#premi sanità
Explore tagged Tumblr posts
Text
L’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Alessandria trionfa con il Lean Healthcare Award
Un premio prestigioso per l’eccellenza nell’innovazione sanitaria
Un premio prestigioso per l’eccellenza nell’innovazione sanitaria L’Azienda Ospedaliero-Universitaria (AOU) di Alessandria ha conquistato il Lean Healthcare Award, il più importante riconoscimento italiano per i progetti di riorganizzazione e miglioramento nel settore sanitario. Un traguardo significativo che porta, per la prima volta, il Piemonte sul podio di questa prestigiosa…
#: Pier Carlo Lava#Agenas#Alessandria today#AOU Alessandria#AOU premiata.#cure ospedaliere#dipartimento emergenze#efficienza organizzativa#efficienza sanitaria#emergenza-urgenza#Federsanità#Fiaso#gestione del tempo#gestione emergenze#gestione sanitaria#Google News#innovazione ospedaliera#innovazione sanitaria#italianewsmedia.com#Lean Healthcare Award#Massimo Corona#miglioramento continuo#miglioramento processi#organizzazione ospedaliera#Ospedale Alessandria#ottimizzazione ospedaliera#palazzo brancaccio#pazienti in attesa#Piemonte#premi sanità
0 notes
Text
Drama Quiz 2023
Ringrazio come sempre @dilebe06 per l'invito a questo quiz.
Eh insomma... come state per vedere, quest'anno non è andata granché. Per quanto concerne i drama, è stato un anno di crisi (da cui forse ora ne sto uscendo). Ero partita anche bene, ma dopo qualche mese mi sono un po' arenata e rispetto ai 58 drama visti lo scorso anno, questa volta... sono solo 38. Tra l'altro, quest'anno manca il WOW, cioè il drama che si ruba tutti i premi. Peccato.
Ma... bando alla ciance e via alle danze!
Lista drama visti 2023 = 38
Corea del Sud (18): Oh My Assistent, Revenge of Others, My Love From The Star, The Glory Season 1, Kairos, Alchemy of Souls 2, The Glory Season 2, The Good Bad Mother, Dr. Cha, Sweet Home Season 1 e Season 2, King The Land, My Lovely Liar, See You in My 19th Life, All of Us Are Dead, Bump Up Business, Daily Dose of Sunshine, Perfect Marriage Revenge
Cina (4): Shining for one thing, Love Between Fairy and Devil, Legally Romance, My Deepest Dream
Giappone (2): Mitaraike Enjou Suru, Pending Train: 8:23,
Thailandia (14): Between Us, The Eclipse, Midnight Motel, Dirty Laundry, Bed Friend, Chains of heart, Never Let Me Go, P.S. I Hate You, Be My Favorite, My School President, Moonlight Chicken, Only Friends, Dangerous Romance, 10 Years Ticket,
DROPPATI: My Calorie Boy, Destined With You, A Time Called You, Mask Girl, The Killing Vote
1) Il drama più bello che hai visto: Daily Dose of Sunshine
[GIF di marymekpop]
Risposta un po' difficile, perché quest'anno manca il drama che ti ruba il cuore (l'anno scorso fu Go Ahead, anche se fu una scelta difficile perché avevo ben 4 eccellenze tra cui scegliere). E' vero che ci sono diversi drama belli e che ho apprezzato un sacco (più che altro nel periodo pre-crisi), ma nessuno che spicca in mezzo agli altri. Alla fine, a sorpresa, ho deciso di premiare il penultimo drama che ho completato (perché sancisce anche un po' l'inizio, forse, della ripresa). Molto brevemente, Daily Dose of Sunshine parla di un'infermiera molto empatica e gentile che inizia a lavorare nel reparto psichiatrico di un ospedale. Sembra una storia banale, ma non è così, è il come viene raccontato il tutto a renderla speciale. Perché non solo è un drama oggettivamente molto bello, ma di cui ho apprezzato la tematica trattata (la sanità mentale in varie forme) e che mi ha coinvolto al punto da farmi spargere lacrime diverse volte, cosa non facile non essendo un drama nemmeno particolarmente drammatico (non come per esempio Tomorrow o Move To Heaven, per citarne un paio). In Daily Dose of Sunshine ho trovato ottima la recitazione (molto brava Park Bo Young, il ruolo le è calzato a pennello), mi sono piaciuti i personaggi e le loro storie, e dove hanno condotto. In linea generale, ho apprezzato un po' tutto, l'unica cosa un po' blanda e che mi ha lasciato perlopiù indifferente è stata la coppia principale. Non era fatta male, ma non mi ha colpito particolarmente. Mancanza di chimica, forse? Ho trovato ottimo che non si sia allungato il brodo, infatti hanno chiuso in soli 12 episodi. Anzi, a dirvela tutta, quasi quasi avrei preferito che fossero 16.
2) La storia d'amore che ti ha conquistato di più: My Lovely Liar
[GIF di moonlightsdream]
Ho un ricordo un po' altalenante di questo drama, penso che se l'avessi visto in un altro momento lo avrei apprezzato di più, però... mi è rimasta impressa una scena che mi ha portato a scegliere la storia d'amore dei due lead come vincitrice di questa categoria, cioè la madre del lead che lo osserva da lontano a una fiera a cui sta partecipando insieme alla lead. Lui, che per tanto tempo si è nascosto dagli altri soffrendo terribilmente per quello che gli era accaduto anni prima, ora ride contento, alla luce del sole. Ma non è solo questo. In questo drama, la protagonista riusciva a captare quando le veniva detta una bugia, e quindi mi piaceva che lui non le mentisse mai (anche prima di scoprire questa cosa), e anche quella volta in cui lui diceva la verità ma suonava come bugia, lei, che per tutta la vita si era sempre fidata del proprio infallibile potere, ha lo stesso deciso di fidarsi e di aiutarlo a scoprire la verità sul passato di lui. Sono stati una buona coppia, per tanti motivi, direi che si meritano questo premio.
3) Il drama che ti è piaciuto di meno: Between Us
Between Us è lo spin-off di Until We Meet Again e ci sono voluti 3 anni perché uscisse. Okay, c'è stato il covid (tipo subito dopo che è finito Until We Meet Again), ma il problema non è l'attesa, è cosa ci hanno fatto con quest'attesa. La risposta è semplice: niente. Non l'hanno sfruttata affatto. La Thailandia dal 2019 si è evoluta con i BL, di parecchio. Un drama accettabile nel 2019, ora viene scalzato da quelli che sono andati avanti e sono migliorati in tutti i fronti. Inoltre, benché a me Boun e Prem non piacciano come attori (non tiratemi le pietre), ammetto che sono migliorati in tre anni in termine di recitazione (e vorrei ben vedere!), ma posso dire di aver visto molto di meglio? Il problema principale, comunque, è un altro: ma che NOIA è questo spin-off!? Ho aspettato tre anni per poi annoiarmi a morte! Peccato, perché questo drama poteva essere la rivalsa di questa povera coppia, la WinTeam, che era già stata bistrattata nella serie principale (sì, perché erano stati usati sostanzialmente come promozione per qualche prodotto dello sponsor, tipo il sacchetto di patatine). E invece no. Era meglio rimanere nell'ignoranza, quando ancora attendavamo invano questa serie chiedendoci come sarebbe stata. A volte il viaggio è migliore dell'arrivo.
4) Una serie che meriterebbe un sequel: The Glory
[GIF di bareums]
Personalmente non sono tanto a favore dei sequel (vale per tutto, non solo per i drama), anche perché in linea di massima, soprattutto se non sono previsti, tendono a rovinare il materiale di partenza. La vendetta della lead di The Glory si è conclusa e sono contenta così, con il finale che ci hanno dato, però... [SPOILER FINE SERIE], io la vendetta del lead la vedrei eccome! Non pretenderei una serie lunga, magari anche solo 8 episodi (oppure un film!), però mi piacerebbe assistere al suo trionfo, vedere come gli insegnamenti della lead abbiano dato i suoi frutti, e come questa volta sia lei l'aiutante anziché l'aiutata. Sarebbe interessante! [FINE SPOILER].
5) Il personaggio preferito: My Love From The Star
Ho deciso di premiare, una volta tanto, un second lead, precisamente quello di My Love From The Star. Se lo merita, in particolare perché farsi apprezzare da me nonostante sia un second lead non è cosa facile (di solito li trovo o insopportabili, oppure fatti con lo stampino per farti provare pietà per loro). Inoltre, Lee Hui Kyung ha il merito di avere anche una bella evoluzione, infatti non mi è piaciuto fin da subito. Dopo un inizio un po'... pesante, si è ripreso alla grande. E' stato innamorato e non ricambiato dalla lead per quasi metà della sua vita e non voleva rassegnarsi, cosa che trovavo assolutamente insopportabile, ma poi questo personaggio mi ha piacevolmente sorpresa e infine conquistata. Perché se da una parte c'era il lead con lo spessore della carta velina e il carisma di un topo, Lee Hui Kyung era un bravo personaggio, intelligente e sincero nei suoi sentimenti. Tra l'altro, [PICCOLO SPOILER ANCHE SE STA COSA SI SCOPRE TIPO SUBITO] non è facile accettare che il proprio fratello sia un killer psicopatico e darsi pure da fare per provarlo![FINE SPOILER] Se tutti i second lead fossero così, magari pure io inizierei a soffrire della famosa sindrome a loro dedicata.
Bonus: L'infermiere di Daily Dose of Sunshine. Ho adorato questo personaggio che era sempre pronto a farsi in quattro per i suoi colleghi e per i pazienti del reparto. Era una spalla amica e di supporto.
6) Il personaggio più odiato: Kairos
In questo drama, ho odiato tanto, ma proprio tanto, la moglie del lead, aka un ghiacciolo sarebbe più caldo. [SPOILER COME SE PIOVESSE] Questa terribile donna ha organizzato un finto rapimento/omicidio della figlia piccola+finto suicidio per puro e semplice egoismo. Lei e il lead avevano problemi matrimoniali e anziché lasciarlo e chiedere il divorzio come una persona normale, ha preferito mettere su questo teatrino e far credere a un poveraccio di aver perso tragicamente due membri della propria famiglia. Tra l'altro, se la lead non gli avesse telefonato al momento giusto, Mrs Ghiacciolo sarebbe stata responsabile della sua morte, visto che lui era pronto a suicidarsi per la troppa disperazione. E alla moglie gliene frega qualcosa di aver distrutto psicologicamente il padre di sua figlia? Certo che no, per lei conta solo se stessa. E quando la figlia chiede giustamente del padre a cui vuole bene? Lei tergiversa. Il punto più alto è stato quando ha detto all'amante (e suo complice) che la figlia sarebbe stata felice finché lei stessa era felice. Il massimo dell'egoismo e dell'egocentrismo.[FINE SPOILER]
Bonus: The Good Bad Mother. Hanno tentato ripetutamente di cercare di farmi provare empatia per la madre del titolo, ma senza successo. Per carità, bellissimo personaggio, ma l'ho odiata e non l'ho mai perdonata.
7) Una ship che proprio non ti è piaciuta: PS I Hate You
E' una risposta un po' borderline probabilmente, però non mi è venuto niente di meglio. La cosa strana, è che Meen e Pitch non sembrano una brutta ship visti da fuori, però Pitch manda dei brutti segnali fin dal primo episodio. Segui questo personaggio che pare tanto un bravo ragazzo innamorato di Meen e percepisci che ha qualcosa che non va, ma non sai cosa, anzi, pensi pure che sia una tua impressione. Nel mentre, la coppia cresce e si avvicina, la ship prospera e con essa la brutta sensazione, che ti segue, indimenticata. Poi arrivi alla fine, la sensazione negativa ti ha messo con le spalle al muro ed è finalmente pronta a svelarti che... [SPOILER FINALE]... che il caro Pitch è un dannato psicopatico e che Meen non solo se l'è sposato, ma i due hanno pure figliato.[FINE SPOILER]. Non so perché la risposta di questa domanda sia diventata una specie di racconto horror...
8) Il finale più bello: PS I Hate You
[GIF di freensrcha]
Sì, di nuovo loro, ma in positivo questa volta, perché sinceramente questo drama ha un finale perfetto. Ogni personaggio ha esattamente quello che si merita, nel bene e nel male. Causa ed effetto. PS I Hate You non è un drama rose e fiori, è popolato da personaggi che prendono un sacco di decisioni pessime e che sono uno peggio dell'altro, pertanto anche il suo finale è spietato, ma benché a me i finali felici piacciano molto, ho trovato molto catartico questo finale e pertanto si merita la vittoria.
9) Un attore e un attrice che ti sono piaciuti tantissimo: The Good Bad Mother e Moonlight Chicken/Only Friends
Attrice: Ra Mi Ran, aka la mamma di The Good Bad Mother. L'ho trovato bravissima nel suo ruolo, mi ha fatto provare un sacco di sentimenti contrastanti per il suo personaggio. Mi dispiaceva per lei, ma allo stesso tempo la odiavo, poi provavo compassione, e il secondo dopo di nuovo una rabbia profonda. Ha reso il suo personaggio a tutto tondo, difficile da amare e da odiare completamente allo stesso tempo.
[GIF di bunnakit]
Attore: Khaotung per i suoi ruolo di Gaipa in Moonlight Chicken e Ray in Only Friends, ma soprattutto il primo perché ci sono due scene in particolare che mi sono rimaste impresse nella retina. [ATTENZIONE, SPOILER!] La prima è quando Gaipa si dichiara e viene rifiutato da Jim, le emozioni che in quel momento sono passate sul volto di Khaotung sono state un colpo, il suo dispiacere era veramente palpabile, così come il suo modo di cercare di minimizzare la cosa. La seconda scena, ancora più intensa, è quando canta al funerale della madre. Disperazione pura. In generale, ottima l'interpretazione in entrambe le serie.
10) la morte di un personaggio che ancora non hai superato: All of Us Are Dead
Il titolo magari un minimo lo suggerisce, ma questo drama non è esattamente una passeggiata di salute. D'altronde, cosa ci si può aspettare da un'epidemia zombie scoppiata all'improvviso in un liceo che poi si diffonde a macchia d'olio in tutta la città? E il problema è... che non ho solo un personaggio da citare per questa domanda, ne ho più di uno! Anzi, faccio quasi prima a dire chi è sopravvissuto! Citiamo i morti che mi hanno ferito di più (SPOILER, è OVVIO!)... per esempio il padre della protagonista, che ha fatto carte false per raggiungere la figlia. Riesce a riabbracciarla un'ultima volta, ma ormai è già stato contagiato dal virus e quindi si sacrifica per farla scappare illesa. Il lead! Morto anche lui poco dopo essere stato morso dopo essersi sacrificato per gli altri e aver affrontato quel bastardo del villain (in realtà, non è sicuro al 100% che sia morto, potrebbe essere solo stato sepolto dai detriti, io ancora ci spero!). L'amico del lead! Morto male perché quella maledetta ragazzina ha pensato bene di infettarlo apposta! E, infine, altro ragazzo che si è sacrificato mentre cercavano di scappare perché si era reso conto di essere stato morso ed era quindi spacciato già in partenza. Mi fermo qui, è meglio.
11) La OST che ti è piaciuta di più: Shining for One Thing
[GIF di dorameiraxp]
Questo drama aveva veramente delle ost bellissime. In particolare alcune, nelle scene tragiche, erano perfette per quei momenti (per farti stare peggio!), con un testo davvero appropriato a quello che veniva rappresentato sullo schermo. La mia preferita: Cold.
Bonus: Only Friends Opening (che bravo Khaotung con quest'opening. Ce l'ho fissa su spotify da quando ho visto questo drama).
12) L'attore e attrice peggiori: Perfect Marriage Revenge
Attore: Oh Seung Yun di Perfect Marriage Revenge, aka il marito nel primo universo e successivamente ex fidanzato della lead quando lei torna nel passato. Onestamente, ho trovato la sua interpretazione troppo caricata, al punto che le sue espressione basite (e questo personaggio è moooolto spesso basito in questo drama) erano così esagerate che non riuscivo a prendere per niente sul serio questo personaggio. Non ha aiutato, e mi dispiace dirlo, che abbia un viso troppo alla baby face. Ha 32 anni e ne dimostra 20 a dir tanto. Confrontandolo con il lead (interpretato da Sung Hoon che di anni ne ha ben 40 benché portati bene), c'è troppa disparità!
Salterò invece la nomination dell'attrice peggiore. Sinceramente non ho trovato nessuna da citare.
13) Una serie che merita più conoscenza: Kairos
[GIF di shineunsoo]
Di solito, quando un drama non ha il lato romantico e verte su altre tematiche, tende a venire perlopiù ignorata dalla massa. Penso che questo sia il caso di Kairos, che è una serie che mi tenuto incollata nei primi mesi di quest'anno. Serie che ho apprezzato moltissimo e che tocca la tematica degli spazi temporali in chiave poliziesca con un po' di politica e corruzione. Abbiamo due persone legate da una telefonata che per un minuto al giorno li connette nonostante li separino alcuni mesi, infatti vivono sue due linee temporali diverse. Grazie a questa connessione, possono aiutarsi a vicenda. Drama bello e appassionante che merita sicuramente una chance!
14) Il momento che ti ha fatto saltare sulla sedia: The Glory parte 1 e 2
C'è una scena che ho trovato particolarmente scioccante sia in senso buono sia in senso negativo. [SPOILER] Nel corso della prima parte del drama, un personaggio scompare improvvisamente e viene un po' lasciato a intendere che sia morto. Nella seconda parte, si scopre che sì, questo personaggio è effettivamente morto, ma è il come, la parte scioccante! Cioè, non tanto che sia stata la cattiva della storia a colpirlo ben due volte, ma che lui dopo fosse ancora vivo e che se non si fosse comportato come feccia con le donne, magari la ragazza del negozio avrebbe chiamato un'ambulanza anziché dargli il colpo di grazia. Beh, si raccoglie quello che si semina...
15) Il protagonista maschile preferito: Revenge of Others
[GIF di smileytharn]
A parte l'essere probabilmente il personaggio più sfigato nella storia dei drama (no, seriamente! Al primo episodio si scopre che ha una malattia terminale, poi ha un fratello morto suicida, del padre non si sa nulla, ha anche una madre malata, viene malmenato per tutta la stagione, sospettato di omicidio, rapito, torturato...), Ji Soo Heon era proprio un bel personaggio. Aveva una forza d'animo fuori dal comune visto che nonostante la sua sfiga costantemente presente, ha comunque trovato la forza di volontà di prendere in mano la situazione e mettersi a vendicarsi dei bulli della sua scuola e aiutare la lead a scoprire la verità sulla morte del fratello (e pure instaurare una relazione con lei, complimenti!). Un ragazzo veramente forte che per tutto il drama mi ha fatto preoccupare e dispiacere per lui per tutte le disgrazie che gli capitavano e per come affrontava la situazione nonostante gli alti (pochi) e i bassi (molti). Una visitina a Lourdes al posto suo me la farei, comunque... [Tra l'altro, ho iniziato questo drama totalmente inconsapevole, perché tra i tag su MyDramaList non c'è "terminal illness" e mi è preso un colpo quando il dottore dà la diagnosi al protagonista nel primo episodio, ma ormai ero intrippata e mi ero già affezionata a lui quindi ho proseguito, e alla fine ne è valsa la pena].
16) La storia d'amore che non ti è piaciuta: Only Friends
Mi è piaciuta la serie e l'ho seguita con piacere di settimana in settimana, però tra le varie coppie della serie sapevo che ce n'era una che con me non avrebbe funzionato, cioè Top e Mew. Fin dal principio sapevo che non avrei mai potuto shipparli perché già il trailer ti spoilera che ci sarà un tradimento e quello è un big no. Poi la serie è iniziata e, tradimento a parte, ci sono state altre cose che non ho apprezzato particolarmente, per esempio che Mew usasse il sesso (o meglio, la sua mancanza) per manipolare emotivamente Top. Poi, quando la loro relazione è fiorita, è saltato fuori il tradimento, quindi pensavo che almeno mi sarei goduta la soddisfazione di vedere Top strisciare per cercare di riconquistare la fiducia di Mew, ma ero troppo impegnata ad assistere a Mew che si rovinava con le sue mani. Tutto ciò non è durato moltissimo, per fortuna, ma poi è arrivato Boeing (che vediamo dopo, in un'altra categoria). In conclusione, tra le tre coppie principali, questa era quella che decisamente mi è interessata di meno e che in generale non ho apprezzato come si sia sviluppata.
17) Miglior bacio: Only Friends
[GIF di sunsetandthemoon]
Ma cosa potevo scegliere se non bacio post-discussione misto a disperazione? L'unico problema di questo bacio SandRay è quel rompiscatole di Top che arriva e li interrompe. Potevi tornare dopo 30 minuti! Comunque... è una bella scena, mi è piaciuta veramente moltissimo. C'è una tale intensità che fa battere il cuore al telespettatore e sia First sia Khaotung avevano delle espressioni che esternavano alla perfezione quello che stavano pensando e provando Sand e Ray in quella scena.
18) Il drama che hai fatto fatica a finire: King The Land
Mi scuso con chi ha amato questo drama, ma quando l'ho visto ero in crisi nera e quindi sceglievo volutamente drama poco impegnativi... e temo che questo sia stato un grave errore, infatti perdevo interesse dopo pochi episodi e quelli rimanenti li vede con un occhio aperto e l'altro no. Ed è già stato tanto, altri drama li ho proprio mollati a prescindere. *indica la lista in alto* In retrospettiva, non penso che King The Land fosse un brutto drama per il suo genere, ma l'ho visto nel momento sbagliato e durante la seconda metà ho finito per perdere completamente l'interesse e l'ho finito con svogliatezza.
19) Scena d'azione migliore: All Of Us Are Dead
Ho trovato assolutamente pazzesca e ben fatta la scena in cui Lee Chung San (il nostro lead) è nella biblioteca della scuola e cerca di sfuggire agli zombie e al villain umano. Quella scena è così intensa che credo che a un certo punto mi si sia fermato il cuore per la troppa tensione. Mi ha lasciato senza parole e mi ha galvanizzato un sacco.
20) Miglior Villain: The Glory
A onor del vero, i villain di The Glory sono più di uno, visto che sarebbero i bulli che hanno tormentato la protagonista ai tempi del liceo e i quali verso cui lei vuole vendicarsi. E ognuno di loro, a modo suo, è un buon villain di questo drama, ma il capo può essere uno solo e in questo caso è Park Yeon Jin, la bulla che ha dato il tormento alla nostra lead, quindi è su di lei che ci concentreremo. Ricca, bella, snob e dannatamente crudele, Yeon Jin sa benissimo cosa vuole e riesce pure a ottenerlo (finché qualcuno non ci mette lo zampino), e chissene se nella sua vita, nel mentre, ha calpestato le persone che riteneva inferiori torturandole senza pietà. Ma a renderlo un personaggio e un villain interessante è che Yeon Jin non sia solo una persona crudele a cui non importa di ferire pesantemente gli altri per soddisfare i suoi scopi, ma il fatto che ci siano persone e cose a cui tiene anche lei, la sua "cerchia ristretta", chiamiamola così. La figlia in primis, a cui tiene immensamente. E proprio questo suo non essere solo cattiva perché sì, ma nemmeno l'ennesimo cattivo con infiniti traumi, ad averla resa un bel villain. Uno che comunque ho adorato veder precipitare come tutti gli altri.
21) Il finale peggiore: My Love From The Star
Quando un drama aveva troppo successo, capitava qualche anno fa che gli aggiungessero qualche episodio. A volte aveva senso, ma nella maggior parte dei casi si trattava solo di allungare il brodo a dismisura. Questo è il caso di My Love From The Star. Gli ultimi episodi sono un ripetersi ciclico delle stesse storyline che hanno reso la visione stancante, finendo poi per condurci a un episodio finale moscio che avrebbe potuto essere risolto in metà tempo. Finale, comunque, agrodolce (e a tratti un po' a caso) che ho trovato molto deludente, infatti non aggiunge nulla di nuovo a quanto visto in precedenza.
Bonus: Shining For One Thing, che voglio citare perché ha un finale aperto (e anche no, grazie!), ma che in realtà è un drama da "rimandare a settembre" perché dovrebbe essere disponibile a breve il film che continuerà e concluderà la storia (spero in modo decente).
22) La protagonista femminile preferita: Daily Dose of Sunshine
Non ho apprezzato solo l'interpretazione dell'attrice, anche il personaggio femminile protagonista di questo drama mi ha colpito in senso positivo. Jung Da Eun è un personaggio estremamente dolce nel modo di rapportarsi (trasmetteva calma) ed empatico, il suo lavorare in campo medico era senz'altro la cosa migliore per lei. E pure se non aveva scelto di lavorare in un reparto psichiatrico di per sé (vi era stata mandata perché non apprezzata dai suoi precedenti idioti colleghi), è finita nel posto giusto, e mi piace come abbia iniziato ben presto ad apprezzarlo ed essere lei stessa apprezzata come infermiera. Mi è piaciuto anche il suo momento di crisi, il modo in cui la morte di un altro personaggio l'abbia ferita al punto da stare male anche lei. Da Eun non era più solo l'infermiera gentile che pazienti, colleghi e il lead apprezzavano, ma un essere umano che stava soffrendo e aveva bisogno di aiuto per rialzarsi. Tra l'altro, è un tipo di personaggio raro da trovare in un kdrama, sono più abituata a personaggi femminili molto esagitati e che gridano, ma lei per la maggior del tempo parlava a un tono di voce quasi basso, è stato rilassante seguire il suo percorso.
23) La scena o frase che ti è rimasta impressa: Doctor Cha
La scena che voglio citare e premiare di questo drama riguarda il marito fedifrago della nostra Doctor Cha che, scoperto che la moglie è stata rifiutata dall'ospedale in cui lavorano lui e la sua amante, si mette a suonare la tastiera del pc come un pianoforte e a ballare per festeggiare. Oltre a rimanermi in testa, mi ha fatto provare emozioni contrastanti. Da una parte volevo ridere perché l'attore è bravissimo e la scena è oggettivamente divertente, ma dall'altra volevo tirargli qualcosa in testa perché se ne frega del fatto che la moglie soffra per essere stata rifiutata e pensa solo a sé stesso e ai suoi interessi.
24) Il villain peggiore: Only Friends
Andava tutto bene, poi un giorno arrivò Boeing. Per quanto possa dargli il credito di essersi limonato praticamente tutto il cast maschile (complimenti, hai realizzato il sogno di molta gente), quest'uomo è spuntato solo per portare scompiglio a tutte le coppie, ma senza un senso logico. In pratica, sembrava quasi aver inventato un nuovo sport: provarle tutte, magari una gli andava bene. Arriva, prova a riprendersi Top; non funziona, quindi prova invece a sedurre il suo fidanzato (erano pure in crisi), cioè Mew. Piano fallito, quindi passa ai SandRay, cercando di riprendersi Sand dopo averlo lasciato pre-serie per Top. Fallito pure questo piano (figurati se Ray te la faceva fare franca!), ha concluso in bellezza limonandosi Boston in discoteca! In un certo senso, almeno il suo ultimo piano malefico (in modo del tutto involontario) ha funzionato! Bravo, ma preferisco villain con un senso.
25) Una bromance spettacolare: The Good Bad Mother
[GIF di mezbeleyer]
Mi è piaciuto un sacco il fatto che il lead e il suo rivale in amore (chiamiamolo così anche se non ha mai avuto nemmeno mezza chance), il cui rapporto era decisamente di inimicizia nel passato, si sia trasformato in amicizia vera una volta che il nostro lead ha perso la memoria a inizio serie e poi anche dopo averla ritrovata. Indimenticabile Bang Sam Sik che si fa proteggere dal nostro Choi Kang Ho tornato in modalità procuratore quando vanno dagli strozzini e gli si aggrappa alla gamba che manco Lan Yuan con Lan Zhan in The Untamed. Scena divertentissima.
25 BIS) L'anno scorso la sfida era vedere:
Un cdrama storico o wuxia
Un drama tratto da un libro/novel/manga/webcomic
Un drama che ha vinto almeno un premio
come è andata? ci siete riusciti?
Incredibilmente, visto l'anno trascorso, ci sono riuscita! Per fortuna era una sfida facile. Cdrama storico o wuxia: Love Between Fairy and Devil: Bel drama a tratti divertente e a tratti molto drammatico, in cui Dylan Wang è stato strepitoso!
Drama tratto da libro/novel/manga/webcomic: Mitaraike, Enjou Suru (jdrama tratto da un manga): Ho citato questo drama per variare un po' visto che ancora non l'avevo nominato, ma onestamente ne avrei potuti citare almeno la metà del mio listone. Drama giapponese con una componente misteriosa che apprezzo sempre, inoltre è molto breve, appena 8 episodi.
Drama che ha vinto almeno un premio: Sweet Home (kdrama): Questo drama di cui è da poco uscita la seconda stagione (che è partita bene e poi si è persa perché gli autori devono essersi fumati qualcosa di sbagliato quando hanno pensato che potesse interessarci una stagione in cui il protagonista non compare per metà degli episodi e che abbia una storyline enorme che comprende i militari e personaggi di cui non ci frega un accidente) ha vinto parecchi premi, tra cui "Miglior attore di supporto" a Lee Do Hyun (<3), "Miglior regia", "Personaggio dell'anno", "Miglior nuova attrice", ecc...
La sfida di quest'anno è di vedersi un drama/film co-prodotto o con attori (principali) di due o più paesi, entro la fine del 2024. Dite che è fattibile? XD
Un drama co-prodotto o con attori misti, eh? Sarà una bella sfida, proviamoci! Sperando in un nuovo anno in cui io trovi almeno un drama accalappia-premi come lo scorso anno, vi auguro buone feste!
10 notes
·
View notes
Text
La vita accade
Ci sono libri che s’incontrano in un momento particolare della propria vita.Quest’affermazione forse, a chi legge, potrebbe apparire esagerata o difficile da comprendere.
Vi sorprenderà scoprire che alla sottoscritta è accaduto proprio questo, il 13 Agosto scorso, durante la presentazione del libro: La Vita accade (Mondadori Editore) del dottor Alberto Pellai (vincitore quest’anno, della Seconda edizione del Premio Città del Libro e della Famiglia, nonché del Premio Letterario Emily).
Mi sono accorta immediatamente che stavo assistendo a qualcosa di diverso dal solito e non parlo solo in termini esclusivamente professionali. Ho letto il libro in pochi giorni, coinvolta dalla trama. L’autore si è reso disponibile pochi giorni fa a rilasciare a noi di Vortici.it un’audio-intervista, di cui sono immensamente grata. Prima decidiamo di proporvi un estratto del libro per aiutarvi immergervi nell'atmosfera del racconto.Leggi l'intervista completa...
Alberto Pellai è medico, psicoterapeuta dell’età evolutiva e ricercatore presso il Dipartimento di Scienze Biomediche dell’Università degli Studi di Milano. Nel 2004 il ministero della Salute gli ha conferito la medaglia d’argento al merito in Sanità Pubblica. È autore di molti bestseller di parenting e psicologia, tra i quali Tutto troppo presto, L’età dello tsunami, Il metodo famiglia felice. Da Mondadori ha pubblicato Da uomo a padre (2019), La vita accade (2022) e, insieme a Barbara Tamborini, Zitta! (2018), La bussola delle emozioni (2019), Tabù (2020), Accendere il buio, dominare il vulcano (2021). I suoi libri sono tradotti in più di quindici nazioni e hanno vinto numerosi premi. Dal 2010 cura su «Famiglia Cristiana» la rubrica settimanale «Essere genitori». Su Facebook gestisce una pagina dedicata ai consigli sull’educazione seguita da 140.000 follower, mentre su Instagram è seguito da 40.000 persone. Immagine di copertina: Mondadori Editore Potrebbe interessarti anche la nostra rubrica Libri consigliati Read the full article
0 notes
Text
A proposito di sanità
Ho raggiunto i 37 punti di sutura complessivi, mi confermate che nel Lazio con 50 punti si ha un gastroscopia omaggio?
3 notes
·
View notes
Text
I premi cassa malati aumenteranno. Capiamo perché
Nel 2019 i costi sanitari in Svizzera sono stati di 82.5 miliardi di franchi. Tutto abbastanza sotto controllo. Controllo che è stato perso invece nel 2021, anno in cui le spese sanitarie sono aumentate del 5%. Questo significa concretamente che i premi di cassa malati potrebbero aumentare il prossimo anno tra il 7 e il 9%. Pessima notizia per noi assicurati.Cerchiamo di capire un po’ come…
View On WordPress
0 notes
Quote
Il comunista, in Italia, è in ogni apparato dello Stato. Il comunista è al governo. Il comunista è nei ministeri. Il comunista è in parlamento. Il comunista è negli enti territoriali, nelle aziende pubbliche, nelle municipalizzate. Il comunista è nelle case editrici, nelle redazioni dei giornali e nel giornalismo associato, nella televisione, nelle commissioni dei concorsi, nelle giurie dei premi letterari e del cinema, nella scuola, nell'Università, nella sanità, nella magistratura, nelle autorità di controllo, negli ordini professionali. Come ovunque, anche in Italia l'origine del potere comunista fu violenta, armata, con violenza e armi rivolte contro la libertà e per l'instaurazione di un regime illiberale puramente sostitutivo del precedente, contro la democrazia e per l'impianto di un ordinamento antidemocratico, contro l'Occidente e per spingere l'Italia verso i sistemi orientali del comunismo realizzato. E ciò che di liberale, di democratico, di occidentale è venuto maturando e consolidandosi in Italia, si deve alla cultura e alle coscienze puntualmente avversate dal potere comunista, così come ogni arretramento illiberale e democratico del Paese ha visto il potere comunista in funzione pioniera o complice di quell'involuzione. Sempre. Pure, né questa presenza pervasiva del comunista, né il lavorìo risalente, sistematico, incessante con cui il comunista corrompe le possibilità liberali del Paese, sono risentiti come cause del nostro degrado. E vuol dire semplicemente che il lavoro è compiuto.
Iuri Maria Prado sul VERO CANCRO IN METASTASI di questo Paese di periferia, su https://www.liberoquotidiano.it/news/commenti-e-opinioni/30810324/italia-potere-compagni-comunisti-occupazione-militare.html
14 notes
·
View notes
Photo
Vaccini anti-Covid, l’Italia proroga i brevetti e fa un enorme regalo alle multinazionali di Vittorio Agnoletto L’Italia, con una decisione dell’Ufficio Italiano Brevetti e Marchi (UIBM), che dipende dal ministero dello Sviluppo Economico guidato dal ministro Giancarlo Giorgetti, ha prolungato la durata di alcuni brevetti connessi ai vaccini AstraZeneca, Pfizer e Moderna di un ulteriore periodo di monopolio che va dai tre anni e mezzo ai cinque e che si aggiungono ai vent’anni già stabiliti dagli accordi TRIPs sulla proprietà intellettuale definiti all’interno dell’Organizzazione Mondiale del Commercio. (...) Tutto questo avviene mentre oltre 100 Paesi, migliaia di associazioni, centinaia di premi Nobel e di ex capi di stato, oltre a papa Francesco, chiedono di sospendere per tre anni i brevetti sui vaccini per il Covid. Pfizer ha annunciato in questi giorni di aver realizzato ricavi per 81 miliardi di dollari nel 2021, quasi il doppio rispetto al 2020. Ogni farmaco è coperto da decine o più brevetti di prodotto o di processo; brevetti che tutelano le scoperte ed impediscono ad altri di utilizzarle, alcuni di questi brevetti possono essere stati depositati vari anni prima e talvolta bloccano l’accesso a metodiche che si sono dimostrate efficaci in differenti ambiti Per fare un esempio: immaginiamo di percorrere l’autostrada del Sole da Milano a Roma; vi sono vari caselli a Lodi, Piacenza, Bologna, Firenze ecc. attraverso i quali è obbligatorio passare; se quei caselli sono chiusi ci si ferma, altrimenti si può proseguire fino al prossimo casello chiuso, avvicinandosi alla meta, da lì in poi sarà necessario trovare altre strade. Se invece i caselli sono tutti chiusi l’autista rimane al punto di partenza e deve trovare un percorso completamente alternativo. Afferma il prof. Cassi: “I due certificati di proroga concessi dall’UIBM non hanno ragione economica avendo le imprese produttrici dei brevetti realizzato profitti ampiamente sufficienti a ripagare gli investimenti e beneficiato di una procedura eccezionale per tempi e modalità. (...) La concessione dell’estensione temporale del brevetto è avvenuta il 18 marzo 2021 pochi giorni prima che il parlamento italiano votasse una risoluzione nella quale chiedeva al governo di sostenere la sospensione temporanea dei brevetti. Non solo il governo ignorò totalmente tale risoluzione, ma non ci risulta che abbia comunicato al parlamento l’ulteriore proroga concessa. E’ difficile pensare che una simile decisione sia avvenuta all’insaputa dei ministri dello Sviluppo Economico e della Sanità e dello stesso Presidente del Consiglio. Chiedo spiegazioni al governo italiano. Tali estensioni devono essere rimosse, nell’interesse prioritario della salute, della ricerca e dell’economia pubblica.
3 notes
·
View notes
Text
Lorenza Morello: Governo Conte tratta i nostri soldi come fossero cosa loro. Affossano l'Italia
ottobre 18, 2019
ROMA - "La manovra è espansiva, dobbiamo ritenerci soddisfatti“, dice il presidente del Consiglio dei ministri, Giuseppe Conte, che vara il piano “Italia Cashless per contrastare l’evasione”. Beh, se questa manovra è espansiva c’è da tremare all’idea di quale sarebbe il loro progetto di manovra restrittiva!
Cancellazione del superticket in sanità, riconferma di Ape social e Opzione donna, riduzione del cuneo fiscale a carico dei lavoratori, superbonus ed estrazione a premi per pagamenti elettronici e, ovviamente, sterilizzazione delle clausole di salvaguardia dell’Iva, senza ritocchi o rimodulazioni delle aliquote.
Sono questi i principali contenuti, sommariamente. Ma la vera chicca sta nella lotta all’evasione...o quella che chiamano così ma che nasconde altro, sotto mentite spoglie.
In altre parole, caro contribuente italiano, ti hanno rabbonito dicendoti che non aumentano l’Iva (“salvo intese, s’intende!”) ma sarai trattato come un evasore fino a prova contraria, visto che il nuovo strumento di cui vanno tanto orgogliosi si chiama evasometro, che è un po’ come dire che i nostri soldi, guadagnati con fatica in uno Stato che continua a non incentivare ne’ lo sviluppo ne’ l’impresa, vanno tutti messi in banca, perché solo così puoi fare vedere di essere un bravo cittadino e, soprattutto, puoi foraggiare il sistema bancario a ogni transazione (non sono certo stata la sola ad avere sentito l’intervista in cui Di Maio diceva “aiuteremo le banche” le banche! Capito?! Le banche! Non gli italiani, vogliono aiutare le banche!”) e allora adesso sì che è tutto chiaro, così fila.
Perché, in effetti, è proprio quello che questa manovra economica vuole fare. Trattarci come evasori a prescindere, farci mettere tutti i soldi in banca perché vogliono eliminare il contante!
Ma davvero pensate che il loro problema sia quello!????!!
Il problema vero è che abbiamo una struttura politica e amministrativa che fa acqua da tutte le parti, e solo trattando i nostri soldi come fossero cosa loro, perché questo significa limitare il prelievo, ovvero: scusa, dopo che mi sono fatta un mazzo così per lavorare e faticosamente mettere qualcosa da parte, ti spiace se ne prendo un po’ per vivere? E loro ci rispondono, fino a 2mila euro baby, e poi devi dirmi che cosa ne fai. Ma attenzione, che tra un po’ scendiamo a mille...o vuoi forse pensare che i soldi che hai guadagnato sono tuoi?! Non ti azzardare, sai?
Vedete, ve la possono raccontare finché vogliono che questa manovra è fatta per contrastare l’evasione, ma in realtà è fatta per fare cassa e continuare a pagare stipendi a chi gioca a pigiare bottoni e affossare il Paese.
Che una manovra come questa possa stimolare la crescita e fare ripartire il Paese è vero tanto quanto dire che l’asino vola: ce lo dicevano da bambini, ma evidentemente c’è ancora qualcuno che ha voglia di crederci.
1 note
·
View note
Text
Oscar della Sanità 2022, primo premio a Humanitas
Oscar della Sanità 2022, primo premio a Humanitas. Sono l’Humanitas di Milano, l’Azienda Ospedaliera di Alessandria e l’Azienda Ospedaliera Universitaria Careggi di Firenze ad aggiudicarsi il podio agli Oscar della Sanità 2022. Il premio ‘Lean Healthcare e Lifescience Award 2022’, giunto ormai alla quinta edizione, ha visto concorrere 206 progetti, presentati da 92 aziende socio-sanitarie pubbliche e private. Scopo del concorso, premiare gli istituti che si distinguono per l’applicazione del metodo ‘Lean’, volto a migliorare le condizioni del paziente, eliminando sprechi di risorse e disorganizzazione nel percorso assistenziale. L’Humanitas di Milano con il suo ‘Lean-paziente in prericovero’ vince il Lean Healthcare Award 2022, conquistando così il primo premio riservato ai progetti realizzati negli ultimi due anni che hanno già prodotto risultati misurati attraverso i Key Performance Indicator. Al centro del programma vincitore, l’ottimizzazione del percorso precedente al ricovero, che riduce le attese e migliora la soddisfazione del paziente. Seconda classificata l’Azienda Ospedaliera di Alessandria con ‘A casa presto e bene’, un piano di efficientamento del periodo di ospedalizzazione che riduce i tempi di degenza. E terzo posto per l’Azienda Ospedaliera Universitaria Careggi di Firenze, grazie al lavoro sul percorso clinico-assistenziale del paziente nefropatico. Migliore idea progettuale spetta al Policlinico Tor Vergata di Roma per il suo ‘Percorsi di continuità assistenziale della cronicità: sperimentazione di un modello ambulatoriale’, in stretta integrazione con i medici di famiglia e per una migliore gestione dei pazienti anziani. Seconda classificata è l’ASL di Foggia con ‘Free Health: telemedicina penitenziaria’, un progetto che tende a eliminare gli sprechi nel processo di erogazione delle visite specialistiche e di alcuni esami dei detenuti. E terzo posto per il Policlinico Umberto I di Roma con ‘Il team emo-feel’ rivolto ai pazienti emofiliaci. L’Istituto Tumori di Milano viene premiato per il progetto più innovativo, il Policlinico Gemelli di Roma per quello di maggiore complessità e la Fondazione Poliambulanza di Brescia per i migliori risultati raggiunti. Nella categoria Premi speciali, l’AO San Giovanni Addolorata di Roma si aggiudica il ‘Value Based Healthcare’ che promuove chi massimizza il rapporto fra l’esito delle cure e la spesa sostenuta, mentre ‘Azienda Lean' dell’anno è l’Azienda ospedaliero universitaria Pisana. Infine, la ULSS 8 Berica di Vicenza conquista il ‘Lean per l’Integrazione Sociosanitaria’, nell’ambito delle attività svolte dall’Osservatorio per l’integrazione sociosanitaria promosse da Agenas, Federsanità e Anci. Contenuti dei progetti I temi trattati dagli esperti del sistema sanitario variano dalla riorganizzazione del centro trapianti interaziendale alla risposta rapida nell’offerta degli esami di endoscopia, alla realizzazione di nuovi percorsi per l’assistenza territoriale. Si va dal paziente emofilico con il suo percorso spesso a ostacoli, alla telemedicina penitenziaria che eviterebbe spostamenti e costi importanti per il suo funzionamento. E ancora: un nuovo algoritmo per la pianificazione dei pazienti di onco-ematologia; la realizzazione di una rete aziendale per la chirurgia addominale e la televisita oncologica per evitare inutili spostamenti per malati gravi. I numeri dell’Award 2022 Le 92 aziende socio sanitarie concorrenti, con i loro 206 progetti, sono distribuite in quasi tutta la penisola. Si conferma una crescita di partecipazione per la Sicilia, la Sardegna e la Puglia. La Calabria ha concorso per la prima volta. Sempre molto presenti tutte le regioni del Nord e del Centro Italia. Gli Oscar della Sanità sono organizzati da: Fiaso, Federsanità, SIMM, Università di Siena, Telos Management Consulting con il patrocinio di Farmindustria, Confindustria Dispositivi Medici, ANMDO, Ispro, Ing.Ge.San, SIFO, Conferenza delle Regioni e delle Province Autonome, Regione Toscana, Master LHCM, Aris, Cittadinanzattiva, Cris, Regione Veneto, Regione Emilia Romagna, Regione Sardegna e il supporto decisivo di Bayer, Takeda, Boston Scientific come Platinum sponsor e Janssen e Bd come Gold sponsor.... #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda Read the full article
0 notes
Text
Il nostro fondatore
Lea-Ann Germinder, APR, Fellow PRSA è fondatrice e presidente di Germinder & amp; Associates, Inc., una società di comunicazioni e società madre di www.goodnewsforpets.com. Germinder è un veterano della comunicazione, consulente, relatore, editore ed editore, che ha creato campagne pluripremiate in diverse categorie di settore per marchi nazionali. Con uffici a New York City e Kansas City, lei e il suo team mettono in contatto le persone, forniscono sponsorizzazioni di siti web di nicchia e creano campagne di media tradizionali e sui social media per prodotti e servizi veterinari e veterinari. Ha lanciato Germinder & amp; Associates, Inc. nel 1998 e www.goodnewsforpets.com nel 2000.
Negli ultimi 15 anni si è concentrata sui marchi nazionali nel campo della salute animale. Lei e il suo team hanno lanciato oltre 125 campagne sulla salute degli animali. Ha gestito una vasta gamma di problemi di comunicazione di crisi e ha istruito il pubblico di proprietari di animali domestici sui nuovi prodotti e sulla gestione, prevenzione e trattamento delle malattie. Alcune delle sue campagne di sensibilizzazione nazionali più note sono "Gatti sani per la vita!" e "Anche gli animali domestici hanno bisogno di cure odontoiatriche!" Germinder ha anche tenuto discorsi sulle tendenze emergenti delle comunicazioni in sedi nazionali e internazionali, incluso il Vertice sui medicinali veterinari a Nizza, in Francia. Germinder è stato uno dei primi sostenitori del potere di Internet per le pubbliche relazioni, iniziando a lavorare in questo settore nel 1995 con uno dei primi siti web di nicchia per animali domestici, www.petdental.com.
Germinder ha iniziato la sua carriera come coordinatrice di marketing presso un'agenzia di promozione delle vendite con la società di incentivi E.F. MacDonald, ora Carlson, lavorando su marchi come AT & amp; T, Northwest Airlines e First Bank Systems. Successivamente ha formato una società di consulenza lavorando con aziende del settore degli animali domestici, incluso il lancio del mercato delle piante acquatiche coltivate idroponicamente e ha lavorato con la filiale statunitense di Ornamental Fish International (OFI) sul divieto di commercio e su questioni correlate. Successivamente il lavoro dell'agenzia ha incluso media nazionali e campagne educative per clienti diversi come Dayco Automotive, Western Auto, Helzberg Diamonds, Farm & amp; Home Savings, Sprint e Bo Jackson per Cramer Products Sports Medicine. I suoi clienti nel settore degli animali domestici e nella professione veterinaria includono Fort Dodge Animal Health, Pfizer Animal Health, Hill’s Pet Nutrition, American Heartworm Society e American Animal Hospital Association (AAHA).
Lei e il suo team hanno vinto dozzine di premi, tra cui l'AAHA Gold Key Award e il Silver Anvil Award of Excellence della Public Relations Society of America (PRSA), uno dei più alti premi nazionali per le pubbliche relazioni. Germinder attualmente fa parte del comitato consultivo nazionale di Enterprising Women ed è stata nominata premiata nel 2008. Germinder è stata inserita nel 2006 nella Top 25 "Women Who Mean Business" di Kansas City dal Kansas City Business Journal.
Germinder è un membro della Women President's Organization (WPO), è un past-president della sezione di Kansas City della PRSA, ex presidente del distretto PRSA Midwest e detiene appartenenze nei capitoli di New York e New Jersey, l'Accademia del consigliere, la sanità e le Sezioni Internazionali. È anche membro dell'Associazione dei partner veterinari, un gruppo di consulenti veterinari. È presidente della pubblicità per la Cat Writers 'Association ed è membro della Dog Writers Association of America. Nel 2008, Germinder è stato inserito nel prestigioso PRSA College of Fellows, uno dei gruppi più illustri di dirigenti senior nella professione di pubbliche relazioni.
0 notes
Text
Confindustria Alessandria e Fondazione Viva: Sostegno Concreto alla Ricerca con Due Premi di Eccellenza
Collaborazione e donazione per finanziare la Ricerca e Innovazione con il DAIRI: un’alleanza tra sanità e tessuto imprenditoriale per il progresso della comunità
Collaborazione e donazione per finanziare la Ricerca e Innovazione con il DAIRI: un’alleanza tra sanità e tessuto imprenditoriale per il progresso della comunità. Confindustria Alessandria e Fondazione Viva hanno recentemente rinnovato il loro impegno per la ricerca e l’innovazione in campo sanitario con una generosa donazione a Solidal per la Ricerca. Questo contributo sarà destinato a…
#Alessandria partnership scientifica.#Annalisa Roveta#Antonio Maconi#Azienda Ospedaliera Universitaria Alessandria#bandi regionali#Bosco Marengo#Chirurgia Generale Alessandria#collaborazione Confindustria#Confindustria Alessandria#Confindustria Monaco#contributo comunitario#contributo sociale#cultura scientifica#DAIRI Alessandria#eventi Confindustria#Fabbrica Sostenibile#Fondazione Viva#Fondazione Viva DAIRI for Young#formazione giovani scienziati#giovani ricercatori#innovazione locale#innovazione sanitaria#Marco Invernizzi#Metlac#premi per giovani talenti#premi per la ricerca#progetti di ricerca#progresso sanitario#progresso scientifico#responsabilità sociale
0 notes
Text
NASCE LA LOTTERIA NAZIONALE PER CHI È IN DIFFICOLTÀ
Arriva in Italia la prima lotteria in cui vincono tutti. I fondi raccolti con i biglietti e i premi, infatti, sono destinati a progetti di valore sociale per tutto il Paese, agli enti del Terzo settore no-profit e a generare lavoro.
La Lotteria Filantropica Italia riuscirà a destinare l’intero ricavato a scopi filantropici e di utlità sociale in diversi ambiti tra cui cultura, sanità, formazione e istruzione, infanzia e sport. Lo Stato non terrà nulla per sé e i vincitori potranno decidere a chi destinare i premi e diventare benefattori e intestatari di progetti di solidarietà o a supporto di cause sociali e iniziative per il bene comune.
Il nuovo istituto delle lotterie filantropiche, pubblicato in Gazzetta Ufficiale su decreto ministeriale del 27 luglio 2021, stabilisce che qualsiasi organizzazione iscritta al Registro Unico Nazionale del Terzo Settore del ministero del Lavoro e delle Politiche sociali potrà organizzare la propria lotteria e creare in questo modo un coinvolgimento del proprio indotto a partecipare. Lo scopo è aumentare l’impatto sociale delle attività degli enti senza scopo di lucro e delle associazioni di volontariato e di utilità sociale che in Italia danno lavoro a più di un milione di persone, con oltre sei milioni di volontari.
_____________________
Fonte: Gazzetta Ufficiale; Lotteria Filantropica Italia
✔ VERIFICATO ALLA FONTE | Guarda il protocollo di Fact cheching delle notizie di Mezzopieno
✖ BUONE NOTIZIE CAMBIANO IL MONDO | Firma la petizione per avere più informazione positiva in giornali e telegiornali
0 notes
Text
Sanità, 118. Ficco (Saues):”Speranza premi anche i medici di emergenza territoriale” http://dlvr.it/SCBCxZ
0 notes
Link
Dionisio Cumbà, da studente di medicina a Padova a ministro della sua Guinea Bissau
La notizia in pochi giorni è corsa veloce tra Dolo, Arino e Piove di Sacco. Nella mente tutte quelle lotterie senza premi improvvisate di vent’anni fa, la carne regalata il sabato dal macellaio del paese, il tavolo con le sedie donati dal mobilificio di fiducia per metter su in quattro e quattr’otto una cucina. All’epoca Dionisio era solo un giovane studente di medicina arrivato in Veneto per merito di un lungimirante missionario. Oggi gli amici di quel ragazzo venuto dall’Africa hanno visto realizzarsi un sogno: Dionisio Cumbà è stato nominato ministro della Sanità nella sua Guinea Bissau.
0 notes
Text
sì può chiedere anche ostruzionismo andate su patreon Pietro Bisanti.
NEWS
08/04/2021 00:14
TUTTE LE NEWS
POLITICA
Obbligo vaccino in ogni azienda
Pietro Ichino, ordinario di diritto del lavoro a Milano
di Alessandra Ricciardi
Anche le aziende di settori diversi dalla sanità possono prevedere l'obbligo per i dipendenti di vaccinarsi contro il Covid. A sostenerlo è Pietro Ichino, ordinario di diritto del lavoro dell'Università statale di Milano, considerato il padre del Jobs act, ex parlamentare del Pd. Il decreto legge varato dal governo sull'obbligo di vaccinazione per gli operatori sanitari non prevede l'estensione ad altri settori, così come non lo prevede il protocollo firmato questa settimana da governo, parti sociali ed Inail che apre alle vaccinazioni in azienda. Ma questo non osta, dice Ichino, perché «è l'articolo 2087 del codice civile ad attribuire in modo molto esplicito al datore di lavoro la responsabilità di adottare le misure necessarie» per eliminare il rischio di un focolaio di infezione. E la libertà di non sottoporsi a trattamenti sanitari sancita dall'articolo 32 della Costituzione? «La libertà personale sancita dalla Costituzione non può spingersi al punto di mettere a repentaglio la salute di altre persone», spiega Ichino.
Domanda. Lei professore ha sostenuto, con un certo clamore, la possibilità che i datori di lavoro obblighino i propri dipendenti a vaccinarsi contro il Covid. Il governo l'ha ascoltata: per i sanitari e tutti coloro che lavorano nel settore della cura alla persona è previsto l'obbligo. Chi rifiuta viene adibito ad altre mansioni e, se questo non è possibile, gli verrà sospeso lo stipendio. Una misura adeguata?
R. Mi sembra una misura perfetta nella sua formulazione e molto equilibrata nell'apparato sanzionatorio che istituisce contro la renitenza ingiustificata.
D. Ma imporre di vaccinarsi, in una stagione in cui sui vaccini contro il Covid c'è molto dibattito circa rischi e controindicazioni, non è una violazione del diritto della persona di scegliere a quale trattamento sanitario sottoporsi?
R. No, perché la libertà personale sancita dalla Costituzione non può spingersi al punto di mettere a repentaglio la salute di altre persone. La legge dice: «Libero di non vaccinarti, ma se questa è la tua scelta non puoi lavorare in un ospedale o in una casa di riposo per anziani».
D. Anche se si registrano dei casi di effetti indesiderati della vaccinazione, soprattutto nel caso del vaccino AstraZeneca?
R. Le autorità sanitarie competenti, sia al livello sovranazionale, sia a quello nazionale, hanno molto ragionevolmente ritenuto che i rischi connessi all'infezione da Covid-19 siano incommensurabilmente maggiori rispetto ai rischi connessi alla vaccinazione: per stare soltanto ai dati italiani, stiamo parlando di molte centinaia di morti ogni giorno sicuramente causate dal virus, a fronte di due o tre casi di trombosi cerebrale su milioni di vaccinazioni, il cui collegamento causale con il vaccino è soltanto una ipotesi lontanissima dall'essere dimostrata.
D. La sanzione della sospensione dello stipendio è prevista da decreto-legge fino a fine anno, presumendo che entro allora la pandemia sia finita. In caso contrario, se la misura dovesse essere prorogata, avremmo lavoratori a cui è negato di svolgere le proprie mansioni e che restano senza stipendio?
R. Se a fine anno la situazione non si sarà normalizzata, l'ente datore di lavoro sarà plausibilmente abilitato a prorogare la sospensione del dipendente che insista nel rifiutare la vaccinazione.
D. L'obbligo esiste solo per i sanitari. Il protocollo sottoscritto proprio questo martedì dal governo con le parti sociali e l'Inail prevede che le aziende di altri settori possano vaccinare i propri dipendenti, che aderiscono su base volontaria. Perché non c'è l'obbligatorietà?
R. Perché non in tutte le aziende sussiste lo stesso rischio di contagio che tipicamente esiste in un ospedale o casa di riposo per anziani. Per esempio, in una azienda in cui ciascun dipendente opera in una sua stanza e senza contatti con persone terze, la vaccinazione non è una misura indispensabile come invece lo è in un ospedale o in una casa di riposo.
D. Ma dove il pericolo di contagio in azienda ci sia?
R. In quel caso è l'articolo 2087 del codice civile ad attribuire in modo molto esplicito al datore di lavoro la responsabilità di adottare le misure necessarie. Sentito il medico competente, dunque, egli deve adottare tutte le misure consigliate dalla scienza e dall'esperienza per eliminare radicalmente il rischio di un focolaio di infezione. Se il datore adotta questa misura il dipendente, a norma dell'articolo 20 del Testo unico sulla sicurezza nei luoghi di lavoro, è tenuto a ottemperarvi.
D. E la libertà di non sottoporsi a trattamenti sanitari sancita dall'articolo 32 della Costituzione?
R. È lo stesso discorso che abbiamo fatto prima: libero ciascuno di non vaccinarsi, ma non al costo di mettere a rischio la salute di altre persone. Tra l'altro, il datore di lavoro deve farsi carico anche del problema dei propri dipendenti che possono avere un motivo giustificato per non vaccinarsi, come nel caso delle donne in gravidanza o delle persone che soffrono di immunodepressione: quando si appartiene a una comunità, qual è quella aziendale, si è vincolati a un obbligo di solidarietà verso i suoi membri e in particolare verso i più deboli o fragili.
D. I giudici del lavoro sono già stati chiamati a intervenire sulla questione?
R. A quanto mi risulta, per ora ci sono solo una decisione in via d'urgenza del Tribunale di Udine e una di quello di Belluno, entrambe nel senso della sussistenza dell'obbligo per il personale sanitario, anche prima del decreto-legge che ora lo ha sancito esplicitamente. Entrambe le decisioni sono motivate in riferimento al potere-dovere del datore di lavoro, sancito dall'articolo 2087 del codice civile.
D. I contratti di categoria potrebbero prevedere misure più restrittive in quanto ai vaccini?
R. La contrattazione può utilmente intervenire sulla materia, come è già accaduto con i protocolli interconfederali sulla sicurezza; quello che non può fare, però, è esentare il datore di lavoro dalla sua responsabilità verso i dipendenti e gli utenti per la loro sicurezza.
D. Vuol dire che un datore di lavoro domani potrebbe essere tenuto responsabile dei danni derivanti a un dipendente o un utente dei servizi resi dall'azienda per l'infezione trasmessa da un dipendente non vaccinato?
R. Pensiamo al caso di un'impresa di trasporto aereo o ferroviario, oppure di un albergo, o di un ristorante, o di una scuola, dove un dipendente che ha rifiutato di vaccinarsi sia causa di un focolaio epidemico. Se si applicano i criteri elaborati dalla giurisprudenza in materia di prevenzione delle malattie in azienda – si pensi alla giurisprudenza sul mesotelioma causato dalle micro-fibre di amianto – mi sembra molto probabile che in un caso di questo genere, dal momento in cui la vaccinazione è concretamente possibile, il datore di lavoro sia tenuto responsabile del danno causato dal contatto con il dipendente non vaccinato. Basterebbe il riferimento all'articolo 15 del Testo unico sulla sicurezza, che obbliga il datore di lavoro a non limitarsi alle misure protettive, quando è possibile eliminare alla radice la causa stessa del rischio.
D. Un datore di lavoro potrebbe incentivare i propri dipendenti a vaccinarsi prevedendo dei premi?
R. Dove la vaccinazione costituisca una misura necessaria per la sicurezza in azienda, e il datore di lavoro l'abbia adottata a norma dell'articolo 2087, sono del tutto legittimi sia gli incentivi positivi, i premi per chi adempie, sia quelli negativi, le sanzioni proporzionate, per chi non adempie.
D. Secondo lei regge la tesi dell'Inail che chi rifiuta il vaccino ma si contagia ha diritto alla copertura per la malattia?
R. Sì: con quella delibera l'Inail nega la qualificazione dell'evento come infortunio o malattia professionale, in considerazione del cosiddetto “rischio elettivo”. Dunque il lavoratore che si è ammalato in questo caso ha diritto solo al trattamento ordinario di malattia.
D. In Europa si discute del passaporto vaccinale. La ripresa dell'economia, penso al turismo ma anche al libero accesso ai ristoranti, può passare per un certificato di quel tipo? Si possono legittimamente stabilire limitazioni alla circolazione per chi ne è sprovvisto?
R. L'ordinamento europeo è la fonte principale della protezione della privacy. Se dunque proprio dalla Ue viene istituito il passaporto vaccinale, come strumento ritenuto indispensabile per rendere effettivo il diritto alla libera circolazione, questo significa che esso è compatibile con la protezione della privacy.
© Riproduzione riservata
0 notes
Text
L’importanza strategica dell’Innovazione Digitale nel Servizio di Assistenza Domiciliare Integrata
(di Giancarlo De Leo Consulente in Editoria Medico-Scientifica e Sanità Digitale, Socio e Segretario dell’Osservatorio Sanità Digitale dell’AIDR) L’Assistenza Domiciliare Integrata (ADI) è una formula assistenziale dedicata agli anziani e a tutte le persone che non sono autosufficienti. Un’assistenza che si svolge presso il malato che ne ha necessità, sia che si tratti di un anziano che di un soggetto affetto da una malattia invasiva. Si tratta di una formula che ha alla sua base due capisaldi fondamentali: umanizzazione delle cure e prossimità al malato. Una soluzione che alleggerisce il peso affrontato dalle strutture ospedaliere, perché cura ed assiste il malato presso la sua abitazione. Chi sceglie di avvalersi dei servizi ADI in genere affronta dei problemi che hanno la necessità di essere gestiti quotidianamente. Si tratta di trattamenti medici, ma anche di supporto infermieristico e di terapie riabilitative. Tra le possibilità di aiuto ci sono anche dei servizi socio-assistenziali estremamente importanti. L’ADI viene effettuata a domicilio e per il richiedente non ha nessun costo perché le spese sono sostenute dal Servizio Sanitario Nazionale. Si tratta di un sostegno che, in base alle necessità effettive, può coprire alcuni giorni della settimana, oppure funzionare 7 giorni su 7 e che riguarda sia il piano infermieristico, che il sociale e il fisioterapico, insieme ad alcune visite specialistiche. Per quello che riguarda la domanda l’iter può variare a seconda della regione di residenza e della Asl competente. La richiesta dovrebbe partire dal medico di base, ma può essere avanzata anche da uno specialista ospedaliero, dagli assistenti sociali o da un distretto sanitario. La domanda passa al vaglio dell’Unità Valutativa Multidimensionale (UVM), che redige il Piano di Assistenza Individualizzato (PAI), con il programma (dove sono specificate le figure specialistiche necessarie e le modalità terapeutiche da attuare nei confronti del beneficiario) e la terapia adatta al paziente. Una best practice di Sperimentazione Gestionale di Assistenza Domiciliare Integrata: Il progetto ADIGest dell’ASL di Brindisi Il progetto ADIGest nasce dalla volontà dell'ASL di Brindisi di realizzare una sperimentazione Gestionale di Assistenza Domiciliare Integrata costituendo un Partenariato Pubblico Privato tra l’ASL ed un soggetto privato. L’intento è migliorare il servizio a parità di costi e beneficiare di tutti i vantaggi derivanti da una concreta riorganizzazione del servizio ADI nell’intera provincia di Brindisi in maniera efficiente ed efficace: efficiente attraverso una riallocazione razionale di costi ed oneri, efficace perché punta ad un’elevata offerta e ad un elevato standard di qualità percepita del servizio nella popolazione. Dopo quasi due anni dall’articolo eHealth, quanto è importante il digitale nel servizio di assistenza domiciliare Integrata?, anche alla luce dell’attuale emergenza pandemica, si intendono approfondire i dettagli degli sviluppi del progetto e le sue prospettive future in termini di replicabilità. Tutto l’operato dell’Assistenza Domiciliare Integrata dell’ASL di Brindisi è guidato da una piattaforma informatica adattata su misura per il servizio: ADIGest, realizzata dalla società THCS srl, e utilizzata dall’ 1 dicembre 2016. Ad oggi si è perseguito un obiettivo principale: digitalizzare il processo di erogazione dell’Assistenza Domiciliare in tutte le sue sfaccettature con l’ambizioso fine di ottimizzarne l’efficienza e l’efficacia gestionali ed operative. Il tutto mantenendo il requisito di rendere l’esperienza facilmente replicabile in altre realtà, come previsto dal Progetto di Sperimentazione Gestionale, approvato dalla Regione Puglia e dall’ASL di Brindisi. In linea con il Progetto di Sperimentazione, che prevede la Revisione Sistematica dei Processi, è stato avviato un considerevole aggiornamento del sistema, concepito grazie all’esperienza maturata nei primi anni di servizio e che prevede una ottimizzazione resa possibile dalle evoluzioni tecnologiche attuali. Ci si è quindi posto l'obiettivo di migliorare la produttività dei servizi, modificandoli ed integrandoli con aggiuntive funzionalità, tra le quali alcune si sono rese indispensabili alla luce dell’emergenza CoViD-19, come: 1. Il miglioramento del Sistema Presa in carico e Capacità produttiva RTI ADI. Durante i primi anni di esercizio è emersa la necessità di aumentare le prestazioni domiciliari fino ad arrivare, in certi periodi, a raddoppiare il numero di accessi richiesti rispetto a quelli previsti in fase di gara. È stato quindi implementato un sistema che ottimizza il monitoraggio: - dell'attività programmata per periodo di riferimento (annuale, semestrale, quadrimestrale, trimestrale o mensile); - dell'impegnato, ovvero quanto corrispondente alle attività previste dai Piani Individuali già acquisiti; - della potenzialità di erogazione futura, in base al personale contrattualizzato. 2. Il sistema di monitoraggio CoViD-19 Gli operatori domiciliari nell’erogazione del servizio ADI hanno un evidente elevato rischio di contagio (e di trasmissione) da CoViD-19, poiché ognuno entra quotidianamente in circa dieci domicili diversi. E’ stato implementato un modulo nella piattaforma, che consente il monitoraggio continuo della condizione dell'Assistito tramite un aggiornamento della Scheda di Valutazione del Rischio al Coronavirus. E’ stato messo a disposizione del Servizio di Assistenza Domiciliare Integrata dell’ASL di Brindisi (Soggetto erogatore, Distretti Sociosanitari, PUA – Porte Uniche di Accesso), per agevolare il processo di “collegamento” virtuale delle persone in assistenza con il sistema sanitario, siano essi ADI che persone in isolamento domiciliare. Il modulo semplifica e digitalizza interamente il processo di produzione della Scheda, rendendolo compliance ai requisiti di garanzia della privacy e garantendo che venga mantenuta traccia nel tempo delle rilevazioni effettuate. 3. Smart working del personale amministrativo, teleconferenza e formazione a distanza L’emergenza pandemica ha reso necessario e auspicabile l’adozione dello strumento di smartworking per il personale amministrativo e l’introduzione nel sistema di modalità di collegamento a distanza per le riunioni tra Operatori, tra ASL e Partner privato, tra Operatori e Medici, ecc… e per le attività formative. Sono state implementate tali funzionalità fruibili a distanza e con un corretto monitoraggio delle attività svolte, contribuendo così a tenere in vita la sperimentazione e, al contempo, evitare il contatto ravvicinato. Oggi il sistema ADIGest mira ad offrire un servizio completo di digitalizzazione a tutti gli stakeholder del servizio di Assistenza Domiciliare, non ultimo il cittadino, al quale si intende offrire un servizio migliore, una maggiore consapevolezza del processo assistenziale a lui rivolto ed una maggiore responsabilizzazione verso la propria salute, anche grazie all’utilizzo di un Assistente Virtuale - Avatar con cui conversare in linguaggio naturale. Il tutto in un processo smart ed efficace e nel rispetto degli standard previsti nelle Linee Guida Regionali per le Cure Domiciliari che gli permetterebbe di consultare: - Stato dell’arte di pratiche e richieste; - Calendario di esami o prestazioni prenotate o erogate con gli operatori coinvolti e i loro riferimenti; - Dimissioni ospedaliere, piani fisiatrici, Risultati di referti; - Indici e dati in generale, anche personalizzabili per livello assistenziale o patologia. Aver digitalizzato l’intero servizio ha permesso di conseguire diversi obiettivi fondamentali: - L’aumento degli assistiti in carico è passato da circa 1.600 a 2.500 dopo i primi sei mesi di attività, sarebbe impensabile gestire questi numeri carta e penna e recentemente leggermente calato solo a causa della pandemia in corso; - La possibilità di monitorare in tempo reale le attività svolte a domicilio dagli operatori sanitari; - L’opportunità, per assistiti/caregiver e MMG, di consultare la Scheda Domiciliare Integrata, nella quale possono essere inseriti anche parametri vitali e altri dati di monitoraggio in telemedicina; - La riduzione degli errori prima causati dalle operazioni svolte manualmente. Questo è riscontrabile ad esempio negli errori di trasmissione al sistema regionale che, se prima si attestavano su una percentuale pari a circa il 10%, oggi hanno un margine di errore quasi nullo (nel mese di gennaio 2021 si sono registrati solo 9 errori su più di 26.000 accessi inviati, meno dello 0,4 0/00. L’innovazione apportata è stata innanzitutto organizzativa e di processo, quindi tecnologica per il perseguimento degli obiettivi di Digitalizzazione in Sanità e seguendo un modello User Driven. La qualità del sistema è sovente riportata in articoli di giornale, inoltre il Sistema ADIGest, presentato al contest lanciato da FPA e Allea con il supporto incondizionato di Teva Italia durante il Forum dell’innovazione per la Salute del 2017 ha ricevuto due premi: il Premio InnovaS@lute2017 “Innovatore 2017” e il Riconoscimento speciale TEVA nell’ambito “Infrastruttura di comunicazione e collaborazione tra strutture, professionisti e amministrazioni” ed oggi è uno dei 10 finalisti nazionali del premio eHealth4all. Nelle linee guida per la predisposizione dei progetti che comporranno il PNRR, un capitolo importante di questo documento è dedicato alla riforma della Pubblica Amministrazione, si legge che “Modernizzare il Paese significa, anzitutto, disporre di una Pubblica Amministrazione efficiente, digitalizzata, ben organizzata e sburocratizzata, veramente al servizio del cittadino.” Ebbene, l'esperienza ADIGest è ormai consolidata da più di quattro anni di esercizio e costantemente aggiornata in termini tecnologici ed è trasferibile in qualsiasi realtà che eroghi servizi di Assistenza Domiciliare, sia pubblica che privata, che può replicare il modello organizzativo, gestionale e tecnologico adottato nel servizio reso nella provincia di Brindisi. Read the full article
0 notes