#giallo di montagna
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pier-carlo-universe · 17 days ago
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La discesa infinita - Enrico Camanni: Un mistero per Nanni Settembrini tra le montagne e i segreti
Un noir avvincente che mescola indagine, natura e introspezione
Un noir avvincente che mescola indagine, natura e introspezione Recensione: La discesa infinita di Enrico Camanni è un romanzo che intreccia il mistero e l’amore per la montagna con maestria, dando vita a un giallo che esplora il lato più oscuro della natura umana e l’inesorabile bellezza delle Alpi. Il protagonista, Nanni Settembrini, è un alpinista e una guida di montagna, ma anche un uomo…
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ortopriamo · 4 months ago
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Fiore di zucca.🎃
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ma-pi-ma · 5 months ago
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Poesia del mese di giugno
giallo di sole e di grano
gigli in fiore sulla montagna
e le spiagge spalancate.
Che luce nel mese di giugno
dolce e aspro, radioso e chiaro
mille falò sopra le vette
li guardano dal mare azzurro.
Olga Xirinacs Díaz
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kon-igi · 7 months ago
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IL RAGAZZO E LA MONTAGNA
C'era una volta un giovane esploratore, la cui più grande passione era addentrarsi in tundre, scendere in ghiacciai e percorrere deserti alla ricerca della Gemma Preziosa.
Ogni luogo della terra aveva una propria Gemma Preziosa - scintillante, tenebrosa, rubescente o lattiginosa - e lui aveva viaggiato già mezzo mondo ed esplorato mille lande impervie per trovarle e collezionarle tutte.
Nella sua casa aveva una stanza intera piene di tali meraviglie, tutte racchiuse in teche di cristallo, ma il giovane esploratore non amava tornare nella propria casa, se non per riporvi i suoi tesori.
Intendiamoci, adorava la propria casa e la propria città, voleva bene ai suoi genitori e stava bene con i suoi tanti amici, ma il suo animo inquieto lo portava puntualmente a guardare le nuvole fuori dalla finestra, desiderando di poterle cavalcare e andarsene via col vento.
Un giorno sentì parlare dell'Ultima Montagna e di come al suo interno fosse la celata la pietra più preziosa di tutte: il Cuore di Gea.
L'Ultima Montagna si trovava nel paese di Finisterrae e il suo vecchio mappamondo non aveva ancora finito di girare che lui si era già messo in cammino.
Non fu un viaggio facile, né per le gambe né per il cuore, perché dovette salutare molte persone - Finisterrae era lontana - e parte del suo percorso lo dovette fare a piedi, passo dopo passo, senza mai più incontrare anima viva (tranne i ragni, che gli tennero compagnia nelle lunghe notti insonni ma che però non erano gran conversatori).
Quando arrivò all'Ultima Montagna rimase con la bocca spalancata per qualche minuto (i ragni controllarono preoccupati se ci fossero delle carie ma uscirono soddisfatti): un'enorme montagna scintillante di materiale translucido giallo paglierino svettava fino a quasi bucare la volta del cielo.
Ma il suo stupore si tramutò ben presto in preoccupazione quando, a un esame più attento, il giovane esploratore si rese conto che la montagna era in realtà un enorme conglomerato di Crisoberillo come non se n'erano mai visti in alcun libro di geologia.
Molto bene - pensò con stanca autoironia, guardando il suo piccone - sulla Scala delle Durezza di Mohs il crisoberillo ha un punteggio di 8,5 ma volendo considerare il bicchiere mezzo pieno mi è andata anche bene... la montagna poteva essere fatta di Rubino o di Zaffiro!
E cominciò a scavare una galleria per raggiungere il Cuore di Gea.
Man mano che avanzava a fatica all'interno della montagna, egli si rese conto di una cosa molto strana: per ogni colpo di piccone e di scaglia di crisoberillio che cadeva a terra lui sentiva di perdere qualcosa.
Ma cosa? - si chiese.
Non lo so - si rispose.
E allora pensò di riempire quei vuoti nel cuore immaginando il momento in cui avrebbe finalmente scalzato dalla roccia il Cuore di Gea... la gioia di sentirlo pulsare tra le proprie mani, gli occhi socchiusi per schermarsi dal bagliore di mille soli di puro cristallo, lo stupore delle persone al suo ritorno, la teca gigante già pronta al centro della sua collezione.
Quello di cui in un primo momento il Giovane Esploratore non si rese conto è che ogni picconata stava sottraendo un minuto alla sua vita e le picconate erano tante e il tempo scorreva avanti in una sola direzione, dritto come la galleria che sventrava la montagna.
Le mani che impugnavano il piccone invecchiavano, come invecchiavano le domande che lui si faceva...
Perché? Da dove? Verso cosa?
Quando le domande diventano opprimenti, i colpi del piccone rallentavano, salvo poi riprendere forza al pensiero della gemma che ogni giorno si avvicinava.
E poi, dopo mille eternità l'ultima picconata, la parete che crolla ed ecco il Cuore di Gea, sospeso nel buio luminescente di un antro nel ventre della colossale montagna.
Ma il Giovane Esploratore non poteva più definirsi tale.
Non stava più esplorando nulla e di certo non era più giovane.
Con passo incerto e polverose mani tremanti si avvicinò al Cuore di Gea e fece per prenderlo.
Ma si fermò.
Verso cosa? E perché?
E poi la domanda giusta.
Da dove?
Da dove vengo? Cosa ho lasciato? Chi ho lasciato?
E voltandosi vide che la lunga galleria che portava all'esterno era disseminata di corpi, congelati nell'atto di colpire la roccia.
Erano tutti lui, metro dopo metro sempre più vecchio, bloccati nell'attimo in cui aveva deciso di cancellare un ricordo per fare spazio al pensiero della Gemma Più Preziosa.
Sono morto? - si chiese.
Sì, ogni volta - si rispose.
Il Cuore di Gea lo guardava con occhio pulsante ma la mano, dimagrita e raggrinzita, scese sul fianco.
Non era quello che voleva... quello era ciò che aveva deciso di volere per cancellare i veri desideri, quelli che lo tenevano vivo in attesa del domani.
E il vecchio ragazzo si voltò e tornò indietro, accarezzando con una mano sempre più giovane tutti i sé che aveva lasciato morire per non aver voluto ricordare come vivere.
E li perdonò tutti, uno a uno, finché la luce del sole non gli baciò le palpebre socchiuse e lui non ritrovò la voglia di esplorare, mai perduta ma solo addormentata sotto a una pesante coperta di tristi rimpianti.
E come il mappamondo tornò a girare, il vero Cuore di Gea riprese a battergli nuovamente nel petto, perché Finisterrae è quel luogo che comincia nel punto in cui appoggi il piede per iniziare il viaggio verso il domani.
Questo post è dedicato a @seiseiseitan, per me il più grande esploratore <3
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emz26 · 1 year ago
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Il pensiero anteriore, la bustina del tè e la vecchia bastarda.
Dentro di me si generano tre istanti di pensiero:
il 1° è quello istantaneo, quello che si crea sentendo un suono, un profumo o un immagine, è fulmineo e infantile, è quello che si stupisce e che a volte mi fa sparare delle puttanate indicibili, lo chiamo “il mio pensiero anteriore”, proprio perché arriva prima del pensiero razionale,
il 2° è quello che esamina tutto quello che c’è intorno alla figura scatenate, quello che analizza tutte le interconnessioni tra il soggetto e l’ambiente circostante, quanto gli altri si accorgano dell’accadimento e se io sia l’unico a vedere, provo anche ad immaginare quanto l’evento influenzi le altre persone e quanto di questo gli altri si portino dentro, lo chiamo “la bustina del tè”, perché esattamente come una bustina che viene gettata dentro l’acqua calda , il soggetto interessante lo vedo espandersi e avvolgere con un’essenza profumata tutto quello che lo circonda, ed io come una molecola d’acqua mi lascio conquistare.
Il 3° momento è quello che disarma tutta la bellezza, dissacra tutto quello che gli passa davanti, è feroce e si nutre di distruzione, lo chiamo...o meglio la chiamo “la vecchia bastarda”.
Sono seduto in un dehors di un ristorante, uno spazio aperto molto ampio situato in cima ad una montagna praticamente immerso in un bosco, il muretto alla mia destra mi separa da una ampia via di pietra scura, via che porta ad una marmorea cattedrale, zero macchine, la strada più vicina è ad un chilometro, qui si arriva solamente a piedi o con una seggiovia, l’altezza e l’ombra delle piante mi regalano un po' di refrigerio in questo torrido luglio, il colore dell’ambiente è tendente al giallo ed un buon profumo di fiori freschi si spande nell’aria, nel bosco si sentono frinire dolcemente le cicale e una leggera brezza mi smuove la barba, l’occhio mi cade su un gruppetto di minuscoli animaletti raggruppati sul muretto, sembrano formiche ma non credo che lo siano, mi incuriosiscono, ne rimango ipnotizzato, la cameriera mi porge il piattino con le fragole ricoperte dal gelato, lentamente ne porto un cucchiaio alla bocca, il sapore dolce mi riempie la bocca, sento la crema sciogliersi e fondersi con me, sento il fresco sciroppo percorrermi le vene, in un momento così non si può essere cattivi, Roland di Gilead diceva “non si può essere cattivi e rabbiosi mangiando delle dolci fragole”...concordo.
Continuando lentamente a gustare le mie fragole con il gelato gli occhi mi cadono su di un’opera d’arte vivente, un vecchio di mille anni intento a leggere un libro di mille pagine, indossa dei pantaloni marroni ed una camicia azzurrina, elegantemente sportivo, legge lentamente il suo libro ed ogni tanto si ferma a riflettere sul paragrafo appena concluso, lo vuole assorbire, ti tanto in tanto alza il viso al cielo come a voler far scivolare le nozioni appena apprese dentro di se, quasi le stesse bevendo, dopo la lettura di un passaggio più complesso si alza e muove due passi lungo la via alberata, ma appena afferratone il senso torna subito a sedersi e a riprende la lettura regalandosi un sorso di cocacola, sì, beve cocacola… meraviglioso.
Pensiero anteriore “dio che bellezza,ma, ma, ma avete visto mai un cosa simile, sono paralizzato da quello che vedo”
Bustina del tè ” ma vi rendete conto che un signore di 100 anni è ancora intento ad apprendere, avete visto con quale calma e abilità continua a nutrire se stesso? Ogni volta che una persona assimila un concetto nuovo deve poi farlo entrare in circolo e farlo allineare con tutti gli altri, immagino la cosa come miliardi di galassie sparse nell’universo ognuna rappresentante un assunto ormai consolidato, ogni volta che una nuova galassia entra dentro questo spazio tutte le altre devono cambiare inclinazione, devono mutare un po', spostarsi e forse perdere una parte di loro stesse per far si che la nuova arrivata non risulti come un corpo estraneo e che si integri dentro questo spazio, spazio che compone l’uomo, vi rendete conto di quante galassie abbia un uomo della sua età? Vi rendete conto che vuol ancora cambiare il suo universo? E gli altri, quelli fuori da me, i miei commensali si rendono conto della meraviglia che hanno di fronte?
La vecchia bastarda “sì però!”
in coro “cosa?”
La vecchia bastarda “comprerei libri più brevi, ha un piede nella fossa e potrebbe morire senza finirli”
bustina del tè “Come era? Mangiando fragole non si può essere cattivi e rabbiosi”
La vecchia bastarda “ ma acidi e realisti sì”
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argan-g · 1 year ago
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INDEX
CLASSICO E ROMANTICO
William Blake, Newton
Jöhan Heinrich Füssli, L'incubo
Étienne-Luoise Boullée, Progetto per il cenotafio di Newton
Claude-Nicolas Ledoux, Casa delle Guardie campestri
John Constable, La chiusa
e il mulino di Flatford
William Turner, Mare in tempesta
Francisco Goya, Fucilazione
Jacques-Louis David, La morte di Marat
Antonio Canova, Monumento di Maria Cristina d’Austria
Jean-August-Dominique Ingres, La bagnante di Valpingon
Théodore Géricault, La zattera della Medusa
Eugène Delacroix, La Libertà guida il popolo
Lorenzo Bartolini, Monumento funebre della contessa Zamoyska
François Rude, Rilievo dell'Arco di trionfo di Parigi Camille Corot, La cattedrale di Chartres
Théodore Rousseau, Temporale; veduta della piana di Montmartre
Honoré Daumier, Vogliamo Barabba
Constantin Guys, Per la strada
Honoré Daumier, Il vagone di terza classe
François Millet, L’Angelus
Camille Pissarro, Sentiero nel bosco in estate
LA REALTA' E LA COSCIENZA (l’Impressionismo; La fotografia; Il Neo-impressionismo; Il Simbolismo; L’architettura degli ingegneri)
Gustave Courbet, Ragazze in riva alla Senna (Estate)
Edouard Manet, Le déjeuner sur l'herbe
Alfred Sisley, Isola della Grande Jatte
Claude Monet, Regate ad Argenteuil;
Claude Monet, La Cattedrale di Rouen
Auguste Renoir, Le Moulin de la Galette 
Edgar Degas, L'absinthe
Paul Cézanne, L'asino e i ladri
Paul Cézanne, La casa dell'impiccato ad Auvers (Non Aversa)
Paul Cézanne, I giocatori di carte
Paul Cézanne, La montagna Sainte-Victoire 
Georges Seurat, Una domenica pomeriggio all’isola della Grande-Jatte
Paul Signac, Ingresso del porto a Marsiglia
Paul Gauguin, Te Tamari No Atua
Vincent van Gogh, Ritratto del postino Roulin 
Henri de Toulouse-Lautrec, La toilette
Henri Rousseau detto il Doganiere, La Guerra 
Odilon Redon, Nascita di Venere
Gustave Moreau, L'apparizione 
Pierre Bonnard, La toilette del mattino
Auguste Rodin, Monumento a Balzac
Medardo Rosso, Impressione di bambino davanti alle cucine economiche
I pittori della cerchia di Mallarmé
Edouard Vuillard, La pappa di Annette.
James MeNeill Whistler, Notturno in blu e oro: il vecchio ponte di Battersea
L' OTTOCENTO IN ITALIA, IN GERMANIA, IN INGHILTERRA
1. Giovanni Fattori, In vedetta
IL MODERNISMO (Urbanistica e architettura moderniste; Art Nouveau; La pittura del Modernismo; Pont-Aven e Nabis)
1. Antoni Gaudí, Casa Milá a Barcellona
2. Adolf Loos, Casa Steiner a Vienna
3. Antoni Gaudi, Il Parco Güell a Barcellona
L’ARTE COME ESPRESSIONE (Espressionismo; La grafica dell’Espressionismo)
1. Edvard Munch, Pubertà
André Derain, Donna in camicia
Ernst Ludwig Kirchner, Marcella
Henri Matisse, La danza
Emil Nolde, Rose rosse e gialle
Oskar Kokoschka, Chamonix, Monte Bianco
L’EPOCA DEL FUNZIONALISMO (Urbanistica, architettura, disegno industriale; Pittura e scultura; Der blaue Reiter; L’avanguardia russa; La situazione italiana; École de Paris; Dada; Il Surrealismo; La situazione in Inghilterra; La situazione italiana: Metafisica, Novecento, anti-Novecento)
Le Corbusier, Villa Savoye a Poissy
Le Corbusier, Cappella di Nötre-Dame-du-Haute a Ronchamp
Walter Gropius, La Bauhaus a Dessau
Ludwig Mies van der Rohe, Plastico di un grattacielo in verro per Chicago
Ludwig Mies van der Rohe, Seagram Buildings a New York
Tre progetti per il Palazzo dei Soviet. Le Corbusier e Pierre Jeanneret,
Walter Gropius, Bertold Luberkin,
Teo van Docsburg e Hans Arp, Cinema-ristorante L'Aubette a Strasburgo.
Thomas Gerrit Rietveld, Poltrona con elementi in nero, rosso, blu
Pier Mondrian, Composizione in rosso, giallo, blu
Aivar Aalto, Sanatorio a Paimio - Poltrona
Frank Lloyd Wright, Casa Kaufmann a Bear Run 
Pablo Picasso, I saltimbanchi; Les demoiselles d’Avignon; Natura morta spagnola
Georges Braque, Narura morta con l’asso di fiori
Robert Delaunay, Tour Eiffel
Juan Gris, Natura morta con fruttiera e bottiglia d’acqua
Georges Braque, Natura morta con credenza: Café-bar
Marcel Duchamp, Nu descendant un escalier n. 2
Umberto Boccioni, Forme uniche nella continuità dello spazio
Giacomo Balla, Automobile in corsa
Vasili; Kandinsky, Primo acquerello astratto; Punte nell'arco
Paul Klee, Strada principale e strade laterali
Anton Pevsner, Costruzione dinamica
Naum Gabo, Costruzione nello spazio; Il cristallo
Fernand Léger, Composizione con tre figure
Joan Miró, La lezione di sci; Donne e uccello al chiaro di luna
Giuseppe Terragni, Progetto dell'Asilo Sant'Elia a Como
Atanasio Soldati, Composizione
Constantin Brancusi, La Maiastra 
Amedeo Modigliani, Ritratto di Léopold Zborowski 
Georges Rouault, Cristo Deriso
Marc Chagall, A la Russie, aux anes et aux autres
Pablo Picasso, Guernica
René Magritte, La condizione umana Il
Man Ray, Motivo perpetuo 
Henry Moore, Figura sdraiata
Alexander Calder, Mobile
Ben Nicholson, Feb. 28-53 (Vertical Seconds)
Francis Bacon, Studio dal ritratto di Innocenzo X di Velázquez
Diego Rivera, L'esecuzione dell'imperatore Massimiliano
David Alfaro Sigueiros, Morte all'invasore
Giorgio De Chirico, Le Muse inquietanti
Carlo Carrà, L'amante dell'ingegnere 
Alberto Savinio, Nella foresta
Osvaldo Licini, Amalasunta su fondo blu
Giorgio Morandi, Natura morta con fruttiera
7. LA CRISI DELL'ARTE COME "SCIENZA EUROPEA" (Urbanistica e architettura; La ricerca visiva; La pittura negli Stati Uniti)
Ellsworth Kelly, Verde, blu, rosso
Morris Louis, Gamma Delta
László Moholy-Nagy, Composizione Q XX
Julius Bissier, 25 settembre 1963?
Josef Albers, Omaggio al quadrato
Arshile Gorky, Giardino a Sochi 
Jean Fautrier, Nudo
Jean Dubuffet, Orateur
André Masson, Les Chevaliers
Hans Hartung, Composizione 
Jackson Pollock, Sentieri ondulati
Mark Rothko, Rosso e blu su rosso
Albero Burri, Sacco B. 
Antoni Tápies, Bianco e arancione 
Giuseppe Capogrossi, Superficie 114
Lucio Fontana, Concetto spaziale: attesa 
Alberto Giacometti, Figura
Ettore Colla, Officina solare 
Mark Tobey, Circus transfigured
Georges Mathieu, Cast 
Victor Vasarély, Composizione. 
Kenneth Noland, Empireo 
Clyfford Still, 1962-D
Emilio Vedova, Plurimo n. 1; Le mani addosso 
Robert Rauschenberg, Letto
Mimmo Rotella, Marilyn 
Roy Lichtenstein, Il tempio di Apollo
Andy Warhol, Marilyn Monroe
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susieporta · 2 years ago
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LA VERA LEGGE DELLA NON AZIONE
Il Tao rappresenta la via della virtù, la via di minor resistenza, il Tai Ji, l'Ultimo Supremo. Effettivamente la Via è nascosta tra le pieghe del Tao e spesso si è troppo intenti a distinguere Yin e Yang per accorgersi dell'importanza dell'equilibrio intrinseco dei due. Il Tao è andare avanti nella libertà universale, è stare nel mezzo dello sviluppo seguendo il proprio percorso senza rallentamenti, è la via di minor entropia.
Per comprendere questi concetti pensiamo alla storia dei soldati cinesi e del saggio che vogliono guadare il Fiume Giallo. I primi provano ad attraversarlo opponendosi alla corrente ma ben presto ritornano a riva esausti mentre il saggio piano piano, lasciandosi trasportare dalla corrente, riesce senza troppa fatica ad arrivare sull'altra riva anche se un miglio più in là. Il saggio, abbandonandosi alla forza del Fiume Giallo, ha seguito la legge del Tao. Grazie a questo ha conseguito il suo intento senza intoppi, al contrario dei soldati che invece, opponendosi all'ordine delle cose, ben presto hanno dovuto desistere.
Tutto questo nel Taoismo ha portato alla formulazione della Legge della Non Azione, Wei Wu Wei, azione senza azione, che molto spesso viene fraintesa e distorta in significati ben lontani da quello originale. Seguire la Legge della Non Azione non vuol dire starsene immobili a meditare tutto il giorno in un eremo di montagna, sperando che qualcosa da mangiare ci caschi in testa. Al contrario vuol dire impegnarsi a costruire il nostro futuro, un po' come recita il proverbio: “Aiutati che il ciel t'aiuta”.
📕 Tratto dal libro "La dieta cinese dei sapori - Guida alla Dietetica Tradizionale Cinese", Edizioni LSWR.
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nardogranata · 10 days ago
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Il Toro si sblocca in casa e travolge il Gravina.
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NARDO' - GRAVINA 5-1
Goalscorers: 38' D'Anna, 43' Correnti, 70' Munoz, 74' Milli, 79' Chacon, 90' Maletic
NARDO': (5-3-2) De Luca; Munoz, Davì, Pinto (86' Delvino), Calderoni, De Crescenzo (61' Montagna); Vrdoljak, Addae (58' Milli), Correnti (83' Orlando); Maletic, D'Anna (66' Piazza).
Reserve: Herceg, Fornasier, Gassama, Mazzotta. Coach: Fabio De Sanzo.
GRAVINA: (4-3-3) Zanin; Napolano, Sardo (76' Orsini), Fustar (41' Macanthony), Cabella, Bosnjak (69' Russo), Gonzales, Pierce, Santoro, Cavaliere  (53' Chacon), Manole (53' Stauciuc).
Reserve: Guadagno, Cirrottola, Grumo, Venditti. Coach: Luca Tiozzo
Arbitro: Diego Castelli Ascoli di Piceno.
Assistenti: Serafino Marchei di Ascoli Piceno e Nicolo' Raschiatore di San Benedetto del Tronto
Ammoniti: Vrdoljak , Correnti, De Luca, Maletic (N), Chacon ammonito ed espulso.
Il Nardò vince per la prima volta sul proprio terreno e si inserisce nella zona play off. Gravina sepolto da 5 goal nonostante una buona prestazione complessiva.
Il Gravina deve recriminare nel non aver saputo concretizzare le diverse palle goal costruite nel primo tempo, frazione in cui la squadra di Tiozzo ha dimostrate grande fluidità di manovra e incisività in attacco.
Il Nardò dopo aver impensierito al primo minuto Zanin con un tiro di D'Anna, ha sofferto il ritmo degli avversari chiudendo con affanno sulle verticalizzazioni di Santoro. Al 5' la punta gravinese veniva chiusa in extremis da Davì con De Luca fuori dai pali. Al 15' un tiro di Cavaliere deviato da Calderoni e parato da De Luca. Al 30' azione costruita dal basso e finalizzata da Santoro con un tiro appena deviato da De Luca a colpire la traversa. E' la sliding door del match.
Scampato il pericolo il Nardò guadagna un calcio di punizione con De Crescenzo al 37'. Dal versante sinistro batte D'Anna ed infila il pallone sotto l'incrocio opposto. 1-0.
Il Nardò trova slancio. Corner al 44', Maletic colpisce di testa, Zanin respinge, Correnti raccoglie e insacca. 2-0 e tutti negli spogliatoi.
Nel secondo tempo, Gravina a trazione offensiva con l'ingresso di Chacon per Cavaliere. Tiro insidioso del nuovo entrato con pallone a fil di traversa. Il Nardò rincula, rischia in un paio di mischie ma trova al 70' un goal risolutivo con Munoz abile a insaccare un cross al bacio di Correnti. 3-0.
Il Gravina schiuma rabbia e segna con Stauciuc che però commette fallo sul portiere. Goal annullato. Al 74' Milli realizza su suggerimento di D'Anna. Palla prima sul palo e poi in rete. 4-0.
Al 79' Chacon, dopo un altro pallone schizzato sulla traversa, insacca per il 4-1. Pochi minuti dopo l'argentino si fa espellere per doppio giallo. Al 90' arriva il sigillo del match. Punizione di Vrdoljak, Delvino colpisce la traversa di testa, Maletic insacca a porta sguarnita. 5-1.
Il Nardò spezza l'incantesimo, il Gravina recrimina sulle occasioni sciupate.
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weekendidea · 17 days ago
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Foliage in Valtellina: dove ammirare i colori dell’autunno 2024
Alla scoperta dei migliori spot per il foliage in Valtellina
Con l’arrivo dell’autunno, la Valtellina si trasforma in un paradiso per gli amanti della natura. Lo spettacolo del foliage – il cambiamento dei colori delle foglie – colora montagne e valli di sfumature calde, dal giallo al rosso intenso, fino all’arancione e marrone. Un evento che attira visitatori da tutta Italia e dall'estero, per vivere uno degli spettacoli naturali più affascinanti della stagione.
1. In Val Masino: tra Val di Mello, Bagni di Masino e Predarossa
La Val Masino è una delle mete più amate per il foliage autunnale, con la suggestiva Val di Mello, un luogo perfetto per famiglie grazie ai suoi sentieri tra ruscelli e altopiani. Qui il fondovalle pianeggiante è ideale per picnic e giornate all’aria aperta. Da visitare anche la Foresta dei Bagni di Masino, immersa nei colori autunnali e perfetta per grandi e piccini, e Predarossa, da cui partono sentieri verso il Monte Disgrazia.
Maggiori informazioni sulla Val Masino
2. Media Valtellina: colori e sapori tra terrazzamenti e riserve
I terrazzamenti vitati della Media Valtellina, che in autunno si tingono di rosso e arancio, offrono panorami mozzafiato sull’intera valle e il fiume Adda. Qui, passeggiate ed escursioni in bici o e-bike con degustazioni di vini e prodotti tipici permettono di vivere un’esperienza immersiva. Trivigno e la Riserva Naturale Pian di Gembro sono altri luoghi ideali per ammirare il foliage e fare piacevoli passeggiate nella natura protetta.
Maggiori informazioni sui terrazzamenti Maggiori informazioni su Pian di Gembro
3. Valmalenco: il lago Lagazzuolo
In Valmalenco, il sentiero verso il lago Lagazzuolo è una delle mete più amate durante il foliage. Partendo dal borgo di San Giuseppe, il percorso di soli 2 km si caratterizza per il dislivello impegnativo di 600 metri, che però viene ripagato dalla vista mozzafiato una volta arrivati al lago. Qui la natura si mostra in tutte le sue sfumature autunnali.
Maggiori informazioni su Valmalenco
4. Parco Nazionale dello Stelvio: Laghi di Cancano e Val Zebrù
Perfetti per gli amanti delle escursioni in bici, i Laghi di Cancano sono circondati da una natura incontaminata che, con l’autunno, si colora di sfumature magiche. Anche la Val Zebrù, parte del Parco dello Stelvio, è ideale per rilassarsi tra i colori del foliage, circondati da piccole baite dove riposarsi dopo la camminata.
Maggiori informazioni sulla Val Zebrù Maggiori informazioni sui Laghi di Cancano
5. Livigno: Sentiero d’Arte nel Larix Park
Il Sentiero d’Arte parte dal Larix Park di Mottolino e offre un breve percorso di 1 km immerso nei colori del foliage e arricchito dalle sculture di legno realizzate durante il simposio Wood’n’Art. Un’attrazione perfetta per grandi e piccini che amano l’arte e la natura.
Maggiori informazioni su Livigno
6. Cascate dell’Acquafraggia e dintorni
A Piuro, vicino a Chiavenna, si trovano le Cascate dell’Acquafraggia: il doppio salto della cascata è circondato dai colori autunnali, offrendo un suggestivo spettacolo naturale. Questa zona è ideale per una gita fuori porta, combinando natura e storia con la visita a Chiavenna e Palazzo Vertemate Franchi.
Maggiori informazioni su Chiavenna e Piuro
7. Lago Azzurro: un paradiso autunnale
Da Motta, piccolo abitato sopra Madesimo, parte il sentiero che porta al lago Azzurro, attraversando boschi di larici dalle tonalità dorate. Lungo il cammino verso il lago, i visitatori potranno godere di un panorama mozzafiato, per poi proseguire verso l’Alpe Groppera e l’Alpe Pianello.
Maggiori informazioni su Madesimo
Organizza la tua gita autunnale
Per chi vuole vivere al meglio il foliage in Valtellina, questo itinerario offre una selezione dei migliori spot dove godere dei colori autunnali e delle bellezze naturali. Prepara la tua visita e immergiti nel fascino dell’autunno in montagna!
Articolo originale: https://weekendidea.blogspot.com/2024/10/foliage-valtellina-2024-migliori-spot-autunnali.html
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m2024a · 3 months ago
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Russia, il giallo del cacciabombardiere Su-34 (da 36 milioni di dollari) che si schianta durante un volo di prova Un cacciabombardiere russo Su-34 si è schiantato nella Russia sudoccidentale. Così quanto riferito dal governo di Mosca. Il velivo si sarebbe schiantato nella regione di Volgograd durante un volo di addestramento programmato. L'equipaggio si è eiettato dall'aereo, che si è schiantato in una zona disabitata secondo le agenzie di stampa statali RIA Novosti e Tass. Putin: «Pronto a riavviare la produzione di armi nucleari a raggio intermedio se gli Usa schierano missili in Germania» Le cause La causa preliminare dell'incidente è stata descritta dalle agenzie come un malfunzionamento tecnico. Immagini ampiamente diffuse online sabato mostrano apparentemente il luogo dell'incidente. Il filmato mostra quella che sembra essere una vasta area bruciata e del fumo. I precedenti La Russia ha utilizzato ampiamente il suo caccia-bombardiere Su-34 nelle operazioni contro le forze ucraine da quando Mosca ha lanciato la sua invasione su vasta scala del paese nel febbraio 2022. I problemi Gli aerei di Mosca lontani dalle linee del fronte hanno subito numerose perdite non causate da combattimenti, molte delle quali sono state attribuite dalle autorità e dai media russi a guasti tecnici. A metà giugno, un aereo russo Su-34 si è schiantato contro una montagna in una "zona deserta" durante un volo di addestramento nell'Ossezia settentrionale-Alania, una piccola repubblica al confine con la Georgia, come riportato all'epoca dai media sostenuti dal Cremlino. Secondo quanto riportato da RIA Novosti, i due membri dell'equipaggio a bordo sono morti in seguito a un "guasto tecnico". Nell'ottobre 2022, le autorità russe hanno dichiarato che 15 persone sono morte quando un Su-34 si è schiantato contro un edificio residenziale a Yeysk, una città nella regione meridionale russa di Krasnodar, dall'altra parte del Mar d'Azov rispetto all'Ucraina meridionale controllata dalla Russia. All'epoca, i media statali russi, citando le agenzie per la sicurezza nazionale, dissero che due gabbiani erano stati risucchiati nei motori dell'aereo durante il decollo, provocando un incendio in uno di essi. Gli incidenti Diversi altri aerei russi sono stati coinvolti in incidenti da febbraio 2022. Ad agosto 2023, un caccia Su-30 si è schiantato nell'enclave di Kaliningrad in un'area disabitata durante un volo di addestramento, uccidendo entrambi i membri dell'equipaggio, ha detto un portavoce militare russo a Tass. Le autorità di Mosca hanno attribuito l'incidente a un malfunzionamento tecnico. Nell'ottobre 2022, un Su-30 si è schiantato contro una casa nella città siberiana di Irkutsk, uccidendo nuovamente entrambi i membri dell'equipaggio.
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ilterzouomo · 4 months ago
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adesso come un flash mi è venuto in mente quando dei coglioni si presero il melone (giallo) che era stato messo a rinfrescarsi in un fiume di montagna
"ah pensavamo se lo fossero dimenticati"
vostra madre ha fatto un pessimo lavoro
youtube
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pier-carlo-universe · 8 days ago
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Ninfa Dormiente di Ilaria Tuti: Un Cold Case nelle Profondità delle Alpi. Recensione di Alessandria today
Un’indagine intensa e viscerale condotta dal commissario Teresa Battaglia nei misteri delle montagne italiane.
Un’indagine intensa e viscerale condotta dal commissario Teresa Battaglia nei misteri delle montagne italiane. Recensione: Ilaria Tuti, con Ninfa Dormiente, porta i lettori nelle Alpi friulane, tra boschi e montagne intrisi di mistero. Protagonista è Teresa Battaglia, commissario di polizia specializzato in profiling, impegnata in un caso freddo inquietante, radicato nel passato. Questa indagine…
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ortopriamo · 5 months ago
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Ciliegie.
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cmgiardinaggio · 5 months ago
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#Foto #Fotografia #Fotografie Può insegnare ad usare il cervello 🧠 ed a sviluppare abilità nel disegno e pratiche, ad avere fantasia e rispetto per la natura, un'infiorata? #Piedi #Infiorata #Gesù http://cmtempolibero.blogspot.com/2024/06/video-foto-l-di-una-citta-circa.html #CMGiardinaggio #CMViaggi #CMTempoLibero #Infiorate #CMViaggiAg #Montallegro #Verde #Montagne #Montagna #Monte #Monti #Azzurro #Giallo #Luce #Luci #Aureola #Aureole #Capelli #Barba #Marrone #Maniche #Veste #Manica #Vesti
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alemicheli76 · 9 months ago
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"Il delitto della montagna" di Chicca Maralfa, Newton Compton. A cura di Alessandra Micheli
A volte un giallo non deve soltanto essere un giallo. Mi spiego mio lettore. Che ci interessi la risoluzione del caso, quindi la possibilità che chi intacca l’armonia della polis venga assicurato alla giustizia è indubbio. Noi abbiamo bisogno di libri in cui la logica possa vincere, in cui il male banale venga isolato, studiato e analizzato fino a svelare quanto colui che compie il delitto sia…
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delectablywaywardbeard-blog · 10 months ago
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Era scomparso da giorni, è stato trovato morto nella casa in montagna nel Modenese
Resta un giallo a Pavullo nel Frignano, nel Modenese, il ritrovamento del cadavere di un 55enne di Fiorano in un’abitazione utilizzata dall’uomo e dalla famiglia soltanto sporadicamente.  A ritrovare il corpo dell’uomo, di cui si erano perse le tracce da diversi giorni, è stato il fratello, che era andato nella casa sull’Appennino modenese per arieggiare gli ambienti.  Sul posto sono arrivati i…
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