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Sergio Mattarella in Visita ad Alessandria per il 30° Anniversario dell'Alluvione. Un omaggio alla memoria delle vittime e al coraggio di una comunità resiliente
Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella sarà in visita ufficiale ad Alessandria martedì 26 novembre 2024, per commemorare il 30° anniversario dell’alluvione del 1994, un evento che ha profondamente segnato la città e il territorio circostante.
Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella sarà in visita ufficiale ad Alessandria martedì 26 novembre 2024, per commemorare il 30° anniversario dell’alluvione del 1994, un evento che ha profondamente segnato la città e il territorio circostante. Programma della visitaLa giornata inizierà alle ore 11.00, con l’arrivo del Presidente presso il monumento situato in prossimità della passerella…
#30° anniversario#Alberto Cirio#Alessandria#Alessandria today#Alluvione 1994#assetto idrogeologico#celebrazioni Novembre 2024#celebrazioni ufficiali#Commemorazione#comunità resiliente#cooperazione istituzionale#cultura della memoria#dialogo istituzionale#Eventi Alessandria#eventi ufficiali Alessandria#Google News#italianewsmedia.com#Luigi Benzi#Lungo Tanaro San Martino#Memoria storica#monumento Danilo Trogu#omaggio vittime#Parco Carrà#Pier Carlo Lava#politiche ambientali.#politiche di prevenzione#Prefetto Alessandra Vinciguerra#Presidente della Repubblica#prevenzione ambientale#resilienza comunitaria
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Lettera aperta - Olimpiadi
La cerimonia inaugurale delle Olimpiadi di Parigi è la rappresentazione plastica di come certi eventi di caratura internazionale siano un’operazione di indottrinamento delle masse, volta ad attuare una riformattazione dei costumi, se non antropologica, delle cosiddette società occidentali.
Malgrado il dietro front di chi lancia il sasso per poi nascondere la mano con l’incalzare delle polemiche, alludendo a margine delle scuse ufficiali che la disposizione attorno a un tavolo di transessuali agghindati ad arte per l’occasione, manco le Olimpiadi siano il Carnevale di Rio de Janeiro, non sia una caricatura blasfema dell’Ultima Cena rappresentata dal Da Vinci, ma secondo la direttrice della comunicazione delle Olimpiadi Anne Descamps e Thomas Jolly, il direttore artistico (se così possiamo definirlo) della cerimonia, si voleva invece educare alla tolleranza e alla comunione.
Le Olimpiadi quali giochi che si svolgevano in Grecia iniziavano con celebrazioni religiose in favore di Zeus e si concludevano con la premiazione degli atleti vincitori, vennero riprese in epoca moderna a fine ‘800, ma sempre hanno conservato un universo estetico e simbolico arcaico proprio di quella civiltà ellenica che ha permeato l’Europa: dalla fiamma olimpica alla traslazione in altre nazioni a testimoniarne l’universalità.
E con la competizione insita nella natura dell’essere umano di confrontarsi con avversari al proprio pari, si veicolava un’immagine di sé salubre, forte ed atletica. E quindi indiscutibilmente bella. Perché nonostante le infezioni culturali contemporanee che propinano un relativismo tout court, esiste un canone oggettivo della bellezza, che la classicità ci suggerisce da tempi immemori che è rappresentato dall’armonia delle forme e da un ordine che è sintesi dell’unità che domina la diversità.
Bellezza, ordine, sostanza e FORMA. Ciò che abbiamo interpretato e riprodotto in tutti gli ambiti e in ogni epoca. Fino ad oggi. Perché noi siamo europei e proveniamo da una Civiltà.
Di contro, ciò che più di ogni altra cosa mina l’esistenza di una civiltà è l’informe. Perché l’assenza di Forma genera una sostanza malata. E là dove la sostanza è malata, la bellezza non può trovare posto e si finisce inesorabilmente per imbruttirsi. Prima nel singolo, poi nella moltitudine e infine nella società. E quindi si avvia il declino di una civiltà in decadenza.
E quando una società è decadente si può arrivare ad assistere all’esibizione della cerimonia inaugurale delle Olimpiadi con un personaggio come Barbara Butch investita dal ruolo di frontman.
Conferitole recentemente il premio di personalità LGBT dell’anno per via della moltitudine di battaglie coraggiosissime a difesa delle minoranze arcobaleno condotte temerariamente al fianco di pressoché tutte le multinazionali, dei magnati della finanza e del mainstream globale. Allora comprendiamo perfettamente che il concetto di Forma quale riflesso di bellezza e di un ordine superiore suggeritoci dalla classicità dei greci, quegli europei che hanno dato vita alle Olimpiadi nel 776 a.C., difficilmente possa attecchire su chi come Barbara Butch conduce audacemente crociate in difesa de “l’accettazione dei grassi”.
Perché l’immagine della cerimonia inaugurale in salsa woke è la più fulgida rappresentazione di come sia ripugnante l’esaltazione delle devianze promosse da chi essendo informe per natura, ha in spregio tutto ciò che essendo bello e giusto secondo natura, costituisce saldezza e ancoraggio: la famiglia e la Nazione, la Cultura e l’identità.
L’agenda cosmopolita della società aperta in fase di consolidamento mira alla distruzione di questi cardini e opera attraverso il condizionamento sociale di una propaganda che si fa sempre più spinta e pervasiva.
Nell’industria dell’intrattenimento, quella cinematografica, musicale o sportiva come in questo caso, ormai è prassi ordinaria rendere espliciti aspetti occulti di un certo misticismo sinistro: dall’ostentazione di modelli devianti per giungere all’esposizione di immagini sempre più spesso esplicitamente sataniste.
Ci chiediamo se eventi come Eurovision, Berlin Fashion Show e Super Bowl ad esempio attraverso performance altamente simboliche, non siano rivelatrici di un retroterra “esclusivo” che rappresenta egregiamente Sodoma e Gomorra: costumi BDSM, ballerini vestiti da donna in perizoma, cantanti che si esibiscono nudi, sesso omosessuale di gruppo praticato in un bagno sporco, croci rovesciate, streghe e demoni che si accoppiano al centro di un pentagramma, adulti che posano davanti alle cineprese con genitali esposti in presenza di bambini.
Vorremmo esimerci anche solo dal pronunciare certe oscenità per via della natura scabrosa di certi contenuti, se non fosse che vengono trasmesse in mondovisione sintonizzando centinaia di milioni di ascoltatori, sdoganando e normalizzando un passo alla volta le più infime degenerazioni dell’uomo mascherate da creatività, arte e inclusività.
Una poderosa macchina di propaganda mondiale che aspira a cancellare le identità nazionali e sovvertendo le religioni, i costumi e le tradizioni dei popoli, mira a scalzare ciò a cui siamo profondamente legati con lo squallore di una “cultura” globale indifferenziata che si esibisce in tutta la sua ripugnanza.
Ferocemente
-Kulturaeuropa
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Il Grande Mazinga compie 50 anni: un'icona senza tempo dell'animazione giapponese Mezzo secolo di avventure, battaglie e successi: il ritorno in TV e le celebrazioni ufficiali. Read more:--> https://tinyurl.com/273fgopa #GoNagai #GrandeMazinga #GrandeMazinger #ToeiAnimation #グレートマジンガー
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⚠️ NOVITÀ IN LIBRERIA ⚠️
Jean-Yves Le Gallou
LA SOCIETÀ DELLA PROPAGANDA
Piccolo manuale di resistenza al gulag mentale
A cura dell’Institut Iliade
Telegiornali, pubblicità, film, serie televisive, videogiochi, spettacoli sportivi, programmi scolastici, celebrazioni ufficiali, educazione e didattica: la società postmoderna deve garantire la propria coesione attraverso dispositivi ideologici sempre più efficaci, per mezzo di una propaganda totale che investe tutti gli aspetti della vita, dalla culla alla tomba.
Questo martellamento incessante – che va a sostituire i classici mezzi di coercizione dei totalitarismi del XX secolo – è spesso spacciato per mera “comunicazione”. La società occidentale contemporanea – senza dubbio – può essere descritta come una “società della propaganda”, dove quest’ultima rappresenta un massiccio e collaudato fattore di controllo del comportamento sociale.
Questo libro, agile e profondo, esamina i cortocircuiti di questo enorme gulag mentale imposto agli europei: per prenderne coscienza, ma anche per potervi resistere.
INFO & ORDINI:
www.passaggioalbosco.it
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Modena: agenti di Polizia Locale e vigili vicini ai cittadini
Modena: agenti di Polizia Locale e vigili vicini ai cittadini. L'assunzione di nuovi ufficiali e agenti di Polizia locale e l'impegno per la loro formazione al fine di integrarli al meglio nelle numerose funzioni svolte dal Corpo fino all'attività di aggiornamento rivolta a tutto il personale, tra cui la formazione all'uso del defibrillatore e, accanto a queste, l'attività operativa svolta nei Quartieri, sulle strade, dai Nuclei speciali fino all'attività volontaria prestata alle popolazioni alluvionate della Romagna. Sono alcuni degli aspetti che hanno più caratterizzato la Polizia locale di Modena nel 2023 emersi durante la festa del 164esimo anniversario della fondazione del Corpo. Le celebrazioni si sono svolte nel piazzale antistante il Comando, intitolato al primo comandante della Polizia locale di Modena, Gino Montipò. Dopo lo schieramento del Corpo, passato in rassegna dal sindaco di Modena e dal comandante, è intervenuta la prefetta Alessandra Camporota. Erano presenti autorità civili, militari e religiose, tra cui il procuratore della Repubblica Luca Masini, il vicario don Giuliano Gazzetti in rappresentanza del Vescovo, il rettore di Unimore Carlo Adolfo Porro, la questora Donatella Dosi, i comandanti provinciali dell'Arma dei Carabinieri Antonio Caterino, della Guardia di Finanza Gianluca Capecci, il vicecomandante dell'Accademia militare di Modena colonnello Giuseppe Vecchia e rappresentanti dei Corpi di Polizia Locale della provincia, oltre che di associazioni e gruppi di volontariato che collaborano con la Polizia locale. Vigilanza e vicinanza alla città, così come l'essere per i cittadini un esempio e un incoraggiamento alla solidarietà sono i concetti cardine che l'attività del Corpo intende esprimere, sottolineati dal comandante Roberto Riva Cambrino, accanto alla proficua collaborazione con Istituzioni, Forze dell'ordine, corpi di Polizia locali della provincia, associazioni di volontariato e gruppi di Controllo di Vicinato. Una pagina speciale è stata dedicata, nell'anno trascorso, al servizio presso le popolazioni alluvionate della Romagna: Modena è stato uno dei 40 Comuni che si sono attivati e ha fornito un ventesimo del contingente impiegato: 29 operatori, uomini e donne, che si sono alternati in cinque turni settimanali su tre siti differenti. L'attività è stata riconosciuta anche nel consueto conferimento dei riconoscimenti scritti agli agenti che si sono particolarmente distinti nell'attività svolta.... #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda Read the full article
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25 Aprile, è scontro tra l'Anpi di Padova e Fedriga
E’ scontro tra Floriana Rizzetto, presidente dell’Anpi di Padova, e il presidente del Friuli Venezia-Giulia, Massimiliano Fedriga. “Anche le complesse vicende del confine orientale continuano a essere strumentalizzate per portare acqua alla propria parte politica spesso con autentiche manipolazioni di quanto è stato” ha commentato Rizzetto durante le celebrazioni ufficiali a…
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Gardaland Tickets e Maps: tutto quello che c'è da sapere
Nuovo post pubblicato su https://wdonna.it/gardaland-tickets-e-maps-tutto-quello-che-ce-da-sapere/117304?utm_source=TR&utm_medium=Tumblr&utm_campaign=117304
Gardaland Tickets e Maps: tutto quello che c'è da sapere
Gardaland è uno dei più grandi e famosi parchi di divertimento in Italia e in Europa, situato vicino al Lago di Garda, nel comune di Castelnuovo del Garda, in provincia di Verona, Veneto. Aperto nel 1975, Gardaland offre una vasta gamma di attrazioni e spettacoli per tutte le età, rendendolo una destinazione popolare per famiglie, gruppi di amici e appassionati di parchi a tema.
Attrazioni
Il parco si estende su un’area di circa 445.000 metri quadrati e ospita oltre 40 attrazioni, che includono montagne russe ad alta velocità, giri in barca, attrazioni a tema, aree dedicate ai bambini e simulatori. Alcune delle montagne russe più note sono “Oblivion – The Black Hole”, “Raptor”, e “Shaman”. Oltre alle attrazioni, Gardaland offre spettacoli dal vivo, parate e incontri con i personaggi del parco, tra cui Prezzemolo, la mascotte di Gardaland.
Gardaland Sea Life Aquarium
Adiacente al parco divertimenti, Gardaland Sea Life Aquarium è un acquario che offre l’opportunità di esplorare diverse zone tematiche marine, con oltre 5.000 creature marine di 100 specie diverse. È un’esperienza educativa che permette ai visitatori di imparare di più sugli ecosistemi acquatici e sulla conservazione marina.
Alloggi e Servizi
Gardaland dispone anche di strutture alberghiere tematizzate, come l’Hotel Gardaland e l’Adventure Hotel, offrendo ai visitatori l’opportunità di prolungare il loro soggiorno con pacchetti che possono includere l’accesso anticipato al parco e altre esperienze esclusive. Inoltre, nel parco sono presenti numerosi punti ristoro che offrono un’ampia varietà di opzioni culinarie.
Eventi Speciali
Il parco organizza eventi speciali durante l’anno, come le celebrazioni di Halloween, con decorazioni a tema e attrazioni speciali, e l’evento natalizio “Magic Winter”, che trasforma Gardaland in un magico paese invernale.
Informazioni Pratiche
Gardaland è facilmente accessibile in auto e offre un ampio parcheggio. È anche possibile raggiungere il parco tramite servizi di autobus e navette che collegano le principali città e stazioni della zona. I biglietti possono essere acquistati online o direttamente all’ingresso del parco, con opzioni che includono biglietti giornalieri, abbonamenti stagionali e pass veloci per ridurre i tempi di attesa alle attrazioni più popolari.
Gardaland continua a espandersi e aggiornare le sue attrazioni, mantenendosi una destinazione di primo piano per chi cerca divertimento e avventura in Italia. Gardaland è uno dei più grandi e famosi parchi di divertimento in Italia e in Europa, situato vicino al Lago di Garda, nel comune di Castelnuovo del Garda, in provincia di Verona, Veneto. Aperto nel 1975, Gardaland offre una vasta gamma di attrazioni e spettacoli per tutte le età, rendendolo una destinazione popolare per famiglie, gruppi di amici e appassionati di parchi a tema.
Novità Gardaland, costo del BIglietto
Per le ultime novità, il costo dei biglietti, i dettagli sui tickets e le mappe di Gardaland, ti consiglio di consultare direttamente il sito ufficiale di Gardaland o i canali social ufficiali del parco. Le informazioni su nuove attrazioni, eventi speciali, prezzi dei biglietti e mappe del parco possono variare di stagione in stagione o anche più frequentemente, per cui il sito ufficiale offre sempre le informazioni più aggiornate e accurate.
In generale, Gardaland offre varie tipologie di biglietti, come biglietti giornalieri, biglietti serali, abbonamenti stagionali e pass rapidi che permettono un accesso prioritario alle attrazioni. I prezzi dei biglietti possono variare a seconda dell’età del visitatore, della data di visita e di eventuali promozioni o pacchetti speciali in corso.
Il parco offre anche servizi aggiuntivi, come noleggio di carrozzine, deposito bagagli e opzioni di ristorazione, per rendere la visita il più piacevole e comoda possibile. Sul sito ufficiale, potrai anche trovare informazioni su come raggiungere il parco, orari di apertura, servizi per i visitatori con disabilità e molto altro.
Se stai pianificando una visita, controllare il sito ufficiale prima del tuo viaggio ti garantirà di avere tutte le informazioni necessarie per una giornata indimenticabile a Gardaland.
Gardaland è adatto a Bambini con età inferiore ai 3 anni?
Sì, Gardaland offre diverse attrazioni adatte ai bambini di età inferiore ai 3 anni, rendendolo un parco divertimenti ideale per le famiglie con bambini piccoli. Molte delle attrazioni pensate per i più piccoli sono progettate per essere godute in compagnia di un adulto, garantendo così sia sicurezza che divertimento. Ecco alcune delle attrazioni e aree di Gardaland che possono essere particolarmente adatte ai visitatori più giovani:
Fantasy Kingdom: Questa zona del parco è dedicata ai bambini più piccoli, con attrazioni e giochi pensati per le famiglie. Qui i bambini possono godere di giri dolci e colorati adatti alla loro età.
Prezzemolo Land: Un’area tematica dedicata a Prezzemolo, la mascotte di Gardaland. Qui i bambini possono esplorare e giocare in strutture pensate appositamente per loro.
Monorotaia Ortobruco Tour: Un tranquillo giro in monorotaia che offre una vista panoramica di alcune aree del parco, adatto a tutte le età.
Baby Pilot: Una semplice attrazione che permette ai bambini di “pilotare” dei piccoli aerei, sollevandosi dolcemente da terra insieme a un adulto.
Funny Express: Un piccolo treno che offre un giro tranquillo, perfetto per i visitatori più piccoli.
Oltre alle attrazioni, Gardaland offre anche aree di gioco dedicate, spettacoli e intrattenimento adatto ai bambini, come incontri con i personaggi del parco che possono divertire e intrattenere anche i più piccoli.
Ricorda che per alcune attrazioni possono esserci restrizioni di altezza o di età, quindi è sempre consigliato verificare queste informazioni prima della visita, per assicurarsi una giornata di divertimento sicuro e adatto all’età dei tuoi bambini. Per informazioni aggiornate sulle attrazioni disponibili per bambini sotto i 3 anni, inclusi dettagli su sicurezza e accessibilità, consulta il sito ufficiale di Gardaland o contatta direttamente il servizio clienti del parco.
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UN FATTO RIPORTATO IN MANIERA ROMANZATA SU "TASK FORCE 45, SCACCO AL CALIFFO", DOPO ANNI DIVENTA PUBBLICO PER LA CONCESSIONE DELLE ONORIFICENZE AI PROTAGONISTI -
Herat 3 novembre 2011 - Afghanistan (Leggete con pazienza)
Nella prima mattina del 03.11.11 un team di sette guerriglieri talebani irrompe nella sede della società Esko International, a 300 metri dall’aeroporto di Herat. Due talebani hanno cinture esplosive. All’interno decine di impiegati sono presi in ostaggio, tra cui alcuni italiani.
Il compound con gli ostaggi si trova a meno di un chilometro da Camp Arena, base Nato. Un chiaro segnale per dimostrare il controllo del territorio da parte dei terroristi.
Alle 0935 circa, appena giunta la notizia alla base, il comando italiano (RCWEST Force Commander: Gen. B. Luciano PORTOLANO e RCWEST Deputy Force Commander: Col. Emilio MOTOLESE, entrambi Ufficiali di provata esperienza di combattimento in operazioni fuori-area) decide una reazione immediata.
Da Roma nessuno risponde.
Da Roma tutti vogliono sapere ma nessuno dice cosa fare.
Dopo un brevissimo brainstorming, il Gen. B. Portolano si assume la responsabilità di un intervento rapido e deciso per liberare la trentina di lavoranti civili ( 31, tra i quali 6 italiani, 12 indiani, 12 altri stranieri e 1 afgano etc ) chiusisi all’interno del compound.
Il compound è circondato da due plotoni (Rapid Reaction Force della Brigata “Sassari”) e si attiva immediatamente la Task Force 45 (le SF GIS e GOI).
Viene pianificata una azione diretta con vie di accesso multiple e in contemporanea da porte, finestre e tetto.
Deve essere una azione rapida e risolutiva.
L’azione viene eseguita perfettamente, tutti i terroristi sono eliminati, uno di essi attiva la cintura esplosiva provocando il ferimento di un GIS, il M.llo Masala.
Tutti gli ostaggi sono liberati, incolumi.
Medaglia d’Oro al Valore dell’Arma dei Carabinieri al Mar.A.s.UPS Lorenzo Masala e Medaglia d’Argento al Valore dell’Arma dei Carabinieri al Magg. Walter Calvi, al Brig. Nicola Guzzo e al V. Brig. Massimiliano Temperini: “Militari effettivi alla 2^ Brigata Mobile, evidenziando altissimo senso del dovere, spiccata professionalità e singolare perizia, partecipavano a delicata e pericolosa operazione per la liberazione di ostaggi in territorio afghano. Fatti segno a proditoria e violenta azione di fuoco, nel corso della quale rimaneva gravemente ferito il Mar.A.s.UPS Lorenzo Masala investito dall’esplosione di una bomba a mano, non esitavano a rispondere con una controffensiva che si concludeva con la liberazione di 31 ostaggi. Chiaro esempio di elette virtù militari e altissimo senso del dovere”. Herat (Afghanistan), 3 novembre 2011;
Qui c’è materiale per un film, libri, celebrazioni, ricorrenze. Tutto invece scivola via, quasi con imbarazzo viene nascosto sotto il tappeto delle cerimonie ufficiali dai toni ampollosi. Il low profile ci ha ampiamente dimostrato essere una solenne presa in giro. Gli eroi sono scomodi? Meglio se morti, medaglie alla memoria. Meglio se non hanno ucciso nessuno ma si sono immolati. Meglio se gente comune, uomini qualunque. Costano poco, non chiedono nulla.
I professionisti invece pretendono in termini oggettivi. Ma servono. E allora teniamoli così, nell’ombra, quasi fosse una necessità e non debbano essere emulati. Quando i professionisti diventano eroi, li troviamo sulla Gazzetta Ufficiale, e basta così, sono medaglie silenziose.
In Italia nessuno saprà nulla o poco.
Gli ostaggi tutti in salvo.
Gli Ambasciatori di India e Pakistan ringrazieranno il Gen. Portolano per aver salvato i propri connazionali con quel blitz rapido , determinato e risolutivo.
Il Comando ISAF si complimenta per l’azione e per la gestione degli ostaggi (responsabilità del controllo, verifica e sicurezza degli stessi da parte del Col. Fabio ASSO).
Dall’Italia ……. nulla.
L’Italia non è pronta, gli italiani non devono sapere di altri italiani che combattono e uccidono e muoiono e tutti i giorni nelle strade del nostro paese e nei deserti e sulle montagne in terre lontane tengono un po’ più lontane barbarie e odio e morte dalle nostre case, tutelano la nostra libertà ed il nostro benessere.
A volte questi dati non sono nemmeno facili da trovare, meglio cercare in inglese su altri motori di ricerca. Tutto molto low profile. Si sì. (Tratto da https://www.facebook.com/tacticalife/?tn-str=k%2AF&hc_location=group_dialog)
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29 giu 2023 16:11
LA LIBERTA’ D'ESPRESSIONE SI PAGA CARA QUANDO SI TOCCA L'ISLAM – MANIFESTANTI HANNO ASSALTATO L'AMBASCIATA DI SVEZIA A BAGHDAD DOPO IL ROGO DEL CORANO DAVANTI ALLA PIU’ GRANDE MOSCHEA DI STOCCOLMA – ERDOGAN S'INCAZZA CON IL GOVERNO SVEDESE CHE HA PERMESSO IL GESTO: “INSEGNEREMO AGLI ARROGANTI OCCIDENTALI CHE INSULTARE I MUSULMANI NON È LIBERTA’ DI PENSIERO” – CONDANNE UFFICIALI ARRIVANO DA EGITTO, SIRIA, LIBANO, EMIRATI ARABI, IRAN, MAROCCO – DA CHARLIE HEBDO A RUSHDIE: QUANDO LIBRI, VIGNETTE E FILM HANNO SCATENATO LA FURIA DEGLI ESTREMISTI ISLAMICI -
1 – ISLAM: ROGO CORANO, MANIFESTANTI ASSALTANO AMBASCIATA SVEZIA A BAGHDAD (Adnkronos) - Centinaia di persone hanno assaltato la sede dell'ambasciata svedese a Baghdad. Lo riportano i media satellitari arabi, sottolineando che si tratta di una protesta per la manifestazione che si è tenuta ieri a Stoccolma e durante la quale un rifugiato iracheno ha bruciato una copia del Corano. (Rak/Adnkronos)
2 – ERDOGAN CONTRO SVEZIA, "MONUMENTI ARROGANZA OCCIDENTALE"
(AGI/AFP) - Il presidente turco Recep Tayyip Erdogan ha reagito con molta forza alla decisione della Svezia di consentire a un manifestante, sabato, di bruciare un Corano dinanzi alla piu' grande moschea di Stoccolma, un evento che rischia di rendere ancora piu' complicate le 'chance' del paese nordico di entrare rapidamente nell'Alleanza Atlantica.
"Alla fine insegneremo ai monumenti occidentali di arroganza che insultare i musulmani non e' liberta' di pensiero", ha detto. La Turchia, ha aggiunto, reagira' "nel modo piu' forte fino a quando non verra' condotta una lotta decisa contro le organizzazioni terroristiche e i nemici dell'Islam".
3 – ARABIA SAUDITA, IL ROGO DEL CORANO FOMENTA L'ODIO
(ANSA) - Nel sottolineare che simili atti "istigano all'odio", il ministero degli Affari Esteri di Riad "esprime la ferma condanna e la denuncia del Regno dell'Arabia Saudita per l'atto di un estremista che ha bruciato una copia del Sacro Corano nella moschea centrale di Stoccolma, in Svezia, dopo la preghiera benedetta dell' Eid al-Adha": lo si afferma in un comunicato pubblicato su Twitter dal dicastero saudita.
"Questi ripetuti atti di odio sono inaccettabili nonostante qualsiasi giustificazione, istigano chiaramente all'odio, all'esclusione e al razzismo e contraddicono direttamente gli sforzi internazionali per propagare i valori della tolleranza, della modernità e della lotta contro la radicalizzazione, oltre a ostacolare il necessario rispetto reciproco nelle relazioni tra popoli e Paesi", si limita ad aggiungere il testo.
4 – SVEZIA: IL MAROCCO RICHIAMA L'AMBASCIATORE PER CONSULTAZIONI
(ANSA) - Il Marocco ha richiamato l'ambasciatore in Svezia per consultazioni, dopo il rogo del Corano a Stoccolma: lo ha reso noto il ministero degli Esteri, precisando di aver agito "sotto istruzioni urgenti del re del Marocco".
Rabat ha fermamente condannato "l'attacco inaccettabile", avvenuto alla vigili della Festa del Sacrificio, tra le più importanti celebrazioni dell'Islam. Il governo svedese, si legge
nel comunicato del Ministero degli Esteri, "ha autorizzato
ancora una volta l'organizzazione di una manifestazione durante la quale una copia del nobile Corano è stata bruciata davanti a una moschea a Stoccolma".
"Di fronte a queste ripetute provocazioni, commesse sotto gli occhi e con il consenso del governo svedese, l'incaricato d'affari di Svezia a Rabat è stato convocato oggi (mercoledì) dal ministero degli Affari esteri, per esprimere la ferma condanna del Regno del Marocco verso questo attacco e il suo rifiuto di questo atto inaccettabile". E prosegue: "Anche l'ambasciatore del re in Svezia, è stato convocato nel Regno per consultazioni a tempo indeterminato".
5 – ROGO DEL CORANO: PROTESTE ANCHE DA EGITTO E ALTRI PAESI
(ANSA-AFP) - Proteste per il vilipendio del Corano in Svezia sono venute da autorità ed notevoli esponenti anche di Egitto, Kuwait, Siria, Libano, Emirati arabi uniti e Palestina. In particolare il Cairo, la capitale del più popoloso dei Paesi arabi, ha condannato quello che ha definito "un gesto vergognoso e una provocazione per i sentimenti dei musulmani" proprio nell'Eid al-Adha, la grande festa del sacrificio celebrata dai fedeli islamici di tutto il mondo.
Il Kuwait, un'altra monarchia del Golfo come l'Arabia Saudita, ha chiesto che gli autori di tali "atti ostili" siano assicurati alla giustizia e venga loro "impedito di usare il principio delle libertà (...) per giustificare l'ostilità contro l'Islam". In Siria, il governo ha "condannato con la massima fermezza l'atto vergognoso" commesso "da un estremista con il permesso (...) del governo svedese".
A Beirut il potente movimento Hezbollah ha accusato le autorità svedesi di essere "complici del crimine" e ha chiesto a Stoccolma di porre fine a tali atti "invece di nascondersi dietro la libertà di espressione". L'organizzazione paramilitare islamista sciita ha invitato i Paesi musulmani e arabi a prendere "tutte le misure necessarie" per costringere la Svezia e altri Paesi a prevenire il ripetersi di tali incidenti e a fermare "la diffusione di una cultura dell'odio".
Negli Emirati Arabi Uniti, Anwar Gargash, il principale consigliere del presidente, ha dichiarato sui social che "il mondo occidentale deve rendersi conto che il suo sistema di valori e le sue giustificazioni non possono essere imposte al mondo". Dal canto suo il ministero degli Esteri palestinese ha denunciato una "flagrante violazione dei (...) valori di tolleranza e accettazione degli altri".
6 – AL-AZHAR RILANCIA IL BOICOTTAGGIO DEI PRODOTTI SVEDESI
(ANSA) - Al-Azhar, il più influente centro teologico e universitario dell'islam sunnita, reagendo al rogo del Corano in Svezia "rinnova l'appello al boicottaggio dei prodotti svedesi e invita i governi islamici a prendere posizioni serie e unitarie contro le violazioni" come quella perpetrata dando alle fiamme il Libro sacro dei musulmani. Lo si afferma sulla pagina Facebook dell'istituzione basata al Cairo.
7 – DA CHARLIE HEBDO A RUSHDIE: CRITICHE E VIOLENZE
Estratto da GaCe. per “il Giornale”
Charlie Hebdo è il nome che tutti ricordano. L’irriverenza delle vignette del settimanale francese, che aveva deciso non solo di rappresentare Maometto, ma anche di sbeffeggiarlo, fu all’origine della strage del 2015 nella redazione di Parigi. Allora si disse, dopo 20 morti: la libertà di espressione prima di tutto. «Siamo tutti Charlie».
Undici anni prima era il 2004 - il mondo ha assistito all’uccisione del regista olandese Theo van Gogh, colpito per un film in cui denunciava la violenza sulle donne nel mondo islamico. Esercitare il diritto di critica dell’islam, anche in maniera irriverente, è parte delle fondamenta delle nostre libere democrazie. Ma chiunque tocchi l’islam, anche se non si spinge a gesti estremi come quello compiuto a Stoccolma dal manifestante di origini irachene che ha bruciato il Corano, ormai da diversi anni, deve mettere quanto meno in conto le proteste, a volte estreme, del mondo islamico, per non parlare dei rischi personali alla propria incolumità per mano di estremisti armati.
Nel 2012 toccò al presidente Barack Obama fare i conti con le manifestazioni violente. E ad accendere la scintilla anche allora era stato il film «L’innocenza dei musulmani». Dopo settimane di proteste, arrivò l’attacco terroristico al Consolato Usa di Bengasi, in Libia, circostanza in cui venne ucciso l’ambasciatore americano Chris Stevens.
[…]
Dall’attacco alle Torri Gemelle, le critiche contro l’islam si sono fatte più numerose, tanto da aver generato l’accusa di islamofobia. Hanno spesso generato casi eclatanti ed estremi, come quello di Salman Rushdie, colpito dalla fatwa dell’ayatollah Khomeini per il suo romanzo «I versi satanici», che secondo l’ayatollah insultava l’islam e il suo Profeta.
A distanza di 34 anni da quella condanna a morte, Rushdie l’anno scorso ha subìto un attentato, ha perso la vista da un occhio e l’uso di una mano. E la paura è sempre quella: fino a che punto si può criticare l’islam senza scatenare la violenza del mondo islamico?
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Presepe Vivente a Castelceriolo (Alessandria): Celebrazione e Modifiche alla Viabilità il 24 Dicembre 2024.
Un evento tradizionale che anima il sobborgo di Alessandria con rappresentazioni sacre e variazioni al traffico locale.
Un evento tradizionale che anima il sobborgo di Alessandria con rappresentazioni sacre e variazioni al traffico locale. Introduzione:Il 24 dicembre 2024, dalle ore 20:00 alle ore 24:00, il sobborgo di Castelceriolo, frazione di Alessandria, ospiterà il tradizionale Presepe Vivente, una rappresentazione sacra che coinvolge l’intera comunità locale. Per garantire lo svolgimento sicuro dell’evento…
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Santa Teresina di Lisieux: una Storia d'anima lunga 150 anni
150 anni dalla nascita di santa Teresa di Lisieux: una ricorrenza che anche l’UNESCO ha inserito nelle celebrazioni ufficiali del biennio 2022-2023, preferendo alla maestosità della Torre simbolo di Parigi, l’umiltà di una santa che si definiva una “pratolina”, un piccolo fiore del prato.
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Giorno della memoria 2023, oggi le celebrazioni ufficiali. Meloni: “Infami le leggi razziali”
DIRETTA TV 27 Gennaio 2023 Oggi si celebra il Giorno della memoria, come ogni 27 gennaio, per ricordare le vittime della Shoah e le leggi razziali in Italia. Le celebrazioni ufficiali si terranno al Quirinale a partire dalle 10. 30 CONDIVISIONI Oggi, 27 gennaio 2023, si festeggia il Giorno della memoria, in ricordo delle vittime della Shoah. Non solo, ma come recita la legge che nel 2000 ha…
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🎧 La strepitosa diretta con Andrea Lucidi, storico e reporter, sulla figura di Stepan Bandera, eroe nazionalista per il regime di Kiev, criminale nazista per Russia, Polonia e Israele.
In occasione del 114 anniversario della nascita di Bandera, in diverse città ucraine il primo gennaio si sono tenute celebrazioni ufficiali e la Verkhovna Rada (il parlamento nazionale) ha addirittura pubblicato sui social messaggi commemorativi.
Tali azioni hanno suscitato l'indignazione del primo ministro polacco e di settori israeliani, secondo i quali Bandera non è un eroe, come lo dipingono i galiaziani, ma un criminale, antisemita, razzista, genocida e paranazista. Non si tratta dunque di propaganda di Putin, di un casus belli per attaccare l'Ucraina: anche gli altri Stati vittime del nazismo condannano la celebrazione di Bandera e ne ammettono il passato criminale e nazista. Perché la UE fa calare un silenzio di vergogna sulle celebrazioni nastiste dell'Ucraina?
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Verona, Giorno della Memoria: sindaco Damiano Tommasi e dal Prefetto Demetrio Martino una rosa rossa sulle Pietre d'Inciampo in via Duomo e vicolo Stella.
Verona, Giorno della Memoria: sindaco Damiano Tommasi e dal Prefetto Demetrio Martino una rosa rossa sulle Pietre d'Inciampo in via Duomo e vicolo Stella. Proposte rispetto al passato molte iniziative che coinvolgono le giovani generazioni con attività dedicate. Per la prima volta è stata deposta dal sindaco Damiano Tommasi e dal Prefetto Demetrio Martino una rosa rossa sulle Pietre d'Inciampo in via Duomo e vicolo Stella. Coinvolte tutte le Istituzioni e Associazioni che compongono il Comitato Unitario per la Difesa delle Istituzioni Democratiche, con eventi e mostre fino a febbraio. Un mazzo di fiori e un piccolo ramoscello d'ulivo deposti al 'Vagone della Memoria', simbolo di quella deportazione che dal 1943 al 1945 decretò la morte nei campi di concentramento di milioni di civili. La sentita partecipazione dei cittadini veronesi, tanti, giunti questa mattina presto in piazza Bra per prendere parte alle celebrazioni e mantenere viva la memoria. In piazza anche molti giovani, in particolare ragazzi e ragazze delle scuole superiori, ai quali il Comune di Verona ha dedicato per la prima volta gran parte dell'ampio programma di appuntamenti – mostre, incontri, testimonianze, visite guidate, presentazioni - promosso in collaborazione con le Associazioni coinvolte. Una serie diversificata di workshop e di visite finalizzati ad accrescere il coinvolgimento, la partecipazione e il pensiero critico dei giovani sui drammatici fatti storici che hanno determinato una delle pagine più buie dell'umanità nel corso del '900. Fatti che hanno toccato anche la nostra città intera, ai quali è indispensabile tramandare memoria alle future generazioni. Verona celebra oggi, venerdì 26 gennaio, il Giorno della Memoria, ricordando la Shoah e tutte le sue vittime. Quest'anno infatti il 27 gennaio, in cui ricorre e si ricorda in tutto il mondo la data della liberazione del campo di sterminio di Auschwitz nel 1945, cade di sabato, giorno in cui le Comunità ebraiche osservano lo Shabbat. Per questo Verona, in linea con quanto stabilito con la Comunità ebraica in tutta Italia, ha anticipato le celebrazioni. La commemorazione è iniziata in piazza Bra con la deposizione di una corona al monumento ai Deportati a cui hanno partecipato il sindaco Damiano Tommasi, il Prefetto Demetrio Martino, il Capo di Stato Maggiore del COMFOTER di Supporto Generale di Brigata Antonello De Sio e l'assessore alla Memoria storica Jacopo Buffolo. Tante le autorità istituzionali, civili e militari presenti, insieme ai rappresentanti di scuole e di università cittadine. Le autorità si sono spostate poi in Gran Guardia, accompagnate dai labari delle Associazioni combattentistiche e d'arma e il gonfalone della Città, per gli interventi ufficiali del sindaco Tommasi, del Prefetto Martino, della Presidente della Consulta Provinciale Studentesca di Verona Camilla Bardini, della Presidente del Consiglio degli Studenti di Verona Francesca Flori e dell'Oratore Ufficiale Dario Venegoni, presidente nazionale ANED. Presente anche l'assessore Buffolo. "Una comunità si regge e si costruisce sulla sua storia – ha dichiarato il sindaco Damiano Tommasi –. Ringrazio tutti e tutte per essere oggi insieme in una giornata fissata dal calendario ma che, come Amministrazione, abbiamo voluto raccontare con diversi linguaggi affinché abbia la sua funzione e possa avere una maggiore presa sui giovani. Oggi indosso la fascia tricolore della città, Medaglia d'oro al valor militare anche per i fatti accaduti durante l'ultimo conflitto mondiale. Purtroppo però la parola 'ultimo' sembra non essere più utilizzabile, visto quello che sta accadendo. Per questo vale la pena investire sulla parola 'Memoria', che è viva, e deve essere parte di una comunità. In alcuni casi viviamo ancora oggi purtroppo con le stesse dinamiche, con la presenza di conflitti, e non voltarsi dall'altra parte diventa fondamentale. Una comunità si costruisce infatti con due aspetti fondamentali. Uno è lo sguardo, perché non bisogna ignorare quanto accade, anche lontano da noi. Oggi ricordiamo i tanti uomini e le tante donne che non si sono girati dall'altra parte, e che ci permettono di raccontarci in un Paese democratico e di persone libere di esprimersi ed esprimere le proprie idee. Poi c'è la Memoria, che costruisce una comunità. Perderla è purtroppo una terribile malattia che colpisce tante persone, sane nel corpo, ma prive del ricordo. Immaginare quello che accade ad una comunità che la possa perdere ci dice invece quanto sia importante farsi raccontare e continuare a ricordare le dinamiche e i fatti che hanno portato all'ultima guerra del secolo scorso. Quello che raccontano i testimoni, ciò che hanno vissuto, ci aiuta a superare quei momenti. E' importante narrarli, riviverli, ricordare l'orrore, ma anche sapere che siamo qui perché ha vinto la parte migliore di quella parentesi di storia. Dobbiamo tenere alta l'attenzione e vivo lo sguardo delle nostre comunità. La memoria degli eroi e delle eroine, di quello che hanno subìto nonostante tutto, dimostra come la comunità abbia gli antidoti, la forza e l'energia per essere sempre più forti dell'odio e della violenza. Tutte le persone di una comunità contribuiscono a costruire quella comunità. Quest'anno sarà importante per Verona, a maggio avremo l'evento 'Arena di pace', e dobbiamo tutti avere una piccola responsabilità, che si fa nella quotidianità. C'è infatti un'altra violenza, un'altra dinamica terribile, che non è sotto i nostri occhi ma talvolta accade dentro le nostre case. Tutti piccoli e grandi segnali ai quali non bisogna distogliere l'attenzione. Serve uno sguardo clinico rispetto alle dinamiche relazionali attorno a noi. L'antidoto migliore sono il dialogo e la conoscenza, con una visione e una prospettiva che sia quella di raggiungere il 'cessate il fuoco' e la pace. Questo la nostra città lo vivrà insieme al Santo Padre, un grande momento e un grande monito per essere davvero un luogo di dialogo e di incontro che è connaturata in Verona per la sua posizione geografica e la sua storia. Oggi mi auguro che possa essere per tutti noi non solo il ricordo di un dramma ma, una pagina di storia da girare senza però dimenticarla o strapparla. Penso soprattutto ai ragazzi e alle ragazze, avendo dei figli della vostra età. Dobbiamo essere capaci di trovare nuovi linguaggi e nuove occasioni per fornire gli antidoti che sono davvero la nostra forza e il nostro orgoglio necessari e obbligatori per non perdere la memoria. Questo si può fare grazie a tutte le istituzioni e le associazioni presenti oggi e che quotidianamente sono attivi sul territorio". Insigniti, con la consegna da parte del Prefetto Martino e del sindaco Tommasi della medaglia d'onore concessa dal Capo dello Stato, anche i veronesi Bernardo Sterzi, unico ancora vivente, Alessandro Bazzica, Luigi Beccalossi, Ermenegildo Bertolaso, Ferdinando De Guidi. Giovanni Fasoli, Giuseppe Favaro, Narciso Giberti, Mario Smacchia, Pietro Tumicelli e Carlo Vignola. A ritirare le medaglie i familiari. Al termine delle celebrazioni in Gran Guardia, il sindaco Tommasi e il Prefetto Martino si sono recati in via Duomo e in vicolo Stella per deporre una rosa rossa sulle 'Pietre d'Inciampo' posizionate dal Comune di Verona, le piastre di ottone che riportano il nome delle vittime naziste per religione, etnia e idee. Oltre al nome, è riportato anche l'anno e il giorno della deportazione e, se conosciuta, la data della morte. Le due pietre d'Inciampo sono dedicate a Gilda Forti, in via Duomo, e Tullio Basevi, in vicolo Stella. E' poi seguito un momento di raccoglimento davanti alla Sinagoga. Presenti il sindaco Damiano Tommasi e l'assessore alla Memoria storica Jacopo Buffolo. "Le Pietre d'Inciampo ricordano e testimoniano la vita che c'è stata in questa città – ha dichiarato il Prefetto Demetrio Martino –. C'è un collegamento tra quello che è il dato storico e quello che è l'esperienza di persone che, purtroppo, oggi non ci sono più. È anche un modo per ricordare a tutta la cittadinanza che questi simboli devono essere custoditi affinchè non siano mai vilipesi, ma sempre ricordati per orientare anche i nostri comportamenti quotidiani verso quell'impegno che è stato assunto da coloro che sono venuti prima di noi, che dobbiamo mantenere e trasferire alle future generazioni". "È un momento molto importante perché viviamo in una città ricca di spazi della memoria legati alla deportazione e alla storia della Verona del 900 – ha ricordato l'assessore Jacopo Buffolo –. Andare a posare dei fiori alle Pietre d'Inciampo in memoria di Tullio Basevi e Giulia Forti è una valorizzazione dei luoghi da cui sono stati portati via per la deportazione verso i lager nazisti. Il lavoro costruito quest'anno è la prima tappa di un percorso di valorizzazione della nostra città e dei tanti luoghi di detenzione della Repubblica Sociale. Dalle nostre stazioni passavano i treni diretti ai campi di sterminio della Germania e dell'Europa Centrale. Valorizzare la nostra storia ci deve aiutare a ragionare su chi, a quel tempo, è stato connivente con questo sistema di detenzione, di deportazione e di sterminio, e chi invece, dall'altro lato, si è battuto per costruire una città più giusta, più libera, democratica e repubblicana come quella che abbiamo la fortuna di vivere oggi. Per la prima volta sono stati proposti workshop, per rendere più partecipi gli studenti e le studentesse presenti alla cerimonia ufficiale. Un'occasione pensata per dare loro momenti di riflessione, di ragionamento, di stimolo, perché in questo giorno siano protagonisti attivi. Sono stati realizzati nove appuntamenti, un gruppo di studenti è andato all'ex Campo di smistamento di Montorio, altri in piazza Bra hanno visitato la mostra, il vagone e partecipato ai laboratori. Inoltre abbiamo anche allestito la mostra sulla storia del ghetto di Verona in Biblioteca Civica". Il programma del Giorno della Memoria ha coinvolto in maniera corale, con una nuova modalità di lavoro avviata per la prima volta lo scorso anno dall'Amministrazione, istituti scolastici, Università di Verona, Archivio di Stato e tutte le istituzioni e associazioni che fanno parte del Comitato Unitario per la Difesa delle Istituzioni, tra cui i Figli della Shoah, la Comunità ebraica, l'ANED e l'ANPI di Verona e l'Istituto Veronese per la Storia della Resistenza e dell'Età contemporanea. Alle 14.30 l'assessore Buffolo ha partecipato alla cerimonia di deposizione di una corona di alloro al Cimitero Ebraico di via Badile. A seguire, alle 15.15, al Sacrario del Cimitero Monumentale. Tutti gli appuntamenti, che proseguiranno fino a febbraio, sul sito del Comune di Verona.... #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda Read the full article
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In viaggio 700 milioni di persone nei primi 7 mesi del 2023
Le Nazioni Unite e tutto il mondo celebrano la giornata mondiale del turismo che quest’anno si focalizza sugli “investimenti verdi” e in particolare sull’urgenza di investimenti più mirati per raggiungere gli obiettivi di sviluppo sostenibile entro il 2030, la tabella di marcia delle Nazioni Unite per un mondo migliore. Le celebrazioni ufficiali si tengono a Riad in Arabia Saudita ma sono…
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Dantedì
Il 25 Marzo, data che gli studiosi individuano come inizio del viaggio ultraterreno della Divina Commedia, si celebrerà per la prima volta il Dantedì, la giornata dedicata a Dante Alighieri recentemente istituita dal Governo. Il sommo Poeta è il simbolo della cultura e della lingua italiana, ricordarlo insieme sarà un modo per unire ancora di più il Paese in questo momento difficile, condividendo versi dal fascino senza tempo.
L'appuntamento è per le 12 di mercoledì 25 marzo, orario in cui siamo tutti chiamati a leggere Dante e a riscoprire i versi della Commedia. Il Ministero dell'Istruzione inviterà docenti e studenti a farlo durante le lezioni a distanza. Ma la richiesta è rivolta a ciascun cittadino. E le 12 saranno solo l'orario di punta: le celebrazioni, seppur a distanza, potranno proseguire durante tutta la giornata sui social, con pillole, letture in streaming, performance dedicate a Dante, con gli hashtag ufficiali #Dantedì e #IoleggoDante.
Io ho scelto le prime tre terzine del primo canto del Paradiso, come auguri che presto potremmo festeggiare come si deve tutto quello che c’è da festeggiare
La gloria di colui che tutto move per l’universo penetra, e risplende in una parte più e meno altrove.
Nel ciel che più de la sua luce prende fu’ io, e vidi cose che ridire né sa né può chi di là sù discende;
perché appressando sé al suo disire, nostro intelletto si profonda tanto, che dietro la memoria non può ire.
“Paradiso”, Canto I, 1-9.
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