#faccende domestiche
Explore tagged Tumblr posts
pier-carlo-universe · 3 months ago
Text
Gli uomini stanno finalmente dando il massimo in casa? Uno sguardo ai dati del Bureau of Labor Statistics
Una riflessione sull’evoluzione del ruolo maschile nelle faccende domestiche e nell’equilibrio familiare, attraverso i dati e le tendenze emergenti.
Una riflessione sull’evoluzione del ruolo maschile nelle faccende domestiche e nell’equilibrio familiare, attraverso i dati e le tendenze emergenti. Un cambiamento in corso: l’impegno maschile nella gestione familiare Nell’era moderna, le dinamiche di genere all’interno delle mura domestiche sono in costante evoluzione. Secondo i dati recentemente pubblicati dal Bureau of Labor Statistics…
0 notes
gotaholeinmysoull · 5 months ago
Text
okay però poi non lamentatevi se ci sono problemi di comunicazione
Every woman's love language is not having to ask. If I have to ask, I'd rather do it myself.
2K notes · View notes
3nding · 5 months ago
Text
Fate figli (sani)
Da quando siamo diventati genitori e dalla pandemia abbiamo annullato diversi viaggi senza possibilità di recuperare un centesimo. Alcune volte è successo perché il futuro erede stesse male. È una realtà a cui mi sono dovuto abituare non avendo mai in precedenza in tutta la mia vita adulta annullato o perso un mezzo di trasporto per un viaggio. Ma più che il giramento di maroni economico, ciò che fa più incazzare è prendere consapevolezza che lo Stato che vuole che si facciano figli (non vorrete mica abortire eh? che il Papa poi piange) li vuole anche sani. Perché se devono avere qualche problema deve essere un problema grave con cui FORSE vi riconoscono qualche spicciolo e servizio - la variabile è in che parte d'Italia viviate. Se invece si tratta di qualcosa non particolarmente grave sono cazzi vostri. Sono cazzi vostri le visite d'urgenza, le giornate di lavoro perse, le baby sitter se non avete parenti a disposizione, i medicinali non mutuabili. Magari siete in due genitori a far fronte alla situazione, ma foste separati/divorziati/vedovi? Sono - nuovamente - come avrete intuito ulteriori cazzi vostri. Qui la giornata è iniziata alle 6:30 con malanni ed è finita alle 19:30 quando il futuro erede si è addormentato. Nel frattempo un non stop di mail di lavoro, necessità del pupo, attenzioni, cure, medicinali, faccende domestiche, giochi e libri per tenerlo impegnato e su di morale, videochiamate con la mamma. Della lista delle cose "da fare" che mi ero segnato ne ho fatte due di cui una era UNA DOCCIA.
Questo post non è un invito a non fare figli, non è un elogio della eugenetica, è un granitico dito medio all'ipocrisia di uno Stato che ti dice di fare figli e a quanti non avendo figli dicono che essere genitori è una cosa facile/bella/naturale etc.
Sì, stocazzo.
37 notes · View notes
ambrenoir · 8 months ago
Text
A New York è stato appena aperto il NEGOZIO DI MARITI dove le donne possono scegliere e comprare un marito.
All'entrata sono esposte le istruzioni su come funziona il negozio:
1) Puoi visitare il negozio SOLO UNA VOLTA.
2) Ci sono 6 piani e le caratteristiche degli uomini migliorano salendo.
3) Puoi scegliere qualsiasi uomo ad un piano oppure salire al piano superiore.
4) Non si puo’ ritornare al piano inferiore.
Una donna decide di andare a visitare il Negozio di Mariti per trovare un compagno.
Al primo piano l'insegna sulla porta dice: "Questi uomini hanno un lavoro." La donna decide di salire al successivo.
Al secondo piano l'insegna sulla porta dice: "Questi uomini hanno un lavoro e amano i bambini." La donna decide di salire al successivo.
Al terzo piano l'insegna sulla porta dice: "Questi uomini hanno un lavoro, amano i bambini e sono estremamente belli.". "Wow" - pensa la donna, ma si sente di salire ancora.
Al quarto piano l'insegna sulla porta dice: "Questi uomini hanno un lavoro, amano i bambini, sono belli da morire e aiutano a fare le faccende di casa."“Incredibile! - esclama la donna - Posso difficilmente resistere!” Ma, detto questo, sale ancora.
Al quinto piano l'insegna sulla porta dice: "Questi uomini hanno un lavoro, amano i bambini, sono belli da morire, aiutano nelle faccende domestiche e sono estremamente romantici."La donna è tentata di restare e sceglierne uno, invece decide di salire all'ultimo piano.
Il cartello del sesto piano: "Sei la visitatrice N° 31.456.012 di questo piano, qui non ci sono uomini, questo piano esiste solamente per dimostrare come sia impossibile accontentare una donna. Grazie per aver scelto il nostro negozio!
Di fronte a questo negozio è stato aperto un NEGOZIO DI MOGLI.
Al primo piano ci sono donne che amano far sesso.
Al secondo piano ci sono donne che amano far sesso e sanno cucinare bene.
I piani dal terzo al sesto NON SONO MAI STATI VISITATI.
68 notes · View notes
curiositasmundi · 3 months ago
Text
[...]
Sull’idea che le donne debbano di nuovo essere assegnate alla cura domestica, tornando agli anni ’50, si fonda il movimento americano delle tradwives (le “mogli tradizionali”) sostenuto dalle sottoculture di destra che hanno supportato Donald Trump durante la vittoriosa campagna elettorale del 2024. Questa comunità, che si esprime sui social, ma evidentemente è anche reale, ha iniziato ad avere un seguito importante nel 2020, quando le persone costrette a casa dal lockdown si sono rifugiate nelle faccende domestiche. Perfino io, contro ogni mia aspettativa, mi spinsi a comprare su Amazon un tritatutto. Per fortuna, fallii e decisi di allestire una palestra in camera da letto. Ad altre piacque al punto da diventare “tradwives”, iniziando a seguire quella che per alcuni è un’“estetica” e per altri un’“ideologia”.Le mogli tradizionali si dichiarano orgogliose di essere casalinghe e di impegnarsi nella cura della casa, dei figli e dei mariti mentre sono al lavoro. Sfornano il pane (il lievito madre è un must!), vanno alla fattoria, in qualche caso mungono le mucche portando il latte a casa. Nei reel che postano sui loro account Instagram o TikTok seguiti da milioni di followers sfoggiano un look perfetto, trucco impeccabile e, nel caso delle trad più integraliste, un modo di vestire anni ’50. Estee C. Williams, una delle “mogli tradizionali”, si ispira a Betty Draper, la moglie di Don Draper – protagonisti della serie tv Mad Men – copiandone l’abbigliamento e il caschetto biondo platino.
La sua è un’operazione quasi filologica (anche se con un errore di dieci anni visto che la serie TV è ambientata negli anni Sessanta) che esplicita la volontà di connettersi con un passato in cui la donna era naturalmente assegnata al focolare domestico. Se per le tradwife gli anni ’50 rappresentano un momento mitico, per Friedan sono il momento in cui ha iniziato a svilupparsi quel male oscuro di cui scrive in Mistica della femminilità. La serie Mad Men lo racconta benissimo: in più occasioni, mentre la si vede trincerata nella vita domestica, Betty afferma di trascorrere il proprio tempo ad aspettare suo marito, a desiderarlo perché se per Don «l’amore è solo un’occupazione», per Betty «è la vita stessa» (sono parole del poeta Byron, citate da Simone de Beauvoir nel Secondo sesso).
Le mogli tradizionali hanno un’anima multiforme – siamo oltre l’io multiplo: sono contemporaneamente influencer, cuoche, madri amorevoli, mungitrici top model (Ballerina Farm è un’ex Miss America) e ambasciatrici dei dogmi biblici. L’atmosfera che si percepisce guardandole ricorda molto la quinta stagione della serie Fargo, ambientata nel Minnesota del 2019, dove lo sceriffo Roy si avvale di armi e reminiscenze bibliche per creare nel suo ranch una sorta di regno anacronistico in cui le donne sono domestiche schiavizzate.
[...]
12 notes · View notes
almosthauntedobservation · 6 months ago
Text
Le faccende domestiche, possono farle anche gli uomini: non gli casca il pisello! " ✔️
14 notes · View notes
angelap3 · 11 months ago
Text
Tumblr media
Un pensiero a tutte le donne che per un motivo o per un'altro non hanno figli.🌹
"Si esalta la maternità, perchè la maternità offre il modo di tenere la donna in casa e di farle fare le faccende domestiche. Invece di dire alle bambine di due, tre o quattro anni: "Sei destinata a lavare i piatti" le si dice "Sei destinata ad essere madre"; le regalano bambole, si esalta la maternità in modo che quando diventa una ragazza non pensa ad altro, pensa soltanto a sposarsi e ad avere bambini. E' convinta che non sarà una donna completa se non avrà bambini. Quando una donna non ha figli si dice "Non è una vera donna" quando un uomo non ha figli non si dice "Non è un vero uomo"
_SimonedeBeauvoir_
_____Quando tutte le donne del mondo_______
(Girl with a Doll, 1921, ZinaidaSerebriakova)
20 notes · View notes
sunelrose · 7 months ago
Text
Un giorno ti svegli e sei intollerante al lattosio, inizi a mangiare la verdura e i legumi e pensi che non fa poi così tanto schifo, trovi ridicoli i pantaloncini a mezza chiappa, solo di pensare a uscire e ballare e/o bere dopo il lavoro ti fa stancare, ogni giorno scopri un dolore nuovo, chattare per fare conoscenza è una perdita di tempo ed energie, riesci a individuare subito le red flags nelle persone che inizi a frequentare, non hai più interessi in comune con le attuali conoscenze e/o amicizie trovando i loro discorsi infantili e noiosi, non reggi più l'alcol (difatti ti bastano solo due drink per andare a dormire) e per riprenderti ti servono circa 42h, il giorno libero lo passi in : faccende domestiche, compere, visite , varie skincare che promettono miracoli (con prodotti rigorosamente coreani), tisanina alla melatonina, gatto + copertina calda e inizi a calcolare ogni soldo che spendi. È così che ci si sente ad essere adulti?
12 notes · View notes
pier-carlo-universe · 5 months ago
Text
Le coppie moderne e il cambiamento generazionale nella gestione della casa. Di Alessandria today
Come le dinamiche domestiche si sono trasformate tra passato e presente: esempi e riflessioni su una società in evoluzione.
Come le dinamiche domestiche si sono trasformate tra passato e presente: esempi e riflessioni su una società in evoluzione. Negli ultimi decenni, il modo in cui le coppie gestiscono la vita domestica è cambiato radicalmente. Il passaggio da modelli tradizionali a quelli più collaborativi riflette non solo un’evoluzione culturale, ma anche il desiderio di equilibrio tra vita lavorativa e…
0 notes
gregor-samsung · 7 months ago
Text
" Il cielo plumbeo di settembre, le voci accalorate degli uomini di sotto, nel bar, le siepi del cortile ronzanti di api: quasi tempo di tornare a scuola. Il futuro. Ho tra i sette e i dieci anni, so di essere nata per fare qualcosa. Nessun fratello mi sbarra la strada con la precedenza del suo destino sul mio. Adesso so che l’atteggiamento di mia madre era anche frutto di un calcolo. Solo perché non apparteneva alla borghesia non significa che bisogna fargliele passare tutte. Voleva una figlia che, a differenza sua, non finisse a lavorare in fabbrica, che potesse mandare tutti a fanculo, che fosse libera, e per lei l’istruzione era quel fanculo e quella libertà. Così, da me, non si pretendeva nulla che fosse d’intralcio alla mia realizzazione, né commissioni né faccende domestiche di quelle che consumano le energie. Ciò che conta: che quella realizzazione non mi sia stata preclusa perché ero una femmina. Diventare qualcuno, per i miei, non aveva sesso. "
Annie Ernaux, La donna gelata, traduzione di Lorenzo Flabbi, Roma, L'Orma editore (collana Kreuzville Aleph), 2021¹, pp. 39-40.
[1ª Edizione originale: La Femme gelée, Paris, Éditions Gallimard, 1981]
9 notes · View notes
vecchiorovere · 6 months ago
Text
Tumblr media
Guardando queste immagini, mi chiedo con che coraggio
certe donne di oggi si lamentino per le faccende domestiche!
Senza nulla togliere, ma comunque hanno elettrodomestici che semplificano la vita e non poco, mentre allora non avevano nulla, a parte l'olio di gomito.
5 notes · View notes
messaggioinbottiglia · 2 years ago
Text
Con le passeggiate, lo studio e le faccende domestiche decoro la mia solitudine. Ma purtroppo non riesco in nessun modo a lenirla.
48 notes · View notes
shadowofablackwolf · 2 months ago
Text
Non ho nessuna qualità degna di nota, non riesco a raggiungere degli obiettivi né trovare l’agognata stabilità, costruire un futuro piacevole con meno incertezze, stare bene con me stesso e aprire di nuovo le porte del cuore a una persona speciale.
Mi sembra tutto lontano, evanescente, difficile da raggiungere e anche illusorio per certi versi. Non posso ritenermi soddisfatto, perché sono sempre indietro e non ho le giuste capacità per far sì che l’insoddisfazione mi lasci in pace.
Perdo in fretta l’entusiasmo e ormai la pazienza scarseggia, inoltre non sono costante, tendo a isolarmi e aspetto che il malessere affievolisca, poi il ciclo si ripete e il tempo scorre inesorabile.
C’è chi dice “Fai tanto” tra commissioni, faccende domestiche, aiutare nonna che non è autosufficiente al 100% e a livello mentale non è più lucida come tempo addietro, ma non basta. I miglioramenti personali arrancano, la quotidianità mi consuma e la stanchezza mentale non accenna a diminuire.
Ho ancora molteplici pensieri che mi balenano in mente, tuttavia sono confusi e gli occhi stanchi, così come il cervello che è provato da quest’inutile monologo interiore, non mi permettono di continuare.
Vorrei solo serenità, stabilità, motivazione, voglia di vivere sul serio e ridimensionare ulteriormente il malessere che mi debilita.
6 notes · View notes
idettaglihere · 2 months ago
Text
Sin da quando sono piccola mia madre ha radicato in me il senso di colpa per quando sto male. Ci è riuscita così bene che diverse volte mi sono trovata nella situazione di sentirmi dire dai medici che sarei dovuta intervenire prima sul problema. In generale questo mi ha portato a sottovalutare ogni mio malessere, perché farlo presente ha sempre significato ricevere una "punizione" poi. Come quando ho dovuto chiederle scusa per essermi rotta la caviglia e una volta tornata a casa ho dovuto subito occuparmi delle faccende domestiche con la stampella in una mano e il mocio nell'altra. Come quando dopo essermi operata allo stomaco sono tornata troppo presto a lavoro perchè mi faceva pesare il fatto di essere in malattia e portare a casa troppo poco di stipendio. Stessa cosa è successa questa volta; il medico stamattina mi ha detto che avrei dovuto rivolgermi prima al mio dottore e fare subito degli esami ma a casa mia non è proprio contemplato il curarsi a meno che non si arriva a stare davvero troppo male. Forse l'unica cosa positiva di tutto ciò è che ho sviluppato una gran resistenza al dolore e si complimentano sempre i medici con i quali ho a che fare. Ora il dilemma sta se prolungare i giorni di malattia e vivere i prossimi mesi con mia madre che me lo rinfaccerà ad ogni occasione, oppure imbottirmi di antidolorifici e andare a lavoro che tanto la tac che mi hanno prescritto ce l'ho fra 20 giorni quindi tanto vale.
3 notes · View notes
abatelunare · 1 year ago
Text
Tumblr media
La zia Dascia si occupava delle faccende domestiche (Anton Pavlovic Cechov, I contadini, Milano, Rizzoli, 1976).
10 notes · View notes
vecsed · 5 months ago
Text
Vexed - Analisi videoludica #1
The Beginner's Guide di Davey Wreden [Spoiler]
Il gioco che voglio portare oggi è, come facilmente intuibile dal titolo, The Beginner's Guide. Questa è la descrizione su Steam per il gioco:
"The Beginner's Guide è un videogioco narrativo di Davey Wreden, il creatore di The Stanley Parable. Dura circa un'ora e mezza e non ha meccaniche tradizionali, né obiettivi o scopi. Invece, racconta la storia di una persona che fatica a confrontarsi con qualcosa che non riesce a capire."
Questa descrizione ci fa quindi da valutazione, ma anche da avvertenza. Un segnale di ciò che verrà.
Il gioco si apre con lo stesso Davey Wreden che narra. Ciò che stiamo andando ad esplorare, dice, è una raccolta di livelli creati dal suo amico Coda tra il 2008 e il 2011. L'obiettivo di Wreden è dimostrare che un qualsiasi giocatore (consumatore) può conoscere uno sviluppatore (autore) attraverso le sue opere; che, dato un numero sufficiente di esempi, saremo in grado di comprendere a fondo chi sia Coda.
Questa è senza dubbio una ricerca interessante, anche se la maggior parte dei videogiochi non è frutto del lavoro di un singolo individuo. Non a caso, sono pochissimi i nomi che spiccano in questo ambito (es. Toby Fox). La teoria della morte dell'autore, dunque, tende a sgretolarsi nei videogiochi più che in altri media.
Ma le opere di Coda sono diverse. Sono piccole, quasi esperimenti. Giochi incompleti che troviamo quasi esclusivamente nella scena indie.
Per fare qualche esempio:
C'è il livello in cui puoi solo camminare all'indietro.
C'è il livello che parla di fare le faccende domestiche.
C'è il livello in cui ti trovi a metà di una rampa di scale e Coda rallenta la tua velocità di movimento fino a farti avanzare a malapena.
Tumblr media
Attraverso The Beginner's Guide, otteniamo una dozzina di scorci della mente di Coda. E Wreden è lì per spiegarceli tutti. Qui ci spiega una decisione presa da Coda, lì razionalizza perché Coda ha creato un certo livello. A un certo punto inizia anche ad aiutarci a superare sezioni particolarmente ostiche, iniziando a dubitare lui stesso di alcune delle scelte di Coda. Eppure, ciò che emerge è che, agli occhi di Wreden, Coda è un genio.
La particolarità di The Beginner’s Guide, ciò che lo rende interessante, è il numero di interpretazioni diverse che supporta. Se The Stanley Parable era una decostruzione dei videogiochi, The Beginner’s Guide fa un passo ulteriore: una decostruzione della discussione intorno ai videogiochi.
Come precedentemente detto, esiste una teoria nella critica letteraria nota come la morte dell'autore. In parole semplici, afferma che dovremmo giudicare ogni opera per ciò che è, indipendentemente dalle esperienze di vita, politica, religione dell'autore. Non dovremmo cercare di capire cosa intendesse l'autore, ma piuttosto interpretare un'opera di finzione basandoci sulle nostre esperienze personali.
Diventa quindi centrale questa teoria in The Beginner's Guide. Durante il gioco, noi stessi iniziamo a farci queste domande:
Qual è il ruolo dell'autore?
L'autore ha dei doveri nei confronti del pubblico?
E viceversa?
Io penso di sì.
Arriviamo alla parte conclusiva del gioco, gli ultimi livelli che, Wreden ci avverte, non sono stati ancora giocati da lui. Ritorna anche il titolo: Wreden ci ha fatto da guida, ma ora tocca a noi, novizi, essere in controllo del nostro giudizio e della nostra opinione. Wreden ci aiuta a superare l'ultimo impossibile labirinto, e il sipario che divide opera e autore svanisce.
Scopriamo che Coda in realtà detestava Wreden. Che i simbolismi erano frutto delle interpretazioni di Wreden, e che non si limitava a forzare alcuni livelli per concluderli, ma li modificava e li stravolgeva a suo piacimento.
Qui Coda lascia un messaggio che mi permetto di citare e parafrasare, perché riassume perfettamente la teoria sopracitata:
"Il fatto che tu dica che io sia depresso giocando ai miei videogiochi dice molto più su di te che di me."
Davey ci abbandona. Continuiamo ad esplorare e raggiungiamo la superficie. Come nel mito della caverna di Platone, abbiamo raggiunto l'illuminazione.
4 notes · View notes