#scritture complesse
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marcogiovenale · 11 days ago
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[r] _ elementi sulle "scritture complesse" (incontro a parma, 16 dicembre 2024)
il 16 dicembre 2023 a Parma, all’abbazia di Valserena, si è svolto un primo incontro sulle scritture complesse: dati e informazioni possono essere ritrovati all’indirizzo  https://slowforward.net/2023/12/13/16-dicembre-parma-scritture-complesse-2023-abbazia-di-valserena/ questo l’audio del mio intervento: https://slowforward.net/2023/12/19/pod-al-popolo-023-lettura-parma/ questo il documento…
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differx · 11 days ago
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gammm-org · 1 year ago
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calabriawebtvcom · 6 years ago
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VIBO VALENTIA, SCOPERTO UN EVASORE TOTALE
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VIBO VALENTIA, SCOPERTO UN EVASORE TOTALE
Il Gruppo della Guardia di Finanza di Vibo Valentia, all’esito di lunghe e complesse investigazioni di polizia economico-finanziaria, ha concluso una verifica fiscale nei confronti di una nota ditta individuale operante nel settore della vendita all’ingrosso di carni.
Nel corso della suddetta ispezione fiscale, coordinata dal Comando Provinciale di Vibo Valentia, i finanzieri hanno altresì attivato l’istituto della “cooperazione di mutua assistenza amministrativa” con altri Paesi, che permette di richiedere ad organismi collaterali esteri l’acquisizione di fatture ed altri documenti fiscali relativi alle operazioni commerciali intracomunitarie intercorse.
In tale contesto, grazie ai risultati raccolti, nonostante il tentativo della ditta di ostacolare l’accertamento mediante l’occultamento delle scritture contabili, le fiamme gialle hanno ricostruito, dall’anno 2013 al 2018, un volume d’affari e ricavi complessivo di circa 2,5mln ed un’evasione delle imposte, non versate, di circa 1,5mln di euro.
Il titolare è stato, quindi, denunciato alla locale Procura della Repubblica, per aver occultato e distrutto i documenti contabili e per aver omesso di presentare la dichiarazione dei Redditi, IVA ed IRAP.
L’attività di verifica fiscale costituisce il principale strumento ispettivo utilizzato dalla Guardia di Finanza per contrastare i fenomeni di evasione, elusione e frodi fiscali che danneggiano l’economia, le imprese ed i cittadini onesti.
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purpleavenuecupcake · 6 years ago
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Fintech, banche: Spunta Project blockchain di settore in pre-produzione
Superate alcune fasi di prova, è in pre-produzione Spunta Banca Project, il progetto di applicazione di una blockchain alla spunta interbancaria. Ad oggi 18 banche, che rappresentano il 78% del mondo bancario in Italia in termini di numero di dipendenti, sono attivamente partecipi nella sperimentazione, nelle scelte e nelle attività di implementazione della nuova tecnologia distribuita. Il progetto, coordinato da Abi Lab, il Centro di ricerca e innovazione per la banca promosso dall’Associazione bancaria italiana, ha l’obiettivo di applicare la blockchain ai processi interbancari. E ciò con i partner tecnici NTT Data e Sia, oltre a Corda di R3 per la piattaforma. Lo scopo è raggiungere trasparenza e visibilità delle informazioni, maggiore velocità di esecuzione delle operazioni e possibilità di verifiche e scambi direttamente sull’applicazione. Sono stati effettuati primi test della piattaforma Distributed Ledger Technology (Dlt) e nella conduzione di operatività con il coinvolgimento delle banche. Sono all’attenzione alcuni sviluppi evolutivi che includeranno la gestione della spunta infragruppo, la creazione di report validi per i revisori, un ulteriore affinamento dell’algoritmo di matching. Tra le prossime attività è previsto un test tecnico di robustezza della piattaforma per verificare il comportamento complessivo, simulando la messa in produzione per l’intero settore bancario italiano. Per fare questo è in corso la creazione di un simulatore di dati che genererà volumi di movimenti su un’operatività di 365 giorni. La simulazione sarà effettuata su di un ambiente geograficamente distribuito e connesso tramite rete privata. Si sta intanto procedendo a implementare ulteriori funzionalità evolutive con il confronto costante con gli esperti di spunta delle banche pilota. La spunta interbancaria L’ambito di applicazione del progetto è la spunta interbancaria, che verifica la corrispondenza delle attività che interessano due banche diverse, ad esempio operazioni effettuate fra due clienti di due istituti. Perché la spunta Molte ragioni hanno indotto a scegliere come campo di azione il processo di spunta interbancaria Italia, che fa riferimento all’insieme di attività, tradizionalmente in carico al back office, collegate alla riconciliazione dei flussi e delle operazioni che generano scritture sui conti reciproci Italia e alla gestione dei sospesi. Innanzitutto, la spunta è un processo interbancario basato su registri bilaterali, genera un basso impatto sull’attività complessiva di business, ha un basso livello di standardizzazione, è caratterizzato da modalità operative non avanzate. In ultimo, ma non per ultimo, nel processo di spunta l’Associazione bancaria italiana è la struttura che definisce le modalità operative da applicare. Il Regolamento dei conti reciproci è basato su di un accordo interbancario che ha visto la sua prima formulazione nel 1978, la versione aggiornata è del 1987 e un’ulteriore modifica è degli anni ’90. Tutti i benefici Tra i principali benefici riconosciuti dagli esperti di spunta: l’esecuzione del riscontro automatico tra transazioni non corrispondenti eseguita sulla base di un algoritmo condiviso; la standardizzazione del processo e del canale di comunicazione unico; la visibilità sulle transazioni tra le parti. Il processo quindi riguarda la riconciliazione dei flussi e delle operazioni che generano scritture sui conti reciproci in Italia e la gestione dei sospesi. Le attività sono relative al colloquio interbancario. Blockchain – Distributed Ledger Technology La blockchain permette che i dati non siano memorizzati su di un solo computer, ma siano distribuiti su più nodi, ossia su più macchine collegate tra loro. Un grande database può essere quindi ripartito e la gestione delle transazioni viene condivisa tra più nodi di una rete. Senza poggiarsi su di un soggetto unico centrale questo nuovo paradigma di database distribuiti - la Distributed Ledger Technology (Dlt) - cambia il modo di pensare e progettare le modalità di relazione e lo scambio di valore tra i partecipanti. L'applicazione di tecnologie Dlt contribuisce a migliorare alcuni aspetti specifici dell’attuale operatività, che possono provocare discrepanze complesse da gestire per le banche. Gli smart contract sono inoltre un’ulteriore novità in questo panorama: si tratta di componenti software che incorporano regole di esecuzione, che disciplinano il trasferimento di dati e informazioni. Il tipo di blockchain utilizzata è del mondo permissioned, è quindi aperta solo alle banche parte della sperimentazione. E ciò su di una rete dedicata come Sia, non quindi nel mare aperto del web. C’è grande attenzione da parte delle banche per la sperimentazione. L’interesse è percepito anche da banche di altri paesi. Spunta Project, basso consumo energetico – riservatezza dei dati La scelta di una Dlt permissioned permette anche di evitare gli inconvenienti a volte connessi alla blockchain. Nel mondo permissioned non è previsto il mining, ossia quell’attività di calcolo tipica delle criptovalute, diretta a validare le transazioni ai nodi. Non è quindi previsto un alto consumo energetico. Anche la riservatezza dei dati è assicurata. In Spunta project lo scambio di informazioni è su canali privati bilaterali.     Read the full article
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fondazioneterradotranto · 6 years ago
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Nuovo post su http://www.fondazioneterradotranto.it/2018/08/26/la-salina-di-avetrana-spola-tra-torre-colimena-e-gallipoli-per-la-raccolta-del-sale/
La salina di Avetrana. Spola tra Torre Colimena e Gallipoli per la raccolta del sale
di Antonio FAITA
  Avetrana, questo piccolo centro dalle origini romane, si trova all’ estremità sud-orientale del territorio tarantino, un tempo provincia di Terra d’Otranto, che dista dal mare soltanto pochi chilometri[1], fu governata, a partire dal XV secolo, dai Montefusco, poi passò ai Pagano, agli Albrizi, ai Romano, a Bisanzio Filo, agli Imperiali, e, infine, a Massenzio Filo, ultimo signore di Avetrana[2].
I due studiosi Michele Mainardi e Ivana Quaranta, da tempo, si sono occupati del territorio di Avetrana, grazie anche alla costanza, eseguita con zelo anche nei minimi dettagli, nel reperire nuovi documenti d’archivio.
Come ci riferiscono i due studiosi, la storia di Avetrana è strettamente legata alle vicende e alle attività che si svolgevano nella vicina salina, posta ad alcune centinaia di metri da Torre Colimena.
La Salina di Avetrana era una delle più importanti del Regno e riusciva a soddisfare i bisogni dell’intera provincia di Terra d’Otranto. È stata attiva fino al 1812 come si rileva da alcuni documenti inediti e non fino al 1731, come si è creduto sino ad oggi[3]. Inoltre, dalla lunga documentazione consultata, emerge anche la lunga polemica amministrativa tra i due municipi rivendicanti la stessa porzione di costa: Avetrana e Manduria.
Infatti, risultava che il corpo idrico apparteneva al territorio manduriano ma, per storia e vicinanza geografica, è stato, se non di diritto, almeno de facto, sotto il raggio d’azione dei signori di Avetrana[4].
Il sale, da sempre, è stato al centro di complesse strategie commerciali e di aspre tensioni politiche. Indispensabile per la conservazione degli alimenti, oltre che per l’alimentazione umana ed animale, era prodotto abbondantemente in Puglia: agli inizi dell’età moderna, sono attestate saline a Manfredonia, nei pressi di Barletta,  a Brindisi, nei pressi di Taranto e ad Avetrana.
La gestione delle saline pugliesi fu prerogativa, sin dal XIII secolo, della Regia Curia angioina che controllava ogni atto produttivo. Gli Aragonesi, in seguito, minuziosamente, governarono le attività commerciali collegate all’approvvigionamento salino delle città[5].
Sin da tempi antichi, la città di Gallipoli, oltre ad essere città demaniale, godeva di concessioni e di privilegi che puntualmente venivano confermati dai sovrani che si succedevano. Un privilegio ferdinandeo datato 14 agosto 1487 concesse ai gallipolini l’esenzione dal pagamento alla Regia Corte della gabella sul sale prodotto, per uso proprio, nei piccoli recipienti e nelle conche marine esistenti sull’isola di Sant’Andrea[6]. Ma non sempre era sufficiente a soddisfare i propri bisogni, perciò si era costretti a importarlo da altre città.
Esso era prodotto in parte nel Regno ed una certa quantità veniva dalla Spagna, parte era importata dalle saline della Sicilia e dalla Sardegna. La produzione era assegnata in precedenza ed i vari comuni sapevano da quali centri dovevano ritirare le loro spettanze. Le città esenti da contribuzioni fiscali dovevano comprarlo sul mercato e così anche coloro che non erano soggetti al focatico (imposta applicata su ciascuna abitazione)[7]. Da un regesto datato 4 settembre 1503 si evince che: «Il Gran Capitano vicerè e luogotenente generale, concede all’Università (di Gallipoli) l’esenzione da ogni pagamento di dogana; pel rispetto dei suoi privilegi e, in particolare, di quello relativo al sale, per cui possono prenderne, a solo prezzo di costo, dalla salina di Casalnuovo»[8].
E, ancora, in un altro regesto del 23 giugno 1526, Carlo V, oltre ad approvare i precedenti privilegi, conferma che «siano riconosciuti i duecento tomoli di sale della regia salina di Casalnuovo già concessi per l’uso cittadino»[9].
Molti sono i documenti notarili nei quali si fa cenno al sale della salina di Casalnuovo (attuale Manduria), presso la torre detta “della Colimena”, questo sino al VII secolo, per poi essere sostituita con il nome di Avetrana. A supporto di ciò, sono alcuni regesti notarili datati 1710 e successivi, attraverso i quali veniamo a conoscenza dei relativi movimenti, via mare, della merce. Il caricamento e lo scaricamento del sale, per rifornire il fondaco di Gallipoli, venivano scrupolosamente registrati dai padroni dei barconi e delle tartane (e dai loro esigenti committenti).
Essi, di fronte ad un notaio, precisavano le regole dei contratti che non lasciavano spazio a tempi morti[10]: Nell’anno 1710[11], giorno 10 del mese di agosto, il signor Domenico Corsano, di Reggio Calabria, Padrone della «Topa»[12], nominata Santa Maria di Porto Salvo, trovandosi, in quell’anno a Gallipoli, per aver trasportato dalla Calabria «doghe per fabbricar botti», ricevette, nel predetto giorno, dalle mani del signor Giovan Battista Tiriolo la somma di ducati 191 e grana 75 in moneta d’argento, per aver condotto, in quattro viaggi, come previo accordo, tomola 3.835 di sale dalla «salina dell’Avetrana per questo Regio fundico de Gallipoli», alla ragione di grana 5 a tomolo per il noleggio della stessa imbarcazione.
In effetti, il Padron Domenico Corsano, fu incaricato di recarsi presso la salina dell’Avetrana , dal signor Giovan Battista Tiriolo «Locotenente del Regio Fundico de Sali in questa città di Gallipoli, agendo in nome e parte della Regia Corte» e a sua volta su incarico, del Dottor signor Nicolò de Ferrante «Amministratore Generale del Regio Arrendamento de Sali in demanio in questa Provincia di Terra d’Otranto». Una volta raggiunta con la sua «Topa» la spiaggia «e proprie nella Torre della Columena» gli sarebbero stati consegnati, dal signor Onofrio de Vito, «Locotenente di quel loco», tomola 3.835 di sale, così come fu stabilito. Lo stesso incarico fu confermato anche per l’anno 1711 al Padrone Domenico Corsano che, il giorno 13 luglio, davanti al notaio Carlo Megha[13] e alla presenza dei testimoni, il Clerico Domenico Antonio Maggio e Donato Maria Roncella, riscuoteva dal signor Giovan Battista Tiriolo, la somma di ducati 289 e grana 90, per aver condotto con la sua «Topa», in sei viaggi, tomola 5.798 di sale, dalla salina «dell’Avetrana per il Regio Fundico de Sali in questa città di Gallipoli».
Così avvenne anche nel 1712, con tre incarichi consecutivi, a distanza di pochi mesi nello stesso anno: il primo avvenne il 26 febbraio per un carico di tomola 890 da fare in un unico viaggio per la somma pattuita di ducati 44 e grana 5[14]; il secondo incarico avvenne il 12 luglio, per un carico di tomola 1.964 da fare in due viaggi e riscuotendo la somma di ducati 98 e carlini 1[15]; il terzo incarico, il giorno 17 settembre, per un carico di tomola 3.945, da fare, in quattro viaggi e per la somma pattuita di ducati 195 e grana 25[16].
Ciò fa dedurre che, tra il Padrone Domenico Corsano e il Locotenente del Regio Fundico di Gallipoli, si era instaurato un rapporto ben consolidato basato sulla fiducia e sulla professionalità, un rapporto che continuerà anche negli anni a venire. La salina di Avetrana, non fu più attiva dagli inizi dell’ottocento (1812), senza conoscerne i motivi. I due studiosi Mainardi e Quaranta, dubitano che sia stato il Comune di Avetrana a decidere della sua sorte, poiché l’estrazione del sale era l’unica fonte di occupazione per la gente del luogo; invece, ipotizzano che sia stato il governo centrale a volere la sua dismissione e, tale supposizione trova conferma nell’importanza, sempre crescente, della Salina di Barletta, il cui sale costava meno ed era di ottima qualità.
Infatti, il 30 maggio1713[17], fu affidato l’incarico di recarsi presso la salina di Barletta al veneziano Giovanni Gachino, Padrone della Marsigliana nominata Sant’Antonio di Padova, per caricare in un solo viaggio, tomola 4.600 di sale e condurlo presso«il Regio Fundico de Sali in questa città di Gallipoli» per la somma di ducati 333 e grana 50. Il bassofondo salmastro della salina di Avetrana, pur rappresentando una fonte di lavoro per la popolazione dei paesi circostanti, a dire del popolo, era anche causa di malattie come la malaria e di morte, per le sue acque stagnanti[18].
Durante il primo ventennio del XX secolo, la salina fu inclusa nel progetto di bonifica di Porto Columena ma, successivamente, fu scartata perché, a parere degli ingegneri che si occupavano delle azioni di risanamento igienico, il bacino lacustre poteva produrre, al massimo, cattivo odore, ma non poteva essere causa dei miasmi, in quanto privo di vegetazione. A provocare le febbri erano, invece, le vicine paludi poste lungo il litorale, e il governo decise che era lì che si doveva intervenire[19].
  [1] Cfr, MAINARDI M. – QUARANTA I, “Documenti per la storia del territorio di Avetrana”, in L’Idomeneo: rivista della sezione di Lecce –Società di storia patria per la Puglia, n° 4, Ed. Panico, Galatina 2002, p. 26;
[2] Cfr, Ibidem, p. 27;
[3] Cfr, Ibidem;
[4] Cfr. MAINARDI M., “Per una geografia del sale in Terra d’Otranto. La salina di Avetrana”, in L’Idomeneo: rivista della sezione di Lecce –Società di storia patria per la Puglia, n°3, Ed. Panico, Galatina 2000, p. 127;
[5] Cfr, Ibidem, p. 116;
[6] PINDINELLI E., “L’archivio delle scritture antiche dell’Università di Gallipoli”, Tip. Corsano, Alezio 2003; Cfr., NATALI F., “Gallipoli nel Regno di Napoli. Dai Normanni all’Unità d’Italia”, Ed. Congedo, Galatina 2007, p. 93;
[7]Cfr, NATALI F., “Gallipoli nel Regno di Napoli. Dai Normanni all’Unità d’Italia”, a nota, p. 139;
[8] Cfr, PINDINELLI E., “L’archivio delle scritture antiche dell’Università di Gallipoli”, p. 58;
[9] Cfr, Ibidem, p. 72;
[10] MAINARDI M., “Per una geografia del sale in Terra d’Otranto. La salina di Avetrana”, p. 122;
[11] ASLecce, Protocollo notarile, Carlo Megha coll. 40/13, Anno 1710, “In Dei nomine amen”, ff. 234/v-236/r;
[12] Topa/o = imbarcazione veneziana, barchetta chioggiotta con la quale i pescatori trasportano il pesce ai luoghi di destinazione, a fondo piatto, con murate quasi verticali nella parte centrale e con prua slanciata.
[13] ASLecce, Protocollo notarile, Carlo Megha coll. 40/13, Anno 1711, “In Dei nomine amen”, ff. 153/r-155/v;
[14] ASLecce, Protocollo notarile, Carlo Megha coll. 40/13, Anno 1712, “In Dei nomine amen”, ff. 82/v-84/r;
[15] Ibidem, ff. 210/v-211/v;
[16] Ibidem, ff. 252/v-253/v;
[17] ASLecce, Protocollo notarile, Carlo Megha coll. 40/13, Anno 1713, “In Dei nomine amen”, ff. 141/v-143/v;
[18] Cfr, MAINARDI M. – QUARANTA I, “Documenti per la storia del territorio di Avetrana”, p. 27;
[19] Cfr, Ibidem, p. 28;
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annuncipubblicitari-blog · 7 years ago
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prima nota di cassa
La Prima Nota di Cassa e' un documento contabile non obbligatorio dove si annotano tutti i movimenti economici e finanziari di una attivita' commerciale.Con la Prima Nota di Cassa puoi riportare, in ordine di data, le operazioni economiche e i movimenti finanziari della tua attivita' commerciale; questa attivita' e' propedeutica alla registrazione delle scritture contabili complesse che saranno effettuate dal Tuo Commercialista.Compilando correttamente la Prima Nota di Cassa puoi fornire al tuo Commercialista, in formato Excel o condividendo in modo sicuro l'accesso, un ottimo supporto alla registrazione delle scritture contabili.Prima Nota di Cassa e' un servizio Gratuito, Sempre! https://www.ipertop.it/prima-nota-di-cassa-4294003323.htm?utm_medium=tumblr
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marcogiovenale · 15 days ago
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per chi dovesse perdersi c'è un posto con qualche link - diricerca
questo: https://diricerca.wordpress.com/
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marcogiovenale · 18 days ago
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stasera, h. 18, nel contesto dei corsi di centroscritture.it, daniele poletti e "continuo. repertorio di scritture complesse"
info e iscrizioni: https://www.centroscritture.it/service-page/4-3-canoni-di-poesia
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marcogiovenale · 1 month ago
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oggi, 21 novembre, a milano: broggi, giovenale e zaffarano al boccascena cafè
cliccare per ingrandire A Milano, OGGI, giovedì 21 novembre, ore 18:00 al Boccascena Cafè (Teatro Litta, c.so Magenta 24) Antonio Syxty presenta: Alessandro Broggi, SÌ (Tic Edizioni, collana UltraChapBook) Michele Zaffarano, TRE MOVIMENTI E UNA STASI (Tic Edizioni, collana ChapBook) Marco Giovenale, OGGETTISTICA (Tic Edizioni, collana ) Evento…
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marcogiovenale · 1 month ago
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21 novembre, milano: broggi, giovenale e zaffarano al boccascena cafè
cliccare per ingrandire A Milano, giovedì 21 novembre, ore 18:00 al Boccascena Cafè (Teatro Litta, c.so Magenta 24) Antonio Syxty presenta: Alessandro Broggi, SÌ (Tic Edizioni, collana UltraChapBook) Michele Zaffarano, TRE MOVIMENTI E UNA STASI (Tic Edizioni, collana ChapBook) Marco Giovenale, OGGETTISTICA (Tic Edizioni, collana ) Evento…
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marcogiovenale · 1 month ago
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il 21 novembre ipnosi al teatro litta, milano: zaffarano, broggi, giovenale
Negli ultimi vent’anni circa, nel campo delle scritture che non si riconoscono nella categoria di “poesia”, numerosi libri e opere hanno ridefinito il paesaggio letterario, disegnando il profilo di quella che qualcuno definisce appunto “post-poesia”, oppure ricerca letteraria / scrittura di ricerca. Si tratta perlopiù di pagine di ‘prosa in prosa’, che cioè non frequentano le spiagge serene o…
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marcogiovenale · 2 months ago
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dip 028, "autre chose a lieu autrement"
compostxt, pontebianco, gammm, Esiste la ricerca, slowforward, blunder, il cucchiaio nell’orecchio, poème de terre, utsanga, la zona rossa, recognitiones ii, setteassedi, utopie del desiderio, ex.it – materiali fuori contesto, il mattatojo n. 5, irata, la morte per acqua, mariangelaguatteri (per citare solo alcuni spazi di un possibile network molto più ampio) sono forse (i)stanze minori,…
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marcogiovenale · 4 months ago
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esiste la ricerca 4, napoli, teatro galleria toledo, 6-7 settembre 2024: non un resoconto, alcuni link però sì
alcune cose di cui si è parlato a ELR 4 (o nelle quali sono coinvolti i partecipanti all’incontro di napoli)   motto distribution https://www.mottodistribution.com/site/ printed matter https://www.printedmatter.org/ luciano neri, upday https://www.scalpendi.eu/catalogo/assemblaggi-e-sdoppiamenti/upday/ un estratto: https://www.leparoleelecose.it/?p=46938 loose…
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marcogiovenale · 4 months ago
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oggi, 10 settembre, a firenze: presentazione del libro "come agisce nanni balestrini", di cecilia bello minciacchi
https://www.carocci.it/prodotto/come-agisce-nanni-balestrini VOCI LONTANE VOCI SORELLE, 22a edizione Firenze, martedì 10 settembre 2024, h. 18.00, Libreria Libraccio, Via de’ Cerretani 16r Presentazione del volume di Cecilia Bello Minciacchi Come agisce Nanni Balestrini. Le parole che cercano (Carocci, 2024) Partecipano, con l’autrice, Stefano Colangelo e Luigi Weber Nanni Balestrini (1935-2019)…
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marcogiovenale · 4 months ago
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oggi e domani, 6 e 7 settembre, "esiste la ricerca": incontri al teatro galleria toledo _ ingresso libero
A Napoli, venerdì 6 e sabato 7 settembre 2024, dalle 10 alle 18,alla Galleria Toledo – Teatro stabile d’innovazioneVia Concezione a Montecalvario 34 ESISTE LA RICERCA direzioni distribuzioni fantasmi Esiste la ricerca nasce a Roma nel giugno 2022 presso lo Studio Campo Boario, dell’artista Alberto D’Amico, e si articola come sequenza di incontri che chiama a raccolta molte voci delle scritture…
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