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TUTELA DEL “MADE IN ITALY “ SEQUESTRATI SEICENTO ARTICOLI DI PELLETTERIA
Alessandria, 26 marzo 2025 – I funzionari dell’Ufficio delle Dogane di Rivalta Scrivia, in collaborazione con i militari della Guardia di Finanza di Tortona, nel corso di un’attenta attività di verifica, hanno sequestrato circa seicento articoli di pelletteria recanti un noto marchio italiano, rinvenuti all’interno di un container proveniente dalla Cina. Borse da donna e portafogli in pelle che…
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Menzogne !!!
I signori del potere hanno costruito una civiltà su un cumulo di menzogne, sarebbe più preciso dire che se ne sono impossessati, la loro ambiguità ha finito per generare una sorta di realtà alternativa, una società civile, costruita dai nostro padri, che credevano fermamente in quello che dicevano e facevano, e una società sommersa nella prima a nascondere la propria natura perversa, incivile, che tutto l’opposto di quella cui affermano di vivere –sempre riferendomi ai signori del potere- che i discendenti di quei padri fondatori, corrotti e avidi, hanno eretto in nome del profitto. In definitiva, una civiltà che rispecchia appieno la natura dell’essere umano, quel dualismo di ying e yang, luce e tenebra, male e bene.
A differenza, però, che la loro realtà e fatta di assoluta tenebra, un mondo oscuro in cui tutti devono loro, tutti sono ai loro piedi, tutti dipendono dalla loro parola. questi personaggi, molto singolari, amano decidere della vita altrui, disporre dei loro simili che definiscono operai ma nella loro mente sono solo schiavi al loro servizio, cui devono loro piena e assoluta obbedienza.
La loro economia non è il lavoro, non è di certo il produrre beni di consumo essenziali e di utile dominio, essa si basa sul consumismo, spingere il genere umano ad acquistare tutto quello che gli capita tra le mani, indipendentemente se si tratta di utilità o meno.
Parlano di lotta all'inquinamento, al surriscaldamento globale, alla prevenzione delle malattie, si, ma in realtà è solo un pretesto per girare la frittata dalla loro parte, ovvero prelevare fondi pubblici a loro piacimento per ottenere maggiori profitti. Per il resto poi, basta puntarsi il dito l'un l'altro ma mai fare un mea culpa.
Sono vili e privi di scrupoli, gli uomini di potere, nessuno conta per loro quanto sé stessi che mettono al centro del mondo, egocentrici nel loro modo d'essere, trattano gli altri come oggetti di uso comune, ponendosi al di sopra di tutto e tutti. Soprattutto non sono persone affidabili, loro credono solo in sé stessi, gli altri sono solo individui da sfruttare per i pori fini. Per questo sono inaffidabili, non si legano a nessuno e possono tradirti in qualunque momento, dipendono solo da chi li sostiene nelle folle ideologie.
Per questo hanno costruito un mondo che si basa sulla menzogna, dato che il mondo dei loro padri si basava sulla giustizia, fratellanza, uguaglianza, di certo non è adatto alle loro idee di possesso ma del vivere insieme in armonia e soprattutto in pace.
#reportage#reporter#emozioni#filosofia#idee in libertà#folosofare#aforismi#persone#parole mie#frasi#frasi tumblr
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“L’aumento dell’occupazione non fa diminuire la povertà, mentre con il taglio dei sussidi diminuisce la povertà tra i disoccupati. Com’è possibile? E’ difficile far incastrare i pezzi, sociologi ed economisti riescono a comporre il puzzle?”
In tutta modestia, provo non tanto a rispondere alla domanda, quanto a porre almeno un dubbio: lavoro nero ed economia sommersa incidono? Per me si, è molto.
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Istat, 192 miliardi economia in nero e illegale,+10% in 2021
L’economia sommersa e illegale in Italia cresce del 10% nel 2021 e raggiunge 192 miliardi di euro. La sua incidenza rispetto al Pil resta stabile al 10,5% rispetto all’anno precedente e inferiore al periodo pre-pandemia. Lo comunica l’Istat nel report L’economia non osservata nei conti nazionali. In particolare ‘economia sommersa si attesta a poco meno di 174 miliardi di euro, mentre le attività…
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attacco di zombi

Questo è il risultato combinato della cultura delle scuse, del miserabilismo sociologico, delle politiche cittadine, delle stronzate inclusive, delle sciocchezze sull'educazione positiva, delle pedagogie non direttive, dell'apprendimento giocoso, dell'educazione benevola, del benessere a scuola, del metodo globale, della genitorialità costruttiva, del padre assente, il rifiuto di assumere la posizione di autorità, per sua natura asimmetrica, la generalizzazione del discorso sull'istituzione nulla, della cogestione del monopolio della violenza con i delinquenti – senza dimenticare la rinuncia alla buona vecchia pena.
Nessuno lo ha detto in modo più eloquente del prefetto dell'Hérault: “Due schiaffi e via a letto! Tutti gli studenti turbolenti e ribelli sono stati lì. Ho ancora in mente lo schiaffo magistrale dato da un fratello delle scuole cristiane quando ero in quarta, quarant'anni fa. Ho ancora la testa svitata e la mia guancia arrossata. E non parlo di quelli che ci hanno somministrato i nostri padri. Ci hanno aiutato a sollevarci.
Ma cosa facciamo invece? Invochiamo Les Miserables . Un classico, solo che non è più il capolavoro di Victor Hugo ad essere in cartellone, è la colonna sonora del film di Ladj Ly, premio della giuria a Cannes nel 2019. Ah, sociologia della miseria, miseria della sociologia!
A rigor di termini, non c'è più miseria nei sobborghi, se non spirituale. La povertà è una leggenda metropolitana. La posta in gioco è, invece, l'uscita dalla miseria, post-miseria, con lo sviluppo senza fine dell'economia della droga, che ha largamente protetto le famiglie di Nahel e altri.
Queste periferie sembrano solo township Sudafricani, sono superdotati di prodotti high-tech, telefonia e auto di lusso. La loro popolazione è affascinata dall'Occidente terminale, dai suoi prodotti di marca, dalla sua abbondanza, dal suo comfort: il saccheggio lo attesta fino alla caricatura. È questo al di là della miseria che racconta la verità su questo mondo e sull'economia sommersa che lì prospera. Questa economia ha fatto emergere un mutante post-sociale, qualcosa come uno zombie, un esercito di zombie, creature dell'underground dostoevskiano appunto. I rivoltosi hanno tutte le caratteristiche. Come gli zombi, escono di notte. Come gli zombi, sono senza cervello. Come gli zombi, sono iperviolenti. Non parlano, ma emettono grugniti onomatopeici. Si chiama rap. E ogni notte si ripetonoLa notte dei morti viventi .
Le “opportunità per la Francia”: un'opportunità per la Francia?
Tuttavia, ci sono buone notizie. Finalmente cadono le maschere, finalmente si aprono gli occhi, finalmente si incrina il muro di bugie. La commedia dell'integrazione si trasforma nella tragedia della disintegrazione. Gérard Colomb aveva avvertito Macron: “Oggi viviamo fianco a fianco… temo che domani vivremo faccia a faccia. " Eccoci qui. Se il reale è ciò che dura quando abbiamo smesso di crederci, come diceva Philip K. Dick, il reale è per noi ciò che resta al mattino presto dopo una notte di tumulto: un canto di desolazione e un campo di rovine. Ma senza questo shock, senza queste rivolte, nessun possibile risveglio. O lo shock ci manterrà nel nostro stordimento o ci tirerà fuori da esso. O ci rialzeremo o affonderemo un po' di più. La RN ha già un viale davanti. Paradossalmente, è la feccia e l'estrema sinistra che l'avranno aperta. Grazie a loro per averci ricordato che la convivenza non è possibile. Saranno loro o noi!
- Francois Bousquet
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“ Il crimine è uno specchio straordinario delle trasformazioni sociali. Non è mai attività delinquenziale fine a se stessa, né semplicemente la manifestazione del male, dell’illecito, della frode, della violenza. I fatti che lo riguardano non avvengono mai sub specie aeternitatis. Il crimine ha a che fare con la produzione di denaro, con la sua accumulazione e la sua redistribuzione. Ha a che fare con i rapporti di forza insiti nelle società che attraversa, con i palazzi del potere politico, con i consigli d’amministrazione delle multinazionali, con l’internazionalizzazione dei mercati finanziari, con la de-localizzazione della produzione, con l’erosione delle funzioni degli stati nazionali, con la privatizzazione del mondo, con il lento processo di deistituzionalizzazione della società occidentale e con la sistematica occupazione “particulare” di ciò che resta del Palazzo. Diventa spesso argine alla miseria e alla disoccupazione, e talvolta leva d’ascesa sociale, creazione primitiva di capitali. Smuove gli equilibri di potere, creandone di nuovi. Utilizza le nuove tecnologie e si serve dell’abbattimento delle frontiere. Lo fa spesso con inaudita facilità, anticipando le stesse dinamiche della globalizzazione liberista. Il crimine è una parte dinamica di questa globalizzazione: l’economia lecita e quella illecita diventano due facce della stessa medaglia, unite dagli imperativi della produzione di ricchezza, della destrutturazione del mondo del lavoro, dell’inseguimento di modelli di vita sempre più danarosi e insostenibili. Il crimine è la faccia sporca della medaglia, ma secondo alcuni produce tra il 5 e il 10 per cento del Pil mondiale. E ciò che porta benessere, difficilmente viene messo in discussione. È stato così nel secolo scorso, è così anche in quello che stiamo vivendo. Quando Pasolini volle occuparsi della mutazione della “malavita”, adottò questa come metafora della più generale trasformazione della società italiana. Attraverso la mutazione della malavita, colta nei fatti di cronaca che la riguardavano, era possibile scorgere la mutazione antropologica degli italiani. Ma era anche possibile scorgere, nel suo farsi, una drammatica e irrecuperabile frattura: mentre il Palazzo implodeva nel tentativo di preservare i propri ossidati equilibri, ciò che avveniva “fuori dal Palazzo”, nella cronaca, era “infinitamente più nuovo, spaventosamente più avanzato”. Oggi dobbiamo concludere che molte delle profezie gridate da Pasolini alla metà degli anni settanta si sono avverate. C’è stato perfino quel processo penale da lui tanto invocato negli ultimi mesi di vita: buona parte dei gerarchi di allora e dei successivi anni ottanta sono finiti dietro al banco degli imputati. Ma questo non ha impedito che i punti di rottura venissero ricuciti, che la Controriforma avanzasse indisturbata, che il popolo italiano plaudesse proprio ai nipotini di quei gerarchi. Ciò non ha impedito che la realtà diventasse molto più drammatica e complessa di quanto lo stesso Pasolini avesse profetizzato. “
Alessandro Leogrande, Le male vite. Storie di contrabbando e di multinazionali, prefazione di Gianfranco Bettin, Feltrinelli (collana Universale Economica)
[ Libro elettronico. Prima edizione digitale: aprile 2021; prima edizione originale: L’Ancora del Mediterraneo, 2003 ]
#Le male vite. Storie di contrabbando e di multinazionali#letture#Pier Paolo Pasolini#Alessandro Leogrande#leggere#libri#criminalità organizzata#mafia#malavita#delinquenza#sud#economia sommersa#capitalismo#neoliberismo#società#accumulazione originaria#multinazionali#disoccupazione#Storia del Mezzogiorno d'Italia#potere#globalizzazione#società italiana contemporanea#frontiere#politica italiana#libro inchiesta#collusione#Adriatico#Gianfranco Bettin#Puglia#Sacra corona unita
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GOVERNO FASCISTA ?
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Parliamone
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Finora non si poteva dire nulla sulla nuova maggioranza fascista, eletta nel nostro Parlamento italiano. Che subito ti accusavano di pregiudizi e di non essere ancorato ai fatti concreti.
Bene.
Oggi 26 ottobre 2022, abbiamo girato pagina.
Il primo segnale concreto di dove ci porterà questa manica di scappati di casa è arrivato chiaro e forte.
Sapete qual'è?
Una dichiarazione semplice e leggibilissima. La burina della Garbatella, la prima Presidente del Consiglio dichiaratamente fascista e filo-Orban, la squadrista in tacchi e gonna senza arte nè parte, è scesa finalmente sul piano concreto.
S'e fatta scappare il primo provvedimento che adotterà in campo finanziario. Ha detto che il limite del contante per le transazioni effettuabili in Banca verrà portato da 1.000
(dal primo gennaio 2023 avrebbe dovuto essere questo, l'importo massimo prelevabile in contanti) a 10.000 euro.
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AVETE LETTO BENE?
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Rileggete per favore.
Rileggete più lentamente e accendete i neuroni.
Dagli attuali 2.000 euro a 10.000 in un colpo solo.
Se fosse una partita di Bowling questo sarebbe uno STRIKE. Il colpo definitivo che ammazza qualsiasi partita.
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MOLTO BENE.
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Allora, adesso, chiedetevi : a chi giova elevare il limite del contante di così tanto che è quasi come averlo abolito?
A chi giova?
Ci sono 40 anni di studi economici di libri e ricerche economiche su questo tema. Ci sono migliaia di economisti e statistici pronti a confermare con le loro ricerche, che favorire, il pagamento in contanti è un formidabile incentivo per l'economia sommersa, quella che paga in nero i lavoratori precari, che in nero paga i lavori di manutenzione, e l'idraulico e l'artigiano e perfino il vostro meccanico.
Abolire di fatto il limite al contante, significa quindi che i sedicenti "patrioti" gli ultra-difensori dell'interesse italico, i paladini della nostra nazione, vogliono che il nostro bel paese, resti prigioniero a tempo indeterminato di una economia del passato, retrograda e nostalgica che disincentiva la moderna moneta elettronica.
Una economia, quella italiana che permette in media, ogni anno una evasione di redditi, pari a 150 miliardi di imposte non incassate dallo Stato.
Una economia antiquata e provinciale che invece che inserirci fra i paesi moderni, ci relega ad un ruolo di serie B.
Una nazione che, infatti, oltre ad essere affetta dal tumore dell'illegalità diffusa e organizzata ( Cosa Nostra, Camorra, Ndrangheta, Sacra Corona Unita, etc. etc), favorisce l'evasione da parte di ben precise categorie di operatori economici (Artigiani, Partite Iva, Professionisti, Avvocati, Commercialisti, Dentisti, Concessionari di stabilimenti balneari, taxisti) è un paese condannato ad avere un Debito Pubblico a vita!
A non poterne più uscire dal macigno del Debito Pubblico
Nel progetto di paese delineato da questa Destra quindi saranno solo i lavoratori dipendenti (quelli che non possono evadere nemmeno 1 euro dei loro redditi perchè i loro redditi vengono colpiti alla fonte), a dover sostenere con le loro imposte dirette, le spese dello Stato Italiano.
Per le altre categorie varrà una specie di "LIBERI TUTTI"
Una iniquità tale che non ha paragoni in nessun altro stato occidentale.
Di fatto con l'abolizione delle limitazioni sulla circolazione del contante l'Italia viene riportata indietro di 20 anni.
Questo governo in totale rottura rispetto al Governo Conte e Draghi scoraggia l'uso della moneta elettronica e ci riporta ai pagamenti nel pugno e nelle valigette di banconote per favorire pagamenti esentasse al Nero!
Evviva il governo doppiamente NERO!
Complimenti davvero!!!
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Ormai nessuna persona sana di mente e di corpo cammina più sui marciapiedi. Da quando abbiamo capito che il decoro era un concetto meschino e stalinista, gli spazzini sono stati fucilati e nel frattempo i marciapiedi sono diventati naturale appannaggio di alcune categorie reiette (o reiettande). Innanzitutto la categoria animale, composta da animali, padroni di animali, feci e aiuole per feci. Poi: anziani, persone senza fretta, persone con carrellino della spesa, persone con carrellini o deambulatori, persone con acciacchi vari; bambini, soli o accompagnati; persone che parlottano, persone che traccheggiano vicino ai citofoni, postini, pubblicitari; persone che campano di economia sommersa.
La soluzione alla quale ci vediamo costretti è il pedonismo stradale. Una soluzione inevitabilmente individualista, avanguardista, non scalabile e non sistematizzabile. Corsara, pioniera, rischiosa. Noi da oggi corriamo il pericolo e camminiamo per strada, e ci godiamo l'asfalto liscio con cui i sindaci uscenti lusingano gli elettori di prima fascia. Nelle strade strette può capitare che rallenteremo un po' il traffico? Le macchine che escono dai parcheggi avranno una cosa in più da guardare? Non abbiamo iniziato noi questa guerra al camminamento. Guardare il cellulare o il cielo senza badare al campo minato sotto i piedi è un diritto. Camminare a passo svelto, dinoccolati e stralunati, è un diritto. Avete avuto gioco facile a rinchiudere i ciclisti nelle loro piste. Finché non ci restituirete un'infrastruttura capillare, decente e funzionale, destinata alla classe media pedonale e al suo viandare, vi porteremo la guerra in casa. Danzeremo sulle vostre carreggiate.
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Cmq io vorrei sapere cosa diamine passasse per la testa di chi ha ideato il cashback perché, spoilerone, lungi dal combattere l'evasione fiscale (non lo fa manco per il cazzo) ha come unico effetto quello di arricchire le banche e acquirer simili. Per chi non lo sapesse il cashback funziona così: ti dà il 10% di quanto spendi con carta di credito in negozi "fisici", ma fino a un massimo di 150 euro in 6 mesi: questo significa che dopo questa soglia non si è più stimolati ad usare la carta. Senonché, la cosa veramente allettante del cashback è il superpremio finale di 1.500 euroni che va ai primi 100 mila per numero di acquisti (a prescindere dall'importo speso), per cui in teoria le persone dovrebbero essere invogliate ad usare sempre la carta, anche per i piccoli acquisti, ed anche superati i 150 euro di rimborso. Peccato che, com'era ampiamente prevedibile (non essendo neanche lontanamente regolamentato questo fantastico gioco a premi) è successo che la principale conseguenza è stata quella di incentivare le persone a centellinare i pagamenti, tipo fare 67 transazioni per 8 euro di benzina. Così il povero benzinaio deve pagare 67 commissioni fisse alla sua banca che si arricchisce a suo discapito. Però si è raggiunto il prezioso obiettivo di far emergere quegli 8 euro di transazione che altrimenti.. beh, probabilmente sarebbero egualmente emersi. Però hai aiutato la piccola economia perché magari senza il cashback.. no, forse avrebbero fatto ugualmente benzina. Però sono certa che la vera economia sommersa, quella della malavita e dell'alta imprenditoria, beh sì quella sarà smantellata a suon di transazioni da 27 centesimi l'una. Sì, sì, dev'essere proprio così.
P.S.: nel 2012 ricordo che ad Amsterdam erano già ampiamente diffusi i negozi in cui non erano accettati altri strumenti di pagamento all'infuori delle carte. Inoltre mi pare che già da tempo qui in Italia sia stato disposto il divieto di accettare donazioni in contanti da parte delle associazioni no profit, che ora possono prendere solo versamenti su conto corrente. Ma allora perché non fare una cosa del genere? Aboliamo i pagamenti in contanti, obblighiamo tutti a procurarsi un pos e di pari passo abbattiamo i costi di gestione di questi strumenti di pagamento in modo che non siano sempre e solo le banche a trarre il profitto maggiore, no? È così difficile? Impensabile? Cioè, tipo negli studi medici dovrebbe essere illegale pagare in contanti. Così, per dire..
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ITL Asti-Alessandria: Segnalazione attività di vigilanza nel territorio Astigiano I dati dei controlli riferiti al mese di febbraio 2025. Roma
Roma, 13 marzo 2025 – Nel corso del mese di febbraio 2025, l’Ispettorato Territoriale del Lavoro di Asti-Alessandria, sede di Asti ha condotto numerosi accertamenti ispettivi finalizzati a contrastare il lavoro sommerso e irregolare nonché a tutelare la salute e la sicurezza nei luoghi di lavoro, anche in collaborazione con i NAS e la Squadra Amministrativa della Questura di Asti. Tra le…
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Economia sommersa e illegale, un business da oltre 200 miliardi di euro
Oltre all'evasione fiscale, c'è un altro problema che andrebbe affrontato in Italia, quello dell'economia sommersa
Ogni volta che in Italia si insedia un nuovo governo, uno dei primi propositi che viene sbandierato è quello della lotta all’evasione fiscale. L’esecutivo giallo-rosso, impegnato in queste ore nella definizione della manovra economica, non fa eccezione. Ma c’è un altro settore verso cui si dovrebbe porre la stessa attenzione: quello dell’economia sommersa.
BUSINESS DA OLTRE 200 MILIARDI
I dati
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Pagamenti in contante e carte di credito/bancomat
Le transazioni elettroniche hanno costi aggiuntivi (canone, commissioni sui prelievi, ecc.), quindi ad ogni transazione il valore diminuisce, mentre quello del contante rimane invariato.

Lo sapete, inoltre, che effetto avrà l’incentivazione dei pagamenti elettronici rispetto al contante, che magari verrà anche penalizzato? L’aumento del nero, nè più, nè meno, con il totale aggiramento di ogni possibilità di controllo e l’aumento di un’economia completamente sommersa.
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Circa 210 miliardi di euro, pari al 12,4% del Pil: tanto valeva, nel 2016, il giro d'affari riconducibile alle attività economiche sommerse o illegali. Gli ultimi dati Istat sulla cosiddetta “economia non osservata” nei nostri conti nazionali registrano sotto questa voce un valore aggiunto generato dall'economia sommersa appena sotto i 192 miliardi di euro, mentre quello connesso alle attività illegali (come la produzione e il traffico di droga, la prostituzione e il contrabbando di tabacco) arriva a circa 18 miliardi di euro (incluso l’indotto), con un +0,8% dovuto soprattutto all’andamento del mercato della droga.
Economia sommersa vale 210 miliardi, il 12,4% del Pil
ah l’evasione fiscale
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NOI CATTOLICI UNITI DOBBIAMO ESSERE INTERLOCUTORI DI UNA NUOVA CARITÀ
NOI CATTOLICI UNITI DOBBIAMO ESSERE INTERLOCUTORI DI UNA NUOVA CARITÀ

NOI CATTOLICI UNITI DOBBIAMO ESSERE INTERLOCUTORI DI UNA NUOVA CARITÀ CHE RIAPRA LE PORTE DELLA SPERANZA E DEL FUTURO IN QUESTA QUARANTENA
IL DIRIGENTE DI UNIONE CATTOLICA, AVVOCATO DOMENICO ZAMPELLI: PAPA FRANCESCO È LA FONDAMENTALE GUIDA SPIRITUALE DI UNA SOCIETÀ CHIAMATA AD AFFRONTARE LA SFIDA DEL RITORNO ALLA VITA E ALLE VERE PRIORITÀ CHE SONO QUELLE DELLA DOTTRINA SOCIALE
Perché una Unione Cattolica nel 2020? Per le stesse ragioni che hanno portato alla sua fondazione prima dell’esplosione della tragica ondata pandemica in atto: ragioni che, semmai, si sono andate rafforzando dall’inizio di questo anno fino a oggi e ancora di più in futuro. Sentiamo tutti parlare di cambiamenti epocali, di prossime fasi in cui “nulla sarà più come prima”, frase ricorrente in ogni momento della giornata da parte di economisti, scienziati, sociologi, commentatori di vario genere e naturalmente di esponenti della politica. Noi diciamo che qualcosa di fondamentale, invece, deve tornare alle origini: alle origini del modo di intendere e di agire tanto nella dimensione personale e familiare quanto in quella delle formazioni sociali, intermedie e finali, uscite duramente fiaccate se non quasi del tutto stravolte da meno di tre mesi di epidemia. Non può essere il “prima” a cui abbiamo assistito sino al termine del 2019 e che ha portato il nostro Paese, e l’Europa nel suo insieme, ad accentuare le gravi e preesistenti contraddizioni che, se non erano più sostenibili in circostanze normali e ordinarie, adesso rappresentano la negazione stessa della Vita e della Dignità in senso fisico oltre che spirituale. La sfida dei Cattolici Uniti è rappresentare, nella definizione dei programmi e nella loro attuazione, il patrimonio costituito da 130 anni di Dottrina sociale della Chiesa e di Encicliche con le quali i Pontefici eredi di San Pietro hanno saputo in ogni epoca storica precorrere i problemi e anticipare le soluzioni. Leggendo la Centesimus Annus di Giovanni Paolo II e la Laudato Si’ del nostro amatissimo Papa Francesco, promulgate rispettivamente nel 1991 e nel 2015, scorriamo gli antefatti che già all’inizio avrebbero dovuto allertare tutti e ciascuno in merito non soltanto alle opportunità della globalizzazione – che molti e troppi hanno inteso nel senso speculativo della parola – ma anche ai rischi e ai pericoli che con la stessa si sarebbero andati accelerando. Il vincolo della quarantena ha fatto comprendere quanto sia necessario poter contare su uno Stato realmente sussidiario e solidale nel senso caritativo autentico; quanto sia essenziale poter fare affidamento su un sistema pubblico non più incline a tollerare la disuguaglianza e l’economia illegale e sommersa come ammortizzatore delle inefficienze della politica, della legislazione e delle molteplici e spesso incomprensibili articolazioni amministrative e burocratiche centrali e locali. Unione Cattolica si attribuisce con orgoglio il compito di aprire, proprio ora che permaniamo in un clima di protratta clausura fisica e operativa, le porte della speranza e della fede come generatrice di nuova fiducia: una fiducia da rivolgere sia alla grande comunità dei credenti, praticanti e laici, sia contestualmente al composito mondo dei non credenti il cui approccio materialistico, se in precedenza non faceva scorgere il problema, adesso offusca le soluzioni. La Dottrina della Chiesa è tutt’altro che un’astrazione: è una straordinaria ricchezza di principi e di precetti la cui applicazione integrale diventa il necessario riferimento etico per tutte le Persone nessuna esclusa; per una Politica educativa e trasparente, nemica del malaffare, fiscalmente equa e incentivante, sempre partecipativa e legittimata dal basso; per una Economia sì globale nella visione ma sempre immersa in ogni momento nei territori in cui si svolge, non virtuale ma reale in quanto a capacità di formare professioni, creare lavoro vero e produrre beni e servizi in grado di migliorare la vita, la salute, le interazioni fra persone e società e di elevare l’asticella del benessere rendendolo infine accessibile. Tutto questo è oggi sinonimo della più grande manifestazione di Carità Cristiana, e il nostro impegno di Cattolici Uniti è – come ribadito dal nostro Santo Padre Bergoglio nel corrente anno del Giubileo Lauretano – è tornare a volare alto proprio per contrastare il rischio della chiusura in se stessi e della auto-sfiducia. Perché solo volando alto si possono scorgere i rimedi e si può tornare a realizzare quella globalizzazione che sarebbe dovuta sorgere nei primi anni Novanta subito dopo la caduta del comunismo, la globalizzazione della dignità e delle opportunità di base per tutti e non quella della morte, del dissesto e della malattia. Obiettivo di noi Cattolici è pertanto quello di lavorare, con il nostro amatissimo Papa, a un epocale Giubileo della Carità che torni a unire il mondo prevenendo con una tempestiva opera di solidarietà a ogni livello il rischio che le ferite umane, economiche e sociali dell’epidemia acuiscano il rancore e la conflittualità derivanti dalla comprensibile disperazione di chi ha perso molto o tutto.
https://unione-cattolica.org/noi-cattolici-uniti-dobbiamo-essere-interlocutori-di-una-nuova-carita/
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