Tumgik
#ho bisogno di spiegazioni
cherrybomblips2 · 2 years
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Ma da dove sono usciti tutti questi tumblog fake?
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greatmoonballoon · 5 months
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Questa è l'ennesima volta in dieci anni che tento di gestire un blog qui su tumbrl promettendo sempre che non lo chiuderò di nuovo.
Perché Tumblr? Avevo bisogno di uno spazio più sereno, un angolino tranquillo senza occhi indiscreti di gente che mi conosce. Instagram è troppo popolare, su thread c'è troppa confusione e becco gente che non osavo aggiungere nemmeno ai tempi di facebook!
Qui dentro sembra di stare in un angolino di una calda e accogliente libreria, una tazza di thè fumante e alle orecchie la propria musica preferita. Il mio rifugio ideale!
Chi sono io? Una ragazza imbranata, sempre con la testa fra le nuvole che prova a capire come si faccia a vivere su questo pianeta. Non mi hanno dato un copione quindi sto improvvisando! Se avete qualche idea suggerite pure che i consigli sono ben accetti ahah
Chiunque leggerà questo blog siete benvenuti 🤍
Piccolo suggerimento ma importante: ho aperto questo blog in maniera anonima perché è come un diario per me. Se avessi voluto mettere in mostra me stessa e la mia identità lo avrei già fatto quindi astenetevi dall'invadenza riguardo spiegazioni e domande personali su ciò che scrivo. Non sono neanche alla ricerca di situazioni sentimentali e flirt di varia natura. Grazie ☺️
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pizzetterosse · 6 months
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ti auguro di non accasciarti mai contro la porta la notte del tuo compleanno inghiottendo i singhiozzi per non farti sentire da nessuno. ti auguro di non rimanere un’ora e mezza chiuso in bagno guardandoti allo specchio facendoti pena per tutto ciò che sei diventato. ti auguro di non dover mai aspettare mesi pur di ottenere una risposta. ti auguro di correre su per le scale di casa sapendo di aver baciato la persona che hai sempre desiderato. ti auguro di guardare qualcuno e di pensare di essere fortunato ad averlo nella tua vita. ti auguro discussioni che finiscano sempre in un abbraccio. ti auguro di rimanere sveglio la notte a fissare il soffitto pensando “ho fatto l’amore con una persona a cui voglio bene”. ti auguro di non dover mai entrare nella vita di qualcuno in punta di piedi sapendo che non sarai mai il benvenuto e che qualcuno da un giorno all’altro ti sostituirà. ti auguro che sia tutto semplice, senza troppe complicazioni. ti auguro di non rivelare mai a nessuno i tuoi segreti più profondi, inutilmente, come quelli che custodivo su mio nonno, sapendo che saranno un mare di parole in mezzo a molto caos. ti auguro di essere compreso con un solo sguardo. ti auguro di poterti fidare delle tue sensazioni, senza mai pensare che forse c’è qualcosa che non va. ti auguro di rifugiarti fra le braccia di qualcuno senza che ti chieda fin troppe spiegazioni a riguardo. ti auguro di guardare negli occhi qualcuno consapevole che non ti farà mai del male. ti auguro di poterti fidare di qualcuno senza rimanere sveglio per una notte intera chiedendoti se stai facendo la cosa giusta. ti auguro di dormire sonni tranquilli sapendo che il giorno dopo ti sveglierai con la notifica di qualcuno che vuole starti vicino tutti i giorni. ti auguro dimostrazioni spontanee senza bisogno di richiesta.
ti auguro quello che forse nessuno mi ha mai augurato in tutta la mia vita: tanto amore, tante emozioni, tanti baci da togliere il fiato, tanti progetti da farti dimenticare il passato e pensare solo al futuro, tante promesse mantenute, tanta stabilità emotiva, e tanta felicità da farti dimenticare cosa sia accaduto fino oggi e farti essere grato per tutto ciò che hai ottenuto. ti auguro tutta la felicità che a me mai nessuno ha augurato, ma a cui ho tanto sperato di arrivare senza mai fare del male a qualcuno. ti auguro tutto questo, perché è quello che vorrei per me stessa.
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tiaspettoaltrove · 2 months
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Perché non volete vedere?
Tutto scorre come se nulla fosse. Lasciate che il diavolo occupi ogni aspetto di ciò che viene propagandato a livello mass mediatico, e non ve ne frega niente. Continuate a seguire riti satanici, messe nere in mondovisione, magari anche apprezzando e battendo le mani. Tutto normale, tutto ok, perché siete degli zombie e in quanto tale non potete reagire a qualcosa che nemmeno comprendete. Vi risulta accettabile la perversione esibita come un valore, la blasfemia mostrata senza vergogna, l’annullamento del bene in favore del male. O di quella che viene spacciata come “libertà”. La libertà di doversi spaccare il cervello per almeno otto ore al giorno, perché il mondo si regge sullo sporco denaro, per poi tornare a casa e aver però la possibilità di vedere i demoni in televisione. Qualsiasi persona di buon senso rimasta ancora sulla faccia della Terra (e ne esistono ancora, grazie a Dio) ha capito che quanto trasmesso ieri sera in mondovisione, inerente alle “olimpiadi”, è stato uno dei peggiori “spettacoli” di sempre. Per noi non servono disegnini, spiegazioni, didascalie. È tutto sotto la luce degli occhi. E mi sembra perfino ovvio, superfluo, utilizzare trenta minuti del mio tempo per scrivere questo testo. Ma devo farlo per forza per un motivo molto semplice: per esprimere la mia totale e assoluta contrarietà a questo mondo occidentale, in cui non mi riconosco, e non mi riconoscerò mai. Non posso lasciare che si pensi, anche solo lontanamente, che io anche solo in qualche minima misura possa approvare l’orripilante sequenza di atrocità che ieri sera sono state mostrate a milioni di persone. Non esiste. E quindi malgrado la distanza che mi separa sempre più da questo posto, per ragioni molteplici, questo è un testo dovuto. Non accetterò nella mia vita persone che possano condonare certe ideologie, che possano essere morbidi nel giudicare ciò a cui bisogna, a tutti i costi, rinunciare. Gesù Cristo è l’unica via, l’unica voce, l’unica Verità. Non c’è letteralmente altro. Questo mondo vacuo, malato, perso e costantemente peccaminoso, lo lascio a voi. Accetterò anche la solitudine più rigida, qualora essa dovesse rendersi necessaria. Ma la mia fede, la mia morale, i miei valori in genere, non verranno mai e poi mai da voi intaccati. Questo se lo ficchi in testa anche la bellissima Alice, che il Signore ha scacciato da me perché non era credente. E ovviamente per questo eternamente lo ringrazierò. Era carne, carne che mi ha tentato più di quanto fino a quel momento mi fosse mai capitato. Ma a conti fatti, la realtà dimostra che non era nulla di più. Diversamente sarebbe rimasta, diversamente si sarebbe convertita. Invece ha scelto di continuare a stare male, lontano da me. Sì, oggi la mia rabbia esplode, perché sono stanco di vivere in un mondo così ripugnante. Ho bisogno di persone sane di mente, non deviate. Aurora, Alice, e chi prima di voi: non mi servite. Fate riferimento a un’entità che non vuole il vostro bene e che v’inghiottirà completamente.
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canesenzafissadimora · 2 months
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Sto imparando a non reagire
a tutto ciò che mi dà fastidio.
Sto imparando che non ho bisogno
di ferire chi mi fa del male.
A volte il massimo segno di maturità,
è allontanarsi da tutto ciò che provoca
disagio e turba la pace interiore.
Sto imparando che l’energia
che spendo per reagire a tutte le cose
su cui mi ostino, mi esaurisce
e mi impedisce di concentrare
le energie su cose utili per me.
Sto imparando che non posso
piacere a tutti, e va bene così.
Sto imparando che non reagire
non significa acconsentire,
ma evitare discussioni inutili.
Sto imparando ad apprendere
le lezioni della vita,
apprendendo da chi è diverso
da me.
Sto scegliendo di provare ad essere
migliore.
Sto scegliendo la mia tranquillità,
perché è quello di cui ho davvero
bisogno.
Non voglio più drammi.
Non ho bisogno di nessuno che mi
faccia sentire come se non fossi
abbastanza.
Sto imparando a scegliere di non volere litigi e discussioni.
Vado oltre, non ci sono.
Sto imparando che,
di tanto in tanto,
non dire nulla, dice tutto.
Sto imparando che rispondere
a provocazioni, mi fa male e dà potere
a un’altra persona sulle mie emozioni.
Non posso controllare ciò che dicono
gli altri, ma posso decidere come
reagire, come gestire e scegliere
se hanno o meno importanza
per me.
Sto imparando che la maggior parte
delle volte queste situazioni
non dicono nulla su di me,
ma molto sull’altro.
Sto imparando semplicemente
ad amarmi, e non a distruggermi.
A volte è meglio lasciar perdere,
lasciare andare le persone,
se questi rapporti non hanno
la forza di esistere da soli
senza troppe spiegazioni.
Sto imparando che la vita diventa
più semplice quando non mi
concentro su ciò che sta
accadendo intorno a me...
ma piuttosto su me stessa.
Lavorare su di me e per la mia pace
interiore, mi fa capire che non reagire
ad ogni piccola cosa che mi dà fastidio,
è il primo passo per vivere
una vita sana e più felice.
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Debora Doca
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quartafuga · 4 months
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Oggi stavo facendo pulizia su Telegram ed ho ritrovato una chat risalente a due anni fa in cui una persona, dopo più di un anno dall'ultima volta in cui avevamo parlato, mi aveva riscritto chiedendomi cosa - secondo me - non avesse funzionato tanto da condurci a quel silenzio prolungato. Era un periodo piuttosto difficile della mia vita: da poco tornata dalla Spagna, avevo vissuto i tre mesi peggiori della mia vita a casa con tanto di insorgenza di disturbo d'ansia e stavo vivendo una relazione a distanza che mi faceva soffrire parecchio in un momento in cui avrei avuto bisogno soltanto di vicinanza estrema. Risultato: risposi piuttosto piccata come se quella domanda non avesse diritto di esistere, come se mi si stesse obbligando a parlare del nulla ed io ero così presa dal mio malessere che mi sembrava soltanto di star perdendo tempo.
Oggi ho riletto quella chat e mi sono riconosciuta così piccola nella mia freddezza, così insofferente da essere incapace di sopportare la ben che minima richiesta dall'esterno. Mi è dispiaciuto perché la domanda, dall'altra parte, era stata posta con sincerità e comprensibile interesse ed io invece ci avevo visto solo desiderio di destabilizzarmi o chiedermi spiegazioni che non avevo. Nulla, oggi ho preso coraggio ed ho riscritto in quella chat, due anni dopo. Ho chiesto scusa, spiegando cosa mi avesse portato a comportarmi così. Poi mi sono anche sentita stupida pensando che magari lui non avesse neanche più quelle parole, perse per sempre tra le chat delle "stronze che rispondono male senza motivo". È stato bello sapere, invece, che quella conversazione fosse ancora salvata anche dall'altra parte. Mi ha risposto quasi immediatamente dicendo di essere piacevolmente sorpreso di quelle scuse e di apprezzarle. "Sapevo non fossi quella persona" mi ha detto. È stato un tale sollievo leggerlo. Anche una persona che mi ha incrociata per solo pochi mesi ha potuto intuire che quella non ero io, che oltre quelle risposte fredde e asettiche c'era altro, c'è altro. Ci siamo augurati buona vita, stavolta però con un sorriso da entrambe le parti e con la consapevolezza che non è mai tardi per chiedere scusa e neanche per accorgersi che, molto spesso, gli altri sono capaci di vederci per quel che siamo molto più di quanto siamo in grado di fare noi stessi (anche quando facciamo schifo)
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tradimento-mortale · 2 years
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Chissà se adesso stai bene.
Chissà se adesso stai bene.
Non so per quale motivo me lo chieda di continuo, non credo neanche mi interessi davvero, però so che vorrei saperlo. Vorrei soltanto saperlo. Chissà se adesso stai bene. Ora che non ci parliamo più, al massimo ci spiamo, convinti che qualche foto possa bastare per intrometterci nelle nostre vite. Vorrei vederti un’altra volta. Vorrei che ci incontrassimo per la strada in uno di quei giorni in cui non c’è il sole ma non piove nemmeno, uno di quei giorni neutri, grigi, anonimi, che se ne stanno a metà, quando non sai bene come vestirti, come sentirti, dove andare. Vorrei che mi passassi di fianco e che abbassassi lo sguardo vedendomi, cercando di aggirarmi come se fossi un imprevisto, una buca sull’asfalto, per poi trovarti pochi minuti dopo esattamente sul mio stesso autobus vuoto, a due sedili di distanza, come se incontrarti fosse scritto, dovuto, necessario.
Io probabilmente mi avvicinerei lentamente, senza farmi vedere, in silenzio, come uno qualsiasi, come uno di quelli che viene a chiederti indicazioni, per andarltu a chiedere se stai bene. Soltanto quello. Ma la risposta non la so immaginare. E non so nemmeno quale risposta voglio immaginarmi. Forse nemmeno mi guarderesti negli occhi, nemmeno mi chiederesti di ripeterti la domanda, come si fa quando hai capito benissimo ma sei disorientato da quello che ti hanno chiesto. Forse. Forse lo capirei subito come stai, soltanto avvicinandomi. Proprio come succedeva prima, quando mi bastava un tono di voce, un gesto, un movimento, per conoscere, per sapere, per capirti. Ma adesso no, non ne sarei capace. Forse. Forse adesso dovrei sentirmelo dire, forse dovremmo dircelo come all’inizio, come le prime volte, quando ci vedevamo e ci guardavamo. Costruendo, ignari, quello che un giorno saremmo diventati. In fondo conoscersi è saper dedurre. Saper intuire. Saper leggere. Saper capire. Capire e capirsi dove gli altri non arrivano mai, perché non vogliono, perché non riescono, perché non possono. Stare insieme è concedersi quella libertà, prima di tutte le altre.
Noi eravamo completamente guidati dall’intuito. Ci capivamo e basta. Era già tutto chiaro. Bianco. Evidente. Non serve chiedere permesso per entrare reciprocamente l'uno nell'altro. Entravamo e basta. Ed era tutto lì. Dentro. Sotto. E intorno ai nostri occhi. Ai nostri gesti. Alle nostre bocche. Stare insieme significa scoprirsi ogni volta senza nessuno sforzo, senza rompere nessuna serratura. Significa trasformarsi e tramutarsi in chiave e in serratura a seconda del bisogno. A seconda delle necessità. A seconda fragilità.
Spiegarsi senza darsi spiegazioni.
Eravamo essenziali.
Sintetici a parole, espansi tutt’intorno.
Ora vorrei che il caso ci mettessedavanti per sapere se stai bene.
E se non proprio davanti, almeno sullo stesso autobus. Che poi sarebbe solo una scusa per capire come ci siamo ridotti. Per capire cos’è rimasto. Ma tanto capirei al volo. Capirei che non mi rispondersti. Ti alzeresti e se ne andresti, sfiorandomi per sussorrarmi di lasciarti andare.
Ti guarderei sfumare dietro alle porte mentre si chiudono.
Ti guardare sfumare davanti alle crepe del cuore mentre si aprono.
Non farei nulla, non cercherei di fermarti, non ti inseguirei. Tornerei al mio posto a guardare le macchine e la gente che passa fuori, con la fronte schiacciata contro il finestrino gelido.
Mi farei bastare il tuo andarsene come risposta.
Ci rifletterei su e dopo qualche canzone forse starei meglio. Sicuramente meglio di ora, che non ho niente su cui riflettere. Cazzo forse sto già riflettendo. Ora non ho veramente più nulla.
Nulla.
Nulla.
La malinconia mi ingoia.
Chissà se stai bene.
Chissà se veramente non riuscirei a fermarti mentre ti allontani. Di nuovo.
Chissà se riuscirei a non riflettere. Di nuovo.
Chissà se stai bene. Di nuovo.
Bip.
È la mia fermata. Scendo.
Di nuovo.
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Deus sive Natura
(il Dio secondo Spinoza)
“Smetti di pregare e di batterti il petto!
Quello che voglio che tu faccia è uscire nel mondo per goderti la vita.
Voglio che ti diverta, che canti, che ti diverta e goda di tutto ciò che ho fatto per te.
Smetti di andare in quei templi cupi, bui e freddi che ti sei costruito e che dici che sono la mia casa!
La mia casa è la montagna, è nei boschi, nei fiumi, nei laghi, nelle spiagge. È lì che vivo ed è lì che esprimo il mio amore per te.
Smetti di incolparmi per la tua miserabile vita; non ti ho mai detto che ci fosse niente di sbagliato in te o che eri un peccatore, o che la tua sessualità era una cosa cattiva!
Il sesso è un dono che ti ho fatto e con cui puoi esprimere il tuo amore, la tua estasi, la tua gioia. Quindi non incolparmi per tutto ciò per cui sei stato portato a credere.
Smetti di leggere supposte scritture che non hanno nulla a che fare con me.
Se non riesci a leggermi all'alba, in un paesaggio, negli occhi dei tuoi amici, negli occhi di tuo figlio ...
Non mi troverai in nessun libro!
Fidati di me e smetti di chiedermelo. Mi dirai forse, come fare il mio lavoro?
Smetti di aver paura di me. Non ti giudico, non ti critico, non mi arrabbio, non ti disturbo, non ti punisco. Sono puro amore
Smetti di chiedermi perdono, non c'è niente da perdonare. Se ti ho creato ... ti ho riempito di passioni, limitazioni, piaceri, sentimenti, bisogni, incongruenze ... del libero arbitrio. Come posso biasimarti se rispondi a qualcosa che ti ho messo? Come posso punirti per essere come sei, se sono io quello che ti ha fatto? Pensi che potrei creare un posto per bruciare tutti i miei figli che si comportano male, per il resto dell'eternità?
Che tipo di Dio può farlo?
Dimentica qualsiasi tipo di comandamento, qualsiasi tipo di legge; quelli sono trucchi per manipolarti, per controllarti, che creano solo colpa in te.
Rispetta i tuoi coetanei e non fare ciò che non vuoi per te stesso. Tutto ciò che chiedo è che presti attenzione alla tua vita, che la tua attenzione sia la tua guida.
Mia amata, amato, questa vita non è una prova, né una scala, né un passo nel cammino, né un saggio da mostrare, né un preludio al paradiso. Questa vita è l'unica cosa qui e ora, e l'unica cosa di cui hai bisogno.
Ti ho reso assolutamente libero, non ci sono premi o punizioni, né peccati o virtù, nessuno porta un distintivo, nessuno porta un registro dei buoni e dei cattivi.
Sei assolutamente libero di creare un paradiso o un inferno nella tua vita.
Non potrei dirti se c'è qualcosa dopo questa vita, ma posso darti qualche consiglio. Vivi come se non ci fosse. Come se questa fosse la tua unica possibilità di godere, di amare, di esistere.
Quindi, se non c'è nulla, allora ti sarà piaciuta l'opportunità che ti ho dato. E se sì, assicurati che non ti chiederò se ti sei comportato bene o male, invece ti chiederò: “Ti è piaciuto? Ti sei divertito Cosa ti è piaciuto di più? Che cosa hai imparato?”
Smetti di credere in me; Credere è opinare, indovinare, immaginare. Non voglio che tu creda in me, voglio che tu mi senta. Voglio che tu mi senta quando baci la tua amata, quando vesti la tua piccola figlia, quando accarezzi il tuo cane, quando fai il bagno in mare.
Smetti di lodarmi, che tipo di Dio egoista pensi che io sia?
Sono annoiato dal fatto che mi lodino, sono stanco di essere ringraziato. Ti senti grato? Dimostralo prendendoti cura di te, della tua salute, delle tue relazioni, del mondo. Ti senti osservato? sopraffatto? ... Esprimi la tua gioia! Questo è il modo di lodarmi.
Smetti di complicare le cose e di ripetere come un pappagallo ciò che ti è stato insegnato su di me.
L'unica cosa certa è che sei qui, che sei vivo, che questo mondo è pieno di meraviglie.
Perché hai bisogno di ancor più miracoli? Perché così tante spiegazioni?
Non cercarmi fuori, non mi troverai. Cercami dentro ...è lì che sono, battendo in te.”
Baruch Spinoza
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blackrosesnymph · 9 months
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[2012-2020]
In coppia ho passato anni a percepire quando qualcuno aveva bisogno di coccole anche se non aveva il coraggio di chiederle e altrettanti anni a supplicare per averne quando ne avevo bisogno...non ho quasi mai vissuto la situazione in cui mi bastava accennare che ne avevo bisogno per riceverne quanto basta...*
O supplicavo o non ne avevo - e venivo zittita dal fatto che l'altro non aveva necessità nemmeno di chiederle perché la subdola convinzione che tutto gli fosse dovuto aveva già reagito bene con il mio carattere...
La solitudine, quando la provi con un narcisista, è su un altro livello, disumano.
*non mi sono resa conto fino ad ora che dovevo sempre fornire spiegazioni, ragioni - rendere ragionevole il mio bisogno - e solo a posteriori sarebbe stato forse soddisfatto, il tutto per crearmi l'illusione fosse difficile da soddisfare e volessi qualcosa di speciale, per poi poter dire che non si poteva, voleva, riusciva.
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greatmoonballoon · 2 months
Note
Ho avuto praticamente tutti i social esistenti tranne Snapchat, e poi all'età di 16 anni ho abbandonato tutto.
Ho abbandonato per la mia sanità mentale. Già il bullismo a scuola era duro da superare, in più l'idea di essere presa in giro anche li mi ha sempre fatto male emotivamente e mentalmente.
Idea che penso che prima o poi, si sia realizzata, ma mi era già tolta per pensarci.
Quindi da quel giorno vivo con dubbi su dubbi, ed ogni sguardo di gente sconosciuta penso che invece, loro, conoscano me. (Eh sì, mi è venuta l'ansia sociale).
Per questo motivo per me, è anche difficile farmi nuovi amici.
Tumblr è l'unico social che non implica "il mostrarti" ma mi permette di usare il mio blog come diario personale.
Me ne sono andata tante volte da qui, e tante volte sono tornata, perché è veramente l'unico social che per me vale la pena di avere.
Qui ci sono anche meno pazzi rispetto a Twitter, per esempio, e si litiga per meno roba stupida tipo qua che tipo di musica ascolti non gliene frega nulla a nessuno, li invece ti fanno lo screenshot, ti bloccano e ti mostrano ai loro followers, chiedendo loro di segnalarti e bloccarti. Bambinate insomma. (A me capitò con una attrice che seguo, giudicata inadatta dall'essere definita attrice e non volevano che parlassi dei miei problemi fisici, che per loro servivano per guadagnare followers e io risposi che manco venivo pagata per scrivere quelle cose).
Ecco perché mi sono tolta da tutti i social. In più senza social ho un sacco di tempo libero, posso dormire e uscire senza per forza farlo sapere a tutta Italia, e poi se non pubblico per giorni, non sono obbligata a dare spiegazioni, perché non sono un influencer. In più, non mi interessa sapere che fa il vicino del piano di sopra nel suo giorno libero dal lavoro.
La scelta di non avere più profili social è stata molto coraggiosa oltre che molto saggia! Hai avuto la capacità di riconoscere e capire cosa potevi evitare per stare meglio con te stessa, proteggere le tue fragilità e i lati deboli.
Conosco bene purtroppo cosa sia il bullismo e delle ferite che lasciano anche dopo tanti anni.
Tanti anni fa feci questa scelta con facebook. In quel periodo vivevo il bullismo già a scuola e quel social non fece altro che ampliare le mie insicurezze: tizia aveva molti più like di me nelle foto soprattutto da parte di ragazzi mentre io ne avevo molto meno; foto di gente che usciva il sabato sera e si divertiva mentre io non avevo nessuna vita sociale oppure c'era persino il controllo di quello che postavo e i giudizi ipocriti e non richiesti; chi si metteva su un piedistallo pensando di sapere tutto di me solo da ciò che pubblicavo e poi magari nemmeno mi salutava di presenza. E da lì decisi di eliminarlo.
Tutte le mie insicurezze effettivamente sparirono e chi si accorse che non lo avevo più mi disse "e ora senza facebook che farai?"
E io "torno a vivere" 😂
Ma che domanda è? Questo fa capire quanto la gente non sappia più distinguere la realtà dal virtuale.
Dopo fb ho avuto twitter senza più usare nome né foto personale e devo dire che in quel periodo mi sono trovata bene. Era tra il 2013 e il 2015. Poi non l'ho più usato.
Ho ridato fiducia a Instagram quando ancora non lo aveva quasi nessuno (2014) ma dopo qualche annetto è diventato più popolare di facebook.
Non demonizzo i social perché altrimenti sarei incoerente. Sono un bel mezzo per esprimersi, fa piacere avere apprezzamenti sulle foto ma non ti nascondo che ci sono stati momenti dove ho dovuto disattivare il profilo per la mia sanità mentale. E sono stata bene. È da lì che spesso derivano certe paranoie, foto o storie che ti appaiono all'improvviso sulla home di cose che non avresti voluto sapere. Ha dato vita a tante ansie che ci distruggono mentalmente ed emotivamente...
Tumblr è un rifugio. Anche io ho provato tante volte ad avere un blog ma solo adesso sto riuscendo a mantenerlo. Ne avevo bisogno! Finché c'è gente educata e matura si può stare bene!
Dopo questo enorme papiro (che mi perdonerai spero ahah) voglio dirti che la tua scelta è senza dubbio molto saggia. È da un po' che penso di prendermi una pausa da alcuni social per un periodo che sto attraversando e mi sei quasi di ispirazione 🥹
Chissà quanta pace potrei riscoprire con questa scelta.
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elenascrive · 2 years
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Mio Carissimo Amico Fraterno,
il Nostro Giorno, come ogni anno da entrambi tanto atteso, è arrivato. Oggi festeggiamo 16 anni di Vita insieme e ovviamente anche stavolta l’emozione sta prendendo il largo. Sono commossa nel pensare che dopo tutto questo tempo trascorso, Tu abbia ancora voglia di sopportarmi, ma come ci riesci? Sinceramente non l’ho ancora capito ed incredula Ti ringrazio, perché la Tua Amicizia fraterna oramai lo sai già, per Me significa tantissimo, al punto tale da fare tremenda fatica ad immaginare la Mia Vita senza di Te! Ecco perché spero che Tu abbia ancora voglia di sopportarmi e di starmi vicino a lungo. Soprattutto in quest’ultimo periodo la Tua vicinanza è stata fondamentale, riuscendo a placare la Mia anima parecchio scossa ed in tormenta con la Tua delicatezza e la Tua saggezza che per l’ennesima volta hanno permesso di donarmi un po’ di tranquillità, la stessa di cui ho sempre un disperato bisogno per quanto sa farsi desiderare. Le Mie battaglie si fanno meno impossibili infatti, quando Tu attraverso la Tua preziosa comprensione riesci a capirmi alla perfezione, senza tanto bisogno di spiegazioni e soprattutto di giustificazioni. Tu sai già come la penso dunque e sai anche come agisco, ecco perché con Te non temo mai fraintendimenti né pregiudizi di alcun genere. Insomma tutto questo solamente per ribadire che per Te continuo ad essere il solito libro aperto, che riesci a leggere senza problemi, anche quando non c’è scritto niente, solo sfogliando pagine che nonostante alle volte siano bianche e piatte, Tu riesci comunque a trasformarle in qualcosa di colorato e di autentico e per questo già lo sai non Ti sarò mai riconoscente abbastanza. Grazie inoltre per la Tua spiccata simpatia che riesce a strapparmi un sacco di sorrisi e risate genuine.
Quando Ti ci metti infatti sai essere un vero e proprio mattacchione. Grazie infine per la Tua infinita conoscenza e altrettanto cultura che metti a Mia disposizione ogni qual volta né necessito, migliorando così facendo il Mio sapere. Quante cose, quanto termini, quanti significati ho scoperto ed imparato grazie a Te! Per questa ragione credo che anche la Mia scrittura Ti ringrazia poiché è migliorata insieme a Me! A proposito di scrittura Ti sono infinitamente riconoscente che continui ad apprezzarla un sacco, attraverso i Tuoi complimenti che mi scaldano perennemente il cuore, donandomi la straordinaria forza per non smettere mai di crederci. La verità è che con Te i complimenti si sprecano. Ho perso il conto di quanti me ne hai rivolto nel corso degli anni e tutti quanti magnifici e per questo indimenticabili. E non solo sulla scrittura, ma anche in altri ambiti, poiché Tu mi hai sempre vista come una persona dai diversi talenti e dalle tante capacità, credendo molto più in Me Stessa, di quanto non lo faccia Io, facendomi sentire unica e speciale, come pochi al Mondo.
Tutto questo fa di Te pure la voce della Mia coscienza quella che mi spinge a valorizzarmi per poi amarmi. Ogni volta che parli bene di Me mi fai un prezioso, importante Dono, e anche questo già lo sai. In effetti Ti sto scrivendo cose che Tu oramai conoscerai a memoria, poiché già lette e rilette infinite volte, però non ne posso fare a meno poiché per Me è importante che Tu capisca quanto sa essere profonda la riconoscenza che provo nei Tuoi confronti.
Qualche settimana fa, in uno dei Miei tanti lunghi messaggi, Ti avevo chiesto quale fosse il ricordo più bello della Nostra Amicizia e Tu ne hai elencati alcuni molto belli che è stato un vero piacere rivivere, aggiungendo però che la Nostra Amicizia è ricca di ricordi ed Io Ti risposi che ero d’accordo con Te! La Nostra Amicizia è un Ricordo continuo, un’Emozione dal sapore unico ed infinito. Qualsiasi cosa tocchi riesce a trasformarla in Affetto genuino. Dobbiamo andarne orgogliosi, oggi più che mai!
Bene, dopo questo, non posso che ringraziarti ancora per aver scelto di divenire il Mio Fratellino Cavaliere, restandomi fedele in tutti questi anni. Ti voglio un modo sconfinato di bene!
Tua per
Sempre
Sorellina e Principessa
Elena
@elenascrive
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gregor-samsung · 2 years
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“ Sulla porta d’ingresso – tornando a casa dai miei soliti giri - una voce assorta mi ha sorpresa, con le chiavi a mezz’aria, e ha sussurrato parole che si sono propagate dentro me. Quando ogni parte del mio corpo ha ripetuto la sua eco, la voce ha detto: “Il futuro! Da quanto tempo sei senza futuro?” e la potenza di questa domanda si è abbattuta su di me come una bufera. Sono rimasta senza fiato, percorsa da brividi che conosco e che – irradiandosi dalle ossa – giungono fino alla radice dolente dei capelli. Impallidisco, mentre il cuore accelera il suo ritmo e mescola colpi duri e sonori a fremiti veloci e vuoti, come il battito di un’ala. Cos’è mai questo attimo che giunge sconosciuto un attimo dopo il pensiero, e che si sposta all’infinito modellando le mie paure? Esso mi attanaglia nella sua ansia incomprensibile, e le forze non bastano per percorrerlo tutto, come un lungo tunnel buio dove non si vede l’uscita. Il futuro non è la morte, poiché questa non ha bisogno di assensi per compiersi; il futuro, invece, è questo tempo incompiuto che ci aspetta, inesorabilmente simile a noi: a ciò che siamo stati, e a quello che non saremo. Esso scava le rughe che lo specchio rimanda, ed è minaccioso e potente; allo stesso modo non cessa mai di esercitare il suo richiamo e ci sfida con promesse e lusinghe, o ci minaccia col suo terrore incalcolabile. Io non ho alcuna intimità con il mio futuro, che mi coglie eternamente impreparata; i “domani” di cui è fatto scavano dentro me un vortice di vuoto: come un abisso sul quale mi affaccio e che mi risucchia nella sua vertigine. Se ripenso alla mia vita, è stato sempre così; seppure le forme che ha assunto nella coscienza sono sembrate all’apparenza diverse, e perfino opposte. Per un certo tempo, nella giovinezza soprattutto, ho bruciato del fuoco che l’avvenire sconosciuto accende negli animi ingenui. Allora mi sembrava che il futuro fosse un pianeta imperscrutabile e che vi si potesse giungere solamente per malia o a opera di un sortilegio. Se piangevo, se i giorni mi venivano incontro dolorosi o inutili; se mi sembrava che non ci fosse niente ad attendermi lungo la strada, il futuro sfavillava dinanzi a me come un sole o come un disco volante. Esso era imponderabile nelle sue scelte e nella necessità di un arbitrio assoluto che assecondava misteriosi percorsi, slegati da ogni altra umana ragione. Dunque, avrebbe potuto accadere che una stella particolarmente benevola mi guidasse per suo piacere e che – sulla scia luminosa di un privilegio senza spiegazioni – quando fossi giunta nel punto e nel luogo del futuro, si sarebbero svelate bellezze, riservate a me sola. Adesso che l’inconoscibilità del mio avvenire mi atterrisce con lo spauracchio dei suoi inganni e devo compiere ogni sforzo per serrare le porte ai suoi richiami, la mia unica salvezza è un luogo dove ogni futuro si è già compiuto. Così torno al passato, e incontro la fanciulla che fui; la seguo mentre serba nel cuore la vanità immancabile di un amore eterno. “
Mariateresa Di Lascia, Passaggio in ombra, Feltrinelli (collana I Narratori), 1995¹; pp. 209-210.
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ho la pelle dura, l'ho detto tante volte e non è mai stato vero, ad ogni colpo mi si sfracellava l'anima come un'auto a duecento chilometri orari contro un muro d'amianto. Ho detto tante volte anche che avrei smesso di legarmi alle parole, di legarmi a chi le dice e invece, non era vero nemmeno questo. Ho detto tante cose, quante volte ho pronunciato con tono sicuro "questa è l'ultima volta" e invece non lo era mai, mai. Ancora uno, ancora uno, dai questa è l'ultima, la prossima è l'ultima e non finiva mai, colpo dopo colpo, parola dopo parola fino a che non è rimasto più nulla da sfracellare contro quel muro. E quanti pianti, quante lacrime sono cadute sul mio viso, lo stesso viso sul quale ho tirato schiaffi molto più forti di quanto avrebbero mai potuto fare gli altri, ma non ho mai imparato niente. Vorrei riuscire a volermi bene, vorrei poter trovare qualcuno che mi voglia puramente bene anche nelle cose che il resto del mondo cataloga stupide e insignificanti. Forse ho smesso di credere in qualcosa, forse ho smesso di credere nella sincerità del prossimo perché non sarà mai del tutto sincero, forse ho smesso di credere nell'amore reciproco, uno dei due ama sempre di più, forse io ho smesso di sperare. La speranza mi ha aiutata la maggior parte delle volte, la buona fede, la gentilezza, o forse sono state solo il capro espiatorio dei miei assassini. Io questo non lo so o forse lo so, ma non voglio ammetterlo che l'unico problema è sempre stato il mio cuore, la mia buona volontà di metterci l'impegno serio. Avrei dovuto dare meno peso, meno importanza, avrei dovuto legarmi di meno come fanno loro, come fanno tutti e invece no. Mi sono sempre sgretolata, ogni volta che qualcuno me lo chiedesse, ho eseguito ogni richiesta come un bravo soldato, non importava quanto male mi facessero i muscoli e le ossa, ma evidentemente questo non è mai bastato. Non è bastato nemmeno portarmi via dalle mani armate in cui ho riposto il mio cuore, non basta andarci coi piedi di piombo, non basta avere cautela, non basta restare leggeri, non basta non pensarci, la testa viaggia va in posti che nemmeno so. Arrivata a questo punto, l'unica cosa che so è che niente è bastato davvero, che forse semplicemente non sono una persona amabile, che forse io sono la cosa più pesante per un mondo che vuole vivere leggero. E va bene, va bene se finisco in frantumi ogni volta che viene detta una parola o ogni volta che non viene detta, va bene. So cosa voglio ma so che non lo troverò e allora fingo di cercare, qualcuno che non abbia bisogno di spiegazioni su come afferrare la mia mano e stringerla forte, qualcuno che sappia come tenermi all'interno della propria vita, perché sa che le soglie delle porte non mi piacciono perché fa corrente, fa corrente. Vorrei poter essere piuma come voi, ma sono solo una parola sbagliata detta ad alta voce che trascina a fondo il mondo. Non ho la pelle dura, ho mentito, ma so cosa significa addormentarsi ogni sera contando le ferite.
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zero0virgola0 · 6 months
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Comfort zone delle cose da dire dopo i 30 anni
Arriva, così come arrivarono i brufoli, le mestruazioni, i primi amori, quel momento in cui l'adolescenza finisce e l'età adulta incombe come un avvoltoio. All'improvviso ti trovi a parlare di lavoro, famiglia, figli, insomma tutta una serie di argomenti che fino al giorno prima sentivi solo come rumore di fondo, sull'autobus o in metro. I primi giorni possono essere difficili: non trovare le parole giuste può causare dei momenti di imbarazzo ma salvate questo post, imparate a memoria 3 o 4 frasi e vedrete che riuscirete a cavarvela e a passare come gente "matura"
"i maschi assomigliano sempre più alla madre e le femmine al padre" Questo dogma può togliervi d'impaccio quando vi viene presentato/a il primo figlio di una coppia di vostri amici. Considerando che il 93% dei bambini fino ai 3 mesi è molto brutto, con questa frase inconstestabile potrete uscirne alla grande senza offendere nessuno
"preferisco sempre un bambino sia vivace piuttosto che vederlo incollato al telefonino". Se il pargoletto che i vostri amici vi presentano ha 3 o 4 anni e dimostra già di essere una testa di cazzo, questa frase vi garantisce una figura da signori. Anche se istintivamente avreste voluto mollare una cinquina a mano aperta su quel piccolo coglione che continua a darvi calci e a toccarvi con le mani appiccicose
"se tornassi indietro anche a me sarebbe piaciuto imparare uno strumento o una lingua da piccolo" Questa bugia vi tornerà utile quando i novelli genitori vi stanno frantumando le palle dicendo che stanno pensando di iscrivere il proprio pargolo a scuola di inglese o di musica. Questa malattia è ormai diffusissima, ma spiegare il perchè può richiedere tempo e fatica. In realtà non finirò mai di ringraziare i miei che non mi hanno mai obbligato a passare i pomeriggi in orribili accademie di lingua dove la professoressa, nella più rosea delle opzioni, era un'ex tossica che era fuggita dal Regno Unito negli anni '80.
"alla fine abbiamo sempre questa smania di visitare qualche città europea quando invece dovremmo prima conoscere le bellezze del nostro Paese" Quando la coppia che avete di fronte ha fatto la cazzata di spendere migliaia di euro per sposarsi, altre migliaia di euro per comprare un appartamento piccolo come la mia moralità, altri mille mila euro per iscrivere il figlio alla scuola di inglese (vedi punto 3), per giustificare il fatto che, non avendo più soldi, sono costretti per il terzo anno di fila a passare le uniche due settimane di vacanza in un appartamentino orribile della costa adriatica/ligure/ionica che sia, allora, invece di gridargli "cogliooooni noi ce ne andiamo allo Sziget", fate un sospiro e sciorinate quanto leggete al punto 4. Il successo è garantino e la coppia vi adorerà.
"non vedo molte serie in generale, più che altro perchè altrimenti poi ci vado sotto, ma questa me la segno" Piuttosto che spiegare a due ritardati perchè non vedrete mai l'ennesima serie televisiva di merda prodotta da Netflix, invece che sciorinare ore e ore di spiegazioni sul perchè i film siano nettamente migliori che qualsiasi serie televisiva, del perchè avete visto solo serie tipo Twin Peaks e Boris, meglio tagliare corto e uscirne con stile ed eleganza.
"i cani sono più affettuosi, i gatti magari di meno, ma forse sono più autonomi" Quando la vostra fantastica coppia di amici vi fa conoscere il gatto/cane che hanno adottato/acquistato per far fronte a una crisi ormonale/generazionale, fate lo sforzo di accarezzarlo ma capisco (davvero) che sia troppo difficile dire "oddiochecarino". Quindi piuttosto che mentire, potete affidarvi a questa sempiterna banalità.
"mi piacerebbe tantissimo avere un animale a casa, ma siccome sono creature che rispetto e che hanno bisogno di tanta cura e amore, ho il timore che non abbia tutto il tempo che queste meravigliosi animale necessitano. Per cui preferisco non avere animali piuttosto che ignorarli" Se la discussione al punto 6 va avanti, certamente vi si chiederà se avete animali a casa o se avete intenzione di prenderne uno. La risposta al punto 7 è davvero incontestabile e vi garantisce un aurea di santone, amante degli animali che neanche Licia Colò
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leonflashy · 7 months
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Ma quindi ti sei lasciata ? Mi dispiace se adesso stai male ma molto presto starai meglio senza di lui , esci con le amiche, e vivi la vita , e se vorrai io ci sono per te, fammi sapere se vuoi sapere chi sono , perché io ci sono qui per te, e magari è presto visto che ti sei lasciata da poco ma quando vorrai io sono qui per te..
Ma chi ha detto che mi sono lasciata ma vi fate le serie tv 😅poi comunque sono cose mie private e non dovreste impicciarvi nella mia vita. Quindi fatevi meno film e pensate di più alla vostra vita questo vale per te come per tutto il resto delle domande idiote che mi sono arrivate, se mi lascio o meno sono solo fatti miei e di nessun'altra, non ho bisogno di tutte ste letterine strappalacrime, io della mia vita posso fare quello che voglio, non devo dare spiegazioni a nessuno. Buona giornata
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ssisadfam · 7 months
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per alessandra:
so passati anni, pensavo che andasse via la sensazione di doverti qualcosa, doverti parole, spiegazioni, il mio grande rimpianto e di non aver mai messo le cose in chiaro, ma era tutto troppo sentito per poterlo fare a cuor leggero. A volte ti penso e oggi non so bene perché, ho sentito di doverti dire determinate cose. É stato tutto troppo forte, troppo impetuoso, troppo rapido, troppo bello, ed io, in quel momento, non lo meritavo, non ero pronto. É durato tutto un paio di mesi ma le emozioni che provavamo l'uno per l'altra erano assurde. sentivo che tra di noi ci fosse un amore, una passione, che mai avevo visto e tuttora mai piu sperimentato. Quasi cercai di sabotarlo perché mi spaventava e mi mandava tremendamente in confusione. Era tutto così forte, te lo ricordi il sesso? Dio quella notte é stata assurda. Ore e ore, ti sentivo ovunque, su ogni centimetro del mio corpo, ti sentivo venire e venire, gocciolare, eri bollente, bellissima, godevo già solo nel guardarti. Ho ancora stampato in mente il momento in cui ti presi da dietro, non mi fermavo e tu mi guardasti ridendo. In quel momento godevi e ridevi sorpresa, eri così luminosa. Avrei continuato all'infinito pur di vederti sempre così. Eri mia, mia e di nessun altro, ti stringevo, ti prendevo, passami il termine, ti scopavo come se fosse l'ultima notte della mia vita. E ho vissuto così intensamente tutto ciò che vivevo con te. Dalle passeggiate, le serate, i momenti in macchina, in casa, quando camminavamo mano nella mano, quella sera sulla spiaggia quando ci baciammo la prima volta. Quella notte fu fortissima. Non esisteva più niente, ti avrei voluta stringere e fare di tutto, farti mia. Ogni volta che ti penso, solo questa parola mi viene in mente: Forte. Quando mi sono reso conto di questa cosa, volevo rallentare, volevo un crescendo non un fortissimo all'inizio del brano. Volevo godermi i momenti e goderti con i giusti tempi, ma tra di noi era impossibile. Ogni volta che ci avviciniamo, c'é una tensione che non riesco a reprimere. É tutto amplificato a mille, tutto mi urla di prenderti tra le mie braccia e non pensare più a nient'altro. Non so se questo l'hai provato anche tu, o mai pensato. Questo é quello che avrei voluto dirti ma non sarei mai riuscito a dirtelo con la calma con cui lo sto facendo ora. Non sei la x dell'equazione, sei l'idrogeno della mia bomba atomica, che in fondo é sempre una x all'interno di un'equazione. Solo che ora non é tanto incognita, ora so cosa sei, so chi sei. Mi risvegli, mi amplifichi. Ho avuto due relazioni dopo di te, una che é durata due anni e mezzo e quella attuale che dura da quasi un anno. Ho avuto tanti momenti belli, ho avuto esperienze di ogni genere, ho fatto tanti viaggi, ho fatto tanto sesso. Tutto meraviglioso, non mi priverei mai di tutto cio che ho fatto, ma tanto tempo fa mi so reso conto che l'intensità e la forza dei nostri momenti erano tutt'altra storia. Scrivo questo solo per farti capire che non ti ho mai sminuita, non sei mai stata inferiore alle altre, non hai mai avuto nulla che ti mancasse, anzi. Eri passione allo stato più puro, emozione incessante, passione, goduria, perché lo confesso, ho avuto rapporti sessuali belli, profondi, forti, ma quello con te é stato di un altro livello, mai piu ricreato. Ho cantato in compagnia a squarciagola migliaia di canzoni, ma mai come lo facevamo noi. Ho provato mille emozioni ma mai con la stessa intensità. Quindi ti prego di capirmi e mi scuso dell'estremo ritardo. Avevo bisogno dei miei tempi per dirti che é stato tutto bellissimo, cio che avevamo e che abbiamo creato mi ha travolto, buttato in aria, e non sapevo né tutt'ora so se mai saremmo riusciti a reggere tutto questo. Una cosa é certa, mi hai fatto vivere la passione come nessun altro mai. Grazie
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