ed alle proposte che possono nascere dai contesti di rete, sostiene il Vice-Sindaco Fabrizio Di Bonaventura, ricordando la notevole partecipazione della terza edizione della “Camminata tra gli Olivi”.
Il nostro Comune aderente all’Associazione Città dell’Olio propone una nuova iniziativa dedicata al Settore Olivicolo, nello specifico la proposta, elaborata dall’Assessore del Comune di Controguerra con deleghe alla Cultura, Città del Vino, Città dell’Olio e Politiche Comunitarie Fabrizio Di Bonaventura, prevede l’iniziativa dal titolo “Olio Nuovo – Oliva Ascolana del Piceno DOP: un’opportunità di rilancio integrato di Agricoltura e Turismo”.
Il Convegno tematico, che si terrà Giovedì 12 Dicembre alle ore 17:30 presso l’Enoteca comunale di Controguerra, avrà come ospiti il Funzionario Agronomo della Regione Abruzzo Luciano Pollastri, il Dirigente Servizio territoriale Est Teramo Dipartimento Agricoltura Bernardo Serra, il consigliere comunale di Ascoli Piceno Micaela Girardi e l’Agronomo responsabile della Confederazione Italiana Agricoltori Ascoli-Fermo-Macerata e produttore di Oliva Ascolana del Piceno DOP Ugo Marcelli.
L’incontro propone nella prima parte un’attenta analisi rivolta alla stagione Olivicola che si sta concludendo che verrà relazionata dagli Agronomi Luciano Pollastri e Bernardo Serra durante la quale i due interlocutori proporranno, inoltre, una sessione di degustazione sensoriale di olio nuovo, pertanto i produttori che lo desiderano potranno portare al seguito dei campioni di olio per la degustazione che verrà effettuata da due esperti Panel. A seguire il focus verterà sull’Oliva Ascolana del Piceno DOP come prospettiva di valorizzazione del territorio e come opportunità di profitto per gli agricoltori del territorio.
Il nostro territorio altamente vocato per la coltivazione delle colture durevoli, nello specifico Vite e Olivo, da ottimi risultati nella coltivazione della Cultivar Ascolana. L’intervento di Ugo Marcelli avrà come titolo “La remuneratività per l’olivicoltore della raccolta di olive per la salamoia e per l’olio”, mentre alla responsabile del Protocollo tra gli 88 Comuni dell’Areale del Disciplinare di Produzione dell’oliva Ascolana del Piceno DOP Micaela Girardi il compito di relazionare sulla reale opportunità di credere nella coltivazione di questa Cultivar che trova la sua naturale collocazione proprio nel territorio del Piceno e anche nella Provincia di Teramo. Oltre a essere presenti all’iniziativa i produttori e frantoiani di Controguerra, daranno un importante contributo Nazzareno Migliori il noto produttore dell’oliva Ascolana del Piceno DOP di Ascoli Piceno e Gennaro Montecchia rinomato frantoiano di Morro D’Oro, le loro testimonianze saranno di grande importanza e utilità ai fini dei temi che verranno trattati.
Al termine dell’iniziativa il Sindaco Franco Carletta darà luogo la cerimonia di premiazione per gli autori degli scatti fotografici realizzati durante la terza edizione della “Camminata tra gli Olivi”. Tutte le foto sono visionabili sui social perché pubblicate con lo slogan #controguerra2019 ecco tutti partecipanti: Danila Crescenzi, Di Bonaventura Mauro, Di Giuseppe Pierfrancesco, Di Natale Matteo, Palestro Alessandra, Pietropaoli Guido, Pontuti Franco, Potenza Gabriella e Quaglia Samuela. I fotografi verranno omaggiati con i prodotti delle Aziende del territorio di Controguerra.
Attraverso queste iniziative, prosegue Fabrizio Di Bonaventura, intendiamo portare avanti una programmazione che veda sempre più protagonista la crescita dei settori produttivi di eccellenza del nostro territorio. Il settore Olivicolo è uno dei principali, e sarebbe necessario favorirne la crescita proprio perché vi sono delle potenzialità che con il tempo si rende necessario sviluppare. Di certo, iniziative di qualità potranno accrescere l’interesse verso questo Settore e favorire nuove opportunità alla collettività non solo attraverso la preparazione di figure professionale ma anche promuovendo nuove attività imprenditoriali.
Sempre nell’ottica di tale progettualità nella programmazione dell’anno 2020 l’obiettivo è di consolidare il lavoro ad oggi svolto proponendo nuove iniziative che possano interessare e coinvolgere gli operatori dei settori delle produzioni di qualità.
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purpleavenuecupcake · 6 years ago
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MIPAAFT-ISMEA-AGEA: Nasce AssInCampo, nuovo strumento informativo al servizio degli operatori agricoli
Presentato ieri, durante il XI Convegno “Gestione del rischio in agricoltura”, presso il Teatro Lyrick di Santa Maria degli Angeli (PG) un nuovo strumento web innovativo al servizio degli agricoltori e operatori agricoli. Nato da un’iniziativa congiunta MIPAAFT-ISMEA-AGEA, nell’ambito del Programma di Sviluppo Rurale Nazionale 2014-2020, Misura 17, l’applicativo, denominato AssInCampo - consultabile all’indirizzo web http://assincampo.ismea.it/ anche da smartphone – consente a tutti i soggetti coinvolti a vario titolo di consultare direttamente il sistema AGEA/SIAN-SGR per utilizzare le corrette codifiche, i prezzi massimi assicurabili e i parametri contributivi disponibili a livello comunale e per prodotti e varietà assicurabili. AssInCampo permette la consultazione di tutti i dati e gli elementi necessari a predisporre correttamente gli schemi di polizza agricola agevolata e velocizza l’istruttoria dei contributi pubblici a favore degli agricoltori. “Con questo strumento innovativo – ha commentato il Ministro delle politiche agricole alimentari, forestali e del turismo Sen. Gian Marco Centinaio - proseguiamo con l’obiettivo di dare risposte agli agricoltori oltre che a velocizzare e snellire le procedure amministrative che hanno determinato, in passato, significativi ritardi nei pagamenti, il nostro impegno è massimo e lo stiamo dimostrando.” L’applicativo offre anche una specifica sezione normativa dedicata alla consultazione di regolamenti comunitari, leggi, decreti, bandi, circolari e istruzioni operative. Completa il kit di strumenti la sezione News dedicata alle notizie e alle informazioni sul mercato assicurativo agricolo agevolato. Read the full article
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manifestopossibile-blog · 7 years ago
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1 - La pace come identità e garanzia dei diritti fondamentali
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“Fa una grande differenza essere circondati da un clima di esaltazione “eroica” della guerra (come avvenuto sotto i regimi fascisti tra le due guerre mondiali in Europa) o da quel “ripudio” della guerra che la Costituzione della Repubblica italiana esprime e che le iniziative pacifiste cercano, da sempre, di incoraggiare e rendere vivo” Scriveva così Alexander Langer, definendo un approccio alla discussione e alla risoluzione di tutti i problemi fondato su quella che dobbiamo rivendicare come nostra identità. 
Un’identità che risulta dai principi fondamentali della nostra Costituzione, in particolare dagli articoli 10 e 11, che sanciscono la collocazione internazionale dell’Italia, la quale «si conforma alle norme del diritto internazionale generalmente riconosciute», e consente, in condizioni di parità con gli altri Stati, anche a limitazioni della propria sovranità quando ciò sia necessario «ad un ordinamento che assicuri la pace e la giustizia fra le Nazioni», promuovendo e favorendo le organizzazioni internazionali «rivolte a tale scopo», coerentemente con l’affermazione del «ripudio» della guerra non solo come strumento di offesa ma anche come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali. 
Nel Manifesto di Ventotene leggiamo come la costruzione di una federazione europea fosse finalizzata alla creazione di una pace mondiale. In particolare, nella seconda parte, è infatti scritto che «la linea di divisione fra i partiti progressisti e partiti reazionari cade […] ormai, non lungo la linea formale della maggiore o minore democrazia, del maggiore o minore socialismo da istituire, ma lungo la sostanziale nuovissima linea che separa coloro che concepiscono, come campo centrale della lotta quello antico, cioè la conquista e le forme del potere politico nazionale, e che faranno, sia pure involontariamente il gioco delle forze reazionarie, lasciando che la lava incandescente delle passioni popolari torni a solidificarsi nel vecchio stampo e che risorgano le vecchie assurdità, e quelli che vedranno come compito centrale la creazione di un solido stato internazionale, che indirizzeranno verso questo scopo le forze popolari e, anche conquistato il potere nazionale, lo adopereranno in primissima linea come strumento per realizzare l’unità internazionale». 
La pace si collega – come dicevamo – alla tutela dei diritti fondamentali della persona umana, senza nessuna distinzione di sesso, razza, religione o altra condizione, ivi compresa la nazionalità, seconodo quando affermato dalla Costituzione e dai trattati internazionali sottoscritti dall’Italia, a partire dalla CEDU, per cui tutti gli Stati membri «riconoscono a ogni persona sottoposta alla loro giurisdizione i diritti e le libertà enunciati nel Titolo primo della presente Convenzione». 
Si tratta, tra l’altro, del diritto alla vita, della proibizione della schiavitù, della libertà di pensiero, coscienza e religione e di quella di espressione, della protezione della vita privata e personale e – perché dalle eventuali violazioni chiunque possa sempre difendersi – del diritto a un giusto processo. 
Le guerre, le guerre civili e il proliferare in ampie parti del globo, e soprattutto in Africa, di regimi antidemocratici determinano per molti popoli persecuzioni, discriminazioni e mancato godimento di diritti fondamentali, che riguardano anche le condizioni di vita e di lavoro, naturalmente, con la conseguenza che la distinzione da alcuni proposta tra rifugiati e «migranti economici» spesso non esiste o è comunque molto difficile da determinare. 
Rispetto a queste situazioni certamente occorre una strategia che si componga di più azioni combinate e che si compia a livello internazionale e – per quanto riguarda l’Italia e gli altri Stati membri – a livello di Unione europea.
Tuttavia, non possiamo trascurare i principi fondamentali, che caratterizzano a tal punto il nostro ordinamento che non possono essere neppure oggetto di revisione costituzionale. L’identità alla quale si fa spesso riferimento per indicare odiose chiusure è questa: proteggere i diritti fondamentali di tutti, accogliendo gli stranieri ai quali ne sia impedito il godimento. 
La tutela e la promozione dei diritti fondamentali (anche di chi non è cittadino italiano) e la pace rappresentano per l’Italia repubblicana un tratto identitario, e per questo debbono essere posti al centro della politica (estera) italiana ed europea, come chiave attraverso la quale fronteggiare le questioni relative alla crisi dei rifugiati, alle relazioni con altri Stati (spesso non democratici), alle molte guerre in corso. 
La promozione della pace e la connessa tutela dei diritti dovrebbero essere patrimonio di tutte le forze politiche, a differenza di quanto è spesso avvenuto (soprattutto) negli ultimi anni, come quando si è sottoscritto l’ennesimo accordo con la Libia, quando sono stati disposti rimpatri verso il Sudan, quando sono stati mantenuti rapporti diplomatici ambigui con l’Egitto, quando si è continuato a vendere sistemi d’arma all’Arabia Saudita, mentre questa conduceva una campagna di bombardamenti indiscriminati contro lo Yemen e al di fuori di qualsiasi quadro multilaterale di intervento. 
Il nostro primo obiettivo, invece, deve essere la protezione dei civili attraverso corpi civili di pace e il blocco delle esportazioni di armi verso i Paesi in conflitto. Il nostro secondo obiettivo deve essere quello di riprendere gli sforzi diplomatici per la risoluzione dei conflitti, a partire dallo scenario siriano, sostenendo parallelamente i tentativi internazionali e indipendenti per aprire indagini e punire coloro che si sono resi responsabili di crimini di guerra. 
Disarmare la guerra, un fucile alla volta 
La nostra industria bellica alimenta conflitti nelle zone più calde del mondo, contribuendo alla devastazione di intere città, a crisi umanitarie gravissime, alla fuga delle persone. Il governo ha precise responsabilità dato che propaganda dappertutto il proprio impegno nel promuovere la vendita di armi “made in Italy”, nonostante la legge prescriva che le autorizzazioni all’export di armamenti debbano essere in linea con politica estera e non debbano essere indirizzate verso paesi in stato di conflitto armato o in cui siano confermati gravi violazioni dei diritti umani. 
Tra i principali Paesi destinatari troviamo anche Arabia Saudita, Qatar, Turchia, Pakistan, Angola, Emirati Arabi Uniti. Anche la spesa militare italiana è in crescita: nel 2017 è stimata in 23,3 miliardi di euro e si evidenzia una forte crescita dei fondi direttamente destinati all’acquisto di nuove armi e sistemi d’arma: 5,6 miliardi di euro (+10% rispetto al 2016 e + 85% rispetto al 2006) che appaiono spropositati rispetto alle esigenze operative delle nostre Forze Armate e la cui gran parte proviene dal MISE. Oltre l’86% del suo budget per il sostegno della competitività e lo sviluppo delle imprese finisce in armi. 
È da scongiurare, inoltre, il rilancio della “politica del 2%” promossa in ambito NATO, secondo la quale i paesi aderenti dovrebbero spendere almeno il 2% del PIL nel settore della difesa (per noi circa 9 miliardi). Anche da questo punto di vista dobbiamo ripartire da Ventotene e dai primi Trattati comunitari, andando verso una difesa comune nell’ambito dell’Unione europea: per ottimizzare il sistema di difesa e di intelligence europeo e, contemporaneamente, conseguire economie di scala stimate tra i 25 e i 100 miliardi di euro all’anno. 
Naturalmente ciò è strettamente connesso a una politica estera comune, che renderebbe molto più agevole fronteggiare tutte le questioni che abbiamo sin qui posto, tutto ciò riportandoci alla necessità di rilanciare una prospettiva federalista per l’Unione europea. Infine, è necessario investire sulla difesa civile e nonviolenta costituendo un Dipartimento della difesa civile (a partire dai Corpi civili di pace) come mezzo alternativo per affrontare i conflitti e ridurre le turbolenze nel mondo, in linea con la campagna «Un’altra difesa è possibile» per promuovere iniziative multilaterali di risoluzione pacifica dei conflitti. 
I cambiamenti climatici e l’effetto guerra 
Le politiche per la pace sono strettamente connesse a quelle ecologiche: i cambiamenti climatici mettono a rischio le nostre città (come vedremo in seguito) ma stanno già causando enormi problemi nelle aree più esposte del pianeta. 
Come ha scritto Martin Caparros «le carestie coinvolgono circa 50 milioni di persone», ma quelle che soffrono di «malnutrizione strutturale» sono «circa 2 miliardi, un terzo del totale».
 Eppure «l’agricoltura mondiale potrebbe nutrire senza problemi 12 miliardi di esseri umani, quasi il doppio della popolazione attuale». Secondo la Fao sono necessari 265 miliardi di dollari all’anno, aggiuntivi rispetto a quanto stanziato ora, da oggi al 2030, per sconfiggere la povertà estrema e la fame. Si tratta dello 0,31% del Pil mondiale eppure nessuno sembra intenzionato a intervenire. Sulla fame, l’Italia - in ragione della sua collocazione geografica e della sua cultura - si deve porre alla guida, a livello europeo e internazionale, di una grande missione politica per la qualità del cibo e per un programma “fame zero”. 
A questo proposito, la nostra agricoltura deve eccellere per qualità, tracciabilità del prodotto e rispetto delle condizioni di lavoro. «Made in Italy» deve essere un’etichetta che ha il significato del rispetto, in ogni accezione del termine. 
Oltre ai finanziamenti abbiamo bisogno di scelte coraggiose, come facilitare l’invio di rimesse, garantire l’accesso all’acqua e alle risorse alimentari, fermare l’espulsione dei contadini dalla propria terra a opera delle multinazionali, mentre la costruzione di dighe e la siccità stanno portando molte popolazioni alla fuga dalle proprie terre. È necessario, inoltre, contrastare la deriva speculativa assunta dalla finanziarizzazione delle materie prime alimentari e le politiche commerciali e fiscali dannose per i paesi piùdeboli. 
Sono priorità che già rientrano tra i nuovi diciassette Obiettivi dello Sviluppo Sostenibile (SDGs), che non a caso tengono assieme lo sviluppo sostenibile nelle sue tre dimensioni (ambientale, sociale ed economica) e lotta alla povertà. Obiettivi che possono essere raggiunti solo se finanziati adeguatamente, non solo rispettando l’impegno a destinare lo 0,7% del Reddito nazionale lordo alla cooperazione allo sviluppo, ma anche partendo dai responsabili: partendo dalla lotta all’elusione fiscale delle multinazionali.
Paradisi (fiscali) per pochi, inferno per molti 
I Paesi in via di sviluppo sono quelli che pagano il prezzo più alto per evasione ed elusione delle multinazionali. I governi europei dovrebbero effettuare valutazioni d’impatto delle proprie politiche fiscali su di essi, seguendo l’esempio dell’Olanda. 
Dovrebbero rivedere i trattati commerciali e fiscali che attuano distribuzioni del tutto ineguali di risorse e diritti fiscali. E infine, la Commissione ONU sulla tassazione andrebbe trasformata in un vero organismo intergovernativo che ridiscuta le regole fiscali globali mettendo i Paesi in via di sviluppo in condizione di parità, affinché gli strumenti di contrasto al fenomeno tengano in conto la loro voce, e siano più efficaci su scala globale. 
Per combattere paradisi fiscali e schemi elusivi delle multinazionali che sottraggono risorse fondamentali per i cittadini, aumentando le diseguaglianze, dobbiamo agire a tutti i livelli, a partire da quello globale e europeo. 
I recenti scandali fiscali, Luxleaks prima e Panama Papers poi, hanno dimostrato quanto sia facile spostare ingenti flussi di denaro da una parte all’altra del mondo, in giurisdizioni a fisco agevolato e coperti dalla segretezza. È ancora più assurdo che questo accada nell’Unione europea, dove gli scandali lussemburghesi hanno svelato che circa 340 aziende internazionali, tra cui molte italiane, hanno concluso accordi per eludere miliardi di euro con aliquote inferiori all’1%. 
Per non parlare del caso irlandese in cui si è vista un’aliquota dello 0,005%. Ventotto sistemi fiscali così diversi in UE hanno permesso alle multinazionali di spostare i profitti laddove più vantaggioso, e di erodere la base imponibile tramite strategie complesse, con artificiale contabilità infragruppo e trasferendo gli utili dai Paesi in cui conducono la loro attività economica verso territori a fiscalità agevolata o aree tax-free in cui hanno una presenza economica limitata e poche unità di personale. 
Il problema è globale, e vede i Paesi in via di sviluppo pagare il prezzo più alto. Il risultato? Miliardi di euro di mancato gettito fiscale. Le stime sono variabili, alcune parlano di 860 miliardi di euro di mancato incasso per evasione e di 150 miliardi di euro per elusione, nella sola Unione Europea: 1000 miliardi di euro. C’è chi stima che la stessa cifra di registri in uscita ogni anno dai Paesi in via di sviluppo come flussi finanziari illeciti. Si tratta di una massa ingente di risorse, che queste pratiche sottraggono ai servizi, distorcendo al contempo l’allocazione degli investimenti verso chi attua strategie fiscali più aggressive, anziché su basi economiche e produttive, e colpendo in particolare la piccola e media impresa. 
Bisogna porre fine alla sfrenata competizione fiscale, una corsa a ribasso che, per avvantaggiare pochi, fa male a tutti.  È quindi necessario stabilire un principio semplice: le tasse si pagano dove vengono generati i profitti. La trasparenza è uno strumento fondamentale: serve un pieno scambio automatico di informazioni tra autorità fiscali degli Stati membri, così come sulla piena trasparenza sui beneficiari finali di aziende e trust. Ma non basta: deve anche essere resa obbligatoria la rendicontazione pubblica Stato per Stato per tutte le multinazionali, che siano tenute a rendere pubblici i dati su quanti profitti fanno e quante tasse pagano in ogni giurisdizione in cui sono operative (e una serie di altri dati rilevanti). 
Questi vincoli di trasparenza già si applicano per norme europee al settore bancario. È fondamentale che si estenda l’obbligo di fornire questi dati anche sulle attività svolte fuori dall’UE, per non escludere i Paesi in via di Sviluppo. 
Dobbiamo inoltre definire uno schema di regole chiare che permetta alle imprese operanti in più Stati membri di calcolare la propria base imponibile su scala europea (base imponibile consolidata comune, CCCTB), per poi suddividere l’utile complessivo da tassare nei vari Paesi secondo criteri concordati e in base all’effettiva creazione di valore economico. E infine dobbiamo proteggere coloro che portano alla luce fatti di corruzione ed elusione fiscale: solo cinque Stati Membri su ventotto hanno una legislazione completa sulla protezione dei whistleblower. 
Una misura ponte è certamente la web tax, sul modello adottato dall'India. Si applica alle transazioni online per specifici servizi, come la vendita di prodotti advertising erogati da società senza stabile organizzazione nel nostro paese. La tassa a cui pensiamo è piatta, un prelievo di perequazione con un’aliquota non inferiore al 10% della transazione. 
Deve essere prevista un’adeguata franchigia al fine di tutelare i piccoli inserzionisti. Come in India, la tassa si applica con il metodo del reverse charge: la persona che effettua il pagamento per la pubblicità online deve dedurre dall’importo il prelievo di perequazione e versarlo direttamente al governo del paese in cui risiede entro i primi sette giorni del mese successivo. 
Devono essere previste sanzioni per i mancati versamenti mentre, nel caso in cui non sia nota la sede operativa del venditore, devono essere attivate speciali verifiche fiscali in via prioritaria. Soluzioni che invece prevedano aliquote più basse o diversi sistemi di deduzione e versamento del prelievo si rivelerebbero inefficaci. Attraverso queste misure possiamo recuperare risorse che vengono illegittimamente sottratte e che dovrebbero essere reinvestite in politiche di lotta alla povertà, alle diseguaglianze e all’emarginazione sociale, tanto quanto in investimenti in grado di riattivare un ciclo espansivo dell’economia, che abbia ricadute positive anche e soprattutto nelle aree del mondo più fragili. 
Dobbiamo tenere assieme pacifismo, ambientalismo e lotta alle disuguaglianze, per non lasciare indietro nessuno. 
E’ evidente come tutte le maggiori sfide che ci troviamo di fronte non siano risolvibili entro i ristretti confini nazionali, ma richiedano soluzioni comuni a un livello superiore e più adeguato. Vale per la sfida migratoria, che è europea e globale. Vale per la necessità di trovare una sola e forte voce dell’UE sullo scenario geopolitico internazionale, se non vogliamo condannarci all’irrilevanza. 
Vale per la sfida climatica, per cui solo a livello europeo ed internazionale si può fissare un quadro di regole comuni e sanzionabili che tutti siano tenuti a rispettare. 
E vale per la lotta contro i paradisi fiscali e l’elusione dei grandi gruppi multinazionali, per recuperare risorse fondamentali da investire nella lotta alle diseguaglianze, tra gli Stati ed entro gli Stati, e per gettare le basi di un futuro più sostenibile. 
Scarica qui il Manifesto in formato pdf
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tmnotizie · 6 years ago
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MONTEPRANDONE – In una sala consiliare affollata, si è tenuta la seduta di insediamento del nuovo Consiglio comunale di Monteprandone. Ha presieduto la prima parte dei lavori Meri Cossignani in qualità di consigliere anziano, quello che ha riportato il maggior numero di voti.
All’appello è risultato assente il consigliere Alessio Capecci per il gruppo Uniti per la Città. Si è poi proceduto alla convalida del Sindaco e dei consiglieri eletti che hanno tutti i requisiti di eleggibilità e compatibilità con il ruolo che hanno assunto. Si è passati poi alla nomina di presidente e vicepresidente del Consiglio comunale. Roberta Iozzi con 12 voti è stata eletta presidente del Consiglio comunale. La vicepresidenza del Consiglio è andata ad Orlando Ruggieri.
Dopo il giuramento di fedeltà alla Costituzione, pronunciato con la fascia tricolore come vuole la legge, il sindaco Sergio Loggi, visibilmente emozionato, ha ringraziato tutti i Consiglieri comunali e chiesto collaborazione per il territorio. Ha augurato a tutti di fare un buon lavoro nell’interesse della comunità. Ultimo grazie per i propri genitori, gli amici e la compagna. Ai cittadini di Monteprandone ha chiesto sostegno, ma anche di essere uno sprone per gli amministratori comunali.
Dalla minoranza, Orlando Ruggieri ha raccolto l’invito di Loggi alla collaborazione, annunciando che il gruppo Uniti per la Città non darà appoggio ma assumerà una posizione costruttiva, senza posizioni preconcette, valutando punto per punto le varie questioni che verranno proposte dell’Amministrazione. Anche Bruno Giobbi del gruppo Futura ha assicurato dialogo e collaborazione per il bene di Monteprandone.
A seguire il sindaco Loggi ha dato comunicazione ufficiale della composizione della Giunta comunale indicando nomi e deleghe del vicesindaco e degli assessori. Daniela Morelli è il vicesindaco con delega a Istruzione e Personale. Si occupa di diritto allo studio, politiche per l’infanzia, politiche di sostegno alla genitorialità, mense e trasporti scolastici, politiche di sostegno alle disabilità e minori, organizzazione delle risorse umane, rapporti con le organizzazioni sindacali.
Urbanistica, Affari Generali e Partecipate sono le deleghe assegnate all’assessore Meri Cossignani che si occupa nello specifico di pianificazione e assetto del territorio, tutela del paesaggio, politiche per la riqualificazione degli agglomerati storici, edilizia privata, fondi comuni di investimento immobiliare, emergenza abitativa, politiche comunitarie, creazione ufficio Europa, società partecipate, farmacia comunale, affari generali e rapporti istituzionali.
L’assessore Christian Ficcadenti è delegato al Patrimonio in particolare beni immobili comunali, edilizia scolastica, cimitero, servizi cimiteriali, impianti sportivi e relativa gestione.
A Bilancio, Attività Produttive e Lavoro è delegato l’assessore Gianpietro Vallorani con attenzione a programmazione economica, finanze, tributi, politiche per lo sviluppo industriale, artigianato, commercio, pubblicità e affissioni, contenzioso, tutela dei consumatori, politiche attive del lavoro e formazione professionale.
Fernando Gabrielli è stato nominato assessore a Viabilità e Protezione Civile, in particolare a infrastrutture viarie, manutenzione e segnaletica stradale, gestione dei rifiuti, igiene urbana, servizi idrici e fognature, verde pubblico, servizio guardie venatorie ed ecologiche, protezione civile, pubblica illuminazione.
Per quanto riguarda i consiglieri, Loggi ha assegnato le seguenti deleghe: Roberta Iozzi, presidente del consiglio con delega a Cultura e Pari Opportunità (attività culturali, politiche contro la discriminazione di genere, prevenzione della violenza domestica, tutela delle vittime di abusi);
Marco Romandini è delegato a Turismo e Valorizzazione del Centro Storico (politiche di promozione ed accoglienza turistica, valorizzazione del borgo e delle sue attività produttive, riqualificazione centro storico);
Marco Ciabattoni è delegato a Sport e Tempo Libero (promozione dell’attività motoria, eventi sportivi, relazioni con le società e le associazioni sportive);
Antonio Riccio è delegato a Trasporti e Videosorveglianza (trasporti, mobilità alternativa, coordinamento con la Polizia Locale in merito al sistema di videosorveglianza, rapporti con le forze dell’ordine, partecipazione e cittadinanza attiva).
Sergio Calvaresi è delegato a Politiche Ambientali e Agricoltura (tutela dell’ambiente, valorizzazione delle produzioni agricole, promozione della biodiversità, tutela dei diritti degli animali, bonifica ed irrigazione).
Martina Censori è delegata a Politiche Giovanili e Innovazione (politiche giovanili, rapporti con la Consulta Giovanile, reti telematiche, ricerca e innovazione).
Il Sindaco Loggi ha conservato tutte le materie non delegate agli Assessori e ai Consiglieri, tra le quali Politiche Sanitarie e Politiche Sociali (progetti per la terza età, politiche per l’immigrazione, reddito di cittadinanza comunale e servizio civile).
Prima della conclusione dell’assise, il Consiglio ha eletto membri effettivi della commissione elettorale comunale Marco Ciabattoni e Sergio Calvaresi per la maggioranza, Bruno Giobbi per la minoranza. Membri supplenti sono stati invece eletti Marco Romandini e Martina Censori per la maggioranza e Alessio Capecci per la minoranza.
Al termine del Consiglio comunale la nuova Amministrazione ha salutato una delegazione di Kumhausen, città della Baviera in Germania gemellata con Monteprandone, accompagnati dal vicesindaco Karl Wilser, in visita in questi giorni nel territorio.
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tmnotizie · 6 years ago
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ANCONA – Sabato 6 aprile, presso l’Informagiovani di Ancona, piazza Roma (underground)  alle ore 17.30, il Gruppo di Acquisto Solidale “Gas–Tigo” di Ancona, nell’ambito del ciclo delle iniziative pubbliche volte a sensibilizzare i cittadini sulle tematiche del consumo consapevole, organizza un incontro dal titolo: Cambiamo l’Agricoltura: il Cambiamento Possibile. Interverrà il dott. Franco Ferroni, responsabile Agricoltura & Biodiversità del WWF  Italia e coordinatore della Coalizione Italiana #CambiamoAgricoltura.
L’incontro ha lo scopo di indagare il ruolo attuale dell’agricoltura non solo in rapporto alla qualità del cibo, ma anche rispetto alla tutela dell’ambiente, della salute e agli interventi sul cambiamento climatico, nella prospettiva di un nuovo modello di sviluppo non più distruttivo delle risorse naturali e schiavo dell’economia.
Durante l’incontro verrà presentata in anteprima l’Edizione Italiana dell’Atlante della PAC, un documento di grande importanza per il mondo agricolo e per tutti noi, che spiega le conseguenze della Politica Agricola Comune sull’ambiente, sul paesaggio ma anche sull’economia e sulla società Europea.
Aiutati da Franco Ferroni si cercherà di capire se sarà possibile orientare le politiche agricole comunitarie a partire dal 2020 verso reali obiettivi di sostenibilità ambientale, sociale ed economica.
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purpleavenuecupcake · 7 years ago
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MIPAAF: approvati in Consiglio dei Ministri riorganizzazione AGEA e nuove norme su piante officinali
Il Consiglio dei ministri, su proposta del Presidente Paolo Gentiloni in qualità di Ministro delle politiche agricole, alimentari e forestali, ha approvato, in esame definitivo, due decreti legislativi che, in attuazione della legge sulla semplificazione, la razionalizzazione e la competitività dei settori agricolo e agroalimentare (legge 28 luglio 2016, n. 154), introducono norme in materia di riorganizzazione delle competenze nel sistema di erogazione degli aiuti comunitari cui sono preposti l’Agenzia per le erogazioni in agricoltura (AGEA) e il sistema degli Organismi pagatori riconosciuti, nonché di coltivazione, raccolta e prima trasformazione delle piante officinali. Di seguito le principali previsioni dei due decreti. Riorganizzazione dell’Agenzia per le erogazioni in agricoltura (AGEA) Riorganizzazione dell’Agenzia per le erogazioni in agricoltura (AGEA) e riordino del sistema dei controlli nel settore agroalimentare, in attuazione dell’articolo 15 della legge 28 luglio 2016, n. 154 Il decreto, in attuazione dell’articolo 15 della legge delega e in linea con la nuova politica agricola comune 2014-2020, prevede la riorganizzazione dell’Agenzia per le erogazioni in agricoltura (AGEA), in modo da renderla maggiormente rispondente alle specifiche esigenze del settore e da assicurare il raggiungimento di diversi obiettivi: -       migliorare la qualità dei servizi erogati alle imprese agricole; -       razionalizzare e contenere la spesa; -       innalzare l’efficienza del sistema di pagamenti; -       rivedere e ottimizzare il modello di coordinamento degli organismi pagatori a livello regionale; -       rivedere l’attuale sistema di gestione del SIAN (Sistema Informativo Agricolo Nazionale); -       ottimizzare l’accesso alle informazioni, mediante la realizzazione di una piattaforma informatica che permetta una più forte integrazione tra le articolazioni regionali e la struttura centrale. Infine, il decreto mira ad assicurare in modo più strutturato e netto la separazione tra le funzioni di Organismo di coordinamento e di Organismo pagatore attribuite all’AGEA. Piante officinali   Testo unico in materia di coltivazione, raccolta e prima trasformazione delle piante officinali ai sensi dell’articolo 5 della legge 28 luglio 2016, n. 15 Il decreto, ai sensi dell’articolo 5 della legge delega, costituisce il nuovo Testo unico in materia di coltivazione, raccolta e prima trasformazione delle piante officinali. Il testo fa proprie le conclusioni del Tavolo di filiera delle piante officinali, istituito nel 2013, e, tenendo conto delle normative europee, adegua la disciplina vigente dando un nuovo assetto al settore, in modo da favorirne la crescita e lo sviluppo e da valorizzare le produzioni nazionali, garantendo al contempo una maggiore trasparenza e conoscenza al consumatore finale. In particolare, il decreto: -          fornisce una nuova definizione di piante officinali, prevedendo inoltre l’istituzione dei registri varietali delle specie di piante officinali, nei quali sono elencate le piante officinali ammesse alla commercializzazione e sono stabilite le modalità e le condizioni per la certificazione delle sementi; -          chiarisce in maniera inequivoca che la coltivazione, la raccolta e la prima trasformazione delle piante officinali sono considerate a tutti gli effetti attività agricole; -          disciplina la raccolta spontanea, in modo da evitare il depauperamento delle aree a questa destinate e da favorire una maggiore conoscenza delle stesse zone, delle piante e dell’ambiente in cui si sviluppano; -          stabilisce che, con decreto del Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali, d’intesa con la Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le Regioni e le Province autonome di Trento e di Bolzano, deve essere adottato il Piano di settore della filiera delle piante officinali, che costituisce lo strumento programmatico strategico diretto a individuare gli interventi prioritari per migliorare le condizioni di produzione e di prima trasformazione delle piante officinali, al fine di incentivare lo sviluppo di una filiera integrata dal punto di vista ambientale, di definire forme di aggregazione professionale e interprofessionale capaci di creare condizioni di redditività per l’impresa agricola e di realizzare un coordinamento della ricerca nel settore; -          prevede, per le Regioni, la possibilità di istituire, nel rispetto della normativa dell’Unione europea, marchi finalizzati a certificare il rispetto di standard di qualità nella filiera delle piante officinali. Il testo ha ottenuto il parere favorevole del Consiglio di Stato, valorizza e tiene conto delle indicazioni delle Commissioni parlamentari competenti e delle osservazioni della Conferenza unificata, nonché, per la parte relativa all’istituzione di “Marchi collettivi di identificazione delle piante officinali” finalizzati a certificare il rispetto di standard di qualità nella filiera delle piante officinali, che costituisce una regola tecnica poiché reca disposizioni la cui osservanza è obbligatoria de jure, del parere della Commissione europea.   Read the full article
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purpleavenuecupcake · 7 years ago
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🎤MIPAAF: approvati in Consiglio dei Ministri riorganizazzione AGEA e nuove norme su piante officinali
Il Consiglio dei Ministri, su proposta del Presidente Paolo Gentiloni in qualità di Ministro delle politiche agricole, alimentari e forestali, ha approvato, in esame definitivo, due decreti legislativi che, in attuazione della legge sulla semplificazione, la razionalizzazione e la competitività dei settori agricolo e agroalimentare (legge 28 luglio 2016, n. 154), introducono norme in materia di riorganizzazione delle competenze nel sistema di erogazione degli aiuti comunitari cui sono preposti l’Agenzia per le erogazioni in agricoltura (AGEA) e il sistema degli Organismi pagatori riconosciuti, nonché di coltivazione, raccolta e prima trasformazione delle piante officinali. Di seguito le principali previsioni dei due decreti. Riorganizzazione dell’Agenzia per le erogazioni in agricoltura (AGEA) Riorganizzazione dell’Agenzia per le erogazioni in agricoltura (AGEA) e riordino del sistema dei controlli nel settore agroalimentare, in attuazione dell’articolo 15 della legge 28 luglio 2016, n. 154 Il decreto, in attuazione dell’articolo 15 della legge delega e in linea con la nuova politica agricola comune 2014-2020, prevede la riorganizzazione dell’Agenzia per le erogazioni in agricoltura (AGEA), in modo da renderla maggiormente rispondente alle specifiche esigenze del settore e da assicurare il raggiungimento di diversi obiettivi: migliorare la qualità dei servizi erogati alle imprese agricole; razionalizzare e contenere la spesa; innalzare l’efficienza del sistema di pagamenti; rivedere e ottimizzare il modello di coordinamento degli organismi pagatori a livello regionale; rivedere l’attuale sistema di gestione del SIAN (Sistema Informativo Agricolo Nazionale); ottimizzare l’accesso alle informazioni, mediante la realizzazione di una piattaforma informatica che permetta una più forte integrazione tra le articolazioni regionali e la struttura centrale. Infine, il decreto mira ad assicurare in modo più strutturato e netto la separazione tra le funzioni di Organismo di coordinamento e di Organismo pagatore attribuite all’AGEA. Piante officinali Testo unico in materia di coltivazione, raccolta e prima trasformazione delle piante officinali ai sensi dell’articolo 5 della legge 28 luglio 2016, n. 154 Il decreto, ai sensi dell’articolo 5 della legge delega, costituisce il nuovo Testo unico in materia di coltivazione, raccolta e prima trasformazione delle piante officinali. Il testo fa proprie le conclusioni del Tavolo di filiera delle piante officinali, istituito nel 2013, e, tenendo conto delle normative europee, adegua la disciplina vigente dando un nuovo assetto al settore, in modo da favorirne la crescita e lo sviluppo e da valorizzare le produzioni nazionali, garantendo al contempo una maggiore trasparenza e conoscenza al consumatore finale. In particolare, il decreto: fornisce una nuova definizione di piante officinali, prevedendo inoltre l’istituzione dei registri varietali delle specie di piante officinali, nei quali sono elencate le piante officinali ammesse alla commercializzazione e sono stabilite le modalità e le condizioni per la certificazione delle sementi; chiarisce in maniera inequivoca che la coltivazione, la raccolta e la prima trasformazione delle piante officinali sono considerate a tutti gli effetti attività agricole; disciplina la raccolta spontanea, in modo da evitare il depauperamento delle aree a questa destinate e da favorire una maggiore conoscenza delle stesse zone, delle piante e dell’ambiente in cui si sviluppano; stabilisce che, con decreto del Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali, d’intesa con la Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le Regioni e le Province autonome di Trento e di Bolzano, deve essere adottato il Piano di settore della filiera delle piante officinali, che costituisce lo strumento programmatico strategico diretto a individuare gli interventi prioritari per migliorare le condizioni di produzione e di prima trasformazione delle piante officinali, al fine di incentivare lo sviluppo di una filiera integrata dal punto di vista ambientale, di definire forme di aggregazione professionale e interprofessionale capaci di creare condizioni di redditività per l’impresa agricola e di realizzare un coordinamento della ricerca nel settore; prevede, per le Regioni, la possibilità di istituire, nel rispetto della normativa dell’Unione europea, marchi finalizzati a certificare il rispetto di standard di qualità nella filiera delle piante officinali. Il testo ha ottenuto il parere favorevole del Consiglio di Stato, valorizza e tiene conto delle indicazioni delle Commissioni parlamentari competenti e delle osservazioni della Conferenza unificata, nonché, per la parte relativa all’istituzione di “Marchi collettivi di identificazione delle piante officinali” finalizzati a certificare il rispetto di standard di qualità nella filiera delle piante officinali, che costituisce una regola tecnica poiché reca disposizioni la cui osservanza è obbligatoria de jure, del parere della Commissione europea. Read the full article
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tmnotizie · 7 years ago
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SANT’ ELPIDIO A MARE –  Il sindaco, Alessio Terrenzi, ha provveduto a riorganizzare la Giunta Comunale ripristinando la parità di genere con la nomina dell’assessore Stefania Torresi seguita alle dimissioni di Norberto Clementi. E’ di oggi l’atto con il quale ha provveduto a riassegnare le deleghe assessorili ai suoi collaboratori.
I cambiamenti più sostanziali riguardano, com’è ovvio che sia, la ripartizione delle deleghe a suo tempo assegnate a Clementi.
I lavori pubblici sono stati attribuiti al vice sindaco Mirco Romanelli che si occuperà, oltre a bilancio e finanze, anche di tutto ciò che riguarda l’area tecnica con lavori pubblici, infrastrutture e viabilità, edilizia pubblica, edilizia scolastica, case popolari, ricostruzione post sisma, dissesti idrogeologici. Ed ancora, contenzioso, politiche per l’integrazione dei servizi con i Comuni limitrofi. A  Matteo Verdecchia, in aggiunta alle materie che erano già di sua competenza, va il personale.
La new entry Stefania Torresi si occuperà, come già in passato, di politiche per lo sviluppo economico, agricoltura, industria, artigianato, commercio, fiere e mercati, terrà i rapporti con le associazioni culturali, Pro Loco ed Enti di culto (festeggiamenti patronali), si occuperà del Natale, spettacoli e manifestazioni, terrà i rapporti con i quartieri e con le Associazioni ricreative e del tempo libero nonché politiche del tempo libero, rapporti con le associazioni del volontariato sociale. Da ultimo, ma non per importanza, si occuperà di pari opportunità.
Invariate le competenze dell’assessore Stefano Berdini mentre Gioia Corvaro rileva il settore sociale a suo tempo assegnato a Mirco Romanelli (Politiche sociali, Politiche per la famiglia, Politiche per l’infanzia e l’adolescenza, politiche del tempo libero, consulte, rapporti con le associazioni del volontariato sociale, immigrazione, Centri Sociali, Sanità e Strutture socio-sanitarie, Tutela dei diritti umani della pace e della solidarietà). Invariate le deleghe del Sindaco, Alessio Terrenzi.
“Ringrazio Stefania Torresi per la disponibilità manifestata e la volontà di tornare a far parte della nostra squadra – commenta Terrenzi – nonostante i suoi impegni. Apprezzo lo sforzo e gliene sono grato. Allo stesso tempo ringrazio Norberto Clementi per l’importante contributo che ha portato, per la sua serietà e disponibilità che non sono mai mancati ne’ nell’amministrazione precedente ne’ in questa. La riassegnazione delle deleghe ha portato alcuni cambiamenti che tengono conto della disponibilità di tempo di ogni Assessore ed auguro a tutti buon lavoro. Ci tengo a sottolineare che questo cambiamento, già previsto fin dall’inizio ma accelerato nei tempi per via delle vicende che riguardano la necessità di ripristinare la parità di genere, è stato effettuato con estrema serenità da parte di tutti. Abbiamo tanta voglia di lavorare, ognuno darà il proprio contributo in linea con quella passione e quello spirito di squadra che ci hanno sempre mossi. Un importante ruolo avranno anche i Consiglieri Comunali che verranno coinvolti sempre più nella vita amministrativa. Per alcuni di loro sarà anche una buona palestra per il futuro. Sono positivamente stimolato, sereno e pronto a continuare a lavorare con rinnovato entusiasmo. A tutti i miei collaboratori va un caloroso ringraziamento, sia a chi è parte attiva della Giunta Comunale che a tutti gli altri, Consiglieri e non solo: credo che la nostra squadra abbia delle grandi potenzialità e ce la metteremo tutta per dimostrarlo con risultati concreti per una Città che ci ha dato ampia fiducia. Una fiducia che intendiamo ripagare ogni giorno con impegno costante e massima attenzione per tutte le problematiche che riguardano il nostro vasto territorio. Buon lavoro a tutti!”.
Questo l’elenco completo delle deleghe di ogni Assessore.
All’Assessore Comunale Sig. ROMANELLI MIRCO oltre a quelle di Vice Sindaco, sono delegate le funzioni concernenti i servizi comunali relativi a:
Bilancio e Finanze, partecipazione e decentramento
Lavori pubblici, infrastrutture e viabilità
Edilizia pubblica, edilizia scolastica, case popolari
Ricostruzione pubblica post sisma
Dissesti idrogeologici, corsi d’acqua, fossi, canali di scolo, cave, depurazione
Patrimonio (alienazioni)
Politiche per l’integrazione dei servizi con i Comuni limitrofi
Contenzioso, liti attive e passive
CED, innovazione e nuove tecnologie
All’Assessore Comunale Sig. VERDECCHIA MATTEO sono delegate le funzioni concernenti i servizi comunali relativi a:
Politiche per la difesa e valorizzazione del territorio e dell’ambiente, Nettezza Urbana, discariche
Urbanistica, pianificazione territoriale e strumenti urbanistici, edilizia privata, catasto.
Sport e rapporti con le associazioni sportive locali
Energie alternative e rinnovabili
Stoccaggio del Gas e Metanodotto
Efficientamento Energetico
Ricostruzione privata post sisma
Rapporti con il Consiglio Comunale
Personale
 All’Assessore Comunale Sig.ra CORVARO GIOIA sono delegate le funzioni concernenti i servizi comunali relativi a:
Politiche comunitarie
Turismo
Politiche per il potenziamento delle attività culturali, tutela e valorizzazione dei beni culturali e delle strutture culturali permanenti – Teatro e Cinema/biblioteca, archivio storico, museo della calzatura, pinacoteca, laboratorio di poesia, Osservatorio Astronomico
Politiche per la difesa e valorizzazione del centro storico
Politiche sociali, Politiche per la famiglia, Politiche per l’infanzia e l’adolescenza, Centri Sociali
Immigrazione
Sanità e Strutture socio-sanitaria (Residenza protetta anziani, centri diurni, ecc)
Tutela dei diritti umani della pace e della solidarietà
All’Assessore Comunale Sig.ra STEFANIA TORRESI sono delegate le funzioni concernenti i servizi comunali relativi a:
Politiche per lo sviluppo economico, Agricoltura, Industria, Artigianato, Commercio, Fiere e mercati.
Rapporti con le associazioni culturali, Pro Loco ed Enti di culto (festeggiamenti patronali, Natale) spettacoli e manifestazioni
Rapporti con i quartieri, rapporti con le Associazioni ricreative e del tempo libero, politiche del tempo libero, rapporti con le associazioni del volontariato sociale
Pari opportunità
All’Assessore Comunale Sig. BERDINI STEFANO sono delegate le funzioni concernenti i servizi comunali relativi a:
Manutenzione dei beni demaniali e patrimoniali, dei parchi e dei giardini,
Reti idriche e fognanti
Reti del metano
Arredo urbano, trasporti ed autoparco
Servizi cimiteriali, Trasporti funebri, polizia mortuaria, cimiteri
Tutela del benessere degli animali, igiene e polizia veterinaria, pascoli
Randagismo canino
Orti Urbani, Street arts.
Bilancio arboreo
Politiche giovanili e CAG
 Restano attribuite alla competenza del Sindaco le residue funzioni amministrative e, in modo particolare, quelle concernenti i servizi relativi a:
Ufficio stampa e pubbliche relazioni
Rapporti con l’Unione Europea, Stato, Regione, Provincia, Enti ed Associazioni intercomunali.
Polizia Municipale
Servizi Demografici, Affari Generali
Protezione Civile
Manifestazioni Storiche
Politiche scolastiche/Pubblica istruzione (valorizzazione degli Istituti di ogni ordine e grado) Rapporti con Consiglio Comunale dei ragazzi.
Mense scolastiche
Soggiorni per anziani, colonie estive
Gemellaggi
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tmnotizie · 8 years ago
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MONTEPRANDONE – Il Sindaco Stefano Stracci nella seduta consiliare del 31 gennaio u.s. ha proceduto alla ridistribuzione delle deleghe ad Assessori e Consiglieri di maggioranza e alla nomina del nuovo Assessore Fernando Gabrielli. Questa la composizione della nuova Giunta e le deleghe assegnate:
ASSESSORI
LOGGI SERGIO, Vice Sindaco, con delega a:
Sport ed Edilizia Sportiva Promozione dell’attività motoria, relazioni con le società e le associazioni sportive, eventi sportivi, manutenzione e gestione degli impianti sportivi;
GRELLI STEFANIA con delega a
Integrazione Sociale e Sanità Politiche di sostegno alle disabilità, progetti per la terza età, politiche per l’immigrazione, politiche per le pari opportunità, progetto SECIN, servizi sanitari;
GABRIELLI FERNANDO con delega a
Ambiente e Patrimonio Politiche ambientali, gestione dei rifiuti, igiene urbana, servizi idrici e fognature, servizio guardie venatorie ed ecologiche, parchi e giardini, beni immobili comunali ed edilizia scolastica, servizi cimiteriali, Protezione Civile;
TROIANI MATTEO con delega a
Urbanistica e Sicurezza Pianificazione e assetto del territorio, tutela del  paesaggio, politiche per la riqualificazione degli agglomerati storici, decoro urbano, edilizia privata, emergenza abitativa, infrastrutture viarie, manutenzione e segnaletica stradale, illuminazione pubblica, politiche energetiche, mobilità alternativa, trasporto  pubblico, Polizia Municipale;
CAPPELLA EMERENZIANA, con delega a
 Economia e Lavoro: Programmazione economica e bilancio, finanze, tributi, e statistici, affari generali e contenzioso, società partecipate, politiche comunitarie, politiche per lo sviluppo servizi demografici industriale, artigianato, commercio, pubblicità e affissioni, tutela dei consumatori, politiche attive del lavoro e formazione professionale.
CONSIGLIERI COMUNALI
ARAGRANDE FEDERICO con compiti in
Informatizzazione Reti telematiche, Agenda Digitale, Smart City;
MORELLI DANIELA con compiti in
Istruzione e Famiglia  Diritto allo studio, politiche per l’infanzia, politiche di sostegno alla genitorialità, trasporto scolastico;
AMABILI LOREDANA con compiti in
Agricoltura Valorizzazione delle produzioni agricole, bonifica e irrigazione, promozione della biodiversità, allevamento, tutela dei diritti degli animali;
MALAVOLTA PACIFICO con compiti in
Gemellaggi Rete delle “Città di San Giacomo”, festeggiamenti patronali;
CAMELI ILARIA con compiti in
Turismo Politiche di promozione turistica, valorizzazione dell’enogastronomia, marketing territoriale, accoglienza turistica;
CAPECCI ALESSIO con compiti in
Politiche Giovanili Politiche giovanili, rapporti con la Consulta Giovanile.
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