#cucina giapponese
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Questi sono i piatti che mi sono cucinata negli ultimi weekend.
Raga, se continuo così mi dimentico pur come si cucina il pomodoro.
最近作ってるご飯。
ここままだとイタリアのパスポート取られっちゃう。
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CASANORI: HAND ROLL BAR E CUCINA GIAPPONESE in collaborazione con TOMOYOSHI ENDO
Il quartiere Isola accoglie un nuovo protagonista della scena gastronomica nipponica: CasaNori, hand roll bar e ristorante di cucina giapponese.
Di grande orgoglio è la collaborazione stretta con Tomoyoshi Endo, il più antico ristorante giapponese della città, chiuso a inizio anno, per mancanza di “eredi”.
Dietro al bancone di CasaNori infatti troviamo Kato Shozo e Masako Sato, che, dopo oltre 40 anni di esperienza, continuano a esprimere e condividere la loro maestria culinaria in questa nuova location.
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ITALIA E GIAPPONE – INGREDIENTI A CONFRONTO
La cucina italiana e quella giapponese sono due tradizioni culinarie di grande rilievo, ognuna con una storia ricca, sapori distinti e un seguito globale.
Sebbene il Giappone e l’Italia siano due mondi molto distanti, l’amore per la buona cucina, ricca di sapori e ingredienti genuini ci unisce indissolubilmente.
Anche se i sapori dei vari ingredienti principali di queste due cucine sono legati alle profonde tradizioni e quindi sono molto diversi tra loro, l’importanza che gli diamo nella cucina di tutti i giorni è molto simile!
Diamo un’occhiata!
SALSA DI SOIA E OLIO D’OLIVA
Entrambi sono utilizzati in molte ricette e piatti tradizionali della loro cultura di provenienza.
La salsa di soia per i giapponesi, proprio come l’olio d’oliva degli italiani, aggiunge un sapore umami, che è uno dei cinque sapori di base insieme a dolce, salato, acido e amaro.
Entrambi possono essere usati per la preparazione dei piatti tradizionali come condimento, marinata, salsa per immersione o per cucinare, o semplicemente usati a crudo per insaporire i piatti più tipici.
RISO GIAPPONESE E PANE
Una tavola giapponese senza riso, così come una tavola italiana senza pane mette tristezza, diciamoci la verità.
Il riso così come il pane si può usare per accompagnare i vari sapori delle pietanze, fare la scarpetta di qualcosa che era troppo buono per rimanere nel piatto o semplicemente gustato così com’è in tutta la sua fragranza e morbidezza.
TOFU E FORMAGGIO
Entrambi dall’aspetto bianco e morbido possono essere utilizzati in cucina come topping o semplicemente gustati nella loro semplicità.
Possono avere sia un sapore delicato e neutro, oppure possono presentare una gamma di sapori più ampia, da dolce a piccante, speziati e/o aromatici.
La loro texture può variare da setosa a compatta oppure cremosa, granulosa o elastica, a seconda del tipo.
SHISO E BASILICO
Avete presente quelle foglie verdi e aromatiche usate per servire il sushi? Si chiama Shiso!
Ricordo ancora quando entrai per la prima volta in un supermercato giapponese, mio marito Shu mi fece vedere queste interessanti foglioline e me le descrisse come il basilico giapponese!
Rimasi un po’ basita essendo una grande amante del basilico, ma in effetti, hanno molte cose in comune!
Entrambi dal profumo fresco e pungente, possono essere entrambi utilizzati per fare un ottimo pesto! Provare per credere!
#japan#japan blog#japanese culture#japan culture#kitchen#japanese#Giappone#japon#tokyo#cucina giapponese#trend#Japan#italy#italia#cucina italiana#cultura italiana
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Siseroshi Ristorante Giapponese - Scarpizzolo (BS)
Circa otto mesi fa, su questi schermi, avevo raccontato la mia prima esperienza con un ristorante giapponese in versione omakase. All’epoca, grazie all’indiscussa maestria dello Chef giapponese e alle eccellenti materie prime, ero rimasto molto stregato dalla cena anche se, certamente complice la collocazione meneghina, per certi versi, la cena stessa era risultata essere più uno spettacolo che…
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“ Yūichi ritornò, facendo dondolare le chiavi dell'auto. "Visto che poteva stare così poco, bastava pure una telefonata," disse, mentre si toglieva le scarpe all'ingresso. Io risposi "Hmm" senza alzarmi dal divano. "Mikage, sei stata colpita dalla mamma?" fece lui. "Beh, non ho mai visto una donna così bella," dissi francamente. "Però sai..." Yūichi entrò nella stanza e sedendosi per terra davanti a me, continuò sorridendo: "Ha fatto una plastica." "Ah." Cercai di nascondere l'imbarazzo. "In effetti avevo pensato che di viso non vi assomigliate per niente." "Ma hai capito?" disse con un'aria come se gli scappasse da ridere. "Lei è un uomo" . Questa volta non ce la feci a fingere. Restai a fissarlo ammutolita, con gli occhi spalancati. Aspettavo che da un momento all'altro dicesse ridendo: 'Scherzavo'. Un uomo lei? Con quelle dita affusolate, quei gesti, quel portamento? Ricordando quella creatura bellissima, aspettavo la smentita col fiato sospeso, ma lui si limitava a guardarmi con aria beata. Fui io a parlare: "Ma tu hai sempre detto 'mia madre... mia madre'..." "Beh, per forza. Tu una così la chiameresti 'papà'?" rispose calmo. Aveva ragione. Era una risposta quanto mai appropriata.
"E quel nome, Eriko?" "Non è il suo vero nome. In realtà si chiama Yūji." Per un momento mi si appannò la vista. Appena riuscii ad articolare le parole, chiesi: "Allora, chi è tua madre?" "Tanto tempo fa Eriko era un uomo," rispose lui. "Quand'era molto giovane. E un giorno si sposò. Sua moglie era la mia vera madre." "Che... che tipo era?" chiesi. Non riuscivo a figurarmela. "Non me la posso ricordare. Ero troppo piccolo quando è morta. Ho una foto però. Vuoi vederla?" Feci di sì con la testa. Senza alzarsi, allungò il braccio per prendere la sua borsa. Tirò fuori dal portafoglio una foto e me la porse. La donna della foto aveva capelli corti e lineamenti minuti. L'età era indefinibile. C'era in lei qualcosa di bizzarro. Dato che restavo in silenzio, disse: " É un tipo stranissimo, non pensi?" Risi, imbarazzata. "Eriko era ancora bambino, quando andò a vivere dalla famiglia di mia madre, quella della foto. In pratica fu adottato. Lui e mia madre crebbero assieme. Anche quand'era un uomo era bello e pare che avesse molto successo. Lei aveva questo faccino buffo. Chissà perché proprio lei..." Sorrise guardando la fotografia. "Voleva molto bene alla mamma e per lei entrò in contrasto con la famiglia. Fuggirono insieme, sai?" Assentii. "Quando la mamma morì, Eriko lasciò il lavoro. Solo e con un bambino piccolo, non sapeva proprio che fare. Allora decise di diventare donna. 'Tanto ormai non mi sarei più potuta innamorare,' dice lei. Pare che prima di diventare donna avesse un carattere molto chiuso. Siccome non è tipo da lasciar le cose a metà si fece fare anche l'operazione al viso e il resto. Coi soldi che le restavano ha aperto il locale e mi ha tirato su. Insomma, mi ha fatto anche da padre...", concluse ridendo. "Che vita incredibile è stata la sua!" dissi io. "Ehi, mica è morta, sai!" fece Yūichi. Potevo credergli o c'era ancora sotto qualcosa? Più ascoltavo, più quella storia mi sembrava incredibile. “
Banana Yoshimoto, Kitchen, traduzione dal Giapponese e postfazione di Giorgio Amitrano, Feltrinelli (collana Universale economica n°1243), 2007³⁴, pp. 17-18.
[1ª Edizione originale: キッチン, Fukutake Editore, 1988]
#Kitchen#letture#leggere#libri#Giappone#romanzi#amici#Banana Yoshimoto#romanzo#famiglia#shōjo manga#cucina#Giorgio Amitrano#casa#transessualità#transessuali#genere#famiglie non convenzionali#sensibilità#maternità#paternità#letteratura giapponese#Feltrinelli#estremo oriente#identità#letteratura degli anni '80#transessualismo#transgender#vita#identità di genere
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Eccovi qualche consiglio utile per mangiare sushi come un vero giapponese 🍣🇯🇵 #whoiskenta_official_page #giappone #giapponese #laguidakenta | Instagram
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Library Living Room Inspiration for a small contemporary open concept medium tone wood floor living room library remodel with white walls
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Makoto oggi (ieri ormai) ha scritto sul gruppo del corso per invitarci a casa sua per il suo compleanno. Ho deciso di rispondere, finalmente, alle 23.59. Aveva scritto ore e ore fa ma non ero sicuro di volerci andare. Nemmeno ora sono davvero convinto. Tra l'altro ha detto che cucinerà lei qualcosa della cucina giapponese (per tutti?). Io ho chiesto cosa perché sono vegetariano.
Ho ordinato un libro da regalarle. Non so molto di lei, so che suona il violino e che di sicuro studia l'italiano. A me piacerebbe avere un libro scritto tutto in giapponese, per provare a leggerlo. Quindi le ho preso la raccolta "I nostri antenati" di Italo Calvino. Magari poi le prendo anche qualcosa da mangiare per essere sicuro che almeno una cosa possa piacerle. Evito di prepararle io qualcosa, tipo dei biscotti, perché mi sembra tanto personale come gesto e poi preferisco l'idea di regalarle cose che siano un minimo tipiche italiane.
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Che cosa sono tutte quelle portate invitantissime? 😍
Foto di sopra:
- yakitori (spiedini di varie parti del pollo tipo coscia, pelle, etc)
- cosciette di pollo grigliate e speziate
- ceci con cipolla e un po' di salsa
- colza fatta come se fossero broccoletti lol
- insalata di patata
Foto di sotto:
- onigiri di riso rosso con fagioli rossi (non gli azuki)
- sempre colza
- きんぴりごぼう (kinpiri gobō) - il gobō è tipo un bastone lungo che è un tubero ed è preparato con carote e konjac
- petto di pollo marinato nel kōji (che è una pasta di riso fermentato) e penso condito con le solite cose (ovvero salsa di soia, mirin e sake)
- daikon (altra verdura asiatica tipo carotone gigante bianco) con tofu fritto e chikuwa (fatto con pasta di pesce simile al naruto) fatto bollire nel dashi e soia, mirin, sake
Se qualcosa non è chiaro... mi spiace perché meglio di così nun se pò. LOL
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C’è una nuova figura sociale della quale si parla spesso. È il driver, in motorino o in bicicletta, che con la neve, il freddo, la nebbia, e in estate sotto la canicola, deve consegnare la pizza. È pagato poco, quasi sempre un precario, non ha garanzie. Facciamo bene a preoccuparci per lui. Ma dimentichiamo sempre di parlare di chi sta decisamente peggio di lui. Di chi, nella scala sociale, sta sotto di lui. Il più disperato. Il più solo. Quello di cui nessuno parla mai.
È quello che ha ordinato la pizza.
È chiuso in casa da una settimana. Non esce quasi mai. Digita. Ha le occhiaie fatte di pixel, ormai. Per lavarsi la faccia deve usare un detergente per il computer.
Sotto casa, proprio nella sua via, ci sono due pizzerie, un cinese, un giapponese e un cinogiapponese, sta per aprire anche un giappocinese, e poi ci sono tre bar, una paninoteca, perfino un qebab. Nemmeno troppo unto. Ma lui non ci va. Il cibo se lo fa consegnare in cella, come un carcerato. Anche prendere l’ascensore deve sembrargli una distrazione fatale. Un’avventura in terre sconosciute. Ordina tutto on line: i vestiti, la pizza e lo smacchiatore per pulire le macchie di pizza sui vestiti.
Non entra in un negozio da mesi. All’angolo c’è una libreria, ma i libri li compra su Amazon, così ogni libro fa sessanta chilometri su un camion evitando a lui la fatica di fare trenta metri a piedi. A suo modo, è un recordman: facendosi portare tutto a casa, riesce a provocare un impatto ambientale devastante rimanendo perfettamente fermo…
Non cucina. Nemmeno due uova al tegamino, o un piatto di pasta al burro. Cento generazioni di italiani, prima di lui, hanno cucinato. In questo paese, con tutti i suoi difetti, la cucina è stata per secoli il cuore palpitante di ogni casa. Lui no, non cucina. Niente pentola con l’acqua che bolle, niente cipolla che sfrigola, il solo segno del cibo, in casa sua, è il citofono che suona.
Come volete che stia, uno così? Di buon umore? Ben disposto verso il suo prossimo? Con i pensieri bene ossigenati? Ma no, ovviamente sta male. È di cattivo umore. Diffidente. Per forza poi, scrive sui social le cazzate che scrive. Volete che scriva l’Infinito di Leopardi? E come fa, se l’ermo colle che il guardo esclude, bene che vada è il davanzale della sua cameretta, con vista sul davanzale del condominio di fronte dove uno o una uguale a lui digita tutto il santo giorno le stesse cazzate? Se scendessero in strada, lui e il dirimpettaio, almeno potrebbero guardarsi negli occhi, oppure darsi una manica di botte. A scelta. Insomma avere un contatto umano…
Quello che ha consegnato le pizze in bicicletta, almeno, la strada la conosce. Quello che la pizza l’ha ordinata, rischia di non conoscere più niente. Nemmeno il rumore dei suoi passi per le scale.
Se l’uomo che ha ordinato la pizza si affaccia per un attimo alla finestra, vede arrivare il ragazzo in bicicletta che gli porta la pizza. Il ragazzo sta cantando. Quando si pedala, spesso si canta. Sta cantando una canzone di Gaber: “C’è solo la strada su cui puoi contare, la strada è l’unica salvezza. Perché il giudizio universale non passa per le case, le case dove noi ci nascondiamo. Bisogna ritornare nella strada. La strada per conoscere chi siamo.
- Michele Serra
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Scopri la nostra selezione di coltelli Masahiro su www.zanzino.it
#japan#japanese culture#kitchen#japanese knives#japan culture#japanese#Giappone#Cucina giapponese#Coltelli giapponesi
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The Japanese government decision to dump irradiated water into the ocean will be paid at a hig price,not only in the health of its citizens but also by a great loss in the market
The post is machine translated
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The collective is on telegram
🤔 Con la decisione, da parte dei criminali giapponesi, di scaricare nell'Oceano acqua contaminata della Centrale Nucleare di Fukushima, i Paesi Asiatici - tra cui la Cina - stanno prendendo contromisure per proteggere la propria popolazione 😍
🇨🇳 Al mercato del pesce di Shanghai, che rifornisce quasi il 70% dei ristoranti che fanno cucina giapponese in città, i commercianti hanno iniziato a cercare ingredienti e prodotti da altri Paesi, come Russia, Canada e Norvegia 🤝
🐟 Ricci di mare e tonno, prodotti tipicamente importati dal Giappone, sono già stati tolti dagli scaffali 🥳
😂 Le azioni sconsiderate del Giappone, che vogliono far pagare agli altri Paesi Asiatici il prezzo delle loro trasgressioni e della loro mancanza di rispetto, andranno a danneggiare anche pescatori e aziende giapponesi 😂
🦐 Per quanto riguarda i gamberi, la Cina ora li importerà principalmente da Russia e Canada, mentre per le capesante c'è già una grande fornitura nazionale, che può sostituire completamente l'importazione di quelle giapponesi, come dichiarato da un direttore di un negozio di frutti di mare di Shanghai 🇨🇳
🍣 Per quanto riguarda il salmone, la Cina lo importerà principalmente da Norvegia e Cile. Molti negozianti avevano già cessato le importazioni di prodotti ittici dal Giappone due mesi fa, scegliendo fornitori di Nuova Zelanda e Spagna 🤝
💬 «Abbiamo sempre importato il salmone dalla Norvegia invece che dal Giappone», ha spiegato un dipendente di un ristorante di cucina giapponese di Shanghai, affermando che, da quando il Giappone ha iniziato a scaricare acqua contaminata nel mare, il ristorante ha completamente cessato di importare prodotti dal Giappone, trovando la Spagna come nuovo paese fornitore 🤝
🥳 Infine, molte persone hanno disdetto viaggi turistici in Giappone. Cinesi, Coreani, Indonesiani e altri hanno cancellato le prenotazioni. Molto bene 🎉
👌 日本是一个危险的国家。他们的心态是一种侵略和种族灭绝的心态。他们根本不知道如何在亚洲和平生活。对于亚洲国家来说,日本是一个可怕的邻国。日本是一个没有耻辱感的国家 👍
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🤔 With the decision by Japanese criminals to dump contaminated water from the Fukushima Nuclear Power Plant into the ocean, Asian countries - including China - are taking countermeasures to protect their population 😍
🇨🇳 At the Shanghai fish market, which supplies almost 70% of the city's Japanese restaurants, traders have started looking for ingredients and products from other countries, such as Russia, Canada and Norway 🤝
🐟 Sea urchins and tuna, products typically imported from Japan, have already been taken off the shelves 🥳
😂 Japan's reckless actions, which want to make other Asian countries pay the price for their transgressions and disrespect, will also harm Japanese fishermen and companies 😂
🦐 As for prawns, China will now mainly import them from Russia and Canada, while for scallops, there is already a large domestic supply, which can completely replace Japanese imports, as stated by a store manager of Shanghai seafood 🇨🇳
🍣 As for salmon, China will mainly import it from Norway and Chile. Many shopkeepers had already stopped importing fish products from Japan two months ago, choosing suppliers from New Zealand and Spain 🤝
💬 "We've always imported salmon from Norway instead of Japan," explained an employee of a Japanese cuisine restaurant in Shanghai, stating that since Japan started dumping contaminated water into the sea, the restaurant has completely stopped importing products from Japan, finding Spain as the new supplier country 🤝
🥳 Finally, many people have canceled tourist trips to Japan. Chinese, Koreans, Indonesians and others have canceled reservations. Very good 🎉
👌 日本是一个危险的国家。他们的心态是一种侵略和种族灭绝的心态。他们根本不知道如心䜨亚洲和平生活。对于亚洲国家来说,日本是一个可怕的邻国。日本是一个没有耻辱感的国家 👍
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#china#italian#translated#collettivoshaoshan#china news#asia news#shangai#japan news#japanese imperialism#sea food#pollution#fukushima#world news
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Katsu Nakaji @ Ronin (MI)
Al terzo piano del Ronin di Milano, ossia presso il ristorante gastronomico dell’omonimo locale, sino al 25 marzo, con il rito del sushi omakase, si può avere la fortuna di assaggiare la vera cucina giapponese di uno chef stellato (*), ossia Katsu Nakaji
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#Cucina giapponese#guidamichelin#Il Mangiator Cortese#ilmangiatorcortese#michelinguide#Recensioni#sushi
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Questo è un migrante di successo. Solanum tuberosum. La patata.
È arrivata ai primi del Seicento dal Sudamerica, il suo nome comune viene dal quechua, la lingua degli Inca. Insieme al suo compagno di viaggio, il pomodoro, ha rivoluzionato l’alimentazione in Europa e in Italia, salvando dalla carestia milioni di persone.
Entrambi, patata e pomodoro, ci hanno messo più di un secolo per entrare nell’uso comune. All’inizio sembravano stranezze esotiche, cose mai viste e mai mangiate, forse pericolose, forse velenose. Nessuno le voleva mangiare.
Molte fonti sostengono che fu Federico il Grande, re di Prussia, a metà del Settecento, a sdoganare definitivamente la patata. Con un espediente geniale. Cominciò a coltivare patate nell’orto reale e mise guardie armate a proteggerle, così tutti cominciarono a pensare che le patate fossero preziose, un cibo da re. Di notte andavano a rubarle e impararono a mangiarle e a piantarle.
Gli agrumi invece sono arrivati dall’Asia. I romani conoscevano il cedro, il limone e l’arancio amaro, che è quello più antico. La coltivazione dell’arancio moderno, simbolo della Sicilia, viene introdotta in Europa dai portoghesi solo nel Millecinquecento. Il mandarino arriva in Italia solo nell’Ottocento.
Nei giorni scorsi ci sono state polemiche molto accese sulla cucina tradizionale italiana, sulla sua identità. Tradizione e Identità sono temi molto cari a questo governo. Come si addice a un governo nazionalista, intende battersi per l’italianità del cibo, della lingua, dei costumi, contrapposta a quelli che un progetto di legge di Fratelli d’Italia per la difesa della lingua chiama “forestierismi”. Forestiero è un termine che non sentivo da un bel pezzo. Significa: gente o roba che viene da fuori.
Eppure la patata, che fu forestiera per eccellenza, ormai è italianissima. E lo è perché l’identità e la tradizione, che sono cose importanti, mutano. Si evolvono. Si adattano. Si arricchiscono attraverso l’esperienza, la contaminazione, il cambiamento.
L’idea che l’identità, della cucina italiana come dell’Italia intera, sia qualcosa di definitivo, di cristallizzato, qualcosa che può addirittura essere stabilita per legge, non è neanche sbagliata. È insensata. È come voler mettere in un museo qualcosa di vivo. È come cercare di imbalsamare qualcosa che si muove.
Marcello Veneziani, un intellettuale di destra come ce ne sono pochi, purtroppo, dice che “la tradizione non è culto del passato, ma senso della continuità e gioia delle cose durevoli”. La definizione è bellissima. A patto che la si esponga, la gioia delle cose durevoli, al sole e al vento, la si faccia respirare, e non la si lasci ammuffire in fondo a un cassetto.
La cucina italiana, intesa come insieme di ricette, ingredienti, cultura del convivio, è una delle meraviglie del nostro Paese. Dobbiamo difenderla. Ma non la si difende trasformandola in un pezzo da museo. La si difende prima di tutto avendo cura - e questo è compito della politica - che i contadini non siano sfruttati, o derubati dalla grande distribuzione. Poi facendo attenzione a cosa mettiamo nel piatto, alla qualità degli ingredienti, alla quantità di chimica e di farmaci che rischiamo di ingoiare se non stiamo in guardia.
Io mi sento italianissimo anche quando mangio il sushi, con il quale non bevo il saké giapponese, ma Vermentino sardo, o Ribolla del Friuli. Contaminazione, appunto. La farina di insetti, criminalizzata dal governo come accadde, quattro secoli fa, alla patata, in sé non mi fa nessuna paura, è un cibo naturale quanto i gamberetti. Proteine disponibili in natura. Mi fa molta più paura avere paura dei forestieri, delle persone e delle cose che arrivano da fuori. È una paura sterile, gretta, poco vitale. Blocca lo stomaco, blocca l’appetito. Se Federico il Grande si presenta alle prossime elezioni, con la patata nel simbolo, io voto per lui.
Michele Serra
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Quotazione di SushiSwap SUSHI/USDT in questo momento: Introduzione a Sushiswap SUSHI Sushiswap è un exchange decentralizzato in modalità AMM che opera su diverse chain e che ci permette di scambiare token a costi molto bassi e senza l'intervento di un intermediario. È un protocollo forse meno famoso di Uniswap ma comunque con una TVL interessante e con prospettive da studiare anche per il suo token $SUSHI. Nonostante qualche problema in passato, anche in termini di decentralizzazione e nonostante qualche defezione interna, vale comunque la pena saperne di più su un protocollo che sta provando a cambiare rotta e ad affermarsi come una delle migliori scelte in questo comparto. Principali informazioni su SushiSwap Coin: ❓Nome:SushiSwap📑Sigla:$SUSHI👶Nascita:2020📈Previsioni:Previsioni SushiSwap🔍Tecnologia:Ethereum, ma anche altre chain⚡Comprare:Come Comprare SushiSwap📱Wallet:Ledger Nano X, Ledger Nano S, Binance Wallet, MetaMaskSushiSwap– Tabella principali caratteristiche introduttive Sushiswap: Capitalizzazione di mercato, statistiche prezzo SUSHI/USD Che cos'è SushiSwap $SUSHI SushiSwap è un sistema in AMM, ovvero un Automated Market Maker, un exchange decentralizzato che ci permette di scambiare token senza che ci sia né un autorità centrale come nel caso degli exchange di criptovalute classici e senza che ci siano al tempo stesso dei book di ordini. Opera, come avremo modo di vedere più avanti, su diverse chain tra quelle maggiormente utilizzate su scala mondiale. SushiSwap offre un un exchange decentrallizato e altri servizi DeFi - Guidato dalla community Questo è uno dei punti sui quali insiste di più la documentazione interna del progetto. L'obiettivo è quello di "risolvere" il problema della liquidità interno alle cripto. In soldoni, si vogliono offrire sistemi di swap ovvero di scambio e anche di formazione di pool per lo scambio. Il tutto guidato dalle votazioni della community che detiene il token, alla quale potremo partecipare, per l'appunto, acquistando token $SUSHI. - Sistema di scambio automatico È il servizio centrale di SushiSwap e quello per il quale probabilmente è nato. Possiamo scambiare, su diverse chain (anche se la principale è e rimarrà Ethereum con ogni probabilità), i token relativi. Lo scambio avviene automaticamente grazie a degli smart contract e senza che ci sia un terzo a gestire tali transazioni. È un meccanismo che con ogni probabilità abbiamo già visto all'opera con Uniswap e che abbiamo visto già utilizzare da altri sistemi-clone nato da quest'ultimo. Sono efficienti, sono liberi e permettono a tutti di fare quello che vogliono, anche senza rivelare la propria identità. - Prestiti - Kashi Sotto il nome di Kashi troviamo la possibilità di offrire ed ottenere prestiti contro criptovaluta. Anche questo è un sistema che forse non sarà nuovo per i più esperti del settore DeFi. Anche qui i volumi sono relativamente bassi, almeno rispetto ad altre piattaforme. Spesso però si possono trovare delle condizioni migliori rispetto a protocolli più blasonati. - Ordini limite Sono anche disponibili gli ordini limite, che possiamo innescare entro un determinato tempo se e soltanto se verranno raggiunte le condizioni di prezzo che riteniamo convenienti. È qualcosa che ricorda le piattaforme di crypto trading più evolute e che permette di avere una certa organizzazione nell'apertura e nella chiusura delle posizioni, pur senza dover per forza rimanere davanti al PC o al tablet. - A tema culinario Certo, non attiene in senso stretto al funzionamento del protocollo, ma è comunque una caratteristica di quelle che fanno la differenza nel mondo di SushiSwap. Tutto è a tema culinario: dal Sushi fino al nome di diversi servizi interni, come Miso o Bento-Box. Il leader si faceva chiamare Chef e così via. Troveremo molti riferimenti al mondo della cucina giapponese. - Liquidity provider Tramite SushiSwap potremo anche partecipare, tramite le Farm nella sezione Onsen, alle LP. Ovvero fare quello che in altri contesti siamo forse abituati a chiamare Yield Farming. Ci colleghiamo con il nostro wallet, aggiungiamo liquidità per una determinata coppia e finiamo per ottenere, nel tempo, dei ritorni. È una delle modalità tramite la quale possiamo ottenere dei ritorni passivi tramite i token/crypto che abbiamo già acquistato. Un altro motivo per utilizzare questa piattaforma. - Staking Facendo staking andiamo ad ottenere parte dei ritorni che il protocollo trattiene dalle transazioni. Anche questo è un metodo per ottenere delle rendite passive, questa volta tramite semplice inserimento sulla piattaforma dei nostri token $SUSHI. All'interno di SushiSwap possiamo trovare anche lo staking Nel complesso - anche se questo sarà oggetto di approfondimento più avanti nel corso della nostra guida. Per ora ci basti sapere che anche tramite questa piattaforma possiamo fare staking. - Governance diffusa Come per tutti o quasi i progetti di Finanza Decentralizzata (DeFi), in realtà possiamo partecipare alla governance del protocollo. Lo faremo con i nostri token, tramite i quali potremo votare su diverse questioni che riguardano il protocollo. Le piccole decisioni vengono ancora prese dal team core, ovvero dal team centrale di sviluppo. Ma questo non vuol dire che per le cose serie il protocollo sia relativamente decentralizzato. Sulla decentralizzazione effettiva torneremo tra pochissimo. - Launchpad - Miso Anche questo decentralizzato, sotto il servizio che si chiama Miso. Certo, i rischi ci sono (e anche il sito/App ci avviserà della necessità di studiare per conto nostro). Il progetto non è mai stato molto popolare, anche se non toglie che potrebbe comunque crescere con il tempo. La competizione però sotto questo specifico aspetto è molto avanzata e molto articolata ed è con ogni probabilità all'interno di questa nicchia SushiSwap troverà la maggiore difficoltà. La trazione anche dei Launchpad centralizzati (alcuni dei quali ad esempio gestiti dagli exchange classici) è decisamente migliore. Miso è il launchpad decentralizzato targato SushiSwap N.B. Tutte le cripto che vengono quotate tramite MISO sono da considerarsi ad altissimo rischio. Potremmo forse trovare l'affare della vita, ma nella stragrande maggioranza dei casi si tratterà di progetti estremamente rischiosi, non adatti se non per un'allocazione davvero minima del nostro capitale complessivo. - Correlazione relativamente bassa con Bitcoin Questo è un aspetto che in molti dei nostri lettori, correttamente, tengono in considerazione quando dobbiamo scegliere un token da aggiungere al nostro portafoglio. La correlazione di $SUSHI è stata relativamente bassa negli ultimi mesi. Quando Bitcoin si muove in doppia cifra ovviamente finisce per trascinarsi il settore, ma questo avviene relativamente poco di frequente. - Decentralizzazione rivedibile Anche per la governance. Diamo a Cesare quel che è di Cesare: la quantità di token che sono nelle mani dei wallet più ricchi è enorme. E questo può fare la differenza quando si devono prendere decisioni che potrebbero effettivamente cambiare per sempre il destino del protocollo. Quindi occhio a chi crede di trovare, come spesso racconta il marketing, il mondo della piena decentralizzazione. Chi ha più token pesa. E ad avere moltissimi token sono relativamente pochi wallet. Non è una situazione che è prerogativa di SushiSwap. Il grosso dei protocolli DeFi oggi vivono una condizione simile. Come funziona SushiSwap SUSHI SushiSwap è almeno nel funzionamento di base simile a quanto viene offerto dai (tanti) AMM che siamo abituati magari già ad utilizzare. Le differenze con Uniswap sono relativamente poche, così come sono poche le distinzioni in termini di funzionamento per la governance. Vale comunque la pena, prima di investire il nostro denaro, cercare di capire come funziona questo tipo di sistema (e anche il token che vi è collegato, ovvero $SUSHI). - Swap automatico / AMM SushiSwap è un sistema di scambio di token automatico. È nato per scambiarsi token dello standard ERC 20, quello che per intenderci fa capo ad Ethereum. Oggi possiamo scambiare anche token di altre chain, seppur con un sistema relativamente complesso che vedremo più avanti nel corso di questa guida. È il servizio di base per chi utilizza SushiSwap Gli swap automatici non si basano su un'autorità centrale che organizza gli order book, ma ha un sistema automatico che funziona grazie al rapporto dell'una e dell'altra criptovaluta nelle apposite pool. Nel caso in cui questo rapporto dovesse non essere in linea con il prezzo sugli exchange del rapporto, in molti avranno interesse a fare arbitraggio e dunque a riportare il rapporto in parità. Il vantaggio di questi swap è che permettono a tutti di scambiare token, senza KYC e senza single Point of failure, senza doversi per forza legare ad imprese commerciali di qualunque tipo. Ed è proprio questo tipo di configurazione che li hanno resi molto popolari tra gli utenti. Piazzare un "ordine" non è difficile, anche per chi si avvicina per la prima volta al mondo DeFi Dall'altro lato parte della popolarità di questi progetti è sicuramente da ricondursi a quanto viene offerto in termini di accesso di Token difficili da trovare altrove. Diciamo che quotarsi su SushiSwap è enormemente più facile che farlo sugli exchange di criptovalute centralizzati e che dunque spesso per acquistare progetti emergenti dovremo effettivamente rivolgerci a questo tipo di servizi. - Ordini limite Chi è abituato a fare trading online avrà già una certa dimestichezza con il mondo degli ordini limite. Sono ordini che si innescano automaticamente raggiunto il livello di prezzo che desideriamo. Ad esempio potremmo decidere di far partire il nostro ordine di acquisto soltanto quando ETH/USDC varrà 1.7100$. Nelle piattaforme centralizzate questo avviene con sistemi che sono completamente in loro controllo (e che spesso nelle fasi più concitate di mercato finiscono per non funzionare). Gli ordini limite sono facili da impostare Nel caso di SushiSwap invece abbiamo l'ordine limite gestito direttamente a livello di protocollo e in modo assolutamente decentralizzato. Anche in questo caso potremo evitare di affidarci a terzi, perché sarà l'impianto di Sushi a prendersene cura. Ci sono anche qui delle particolarità che rendono SushiSwap un sistema molto interessante. PIÙ ORDINI LIMITE CON LO STESSO CAPITALE: non dovremo tecnicamente impegnare capitale per aprire un ordine limite. In realtà possiamo piazzare diversi ordini con lo stesso capitale a disposizione. L'importante è che il nostro capitale sia in grado di coprire ogni ordine singolarmente. INTERAZIONE CON BENTOBOX: della quale parleremo tra poco. Il capitale che viene impegnato è gestito tramite BentoBox e quindi offre rendimenti, venendo impegnato in operazioni a bassissimo rischio. - BentoBox È il cuore del funzionamento dell'intero ecosistema, almeno nelle intenzioni degli sviluppatori. Con Bento infatti i fondi che altrimenti non sarebbero messi a frutto vengono inseriti in speciali "vault" che utilizzano strategie a basso rischio per ottimizzare i ritorni. L'innovazione in questo senso è piuttosto importante, perché permette di migliorare lo sfruttamento della liquidità a livello sistemico e anche di offrire dei ritorni importanti a basso rischio per gli utenti. Bento può impegnare $SUSHI nel SushiBar (vedremo più avanti il suo funzionamento) o mettere a disposizione capitale per flash-loan. SUL PIANO TECNICO: per quanto riguarda il piano tecnico del funzionamento di BentoBox, potremmo paragonarlo a quanto avviene nelle banche con la riserva frazionaria. Ovvero una sorta di liquidità condivisa che poggia le sue basi su un assunto: non tutti ritireranno tutto il loro denaro dal sistema simultaneamente. Un sistema che è nato per migliorare l'efficienza del capitale e che è effettivamente uno degli aspetti più interessanti dell'intero ecosistema di SushiSwap. L'esempio più tipico è quello dell'ordine limite: immaginiamo di aver piazzato un ordine che si attiverà soltanto quanto SUSHI/ETH sarà ad un determinato livello di prezzo. BentoBox si preoccupa di impiegare il capitale "bloccato" nell'ordine limite mentre questo non viene eseguito, migliorando così l'efficienza della liquidità generale sul sistema e offrendo anche dei ritorni agli utenti. - Kashi, il sistema di prestiti Kashi è il sistema interno di prestiti che permette di creare coppie composte da un collaterale e dal token che poi otterremo/offriremo in prestito. Anche qui in realtà gli sviluppatori di SushiSwap si sono dati parecchio da fare, perché abbiamo al suo interno dei metodi di funzionamento molto sofisticati che dovrebbero dare una mano anche in termini di sostenibilità dell'intero ecosistema. POOL: sono separate e non sono messe in "comune". Questo vuol dire che il default di uno degli asset non può essere trasmesso in alcun modo a livello sistemico. Un servizio di isolamento la cui efficienza di capitale viene recuperata grazie a BentoBox. ASSET: ognuno può creare le coppie che vuole fino a quando andrà a finanziarle. Non esiste un "comitato" che decide quali asset possano effettivamente entrare a far parte del sistema o meno. INTERESSI: sono elastici e si giostrano tenendo conto della domanda e dell'offerta. Al contrario molte piattaforme DeFi continuano purtroppo ad operare in un regime dove i tassi necessitano comunque dell'intervento "manuale" e in stile banca. ORACOLI: anche se Chainlink è effettivamente predominante, rimaniamo comunque in un regime dove è l'utente a scegliere e può integrare quello che preferisce. - Miso - piattaforma launchpad Anche MISO è un servizio molto interessante e che punta a differenziarsi da quanto viene offerto di simile da altri tipi di servizi DeFi. L'idea è quella di fornire diversi smart contract con funzionalità altrettanto diverse così da permettere a chi vorrà utilizzare SushiSwap come Launchpad di avere la massima customizzazione. Cosa che permetterà effettivamente di sfruttare qualunque tipo di struttura. SMART CONTRACT: ne sono disponibili diversi, che sono stati testati in modo approfondito e che dunque offrono a chi investe un approccio sicuramente più sicuro. ASTE: possiamo impostare per la nostra fase di lancio sia le aste classiche, sia quelle in modalità Dutch, sia ancora le Batch. PER CHI VUOLE INVESTIRE: siamo davanti ad un sistema molto interessante, sebbene sia stato utilizzato ancora relativamente poco. Rimane però l'avvertenza di base, che è quella di prestare attenzione molto alta ai progetti che potrebbero interessarci. Perché si tratta di progetti in fase decisamente embrionale, molti dei quali finiscono pero non avere effettivamente un futuro. Siamo, ricordiamocelo sempre, nel campo degli investimenti ad alto e altissimo rischio. - SushiBox È il sistema che permette di ottenere xSushi mettendo in staking Sushi. I detentori di xSushi ottengono il 5% a livello complessivo delle commissioni che vengono incamerate dall'ecosistema. Si tratta di un ulteriore incentivo a rimanere sulla piattaforma e a far circolare il meno possibile i token $SUSHI. Anche qui forse nulla di nuovo, ma comunque un'interessante aggiunta ad un ecosistema che è già piuttosto ricco di servizi. Tra le altre cose il token in questione dovrebbe a breve offrire anche spazio per ricevere parte delle commissioni generate dal marketplace NFT legato al progetto. - Marketplace NFT Abbiamo a disposizione anche un marketplace NFT, sebbene tecnicamente scollegato dal progetto. Il punto d'unione è il fatto che un giorno chi detiene in portafoglio xSUSHI dovrebbe partecipare a quanto viene raccolto da questo progetto in termini di commissioni. Approfondimenti sul progetto Come sempre accade nel mondo cripto in realtà la documentazione è sempre piuttosto profonda e ci permette di saperne molto di più riguardo il singolo progetto. Questo vale anche per SushiSwap. - Sito ufficiale di documentazione Da docs.sushi.com possiamo trovare qualunque tipo di documentazione, su tutti i servizi che sono offerti da SushiSwap. Abbiamo sia le guide entry level, sia invece quelle che sono destinate agli sviluppatori, in aggiunta ai tutorial per chi vuole imparare ad operare con i singoli servizi. - Forum di Sushi Esiste anche un forum ufficiale, del quale torneremo a parlare più avanti, all'interno del quale troveremo non solo discussioni sul futuro del protocollo, ma anche approfondimenti che riguardano quanto è già disponibile. Quale sarà il futuro di SushiSwap SushiSwap ha avuto un'esistenza piuttosto travagliata, inclusa una terribile sceneggiata che coinvolse, ai tempi, quello che era il leader maximo dell'intero protocollo. Tutti sembrano essersene dimenticati (o quasi), ma rimane comunque importante, almeno a nostro avviso, andare ad analizzare su quali cardini, per il futuro, andrà ad organizzarsi l'intero sistema e quali saranno i problemi che potrebbe effettivamente incontrare. - Concorrenza È decisamente arcigna. Abbiamo Uniswap che è un protocollo molto più diffuso ed apprezzato e che ha anche un vantaggio enorme in termini di TVL. Pensare che possa esserci un sorpasso da parte di SushiSwap è, almeno per il momento, a nostro avviso fuori luogo. E continuerà ad esserlo ancora per anni (forse sarà più facile puntare in termini di TVL PancakeSwap). SushiSwap dovrà cercare di ritagliarsi in questo frangente il suo spazio e la sua nicchia di appassionati. Ci sta riuscendo con il tempo, nonostante sia stato anch'esso vittima del grande inverno DeFi. Dovrà sicuramente continuare per questa strada se vorrà effettivamente ottenere una posizione di rilievo nel sempre più variegato ecosistema della finanza decentralizzata. I rischi legati a SushiSwap sono elevati - Decentralizzazione Siamo forse controcorrente, dato che tutti o quasi chiudono entrambi gli occhi quando si parla di queste tematiche. La DeFi spesso, ad oggi, non è né Finanza, né decentralizzata. Si dovranno fare degli sforzi importanti in questo senso, non solo in senso protocollare, ma anche in termini di distribuzione dei token tra i wallet. Non ci sei può dichiarare come decentralizzati se poi finiamo per avere un'enorme concentrazione di token all'interno di un numero sparuto di wallet. - Volumi Anche questi dovranno crescere e diventare più appetibili anche per i dev e per chi è coinvolto nel progetto con capitali importanti. Inutile anche dirlo: servono ritorni importanti e prospettive altrettanto importanti per rendere il progetto attrattivo. Per ora I volumi sono relativamente bassi e ci sono diversi ecosistemi che se la passano meglio. C'è da dire anche però che per un protocollo con TVL di questo livello, crescere in modo importante è decisamente più facile. - Futuro DeFi Ne abbiamo parlato anche nel nostro approfondimento dedicato alle previsioni. Se dovesse continuare ad attirare capitali, il mondo DeFi dovrà ragionevolmente aspettarsi qualche resistenza in diverse giurisdizioni. Più i protocolli saranno solidi, più sarà difficile attaccarli. Più i protocolli saranno decentralizzati, meno gioco facile avranno gli stati. Sarà una questione, saremo profeti in questo, cruciale anche per SushiSwap. SushiSwap è un progetto che attrae anche perché... cool - Mercato generale La ritirata ad inizio 2022 di tutto il comparto cripto ha insegnato una lezione importante a tutti gli appassionati di criptovalute e investimenti alternativi. Se le condizioni macro sono preoccupanti, i capitali di rischio vengono liquidati. E questo include anche la stragrande maggioranza dei protocolli DeFi. E quindi anche di SushiSwap. Più a lungo ci saranno turbolenze di breve periodo, più a lungo sarà difficile vedere dei gain importanti su $SUSHI. - Nuovi servizi e nuove chain SushiSwap ha dimostrato di essere più che pronto a intercettare nuove domande sul mercato e ad offrire delle risposte. Read the full article
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TRADIZIONALE RAMEN GIAPPONESE - Le ricette di Hiro
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