#decostruzione
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valentina-lauricella · 5 months ago
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michelenigrowordpresscom · 6 months ago
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"Destrutturalismo" n.7, una rivista "contro"...
Alcuni miei componimenti poetici sono stati pubblicati sul n.7 della rivista “Destrutturalismo”: come descrive molto chiaramente il nome del quadrimestrale, compito principale della critica letteraria, e artistica in senso lato, oggi, è o dovrebbe essere quello di “destrutturare” certe convinzioni stilistiche e convenzioni accademiche tacitamente introiettate da autori e critici.…
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metastrati · 6 months ago
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Il sacrificio dell'eroe pagano e lo "svuotamento" dell'eroe contemporaneo
Il percorso dell’eroe implica necessariamente il superamento di prove che gli permettono di raggiungere la competenza richiesta per poter portare a termine il proprio percorso, o scopo. In semiotica queste prove si dividono generalmente in qualificanti, ovvero che permettono al soggetto di raggiungere una competenza per continuare la propria via, decisive e glorificanti. Nel caso di alcuni…
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gilbertobignamini · 2 years ago
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Stop al Marxismo culturale
La Scuola di Francoforte. Come una banda di criminali travestita da intellettuali di accademia è riuscita a distruggere una civiltà. opinione secondo la quale le ideologie siano inesorabilmente tramontate è molto diffusa. Una osservazione più attenta permette di sfatare questa affermazione. Queste, lungi dall’essere il prodotto culturale di una epoca passata di cui si tramanda un nostalgico…
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marcogiovenale · 1 year ago
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mg: appunti personali su "esiste la ricerca"
Esiste la ricerca (giugno 2022, marzo 2023, settembre 2023) è un esperimento in più momenti, tentativi, occasioni, in cui ci si confronta, orizzontalmente e non accademicamente, sulle nuove o nuovissime scritture di ricerca. Non si tratta di un luogo di visibilità: all’allestimento degli spazi manca un palco, manca una cattedra. Non c’è una regia in senso stretto, né dei “panel” di discussione.…
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scogito · 9 months ago
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Dietro le quinte delle cavolate green a suon di elettrico sono già pronti impianti, motori e generatori energetici con funzionamento a idrogeno.
Oltretutto un prototipo di automobile risale a 50 anni fa ed era anche di fattura italiana.
Purtroppo siamo nel periodo di mezzo della decostruzione e bisogna assistere a una selezione di massa prima di arrivare a nuovi modelli di società, adeguati soprattutto a nuovi cervelli e coscienze.
Comunque già dal 2025 si sdoganerà parecchia roba.
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crazy-so-na-sega · 9 months ago
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La realtà è socialmente costruita e infinitamente manipolabile e la verità è una nozione inutile: questo è stato il pensiero "postmoderno" che ha dominato negli ultimi decenni.
Una visione della vita per cui non esistono fatti ma solo interpretazioni, possibilmente da non prendere troppo sul serio, e un approccio al mondo per cui basta desiderare e siamo in grado di cambiare la nostra vita. Il postmoderno ha pervaso ogni ambito della quotidianità, dalla politica, all'arte, alla letteratura, alla dipendenza dal linguaggio delle fiction e dei reality, così finto da sembrare vero.
Maurizio Ferraris critica senza riserve questo modo di pensare e propone di tornare alla realtà dei fatti e delle verità appurabili, che esistono e sono evidenti, inemendabili.
In questo "Manifesto del nuovo realismo", che sintetizza gli ultimi venti anni del suo lavoro, indaga su alcuni concetti chiave degli ultimi decenni: emancipazione, autorità, illuminismo, decostruzione, critica, realtà, verità.
Ferraris sostiene con forza il ruolo della filosofia per argomentare e difendere il realismo filosofico. "L'umanità deve salvarsi, e occorrono il sapere, la verità e la realtà.
Non accettarli, come hanno fatto il postmoderno filosofico e il populismo politico, significa seguire l'alternativa, sempre possibile, che propone il Grande Inquisitore; seguire la via del miracolo, del mistero e dell'autorità".
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morganadiavalon · 11 months ago
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Ci sono giornate particolarmente no, in cui avverto più prepotentemente il senso della crisi della società in cui viviamo.
Senza modelli virtuosi cui ispirarsi (non già eroi, ché "sventurata è la terra che ne ha bisogno"), immersi nel qualunquismo, nella corruzione, nella faciloneria, nello svilimento dello studio o di qualsiasi forma di arte, nella decostruzione dell'insegnamento. Senza una coscienza di classe, senza un senso d'appartenenza, se non quello, gretto, dell'individualismo collettivo che rifiuta qualunque cosa che è altro da sé. Fenomeno che non risparmia nemmeno le bolle che si credono più inclusive. Anzi.
Stiamo scivolando giù ad una velocità che non controlliamo più.
Ma temo che purtroppo il fondo sia ancora lontano.
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passaggioalboscoedizioni · 11 months ago
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⚠️ NOVITÀ IN LIBRERIA ⚠️
Michel Le Maire
L’ORDINE INGIUSTO
Guida al sovvertimento dell’oligarchia globale
Edificato attorno all’unipolarismo americano, l’attuale Occidente è dominato da un “ordine ingiusto” fondato sul consumo compulsivo e sulla totale assenza di riferimenti verticali. Questa “cloaca maxima” – che ha sussunto le identità nel verbo apolide del mercato – opera il sistematico sradicamento di ogni orizzonte di senso: la persona si abbassa ad “individuo astratto”, la famiglia retrocede ad “unione fluida”, la Nazione si riduce ad “espressione geografica”, lo Stato si fa “governance tecnica” e la realtà cede il passo virtualità “social”. Spogliato delle sovranità e orfano delle Comunità, questo sistema è plasmato da una narrazione isterica e atomizzante – frutto dell’abbraccio mortale tra le utopie del marxismo culturale e i meccanismi della società liberale – che trova spazio nel quotidiano delirio del progressismo cosmopolita: la chimera della “società aperta”, la violenza del multiculturalismo, il livore femminista, la decostruzione “gender” e la martellante dittatura rivendicativa delle presunte minoranze a caccia di nuovi “diritti”. Un vuoto teorico dagli effetti devastanti, il cui trionfo – però – è tutt’altro che definitivo.
Storia, filosofia, economia, politica, attualità e cultura: questo pamphlet – coraggioso e per nulla fatalista – intende denunciare senza mezzi termini le perversioni e le idiozie di questa distopia del brutto, del basso e del vile, senza abbandonarsi alla rassegnazione del “tutto è perduto”. Perché dinanzi alla tirannia del deforme e dell’informe, alle anime libere spetta il dovere del riscatto. Queste pagine, allora, vogliono suscitare la fierezza e la speranza: per la decisiva riaffermazione della Civiltà europea, senza indugi e senza pentimenti.
INFO & ORDINI:
www.passaggioalbosco.it
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vecsed · 26 days ago
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Vexed - Analisi videoludica #1
The Beginner's Guide di Davey Wreden [Spoiler]
Il gioco che voglio portare oggi è, come facilmente intuibile dal titolo, The Beginner's Guide. Questa è la descrizione su Steam per il gioco:
"The Beginner's Guide è un videogioco narrativo di Davey Wreden, il creatore di The Stanley Parable. Dura circa un'ora e mezza e non ha meccaniche tradizionali, né obiettivi o scopi. Invece, racconta la storia di una persona che fatica a confrontarsi con qualcosa che non riesce a capire."
Questa descrizione ci fa quindi da valutazione, ma anche da avvertenza. Un segnale di ciò che verrà.
Il gioco si apre con lo stesso Davey Wreden che narra. Ciò che stiamo andando ad esplorare, dice, è una raccolta di livelli creati dal suo amico Coda tra il 2008 e il 2011. L'obiettivo di Wreden è dimostrare che un qualsiasi giocatore (consumatore) può conoscere uno sviluppatore (autore) attraverso le sue opere; che, dato un numero sufficiente di esempi, saremo in grado di comprendere a fondo chi sia Coda.
Questa è senza dubbio una ricerca interessante, anche se la maggior parte dei videogiochi non è frutto del lavoro di un singolo individuo. Non a caso, sono pochissimi i nomi che spiccano in questo ambito (es. Toby Fox). La teoria della morte dell'autore, dunque, tende a sgretolarsi nei videogiochi più che in altri media.
Ma le opere di Coda sono diverse. Sono piccole, quasi esperimenti. Giochi incompleti che troviamo quasi esclusivamente nella scena indie.
Per fare qualche esempio:
C'è il livello in cui puoi solo camminare all'indietro.
C'è il livello che parla di fare le faccende domestiche.
C'è il livello in cui ti trovi a metà di una rampa di scale e Coda rallenta la tua velocità di movimento fino a farti avanzare a malapena.
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Attraverso The Beginner's Guide, otteniamo una dozzina di scorci della mente di Coda. E Wreden è lì per spiegarceli tutti. Qui ci spiega una decisione presa da Coda, lì razionalizza perché Coda ha creato un certo livello. A un certo punto inizia anche ad aiutarci a superare sezioni particolarmente ostiche, iniziando a dubitare lui stesso di alcune delle scelte di Coda. Eppure, ciò che emerge è che, agli occhi di Wreden, Coda è un genio.
La particolarità di The Beginner’s Guide, ciò che lo rende interessante, è il numero di interpretazioni diverse che supporta. Se The Stanley Parable era una decostruzione dei videogiochi, The Beginner’s Guide fa un passo ulteriore: una decostruzione della discussione intorno ai videogiochi.
Come precedentemente detto, esiste una teoria nella critica letteraria nota come la morte dell'autore. In parole semplici, afferma che dovremmo giudicare ogni opera per ciò che è, indipendentemente dalle esperienze di vita, politica, religione dell'autore. Non dovremmo cercare di capire cosa intendesse l'autore, ma piuttosto interpretare un'opera di finzione basandoci sulle nostre esperienze personali.
Diventa quindi centrale questa teoria in The Beginner's Guide. Durante il gioco, noi stessi iniziamo a farci queste domande:
Qual è il ruolo dell'autore?
L'autore ha dei doveri nei confronti del pubblico?
E viceversa?
Io penso di sì.
Arriviamo alla parte conclusiva del gioco, gli ultimi livelli che, Wreden ci avverte, non sono stati ancora giocati da lui. Ritorna anche il titolo: Wreden ci ha fatto da guida, ma ora tocca a noi, novizi, essere in controllo del nostro giudizio e della nostra opinione. Wreden ci aiuta a superare l'ultimo impossibile labirinto, e il sipario che divide opera e autore svanisce.
Scopriamo che Coda in realtà detestava Wreden. Che i simbolismi erano frutto delle interpretazioni di Wreden, e che non si limitava a forzare alcuni livelli per concluderli, ma li modificava e li stravolgeva a suo piacimento.
Qui Coda lascia un messaggio che mi permetto di citare e parafrasare, perché riassume perfettamente la teoria sopracitata:
"Il fatto che tu dica che io sia depresso giocando ai miei videogiochi dice molto più su di te che di me."
Davey ci abbandona. Continuiamo ad esplorare e raggiungiamo la superficie. Come nel mito della caverna di Platone, abbiamo raggiunto l'illuminazione.
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skibididoctor · 30 days ago
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Comunque N mi fa cacare in mano ogni giorno di più
Sveglia presto, si va in montagna. Mi sorride quando ci vediamo fuori casa mia, salgo in auto, ferma l'auto alla base della montagna e in un silenzio da "mi ha rapito quest'uomo" iniziamo a salire. A metà strada inizio a chiacchierare ( magari non mi uccide) e mi parla di come la vita sia dolore e queste piccole cose glielo ricordano, ma sorride nel farlo. Arriviamo al punto prestabilito e prende un sassolino e lascia che rotoli giù. Mi fa "a volte immagino che quello sia io e una volta fatto, sono sereno perchè ai morti non resta che marcire, senza alcun altra preoccupazione"
Ovviamente io col cazzo che mi sporgevo. Tornati giù mi ha offerto la colazione e abbiamo parlato quasi normalmente. Lavora in banca, si sta allenando e mi ha mostrato addominali e bicipiti sotto la felpa. Sempre più convinto che forse ci sta provando o forse è solo così estroverso perchè a differenza mia lui è un napoletano stereotipato che parla e ride. Mi ha portato in un tea shop dove prendi tazze di tè e dolci/torte fatte a mano ( 12 euro un tè e un dolcino ma dio cane) però ha pagato lui quindi stica. Gli ho detto che prossima volta offro io e dice che sarà un kebab quindi bene si risparmia
È interessante come tipo lo ammetto e non ci vedo neanche secondi fini, se riesco a farmi parlare della guerra da lui ci posso fare la tesi ma non penso si aprirà mai. Penso abbia una maschera fusa in viso, di quelle perenni che tanto piaceva mettere ai reduci negli anni 50. In un epoca dove la decostruzione dei traumi era un lusso o una sciocchezza per molti. È falso con se stesso e probabilmente neanche se ne accorge per la maggior parte del tempo però ogni tanto lo vedo che vaga con gli occhi nel vuoto
Che trip di persona, forse diventiamo amici, però niente illusioni che l'ultima volta mi son beccato le corna e l'ultimo amico ha preferito la play a me quindi calmo calmino cuore da bambino
#me
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kon-igi · 2 years ago
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AQUILA DI SANG...NO!
Vengo interrogato in merito a una pratica rituale cruenta citata nelle saghe norrene cioè L’AQUILA DI SANGUE con cui si torturava e si giustiziava lentamente un prigioniero, rituale poi ripreso nel libro Hannibal di Thomas Harris, in quella pretestuosa merda psichedelica inutile che è Midsommar e infine pure nella serie Vikings.
Più sotto la descrizione della pratica e la mia decostruzione sul perché no.
Praticamente si incidono cute e muscoli lungo la colonna vertebrale, poi si separano le coste dalla spina dorsale e si aprono come se fossero ali e infine si scollano i polmoni e li si fa penzolare sopra le spalle (cosparsi di sale casomai la persona fosse distratta e pensasse ad altro).
Si dice che la persona sospesa con corde in posizione prona impieghi giorni a morire.
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E invece manco per il cazzo.
Se guardiamo la sequenza estratta da Vikings
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io controbatto che per separare l'origine delle 24 coste dai rispettivi processi trasversi vertebrali c’è bisogno di una tronchesi o di una sega per ossa... 
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perché un coltello sarebbe inutile e un'accetta lederebbe l’arco posteriore e il canale vertebrale adiacente con conseguente tetraplegia, paralisi respiratoria e morte. 
Anche se poi ci si dovesse riuscire (con molta pazienza bestemmiatoria), c’è da prendere in considerazione il fatto che le coste sono rivestite da legamenti e muscoli intercostali (avete presente le costine intere per il barbecue? Ricordate la difficoltà a separarle?) che concorrono all'espansione funzionale respiratoria dei polmoni. 
Se separi le coste dalle pleure (il foglietto di rivestimento), il polmone collassa in pochi secondi e la persona muore per anossia pressoché istantanea... figuriamoci a privare i polmoni della cupola diaframmatica. Il tessuto polmonare mica si espande da solo! 
Se sei un bravo chirurgo o un esperto macellaio magari l’Aquila di Sangue la crei pure... però su quello che è diventato un cadavere dopo pochi minuti che hai cominciato.
Grazie dell’attenzione e alla prossima cazzata anatomicamente scorretta su cui puntare il dito.
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michelenigrowordpresscom · 2 years ago
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Fenomenologia della "poesia facile"
versione pdf: Fenomenologia della “poesia facile”. Dalla neolingua alla neopoesia Dalla neolingua alla neopoesia Ho assistito recentemente a una innovativa e coraggiosa trasposizione teatrale del famoso romanzo “1984” di George Orwell, già immortalato nella memorabile riduzione per il cinema del regista Michael Radford: inevitabilmente uno dei temi nevralgici ripresi anche dalla pièce è stato…
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vaerjs · 5 months ago
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Seguo un po’ di pagine su Ig di palestinesi. Ho notato che tutti nei commenti sono con Hamas, difendono e dicono che sarà ancora più forte ora che Israele ha ucciso il vecchio leader… posso chiederti cosa ne pensi?
Penso che la diatriba internazionale per il potere su territori ricchi di materie prime che diventa conflitto armato sull pelle dei civili sia il punto più basso che l'essere umano possa mai raggiungere e l'emblema di quanto il mito dell' occidente esportatore di civiltà non sia altro che propaganda.
Hamas nasce come resistenza armata al colone occidentale che nel corso degli ultimi 76 anni ha annesso terre, controllato acqua potabile, importazione ed esportazione, internet e creato una vera e propria prigione a cielo aperto e campi di sterminio. La resistenza a questo è diventata regime e, come tale ha fatto i suoi mali.
Non sono a favore del regime ma sono a favore della resistenza e della decolonizzazione, della decostruzione di questo idolo del sogno americano e dell'Occidente bianco salvatore.
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riflussi · 1 year ago
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"La leggenda di Atiya" - S. Bakr
Libro davvero carino e veloce, finito durante la terapia di cortisone (e vi assicuro: leggere in ospedale/casa della salute/quel che è non è così semplice come vogliono farvi credere).
All'inizio ero scettica. È un libro che mi è capitato per caso tra le mani diversi anni fa, pagato la modica cifra di un euro, svenduto per colpa probabilmente della sua copertina un po' triste (è davvero bruttina) e del nome da noi sconosciuto di Bakr.
Inutile dire che vorrei facessero un corso universitario per analizzare i racconti della giornalista. I racconti non sono solo ben scritti, tanto che sentivo quel bisogno di leggere ogni pagina con avidità come non mi capitava da tanto (e badate bene, non è così semplice che una raccolta di racconti faccia questo effetto), ma il bisogno di continuare a leggere di scontra con la necessità di fare ricerche per andare più a fondo alla situazione descritta. Si sente dal suo stile che è una giornalista (non perché si "veda" dalla narrazione, quanto più dalla sua abilità di incuriosire i lettori. E se traspare in lingua tradotta non oso immaginare in originale quanto sia meraviglioso il suo stile; sicuramente la traduttrice ha fatto un lavoro ottimo). Volevo anche portare alla luce un aspetto di questo libro, che mi sta particolarmente a cuore. Recentemente mi sono dedicata alla decostruzione dell'aspetto religioso e spirituale della mia (dell'occidente?) educazione. Questo percorso è nato anche grazie a questo libro, che si apre con il suo racconto più lungo: un'inchiesta fittizia sulla tomba di Atiya (da cui il titolo), da molti ritenuta una santa, ma il cui sepolcro, forse, nasconde qualche segreto inconfessabile. Il racconto, sebbene non credo fosse l'intento dell'autrice, mi ha fatto porre diverse domande in merito a cosa credo sia vero o falso, reale o meno. Soprattutto, mi sono domandata: chi sono io per dire a queste persone di non credere ai propri occhi e al proprio istinto. Se capitasse a me? Come reagirei? E da qui una serie di lunghe riflessioni che continuano anche oggi in merito alla religiosità, che però non starò a descrivere qui. Vorrei passasse solo questo messaggio: il libro è di una potenza inaudita, nonostante le poche pagine. Porta a riflettere sugli aspetti più disparati della vita e a volersi informare a livello storico di ogni avvenimento.
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arcobalengo · 1 year ago
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- di Malek Dudakov
Sullo sfondo dei problemi sul fronte ucraino, gli Stati Uniti stanno cercando di cambiare frettolosamente il tema del prossimo vertice NATO di Vilnius.
Di fatto, il contrattacco è in stallo e nessuno promette all'Ucraina l'adesione alla NATO. E ora c'è una vera e propria spaccatura all'interno dell'alleanza sulla fornitura di munizioni a grappolo, con Germania, Gran Bretagna e Spagna che si oppongono a Biden.
Washington fa ora un'inversione di marcia, spostando l'attenzione del vertice dall'Ucraina alla regione indo-pacifica. A Vilnius sono stati invitati "osservatori" da Australia, Nuova Zelanda, Corea del Sud e Giappone. Il loro compito è quello di convincere gli europei a entrare in conflitto con la Cina.
Francia e Germania sono chiaramente contrarie ma anche loro saranno costrette ad aumentare la loro presenza militare intorno a Taiwan. La Gran Bretagna è già stata costretta a inviare il prossimo anno una delle sue due portaerei sulle coste della Corea del Sud. Washington spera di utilizzare le flotte degli europei come prima linea di difesa contro la Cina, poco importa se si perdono.
Questo rischia solo di esacerbare la spaccatura all'interno della NATO, che sta già vivendo momenti difficili. Si moltiplicano le polemiche sull'Ucraina, a causa degli insuccessi sul fronte. La questione dell'ammissione della Svezia è ancora in sospeso. I membri dell'Alleanza sono stati molto lenti e riluttanti ad aumentare le spese militari. E molti europei non vogliono far crollare le loro economie in nome della guerra con la Cina.
Non è chiaro quale sarà il fattore scatenante della destabilizzazione all'interno della NATO: una crisi economica, un fallimento del contrattacco o le elezioni. O, più probabilmente, la possibile vittoria elettorale di Trump, che ha promesso un secondo mandato per affrontare la decostruzione della NATO. Una cosa è chiara: l'alleanza potrebbe semplicemente non sopravvivere all'attuale confronto tra Stati Uniti e Cina.
Esame di Realtà
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