#premi sanità
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pier-carlo-universe · 1 month ago
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L’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Alessandria trionfa con il Lean Healthcare Award
Un premio prestigioso per l’eccellenza nell’innovazione sanitaria
Un premio prestigioso per l’eccellenza nell’innovazione sanitaria L’Azienda Ospedaliero-Universitaria (AOU) di Alessandria ha conquistato il Lean Healthcare Award, il più importante riconoscimento italiano per i progetti di riorganizzazione e miglioramento nel settore sanitario. Un traguardo significativo che porta, per la prima volta, il Piemonte sul podio di questa prestigiosa…
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raffaeleitlodeo · 18 days ago
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Non si sa ancora il motivo dell’omicidio di Brian Thompson, l’AD della United Health Care, freddato a Manhattan, ma la reazione delle moltitudini che sui social hanno celebrato l’omicidio rivela comunque la verità che, in cuor loro, milioni di Americani hanno sognato una vendetta simile.
Di tutte le anonime e inappellabili forze che governano la vita quotidiana degli Americani, la sanità commerciale è quella che infligge costanti tormenti e sofferenze e le ingiustizie più crudeli ai cittadini inermi. In particolare, lo sono le assicurazioni mediche, un settore industriale da 4000 miliardi l’anno il cui business model consiste nel riscuotere esosi premi da clienti-ostaggio e successivamente minimizzare i servizi erogati traendo dalla differenza utili da capogiro (Per la United, $371 miliardi nel 2023).
Negli Stati uniti la sanità è del tutto asservita sul mercato privato, controllato da Big Pharma e Big Insurance (cui è del tutto assoggettata la professione medica). Il risultato è la colossale inefficienza di un sistema che deve tener conto di quei profitti (in USA la spesa sanitaria procapite ammonta a più di $12000 – il doppio dei $6000 di altri paesi industrializzati) a fronte di risultati e. aspettativa di vita inferiori. Il catalogo delle vessazioni ed angherie inflitte ai “clienti” per massimizzare i guadagni è praticamente un genere letterario a se.
Poco dopo essermi traferito in California, da studente, ho contratto una meningite virale. Recatomi al locale pronto soccorso, un esame ha confermato la diagnosi e il medico mi ha detto che, data la gravità, si imponeva un ricovero immediato. All’apprendere che non ero assicurato, però mi ha comunicato che non c’era nulla che potesse fare per me e mi ha dimesso con un paio di compresse analgesiche (12 ore dopo ero sotto tenda a ossigeno in un ospedale statale, tenuto per legge a somministrare cure.) La lezione sulla locale concezione sanitaria, si è completata con le bollette da molte migliaia di dollari arrivate in seguito (con minacce di pignoramento), non solo dall’ospedale curante, ma da quello che mi aveva messo alla porta.
Una goccia nel mare u in un mare di malasanità governata da algoritmi aziendali e anonimi funzionari col mandato di negare i benefici promessi dai contratti assicurativi. Chiedete ad una Americano per strada e saprà snocciolare una litania di aneddoti horror. Partorienti dimesse il giorno della nascita per carenza di assicurazione. Decine di migliaia di dollari fatturati per visite al pronto soccorso. Cure negate perché procedure essenziali vengono dichiarate “elettive” dagli assicuratori o “eccessive” (compreso, in caso di anziani, perché “è stata già raggiunta la logica aspettativa di vita”). Ogni anno 650000 americani dichiarano bancarotta per spese mediche. Solo questa settimana ha fatto notizia l’annuncio del colosso assicurativo Anthem: avrebbe continuato a rimborsare le anestesie chirurgiche ma “per un numero limitato di minuti.”
In questo quadro fa ridere l’idea che gli immigrati vengano in America “per approfittare della sanità pubblica.” Sono giustificati semmai gli avvertimenti dei consolati che consigliano ai turisti di premunirsi prima di visitare un paese dove un osso ingessato ti può rimandare a casa con debiti per decine di migliaia di dollari.
È il mercato bellezza. Se non vuoi perdere alla roulette non entrare nel casinò.
Non c’è da sorprendersi allora che alla notizia dell’omicidio, così tanti Americani abbiano avuto lo stesso pensiero, maturato in anni di paura e disgusto e notti in bianco passate a pensare come poteri permettersi d salvare la pelle mentre gli assicuratori brindavano.
Quando è stato ucciso Thompson si apprestava a brindare con gli azionisti un altro trimestre di stratosferici fatturati sulla pelle degli “assistiti.”
Al di là dei motivi che potranno venire acclarati, il gesto violento di Manhattan ha immediatamente assunto riflessi di lotta di classe - o delle forme patologiche che ne hanno preso il posto nella distopia ballardiana in cui viviamo. In attesa che si insedi un governo di diretta proprietà delle corporation e dei miliardari che le gestiscono. Luca Celada, Facebook
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vintagebiker43 · 13 days ago
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@temenyde su Threads
SETTANTACINQUE premi Nobel hanno firmato un appello per chiedere al congresso USA di NON ratificare la nomina di Robert Kennedy Jr., accanito sostenitore dell'ideologia no vax, a segretario della Sanità americana. Non UNO... SETTANTACINQUE!!!! Forza, venite a scrivere che sono tutti personaggi che non sanno di cosa parlano, che sono manipolati da BigPharma e altre cazzate simili.
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ili91-efp · 1 year ago
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Drama Quiz 2023
Ringrazio come sempre @dilebe06 per l'invito a questo quiz.
Eh insomma... come state per vedere, quest'anno non è andata granché. Per quanto concerne i drama, è stato un anno di crisi (da cui forse ora ne sto uscendo). Ero partita anche bene, ma dopo qualche mese mi sono un po' arenata e rispetto ai 58 drama visti lo scorso anno, questa volta... sono solo 38. Tra l'altro, quest'anno manca il WOW, cioè il drama che si ruba tutti i premi. Peccato.
Ma... bando alla ciance e via alle danze!
Lista drama visti 2023 = 38
Corea del Sud (18): Oh My Assistent, Revenge of Others, My Love From The Star, The Glory Season 1, Kairos, Alchemy of Souls 2, The Glory Season 2, The Good Bad Mother, Dr. Cha, Sweet Home Season 1 e Season 2, King The Land, My Lovely Liar, See You in My 19th Life, All of Us Are Dead, Bump Up Business, Daily Dose of Sunshine, Perfect Marriage Revenge
Cina (4): Shining for one thing, Love Between Fairy and Devil, Legally Romance, My Deepest Dream
Giappone (2): Mitaraike Enjou Suru, Pending Train: 8:23,
Thailandia (14): Between Us, The Eclipse, Midnight Motel, Dirty Laundry, Bed Friend, Chains of heart, Never Let Me Go, P.S. I Hate You, Be My Favorite, My School President, Moonlight Chicken, Only Friends, Dangerous Romance, 10 Years Ticket,
DROPPATI: My Calorie Boy, Destined With You, A Time Called You, Mask Girl, The Killing Vote
1) Il drama più bello che hai visto: Daily Dose of Sunshine
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[GIF di marymekpop]
Risposta un po' difficile, perché quest'anno manca il drama che ti ruba il cuore (l'anno scorso fu Go Ahead, anche se fu una scelta difficile perché avevo ben 4 eccellenze tra cui scegliere). E' vero che ci sono diversi drama belli e che ho apprezzato un sacco (più che altro nel periodo pre-crisi), ma nessuno che spicca in mezzo agli altri. Alla fine, a sorpresa, ho deciso di premiare il penultimo drama che ho completato (perché sancisce anche un po' l'inizio, forse, della ripresa). Molto brevemente, Daily Dose of Sunshine parla di un'infermiera molto empatica e gentile che inizia a lavorare nel reparto psichiatrico di un ospedale. Sembra una storia banale, ma non è così, è il come viene raccontato il tutto a renderla speciale. Perché non solo è un drama oggettivamente molto bello, ma di cui ho apprezzato la tematica trattata (la sanità mentale in varie forme) e che mi ha coinvolto al punto da farmi spargere lacrime diverse volte, cosa non facile non essendo un drama nemmeno particolarmente drammatico (non come per esempio Tomorrow o Move To Heaven, per citarne un paio). In Daily Dose of Sunshine ho trovato ottima la recitazione (molto brava Park Bo Young, il ruolo le è calzato a pennello), mi sono piaciuti i personaggi e le loro storie, e dove hanno condotto. In linea generale, ho apprezzato un po' tutto, l'unica cosa un po' blanda e che mi ha lasciato perlopiù indifferente è stata la coppia principale. Non era fatta male, ma non mi ha colpito particolarmente. Mancanza di chimica, forse? Ho trovato ottimo che non si sia allungato il brodo, infatti hanno chiuso in soli 12 episodi. Anzi, a dirvela tutta, quasi quasi avrei preferito che fossero 16.
2) La storia d'amore che ti ha conquistato di più: My Lovely Liar
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[GIF di moonlightsdream]
Ho un ricordo un po' altalenante di questo drama, penso che se l'avessi visto in un altro momento lo avrei apprezzato di più, però... mi è rimasta impressa una scena che mi ha portato a scegliere la storia d'amore dei due lead come vincitrice di questa categoria, cioè la madre del lead che lo osserva da lontano a una fiera a cui sta partecipando insieme alla lead. Lui, che per tanto tempo si è nascosto dagli altri soffrendo terribilmente per quello che gli era accaduto anni prima, ora ride contento, alla luce del sole. Ma non è solo questo. In questo drama, la protagonista riusciva a captare quando le veniva detta una bugia, e quindi mi piaceva che lui non le mentisse mai (anche prima di scoprire questa cosa), e anche quella volta in cui lui diceva la verità ma suonava come bugia, lei, che per tutta la vita si era sempre fidata del proprio infallibile potere, ha lo stesso deciso di fidarsi e di aiutarlo a scoprire la verità sul passato di lui. Sono stati una buona coppia, per tanti motivi, direi che si meritano questo premio.
3) Il drama che ti è piaciuto di meno: Between Us
Between Us è lo spin-off di Until We Meet Again e ci sono voluti 3 anni perché uscisse. Okay, c'è stato il covid (tipo subito dopo che è finito Until We Meet Again), ma il problema non è l'attesa, è cosa ci hanno fatto con quest'attesa. La risposta è semplice: niente. Non l'hanno sfruttata affatto. La Thailandia dal 2019 si è evoluta con i BL, di parecchio. Un drama accettabile nel 2019, ora viene scalzato da quelli che sono andati avanti e sono migliorati in tutti i fronti. Inoltre, benché a me Boun e Prem non piacciano come attori (non tiratemi le pietre), ammetto che sono migliorati in tre anni in termine di recitazione (e vorrei ben vedere!), ma posso dire di aver visto molto di meglio? Il problema principale, comunque, è un altro: ma che NOIA è questo spin-off!? Ho aspettato tre anni per poi annoiarmi a morte! Peccato, perché questo drama poteva essere la rivalsa di questa povera coppia, la WinTeam, che era già stata bistrattata nella serie principale (sì, perché erano stati usati sostanzialmente come promozione per qualche prodotto dello sponsor, tipo il sacchetto di patatine). E invece no. Era meglio rimanere nell'ignoranza, quando ancora attendavamo invano questa serie chiedendoci come sarebbe stata. A volte il viaggio è migliore dell'arrivo.
4) Una serie che meriterebbe un sequel: The Glory
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[GIF di bareums]
Personalmente non sono tanto a favore dei sequel (vale per tutto, non solo per i drama), anche perché in linea di massima, soprattutto se non sono previsti, tendono a rovinare il materiale di partenza. La vendetta della lead di The Glory si è conclusa e sono contenta così, con il finale che ci hanno dato, però... [SPOILER FINE SERIE], io la vendetta del lead la vedrei eccome! Non pretenderei una serie lunga, magari anche solo 8 episodi (oppure un film!), però mi piacerebbe assistere al suo trionfo, vedere come gli insegnamenti della lead abbiano dato i suoi frutti, e come questa volta sia lei l'aiutante anziché l'aiutata. Sarebbe interessante! [FINE SPOILER].
5) Il personaggio preferito: My Love From The Star
Ho deciso di premiare, una volta tanto, un second lead, precisamente quello di My Love From The Star. Se lo merita, in particolare perché farsi apprezzare da me nonostante sia un second lead non è cosa facile (di solito li trovo o insopportabili, oppure fatti con lo stampino per farti provare pietà per loro). Inoltre, Lee Hui Kyung ha il merito di avere anche una bella evoluzione, infatti non mi è piaciuto fin da subito. Dopo un inizio un po'... pesante, si è ripreso alla grande. E' stato innamorato e non ricambiato dalla lead per quasi metà della sua vita e non voleva rassegnarsi, cosa che trovavo assolutamente insopportabile, ma poi questo personaggio mi ha piacevolmente sorpresa e infine conquistata. Perché se da una parte c'era il lead con lo spessore della carta velina e il carisma di un topo, Lee Hui Kyung era un bravo personaggio, intelligente e sincero nei suoi sentimenti. Tra l'altro, [PICCOLO SPOILER ANCHE SE STA COSA SI SCOPRE TIPO SUBITO] non è facile accettare che il proprio fratello sia un killer psicopatico e darsi pure da fare per provarlo![FINE SPOILER] Se tutti i second lead fossero così, magari pure io inizierei a soffrire della famosa sindrome a loro dedicata.
Bonus: L'infermiere di Daily Dose of Sunshine. Ho adorato questo personaggio che era sempre pronto a farsi in quattro per i suoi colleghi e per i pazienti del reparto. Era una spalla amica e di supporto.
6) Il personaggio più odiato: Kairos
In questo drama, ho odiato tanto, ma proprio tanto, la moglie del lead, aka un ghiacciolo sarebbe più caldo. [SPOILER COME SE PIOVESSE] Questa terribile donna ha organizzato un finto rapimento/omicidio della figlia piccola+finto suicidio per puro e semplice egoismo. Lei e il lead avevano problemi matrimoniali e anziché lasciarlo e chiedere il divorzio come una persona normale, ha preferito mettere su questo teatrino e far credere a un poveraccio di aver perso tragicamente due membri della propria famiglia. Tra l'altro, se la lead non gli avesse telefonato al momento giusto, Mrs Ghiacciolo sarebbe stata responsabile della sua morte, visto che lui era pronto a suicidarsi per la troppa disperazione. E alla moglie gliene frega qualcosa di aver distrutto psicologicamente il padre di sua figlia? Certo che no, per lei conta solo se stessa. E quando la figlia chiede giustamente del padre a cui vuole bene? Lei tergiversa. Il punto più alto è stato quando ha detto all'amante (e suo complice) che la figlia sarebbe stata felice finché lei stessa era felice. Il massimo dell'egoismo e dell'egocentrismo.[FINE SPOILER]
Bonus: The Good Bad Mother. Hanno tentato ripetutamente di cercare di farmi provare empatia per la madre del titolo, ma senza successo. Per carità, bellissimo personaggio, ma l'ho odiata e non l'ho mai perdonata.
7) Una ship che proprio non ti è piaciuta: PS I Hate You
E' una risposta un po' borderline probabilmente, però non mi è venuto niente di meglio. La cosa strana, è che Meen e Pitch non sembrano una brutta ship visti da fuori, però Pitch manda dei brutti segnali fin dal primo episodio. Segui questo personaggio che pare tanto un bravo ragazzo innamorato di Meen e percepisci che ha qualcosa che non va, ma non sai cosa, anzi, pensi pure che sia una tua impressione. Nel mentre, la coppia cresce e si avvicina, la ship prospera e con essa la brutta sensazione, che ti segue, indimenticata. Poi arrivi alla fine, la sensazione negativa ti ha messo con le spalle al muro ed è finalmente pronta a svelarti che... [SPOILER FINALE]... che il caro Pitch è un dannato psicopatico e che Meen non solo se l'è sposato, ma i due hanno pure figliato.[FINE SPOILER]. Non so perché la risposta di questa domanda sia diventata una specie di racconto horror...
8) Il finale più bello: PS I Hate You
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[GIF di freensrcha]
Sì, di nuovo loro, ma in positivo questa volta, perché sinceramente questo drama ha un finale perfetto. Ogni personaggio ha esattamente quello che si merita, nel bene e nel male. Causa ed effetto. PS I Hate You non è un drama rose e fiori, è popolato da personaggi che prendono un sacco di decisioni pessime e che sono uno peggio dell'altro, pertanto anche il suo finale è spietato, ma benché a me i finali felici piacciano molto, ho trovato molto catartico questo finale e pertanto si merita la vittoria.
9) Un attore e un attrice che ti sono piaciuti tantissimo: The Good Bad Mother e Moonlight Chicken/Only Friends
Attrice: Ra Mi Ran, aka la mamma di The Good Bad Mother. L'ho trovato bravissima nel suo ruolo, mi ha fatto provare un sacco di sentimenti contrastanti per il suo personaggio. Mi dispiaceva per lei, ma allo stesso tempo la odiavo, poi provavo compassione, e il secondo dopo di nuovo una rabbia profonda. Ha reso il suo personaggio a tutto tondo, difficile da amare e da odiare completamente allo stesso tempo.
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[GIF di bunnakit]
Attore: Khaotung per i suoi ruolo di Gaipa in Moonlight Chicken e Ray in Only Friends, ma soprattutto il primo perché ci sono due scene in particolare che mi sono rimaste impresse nella retina. [ATTENZIONE, SPOILER!] La prima è quando Gaipa si dichiara e viene rifiutato da Jim, le emozioni che in quel momento sono passate sul volto di Khaotung sono state un colpo, il suo dispiacere era veramente palpabile, così come il suo modo di cercare di minimizzare la cosa. La seconda scena, ancora più intensa, è quando canta al funerale della madre. Disperazione pura. In generale, ottima l'interpretazione in entrambe le serie.
10) la morte di un personaggio che ancora non hai superato: All of Us Are Dead
Il titolo magari un minimo lo suggerisce, ma questo drama non è esattamente una passeggiata di salute. D'altronde, cosa ci si può aspettare da un'epidemia zombie scoppiata all'improvviso in un liceo che poi si diffonde a macchia d'olio in tutta la città? E il problema è... che non ho solo un personaggio da citare per questa domanda, ne ho più di uno! Anzi, faccio quasi prima a dire chi è sopravvissuto! Citiamo i morti che mi hanno ferito di più (SPOILER, è OVVIO!)... per esempio il padre della protagonista, che ha fatto carte false per raggiungere la figlia. Riesce a riabbracciarla un'ultima volta, ma ormai è già stato contagiato dal virus e quindi si sacrifica per farla scappare illesa. Il lead! Morto anche lui poco dopo essere stato morso dopo essersi sacrificato per gli altri e aver affrontato quel bastardo del villain (in realtà, non è sicuro al 100% che sia morto, potrebbe essere solo stato sepolto dai detriti, io ancora ci spero!). L'amico del lead! Morto male perché quella maledetta ragazzina ha pensato bene di infettarlo apposta! E, infine, altro ragazzo che si è sacrificato mentre cercavano di scappare perché si era reso conto di essere stato morso ed era quindi spacciato già in partenza. Mi fermo qui, è meglio.
11) La OST che ti è piaciuta di più: Shining for One Thing
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[GIF di dorameiraxp]
Questo drama aveva veramente delle ost bellissime. In particolare alcune, nelle scene tragiche, erano perfette per quei momenti (per farti stare peggio!), con un testo davvero appropriato a quello che veniva rappresentato sullo schermo. La mia preferita: Cold.
Bonus: Only Friends Opening (che bravo Khaotung con quest'opening. Ce l'ho fissa su spotify da quando ho visto questo drama).
12) L'attore e attrice peggiori: Perfect Marriage Revenge
Attore: Oh Seung Yun di Perfect Marriage Revenge, aka il marito nel primo universo e successivamente ex fidanzato della lead quando lei torna nel passato. Onestamente, ho trovato la sua interpretazione troppo caricata, al punto che le sue espressione basite (e questo personaggio è moooolto spesso basito in questo drama) erano così esagerate che non riuscivo a prendere per niente sul serio questo personaggio. Non ha aiutato, e mi dispiace dirlo, che abbia un viso troppo alla baby face. Ha 32 anni e ne dimostra 20 a dir tanto. Confrontandolo con il lead (interpretato da Sung Hoon che di anni ne ha ben 40 benché portati bene), c'è troppa disparità!
Salterò invece la nomination dell'attrice peggiore. Sinceramente non ho trovato nessuna da citare.
13) Una serie che merita più conoscenza: Kairos
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[GIF di shineunsoo]
Di solito, quando un drama non ha il lato romantico e verte su altre tematiche, tende a venire perlopiù ignorata dalla massa. Penso che questo sia il caso di Kairos, che è una serie che mi tenuto incollata nei primi mesi di quest'anno. Serie che ho apprezzato moltissimo e che tocca la tematica degli spazi temporali in chiave poliziesca con un po' di politica e corruzione. Abbiamo due persone legate da una telefonata che per un minuto al giorno li connette nonostante li separino alcuni mesi, infatti vivono sue due linee temporali diverse. Grazie a questa connessione, possono aiutarsi a vicenda. Drama bello e appassionante che merita sicuramente una chance!
14) Il momento che ti ha fatto saltare sulla sedia: The Glory parte 1 e 2
C'è una scena che ho trovato particolarmente scioccante sia in senso buono sia in senso negativo. [SPOILER] Nel corso della prima parte del drama, un personaggio scompare improvvisamente e viene un po' lasciato a intendere che sia morto. Nella seconda parte, si scopre che sì, questo personaggio è effettivamente morto, ma è il come, la parte scioccante! Cioè, non tanto che sia stata la cattiva della storia a colpirlo ben due volte, ma che lui dopo fosse ancora vivo e che se non si fosse comportato come feccia con le donne, magari la ragazza del negozio avrebbe chiamato un'ambulanza anziché dargli il colpo di grazia. Beh, si raccoglie quello che si semina...
15) Il protagonista maschile preferito: Revenge of Others
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[GIF di smileytharn]
A parte l'essere probabilmente il personaggio più sfigato nella storia dei drama (no, seriamente! Al primo episodio si scopre che ha una malattia terminale, poi ha un fratello morto suicida, del padre non si sa nulla, ha anche una madre malata, viene malmenato per tutta la stagione, sospettato di omicidio, rapito, torturato...), Ji Soo Heon era proprio un bel personaggio. Aveva una forza d'animo fuori dal comune visto che nonostante la sua sfiga costantemente presente, ha comunque trovato la forza di volontà di prendere in mano la situazione e mettersi a vendicarsi dei bulli della sua scuola e aiutare la lead a scoprire la verità sulla morte del fratello (e pure instaurare una relazione con lei, complimenti!). Un ragazzo veramente forte che per tutto il drama mi ha fatto preoccupare e dispiacere per lui per tutte le disgrazie che gli capitavano e per come affrontava la situazione nonostante gli alti (pochi) e i bassi (molti). Una visitina a Lourdes al posto suo me la farei, comunque... [Tra l'altro, ho iniziato questo drama totalmente inconsapevole, perché tra i tag su MyDramaList non c'è "terminal illness" e mi è preso un colpo quando il dottore dà la diagnosi al protagonista nel primo episodio, ma ormai ero intrippata e mi ero già affezionata a lui quindi ho proseguito, e alla fine ne è valsa la pena].
16) La storia d'amore che non ti è piaciuta: Only Friends
Mi è piaciuta la serie e l'ho seguita con piacere di settimana in settimana, però tra le varie coppie della serie sapevo che ce n'era una che con me non avrebbe funzionato, cioè Top e Mew. Fin dal principio sapevo che non avrei mai potuto shipparli perché già il trailer ti spoilera che ci sarà un tradimento e quello è un big no. Poi la serie è iniziata e, tradimento a parte, ci sono state altre cose che non ho apprezzato particolarmente, per esempio che Mew usasse il sesso (o meglio, la sua mancanza) per manipolare emotivamente Top. Poi, quando la loro relazione è fiorita, è saltato fuori il tradimento, quindi pensavo che almeno mi sarei goduta la soddisfazione di vedere Top strisciare per cercare di riconquistare la fiducia di Mew, ma ero troppo impegnata ad assistere a Mew che si rovinava con le sue mani. Tutto ciò non è durato moltissimo, per fortuna, ma poi è arrivato Boeing (che vediamo dopo, in un'altra categoria). In conclusione, tra le tre coppie principali, questa era quella che decisamente mi è interessata di meno e che in generale non ho apprezzato come si sia sviluppata.
17) Miglior bacio: Only Friends
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[GIF di sunsetandthemoon]
Ma cosa potevo scegliere se non bacio post-discussione misto a disperazione? L'unico problema di questo bacio SandRay è quel rompiscatole di Top che arriva e li interrompe. Potevi tornare dopo 30 minuti! Comunque... è una bella scena, mi è piaciuta veramente moltissimo. C'è una tale intensità che fa battere il cuore al telespettatore e sia First sia Khaotung avevano delle espressioni che esternavano alla perfezione quello che stavano pensando e provando Sand e Ray in quella scena.
18) Il drama che hai fatto fatica a finire: King The Land
Mi scuso con chi ha amato questo drama, ma quando l'ho visto ero in crisi nera e quindi sceglievo volutamente drama poco impegnativi... e temo che questo sia stato un grave errore, infatti perdevo interesse dopo pochi episodi e quelli rimanenti li vede con un occhio aperto e l'altro no. Ed è già stato tanto, altri drama li ho proprio mollati a prescindere. *indica la lista in alto* In retrospettiva, non penso che King The Land fosse un brutto drama per il suo genere, ma l'ho visto nel momento sbagliato e durante la seconda metà ho finito per perdere completamente l'interesse e l'ho finito con svogliatezza.
19) Scena d'azione migliore: All Of Us Are Dead
Ho trovato assolutamente pazzesca e ben fatta la scena in cui Lee Chung San (il nostro lead) è nella biblioteca della scuola e cerca di sfuggire agli zombie e al villain umano. Quella scena è così intensa che credo che a un certo punto mi si sia fermato il cuore per la troppa tensione. Mi ha lasciato senza parole e mi ha galvanizzato un sacco.
20) Miglior Villain: The Glory
A onor del vero, i villain di The Glory sono più di uno, visto che sarebbero i bulli che hanno tormentato la protagonista ai tempi del liceo e i quali verso cui lei vuole vendicarsi. E ognuno di loro, a modo suo, è un buon villain di questo drama, ma il capo può essere uno solo e in questo caso è Park Yeon Jin, la bulla che ha dato il tormento alla nostra lead, quindi è su di lei che ci concentreremo. Ricca, bella, snob e dannatamente crudele, Yeon Jin sa benissimo cosa vuole e riesce pure a ottenerlo (finché qualcuno non ci mette lo zampino), e chissene se nella sua vita, nel mentre, ha calpestato le persone che riteneva inferiori torturandole senza pietà. Ma a renderlo un personaggio e un villain interessante è che Yeon Jin non sia solo una persona crudele a cui non importa di ferire pesantemente gli altri per soddisfare i suoi scopi, ma il fatto che ci siano persone e cose a cui tiene anche lei, la sua "cerchia ristretta", chiamiamola così. La figlia in primis, a cui tiene immensamente. E proprio questo suo non essere solo cattiva perché sì, ma nemmeno l'ennesimo cattivo con infiniti traumi, ad averla resa un bel villain. Uno che comunque ho adorato veder precipitare come tutti gli altri.
21) Il finale peggiore: My Love From The Star
Quando un drama aveva troppo successo, capitava qualche anno fa che gli aggiungessero qualche episodio. A volte aveva senso, ma nella maggior parte dei casi si trattava solo di allungare il brodo a dismisura. Questo è il caso di My Love From The Star. Gli ultimi episodi sono un ripetersi ciclico delle stesse storyline che hanno reso la visione stancante, finendo poi per condurci a un episodio finale moscio che avrebbe potuto essere risolto in metà tempo. Finale, comunque, agrodolce (e a tratti un po' a caso) che ho trovato molto deludente, infatti non aggiunge nulla di nuovo a quanto visto in precedenza.
Bonus: Shining For One Thing, che voglio citare perché ha un finale aperto (e anche no, grazie!), ma che in realtà è un drama da "rimandare a settembre" perché dovrebbe essere disponibile a breve il film che continuerà e concluderà la storia (spero in modo decente).
22) La protagonista femminile preferita: Daily Dose of Sunshine
Non ho apprezzato solo l'interpretazione dell'attrice, anche il personaggio femminile protagonista di questo drama mi ha colpito in senso positivo. Jung Da Eun è un personaggio estremamente dolce nel modo di rapportarsi (trasmetteva calma) ed empatico, il suo lavorare in campo medico era senz'altro la cosa migliore per lei. E pure se non aveva scelto di lavorare in un reparto psichiatrico di per sé (vi era stata mandata perché non apprezzata dai suoi precedenti idioti colleghi), è finita nel posto giusto, e mi piace come abbia iniziato ben presto ad apprezzarlo ed essere lei stessa apprezzata come infermiera. Mi è piaciuto anche il suo momento di crisi, il modo in cui la morte di un altro personaggio l'abbia ferita al punto da stare male anche lei. Da Eun non era più solo l'infermiera gentile che pazienti, colleghi e il lead apprezzavano, ma un essere umano che stava soffrendo e aveva bisogno di aiuto per rialzarsi. Tra l'altro, è un tipo di personaggio raro da trovare in un kdrama, sono più abituata a personaggi femminili molto esagitati e che gridano, ma lei per la maggior del tempo parlava a un tono di voce quasi basso, è stato rilassante seguire il suo percorso.
23) La scena o frase che ti è rimasta impressa: Doctor Cha
La scena che voglio citare e premiare di questo drama riguarda il marito fedifrago della nostra Doctor Cha che, scoperto che la moglie è stata rifiutata dall'ospedale in cui lavorano lui e la sua amante, si mette a suonare la tastiera del pc come un pianoforte e a ballare per festeggiare. Oltre a rimanermi in testa, mi ha fatto provare emozioni contrastanti. Da una parte volevo ridere perché l'attore è bravissimo e la scena è oggettivamente divertente, ma dall'altra volevo tirargli qualcosa in testa perché se ne frega del fatto che la moglie soffra per essere stata rifiutata e pensa solo a sé stesso e ai suoi interessi.
24) Il villain peggiore: Only Friends
Andava tutto bene, poi un giorno arrivò Boeing. Per quanto possa dargli il credito di essersi limonato praticamente tutto il cast maschile (complimenti, hai realizzato il sogno di molta gente), quest'uomo è spuntato solo per portare scompiglio a tutte le coppie, ma senza un senso logico. In pratica, sembrava quasi aver inventato un nuovo sport: provarle tutte, magari una gli andava bene. Arriva, prova a riprendersi Top; non funziona, quindi prova invece a sedurre il suo fidanzato (erano pure in crisi), cioè Mew. Piano fallito, quindi passa ai SandRay, cercando di riprendersi Sand dopo averlo lasciato pre-serie per Top. Fallito pure questo piano (figurati se Ray te la faceva fare franca!), ha concluso in bellezza limonandosi Boston in discoteca! In un certo senso, almeno il suo ultimo piano malefico (in modo del tutto involontario) ha funzionato! Bravo, ma preferisco villain con un senso.
25) Una bromance spettacolare: The Good Bad Mother
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[GIF di mezbeleyer]
Mi è piaciuto un sacco il fatto che il lead e il suo rivale in amore (chiamiamolo così anche se non ha mai avuto nemmeno mezza chance), il cui rapporto era decisamente di inimicizia nel passato, si sia trasformato in amicizia vera una volta che il nostro lead ha perso la memoria a inizio serie e poi anche dopo averla ritrovata. Indimenticabile Bang Sam Sik che si fa proteggere dal nostro Choi Kang Ho tornato in modalità procuratore quando vanno dagli strozzini e gli si aggrappa alla gamba che manco Lan Yuan con Lan Zhan in The Untamed. Scena divertentissima.
25 BIS) L'anno scorso la sfida era vedere:
Un cdrama storico o wuxia
Un drama tratto da un libro/novel/manga/webcomic
Un drama che ha vinto almeno un premio
come è andata? ci siete riusciti?
Incredibilmente, visto l'anno trascorso, ci sono riuscita! Per fortuna era una sfida facile. Cdrama storico o wuxia: Love Between Fairy and Devil: Bel drama a tratti divertente e a tratti molto drammatico, in cui Dylan Wang è stato strepitoso!
Drama tratto da libro/novel/manga/webcomic: Mitaraike, Enjou Suru (jdrama tratto da un manga): Ho citato questo drama per variare un po' visto che ancora non l'avevo nominato, ma onestamente ne avrei potuti citare almeno la metà del mio listone. Drama giapponese con una componente misteriosa che apprezzo sempre, inoltre è molto breve, appena 8 episodi.
Drama che ha vinto almeno un premio: Sweet Home (kdrama): Questo drama di cui è da poco uscita la seconda stagione (che è partita bene e poi si è persa perché gli autori devono essersi fumati qualcosa di sbagliato quando hanno pensato che potesse interessarci una stagione in cui il protagonista non compare per metà degli episodi e che abbia una storyline enorme che comprende i militari e personaggi di cui non ci frega un accidente) ha vinto parecchi premi, tra cui "Miglior attore di supporto" a Lee Do Hyun (<3), "Miglior regia", "Personaggio dell'anno", "Miglior nuova attrice", ecc...
La sfida di quest'anno è di vedersi un drama/film co-prodotto o con attori (principali) di due o più paesi, entro la fine del 2024. Dite che è fattibile? XD
Un drama co-prodotto o con attori misti, eh? Sarà una bella sfida, proviamoci! Sperando in un nuovo anno in cui io trovi almeno un drama accalappia-premi come lo scorso anno, vi auguro buone feste!
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sbircialanotiziamagazine · 17 days ago
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carmenvicinanza · 28 days ago
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Shirley Chisholm
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Voglio essere ricordata come una donna che ha osato essere catalizzatrice di un cambiamento. Non voglio passare alla storia come la prima deputata nera della nazione o la prima donna nera deputata. Mi piacerebbe che dicessero che Shirley Chisholm aveva fegato.
Politica, attivista, educatrice, Shirley Chisholm, è stata la prima donna nera eletta al Congresso degli Stati Uniti.
Unbought and Unbossed, (Non comprata e non comandata) è stato il suo motto che l’ha accompagnata per tutta la vita e che voluto anche sulla tomba.
Prima, durante e dopo i sette mandati alla Camera dei rappresentanti degli Stati Uniti, dal 1969 al 1983, si è sempre schierata in difesa dei diritti donne e delle minoranze, per la tutela dell’educazione pubblica, dell’infanzia e della sanità, contro le guerre e per giusti salari. Spesso isolata, inimicandosi il suo stesso partito.
Shirley Anita St. Hill nacque a Brooklyn, New York, il 30 novembre 1924,  era la maggiore di quattro figlie di genitori immigrati, Charles St. Hill, operaio della Guyana e Ruby Seale, sarta delle Barbados.
Dal 1929 al 1934 ha vissuto dalla nonna in un piccolo villaggio di Barbados, dove ha iniziato le scuole elementari e preso l’accento che l’ha contraddistinta per tutto il resto della sua vita. Tornata a New York ha dovuto affrontare pregiudizi e discriminazioni perché troppo intelligente e troppo combattiva, oltre che nera.
Dopo il diploma alla Brooklyn Girls’ High School, le erano state offerte borse di studio per atenei prestigiosi, ma non potendo gravare sulla famiglia, aveva scelto di frequentare il Brooklyn College, dove si era laureata in lettere con specializzazione in sociologia e spagnolo. All’università aveva vinto diversi premi nella squadra di dibattito e fatto parte della Harriet Tubman Society, dove è iniziato il suo attivismo.
Nel 1949 ha sposato Conrad Q. Chisholm, un investigatore privato da cui aveva preso il cognome che ha portato anche dopo il divorzio, avvenuto nel 1977.
Il suo primo lavoro è stato come insegnante di scuola materna, di sera studiava per il Master in educazione della prima infanzia che ha conseguito alla Columbia University, nel 1951.
È stata direttrice di diverse scuole e poi consulente educativa della New York City Division of Day Care diventando presto un’autorità in materia di istruzione precoce e benessere infantile.
Si è avvicinata alla politica all’inizio degli anni Cinquanta, raccogliendo le istanze delle proteste contro la segregazione razziale e la necessità di portare sempre più donne in rappresentanza.
Ha fatto parte della League of Women Voters, National Association for the Advancement of Colored People (NAACP), Urban League e della sezione locale dei Democratici, da dove ha iniziato effettivamente la sua carriera.
Il suo equilibrio e intelligenza sono stati fondamentali nel delicato lavoro di far comprendere le urgenze più radicali all’establishment, tanto da diventare l’unica interlocutrice credibile per mediare tra il sistema e gruppi come le Black Panthers. 
Nel 1960, ha contribuito a formare The Unity Democratic Club, organizzazione interrazziale tra le cui missioni spiccava l’educazione della cittadinanza al processo politico, per spiegare quanto incidesse sulle loro vite, spingendo le persone a registrarsi e a votare.
Ha aderito all’atto fondativo del movimento femminista National Organization for Women ed è stata presidente della sezione di Brooklyn di Key Women of America.
Teneva insieme la lotta femminista con quella di classe. Portava la sua prospettiva di donna nera, figlia di immigrati della classe operaia. 
Nel 1964 si è autofinanziata una durissima campagna elettorale estiva strada per strada con un messaggio chiave: voglio servire la mia comunità da dove si giostra il comando. Ha vinto con 18151 voti, con un margine ampio nella corsa a tre contro il candidato liberale e quello repubblicano.
Un prodotto di quella politica è stato la Bedford-Stuyvesant Restoration Corporation, il primo modello di associazione no profit negli Stati Uniti per lo sviluppo di una comunità, per migliorare le condizioni di vita e le opportunità di occupazione in quell’area depressa di Brooklyn.
Ha fatto parte dell���Assemblea dello Stato di New York per tre legislature dove ha presentato cinquanta progetti di legge, di cui otto vennero approvati.
I programmi del suo Seek (Search for Education, Elevation, Knowledge) sono componenti integranti della vita accademica della City University of New York e della State University of NYC. Ha condotto un’accesa battaglia contro i finanziamenti alle scuole private e si è spesa invano per un progetto di legge che voleva rendere obbligatorio, per diventare poliziotti, la frequenza accademica di corsi sui diritti e sulle libertà civili per una cultura del rispetto delle minoranze e dei rapporti interrazziali.
Nel 1968, è stata eletta come rappresentante del Comitato Nazionale Democratico dopo dieci mesi di campagna elettorale durissima trascorsa a raccontare la sua storia di giovane donna immigrata che aveva deciso di sfidare e battere il proprio grande partito. In quel contesto ha coniato lo slogan: Fighting Shirley Chisholm – Unbought and Unbossed. Un manifesto vincente per dire: il mio voto non è in vendita, sono emancipata dalla schiavitù e dal colonialismo e sono una donna forte che non si fa comandare tanto a casa quanto nell’organizzazione politica.
È stata una delle fondatrici del National Women’s Political Caucus nel 1971 e, nel 1977, la prima donna nera e seconda in assoluto a far parte del potente House Rules Committee la commissione che stabilisce come viene dibattuta e emendata ogni proposta di legge.
Nel 1972 si è candidata alle presidenziali senza riuscire ad aggiudicarsi le primarie del Partito Democratico. In questo periodo, è sopravvissuta a tre tentativi di omicidio.
Era osteggiata dall’establishment del partito che voleva promuovere candidati maschi e dagli stessi uomini della comunità nera, che non vedevano di buon occhio una donna in politica. Aveva contro anche i media che la descrivevano come una femminista nera arrabbiata.
È stata la prima donna a partecipare ad un dibattito televisivo per le presidenziali, solo dopo aver fatto ricorso, perché le venivano negati gli spazi pubblici. “Quando mi sono candidata al Congresso, quando mi sono candidata alla presidenza, ho incontrato più discriminazioni come donna che come nera. Gli uomini sono uomini” ha affermato.
Al Congresso ha lavorato per migliorare le opportunità per i residenti,  sostenuto l’aumento della spesa per l’istruzione, l’assistenza sanitaria e i servizi sociali. Si è occupata di garantire il salario minimo e si è concentrata sulla discriminazione contro le donne e sui diritti delle popolazioni native. 
Si è spesa per la revoca dell’Internal Security Act del 1950 e si è opposta alla guerra del Vietnam e all’espansione dello sviluppo delle armi. È stata una fervente oppositrice della leva militare e ha chiesto un trattamento migliore per i rifugiati haitiani.
Nel 1979 è stata una delle protagoniste della raccolta di figurine da collezione Supersisters, che aveva l’obiettivo di proporre modelli femminili di successo in campo politico, sportivo, sociale e culturale.
Ritiratasi dal Congresso nel 1983, ha insegnato al Mount Holyoke College, ha contribuito a fondare il National Political Congress of Black Women e l’organizzazione Donne afroamericane per la libertà riproduttiva.
Si è trasferita in Florida e nel 1993, ha rifiutato la nomina di Bill Clinton che la voleva ambasciatrice in Giamaica per problemi di salute. Nello stesso anno è stata inserita nella National Women’s Hall of Fame.
Nonostante l’allontanamento dalla scena pubblica e la salute cagionevole, non ha mai fatto mancare la sua voce su temi importanti.
È morta il 1° gennaio 2005, nella sua casa di Ormond Beach, in Florida.
Sulla sua vita sono stati tratti film e documentari.
Al Brooklyn College c’è un progetto che porta il suo nome per promuovere programmi di ricerca sulle donne. Lo Shirley Chisholm Legacy Project mira a promuovere la giustizia climatica e affrontare le sfide interconnesse tra ambiente, povertà, discriminazione razziale e disuguaglianza di genere.
A Brooklyn c’è una statua che la ricorda.
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vorticimagazine · 1 year ago
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La vita accade
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Ci sono libri che s’incontrano in un momento particolare della propria vita.Quest’affermazione forse, a chi legge, potrebbe apparire esagerata o difficile da comprendere.
Vi sorprenderà scoprire che alla sottoscritta è accaduto proprio questo, il 13 Agosto scorso, durante la presentazione del libro: La Vita accade (Mondadori Editore) del dottor Alberto Pellai (vincitore quest’anno, della Seconda edizione del Premio Città del Libro e della Famiglia, nonché del Premio Letterario Emily).
Mi sono accorta immediatamente che stavo assistendo a qualcosa di diverso dal solito e non parlo solo in termini esclusivamente professionali. Ho letto il libro in pochi giorni, coinvolta dalla trama. L’autore si è reso disponibile pochi giorni fa a rilasciare a noi di Vortici.it un’audio-intervista, di cui sono immensamente grata. Prima decidiamo di proporvi un estratto del libro per aiutarvi immergervi nell'atmosfera del racconto.Leggi l'intervista completa...  
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Alberto Pellai è medico, psicoterapeuta dell’età evolutiva e ricercatore presso il Dipartimento di Scienze Biomediche dell’Università degli Studi di Milano. Nel 2004 il ministero della Salute gli ha conferito la medaglia d’argento al merito in Sanità Pubblica. È autore di molti bestseller di parenting e psicologia, tra i quali Tutto troppo presto, L’età dello tsunami, Il metodo famiglia felice. Da Mondadori ha pubblicato Da uomo a padre (2019), La vita accade (2022) e, insieme a Barbara Tamborini, Zitta! (2018), La bussola delle emozioni (2019), Tabù (2020), Accendere il buio, dominare il vulcano (2021). I suoi libri sono tradotti in più di quindici nazioni e hanno vinto numerosi premi. Dal 2010 cura su «Famiglia Cristiana» la rubrica settimanale «Essere genitori». Su Facebook gestisce una pagina dedicata ai consigli sull’educazione seguita da 140.000 follower, mentre su Instagram è seguito da 40.000 persone. Immagine di copertina: Mondadori Editore Potrebbe interessarti anche la nostra rubrica Libri consigliati Read the full article
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clacclo · 5 years ago
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A proposito di sanità
Ho raggiunto i 37 punti di sutura complessivi, mi confermate che nel Lazio con 50 punti si ha un gastroscopia omaggio?
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economiaconamalia · 3 years ago
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I premi cassa malati aumenteranno. Capiamo perché
Nel 2019 i costi sanitari in Svizzera sono stati di 82.5 miliardi di franchi. Tutto abbastanza sotto controllo. Controllo che è stato perso invece nel 2021, anno in cui le spese sanitarie sono aumentate del 5%. Questo significa concretamente che i premi di cassa malati potrebbero aumentare il prossimo anno tra il 7 e il 9%. Pessima notizia per noi assicurati.Cerchiamo di capire un po’ come…
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abr · 3 years ago
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Il comunista, in Italia, è in ogni apparato dello Stato. Il comunista è al governo. Il comunista è nei ministeri. Il comunista è in parlamento. Il comunista è negli enti territoriali, nelle aziende pubbliche, nelle municipalizzate. Il comunista è nelle case editrici, nelle redazioni dei giornali e nel giornalismo associato, nella televisione, nelle commissioni dei concorsi, nelle giurie dei premi letterari e del cinema, nella scuola, nell'Università, nella sanità, nella magistratura, nelle autorità di controllo, negli ordini professionali. Come ovunque, anche in Italia l'origine del potere comunista fu violenta, armata, con violenza e armi rivolte contro la libertà e per l'instaurazione di un regime illiberale puramente sostitutivo del precedente, contro la democrazia e per l'impianto di un ordinamento antidemocratico, contro l'Occidente e per spingere l'Italia verso i sistemi orientali del comunismo realizzato. E ciò che di liberale, di democratico, di occidentale è venuto maturando e consolidandosi in Italia, si deve alla cultura e alle coscienze puntualmente avversate dal potere comunista, così come ogni arretramento illiberale e democratico del Paese ha visto il potere comunista in funzione pioniera o complice di quell'involuzione. Sempre. Pure, né questa presenza pervasiva del comunista, né il lavorìo risalente, sistematico, incessante con cui il comunista corrompe le possibilità liberali del Paese, sono risentiti come cause del nostro degrado. E vuol dire semplicemente che il lavoro è compiuto.
Iuri Maria Prado sul VERO CANCRO IN METASTASI di questo Paese di periferia, su https://www.liberoquotidiano.it/news/commenti-e-opinioni/30810324/italia-potere-compagni-comunisti-occupazione-militare.html
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corallorosso · 3 years ago
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Vaccini anti-Covid, l’Italia proroga i brevetti e fa un enorme regalo alle multinazionali di Vittorio Agnoletto L’Italia, con una decisione dell’Ufficio Italiano Brevetti e Marchi (UIBM), che dipende dal ministero dello Sviluppo Economico guidato dal ministro Giancarlo Giorgetti, ha prolungato la durata di alcuni brevetti connessi ai vaccini AstraZeneca, Pfizer e Moderna di un ulteriore periodo di monopolio che va dai tre anni e mezzo ai cinque e che si aggiungono ai vent’anni già stabiliti dagli accordi TRIPs sulla proprietà intellettuale definiti all’interno dell’Organizzazione Mondiale del Commercio. (...) Tutto questo avviene mentre oltre 100 Paesi, migliaia di associazioni, centinaia di premi Nobel e di ex capi di stato, oltre a papa Francesco, chiedono di sospendere per tre anni i brevetti sui vaccini per il Covid. Pfizer ha annunciato in questi giorni di aver realizzato ricavi per 81 miliardi di dollari nel 2021, quasi il doppio rispetto al 2020. Ogni farmaco è coperto da decine o più brevetti di prodotto o di processo; brevetti che tutelano le scoperte ed impediscono ad altri di utilizzarle, alcuni di questi brevetti possono essere stati depositati vari anni prima e talvolta bloccano l’accesso a metodiche che si sono dimostrate efficaci in differenti ambiti Per fare un esempio: immaginiamo di percorrere l’autostrada del Sole da Milano a Roma; vi sono vari caselli a Lodi, Piacenza, Bologna, Firenze ecc. attraverso i quali è obbligatorio passare; se quei caselli sono chiusi ci si ferma, altrimenti si può proseguire fino al prossimo casello chiuso, avvicinandosi alla meta, da lì in poi sarà necessario trovare altre strade. Se invece i caselli sono tutti chiusi l’autista rimane al punto di partenza e deve trovare un percorso completamente alternativo. Afferma il prof. Cassi: “I due certificati di proroga concessi dall’UIBM non hanno ragione economica avendo le imprese produttrici dei brevetti realizzato profitti ampiamente sufficienti a ripagare gli investimenti e beneficiato di una procedura eccezionale per tempi e modalità. (...) La concessione dell’estensione temporale del brevetto è avvenuta il 18 marzo 2021 pochi giorni prima che il parlamento italiano votasse una risoluzione nella quale chiedeva al governo di sostenere la sospensione temporanea dei brevetti. Non solo il governo ignorò totalmente tale risoluzione, ma non ci risulta che abbia comunicato al parlamento l’ulteriore proroga concessa. E’ difficile pensare che una simile decisione sia avvenuta all’insaputa dei ministri dello Sviluppo Economico e della Sanità e dello stesso Presidente del Consiglio. Chiedo spiegazioni al governo italiano. Tali estensioni devono essere rimosse, nell’interesse prioritario della salute, della ricerca e dell’economia pubblica.
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pier-carlo-universe · 2 months ago
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Confindustria Alessandria e Fondazione Viva: Sostegno Concreto alla Ricerca con Due Premi di Eccellenza
Collaborazione e donazione per finanziare la Ricerca e Innovazione con il DAIRI: un’alleanza tra sanità e tessuto imprenditoriale per il progresso della comunità
Collaborazione e donazione per finanziare la Ricerca e Innovazione con il DAIRI: un’alleanza tra sanità e tessuto imprenditoriale per il progresso della comunità. Confindustria Alessandria e Fondazione Viva hanno recentemente rinnovato il loro impegno per la ricerca e l’innovazione in campo sanitario con una generosa donazione a Solidal per la Ricerca. Questo contributo sarà destinato a…
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salvo-love · 5 years ago
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Lorenza Morello: Governo Conte tratta i nostri soldi come fossero cosa loro. Affossano l'Italia
ottobre 18, 2019
ROMA - "La manovra è espansiva, dobbiamo ritenerci soddisfatti“, dice il presidente del Consiglio dei ministri, Giuseppe Conte, che vara il piano “Italia Cashless per contrastare l’evasione”. Beh, se questa manovra è espansiva c’è da tremare all’idea di quale sarebbe il loro progetto di manovra restrittiva!
Cancellazione del superticket in sanità, riconferma di Ape social e Opzione donna, riduzione del cuneo fiscale a carico dei lavoratori, superbonus ed estrazione a premi per pagamenti elettronici e, ovviamente, sterilizzazione delle clausole di salvaguardia dell’Iva, senza ritocchi o rimodulazioni delle aliquote.
Sono questi i principali contenuti, sommariamente. Ma la vera chicca sta nella lotta all’evasione...o quella che chiamano così ma che nasconde altro, sotto mentite spoglie.
In altre parole, caro contribuente italiano, ti hanno rabbonito dicendoti che non aumentano l’Iva (“salvo intese, s’intende!”) ma sarai trattato come un evasore fino a prova contraria, visto che il nuovo strumento di cui vanno tanto orgogliosi si chiama evasometro, che è un po’ come dire che i nostri soldi, guadagnati con fatica in uno Stato che continua a non incentivare ne’ lo sviluppo ne’ l’impresa, vanno tutti messi in banca, perché solo così puoi fare vedere di essere un bravo cittadino e, soprattutto, puoi foraggiare il sistema bancario a ogni transazione (non sono certo stata la sola ad avere sentito l’intervista in cui Di Maio diceva “aiuteremo le banche” le banche! Capito?! Le banche! Non gli italiani, vogliono aiutare le banche!”) e allora adesso sì che è tutto chiaro, così fila.
Perché, in effetti, è proprio quello che questa manovra economica vuole fare. Trattarci come evasori a prescindere, farci mettere tutti i soldi in banca perché vogliono eliminare il contante!
Ma davvero pensate che il loro problema sia quello!????!!
Il problema vero è che abbiamo una struttura politica e amministrativa che fa acqua da tutte le parti, e solo trattando i nostri soldi come fossero cosa loro, perché questo significa limitare il prelievo, ovvero: scusa, dopo che mi sono fatta un mazzo così per lavorare e faticosamente mettere qualcosa da parte, ti spiace se ne prendo un po’ per vivere? E loro ci rispondono, fino a 2mila euro baby, e poi devi dirmi che cosa ne fai. Ma attenzione, che tra un po’ scendiamo a mille...o vuoi forse pensare che i soldi che hai guadagnato sono tuoi?! Non ti azzardare, sai?
Vedete, ve la possono raccontare finché vogliono che questa manovra è fatta per contrastare l’evasione, ma in realtà è fatta per fare cassa e continuare a pagare stipendi a chi gioca a pigiare bottoni e affossare il Paese.
Che una manovra come questa possa stimolare la crescita e fare ripartire il Paese è vero tanto quanto dire che l’asino vola: ce lo dicevano da bambini, ma evidentemente c’è ancora qualcuno che ha voglia di crederci.
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lamilanomagazine · 2 years ago
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Oscar della Sanità 2022, primo premio a Humanitas
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Oscar della Sanità 2022, primo premio a Humanitas. Sono l’Humanitas di Milano, l’Azienda Ospedaliera di Alessandria e l’Azienda Ospedaliera Universitaria Careggi di Firenze ad aggiudicarsi il podio agli Oscar della Sanità 2022. Il premio ‘Lean Healthcare e Lifescience Award 2022’, giunto ormai alla quinta edizione, ha visto concorrere 206 progetti, presentati da 92 aziende socio-sanitarie pubbliche e private. Scopo del concorso, premiare gli istituti che si distinguono per l’applicazione del metodo ‘Lean’, volto a migliorare le condizioni del paziente, eliminando sprechi di risorse e disorganizzazione nel percorso assistenziale. L’Humanitas di Milano con il suo ‘Lean-paziente in prericovero’ vince il Lean Healthcare Award 2022, conquistando così il primo premio riservato ai progetti realizzati negli ultimi due anni che hanno già prodotto risultati misurati attraverso i Key Performance Indicator. Al centro del programma vincitore, l’ottimizzazione del percorso precedente al ricovero, che riduce le attese e migliora la soddisfazione del paziente. Seconda classificata l’Azienda Ospedaliera di Alessandria con ‘A casa presto e bene’, un piano di efficientamento del periodo di ospedalizzazione che riduce i tempi di degenza. E terzo posto per l’Azienda Ospedaliera Universitaria Careggi di Firenze, grazie al lavoro sul percorso clinico-assistenziale del paziente nefropatico. Migliore idea progettuale spetta al Policlinico Tor Vergata di Roma per il suo ‘Percorsi di continuità assistenziale della cronicità: sperimentazione di un modello ambulatoriale’, in stretta integrazione con i medici di famiglia e per una migliore  gestione dei pazienti anziani. Seconda classificata è l’ASL di Foggia con ‘Free Health: telemedicina penitenziaria’, un progetto che tende a eliminare gli sprechi nel processo di erogazione delle visite specialistiche e di alcuni esami dei detenuti. E terzo posto per il Policlinico Umberto I di Roma con ‘Il team emo-feel’ rivolto ai pazienti emofiliaci. L’Istituto Tumori di Milano viene premiato per il progetto più innovativo, il Policlinico Gemelli di Roma per quello di maggiore complessità e la Fondazione Poliambulanza di Brescia per i migliori risultati raggiunti. Nella categoria Premi speciali, l’AO San Giovanni Addolorata di Roma si aggiudica il ‘Value Based Healthcare’ che promuove chi massimizza il rapporto fra l’esito delle cure e la spesa sostenuta, mentre ‘Azienda Lean' dell’anno è l’Azienda ospedaliero universitaria Pisana. Infine, la ULSS 8 Berica di Vicenza conquista il ‘Lean per l’Integrazione Sociosanitaria’, nell’ambito delle attività svolte dall’Osservatorio per l’integrazione sociosanitaria promosse da Agenas, Federsanità e Anci. Contenuti dei progetti I temi trattati dagli esperti del sistema sanitario variano dalla riorganizzazione del centro trapianti interaziendale alla risposta rapida nell’offerta degli esami di endoscopia, alla realizzazione di nuovi percorsi per l’assistenza territoriale. Si va dal paziente emofilico con il suo percorso spesso a ostacoli, alla telemedicina penitenziaria che eviterebbe spostamenti e costi importanti per il suo funzionamento. E ancora: un nuovo algoritmo per la pianificazione dei pazienti di onco-ematologia; la realizzazione di una rete aziendale per la chirurgia addominale e la televisita oncologica per evitare inutili spostamenti per malati gravi. I numeri dell’Award 2022 Le 92 aziende socio sanitarie concorrenti, con i loro 206 progetti, sono distribuite in quasi tutta la penisola. Si conferma una crescita di partecipazione per la Sicilia, la Sardegna e la Puglia. La Calabria ha concorso per la prima volta. Sempre molto presenti tutte le regioni del Nord e del Centro Italia. Gli Oscar della Sanità sono organizzati da: Fiaso, Federsanità, SIMM, Università di Siena, Telos Management Consulting con il patrocinio di Farmindustria, Confindustria Dispositivi Medici,  ANMDO, Ispro, Ing.Ge.San, SIFO, Conferenza delle Regioni e delle Province Autonome, Regione Toscana,  Master LHCM, Aris, Cittadinanzattiva, Cris, Regione Veneto, Regione Emilia Romagna, Regione Sardegna e il supporto decisivo di Bayer, Takeda, Boston Scientific come Platinum sponsor e Janssen e Bd come Gold sponsor.... #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda Read the full article
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alphabeatsgame · 3 years ago
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Il nostro fondatore
Lea-Ann Germinder, APR, Fellow PRSA è fondatrice e presidente di Germinder & amp; Associates, Inc., una società di comunicazioni e società madre di www.goodnewsforpets.com. Germinder è un veterano della comunicazione, consulente, relatore, editore ed editore, che ha creato campagne pluripremiate in diverse categorie di settore per marchi nazionali. Con uffici a New York City e Kansas City, lei e il suo team mettono in contatto le persone, forniscono sponsorizzazioni di siti web di nicchia e creano campagne di media tradizionali e sui social media per prodotti e servizi veterinari e veterinari. Ha lanciato Germinder & amp; Associates, Inc. nel 1998 e www.goodnewsforpets.com nel 2000.
Negli ultimi 15 anni si è concentrata sui marchi nazionali nel campo della salute animale. Lei e il suo team hanno lanciato oltre 125 campagne sulla salute degli animali. Ha gestito una vasta gamma di problemi di comunicazione di crisi e ha istruito il pubblico di proprietari di animali domestici sui nuovi prodotti e sulla gestione, prevenzione e trattamento delle malattie. Alcune delle sue campagne di sensibilizzazione nazionali più note sono "Gatti sani per la vita!" e "Anche gli animali domestici hanno bisogno di cure odontoiatriche!" Germinder ha anche tenuto discorsi sulle tendenze emergenti delle comunicazioni in sedi nazionali e internazionali, incluso il Vertice sui medicinali veterinari a Nizza, in Francia. Germinder è stato uno dei primi sostenitori del potere di Internet per le pubbliche relazioni, iniziando a lavorare in questo settore nel 1995 con uno dei primi siti web di nicchia per animali domestici, www.petdental.com.
Germinder ha iniziato la sua carriera come coordinatrice di marketing presso un'agenzia di promozione delle vendite con la società di incentivi E.F. MacDonald, ora Carlson, lavorando su marchi come AT & amp; T, Northwest Airlines e First Bank Systems. Successivamente ha formato una società di consulenza lavorando con aziende del settore degli animali domestici, incluso il lancio del mercato delle piante acquatiche coltivate idroponicamente e ha lavorato con la filiale statunitense di Ornamental Fish International (OFI) sul divieto di commercio e su questioni correlate. Successivamente il lavoro dell'agenzia ha incluso media nazionali e campagne educative per clienti diversi come Dayco Automotive, Western Auto, Helzberg Diamonds, Farm & amp; Home Savings, Sprint e Bo Jackson per Cramer Products Sports Medicine. I suoi clienti nel settore degli animali domestici e nella professione veterinaria includono Fort Dodge Animal Health, Pfizer Animal Health, Hill’s Pet Nutrition, American Heartworm Society e American Animal Hospital Association (AAHA).
Lei e il suo team hanno vinto dozzine di premi, tra cui l'AAHA Gold Key Award e il Silver Anvil Award of Excellence della Public Relations Society of America (PRSA), uno dei più alti premi nazionali per le pubbliche relazioni. Germinder attualmente fa parte del comitato consultivo nazionale di Enterprising Women ed è stata nominata premiata nel 2008. Germinder è stata inserita nel 2006 nella Top 25 "Women Who Mean Business" di Kansas City dal Kansas City Business Journal.
Germinder è un membro della Women President's Organization (WPO), è un past-president della sezione di Kansas City della PRSA, ex presidente del distretto PRSA Midwest e detiene appartenenze nei capitoli di New York e New Jersey, l'Accademia del consigliere, la sanità e le Sezioni Internazionali. È anche membro dell'Associazione dei partner veterinari, un gruppo di consulenti veterinari. È presidente della pubblicità per la Cat Writers 'Association ed è membro della Dog Writers Association of America. Nel 2008, Germinder è stato inserito nel prestigioso PRSA College of Fellows, uno dei gruppi più illustri di dirigenti senior nella professione di pubbliche relazioni.
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mezzopieno-news · 3 years ago
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NASCE LA LOTTERIA NAZIONALE PER CHI È IN DIFFICOLTÀ
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Arriva in Italia la prima lotteria in cui vincono tutti. I fondi raccolti con i biglietti e i premi, infatti, sono destinati a progetti di valore sociale per tutto il Paese, agli enti del Terzo settore no-profit e a generare lavoro.
La Lotteria Filantropica Italia riuscirà a destinare l’intero ricavato a scopi filantropici e di utlità sociale in diversi ambiti tra cui cultura, sanità, formazione e istruzione, infanzia e sport. Lo Stato non terrà nulla per sé e i vincitori potranno decidere a chi destinare i premi e diventare benefattori e intestatari di progetti di solidarietà o a supporto di cause sociali e iniziative per il bene comune.
Il nuovo istituto delle lotterie filantropiche, pubblicato in Gazzetta Ufficiale su decreto ministeriale del 27 luglio 2021, stabilisce che qualsiasi organizzazione iscritta al Registro Unico Nazionale del Terzo Settore del ministero del Lavoro e delle Politiche sociali potrà organizzare la propria lotteria e creare in questo modo un coinvolgimento del proprio indotto a partecipare. Lo scopo è aumentare l’impatto sociale delle attività degli enti senza scopo di lucro e delle associazioni di volontariato e di utilità sociale che in Italia danno lavoro a più di un milione di persone, con oltre sei milioni di volontari.
_____________________
Fonte: Gazzetta Ufficiale; Lotteria Filantropica Italia
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