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Natale Creativo: il riciclo diventa arte a Casale Monferrato
Un concorso per le scuole che unisce educazione ambientale e creatività
Un concorso per le scuole che unisce educazione ambientale e creatività L’iniziativa “Natale Creativo” per un futuro sostenibile La Città di Casale Monferrato lancia la prima edizione del concorso “Natale Creativo”, un’iniziativa dedicata agli studenti delle scuole primarie e secondarie di primo grado. Parte del programma “5R per Casale”, il progetto mira a promuovere la sostenibilità…
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"Non lasciare che le scienze ti intimidiscano! Usa le tavole sinottiche per semplificare lo studio, confrontare concetti e dominare gli esami. 💪
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Pensavo fosse amore invece era un altro esame alla prostata
Tutto sta andando esattamente come deve andare ovvero molto storto. Niente segue i piani. Ci sono costanti ritardi e io non sono una persona puntuale, mi vanto sempre di avere un'enorme pazienza. Lo dico a ogni ragazza "Non hai idea delle dimensioni della mia pazienza" e poi si sorprendono e confermano "Accidenti, ma è gigantesca, non ne ho mai vista una così grande!" e io sorrido soddisfatto ma oramai mi sono rotto le palle di essere paziente. Lo penso mentre entro in ospedale, un controsenso. Entro perché sono un paziente ma vuoi sia il caldo, vuoi siano i ritardi e i rimandi: sono diventato impaziente.
Mentre ero in bici stamattina faceva fresco, quel bel fresco che di sicuro finisce che mi ammalo. Mi hanno fatto entrare in una sala piena di studenti della mia malattia o affezionati del settore. C'era un dottore giovane al centro, penso stesse cercando di fare colpo sulla classe perché era eccessivamente preciso nel descrivermi gli effetti collaterali della prossima terapia che dovrei iniziare. Questa volta sperimentale, quindi ci sono pochissimi studi al riguardo e io mi sento come un porcellino d'India, uno di quelli spelacchiati però. Aspetto mi riempiano il pancino glabro con pastiglie dai risultati imprevedibili ma sorrido, perché almeno, forse, finalmente, qualcosa si muove. Ho bisogno di una novità o di qualcosa che funzioni. O forse solo di qualcosa che mi distragga? Ecco, penso che sia più che altro questo. Io me lo sarei fatto quel dottore oggi, così, davanti a tutta la sua classe, per insegnare agli studenti che cosa è la disperazione. Che faccia ha. Ma non se ne è fatto nulla, mi hanno mandato via dicendo che è ancora troppo presto e che devo essere ulteriormente paziente. Sicuro se lo limonavo mi infilava il nuovo farmaco nella scollatura.
È vero, ultimamente latito molto da queste parti, sono colpevole. È che sto scrivendo per una specie di magazine online e allora quando voglio spremere la prostata della mia creatività lo faccio laggiù ma mica perché io mi sia scordato di questo luogo, accidenti no. Io vi guardo. Vi spio. Vi ammiro e nel privato, vi desidero. Però laggiù in teoria mi pagano, in pratica mi fanno promesse e io sono un giovane pieno di speranze e sogni che ha imparato a portare pazienza e pazientemente aspetto.
Ieri ho festeggiato due anni di Ernesto, il mio gatto. In pratica un giorno mio fratello suona alla mia porta con un gatto rosso in mano e mi dice "Da oggi tu hai un gatto, io devo partire per le ferie" e da allora quel rosso pezzo di merda controlla la mia vita. Sta male con il pancino, mangia poco, fa la pupù brutta e l'ho portato dalla veterinaria e ho speso più soldi per lui che per la mia salute fisica e mentale. Quanto cazzo costa mantenere un felino? Un altro essere vivente in generale. Cioè, poi mi chiedono perché non ho figli. Ma io ho passioni, ho una carriera da morto di fame da mantere, mica posso permettermi il lusso di far crescere una mia copia in miniatura. Sicuro mi uscirebbe ancora più stronzo del sottoscritto e magari che vuole studiare pure. Ma col cazzo. Una cosa buona di Ernesto è che è stupido come la merda ma bello come il sole. Proprio come suo padre (me).
Ho lavorato per quasi un mese e mezzo in una cucina. Ho fatto l'aiuto cuoco. Ricordo che undici anni fa, quando mi trasferii a Vienna, ero pieno di sogni e speranze ma al tempo stesso ero consapevole dei limiti umani di cui soffrivo (essere stupido come la merda, che è una condizione più grave delle mie malattie croniche) e allora me l'ero già messa via e ricordo che andavo in giro per ristoranti di finti italiani (una cosa che ho imparato vivendo all'estero: più grande è il tricolore, più ossessivamente il locale è decorato con la bandiera italiana, meno i proprietari saranno della penisola, una volta bazzicavo in questa pizzeria chiamata "Pizzeria il Vesuvio da Mario" che era un'accozzaglia di stereotipi e il proprietario era un mistro tra un panda, Lino Banfi e un libanese e c'erano poster delle Marche ovunque, cioè chi cazzo appende poster delle Marche pensando sia una buona idea? Solo questa chimera più occhiaie che talento nel fare la pizza) (dove ero rimasto?) (ah sì) andavo in giro per ristoranti a pretendere di venire assunto solo per via delle mie origini. Non portavo manco un curriculum, dicevo: "Sono italiano, sicuro sono più bravo di voi a cucinare". Undici anni fa credevo davvero un sacco nelle mie scarse potenzialità nonostante l'essere stupido come la merda. Beh, all'epoca nessuno mi assunse e invece oggi, pensate un po'? No, nemmeno oggi mi hanno assunto. Mi hanno usato per sostituire uno che se ne doveva andare e invece alla fine non se n'è più andato. Però ragazzi, quante cose ho imparato lavorando in cucina. Tipo a tagliare i datteri! Oppure che altro, ah sì, a farmi le foto sembrando uno che ci sa fare con i coltelli. Il tutto perché sto guardando la terza stagione di The Bear e se prima ho detto che mi sarei limonato il dottore che c'era oggi in ospedale beh, non avete idea di cosa farei a quel cuoco modello di Calvin Klein.
Insomma, ho migliorato le mie capacità culinarie. A resistere allo stress. A tagliare. Oramai taglio che è un piacere e perché, con quale fine, se non fare da mangiare al mio gatto del cazzo che ha la diarrea da una settimana e se non gli preparato il tacchino magro con le verdurine poverino non mangia? Ecco cosa sono diventato, il cuoco personale del mio felino. Tornerei anche domani a lavorare in cucina perché, per una volta, il mio cervello era in pausa. Non avevo tempo per dargli ascolto, c'erano troppe cose da fare contemporaneamente. Ora capisco perché tutti ci infiliamo in lavori del cazzo: perché dobbiamo stare lontani dai discorsi che il nostro cervello si mette a fare.
Io al mio cervello gli voglio bene. Ma non siamo fatti l'uno per l'altro.
Qualche giorno fa mi è stato chiesto qual è la parte del mio corpo che mi piace di più e io non ho saputo rispondere. Non c'è una singola parte di me che mi piace. Ok, mi ritengo una divinità scesa sulla terra per via di una punizione ma al tempo stesso, questo corpo terreno, mi disgusta. Una volta avrei detto "il mio cervello" ma oramai neanche quello. Ha troppi problemi. È un vecchio motore a scoppio che cerca di restare al passo con i tempi ma viene lasciato indietro da tutto. C'è stato un periodo in cui siamo andati d'accordo ma ora non fa altro che sabotare ogni cosa bella che mi accade e amplificare le cose brutte e distrarmi dalle cose importanti e soprattutto non mi fa smettere di cercare carte Pokémon. Dai, io già non ho soldi, perché mi fai questo? Avessi un figlio e non un gatto sono sicuro che prenderebbe la mia collezione di carte e ci vomiterebbe sopra. Almeno Ernesto mi vomita solo su i pavimenti. O nelle scarpe. O nello zaino. Per questo motivo sono andato a lavorare in cucina, per migliorare e farlo smettere di vomitare ovunque. Ha funzionato? Aspettate un attimo che pulisco il vomito dal tappetino della cucina e ve lo dico.
Il bello del passato, quando è veramente passato e smette di fare male, è che puoi ricordare selettivamente solo le parti che ti fanno comodo e pensare che poi, alla fine, non sia stato così una merda. Che gli anni di psicanalisi siano quasi stati divertenti perché ehi, sono passati! Per questo torna il fascismo e l'ignoranza e la demenza e persino io che sono stupido come la merda me ne rendo conto che qualcosa non torna. Il passato è passato e così deve restare ma se siete come me, una persona che è costretta a portare pazienza da tutta la vita, allora il passato sembra un luogo fantastico. È il momento in cui le cose non andavano così male. Il presente mi fa paura. Mi fa ancora più paura pensare al domani, con una terapia nuova che magari non funziona e un gatto che vomita e caga ovunque e io senza un lavoro decente ma una una collezione di carte Pokémon da fare invidia a qualche bambino alle soglie della pubertà. Poi anche lui andrà incontro al mio stesso destino, scoprirà la figa e Pikachu andrà a farsi fottere fino al momento in cui pure la figa perderà il suo potere e penserà "Oddio sono finalmente libero!!!" e invece no, torna Pikachu e 'sto giro costa il triplo.
Ho bisogno di certezze se voglio dare certezze ma al momento l'unica cosa che riesco a dare è la certezza di non starci con la testa. Da fuori sembro anche capace di controllare tutto ma se entrate un secondo dentro il cranio ci sono le matasse di pelo di Ernesto e la polvere. Io pensavo che dopo il libro tutto sarebbe stato in discesa e invece manco per il cazzo. Dopo che realizzi il tuo sogno ti rendi conto che la bestia di insicurezze che hai dentro non si placa. Il mio mostro vuole di più, non si accontenta e io come posso spiegargli che per me è già abbastanza così, vivere con la consapevolezza delle mie copie vendute sentendomi in colpa per non essere stato migliore delle mie aspettative. La mia bestia interiore è più vorace di Ernesto davanti a una scatoletta Gourmet Gold (mica cazzi per lui spendo) e poi divora e smembra e aspetta io mi volti soddisfatto per rigurgitare ogni brandello sul pavimento, fissarmi con i suoi occhi a feritoia per sfidarmi dicendomi "Voglio di più, ancora, meglio, questo non era abbastanza".
Ci ho riflettuto e io sono un figlio degli anni 80. Sono nato in un'epoca in cui ci hanno inculcato, come verme distruttivo, il pensiero che se non riesci a ottenere una cosa è solo perché non stai lavorando abbastanza. Devi lavorare di più e la otterrai. Fottuto verme del cazzo, io vorrei solo dormire la notte e avere una terapia che funzioni. A me, dei tuoi desideri non importa una sega. Però sai com'è, nella mia testa ci sei tu e io non sono un pozzo di intelligenza, sono stato cresciuto così dalla televisione e da quarant'anni di Berlusconi e dai fottuti americani e i loro film del cazzo e mi sono sempre identificato nell'eroe inaspettato, colui sul quale nessuno avrebbe mai scommesso e alla fine porta a casa il risultato e la partita e vince tutto e io cosa ho vinto? Ho più paranoie che parole e se siete arrivati a leggere fino a questo punto vi state rendendo conto dell'abisso. Il successo, la realizzazione del noi è un'utopia. La calma, la pace, il silenzio del verme nel cervello è l'obiettivo. Anche il proprio gatto che smette di avere diarrea e vomitare è un altro obiettivo ok.
Sono stato bene per un periodo e ora aspetto solo di avere nuovi sogni che accuratamente cercherò di non realizzare per tornare a stare bene.
Quando mi guardo intorno cerco di capire se sono il più vecchio nella stanza. Sono a quel punto dell'età dove non è facile capirlo. La maggior parte dei miei coetani appare vecchia come un 56k e io li guardo e penso "Cristo ma faccio schifo come loro?" e magari loro hanno una copia di se stessi che sta crescendo e che costa un sacco più del Giratina V che tanto desidero mentre io invecchio e basta e i miei tatuaggi sono stupendi perché ho una pelle magnifica ma il verme in testa mi ripete quanto dovrei fare (invece di bere solo alcolici che saranno controproducenti per la prossima terapia) è solo l'ennesimo prodotto del capitalismo che è servito ai nostri genitori per comprare casa quando avevano vent'anni mentre a noi cosa resta? Portare pazienza. Ecco cosa ci resta.
Il mio amico Matteo (che non sono io, è un altro Matteo, Matteo è un nome molto comune) mi ha detto che da quando ha divorziato ha perso interesse nell'uscire e conoscere nuove persone e mettersi in gioco perché ritiene di aver scopato abbastanza per questa vita. Lo invidio molto. A me scopare piace ma io, se c'è una cosa che metterei da parte per questa vita, è continuare ad avere sogni e desideri. Ne ho avuti abbastanza. Tutti figli del capitalismo e di una realizzazione di sè che non ha senso.
Finisco il mio ultimo vino, rileggo quello che ho scritto e maledico questo posto dove riesco, mio malgrado, a essere la versione di me stesso che vorrei essere sempre.
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Il primo giorno, settembre 2022, sono entrato nelle quinte ed ho scritto alla lavagna la parola maturità. In grande. Oggi le tracce. Vediamo: la prima è una poesiola che può aver scritto Quasimodo in dieci minuti. Va be', ma è fatta per fare parlare di tutto, si dice. Sì, ma vediamo pure cosa gli studenti intendono per "intelligenza laica". Di tutto di più, temo. E perché quei luminari sono uguali? 2 Moravia: non lo fanno tutti. E la borghesia? Sappiamo ancora cos'è? 3 Chabod: è una traccia soprattutto su un autore del quarto anno, Mazzini. Fa poi riferimento a letture personali sul tema della nazione: 😂😂😂🤣. B2, quella di Angela. 1 tipica traccia del GAC. Condividi il suo elogio della creatività? Grazie al cazzo che lo condivido! Dovrei essere creativo e contestarla, ma non sono così coglione da non sapere che mi dovete valutare voi, che non brillate per creatività. B3. Il testo propone una filosofia della storia e la "produzione" chiede di parlare "degli avvenimenti internazionali" odierni. Cioè di Putin! C1 Quella contro il Ministero Bianchi. Primo premio all'indecenza. Medaglia d'oro al delirio di chi attacca un ministro precedente. Inaudito davvero. C2 Anche Belpoliti ha ironizzato sulla pochezza del proprio stesso testo, un testo banalissimo per provocare pseudoriflessioni banalissime. Ad un certo punto si dà per scontato che non saper attendere sia la stessa cosa di "volere tutto e subito". Non è così; non saper attendere significa anche non saper vedere, non saper ascoltare, non saper sentire il tempo che passa.
Questi sono quelli del merito. Meritacci loro.
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“Paint a Future”: Arte per realizzare i sogni dei bambini svantaggiati
L’arte, potente mezzo di espressione e trasformazione, ha trovato nel progetto “Paint a Future” una nuova missione: aiutare i bambini in difficoltà a realizzare i propri sogni attraverso la creatività. Da alcuni decenni, questa iniziativa ha lavorato in molte aree del mondo per portare speranza e prospettive migliori a bambini piccoli e svantaggiati. Utilizzando l’arte come strumento, “Paint a Future” non solo offre a questi giovani una piattaforma per esprimere i propri sogni, ma trasforma anche le loro idee in opere che sostengono economicamente le comunità di appartenenza. Questo modello innovativo di intervento sociale unisce la passione per l’arte e il desiderio di dare un futuro migliore alle nuove generazioni.
Il processo alla base di “Paint a Future” è unico. I bambini coinvolti nel progetto dipingono i loro sogni, che possono spaziare dalle immagini di un futuro più luminoso, alle loro aspirazioni personali o a semplici momenti di felicità. Partendo da questi disegni pieni di speranza, artisti professionisti – spesso riconosciuti a livello internazionale – prendono ispirazione per creare opere d’arte di maggiori dimensioni e complessità. Le opere così realizzate, pur mantenendo l’essenza originale dei disegni dei bambini, si arricchiscono della visione e della tecnica dell’artista. Questo processo dà vita a un ponte creativo tra l’arte dei bambini e quella degli artisti, creando opere che non solo sono belle, ma anche intrise di significato e speranza.
Queste opere d’arte vengono poi messe in vendita, e i profitti derivanti tornano direttamente alle comunità dei bambini. L’obiettivo è semplice: raccogliere fondi per realizzare i sogni dipinti dai piccoli artisti, come ricevere un’istruzione adeguata, avere accesso a risorse sanitarie o migliorare le loro condizioni di vita. L’arte, in questo contesto, diventa uno strumento di cambiamento concreto, non solo simbolico. I bambini, oltre a esprimersi artisticamente, imparano anche che i loro sogni hanno un valore reale e che possono essere supportati dalla solidarietà e dall’amore per l’arte di altre persone.
Una delle collaborazioni più significative di “Paint a Future” è quella con gli studenti del Rachel’s Learning Centre e della Vittoria International School Turin. Questi istituti, noti per il loro impegno educativo e sociale, hanno integrato il progetto nel percorso formativo degli studenti. In particolare, gli studenti partecipano a questo progetto come parte del loro “Gold Duke of Edinburgh Award”, un riconoscimento che incoraggia i giovani a sviluppare abilità, a dedicarsi ad attività di volontariato e a esplorare nuove esperienze. Grazie a “Paint a Future”, gli studenti hanno la possibilità di essere coinvolti in un’iniziativa artistica e filantropica unica, che dona loro non solo competenze artistiche, ma anche consapevolezza sociale e senso di responsabilità verso gli altri.
L’arte, in questo contesto, diventa quindi un linguaggio universale che accomuna i sogni dei bambini di tutto il mondo con quelli degli studenti coinvolti nel progetto. Gli studenti hanno la possibilità di interagire con i bambini tramite i loro disegni, capire le difficoltà che questi giovani affrontano e impegnarsi in un processo di cambiamento tangibile. Questa esperienza non solo sviluppa le loro capacità artistiche, ma li sensibilizza verso le realtà che altri coetanei vivono, favorendo empatia e solidarietà. L’arte, infatti, si rivela uno strumento formativo potente, capace di insegnare lezioni di vita importanti attraverso la creatività e l’impegno.
Con il supporto di “Paint a Future”, i bambini svantaggiati non sono più semplici spettatori delle proprie difficoltà, ma diventano protagonisti del cambiamento. Grazie alla vendita delle opere d’arte, hanno l’opportunità di migliorare concretamente la loro qualità di vita. Molti dei bambini coinvolti sono riusciti a vedere realizzati sogni che altrimenti sarebbero rimasti inaccessibili, grazie alla connessione tra arte e solidarietà creata dal progetto. Ogni opera d’arte venduta rappresenta, quindi, una nuova speranza, una nuova possibilità per un bambino di immaginare e realizzare un futuro migliore.
Uno degli aspetti più interessanti del progetto è che la responsabilità di realizzare questi sogni viene condivisa anche con gli acquirenti delle opere. Coloro che scelgono di acquistare un dipinto realizzato nell’ambito di “Paint a Future” non stanno solo comprando un’opera d’arte, ma stanno anche diventando parte di un movimento di solidarietà. L’arte, in questo senso, si carica di una funzione ancora più profonda, diventando un mezzo di connessione tra mondi diversi e un modo per trasmettere speranza a chi ne ha più bisogno. Chiunque scelga di acquistare una di queste opere si unisce al sogno di “Paint a Future”, aiutando a concretizzare le aspirazioni di tanti bambini.
Con iniziative come queste, l’arte assume un ruolo fondamentale come motore di trasformazione sociale. Il progetto “Paint a Future” dimostra come la creatività possa non solo arricchire la vita di chi crea, ma anche generare un impatto positivo e reale nella vita di chi ne ha più bisogno. La collaborazione con le scuole come il Rachel’s Learning Centre e la Vittoria International School Turin rappresenta un esempio eccellente di come l’arte possa essere utilizzata per educare le nuove generazioni, promuovere valori di empatia e partecipazione e costruire una società più giusta.
In conclusione, “Paint a Future” è un progetto che ridefinisce l’arte come strumento di speranza e cambiamento. Attraverso i dipinti dei bambini e la collaborazione con artisti e scuole, l’iniziativa porta avanti una missione di solidarietà che permette ai piccoli sognatori di trasformare la propria vita e costruire un futuro migliore. Questa iniziativa ricorda a tutti l’importanza di sognare e di sostenere chi, grazie all’arte, cerca una possibilità di cambiamento.
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journaling
Nella vita di uno studente è quotidiana la ricerca dei propri limiti e il costante superamento di questi. Nei ricordi rimane solo la parte bella del processo, i bei voti, gli spritz post esame, le battute con gli amici, i meme sui prof e la vita universitaria solo nei suoi lati più piacevoli. Quello che non persiste sono le ore e ore di disperato studio di materie odiose valutate da professori insicuri che scaricano il loro stress su degli studenti che rinunciano a una vita semplice per la droga che sono le soddisfazioni alla fine di un periodo disumano. L'ansia, la tensione, lo stress, i capelli persi, le rinunce continue. Queste cose temprano lo studente, rendendolo immune ai numerosi e certi soprusi che sarà costretto a sopportare e superare nella vita. Il tutto contornato dal fatto che quando la vita universitaria va bene, la vita personale va da culo. Per sopravvivere si deve ignorare tutto il lato umano della faccenda, annullare ogni genere di distrazione che rende una persona quella che è, conformandola a uno standard accettato da tutti come fosse normale, ma che normale non è. L'università non premia l'individualità. Solo il conformismo è lodato. Neppure l'applicazione delle materie studiate, l'elaborazione di queste per risolvere problemi reali, viene insegnato a ingegneria. Processi tecnici, manuali, vengono visti fino a livello molecolare, ma mai nel loro lato pratico. La teoria riguardante la stesura di una relazione scientifica la si può anche applicare per il progetto da consegnare entro e non oltre le 23 e 59 del quinto giorno in cui ci sta così da culo da avere mancamenti ogni volta che ci si alza in piedi, da avere incubi ancora prima di chiudere gli occhi, da perdere ogni senso di realtà o di tempo, e quando la relazione è finita ce n'è un'altra da cominciare, e ogni minimo errore ti verrà rivoltato contro come fossi a un processo in tribunale. E l'immaginazione, la creatività, le proprie passioni vengono messe da parte perché certi di una penalizzazione. Viene premiato chi fa un progetto impersonale, viene criticato allo sfinimento chi porta qualcosa di proprio. E allora ci si chiede come sia possibile che la gente riesca ad andare avanti così. A passare gli esami, a laurearsi e ad accettare il lavoro la cui busta paga è più pesante, ignorando completamente ogni aspetto umano, legato alla felicità dell'individuo. Certo i soldi sono importanti, ma la vita è fatta per il 70 per cento di lavoro e la maggior parte del tempo lo spenderò facendo quello. E se lo faccio solo per soldi, che vita è? Che senso ha avere uno stipendio di seimila euro al mese se il lavoro che fai ti rende un automa, un robot, qualcosa privo di intelligenza propria, perfettamente conforme all'idea che la società ha di un ingegnere? Horacio Pagani dice che l'arte e la scienza devono coesistere, la radice più profonda nella definizione di design mette la forma e la funzione sullo stesso piano. Ma un bullone è un bullone. Un calibro è un calibro. E nessuno sembra porsi il problema di dire, ok, questa cosa funziona, ma come diavolo posso renderla interessante, bella, qualcosa che prendi in mano e ti incuriosisce. Qualcosa che rispetti la proporzione aurea. Qualcosa che, mentre lo progetti, ti fa porre la domanda "ok, funziona, ma ora come posso migliorarlo ancora?".
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La paura degli studenti di usare l'intelligenza artificiale generativa e l'ascesa di discutibili strumenti di "controllo" dell'intelligenza artificiale possono creare una cultura priva di creatività? È un argomento che curiosamente vale la pena di approfondire un po' di più, in parte a causa di qualcosa che è successo questo fine settimana.
All'inizio di quest'anno, abbiamo pubblicato un post di Alan Kyle sul disegno di legge SB 942 della California . Tale disegno di legge richiederebbe alle aziende di intelligenza artificiale di offrire uno strumento di rilevamento dell'intelligenza artificiale gratuito, nonostante il fatto che tali strumenti siano notoriamente inaffidabili e inclini a sciocchezze. Come ha scritto Kyle, il disegno di legge adotta un approccio "nerd harder" per regolamentare la tecnologia che i suoi sostenitori non capiscono.
La SB 942 ha continuato ad andare avanti, appena approvata dall'Assemblea della California. Ora è sulla scrivania del governatore Newsom per una potenziale firma.
Ci pensavo questo weekend dopo una situazione a casa. Uno dei miei figli* ha un compito di inglese. Dovevano leggere il famoso racconto di Kurt Vonnegut, Harrison Bergeron , e scrivere un breve saggio su di esso. Dal momento che scrivo parecchio, mio figlio mi ha chiesto di rivedere il saggio e vedere se avevo qualche suggerimento. Ho dato alcuni suggerimenti generali su come pensare di migliorare il flusso del pezzo, poiché si leggeva molto come una prima bozza standard: un po' forzata. Mio figlio è andato a lavorare su una riscrittura.
Se non conoscete la storia di Harrison Bergeron, si tratta di una società che cerca di imporre "l'uguaglianza" imponendo "handicap" a chiunque eccella in qualcosa per ridurlo al minimo comune denominatore (ad esempio, maschere brutte per le persone carine, dover portare pesi extra per le persone forti). Una delle morali di questa storia riguarda i pericoli del cercare di imporre l'uguaglianza in un modo che limita l'eccellenza e la creatività.
Più tardi, nel corso della giornata, il ragazzo è venuto con il Chromebook fornito dalla scuola, su cui è preinstallato Grammarly Pro. Gli studenti sono incoraggiati a usarlo per migliorare la loro scrittura. Una cosa che lo strumento ha è un "AI Checker" in cui cerca di determinare se il testo inviato è stato scritto dall'intelligenza artificiale.
Questo è simile ai "controllori di plagio" che ci sono da qualche decennio. Infatti, il "controllo" di Grammarly copre sia l'IA che il plagio (o almeno così dice). Quei sistemi hanno sempre avuto problemi, specialmente per quanto riguarda i falsi positivi. E sembra che i controllori di IA siano (non sorprendentemente) peggiori**.
Sembra che Grammarly abbia introdotto questa funzionalità solo poche settimane fa . Fortunatamente, l'annuncio di Grammarly afferma abbastanza chiaramente che il rilevamento AI è piuttosto incerto:
I rilevatori di IA sono una tecnologia emergente e inesatta. Quando un rilevatore di IA afferma in modo definitivo se il contenuto analizzato contiene IA, non sta agendo in modo responsabile. Nessun rilevatore di IA può determinare in modo conclusivo se l'IA è stata utilizzata per produrre testo. L'accuratezza di questi strumenti può variare in base agli algoritmi utilizzati e al testo analizzato.
Comunque, il ragazzo voleva mostrarmi che quando veniva usata la parola "privo", il verificatore AI suggeriva che il saggio era "scritto al 18% da AI". Non è molto chiaro cosa significhi quel 18%. È una "probabilità che questo saggio sia stato scritto da AI" o una "percentuale del saggio che pensiamo possa essere stato scritto da AI"? Ma, magicamente, quando la parola "privo" è stata cambiata in "senza", il punteggio AI è sceso allo 0%.
Nell'annuncio di Grammarly, si afferma che poiché questi strumenti sono così instabili, "fa le cose in modo diverso" rispetto ad altri strumenti di controllo AI. Vale a dire, afferma che il suo strumento è più trasparente:
Il rilevamento AI di Grammarly mostra agli utenti quale parte del loro testo, se presente, sembra essere stata generata dall'IA e forniamo indicazioni sull'interpretazione dei risultati. Questa percentuale potrebbe non rispondere al "perché" il testo è stato segnalato. Tuttavia, consente allo scrittore di attribuire in modo appropriato le fonti, riscrivere il contenuto e mitigare il rischio di essere accusati in modo errato di plagio AI. Questo approccio è simile alle nostre capacità di rilevamento del plagio, che aiutano gli scrittori a identificare e rivedere il potenziale plagio, garantendo l'originalità e l'autenticità del loro lavoro.
Posso dirti che non è vero. Dopo che il ragazzo ha continuato a lavorare sul saggio e ha raggiunto un punto in cui pensava che fosse in buone condizioni, il verificatore AI ha detto che era AI al 17%, ma non ha dato alcuna indicazione su cosa potesse essere generato dall'AI o perché.
Ora, per essere chiari, il saggio può ancora essere consegnato. Non c'è alcuna indicazione che l'insegnante si affidi, o addirittura utilizzi, il verificatore AI. Quando ho menzionato tutto questo su Bluesky, altri insegnanti mi hanno detto che sanno di dover ignorare qualsiasi punteggio inferiore al 60% come probabile falso positivo. Ma mio figlio è ragionevolmente agitato dal fatto che se il verificatore AI suggerisce che il saggio sembra scritto da AI, potrebbe significare che c'è un problema con il saggio.
A quel punto, la caccia iniziò a capire cosa potesse causare il punteggio del 17%. L'obiettivo immediato era un vocabolario più avanzato (il problema che era già stato identificato con "devoid").
Il saggio ha usato la parola "delve", che ora è diventata una specie di battuta finale, in quanto compare in ogni lavoro generato dall'intelligenza artificiale . C'è persino uno studio che mostra l' enorme picco nell'uso della parola nelle pubblicazioni PubMed:
Ancora più folle è l'uso sia di "delve" che di "underscore". Tuttavia, il tema di mio figlio non usava "underscore".
La teoria principale che ho visto è che il motivo per cui "delve" è così popolare nei lavori di intelligenza artificiale è che parte della formazione e dei dati comunemente utilizzati nei sistemi di intelligenza artificiale è stata effettuata in Nigeria e Kenya, dove la parola "delve" è più comune. Ciò ha portato ad alcune discussioni online, come quando il pontificatore online Paul Graham ha twittato che ricevere un'e-mail con "delve" al suo interno indicava che era stata scritta da ChatGPT, portando un gruppo di nigeriani a chiamarlo in causa prendendolo in giro e sottolineando che altre culture usano il linguaggio in modo diverso da lui.
In ogni caso, il "delve" nel tema di mio figlio non è stato scritto dall'IA. Ma, per sicurezza, la parola è stata sostituita. Come altre parole. Non ha fatto alcuna differenza. Il verificatore dell'IA ha comunque detto 17%.
A un certo punto, abbiamo esaminato una frase formulata in modo leggermente strano e abbiamo provato a rimuoverla. Il punteggio è salito al 20%. A quel punto, il bambino ha semplicemente iniziato a rimuovere ogni frase, una alla volta, per vedere cosa cambiava il punteggio. Niente sembrava effettivamente farlo e, nonostante la promessa di trasparenza e chiarezza di Grammarly, non sono state fornite ulteriori informazioni.
Tutto questo mi è sembrato una serie di lezioni. Innanzitutto, sottolinea l'assoluta stupidità di progetti di legge come la SB 942 che non faranno altro che aumentare, anziché diminuire, questo tipo di divinazione woo woo con la bacchetta magica dell'IA.
Ma la lezione più importante ha a che fare con l'intelligenza artificiale e le scuole. So che molti educatori sono terrorizzati dagli strumenti di intelligenza artificiale generativa di questi tempi. Molti educatori parlano di come sanno che i ragazzi di oggi consegnano saggi generati da ChatGPT. A volte è ovvio, a volte meno. E molti non sanno cosa fare al riguardo.
Ho visto alcune idee creative (e perdonatemi se non ricordo dove le ho viste), come far creare agli studenti un prompt per far scrivere a ChatGPT un saggio relativo a un argomento della classe. Quindi, il vero compito è far modificare e correggere allo studente l'output di ChatGPT. Agli studenti viene quindi chiesto di consegnare il prompt, il saggio originale di ChatGPT e anche le loro correzioni.
Un'idea simile era quella di far scrivere agli studenti il proprio saggio e poi far scrivere a ChatGPT un saggio sullo stesso argomento. Quindi, gli studenti dovevano consegnare entrambi i saggi, insieme a una breve spiegazione del perché pensavano che il loro saggio fosse migliore.
In altre parole, ci sono alcuni modi per affrontare la questione e, con il passare del tempo, mi aspetto che ne sentiremo parlare sempre di più.
Ma, il semplice inserimento di un "controllore AI" poco chiaro nel processo sembra destinato a fare più male che bene. Anche se non è garantito che l'insegnante utilizzi lo strumento, il solo fatto che ci sia crea una sfida per mio figlio che non vuole rischiare. E gli sta insegnando a diminuire le proprie capacità di scrittura per convincere il controllore AI che la scrittura è stata fatta da un essere umano.
E questo sembra, ironicamente, molto simile alla lezione di ciò che "Harrison Bergeron" avrebbe dovuto insegnarci a evitare. Vonnegut ci stava mostrando perché cercare di soffocare la creatività è sbagliato. Ora mio figlio sente il bisogno di soffocare la propria creatività solo per evitare di essere accusato di essere una macchina.
Non sono contro l'intelligenza artificiale come strumento. Ho parlato di come la uso qui come strumento per aiutarmi a modificare la mia scrittura (umana), per sfidarmi e spingermi a essere uno scrittore (umano) migliore, anche se quegli strumenti tendono a essere scrittori pessimi. Ma temo che con una tale paura della "scrittura AI", il risultato finale potrebbe in realtà far sì che le persone scrivano meno con la creatività degli umani e più semplicemente per evitare di essere chiamate macchine.
* Nel caso ve lo stiate chiedendo, prima di raccontare questa storia ho verificato che fossero d'accordo con me nel scriverne e ho ridotto al minimo i dettagli per proteggere la loro privacy.
** Dopo aver letto una bozza di questo articolo, Kid ha suggerito di sottoporlo anche a un controllo tramite intelligenza artificiale, che mi ha detto (falsamente) che il 3,7% di questo articolo sembra essere stato scritto da un'intelligenza artificiale (fa espressamente notare che la mia descrizione di Harrison Bergeron e la mia descrizione dei controlli antiplagio sono probabilmente state scritte da un'intelligenza artificiale).
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ChatGPT Italiano: Trasformazione nell'Istruzione
Introduzione
Nel contesto dell'istruzione, ChatGPT Italiano emerge come una risorsa innovativa che sta rivoluzionando l'apprendimento e la didattica. Questo avanzato sistema di intelligenza artificiale non solo facilita l'accesso a informazioni cruciali, ma anche stimola la creatività e l'efficacia nell'apprendimento. Questo saggio esplorerà in dettaglio i notevoli vantaggi che ChatGPT Italiano offre agli utenti nel campo dell'istruzione, evidenziando come questa tecnologia stia ridefinendo il modo in cui studenti, insegnanti e ricercatori interagiscono con le conoscenze.
Per informazioni dettagliate, consultare: ChatGPT Gratis
Accesso Istantaneo alla Conoscenza
Uno dei principali benefici di ChatGPT Italiano nell'istruzione è la sua capacità di fornire un accesso immediato a una vasta gamma di informazioni. Gli studenti possono utilizzare questa piattaforma per ottenere risposte dettagliate e accurate alle loro domande, senza dover navigare tra numerosi testi o risorse. Questo non solo risparmia tempo prezioso, ma permette anche agli studenti di approfondire argomenti specifici in modo autonomo. Ad esempio, uno studente di storia potrebbe interrogare ChatGPT Italiano su dettagli poco noti di un evento storico, ottenendo risposte dettagliate che arricchiscono la comprensione e stimolano l'interesse.
Supporto Personalizzato e Tutoraggio Virtuale
ChatGPT Italiano funge anche da strumento di supporto personalizzato per gli studenti. Attraverso la sua capacità di comprendere il contesto e adattare le risposte alle esigenze specifiche dell'utente, questa tecnologia offre un tutoraggio virtuale che può essere personalizzato in base al livello di apprendimento e alle necessità individuali degli studenti. Ad esempio, durante la preparazione agli esami, gli studenti possono utilizzare ChatGPT Italiano per esercitarsi su problemi di matematica complessi o per ricevere spiegazioni dettagliate su concetti scientifici difficili da comprendere.
Potenziamento della Creatività e dell'Innovazione
Oltre a supportare l'apprendimento convenzionale, ChatGPT Italiano stimola anche la creatività e l'innovazione tra gli studenti. La sua capacità di generare testi originali e idee creative in risposta a domande aperte o stimoli è particolarmente preziosa in contesti educativi come corsi di scrittura creativa o progetti di ricerca. Gli insegnanti possono utilizzare questa funzionalità per incoraggiare gli studenti a esplorare nuove idee e approcci, promuovendo così una mentalità innovativa e critica.
Supporto per la Ricerca e lo Sviluppo Accademico
Per i ricercatori e gli accademici, ChatGPT Italiano rappresenta un potente strumento di supporto nella conduzione di ricerche e nello sviluppo di nuovi studi. La sua capacità di analizzare grandi quantità di dati e di proporre connessioni significative può accelerare il processo di ricerca, consentendo agli studiosi di concentrarsi più intensamente sull'analisi dei risultati e sull'elaborazione di nuove ipotesi. Inoltre, ChatGPT Italiano può fungere da collaboratore virtuale, aiutando a raffinare le idee e a formulare argomentazioni più solide e ben strutturate.
Conclusioni
In conclusione, ChatGPT Italiano rappresenta un catalizzatore per l'innovazione educativa, offrendo agli studenti, agli insegnanti e ai ricercatori strumenti avanzati per migliorare l'apprendimento, stimolare la creatività e accrescere la produttività. Con la sua capacità di fornire accesso istantaneo alla conoscenza, supporto personalizzato e stimolo alla creatività, questa tecnologia si afferma come una risorsa indispensabile nel panorama educativo contemporaneo. Guardando al futuro, il potenziale di ChatGPT Italiano nel trasformare ulteriormente l'istruzione appare promettente, suggerendo sviluppi e applicazioni ancora più rivoluzionari nel campo dell'apprendimento assistito dall'intelligenza artificiale.
Contatto: Azienda: ChatGPT Italiano Strada: Via Scipione Crisanzio, 119 Stato completo: Bari BA Città : Bari Paese : Italy Codice postale : 70122 Telefono :+39 376 180475 3 Sito web : https://chatgptitaliano.com/ E-mail : [email protected] Google Map : Via Scipione Crisanzio, 119, 70122 Bari BA, Italia
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"Il microbiologo e l’ambiente": Gli studenti di Alessandria tra scienza e arte. All’AOU di Alessandria, un incontro con la ricerca e la creatività per sensibilizzare gli studenti sulle patologie ambientali e l’antibiotico resistenza
Martedì 8 ottobre, l’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Alessandria (AOU AL) e il Dipartimento Attività Integrate Ricerca e Innovazione (DAIRI), diretto dal Dott. Antonio Maconi, hanno ospitato un evento educativo dedicato agli studenti, nell'ambito del
Martedì 8 ottobre, l’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Alessandria (AOU AL) e il Dipartimento Attività Integrate Ricerca e Innovazione (DAIRI), diretto dal Dott. Antonio Maconi, hanno ospitato un evento educativo dedicato agli studenti, nell’ambito del Festival Ambiente e Sostenibilità, organizzato da Amag Ambiente. L’incontro, intitolato “Il microbiologo e l’ambiente”, ha visto la…
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Enza: A Tribute to Vincenza Terrigni's Life and Legacy in Arezzo
Cari lettori di Studentessa Matta, È con grande tristezza che vi informo della scomparsa improvvisa della nostra amata Homestay hostess and insegnante Vincenza Terrigni, conosciuta da tutti come la maestra Enza, all’età di 59 anni. La sua perdita lascia un vuoto incolmabile, tanto grande era la passione, la creatività e la dedizione che aveva per la scuola dove insegnava e per gli studenti…
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Napoli, Palizzi Arte Festival: un mix di creatività, gioventù e tradizione
Napoli, Palizzi Arte Festival: un mix di creatività, gioventù e tradizione Domani e giovedì (12 e 13 giugno) il giardino storico del Liceo Artistico Coreutico Musicale "Palizzi" ospiterà la prima edizione del PAF - Palizzi Arte Festival. Ideato e diretto da Gianfranco Gallo, il PAF vuole essere un'opportunità di confronto per gli studenti dei licei artistici e, al contempo, un'occasione per il comparto turistico della città di Napoli. Il progetto e il programma della prima edizione, dedicata a Libero Bovio, sono stati presentati ieri mattina nel corso di una conferenza stampa che si è tenuta nella Sala Pignatiello di Palazzo San Giacomo con la partecipazione dell'assessora al Turismo e alle Attività Produttive del Comune di Napoli Teresa Armato, dell'attore e regista Gianfranco Gallo e del direttore del Polo delle Arti Caselli Palizzi Valter Luca De Bartolomeis. Per ogni edizione, all'inizio dell'anno scolastico la direzione artistica comunicherà al Liceo artistico Palizzi di Napoli il nome della personalità del mondo dell'arte o dell'industria campana intorno alla quale lavorare per poi costruire i tre giorni di incontri e spettacoli. Il Polo Palizzi è ubicato nella sede del Museo artistico industriale Filangieri, che molti napoletani ancora non conoscono. Alla fine dei corsi, nel mese di giugno, il giardino storico all'interno del magnifico edificio ospiterà gli spettacoli che i ragazzi avranno preparato e performance di professionisti, dedicate al personaggio individuato come protagonista dell'anno. Intenzione futura è quella di allargare ad altri licei artistici campani e poi a quelli di tutta Italia la proposta di partecipazione. Il PAF, coniugando arte, industria e proposta culturale, può diventare un attrattore turistico al pari di altre manifestazioni di successo con i giovani al centro del progetto. Il valore aggiunto sta nelle opere di cui il Museo Artistico Industriale può disporre. Il primo anno del PAF è dedicato a Libero Bovio. "Sono Libero" è un evento che ruota intorno alla figura del poeta, drammaturgo e scrittore Libero Bovio. Gran parte dei più grandi successi della canzone napoletana è stata scritta dalla sua penna: Tu ca nun chiagne (musica di Ernesto De Curtis), Reginella (musica di Gaetano Lama), Chiove, 'O Paese d' 'o sole e Lacreme napulitane, solo per ricordarne alcune. Il PAF - in collaborazione con l'Istituto Palizzi di Napoli, in cui hanno sede Liceo artistico, Liceo Musicale, Liceo Coreutico e Museo Artistico Industriale - prevede spettacoli, incontri e concerti che si terranno nel giardino storico dell'edificio di piazzetta Salazar, proprio alle spalle di Piazza del Plebiscito. Nei due giorni di eventi (mercoledì 12 giugno dalle ore 16.00 e giovedì 13 giugno dalle ore 18.00) sarà possibile visitare le sale del Museo Artistico Industriale e per la prima volta, in esclusiva, verranno esposti i bozzetti originali di Domenico Morelli relativi ai pannelli maiolicati del museo e i gioielli disegnati da Palizzi a tema naturalistico, che hanno ispirato la spilla realizzata come Premio PAF 2024. "Napoli – ha esordito l'assessora Armato – sta vivendo un risveglio che riguarda l'arte, la cultura e la musica. Al tempo stesso sta dimostrando che può contenere contemporaneamente grandi eventi come i concerti che si stanno facendo al Maradona e in piazza Plebiscito e progetti di grandezza come il PAF che tiene insieme arte, musica e artigianato di pregio, facendone un percorso di formazione per i ragazzi e coinvolgendo realtà scolastiche che sono un vanto per la nostra città". "Con questo festival – ha spiegato Gianfranco Gallo – vogliamo unire l'attività degli studenti del liceo artistico in tutte le sue declinazioni con quella di attori e professionisti del settore, creando un'occasione di arricchimento per i ragazzi. Abbiamo unito questo percorso con un premio che non è un gesto simbolico come spesso avviene, ma verrà consegnato a personaggi che hanno davvero un legame con il protagonista di questa edizione, che è Libero Bovio". "Questo festival è un'opportunità straordinaria per dei giovani in formazione – ha sottolineato il direttore De Bartolomeis – perché entrano in contatto con grandi artisti apprendendo in modo diretto cosa significhi, ad esempio, allestire uno spettacolo. E poi tutti i ragazzi, da quelli che studiano grafica a quelli dei laboratori del gioiello e della ceramica, hanno lavorato insieme: nell'allestimento di questo progetto c'è stato un trionfo della creatività". Il programma di "Sono Libero" Mercoledì 12 giugno alle ore 17.00 ci sarà un live dedicato alla Canzone classica napoletana dal titolo Cu' 'e nastre e cu' 'e rrose tenuto dai ragazzi del liceo musicale e da quelli del coreutico e alle ore 18.00, nell'Aula Magna dell'Istituto, si terrà il "Concerto per don Liberato" del pianista Luigi Esposito accompagnato da Emiliano Barrella alle percussioni. Giovedì alle ore 20.30 si terrà il Premio PAF 2024 durante il quale saranno premiate alcune personalità per la loro attività legata alla canzone napoletana, a Libero Bovio e al mondo giovanile. Riceverà il premio l'attore e cantante Ciro Capano, ultimo erede della parte più sanguigna e passionale del repertorio di Bovio, da Zappatore a Lacrime napulitane, da Pupatella a Brinnese. Capano per l'occasione interpreterà tre brani del poeta. Gli altri premiati sono: Roberto Colella del gruppo musicale La Maschera; Antonella Fracchiolla, giornalista RAI; Luisa Franzese, direttore generale dell'Ufficio scolastico regionale; l'attore e drammaturgo Peppe Lanzetta. Il Premio consiste in una spilla in ceramica e oro realizzata dagli studenti del Palizzi dei corsi di Ceramica e di Orafo che hanno voluto chiamare Cu''e nastre e cu''e rose, ispirandosi alla celebre canzone Reginella di Libero Bovio. Le serate saranno presentate dall'attrice Rosaria De Cicco. I due giorni dedicati a Libero Bovio termineranno giovedì 13 giugno alle ore 21.15 con la rappresentazione dello spettacolo teatrale e musicale Reginella...sono Libero che vedrà in scena Gianfranco Gallo con la sua compagnia di 10 performer e con la partecipazione del percussionista Ciccio Merolla. Tutti gli eventi sono a ingresso gratuito fino a esaurimento posti.... #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda Read the full article
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Integrare la Alfabetizzazione ai Media Sociali e alle Notizie nell'Educazione Artistica Visiva pre-collegiale: Un Approccio Completo
Nell’era digitale di oggi, dove le informazioni sono facilmente accessibili a portata di mano, insegnare l’alfabetizzazione ai media sociali e alle notizie è diventato imperativo, anche a livello elementare e soprattutto al liceo. Come educatori, abbiamo il compito non solo di coltivare la creatività degli studenti, ma anche di dotarli delle capacità critiche necessarie per navigare nel complesso…
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