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Alla Scoperta della Cisterna di Ezio
La Cisterna di Ezio (Κινστέρνα του Αετίου) rappresenta un capolavoro dell'ingegneria idraulica bizantina del V secolo. Costruita durante il regno di Teodosio II, questa cisterna aveva un'importanza cruciale per fornire acqua ad una Costantinopoli in continua espansione.
La struttura si presentava con una pianta rettangolare di circa 244 x 85 metri e una profondità massima di 15 metri, poteva contenere oltre 300.000 metri cubi d'acqua. Possiamo immaginarla come una specie di lago artificiale. Ecco, cerchiata, la sua posizione nell'antica Costantinopoli.
Nel corso dei secoli, la cisterna ha subito molteplici trasformazioni fino a quando non smise di essere utlizzata. Durante l'epoca ottomana, il luogo viene chiamato “çukurbostan” (orto in un fossato, in una depressione), utilizzata per la coltivazione di ortaggi. Successivamente, il sito è stato trasformato in uno stadio per il Karagümrük Sports Club, fino alla metà del XX secolo. Questa foto risale agli anni '30 e si possono notare gli spettatori assiepati lungo le mura che delimitavano l'antica cisterna.
In questa foto come si presenta l'attuale campo sportivo. Le frecce indicano le mura della cisterna.
La mia Vita a Istanbul: consigli e informazioni turistiche. Disponibile come GUIDA per delle ESCURSIONI in città.
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“ Quando Maometto II s'impadronì di Costantinopoli, la città non era più da diversi decenni la grande metropoli del passato; già prima del 1453 numerosi abitanti l'avevano abbandonata, e ancorché non si possa stabilire esattamente l'ammontare della popolazione nel momento della conquista, essa era molto probabilmente inferiore ai 100.000 abitanti. Questi, beninteso, erano greci nella quasi totalità, anche se esisteva già un piccolo nucleo di musulmani, la cui presenza risaliva almeno alla seconda metà del XIV secolo. Subito dopo aver conquistato la città, Maometto II deportò la maggior parte della restante popolazione greca, e per sostituirla fece venire dei turchi dall'Asia minore, ma anche dei non musulmani già sottomessi all'autorità ottomana, che risiedevano in Anatolia nelle province balcaniche. Questo primo popolamento effettuato dai turchi ha lasciato tracce nella capitale, in quanto i nuovi arrivati si sono raggruppati secondo il luogo d'origine e hanno spesso dato questo nome ai quartieri che occupavano, come per esempio i quartieri di Aksaray, di Balat, di Karaman, di Çarşamba, popolati da genti provenienti dalle città omonime. Tra le minoranze che furono installate a Istanbul negli anni che seguirono la conquista, citiamo i greci delle isole e del Peloponneso, gli armeni d'Asia minore, gli ebrei di Salonicco. Praticamente questi trasferimenti di popolazione sono attuati in modo autoritario e si potrebbe quasi parlare di deportazione. In ogni caso i nuovi arrivati si videro attribuire le case abbandonate dai greci e alcune facilitazioni per esercitare nella capitale la loro attività artigianale o commerciale: Maometto II voleva restituire a Costantinopoli vita e animazione e fare della città il primo centro del mondo musulmano, soppiantando il Cairo, ancora nelle mani dei mamelucchi. Egli proseguì nel suo intento e le conquiste che fece nei Balcani facilitarono l'impresa. Non è tuttavia certo che la popolazione di Istanbul, alla fine del XV secolo, superasse le 200.000-250.000 unità. “
Robert Mantran, La vita quotidiana a Costantinopoli ai tempi di Solimano iI Magnifico e dei suoi successori (XVI-XVII secolo), traduzione di Maria Luisa Mazzini, BUR (Biblioteca Universale Rizzoli), Milano, 1985¹; pp. 75-76.
[Edizione originale: La Vie quotidienne à Constantinople au temps de Soliman le Magnifique et de ses successeurs (XV ͤ et XVII ͤ siècles), Paris, Hachette, coll. « La vie quotidienne », 1965 ]
#letture#leggere#citazioni#Costantinopoli#Istanbul#Turchi#Robert Mantran#Turchia#Maometto II#città d'Europa#saggi#Impero ottomano#Storia d'Europa#Storia moderna#Ottomani#Impero bizantino#saggistica#XV secolo#Medioevo#il Cairo#Storia medievale#29 maggio 1453#sultanato#era moderna#Storia della Turchia#greci#Asia minore#musulmani#ebrei#armeni
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Giustiniano I il Grande in stile manga
Disegno di Sato Futaba, autrice dei manga storici "Utae, Erinna!" e "Anna Komnene"
Justinian the Great in manga artstyle
Art by Sato Futaba, author of the historical mangas "Utae, Erinna!" and "Anna Komnene"
#Justinian the Great#Eastern Roman empire#byzantine#illustration#Giustiniano I#Impero romano d'Oriente#bizantino#historical person#personaggio storico#Sato Futaba
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... forse non tutti sanno che ...
L'imperatore romano-bizantino Eraclio fu colui che scacciò definitivamente dall'Asia Minore l'eterno nemico dell'Impero Romano, il potente Impero Persiano. Lo sconfisse definitivamente nella battaglia di Ninive nel 627 DC. Avrebbe potuto essere una data storica ma non durò: fu l'inizio del declino, la sconfitta lasciò la Persia senza difese ma lasciò anche esaurito l'esercito bizantino.
Proprio in quel periodo gli Arabi, unificati dalla predicazione di Maometto, iniziarono la loro espansione a nord. Trovarono Mesopotamia e Persia pressoché indifese, entrarono a Damasco nell'estate del 634 (Maometto era morto solo da un paio d'anni). Nel 636 gli arabi attirarono i Bizantini in un'imboscata presso il fiume Yarmuk in Siria e vinsero la battaglia decisiva.
Quel che accadde di lì in poi era già chiaro allo storico del tempo Giovanni Zonara: " [dopo la caduta della Siria] la razza degli Ismaeliti [gli Arabi] non cessò d'invadere e saccheggiare l'intero territorio dei Romani". Nel 717 iniziava la conquista della Spagna, nel 827 sbarcavano in Sicilia.
Ora sarò io, saranno le mie fisime storiche e il mio "mai nulla di nuovo sotto il sole", ma questo antico clamoroso "tra i due litiganti il terzo gode", mi ricorda tanto l'Occidente unito contro la Russia in Ucraina, con la Cina pronta a far Maometto a tutti quanti.
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Italia: Medieval Era (1)
As requested, a bunch of posts (3) about Italy in the Medioevo and during the Impero Romano (I should start with the latter to give you a proper historical timeline but... yeah, let's make things "funnier").
Italy has been through a various amount of sudden situations and events during its history, but this is especially true when it comes to the Medieval Era. The start of this historical period coincide with the end of the Impero Romano d'Occidente (476 d.C. = after Christ, in Italian it's "dopo Cristo"), while its end is determined by the "Discovery of America" by Colombo in 1492. We generally talk about Alto Medioevo (V-XI century, year 1000) and Basso Medioevo (XI-XV century).
In the Alto Medioevo begins the Era of the Romans and Barbarians Kingdoms in the feudatory's area of Italy: first it was Odoacre with the "Eruli" and then Teodorico with the "Ostrogoti". In the Southern part of Italy, it was Arabs trying to invade our Nation. In the years 535 and 553 d.C., the "Guerra Gotica" between the Ostrogoti and the "Bizantini" of Giustiniano (Emperor of the Impero Romano d'Oriente) took place: at the end, Giustiniano had been able to take control of all the old Impero Romano d'Occidente's areas especially after the Assedio di Napoli and the Assedio di Roma which allowed him to reach Milano and destroy it and conquer Ravenna as well. This war caused lot of poverty, destruction and plague epidemic in Italy, whose cities lost population (also cause the population tried to save themselves and hide on the mountains or the countrysides, which allowed them also to upgrade the ruralization process started in the V century).
The Longobardi though, already few years after the end of the Guerra Gotica, could conquer some of the Italian Region (others stayed under the control of the Bizantini for centuries): they made Pavia their capital city and basically reached the whole Northern Italy (except for some parts of Liguria and Veneto, which fell later on). So by the end of the 7th century, Italy had been divided into two Kingdoms. Side note: Costante had been the first Imperatore Bizantino to actually live in Italy, in Siracusa, but cause of the way he destroyed the Churches and raised taxes, he got assassinated while he was taking a bath. ...Does this remind you of someone else?
In the 8th century the Longobardi could conquer some more areas (also cause the Bizantini kept a political line that wasn't very accepted by the population, so there were lot of revolutions in the Bizantini's areas). This situation worried the Pope who started fearing the loss of his Ducato romano, and therefore he called for the new king of the "Franchi", Pipino il Breve, for help: he could retake control of some of the areas fallen in the hands of Longobardi, and this signed the start of the Stato della Chiesa.*
Later on, the Pope called again the Franchi for help: the new king Carlo Magno could conquer Pavia and became the new king of Longobardi and Franchi together. Under the protection of the Pope, Carlo could win more and more areas and became the Imperatore d'Occidente. At the same time, some areas under the control of the Bizantini, gained more indipendence under their own governors.
A few years after, Carlo Magno, after a battle against the Bizantini, could obtain to become the Imperatore (not of Romani though: this became possible only after the year 1024), with the famous "Trattato di Aquisgrana". With the loss of power by the Longobardi and the start of the Kingdom of the Franchi by Carlo Magno and his sons and nephews, we could say the Regnum Italiae (The Regno d'Italia = the Sacro Romano Impero) was born.
At this point, many wanted to be crowned King of Italy, despite it became a natural right for the Romani/Franchi Orientali (kings of Germany): they all used to be crowned in Pavia or rarely Milano.
Years after, Italy, being part of the Impero Carolingio, became the target of many invasions from Unni, Saraceni and other external populations that only wanted to loot around. With time, the aristocracy tried to find ways to be able to vote for the king as well: this made the actual kings in need to become closer to the aristocracy and gain their political and military favours.
*During the whole Alto Medioevo the Stato della Chiesa with its "potere temporale" (through which the Pope could basically control some areas of the Center of Italy) was the only mean that allowed the Latin culture to survive. Christianity helped the Romans and the Germans to connect and integrate their rules together and give birth to the European culture and also to many Universities. Medieval monks were able to protect and store many different pagan and arabic texts (medicine, math and philosophy) which were of huge help for our culture.
(wikipedia)
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TU REGERE IMPERIO, ROMANE, MEMENTO
TU REGERE IMPERIO, ROMANE, MEMENTO
La storia del'antica Roma è scandita dallo sviluppo della città di Roma, la nascita della Repubblica e poi dell'Impero Romano durante l'antichità. Roma fu in conflitto con altre potenze, ad esempio Cartagine (le guerre puniche si svolsero nell'arco di cento anni). Il grande impero romano, al suo apice (quando l'impero era alla sua massima espansione) nel II secolo, comprendeva i territori dell'intero Mar Mediterraneo. Inizialmente, Roma era solo un gruppo di pochi villaggi. La religione romana era composta molti dèi, ispirati in parte dagli dèi greci. Al tempo di Giulio Cesare, la Repubblica Romana invase la Gallia di Vercingetorige, e la sottomise definitivamente dopo l'assedio di Alesia nel 52 a.C.. L'Impero Romano, nella sua parte occidentale, crollò molto più tardi, al tempo delle invasioni germaniche, nel 476 d.C., data che segna la fine dell'Antichità e l'inizio del Medioevo. Ma la sua parte orientale sopravviverà per quasi 1000 anni nell'impero bizantino ...
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La grande storia dell’Impero Ottomano
Il 29 ottobre 1923 fu la data che segnò la fine dell’Impero Ottomano, uno dei più grandi della storia moderna… La storia dell’Impero Ottomano cominciò quando, dopo aver abbandonato le loro sedi nelle steppe asiatiche dei mongoli, le tribù nomadi turche si convertirono all’Islam nel VIII e IX secolo d.C. Attorno al decimo secolo, una delle tribù, i Selgiuchidi, assunse un ruolo chiave nel mondo islamico e adottarono una vita basa sulla religione, un'amministrazione centrale, ed un sistema di tasse. Ma molti altri turchi rimasero nomadi e cercarono di conquistare la terra per l’Islam, ciò li mise in conflitto con i Turchi Selgiuchidi, che li diressero verso il dominio orientale dell'Impero Bizantino, in Anatolia. La tribù degli Ottomani fu il risultato di uno di questi emirati stabiliti in Anatolia nordoccidentale dopo il 1071 e prese il nome da Osman nel 1299, che aveva cominciato ad espandere il suo regno nel territorio bizantino in Asia Minore, spostando la sua capitale a Bursa nel 1326. Dopo la fondazione dell'Impero Ottomano nel 1299, gli Ottomani cominciarono a organizzarsi in un governo e con un forte esercito per una espansione costante. Nel 1354 gli Ottomani superarono lo stretto dei Dardanelli, nel 1361 conquistarono Adrianopoli, nel 1389 abbatterono il regno di Serbia nella battaglia di Kosovo, nel 1393 conquistarono il regno di Bulgaria, e nel 1396 vinsero la battaglia di Nicopoli contro l'Ungheria. Questa avanzata degli Ottomani venne bloccata dai Tatari di Tamerlano nel 1402 quando li sconfisse ad Ankara, prendendo prigioniero il sultano Yildirim Bayazid I. Dopo Tamerlano, gli Ottomani cominciarono ad avanzare e alla battaglia di Varna nel 1444 un esercito europeo di Serbi, Polacchi e Ungheresi non riuscì a fermare l'avanzata turca durante il regno del sultano Murad II. Soltanto Costantinopoli era rimasta nelle mani bizantine, ma solo fino alla conquista nel 1453 per mano del sultano Mehmet II, detto poi il Conquistatore. Costantinopoli cambiò nome in Istanbul e divenne la nuova capitale dell'Impero e i Turchi così stabilirono un impero in Anatolia ed in Europa del sud-est. Gli Ottomani continuarono a conquistare nuovi territori, infatti presero Atene nel 1456, assediarono l'isola di Rodi e conquistarono Otranto nel 1480, poi si rivolsero verso l'Asia e il Nordafrica, abbattendo il Sultanato Mamelucco di Siria ed Egitto e conquistando tutti i paesi arabi del Vicino Oriente. Durante il regno del sultano Solimano il Magnifico, l'Impero Ottomano arrivò alla sua massima espansione, con le conquiste nei Balcani, nel Mar Nero e il Mediterraneo e molti stati balcanici, tra cui il Montenegro, la Transilvania, la Repubblica di Ragusa, la Serbia, la Bosnia, la Moldavia e la Valacchia, firmarono un patto di sottomissione all'Impero e pagarono le tasse per conservare la loro libertà. Gli Ottomani assunsero anche il controllo delle vie commerciali all'est e molti paesi europei, tra cui Venezia e Genova, pagarono forti somme per il privilegio di accesso a queste rotte. Nel 1570, il sultano Selim II conquistò l'isola di Cipro dai Veneziani, provocando la reazione del mondo cristiano e un anno dopo una flotta formata dai Veneziani, Spagnoli, Genovesi e Cavalieri di Rodi, sconfisse quella Ottomana a Lepanto, grazie al supporto di Andrea Doria e di don Juan d'Austria. Attorno al XVI secolo, le lotte interne nell'Impero cominciarono a minare la supremazia militare degli Ottomani, dato che i problemi di organizzazione nel governo, le lotte di potere nella famiglia imperiale, scontri violenti fra i successori del sultano, sultani incapaci, e la corruzione facilitò il crollo del sistema politico, economico e militare. Nel 1829 la Grecia ottenne l’indipendenza dagli Ottomani con l'aiuto delle nazioni europee e nel 1830 l’Algeria fu occupata dalla Francia, Dopo che nel 1908 la rivoluzione dei Giovani Turchi costrinse il governo ottomano a concedere una costituzione, l'Impero combattè contro l'Italia nella guerra di Tripolitania e di Cirenaica, e alla fine nel 1912 i Turchi firmarono la pace accettando a dare il territorio libico all'Italia, mentre la prima Guerra Balcanica venne combattuta fra gli Ottomani e una coalizione formata da Bulgaria, Grecia, Serbia e Montenegro, dopo la quale l'Impero perse i suoi territori in Europa tranne una piccola parte in Tracia. Nel 1913 ci fu la seconda Guerra Balcanica e questa volta i Turchi erano insieme a Grecia, Serbia e Romania contro la Bulgaria, questa volta vincendo e riottennero arte della Tracia, per controllare gli stretti del Bosforo e dei Dardanelli. Durante la Prima Guerra Mondiale, l'Impero si alleò con i Tedeschi e venne sconfitto, così i Russi si presero il nord-est del Mar Nero e dell'Anatolia, i Britannici ebbero il controllo degli stretti e i paesi arabi nel sud-est dell'Anatolia, i Francesi e Italiani ottennero la costa sud del Mediterraneo , ed i Greci presero l'Egeo, incluso Smirne. A questo punto Kemal Atatürk , un generale dell’esercito ottomano, notando che il sultano non faceva nulla contro l'occupazione straniera, decise di combattere contro le forze dell’Impero Ottomano. Dopo una serie di guerre fra il 1920 e il 1922, finalmente Atatürk riuscì a proclamare la Repubblica nel 1923, il sultanato ed il califfato furono aboliti e Kemal divenne il primo presidente della Turchia. Read the full article
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Impero Bizantino: I want to hear those three, little words.
Veneto & Romagna:
Veneto & Romagna: We love you?
Impero Bizantino: Try again.
Romagna: Fine!
Veneto & Romagna: We will behave.
#incorrect quotes#veneto#romagna#impero bizantino#source: unknown#/ ogni tanto ho bisogno del mio duo alto medioevale (e anche no) preferito
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14 Febbraio 842 d.C. Giuramento di Strasburgo squad.
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TEOFANO, L'IMPERATRICE DEI VELENI
TEOFANO, L’IMPERATRICE DEI VELENI
Ho più volte parlato di donne che sono passate alla storia, dalla regina dei messageti Tomiris alle due imperatrici romano-orientali Eudocia e Pulcheria. Oggi parliamo di un’altra imperatrice: Teofano, moglie di Romano II, e poi di Niceforo Foca e infine amante di Giovanni I Zimisce… entrata nella leggenda per essere una avvelenatrice più abile di Lucrezia Borgia. Dichiariamo fin da principio un…
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Il Monastero di Stoudios
Il Monastero di Stoudios, conosciuto anche come Stoudion, è uno dei monumenti bizantini più antichi e significativi di Costantinopoli.
Fondato nel V secolo, il monastero divenne subito un importante centro spirituale. Conosciuto per la sua rigida adesione alla regola monastica di San Basilio, il Monastero di Stoudios non solo fungeva da rifugio spirituale, ma era anche un importante centro di studi teologici e di copiatura di testi sacri. I monaci di Stoudios furono protagonisti nella difesa delle icone durante la crisi iconoclasta (VII-VIII sec).
La basilica, costruita in mattoni con un interno decorato da mosaici e affreschi, era famosa per la sua sobria bellezza e per la sua capacità di evocare un profondo senso di spiritualità. La sua architettura seguiva lo schema basilicale con una navata centrale ampia, fiancheggiata da due navate laterali, separate da file di colonne di marmo. Nel 1204, il monastero fu gravemente danneggiato dai Crociati e ristrutturato nel 1293. Raggiunse un secondo periodo di prosperità sotto l'Impero Bizantino, diventando un importante luogo di pellegrinaggio per le sue reliquie.
Dopo la conquista ottomana di Costantinopoli nel 1453, il Monastero di Stoudios fu trasformato in moschea nel 1555, conosciuta come İmrahor Camii. Molti elementi dell'architettura bizantina, come colonne e capitelli in marmo, furono conservati, mentre gli affreschi e i mosaici furono ricoperti per conformarsi alle pratiche islamiche.
Nel XIX secolo, un devastante terremoto colpì l'edificio, causando il crollo di gran parte della struttura. L'edificio fu completamente distrutto nel 1920 e venne abbandonato, rimanendo in tale stato per molti decenni.
Attualmente sono in corso importanti lavori di restauro. Ecco alcune foto di come si presentava nel 1936.
Foto 1: S.Teodoro Studita raffigurato due volte. A destra la facciata orientale del Monastero di Studion in una miniatura tratta dal Menologion di Basilio II di Simeone Metafraste, 985 Biblioteca Vaticana Foto 2: Questo acquerello di Antonios Manarakis raffigura il Monastero di Stoudios nel XIX secolo, quando l'edificio non era più un monastero, ma una moschea (İmrahor Camii). La mia Vita a Istanbul: consigli e informazioni turistiche. Disponibile come GUIDA per delle ESCURSIONI in città. Scrivi una e-mail a: [email protected] Seguici anche su www.facebook.com/istanbulperitaliani
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Quando Maometto II s'impadronì di Costantinopoli, la città non era più da diversi decenni la grande metropoli del passato; già prima del 1453 numerosi abitanti l'avevano abbandonata, e ancorché non si possa stabilire esattamente l'ammontare della popolazione nel momento della conquista, essa era molto probabilmente inferiore ai 100.000 abitanti. Questi, beninteso, erano greci nella quasi totalità, anche se esisteva già un piccolo nucleo di musulmani, la cui presenza risaliva almeno alla seconda metà del XIV secolo. Subito dopo aver conquistato la città, Maometto II deportò la maggior parte della restante popolazione greca, e per sostituirla fece venire dei turchi dall'Asia minore, ma anche dei non musulmani già sottomessi all'autorità ottomana, che risiedevano in Anatolia nelle province balcaniche. Questo primo popolamento effettuato dai turchi ha lasciato tracce nella capitale, in quanto i nuovi arrivati si sono raggruppati secondo il luogo d'origine e hanno spesso dato questo nome ai quartieri che occupavano, come per esempio i quartieri di Aksaray, di Balat, di Karaman, di Çarşamba, popolati da genti provenienti dalle città omonime. Tra le minoranze che furono installate a Istanbul negli anni che seguirono la conquista, citiamo i greci delle isole e del Peloponneso, gli armeni d'Asia minore, gli ebrei di Salonicco. Praticamente questi trasferimenti di popolazione sono attuati in modo autoritario e si potrebbe quasi parlare di deportazione. In ogni caso i nuovi arrivati si videro attribuire le case abbandonate dai greci e alcune facilitazioni per esercitare nella capitale la loro attività artigianale o commerciale: Maometto II voleva restituire a Costantinopoli vita e animazione e fare della città il primo centro del mondo musulmano, soppiantando il Cairo, ancora nelle mani dei mamelucchi. Egli proseguì nel suo intento e le conquiste che fece nei Balcani facilitarono l'impresa. Non è tuttavia certo che la popolazione di Istanbul, alla fine del XV secolo, superasse le 200.000-250.000 unità.
Robert Mantran, La vita quotidiana a Costantinopoli ai tempi di Solimano il Magnifico e dei suoi successori (XVI-XVII secolo), traduzione di Maria Luisa Mazzini, BUR (Biblioteca Universale Rizzoli), Milano, 1985¹; pp. 75-76.
[Ed.ne or.le: La Vie quotidienne à Constantinople au temps de Soliman le Magnifique et de ses successeurs (XV ͤ et XVII ͤ siècles), Paris, Hachette, coll. « La vie quotidienne », 1965 ]
#La vita quotidiana a Costantinopoli ai tempi di Solimano il Magnifico#Mantran#Robert Mantran#Costantinopoli#Istanbul#Turchi#Turchia#Ottomani#Maometto II#Sultano Maometto II#Sultani ottomani#sultanato#Anatolia#Maometto II il Conquistatore#Impero ottomano#Impero bizantino#Storia#Storia d'Europa#Storia moderna#Storia moderna d'Europa#Turchia europea#citazioni#saggi#saggistica#XV secolo#città d'Europa#città#città europee#Europa orientale#Storia della Turchia
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//Inizio anche io-
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Epidemie
Si dice spesso che un grande romanzo è quello che racchiude in sé, oltre sue le storie, un Tempo che il suo autore ha voluto fermare nelle sue pagine. Questa è ovviamente una delle possibili soluzioni alla domanda su cosa sia un grande romanzo, ma se vogliamo tenerla per buona, questo che ho appena finito di leggere è un grandissimo romanzo. Orhan Pamuk, premio Nobel per la letteratura nel 2006, torna con un libro che si rifà negli intenti ai romanzi storici dell’Ottocento, quelli di Tolstoj, di Manzoni, di Stendhal: Le Notti Della Peste (Einaudi) Lo è nella struttura, nell’incedere, nella costruzione della trama. Ma è allo stesso tempo tempo una grandiosa allegoria dei nostri tempi, soprattutto di un epocale biennio appena passato.
Tutta la storia è incentrata nei circa 240 giorni che sconvolsero l’isola di Mingher, tra aprile e ottobre del 1901: isola fittizia, è situata sulla rotta che da Alessandria d’Egitto porta a Smirne, non lontano da Creta. Perla dell’Impero Ottomano, in quei tempi sull’orlo della dissoluzione, è famosa per l’acqua di rose, la bellezza dei paesaggi e per la pacifica e centenaria convivenza tra i romei, ovvero le diverse popolazioni orientali di tutte le regioni dell'antico Impero bizantino che utilizzavano il greco come lingua franca nei servizi liturgici, per i commerci e gli affari, i musulmani e le altre minoranze. Ma dall’Asia sono arrivati, su una nave proveniente da Honk Kong, dei ratti portatori di peste. Ai primi segnali, su una nave che trasportava anche una principessa nipote del Sultano, Pakize, con suo marito medico, il dottor Nuri, scende il Dottor Bonkowski, il massimo esperto di malattie infettive dell’Impero, con il suo fido assistente, Dottor Ilias, tutte e due inviati dal Sultano. La prima cosa che trova Bonkowski è la reticenza delle autorità che non credono ci sia la peste, infatti tutto sembra scorrere come sempre: arrivano le navi dagli altri porti, le strade brulicano di commerci, i minareti e i campanili chiamano alla preghiera. Ma basta una settimana a Bonkowski per confermare, scientificamente, che è in atto un’epidemia di peste. Subito la voce percorre le strade, sono già in atto le prime azioni di contenimento e di quarantena, quando il Dottor Bonkowski viene trovato senza vita. Pochi giorni dopo stessa sorte toccherà al Dottor Ilias, avvelenato durante un pranzo. Il Sultano ordina al Dottor Nuri di indagare sulle morti dei due medici. In un drammatico crescendo di eventi, la peste dilaga, acutizzando e frantumando quell’equilibrio che aveva regnato, magari fittiziamente, sull’isola: ogni decisione ha troppe implicazioni politiche, religiose, di diplomazia internazionale (l’isola è contesa dalle grandi potenze europee che fiutano la malattia dell’Impero intero), dove si intrecciano vecchi dissapori, nazionalismo, paura della scienza, obblighi tradizionali. L’isola ne verrà totalmente sconvolta, in modi talmente travolgenti che la Storia verrà totalmente cambiata, facendo anche di chi era lì per altri motivi radice storica e comunitaria indelebile, pedina indiretta di una nuova speranza.
Questo è un libro monumentale, per l’idea mondo che contiene: le analogie, le sensazioni che trasmette nelle sue oltre 600 pagine, sono un motivo per ricordare ciò che tutta l’umanità ha appena passato, non si sa nemmeno ancora se definitivamente. È un affresco che brulica di personaggi, di strade e monumenti inventati, di personaggi storici e di religioni, tradizioni, profumini e cibi esotici, e che indaga a fondo e in maniera esemplare alcuni dei problemi dei nostri giorni: il legame tra paura e potere, tra particolare e generale, tra fede e ragione, tra pratica e scienza, tra passato, presente e futuro.
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Castelseprio - S. Maria foris portas - IX sec.
Mentre nel Tardo Impero Milano ha un ruolo centrale prima per via dell’essere sede imperiale e poi per il ruolo svolto da Sant’Ambrogio e dai suoi successori, nell’epoca longobarda prevale Pavia.
Di seguito la cronologia di questi anni.
615 Morte di Agilulfo. Adaloaldo, re dei Longobardi, risiede a Pavia insieme alla madre Teodolinda. A Milano la sede del potere è presso la Cors Ducis (Cordusio). Morte di San Colombano che a Bobbio aveva creato una importante abbazia con un produttivo scryptorium
643 Editto di Rotari
671 San Michele Maggiore a Pavia
697 Viene eletto il primo doge grazie alla debolezza dell’Esarcato bizantino di Ravenna
712 Liutprando
728 Liutprando conquista Ravenna ed effettua la Donazione di Sutri a vantaggio del Papa
744 Ratchis inizia una politica filo-bizantina inimicandosi il Papa romano
753 Pipino, re dei Franchi, è riconosciuto protettore del Papa romano
771 Carlo Magno sposa Ermengarda, figlia del re longobardo Desiderio, ma la ripudia presto
774 Carlo Magno depone Desiderio
781 Carlo Magno a Milano dove fa battezzare una sua figlia
800 Carlo Magno incoronato a Roma imperatore
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#ACCADEOGGI 17 agosto |
986: Durante i giorni del Primo Impero Bulgaro, l'esercito dell'imperatore Samuele di Bulgaria e suo fratello sconfiggono i Bizantini guidati da Basilio II. L'impero bulgaro aveva fornito un rifugio agli ebrei in fuga dall'esercito bizantino, quindi la vittoria bulgara era una buona notizia per gli ebrei.
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