#collaborazione Carabinieri
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pier-carlo-universe · 2 months ago
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Truffe agli anziani: i consigli dei Carabinieri per prevenirle e difendersi. Incontro informativo nella chiesa parrocchiale di Gremiasco con il Maggiore Bellotti e il Maresciallo La Manna
Truffe agli anziani: un fenomeno da contrastare
Truffe agli anziani: un fenomeno da contrastare Il piccolo borgo di Gremiasco, nella valle Curone, è stato protagonista di un importante incontro informativo organizzato dai Carabinieri della Compagnia di Tortona nell’ambito della campagna contro le truffe agli anziani. L’evento si è svolto presso la chiesa parrocchiale di Santa Maria Nascente e ha visto la partecipazione di numerosi cittadini,…
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b0ringasfuck · 6 months ago
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artemideofficial · 9 months ago
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Il piccolo Tommy
Il 2 marzo 2006 due banditi incappucciati fecero irruzione in casa Onofri, a Parma, e rapirono il piccolo Tommy, 17 mesi. Il sequestro terrà tutta Italia con il fiato sospeso per circa 30 giorni. e i sospetti cadranno anche sulla famiglia. Il 2 aprile l’edizione straordinaria del Tg darà la notizia del ritrovamento del corpo del piccolo.
A Casalbaroncolo, dieci minuti da Parma, nella nebbia di una gelida sera di marzo del 2006, la famiglia Onofri è seduta a tavola per cena. Paolo, sua moglie Paola, Sebastiano, 7 anni e il piccolo Tommaso, 17 mesi, sono riuniti nel tinello del casolare. Mentre mamma Paola dà da mangiare a Sebastiano e il piccolo Tommy scalcia nel seggiolone perché non vuole più la pappa, improvvisamente va via la luce. Paolo si alza meccanicamente, abituato a riattivare l'elettricità ogni volta che si verifica il guasto. Dopo aver acceso le candele sul tavolo, esce dalla stanza diretto verso l'interruttore, ma torna indietro con un balzo, respinto da qualcuno. Due uomini con il volto coperto fanno irruzione nel tinello. Uno dei due punta una pistola sulla nuca di Tommy, che scoppia in lacrime, mentre l'altro intima agli Onofri di dargli dei soldi. I coniugi mettono insieme 150 euro che consegnano ai due malviventi, poi vengono fatti sdraiare sul pavimento e legati con il nastro adesivo. Sentono i ladri fuggire, l'incubo è finito. Il pianto di Tommy però non si sente più: distesa a terra Paola intravede i piccoli piedini che si allontanano. La rapina era un bluff: quello è un rapimento.
Nel giro di qualche ora i carabinieri stanno pattugliando la zona e l'indomani, tutta Casalbarolo, tutta Parma, tutta l'Italia, parlano del rapimento del piccolo. I genitori rivolgono diversi appelli pubblici dando a chiunque tenesse Tommy in ostaggio precise indicazioni su come debba essere accudito. È epilettico e assume quotidianamente un farmaco con una siringa senza ago. Il piccolo chiama l'iniezione ‘il mommo', ed è importante, si raccomandano – rivolgersi a lui con quel linguaggio, per non spaventarlo. Eppure mentre si rivolgono ai sequestratori del figlio, Paolo e Paola Onofri hanno negli occhi la terribile consapevolezza che quel bimbo cagionevole nelle mani di estranei non sopravviverà.
Gli inquirenti intanto cominciano a farsi alcune domande. Se quello è un rapimento a scopo di estorsione, lasciando da parte l'anomalia della mancanza di qualsiasi trattativa per la liberazione del bimbo, a quali soldi mirano i sequestratori? Gli Onofri non sono una famiglia ricca, posseggono solo il casale in cui vivono e che hanno acquistato con i soldi di un'eredità e in parte con il mutuo. Paolo dirige un ufficio delle Poste Italiane e anche Paola lavora alle Poste. Una delle prime piste investigative seguite, a quel punto, è quella della ritorsione. Gli inquirenti vagliano la posizione del secondo marito di Francesca Traina, la prima moglie di Paolo Onofri. Una strada che però non porta a niente, mentre altri aspetti del privato degli Onofri verranno presto approfonditi. Esiste un immobile che Paolo usa come pied-à-terre a solo un chilometro da dove lavora, in Via Jacchia, quartiere Montanara.
Lo aveva acquistato nel 2002, senza dirlo a nessuno, neanche alla moglie Paola. Dentro i carabinieri ci trovarono poltrone, una lampada, un diploma e un personal computer con 391 fotografie, 92 file e decine di filmati. Si tratta di materiale pedopornografico. Paolo Onofri si difende dicendo che stava raccogliendo del materiale per una denuncia. Gli inquirenti gli offrono di accettare una reprimenda in cambio della piena collaborazione sul caso del rapimento di Tommy. Rifiuta e parte l'indagine che si concluderà con un patteggiamento. Da quel punto in poi la figura di Paolo Onofri diventa oscura, ambigua, anche a causa di una telefonata scambiata con il capocantiere che aveva eseguito i lavori di ristrutturazione del casolare di famiglia. Dopo il sequestro Pasquale Barbera chiede a Onofri: "Hai fatto i nomi?". "Sì, ho fatto i nomi, ma non quei nomi" risponde Paolo. "Hai fatto bene se no mi avresti creato problemi".
L'attenzione allora si sposta sugli operai che hanno eseguito i lavori in casa Onofri. Fondamentale si rivela il ritrovamento di un'impronta su un frammento di nastro adesivo lasciato la sera del rapimento di Tommaso. Mario Alessi, manovale, viene indagato per falsa testimonianza e concorso in sequestro. Quell'uomo dal sorriso cinico ha un passato che fa venire i brividi: è stato condannato agli arresti domiciliari per aver violentato una ragazza davanti al fidanzato carabiniere, che aveva costretto ad assistere. Alessi confessa di aver rapito Tommy, ma non vuole dire dov'è e tira in ballo un complice, Salvatore Raimondi, pregiudicato. Sono sue le impronte sullo scotch. Dopo aver negato di aver toccato quel bambino, infine, Alessi ammette: "Non cercatelo più, è morto. È stato ucciso un’ora dopo essere uscito di casa".
La verità si abbatte come una cascata ghiacciata sulle spalle di chi per quasi 30 giorni aveva cercato ovunque quel bambino. La notizia viene data dal telegiornale in un'edizione straordinaria, prima  che la famiglia sia stata avvertita. Paola lo scopre così, anche se in cuor suo, sapeva, da quando lo aveva visto portare via dal casolare, che non lo avrebbe più rivisto. Il piano messo a punto da Alessi con la complicità della compagna Antonella Conserva e di Raimondi, era quello di rapire il bimbo e chiedere ai familiari un riscatto di 5 milioni di lire. Dopo aver preso Tommy, però, qualcosa è andato storto e Alessi, rimasto solo col piccolo, lo ha ucciso. Tommy è stato strangolato fino a fratturargli la mandibola, peso a calci e a pugni, ha sofferto tantissimo. Impossibile stabilire il movente. Tutti e tre gli artefici del piano vengono condannati dal tribunale di Bologna. Ergastolo per gli esecutori materiali, 24 anni per la Conserva. La storia finisce lì, in quella discarica di materiali edili che è la tomba di Tommy a Sant’Ilario D'Enza, dove i suoi assassini lo hanno scaricato. Le indicazioni di Alessi hanno portato sul posto sono medici, poliziotti, magistrati. Per cercare il corpicino sotto rovi e sterpaglie gli agenti usano un forcone. Lo conficcano nel terreno piano piano, con prudenza, con delicatezza, quasi nel timore di fare male al piccolo. Ogni movimento è carico di dolore, di emozione, di tenerezza. Alla fine, sotto 30 centimetri di terra spunta il pigiamino di Tommy.��È intatto, la terra lo ha protetto dalle intemperie, gli animali selvatici non lo hanno sfiorato. Dilaniata resta solo la famiglia di Tommy, le loro vite sventrate dalle indagini, i segreti scoperchiati, la fiducia reciproca spezzata. Paolo Onofri morirà di infarto qualche anno dopo.
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samdelpapa · 5 days ago
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Ecco cosa serve deepseek
Riassunto dell'argomento...
** Margherita "Mara" Cagol: un riassunto completo **
### ** Primo vita e sfondo **
- ** Nascita **: 8 aprile 1945, in Sardagna di Trento, Italia, in una famiglia cattolica della classe media.
- ** Istruzione **: si è laureata in contabilità (1964) e successivamente ha studiato sociologia all'Università di Trento, dove è diventata politicamente attiva.
- ** Personalità **: descritto come intelligente, riservato e artisticamente dotato (chitarrista classico abile, classificato tra i migliori chitarristi italiani).
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### ** Attacco politico e ideologia **
- ** Radicalizzazione **: influenzata dall'ideologia marxista-leninista durante i movimenti degli studenti e dei lavoratori degli studenti della fine degli anni '60. Ha rifiutato i comfort borghesi, abbracciando la lotta rivoluzionaria.
- ** Influenze chiave **:
- ha assistito a disuguaglianze sociali e sfruttamento del lavoro durante il suo periodo a Milano.
- Ispirato dai movimenti rivoluzionari globali (ad es. Tupamaros in Uruguay, RAF in Germania).
- Insegnamenti sociali cattolici miscelati con ideali rivoluzionari, simili alla teologia della liberazione.
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### ** Ruolo nelle brigate rosse (Brigate Rosse, BR) **
- ** Membro fondatore **: ha co-fondato il BR nel 1970 con Renato Curcio (suo marito), Alberto Franceschini e altri. Ha sostenuto la "lotta armata" contro il capitalismo e l'oppressione statale.
- ** Contributi chiave **:
- ** Leadership organizzativa **: ha svolto un ruolo centrale nelle prime operazioni BR, enfatizzando le azioni incentrate sui lavoratori per la violenza indiscriminata.
- ** Operazioni notevoli **:
- ** Rapido di Mario Sossi ** (1974): un rapimento di alto profilo di un magistrato genovese per pressione sullo stato.
- ** Liberazione di Renato Curcio ** (1975): ha portato un audace raid a liberare suo marito dalla prigione di Casale Monferrata.
- ** Stanza ideologica **: si opponeva alla violenza crescente nel terrorismo (ad es. Assassini respinti e collaborazione con intelligence straniera).
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### ** vita e relazioni personali **
- ** Matrimonio con Renato Curcio **: sposato nel 1969; La loro partnership era sia romantica che ideologica. Ha condiviso un impegno per gli obiettivi rivoluzionari.
- ** Abusto **: ha perso un bambino nel 1970 a causa di un incidente in moto, che ha approfondito la sua determinazione per la causa.
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### ** Morte e controversia **
- ** Data **: 5 giugno 1975, durante uno scontro con Carabinieri a Cascina Spiotta, vicino ad AcquI Terme.
- ** circostanze **:
- ** Versione ufficiale (Carabinieri) **: ucciso in uno scontro a fuoco mentre resiste all'arresto durante un'operazione BR per rapire l'industriale Vittorio Vallarino Gancia.
- ** Affermazione di BR e sostenitori **: presunta esecuzione dopo la resa, citando prove di autopsia (ferita da proiettile sotto l'ascella, mani sollevate).
- ** Legacy **: la sua morte ha segnato una svolta per il BR, che in seguito ha adottato tattiche più violente sotto Mario Moretti.
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### ** Legacy e contesto storico **
- ** simbolo della resistenza **: venerato da alcuni come martire per la giustizia sociale; criticato da altri come terrorista.
- ** Dividi ideologici **:
- ** BR ** di prima generazione: focalizzato su azioni simboliche e solidarietà dei lavoratori.
- ** Post-Mara Br **: spostato agli omicidi (ad es. Aldo Moro nel 1978), portando a una diffusa condanna.
- ** La prospettiva dell'autore **: il documento critica sia il capitalismo che il comunismo, lodando il coraggio di Mara mentre rifiuta l'utopismo marxista.
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### ** citazioni chiave **
- ** Lettera di Mara alla famiglia **:
*"Tutto il possibile deve essere fatto per combattere questo sistema ... La vita è troppo importante per sprecare chiacchiere inutili."*
- ** Br Communqué dopo la sua morte **:
*"Un fiore è fiorito e questo fiore di libertà sarà coltivato dalle brigate rosse fino alla vittoria!"*
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### ** Bibliografia e fonti **
- Include opere di Stefania Podda (*Nome di Battaglia Mara*), memorie di Renato Curcio e analisi di Alberto Franceschini.
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** Conclusione **: Margherita Cagol rimane una figura polarizzante: un'icona rivoluzionaria per alcuni, un estremista violento per gli altri. La sua storia riflette la turbolenza degli "anni del piombo" italiano e la complessa interazione di ideologia, violenza e sacrificio personale
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telodogratis · 6 days ago
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#NewsPA - Polizia Municipale. Sequestrato un locale in via dell'Orologio, era una discoteca abusiva
La Polizia Municipale di Palermo, in collaborazione con i Carabinieri, è intervenuta su esposto dei residenti in via Dell’Orologio, dove ha sequestrato una discoteca abusiva. I due gestori del locale sono stati denunciati e sono state elevate multe per quasi 3 mila euro.  ​Read More La Polizia Municipale di Palermo, in collaborazione con i Carabinieri, è intervenuta su esposto dei residenti in…
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piusolbiate · 17 days ago
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Controllo del territorio e per l’attuazione di interventi integrati di sicurezza urbana anni 2025-2029
 “Approvazione convenzione tra i Comuni di Olgiate Olona e Solbiate Olona per la realizzazione di un servizio coordinato ed associato di pattugliamento sovracomunale per il controllo del territorio e per l’attuazione di interventi integrati di sicurezza urbana anni 2025-2029” 
Rinnovata la convenzione che è già in essere, che prevede il controllo del territorio anche al di fuori dell’orario normale della Polizia locale e volte insieme al personale del Comune di Olgiate Olona. La volontà sia dal Comune di Solbiate Olona che di Olgiate Olona è anche quella di cercare di estendere questa convenzione verso altri Comuni. Questo lo vedremo nel corso dell’anno. Fra i vari punti: 
la creazione di un polo aggregato attraverso cui progettare e sperimentare le strategie finalizzate a fronteggiare situazioni comuni di criticità a livello di sicurezza urbana; al miglioramento delle condizioni di sicurezza urbana e viabilità dei due territori comunali; 
di aumentare l’attività di prevenzione e repressione delle violazioni al codice della strada in orario serale e notturno; 
ad assicurare il presidio delle principali manifestazioni organizzate sui due territori comunali; 
predisporre protocolli di collaborazione in un’ottica di mutua assistenza e di supporto operativo; standardizzare comportamenti e metodologie di intervento; di ottimizzare l’impiego di risorse strumentali attraverso lo scambio e l’utilizzo congiunto di mezzi e attrezzature specifiche; 
di incrementare il livello professionale dei singoli operatori; 
mantenere costante la collaborazione con le Forze dell’ordine e con la caserma dell’Arma dei Carabinieri; a razionalizzare i servizi di Polizia locale sul territorio mediante la realizzazione di un accordo organizzativo convenzionato per la gestione dei servizi di Polizia locale che consenta a ognuno dei due Enti di usufruire delle prestazioni lavorative del personale dell’altro Ente; 
incrementare il grado di efficacia ed economicità del servizio associato di Polizia locale; 
a partecipare in maniera congiunta ai bandi di finanziamento regionale di altri Enti; a implementare il progetto di controllo del vicinato già attivo sui territori comunali, favorendo la costituzione di una rete intercomunale fra coordinatore dei Gruppi di controllo e di vicinato, nonché promuovendo e organizzando momenti formativi congiunti e coordinatori ai cittadini dei gruppi di controllo del vicinato. 
Al Sindaco di ogni Comune convenzionato, limitatamente al territorio che rappresenta, competono sempre in qualità di autorità locale di pubblica sicurezza e funzioni specifiche e proprie della carica rivestita. Competono altresì, in qualità di autorità di Polizia locale, le funzioni di indirizzo e di direttiva in materia, nonché di vigilanza sullo svolgimento del servizio del personale della propria Polizia locale e servizi espletati sul proprio territorio al di fuori della presente convenzione.
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viunews · 24 days ago
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Ragusa, casa di riposo sotto sequestro: indagini per maltrattamenti e gestione illecita
Ragusa, casa di riposo sotto sequestro: indagini per maltrattamenti e gestione illecita
Su disposizione della Procura della Repubblica di Ragusa, i Carabinieri del NAS, in collaborazione con il Comando Provinciale, hanno eseguito un’ordinanza del Giudice per le Indagini Preliminari che ha portato all’arresto domiciliare di due persone e all’applicazione di misure interdittive per altre sei, tra gestori e dipendenti di una casa di riposo per anziani e disabili. I soggetti sono…
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chiara-morini · 1 month ago
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Questura impegnata sul territorio. Dai controlli straordinari ai consigli per i botti di Capodanno
FERMANO Nuovo controllo interforze, disposto dalla questura di Fermo, che ha visto la collaborazione di polizia, carabinieri, l’unità cinofila della guardia di finanza e i vigili di Porto Sant’Elpidio. Sotto la lente delle forze dell’ordine sono finiti episodi di microcriminalità, fenomeni di spaccio e consumo di sostanze stupefacenti, oltre alle risse tra giovani. In particolare le operazioni di…
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sbircialanotiziamagazine · 1 month ago
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notiziariofinanziario · 2 months ago
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Il legame diretto tra gli ‘spioni’ finiti sotto inchiesta e Sigfrido Ranucci squassa un vaso di Pandora.  Non abbiamo mai dato notizie agli spioni, dice Sigfrido Ranucci. È una reazione aspra, quella del direttore di Report alla pubblicazione di quanto riferito ai pm dall'hacker Nunzio Calamucci, arrestato il 28 ottobre per l'inchiesta su Equalize, la «fabbrica dei dossier» milanese. Calamucci, che ha scelto di collaborare con gli inquirenti, ha raccontato di essersi scambiato informazioni con l'inviato di punta del programma Rai, Giorgio Mottola. Ovviamente scoppia il finimondo. La replica di Ranucci va letta con attenzione, perché in realtà smentisce solo una piccola parte di quanto raccontato dall'hacker ai pm Francesco De Tommasi e Antonello Ardituro. Io passavo notizie a Mottola, ha detto Calamucci, e lui ne passava a me: descrivendo una sorta di collaborazione tra l'associazione a delinquere installata sotto il Duomo di Milano e i giornalisti d'inchiesta di Report. Ranucci ribatte: non abbiamo mai dato notizie a Equalize. Ma non nega che Mottola abbia avuto rapporti con gli «spioni». E nemmeno nega che abbia ricevuto da loro materiale utilizzato poi per i servizi tv. Materiale di provenienza quantomeno dubbia, visti i sistemi illegali utilizzati - per loro stessa ammissione - da Calamucci e dal suo capo Carmine Gallo, per decenni tra i migliori poliziotti d'Italia, passato poi a lavorare ad Equalize, l'azienda di Enrico Pazzali, presidente della Fiera di Milano. Ranucci si arrabbia per la fuga di notizie sull'interrogatorio di Gallo ma non nega i rapporti con Equalize per il semplice motivo che non può farlo. Quando, l'11 dicembre, Calamucci ha raccontato ai pm dei suoi contatti con Report, i magistrati non sono caduti dalle nuvole, perché sapevano già dei contatti tra la «fabbrica dei dossier» e i segugi di Rai3. A aprire la finestra era stata una intercettazione ambientale in cui è lo stesso Calamucci, parlando con l'informatico Giulio Cornelli, a raccontare di avere passato notizie a Ranucci. Sintetizzano i carabinieri del Ros: «Calamucci racconta, senza rivelare il soggetto oggetto di segnalazione, come abbiano passato dei dati al giornalista Ranucci quando hanno riscontrato una situazione insanabile nei loro rapporti con la politica: Obbiettivo raggiunto eh! Noi questo volevamo inculare... aspetta.. lui mi ha detto procedi, è insalvabile.. Sigfrido... hai capito com'è l'etica di Enrico?. Cornelli conferma: Si». Sull'identità del «Sigfrido» di cui parla Calamucci, i carabinieri non hanno molti dubbi, visto che in una nota a piè di pagina lo indicano in «Ranucci Sigfrido, nato a Roma il 24 agosto 1961, giornalista Rai». «Cornelli - scrivono ancora i carabinieri - risulta collaborare attivamente con Diella Marco, socio di Vincenzo De Marzio (ex dei servizi segreti, al soldo di Equalize, ndr) il quale fornirebbe dati investigativi anche alla trasmissione di Rai3 Report, così come asserito dallo stesso in alcune conversazioni captate». Anche l'«Enrico» di cui parla l'hacker ha un nome preciso, ed è Pazzali, il proprietario di Equalize, che - come ha spiegato Gallo - utilizza i dossier illegali per affossare gli avversari e aiutare gli amici. Stando al rapporto del Ros, Pazzali per risolvere una situazione politica «insanabile» utilizza Report. Ci sarebbe l'imbarazzo della scelta nel trovare quali vittime dei dossier di Pazzali siano finiti nel mirino anche della trasmissione tv (un nome tra tutti, quello del presidente del Senato Ignazio La Russa). Di certo Pazzali e Ranucci si conoscono direttamente: «Oggi vedo Ranucci», dice Pazzali a Gallo in una intercettazione. Interrogato la settimana scorsa, Calamucci conferma e probabilmente spiega l'episodio cui fa cenno nelle intercettazione, e descrive un sistema consueto di passaggio di notizie a Mottola: aggiungendo il dettaglio sullo scambio di favori, cioè sul flusso di documenti anche da Report a Equalize, che ieri Ranucci smentisce con energia. Read the full article
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siciliatv · 2 months ago
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Proseguono senza sosta le ricerche di Agostino Fanara, pensionato 73enne di Favara, scomparso nel pomeriggio di lunedì 9 dicembre. L'uomo, ex autista del tribunale di Agrigento, era uscito di casa intorno alle 17:30 per recarsi dal medico, ma da quel momento si sono perse le sue tracce. Preoccupati per il mancato rientro a casa per cena, i familiari hanno immediatamente denunciato la scomparsa ai carabinieri. Le forze dell'ordine di Favara hanno avviato subito le operazioni di ricerca, estendendole anche al di fuori del territorio comunale. L'appello è stato diffuso attraverso i media locali e social, con la pubblicazione della fotografia del pensionato e delle informazioni sul suo veicolo: una jeep Suzuki SJ 500X di colore panna con cappotta nera, targata GE A91135. Al momento della scomparsa, Fanara indossava un pantalone marrone, scarpe dello stesso colore e un giubbotto rosso smanicato. La famiglia di Agostino Fanara, visibilmente preoccupata, ha riferito che l’uomo non soffre di perdita di memoria, ma è uscito senza portare con sé il cellulare, rendendo più difficili le comunicazioni. Le verifiche sono in corso anche attraverso le banche dati per localizzare l’auto, ma al momento non ci sono sviluppi significativi. Il sindaco di Favara, Antonio Palumbo, ha lanciato un appello alla comunità per intensificare la collaborazione con le autorità: “Sono già 24 ore che la famiglia del nostro concittadino non ha più sue notizie. Invito chiunque abbia informazioni utili a contattare immediatamente il 112. Speriamo che Agostino Fanara possa tornare presto a casa sano e salvo". Le ricerche continuano, ma al momento non ci sono novità rilevanti sulla vicenda. https://siciliatv.org/2024/12/10/favara-uomo-scomparso-ricerche-in-corso-per-agostino-fanara-73-anni/ Read the full article
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pier-carlo-universe · 5 days ago
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Alessandria - Incontro con i Carabinieri alla scuola elementare “Caduti per la libertà”.
Gli alunni delle classi quinte e i loro insegnanti hanno avuto occasione di riflettere su argomenti di stretta attualità, come la cultura della legalità e i problemi legati al bullismo, accompagnati dal Comandante della Stazione di Alessandria Cristo, Ma
Gli alunni delle classi quinte e i loro insegnanti hanno avuto occasione di riflettere su argomenti di stretta attualità, come la cultura della legalità e i problemi legati al bullismo, accompagnati dal Comandante della Stazione di Alessandria Cristo, Maresciallo Sara Peluso.L’evento rientra nel progetto di formazione che prevede il contributo dei Carabinieri negli incontri didattici presso le…
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michelangelob · 4 months ago
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Rubate 695 opere d'arte da un falegname: ritrovate dai Carabinieri in collaborazione con l'Fbi
I Carabinieri per la Tutela del Patrimonio Culturale hanno recuperato 659 opere rubate tra dipinti, libri rari e ceramiche preziose per un valore complessivo di oltre 3milioni di euro. E’ stato un falegname a sottrarre in abitazioni private di pregio questa incredibile refurtiva e per risalire al colpevole ha collaborato anche l’FBI. La preziosa refurtiva Sembra un copione scritto da un bravo…
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luigidalise · 4 months ago
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"Morti bianche" in agricoltura. Una sfida da vincere, anche attraverso l'informazione. Ne abbiamo discusso questa mattina, a Napoli, nell'ambito del corso di formazione dal titolo "Tutela dei diritti del lavoro in agricoltura", promosso dall'Ordine dei Giornalisti della Campania, presieduto da Ottavio Lucarelli, in collaborazione con la Fondazione Enpaia e con la partecipazione, tra gli altri, del giornalista Michele Bungaro, coordinatore del corso, del colonnello Milko Verticchio, comandante del Gruppo Carabinieri per la Tutela del lavoro di Napoli, di Massimo Gargano del cda della Fondazione Enpaia, di Alfonso Pirozzi, redattore dell'Ansa, di Massimo Fiorio, del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, di Francesco Gagliardi, direttore responsabile del magazine Previdenza Agricola e di Giuseppe Peleggi, dell'Ufficio Studi, Ricerche e Rilevazioni Statistiche Enpaia. Con la redazione de Il Mondo del Lavoro, siamo impegnati, fin dalla nascita del giornale, a riservare ampio spazio al fenomeno degli infortuni e dei decessi sui luoghi di lavoro che, purtroppo, si verificano con una frequenza impressionante nel nostro Paese. Eppure, nel clamore dei decessi sul lavoro, quelli in agricoltura non sono quasi mai citati, spesso derubricati a disgrazie, piuttosto che tragedie. Vittime due volte, di una tetra classifica. Affrontare le storie dei protagonisti di questi drammi, approfondire scenari, raccogliere interviste di esperti, potrebbe sicuramente aiutare a sensibilizzare l’opinione pubblica.  E’ nostro dovere, è nostro compito, è nostra responsabilità
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sinapsimagazine · 4 months ago
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Operazione interforze. Tratto in arresto un narcotrafficante di origine colombiana, resosi irreperibile dal 1992
Operazione interforze. Tratto in arresto un narcotrafficante di origine colombiana, resosi irreperibile dal 1992
Per delega del Procuratore della Repubblica di Napoli, si comunica che il 24.09.2024, nell’ambito dell’attività investigativa svolta dalla Squadra Mobile di Napoli, dal G.I.C.O. del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria della Guardia di Finanza di Napoli e dal Reparto Operativo – Nucleo Investigativo dei Carabinieri di Napoli, in stretta collaborazione con più gli Uffici della CGPJ della…
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telodogratis · 21 days ago
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#NewsPA - Polizia Municipale. Sequestrati un ristorante e un gazebo, sanzioni per circa 9 mila euro. Denunciato titolare
La Polizia Municipale di Palermo, in collaborazione con i Carabinieri, lo scorso fine settimana, ha effettuato un controllo ispettivo in un ristorante di via Maqueda. L’attività è stata sequestrata…  ​Read More La Polizia Municipale di Palermo, in collaborazione con i Carabinieri, lo scorso fine settimana, ha effettuato un controllo ispettivo in un ristorante di via Maqueda. L’attività è stata…
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