#gestione risorse sanitarie
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pier-carlo-universe · 11 days ago
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ROSSI-VALLE (PD): Per la Sanità risorse solo annunciate e insufficienti. Nessun investimento su nuovo personale
Ancora annunci ma nessuna certezza. L’intervento odierno dell’assessore alla Sanità Federico Riboldi in Commissione sul bilancio della sanità piemontese ci lascia profondamente insoddisfatti, a partire dalla “ricetta” presentata per abbattere le liste d’a
Ancora annunci ma nessuna certezza. L’intervento odierno dell’assessore alla Sanità Federico Riboldi in Commissione sul bilancio della sanità piemontese ci lascia profondamente insoddisfatti, a partire dalla “ricetta” presentata per abbattere le liste d’attesa fondata su tre punti: appropriatezza, piano semestrale  di lavoro straordinario volontario e indirizzo delle prestazioni del privato.…
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anchesetuttinoino · 5 months ago
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DISCOTECA BILL GATES: «L'UMANITÀ HA DUE SCELTE: LA TERZA GUERRA MONDIALE O UN'ALTRA PANDEMIA»
Il miliardario sarcopenico eugenetico più odiato del pianeta terra avverte che nei prossimi anni l'umanità dovrà affrontare o una Terza Guerra Mondiale o un'altra pandemia mortale. In un'intervista con CNBC, Gates cita "molta instabilità" nel mondo, che potrebbe scatenare "una guerra importante". Ma anche se questo conflitto venisse evitato, "allora sì, ci sarà un'altra pandemia, molto probabilmente nei prossimi 25 anni".
Questi messaggi binari suonano come quelli del climatizzatore o dei contagiati e morti di draghiana memoria. Perché non dire che pure una guerra INSIEME a numerose pandemie è un fenomeno altrettanto probabile? Si tratta di triggers formulati per generare un temporaneo effetto di consenso, funzionano particolarmente bene con il bestiame.
Nonostante tutto la risposta molle alla pandemia deve aver indispettito non poco l'uomo più detestato del pianeta. Critico della risposta americana alla crisi, Gates ha infatti dichiarato:
«Il paese che il mondo si aspettava guidasse e fosse un modello non è stato all'altezza di tali aspettative. Sebbene alcune delle lezioni della pandemia siano state apprese, sono state molto meno di quanto mi sarei aspettato».
La delusione di Gates non è isolata; molti altri attivisti globali per la salute stanno spingendo il mondo occidentale per ottenere risposte migliori alle nuove epidemie.
Questo tema ricorrente è emerso anche durante la panfuffa, secondo il professor Paul Hunter dell'Università di East Anglia, esperto in epidemiologia delle malattie emergenti:
«Nell'Occidente ci interessiamo veramente solo a una malattia quando inizia a rappresentare una minaccia diretta per noi stessi. Il problema è che molte di queste malattie avrebbero potuto essere impedite, se i paesi sul campo avessero avuto le risorse necessarie».
Gates ha ribadito la speranza che gli enti sanitari comincino a pensare a lungo termine nei prossimi anni, aggiungendo:
«Stiamo ancora mettendo insieme le nostre idee su cosa abbiamo fatto bene e cosa non abbiamo fatto bene... Forse, nei prossimi cinque anni, miglioreremo. Ma finora la situazione è abbastanza deludente».
GLI STATI COME DELLE PARROCCHIE DI UN'UNICA, GRANDE CHIESA DEL MALE
Anche l'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) sta veicolando questo messaggio dall'alto delle gerarchie. Quest'anno, l'OMS ha condiviso un avviso sulla diffusione del virus dell'influenza attraverso il bestiame, gli uccelli e gli esseri umani e ha esortato le nazioni a lavorare insieme per essere meglio preparate a fronteggiare una pandemia.
«C'è una certezza: ci sarà un'altra pandemia influenzale in futuro»
Lo ha dichiarato Nicola Lewis, direttrice del Worldwide Influenza Centre. Lewis ha aggiunto:
«Il mio messaggio alle comunità internazionali è che dobbiamo accantonare le nostre reticenze. Dobbiamo mettere da parte i nostri interessi parocchiali e ricordarci degli impatti e delle conseguenze devastanti di una pandemia globale causata da qualsiasi agente patogeno».
I "TIMORI" DI UNA GUERRA MONDIALE
Il Dr Morte Bill - che vale 157 miliardi di dollari secondo il Bloomberg Billionaires Index, quindi al netto degli ovvi fondi neri in suo possesso ed in sua gestione - non è l'unico nome influente a mettere in guardia da un potenziale conflitto globale.
Jamie Dimon, CEO di JPMorgan Chase, ha precedentemente affermato che le tensioni geopolitiche rappresentano la più grande minaccia per l'economia globale.
«Abbiamo già affrontato l'inflazione, abbiamo già affrontato i deficit, abbiamo già affrontato le recessioni e non abbiamo mai visto qualcosa del genere dall'epoca della Seconda Guerra Mondiale»
Lo ha riferito all'emittente indiana CNBC TV-18 lo scorso settembre riferendosi all'invasione della Russia in Ucraina.
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pier-carlo-universe · 3 months ago
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La Governance Regionale della Ricerca Sanitaria in Italia: modelli e prospettive di innovazione
Presentati alla SDA Bocconi i modelli regionali per la governance della ricerca sanitaria: un confronto sui sistemi di gestione, sprechi e soluzioni innovative.
Presentati alla SDA Bocconi i modelli regionali per la governance della ricerca sanitaria: un confronto sui sistemi di gestione, sprechi e soluzioni innovative. Il 28 ottobre, presso la SDA Bocconi, si è svolto l’evento “La governance regionale della ricerca sanitaria”, organizzato dal CERGAS SDA Bocconi e dal Centro Studi Interaziendale di Management Sanitario (CESIM), con il supporto della…
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avvloscerbo · 1 month ago
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Ritardi nei Permessi di Soggiorno: Due Sentenze che Fanno Giurisprudenza
Titolo: Ritardi nei Permessi di Soggiorno: Due Sentenze che Fanno Giurisprudenza
Negli ultimi tempi, due importanti decisioni giudiziarie hanno messo in evidenza i gravi ritardi della Pubblica Amministrazione italiana nel rilascio, rinnovo e conversione dei permessi di soggiorno. Tali ritardi rappresentano una violazione dei diritti fondamentali dei cittadini stranieri, compromettendo non solo la loro stabilità giuridica ma anche la loro capacità di integrarsi e condurre una vita dignitosa.
Le sentenze chiave
Le recenti pronunce dei Tribunali italiani hanno ribadito con forza l’obbligo della Pubblica Amministrazione di rispettare i tempi previsti dalla legge per la gestione delle pratiche relative ai permessi di soggiorno. In particolare:
T.A.R. Veneto, sentenza n. 829 del 30 aprile 2024: questa sentenza ha stabilito che il termine di 60 giorni per la conclusione del procedimento amministrativo inizia a decorrere dalla data di invio del kit postale, e non dalla successiva convocazione per i rilievi fotodattiloscopici.
Tribunale di Venezia, ordinanza del 20 novembre 2024: il giudice ha ordinato alla Questura di concludere il procedimento entro 30 giorni, evidenziando l’illegittimità dei ritardi e ribadendo l’obbligo della Pubblica Amministrazione di rispettare i termini procedurali previsti dalla normativa.
Impatti sulla vita dei cittadini stranieri
I ritardi nella gestione delle pratiche di soggiorno generano conseguenze devastanti per i cittadini stranieri. Essi si trovano spesso in una condizione di precarietà che li espone al rischio di perdere opportunità lavorative, di non poter accedere ai servizi sanitari e di vedersi negata la possibilità di ricongiungersi con i propri familiari. Tali situazioni rappresentano una chiara violazione del principio di dignità umana tutelato dalla Costituzione italiana e dalle normative internazionali sui diritti umani.
Il ruolo decisivo della giurisprudenza
La giurisprudenza, in questi casi, svolge un ruolo fondamentale per garantire il rispetto dei diritti degli stranieri. Le decisioni recenti ribadiscono il principio secondo cui il silenzio della Pubblica Amministrazione non può tradursi in una negazione dei diritti. Esse impongono alla stessa di adottare un comportamento conforme ai principi di trasparenza ed efficienza, previsti dalla legge n. 241/1990.
L’importanza dell’assistenza legale
In un contesto così complesso, l’assistenza legale diventa uno strumento indispensabile per tutelare i diritti dei cittadini stranieri. Gli avvocati specializzati in diritto dell’immigrazione svolgono un ruolo cruciale nel promuovere ricorsi contro l’inerzia amministrativa, garantendo che le pratiche vengano gestite entro termini ragionevoli e nel rispetto della normativa vigente.
Conclusioni
Le due sentenze rappresentano un importante passo avanti nella lotta contro le inefficienze della Pubblica Amministrazione e offrono una speranza concreta per migliaia di cittadini stranieri in attesa di un regolare permesso di soggiorno. Esse confermano che i diritti non possono essere sospesi a causa di ritardi burocratici e che è possibile ottenere giustizia attraverso un’adeguata tutela legale.
Avv. Fabio Loscerbo
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notiziariofinanziario · 2 months ago
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Oggi è in arrivo anche a Milano uno sciopero generale di tutti i settori pubblici e privati. Maggiormente a rischio nel capoluogo lombardo saranno metropolitane, tram, bus e in generale tutti i mezzi Atm, che ha annunciato che la protesta in città potrebbe avere conseguenze dalle 8:45 alle 15 e dopo le 18. A seguito dell’ordinanza del ministro Matteo Salvini l'agitazione del settore dei trasporti è stata però ridotta a 4 ore, e quindi potrebbe riguardare solo la fascia mattutina che va dalle 9 alle 13 circa. Lo sciopero è stato indetto dai sindacati Cgil, Cisl, Cub Trasporti e Sgb per protestare contro la manovra economica del governo Meloni, definita come "la peggiore degli ultimi 30 anni". Gli ultimi aggiornamenti sullo sciopero a Milano: M3 chiusa dopo le 9 Aggiornamento ore 9: a Milano chiude la metro gialla M3. Tutte le altre linee restano aperte. Sciopero generale a Milano, chi si ferma e chi no il 29 novembre A partecipare allo stato di agitazione non saranno solo i dipendenti del trasporto pubblico locale, aereo e marittimo. Il segretario generale della Uil Scuola Rua (Ricerca, università e alta formazione musicale), Giuseppe D’Aprile, ha confermato infatti la Ma non solo. Ci sarà anche il comparto sanitario, come dichiarato da Andrea Filippi, segretario nazionale Fp Cgil medici, veterinari e dirigenti Ssn e Roberto Bonfili, coordinatore nazionale Uil medici e veterinari: “Medici dirigenti e convenzionati della medicina generale, specialisti ambulatoriali, veterinari psicologi, biologi, chimici, fisici, farmacisti e dirigenti delle professioni sanitarie parteciperanno allo sciopero generale del 29 novembre contro la peggiore legge di bilancio degli ultimi 30 anni, che taglia risorse a personale e servizi per lasciare il campo libero al profitto ed al privato”. Braccia incrociate anche per il personale delle autostrade, del trasporto marittimo e del settore aereo: Ita Airways ha intanto pubblicato una lista dei voli cancellati. Alla protesta dovrebbero inoltre aderire anche i dipendenti dell'Inps, oltre al personale del ministero della Giustizia. Gli orari di bus, metro e tram Atm a Milano il 29 novembre Come riportato sul sito dell'azienda del trasporto pubblico milanese, i lavoratori Atm incroceranno le braccia con fasce orarie di garanzia per permettere a chi viaggia sui mezzi pubblici di avere una copertura minima. "Venerdì 29 novembre, a seguito dell’ordinanza del Ministero dei Trasporti, lo sciopero generale proclamato da alcuni sindacati è stato ridotto a 4 ore", è il comunicato di Atm. "Lo sciopero potrebbe avere conseguenze sul servizio delle linee ATM e della funicolare Como-Brunate dalle 9 alle 13″. Trenord non aderisce allo sciopero generale "Venerdì 29 novembre è previsto uno sciopero Generale proclamato dai sindacati CGIL e UIL che interessa anche il trasporto pubblico locale al quale potrebbe aderire esclusivamente il personale del gestore dell’infrastruttura FER", fa sapere Trenord, che non aderisce allo sciopero nazionale. "Potrebbero essere interessati i treni circolanti esclusivamente su rete FERROVIENORD Milano Cadorna – Canzo/Asso,Milano Cadorna – Como Lago,Milano Cadorna – Novara Nord,Milano Cadorna – Laveno/Varese,S3 Milano Cadorna – Saronno,S4 Milano Cadorna – Camnago L. Brescia/Iseo – Edolo. Coinvolti anche i collegamenti aeroportuali Milano Cadorna/Milano Centrale/Milano Porta Garibaldi – Malpensa Aeroporto e S50 Malpensa Aeroporto – Bellinzona". Non sono coinvolti i treni circolanti unicamente sulla rete ferroviaria RFI, ma saranno possibili ripercussioni sulle seguenti linee a gestione mista: si tratta dei passanti ferroviari S1 Saronno – Milano Passante – Lodi; S2 Milano Rogoredo – Seveso; S9 Saronno – Seregno – Milano – Albairate; S12 Cormano – Milano Bovisa – Melegnano; S13 Melegnano/Milano Bovisa – Pavia. Le motivazioni dello sciopero a Milano il 29 novembre Le sigle sindacali hanno organizzato per l'occasione anche manifestazioni territoriali. Il corteo di Milano partirà ad esempio alle 9.30 da piazza Fontana, dove verrà deposta una corona in memoria di Licia e Giuseppe Pinelli. L'obiettivo, come si legge sul sito della Cgil, è quello di “chiedere di cambiare la manovra di bilancio, considerata del tutto inadeguata a risolvere i problemi del paese, e per rivendicare l'aumento del potere d'acquisto di salari e pensioni e il finanziamento di sanità, istruzione, servizi pubblici e politiche industriali”. Read the full article
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enkeynetwork · 4 months ago
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chiosacuriosa · 10 months ago
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IA per la salute
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FONTE: Synesi innovision
Esempi di cosa può fare e come viene utilizzata nel settore Haelth.
Casi d’uso nel settore Health:
Diagnosi e rilevazione precoce delle malattie: L’AI può analizzare grandi quantità di dati medici, come immagini radiologiche e dati di laboratorio, per identificare pattern e segni di malattie in fase precoce. Questo può portare a diagnosi più accurate e tempestive, migliorando le possibilità di successo del trattamento e riducendo i costi sanitari.
Gestione delle risorse sanitarie: L’AI può essere utilizzata per ottimizzare la gestione delle risorse sanitarie, come la pianificazione del personale, la gestione delle scorte e la programmazione delle visite mediche. Ciò può migliorare l’efficienza delle strutture sanitarie e ridurre i costi operativi.
Assistenza virtuale ai pazienti: I chatbot e gli assistenti virtuali basati sull’Intelligenza Artificiale possono fornire informazioni e supporto ai pazienti, migliorando l’esperienza del paziente e riducendo il carico di lavoro del personale sanitario. 
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cinquecolonnemagazine · 1 year ago
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Il ruolo delle aziende socialmente responsabili
Negli ultimi decenni, il concetto di responsabilità sociale d'impresa (RSI) ha guadagnato sempre più importanza, diventando un faro guida per molte aziende desiderose di contribuire positivamente alla società in cui operano. Secondo i dettami dell'Unione Europea, la responsabilità sociale d'impresa è un'impegno volontario delle aziende a integrare considerazioni sociali e ambientali nelle loro attività e nelle loro relazioni con tutte le parti interessate. Cosa significa davvero essere aziende socialmente responsabili? Responsabilità sociale d'impresa: un impegno per il bene comune Il concetto di responsabilità sociale d'impresa si basa sulla consapevolezza che le imprese non sono soltanto entità economiche isolate, ma parte integrante di una comunità più ampia. L'Unione Europea promuove l'RSI come un approccio che mira a equilibrare il profitto con l'attenzione al benessere sociale e ambientale. In altre parole, un'impresa socialmente responsabile cerca di fare affari in modo etico, tenendo conto degli impatti delle sue attività su dipendenti, clienti, ambiente e società nel suo complesso. Aziende socialmente responsabili: le azioni chiave Essere un'impresa socialmente responsabile non è solo un'espressione di buone intenzioni, ma richiede azioni concrete e misurabili. Ecco alcune azioni chiave che un'azienda può intraprendere per ritenersi socialmente responsabile: - Gestione etica e trasparente: l'azienda dovrebbe adottare pratiche di gestione etiche e trasparenti, garantendo che le decisioni siano prese in modo responsabile e che le informazioni siano condivise apertamente con tutte le parti interessate. - Rispetto dei diritti umani: l'impresa dovrebbe impegnarsi attivamente nel rispetto dei diritti umani, evitando la complicità in violazioni dei diritti fondamentali e promuovendo il rispetto della dignità umana in tutte le fasi della sua catena di approvvigionamento. - Sostenibilità ambientale: un'azienda socialmente responsabile dovrebbe adottare pratiche sostenibili, riducendo l'impatto ambientale delle sue operazioni, promuovendo l'efficienza energetica e contribuendo alla lotta contro i cambiamenti climatici. - Coinvolgimento comunitario: la partecipazione attiva nella comunità è essenziale. Ciò può includere iniziative di volontariato, sostenere progetti comunitari e collaborare con organizzazioni locali per affrontare le sfide sociali. - Responsabilità nei confronti dei dipendenti: garantire un ambiente di lavoro equo, sicuro e inclusivo è fondamentale. Ciò implica rispetto per i diritti dei lavoratori, pari opportunità e investimenti nel loro sviluppo professionale. Aziende socialmente responsabili: esempi concreti Ora che abbiamo esplorato le azioni teoriche, come possono le imprese mettere in pratica l'RSI nella vita di tutti i giorni? Ecco alcuni esempi concreti: - Riduzione delle emissioni di gas serra: un'impresa può impegnarsi a ridurre le emissioni di gas serra attraverso l'adozione di tecnologie sostenibili, l'efficienza energetica e la compensazione delle emissioni. - Programmi di formazione per dipendenti: investire in programmi di formazione continua per i dipendenti, promuovendo lo sviluppo delle competenze e la crescita professionale. - Collaborazioni con ONG e organizzazioni locali: collaborare con organizzazioni non governative e altre entità locali per affrontare specifiche sfide sociali, come progetti educativi, sanitari o ambientali. - Promozione di Prodotti Sostenibili: introdurre prodotti o servizi sostenibili, utilizzando materiali riciclabili o promuovendo l'uso responsabile delle risorse. In copertina foto di Åsa K da Pixabay Read the full article
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pier-carlo-universe · 1 month ago
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Fragilità e non autosufficienza negli over 65: l'approccio del Fasi
Un focus sull’importanza del sostegno agli anziani e sul modello di assistenza promosso dal Fasi.
Un focus sull’importanza del sostegno agli anziani e sul modello di assistenza promosso dal Fasi. Fragilità e non autosufficienza: un tema centrale per la società moderna Con l’aumento dell’aspettativa di vita, la fragilità e la non autosufficienza negli over 65 rappresentano una delle principali sfide per il sistema sanitario e sociale. Il Fasi (Fondo Assistenza Sanitaria Integrativa) ha…
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scienza-magia · 1 year ago
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L'Italia dalla Terra a Marte passando per la Luna
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Dalle risorse alla base, l'Italia in prima fila per la Luna. I progetti presentati al forum sulla New Space Economy. Dall'estrazione dell'ossigeno fino alla necessità di risolvere gli imprevisti più impensabili, passando dalla costruzione di un osservatorio scientifico e di una vera e propria base lunare: l'Italia è in prima fila nella nuova corsa alla Luna con la sua capacità di ricerca e con le imprese. L'obiettivo comune è realizzare un avamposto umano stabile e i progetti per realizzarlo sono stati il tema della seconda giornata del New Space Economy European Expoforum, l'evento di riferimento nel settore dell'economia spaziale organizzato a Roma. "La Luna è il prossimo grande obiettivo spaziale a cui si sta puntando con progetti internazionali molto ambiziosi e che vede un'importante partecipazione italiana", ha detto Immacolata Donnarumma dell'Agenzia Spaziale Italiana. Pietra miliare sarà il Lunar Gateway, la stazione spaziale in orbita attorno al nostro satellite per ospitare astronauti e della quale due moduli sono in fase di realizzazione in Italia, negli stabilimenti di Thales Alenia Space, joint venture tra Thales (67%) e Leonardo (33%). "Raccogliere questa sfida ci sta permettendo di superare limiti tecnologici e scientifici, portando a nuove scoperte e allo sviluppo di nuove capacità, di cui beneficeremo nella vita di tutti i giorni", ha detto il pilota sperimentatore dell'Aeronautica Militare e membro della riserva astronauti e astronaute dell'Agenzia Spaziale Europea, Andrea Patassa.
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Rappresentazione grafica di un modulo abitativo per la Luna (fonte: ASI, Thales Alenia Space) La Luna offre infatti moltissime opportunità e sfide tecnologiche, come quella di realizzare sul satellite un osservatorio spaziale polifunzionale. Questo è l'obiettivo di Earth Moon Mars, il progetto che ha come capofila l'Istituto Nazionale di Astrofisica, con la partecipazione dell'Asi e del Consiglio Nazionale delle Ricerche grazie ai fondi Pnrr per favorire l'uso della Luna come luogo privilegiato per studiare l'universo e anche per facilitare i programmi di esplorazione umana, sia del nostro satellite che più avanti di Marte. Prima tappa dell'ambizioso obiettivo è realizzare a Terra, entro il 2025, le condizioni necessarie per garantire i collegamenti. E' quindi necessario aggiornare il grande radiotelescopio Sardinia Radio Telescope, rendendolo adatto anche alle comunicazioni, realizzare poi una serie di strumentazioni complementari e infine costruire sulla Luna un vero e proprio osservatorio modulare, da far crescere nel tempo. La nuova corsa alla Luna comporta anche la necessita di vincere alcune sfide complesse, come la capacità di estrarre risorse direttamente in situ in modo tale che non debbano essere inviate dalla Terra. Una di queste consiste nell'estrarre l'ossigeno direttamente dalla regolite lunare: un progetto ambizioso, sperimentale e tutto italiano, nato dalla collaborazione tra Asi e Politecnico di Milano che va sotto il nome di Oracle. Un progetto innovativo che dovrà adesso essere testato sulla Luna e per questo l'Asi ha avviato un'indagine di mercato per identificare i soggetti industriali che possano realizzare il dimostratore, il tutto con un budget non superiore a 11 milioni di euro e una durata massima di 48 mesi. Difficile è anche la gestione quotidiana delle missioni, e soprattutto i tanti imprevisti che possono verificarsi, settore in cui nel tempo si è specializzata l'azienda italiana Altec. "La Luna può essere considerata come una sorta di banco di prova, più lontana rispetto alla Stazione Spaziale ma più vicina di Marte", ha detto Cesare Capararo, a capo dei Programmi di Altec. Gli inconvenienti possono essere di ogni tipo, da problemi sanitari in cui possa servire una rapida formazione all'equipaggio per poter intervenire a questioni più banali ma comunque fondamentali, come malfunzionamenti nei servizi igienici. Tutto questo si inserisce nel settore più ampio della pianificazione, ad esempio di attività all'esterno del veicolo oppure interventi di manutenzione. Read the full article
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personal-reporter · 2 years ago
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La sfida dell'intelligenza artificiale nel settore sanitario
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L'intelligenza artificiale (IA) sta rivoluzionando molteplici settori industriali. L'abilità di automazione dei processi, analisi dei dati in tempo reale e miglioramento dell'efficienza sono solo alcune degli innumerevoli vantaggi offerti dall'IA. L'ambito sanitario non fa eccezione. In questo settore, l'intelligenza artificiale sta dimostrando di essere una risorsa senza precedenti, in grado di migliorare la qualità della vita dei pazienti e di ottimizzare le pratiche mediche. L'AI può essere utilizzata per molteplici applicazioni nel settore sanitario: dalla prevenzione alle cure, dal monitoraggio delle patologie al supporto decisionale. Ad esempio, l'IA può essere utilizzata per analizzare grandi quantità di dati sanitari e identificare trend e pattern all'interno dei dati, fornendo predizioni accurate riguardanti la probabilità di malattie, gli esiti terapeutici e i tempi di recupero dei pazienti. Anche l'analisi delle immagini mediche è un importante campo di applicazione dell'IA. Gli algoritmi di machine learning possono analizzare le immagini acquisite da diverse fonti di imaging per individuare alterazioni e patologie potenzialmente in fase iniziale, con l'obiettivo di trovare soluzioni efficaci al trattamento. Inoltre, l'AI può essere utilizzata per monitorare i parametri vitali dei pazienti e prevenire situazioni di pericolo. Con l'analisi dei dati in tempo reale, l'intelligenza artificiale può rilevare eventuali segnali di allarme e avvisare il personale medico per intervenire con tempestività, evitando gravi conseguenze per i pazienti. Ci sono, tuttavia, alcune sfide che l'AI deve affrontare quando si tratta di applicazioni nel settore della sanità. Innanzitutto, l'accuratezza dei dati è fondamentale, e la gestione dei dati sanitari privati deve essere fatta rispettando la normativa sulla privacy. Inoltre, l'implementazione di sistemi di intelligenza artificiale richiede l'acquisizione di skills specifici, al fine di garantire l'operatività e la sicurezza del sistema. In definitiva, l'introduzione dell'AI nel settore sanitario rappresenta una grande opportunità per migliorare la qualità delle cure e la vita delle persone. Inoltre, l'IA potrebbe ridurre i costi delle cure a lungo termine, aumentando la produttività del personale medico e ottimizzando le risorse disponibili. Tuttavia, è necessario tenere sempre in considerazione i rischi e le sfide associate all'utilizzo di queste tecnologie, cercando di implementare soluzioni sicure e di alta qualità. Solo in questo modo l'intelligenza artificiale potrà concretizzarsi come una risorsa di grande valore per il settore sanitario, migliorando la vita delle persone e delle comunità. Fonti: - L'intelligenza artificiale nella sanità (Articolo di Policlinico San Donato) - https://www.policlinicosandonato.it/news-ed-eventi/eventi/lintelligenza-artificiale-nella-sanita/ - Come l'AI può migliorare il monitoraggio dei pazienti? (Articolo di PharmaScout) - https://www.pharmascout.it/articoli/monitoraggio-dei-pazienti-lintelligenza-artificiale-puo-migliorare-lefficienza/ - Intelligenza artificiale e imaging medico (Articolo di Harvard Business Review) - https://hbr.org/2020/03/how-artificial-intelligence-can-improve-medical-imaging - I vantaggi dell'AI per la sanità (Articolo di Medical Device News Magazine) - https://infomeddnews.com/the-promise-of-artificial-intelligence-in-healthcare/ - AI e privacy nell'ambito sanitario (Articolo di HealthTech Magazine) - https://healthtechmagazine.net/article/2019/12/ai-privacy-concerns-health-care-providers-say-it-worth-it-perfcon Read the full article
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nuovi-materiali · 2 years ago
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L’incremento dei flussi turistici su scala mondiale, nazionale e locale ha generato un repentino aumento dell’impatto economico, sociale e ambientale del settore. Infatti, all’interno di territori con un alto numero di arrivi e di presenze, il turismo ha prodotto un impatto sistemico capace di coinvolgere trasversalmente più comparti, ad esempio, ristorazione, trasporti, servizi sanitari.
Le aree maggiormente interessate dal turismo mostrano quanto esso sia una forza trasformativa capace di produrre ricchezza economica, ma anche di condensare aspetti distruttivi cui si associano squilibri e impatti inattesi o indesiderati.
Molte esperienze nazionali e internazionali mostrano come esista un “bad tourism” che, tra gli altri, può impoverire il territorio, compromettere la qualità dell’ambiente, alterare la vita sociale e culturale, generare costi (e deficit) per la realizzazione di strutture e infrastrutture non recuperabili con i ricavi, aumentare a dismisura la richiesta di risorse o la produzione di esternalità negative che penalizzano le stesse comunità locali.
Se da un lato la pressione turistica produce un aumento della ricchezza economica e dell’occupazione in molte località, dall’altra pone con forza alcune precise richieste, in tema di qualità della vita, di servizi e di tutela degli ecosistemi che non si possono lasciare inevase, ma che richiedono uno sforzo per perseguire concreti obiettivi di riequilibrio del rapporto tra turismo, ambiente naturale e popolazione locale.
La consapevolezza delle criticità collegate al turismo, soprattutto quando condizionato da un modello di sviluppo disordinato, puramente quantitativo e meramente consumista, ha sostenuto una riflessione sull’applicazione al settore turistico del paradigma della sostenibilità.
L’introduzione sul piano politico-istituzionale e sul piano scientifico del concetto di “turismo sostenibile” è un approdo immediatamente successivo alla formalizzazione nel noto Rapporto Bruntland (1987) dell’idea di “sviluppo sostenibile”.
A distanza di un anno, nel 1988, l’Organizzazione Mondiale del Turismo (OMT) ha formulato una definizione di turismo sostenibile tesa declinare l’idea di sostenibilità all’interno del settore turistico, evidenziando la necessità di soddisfare al contempo i bisogni dei turisti e delle popolazioni delle località visitate e di generare opportunità per una crescita durevole dei territori.
Ecco allora che secondo l’OMT «lo sviluppo sostenibile del turismo va incontro ai bisogni dei turisti e delle aree ospitanti attuali e allo stesso tempo protegge e migliora le opportunità per il futuro.
Esso deve essere il principio guida per una gestione delle risorse tale che i bisogni economici, sociali ed estetici possano essere soddisfatti e contemporaneamente possano essere preservati l’integrità culturale, gli equilibri fondamentali della natura, la biodiversità e il sostegno al miglioramento della qualità della vita».
Nel Codice Etico Mondiale, la stessa OMT (1999) afferma che il turismo deve essere un’attività benefica per le comunità di destinazione che devono condividerne in modo equo i benefici economici, sociali e culturali.
Alla luce della crescente compromissione dei sistemi ecologici e della più generale sfida del mutamento ambientale globale non è più sufficiente invocare una generica attenzione alla sostenibilità in ambito turistico.
Da più parti emerge la richiesta di una scelta di campo netta a favore di un’idea forte di sostenibilità che produca marcati cambiamenti sul piano dell’offerta e della domanda, ad esempio, rivendendo dalle fondamenta il modello anacronistico di una crescita disordinata, consumistica e senza limiti che purtroppo anche in alcune aree turistiche ha lasciato il segno.
Il turismo sostenibile riconosce ed esalta la centralità della comunità locale ospitante. Chi ospita ha il diritto ad essere protagonista nello sviluppo turistico, e socialmente responsabile del proprio territorio. Questo principio si muove sulla scia delle spiacevoli esperienze riconducibili all’overtourism o sovraffollamento turistico.
Soprattutto nelle metropoli, ma più in generale nelle mete turistiche, si genera infatti una situazione poco gradevole per tutte le parti in causa. Da un lato i turisti si trovano a fronteggiare file interminabili per visitare luoghi iconici, dall’altra i locali convivono con un sovraffollamento concentrato in periodi circoscritti. Il turismo ecologico è una strategia win-win che apporta benefici ad entrambe le parti.
Il turismo sostenibile è quello che si dissocia dall’inquinamento, dall’aumento dei costi della vita e dalla ricerca di lusso e di comfort.
I suoi principi sono la condivisione delle ricchezze del luogo, la custodia e la valorizzazione delle tradizioni, il sostegno alle bellezze naturali e architettoniche. Alla base del turismo sostenibile c’è, quindi, il rispetto del luogo che si visita e di chi lo abita ogni giorno.
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3nding · 3 years ago
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Secondo un’analisi elaborata per Il Sole 24 ORE dall'Alta Scuola di Economia e Management dei Sistemi Sanitari dell'Università Cattolica di Roma (Altems), “il costo giornaliero di ospedalizzazione è stato stimato pari a 709,72 euro, mentre quello in terapia intensiva è pari a 1.680,59 euro”. [1]
Nel periodo analizzato, 13 agosto-12 settembre 2021, i ricoverati non immunizzati evitabili sono stati 6.009: l'87% non sarebbe stato ricoverato se avesse fatto la vaccinazione e il 92% avrebbe evitato la rianimazione.
Spesso si sente dire che la vaccinazione è una scelta individuale, perché non avrebbe alcun riflesso sugli altri nel caso che una persona non vaccinata si ammali.
Sappiamo che non è vero dal punto di vista epidemiologico.
Ma è non è vero neanche dal punto di vista economico, visto che il nostro Sistema Sanitario Nazionale è universalistico e sovvenzionato dalle tasse di tutti.
Per non pesare sugli altri, chi non si vaccina deve riuscire a proteggersi al meglio: fare i tamponi ogni 48 ore non è prevenzione primaria, è semmai un modo per ridurre il rischio di trasmettere SARS-CoV-2 agli altri. Eppure, proprio in queste ore si discute della possibilità di rendere gratuiti i tamponi per chi ha scelto di non vaccinarsi.
Troviamo che sia una proposta da respingere con fermezza per almeno tre ragioni: costo, efficacia, messaggio.
Il costo e la gestione dei tamponi, moltiplicati per le persone non vaccinate e proiettati nel tempo, rappresenterebbero un impiego di risorse pubbliche ingiustificato (e a discapito dell’accesso ai tamponi a scopo diagnostico): la vaccinazione costa molto meno ed è parecchio più efficace nel ridurre la circolazione del virus.
E la lettura che i cittadini potrebbero legittimamente dare di questa iniziativa è che la vaccinazione è superflua, in spregio del mastodontico impegno profuso nella campagna vaccinale e anche del valore del contributo di chi ha scelto di vaccinarsi, magari superando esitazioni e timori.
Nessun uomo è un’isola: la vaccinazione protegge tutti.
Via - iovaccino
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corallorosso · 3 years ago
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La Cina risponde agli Usa: vogliamo parlare della democrazia negli Stati Uniti? di Giulio Chinappi su World Politics Blog Per decenni gli Stati Uniti si sono autoproclamati il “campione della democrazia”, arrogandosi il diritto di ergersi a giudice dei sistemi politici degli altri Paesi, senza disdegnare interventi diretti o indiretti per favorire l’abbattimento di governi ostili e l’emergere di governi a propria immagine e somiglianza. (...) Il ministero degli Affari Esteri della Repubblica Popolare Cinese ha pubblicato un documento nel quale analizza le criticità della democrazia negli Stati Uniti. “Nel corso degli anni, la democrazia negli Stati Uniti è diventata alienata e degenerata, e si è sempre più allontanata dall’essenza della democrazia e dal suo progetto originale. Problemi come la politica del denaro, la politica dell’identità, le dispute tra partiti politici, la polarizzazione politica, la divisione sociale, la tensione razziale e il divario di ricchezza sono diventati più acuti. Tutto ciò ha indebolito il funzionamento della democrazia negli Stati Uniti“, si legge nel rapporto del ministero degli Esteri cinese. I problemi della democrazia statunitense sono dunque evidenti sia da un punto di vista interno che esterno. Si tratta infatti di un sistema politico volto a creare sempre maggior iniquità, pensato ad unico vantaggio di una piccola minoranza che detiene il potere economico: “La democrazia in stile americano è un gioco per uomini ricchi basato sul capitale, ed è fondamentalmente diversa dalla democrazia del popolo. […] Gli Stati Uniti sono un tipico paese dominato da una classe d’élite. Il pluralismo politico è solo una facciata. Una minoranza élitaria domina gli affari politici, economici e militari“. Da un punto di vista esterno, invece, “gli Stati Uniti hanno spesso usato la democrazia come pretesto per intromettersi negli affari interni di altri Paesi, causando caos politico e disordini sociali in questi Paesi e minando la pace e la stabilità mondiale e la tranquillità sociale in altri Paesi“. (...) In secondo luogo, eventi come la morte di George Floyd il 25 maggio 2020 hanno dimostrato come il razzismo negli Stati Uniti non sia un fenomeno che riguarda alcuni individui, ma un vero e proprio male endemico della società statunitense: “Oggi, sebbene la segregazione razziale sia stata apparentemente abolita negli Stati Uniti, la supremazia bianca è ancora diffusa e dilagante in tutto la nazione. La discriminazione contro i neri americani e altre minoranze razziali rimane un fenomeno sistemico“. Infine, la gestione della pandemia di Covid-19 ha dimostrato l’inefficacia di un sistema basato unicamente sulla ricerca del profitto individuale, e non del benessere generale: “Con le migliori risorse sanitarie e mediche del mondo, come essi stessi affermano, gli Stati Uniti sono stati un disastro totale quando si trattava di risposta al COVID. Hanno il numero più alto al mondo di contagi e decessi“. In politica estera, gli Stati Uniti hanno esercitato la violenza su altri Paesi in vari modi, ma sempre con il pretesto della democrazia. Questi metodi includono le “rivoluzioni colorate”, l’intervento militare diretto e le sanzioni economiche unilaterali. Sebbene con forme diverse, tutti questi attacchi sferrati ai Paesi che hanno l’unica colpa di non genuflettersi al progetto egemonico statunitense hanno portato risultati simili: “L’esportazione degli Stati Uniti dei suoi valori ha interrotto il normale processo di sviluppo nei Paesi interessati, ha ostacolato la loro ricerca di un percorso e di un modello di sviluppo adeguati alle loro condizioni nazionali, ha portato disordini politici, economici e sociali e ha distrutto, uno dopo l’altro, ciò che erano le belle patrie degli altri. Le turbolenze, a loro volta, hanno dato origine al terrorismo e ad altre sfide a lungo termine che minacciano e mettono a rischio la sicurezza regionale e persino globale“. Oggi, sono in pochi a poter ancora sostenere il sistema politico statunitense come un modello di democrazia. L’ordine internazionale del XXI secolo esige la fine delle egemonie e l’inizio del multilateralismo tra pari, al fine di affrontare sfide globali come le pandemie, il rallentamento economico e l’emergenza ambientale: “Qualsiasi tentativo di spingere per un modello unico o assoluto di democrazia, utilizzare la democrazia come strumento o arma nelle relazioni internazionali, o difendere la politica di blocco e il confronto tra blocchi sarà una violazione dello spirito di solidarietà e cooperazione che è fondamentale in tempi difficili“.
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abr · 4 years ago
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L'India ci sta raccontando che l'immunità di gregge contro il Covid-19 si può raggiungere. Anche prima della vaccinazione di massa. Nelle ultime settimane il numero di nuovi contagiati e di morti nel Paese è crollato. In alcune grandi città ma anche in certi villaggi. (...) ieri i nuovi contagiati sono stati 10.974 con 86 morti (dati Worldometer), su un Paese di un miliardo e 340 milioni di abitanti (...). Secondo uno studio del Council of Medical Research indiano in via di pubblicazione, il 25% degli abitanti sarebbe stato finora infettato, 335 milioni. Con ogni probabilità, dicono gli scienziati, ciò significa che in alcune zone si è raggiunta o si è vicini a raggiungere l'immunità di gregge, cioè la quota di persone contagiate, con sintomi o meno, oltre la quale il virus va a spegnersi sbattendo contro un muro di individui immuni. (...) In alcuni ospedali della capitale Delhi, ai reparti Covid non arrivano malati, in questi giorni. L'immunologo Satiajit Rath, dell'Istituto Nazionale di Immunologia, dice che la prima spiegazione sta probabilmente nelle «affollate località cittadine», nelle quali nei mesi scorsi il virus ha potuto correre più che altrove. Una seconda sta nel fatto che il Paese è povero e molti non hanno potuto lavorare da casa. Mantenere il distanziamento non è sempre facile e le norme igieniche non sono sempre rispettate. In più, la popolazione è molto giovane, il 50% ha meno di 25 anni e gli ultra 65enni sono solo il 6,5% del totale: probabilmente, molti sono stati infettati senza accorgersene. (...) Nonostante la tendenza alla diminuzione dei casi, verrà portata avanti a livello di massa: in alcune aree, ad esempio nel Kerala, il virus corre ancora. (...) Con una dose di tristezza, l'India ci dice che il virus a un certo punto può spegnersi.
dal blog di negassionisit sovranisthi ariani? NO, SUL CORRIERONE via https://www.corriere.it/esteri/21_gennaio_31/coronavirus-india-pochi-casi-ipotesi-immunita-gregge-raggiunta-10e3b240-6396-11eb-a44f-6ffd36d7208d.shtml
“con una dose di tristezza” il caso India spiega a tutti i dotati di neurone installato e funzionante fuori dal coro, che il Covid è un problema gestito all’incontrario quindi amplificato da burosauri esperti e politicanti (carramba che sorpresa). 
Un miliardo e mezzo di abitanti, megalopoli e annosi problemi igienico sanitari: avrebbe dovuto esser sede dell’ecatombe perfetta secondo gli “esperti”. Invece sta “guarendo” (immunità di gregge) prima di altri più pomposi stati, proprio GRAZIE A quel che dice l’immunologo cioè le “piaghe” secondo gli esperti di ‘stacippa: affollamento, no “smart” working, scarsa igiene MA popolazione giovane e, mi permetto di aggiungere VITA ALL’ARIA APERTA e (probabilmente) DIETA SANA. 
Invece di fermare l’economia cioè la vita, bastava dedicar risorse a proteggere seriamente i più esposti cioè gli anziani  (dato di ieri: età media deceduti in Italì: 81 anni, il 66% dei morti per Covid aveva 3 o più patologie in corso), i malati cronici  e gli operatori sanitari (per come la Sanità Pubblica è DIS ORGANIZZATA e centrata su mega-ospedali - è lì che avviene L’AFFOLLAMENTO davvero pericoloso). Btw in India hanno 30 milioni (!) di operatori sanitari sul territorio in corso di vaccinazione: bravò ! 
NEGAZIONISTI Sono quelli che continuano a NEGARE che il VIRUS CINESE, una Sars asintomatica nel 95% dei casi che può diventare pericolosa polmonite in alcuni precisi soggetti, sia diventato un cataclisma mondiale prima di tutto per il comportamento osceno delle autorità cinesi che meriterebbe sanzioni e richieste di risarcimenti, poi per impreparazione, investimenti su sanità ridotti e comunque sbagliatissimi, approssimazione e anche convenienza dei politicanti e sedicenti esperti nel resto del mondo. 
 Dov’è un Francis Fukuyama che sentenzi, tra gestione del Covid e elezioni americane, la vera FINE DELLA POLITICA “rappresentativa”? 
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