#conservazione del patrimonio
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pier-carlo-universe · 5 months ago
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Alessandria: Giornate di Valorizzazione del Patrimonio al Complesso di San Francesco
Visite guidate gratuite per scoprire la storia e il futuro dell'ex Convento di San Francesco, dal restauro alla trasformazione in museo
Visite guidate gratuite per scoprire la storia e il futuro dell’ex Convento di San Francesco, dal restauro alla trasformazione in museo. In occasione delle Giornate di Valorizzazione del Patrimonio Culturale, la città di Alessandria apre le porte del Complesso Monumentale di San Francesco con una serie di visite guidate programmate per sabato 2 novembre 2024. L’iniziativa, promossa dalla…
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mezzopieno-news · 2 months ago
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LA DEFORESTAZIONE DELL’AMAZZONIA CROLLA DEL 30% AI MINIMI DA 10 ANNI
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La deforestazione nell’Amazzonia brasiliana è diminuita del 30,6% nell’ultimo anno, raggiungendo il livello di distruzione più basso degli ultimi nove anni.
La deforestazione in Amazzonia, la foresta pluviale più grande della Terra, è notevolmente rallentata soprattutto negli ultimi tre anni, da quando il presidente Lula ha avviato una campagna di conservazione della biodiversità e del patrimonio forestale. I tassi di taglio degli alberi in questa area del pianeta sono oggi circa un quarto di quelli che si registravano negli anni 2000, al culmine della corsa alla deforestazione. L’inversione della tendenza è stata particolarmente evidente a partire da gennaio 2023, quando il governo brasiliano ha avviato politiche più rigorose per la protezione della foresta, tra cui un incremento del 104% delle denunce di infrazioni contro la flora dell’Amazzonia e un aumento del 61% dei sequestri di attrezzature utilizzate dai minatori clandestini. Le nuove riserve naturali e le strategie di protezione hanno giocato un ruolo cruciale nel raggiungimento di questi risultati record La ministra dell’Ambiente, Marina Silva, ha sottolineato che questi risultati sono il frutto di un lavoro congiunto tra governo, organizzazioni non governative e comunità locali.
Il minore disboscamento, oltre a preservare la biodiversità difende la stabilità climatica, la protezione del suolo, fornendo maggiore disponibilità di risorse naturali e opportunità di occupazione per le comunità locali che tendono in questo modo a evitare l’inurbamento e la perdita delle proprie radici. Il governo brasiliano ha firmato per questo fine diversi accordi, cedendo la custodia di queste terre alle popolazioni indigene.
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Fonte: Istituto Nazionale di Ricerche Spaziali del Brasile; foto di Kelly
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chouncazzodicasino · 9 months ago
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Ciao! non so se mi sai rispondere, io ci provo lo stesso. condominio in centro a roma, dobbiamo rifare la pittura in facciata e ci hanno imposto dei colori senza possibilità di scelta, perché? e perché la pittura per gli esterni costa così tanto?
Per me hanno fatto bene, è giusto così. Mi spiego: se vi hanno imposto dei colori è perché il Comune di Roma in alcuni quartieri (tipo il municipio II) e, soprattutto, per alcuni edifici storici cerca di mantenere le colorazioni originali, viene fatto per garantire la conservazione di un patrimonio architettonico. Ci sono delle linee guida per il colore dell'intonaco, il colore del travertino, il colore degli smalti per infissi.
La pittura per esterni costa tanto perché è un prodotto che deve essere cazzutissimo. Pensa quanto deve essere potente per resistere al vento (e tutto quello che si porta dietro), il caldo (quindi deve pure provare ad essere il più elastica possibile quando si dilata 'sta poraccia), i raggi del sole (non deve scolorire stando al sole tante ore al giorno), l'acqua (quindi resistente pure alle muffe e alle alghe), lo smog, il sale se stai al mare.. "e quanti cazzi" si dice a casa mia. Inoltre considera il costo maggiore della manodopera perché vanno messi i ponteggi e le condizioni per il posatore sono più difficili.
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lalivella · 4 months ago
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Paestum, Salerno
Paestum è una località di vasto interesse archeologico situata in Campania esattamente in provincia di Salerno è costituisce una frazione del comune di Capaccio Paestum, a circa 30 chilometri a sud di Salerno. Il nome latino corrisponde a Paistom, così come fu denominata dai Lucani che la conquistarono.
I fondatori la chiamarono Poseidonia in onore del dio del mare: Paestum e i suoi templi sono oggi patrimonio dell’UNESCO e Paestum rappresenta il sito archeologico meglio conservato ai nostri giorni. Sorge sulla piana del Sele proprio sul golfo di Salerno: la piana, aspra e selvaggia, è un esempio perfetto di archeologia di rara bellezza. La cinta muraria è ancora perfettamente conservata e così anche le quattro porte della città: le frazioni principali sono rappresentate dal Foro e dai Templi; il grado di conservazione di questi maestosi monumenti è davvero apprezzabile soprattutto per quanto riguarda i templi dorici dedicati a Hera e Athena. Esternamente alle mura sorgono numerose necropoli e tombe affrescate, con un museo ricco di oggetti e arredi provenienti dalle necropoli. Da non perdere la Tomba del Tuffatore, una delle più belle di Paestum. Altre attrazioni importanti da segnalare sono l’Agorà, la piscina, l’Anfiteatro, il tempio italico e il Bouleuterion greco.
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crazy-so-na-sega · 1 year ago
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dal patrimonio all'impegno, l'Europa dei nostri figli
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L’Europa non è l’appendice vassallizzata di un Occidente posto sotto il geloso dominio di una superpotenza dagli ideali messianici, convinta di dover portare al mondo i benefici dei suoi presunti valori universali. Né è la penisola di un’Eurasia il cui baricentro sarebbe situato alla periferia degli Urali.
L’Europa non è il culmine di una storia vergognosa che dovrebbe essere cancellata, o addirittura sfigurata, per imporre ai suoi eredi il plumbeo velo di un pentimento mortale. Né è la nave dei folli, guidata dai profeti allucinati e deliranti della “decostruzione”, intenzionati a minare le basi antropologiche che garantiscono la crescita e la conservazione delle culture, delle società e dei popoli.
L’Europa non è un insieme di terre sfigurate, una natura devastata in nome di imperativi di crescita illimitata branditi per sostenere politiche miopi. Non è tanto meno la fuga da ogni logica di potere, in nome delle fantasie di un’ecologia poco compresa.
L’Europa non è un corteo di tecnocrati incaricati di nutrire “il più freddo dei mostri freddi”, come un signore senza volto che spoglierebbe i suoi vassalli delle loro prerogative con meticolosa autorità, ma si dimostrerebbe incapace di assicurarne la difesa. L’Europa non è l’Unione Europea.
L’Europa è qualcosa di completamente diverso e molto più di tutto questo. È allo stesso tempo un'eredità antichissima e la prefigurazione del futuro delle persone che la incarnano.
L’Europa è uno spazio geopolitico abitato da millenni da un gruppo di popoli strettamente imparentati. Nonostante la violenza dei conflitti che hanno tessuto il tessuto eroico e tragico della loro storia comune, questi popoli condividono lo stesso patrimonio di civiltà, forgiato da una lega di elementi etnici che non hanno subito variazioni, sulla scala del continente, dall’inizio del l'età del bronzo, duemila anni prima dell'era cristiana. L'espansione celtica, l'alba greca del pensiero, l'ascesa dell'imperium romano , la renovatio imperii carolingia e germanica , il ritorno alle fonti perenni del genio antico al tempo del "Rinascimento", il risveglio della coscienza identitaria degli europei popoli della metà del XIX secolo , tutti questi fenomeni apparentemente molto diversi costituiscono in realtà l'espressione polifonica dello stesso genio europeo, espresso in forme diverse e costantemente rinnovate, sia negli ambiti politico, filosofico e artistico che scientifico e tecnologico. , da persone provenienti dallo stesso crogiolo. Ma il cataclisma del “secolo 14” venne a scuotere questo edificio di civiltà. Ancor più della distruzione e delle immense perdite che causarono, le due guerre mondiali portarono gli europei a dubitare pericolosamente di se stessi. Spesso accecati da ideologie tese a fare tabula rasa del passato in nome di un cosiddetto “senso universale della storia”, i nostri popoli devono oggi uscire dal letargo in cui lo ha gettato il materialismo consumistico degli ultimi decenni.
Perché non siamo solo eredi: questa eredità ci obbliga! Ora ci chiama all'impegno totale, per affrontare le sfide dei tempi con lucidità e determinazione. La posta in gioco è colossale: i popoli europei devono oggi scegliere tra la cancellazione definitiva o la volontà di realizzare il proprio destino storico, pur continuando ad affermare liberamente la propria identità e sovranità sullo spazio continentale dove si è radicato il loro genio più di cinquemila anni fa. In questo contesto ciascuno di noi può scegliere di arrendersi, sforzarsi di conservare cautamente un tiepido e più o meno comodo compromesso, o al contrario restare attivamente fedele a “ciò che siamo”, in tutti gli ambiti della vita e dell'esistenza, per poter “vivere da europeo”. Questa scelta e questo impegno determineranno quale sarà l’Europa dei nostri figli.
Questo è infatti l'appello che lanciamo: l'Europa non è solo la base delle nostre patrie, cioè la “terra dei nostri padri”; deve anche diventare, secondo le parole di Nietzche, la “terra dei nostri figli”. L’Europa è mito e destino, memoria delle origini e desiderio costantemente rinnovato di riconnettersi con la grandezza originaria. È il luogo dove il genio dei popoli europei ha eretto i megaliti di Stonehenge, le colonne del Partenone, le navate delle cattedrali, e ha progettato i canti omerici, la musica polifonica, la fisica quantistica e il razzo Arianna. Ovunque in Europa sta sorgendo una nuova generazione, consapevole delle proprie radici, della propria identità, della propria appartenenza a una civiltà comune. Di fronte a sfide senza precedenti, tocca oggi realizzare una vera “rivoluzione conservatrice”, intesa a liberare le menti dalle catene ideologiche che le ostacolano. Questa è la strada verso le “grandi risorse”, preludio a un nuovo rinascimento che porterà i popoli d’Europa a riprendere insieme il pieno controllo del proprio spazio geopolitico. L’Europa è il gusto del potere ritrovato, dell’orgoglio dei popoli e delle nazioni, trasceso dalla coscienza di servire un interesse più alto, quello della nostra civiltà.
-Henri Levavasseur
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istanbulperitaliani · 10 months ago
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I silos di Çubuklu
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I Silos di Çubuklu sono tra i più antichi impianti di stoccaggio di Istanbul. Situati nella località di Çubuklu di Beykoz, i silos hanno svolto un ruolo cruciale nello stoccaggio di carburante durante il periodo di industrializzazione di Istanbul. Dopo il loro abbandono hanno ritrovato nuova vita grazie ad un ambizioso progetto di restauro e trasformazione realizzato dal comune di Istanbul.
Il complesso, con una superficie di 20.000 metri quadrati, offre ora una vasta gamma di servizi culturali e ricreativi. Ha una biblioteca che può ospitare 110 persone e dispone di una collezione di 12.500 opere. Inoltre, il sito comprende il Museo delle Arti Digitali, il Museo della Natura e della Scienza, laboratori, un palco per eventi, aree per bambini, ristoranti e bar.
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Come successo per altre strutture, come ad esempio il Museo Gazhane, non solo é stato preservato un pezzo significativo del patrimonio industriale di Istanbul ma é stato creato un nuovo centro culturale che arricchisce la vita della comunità locale con eventi educativi, culturali e artistici accessibili a tutti. Sono tutte innovazioni che rendono Istanbul una metropoli all'avanguardia per i progetti di rigenerazione urbana, combinando conservazione del patrimonio e funzionalità moderne per il beneficio della città.
La mia Vita a Istanbul: consigli e informazioni turistiche. Disponibile come GUIDA per delle ESCURSIONI in città.
Scrivi una e-mail a: [email protected]
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theperfectpints · 1 year ago
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Nel quartiere di Smithfield, a nord del centro di Dublino, "The Cobblestone” mette d’accordo un po’ tutti. Un pub vero, reale, autentico, grezzo per certi versi. Al civico 77 di King Street North c’è un pezzo di Irlanda, c’è un posto che trasuda tradizione da tutti i pori. Il rispetto e la promozione della cultura irlandese si assapora appena varcata la porta d’ingresso: concerti, corsi di musica, corsi di ballo e altre attività che costituiscono un patrimonio per la conservazione dell’irlandesità.
La musica la fa sicuramente da padrone. È una costante, tutti i giorni, spesso addirittura dalle prime ore del pomeriggio fino a chiusura. Violini, bodhran, banjo, chitarre e tutto ciò che faccia risuonare reels o jigs.
All’esterno semplice, sobrio, non ha bisogno di farsi il trucco. All’interno puro, genuino, caotico al punto giusto. Senza fronzoli, tanto non serve. L’atmosfera e la condivisione vincono su tutto. Il pub è emozione.
Nel 2021 un controverso piano di riqualificazione dell’area che prevedeva la costruzione di un hotel di 9 piani capace addirittura di incorporare il pub, ha portato ad una massiccia mobilitazione dei cittadini della zona di Dublino e non solo. Tutti uniti per difendere una ricchezza indispensabile, quasi unica. Un moto spontaneo che ha determinato, almeno al momento, l’interruzione di qualsivoglia stravagante progetto urbanistico.
Al "The Cobblestone" colpisce senz’altro la varietà della clientela. Local, turisti, curiosi, giovani, veterani dalla pinta facile. Tutti uniti in nome dell’Irlanda vera, della buona musica.
Senza dimenticare la birra. L'essenza di un pub. 🇮🇪🍻🎻🎶
© Irish tales from Rome
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b0ringasfuck · 1 year ago
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Fantascienza, serie, diritti d'autore, mercati nazionali, fruizione e conservazione del patrimonio culturale
Sono sempre alla ricerca di nuovi film di sci-fi da guardare.
Fonte di suggerimenti sono Google e WeChat.
Pare che i cinesi abbiano la passione per fare dei micro-riassunti di film e serie.
Altra cosa... guardano molti più film NON americani di noi. Ed è un peccato essere totalmente all'oscuro di produzioni tedesche, francesi, russe, tailandesi... primo perchè il cinema murricano finisce per essere anche molto seriale e poi anche come finestra verso il mondo. Che dico, gli stessi media che ci tormentano con l'importanza della diversità, poi ci rifilano lo stesso pancotto.
Il 90% della roba sono serie... che io non ho la pazienza di mettere li 10h+ per vedere una roba il cui punto suggestivo spesso sarebbe riassumibile in 20 minuti.
È scaduto di recente il copyright su UNA delle rappresentazioni di topolino: 96 anni.
Sono stati prodotti una marea di film e dalla finestra che ho sullo streaming via Amazon Prime, le scelte del disponibile dipendono molto dalle contrattazioni sui diritti più che dalla qualità dell'opera.
Il risultato è che a parte che manco è detto che tu abbia accesso a piattaforma X dove è presente titolo Y che ti interessa, ma sostanzialmente se non ci fosse la pirateria, molta roba sarebbe impossibile da guardare.
P.S. se avete film di sci-fi da suggerire... prego.
P.P.S. sul mio blog ci sono diverse recensioni di film di sci-fi (e non). Quasi tutte sono taggate #sci-fi o #fantascienza o #review o #recensione.
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giardinoweb · 2 years ago
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Il Ciauscolo Marchigiano
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Storia, Tradizione e Gusto Unico Nel cuore delle affascinanti terre marchigiane, un salume tradizionale ha resistito al passare del tempo, portando con sé una storia ricca di tradizione e autenticità. Il Ciauscolo, oggi protetto dall'Indicazione Geografica Protetta (IGP), rappresenta un patrimonio gastronomico legato alle esigenze pragmatiche dei contadini e all'arte di utilizzare ogni parte del maiale. In questo articolo, esploreremo la storia e le caratteristiche di questo salume unico e scopriremo come gustarlo al meglio. L'Origine del Ciauscolo Il nome "Ciauscolo" deriva da "cibusculum," che significa "piccolo pasto" o "spuntino". Era una sorta di barretta energetica ante litteram, creata per sostenere i lavoratori nei campi tra un pasto e l'altro. Questo salume tradizionale è originario dell'entroterra marchigiano, Ascoli Piceno, Fermo, Ancona e Macerata, e nei Monti Sibillini. La sua storia è intrisa di pragmatismo contadino e ingegnosità culinaria. Caratteristiche del Ciauscolo Il Ciauscolo si distingue per la sua morbidezza unica, che lo rende spalmabile, ideale per il pane. Secondo il disciplinare IGP, può variare in peso dai 400 g fino ai 2,5 kg, con un diametro compreso tra i 4,5 e i 10 cm e una lunghezza tra i 15 e i 45 cm. Le razze di suini pesanti italiane che possono essere utilizzate per la sua preparazione sono specifiche, così come la percentuale massima di grasso ammessa. Tuttavia, alcuni piccoli produttori preferiscono seguire la tradizione utilizzando razze locali più piccole, ottenendo così un prodotto più grasso e fedele alla sua storia. Ingredienti e Produzione Il segreto del Ciauscolo risiede nella sua ricetta tradizionale. Si prepara con una percentuale significativa di grasso, solitamente attorno al 40%, che conferisce la sua consistenza cremosa e spalmabile. Viene macinato due o tre volte per ottenere una consistenza fine e omogenea, utilizzando carne di spalla di maiale, rifilature di coscia, lardo e pancetta. Il tutto viene sapientemente insaporito con sale, pepe nero macinato, aglio pestato e vino, prima di essere insaccato in budello naturale. La breve stagionatura (da 15 giorni a 2-3 mesi) mantiene la sua morbidezza e spalmabilità sul pane, mentre la macinatura fine garantisce un livello di umidità costante durante la stagionatura. Il risultato è un gusto sapido, leggermente speziato, mai acido e tendenzialmente dolce. L'Arte dell'Abbinamento Per apprezzare appieno il Ciauscolo, è importante saperlo abbinare. Data la sua origine geografica, un Rosso Piceno DOC o una Lacrima di Morro d'Alba sono scelte eccellenti. Se preferiti i vini bianchi, un Verdicchio di Jesi o di Matelica sarà un compagno ideale. Tuttavia, vale la pena di sperimentare un accostamento insolito con la Vernaccia di Serrapetrona secca, un vino spumante rosso che offre un profumo vinoso unico e un gusto piacevolmente amarognolo. Conservazione e Consumo Una volta acquistato, il Ciauscolo deve essere conservato con cura per mantenere la sua spalmabilità. Dopo l'apertura, riponetelo nella parte bassa del frigorifero avvolto in un panno di cotone pulito. Prima di gustarlo, riportalo a temperatura ambiente. Il Ciauscolo è ideale da gustare da solo, spalmato su pane leggermente tostato, come uno spuntino semplice e gustoso. Ma è anche un ingrediente versatile che può arricchire una salsa per la pasta, un ragù, un risotto o diventare l'elemento distintivo di crocchette, frittate e torte salate. Il Ciauscolo marchigiano è molto più di un semplice salume; è un pezzo di storia culinaria che continua a deliziare i palati con la sua morbidezza, spalmabilità e sapore unico. Questo tesoro gastronomico, protetto dall'IGP, rappresenta un connubio di tradizione e innovazione culinaria che vale la pena di scoprire e apprezzare. La prossima volta che vi troverete nelle affascinanti terre marchigiane, assicuratevi di assaporare questo prelibato dono culinario e scoprire il suo affascinante mondo di gusto. Read the full article
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storiearcheostorie · 2 years ago
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ARCHEOLOGIA / Scoperto un tempio romano a Sarsina, la città di Plauto
#ARCHEOLOGIA / Scoperto un tempio romano a #Sarsina, la città di #Plauto Il ritrovamento sarà presentato alle Giornate Europee del Patrimonio (23 e 24 settembre). Risale al I secolo a.C. secolo ed è in eccezionale stato di conservazione. #Mic
© Ufficio Stampa e Comunicazione MiC Un tempio tripartito riconducibile all’età romana, con adiacenti strutture altomedievali, emerso recentemente a Sarsina (FC), città natale del celebre commediografo Plauto, sarà presentato alle Giornate Europee del Patrimonio in programma il 23 e 24 settembre 2023. © Ufficio Stampa e Comunicazione MiC Le attività, dirette dalla Soprintendenza Archeologia,…
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michelangelob · 2 years ago
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San Miniato al Monte: presentati gli ultimi restauri
Questa mattina sono stati presentati gli ultimi restauri effettuati in San Miniato al Monte, grazie al prezioso supporto di Friends of Florence, la nota Fondazione americana che dal 1998 sostiene la conservazione del patrimonio fiorentino e toscano, grazie a donatori di tutto il mondo. Gli interventi di restauro sono stati effettuati sotto l’Alta Sorveglianza della Soprintendenza Archeologia…
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pier-carlo-universe · 5 months ago
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Cordoglio per la scomparsa di Giorgio Ottolenghi: un uomo che ha segnato la storia culturale di Casale Monferrato
Il Sindaco Emanuele Capra ricorda Giorgio Ottolenghi, custode della cultura ebraica e del patrimonio casalese
Il Sindaco Emanuele Capra ricorda Giorgio Ottolenghi, custode della cultura ebraica e del patrimonio casalese La notizia della scomparsa di Giorgio Ottolenghi ha profondamente colpito la città di Casale Monferrato. Giorgio Ottolenghi era un uomo che ha saputo onorare la presenza pluricentenaria della sua famiglia nella città, lasciando un’impronta indelebile nella comunità locale e, in…
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mezzopieno-news · 8 months ago
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IL PARCO NIOKOLO-KOBA IN SENEGAL È STATO SALVATO: ESCE DAI SITI IN PERICOLO
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Il Comitato per il patrimonio mondiale dell’UNESCO ha deciso di rimuovere il Parco nazionale Niokolo-Koba in Senegal dalla Lista dei siti mondiale in pericolo, in seguito alle misure positive che hanno contribuito a migliorare lo stato di conservazione del sito naturale.
Iscritto nella Lista del Patrimonio Mondiale nel 1981 per la sua biodiversità unica al mondo, la riserva naturale ha dovuto affrontare diverse minacce negli ultimi anni, dall’impoverimento della fauna selvatica, il bracconaggio, l’estrazione di basalto e altre attività umane che hanno minacciato il suo ecosistema, portandolo all’inserimento nella Lista del Patrimonio Mondiale in Pericolo nel 2007. In seguito a questa procedura, lo Stato del Senegal ha notevolmente intensificato il monitoraggio delle specie emblematiche e sono state stanziate risorse per la sorveglianza, al fine di contrastare il bracconaggio e la ricerca illegale dell’oro, nonché per organizzare meglio la transumanza del bestiame. È stato inoltre istituito un sistema di controllo dell’inquinamento minerario e sono state installate apparecchiature per l’analisi dell’acqua e del suolo. Sono anche stati realizzati programmi per la lotta contro la specie invasiva Mimosa pigra.
Situate lungo le rive del Gambia, le foreste a galleria e le savane di Niokolo-Koba ospitano una ricchissima fauna selvatica, tra cui l’alce di Derby (la più grande delle antilopi), scimpanzé, leoni, leopardi, una numerosa popolazione di elefanti e un gran numero di uccelli, rettili e anfibi. La decisione riconosce i risultati conseguiti dal Senegal e il suo impegno formale durato 17 anni per rivalutare significativamente i piani di conservazione dell’area.
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Fonte: UNESCO; foto di Image Noise
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montagne-paesi-news · 4 hours ago
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italiani-news · 6 days ago
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jacopocioni · 1 month ago
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I fratelli Alinari: Un legame indissolubile con Firenze
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I Fratelli Alinari, fondatori dell’omonimo studio fotografico, sono figure emblematiche della storia della fotografia italiana e, in particolare, di Firenze. La loro opera ha profondamente influenzato la cultura visiva del XIX secolo, contribuendo a documentare e preservare il patrimonio artistico e architettonico della città, un vero e proprio "congelatore del tempo".
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La storia dei Fratelli Alinari inizia nel 1852, quando i tre fratelli, Leopoldo, Giuseppe e Romualdo, fondano uno studio fotografico, sito in Via Nazionale, che si specializza nella riproduzione di opere d’arte. Firenze, da sempre un centro culturale di primaria importanza grazie alla sua storia rinascimentale e alla presenza di numerosi artisti, musei e monumenti, fu il luogo ideale dove perdersi nell'arte fotografica. Infatti i Fratelli Alinari, consapevoli di questa ricchezza, decidono di dedicarsi a un progetto ambizioso: documentare la bellezza e la storia di Firenze attraverso la fotografia. Fabio Borbottoni, prima degli Alinari, aveva intrapreso la stessa via ma attraverso la pittura. Realizzò 120 opere in totale tutte acquistate, nel 1996, dalla Cassa di Risparmio di Firenze. Questa bellissima collezione è raccolta presso il Palazzo dell’Ente Cassa di Risparmio di Firenze.
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Foto dei dipendenti dello studio Alinari nel 1899 Il lavoro dei Fratelli Alinari si distingue per la capacità di catturare non solo la bellezza estetica delle opere, ma anche il loro significato culturale e storico. La fotografia come uno strumento di conservazione. Attraverso le loro fotografie, hanno fornito un importante contributo alla conservazione del patrimonio artistico, rendendo accessibili a un pubblico più vasto opere che altrimenti sarebbero rimaste confinate nei musei. Le loro immagini, stampate su supporti di alta qualità, sono diventate un punto di riferimento per studiosi, artisti e appassionati d’arte. Firenze non è solo il contesto in cui i Fratelli Alinari lavorano; è anche una fonte di ispirazione. La città, con i suoi monumenti iconici come il Duomo, il Ponte Vecchio, e la Galleria degli Uffizi, è stata immortalata in innumerevoli scatti. I Fratelli Alinari hanno saputo catturare non solo l’aspetto fisico di questi luoghi, ma anche l’atmosfera e l’essenza di una città che è stata culla di arte e cultura. Cioè la vita delle persone all'interno della città. La loro produzione ha contribuito a creare un’immagine di Firenze che ha influenzato viaggiatori e artisti di tutto il mondo. Queste immagini sono un esempio della conservazione fotografica di una città e della sua vita (immagini reperite suo sito web www.firenzeart.it/artisti/archivialinari): La Città:
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Piazza della Signoria
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Porta al Prato
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Torre degli Alberti
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Santa Maria Novella La Vita:
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Barrocciai sull'Arno a Rovezzano
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Pasticceria Digerini e Marinai
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Istituto tecnico aula di scienze
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Barroccio Per fortuna, come talvolta capita, l’eredità dei Fratelli Alinari è ancora viva oggi. Il loro studio, che ha continuato a operare anche dopo la loro morte, è diventato un punto di riferimento nel campo della fotografia d’arte. Inoltre, sia il Museo Alinari della Fotografia, che raccoglie e preserva il lavoro della famiglia, sia la Fondazione Alinari, rendendo omaggio a un’importante lavoro che ha segnato la storia della fotografia e di Firenze. In conclusione, il legame tra i Fratelli Alinari e Firenze è un esempio di come la fotografia possa diventare un potente strumento di documentazione e conservazione del patrimonio culturale. La loro opera non solo ha immortalato la bellezza della città, ma ha anche contribuito a costruire un’identità visiva che continua a ispirare e affascinare generazioni di artisti e visitatori. Firenze, grazie ai Fratelli Alinari si è affermata sempre più non solo come un luogo da visitare, ma anche come una storia da raccontare attraverso l’obiettivo della fotografia.
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Jacopo Cioni Gran Cerusico Read the full article
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