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pier-carlo-universe · 3 months ago
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Sergio Mattarella in Visita ad Alessandria per il 30° Anniversario dell'Alluvione. Un omaggio alla memoria delle vittime e al coraggio di una comunità resiliente
Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella sarà in visita ufficiale ad Alessandria martedì 26 novembre 2024, per commemorare il 30° anniversario dell’alluvione del 1994, un evento che ha profondamente segnato la città e il territorio circostante.
Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella sarà in visita ufficiale ad Alessandria martedì 26 novembre 2024, per commemorare il 30° anniversario dell’alluvione del 1994, un evento che ha profondamente segnato la città e il territorio circostante. Programma della visitaLa giornata inizierà alle ore 11.00, con l’arrivo del Presidente presso il monumento situato in prossimità della passerella…
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mezzopieno-news · 1 year ago
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TUTTI I SOFTWARE DEL MONDO DIVENTANO DISPONIBILI
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È entrato in funzione ed è disponibile a tutti il primo archivio che raccoglie e rende accessibile gratuitamente il codice sorgente di tutti i software pubblicamente disponibili al mondo.
L’iniziativa no-profit è il frutto di una collaborazione internazionale promossa da INRIA, l’istituto francese per la ricerca sull’informatica e l’automazione, in cooperazione con l’UNESCO e con l’italiana Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile ENEA che ospita il primo mirror istituzionale europeo di Software Heritage. L’obiettivo di questa biblioteca digitale è di conservare un patrimonio espressione dell’ingegno, dell’intelligenza e della cultura del mondo moderno, per renderlo accessibile e condivisibile a chiunque e per permettere lo scambio di pratiche e di soluzioni che risolvono problemi matematici e riproducono modelli di sistemi complessi che alimentano il procedere della scienza e della tecnologia. Si può, per esempio, accedere al codice che guidò il computer di bordo di Apollo11 che 50 anni fa portò l’uomo sulla luna o TAUmus, uno dei primi software al mondo per la computer music, realizzato negli anni Settanta dai ricercatori del Centro Nazionale Universitario di Calcolo Elettronico di Pisa.
Il Centro ENEA di Bologna ospita una replica dell’intero archivio che conta oggi oltre 17 miliardi di programmi sorgente. Questa miniera di codici e algoritmi darà la possibilità di studiarli e analizzarli, sviluppando metodi per ricavarne informazioni e nuova conoscenza. L’iniziativa si inserisce nel contesto che vede l’arrivo al Tecnopolo Bolognese del Centro Dati Meteo Europeo e di Leonardo, supercomputer tra i primi cinque al mondo.
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Fonte: ENEA; foto di Markus Spiske
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kneedeepincynade · 2 years ago
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The world knows that the west slander of China is not only worthless but a projection of the west behaviour, and it's nowhere truer than when talking about the "Chinese debt trap"
The postnis machine translated
Translation is at the bottom
The collective is on telegram
⚠️ PRESIDENTE ERITREO: "LE MENZOGNE DELLE «FORZE EGEMONICHE» SULLA "TRAPPOLA DEL DEBITO" SONO UN TENTATIVO DELIBERATO DI DIFFAMARE LE RELAZIONI TRA CINA E AFRICA ⚠️
🇪🇷 Isaias Afwerki, Presidente dello Stato d'Eritrea, ha rilasciato un'intervista a CCTV, in cui ha respinto le menzogne anti-Cinesi promosse dall'Occidente sulla fantomatica "Trappola del Debito", definendo tali accuse come un tentativo deliberato di diffamare le Relazioni tra Cina e Africa, da sempre molto solide:
💬 "Se esiste una «Trappola del Debito», è responsabilità di quelle Nazioni in Africa che hanno gestito male le loro economia. Non puoi incolpare la Cina per qualsiasi incidente. Se stai pianificando l'Economia, se hai risorse da mobilitare, se hai obiettivi da raggiungere in qualsiasi area e settore, devi avere politiche corrette e detenere un meccanismo istituzionale per attuarle" ⭐️
🇪🇷 Il Presidente Eritreo ha sottolineato che alcune «forze egemoniche», a guida Occidentale, i VERI detentori del Debito degli Stati Africani, vorrebbero dipingere falsamente le Relazioni Sino-Africane, definendo la Cina «sfruttatrice», invece di analizzarle secondo la corretta essenza del Principio della Cooperazione a Mutuo Vantaggio (合作共赢) 💕
🤡 I Paesi Occidentali, che hanno colonizzato - per secoli - l'Africa, si riscoprono ora "alfieri dell'Africa" in difesa della fasulla «colonizzazione Cinese», quanto è ridicolo e ipocrita tutto ciò? 🤹‍♂️
🤔 Un altro esempio di oscena ipocrisia? I Paesi Occidentali, a guida USA, hanno sanzionato, bombardato e rapinato diversi Paesi Musulmani, e hanno perpetrato la pericolosa idea del "Musulmano = terrorista", ma ora - in funzione anti-Cinese - si riscoprono "alfieri" dei diritti dei Musulmani nello Xinjiang? Quanto è ridicolo tutto ciò? 🤹‍♂️
🔺Master-Post sullo Xinjiang 🌺
💬 "Incolpare la Cina per la «Trappola del Debito» significa semplicemente diffamare i risultati e, probabilmente, cercare di creare una spaccatura tra il Contributo Africano e Cinese nella Solidarietà che ha permesso il raggiungimento dello Sviluppo Economico che vediamo oggi" 🇪🇷
"Ciò che preoccupa queste forze egemoni a livello globale è che la Cina stia lavorando con l'Africa per districarla dall'emarginazione che esisteva, e marciare in solidarietà con il Popolo Africano" ⭐️
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⚠️ ERITREAN PRESIDENT: "THE LIES OF «HEGEMONIC FORCES» ABOUT THE "DEBT TRAP" ARE A DELIBERATE ATTEMPT TO DEFAMATE RELATIONS BETWEEN CHINA AND AFRICA ⚠️
🇪🇷 Isaias Afwerki, President of the State of Eritrea, gave an interview to CCTV, in which he rejected the anti-Chinese lies promoted by the West about the phantom "Debt Trap", defining these accusations as a deliberate attempt to defame Relations between China and Africa, which have always been very solid:
💬 "If there is a «Debt Trap», it is the responsibility of those Nations in Africa that have mismanaged their economies. You cannot blame China for any incident. If you are planning the Economy, if you have resources to mobilize, if you have objectives to be achieved in any area and sector, you must have correct policies and have an institutional mechanism to implement them" ⭐️
🇪🇷 The Eritrean President underlined that some Western-led «hegemonic forces», the REAL debt holders of African States, would like to falsely portray Sino-African relations, calling China «exploiter», instead of analyzing them according to the correct essence of the Principle of Cooperation for Mutual Benefit (合作共赢) 💕
🤡 Western countries, which have colonized - for centuries - Africa, are now rediscovering themselves as "African bishops" in defense of the bogus "Chinese colonization", how ridiculous and hypocritical is all this? 🤹
🤔 Another example of obscene hypocrisy? Western countries, led by the USA, have sanctioned, bombed and robbed several Muslim countries, and have perpetrated the dangerous idea of ​​"Muslim = terrorist", but now - in an anti-Chinese function - they rediscover themselves as "standard bearers" of Muslim rights in the Xinjiang? How ridiculous is all of this? 🤹
🔺Master-Post on Xinjiang 🌺
💬 "Blaming China for the «Debt Trap» is simply defaming the results and probably trying to create a rift between African and Chinese Contribution to Solidarity which has enabled the achievement of the Economic Development we see today" 🇪🇷
"What worries these global hegemonic forces is that China is working with Africa to extricate it from the marginalization that existed, and march in solidarity with the African people" ⭐️
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forzaitaliatoscana · 2 months ago
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Bergamini: Forza Italia orgogliosa del ruolo Italiano in UE
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Discorso alla Camera della vicesegretario nazionale e responsabile esteri di Forza Italia Deborah Bergamini: "Forza Italia è molto orgogliosa di poter rivendicare il proprio ruolo per aver raggiunto il traguardo di avere Fitto vicepresidente esecutivo della Commissione Europea"  Nel contesto di un discorso alla Camera dei Deputati, Deborah Bergamini, vice segretario e responsabile esteri di Forza Italia, ha sottolineato l'importanza del ruolo che l'Italia sta assumendo all'interno dell'Unione Europea con il nuovo assetto della Commissione Europea. Bergamini ha espresso un forte orgoglio per il traguardo raggiunto con Raffaele Fitto come vicepresidente esecutivo, rimarcando il dialogo costruttivo all'interno del Partito Popolare Europeo (PPE), dove Forza Italia è riconosciuta come la colonna portante italiana. La politica toscana ha rilevato come il continuo confronto tra il ministro degli Esteri Antonio Tajani e il presidente del PPE Manfred Weber abbia permesso di creare un argine popolare contro l'offensiva politica di quella sinistra europea che, secondo Bergamini, ha rivolto pregiudizi e contumelie ideologiche contro Fitto e l'Italia. Questo successo è visto come un'ulteriore credenziale italiana nel contesto comunitario, aggiungendosi al lavoro svolto dalla presidente del Consiglio Meloni, dal ministro Tajani e da tutto il governo, che oggi sono considerati fattori stabilizzanti e propositivi all'interno dell'Unione. Bergamini non ha mancato di ironizzare sulla critica delle minoranze parlamentari, definendo le loro dichiarazioni non solo nervose, come ha ricordato Meloni, ma anche "livorose", "rancorose" e prive di rispetto istituzionale. Ha sottolineato come sia paradossale che l'Italia venga criticata sia per la sua presenza che per la sua assenza agli eventi internazionali, con frasi come "se l'Italia non c'è, non va bene perché è marginalizzata, se l'Italia c'è, non è che ci può essere perché invitata, no, è imbucata." Nel discorso, Bergamini ha anche toccato questioni geopolitiche come l'immigrazione illegale, ricordando come l'Italia abbia coniugato legalità e cooperazione, riducendo gli arrivi irregolari del 60%, un risultato riconosciuto anche da Frontex. Sull'Ucraina, ha ribadito il sostegno italiano all'aggredito senza mai esitare, ma con la fermezza di non voler vedere le proprie armi utilizzate sul suolo russo, riprendendo le parole del ministro Tajani. In Medio Oriente, Bergamini ha evidenziato l'impegno italiano per il diritto di Israele a difendersi e per il sostegno umanitario alla popolazione di Gaza, citando l'iniziativa "Food for Gaza" come modello di intervento concreto. Anche in Siria e Libano, l'Italia ha promosso azioni diplomatiche e di pace, come il ritiro delle credenziali all'ambasciatore presso Assad e il supporto alla missione UNIFIL. Bergamini conclude il suo intervento riprendendo la "dottrina Berlusconi", che ha fissato le coordinate della politica estera del centrodestra, basata su libertà, pragmatismo e ricerca della pace, valori che Forza Italia continua a seguire in un contesto geopolitico profondamente cambiato. Concludendo, Bergamini ha espresso la speranza che la presidente Meloni porti un messaggio di europeismo consapevole e laico al Consiglio Europeo, dove l'Italia si presenta con un ruolo di rilievo, consapevole che in un mondo in evoluzione, l'Unione Europea deve governare la globalizzazione, non subirla. Edoardo Fabbri Nitti Forza Italia - Coordinamento Regione Toscana Follow @FI_ToscanaTweet to @FI_Toscana
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delectablywaywardbeard-blog · 10 months ago
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Cooperazione scientifica, Area Science Park in visita in Svezia
Rafforzare la cooperazione scientifica con i centri di ricerca della Svezia, “un Paese che offre molte opportunità nell’ambito delle scienze della vita e della scienza dei materiali”, costruire possibili nuove collaborazioni e rafforzarne alcune già esistenti. Sono gli obiettivi della visita istituzionale compiuta da Area Science Park in Svezia, con rappresentanti di alcuni centri di ricerca…
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notiziariofinanziario · 11 months ago
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E' iniziato oggi uno dei più importanti eventi dedicati al mondo della formazione, dell’innovazione e dell'impresa
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Oggi e domani, l’Auditorium della Conciliazione riunirà rappresentanti delle istituzioni, capi d'azienda, enti formativi e il mondo dell’innovazione, compresa una cospicua rappresentanza di aziende innovative. Un palinsesto variegato e ricco, riunito sotto le quattro verticalità portanti dell’associazione e del Summit (metodologie formative, innovazione, sostenibilità e sviluppo di business) per affrontare le tematiche più attuali,  raccontare best practice, ma soprattutto connettersi e incentivare collaborazioni e l’adozione di soluzioni che possano muovere verso il miglioramento dell’ecosistema del settore della formazione e delle imprese del Paese, dove il capitale umano fa da sempre la differenza. Una connessione sentita e partecipata da più di 170 relatori tra cui il Ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso, le rappresentanze dei Ministeri dell’Istruzione e del Merito, del Lavoro e delle Politiche Sociali, degli Affari esteri e della Cooperazione Internazionale, i Presidenti dei principali Fondi Interprofessionali, Giovanni Fosti, Presidente Fondo per la Repubblica Digitale - Impresa. Ad aprire i lavori in rappresentanza del Governo, il Ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica Gilberto Pichetto Fratin. Il programma completo qui. Il mercato della formazione e dell'innovazione ha registrato una crescita significativa negli ultimi anni, con sempre più aziende e istituzioni che riconoscono la centralità della formazione continua e dell'adozione di nuove tecnologie per rimanere competitive. L'innovazione non è più un'opzione, ma una necessità imprescindibile per l'evoluzione dell'economia e del Sistema Paese ed è una delle quattro verticalità portanti del Summit. Le discussioni, i workshop e le sessioni pratiche si concentreranno su come l'innovazione può trasformare le imprese esistenti e creare nuove opportunità di business. Le sedici startup selezionate per essere presenti all'Innovation Training Summit con lo Startup Showcase rappresentano l'avanguardia di questo pensiero, offrendo soluzioni innovative e disruptive al servizio della formazione in settori chiave come la tecnologia, la salute, la logistica e molto altro ancora. Tra queste sono presenti nomi che stanno già facendo parlare di sé nel mondo dell'innovazione: ARmarket, Athics , Cloudvision , Crono, Cyberneed, Digitalsuite, Formile, Gamindo, Intranet.ai, Jobiri, Lexhero, Metaphora, Muffin, Pack, Talentware, Wyblo. “Lo Startup Showcase è una novità assoluta per un evento con un focus primario di formazione - afferma Stefano Marchese, Vicepresidente di Ecosistema Formazione Italia - perché offre a HR/L&D, enti formativi e professionisti l’opportunità di vedere soluzioni utili alla propria attività. D’altrocanto, le startup sono state selezionate con un criterio di presenza sul mercato e maturità del prodotto (fatturato da 50 mila a 1.5 milioni di euro), trovando dunque una platea interessata e potenzialmente cliente o partner già nelle giornate del Summit. Ciò rappresenta un grande supporto per le startup che hanno già lasciato i lidi degli incubatori, ma che navigano nel mare del mercato, spesso faticando nel trovare i contatti giusti per proporre la propria soluzione. Non banale anche il coinvolgimento nella diffusione dell’iniziativa dei principali partner d’innovazione italiani ed europei che potrebbe accendere l’interesse anche di investitori, business angel o corporate venture capital”. Primo evento istituzionale B2B a livello nazionale aperto a tutto il settore della formazione, l’Innovation Training Summit vedrà anche la partecipazione di ASFOR, APAFORM, FederFormazione, ITS Italy, Federterziario Scuola, FederItaly e non mancheranno sul palco le imprese consolidate - Docebo, Eni, Johnson & Johnson, Carrefour, Amadori, Aruba, Zecca dello Stato, Sicuritalia e molte altre – università e centri di ricerca, Associazioni ed Enti del Terzo Settore, INAPP, Osservatori Digital Innovation, Ipsos. L’intenso e dinamico programma dell’Innovation Training Summit ospiterà per la prima volta gli “Stati Generali EFI,” tavole rotonde di approfondimento in cui si descriverà lo stato dell’arte dei territori italiani con Direttori Generali e operatori strategici del mondo pubblico e privato in dialogo tra loro. Ci sarà un confronto sulle buone pratiche raggiunte e le visioni future, normative e progettuali, dando spazio non solo all’innovazione della formazione aziendale, ma anche e soprattutto agli Istituti Tecnici Superiori (ITS) e alla loro evoluzione, all’Innovazione nella Pubblica Amministrazione e al mondo ancora poco valorizzato della Formazione Finanziata. L'Innovation Training Summit promette di ispirare, informare e connettere, vuole essere un’esperienza innovativa per tutti i partecipanti, senza soluzione di continuità tra relatori e iscritti, perchè rivolto apertamente alla partecipazione proattiva per tutti coloro che sono interessati a esplorare il potenziale dell’innovazione, della sostenibilità, dello sviluppo del business e delle metodologie formative.  Read the full article
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inonda · 1 year ago
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MISSIONE UNISALENTO A VALONA: PRIMO INCONTRO IN VISTA DELLA COSTITUZIONE DI UN CONSORZIO DI ATENEI DELLA REGIONE IONICA PER LA COOPERAZIONE TRANSFRONTALIERA
Un incontro per la costituzione di un consorzio di Atenei della regione ionica per la cooperazione transfrontaliera: lo ha promosso l’Università del Salento nel corso di unamissione istituzionale a Valona (Albania),che si è tenuta nei giorni scorsi con il Rettore Fabio Pollice, il Delegato alla Proiezione internazionale Rino Scarselli, le docenti di Lingua e letteratura albanese Monica Genesin e…
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3nding · 5 years ago
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Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in occasione del 25 aprile ha inviato il seguente messaggio:
«Nella primavera del 1945 l’Europa vide la sconfitta del nazifascismo e dei suoi seguaci.
L’idea di potenza, di superiorità di razza, di sopraffazione di un popolo contro l’altro, all’origine della seconda guerra mondiale, lasciò il posto a quella di cooperazione nella libertà e nella pace e, in coerenza con quella scelta, pochi anni dopo è nata la Comunità Europea.
Oggi celebriamo il settantacinquesimo anniversario della Liberazione, data fondatrice della nostra esperienza democratica di cui la Repubblica è presidio con la sua Costituzione.
La pandemia del virus che ha colpito i popoli del mondo ci costringe a celebrare questa giornata nelle nostre case.
Ai familiari di ciascuna delle vittime vanno i sentimenti di partecipazione al lutto da parte della nostra comunità nazionale, così come va espressa riconoscenza a tutti coloro che si trovano in prima linea per combattere il virus e a quanti permettono il funzionamento di filiere produttive e di servizi essenziali.
Manifestano uno spirito che onora la Repubblica e rafforza la solidarietà della nostra convivenza, nel segno della continuità dei valori che hanno reso straordinario il nostro Paese.
In questo giorno richiamiamo con determinazione questi valori. Fare memoria della Resistenza, della lotta di Liberazione, di quelle pagine decisive della nostra storia, dei coraggiosi che vi ebbero parte, resistendo all’oppressione, rischiando per la libertà di tutti, significa ribadire i valori di libertà, giustizia e coesione sociale, che ne furono alla base, sentendoci uniti intorno al Tricolore.
Nasceva allora una nuova Italia e il nostro popolo, a partire da una condizione di grande sofferenza, unito intorno a valori morali e civili di portata universale, ha saputo costruire il proprio futuro.
Con tenacia, con spirito di sacrificio e senso di appartenenza alla comunità nazionale, l’Italia ha superato ostacoli che sembravano insormontabili.
Le energie positive che seppero sprigionarsi in quel momento portarono alla rinascita. Il popolo italiano riprese in mano il proprio destino. La ricostruzione cambiò il volto del nostro Paese e lo rese moderno, più giusto, conquistando rispetto e considerazione nel contesto internazionale, dotandosi di antidoti contro il rigenerarsi di quei germi di odio e follia che avevano nutrito la scellerata avventura nazifascista.
Nella nostra democrazia la dialettica e il contrasto delle opinioni non hanno mai, nei decenni, incrinato l’esigenza di unità del popolo italiano, divenuta essa stessa prerogativa della nostra identità. E dunque avvertiamo la consapevolezza di un comune destino come una riserva etica, di straordinario valore civile e istituzionale. L’abbiamo vista manifestarsi, nel sentirsi responsabili verso la propria comunità, ogni volta che eventi dolorosi hanno messo alla prova la capacità e la volontà di ripresa dei nostri territori.
Cari concittadini, la nostra peculiarità nel saper superare le avversità deve accompagnarci anche oggi, nella dura prova di una malattia che ha spezzato tante vite. Per dedicarci al recupero di una piena sicurezza per la salute e a una azione di rilancio e di rinnovata capacità di progettazione economica e sociale. A questa impresa siamo chiamati tutti, istituzioni e cittadini, forze politiche, forze sociali ed economiche, professionisti, intellettuali, operatori di ogni settore.
Insieme possiamo farcela e lo stiamo dimostrando.
Viva l’Italia! Viva la Liberazione! Viva la Repubblica!»  
Roma, 25/04/2020
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francescomaringio · 2 years ago
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Conoscere la democrazia in Cina tramite l’elezione dei delegati
Il sistema politico cinese non è né multi-partitico come in occidente, né improntato al monopartitismo, ma è un sistema di cooperazione multi-partitica e di consultazione politica. All’interno di questa architettura istituzionale si erge il Partito Comunista Cinese, fulcro del sistema politico e partito che esercita la leadership. 
Già da questa premessa, emergono chiare le differenze con il sistema occidentale. Ma questo non significa affatto che in Cina il popolo non sia chiamato ad eleggere i propri rappresentanti o a scegliere i propri dirigenti. Il potere legislativo cinese è incardinato sul Congresso del popolo, articolato in cinque livelli, che tiene conto delle divisioni amministrative della Cina. Gli elettori cinesi possono eleggere direttamente deputati ai congressi popolari del quarto e quinto livello e, indirettamente, ai livelli successivi. Un po’ come nel caso italiano dell’elezione del consiglio provinciale a suffragio ristretto.
Fonte: http://quanmtnews.china-plus.com.cn/news_Detail.html?articleId=75482&typeId=&mark=zhongyi
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mypickleoperapeanut · 3 years ago
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I&f RotoWeb Illustrato dicembre 2021 Florence Korea Film Festival Cinema La Compagnia di Firenze 21/28 maggio 2021 Il Festival è organizzato dal 2003 dall’Associazione Culturale fiorentina Taegukgi – Toscana Korea Association. Obiettivo del Festival, oltre alla cooperazione culturale ed istituzionale tra l’Italia e la Corea, è la promozione del seducente universo culturale coreano attraverso la lente d’ingrandimento del grande schermo, delle esposizioni d’arte e dei convegni. Riccardo Rescio per Italia&friends @koreafilmfest2021 @cinemalacompagnia (presso La Compagnia) https://www.instagram.com/p/CYEd8P2MINW/?utm_medium=tumblr
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antifainternational · 7 years ago
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22 febbraio 1980 - 22 febbraio 2018 Valerio Vive la rivolta continua! Concentramento in Via Monte Bianco ore 16.00 un fiore per Valerio ore 17.00 CORTEO Il 22 febbraio torneremo nelle strade di Roma per ricordare Valerio Verbano, giovane militante dell’Autonomia Operaia assassinato nel 1980 davanti gli occhi dei genitori da un commando di neofascisti. La memoria di Valerio in questi anni è stata un’arma importante per combattere la nostra battaglia antifascista: una storia viva, incarnata da lotte, occupazioni, manifestazioni, presa in mano dalle nuove generazioni, che l’hanno fatta propria. “Non un nome su una via, ma su tutte le vie, su tutte le piazze”, recita la targa apposta dai compagni di Valerio ormai quasi quarant’anni fa. Possiamo dire che è stato davvero così. Oggi più che mai crediamo che sia indispensabile un antifascismo militante che dal basso reagisca alla propaganda xenofoba e alle organizzazioni neofasciste. Ciò diviene ancora più importante ora che le parole d’ordine dell’estrema destra sembrano essere diventate patrimonio condiviso della retorica e della politica istituzionale. Quando il ministro dell’Interno di un governo di centrosinistra (?) dichiara guerra ai poveri e ai migranti, quando il candidato della Lega alla Regione Lombardia senza imbarazzo parla di “difesa della razza bianca”, quando il razzismo di Stato si fa senso comune tra gli ultimi, quando le aggressioni ai cittadini stranieri aumentano indisturbate e i neofascisti siedono paciosi nei salotti tv a fare campagna elettorale. Un antifascismo che possa essere di tutte e tutti. Di uomini e donne di ogni età. Che faccia tesoro della lezione del movimento femminista ‘non una di meno’ della marea globale, che sia meticcio. Che parli di mutualismo, cooperazione e solidarietà, oltre la retorica umanitaria ed assistenzialista. Contro il razzismo vogliamo organizzarci con i migranti che abitano nelle nostre città, difendendo i nostri quartieri dai ‘banglatour’ dei neonazisti, costruendo spazi comuni e lottando insieme per i diritti di tutte e tutti. Non ci può essere antifascismo senza un’ipotesi di trasformazione della società esistente: la pratica antifascista, per noi, non può essere separata dalle lotte sul terreno della casa, del reddito e del lavoro, della cittadinanza, dei diritti sociali e delle libertà civili. Del feticcio della difesa dei valori democratici non ce ne facciamo nulla. Sfileremo insieme nelle strade di Montesacro e Tufello a Roma. Migranti e indigene, tanti e diverse, pacifici ma determinate. Cammineremo al ritmo delle lotte e della nostra voglia di libertà, con Valerio e Carla nel cuore. Evento: https://www.facebook.com/events/2080500478850816/
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Cooperazione Unibas-Istituto messicano di tecnologia dell'Acqua
L’Università degli studi della Basilicata e l’Istituto messicano di tecnologia dell’Acqua (Itma) hanno firmato un accordo per l’istituzione della “Cátedra México del Agua” e per un rapporto di cooperazione istituzionale mirato alla promozione della collaborazione scientifica e didattica. Si prevede inoltre – è scritto in un comunicato diffuso dall’ufficio stampa dell’Ateneo lucano…
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senzabarcode · 7 years ago
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Cooperazione Italia Argentina: Orlando incontra omologo
Cooperazione Italia Argentina: Orlando incontra omologo
Il Ministro della Giustizia Andrea Orlando ha incontrato ieri il suo omologo argentino, German Garavano, in visita istituzionale in Italia, per discutere del rafforzamento delle forme di collaborazione e del piano di rilancio dell’Argentina nel quadro della cooperazione internazionale.
Durante l’incontro i ministri Andrea Orlando e German Garavanosi sono detti certi della possibilità di…
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paoloxl · 7 years ago
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Alla fine quello che era il senso comune delle elezioni del 4 Marzo scorso, Venerdì 1 Giugno si è tradotto nel Governo Conte, il cosiddetto “governo del cambiamento”, come lo definisce il “contratto” tra Movimento 5 Stelle (M5S) e Lega. Il Parlamento, con grande rimpianto da parte di un certo ceto politico, si è rivelato, com'era ovvio, “off limits” per qualsiasi sinistra, dato che non può essere vista come tale l'aggregazione di “Liberi e Uguali”, vera emanazione del PD, fatta di suoi fuoriusciti (e perciò ora “Liberi”...) vecchi e nuovi, ma sempre “Uguali” a se stessi: davvero “Liberi” e “Uguali”!...  Il loro nullismo è dato, oltre che dalla subalternità all'operato del partito-madre, dall'analisi della crisi, da loro vista come mera “crisi finanziaria”, ben distinta dall'operato del “capitale produttivo”, guardato benevolmente, sulla scia delle analisi interclassiste del vecchio P.C.I... La crisi istituzionale, che si è protratta per ben 88 giorni, la più lunga mai verificatasi in 72 anni di Repubblica, è la dimostrazione di quanto, come dicevamo in ALTERNATIVA DI CLASSE Anno VI n. 63 a pag. 1, “...la crisi, ormai conclamata, del P.D. non stia significando una sua sostituzione tout court nel ruolo di “partito del capitale” italiano da parte di un'altra forza borghese. La vittoria elettorale del M5S, pur con tutta la disponibilità dimostrata da Confindustria nei suoi confronti, non rispecchia una vera e propria scelta di campo in tal senso da parte dei padroni: il ricorso a provare questa loro, ormai ex, “ruota di scorta” non è avvenuto certo “a cuor leggero”...   La travagliata decisione finale del Presidente Mattarella di sciogliere le riserve sul governo del Professore è stata determinata, fra l'altro, dall'urgenza che, con un sistema elettorale come il “Rosatellum”, la “Terza Repubblica”, priva, per definizione, di una “rappresentanza”, seppure “neo-riformista”, del movimento operaio, non poteva partire, ormai, che con un esecutivo “giallo-verde”!...  Il neo-leader del M5S, Luigi Di Maio, aveva cercato di muoversi con disinvoltura alla vecchia maniera “democristiana”, indifferente a governare con il PD o con la Lega, ma il rampante Matteo Renzi è riuscito a determinare ancora una volta, spingendo il M5S fra le braccia dell'altro Matteo: Salvini. E che siamo ormai approdati alla Terza Repubblica lo dimostra l'uscita del Presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, che ha definito in televisione il M5S come forza di “estrema sinistra”! La contrapposizione che si era creata, con il pretesto del nome di Paolo Savona ministro, tra Mattarella, da un lato, ed il nuovo duo Di Maio + Salvini, dall'altro, ha effettivamente rappresentato la polarizzazione fra europeismo, da un lato, e sovranismo, dall'altro, ma che si trattasse di due poli interni alla classe borghese lo dimostra la ricomposizione avvenuta con il Governo di Giuseppe Conte, reinvestito molto rapidamente, dopo il fallimento annunciato dell'incarico a Carlo Cottarelli. Si trattava, infatti, di un incarico che serviva in quel momento al capitale italiano per  richiamare il “sistema politico” ai suoi doveri di collocazione internazionale, peraltro ineludibile, pena l'utilizzo della forza verso chiunque volesse dubitarlo!... Si trattava anche di un monito alle aspettative dei proletari, illusi dalle promesse populiste di Di Maio e di Salvini di ottenere al più presto l'abolizione della Legge Fornero sulle pensioni ed un reddito (seppure “di cittadinanza”...) da garantire a tutti, licenziati e/o disoccupati che siano: c'è il debito pubblico, c'è “l'Europa”, ci sono cose “più grandi di voi”, come la “garanzia dei vostri risparmi”!...  e questi “sconsiderati” non ci pensano!...  Era questo il messaggio che il capitale intendeva fare passare! E nel contempo otteneva, indirettamente, di spingere “i proletari reali” in braccio ai populisti. A mettere poi ancor più fretta al Capo dello Stato sono state anche certe “inopportune” affermazioni di Luigi Di Maio, che, deluso dal veto di Mattarella, ed ovviamente senza mai mettere in dubbio il potere borghese, il 27 Maggio a Napoli affermava testualmente: “...diciamocelo chiaramente che è inutile andare a votare e che decidono sempre le solite lobby!...”.  Pur utilizzando il suo linguaggio quando si riferisce alle “lobby”, aveva comunicato a tutti una verità incontrovertibile del sistema capitalistico: la politica è al servizio degli interessi del capitale, indipendentemente dal partito che vince le elezioni. La diffusione a livello di massa di tali affermazioni, se non smentite da fatti, avrebbe potuto anche diventare pericolosa per lorsignori!... Ed il Governo Conte, con un rimpasto per salvare la faccia a tutti, anche a Mattarella, ha visto la luce!...  Compreso lo “spauracchio” P. Savona. E con aspettative ridimensionate per i proletari. Mentre la “flat tax” si è prospettata, pur nelle prime “nebbie” delle interpretazioni, come un altro regalo alla grande impresa, Di Maio ha chiarito che “cambiare il Jobs act” può significare renderlo ancora più gradito ai padroni. E ciò che è diventata ormai solo una prospettiva di modifica alla Legge Fornero sulle pensioni, già si connota come uno spostamento di risorse quasi tutto interno agli stanziamenti previsti, in modo che ci sia anche chi ci perde, a fianco di qualcuno cui può essere riparato un torto... Il Ministro del Lavoro e dello Sviluppo Economico, Luigi Di Maio, in tema di sicurezza del lavoro ha poi detto: “Sicurezza, ma no misure punitive per le aziende”, aggiungendo che non la si può garantire “scaricando sulle imprese oneri e responsabilità, ovvero solo attraverso misure punitive”. Ha inoltre inequivocabilmente dichiarato che vuole “lasciare in pace le imprese”, con il plauso di Confindustria, che invita a lasciarlo lavorare, dato anche che, secondo lui, sarebbe "...finito il tempo in cui lavoratori e imprenditori erano l'uno contro l'altro”! Il primato degli equilibri europei ed internazionali viene, ovviamente, confermato, così che i primi provvedimenti del Governo saranno “quelli a costo zero”, verso la prossima “Legge di bilancio”. E se “costo zero” significa spostamenti di spesa, di uscite, all'interno delle compatibilità dettate dalla collocazione internazionale del capitale italiano, e quindi del bilancio in rispetto del rapporto Debito/PIL da diminuire, il risultato non può che essere la “guerra fra poveri”! Dato quanto sopra, in perfetta coerenza, è iniziato, infatti, l'attacco in grande stile all'altra fazione di poveri da contrapporre, che il Governo Conte ha facilmente individuato: i migranti. Con una corrispondenza che si fatica a percepire solo come temporale, Matteo Salvini ha avvisato Domenica 3 a Vicenza gli immigrati che sarebbe “finita la pacchia”, mentre, proprio nello stesso giorno, vicino a Vibo Valentia è stato ucciso un sindacalista di colore, Soumaila Sacko, immigrato dal Mali, un fratello di classe che lottava contro il caporalato e le paghe orarie di € 2,50 agli operai stagionali che raccolgono ortaggi. Aldilà delle indagini formali, si tratta di un assassinio di classe!... Molto al di sotto della necessità poi sono state le, peraltro poche, reazioni manifestatesi a livello sindacale, con l'insufficienza di quanto deciso dall'USB, il sindacato in cui Soumaila militava, che, invece di indire lo sciopero generale di tutte le categorie, ha fatto confluire la giusta rabbia dei braccianti di Calabria e Puglia in una manifestazione, tenutasi Sabato 16 a Roma. Una manifestazione dal carattere sovranista, intitolata, infatti, “Rompere i vincoli UE per combattere le disuguaglianze sociali”, per quanto poi trasformata nello slogan “Prima gli sfruttati”. Gli organizzatori hanno parlato di 20mila presenze, contro quello che veniva definito il “Governo Salvini”, continuando, a quanto pare (ed è, semmai, inaccettabile), a mantenere un “occhio di riguardo” per il Movimento 5 Stelle...  “Assonanze sovraniste”? E' così che, rinviando a livello europeo la proposta del “reddito di cittadinanza”, tra i provvedimenti “a costo zero”, che il Governo Conte si ripromette di attuare entro l'Estate, prendono campo soltanto quelli che garantiscono facile consenso diffuso, e, pur nell'apprezzamento dell'operato di Minniti, il neo-Ministro dell'Interno Salvini non fa che attaccare migranti ed immigrati, a partire dall'episodio della “Aquarius”, la nave sulla quale due ong avevano raccolto migranti in mare, e che non è stata lasciata attraccare in Italia. L'eco mediatico del fatto, peraltro di per sé non nuovo, visto che anche Napolitano, da ministro, aveva a suo tempo preso lo stesso tipo di decisione, è servito molto bene ad amplificare la falsa polemica tra nuovo governo e finte opposizioni. Le continue nauseanti sortite del Salvini, in salsa mai più padana, ma nazionale, hanno superato la prima fase, in cui avevano creato finanche malumori nei governi di Paesi come Tunisia, Malta, e con la stessa Francia: il razzismo nazionalista del soggetto si è ora bene coniugato con le aspirazioni europeiste del capitale nostrano, ed internazionalmente si è preso atto del, peraltro non sconvolgente, aggiustamento di linea da parte dell'imperialismo italiano. Con il vantaggio, che sta garantendo consenso all'interno del Paese. Nel frattempo il Governo Conte, in quanto comitato di affari della borghesia nazionale, e, come tale, né più, né meno “corrotto” dei precedenti, ha assunto in pieno i propri compiti, concordando con i partner europei, a partire dalla Germania, ma non solo, una “risposta coordinata” per l'immigrazione, rilanciando “Frontex” sul piano militare e spostando sempre più in Africa i “filtri” per migranti, coordinandoli con la “cooperazione” (vedi ALTERNATIVA DI CLASSE Anno V n. 50 a pag. 1): gli interessi del capitale non cambiano al ritmo delle elezioni politiche!...  Nel contempo, infatti, a Salvini premono gli incontri in Libia, in concorrenza con la Francia, con il solito Al Sarraj per discutere del business italiano (ENI, ma non solo...). Gran parte della “sinistra”, e non solo quella borghese, ha già cominciato a cadere nella trappola della “opposizione al governo più a destra della Repubblica” italiana, senza riuscire a distinguere nel polverone delle polemiche interborghesi, i cui poli sono, ad esempio sulla questione migranti, da un lato il bieco razzismo, moderato solo dal fatto che alcuni immigrati “servono davvero”, e dall'altro l'accoglienza pietistica ed umanitaria per esseri, alla fine, ritenuti comunque “inferiori”. E', in sostanza, l'ottica del P.D., che, per bocca di Renzi, quando Conte si era definito “l'avvocato difensore” degli italiani, facendo sua la metafora di un processo penale, aveva risposto di rappresentare con il P.D. “la parte civile”!...  Per chi, invece, si pone sul terreno di classe, era proprio la metafora che, ovviamente, andava rifiutata!... Accettare il piano democraticista di una contrapposizione a questo governo che, ad esempio, chiude i porti, rivendicandoli, invece, aperti, oppure questionare su quale e quanto sia il suo dichiarato “cambiamento”, significa non capire quale sia il centro del contendere, facendo un favore alla borghesia. Significherebbe muoversi nell'ottica di un “frontismo”, che non potrebbe che portare ad ulteriori sconfitte. Non serve indignarsi alle, pur vomitevoli, sortite del Salvini, magari, indirettamente, rimpiangendo il più “acculturato” dei Matteo: il Renzi. Si tratta di capire, innanzi tutto, che il capitale sta cercando internazionalmente di rispondere alla crisi del suo sistema sociale anche sul piano politico. Oggi il Governo Conte rappresenta la risposta che qui in Italia meglio riesce a rappresentare tali interessi. Perciò è dagli interessi di classe dei lavoratori, degli sfruttati, dei proletari, che bisogna partire! Basta con il primato delle “battaglie di opinione”: l'opinione pubblica della borghesia cambia nel tempo, come cambiano le sue scelte politiche! Vanno contrastati i provvedimenti concreti che questo governo sta facendo e farà per tutelare gli interessi della borghesia, mentre sarebbe utile non fargli alcuno sconto, ricominciando anche a rivendicare quegli obiettivi che i sindacati hanno lasciato in mano al Movimento 5 Stelle: Di Maio non può continuare impunemente a permettersi di parlare a ruota libera di Legge Fornero, Jobs act e “Reddito di cittadinanza”, prendendo in giro i proletari! A partire dai livelli che si riescono ad organizzare, utilizzando tutte le, pur scarse, scadenze che si presentano, vanno ripresi gli obiettivi che riunificano concretamente la classe, e su di questi va costruita la mobilitazione! E le occasioni, anche se pesanti come l'assassinio di Soumaila, non mancheranno di certo.
Alternativa di Classe
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darthdodo · 4 years ago
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PIETA’?       DI LORO ?     MA QUALE PIETA’?                                VOI  CHE COSA  GLI FARESTE  SE  POTESTE METTERGLI  LE MANI  ADDOSSO ?
Nella seguente proposta si indicano quelle  disposizioni inderogabili, prioritarie, imprescindibili, essenziali, indispensabili come assolutamente centrali, vitali, fondamentali,  per quanto concerne la ristrutturazione della linea di comando italiana a Sigonella e per come bisogna esonerarla da incarichi di qualunque frequenza, natura istituzionale, formalità o riconoscimento di qualifiche.. nell'esercizio dello statuto internazionale che regolamenta il transito di asset anche in ragione di un impiego operativo di personale in un contesto non giurisdizionale che finora ha impegnato in reciproche attività di Enforcing nell’ambito e in appoggio a forme di collaborazione, cooperazione, contingenza tali e ivi comprese nei reparti d'esperienza e  coordinati sotto dei nuclei interforze di risposta immediata italiani; 
pertanto e per quello che concerne un’inesorabile conflitto d’interessi nella SACEUR si esortano chi ha il dovere di  vigilare, agire, e prendere le misure (e le contromisure del caso) a questi signori, di procedere verso quei cosiddetti volontari o trafficanti del mediterraneo nei sensi di bloccarne nullaosta, visti e documenti, spostamenti e permessi sotto qualsiasi forma o autorità d’arma o missione con delibera internazionale (ivi compresi i cosiddetti salvacondotti per l’arma dei carabinieri dispiegati in Sicilia e Otranto) nel merito di disporre un embargo temporaneo, preventivo di tre anni non specifici, ad interim.. cioè interdicendo loro ogni accesso (che per rapporto e supporto logistico fa riferimento a Sigonella) alla base americana.. e per quel personale, benemerito, ufficiale, sottoufficiale e con mansioni operative di distaccamento, che sono di stanza o in prossimità limitrofa del complesso, soprattutto.
Si suggeriscono a tali provvedimenti di blocco e preclusione altre sanzioni pecuniarie, amministrative tramite ambasciata dove esistano situazioni d’intralcio e interferenza evidenti che richiedano di applicare  forme di diffida verso sindaci e funzionari o dirigenti conniventi in queste terre di nessuno, in queste penisole non pervenute, a larga incidenza mafiosa: di Spagna, di Turchia, d’Italia e Grecia, nonché nei rispettivi ambienti interfacciati alle gerarchie nel regno Unito della LANDCOM per proseguire nel merito di una fuoriuscita di tutte quelle figure coinvolte con ruolo specifico in un'azione d'estromissione,  per accertamenti, e  per allontanare chi non ha colpa da un clima di sfiducia, rimandando nel breve termine le missioni non urgenti della NATO.. nella salvaguardia del lavoro di tutti e della sicurezza dei suddetti assetti che verranno garantiti solo da un’azione decisa e contemplata senza amnistie o appellabilità di replica ..pure nei confronti e nei limiti del diritto nazionale e/o italiano.
Inoltre almeno per la durata iterativa di smantellamento, dislocamento e riordinamento della sezione interforze della LANDCOM si auspica che il Quartier Generale con sede a Smirne deleghi  una forma di transizione verso una nuova sede per esempio a Nova Gorica.. per un periodo di congedo che cessi le relazioni di sorta e preveda che ogni intervento da quel momento passi per un coordinamento di preavviso a reparti e strutture non BREXIT delle basi di Geilenkirchen per esempio, o nel sito di Comando dell’AIRCOM a Ramstein in Germania per quei vertici di altro spessore che non si rifanno alle logiche di un principe mezzosangue;
infine si richiede rassegnino le dimissioni dal SACEUR e con ruolo chiave del Generale Tod D. Wolters con lettera di riassegnazione nelle mani dello Chairman of the NATO Military Committee Stuart Peach, e da parte del Generale infedele della British Army Timothy Buchan Radford con provvedimento estemporaneo di trasferimento per una destinazione di poca responsabilità e al di fuori da Bruxelles in una funzione di collegamento, nonché aprire un’indagine interna e porre sotto attenta audizione l’Ex Vice del SACEUR  Generale Sir Alexander Richard David Shirreff e quel  Generale Sir Adrian John Bradshaw fresco di nomina di Cavaliere Comandante dell'Ordine di Gabinetto per identici motivi.
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giancarlonicoli · 4 years ago
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Vittorino Losio, presidente di CEF: la cooperativa di farmacie tra le più importanti del panorama italiano. CEF oggi è la prima cooperativa della distribuzione farmaceutica italiana per storicità, per quota di mercato (10,7%), per numero di soci e per numero di farmacie aderenti. Ma Losio è da poco anche il presidente di FederfarmaCo, una società per azioni cui aderiscono tutti i farmacisti soci di cooperativa presenti sul territorio nazionale. Abbiamo chiesto a Losio come sia il settore della distribuzione del farmaco, e non solo, in Italia e quanto sia importante la cooperazione.
Presidente, come sta la farmacia italiana?
Il paziente ha subito un brutto colpo… ma si riprenderà! Ecco come sintetizzerei la situazione attuale della farmacia italiana. Il Covid è stata un’esperienza traumatica per tutti i farmacisti: impegnati in prima linea nel contrasto della pandemia, con poche armi e con tutti i problemi di approvvigionamento sui DPI che ben conosciamo. Lo strascico sul fronte del giro d’affari sui primi sette mesi dell’anno è una perdita del 3% con un -4% sull’etico e un -2% sul libero servizio. Ma in fondo a questo periodo buio iniziamo a rivedere la luce: nell’ultimo mese registriamo infatti valori in linea a quelli dello scorso anno e, se la situazione pandemica rimane sotto controllo, tutti siamo chiamati a rinnovare la nostra fiducia rispetto ad un sistema farmacia-Italia che ha i fondamentali solidi e tutte le possibilità per tornare a crescere.
Il mercato cooperativistico in farmacia sta dando ottimi risultati da qualche anno a differenza di altri settori, un po' in affanno. Qual è l'arma vincente di questo sistema?
Il fattore strategico di successo del sistema cooperativistico in farmacia è il controllo della distribuzione. Finché saremo in grado di fare sistema e mantenere nelle mani dei farmacisti la proprietà e gestione delle piattaforme logistiche, difenderemo la nostra libertà d’impresa che si traduce sempre, nel nostro settore, in miglior servizio e garanzia di professionalità per il cittadino utente.
Per questo motivo il monopolio delle acquisizioni di farmacie che passano nelle mani di gruppi finanziari o di multinazionali straniere non può che essere letto come un vulnus per il nostro sistema perché va ad indebolire la nostra capacità di fare massa critica e mantenere così il controllo della distribuzione.
Lei è stato da poco nominato presidente della potente FederfarmaCo con 12mila farmacie aderenti nella forma cooperativistica. Ci spiega come funziona FederfarmaCo e i suoi prossimi obiettivi?
Sì, la nomina a presidente di FederfarmaCo è stata sicuramente un momento importante per me, ma soprattutto lo è stato per la mia cooperativa: un riconoscimento al ruolo che in questi anni CEF ha svolto per tutelare il modello cooperativistico, svolgendo di fatto un’azione sinergica rispetto alla missione di FederfarmaCo che è proprio quella di esprimere la forza del sistema delle cooperative di farmacisti che controllando il 40% del mercato della distribuzione intermedia rappresenta, di gran lunga, il primo operatore nazionale.
Questo aspetto numerico purtroppo non si traduce ancora in un’altrettanta forza di indirizzo e contrattuale all’interno della più ampia filiera del farmaco. Un obiettivo certamente alla nostra portata ma che potrà essere raggiunto soltanto mettendo da parte ciò che ancora ci divide per focalizzare le nostre azioni su quanto possiamo fare insieme di sinergico per aumentare la competitività del sistema.
CEF, di cui lei è presidente, è la più grande cooperativa che faccia acquisizioni di farmacie, spesso a dispetto dei colossi stranieri scesi nel nostro Paese. Ci racconti di CEF e di come intende ancora svilupparsi in Italia.
CEF è una grande realtà: la prima cooperativa in Italia come quota di mercato nella distribuzione, più di 1.000 dipendenti diretti, 12 magazzini su tutto il territorio, oltre 800.000 confezioni trattate quotidianamente. Assistiamo però da anni a livello europeo e anche qui in Italia ad un assottigliarsi progressivo delle marginalità… consideri che il margine medio a confezione del grossista è diminuito negli ultimi dieci anni di circa il 70%... e che il valore del canale farmacia per il farmaco rimborsato dal SSN, dal 2001, si è dimezzato. CEF non è rimasta ad osservare i fenomeni e ha cercato di gestire il cambiamento: prima con un imponente allargamento del proprio fatturato, grazie ad una politica di intervento mirato a sostegno delle cooperative, ed ora con una strategia di diversificazione delle marginalità cercando di completare il ciclo del valore. Questo si è tradotto in un progetto retail completo con l’acquisizione di farmacie, nuovi prodotti a marchio e la progettazione di un nuovo format che presto vedrà la luce.
Ogni tanto si legge come alcuni comuni mettano sul mercato le loro "farmacie comunali", un punto istituzionale che spesso però negli ultimi anni ha sofferto del cambiamento del mercato e della legge del profitto. Lo spirito cooperativistico può essere in grado di sopperire alla mancanza di etica, non per colpa del farmacista, di grandi gruppi internazionali scesi in Italia per acquisire?
La gestione delle farmacie comunali non è mai semplice: contratti per il personale diversi rispetto alle private, una scarsa esperienza nella gestione dei servizi, un’area di libera vendita non allineata alle attuali esigenze della clientela… sul fronte diametralmente opposto osserviamo i modelli di gestione della farmacia unicamente votati alle leggi del mercato e del profitto. Due mondi distanti anni luce tra i quali non esistono mediazioni o equilibrismi: noi pensiamo che l’unica farmacia possibile sia quella della professionalità al servizio dell’utenza. La farmacia italiana libera e indipendente ha saputo per decenni esprimere questi valori e oggi, grazie al sistema delle cooperative e dei loro network, è in grado di rappresentarli al meglio e competere efficacemente su ogni possibile fronte.
Molto spesso, ancora oggi, si ringraziano medici e infermieri per il sacrificio nella lotta al Covid. Non trova questo un torto verso le altre categorie come le farmacie e le professioni sanitarie tutte?
Qualche mese fa in piena emergenza ero qui con i miei collaboratori più stretti, in collegamento continuo con i nostri magazzini più esposti all’ondata di piena della pandemia come Brescia, Bergamo, Cremona e in contatto costante con le nostre farmacie e i nostri soci e facevo una riflessione, cercando di cogliere nel dramma che si stava vivendo una nota di speranza. Oggi, dicevo, è  a tutti estremamente chiaro il valore della farmacia: mentre i medici di famiglia non possono visitare e gli ospedali sono off-limits, per tanti nostri concittadini, soprattutto per le persone sole, più anziane e fragili non c’è che la farmacia come luogo in cui trovare in piena emergenza un professionista in grado di fornire una parola di conforto, un consiglio per la propria salute. E, al di là dei ringraziamenti ufficiali, per tutti noi questa esperienza drammatica ha scritto a chiare lettere l’indispensabilità della farmacia come presidio sul territorio a tutela della salute dei cittadini.
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