#organizzazione ospedaliera
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pier-carlo-universe · 4 days ago
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L’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Alessandria trionfa con il Lean Healthcare Award
Un premio prestigioso per l’eccellenza nell’innovazione sanitaria
Un premio prestigioso per l’eccellenza nell’innovazione sanitaria L’Azienda Ospedaliero-Universitaria (AOU) di Alessandria ha conquistato il Lean Healthcare Award, il più importante riconoscimento italiano per i progetti di riorganizzazione e miglioramento nel settore sanitario. Un traguardo significativo che porta, per la prima volta, il Piemonte sul podio di questa prestigiosa…
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napoli-city · 2 months ago
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Concorso per 1 direttore (campania) AZIENDA OSPEDALIERA UNIVERSITARIA 'FEDERICO II' - NAPOLI
Author: http://www.concorsi.it Data : 2024-10-12 01:37:00 Dominio: http://www.concorsi.it Leggi la notizia su: Concorsi.it LEGGI TUTTO AZIENDA OSPEDALIERA UNIVERSITARIA «FEDERICO II» DI NAPOLI CONCORSO (Scad. 10-11-2024) Riapertura dei termini del conferimento, per titoli e colloquio, dell’incarico quinquennale di direttore della unita’ operativa complessa di organizzazione dei servizi sanitari…
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lamilanomagazine · 10 months ago
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Nella Giornata Mondiale il Veneto punta forte sulla prevenzione al cancro
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Nella Giornata Mondiale il Veneto punta forte sulla prevenzione al cancro "La lotta al cancro è una battaglia quotidiana. Sempre più spesso, per fortuna, si vince, in altri casi si perde. L'importante è non arrendersi mai, come fa la sanità veneta, che mette in campo i suoi quattro assi: prevenzione, organizzazione in rete, modernità dei macchinari di diagnosi e cura, grande professionalità dei sanitari e dei team multidisciplinari, perché l'unione fa la forza, come nel caso delle Breast Unit per la diagnosi e cura del tumore al seno. Senza dimenticare il prezioso apporto dell'Istituto Oncologico Veneto-IOV, IRCCS a carattere nazionale". Con queste parole, il Presidente Luca Zaia, introduce l'impegno della Regione Veneto e della sua sanità in occasione della Giornata Mondiale contro il Cancro. "L'assistenza specialistica e ospedaliera – aggiunge il Governatore – è al top, ma oggi è importante focalizzare l'attenzione sulla prevenzione, grazie alla quale si riesce già oggi a evitare lo sviluppo di circa il 40% dei tumori. Un successo importante, ma che vogliamo ancora una volta non considerare un punto d'arrivo, ma uno di nuova partenza. Ogni 1% che da oggi in avanti sapremo guadagnare significherà nuove vite salvate, sofferenze risparmiate, qualità della vita aumentata. La salute di ognuno rende tutti più forti è il motto della nostra Prevenzione, che continueremo a rafforzare e attuare con ogni mezzo". Ad esempio, la Direzione Prevenzione della Regione porta avanti da oltre un decennio, gli interventi di prevenzione e promozione della salute al fine di raggiungere, in collaborazione con le Aziende Ulss, gli obiettivi previsti, cioè contrastare i fattori di rischio per tumori, intercettare le lesioni cancerogene con gli screening e contrastare eventuali recidive, con un'adeguata presa in carico che offra al cittadino nuove opportunità di salute. "In particolare – aggiunge l'Assessore alla Sanità Manuela Lanzarin – stiamo ottenendo risultati lusinghieri con gli screening per il cancro del colon (uomini e donne tra i 50 e i 74 anni); il cancro della cervice uterina (per le donne non vaccinate dai 25 ai 64 anni; per le donne vaccinate dai 30 ai 64 anni); il cancro al seno (per le donne dai 50 ai 74 anni). Nel 2022, nel Veneto, più di 1.307.000 soggetti residenti sono stati invitati ai tre programmi di screening oncologici con tassi di adesione della popolazione invitata che si sono confermati essere tra i valori più elevati a livello nazionale (adesione del 75%, del 57% e del 63% rispettivamente per mammella, cervice e colon-retto), ma – dice Lanzarin – vogliamo fare ancora meglio con tutte le azioni di sensibilizzazione possibili. La Regione ha costruito negli anni un Sistema Prevenzione in grado di contrastare la diffusione dei principali tumori, che risultano per molte tipologie in diminuzione, e offre la possibilità anche a chi ha avuto una diagnosi di prendersi maggiormente cura di sè, attraverso le diverse opportunità di acquisire stili di vita corretti. La prevenzione è davvero una risorsa alla portata di tutti". La Regione del Veneto è impegnata a livello regionale e locale nella promozione di scelte salutari, accompagnando la persona in tutte le sue fasi di vita, nei diversi ambiti di vita (comunità, scuola, lavoro, sanità, ecc.), rendendo disponibili e facili le scelte salutari (attraverso il rafforzamento del sistema pubblico dei mezzi di trasporto, la viabilità casa-lavoro, casa-scuola, la ristorazione collettiva scolastica e sociale, la rigenerazione degli spazi urbani). che miri ad abbattere le disuguaglianze in salute con una maggiore attenzione alle fasce più vulnerabili della popolazione; cercando di avviare e stringere accordi di intesa e di interesse tra enti, servizi pubblici e privati che hanno come obiettivo comune quello del benessere della persona. I livelli di intervento sono molteplici e diversi a seconda della situazione della persona, nel dettaglio: • Interventi di sensibilizzazione ed informazione per rafforzare ed implementare le abilità di vita, cioè fattori protettivi per il benessere generale della persona: le life skills per i bambini e ragazzi, l'alfabetizzazione sanitaria per giovani e adulti. Rientrano in questa categoria il lavoro fatto in collaborazione con l'Ufficio Scolastico Regionale del Veneto, con le SCUOLE CHE PROMUOVONO SALUTE (ad oggi hanno aderito 170 Direzioni Scolastiche Statali, 54 Scuole Paritarie e 15 Centri di Formazione Professionali del Veneto), per rendere fin da piccoli le persone in grado di scegliere per il proprio benessere; le azioni svolte con i Comuni in collaborazione con ANCI sulla rigenerazione urbana in un'ottica di salute, per migliorare la sicurezza e la viabilità delle strade, per far aderire i Comuni alla rete regionale dei COMUNI ATTIVI (ad oggi già 150 i Comuni hanno aderito alla Rete), al fine di ridurre la sedentarietà nella popolazione. • Interventi sempre più diffusi rivolti a tutto il personale sanitario per fornire le competenze necessarie al fine di favorire nelle persone con cui vengono in contatto quotidianamente la possibilità di fare scelte corrette per il proprio benessere, portandoli anche alla consapevolezza delle scelte che possono influire sulla propria salute. Dal 2023 è nato anche Vivo Bene Map, un sistema di mappatura dei servizi territoriali e delle strutture pubbliche e private presenti nel territorio regionale a supporto della popolazione e del personale sanitario per la modifica dei comportamenti non corretti per la propria salute, che attualmente mette in rete più di 100 strutture pubbliche e private, rete che si sta ogni giorno allargando grazie al lavoro congiunto tra Regione, Aziende Sanitarie ed enti partner. • Interventi per diffondere offerte terapeutiche per persone con patologie conclamate, anche oncologiche, che possono avere un beneficio nell'essere seguiti oltre che nella terapia farmacologica anche per acquisire comportamenti corretti per la salute, che possano accrescere il benessere percepito e contrastare efficacemente il rischio di recidive; rientrano tra queste offerte nel territorio anche le palestre della salute (ad oggi più di 50 nel territorio veneto) con la prescrizione dell'esercizio fisico, i centri per il trattamento tabagismo e gli ambulatori nutrizionali delle Aziende ULSS. • Interventi di prevenzione attraverso la vaccinazione contro il papilloma virus (HPV) che ha dimostrato ridurre il rischio di carcinoma della cervice uterina e altri tumori HPV correlati. Le Aziende ULSS invitano ogni anno tutte le ragazze e i ragazzi di 11 anni, offrendo gratuitamente il vaccino nell'età in cui è maggiormente efficace. Purtroppo ancora oggi un ragazzo ogni cinque non aderisce all'offerta di prevenzione restando a rischio di sviluppare questi tumori. Grazie alle campagne di vaccinazione mirate contro l'HPV, in molti Paesi si sta assistendo a un calo drastico dei tumori della cervice uterina e di altri tumori correlati a questo virus. Un messaggio chiaro che sottolinea come anche la prevenzione vaccinale salva la vita. • Un'offerta capillare di screening oncologici, che permettono di identificare le neoplasie in fase precoce, consentendo trattamenti tempestivi che riducono la mortalità e preservano la qualità di vita. Esistono al momento tre programmi di screening oncologico: cancro del colon (uomini e donne tra i 50 e i 74 anni); cancro della cervice uterina (per le donne non vaccinate dai 25 ai 64 anni; per le donne vaccinate dai 30 ai 64 anni); cancro al seno (per le donne dai 50 ai 74 anni). Nel 2022, nel Veneto, più di 1.307.000 soggetti residenti sono stati invitati ai tre programmi di screening oncologici con tassi di adesione della popolazione invitata che si sono confermati essere tra i valori più elevati a livello nazionale (adesione del 75%, del 57% e del 63% rispettivamente per mammella, cervice e colon-retto), confermando la fiducia posta dagli utenti in questo intervento di prevenzione oncologica. Inoltre con l'approvazione del PIANO ONCOLOGICO REGIONALE, in attuazione del Piano Oncologico Nazionale, la Regione intende rafforzare anche le RETI ONCOLOGICHE, al fine di dare un approccio unitario e coordinato alla lotta al cancro, dalla prevenzione alla cura, finanziando strumenti innovativi per delineare un sistema sempre più centrato sulla persona e sui suoi bisogni. PROMOZIONE AMBIENTI E PERSONE LIBERI DAL FUMO La Regione del Veneto ha da sempre puntato sulla promozione di ambienti liberi dal tabacco, rafforzando anche gli interventi per la prevenzione del tabagismo in ambiti scolastici e di comunità in un'ottica di promozione della salute, e diffondendo in modo capillare il sistema veneto del trattamento del tabagismo. In particolare attraverso: - la prevenzione del tabagismo in ambiti scolastici al fine di prevenire l'iniziazione al fumo nei giovani attraverso il potenziamento dei fattori di protezione (life skills; empowerment) per l'adozione di comportamenti sani e di uno stile di vita libero dal fumo nell'ambiente scolastico e nella comunità attraverso la rete delle scuole che promuovono la salute. - Sviluppo del sistema veneto del trattamento del tabagismo al fine di aumentare le offerte terapeutiche per smettere di fumare in tutto il territorio veneto. - il coordinamento dei sistemi di monitoraggio della normativa sul fumo e promozione di ambienti liberi dal tabacco per proteggere i non fumatori dal fumo passivo e favorire scelte di vita salutari attraverso ambienti di vita e di lavoro liberi dal fumo. LE RETI Comuni Attivi - Il Movimento è una forma di prevenzione importante per contrastare l'insorgenza di diverse patologie tra le quali i tumori. È risaputo che ad ogni età e in ogni condizione fisica effettuare attività motoria aiuta, non solo a mantenersi in forma, ma soprattutto ad allontanare il rischio di sviluppare gravi patologie come le malattie cardiovascolari e appunto anche i tumori. Con il Piano Regionale Prevenzione 2020-2025 la Regione del Veneto intende promuovere l'adozione consapevole di uno stile di vita sano e attivo in tutte le età, anche attraverso processi di inclusione ed aggregazione, per contrastare il carico di malattie croniche e contribuire al miglioramento della qualità della vita. Nel perseguire questo importante obiettivo, il Piano intende promuovere la realizzazione di ambienti che facilitano l'adozione di comportamenti salutari "Il movimento, a qualsiasi età è la prima forma di prevenzione. Sedentarietà e inattività fisica sono problemi di salute pubblica complessi, causati da più fattori che interagiscono tra loro e contribuiscono significativamente all'incidenza delle malattie croniche, ostacolando un invecchiamento in buona salute. In quest'ottica si colloca la creazione della "Rete Regionale Comuni attivi, un'azione che vede interessato non solo nel mondo della sanità, ma anche le amministrazioni locali, in sinergia. Ai Comuni che completeranno tutti i passi previsti dal processo verrà rilasciato un logo, che attesta il percorso fatto, lo inserisce nella rete regionale e rappresenta un impegno effettivo del Comune nel promuovere uno stile di vita attivo per la salute dei suoi cittadini. Sono già 150 i Comuni che hanno aderito alla Rete. Scuole che promuovono salute - E' all'interno dell'ambito scolastico che i ragazzi imparano a fare scelte per la propria vita futura, ma anche per la propria salute, che iniziano a conoscere le regole base di una buona prevenzione. Norme che condividono poi anche con la famiglia, dando vita ad un percorso di "corretti stili di vita". Da quest'anno scolastico la Regione del Veneto ha dato l'avvio alla Rete regionale di Scuole che Promuovono Salute, attualmente hanno aderito 170 Direzioni Scolastiche Statali, 54 Scuole Paritarie e 15 Centri di Formazione Professionali del Veneto. La Scuola, quindi, intesa come ambito di vita, sia di apprendimento sia di lavoro, elettivo per favorire scelte salutari in tutti coloro che si trovano quotidianamente a viverla. Sono previsti sia interventi didattici, sia altre iniziative che vertono sull'organizzazione e la gestione della scuola stessa (cortili in sicurezza, distributori automatici con frutta e verdura, il km di sicurezza pedonale intorno alla scuola, ecc.), oppure iniziative a premi ed uscite didattiche, che si integrano con i percorsi avviati in classe a supporto degli stili di vita sani. Perché una sana e corretta alimentazione è alla base della prevenzione di numerose patologie tra le quali l'insorgenza di tumori. TUTELA DELL'AMBIENTE PER PROMUOVERE SALUTE La prevenzione inizia dalla "casa" che abitiamo. La prevenzione: per proteggere le persone dai rischi per la salute provenienti da uso scorretto dell'ambiente e delle sue risorse è necessario adottare precise e coordinate azioni di utilizzo e cura delle principali fonti: aria, acqua, suolo. La corretta gestione dei rifiuti ottiene la possibilità del riuso delle risorse e, soprattutto, assicura la disponibilità anche per le future generazioni. Attraverso l'adozione di chiare e vincolanti procedure di sicurezza - delle primarie fonti di energia, degli ecosistemi, della qualità dell'aria, dell'acqua, del suolo, adottando controlli mirati e strategie per contenere entro limiti accettabili e condivisi i cambiamenti ambientali e gli effetti da essi prodotti, si attua una forma di prevenzione. Molti sono infatti i tumori legati all'ambiente, agli inquinanti nell'acqua e nell'aria, o a sostanze negli alimenti.... #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda Read the full article
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corallorosso · 4 years ago
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Terapia intensiva - 1 - (...) Abbiamo cercato di capire cosa c’è attorno a un letto di terapia intensiva, soprattutto chi si occupa dei pazienti e come è cambiato il lavoro di medici e infermieri da marzo a oggi. Una persona deve essere ricoverata in terapia intensiva quando le sue funzioni vitali sono gravemente compromesse: se non venisse sottoposta a cure intensive, rischierebbe di morire in pochi giorni o, nei casi più gravi, in poche ore. Il ricovero nel reparto di rianimazione garantisce un sostegno clinico molto particolare, 24 ore su 24, e che non può essere assicurato in altri reparti. Significa che all’interno di una terapia intensiva si concentrano gli sforzi professionali e tecnologici dell’ospedale, con l’obiettivo di mantenere in vita i pazienti attraverso il mantenimento delle loro funzioni vitali, come la funzione dei polmoni, del cuore, dei reni e degli altri organi del corpo, necessari alla sopravvivenza. L’epidemia da coronavirus ha portato le terapie intensive al centro dell’attività ospedaliera. Sono stati aggiunti letti per rispondere all’ingente flusso di pazienti. Sono stati assunti operatori sanitari e in molti ospedali – soprattutto in Lombardia, Veneto e Piemonte – sono stati impiegati anche i medici specializzandi. Sono stati potenziati gli impianti che portano l’ossigeno agli strumenti utilizzati per far respirare i malati. Investimenti straordinari per affrontare una malattia non ordinaria. Ogni volta che un anestesista rianimatore oltrepassa le porte della terapia intensiva sa che un errore può determinare la vita o la morte di un paziente. È difficile paragonare un livello di stress così elevato a quello di molte altre professioni. Negli ultimi mesi l’incessante arrivo di pazienti in gravi condizioni ha causato un aumento significativo di lavoro e un notevole impatto emotivo su medici e infermieri. A causa dei limiti di molti dei dati diffusi ogni giorno, non è possibile sapere quante persone sono entrate davvero in terapia intensiva dall’inizio dell’epidemia ad oggi. Conosciamo solo il numero dei pazienti attualmente ricoverati: secondo l’ultimo aggiornamento pubblicato dalla Protezione civile sono 2.849. Il picco è stato registrato lo scorso 3 aprile con 4.068 persone ricoverate. Dal 20 febbraio, giorno del ricovero del “paziente 1” – un 38enne di Codogno, in provincia di Lodi -, è cambiato tutto: dalla vestizione del personale fino ai farmaci utilizzati per combattere le conseguenze del COVID-19. Partiamo proprio dalla vestizione. Può sembrare un dettaglio di poco conto, invece è una fase molto importante, perché il rischio contagio è elevato e può essere scongiurato solo con i dispositivi di protezione individuale. Sopra il classico camice di cotone deve essere indossato un camice impermeabile chirurgico, con i lacci di chiusura sulla schiena. I guanti spesso vengono fissati con nastro adesivo per farli aderire al camice. Sul volto, c’è la mascherina FFP2 e la visiera trasparente. Ogni ospedale ha una sua organizzazione, ma i turni di solito coprono tre fasi della giornata: dalle 8 alle 14, dalle 14 alle 22 e, il turno di notte, dalle 22 alle 8. Il carico di lavoro è tale per cui questi orari, però, rimangono solo sulla carta. Tra un turno e l’altro c’è il passaggio di consegne tra i medici che finiscono il turno e quelli che iniziano a lavorare. Dura circa un’ora, anche se il tempo dipende dalle condizioni dei pazienti ricoverati. Quando un caso è molto complesso, il passaggio può durare molto perché la comunicazione tra colleghi è importante per consentire di prendere decisioni più consapevoli. Non esiste un rapporto fisso tra numero di rianimatori e pazienti. Può variare da uno a quattro, cioè un rianimatore che monitora quattro pazienti, a uno a dodici nel caso dei turni di notte. Non può variare, invece, il rapporto tra numero di infermieri e malati: deve essere sempre di uno a due nel caso di pazienti critici, cioè un infermiere ogni due pazienti. Nel reparto di terapia intensiva, infatti, il lavoro dell’infermiere è essenziale, perché i malati sono spesso incoscienti e hanno bisogno di un’assistenza continua. Il Post (segue)
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kon-igi · 5 years ago
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Oh dottore, personalmente ho sempre pensato che questo virus corona sia pericoloso solo per chi è già malato oppure ha un sistema immunitario non intatto, quindi alle persone sane il virus non fa niente. Nei migliori dei casi del contagio non te ne accorgi nemmeno, se te ne accorgi hai i sintomi di un influenza normale, poi dopo due settimane di riposo, sei o dovresti essere quello di prima. In Italia però il numero delle persone  finite in terapia intensiva è inspiegabilmente maggiore degli altri paesi europei. Perché è così? Che c'è in Italia? Ma erano tutte persone con salute cagionevole che comunque sarebbero andate a finire in ospedale anche con un raffreddore o un influenza normale? Grazie, sono un pó confuso e questa caccia all'untore mi sbalordisce.
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Diciamo che in alcuni soggetti, soprattutto molto giovani, può passare inosservato ed essere scambiato per un virus respiratorio medio-alto, cioè non più basso della giunzione faringe-laringe; per il resto della popolazione è stato visto essere un po’ più ‘penetrante’ il tessuto polmonare rispetto ad altri virus respiratori cioè riesce a ‘scendere’ meglio e a colonizzare gli alveoli (polmonite) con una frequenza leggermente maggiore rispetto all’influenza classica e ad altri patogeni respiratori.
Per capirci, POLMONITE non vuol dire nulla di per sé... indica solo che un qualche cosa sta facendo il culo a quei micro-acini d’uva spugnosi che ciucciano ossigeno e pisciano anidride carbonica. 
La polmonite ti viene anche se vuoi pulire il pavimento vestito da Freddy Mercury casalingo ma vuoi anche vincere il nobel per la chimica da stupidi e mescoli candeggina e acido muriatico nel mocio.
Figuratevi che il virus più frequente nel causare polmonite virale è il Rhinoviurs... il virus del fottutissimo raffreddore. 
A seguire le orthomyxoviridae (i ceppi influenzali classici del vaccino), il virus respiratorio sinciziale umano, gli adenovirus e i virus parainfluenzali umani. Poi ci sono quelle batteriche da Streptococcus pneumoniae, da Haemophilus influenzae (quello del vaccino per i neonati), da Chlamydophila pneumoniae, da Mycoplasma pneumoniae e così via con la Malattia del Legionario e tutti quei batteri rari ma antibiotico-resistenti. Poi vengono per funghi, parassiti e per inalazioni di polveri (farina, segatura, cemento, asbesto e cioccolato fondente in polvere). 
Sul perché qua in Italia siamo messi così (ieri vincevano noi sulla Corea del Sud che stanotte c’ha superato)
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potremmo divertirci a immaginare una lista di motivi tra il serio e il faceto, così poi magari con un'ipotesi ci becco e posso urlare VE L’AVEVO DETTO! come sta facendo Burioni su ogni media.
L’Italiano medio urla anche se deve leggere la lista della spesa e la sua incapacità a tenere ferme le mani crea un vortice di vento a 58 nodi marittimi che proietta le gocce di saliva a 17 metri di distanza.
L’italiano medio funziona a psicologia inversa: se in TV avessero detto di correre nei supermercati tossendo e andare a fare una gita al sud fermandosi in ogni autogrill, tutti si sarebbero chiusi in casa indispettiti a mettere il silicone sotto porte e finestre. E invece.
L’Italiano medio è un ipocondriaco da sceneggiata napoletana e va in sala d’attesa del medico una volta a settimana per fare quattro chiacchiere sul tumore che sicuramente ha e che il dottore non gli vuole diagnosticare.
L’Italiano medio è umarell nel DNA e col progredire dell’età aumenta esponenzialmente l’istinto di aggregazione fine a se stessa in luoghi ad alto transito di persone col pepe al culo e che di sicuro non sarà un virus a fermare dall’andare a comprare il pane e il latte freschi tre volte al giorno.
L’italiano medio fa scempio del prezioso Sistema Sanitario Nazionale gratuito e tende un attimino a sovraccaricare la macchina ospedaliera di pronto soccorso, costringendo personale e organizzazione - a priori non certo privi di colpe - a gestire in triage enormi flussi di persone che vengono visitate e smaltite con lentezza, mentre aspettano assembrate in sale d’aspetto che diventano parchi di divertimento per qualsiasi patogeno da infezione nosocomiale.
Il cioccolato fondente. A breve pubblicherò uno studio rivoluzionario sulle sue colpe.
La triste realtà è che fior di virologi, infettivologi ed epidemiologi - di mille misure più ferrati e seri del sottoscritto - stanno lavorando h24 per venirci a capo, anche se oramai la cinetica e la dinamica dei primi vettori di contagio rappresentano un esercizio puramente teorico poco utile in questo picco epidemico in crescita.
Per concludere in modo più simpatico di quanto non faccia solitamente Burioni, vi racconto il sogno che il mio subconscio survival-apocalittico m’ha suggerito stanotte...
Ero nel cortile di casa mia a tagliare la legna quando un’enorme bolla di luce si espande e ne esce un uomo con uno zaino enorme che mi guarda con fare stupito e mi dice - Mi potrebbe indicare dove il governo italiano conservava le sue riserve auree ché devo prendere più lingotti possibile? Guardi - rispondo io - che se entra in una sede di Bankitalia per prendere dell’oro le sparano addosso! Lui mi guarda perplesso e fa - Ma... non siamo a Settembre 2020? Ecco... lo sapevo! Avevo detto a quel deficiente di Carl di studiare meglio il capitolo del libro di storia sull’Azzeramento Pandemico del 2020 prima di settare la macchina del tempo!
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retebibliobg · 6 years ago
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Come posso contattare le biblioteche bergamasche che non fanno parte della RBBG?
Nella provincia di Bergamo ci sono molte biblioteche non collegate alla Rete bibliotecaria bergamasca con cataloghi ricchi e utili.
Sistema bibliotecario urbano [Bergamo CITTÀ] Il Sistema Urbano di Bergamo è costituito dalle otto biblioteche di pubblica lettura della città di Bergamo e dal centro di catalogazione.
CATALOGO BIBLIOTECHE CITTA' DI BERGAMO
Biblioteca civica "Angelo Mai"
Biblioteca centrale "Antonio Tiraboschi"
Biblioteche rionali Biblioteca Ambiveri  - Biblioteca Caversazzi  - Biblioteca Gavazzeni  - Biblioteca Colognola  - Biblioteca Pelandi  - Biblioteca Loreto  - Biblioteca Valtesse
ALTRE BIBLIOTECHE IN CITTA’
Biblioteca dell'Accademia Carrara via San Tomaso, 53 - 24121 Bergamo - Tel. 035/270272 - [email protected]
Biblioteca del Museo di Scienze Naturali "E.Caffi"   piazza Cittadella, 3 - 24129 Bergamo - Tel 035286050 [comprende il Centro di riferimento per l'educazione ambientale - via Reich, 49-51 - 24020 Torre Boldone] - Tel. 035-399464 035-399614
Biblioteca Musicale "Gaetano Donizetti" via Arena, 9 - 24129 Bergamo - Tel 035233781 - [email protected]
Biblioteca del Museo Archeologico piazza Cittadella, 9 - 24129 Bergamo - Tel. 035242839
Biblioteca del Museo storico di Bergamo   Piazza Mercato del Fieno, 6/a - 24129 Bergamo - tel.035247116 - [email protected]
Biblioteca Fondazione "Serughetti-La Porta" viale Papa Giovanni XXIII, scala d - 24121 Bergamo - tel 035-219230 - [email protected]
Biblioteca Centro Servizi Bottega del Volontariato della provincia di Bergamo via Longuelo, 83 - 24129 Bergamo Tel. 035/234723 - [email protected]
Biblioteca dell'Istituto di Ricerche Farmacologiche “Mario Negri” Via Stezzano, 87 - 24126 Bergamo - Tel: 035-4213318
Biblioteca dell'Archivio di Stato di Bergamo via Fratelli Bronzetti, 24-26-30 - 24124 Bergamo - tel. 035/233131- [email protected]
Biblioteca della Fondazione "Adriano Bernareggi" via Pignolo, 76 - 24121 Bergamo - tel. 035-248772 - [email protected]
Biblioteca "Di Vittorio" - CGIL Via Garibaldi, 3/E - 24122 Bergamo - Tel. 035-3594350 - [email protected]
Biblioteca del Clero di S. Alessandro in Colonna   presso Biblioteca Mons. Giacomo Maria Radini Tedeschi - Istituto diocesano Preti del S. Cuore via Garibaldi, 10 - 24122 Bergamo - tel. 035/270657 - [email protected]
Biblioteca "Girolamo Zanchi" del Centro culturale protestante Bergamo   via T. Tasso, 55 - 24121 Bergamo - tel. 340 16 95 685 - [email protected]
Biblioteca dell'Istituto Bergamasco per la Storia della Resistenza e dell'Età Contemporanea (ISREC) via T. Tasso, 4 - 24121 Bergamo - tel. 035-238849 - [email protected]
Ateneo di scienze lettere ed arti (già Accademia degli eccitati) - Biblioteca via Torquato Tasso, 4 - 24121 Bergamo - Tel. e fax 035.247.490 - [email protected]
Azienda Ospedaliera Papa Giovanni XXIII  - Centro Documentazione scientifica Piazza OMS 1 -Piano: 0 - Civico: 55 - Torre 7 - 24127 Bergamo - Tel. 035.267.3701- [email protected]
Camera di Commercio Largo Belotti, 16 - 24121 Bergamo - Tel. 035.422.5243 - [email protected]
Celim Bergamo, Organizzazione del Volontariato Internazionale Cristiano - Centro Documentazione via Conventino, 8 - 24125 Bergamo - [email protected]
Fondazione Alasca Lab80 Archivi dell’audiovisivo via Pignolo, 123 - 24121 Bergamo - Tel. 035 344246 - [email protected]
Centro Studi, Osservatorio Politiche Sociali - CSD Via Fratelli Calvi 10, Palazzina B - 24122 Bergamo - Tel.035387656 - [email protected]
CISL - Biblioteca "Giuliano Zonca" via Giovanni Carnovali, 88/A - 24126 Bergamo - Tel. 035.324.759 - [email protected]
Biblioteca Seminario Vescovile "Giovanni XXIII" via Arena, 11 - 24129 Bergamo - Tel. 035.286.221/252 - [email protected]
Unione Italiana Ciechi - Biblioteca non vedenti via Torquato Tasso, 4 - 24121 Bergamo - Tel. 035.399.980 - [email protected]
Servizi bibliotecari dell'Università di Bergamo Le tre biblioteche dell'Università di Bergamo sono i punti di servizio del sistema bibliotecario  di Ateneo che contempla una biblioteca umanistica, la biblioteca di Economia e Giurisprudenza e la biblioteca di Ingegneria.
Mediateca provinciale Via Angelo Goisis 96/B - 24124  Bergamo - Tel. 035 320828 - [email protected]
Brembate di Sopra Fondazione Famiglia Legler Via Legler 14 -24030 - tel 035 4371563
Camerata Cornello Biblioteca del Museo dei Tasso e della storia postale via Cornello, 22 - 24010 Camerata Cornello Tel. 0345 43479  [email protected]
Dalmine Biblioteca della Fondazione Dalmine piazza Caduti del 6 luglio 1944, 1 - 24044 Dalmine - Tel. 035 5603418 - [email protected]
Museo del Presepio Via XXV Aprile, 179 - tel 035 563383
Gandino Biblioteca parrocchiale di S. Maria Assunta Via Bettera, 14 - 24024 Gandino BG - Tel 035/745425 - [email protected]
Lovere Biblioteca dell'Accademia di Belle Arti "Tadini" Piazza Garibaldi, 5 - 24065 Lovere - tel. 035 962780 - [email protected]
Romano di Lombardia Biblioteca parrocchiale - Museo d'arte e cultura sacra vicolo Chiuso, 22 - 24058 Romano di Lombardia - tel 0363-910633 - [email protected]
Altri cataloghi
Beni Culturali Diocesi di Bergamo La storia e la cultura bergamasca attraverso gli oggetti prodotti nel corso dei secoli dalle comunità cristiane del territorio. L'archivio contiene i beni culturali mobili ecclesiastici di tutto il territorio della Diocesi di Bergamo ed è costituito da oltre 270.000 schede e circa 280.000 immagini digitali.
Sistema bibliotecario della Regione Lombardia Il Polo regionale lombardo vede la partecipazione di 82 biblioteche di varia titolarità e 3 sistemi bibliotecari urbani con oltre 500 postazioni di lavoro collegate e numerose postazioni a disposizione del pubblico. L’OPAC del Polo regionale lombardo SBN comprende materiale antico, moderno e musica, e, in misura per ora ancora limitata, collegamenti a risorse digitali.
Biblioteca Digitale della Lombardia La sezione consente l'accesso a un primo nucleo di documenti inerenti territorio, storia e arte della Lombardia. I documenti disponibili appartengono al patrimonio librario di cinque istituzioni: Biblioteca Civica Angelo Mai di Bergamo, Biblioteca Civica Centrale di Monza, Biblioteca Civica Ricottiana di Voghera, Istituto per la Storia dell'Arte Lombarda e Ufficio Biblioteche della Provincia di Brescia.
Catalogo del Servizio Bibliotecario Nazionale Il Catalogo SBN è la rete delle biblioteche italiane promossa dal MiBACT (Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo), dalle Regioni e dalle Università, e coordinata dall'ICCU. Vi aderiscono attualmente biblioteche statali, di enti locali, universitarie, di istituzioni pubbliche e private, operanti in diversi settori disciplinari (oltre 5.600 a giugno 2015). Le biblioteche che partecipano a SBN sono raggruppate in Poli locali.  
Catalogo dei periodici italiani Il sito del Catalogo Italiano dei Periodici ACNP è un progetto che ha avuto origine negli anni '70 su iniziativa dell’ISRDS-CNR per realizzare un Archivio Collettivo Nazionale dei Periodici (da qui la sigla ACNP). Dal 1988 il Centro Inter-Bibliotecario (dal 2011 Area Sistemi Dipartimentali e Documentali) dell'Università di Bologna cura, in collaborazione con il CNR, le procedure gestionali on-line e l'OPAC del catalogo.
Catalogo Libro Parlato Lions Il sito del "Libro parlato Lions" è un servizio totalmente gratuito che - da oltre trent'anni - mette a disposizione di tutti i suoi utenti la propria "AUDIOBIBLIOTECA" interamente costituita da libri registrati da "viva voce"; un "service" della grande tradizione dei Lions, i "cavalieri della luce per i non vedenti", come li ha denominati la cieca Helen Keller alla Convention Internazionale dell'Associazione Lions del 1925. Possono essere utenti tutti coloro che non possono leggere autonomamente: ciechi, ipovedenti, persone anziane con difficoltà di lettura, disabili fisici e psichici, pazienti ospedalizzati, dislessici.
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giovannisetaro · 4 years ago
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Cari Cittadini, vi comunico che le attività vaccinali anti-Covid previste per la giornata del 23 maggio prossimo, relativamente la fascia di età 50 – 59 anni presso la struttura ospedaliera di San Biagio sono state momentaneamente sospese su comunicazione improvvisa dell’ASP. E’ doveroso specificare che al momento non si comprendono le motivazioni di tale richiesta, che il nostro comune era già in possesso delle dosi del vaccino e che la macchina organizzativa era già pronta ed operativa per concludere al più presto la fascia citata e passare a quella dei 40enni. Lo stesso discorso vale per gli ultra 80enni che per svariati motivi non hanno potuto sottoporsi a vaccinazione durante la prima tornata e restano per l’ennesima volta esclusi dalle attività sanitarie, nonostante i numerosi solleciti da parte dell’Amministrazione e degli stessi medici di base che tra l’altro si sono resi disponibili anche per le somministrazioni a domicilio. Pur comprendendo la grande difficoltà di organizzazione a livello regionale, siamo rammaricati di dover rallentare le attività messe in campo, riconsegnare le dosi all’Azienda Sanitaria e diventare quindi, vittima dello stesso sistema sanitario-burocratico lucano. Il ”modello Muro Lucano”, ad oggi, è stato una macchina impeccabile, che certamente rimetteremo in moto nei prossimi giorni, con la volontà di offrire il massimo dei servizi alla nostra comunità presso la struttura ospedaliera di San Biagio che, prima o poi, dovrà diventare il punto di riferimento sanitario dell’intera area del Marmo-Platano. 🇮🇹 https://www.instagram.com/p/CPGosuRL8WK/?utm_medium=tumblr
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pier-carlo-universe · 19 days ago
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L'Azienda Ospedaliero-Universitaria di Alessandria premiata per l'eccellenza nella cura dell'ictus acuto al Convegno ISA-AII Angels
L'Azienda Ospedaliero-Universitaria di Alessandria ottiene il prestigioso riconoscimento Platinum per la gestione tempestiva ed efficace dell'ictus, celebrando la qualità dell'assistenza ai pazienti.
L’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Alessandria ottiene il prestigioso riconoscimento Platinum per la gestione tempestiva ed efficace dell’ictus, celebrando la qualità dell’assistenza ai pazienti. L’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Alessandria (AOU AL) ha recentemente ottenuto un riconoscimento di grande prestigio durante il convegno ISA-AII Angels, tenutosi a Torino il 4 ottobre,…
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overthedoors · 7 years ago
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Nelle zone rurali dell'India le donne muoiono di parto perché manca il personale medico
Nelle zone rurali dell’India le donne muoiono di parto perché manca il personale medico
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Una struttura ospedaliera in una delle località rurali indiane rimasta chiusa a causa dell’assenza di medici. Immagine tratta da un’inchiesta di VideoVolunteer. Questo articolo è stato scritto da Madhura Chakraborty . È stato pubblicato per la prima volta su Video Volunteers, una pluripremiata organizzazione a scopo sociale che ha sede in India, ma vanta collaboratori provenienti da tutte le zone…
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lamilanomagazine · 3 years ago
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Napoli, l'ombra della Camorra sulle gare di appalto truccate negli ospedali: coinvolte 40 persone
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Napoli, dalle prime ore dell’alba di oggi, la Polizia di Stato su delega della Procura della Repubblica di Napoli - Direzione Distrettuale Antimafia -, sta eseguendo un’ordinanza di applicazione di misure cautelari nei confronti di oltre 40 persone, alcune appartenenti all’Alleanza di Secondigliano, altri pubblici ufficiali ed imprenditori, coinvolti nell’alterazione di gare di appalto ospedaliere, estorsioni alle ditte operanti presso le predette strutture: servizio di trasporto ammalati, onoranze funebri, imprese di costruzione, imprese di pulizie. “Una indagine complessa che ha permesso di disvelare un sistema di controllo del territorio da parte di una potente organizzazione camorristica caratterizzata da un’attività massiva e capillare di estorsioni in una zona della città di Napoli" - dichiara il Prefetto Francesco Messina. "Il clan Cimmino Caiazzo - continua -, ha controllato ogni tipo di attività economica svolta nella zona Vomero Arenella. Le nostre indagini hanno disvelato un sistema di condizionamento di ogni tipo di appalto che riguardasse le attività pertinenti alla cosidetta zona ospedaliera di Napoli caratterizzata dalla presenza dei più grandi plessi ospedalieri del sud Italia. Con gli arresti di oggi la Polizia di Stato e la Procura di Napoli hanno inferto un duro colpo a una agguerrita associazione mafiosa disvelandone gli interessi criminali condivisi con  il potentissimo clan Licciardi egemone nell’alleanza di Secondigliano”. https://www.youtube.com/watch?v=gQY9Dp3lko0 Read the full article
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gsartecucina · 4 years ago
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Calabria le misure per gli esercizi commerciali alzano i contagi
Il caso di un nuovo contagio a Vibo Valentia è il riscontro oggettivo che i protocolli non vengono rispettati. L’apertura tra regioni è al momento fuori controllo sanitario.
Il soggetto, lavoratore presso più punti vendita di proprietà dei cosiddetti “Cinesi”, al centro commerciale Vibo center in provincia di Vibo Valentia, era rientrato da Matera da una settimana. Caso vuole che si senta male, si rechi in ospedale, lo ricoverino con la diagnosi di infarto. Effettuano come da procedura il tampone; l’esito dello stesso è positivo, anche il secondo tampone ripetuto risulta uguale!
Questa serie di eventi sono voragini di un sistema pensato male! Non dovrebbero capitare, visti i protocolli e il decreto del 17 maggio 2020. 
Quando il cittadino chiede alle istituzioni e queste non ascoltano per comodità, accade ciò che non deve! Si mette a rischio la vita dei cittadini! Questo virus è una continua scoperta non lascia scelta, ma se si riesce a gestire muore; dipende dalle azioni intraprese! Dipende da quanto vogliamo incidere sul territorio di appartenenza in termini di monitoraggio e intervento, dipende da quanto ci si vuole guadagnare in termini di immagine! Dipende dalla coscienza forse, presente!
Si instaura così, rispetto al contagio, una catena piramidale:
Il soggetto è venuto a contatto con quante persone?
I soggetti con cui collaborava, quante persone hanno incontrato? e a loro volta quante ne hanno incontrate nuovamente?
Dal ceppo primario quanti sottoinsiemi si saranno creati?
Il soggetto rientrante da altra regione ha seguito le procedure previste dalla regione?
Il punto vendita in cui lavorava perchè non è stato posto a controllo durante l’attività?
Sono tutti punti a cui fa capo l’ allegato 10 e 11 del Dpcm del 17 Maggio 2020.
Allegato 10 – Criteri per Protocolli di settore elaborati dal Comitato tecnico-scientifico in data 15 maggio 2020
I principi cardine che hanno informato ed informano le scelte e gli indirizzi tecnici sono: 1. il distanziamento sociale: mantenendo una distanza interpersonale non inferiore al metro; 2. la rigorosa igiene delle mani, personale e degli ambienti; 3. la capacità di controllo e risposta dei servizi sanitari della sanità pubblica territoriale ed ospedaliera.
Per garantire a tutti la possibilità del rispetto di tali principi è necessario prevedere specifiche misure di sistema, organizzative, di prevenzione e protezione, igieniche e comunicative declinate sullo specifico contesto produttivo e di vita sociale, tenendo presente i seguenti criteri anche facendo riferimento ai documenti di indirizzo prodotti da ISS e INAIL:
Il rischio di aggregazione e affollamento e la possibilità di prevenirlo in maniera efficace nelle singole realtà e nell’accesso a queste
La prossimità delle persone (es. lavoratori, utenti, ecc.) rispetto a contesti statici (es. persone tutte ferme in postazioni fisse), dinamici (persone in movimento) o misti (contemporanea presenza di persone in posizioni fisse e di altre in movimento);
L’effettiva possibilità di mantenere la appropriata mascherina da parte di tutti nei contesti raccomandati;
Il rischio connesso alle principali vie di trasmissione (droplet e contatto) in particolare alle contaminazioni da droplet in relazione alle superfici di contatto;
La concreta possibilità di accedere alla frequente ed efficace igiene delle mani;
L’adeguata areazione negli ambienti al chiuso;
L’adeguata pulizia e igienizzazione degli ambienti e delle superfici;
La disponibilità di una efficace informazione e comunicazione.
Allegato 11 – Misure per gli esercizi commerciali
Mantenimento in tutte le attività e le loro fasi del distanziamento interpersonale.
Garanzia di pulizia e igiene ambientale con frequenza almeno due volte giorno ed in funzione dell’orario di apertura
Garanzia di adeguata aereazione naturale  e ricambio d’aria
Ampia disponibilità e accessibilità a sistemi per la disinfezione delle mani. In particolare, detti sistemi devono essere disponibili accanto a tastiere, schermi touch e sistemi di pagamento.
Utilizzo di mascherine nei luoghi o ambienti chiusi e comunque in tutte le possibili fasi lavorative laddove non sia possibile garantire il distanziamento interpersonale.
Uso dei guanti “usa e getta” nelle attività di acquiston particolarmente per l’acquisto di alimenti e bevande.
Accessi regolamentati e scaglionati secondo le seguenti modalità:
a) attraverso ampliamenti delle fasce orarie; b) per locali fino a quaranta metri quadrati può accedere una persona alla volta, oltre a un massimo di due operatori; c) per locali di dimensioni superiore a quello della lettera b)l’accesso è regolamentato in funzione degli spazi disponibili, differenziando, ove possibile, i percorsi di entrata e di uscita.
8. Informazione per garantire il distanziamento dei clienti in attesa di entrata.
E’ necessario aumentare i controlli presso le attività commerciali. Alcune attività fanno gioco forza risparmiando sulle strutture e sul personale.
Bisogna avere l’obbligo del tampone mensilmente per tutti gli operatori di servizio commerciale
Chiedo al Presidente di Regione Calabria Jole Santelli, di pensare ai punti che vado ad elencare:
Intensificare i controlli all’interno dei punti vendita attraverso la presenza di ispettori;
Intensificare i controlli attraverso la presenza delle autorità competenti all’esterno dei centri commerciali per verificare che l’affluenza non superi il flusso previsto di assembramento come da protocollo; 
Inserire figure idonee come ausilio di: personale specializzato al commercio per la formazione del personale alle tematiche: Covid-19 – Come e quali metodi gestire in punto vendita in presenza di Covid-19 – Tecniche di vendita Covid-19 – Come affrontare l’assistenza sanitaria in presenza di soggetti positivi sintomatici e asintomatici – 
Obbligo di porre nel punto vendita telecamera atte a monitorare gli ingressi e il numero di ingressi, per rendere possibile la tranciabilità dei soggetti e il traffico presente all’interno dei punti vendita, come da protocollo;
Obbligo del tampone mensile per tutti gli operatori del servizio commerciale;
Tutti questi interventi che certamente richiedono esborso economico dovrebbero essere in parte garantiti dalle istituzioni territoriali regionali. I soldi ci sono! Basta saperli distribuire. 
I protocolli non bastano, servono azioni mirate e concrete.  Serve l’obbligo della mascherina che abitualmente si sta omettendo! Si sta diffondendo l’omissione di indossare i dispositivi di protezione, di fare assembramenti e di pensare che il virus non ci sia più.
Mettiamoci in testa che:
La pandemia esiste
Non esiste il vaccino
Se il virus si diffonde i contagi aumentano 
Il virus è morte
Covid-19 non sceglie di che colore politico sei, ma scegli chi vuole!
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Regolamento sanitario internazionale
Regolamento sanitario internazionale – Fase 2 Dpcm 26 Aprile
Vi aggiornerò sul caso. Per ora sono stati posti a tampone anche i dipendenti del punto vendita e i familiari del soggetto interessato.
Vi consiglio di leggere:
Organizzazione mondiale della sanità – Fase 2 Dpcm 26 Aprile
Covid-19 – Conosciamolo – La sperimentazione del farmaco Coronavirus –
Calabria le misure per gli esercizi commerciali alzano i contagi. Vibo valentia esplode un contagio. L'allegato 11 non previene la curva di contagio. Calabria le misure per gli esercizi commerciali alzano i contagi Il caso di un nuovo contagio a Vibo Valentia è il riscontro oggettivo che i protocolli non vengono rispettati.
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pietroc73 · 5 years ago
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L'ospedale più grande del mondo
L’ospedale più grande del mondo
Questa non è una storia di malasanità
Questa è una storia di ordinaria organizzazione della sanità italiana.
Soprattutto, questa, non è una storia inventata.
Se su internet cerchi quale sia l’ospedale più grande del mondo, Google ti risponde che è Il Chris Hani Baragwanath a Soweto, in Sud Africa, con i suoi 173 ettari, quasi 2 Km2.
Google ignora l’organizzazione ospedaliera della Piana di Gioia…
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italianaradio · 5 years ago
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SANITA’ Oliverio:”Assolutamente condivisibili le preoccupazioni dei sindaci”
Nuovo post su italianaradio https://www.italianaradio.it/index.php/sanita-oliverioassolutamente-condivisibili-le-preoccupazioni-dei-sindaci/
SANITA’ Oliverio:”Assolutamente condivisibili le preoccupazioni dei sindaci”
SANITA’ Oliverio:”Assolutamente condivisibili le preoccupazioni dei sindaci”
SANITA’ Oliverio:”Assolutamente condivisibili le preoccupazioni dei sindaci” Lente Locale
R. & P.
“Le preoccupazioni espresse dalla Conferenza provinciale dei Sindaci di Cosenza sullo stato in cui versa la sanità sono assolutamente da condividere”.
E’ quanto afferma, in una nota, il presidente della Regione Mario Oliverio.
“Va interpretato come un atto di responsabilità –prosegue la nota- l’appello che i sindaci intendono rivolgere al ministro Speranza affinché si possa attuare una azione interruttiva della linea che i diversi governi nazionali hanno finora indicato per la gestione del servizio sanitario regionale calabrese. O il Ministro Speranza è in grado di dare una svolta oppure sarà irreversibile il baratro verso cui precipiterà grande parte dei servizi sanitari, assistenziali ed ospedalieri. Il Governo nazionale deve lavorare ad invertire il trend di una gestione commissariale che invece di risanare i conti e riqualificare i servizi, dopo oltre un decennio, è divenuta essa stessa fonte di crisi e di disservizio. Vanno innanzitutto abrogati o almeno immediatamente modificati i contenuti del famigerato Decreto Calabria. Prima di tutto bisogna garantire i livelli di sicurezza delle prestazioni ospedaliere e a questo fine va sbloccato il turn-over per consentire la stabilizzazione dei lavoratori  precari e consentire nuove immissione nei ruoli  organici degli ospedali e delle aziende sanitarie. Non si può, inoltre, ancora indugiare per la definizione di un piano di investimenti per l’ottimizzazione e l’adeguamento dei livelli tecnologici degli impianti e delle attrezzature sanitarie”.
“In questi anni –sottolinea il presidente della Regione- è stato precluso all’amministrazione regionale di poter programmare ed effettuare un governo della sanità calabrese. In particolare, durante la mia esperienza di governo, sono stati accentuati ed estesi i poteri dell’Ufficio del Commissario, senza però  rivolgere l’attenzione ai bisogni dei calabresi. Non è un caso che i disavanzi sanitari sono vorticosamente aumentati e sono sempre più diminuiti i livelli essenziali di assistenza. Il comparto della sanità, pur se investe i due terzi della disponibilità finanziaria del bilancio regionale, é stato l’unico settore su cui la Regione che rappresento, non si è potuta cimentare. Ciò non è soltanto lesivo del principio dell’autonomia regionale ma è stata la via per subordinare l’organizzazione della sanità calabrese a scelte centraliste, addirittura funzionali, al potenziamento di modelli sanitari delle regione del centro e del nord”.
“La incredibile vicenda della cessione di fatto alla regione Veneto della organizzazione della rete chirurgica ospedaliera –conclude Oliverio- è solo l’ultima dimostrazione”.
SANITA’ Oliverio:”Assolutamente condivisibili le preoccupazioni dei sindaci” Lente Locale
SANITA’ Oliverio:”Assolutamente condivisibili le preoccupazioni dei sindaci” Lente Locale
R. & P. “Le preoccupazioni espresse dalla Conferenza provinciale dei Sindaci di Cosenza sullo stato in cui versa la sanità sono assolutamente da condividere”. E’ quanto afferma, in una nota, il presidente della Regione Mario Oliverio. “Va interpretato come un atto di responsabilità –prosegue la nota- l’appello che i sindaci intendono rivolgere al ministro Speranza […]
SANITA’ Oliverio:”Assolutamente condivisibili le preoccupazioni dei sindaci” Lente Locale
Francesca Cusumano
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tmnotizie · 5 years ago
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ANCONA – La Rianimazione Ospedaliera ha celebrato i suoi primi cinquant’anni ad Ancona presso l’Auditorium Totti degli Ospedali Riuniti. “Cinquant’anni di Rianimazione Ospedaliera: ieri, oggi, domani” è il titolo del congresso che,venerdì 4 ottobre, ha ripercorso le tappe fondamentali della storia della rianimazione e dei trapianti d’organo.
Particolare attenzione è stata rivolta alle tematiche riguardanti i nuovi modelli organizzativi sia in ambito perioperatorio sia in quello dell’emergenza. I relatori si sono soffermati anche sul ruolo delle professioni sanitarie, sulla comunicazione in area critica, sulla formazione in ambito specialistico e sulla collaborazione delle reti ospedaliere.
L’ introduzione è stata curata dal Direttore Generale dell’Azienda Ospedaliero Universitaria Ospedali Riuniti Ancona Michele Caporossi che ha salutato e ringraziato, per la loro presenza, i medici che hanno reso possibile una rianimazione all’avanguardia già ai suoi albori e quelli che oggi fanno parte di questa eccellenza regionale.
“Nel 1969 fu fatta una legge – ha poi proseguito Caporossi- con la quale si istituivano le rianimazioni nei grandi ospedali. Ad Ancona quella dell’Umberto I fu la prima. Da 50 anni a questa parte sono migliaia le vite salvate dalla rianimazione. Oggi la rianimazione non è più quel luogo chiuso dove i parenti piangevano dai vetri guardando da lontano il loro caro che soffriva. Già abbiamo al Salesi per i bambini una rianimazione aperta, qui al Torrette la rianimazione aperta è questione di mesi perché necessita di un’ organizzazione per quanto riguarda la sicurezza.
C’è sempre di più una risposta specifica per l’alta specializzazione, la rianimazione è anche cardiorianimazione, è neurorianimazione, è rianimazione per i trapianti, è una galassia di sottoinsiemi che devono essere organizzati. La cosa più importante sono gli operatori, è la scuola perché dalla scuola e dalle squadre vengono fuori i risultati. Non può esserci un sistema di rianimazioni piccole sparse su tutto il territorio che non fanno il loro dovere.
Per forza di cose questo, come tanti altri settori dell’alta specializzazione, deve essere concentrato in un solo punto perché è dall’esperienza che nasce l’efficacia pratica. Le scelte della regione Marche in questo senso sono scelte giuste, quelle di concentrare e di investire su di noi.
Siamo in un momento importante perché abbiamo al nostro attivo anche investimenti già riconosciuti oltre che una scuola grande, quella che viene da lontano e che affronta il futuro sotto i migliori auspici.”
Direttori scientifici dell’evento, la dottoressa Elisabetta Cerutti Direttore SOD Anestesia e Rianimazione dei Trapianti e Chirurgia Maggiore Azienda Ospedaliero Universitaria Ospedali Riuniti di Ancona e il dottor Aldo Salvi Direttore UOC Medicina Interna e d’Urgenza e Pronto Soccorso Azienda Ospedaliero Universitaria Ospedali Riuniti di Ancona.
“Quella che oggi è una struttura di altissimo livello – ha detto la dottoressa Cerutti parlando della rianimazione nel suo complesso ��� vuole ulteriormente svilupparsi non solo nelle metodiche e nell’avanguardia tecnologica ma anche nell’accoglienza. La nostra specializzazione – ha proseguito – ci mette a stretto contatto con le persone in uno dei momenti più delicati e drammatici della loro vita. Veniamo a conoscenza delle loro storie, come nel caso di Habibi Shafi, un giovane migrante che nel tentativo di entrare nel nostro paese aggrappato ad un tir nel porto di Ancona ne è rimasto schiacciato.
Il giovane che è giunto in condizioni disperate all’Ospedale di Torrette ha cessato di vivere poche ore dopo che era stato preso in carico proprio dalla rianimazione. Quel tragico evento è rimasto scolpito nella mia memoria e in quella di tutto il personale per l’assurdità della causa della morte e per l’estrema solitudine in cui questa morte è avvenuta.”
A sottolineare lo stretto dialogo tra la Rianimazione e il Pronto Soccorso è stato il dottor Salvi. “Spesso l’anestesista rianimatore – ha dichiarato – inizia la sua opera proprio in pronto soccorso.”
Il dottor Duilio Testasecca, già primario Divisione Anestesia e Rianimazione dell’Umberto I, ha ripercorso i cinquant’anni di storia della Rianimazione soffermandosi sulle tappe fondamentali e ha ricordato la figura del capostipite il professor Rossano scomparso nel 2008, luminare dell’anestesia e rianimazione italiana e ideatore e anticipatore di molte tecniche soprattutto nel campo delle anestesie periferiche e spinali.
Sono inoltre intervenuti fra gli altri il professor Saverio Cinti della Facolta’ di Medicina e Chirurgia e Sauro Longhi Rettore dell’Universita’ Politecnica delle Marche. Dell’importanza della scuola di specializzazione tra presente e futuro ha parlato il professor Abele Donati Direttore della Scuola di Specializzazione in Anestesia Rianimazione Terapia Intensiva e Terapia del Dolore, la scuola in cui vengono formati tutti gli anestesisti rianimatori richiesti dagli ospedali della nostra regione.
Molto sentita la testimonianza di Mario Verratti, vice sindaco di Castel Frentano che ha voluto brevemente raccontare la sua storia di trapiantato e la sua esperienza all’Ospedale di Torrette di Ancona.
“Sono giovane e uno sportivo – ha detto – la rara patologia che ha colpito il mio fegato, colangite sclerosante primitiva, mi lasciava poche speranze di sopravvivenza. La percentuale era soltanto del 5%. Sono arrivato in questo ospedale in condizioni gravissime. Solo l’alta professionalità del Dottor Vivarelli e del suo staff prima e del personale della rianimazione poi, mi ha permesso di tornare a vivere con una qualità di vita ottimale. Poche settimane fa, a soli nove mesi dal trapianto di fegato, ho effettuato 70 km in bicicletta con un dislivello di 1000 metri. Oggi posso dichiarare che la sanità che merita il nostro Paese, la sanità che merita l’Italia è quella che ho vissuto io qui ad Ancona”.
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calabriawebtvcom · 5 years ago
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CISL FP Magna Graecia sul piede di guerra
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CISL FP Magna Graecia sul piede di guerra
La scrivente organizzazione sindacale denuncia con fermezza la mancata attuazione dell’accordo sottoscritto in data 01/07/2019 tra l’Amministrazione dell’Azienda ospedaliera Mater Domini, i Sindacati e la RSU.
Gli impegni sottoscritti che riguardano la trasformazione del personale a tempo determinato da part time in full time nonché l’approvazione del regolamento per l’attribuzione degli incarichi di funzione sono finiti regolarmente nel dimenticatoio.
Eppure, soprattutto per quanto riguarda il primo punto, e cioè la trasformazione del personale a tempo pieno, è stata fatta presente la grave carenza di personale sanitario sia OSS che infermieri che di fatto non consentono a tutt’oggi di poter usufruire delle sacrosante ferie e non solo, il personale è costretto a turni estenuanti con raddoppi o ricorso continuato al lavoro straordinario.
L’accordo prevedeva in tempi brevissimi tale trasformazione, ma il tutto si è rivelato una presa in giro nei confronti dei lavoratori che aspettano da tempo tale atto fondamentale per una sicurezza economica e soprattutto, per dare una migliore organizzazione alle unità operative in sofferenza.
Forse l’amministrazione pensa di ricorrere alle prestazioni aggiuntive? Se cosi fosse sarebbe un ulteriore affronto nei confronti delle organizzazioni sindacali e della RSU, nonché, uno sperpero di denaro pubblico.
Per quanto riguarda gli incarichi di funzione del regolamento nemmeno l’ombra. Nel frattempo però ci si è dilettati a fare trasferimenti di personale senza nessuna sostituzione (categoria protetta), in servizi che già di per sé navigano in brutte acque proprio a causa di carenza di personale, ma tutto questo al management non interessa.
Alla luce di quanto su esposto la scrivente interrompe da subito le relazioni sindacali e nel contempo metterà tutte le azioni a sua disposizione per l’attuazione di quanto sottoscritto.
Infine, siamo perfettamente d’accordo con quanto dichiarato dai segretari generali di CGIL – CISL-UIL che affermano che serva un management nuovo con la sostituzione dei direttori sanitari e amministrativi.
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outletcheapggdb-blog · 5 years ago
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Golden Goose Superstar Sneakers Outlet Il cruciale per il merchandising di Internet in circolazione
Mangio usato in alternativa è stata una parte precisa, comprese le aziende che utilizzano questo sistema di fatti chiave per quasi 9 anni, proprio come lo costruisco. Un semplice fratello ha iniziato a essere un miliardario a trent'anni, gestendo efficacemente l'applicazione di un simile concetto. Il rintracciamento di vari oggetti chimici nella casa di Elizabeth Jackson da parte di una sorta di polizia di Los Angeles trasferita in un aiuto investigativo lontano dal Prescription Drug Enforcement Admin. I report sull'osservazione degli occhi hanno spinto una ricerca imminente a terminare il servizio tramite la residenza Holmby Inclines di Michael Jackson e anche il Propofol (Diprivan), un sedativo dannoso, che si trova in tutta l'abitazione. Il Propofol è considerato così pericoloso, infatti, che questo può richiedere un solido monitoraggio presso il potenziale cliente in una destinazione ospedaliera e potrebbe non essere mai messo in atto fuori da un ospedale assoluto. Ma che cosa sarebbe successo se la storia della tua ragazza avesse ottenuto il merito? Tutto se la base per i suoi scrupoli fosse vera? Un milione di dollari in tutto il denaro contante può certamente abbastanza denaro in modo eccessivo che Golden Goose Superstar Sneakers Outlet ltri programmi potrebbero regredire a un altro è la tua scomparsa. E le collezioni di gioielli saranno spesso pegno o vendute, o grazie al mercato marrone o potrebbe essere apertamente nel caso in cui nessuno ha semplicemente un reclamo in modo che tu riconosca correttamente gli oggetti di valore di questa collezione. Il percorso utile per arricchire positivamente sarebbe una crociera e per esempio un pellegrinaggio. Comporterà la pazienza e / o normalmente richiede slancio. Qualsiasi modo per costruire la ricchezza della tua famiglia è semplicemente creando le uova di gallina che sono sempre state deposte quotidianamente; e dovresti usare l'idea per portare un'altra oca che siede prole dorata. È fondamentalmente semplice essere quello. Di certo hai due oche che piazzano le seconde uova su base regolare e gli individui hanno immediatamente raddoppiato la ricchezza della tua azienda. Le alternative che un gruppo di persone può fare perché non possono essere ritardate e desiderano avere tutto oggi; loro girano e chiedono giù direi l'oca sapendo che di solito le soddisfazioni di sessione corte porteranno soddisfazione alle loro vite; in primo luogo per capire in definitiva, essi si sono già messi in una specifica questione peggiore che erano. Sì, è vero. Desiderio di capire cosa fare avendo la tua idea favorevole? Scrivilo che funzionerà 1. imparare, implementare, eseguire, pain UP, atterrare e ottenere supporto. La soluzione di apprendimento sarà la chiave semplice per aiutare i profitti e / o il successo di grande tempo. Mi piacerebbe avere familiarità con cosa fare per esercitarsi? Porta con te la tua idea definitiva e POLLUTE con un milione specifico a differenza di tecniche, tattiche e strategie contrastanti che gli altri utenti potrebbero dire di testare. SOLO perché hanno già un qualche tipo di possibilità magiche di spacciarti se puoi. Segui il picco, ma non c'è bisogno di rincorrere subito dopo. Inseguire come risultato è principalmente una reazione naturale al lavoro con i distributori. Inizialmente quando non avresti un uomo o una donna nella tua preziosa organizzazione o anche un acquisto di prodotti e servizi. Si applica per il proprio interesse dopo che il trasferimento di galleggiare su di loro agendo Golden Goose Sneakers Outlet ispetto a se sono di solito le donne d'oro d'oca che possono visitare accertare che non costa nulla. Seguire il potenziamento è lo stesso importante a questo punto non inseguire il folk. 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In quelle persone si crede che si possa essere un po 'di più in qualsiasi consiglio, alias organizzare i loro eventi di beneficenza, quindi Mr. Employer può facilmente fidarsi come di Golden Goose Outlet Venezia atto. E se non sei sulla sua tavola, anche tu non farai mai nulla ma consegnerai i risultati alla dispensa della zuppa la domenica pomeriggio? È corretto. Di 'a queste aziende cosa fa il pubblico. Questo non significa che dovresti dirgli tutto intorno al tuo hobby per il controllo dei Radio, o il fatto che dovresti essere il miglior team di libri.
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