#insicuro
Explore tagged Tumblr posts
darktimemachinechaos · 6 months ago
Text
[sugli uomini da cui stare alla larga]
Sono fatti così gli uomini da cui stare alla larga, anche nella realtà (possono essere compagni, ma anche padri, fratelli, amici, insegnanti, medici...): non potendoti domare, perché tu sei intelligente ma essi non sono alla tua altezza in alcun modo (e ne sono consapevoli!) manco di una ordinaria conversazione, ti disprezzano nella speranza di confonderti le idee e renderti una persona insicura; questo cesso a pedali mi segue da ore su Threads solo per denigrarmi a raffica: È MALATO.
Tumblr media
2 notes · View notes
eyesofthesea · 2 years ago
Text
Tumblr media
6 notes · View notes
primepaginequotidiani · 2 months ago
Photo
Tumblr media
PRIMA PAGINA Identita di Oggi mercoledì, 26 marzo 2025
0 notes
ps-ped-metod · 1 year ago
Text
Tumblr media
MARY AINSWORTH
PS dello sviluppo che ha identificato 3 stili di attaccamento principali, che sono:
1. Sicuro: i bambini con attaccamento sicuro utilizzano il caregiver come base sicura da cui partire per esplorare il mondo. Quando il caregiver è presente, manifestano vicinanza nei suoi confronti, sono accoglienti, sorridenti, interagiscono positivamente con la figura di riferimento, esplorano l’ambiente ed esaminano i giocattoli presenti. Quando il caregiver è assente, il bambino potrebbe protestare leggermente per la sua presenza e manifestare segnali di stress e disagio, ma, dopo essersi calmato, riprende tranquillamente a giocare, anche con l’estranea. Al ritorno della figura di attaccamento, si aggrappa a lei, è sorridente e si lascia consolare.
2. Attaccamento insicuro-evitante: è caratterizzato da un bambino che tende a evitare o ignorare il caregiver - spesso la madre - mostrando poco o nessun interesse per l'interazione e il contatto affettivo. Questo comportamento è generalmente il risultato di caregiver non reattivi o emotivamente indisponibili, il che porta il bambino a sviluppare un senso di insicurezza e a diventare autosufficiente.
3. Attaccamento insicuro ambivalente: è caratterizzato da un comportamento di attaccamento molto intenso. I bambini con questo tipo di attaccamento tendono a essere estremamente sensibili alla presenza della figura di attaccamento e possono avere difficoltà a esplorare l'ambiente circostante. Inoltre, quando la figura di attaccamento si allontana, i bambini possono mostrare un'intensa reazione di distacco, come il pianto disperato. Infine, al ritorno della figura di attaccamento, i bambini possono mostrare comportamenti ambivalenti, come cercare la vicinanza ma anche mostrare rabbia.
Negli anni '90, Maine e i suoi collaboratori hanno aggiunto un ulteriore stile di attaccamento:
- Attaccamento Insicuro-disorganizzato: si riferisce a bambini che mostrano un mix di comportamenti evitanti e resistenti, spesso sembrano confusi o persino spaventati dal caregiver. Non mostrano un modello coerente di comportamento.
0 notes
abr · 4 months ago
Text
Tumblr media
Antropologia culturale. E non c'è armocromia che tenga. Spiaze.
(Serra, uno alto un metro e un cazzo, sbrodolava da insicuro di "antropologica superiorità"; noi che siamo due metri di scienza e non di superstizioni ideali, preferiamo rimanere alle evidenze empiriche).
55 notes · View notes
mccek · 1 year ago
Text
Tutto è cambiato da quel 2010,
anni passati buttata in un letto, 
salvata per miracolo, le ore sotto i ferri sono state dieci, 
per me sono state eterne, mi sentivo inerme, 
“la paziente ha perso troppo sangue, la situazione é complicata, 
non ho mai creduto a Dio, sempre pregato gli angeli che mandano segnali dal cielo, 
questa vita ti ha maneggiata bruscamente, mai stata delicata,  
ti ha tolto l’uso dei tuoi arti, 
non sapendo che il tuo punto di forza é insito nel tuo carattere, 
quanta forza di volontà, non ti fai mai abbattere, 
ma dimmi un giorno come farò a dimenticarti? 
Conservo con me quel delfino trovato in una giornata triste dentro un cassetto, 
tuo figlio é sempre quello di un tempo, 
un concentrato di ansie e incertezze, 
che scrive i suoi mostri sopra un foglietto,
dicevi “non piangere”, guarda dentro la tasca,
di anni ne avevo 6, a scuola piangevo ogni santo giorno, 
tant’era la paura della solitudine, che chiedevo alle maestre sé fossi rimasto solo, insicuro delle mie stesse insicurezze,
speravo nessuno vedesse, stringevo il delfino, 
chiudevo gli occhi, allontanando quelle paranoie  trasportate dalla burrasca,  
di idee negative succubi di voci “cattive”, 
ti chiedevo “Mamma? 
Perché quando gli altri piangono io stringo loro la mano e sorrido?
Se quando piango loro mi fissano, ridendo a squarciagola come in un grido?”
“Ognuno é fatto a modo suo, 
non tutti hanno un cuore compatibile col tuo”.
“Non ha importanza se nessuno ti ha compreso, 
non ti sei “abbassato”, non hai cercato compassione, per essere accettato”,
Tu come me davi retta a tutti, poi quando c’era bisogno, “ognuno c’ha i sui impegni”, (già!),
strano come poi piangano lacrime di coccodrillo mentre sei disteso su una bara.
Stesso sangue, avvelenato dalla vita, dal pregiudizio inutile di chi fingeva di esserci vicino,
umani come medicine, un giorno ti elevano al settimo cielo, i restanti ti rigettano l’inferno, 
finisci in para, dicono “passerà”, nessuno ci tiene, impara.
Ti sento piangere le notti, 
con due tumori che si fanno spazio nel tuo corpo, silenziosamente, 
mi dici che non molli, anche sei distrutta, “non voglio spegnere quel tuo sorriso”, 
io non ne conosco di altri motti, 
mi guardi, mi stringi, col corpo che trema, la mia anima lo sente, 
io invidio il tuo essere, fragile e tenace, 
tu non vivi, sopravvivi, lotti,
come quando ballavi il tango, 
cambiavi l’atmosfera, 
la tua? La classe di chi soffre senza farlo notare, 
a ogni tuo passo il mio cuore accelera, 
professionisti che dicevano “incantevole, come
una bambina si diverte in mezzo al fango”.
In una vita di spine, senza una rosa,
sei un’artista nel dipingere le mie giornate, 
metti ordine fra miei pensieri come in un quadro a ogni dettaglio i suoi colori, 
siamo io e te e papà, stretti dentro un incubo, sappiamo che ogni giornata potrebbe essere preziosa, 
ho sempre dato tutto per scontato, bastava dirti grazie, rispettare le tue urla, i tuoi dolori.
Quante volte mi hai detto ti vorrei aiutare? 
Ma testardo davo retta solo a me stesso,
capendo che una donna é l’unica soluzione, 
se ti sa guardare dentro, é più erotico del sesso,
ti scrivo le mie lacrime del cuore, 
quelle che nessuno vede, 
mentre dentro sé stessi ogni equilibro cede.
Ti ho detto troppe volte, “se ti spegnessi metterei fine ai miei giorni”, 
tu solo una cosa mi hai risposto “fammi rivivere in quei giorni”.
164 notes · View notes
princessofmistake · 1 month ago
Text
Quando qualcuno ti ama davvero la sua più grande paura non è perderti ma ferirti. Ma quando qualcuno ama solo il modo in cui lo fai sentire, la sua più grande paura è perdere l'accesso a te. La differenza tra l’amore autentico e quello egocentrico (o funzionale) è spesso sottile nei gesti, ma abissale nelle intenzioni. Uno è amore. L’altro è dipendenza emotiva travestita.
Secondo il sociologo Zygmunt Bauman, nella sua celebre opera Amore liquido (2003), l’amore nella società contemporanea è spesso ridotto a un consumo emotivo:
“Le relazioni oggi sono diventate oggetti di consumo, pronte a essere usate finché servono, e scartate quando smettono di dare piacere.”
In questo senso, chi “ama” solo per come lo fai sentire, non ama te come persona, ma l’effetto che hai su di lui. Tu sei un mezzo, non un fine. Concetto spiegato benissimo ed esaustivamente anche da Umberto Galimberti ne "Le cose dell'amore", proprio nel incipit.
"L’amore non è un bisogno, ma un accadere. Non si ama perché si ha bisogno, si ama e basta. Se invece si ha bisogno dell’altro per colmare una mancanza, allora non si ama l’altro, si ama ciò che l’altro colma in noi."
Inoltre, Galimberti sottolinea un punto cruciale:
“Nel vero amore non c’è l’ansia del controllo, ma il rischio dell’incontro.”
Chi ama autenticamente teme di ferire perché ha abbandonato il controllo — ama per il bene dell’altro, non per sé. Mentre chi ama per bisogno, teme la perdita del potere che l’altro esercita sulla sua autostima.
Lo psicologo Erich Fromm, ne L’arte di amare (1956), distingue tra “amore immaturo” — che dice: "Ti amo perché ho bisogno di te” — e “amore maturo”:
“Ho bisogno di te perché ti amo.”
L’amore maturo si fonda sull’empatia, sulla cura e sulla responsabilità verso l’altro. In questo tipo di amore, la paura più grande non è la perdita, ma il rischio di ferire la persona amata. Perché ferirla è, in un certo senso, ferire sé stessi.
Secondo la teoria dell’attaccamento di John Bowlby e Mary Ainsworth, chi sviluppa un attaccamento sicuro in infanzia tende ad avere relazioni adulte basate su fiducia, rispetto e cura. Chi invece ha un attaccamento insicuro o evitante, può cercare l’altro come fonte di conforto o validazione, senza però riuscire a considerarlo nei suoi bisogni profondi. Quindi, chi ama per ciò che riceve tende a essere più attento alla funzione dell’altro (quanto mi fa sentire amato, importante, visto), che non alla sua persona.
Non c’è niente di più distante dall’amore di chi cerca solo sé stesso nell’altro.
32 notes · View notes
osmosidelladecenza · 2 months ago
Text
Sopporto male chi guida insicuro e quando sono costretta a stare in macchina con una persona che non sa guidare per me è la morte
Unico desiderio non esistere
20 notes · View notes
sunelrose · 4 months ago
Text
La mia ultima relazione, tossica con un narcisista covert non diagnosticato
Tra tutti i narcisisti, quello covert in particolare sembra docile, timido, insicuro e riservato. Con te poi è il partner perfetto (infatti all'inizio si verifica il lovebombing: attenzioni, presenza, regalini, ecc), ti farà credere di essere la partner che ha sempre cercato, che tu sarai colei che lo guarirà da tutti i traumi delle sue ex (parlando male di loro). Comincerà ad aprirsi con te mostrandosi "vulnerabile" raccontandoti cose anche molto personali ma in realtà saranno solo delle storielle dove in ognuna è sempre la vittima. Lui è vittima della famiglia, dei compagni di scuola, dei colleghi/superiori di lavoro, degli amici e soprattutto delle ex che guarda caso lo hanno tradito tutte. Si comporterà in modo perfetto, dimostrando di tenere alla relazione e di parlare con lui di qualunque cosa, sarà un'ideale confidente, ti supporterà nelle tue scelte, ti farà i complimenti, prenderà le tue difese in pubblico, sarà premuroso e comprensivo al punto che penserai di aver trovato l'amore della tua vita. Farà di tutto affinché tu ti possa fidare di lui, così da conoscere cose sulla tua vita ( non ti illudere, lo fa solo per sapere dove colpirti più in avanti) e noterai anche molte cose in comune che nemmeno pensavi (mirroring), inoltre i tuoi desideri diventeranno anche i suoi. Ti farà un sacco di discorsi sul futuro, su quello che vorrà fare, sul suo desiderio di crearsi una famiglia, organizzerete perfino dei viaggi, vorrà andare già a convivere e altri discorsi del genere che ovviamente risulteranno fasulli perché dopo pochissimi mesi non vedrai i fatti alle parole sopra elencati. Ti dirà di avere pazienza ma tu inizierai ad avvertire un senso di delusione, cominceranno anche le piccole critiche (su OGNI cosa) e man a man ti darà meno attenzioni, a cambiare atteggiamenti, a notare meno impegno rispetto a qualche settimana o mese prima. Ti chiederai: "Cos'è successo? Cos'ho sbagliato?" . Giustamente vorrai delle spiegazioni e quindi arriverete a dei "confronti" ma saranno inutili perché questo narcisista farà in modo che la colpa del suo comportamento sarà SEMPRE ed unicamente la TUA ; che non lo lasci respirare, troverà delle scuse banali come ad esempio: la stanchezza al lavoro, problemi in famiglia e altre scuse del genere. Girerà costantemente la frittata per distogliere l'attenzione da lui su di te. Portandoti allo sfinimento reagirai in modo aggressivo perché alla fine è questo ciò cerca, così da incolparti maggiormente. Ci saranno anche dei segnali negativi, anche sottili, ma non darai molta importanza per quel pensiero : " magari sto esagerando", " magari me lo immagino", " stavolta ho sbagliato io." ecc. E gli chiederai anche scusa per come ti sei comportata, questo perché ti induce il senso di colpa (cosa che un narcisista non prova) .
E invece, quei segnali negativi che hai ignorato saranno solo il preludio di ciò che avverrà. Quando inizierai a prendere anche tu le distanze per via dei suoi comportamenti, il narcisista covert lo avvertirà subito e quindi comincerà a comportarsi come agli inizi per tenerti stretta. Facendo nascere così un ciclo abusivo. E tu gli crederai nella speranza che cambierà. E invece no, più il tempo passerà più peggiorerà ancora fino ad arrivare allo scarto. Nella fase dello scarto ti farà gashlightning, ti giudicherà, ti umilierà, ti metterà di fronte a molteplici triangolazioni, ti priverà di: amore, attenzioni, cure, comunicazione, di tutto quello che ti dava all'inizio. E se sei anche in un momento più difficile della vita non ti aspettare alcun sostegno morale da parte sua, anzi! Metterà il dito nella piaga. Ti farà sentire come un essere inutile, che hai bisogno di lui per campare nella vita. Ti farà dubitare perfino della tua sanità mentale. Ti farà sentire in difetto perché pensi solo a te stessa e non ti accorgi nemmeno di come sta lui (vittimizzazione).
Ovviamente, fuori dalle mura domestiche lui sarà una brava persona ( questo perché riesce a mantenere quella maschera solo nelle relazioni a breve termine ), comincerà anche una campagna diffamatoria nei tuoi confronti per fare sì che la gente pensi: " Povero ragazzo". All'interno delle mura domestiche, però, te sai chi è veramente e come si comporta. Difatti si comporterà nella maniera opposta da come l'hai conosciuto.
Eppure, dopo averti trattata malissimo e portata allo sfinimento sarai tu a mettere fine alla relazione perché lui questa responsabilità non se la assumerà.
(Nel mio caso non voleva farlo per paura che io mi 💀. Egocentrismo.)
Una volta lasciati continuerà a seguirti sui social e spiarti, così da controllarti. Magari ti contatterà anche usando un tono passivo aggressivo per manipolarti ancora. L'unica modalità per sbarazzarsi di questo elemento è bloccarlo definitivamente su tutti i social, telefono, ecc. Dimenticati definitivamente di lui.
( Spesso questi narcisisti hanno problemi di rabbia, sono cresciuti in famiglie disfunzionali, sono tirchi, gelosi, possessivi, bugiardi patologici, traditori, ti rinfacciano le cose, non chiedono mai scusa, ecc )
Potrei scrivere un libro al riguardo. L'estate scorsa sono uscita da una relazione tossica e solo io e chi mi è stato accanto sa quanto ho sofferto ( mi sembra strano usare la sua stessa frase che usava nei suoi racconti delle sue precedenti relazioni, ma DOPO ho capito che in realtà era lui il problema e non immagino cosa hanno vissuto le sue ex con cui ci sono state anche anni a differenza mia), perché questo genere di persona agisce una volta che ti ha in pugno, che ha stretto con te un legame emotivo forte, solido. La "vittima" quindi sperimenta un vero e proprio trauma a livello emotivo dove solo dopo mesi o peggio anni, si riprenderà completamente.
Io ho chiesto aiuto agli psicologi, famiglia, amici e ho cominciato a documentarmi, tale da diventare quasi un'ossessione. Podcast, libri, di tutto per essere informata il più possibile perché sono subdoli gli covert. Hanno delle capacità interpretative impressionanti, anche perché appunto sono bravissimi a mentire.
Magari alla fine della relazione con un esemplare così ti chiederai anche quanto sia stato effettivamente vero dai suoi racconti?
Se dovessi andare a indagare e parlare con tutte le persone della sua vita scopriresti che ti ha sempre riempita di stronzate. Magari con la famiglia va d'accordo, che i suoi colleghi di lavoro sono delle brave persone, ecc.
Ti chiederai anche chi era veramente, la persona che hai conosciuto all'inizio o il mostro che hai visto alla fine?
Io dopo 10 mesi ancora me lo chiedo.
Ah, avevo dimenticato di menzionare le scimmie volanti. I suoi migliori amici saranno sempre dalla sua parte e la carnefice sarai TU. Ovviamente, la scimmia volante per eccellenza è sempre sua MADRE (anche lei narcisista a sua volta, che odia il marito e ha proiettato tutto sul figlio prediletto).
I narcisisti in generale sono invidiosi delle altre persone e spesso provano un senso di inferiorità. Difatti si avvicinano a coloro che sono in carriera, che stanno bene finanziariamente, che hanno una famiglia sana, che brillano di luce propria, che sono solari, che hanno amici, che hanno un carattere forte e sanno quello che vogliono, ecc. Questo perché sono sempre tristi e non hanno voglia di fare niente, sono come dei contenitori vuoti. Hanno costante bisogno di amore, complimenti, essere supportati, a volte ti spelano anche di soldi, sono tirchi e spendono solo se strettamente neccessario ma per loro non per te.
Quando hanno esaurito la vittima ( sono come dei "vampiri" ) si mettono in moto per trovare un'altra e alimentarsi ancora. Spesso però hanno già adocchiato la prossima vittima durante la fase dello scarto con la precedente ragazza.
Sono dei parassiti.
P.s ovviamente vale anche al femminile, ma per una narrazione basata su un'esperienza personale ho usato il maschile
28 notes · View notes
fromthedust · 27 days ago
Text
Tumblr media
Alighiero Boetti (Italian, 1940–1994)
Ononimo from Insicuro Noncurante (Anonymous from Unwilling Insecure) - 1966-7
13 notes · View notes
be-appy-71 · 7 months ago
Text
L'amore ti faceva male...
Il sesso era più semplice, ma dovevi sdoppiarti,
non portare con te quell'altro te stesso
che era docile e fragile, dolce, insicuro.
Col sesso potevi giocarci e fregartene.
Col cuore no. Presto o tardi l'avresti rotto.
Ma saresti cresciuto.
Avresti imparato ad essere un uomo... ♠️🔥
Tumblr media
Charles Bukowski
23 notes · View notes
watashiwaals · 2 months ago
Text
Io comunque non riesco a levarmi dalla testa Mauro che probabilmente in questa serie è il personaggio più fragile ma si alza ogni mattina e si mette la faccia di bronzo a tal punto che al Cantagiro nonostante fosse sul punto di piangere sentendosi rispondere da Max "vado a parlare con Silvia" sorride e gli fa pure l'occhiolino. Lui non si vuole concedere un attimo di tregua perché se crolla lui chi lo spinge Max che è troppo insicuro?
19 notes · View notes
susieporta · 28 days ago
Text
“L'ATTRAZIONE VELENOSA TRA UN EMPATICO E UN NARCISISTA
Dalla mia esperienza e dai miei studi sulla personalità narcisista, c’è un nucleo ricorrente: il narcisista è ferito. Qualcosa, da qualche parte lungo la strada, di solito durante l’infanzia, ha provocato un sentimento d’inutilità nella persona che è quindi alla costante e disperata ricerca di approvazione.
Ecco che arriva l’empatico, il guaritore. Un empatico ha la capacità di percepire e assorbire il dolore degli altri e spesso lo prende come se fosse il proprio. Se un empatico non è consapevole dei propri confini e non capisce come proteggersi, si legherà molto facilmente e rapidamente al narcisista per cercare di risolvere e riparare i suoi danni, tentando di sradicare il suo dolore.
Quello che l’empatico non sa è che il narcisista è una ventosa di energia, un vampiro per così dire. Si prenderà la vita e l’anima di chiunque entrerà in contatto con lui. Questo è il modo in cui costruisce le proprie riserve e, in tal modo, utilizza lo squilibrio a proprio vantaggio.
Questa dinamica confonde e debilita l’empatico, come se questo non avesse una piena comprensione delle capacità proprie o altrui, non riuscirà a vedere che non tutti sono come lui. Un empatico si metterà sempre nei panni degli altri e ne sperimenterà i sentimenti, i pensieri e le emozioni, dimenticando che le altre persone possono avere un ordine del giorno diverso dal suo e che non tutti sono sinceri.
L’agenda del narcisista è la manipolazione, essendo spesso in una posizione che gli consente di prendere il controllo sugli altri. L’agenda dell’empatico è l’amore e la cura. Più amore e cura un empatico offre, più potente sarà il narcisista.
Più potente diventa il narcisista, più è probabile che l’empatico si ritirerà in uno stato di vittimismo. Poi, avverrà un grande cambiamento – l’empatico assumerà anch’esso tratti narcisistici perché ferito e continuerà ad alimentare questa dinamica nella vicinanza al narcisista. In poco tempo, s’instaurerà un circolo vizioso.
Quando un narcisista vede che un empatico è ferito, gioca su questo e l’intenzione principale sarà quella di lasciarlo in uno stato di sconforto. Più un empatico si rattrista, meglio si sentirà il narcisista. L’empatico inizierà a cercare freneticamente l’amore, la convalida, la conferma e l’accettazione dal narcisista e ogni grido di aiuto in quanto tale confermerà al narcisista la disperazione che sente dentro. Può derivarne una battaglia amara.
Siccome l’empatico si concentra esclusivamente sul dolore, il trauma e la distruzione, diventa ossessionato e non riesce più a vedere da dove il danno proviene. Invece di guardare verso l’esterno e di vedere le cause, l’empatico girerà tutto verso l’interno per incolpare se stesso.
Qualsiasi tentativo di comunicare in modo autentico con il narcisista sarà inutile. Ma non solo, questo essendo estremamente carismatico e manipolatore, avrà il potere di rigirare le cose. Un narcisista darà la colpa del proprio dolore all’empatico, oltre a farlo sentir responsabile del dolore che prova.
Un empatico saprà di trovarsi in una relazione distruttiva a partire da questo momento e si sentirà così insicuro, non amato e indegno da dare tutta la colpa al narcisista. Emotivamente esausto, perso, impoverito e debilitato, l’empatico faticherà a capire cosa è successo alla persona una volta amorevole, attenta e carismatica dalla quale era attratto.
Tuttavia, se un empatico sceglie di stare con un narcisista e rifiuta di assumersi la responsabilità di ciò che succede, sta prendendo una decisione. Un empatico non può lasciare che la propria autostima venga determinata da un narcisista, dovrebbe fidarsi e credere in se stesso per riconoscere che non si merita determinate parole e atteggiamenti.
Bisogna accettare e capire che non siamo qui per risolvere problemi altrui. Non possiamo. Ognuno è responsabile e capace di fare da sé, ma solo se sceglie di farlo.
La possibilità che un narcisista cambi è altamente improbabile. Se un narcisista vuole cambiare bene, ma non accadrà mai a spese di qualcun altro. Quando si renderà conto di aver perso la capacità di controllare l’empatico, molto probabilmente andrà in cerca della prossima vittima.
La possibilità di legarsi per questi due tipi di persone è semplicemente impossibile. Il cuore del narcisista è chiuso, quello dell’empatico aperto – che è a dir poco una ricetta per un enorme disastro.”
Alex Myles, Elephant Journal
#narcisismoPatologico
#relazioni
#Ditroppoamore #ditroppaopocafamiglia
#dentrodimecèunpostobellissimo
#relazioni
#dipendenzaaffettiva
I miei libri ⬇️
https://amzn.eu/d/76j6RuE
Ameya Canovi
10 notes · View notes
lamargi · 1 year ago
Text
Tumblr media
La sera che avevo deciso di sedurre mio nipote ho scelto una mise provocante, con appena un velo di chiffon a coprirmi il seno.
Come dite? Una nonna non seduce suo nipote, non così deliberatamente almeno?
Una brava nonnina per il nipote prepara buone cose da mangiare e gli dà di nascosto qualche soldo per i suoi capricci….
Ma io non sono una brava nonnina. Sono una donna libera, sono titolare di una azienda di consulenza importante, viaggio, e quando mi sento sola la sera trovo spesso un maschio da portarmi a letto. E nonostante l’eta non ho mai dovuto pagare nessun giovanotto…..
Mio nipote non lo vedevo da tempo.
“Gli farebbe tanto piacere lavorare con te, ha sempre ammirato il tuo lavoro, ha studiato tanto, lui si vergognava a chiederti di fargli fare uno stage da te, sono stata io a insistere….” Così mia figlia mi ha convinta. Loro vivono in un’altra città e io, tra lavoro e distanza, da tanto non lo vedevo. Quando si è presentato ho visto subito che non era più un adolescente brufoloso, ma si era fatto un bel ragazzo, anche se così diverso sia da me che da sua madre: incerto, insicuro, timido.
Ha cominciato a spiegarmi i suoi studi, le sue motivazioni, ma l’ho fermato e gli ho detto che lo avrei portato a cena fuori. Ho capito che non aveva previsto di fermarsi a dormire e che non aveva bagaglio con sé. Gli ho sorriso dicendogli che naturalmente sarebbe venuto a dormire …da me.
Eccoci qui, al ristorante, lui parla tanto, io lo ascolto poco. Credo che parli anche per nascondere un certo turbamento. Il suo sguardo cerca di vagare, ma torna sempre a fissarsi sul mio seno. È così teso, che sobbalza sempre quando sotto il tavolo lo tocco con le ginocchia o con il piede.
La cameriera che ci serve, che mi conosce e mi ha visto in questo locale con altre prede, alza il sopracciglio quando lo sente chiamarmi “nonna”. Ma ci scambiamo lo stesso uno sguardo d’intesa. Forse pensa a un gioco erotico, forse non crede davvero che il ragazzo a cui prendo la mano sopra il tavolo e a cui sensualmente dico che è ora di andare a letto, sia veramente mio nipote.
È a casa che l’imbarazzo di mio nipote raggiunge il culmine. Lo faccio sedere sul divano, lo faccio bere, cosa a cui si vede non è abituato. Mi seggo vicino a lui, lo accarezzo, non come farebbe una nonna amorevole, ma come fa una donna che vuole sedurre. Gli sussurro di non preoccuparsi, quando si scusa di non avere un pigiama con se.
E mentre guido la sua mano sulle mie gambe, per fargli sentire quanto ancora siano toniche le cosce di sua nonna, gli spiego che gli stagisti della mia azienda tra le loro prestazioni hanno quella di dormire con la padrona. E farsi scopare.
Il suo “nonna che dici” è interrotto dalla mia lingua che entra a forza nella sua bocca.
“Ho deciso, ti prendo”, gli sussurro all’orecchio, mentre lo prendo per mano e lo tiro su in piedi. “Ma …ma…” balbetta mentre me lo tiro dietro verso la camera da letto.
90 notes · View notes
abr · 7 months ago
Text
Logica autoinculante dei giudici di sinistra: 1. Gli immigrati vanno accolti perché ci sono zone insicure nel loro Paese. 2. Tutti i Paesi hanno zone insicure. => Tutti gli immigrati vanno accolti. 3. L’Italia così diventa un Paese insicuro => Tutti gli immigrati vanno rimossi dall'Italia al più presto => Albania.
Bon. C'è altro?
34 notes · View notes
aitan · 2 months ago
Text
A mio parere, nemmeno la difesa dei diritti di Zelensky e seguaci può giustificare o rendere sensata una corsa europea al riarmo. Anche perché il nostro riarmo – indirettamente promosso dalla minaccia di Trump di non fornirci più lo scomodo ombrello della NATO – finisce per favorire soprattutto le industrie belliche degli Stati Uniti e mettere ulteriormente in difficoltà lo stato di salute del nostro vecchio, piccolo e popoloso continente.
Secondo i dati del SIPRI (Stockholm International Peace Research Institute) relativi al quinquennio 2019-2023, gli USA, con una quota del 40% del totale globale, sono il più grande Paese esportatore di armi al mondo. Seguono la Russia, la Francia, la Cina, la Germania e, al sesto posto, l’Italia di “Leonardo” e di Crosetto.
Io, però, personalmente non provo nessun orgoglio per questo sesto posto, che corrisponde a circa il 3% del mercato globale degli strumenti di morte. Anzi, più approfondisco la questione, più mi inquieto, mi sento insicuro e provo una forma di vergüenza ajena per tutti i guerrafondai, i falchi e i falchetti della mia nazione.
9 notes · View notes