#il taccuino ufficio stampa
Explore tagged Tumblr posts
alessandroiiidimacedonia · 4 years ago
Text
Nuovo libro in uscita: "Alessandro Magno. Il rapporto di Venamon" di Adriano Petta
Nuovo libro in uscita: “Alessandro Magno. Il rapporto di Venamon” di Adriano Petta
Buongiorno a tutti, grazie di essere su Alessandro III di Macedonia! Oggi ho una segnalazione riguardo una nuova uscita da dirvi. È in uscita il nuovo libro, un thriller storico che sembra molto interessante, di Adriano Petta “Alessandro Magno. Il rapporto di Venamon” pubblicato da Fawkes Editions! Ecco il comunicato stampa:
Il Taccuino Ufficio Stampa presenta
Alessandro Magno. Il…
View On WordPress
1 note · View note
blobrockagency · 4 years ago
Text
“Claudio. Il primo imperatore gallico di Roma”, il saggio storico di Raffaele Bene
“Claudio. Il primo imperatore gallico di Roma”, il saggio storico di Raffaele Bene
Il Taccuino Ufficio Stampa Presenta Claudio. Il primo imperatore gallico di Roma di Raffaele Bene Lo scrittore campano Raffaele Bene presenta “Claudio. Il primo imperatore gallico di Roma”, un saggio storico divulgativo che si legge quasi come un romanzo, in cui si narra l’affascinante storia di Tiberio Claudio Nerone Germanico, intellettuale dalla salute malferma, animato da una profonda…
Tumblr media
View On WordPress
0 notes
iannozzigiuseppe · 5 years ago
Text
Tutto in una notte - Marco Panella - Robin Edizioni - Trama libro - Comunicato stampa
Tutto in una notte – Marco Panella – Robin Edizioni – Trama libro – Comunicato stampa
Tutto in una notte – Marco Panella Robin Edizioni
Tumblr media
«Era lì. Appoggiato al cofano di una macchina: la testa che guardava verso il basso, le braccia incrociate a tenersi stretto il petto o, forse, l’anima. Gli si avvicinò sino a pochi passi e solo allora Giulio alzò la testa di scatto mostrandole, bagnato e stravolto, un viso ancora da ragazzo […]».
Tutto in una notte di Marco Panella è una storia…
View On WordPress
0 notes
erbapeople · 4 years ago
Text
ArcadiA Club
 Menù sezioni   
Seguici anche su: Video su Youtube!RSS di AAC!Post di Facebook!Tweet di Twitter!
AAC FORUM     AAC News     AAC Box    
  Home Page  Moda e Fashion -   Vai al FORUM 
Moda: il colore è etnico e global. I tessuti indiani
Username:
Password:
Iscriviti!  |  Recupero password
Iscriviti GRATIS, potrai navigare senza questa
fascia e accedere a contenuti esclusivi:
    E-Mail: 
Password: 
 
 
- Moda: il colore è etnico e global -
 Scritto da: Giancarla ViettiArticolo
 Moda: il colore è etnico e global. I tessuti indiani
I colori parlano, comunicano: viaggio nel loro mondo segreto ad Oriente
Chennai, Kovalam, Mahabalipuram, Auroville, Pondicherry, Madurai, Thanjavur, Ramanathapuram: l'automobile divora chilometri, sulla costa orientale indiana, da Madras a Cape Comorin, Golfo del Bengala. Sembra correre veloce, ma sono solo 70/80 Km.orari. Le semplici strade, tra curve, avvallamenti, semi stesi sull'asfalto ad essiccare dalla gente del posto, non permettono altro. Nell'India del Sud il paesaggio è bucolico, una verdeggiante campagna, al contrario di quanto avviene nel Nord. Il clima permette coltivazioni ed una economia rurale in grado di dare autonomia di sussistenza alla popolazione. Abbiamo un giovane e gentile autista fisso, con noi, giorno e notte, che ci accompagna e ci aspetta dovunque. Ad un prezzo ragionevolissimo: è normale qui!  Col taccuino in mano, scrivo tutto quanto vedo, con una calligrafia illeggibile, che soltanto io posso decifrare, anche, e soprattutto, per i continui scossoni della vettura, dovuti a buche o a zone di cattivo asfalto. Negli orari di punta, nei centri cittadini il caos è indescrivibile, nella ressa di auto e biciclette, è faticoso procedere. In alcuni momenti, sono colpita dai colori. Qui, le donne, nella stragrande maggioranza, indossano normalmente il loro sari, ovvero il loro abito tradizionale. Sono vestite come regine, ogni giorno, sia in città, che nei lavori dei campi, sia le giovani, sia le più anziane. Per tutta la vita continuano a riconoscersi in quel abito, che dà loro continuità e significato. Ci stanno comode, sono abituate a portarlo, sanno come muoversi, benché esso sia lungo, quasi fino ai piedi. Camminano a testa alta, danno dignità e bellezza, anche quando quei luoghi, di per sé, sarebbero miseri. Hanno innato un grande senso dell'eleganza, che ha qualcosa di elevato, di spirituale. E' come se l'abito rappresentasse una loro identità. La cosa più interessante è che le realizzazioni più belle, sono proprio quelle che si vedono per strada. Non certo quelle, in colori squillanti e stereotipati, da luna park, che appaiono nelle trasmissioni televisive locali. On the road, i colori si spengono, sono estremamente naturali. Sul mio block notes, trovo scarabocchiati negli angoli di pagina, i segreti degli abbinamenti più belli, che non sono alla moda, ma sono di sempre.
Colori basilari: ruggine, ocra, fango, verde brillante, smeraldo. Il ruggine delavato e il fango spengono la violenza di altri colori e, insieme, per contrasto, ne esaltano la bellezza. Molto importante è la scansione interna di ogni nuance, in tutte le sue gradazioni, che possono essere sempre nuove, perchè infinite.
Mix di colori:
fucsia delavato, salmone, verde smeraldobordeaux, lilla spento, salmonelilla, rosa intenso,salmoneruggine, lilla, marronelilla, rossoviola, rossorosa antico scurissimo, viola,arancioarancio, rosa ( tutte le gradazioni )azzurro, bordeaux, shantung beigeverde acqua, turchese, verdoneviola, color sacco, bordeauxarancio, beige, greggio, rugginerosa, verde smeraldoocra ovunquefucsia, rossofucsia, malva
L'India, in rapida ascesa, "brillerà davvero in tutti i suoi colori, solo quando la maggior parte della popolazione avrà accesso all'istruzione, all'acqua, a tre pasti decenti al giorno." Così si esprime la giovane scrittrice indiana Sonia Faleiro, nata a Goa nel 1977. L'altro lato della questione, la globalizzazione, dovuta all'estrema accelerazione dei mezzi di trasporto e di comunicazione, può diventare interessante, quando non è solo l'occidente ad influenzare gli altri popoli, ma quando, questi stessi ci trasmettono la ricchezza dei loro usi e costumi, la loro cultura.
 In questa terra d'India, una volta di più, ho scoperto che i colori sono simili alla musica. Si accordano, creano, realmente, sinfonie, creano sintonie, parlano. Sia in natura, che in un tessuto, che in un olio su tela. Parlano ad un occhio attento. che comunica con essi, dando e ricevendo messaggi. Parlano anche ad un occhio distratto, come ben sanno gli strateghi di marketing pubblicitario, che esso lo voglia o no.  Comunicano con  il subconscio ed, indirettamente, influenzano il suo agire. Sensualità, bellezza, entusiasmo, si manifestano, come richiami o intensi presentimenti di qualcos'altro.
 
<< INDIETRO  
Condividi su Facebook!Condividi su Twitter!Condividi su StumbleUpon!Segui gli RSS di AAC!
 
                
Visualizza i video di questa pagina
Visualizza video sull'argomento "moda".
Visualizza video sull'argomento "colore".
Visualizza video sull'argomento "etnico".
Visualizza video sull'argomento "global".
Visualizza video sull'argomento "moda colore etnico global".
Dì la tua: cosa ne pensi?Esponi il tuo punto di vista e condividilo con migliaia di persone
Oggetto nuova discussione:
Testo del messaggio: 
E-Mail:
Quanto fa  più dieci:
 
^ TOP  Linkaci | Segnala errore | Invita | Stampa
pubblicità | privacy | visione | diritti | ufficio stampa | donazioni | scrivici
© 1999-2020 - P.IVA 02284690035 - Grafica, layout e contenuti sono di esclusiva proprietà di ArcadiA Club.
Powered by:
 
Compra in un click! | Cerca prodotti in offerta:     
I cookie aiutano arcadiaclub.com a fornire i propri servizi. Navigando sul sito accetti il loro utilizzo.   Informazioni
OK
0 notes
alemicheli76 · 5 years ago
Photo
Tumblr media
Il Taccuino Ufficio Stampa è lieto di presentare “Il senso di un’ombra “di Jay Manari. Da non perdere! «Vuoi sapere perché una delle mie stranezze è proprio la totale assenza di peso? Perché sono “Leggerezza”?
0 notes
immersinelmondodeilibri · 6 years ago
Link
Ciao readers,oggi vi voglio parlare di un romanzo, che ho letto tramite collaborazione con Il Taccuino – Ufficio Stampa di Bologna.Il libro è stato auto-pubblicato da Emanuele Mazzocco e s’intitola “Al di là delle cose scontate”.Questo romanzo mi ha colpito in profondità, sia per le tematiche trattate sia per il modo in cui è scritto, ma adesso ve lo vado a presentare....
0 notes
beijolo · 8 years ago
Photo
Tumblr media
L'ovvio
I
Jacob quella mattina era passato a prendere Elizabeth Code portando con se due bicchieri di caffè e due ciambelle, come faceva già da qualche anno. Prestavano servizio in coppia e facevano parte della Omicidi di Long Beach. Erano il fiore all’occhiello di tutto il distretto di polizia. Di Jacob O’Connors si decantavano le qualità tecniche, che lui stesso aveva elaborato da quelle base acquisite nei vari corsi di formazione. Eccelleva nella ricostruzione della scena del crimine, partendo da semplici intuizioni. Alcuni suoi colleghi erano certi che lui fosse molto di più di un detective. Elizabeth era istinto puro, fiuto, un segugio. Asseriva che nulla andava lasciato al caso. – Tutto era utile alle indagini – La freschezza e l’affabilità del suo carattere, la poneva tra le migliori detective nella fase delicata degli interrogatori. Chiudeva l’unità Nestor Shephard e Desmond Reyes. Danielle Rodriguez era il database, il loro “cervello” alla centrale. Quella mattina Elizabeth e Jacob non avevano ancora bevuto il loro caffè e mangiato le ciambelle, che la radio chiese il loro l’intervento ad Alamitos Beach. Jacob tirò fuori il lampeggiante e lo applicò sul tetto dell’automobile mentre Elizabeth posò il vassoio della colazione sul tappetino sotto le sue gambe, e giù a sirene spiegate lungo Cherry Ave nell’Eastside. A Long Beach Jacob era di casa, abitava una barca a vela ormeggiata in Queens Bay. Nella piscina, riversa su di un lettino giaceva il corpo di una giovane donna dalla apparente età di trenta/trentacinque anni. Jacob disse ad Elizabeth: “Prendi i nomi di tutte le persone presenti qui e manda Reyes e Shephard a prendere i nomi di tutti i clienti che soggiornano nelle stanze del Resort”. – fece un lungo respiro e continuò – “Le informazioni raccolte passale a Rodriguez e fatti dare tutte le notizie possibili sui nomi raccolti. Grazie”. Elizabeth appuntandosi il distintivo sulla giacca rispose: “Acquisirò le prime testimonianze di tutti i presenti, li riunirò nel salone della hall e te ne farò rapporto appena terminato”. Jacob le toccò l’avambraccio dicendole: “Sono fortunato a lavorare con te anzi, ne sono orgoglioso”. Lei si allontanò portando con se un sorriso compiaciuto. Jacob non lo dava a vedere ma era ipnotizzato da lei. Era stato più volte sul punto di dirglielo ma, aveva ancora tante ferite da guarire e tre anni gli sembravano ancora pochi per dimenticare. Avvicinandosi al corpo della giovane, che rispondeva al nome di Juliet Stanhope, così risultava dai documenti trovati nella borsetta rinvenuta sotto il suo corpo. Notò che la vittima non indossava i pantaloni e che erano lontani dal corpo come se qualcuno li avesse lanciati via in un impeto d’ira. Si affacciò fulminea alla sua mente la parola STUPRO. Mentre elaborava la scena, notò che uno dei camerieri si era avvicinato al tavolino dal quale aveva sottratto uno dei due bicchieri. Lo lasciò fare, ma con discrezione non lo perse di vista nemmeno un momento. In quel mentre gli si avvicinò Shephard al quale Jacob bisbigliò qualc'osa all’orecchio, indicandogli con un lieve cenno della testa il cameriere.
II
Lasciò alla Scientifica il compito di fare i rilievi e dal medico legale ottenne notizie relative alla morte della giovane, che veniva collocata tra le sei e quaranta e le sette e quindici di quella mattina. Arresto cardiaco la causa del decesso ed era da imputare ad un cocktail di droghe ed alcool. Nella mente di Jacob rimaneva vivida la sottrazione del bicchiere ad opera del cameriere e per questo gli aveva messo Shephard alle calcagna. Aveva netta la sensazione che quello fosse il nodo da sciogliere e se vi fosse riuscito tutto si sarebbe risolto automaticamente. Fece schioccare le dita, il medio contro il pollice esclamando: “Come per magia”. Si recò nella hall dove Elizabeth registrava sul suo taccuino la dichiarazione dell’ultima persona sentita, un uomo dalla corporatura robusta e dalla testa rasata che in quel momento abbandonava la sala per spingere la porta che recava una scritta: “Staff only” Elizabeth rivolta a Jacob esordì: “Qui nessuno ha visto o sentito nulla tranne un certo Ron Wood di Frisco, ma il suo ricordo è vago e confuso, diceva di aver sentito un vociare conciso tra un uomo e una donna, ma non avrebbe la benché minima idea di che ore fossero”. Jacob per tutta risposta le disse di tenersi pronta perché aveva un’idea e questa gli si affacciava in maniera frequente nella mente. Squillò il suo cellulare. Era Shephard…: “Novità?”. “Eccole. Il cameriere si chiama Jorge Garcia e abita con la sorella Ana Lucia Garcia in Traffic Ave. Ho avuto sue notizie dall’ufficio immigrazione. Al Centro per l’Impiego mi hanno detto che lavora lì solo da due settimane…tutto qui, tranne che sono in ristrettezze economiche”. “Bene, continua a tenerlo d’occhio. Non ti nascondo di avere una certa idea in mente”. Jacob chiuse la conversazione e si avvicinò ad Elizabeth, lei gli mostrò la sfilza di nomi e appunti presi. Decisero di rientrare in centrale. Fecero rapporto al capitano Holloway e mentre erano nel suo ufficio Jacob ricevette la chiamata di Shephard. Scusandosi uscì dalla stanza, lasciando Elizabeth a sbrigare le faccende burocratiche. Rispose alla chiamata: “Il nostro uomo ha fatto una telefonata dopo che siete andati via tutti. Ha estratto un tovagliolo da una tasca della giacca, sul quale era annotato un numero di telefono. La chiamata è stata breve, ho sentito distintamente l’indirizzo di Willow St e poi nient’altro. Ha gettato il tovagliolo nel bidone della cucina, si è cambiato ha sistemato il bicchiere nello zaino ed è uscito dalla porta sul retro. Ho recuperato il tovagliolo e ho seguito Jorge fino a casa della sorella, e da quando è entrato non ne è ancora uscito”. “Bene, madami il numero che hai recuperato e fammi sapere quando esce. Restagli incollato”. Nel mentre chiudeva la telefonata, Elizabeth riemerse dalla stanza del capo e le si fece incontro: “Ti ha sottoposta al terzo grado? Spero non abbia voluto sapere anche il colore delle tue mutandine?” “Al diavolo no. Ma lo manderei ugualmente a prenderlo in quel posto”. “Tranquilla, –proseguì il detective- sai che scherzavo. Segnati questo numero e controlla a chi corrisponde. Rodriguez sarà molto lieta di aiutarti. Ti aspetto in sala mensa, mangiamo un boccone insieme e facciamo il punto della situazione”. Si allontanarono in direzioni opposte. Ritrovò Jacob seduto al tavolo della mensa e dopo aver messo nel suo vassoio una porzione di cavoli bolliti conditi con olio e aceto di mele, una mozzarella light, due fette di pane di segale e una spremuta di arance, si accomodò esordendo: “Il numero corrisponde ad un certo Charlie Pellegrino e…tieniti forte, è un regista di film porno molto quotato. Lo troviamo al 4951 di Willow St. Andiamo?”. “Sì, e anche di corsa. Ho sentito Shephard che ha seguito il cameriere fino all’indirizzo che mi hai appena fornito”. L’attico in una elegante palazzina di fine settecento di soli quattro piani. Pellegrino era al numero sette. Elizabeth e Jacob si erano appostati dietro la porta dell’appartamento, Shephard nel corridoio di fianco all’ascensore e Reyes sul pianerottolo della scala antincendio vicino alla porta tagliafuoco. Avevano le pistole in pugno mentre Elizabeth teneva accostato l’orecchio sulla porta. Si sentì chiaro un urlo, seguito da qualcosa che sembrava essere una colluttazione e alla fine uno sparo sordo. Jacob prendendo l’iniziativa sfondò la porta gridando: “Polizia”. Fecero irruzione nell’appartamento e lui intimò all’uomo che ancora l’impugnava, di poggiare lentamente la pistola a terra e di mettere le mani dietro la nuca. Nel frattempo arrivarono Shephard e Reyes che perquisirono il resto della casa e non trovando nulla, tornarono nel salone nel mentre Jacob chiedeva che qualcuno chiamasse il 118. Ammanettarono i due che nel frattempo avevano fatto sdraiare a terra e ai quali furono letti i loro diritti. Frugò nelle tasche dei due fino ad individuare Charlie Pellegrino. Era quello con la faccia da porco, svariati anelli nelle dita delle mani e dai capelli radi. Indossava una camicia bianca di seta e pantaloni di cotone in tinta di ottima fattura e dal taglio sartoriale. Il suo compare, che al momento dell’irruzione impugnava ancora la pistola nella mano destra, nella sinistra teneva un cuscino con un buco nel mezzo. Questo era il motivo dello sparo attutito. Garcia fu trasportato in ospedale dove venne sottoposto ad un intervento chirurgico per rimuovere il proiettile, ma già il giorno seguente rilasciava piena confessione, dichiarando di aver sorpreso il Pellegrino, del quale solo ora ne apprendeva il nome, riverso sulla giovane mentre la possedeva sul lettino dell’Alamitos Beach. Gli offrì cinquemila dollari se non lo avesse denunciato ma, alla morte della donna oltre a sottrarre il bicchiere con le impronte dell’aggressore, gli aveva richiesto centomila dollari per il suo silenzio. A questo punto Pellegrino gli aveva lasciato scritto sul tovagliolo il suo numero di telefono così da contattarlo. Il giorno seguente nella conferenza stampa, il capitano Holloway rese i dettagli dell’operazione e quando arrivò a ringraziare tutta l’unita e in particolare i detective Code e O’Connors, i due non erano più li.
1 note · View note
giovithunder · 4 years ago
Text
Ufficio stampa contro blogger di Instagram: volano insulti sessisti
Ufficio stampa contro blogger di Instagram: volano insulti sessisti
Buonasera, ragazzi. Oggi parliamo di qualcosa di un po’ meno piacevole del solito.
Come molti sapranno, infatti, ieri una blogger di instagram – lettriceperpassioneblog – è stata attaccata dall’ufficio stampa de “Il taccuino”, a seguito di una recensione negativa fatta dalla blogger al libro “Vite strappate in Italia dagli anni ’70 ad oggi” di Antonella Betti.
Il fattaccio
Il taccuino –…
View On WordPress
0 notes
Text
ACQUI TERME. MANOLA ARAMINI PRESENTA IL SUO LIBRO: "NOI CHE CI STIAMO PERDENDO".
ACQUI TERME. MANOLA ARAMINI PRESENTA IL SUO LIBRO: “NOI CHE CI STIAMO PERDENDO”.
Il Taccuino Ufficio Stampa
Presenta
Noi che ci stiamo perdendo di Manola Aramini
Manola Aramini presenta il romanzo giallo “Noi che ci stiamo perdendo”, una storia di brucianti sensi di colpa, di segreti inconfessabili e di pericolose passioni. Il Commissario Fermi deve indagare su due misteriosi omicidi avvenuti in una calda e luminosa Fregene, che si contrappone all’oscurità che…
View On WordPress
0 notes
luciamosca14 · 6 years ago
Photo
Tumblr media
Lo strano caso di Matilde Campi, il nuovo libro di Mariele Rosina Il Taccuino Ufficio Stampa Presenta Lo strano caso di Matilde Campi di Mariele Rosina Lo strano caso di Matilde Campi è la storia di una donna vittima del suo stesso corpo.
0 notes
purpleavenuecupcake · 6 years ago
Text
Usa, cinque anni di carcere all’agente WInner, “voglio bruciare la Casa Bianca”
Un giudice federale ha condannato l'ex agente di sicurezza degli Stati Uniti Reality Winner  a più di cinque anni di carcere dopo aver ammesso di aver dato ad un media un rapporto segreto sull'ingerenza russa nelle elezioni statunitensi. Winner, 26 anni, che ha già trascorso quasi due anni in prigione, si è dichiarata colpevole per aver passato il rapporto della National Security Agency a The Intercept nel 2016. Durante un'audizione nella città natale di Winner, Augusta, in Georgia, il giudice James Hall ha approvato la richiesta dei suoi avvocati per una condanna di 63 mesi seguita da tre anni di rilascio sotto supervisione, ha detto l’avvocato  Nichols. È stata la condanna più lunga mai pronunciata a qualcuno per aver divulgato illegalmente informazioni governative, secondo Nichols. "La sentenza e l'accordo di patteggiamento allegato riflettono entrambi che la Realtà riconosce che le azioni hanno conseguenze e che ha imparato dal suo errore ed è pronta ad accettare le conseguenze delle sue azioni", hanno detto in una nota gli avvocati di Winner. Judge Hall ha anche accettato di far trasferire Winner in una prigione federale a Fort Worth, in Texas, dove potrebbe ricevere servizi medici e essere più vicina alla sua famiglia. I procuratori federali hanno dichiarato che la sua condanna a più di cinque anni è stata appropriata perché Winner ha tradito la fiducia dei suoi colleghi e del suo paese. "Winner aveva lavorato con Pluribus International Corp, una società che fornisce servizi analitici per le agenzie di difesa e di intelligence degli Stati Uniti. Il documento dell’ NSA conteneva dettagli tecnici su ciò che si diceva fossero tentativi russi di influenzare funzionari elettorali negli Stati Uniti e una società di voto prima delle elezioni presidenziali del novembre 2016, hanno detto due funzionari statunitensi che conoscono il caso. Winner ha ammesso di aver intenzionalmente stampato una copia del rapporto dell'intelligence nel suo ufficio e di averlo spedito. È stata incriminata per un solo capo d’accusa federale di conservazione e trasmissione intenzionale di informazioni di difesa nazionale, un crimine sotto la legge dello spionaggio e della censura che comporta una pena massima di 10 anni di carcere. Betsy Reed, redattore capo di The Intercept, ha dichiarato  che Winner dovrebbe essere onorata, e che la sua condanna e altri procedimenti giudiziari contro gli informatori sono stati attacchi alla libertà di parola e alla stampa. "Invece di essere riconosciuta come un informatore guidato dalla coscienza la cui divulgazione ha contribuito a proteggere le elezioni negli Stati Uniti, Winner è stata perseguita con determinazione dal Dipartimento di Giustizia”. Un giudice federale ha ordinato che Winner venisse tenuta lontano da alcun legame perché  i pubblici ministeri temono una ulteriore fuga di notizie dopo aver visionato gli "inquietanti" commenti sul suo taccuino. In una sezione Winner ha scritto: "Voglio bruciare la Casa Bianca” poi gli investigatori hanno anche trovato i nomi di tre estremisti islamici gia’ noti alle autorità federali. Reuters Read the full article
0 notes
blobrockagency · 4 years ago
Text
“1984” di George Orwell presentato in audiolibro dalla casa editrice il Narratore
“1984” di George Orwell presentato in audiolibro dalla casa editrice il Narratore
Il Taccuino Ufficio Stampa Presenta L’audiolibro dell’opera 1984 di George Orwell Il Narratore audiolibri presenta “1984” dello scrittore britannico George Orwell, un romanzo distopico divenuto un classico della letteratura novecentesca. Pubblicata nel 1949, l’opera risulta di un’attualità sconvolgente per il modo in cui l’autore ha profetizzato il condizionamento psicologico e ideologico…
Tumblr media
View On WordPress
0 notes
blobrockagency · 4 years ago
Text
Martina Collu presenta il romanzo “Il gitano”
Martina Collu presenta il romanzo “Il gitano”
Il Taccuino Ufficio Stampa Presenta Il gitano di Martina Collu La scrittrice cagliaritana Martina Collu presenta “Il gitano”, un affascinante romanzo in cui si racconta la storia di Morea Blanco, un’anima fragile da sempre in lotta con sé stessa, in bilico tra la difficile accettazione della sua natura e il desiderio di un cambiamento drastico. Cresciuta entro limiti imposti da una madre…
Tumblr media
View On WordPress
0 notes
blobrockagency · 4 years ago
Text
Il Narratore audiolibri presenta “A ottant’anni se non muori t’ammazzano” di Ferdinando Camon
Il Narratore audiolibri presenta “A ottant’anni se non muori t’ammazzano” di Ferdinando Camon
Il Taccuino Ufficio Stampa Presenta L’audiolibro dell’opera A ottant’anni se non muori t’ammazzano di Ferdinando Camon Il Narratore audiolibri presenta “A ottant’anni se non muori t’ammazzano” di Ferdinando Camon, giornalista e scrittore veneto molto conosciuto e apprezzato, insignito del Premio Campiello alla Carriera nel 2016. L’autore racconta il suo punto di vista sulla pandemia che stiamo…
Tumblr media
View On WordPress
0 notes
blobrockagency · 4 years ago
Text
“Donna fotocopia”, il nuovo romanzo dello scrittore Leandro Capasso
“Donna fotocopia”, il nuovo romanzo dello scrittore Leandro Capasso
Il Taccuino Ufficio Stampa Presenta Donna fotocopia di Leandro Capasso Lo scrittore napoletano Leandro Capasso presenta “Donna fotocopia”, un romanzo originale e introspettivo, che narra della straniante discesa all’inferno di un giovane uomo che ha incontrato i suoi demoni già nella vita reale. Un’emozionante opera a metà strada tra la storia di formazione e il romanzo gotico, che indaga…
Tumblr media
View On WordPress
0 notes
blobrockagency · 4 years ago
Text
Il regista e scrittore Gerardo Gallo presenta il romanzo “Tre luci dal buio”
Il regista e scrittore Gerardo Gallo presenta il romanzo “Tre luci dal buio”
Il Taccuino Ufficio Stampa Presenta Tre luci dal buio di Gerardo Gallo Lo scrittore, regista e sceneggiatore campano Gerardo Gallo presenta “Tre luci dal buio”, una storia coinvolgente e ipnotica, che narra di destini intrecciati, della capacità dell’arte di far risplendere l’anima e della ricerca spirituale di chi vuole imparare ad ascoltare il proprio cuore. Da uno dei registi dell’acclamata…
Tumblr media
View On WordPress
0 notes