#efficienza organizzativa
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pier-carlo-universe · 1 month ago
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L’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Alessandria trionfa con il Lean Healthcare Award
Un premio prestigioso per l’eccellenza nell’innovazione sanitaria
Un premio prestigioso per l’eccellenza nell’innovazione sanitaria L’Azienda Ospedaliero-Universitaria (AOU) di Alessandria ha conquistato il Lean Healthcare Award, il più importante riconoscimento italiano per i progetti di riorganizzazione e miglioramento nel settore sanitario. Un traguardo significativo che porta, per la prima volta, il Piemonte sul podio di questa prestigiosa…
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robycek · 29 days ago
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multiverseofseries · 8 months ago
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Gli Anelli del Potere: il Prequel del Il Signore Degli Anelli che ci riporta nell'epica Terra di Mezzo
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Lo ammetto, ho rimandato la visione di questa serie più a lungo che ho potuto e trovo difficile scriverne; e non perché mi mancano le cose da dire riguardo la prima stagione de Il Signore degli Anelli - Gli Anelli del Potere; piuttosto, perché non ho trovato facile buttare giù una bozza né tantomeno stabilire un giudizio complessivo sulla serie guidata da Patrick McKay e John D. Payne, destinata ad accompagnare gli spettatori lungo i misteri della Seconda Era in un’ottica sospesa tra il racconto semi-originale e il “prequel wannabe” dell’esalogia di Peter Jackson.
A volte quando l’autore di una disamina desidera prendere la distanze dai freddi numeri e far pesare soprattutto le ragioni del cuore tira in ballo cose tipo “il valore dell’opera è superiore alla somma delle sue parti”; personalmente tendo a farlo spesso, ma stavolta mi trovo in una posizione strana, quasi “da chirurgo”. Sento, in pratica, il bisogno di inquadrare il peso di queste fantomatiche parti per cercare di capire quanto valore attribuire a ciascuna nell’economia di una produzione che non ho trovato convincente sotto alcuni aspetti, ma dalla quale ho ricavato comunque molto.
La colonnina dei “pro”
Proverò a prendere in prestito l’attitudine organizzativa di Rory Gilmore, la co-protagonista di Una mamma per amica, che di fronte alle decisioni difficili segnava su una lavagnetta i vari “pro e contro” (finendo nove volte su dieci per gettare tutto alle ortiche e dare retta alla madre, ma questo è un altro discorso).
Iniziando dalle cose convincenti non posso che tirare in ballo la messa in scena, in parte grazie al budget favorevole, ma soprattutto per l’abilità, da parte di J.A. Bayona, Wayne Yip e Charlotte Brändström, di gestire il debito artistico nei confronti di Jackson senza eccessivi patemi, filtrando le composizioni, i movimenti e il gusto per le prospettive tipici del cineasta neozelandese attraverso una fotografia e in generale un’estetica più pulite, in grado di camminare di pari passo con una narrazione maggiormente corale e contestualmente prosaica rispetto all’esalogia cinematografica.
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Certe aperture sono veramente mozzafiato.
Davvero competente anche l’utilizzo degli effetti visivi, che mescolato al lavoro sulle scenografie, a quello sui costumi e alle musiche composte da Bear McCreary è effettivamente riuscito a trascinarmi in uno dei migliori mondi fantasy degli ultimi anni.
Più di tutto, però, ho apprezzato la capacità della serie nel cogliere e portare a schermo il senso del mito tipico di Tolkien e presente soprattutto in opere come Il Silmarillion o Racconti incompiuti; quello stesso movimento che, fin dalla notte dei tempi, ha traghettato le storie dell’umanità nella cosiddetta sfera del sacro.
Tutte e otto le puntate attraversano con grande efficienza fantastico e prosaico, religione e folclore, passando coerentemente tra i registri a seconda ci siano di mezzo le tradizioni di questa o quell’altra schiatta: gli elfi, per fare un esempio, abitano una dimensione di solenne alterità che giustifica scelte apparentemente controverse come l’ingresso a Valinor, praticato attraverso luce e musica, ma soprattutto la nuotata di Galadriel (Morfydd Clark), assolutamente pertinente nell’ottica “eroica” del personaggio, nonché capace di evocare un vero e proprio spazio mitico, deliberatamente iperbolico e vincolato a esigenze narrative, prima ancora che alla fisica o alla geografia.
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Sulla serie, anche durante i frammenti più quotidiani, soffia potente il vento del mito.
Sempre da questo punto di vista ho trovato pertinenti la gestione del rapporto tra i nani e gli abissi rocciosi - legato ancora una volta al suono, in perfetto pendant con la cosmogonia di Tolkien - e tra pelopiedi e boschi, espresso attraverso i costumi e un’iconografia vagamente teatrale nell’accezione più shakespeariana della faccenda. Soprattutto, ad avermi convinto è stata la caratterizzazione del misterioso Straniero interpretato da Daniel Weyman, forse il personaggio più intrigante per le implicazioni sovrannaturali che si porta appresso, quanto per come vengono espresse a livello visivo e narrativo.
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Il misterioso personaggio affidato a Daniel Weyman, a mio modo di vedere, non si batte.
Oltretutto, lo Straniero rappresenta il primo tassello di un gioco di svelamento ai limiti del giallo esteso progressivamente anche ad altri personaggi, e che per quanto mi riguarda ha contribuito moltissimo al fascino di questa stagione: trovo sempre stimolante quando una serie approfitta della propria, ehm, serialità per mettersi a giocare col pubblico, a maggior ragione se detto pubblico attraversa uno spettro variabile tra i casual di Jackson e i filologi tolkieniani pronti a strapparsi i capelli al grido di “IMPOSSIBILE SIA GANDAAALF, SIAMO NELLA SECONDA ERAAAA!”.
La colonnina dei “contro”
Finite le sviolinate, è il momento di passare alle cose che non mi sono piaciute, e qui tocca infilare la costruzione del racconto.
Il Signore degli Anelli - Gli Anelli del Potere propone una struttura corale lungo la quale scivolano diversi archi narrativi e altrettanti gruppi di personaggi, e come spesso succede in questo casi alcune situazioni funzionano meglio di altre. Personalmente sono andata particolarmente d’accordo con le vicende dei pelopiedi affidate principalmente a Markella Kavenagh, nei panni di Nori, e al suddetto Weyman; con gli amichevoli bisticci tra Elrond (Robert Aramayo) e Durin (Owain Arthur), ma soprattutto – chi lo avrebbe mai detto! – con gli orchi capitanati da Adar (Joseph Mawle), paradossalmente il più umano di tutta la risma.
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Adar/Zio Benjen è quasi riuscito a farmi tifare per gli orchi.
Di contro non ho gradito altre linee, tipo quelle capitanate da Bronwyn (Nazanin Boniadi) e Arondir (Ismael Cruz Cordova), e praticamente tutte le faccende ambientate dalle parti di Númenor, nonostante mi ci trasferirei volentieri e sui due piedi. Detto questo, ripeto, l’attribuzione finanche arbitraria di preferenze è quasi endemica in questo tipo di circostanze; il mio problema con Gli Anelli del Potere è semmai legato alla gestione generale dell’intreccio, al modo – spesso meccanico se non addirittura pretestuoso – con cui autori e autrici hanno scelto di far convergere le varie trame, e all’eccesso di deus ex machina, soprattutto se ripenso a una certa faccenda più prossima all’idraulica e alla geologia, che al fantasy.
Tale mancanza di coesione genera dei veri e propri saliscendi qualitativi che finiscono per impicciare intere puntate, laddove - per esempio - tra le prime e le seconde due c’è un abisso, in termini di efficienza, e non solo per la presenza di momenti “Occhi del cuore”, tipo il capopopolo che aizza la brava gente di Númenor o la cavalcata al ralenti di Galadriel (anche perché, se parliamo di faccende “cheap” niente batte la trasformazione di una certa scritta).
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"Per festeggiare offro Coca Cola con aspirina a tutti!".
Insomma, è un casino, giuro. Da una parte vorrei solo crederci fortissimo e abbandonarmi alla qualità (“qualità, qualità”) della messa in scena, sperando che le basi gettate dal finale di questa prima stagione sostengano, nel corso delle prossime, un racconto più centrato; dall’altra, una parte di me è rimasta male nel vedere tutto quel ben di dio produttivo sprecato da scelte narrative non esattamente eleganti e da personaggi meno interessanti del mio frigorifero, e vorrebbe andarci pesante.
Nel dubbio prendo la scorciatoia del cercare di rimanere neutrale, anche perché troverei disonesto non premiare gli ingranaggi e le trovate giuste, ma difficilmente avvicinerò le nuove puntate carico come all’inizio di questo primo giro.
in conclusione guardare questa prima stagione de Gli Anelli del Potere la si può paragonare alle Montagne russe; Poichè la megaproduzione targata Prime Video sembra incostante, in termini di racconto, a fronte di scelte visive davvero buone. Infatti dopo essere rimasta folgorato dalla bellezza e dall’equilibrio delle prime due puntate, proseguendo con la visione non si può fare a meno di notare cali qualitativi seguiti da altrettanti picchi, al punto che ogni settimana c’era da scommettere se il giro di giostra sarebbe stato buono, o meno, e se il mistero attorno all’identità di alcuni personaggi avrebbe retto. Fortunatamente il (buon) finale ha sciolto diversi dubbi gettando basi intriganti per il futuro, nella speranza che la serie riesca a scrollarsi di dosso le incertezze e spiccare il volo.
LA RECENSIONE IN BREVE
Visivamente la serie si distingue per una qualità cinematografica.
Tante buone idee, a cominciare dalla costruzione della componente mitologica e di alcune linee narrative.
Di contro, le varie tessere della trama generale non sempre si incastrano a dovere, e certe soluzioni mi sono sembrate un po’ troppo alla buona.
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lamilanomagazine · 1 year ago
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Al via la quarantacinquesima edizione della fiera di Varese: protagonista sarà l'acqua
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Al via la quarantacinquesima edizione della fiera di Varese: protagonista sarà l'acqua. Dall’8 al 17 settembre Fiera di Varese torna alla Schiranna per il suo tradizionale appuntamento settembrino. Un’area Espositiva di 6.000 mq, oltre 100 espositori provenienti principalmente dalla provincia di Varese, cuore della manifestazione, esponenti del mondo produttivo e commerciale del territorio, incontri, talk-show spettacoli, esibizioni e una grande area dedicata allo street food. Fil rouge di questa 45° edizione sarà l’acqua, un tema di attualità oltre che risorsa essenziale del territorio, caratterizzato dalla centralità del lago di Varese, luogo dove natura, sport, cultura e turismo trovano una delle più belle espressioni dell'identità cittadina. L’inaugurazione si terrà venerdì 8 settembre alle ore 18.30 al cospetto delle autorità, a seguire il grande spettacolo delle Fontane Luminose Danzanti. Anche per questa edizione è confermato l’ingresso gratuito. “Il ringraziamento va alle imprese e agli imprenditori del territorio che ogni anno con entusiasmo sono al centro di questo evento: a tutti i soggetti coinvolti, come il Tavolo del Turismo, Camera di Commercio, Avt, Confesercenti che per la prima volta porta il commercio varesino in fiera e le associazioni di volontariato della Varese solidale che ospiteremo al nostro stand, oltre alle tante realtà che ogni anno mettono in campo un lavoro di rete essenziale e prezioso per consentire lo svolgimento dell’evento. Una manifestazione legata al nostro lago e che quest’anno celebra il tema dell’acqua, risorsa importante del territorio dal punto di vista turistico, ambientale”, sono le parole della vicesindaca Ivana Perusin. “Un'edizione che si pone come obiettivo quello di dare slancio all’operatività del tessuto economico della città e della provincia di Varese. Quest’anno abbiamo ripensato e ricostruito il progetto fiera, tenendo fede alla tradizione della fiera multisettoriale e inserendo alcuni elementi di novità, coinvolgendo in modo fattivo tutte le categorie economiche perché Fiera di Varese è un appuntamento simbolo, che ha alle spalle una storia importantissima, da coltivare e valorizzare” commenta Pietro Garavaglia, Ad di Chocolat Pubblicità Segreteria Organizzativa della manifestazione. “Se i dati di affluenza ci daranno ragione vorrà dire che avremo gettato le premesse per la crescita di un appuntamento che già oggi rappresenta la più grande fiera di pubblico del territorio, un strumento valido per ridare fiducia al mercato e alle imprese”. Una fiera multisettoriale dunque dove arredamento, edilizia, efficienza energetica, tempo libero, alimentare saranno le tematiche principali presenti, ma anche uno spazio speciale dedicato al mondo della solidarietà, con la partecipazione delle associazioni attive sul territorio. Ci sarà poi uno speciale benessere che si snoderà tra esposizione, dimostrazioni ed esibizioni, prove pratiche e conferenze con un orientamento verso le discipline olistiche, alimentazione biologica ed architettura ecosostenibile. Un importante coinvolgimento delle categorie economiche del territorio caratterizza questa edizione della Fiera di Varese, a partire dal Main Partner Alfa Srl, il Gestore del Servizio Idrico Integrato della provincia di Varese. “La nostra presenza in Fiera è importante per diffondere la cultura dell’acqua, proprio al centro di questa edizione. Abbiamo scelto di partecipare perché siamo convinti che la Fiera possa fungere da cassa di risonanza, aiutandoci a diffondere conoscenza e consapevolezza. L'obiettivo è quello di sensibilizzare la cittadinanza alla tutela dell’ambiente”, dice il Presidente Paolo Mazzucchelli. “Grazie alla nostra testata giornalistica Alfa Notizie, inoltre, potremo portare in fiera interessanti momenti di approfondimento e di confronto che vedranno protagonisti esperti di fama nazionale, quali il Colonnello Mario Giuliacci e la campionessa di canottaggio Ilaria Broggini. Con loro parleremo di cambiamento climatico e del prezioso valore dell’idratazione, sia nella vita quotidiana che nello sport. Ma ospiteremo anche incontri “più leggeri”, in compagnia di grandi comici, quali Leonardo Manera, Flavio Oreglio, Stefano Chiodaroli e Rocco Barbaro”. Tutte le serate in programma nell’area eventi verranno trasmesse in diretta sul sito Alfanotizie.it. Anche la Camera di Commercio di Varese è in prima linea in Area Istituzionale per tutelare le esigenze e gli interessi dell’impresa e dei consumatori, e per garantire crescita e sviluppo delle aziende e soddisfazione dei cittadini: “La nostra presenza in Fiera di Varese è necessaria per rafforzare e rendere sempre più efficace la logica di stretta sinergia con il sistema associativo nel suo complesso - spiega il presidente di Camera di Commercio di Varese, Mauro Vitiello – saremo presenti con uno stand allestito in collaborazione con le associazioni dei consumatori – Adiconsum, Federconsumatori e Movimento Consumatori con l’obiettivo di garantire il miglior servizio possibile ai cittadini che visteranno la Fiera”. Novità di questa edizione è la presenza in Fiera di Confesercenti Varese. Per la prima volta l’associazione di categoria, insieme alla sezione Impresa donna, ha deciso di presentarsi con due stand, uno istituzionale e l’altro commerciale in cui si presenteranno, a rotazione, una decina di imprese legate al commercio e ai servizi: “La Fiera è la più importante vetrina per l’economia del territorio - ha affermato Rosita De Fino, direttore territoriale di Confesercenti Lombardia – e quindi abbiamo deciso di esserci, con l’augurio che possa essere un volano per un progetto più strutturato per l’anno successivo”. Confesercenti organizzerà anche due eventi. Una sorta di silent disco letteraria, dove si potranno ascoltare in cuffia i Racconti della frontiera con Karakorum srl e un Open Mic condotto dalla giornalista Stefania Radman, con la presenza di quattro autori, Alessio Merigo, Anna Botter, Matteo Inzaghi e Valeria Savatteri. Altra novità è poi la presenza del mondo della solidarietà presso lo stand istituzionale, dove si alterneranno le associazioni attive sul territorio con l'intento di far conoscere ai visitatori le iniziative benefiche cittadine e il progetto Varese è solidale. AREA FOOD: In Fiera vi prenderemo anche per la gola, con la selezione del miglior cibo di strada in un intero padiglione dedicato perché da qualche anno Fiera di Varese e Street Food sono un binomio indissolubile e goloso. Tutti giorni una selezione delle migliori proposte gastronomiche del panorama dello street food nazionale e internazionale con tre ristoranti che proporranno diversi piatti, ogni giorno differenti. Si spazierà dalla cucina regionale italiana con la cucina emiliana che vedrà protagonisti lasagne, gnocco fritto, erbazzone, polpette parmigiane, tortelli e tortellini, sbrisolona e lambrusco passando per la cucina pugliese con bombette, orecchiette con cime di rapa e molto altro ancora, per gli arrosticini abruzzesi e poi la cucina spagnola con paella e tapas e dolci tipici della cucina sudamericana come i Churros. Ad accogliere tutti i visitatori ci sarà l’oramai tradizionale bancone del Bar Fermento che unirà le sue due anime: quella della caffetteria accompagnata da assaggi di pasticceria e quella della birreria sullo stile baVarese caratterizzata da birre originali bavaresi e dalle migliori industriali sul mercato. SPORT: Come tutti gli anni lo spazio della BaVarese Prost Fest, in collaborazione con la testata online varesesport.com, sarà teatro e vetrina per diverse realtà sportive della provincia di Varese. Momento di contatto e aggregazione tra le società, i tifosi e i visitatori della Fiera. Un appuntamento cresciuto anno dopo anno che è ora diventato un palcoscenico importante come per il Città di Varese, la squadra di calcio della nostra città, che ha scelto proprio il nostro palco per la presentazione ufficiale della stagione 2023-24. Sfileranno sul palco diverse realtà legate a diverse discipline sportive come la Canottieri Varese, il Rugby Varese, i Gorillas, la Pallanuoto Von, il Basket 7 Laghi, la Varese Basketball, Pallacanestro Varese Femminile e il polo Ghiaccio con Hockey Varese. EVENTI: Tanti gli eventi, i Talk Show, gli Spettacoli, i laboratori e gli incontri in Fiera di Varese. Si parte con la cerimonia inaugurale venerdì 8 settembre alle 18.30 a cui faranno seguito tre spettacoli delle Fontane Luminose Danzanti alle 20.30, 21.30 e 22.30 che si ripeteranno con gli stessi orari per tutto il primo fine settimana della Fiera, uno show unico ed emozionate vincitore di Italia’s Got Talent, una magica combinazione di giochi d’acqua, fuoco, musica e colori che saprà emozionare grandi e piccini. A seguire nei dieci giorni di manifestazione un calendario di eventi unico dove l’Acqua è al centro, nello specifico al centro del dibattito pubblico con Alfa, gestore unico della reta idrica provinciale. -Si parte lunedì 11 settembre con “Acqua e sport: binomio vincente”. Sarà una serata dedicata al prezioso valore dell’idratazione nell’attività sportiva. Il direttore di Alfa Notizie Debora Banfi intervista il biologo Stefano Cattorini e la campionessa di canottaggio Ilaria Broggini. -Mercoledì 13 settembre si affronta il tema “Prevenire le inondazioni? Si può?” Annalisa Berni e Chiara Cosco, rispettivamente Responsabile Acque Reflue e Responsabile Invarianza Idraulica di Alfa, sempre intervistate da Debora Banfi, accenderanno i riflettori sulle nuove frontiere dell’edilizia. Si parlerà in particolare di risparmio idrico e delle nuove frontiere dell’architettura. -Infine, venerdì 15 settembre si parla di “Siccità e alluvioni: l’Italia che cambia”. Debora Banfi dialoga con il colonnello Mario Giuliacci; sarà una serata dedicata agli effetti del cambiamento climatico sul Varesotto e non solo. Si andrà oltre ai raccontarti sul che tempo farà, sarà un modo per svelare tante curiosità interessanti. Andranno in scena in area Incontri e Cultura leggerezza e risate con i comici del piccolo schermo. Da non perdere il nuovo format “…E dei fischi non parlarne mai!” con i comici Stefano Chiodaroli, Leonardo Manera, Rocco Barbaro e Flavio Oreglio. -Si parte martedì 12 alle ore 19.00 con Stefano Chiodaroli che intervista Leonardo Manera. Giovedì 14 sempre alle 19.00 lo spettacolo di Flavio Oreglio Storytelling - CABARET: L’ARTE RIBELLE di e con Flavio Oreglio, basata sui documenti dell’Archivio Storico del Cabaret Italiano e sulle ricerche del Centro Studi Musicomedians e dove quella che emerge è un’avventura artistica incredibile e meravigliosa (con proiezione video). -Si chiude sabato 16 alle 19.00 Stefano Chiodaroli intervista Rocco Barbaro. Tra i talk per la prima volta in Fiera di Varese due incontri organizzati in Area Incontri e Cultura da Confesercenti Varese: -Il primo sabato 9 dalle 14.00 alle 22.00 una esperienza immersiva dal titolo “VASI COMUNICANTI – RACCONTI DALLA FRONTIERA” a cura di Karakorum srl impresa sociale, qui sarà possibile ascoltare in cuffia 14 racconti nati da un progetto pluriennale di raccolte di storie lungo la frontiera che corre tra Lombardia e Canton Ticino. -Domenica 10, dalle 18.00 “OPEN MIC” Salotto Culturale e Letterario a cura di Confesercenti Varese e Impresa Donna, Stefania Radman condurrà un Derby Letterario dove quattro autori molto diversi tra loro avranno un quarto d’ora per raccontarsi. Incalzati dalla giornalista Stefania Radman ci saranno Alessio Merigo che presenterà il suo giallo “Angelo senza nome”, Matteo Inzaghi, che proporrà il suo saggio cinematografico “Mai più così belli”, Anna Botter, che racconterà del suo libro di racconti “Signorine quasi perbene” e Valeria Savatteri, che descriverà il suo primo romanzo “A Distanza di Sicurezza”. Quattro personalità e quattro libri molto diversi, che si alterneranno nel salotto della Fiera di Varese. Nello Spazio Benessere tutti i giorni si alterneranno laboratori, dimostrazioni ed esibizioni: -Si parte venerdì 8 dalle ore 19.00 con la dimostrazione di “Yoga, la danza del cuore” a cura del centro Olistico Nuovo Risveglio di Rita Cascio. Un’esperienza di riequilibrio tra corpo emozioni e spirito attraverso esercizi fisici e meditativi (gli interessati a partecipare dovranno portare il proprio materassino). -Sabato 9 alle ore 14.30 il Dott. Ripan Biswas Kinesiologo e Sport Trainer propone tecniche di streching di preparazione atletica per bambini a cui farà seguito la premiazioni con gadget offerti da Rosman Promozionali Gadge, mentre alle 16.00 si terrà una Conferenza sul Benessere per adulti sempre a cura del Dott. Ripan Biswas Kinesiologo e Sport Trainer. -Domenica 10 alle ore 11.00 laboratorio “Salto quantico: benefici terapeutici dei bagni di frequenze sonore” a cura di Cristina Caimi un laboratorio per scoprire i benefici del proprio suono personale con strumenti ancestrali per partecipare portare un telo da bagno o un materassino yoga. Alle ore 15.00 il Dott. Ripan Biswas Kinesiologo e Sport Trainer propone tecniche di streching di preparazione atletica per bambini, bambini a cui farà seguito la premiazioni con gadget offerti da Rosman Promozionali Gadge, mentre alle 16.00 una Conferenza sul Benessere per adulti. -Lunedì 11 alle ore 17.30 e martedì 12 alle ore 17.30 Laboratorio di Mandala con lana, una esperienza di tessitura di mandala a cura di Mandala Manu. Questo laboratorio offre un’esperienza di tessitura di mandala ojo de dios, l’intessitura è un’esperienza contemplativa e spirituale da sperimentare. Sessioni gratuite da 6 persone massimo (prenotazione), ore 19 conclusione. Lunedì alle ore 20.00 circa Francesca Schiralli propone un trattamento olistico a 4 mani, incontro con l’energia maschile e femminile. Martedì alle ore 20.00 circa Francesca Schiralli propone una conferenza dal tema "Cranio sacrale, benefici fisici e spirituali attraverso l’ascolto della voce del copro". -Mercoledì 13 alle ore 17.30 laboratorio “Armonizzazione di Gruppo: i benefici terapeutici dei bagni di frequenze sonore con le campane tibetane” a cura di Cristina Caimi. Alle ore 20.30 conferenza dal tema “L'ossigeno ozonoterapia: un prezioso presidio per la salute” a cura del Dr. Teodosio De Bonis. -Giovedì 14 ore 17.30 conferenza dal tema “ Universo femminile e universo maschile: se queste due forze sono in equilibrio si raggiunge un armonioso benessere psicofisico” a cura da Francesca Schiralli. -Venerdì 15 ore 17.30 “Bagni di Suoni. Senza spazio, senza tempo, gong, campane tibetane, e tamburi” a cura di Viviana Bognetti. Ore 20.00 conferenza dal tema “Sistema immunitario: questo sconosciuto. Pandemie virali, prevenzione e stili di vita” a cura di Dr. Teodosio De Bonis e Dr. Mauro Mantovani. -Sabato 16 e domenica 17 ore 15.00 Andrea presenta in esclusiva “Il Giardino Sonoro” laboratorio musicale con i nuovissimi Fungy – invito a tutti dai 6 ai 99 anni. SOLIDARIETA': Novità di questa edizione è il coinvolgimento diretto del mondo dell'associazionismo e della solidarietà, con la presenza all'interno dello stand del Comune di Varese di uno spazio dedicato a Varese è solidale, il progetto promosso da don Marco Casale, e alle associazioni coinvolte, con l'obiettivo di dare supporto alle realtà cittadine che si occupano di sostegno alimentare di persone e famiglie bisognose. La presenza nel mondo solidale varesino è finalizzata infatti a promuovere l’iniziativa della cena di piazza S.Vittore, prevista per il 16 settembre, la Lotteria di Varese per la solidarietà e in generale per presentare le attività delle associazioni presenti. I biglietti della lotteria potranno essere acquistati presso le associazioni presenti alla Fiera di Varese dal 8 al 17 Settembre, oppure presso la sede di Varesevive nei giorni di Lunedì, Mercoledì e Venerdì dalle 18,00 alle 19,30. Il ricavato della cena e della lotteria verrà devoluto a cinque istituzioni che distribuiscono alimenti ai poveri nella città di Varese. Associazione Banco Nonsolopane, Associazione Pane di Sant’Antonio, Croce Rossa Italiana, Emporio Solidale, Mensa delle Suore della Riparazione. Presente nella conferenza stampa di presentazione don Marco Casale, motore dell'iniziativa. "Un'occasione per la nostra città di mostrare la forte spinta in termini di solidarietà e sussidiarietà – sottolinea l'assessore ai Servizi Sociali Roberto Molinari - facendo conoscere le tante attività dei volontari impegnati nelle diverse associazioni del territorio". Non resta dunque che trovarci in Fiera per il tradizionale appuntamento del settembre varesino. FIERA DI VARESE IN BREVE, DALL’8 al 17 SETTEMBRE 2023: Varese "Località Schiranna" Lago di Varese, Organizzazione Chocolat Pubblicità srl Venerdì 8 settembre: ore 18.00 – 23.00 Sabato 9 Settembre: ore 14.00 – 23.00 Domenica 10 Settembre: ore 10.00 – 23.00 Da Lunedì a Venerdì: ore 16.00 – 23.00 Sabato 16 Settembre: ore 14.00 – 23.00 Domenica 17 Settembre: ore 10.00 – 20.00 Ingresso gratuito. COME ARRIVARE: TPL per Schiranna Linea N, orari e percorso sono reperibili a questo link: http://www.varesesimuove.it/bus/ Fino all'11 settembre sarà orario NON SCOLASTICO, poi riprenderà l'orario scolastico. Feriale con frequenza 20 minuti, festivo con frequenza 45 minuti. È possibile acquistare i biglietti per corse semplici (1.60 €, validità 90 minuti) oltre che presso i rivenditori che a bordo autobus, dalle macchinette automatiche che non erogano resto oppure con carta di credito/bancomat contact-less sulle validatrici nero-verdi. PER MAGGIORI INFORMAZIONI: www.fieravarese.it https://www.facebook.com/fieradivarese https://www.instagram.com/fieradivarese/... #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda Read the full article
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polidatasrl-blog · 5 years ago
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femmelynch · 2 years ago
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Le alleanze strategiche, le Joint ventures internazionali
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Le alleanze strategiche, le Joint ventures internazionali
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Le alleanze strategiche sono intese formali di medio-lungo termine tra due o più soggetti (prevalentemente, ma non esclusivamente, imprese), finalizzate al raggiungimento di specifici obiettivi, funzionali alle strategie competitive o di crescita nei mercati esteri dei singoli partner coinvolti. Possono riguardare finalità commerciali, oppure l’organizzazione della produzione, lo sviluppo di innovazioni tecnologiche, la realizzazione di progetti strategici.
Strategia di sviluppo
In una strategia di sviluppo internazionale dell’impresa, le alleanze possono generare i seguenti possibili vantaggi:
immediato accesso a risorse e competenze distintive complementari alle proprie opportunità di valorizzare le proprie risorse e le competenze distintive in nuovi contesti geografici;
possibilità di raggiungere più rapidamente la dimensione critica, in termini di risorse investite e di volumi di offerta, necessaria per essere competitivi nei mercati internazionali e per operare ad adeguati livelli di efficienza;
sviluppo di una migliore conoscenza delle caratteristiche del mercato estero, delle sue dinamiche competitive, dei fattori economici ed extraeconomici che ne influenzano l’evoluzione;
maggiore flessibilità e capacità di adattamento alle specificità della domanda in diversi Paesi e alla differente fase del suo ciclo di vita.
Le Joint Venture internazionali
Sono anche molto diffuse le joint venture internazionali; si tratta di una nuova società costituita da due o più operatori di diversa nazionalità per la realizzazione di attività chiaramente precisate e di interesse comune. Raggiunto l’obiettivo, o venute meno le condizioni di interesse comune, la JV può essere sciolta o trasformata. La JV è quindi il risultato di un accordo tra le parent companies  (le imprese coinvolte) che ne caratterizzano così struttura e modalità operative 
Possono essere considerate la forma più avanzata di una alleanza strategica dal punto di vista del commitment strategico, organizzativo e finanziario dei soggetti coinvolti.  La partecipazione alla costituzione della JV, infatti, si determina con l’apporto da parte delle parent companies di capitale finanziario ma anche di risorse materiale ed immateriali necessarie per le attività per cui viene creata. 
I modelli di Joint Venture
Vi sono due modelli prevalenti di JV finalizzate all’ingresso in un mercato estero.
Il primo prevede la costituzione, con uno o più partner locali, di una nuova struttura la cui mission diviene proprio lo sviluppo commerciale di determinati prodotti nel mercato-target. In questo caso, l’impresa apporta capacità produttiva e conoscenza del prodotto, mentre il/i partner nel paese target garantiscono le competenze di marketing e la disponibilità di una rete distributiva nel mercato locale. 
Il secondo modello prevede che duo o più imprese (anche di diversi paesi) uniscano le proprie capacità in una certa area di business pe entrare in un determinato mercato facendo leva su una scala ed una posizione congiunta, e quindi con migliori capacità ed opportunità competitive. In questo caso, ciascun partner apporta le proprie competenze nel business in cui sarà attiva la JV. 
Come potete immaginare utilizzare una JV come modalità di entrata in un mercato estero presenta alcuni vantaggi e permette alle PMI Italiane di:
ridurre l’investimento finanziario e la complessità organizzativa;
determinare una netta separazione della posizione competitiva nel mercato estero rispetto alle tradizionali attività dell’impresa;
consente di entrare in un paese estero con una struttura aziendale dotata delle risorse e competenze più adatte rispetto a quelle di cui l’impresa disporrebbe individualmente;
determina lo sviluppo di una struttura aziendale – la stessa JV – che può determinare nuove opportunità competitive.
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Quando avete deciso di agire, vi forniamo tutti gli strumenti essenziali di gestione del rischio per tutto il ciclo di vita dell’investimento.
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italiacamerun · 2 years ago
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Le alleanze strategiche, le Joint ventures internazionali
https://aedic.eu/non-categorizzato/le-alleanze-strategiche-le-joint-ventures-internazionali/
Le alleanze strategiche, le Joint ventures internazionali
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Le alleanze strategiche sono intese formali di medio-lungo termine tra due o più soggetti (prevalentemente, ma non esclusivamente, imprese), finalizzate al raggiungimento di specifici obiettivi, funzionali alle strategie competitive o di crescita nei mercati esteri dei singoli partner coinvolti. Possono riguardare finalità commerciali, oppure l’organizzazione della produzione, lo sviluppo di innovazioni tecnologiche, la realizzazione di progetti strategici.
Strategia di sviluppo
In una strategia di sviluppo internazionale dell’impresa, le alleanze possono generare i seguenti possibili vantaggi:
immediato accesso a risorse e competenze distintive complementari alle proprie opportunità di valorizzare le proprie risorse e le competenze distintive in nuovi contesti geografici;
possibilità di raggiungere più rapidamente la dimensione critica, in termini di risorse investite e di volumi di offerta, necessaria per essere competitivi nei mercati internazionali e per operare ad adeguati livelli di efficienza;
sviluppo di una migliore conoscenza delle caratteristiche del mercato estero, delle sue dinamiche competitive, dei fattori economici ed extraeconomici che ne influenzano l’evoluzione;
maggiore flessibilità e capacità di adattamento alle specificità della domanda in diversi Paesi e alla differente fase del suo ciclo di vita.
Le Joint Venture internazionali
Sono anche molto diffuse le joint venture internazionali; si tratta di una nuova società costituita da due o più operatori di diversa nazionalità per la realizzazione di attività chiaramente precisate e di interesse comune. Raggiunto l’obiettivo, o venute meno le condizioni di interesse comune, la JV può essere sciolta o trasformata. La JV è quindi il risultato di un accordo tra le parent companies  (le imprese coinvolte) che ne caratterizzano così struttura e modalità operative 
Possono essere considerate la forma più avanzata di una alleanza strategica dal punto di vista del commitment strategico, organizzativo e finanziario dei soggetti coinvolti.  La partecipazione alla costituzione della JV, infatti, si determina con l’apporto da parte delle parent companies di capitale finanziario ma anche di risorse materiale ed immateriali necessarie per le attività per cui viene creata. 
I modelli di Joint Venture
Vi sono due modelli prevalenti di JV finalizzate all’ingresso in un mercato estero.
Il primo prevede la costituzione, con uno o più partner locali, di una nuova struttura la cui mission diviene proprio lo sviluppo commerciale di determinati prodotti nel mercato-target. In questo caso, l’impresa apporta capacità produttiva e conoscenza del prodotto, mentre il/i partner nel paese target garantiscono le competenze di marketing e la disponibilità di una rete distributiva nel mercato locale. 
Il secondo modello prevede che duo o più imprese (anche di diversi paesi) uniscano le proprie capacità in una certa area di business pe entrare in un determinato mercato facendo leva su una scala ed una posizione congiunta, e quindi con migliori capacità ed opportunità competitive. In questo caso, ciascun partner apporta le proprie competenze nel business in cui sarà attiva la JV. 
Come potete immaginare utilizzare una JV come modalità di entrata in un mercato estero presenta alcuni vantaggi e permette alle PMI Italiane di:
ridurre l’investimento finanziario e la complessità organizzativa;
determinare una netta separazione della posizione competitiva nel mercato estero rispetto alle tradizionali attività dell’impresa;
consente di entrare in un paese estero con una struttura aziendale dotata delle risorse e competenze più adatte rispetto a quelle di cui l’impresa disporrebbe individualmente;
determina lo sviluppo di una struttura aziendale – la stessa JV – che può determinare nuove opportunità competitive.
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marino222 · 3 years ago
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Le classificazioni tipologiche di Assagioli: Psicologia Differenziale in Psicosintesi Roberto Assagioli, psichiatra fondatore della Psicosintesi, espone il suo pensiero sulle classificazioni  tipologiche basate sulle caratteristiche psichiche nell’Appendice quinta al testo “L’atto di volontà” e in alcuni scritti raccolti nel libretto intitolato  “I tipi umani”. Nell’Appendice quinta Assagioli introduce i termini “Psicologia differenziale”: “Secondo il Dictionary of Psychological and Psychoanalytical Terms, la psicologia differenziale è la branca della psicologia che studia i tipi, le quantità, le cause e gli effetti delle differenze individuali e di gruppo nelle caratteristiche psicologiche.” Assagioli ha distinto sette principali tipologie di persone. Ciò che caratterizza maggiormente l’appartenere ad una delle diverse tipologie sono gli aspetti vitali che maggiormente realizzano una persona: Tipo Amore: realizza se stesso attraverso rapporti positivi e affettivi con gli altri.Compito evolutivo è integrare in particolare le caratteristiche della tipologia volontà. Principalmente è importante che sviluppi la capacità di riconoscere ed esercitare la propria libertà. Tipo Volontà: realizza se stesso attraverso l’espressione libera della propria volontà. Compito evolutivo è integrare in particolare le caratteristiche della tipologia amore. Principalmente è importante che sviluppi la capacità di assumersi responsabilità (integrazione libertà-responsabilità), che diventi responsabile per gli altri. Tipo devozionale-idealistico: realizza se stesso spendendosi per un ideale o un valore, dedicandosi con generosità a un progetto, iniziativa, organizzazione. Tipo attivo-pratico: realizza se stesso traducendo le leggi della vita, le idee, le intuizioni in azioni, dando concretezza e tangibilità a ciò che sa e in cui crede. Tipo creativo artistico: si realizza creando delle sintesi. Ricerca l’armonia essendo particolarmente sensibile e insofferente alle dicotomie (es. vita/morte, bello/brutto; es dell’artista che si cimenta in una ricerca di sintesi tra l’intuizione che ha in testa e la materia con cui realizzarlo) Tipo scientifico: si realizza comprendendo le leggi che sottostanno ai fenomeni, indagando i principi dell’esistenza. Tipo organizzativo: si realizza mettendosi al servizio di un gruppo, promuovendo la crescita di un gruppo o di una istituzione più che la propria Ciascun individuo ha in realtà tutte e sette queste tipologie ma spesso una o alcune prevalgono su altre come modo abituale di esprimersi. Dagli scritti di Assagioli è possibile trarre per ognuna delle sue sette tipologie un elenco di caratteristiche psichiche che le descrivono ed identificano: Tipo amore:    attaccamento – avidità – golosità – amore per gli agi, pigrizia – indecisione – procrastinazione – paura dell’abbandono – paura di stare soli – tristezza per relazioni insoddisfacenti – necessità di sentirsi amati – necessità interiore di sentirsi innamorati – interesse per le piccole cose, i dettagli –  piacere di insegnare, educare – desiderio di proteggere, nutrire, rinforzare gli altri – sensibilità – costruttività – spirito di cooperazione –  prudenza – giustizia – lealtà – accettazione – tolleranza, rispetto – umiltà – socievolezza – mitezza –  generosità – compassione – empatia – gentilezza – tatto – amore oblativo . Tipo volontà: separatività – distruttività – aggressività – impazienza – scarsa considerazione dei sentimenti altrui e propri – egoismo, egocentrismo – isolamento – competitività – irritabilità – amore per la discussione e la critica (combattività mentale) – ostinazione – ambizione – desiderio di dominio  – attivismo – fiducia in sé – decisione – fermezza – coraggio – capacità di assumersi responsabilità –  concentrazione – chiara visione . Tipo devozionale-idealistico: fanatismo – intolleranza – pregiudizio – unilateralità – rinuncia ai compromessi – criticismo – invadenza – ostinazione – venerazione, devozione -idealismo – combattività –  fervore – capacità  di sacrificio di sé – sopportazione –costanza –  ascetismo – misticismo – sincerità – lealtà – fedeltà – assenza di paura . Tipo attivo-pratico: attivismo sfrenato – impazienza – fretta ansimante, agitazione – tendenza ad una visione materialista – attaccamento al denaro – arrivismo  –  abilità manuale – capacità di manipolare – abilità nell’osservazione – capacità di analisi – intraprendenza – efficienza – inventiva. Tipo creativo-artistico: scarsa praticità – perfezionismo – creatività – intuizione – amore per la natura –   amore del bello e dell’armonia – senso estetico – percezione dei contrasti – umorismo – comprensione umana – sensibilità –  imparzialità – equilibrio . Tipo scientifico: indifferenza e freddezza – orgoglio ed arroganza – criticismo – disordine materiale – mancanza di concretezza e praticità – distacco –  perseveranza –  concentrazione – accuratezza – intelligenza – visione ampia – onestà intellettuale – elasticità e apertura mentale – chiarezza mentale – diplomazia – capacità di analisi e sintesi – comprensione. Tipo organizzativo: formalismo – rigidità – pedanteria – eccessiva identificazione nelle regole piuttosto che nello scopo –  orgoglio – pazienza –  perseveranza  sicurezza di sé – cortesia – abilità pratica – cura dei dettagli – accuratezza – attività costruttiva – cooperazione -capacità organizzativa –  mente chiara – disciplina . Leggendo le caratteristiche possiamo riconoscerci in alcune di queste e ciò può aiutarci a comprendere a quali tipi noi apparteniamo. Per un maggior approfondimento: Libro: L'Atto di Volontà di Roberto Assagiol Libro:  "I Tipi Umani"
Articolo di Andrea Bonacchi  http://www.centrosynthesis.it/2016/04/psicologia-differenziale-e-tipi-umani-il-punto-di-vista-di-roberto-assagioli/
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lamilanomagazine · 2 years ago
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Bergamo e Brescia capitali della cultura, il Ministro Locatelli e l’assessore Magoni presentano il progetto “STAI”
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Bergamo e Brescia capitali della cultura, il Ministro Locatelli e l’assessore Magoni presentano il progetto “STAI”. Valorizzare e incrementare l'attrattività, l'accessibilità e l'accoglienza per tutti: è tra le finalità del progetto STAI (Servizi per Turismo Accessibile e Inclusivo) presentato oggi a bordo di un battello della società Navigazione Lago d'Iseo alla presenza del ministro per le Disabilità, Alessandra Locatelli (fino al mese scorso assessore a Famiglia, Solidarietà sociale, Disabilità e Pari opportunità di Regione Lombardia), dell'assessore regionale al Turismo, Marketing territoriale e Moda, Lara Magoni, e diversi rappresentati degli enti e associazioni partecipanti a STAI. All'appuntamento hanno preso parte anche il presidente dell'Autorità di Bacino Lacuale dei Laghi d'Iseo Endine e Moro, Alessio Rinaldi; il presidente di Navigazione Lago d'Iseo, Giuseppe Marco Alessandro Tobias Faccanoni; l'assessore alle Politiche sociali del Comune di Bergamo, Marcella Messina; il consigliere della Provincia di Bergamo, Fabio Ferrari; il consigliere della Provincia di Brescia, Roberto Bondio, e l'amministratore delegato di VisitBergamo e capo progetto, Cristophe Sanchez. I PARTNER - Il progetto, realizzato con il contributo della Presidenza del Consiglio dei ministri (Ufficio per le politiche in favore delle persone con disabilità) e di Regione Lombardia, ha messo intorno allo stesso tavolo diversi enti del territorio: VisitBergamo (capofila), VisitBrescia, Comune di Bergamo, Comune di Brescia, Provincia di Bergamo, Provincia di Brescia.  Coinvolte anche le associazioni Ledha (Lega per i diritti delle persone con disabilità), Aias (Associazione italiana assistenza spastici) Milano onlus, Uici (Unione italiana ciechi e ipovedenti), Anffas (Associazione nazionale famiglie di persone con disabilità intellettiva e/o relazionale), Anmic (Associazione nazionale mutilati e invalidi civili), Anmil (Associazione nazionale fra lavoratori mutilati e invalidi del lavoro) ed Ens (Ente nazionale sordi). IL FINANZIAMENTO - Il progetto STAI è stato ammesso e finanziato per un importo complessivo di 2.200.000 euro di cui 2 milioni come risorse statali assegnate a Regione Lombardia e 200.000 euro risorse regionali a titolo di cofinanziamento. FONTANA: AUMENTARE ACCESSIBILITÀ LA SFIDA PIÙ BELLA - "Aumentare l'accessibilità, promuovere l'accoglienza a favore di tutti, favorire la migliore fruizione delle tante opportunità offerte dalla nostra Regione - ha detto in un video messaggio il presidente di Regione Lombardia Attilio Fontana - è la sfida più bella cui ci prepariamo con entusiasmo. Con entusiasmo e anche con tanta professionalità, con la stessa efficienza e capacità organizzativa che hanno portato Bergamo-Brescia a Capitali della Cultura 2023". Il format potrà essere replicato anche in vista dell'appuntamento con Olimpiadi e Paralimpiadi invernali Milano-Cortina 2026. "Un progetto - ha detto l'assessore Magoni - che dimostra, ancora una volta, l'impegno di Regione Lombardia nei confronti dell'accessibilità e della valorizzazione inclusiva dei territori montani e lacustri delle province di Bergamo e Brescia". "Non esiste turismo - ha aggiunto - senza la giusta attenzione nei confronti delle persone fragili e disabili: le bellezze della nostra regione devono essere apprezzate e godute da tutti. Ecco perché auspico che questa iniziativa possa essere replicata in altre realtà lombarde". "Il progetto STAI - ha rimarcato - è una misura che risponde intende favorire un ecosistema accessibile per coinvolgere turisti con disabilità e i loro familiari. A tal proposito, è fondamentale realizzare infrastrutture adeguate, elevando la professionalità dell'offerta turistica e le competenze del personale". "Servizi efficienti, qualità e formazione di alto livello - ha sottolineato Magoni - sono gli elementi distintivi per offrire ai visitatori una proposta turistica completa e inclusiva. In tal senso, la Lombardia dimostra ancora una volta di essere pronta ad ospitare grandi eventi, come Bergamo Brescia Capitale Italiana della Cultura 2023 e le Olimpiadi Milano-Cortina 2026". "Il progetto, che ho seguito personalmente come assessore regionale - ha detto il ministro Locatelli - è l'occasione per proporre un modello di turismo universalmente accessibile, rivolto non solo ai chi vorrà venire a visitare i territori di Bergamo e Brescia, ma anche a chi volesse seguire percorsi di inserimento lavorativo". "Il Ministero per le Disabilità - ha continuato - proseguirà la sua azione di promozione rispetto ad un settore nevralgico quale è quello del turismo perché la piena partecipazione delle persone alla vita quotidiana, così come previsto dalla convenzione Onu e dall'Agenda 2030, passa anche attraverso il riconoscimento di percorsi di formazione e lavoro accessibili a tutti". "Il mio ringraziamento - ha affermato Locatelli - va a Regione Lombardia, a tutte le istituzioni coinvolte in questo progetto, a VisitBergamo che è capofila della rete e ai tanti enti del terzo settore che hanno partecipato alla stessa rete che realizzerà le diverse azioni". "Il progetto STAI - ha concluso il ministro Locatelli - è sicuramente un modello da esportare anche in altri territori e sono certa che potrà essere replicato presto anche in occasione delle prossime Paralimpiadi e Olimpiadi invernali del 2026". Le azioni sono rivolte anche agli operatori, promuovendo, oltre a formazione specifica, anche percorsi di inserimento di persone con disabilità con diversi ruoli all'interno della filiera occupazionale nel settore turistico. Le associazioni partner hanno infatti sottolineato proprio l'innovatività del progetto STAI in cui Regione Lombardia ha creduto da subito coinvolgendo le associazioni e il territorio in un lavoro serrato che si traduce in questo progetto che mette la persona davvero al centro. E rende merito alle bellezze dei territori bergamaschi e bresciani.... #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda Read the full article
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enzopizzolo · 4 years ago
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Juri Galasso nuovo vicepresidente Formedil Foggia
“Potenziare i percorsi formativi e di riqualificazione professionale; ampliare la rete di servizi e di assistenza a sostegno dei lavoratori e delle imprese; attrezzarsi al meglio per garantire efficienza e qualità nonostante le restrizioni imposte dal coronavirus”.
Questo il “programma” di Juri Galasso, Segretario Generale Fenealuil Foggia, a poche ore dalla nomina, all’unanimità, a vicepresidente del Formedil Foggia.
Il Formedil, Ente nazionale per la formazione e l’addestramento professionale nell’edilizia, ha per scopo la promozione, l’attuazione e il coordinamento su scala nazionale delle iniziative di formazione, qualificazione e riqualificazione professionale nel settore delle costruzioni intraprese dai centri di formazione di settore, scuole edili.
Il Formedil promuove convenzioni e protocolli di intesa con gli enti pubblici preposti alla materia della formazione e dell’istruzione formazione; partecipa a progetti nazionali e internazionali favorendo, in particolare, lo scambio all’estero degli allievi e dei formatori delle scuole edili.
Le attività di formazione vengono realizzate dalle scuole edili territoriali secondo le esigenze del mercato del lavoro locale. Ciascuna scuola edile, pur essendo caratterizzata da autonomia finanziaria ed organizzativa, è coordinata a livello nazionale dal FORMEDIL che attraverso propri indirizzi definisce standard nazionali di riferimento.
Struttura del FORMEDIL
Il Formedil è stato costituito nel 1980 dalla Associazioni firmatarie del Contratto collettivo nazionale di lavoro edilizia industria (ANCE, Feneal Uil, Filca Cisl, Fillea Cgil.)
“Il Formedil è a tutti gli effetti un ente bilaterale pubblico che eroga formazione a 360 gradi nel settore delle costruzioni”, spiega Galasso che aggiunge: “In questi anni il Formedil Foggia ha fatto un ottimo lavoro, grazie all’apporto di tutti i colleghi che mi hanno preceduto, in un territorio difficile, per un comparto che vive un momento di particolare criticità. Dobbiamo, perciò, intensificare e potenziare i risultati ottenuti puntando con ancora più convinzione sulla modalità on line e sulla capillarità dei servizi”.
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sistemidigestione88-blog · 8 years ago
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Il dipartimento dei sistemi di gestione di casa
La ruota metodi di gestione testa iniziare è una illustrazione visiva delle tecniche 12 programma di gestione, di pianificazione e di controllo che possono essere di vitale importanza per la fornitura di servizi di alta qualità. DNN - fornisce gli imprenditori con il contenuto degli strumenti di amministrazione di materiale che dovrebbe facilmente l'ingresso di tutti i loro beni digitali, non importa dove essi sono salvati, pubblicare contenuti a qualsiasi canale online, personalizzarlo per ogni cliente e misurarne l'efficacia.
Omar Aguilera, consulente senior, e Eric flamholtz hanno visitato il nostro nuovo tamburo shopper a Herzliya, Israele il 09-13 settembre per visitare le imprese servizi e le classi di comportamento alle prese con la costruzione organizzativa, la pianificazione strategica e la gestione della cultura.
Abbiamo chiesto ai nostri esperti per mettere in evidenza ciò che suppongono sono alcune delle opzioni più essenziali e funzionalità che le piccole imprese dovrebbero cercare quando si sceglie una soluzione di gestione dei documenti. Gli anni di efficacia, riduzione dei costi, e la gestione sul posto di lavoro sostenibile stenderà la sua ombra la rottura relative al corso di installazione, in modo significativo, come indicato sotto nel caso studia parte di questo ebook. Ha preso alcune questioni difficili, applicato pensiero chiaro con la testa, e ha fornito una vasta fantasioso e preveggente di programmi decisioning davvero efficienti. Il nostro gruppo internazionale vi aiuterà a rispettare le necessità di regolamentazione e di garantire l'effettivo efficienza dei processi e delle tecniche. I nostri esperti SGS hanno lavorato con un certo numero di paesi per spedire sistemi di gestione di amministrazione doganale in tandem con i sistemi di scambio di conoscenza elettronica.
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Prima di stabilire un sistema di gestione della qualità, l'organizzazione deve stabilire e gestire numerosi connessi, i processi multi-pratici per assicurarsi soddisfazione del cliente è in ogni momento l'obiettivo raggiunto. Eric flamholtz ha fatto un programma di sviluppo della leadership personalizzata per il sistema ferroviario russo presso l'Università di Mosca di gestione Skolkovo sul 15-16 settembre. sistemi di amministrazione applicato (AMS) offre una rassegna completa del ciclo di reddito ospedale dallo scopo di assunzione paziente all'interno del sistema di post-Service oneri e osservare-up. Quando la rivoluzione industriale ha portato qui, le tecniche di gestione prime di alta qualità sono stati utilizzati come standard che sono riusciti esiti prodotto e di processo. Forma nel 1901, BSI è stato il primo corpo requisiti a livello nazionale del mondo e uno dei membri fondatori del gruppo internazionale per la standardizzazione (ISO). R. La maggior parte dei sistemi di amministrazione doc hanno restrizioni di sicurezza in grado di controllare quali i lavoratori hanno accesso a quali informazioni.
Inoltre, la competenza non è progettato per le persone che lo utilizzano. Pertanto, le imprese si confrontano con il problema di adattamento tra IT tecniche e pratiche organizzative, oltre che con l'accettazione all'interno della cultura organizzativa (Gamble & Blackwell 2001).
Le verifiche sono una parte significativa del metodo di sistema di gestione in quanto consentono al gruppo aziendale o per verificare fino a che punto i loro successi soddisfare i loro obiettivi e mostrano la conformità al solito. Ogni elemento di un sistema di gestione della qualità ha uno scopo verso gli obiettivi generali di soddisfare le necessità dei clienti e l'organizzazione dei. I metodi aiutano la gestione del programma, la pianificazione, e metodi di controllo ben sviluppati. sistemi di gestione utilizzati (AMS) sono consulenti a capire il modo per monitorare, analizzare la conoscenza di uscita, e migliorare il numero di pazienti. amministrazione Formato facilita fogli mobili a scansione di documenti cartacei e documenti digitali legacy in HTML o PDF documenti. tecniche di amministrazione I professionisti della salute sono i inventori, innovatori e imprenditori per il sistema di assistenza sanitaria costantemente in evoluzione. tecniche di self-hosted possono aiutare retailer come molti documenti e informazioni come il vostro permessi server.
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femmelynch · 2 years ago
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Le alleanze strategiche, le Joint ventures internazionali
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Le alleanze strategiche, le Joint ventures internazionali
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Le alleanze strategiche sono intese formali di medio-lungo termine tra due o più soggetti (prevalentemente, ma non esclusivamente, imprese), finalizzate al raggiungimento di specifici obiettivi, funzionali alle strategie competitive o di crescita nei mercati esteri dei singoli partner coinvolti. Possono riguardare finalità commerciali, oppure l’organizzazione della produzione, lo sviluppo di innovazioni tecnologiche, la realizzazione di progetti strategici.
Strategia di sviluppo
In una strategia di sviluppo internazionale dell’impresa, le alleanze possono generare i seguenti possibili vantaggi:
immediato accesso a risorse e competenze distintive complementari alle proprie opportunità di valorizzare le proprie risorse e le competenze distintive in nuovi contesti geografici;
possibilità di raggiungere più rapidamente la dimensione critica, in termini di risorse investite e di volumi di offerta, necessaria per essere competitivi nei mercati internazionali e per operare ad adeguati livelli di efficienza;
sviluppo di una migliore conoscenza delle caratteristiche del mercato estero, delle sue dinamiche competitive, dei fattori economici ed extraeconomici che ne influenzano l’evoluzione;
maggiore flessibilità e capacità di adattamento alle specificità della domanda in diversi Paesi e alla differente fase del suo ciclo di vita.
Le Joint Venture internazionali
Sono anche molto diffuse le joint venture internazionali; si tratta di una nuova società costituita da due o più operatori di diversa nazionalità per la realizzazione di attività chiaramente precisate e di interesse comune. Raggiunto l’obiettivo, o venute meno le condizioni di interesse comune, la JV può essere sciolta o trasformata. La JV è quindi il risultato di un accordo tra le parent companies  (le imprese coinvolte) che ne caratterizzano così struttura e modalità operative 
Possono essere considerate la forma più avanzata di una alleanza strategica dal punto di vista del commitment strategico, organizzativo e finanziario dei soggetti coinvolti.  La partecipazione alla costituzione della JV, infatti, si determina con l’apporto da parte delle parent companies di capitale finanziario ma anche di risorse materiale ed immateriali necessarie per le attività per cui viene creata. 
I modelli di Joint Venture
Vi sono due modelli prevalenti di JV finalizzate all’ingresso in un mercato estero.
Il primo prevede la costituzione, con uno o più partner locali, di una nuova struttura la cui mission diviene proprio lo sviluppo commerciale di determinati prodotti nel mercato-target. In questo caso, l’impresa apporta capacità produttiva e conoscenza del prodotto, mentre il/i partner nel paese target garantiscono le competenze di marketing e la disponibilità di una rete distributiva nel mercato locale. 
Il secondo modello prevede che duo o più imprese (anche di diversi paesi) uniscano le proprie capacità in una certa area di business pe entrare in un determinato mercato facendo leva su una scala ed una posizione congiunta, e quindi con migliori capacità ed opportunità competitive. In questo caso, ciascun partner apporta le proprie competenze nel business in cui sarà attiva la JV. 
Come potete immaginare utilizzare una JV come modalità di entrata in un mercato estero presenta alcuni vantaggi e permette alle PMI Italiane di:
ridurre l’investimento finanziario e la complessità organizzativa;
determinare una netta separazione della posizione competitiva nel mercato estero rispetto alle tradizionali attività dell’impresa;
consente di entrare in un paese estero con una struttura aziendale dotata delle risorse e competenze più adatte rispetto a quelle di cui l’impresa disporrebbe individualmente;
determina lo sviluppo di una struttura aziendale – la stessa JV – che può determinare nuove opportunità competitive.
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Grazie agli importanti riconoscimenti istituzionali e collaborazioni con le agenzie portuali, per la vostra svolta economica in Africa, AEDIC offre l’opportunità di entrare in un porto sicuro, con vantaggi fiscali e detassazione per 10 anni,  concessioni e basso costo di mano d’opera specializzata altamente scolarizzata in posizione centrale in AFRICA.
Quando avete deciso di agire, vi forniamo tutti gli strumenti essenziali di gestione del rischio per tutto il ciclo di vita dell’investimento.
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gwamch · 5 years ago
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🔥 INTERVISTA A GABRIELE ALBERTINI
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Oggi desidero condividere con voi l'intervista a Gabriele Albertini, fatta in questi giorni di confinamento. Anche se questo è un blog all'interno di un sito di una società finanziaria e quindi si dovrebbero trattare solo argomenti attinenti all'economia, alla finanza, alla gestione di patrimoni... mi sono chiesto: Ma perchè? Perchè parlare solo di queste cose? Lo so che chi entra in un sito tematico come il nostro lo fa per trovare argomenti o risposte su quel tema, per trovare risposte a domande tipo: Avrò diversificato bene i miei risparmi? Come si fa ad aprire un conto in Svizzera? Qual è la vostra politica e modalità di investimento? E così di seguito. Ma so anche che che colui che scrive è una Persona, un Uomo o una Donna, un essere vivente con i suoi hobby e i suoi interessi. Ecco io vorrei trovare il modo di parlare alla “persona” di altri argomenti che probabilmente ci accomunano. Per me il cliente non è un numero. Tutti i miei clienti lo sono per come faccio/facciamo il nostro lavoro, ma lo sono anche perché sono diventati “amici” con i quali condividiamo uno o più degli interessi extra-lavoro. Per questo, in aggiunta agli obbligatori argomenti finanziari, ogni tanto racconterò di cose ed esperienze e passioni ed hobby della mia vita. Se vi interessano leggeteli, se non interessano, passate oltre (tanto questo lo fate già, nel senso, che è quello che facciamo tutti: se ci interessa ci fermiamo, sennò..clic!) Intervista a Gabriele Albertini Walter Valli : Dopo l’intensa full immersion nei tuoi libri che parlano di te e della tua storia Sindaco di Milano per 9 anni - apprezzato e votato dalla destra e dalla sinistra - non potevo non parlarne subito con te e mi sento un privilegiato a poterlo fare. Parafrasando il titolo di uno dei libri, hai proprio dato una bella Lezione a Milano... Gabriele Albertini : Due direttrici fondamentali, nel nostro governo della città, protrattosi per due mandati amministrativi consecutivi: Imprenditorialità/efficienza organizzativa e gestionale, onestà/legalità. Concedendoci una citazione in milanese, abbiamo applicato al nostro "modo di procedere" i motti: "te lauret semper", "In mai cuntent" (imprenditorialità/efficienza), "il coeur in man", "fà i rob giust" (onestà/legalità) Walter Valli : In “Sindaco senza frontiere” ti auto-definisci un “buon amministratore di condominio”..... Gabriele Albertini : "(...) Quando sei invitato a nozze da qualcuno, non metterti al primo posto (...) ma vai a metterti all'ultimo, perché, venendo colui che ti ha invitato ti dica: Amico passa più avanti. Allora ne avrai onori davanti a tutti i commensali. Perché chiunque si esalta sarà umiliato e che si umilia sarà esaltato" (Luca 14) Sono stato 12 anni allievo dei Gesuiti, all’Istituto Leone XIII di Milano e, forse, proprio per questo, non so se sono veramente credente, forse, desidero soltanto la "Fede" per poter sperare in un mondo migliore, in questa vita o in un’altra...tuttavia, questa esperienza mi ha lasciato tracce profonde ed indelebili sul mio "modo de proceder" (S. Ignazio di Loyola, Fondatore dell'Ordine) Walter Valli : Sei stato il primo Sindaco di Milano non-politico, cioè non proveniente direttamente da un partito. Nel libro “nella stanza del Sindaco” parli lungamente del tuo rapporto con il grande Indro, divenuta una solida amicizia. Era questo che lui aveva capito subito di te? Gabriele Albertini : Rispondo con le Sue parole, quelle  che mi ha dedicato in una Sua "Stanza", che, quando mi capita di rileggere, sono sul frontespizio del mio sito (www.gabrielealbertini.com) ancora mi commuovono, per quanto sono generose verso la mia modesta persona, eccole:  "Quest'uomo, dall'apparente remissività, persino umile, che mai alzerebbe la voce o pesterebbe il pugno sul tavolo, di una ingenuità quasi fanciullesca - ricordate quando si mise in mutande alla sfilata di Valentino? -  è un duro, che si spezza ma non si piega, né tanto meno s'impiega." Mi fece anche una profezia: "Tu sarai un grande Sindaco di Milano, sarai ricordato per cent'anni e forse di più, ma non sarai mai un "uomo politico", perché non hai l'uzzolo del potere". Confermo la seconda parte...non potrò sapere se si avvera la prima... Walter Valli : Nel libro di Roberto Gelmini “L’onestà al potere”, il titolo parla da sé.... Gabriele Albertini : "onestà" e "potere" un ossimoro, che, nel nostro caso, è diventata una sintesi efficace tra un mezzo (il potere) ed un metodo ed insieme un valore nell'utilizzarlo (l'onestà). Ricordo l'illuminante risposta, che mi diede Ghery Hines, alla mia domanda: "perché investe 2,5 mld di $ nella rigenerazione urbanistica di Milano?", eccola: "E' il mio lavoro, Porta Nuova è uno degli ultimi spazi, di oltre 500.000 mq, in una metropoli europea, da rigenerare, dal postindustriale al neo urbano, ci farò lavorare i migliori architetti del mondo, lascerò una traccia nella storia dell'architettura moderna e spero anche di guadagnarci, poi...c'è un altro motivo, che la riguarda personalmente...ci siamo informati, nella sua amministrazione, non c'è un cartaro che distribuisce carte truccate, sarà una competizione leale, accettiamo la sfida". Domandiamoci perché, nei decenni precedenti, su Milano, lavoravano sempre e solo gli stessi immobiliaristi e gli stessi architetti "nostrani", meno delle dita di una mano e nel nostro doppio "turno di guardia", ci stanno lavorando ben 12, tra i più grandi architetti del mondo, italiani compresi (Pelli, Isozaki, Hadid, Wilson, Cobb, Libeskind, Chiepperfield, Foster, Sejima, Nishizawa, Botta, Valle, Zucchi, Rota, Aulenti..) e sono arrivati e stanno arrivando oltre 40 mld di euro in investimenti, per la più parte non italiani, su un territorio che è, in mq, un settimo di Roma...forse, "perché non c'era un "cartaro che distribuisce carte truccate"?
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Walter Valli : Nei nove anni del tuo governo milanese hai incontrato praticamente tutti i Grandi del Mondo. Chi ricordi con particolare piacere? Chi ti ha lasciato o insegnato qualcosa in più? Gabriele Albertini : Ho avuto il privilegio, non per mio merito ma per il mio ruolo,  d'incontrare grandi Personalità mondiali della cultura, dell'economia, dello sport, della politica...limitandoci a questi ultimi: Elisabetta II, Putin Clinton, Chirac, Jan Tze Ming, Blair, Schoeder, Re Juan Carlos, Koll, Perez, Olmert, Abu Mazen, Bouteflika, de Marco, Erdogan, Giuliani, Barre, Bloomberg, Cossiga, Andreotti... ma per fascino, eleganza, finezza intellettuale, bellezza e molto altro, su tutti: Ranja di Giordania, nostra concittadina onoraria... Walter Valli : Per finire, lascio a te il finale. Cosa ci puoi, o meglio vuoi dire..?? Gabriele Albertini : parafrasando una frase, attribuita a Jim Morrison, esprimo un auspicio, molto personale: quando sono nato, io piangevo ed intorno a me tutti sorridevano, quando morirò, vorrei poter sorridere, per il bene compiuto ed ascoltare il pianto di coloro che mi sono grati per quello che ho fatto.   Grazie Dott. Albertini. Grazie Gabriele. Come sai ci conosciamo da poco tempo, ma ho già imparato molto da te. Spero che la nostra frequentazione possa continuare e magari diventare sincera amicizia. Read the full article
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sciscianonotizie · 7 years ago
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yeschanneltech · 5 years ago
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Forum Software: Trasformazione digitale è fattore di successo delle Pmi
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Forum Software: Trasformazione digitale è fattore di successo delle Pmi
La trasformazione digitale: fattore di successo e di competitività delle piccole e medie imprese.
Per il secondo anno consecutivo Forum Software Industriale è stato occasione di incontro e aggiornamento attorno al tema delle tecnologie digitali per l’industria. L’evento ha esplorato l’applicazione del software industriale nel manifatturiero dove la sfida per la competitività si gioca sull’innovazione.
Fabrizio Scovenna, Presidente di ANIE Automazione: “Siamo particolarmente soddisfatti del brillante risultato del secondo Forum Software Industriale che ha visto la partecipazione di oltre 500 visitatori. Gli argomenti trattati e i contenuti esposti sono stati di assoluto livello qualitativo. Crediamo sia l’ennesima dimostrazione della bontà ed utilità di tali eventi per divulgare benefici ed opportunità di soluzioni complesse e pervasive come quelle del software applicato all’industria e non solo.”
Fabrizio Scovenna
Francesca Selva, Vice President Marketing and Events Messe Frankfurt Italia: “Forum Software Industriale significa collaborazione tra mondo IT e OT. Un avvicinamento evidente anche a SPS Italia, la fiera dell’automazione, che di anno in anno rafforza la propria ‘componente digitale’. Una componente che, partendo dall’industria, entra nelle nostre vite, in un crescente dialogo tra uomo e tecnologia”.
Forum Software: Trasformazione digitale è fattore di successo delle Pmi
Durante la sessione plenaria Angelo di Gregorio, Full Professor of Management, Università degli Studi Milano – Bicocca, Direttore CRIET ha affermato: “Il piano di incentivi di industria 4.0 ha l’indiscutibile merito di aver portato all’attenzione degli operatori l’importanza di digitalizzare il sistema aziendale di fabbrica, permettendo così un controllo “real time” e dei processi produttivi più efficienti. Questi ultimi sono passi fondamentali per garantire l’equilibrio economico-finanziario d’impresa, ma non bastano. Affinché l’equilibrio sia sostenibile nel tempo è cruciale anche la digitalizzazione del sistema aziendale di mercato e la sua integrazione con quello di fabbrica. A fronte di una domanda che si è evoluta nei suoi processi di acquisto è necessario adottare un approccio commerciale e di marketing omnicanale.”
Francesca Selva
Entra in campo anche Letizia Tanca, Docente Dipartimento di Elettronica Informazione e Bioingegneria, Politecnico di Milano che afferma: “La rivoluzione industriale 4.0 vede in gioco tecnologie informatiche che hanno in comune un elemento fondamentale. I dati che si trasmettono, si scambiano, e in base ai quali i macchinari e i robot agiscono. Altri dati provengono dal resto dell’impresa e dal mondo esterno. Per trarre profitto da questo fenomeno occorre, da un lato, governarli con appositi strumenti”, afferma Tanca.
“In particolare, con le ontologie, che permettono di rappresentare la semantica dei dati stessi. Oppure la “context-awareness”, che permette ai sistemi di valutare i dati in base alle condizioni del contesto corrente; e riuscire a integrare i dati, eterogenei, eventualmente incompleti o contraddittori, in modo coerente e affidabile, per trarne conoscenza. Le varie tecniche di analisi, statistiche o di “machine learning”, completano il quadro che permette di trarre valore da questo patrimonio, del quale occorre però fare un uso responsabile e soprattutto cosciente della centralità dell’essere umano”, conclude la docente.
Forum Software: Trasformazione digitale è fattore di successo delle Pmi
Il Forum, grazie al contributo delle diciotto aziende partner, ha trattato nel corso delle sessioni tecnologiche tre principali tematiche: smart manufacturing, virtual manufacturing e smart product, industrial cyber security.
Marco Gagni, Project manager, Artsana Group ha evidenziato come “I quattro interventi che ho avuto modo di coordinare hanno dato ognuno la propria chiave di lettura a quello che viene chiamato Smart Manufacturing, produzione intelligente. Nonostante differenti approcci, una cosa che ho percepito in tutti è la convinzione che la rivoluzione Industria 4.0 è un cambio di modello organizzativo in cui le tecnologie sono uno degli strumenti a disposizione per la digitalizzazione dei processi e dei prodotti. Cambiamento che deve spingere lungo due direttrici. Da un lato fare meglio quello che facciamo (efficienza), dall’altro fare in modo nuovo/diverso quello che abbiamo sempre fatto (efficacia). Inoltre, sempre nei diversi interventi, compresi quelli iniziali in plenaria, emerge la centralità dell’uomo all’interno di questo processo. Ancora una volta la tecnologia non va vista come sostituto dell’uomo, ma come strumento al suo servizio.” A questo tavolo di confronto hanno parlato Engineering Ingegneria Informatica, Beckhoff Automation, VAR Group, 40Factory.
Francesca Selva al Forum Software 2020
Ha dichiarato invece Antonio Giustino, IS Industrial Risk Manager, Solvay Business Services chairman della sessione dedicata all’Industrial cyber security a cui hanno partecipato ServiTecno, Siemens, Darktrace Industrial: “La sessione ha affrontato e approfondito gli ambiti di cyber security che sono stati destinatari dei maggior incrementi di spesa in Italia nel 2019.  Vale a dire: ambiente cloud, IoT, Governance, sottolineando il beneficio dell’Intelligenza Artificiale per rafforzare le capacità difensive rispetto alle crescenti minacce cyber. I relatori e le presentazioni sono stati di stimolo alla comprensione delle principali problematiche che devono essere affrontate per una trasformazione digitale responsabile in ambito industriale. Nell’ultima parte della sessione non sono mancate riflessioni di natura organizzativa e gestionale. In particolare, a partire dalla convergenza dell’IT e dell’OT quale condizione sine-qua-non per realizzare una difesa resiliente agli attacchi cyber a 360° che possa essere al passo coi tempi.”
Forum Software: Trasformazione digitale è fattore di successo delle Pmi
Riccardo Necchi, Service Innovation Manager, Sipa, Zoppas Industries chairman della smart manufacturing a cui hanno partecipato EFA Automazione, Hewlett Packard Enterprise, Miraitek, Oracle, Rockwell Automation, Techsol, Techmass.: “Nel corso della mia sessione di Smart Manufacturing abbiamo toccato diversi argomenti: le soluzioni di base della connettività delle macchine, quelle più avanzate come l’integrazione di AI e machine learning nei sistemi MES e MOM previsti per le Smart Factories, importanza della qualità del dato, i processi, gli skill necessari collegati alla variazione delle organizzazioni aziendali, i nuovi modelli di business che le aziende stanno proponendo, la vision del dopo Industry 4.0. Come moderatore della sessione nel corso degli interventi ho cercato di far emergere da parte dei relatori gli aspetti concreti delle applicazioni presentate. In particolare, stimolando la presentazione di use case di riferimento, richiedendo la spiegazione degli approcci metodologici necessari a sviluppare un progetto di successo. Inoltre, focalizzando la necessità di poter disporre di dati di qualità, evidenziando la strategicità degli skill digital. I contributi delle diverse presentazioni hanno evidenziato come il tessuto italiano sia caratterizzato da partnership tra aziende complementari. Infine come gli skill multidisciplinari svolgano un ruolo chiave nella implementazione dei progetti digital.”
Gabriele Canini, Technical Director Robopac Systems Packers durante la sessione Virtual Manufacturing e smart product a cui hanno partecipato Eplan Software & Service, ESA, PcVue Solutions, Schneider Electric: “Qual è lo stato attuale del Cloud per l’automazione? Quale interpretazione del paradigma I4.0 dai produttori di sistemi IOT/IOS? Quali le esigenze degli OEM in nuovi scenari di Business I4.0. A queste domande si è cercato di rispondere nella sessione sul Virtual Manufacturing e Smart Product. Il Cloud oltre a spazio per Big Data è ambiente per creare piattaforme collaborative. Queste mettono in contatto il l’acquirente del macchinario con il costruttore che si collega alla propria rete di fornitura. La Digital Service Collaboration agevola l’incremento dell’efficienza dell’impianto. Le informazioni sono utilizzate per la sua manutenzione, la predizione dei guasti e l’aggiornamento real time della documentazione. A fianco delle collaborazioni cloud ci sono gli edge node che pre elaborando dati scremano il flusso verso il cloud, oppure Scada sempre più flessibili. Altri dispositivi intelligenti sono gli “smart watch” per applicazioni particolari. L’incremento della capacità computazionale porta a maggiori compenetrazione tra PLC, SCADA, Edge Computer, Cloud. Queste tecnologie possono aiutare le imprese se vengono applicate studiando bene il caso d’uso. La ricetta cambia in funzione del contesto ed il contesto differenzia il proprio caso di Business. E’ un’altra sfida collaborativa tra chi sviluppa linee di produzione I4.0 e chi sviluppa tecnologie I4.0. Collaborazione è il paradigma del paradigma I4.0”.
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